AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori Avvertenze numero 2008-5 del 1 Marzo 2008 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Dopo le staminali del cordone ombelicale e la Ru486, ora tocca alla pillola del giorno dopo e al canone Rai? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=235 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=235 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=235 - La scheda. SERVIZI BANCARI: IL CONTO CORRENTE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=51445 - La pulce nell'orecchio. L'OTTO PER MILLE DIRETTA GESTIONE STATALE 2007. OVVERO: UNA SPECIE SEMPRE PIU' IN VIA DI ESTINZIONE? http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Verba volant scripta manent - le parole volano, gli scritti rimangono http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Racial profiling e il diritto italiano. Differenze con il diritto Statunitense http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Il 'miglior' cattivo pagatore e' la pubblica amministrazione http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, un sito per i diritti degli immigrati in Italia e un sito sulla liberalizzazione di Internet e della telefonia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione Con aggiornamenti quotidiani; news, lettere, articoli, documenti. - Ultimomiglio.news - liberalizzare Internet e telefonia http://www.aduc.it/dyn/tlc Con aggiornamenti quotidiani: news, lettere, articoli, documenti, iniziative ------------------------------------------- EDITORIALE Dopo le staminali del cordone ombelicale e la Ru486, ora tocca alla pillola del giorno dopo e al canone Rai? In questi giorni stiamo definendo una serie di punti di arrivo di alcune battaglie che, quasi in solitaria, avevamo iniziato alcuni anni fa. Il decreto milleproproghe ha stabilito che le staminali del cordone ombelicale potranno essere conservate anche per se stessi (conservazione autologa) e in banche private convenzionate (1). Grazie al nostro Notiziario Cellule Staminali e all'on. Donatella Poretti, e' stato possibile far capire ai parlamentari l'importanza di cio' che proponevamo per modificare una legge assurda (la n..40 sulla procreazione assistita) e contraria a quanto gia' accadeva nella maggiorparte dei Paesi al mondo. Ma occorre vigilare ancora per una piena attuazione. Il riconoscimento della pillola abortiva RU486 sta per divenire realta' e, volente o nolente il prossimo ministro della Salute, dovra' esserlo perche' ha cosi' stabilito la Comunita' Europea. Anche qui, in quattro gatti e alcuni temerari, abbiamo da anni informato sull'importanza dell'uso di questo farmaco con un apposito settore del nostro sito (2) e relativa petizione, grazie anche agli amici di alcune associazioni svizzere che ci hanno incoraggiato e documentato nei minimi particolari. Il problema non e' "aborto si'" o "aborto no" ma, considerato che la legge in Italia consente di interrompere la gravidanza, e' meglio farlo nel modo meno invasivo per la salute della donna. Anche qui occorre vigilare e seguire ancora per una piena introduzione del farmaco (3). Sulla pillola del giorno dopo siamo ancora in alto mare, ma la possiilita' che possa essere venduta senza ricetta medica, e' un obiettivo urgente, proprio per evitare e limitare il numero di aborti (4). Proprio in questi giorni e' esplosa la questione del canone/tassa sulla Rai, sul fatto che si e' venuto a sapere che si deve pagare anche per il possesso di un computer o di un videocitofono. Tutti lo sapevano (noi lo diciamo da mesi) e tutti erano piu' o meno rassegnati (tranne noi!!). I parlamentari, con il loro comportamento omissivo (quattro interrogazioni alla Camera dell'on Donatella Poretti e altri sono rimaste senza risposta), hanno consentito il perpetuarsi di questa strage di illogicita' e anacronismo. Strage talmente radicata nel meccanismo clientelare che porta con se' il carrozzone della Rai, che anche Corte Costituzionale e Autorita' garante preposte hanno avvallato uno status quo che ci vuol far credere che una tassa possa chiamarsi abbonamento o canone (ve l'immaginate se l'Ici fosse chiamata un abbonamento ai servizi comunali?). Abbiamo documentato questa follia nell'apposito spazio sul nostr sito Internet (5). Lo abbiamo fatto da anni con dovizia di particolari e documentazione. Ora che la questione appare piu' chiara a molti, crediamo sia il caso di foraggiare il piu' possibile la petizione che abbiamo sul nostro sito, in cui chiediamo l'abolizione del canone, si' che il prossimo Parlamento ne tenga conto. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=211880 (2) http://www.aduc.it/dyn/ru486 (3) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=211852 (4) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=209266 (5) http://www.aduc.it/dyn/rai (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono cinque, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo CINA / Vietati film del terrore e del mistero La Cina ha proibito la vendita di prodotti audiovisivi che contengono "elementi di mistero e orrore", allo scopo di "proteggere lo sviluppo psicologico di bambini e adolescenti", riferiscono i giornali nazionali. La decisione e' stata presa dall'Amministrazione statale della stampa e delle pubblicazioni, e diffusa con una circolare che impone una campagna contro le "storie di finzione e personaggi dall'aspetto extraterrestre, ideati al solo scopo di causare terrore". Il comunicato ordina l'immediato ritiro di questo genere di video, pellicole e registrazioni, ed esorta gli autori di opere ancora in preparazione a "cancellare qualsiasi allusione al mistero e all'orrore". E' la seconda iniziativa presa in pochi mesi contro i contenuti audiovisivi, dopo quella dello scorso settembre che bandiva i programmi erotici alla radio e in televisione. MONDO / Wikipedia si rifiuta di oscurare le immagini di Maometto "Togliere le illustrazioni di Maometto da Wikipedia". La richiesta e' stata sottoscritta da oltre 160.000 internauti. All'origine c'e' una pagina nordamericana, Care 2, che permette a chiunque di lanciare una petizione e chiedere adesioni. Il testo proposto reclama il rispetto delle religioni, e spiega che nella cultura islamica non sono consentite immagini del profeta e di altri esseri umani. Le illustrazioni oggetto della polemica appaiono nella pagina iniziale dedicata al profeta Maometto dall'enciclopedia digitale a collaborazione popolare. Una delle immagini risale al secolo XV e deriva da un manoscritto conservato nella Biblioteca nazionale francese; l'altra, considerata il primo ritratto del profeta e risalente al secolo XIII, si trova senza difficolta' in decine di siti Internet. Wikipedia ha annunciato che non ritirera' le illustrazioni. FINLANDIA / Radiazioni dei cellulari, rischio per la pelle? L'Autorita' finlandese per la tutela dalle radiazioni e la vigilanza nucleare (Stuk) ha rilevato, per la prima volta, che i campi elettromagnetici dei telefonini possono avere conseguenze sulle persone. I cosiddetti "effetti non termici" hanno fatto si' che nei soggetti al test, 8 proteine della pelle su 580 si siano modificate. "Non sappiamo con quali conseguenze per la salute", spiega l'autore Darius Leszczynski. Servono altri studi, anche perche' il test e' stato condotto solo su dieci individui". A stupire, soprattutto il fatto che due determinate proteine siano state modificate in tutt'e dieci i soggetti, mentre, per le altre, il mutamento e' avvenuto senza una regola apparente. Comunque, i cambiamenti hanno riguardato tutti. Finora, esperimenti sugli effetti non termici sono stati eseguiti solo in laboratorio e mai sulle persone. ITALIA / Innovazione: il Belpaese agli ultimi posti nell'Ue Uno studio della Commissione Ue mette in luce ancora una volta i limiti italiani nel campo dell'innovazione. I parametri utilizzati (come gli investimenti in ricerca e sviluppo) hanno permesso di stilare una classifica per gruppi omogenei. L'Italia e' finita nel terzo con un indice di 0,33, a fronte della media Ue di 0,45 e dello 0,73 della Svezia. U.E. / La vera pizza napoletana avra' il marchio Stg E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue il disciplinare di produzione della verace pizza napoletana. Un documento che descrive minuziosamente il procedimento di preparazione e gli ingredienti. Trascorsi sei mesi, senza che nessun Stato membro si opponga, chi vorra' fregiarsi del marchio pizza napoletana Stg (specialita' tradizionale garantita) dovra' attenersi al rigido disciplinare. Il riconoscimento ha avuto un lungo travaglio (14 anni, con contrasti tra due associazioni campane). C'e' da chiedersi se questo marchio porti una reale utilita' all'economia della pizza www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ITALIA / L'Agenzia del territorio scopre 1,2 milioni di case non accatastate L'Agenzia del territorio per la prima volta ha fornito la mappatura del patrimonio immobiliare italiano. Il valore imponibile globale e' di 2.462 miliardi di euro, il 62§% dei quali e' attribuibile ad abitazioni. Il totale abitazioni e' di 30 milioni. Le rilevazioni dell'Osservatorio dell'Agenzia del territorio ha permesso di scoprire ben 1.200.000 fabbricati non accatastati. I dati sono riferiti al 2006, analizzando il 60% del territorio italiano. Entro la fine del 2008 il panorama sara' completo. FRANCIA / Pacs: nel 2007 superata quota 100 mila, e' record All'indomani di San Valentino, una buona notizia arriva dalla cancelleria: nel 2007, il patto civile di solidarieta' ha fatto registrare una crescita del 32% rispetto al 2006. Per la prima volta e' stata superata la soglia dei 100.000, esattamente 102.012 contro 77.362 nel 2006 e 60.473 nel 2005. Dal 2005, si registra un'accelerazione molto importante delle unioni civili (istituite nel 1999), in virtu' di un cambiamento legislativo che avvicina i regimi fiscali del Pacs e del matrimonio. Anche gli scioglimenti dei Pacs sono in aumento: l'anno scorso se ne sono verificati 13.474 (+40% sul 2006), il 10% di questi si e' 'trasformato' in matrimonio. OLANDA / Allerta per un farmaco cinese contro l'impotenza Le autorita' olandesi hanno lanciato un allarme sanitario internazionale, dopo aver sequestrato allo scalo internazionale di Amsterdam migliaia di pasticche illegali contro l'impotenza maschile. Provenienti dalla Cina senza licenza farmaceutica, la polizia ritiene che fossero destinate alla vendita in Internet. Le prime analisi hanno dimostrato che i loro componenti potrebbero causare attacchi di cuore o un grave indebolimento della vista. Sebbene sulle confezioni si indichi solo la presenza di erbe dalle proprieta' terapeutiche, le sostanze contenute superano abbondantemente le dosi massime considerate sicure. Di color arancio, rosso e grigio, esse includono principi attivi simili a quelli impiegati, legalmente, nei farmaci piu' noti per il trattamento della disfunzione erettile, ma appunto in dosi eccessive. L'allerta sanitaria internazionale e' stata inoltrata all'Unione Europea e alla FDA statunitense; anche Iran e Sudafrica sono stati informati del rischio. MONDO / Beni di consumo: primeggiano i marchi Usa e asiatici Deloitte ha stilato la classifica sulle vendite dei piu' grandi produttori di beni di largo consumo a livello mondiale. I primi dieci gruppi si accaparrano il 28% del fatturato globale: le prime sono Atria group (ex Philips Morris), Hp, Samsuns, Nestle'. Nelle prime dieci aziende (molte producono elettronica), 4 sono statunitensi, 2 europee (la svizzera Neste' e la finlandese Nokia), 3 giapponesi e 1 coreana. Oltre la centesima posizione i gruppi italiani, in prevalenza alimentari, come Ferrero che con 6 miliardi di dollari si piazza al 106esimo posto. Complessivamente i primi 250 marchi nel 2006 hanno fatturato 2.650 miliardi di dollari. USA / Prete accusato di molestie su minori potrebbe aver trasmesso Hiv/Aids a proprie vittime Un altro terribile capitolo nella storia dei preti cattolici pedofili. Un prete accusato di molestie e violenze sessuali su minori, secondo fonti ufficiali della diocesi di Fort Worth (Texas), sarebbe affetto da Aids. Il parroco, Philip Magaldi, espulso dalla Chiesa dopo le accuse rivoltegli da almeno cinque minori, avrebbe parlato della propria malattia con i dirigenti della diocesi. Questi ultimi avrebbero quindi invitato tutte le vittime del prete a mettersi in contatto con la diocesi. E' infatti possibile che il pastore cattolico abbia trasmesso la malattia alle proprie vittime. ITALIA / Mail e sms per comunicare con l'Agenzia delle entrate Semplificare il rapporto tra contribuenti e fisco. A dettarne le regole e' la circolare 10/E dell'Agenzia delle entrate che contiene le indicazioni operative a cui dovranno attenersi le sedi locali. Tre queste l'accelerazione dei rimborsi con rapporti tra uffici e cittadini che possono tenersi anche tramite mail o sms. MONDO / British airways e Virgin rimborsano il sovrapprezzo carburante Avevano imposto sovrapprezzi eccessivi sui biglietti aerei, giustificati dall'aumento dei carburanti. Ora hanno accettato di rimborsare fino a 203 milioni di dollari ai propri clienti che tra il 2004 e il 2006 avevano acquistato biglietti per la tratta Stati Uniti/Regno Unito. British airways e Virgin cosi' hanno posto fine al contenzioso aperto presso un tribunale di San Francisco dai passeggeri rappresentati da uno studio legale. I rimborsi variano da 1 a 20 dollari per ogni biglietto acquistato. G.BRETAGNA / I genitori potranno informarsi sui pedofili I genitori britannici potranno chiedere alla polizia se nel loro ambiente o tra i nuovi vicini di casa ci siano dei pedofili condannati. Lo ha comunicato la ministra degli Interni, Jacqui Smith, al giornale News of The World. Il provvedimento partira' quest'estate con un esperimento pilota in quattro regioni, e poi eventualmente esteso. Esso prevede, ad esempio, che una madre sola possa chiedere informazioni sul suo nuovo compagno. Lo stesso potranno fare i genitori riguardo a babysitter o vicini di casa. I media britannici la definiscono "legge di Sarah", dal nome di una bambina di otto anni che nel 2000 venne uccisa da un uomo condannato per pedofilia. Anche in Usa esiste una legge analoga; si chiama "legge di Megan", in ricordo di una bambina del New Jersey uccisa da un pluricondannato. ITALIA / Spesa alimentare: a Venezia si spende il 28% in piu' rispetto a Bari Gli alimenti piu' cari si acquistano a Venezia ed Aosta, dove mediamente si spende il 13/14% in piu' rispetto alla media nazionale. Al contrario, acquistare pane, pasta e pomodori a Bari e Napoli implica un risparmio del 13/14% rispetto alla media. Sommando le differenze significa che un veneziano spende ogni mese il 28% in piu' rispetto ad un barese. In generale i prezzi piu' convenienti si trovano nelle citta' del Centro-Sud (solo Ancona fa eccezione) e quelli piu' cari al Nord. E' quanto risulta dai dati degli Uffici comunali di statistica, diffusi dall'Istat ed elaborati da Ref per conto di Unioncamere. ITALIA / Casa: nei piccoli centri si spende un terzo rispetto a Roma e Venezia Le elaborazioni de Il Sole 24 Ore su dati Tecnocasa, Fiap, Fimaa e Nomisma confermano che il costo di un alloggio (il riferimento e' per un trilocale di 90/100 mq, in zona semicentrale) cresce in base alla dimensione della citta' e dello sviluppo economico. Cio' vale sia per l'affitto, sia per l'acquisto di un'abitazione. Cosi' Roma, Venezia e Milano sono le citta' coi prezzi piu' esosi (affitto mensile superiore ai 1.100 euro, costo dai 300 mila euro di Venezia-Mestre ai 399 mila di Roma). Al contrario di Trieste, L'Aquila e Catanzaro dove bastano meno di 450 euro al mese per l'affitto e il trilocale puo' costare 120 mila euro (a Catanzaro). In pratica nei piccoli centri si spende dalla meta' ad un terzo. Cio' implica una notevole differenza sulle uscite mensile (derivanti dal canone d'affitto o dalla rata del mutuo). Per esempio, si puo' stimare che un torinese risparmi circa 670 euro mensili rispetto ad un milanese sulla rata del mutuo che occorre per acquistare l'ipotetico trilocale. ITALIA / Anche il comune che sospende l'erogazione dell'acqua (ingiustamente) deve risarcire l'utente Se l'erogazione di un servizio pubblico viene ingiustamente sospesa il cittadino ha diritto al risarcimento danni, anche se il 'fornitore' e' un soggetto pubblico. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che era chiamata a decidere sul caso di una signora a cui il comune di Borca Cadore (Ve) aveva sospeso l'erogazione dell'acqua nonostante avesse pagato le bollette con le modalita' indicate. La questione si e' trascinata per nove anni e ora il comune dovra' risarcire 75 mila euro. La questione giuridica dibattuta sta nella differenza tra diritto soggettivo e interesse legittimo. Il comune sosteneva la seconda ipotesi (che implicava il diniego del risarcimento danni), la Cassazione ha stabilito che la fattispecie rientra nell'ambito del diritto soggettivo, meritevole di risarcimento. EUROPA / Classifica degli aeroporti con piu' ritardi nel 2007 Gli scali di Madrid e Barcellona sono al sesto e decimo posto nell'elenco dei 27 aeroporti europei con il piu' alto numero di ritardi nel 2007, ma Barajas e El Prat hanno migliorato le loro posizioni rispetto al 2006 e sono entrate nel top ten europeo. La lista, redatta da Aea, mostra che il ritardo medio dei decolli da Madrid e' stato di 40,8 minuti e quello degli atterraggi di 39,3; a Barcellona, rispettivamente di 40,5 e 39,6 minuti. Al primo posto c'e' London-Heathrow, con il 35,5% dei voli in ritardo alla partenza; seguono il londinese Gatwick (30,2%), Roma (30,1%) e Dublino (28,1%). L'aeroporto di Bruxelles e' all'ultimo posto con il 16,9% appena di ritardi. I risultati del rapporto Aea si ottengono confrontando i dati delle 33 compagnie associate, tra cui Iberia, Spanair, Air France, Alitalia, British Airways e Olimpic Airways. SPAGNA / Diecimila spagnoli e il Dvd obsoleto di Toshiba Almeno 10.000 consumatori hanno comprato un Dvd ad alta definizione di Toshiba quando ancora non c'era la certezza che fosse quello il formato definitivo. C'e' stato un equivoco. Il 19 febbraio, l'azienda giapponese ha confermato di voler abbandonare la produzione di HD-DVD per tornare al sistema standard. E' un pregiudizio grave per i consumatori, giacche' Toshiba non e' obbligata a restituire il denaro: la legge esige solo che continui a garantire il servizio tecnico e i pezzi di ricambio fino al 2013. Le associazioni dei consumatori Facua e Uce sostengono che compete ai negozi restituire i soldi ai clienti. Ricordano che, in base all'articolo 1.265 del Codice civile, un contratto di compravendita puo' essere dichiarato nullo se si "presta all'errore". In questo caso, l'errore sarebbe imputabile ai negozi, visto che i clienti "non hanno avuto dai venditori informazioni sul rischio che Toshiba potesse sospendere la produzione di quei riproduttori", e dunque hanno diritto alla restituzione. ITALIA / Usura: sempre piu' casi al Nord L'usura e' sempre piu diffusa nel Nord Italia. E' quanto risulta dai dati del ministero degli Interni relativi al periodo gennaio-settembre 2007. Se in tutto il Paese i reati scoperti (379) sono cresciuti del 16,6% in una citta' come Genova il fenomeno ha conosciuto un'impennata dell'87,5%, a Mantova che nel 2006 l'usura era sconosciuta alle forze dell'ordine, nel 2007 ci sono stati 22 casi. Complessivamente sono state denunciate o arrestate 951 persone. Nell'80% a finire nella morsa degli usurai sono imprenditori. USA / Nascono troppi gemelli dalla fecondazione assistita Dal 1980 ad oggi i parti multipli sono aumentati dell'80% negli Stati Uniti (il 3,2% dei bambini puo' contare su un fratello gemello), 'colpa' della fecondazione assistita che favorisce i parti gemellari. I costi aggiuntivi e i problemi di salute per mamme e neonati hanno indotto la Societa' americana di medicina riproduttiva a raccomandare l'impianto di un solo embrione (al posto dei 3-5) nelle donne con meno di 35 anni. ISLANDA / La prima nave 'turistica' a idrogeno Magica, ma soprattutto silenziosa. Sara' questa l'esperienza per quei turisti che in primavera decideranno di viaggiare in Islanda a bordo di Elding ("raggio") per osservare le balene e il loro habitat. La nave turistica e' la prima al mondo a istallare un motore avente l'idrogeno come propulsore. L'innovazione consente che l'avvistamento dei cetacei e degli uccelli marini sia molto meno inquinante, giacche' il cuore della piccola imbarcazione da 130 tonnellate e' la pila del combustibile che estrae gli elettroni d'idrogeno preventivamente ottenuto, e li trasforma in elettricita'. Questa tecnologia e' in grado d'eliminare i rumori e le vibrazioni, fonti di disturbo per gli animali. SVEZIA / Il 'fiasco' economico del pedaggio urbano Stoccolma, oltre al problema del traffico, ne ha uno anche finanziario. Il pedaggio per entrare in citta', sperimentato nel 2006 e introdotto definitivamente l'anno scorso, e' un fiasco economico, scrive il quotidiano Dagens Nyheter. La tassa sull'ingresso avrebbe gia' dovuto rimpinguare le casse cittadine e permettere d'eseguire i progetti per migliorare il traffico; invece, pare proprio che di guadagni non si potra' parlare prima del 2011. La causa? I costi altissimi legati alla sua introduzione. Il preventivo era stato fissato nell'equivalente di 86-97 milioni di euro; il consuntivo e' stato di 193 milioni, piu' del doppio. "Centinaia di consulenti, dozzine di aziende, tre autorita', due ministeri e un'amministrazione cittadina" si sono cimentati col ticket urbano -scrive il giornale- e lo hanno trasformato in uno dei piu' costosi ed economicamente meno produttivi al mondo. Resta il netto SI' della consultazione popolare, che la Giunta socialdemocratica ha ottenuto prima della sua introduzione definitiva. AUSTRIA / Miniauto: il quadruplo di incidenti mortali Dal 1998, sulle strade circolano le miniauto -piccole vetture che possono essere guidate anche da chi non ha la patente. Se nel primo anno della loro autorizzazione, in Austria ne sono state immatricolate 4.300, nel 2006 erano gia' 16.400, a dimostrazione del loro successo. La cosa preoccupa pero' gli organismi competenti come Kfv, che mette in guardia dalla scarsa sicurezza di queste leggerissime quattro ruote. Il numero dei morti negli incidenti in cui sono coinvolti supera quattro volte quello con le auto normali. E, fatto ancora piu' sorprendente, ci sono piu' vittime che con i motorini e le motociclette. "I crash test dimostrano che anche uno scontro a 40 km/h puo' essere molto grave, data la carrozzeria leggera delle miniauto", spiega il direttore di Kfv, Othmar Tann, che critica anche le scarse competenze richieste ai conducenti. Per ottenere il documento di guida bastano infatti 8 ore di teoria e 6 di pratica (l'esame teorico salta addirittura dopo i 24 anni) quando, per una patente B, ci vogliono almeno 32 ore di teoria e 18 di pratica. GERMANIA / Cartello dei prezzi sui detergenti: 37 milioni di multa ai produttori Per anni, e a loro insaputa, i consumatori tedeschi amanti dei prodotti di marca hanno pagato troppo per dentifrici, docciaschiuma e detersivi per piatti. L'Antitrust ha appena inflitto a quattro marche una multa di 37 milioni di euro per aver costituito un "cartello dei prezzi". La sanzione riguarda Henkel, Schwarzkopf, le filiali tedesche di Unilever e Sara Lee. In un primo tempo vi aveva preso parte anche Colgate Palmolive, ma, pentita, si e' autodenunciata al Garante della concorrenza, e cosi' e' stata risparmiata. ITALIA / Mutui: dopo i continui rialzi solo il 25% sceglie il tasso variabile Continua a veleggiare ad alta quota il tasso medio sui mutui. Dopo il 5,72% di dicembre, l'Abi a gennaio ha rilevato un 5,71. Si rimane ai massimi livelli dal 2002. Per le famiglie in difficolta' a pagare le rate da aprile partira' il fondo di solidarieta' previsto dal Governo con una dotazione di 20 milioni di euro. Da notare che per le nuove erogazione i mutui a tasso variabile sono solo il 25% del totale, prevalgono il tasso fisso o misto. Qui, si' che si e' assistito ad un'inversione di tendenza. Prima degli ultimi rialzi dei tassi, su suggerimento delle banche (seguito acriticamente) prevaleva nettamente il variabile. ITALIA / La corsa del petrolio 'premia' il fisco con due miliardi di gettito aggiuntivo I record del petrolio hanno conseguenza positive per l'Erario, al contrario penalizzano le tasche degli italiani. La Cgia di Mestre ha calcolato che a seguito degli aumenti del prezzo dei carburanti, tra gennaio 2006 e gennaio 2008, l'Erario ha incassato maggiori imposte (tra Iva e accise) per circa 1,5 miliardi di Euro. Aggiungendo il maggior gettito derivante dall'Iva sul consumo di gas e gasolio da riscaldamento si arriva a circa 2 miliardi di maggiori entrate per lo Stato (a carico dei contribuenti). Rispetto a queste cifre, la proposta del Governo di intervenire sull'accisa della benzina, che dovrebbe scattare a breve, implicherebbe un risparmio di 1-2 centesimi a litro. Ben poca cosa. HONDURAS / Radio: con pochi soldi s'istruisce molta gente "Scienze naturali, terzo corso, scuola media. Avete il quaderno, un lapis ben appuntito, la gomma? Proseguiamo con le reazioni chimiche, sfogliate pagina 163". Joselyn Cavaria non vede il maestro, ma sente la sua voce una volta alla settimana a Radio America, dove IHER (Istituto per la formazione radiofonica honduregna) ha affittato un'ora di programma per scolarizzare 50.000 persone. Il sogno della responsabile di "Maestros en casa", Maria Eugenia Soto, fondatrice del programma nel 1989, sarebbe quello d'avere una propria emittente o la possibilita' d'incrementare le ore, anche perche' la domanda d'istruzione e' sempre piu' pressante. Ma anche per questo mancano i soldi nel secondo Paese piu' povero dell'America Centrale. ITALIA / Al via i bonus per le famiglie numerose e per i giovani in affitto Bonus per le famiglie numerose e sugli affitti al via. Sono stati emanati dal Governo i decreti attuativi, per rendere effettive le previsione della Finanziaria. Cosi', i soggetti con almeno 4 figli a carico avranno diritto ad una detrazione di 1.200 euro, mentre i giovani tra i 20 e i 30 anni che stipulano un contratto d'affitto avranno diritto per 3 anni ad una detrazione d'imposta di 991,60 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493 euro. ITALIA / Condannato il giudice che non tenne l'udienza nell'aula col crocifisso Il giudice che si rifiuto' di tenere un'udienza perche' nell'aula era presente un crocifisso e' stato condannato ad un anno di reclusione (con sospensione della pena) dal Tribunale dell'Aquila. I fatti risalgono al 2006. AFRICA / Ondata omofobica: i gay rischiano carcere o pena capitale Yoweri Museveni, presidente dell'Uganda: "Qui non abbiamo omosessuali". Robert Mugabe, presidente dello Zimbabwe: "I gay e le lesbiche sono peggio che maiali". Questi sono solo due esempi dell'omofobia istituzionalizzata in Africa. In Senegal, ritenuto Paese moderato e uno dei pochi a inserire gli omosessuali nelle sue campagna anti Aids, da un mese si vive un'ondata omofobica, iniziata con l'arresto di venti persone che, piu' di un anno fa, avevano partecipato a un matrimonio gay. Su 53 Stati, solo una decina non criminalizza gli omosessuali, e solo il Sudafrica ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Nel resto del continente gli omosessuali rischiano pene fino a tre anni di reclusione (la maggioranza), il carcere a vita (Uganda) o la pena capitale (Sudan e Nigeria). G.BRETAGNA / P2P: ultimatum del Governo ai fornitori di connettivita' Il Governo britannico vuole porre fine all'interscambio degli archivi tra privati, e ha dato un ultimatum ai fornitori dei servizi d'Internet: se non collaborate con l'industria musicale e cinematografica per trovare una soluzione contro l'uso delle reti P2P entro il 2009, ve lo imporremo per legge. Occorre precisare che in Gran Bretagna e in Usa non esiste il diritto alla copia privata, per cui lo scambio tra utenti privati di opere protette, ancorche' non a fine di lucro, e' illegale. Insomma, il Governo preferirebbe una soluzione bonaria e volontaria, ma comincia a preparare una legge. Si calcola che in Gran Bretagna ci siano sei milioni di utenti che scaricano illegalmente dei file. SVIZZERA / La Confederazione e' la prima per densita' di treni: uno ogni 12 minuti La rete ferroviaria svizzera e' la piu' densa al mondo. Secondo i dati dell'Associazione internazionale delle ferrovie (Uic), nel 2006 ogni 12 minuti c'era un treno in transito, pari a 93 treni al giorno per ogni singola tratta. Del resto, gli svizzeri sono campioni europei per numero di viaggi e chilometri percorsi (44 viaggi e 2.000 chilometri l'anno a testa). Al secondo posto abbiamo i giapponesi che, sempre nel 2006, dovevano aspettare al massimo 14 minuti l'arrivo del treno successivo. Al terzo, con 15 minuti d'attesa, c'erano gli olandesi. Ultima nell'elenco dei 28 Paesi e' la Svezia, dove viaggiano solo 10 treni al giorno e l'attesa media e' di 106 minuti. FRANCIA / Nel 2007 la vendita di farmaci generici aumentata del 20% Nel 2007, il mercato dei farmaci generici -rimborsabili e no-, e' aumentato del 20% rispetto al 2006, passando da 1,64 miliardi di euro a 1,96. Le prospettive allettanti innestano una competizione feroce tra gruppi industriali stabili e nuovi entrati, come l'australiano Arrow, lo spagnolo Alter e, ben presto, l'islandese Actavis. Attualmente, il gruppo che detiene la maggior parte del mercato francese (26,5%) e' Merck Generique; il secondo e' Biogaran (22,8%); il terzo lo svizzero Sandoz (numero tre su scala mondiale) e filiale di Novartis, con una quota del 13,2%; il quarto in Francia e' il numero uno al mondo, l'israeliano Teva (8,8%), in impetuosa ascesa. ITALIA / Canone Rai: l'esenzione per gli ultrasettantacinquenni puo' partire Nel decreto milleproroghe appena approvato in via definitiva dalla Camera sono stati stanziati 26 milioni di euro per esentare gli ultrasettantacinquenni dal pagamento del canone/tassa Rai. L'esenzione era stata prevista nella legge finanziaria 2008, ma era stato stanziato solo mezzo milione di euro, ovvero circa il 2 per cento del necessario. Inoltre, non si era poi data attuazione alla norma e gli anziani avevano dovuto pagare il canone/tassa comunque. Ora i soldi ci sono e si annuncia che i contribuenti interessati che hanno gia' pagato avranno un rimborso. Ecco i requisiti per usufruire dell'esenzione: 1. aver compiuto i 75 anni di eta'; 2. il reddito, compreso quello del coniuge, non deve superare 516,46 euro mensili; 3. il canone e' abolito esclusivamente per coloro che non hanno conviventi. In altre parole, se l'anziano ha una badante o vive con un figlio, dovra' continuare a pagare il canone; 4. il canone e' abolito esclusivamente per l'"apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza". SPAGNA / Terzo Paese al mondo per treni ad alta velocita' Gli ultimi mesi sono stati frenetici per il sistema ferroviario spagnolo. Il 22 dicembre ha inaugurato la linea ad alta velocita' Madrid-Segovia-Valladolid; 24 ore dopo, il collegamento Antequera-Malaga; il 20 febbraio, quello con Barcellona. Le linee ad alta velocita' sono chiamate anche ad alta prestazione, poiche' sono usate sia da treni a lunga che a media percorrenza. Se qualche anno fa, abitare a Toledo e lavorare a Madrid comportava un grande dispendio di tempo, oggi il tragitto dura appena 30 minuti. La Spagna vuole continuare a estendere il piu' possibile una rete di trasporto che faciliti la vita degli utenti. Gia' oggi, con 1.579 chilometri, vanta la terza rete per l'alta velocita', dietro a Giappone e Francia. GERMANIA / Deutsche Telekom: bastoni tra le ruote a chi cambia fornitore Deutsche Telekom sempre sotto il fuoco di fila delle critiche: fa di tutto per ostacolare il passaggio ai concorrenti. Sui forum online si affollano le denunce simili a quella di Michael S. che scrive: mi sono preso mezza giornata libera per aspettare il nuovo allacciamento, ma nessun tecnico della Telekom si e' fatto vivo. Un altro sostiene d'aver aspettato invano per ben cinque volte. Ma Telekom avrebbe anche l'impudenza di lasciare un biglietto nella buca delle lettere dove si rammarica perche' "in casa non c'era nessuno". Il punto dolente e' l'ultimo miglio, che i concorrenti affittano dall'ex monopolista. Quando un suo cliente sceglie un altro operatore, spetta a lui scollegarlo: evidentemente non lo fa volentieri. ITALIA / Incassi record per i comuni dalle multe: quasi un miliardo e mezzo. 1.449 milioni di euro, e' l'ammontare delle multe per infrazione al Codice della strada comminate dai comuni. Poi ci sono i 237 milioni di quelle effettuate da Polizia, Guardi di finanza e Carabinieri. I dati si riferiscono al 2006 ed evidenziano un aumento del 16% rispetto al 2005. La citta' capoluogo piu' tartassata e' Firenze: 117 euro per abitante, anche se molti verbali sono da attribuire ai 300 mila visitatori quotidiani). A seguire Caserta e Roma. La tendenza al rialzo riguarda anche i piccoli comuni, che sempre piu' utilizzano gli autovelox. G.BRETAGNA / Piloti denunciano: sugli aerei di linea circola aria contaminata Sugli aerei di linea circola aria viziata che potrebbe compromettere la salute di passeggeri e piloti. Il britannico Daily Telegraph ha realizzato un'inchiesta mettendo insieme le testimonianze di vittime o testimoni degli effetti di fumi nocivi. Tra questi due piloti svedesi che hanno visto 73 passeggeri in 'condizione da zombie'. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le denunce. Il problema sarebbe causato dal sistema di riciclaggio dell'aria che e' verrebbe intossicata dai fumi tossici dei motori. Il sistema in uso si basa su una vecchia tecnologia, che risale al 1962. La stima di un professore dell'University college di Londra e' che la 'sindrome aerotossica' colpisca 200 mila passeggeri l'anno. ITALIA / Scatta il tetto di spesa per i testi delle scuole superiori Scattera' dal prossimo anno il tetto di spesa per i libri di testo delle scuole superiori. Per ogni tipologia di istituto un decreto del Governo detta il costo massimo per gli studenti (dai 900 ai 1500 euro per il quinquennio). Gli aumenti massimi consentiti saranno del 10% l'anno. AUSTRIA / Si amplia il mercato delle polizze vita 'usate' Nei Paesi anglosassoni e' gia' boom, in Germania e' una tendenza in crescita, in Austria sta prendendo slancio. Parliamo del mercato dell'usato delle polizze vita. Sono contratti assicurativi che il titolare cede ad altri perche' ha difficolta' a pagare il premio oppure non ne ha piu' l'interesse. Di norma non conviene rinunciare a una polizza vita, soprattutto nella prima meta' del periodo assicurativo, perche' ci si rimette. Con il mercato dell'usato e' diverso: la polizza viene venduta a professionisti del settore per un valore del 3%-15% in piu' di quello pattuito con la compagnia. Chi lo compra continua a pagare il premio e garantisce una parziale tutela in caso di morte del cedente. Non e' "una scommessa sulla morte come nel caso delle polizze Aids statunitensi", spiega il direttore di una di queste societa'. Le polizze comprate confluiscono in un contenitore piu' ampio, dove una parte viene "strutturata " e una parte investita in fondi chiusi. MONDO / Classifica dei buoni e cattivi 'pagatori' Uno studio sulla solvibilita', condotto in 32 Paesi dal servizio d'informazione Creditreform, vede ai primi posti Austria, Belgio e Germania. In questi tre Stati, e' piu' facile che altrove ottenere il pagamento del credito vantato dopo un sollecito andato a vuoto. A seguire troviamo Gran Bretagna, Olanda e Svizzera. Comunque, in molti Paesi occidentali, il ritardato pagamento non significa automaticamente insolvenza; spesso le aziende tardano a pagare non per mancanza di liquidita', ma perche' vogliono lucrare sugli interessi bancari. I peggiori pagatori si trovano in Russia, India e Giappone. Ma se Russia e India non sono una novita', stupiscono Stati quali Svezia o Irlanda che si piazzano rispettivamente al numero 26 e 20. L'osservatorio economico spiega pero' che in Svezia e Irlanda e' ben presente l'etica dell'onorare i debiti. Solo che se un'impresa non paga puntualmente e nemmeno dopo un sollecito, significa che sta per fallire o ha gia' avviato istanza di fallimento. In quel caso non conviene imbarcarsi in un costoso iter giudiziario. ITALIA / Energia semplice, la guida che spiega il mercato liberalizzato agli utenti E' stata presentata dal presidente dell'Autorita' per l'energia e il la guida per spiegare ai consumatori i mercato dell'energia e come tutelarsi da truffe e raggiri dopo la liberalizzazione. Si chiama Energia semplice ed e' scaricabile gratuitamente dal sito dell'Autorita' www.autorita.energia.it/consumatori/index_1luglio.htm MONDO / L'urbanizzazione mondiale presente e futura L'urbanizzazione e' un fenomeno inarrestabile. Per la prima volta nella storia dell'umanita', a fine 2008 la meta' della popolazione mondiale (3,4 miliardi di persone) risiedera' in citta'. "Finora le cifre erano solo stime, adesso sono incontrovertibili", afferma l'esperta delle Nazioni Unite, Hania Zlotnik. Oggi ci sono 19 megalopoli di oltre dieci milioni di abitanti e nel 2050 ce ne saranno 27, scrive il rapporto Onu. Soprattutto Asia e Africa vivono quest'espansione, a scapito dello spopolamento nelle campagne. Uno dei principali motivi della crescente urbanizzazione e' il tasso piu' basso di mortalita' infantile nelle citta'; a cio' s'aggiungono l'esodo dalle campagne e una nuova classificazione delle zone considerate extraurbane. La signora Zlotnik la vede di buon occhio; la reputa una prova di condizioni economiche piu' favorevoli, che permettono livelli di vita e di salute piu' alti. Gia' oggi, in America Latina e Caraibi il 78% della popolazione vive in una citta'. La maggiore metropoli del mondo, Tokyo, conta 36 milioni di abitanti. La altre megacity sono New York, Mexico City, Bombay, Sao Paulo. USA / Gli isotopi nei capelli dicono dove uno abita "Ci dia un capello, e noi le diremo dove abita e da quanto tempo vive li'!" Non e' una pubblicita', ma il risultato di ricerche condotte da varie universita' statunitensi. E' un modello matematico con cui, attraverso la composizione degli isotopi nei capelli, si determina esattamente la residenza di una persona. Lo sostiene l'equipe di Thure Cerling. Si parte da un fatto noto da tempo: uomini e animali assorbono la composizione di isotopi del cibo e dell'acqua potabile tipici di una determinata zona. Gli isotopi sono atomi dello stesso elemento chimico, quindi con lo stesso numero atomico, ma con differente numero di massa. Cio' consente che i vari isotopi di un elemento come l'ossigeno o l'idrogeno si possano identificare singolarmente in uno spettrometro di massa. In natura esiste sempre un isotopo principale e tante piccole quantita' di isotopi piu' o meno pesanti dello stesso elemento chimico. Il rapporto di questi con quello principale dipende da molti fattori -temperatura, pressione atmosferica, umidita'. Quindi la composizione degli isotopi di ossigeno e idrogeno dell'acqua potabile varia a seconda dei luoghi. Per costruire il loro modello, i ricercatori hanno analizzato la distribuzione degli isotopi d'ossigeno ed idrogeno dell'acqua in 18 Stati Usa e poi hanno proseguito in piu' aree fino a redigere una mappa di tutto il territorio. Lo studio, che compare su PNAS 105, puo' essere interessante per archeologi, studiosi di migrazione e criminologi. NORVEGIA / Flora: inaugurata la banca globale dei semi A Longyearbyen, capoluogo dell'arcipelago norvegese di Svalbard a mille chilometri dal Polo Nord, il 26 febbraio e' stata inaugurata una nuovissima arca di Noe': una riserva mondiale che raccoglie 4,5 milioni di campioni vegetali. Cosi', se il pianeta dovesse conoscere l'anno zero dell'era vegetale, questa banca dei semi consentira' di riprodurre la biodiversita' odierna. E' come un granaio al riparo da catastrofi naturali, guerre e mutamenti climatici. I 4,5 milioni di semi saranno immagazzinati a 18 gradi C sotto zero, in un bunker formato da una lunga galleria che termina in tre grandi spazi. Li' i semi riposeranno in sacchetti ermetici, allineati su scaffali di metallo. Se una specie vegetale dovesse sparire, Stati ed istituzioni potranno recuperare i semi che hanno depositato e di cui sono proprietari. MONDO / Uno studio sconfessa l'utilita' del Prozac Una ricerca congiunta, inglese, canadese, statunitense, ha appurato che il Prozac e' solo un placebo. E' una clamorosa sconfessione all'utilita' dell'antidepressivo piu' famoso del mondo. Secondo gli scienziati per molti pazienti depressi basterebbe una buona psicoterapia per migliorare. I ricercatori hanno analizzato 47 casi di pazienti trattati col Prozac e sono arrivati a queste conclusioni, su cui non concordano le case farmaceutiche: "lo studio ha omesso gli effetti positivi dei nostri farmaci". ITALIA / Rapporto osservasalute: crescono i casi di sifilide e aumentano gli obesi L'aumento del 320% tra il 2000 e il 2005 dei casi di sifilide e' uno dei dati piu' interessanti dello V Rapporto osservasalute, che fa il punto sulla salute degli italiani, presentato all'Universita' Cattolica di Roma. Tutto sommato si gode di buona salute, anche se aumentano gli italiani obesi (soprattutto al Sud), e il consumo d'alcol tra i giovani. Aumenta il consumo dei farmaci (dato 2006), mentre cala il tasso di ricovero negli ospedali, nel 2005 141 ogni mille abitanti. In Italia, il 10% delle famiglie ha in carico una persona disabile. ITALIA / Ru486: primo si' alla pillola abortiva L'Aifa, Agenzia italiana per il farmaco, ha dato il prima via libera all'uso in Italia della pillola abortiva Ru486. Dopo anni di polemiche, sara' possibile anche in Italia l'aborto farmacologico, che evita di finire sotto i ferri del chirurgo. Al via libera definitivo mancano ancora una serie di passaggi burocratici, come il parere dell'agenzia del farmaco Ue, l'Emea, che gia' alcuni mesi fa aveva riconosciuto la sicurezza e l'efficacia della Ru486. SVIZZERA / Un nuovo gel agevola il parto Esiste un gel che, introdotto nella vagina al momento del parto, riduce la durata delle doglie e preserva dalle lacerazioni perineali. E' quanto indica una sperimentazione effettuata in due ospedali cantonali (di Frauenfeld e Sciaffusa) e nella clinica ginecologica universitaria di Basilea. Vi hanno preso parte 183 donne, tutte al primo parto, eta' media 28 anni, suddivise in due gruppi -uno per l'esperimento e uno di controllo. Quando e' iniziato il travaglio, l'ostetrica ha inserito nella vagina la crema agevolante. Risultato: la durata del parto si e' accorciata del 30%; il tempo, da quando sono iniziate le doglie fino all'apertura massima della bocca dell'utero, e' diminuito di circa 60 minuti e quello fino all'uscita del bambino di una mezz'ora. Inoltre, le donne trattate con il gel hanno avuto meno lacerazioni. Ancora non si sa se il prodotto sia efficace solo nelle primipare o per tutte le partorienti. Il gel e' stato prodotto dal ginecologo Andreas Schaub, in collaborazione con colleghi e ricercatori del Politecnico di Zurigo. Si compone di sostanze che gia' si usano in veterinaria, ma con l'aggiunta di acidi poliacrilici che agevolano l'aderenza alla mucosa e riducono l'attrito. USA / Meta' dei giovani non ha comprato cd nel 2007 Ma i dischi hanno ancora un futuro? Non e' una domanda peregrina di fronte al bilancio delle vendite di musica stilato dall'Istituto Npd Group. Esso segnala che, nel 2007, negli Stati Uniti il 48% degli adolescenti non ha comprato nemmeno un cd, contro il 38% dell'anno precedente. E sempre secondo Npd, un milione di melomani ha abbandonato il mercato dei supporti fisici. Il controcanto e' dato da quei 5 milioni in piu' di acquirenti di musica smaterializzata, che e' ormai la preferita da 29 milioni di consumatori statunitensi. CINA / Treni: nuova linea permettera' di percorrere 300 chilometri in 72 minuti Una nuova linea ferroviaria nella regione del Delta dello Yangtze (una delle piu' ricche e popolose della Cina) permettera' di percorrere ai passeggeri 300 chilometri in soli 72 minuti. Tocchera' 25 citta' e nelle ore di punta si susseguiranno treni ogni tre minuti. I lavori termineranno in 4 anni, con un costo previsto di 5,52 milioni di euro. La vecchia linea rimarra' operativa per il solo traffico merci. ITALIA / Sei milioni di euro in buoni vacanze E' stato varato il decreto ministeriale che fissa i criteri di distribuzione dei 6 milioni di euro in buoni vacanze, che dovrebbero incentivare le vacanze in periodi di bassa stagione, riservati alle fasce di reddito basso. L'ammontare del contributo varia dai 500 ai 1230 euro. Vi possono accedere nuclei familiari con reddito fino a 35 mila euro l'anno. Il Dipartimento per lo sviluppo e competitivita' del turismo comunichera' le regole per presentare le domande. ITALIA / Poca verdure nella dieta dei giovani I giovani italiani mangiano poca verdura e frutta. Lo attesta una ricerca dell'Inran, Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, condotta su 1.300 famiglie. Alla dieta mediterranea si preferiscono menu' con tanta carne rossa, tipici del Nord Europa. ITALIA / Olio d'oliva. L'Ue boccia le etichette italiane: troppi obblighi Con una lettera la Commissione Ue contesta la legittimita' della norma del Governo Italiano che obbliga a indicare sull'etichetta dell'olio d'oliva non solo il luogo di produzione (come dispone Bruxelles), ma anche la provenienza delle olive. Nella normativa Ue questa indicazione e' facoltativa. Il Governo italiano ha due mesi per rispondere. GERMANIA / 'Perquisire' il pc di un indagato possibile solo in casi limitati La magistratura potra' 'perquisire' i computer di un indagato solo se fosse in pericolo la vita di un individuo o la sicurezza dello Stato. La Corte costituzionale tedesca ha cosi' posto un limite alle indagini che, utilizzando software detti Troian horse, carpivano informazioni utili, ma violando un diritto superiore che quello alla riservatezza e integrita' dei sistemi informatici dei cittadini. SPAGNA / Gli immigrati pagano la pensione a 900 mila spagnoli Gli immigrati versano a Seguridad Social 9 miliardi di euro l'anno, e con questa somma l'erario pubblico paga la pensione a 900.000 spagnoli. Infatti, i pensionati che fruiscono dei contributi previdenziali degli immigrati non sono stranieri: nel Paese vivono 7,5 milioni di percettori di pensione, a fronte di 60.000 stranieri (cifra dalla quale si dovrebbe sottrarre la quota di cittadini comunitari). Paradossalmente, molti pensionati sono contrari agli immigrati. Ma se si confronta il contributo annuale di quest'ultimi alle casse pubbliche con le spese che generano, il surplus a favore dello Stato e' di 5 miliardi di euro, cio' che contrasta con la tesi di chi attribuisce agli stranieri il collasso del sistema sanitario o educativo. Le difficolta' sono se mai addebitabili alla cattiva gestione delle autonomie, competenti per questi settori. Va detto invece che, tra il 2000 e il 2005, l'immigrazione ha portato un incremento di 623 euro al reddito annuale di ogni cittadino spagnolo. USA / Alaska: una paesino in tribunale contro 24 compagnie petrolifere Un paesino eschimese dell'Alaska ha deciso di denunciare per global warming 24 compagnie petrolifere statunitensi, tra cui Bp ed Exxon. I 400 abitanti di Kivalina le accusano d'essere responsabili del riscaldamento del pianeta, e di mettere cosi' a repentaglio la loro esistenza. A causa del costante riscaldamento, il villaggio situato sulle coste dell'Oceano Artico a 80 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, sta infatti lentamente scivolando verso il mare. E' poco probabile che gli eschimesi otterranno una sentenza favorevole, ma prima di scomparire, i loro legali, sostenuti da organizzazioni ecologiste, vogliono procedere con questa causa singolare e forse inedita. MONDO / Le forme resistenti della tubercolosi aumentano Nel suo rapporto del 26 febbraio, l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) scrive che non s'erano mai registrati tassi cosi' alti di forme di tubercolosi resistenti alle cure. Secondo queste stime, sarebbero mezzo milione le forme resistenti su un totale di 9 milioni di casi di tubercolosi l'anno. I piu' colpiti sono i Paesi ex-Urss e la Cina. Inoltre, indagini condotte nei Paesi dell'Est hanno rilevato una quota di Tbc multiresistenti due volte piu' alta quando il malato e' sieropositivo. Ancora, 45 Stati hanno segnalato almeno un caso ultraresistente, e cio' vuol dire che la malattia e' in una forma pressoche' impossibile da curare. ITALIA / Torino: niente indennita' alla convivente dell'operaio morto La convivente di una delle sette vittime della strage della Thyessen a Torino non ricevera' alcun indennizzo dall'Inail. La sua 'colpa' e' di non essere sposata e l'attuale sistema normativo non consente l'erogazione della rendita, pari al 50% dello stipendio mensile del lavoratore morto. La donna e' incinta. Il nascituro per poter ottenere il solo 20% della rendita del superstite dovra' sottoporsi al test del Dna. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI - SUBITO LE NUOVE LINEE GUIDA SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA. INTERPELLANZA PARLAMENTARE E' uscito il numero centocinquantanove, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Riportiamo l'indice degli articoli e delle notizie: http://staminali.aduc.it/php_index_159.html INTERNET CARD, CONNECT CARD: I GESTORI CERCANO DI FREGARE. COME DIFENDERSI Si sta diffondendo notevolmente il servizio di connessione ad Internet tramite le cosiddette "connect card", ovvero apparecchi (card o penne usb da inserire nel pc) che consentono di collegarsi ad Internet viaggiando attraverso tecnologie UMTS, GPRS, HSDPA, EDGE, GSM, senza utilizzare la linea adsl o analogica. Nel contempo, al nostro servizio di consulenza online (1) giungono diverse segnalazioni che denunciano importi spropositati nelle bollette rispetto al loro abituale consumo. I gestori, interpellati, hanno risposto che cio' era dovuto al superamento del limite di traffico mensile. Le tariffe di questo servizio sono in pacchetti a consumo o a tempo. Se il bundle (il limite di traffico) viene superato, la connessione non si ferma, ma si determina un improvviso cambio tariffario, in modo tanto automatico quanto molto costoso e invisibile anche perche' i sistemi di controllo dei gestori non funzionano o non sono aggiornati in tempo reale. Sforare il bundle e' semplice: bastano programmi che impiegano un numero consistente di bites, come, ad esempio, quelli per il 'peer to peer', scaricando filmati o musica, etc. Puo' anche accadere che il computer, per lo scarso segnale, si connetta ad Internet con una tecnologia diversa rispetto a quella scelta, sfruttando la rete di altri gestori, a costi diversi da quelli noti. Talvolta, i gestori avvertono l'inconsapevole utente dell'eccessivita' (o anomalia) dei consumi e sospendono il servizio lasciandolo in una condizione di totale impotenza di fronte a "manovre" o connessioni incontrollabili del proprio modem. Questo sistema, a nostro avviso: - e' vessatorio perche', ai sensi dell'art. 1341 cc, determina un eccessivo squilibrio contrattuale ai danni dell'utente: la consapevolezza del collegamento e del suo costo e' solo del gestore; - viola l'art. 60 comma 2 del codice delle comunicazioni elettroniche: "gli abbonati possono sorvegliare e controllare le proprie spese ed evitare una cessazione ingiustificata del servizio". Per questo consigliamo di contestare le bollette con lettera raccomandata a/r di messa in mora, seguendo questo facsimile: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=210364 (1) http://www.aduc.it/dyn/sosonline Per un approfondimento si veda la rubrica "Osservatorio Legale" edita sul sito ogni quindici giorni: http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=210366 NANOTECNOLOGIE E ALIMENTI Il futuro degli alimenti sara' contrassegnato dall'infinitamente piccolo. Tutto quello che mangiamo, nei prossimi anni avra' avuto a che fare, in una delle sue fasi di produzione, con la nanotecnologia. E' quella scienza che consente di manipolare e controllare i materiali a livello di atomo e molecole (materiali di dimensioni che variano approssimativamente da 0,1 a 100 nanometri, cioe' un milionesimo di millimetro) per, ad esempio, conservare piu' a lungo il cibo confezionato, renderlo resistente al calore e alle contaminazioni batteriche, ma anche per impedire l'alterazione della struttura e del sapore dei prodotti conservati in frigorifero. Si stanno studiando sistemi di 'Smart packaging' in grado di proteggere meglio gli alimenti e aumentare le tecniche di monitoraggio che permettono la tracciabilita' del prodotto dal produttore al consumatore. Materiali di imballaggio piu' leggeri e piu' flessibili che sono piu' resistenti al calore, alla luce, al danno meccanico e materiali in grado di assorbire l'ossigeno e l'umidita' ci aiuteranno a mantenere freschi gli alimenti piu' a lungo. Nanoparticelle dotate di proprieta' antimicrobiche e con superfici repellenti allo sporco si spera trovino un'applicazione diffusa nei materiali di confezionamento e nei macchinari utilizzati nei processi di produzione degli alimenti. Inoltre vi sono le pipeline, materiali che possono modificare le loro proprieta' in base alle condizioni interne o esterne, come ad esempio la temperatura, e quelli che si autoriparano in caso di strappamento o bucatura. Un'altra idea innovativa e' l'utilizzo di nanosensori all'interno delle confezioni in grado di rilevare piccolissime quantita' di sostanze chimiche come quelle rilasciate dagli alimenti quando iniziano a deteriorarsi. Il consumatore si accorge del deterioramento o della contaminazione del prodotto attraverso il cambio di colore della confezione. La nanotecnologia non ha nulla a che vedere con i nano inquinanti. La nanotecnologia promette molto, ma crea anche inquietudini. Negli ultimi mesi, la Commissione Europea ha dibattuto con esperti e scienziati di varie branche per capire se fosse necessario regolamentarne le applicazioni in campo alimentare. Poiche' nessuno sembra ancora in grado di dare risposte convincenti alle domande piu' pressanti dei consumatori, Bruxelles ha deciso di non regolare la materia e di risolvere la questione con un codice di comportamento per le aziende interessate. In pratica, un via libera. Il codice richiesto prevede dei criteri piuttosto semplici e prevedibili; si limitano a suggerire prudenza ed eticita' per non danneggiare la salute e l'ambiente. CARTELLE ESATTORIALI. NUOVA SCHEDA PRATICA DELL'ADUC: CONOSCERE PER AGIRE Ricevere una cartella esattoriale non e' mai "cosa da niente" o da prendere sottogamba. Essa e' infatti un documento che da' la possibilita' all'agente della riscossione (ad oggi Equitalia), in caso di mancato pagamento, di agire in modi che la legge ha via via reso piu' potenti ed incisivi, e di rifarsi sui beni del debitore con provvedimenti come il fermo amministrativo, l'ipoteca della casa od addirittura il pignoramento della stessa con successiva vendita coatta. La cartella, infatti, e' un "titolo esecutivo" al pari di una cambiale impagata o di una sentenza divenuta definitiva. Tutto cio' non significa che di fronte ad una cartella si debba solo pagare, ma semplicemente che si deve essere consapevoli della forza del documento che ci e' giunto. E' quindi nostro diritto (e dovere) capire questo documento, verificare cosa ci viene richiesto, ma soprattutto dotarsi degli strumenti per poter decidere il "cosa fare", compreso il contestare quando la pretesa e' ingiusta (perche' magari si e' gia' pagato) o illegittima. La nuova scheda pratica, redatta da Rita Sabelli, e' aggiornata con le ultime disposizioni della Finanziara e, quotidianamente, seguendo tutte le circolari delle varie autorita' e istituzioni. La scheda ha lo scopo di dare informazioni riguardo questo complesso strumento di riscossione, in modo da dare la possibilita' a chiunque lo voglia di comprenderlo meglio e saperlo meglio "gestire", anche autonomamente. La scheda e' divisa in capitoli: cos'e'; forma e contenuto; la notifica; a chi chiedere informazioni; come pagare; mancato pagamento: cosa succede; errori evidenti e cartelle "pazze": riesame e annullamento "amichevole"; ricorso formale (giudiziale); quale prescrizione; normativa di riferimento; link utili. Qui il testo completo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=210370 Ricordiamo che l'Aduc ha un servizio di consulenza online che risponde gratuitamente a chiunque nel giro di 48 ore (http://www.aduc.it/dyn/sosonline) pubblicando poi le lettere e relativa risposta sullo specifico settore "Cara Aduc": http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc TELEFONATE SATELLITARI/ANTITRUST: LA ELSACOM, SOCIETA' AL CENTRO DELLO SCANDALO, E' DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA Qualcosa si muove nel marasma delle bollette gonfiate dai numeri satellitari (una delle tipologie, insieme agli 899, che comportano addebiti da 15 euro a minuto). Un provvedimento d'urgenza dell'Antitrust ha bloccato le disattivazioni della linea che stavano subendo i clienti Telecom, per essersi rifiutati di pagare le presunte telefonate verso numeri satellitari (0088 18/19) della Elsacom. La societa' al centro della vicenda, la Elsacom appunto, da anni fa soldi 'affittando' i numeri satellitari ad altre aziende che poi, con modalita' truffaldine (dialers o altro) gonfiano le bollette degli italiani. La cosa stupefacente e' che la Elsacom e' una societa' riconducibile al ministero dell'Economia (tramite Finmeccanica). Avevamo gia' denunciato la cosa pubblicamente nel settembre scorso [1]. Successivamente l'on. Donatella Poretti (Radicali-Rnp), aveva presentato un'interrogazione parlamentare [2], chiedendo ai ministri Gentiloni (Comunicazioni) e Padoa Schioppa (Economia) "se non ritengano che ci siano problemi che una societa' controllata dal ministero dell'Economia partecipi e sia protagonista dello scandalo dei servizi non richiesti a sovrapprezzo.". Nessuna risposta purtroppo!! Il silenzio dei ministeri segue l'ormai atavica ignavia dell'Agcom, l'Autorita' (teorica) per le garanzie nelle comunicazioni, che da oltre un anno continua ad annunciare provvedimenti risolutivi per bloccare lo stillicidio delle bollette gonfiate, ma senza far seguire alle parole i fatti. A questo link il nostro settore specifico dedicato alle bollette gonfiate http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=167177 [1] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=194566 [2] http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=195609 PATATE: TOSSICHE QUELLE VERDI Il 2008 e' stato dichiarato dall'Onu, e in particolare dalla sua agenzia per l'alimentazione e l'agricoltura, la Fao, anno internazionale della patata e quindi qualche notizia su questa pianta ci appare opportuna. La patata e' oggi uno dei prodotti agricoli di maggior successo. Nonostante sia arrivata in Europa solo nel 1570 al seguito degli spagnoli, la patata era conosciuta nell'America centro meridionale da piu' di 4500 anni ed era un alimento fondamentale per le popolazioni montane come gli Incas. Fino al 1780, in Francia, alcuni ritenevano che la patata causasse la lebbra. Leggende metropolitane, e' vero, pero' alcuni effetti non propriamente positivi il tubero piu' famoso del mondo puo' averli. La patata contiene normalmente, e in piccole quantita', alcuni alcaloidi, solanina e caconina, che contribuiscono a determinarne il sapore caratteristico ma che in quantita' maggiori possono diventare pericolosi. La produzione di alcaloidi nei tuberi, specialmente in quelli piccoli o immaturi, e' stimolata dalla luce e dalla conservazione a temperature sia molto fredde che calde. Per fortuna vi sono dei segnali di pericolo. Le patate esposte alla luce producono anche clorofilla, che da' un colore verde allo strato superficiale, il che sta ad indicare altresi' una maggiore quantita' di alcaloidi. Gli effetti, per chi le consuma, sono vomito, dispnea, alterazione cardiaca ed enterite. Attenzione dunque alle patate verdi: non vanno consumate o perlomeno occorre eliminare la parte verde e quella con germogli. CANONE/TASSA RAI. SE LO PAGHI VINCI UN RILEVATORE DI GAS E SE NON PAGHI... VAI IN GALERA? La Rai continua, senza sosta alcuna, nella sua ordinaria opera di sperpero di denaro pubblico e soprattutto di decine di migliaia di alberi. Milioni e milioni di lettere cartacee inviate piu' volte l'anno ai contribuenti che non hanno il televisore al fine di spingerli a pagare il canone/tassa tv. E ogni volta queste lettere dicono qualcosa di diverso. Viene quindi alimentata l'incertezza dei diritti e dei doveri dei contribuenti, probabilmente a proposito: a fronte di una illogicita' e irrazionalita' totale dell'esistenza di questo canone/tassa, si preferisce alimentare incertezza e confusione che, proprio perche' presentate con lo scintillio delle manette delle autorita' fiscali, abitualmente inducono i contribuenti a pagare pur di levarsi il problema perche' non hanno tempo per approfondire. Limitiamoci a paragonare la lettera inviata a ottobre 2007 (lettera 1) con quella inviata a gennaio 2008 (lettera 2): 1. Quali apparecchi sono soggetti al pagamento del canone? Lettera 1 (ottobre 2007): "apparecchio TV, o comunque di un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive, compresi decoder digitali o altri apparecchi multimediali". Per un pc, un iPod, un cellulare si deve pagare o no il canone? Sembra di si'. Lettera 2 (gennaio 2008): "uno o piu' apparecchi televisivi". Allora si paga solo per l'apparecchio tv? Sembra di si'. Ma attenzione, nelle traduzioni, in entrambe le versioni, in lingua araba, cinese, francese ed inglese sul retro di entrambe le lettere, si parla anche di computer. Insomma, si paga a seconda della lingua parlata. 2. Cosa comporta non pagare il canone? Lettera 1 (ottobre 2007): "il mancato pagamento del canone, quando dovuto, e' equiparato dalla legge ai reati di evasione fiscale". Si rischia addirittura la galera! Lettera 2 (gennaio 2008): "la violazione di tale obbligo e' punita con una sanzione pecuniaria". Meno male... 3. Quali sono i controlli? Lettera 1 (ottobre 2007): "verifiche tramite il nostro personale incaricato e convocazioni presso gli organi di controllo [Guardia di Finanza, ndr.], per i detentori di apparecchi TV che continueranno ad essere privi di abbonamento televisivo". Apparentemente la Rai e' in grado di individuare gli evasori ancor prima di fare i controlli. Delle due l'una: o la Rai considera automaticamente evasori tutti coloro che respirano e non pagano il canone, oppure (come e' probabile) si avvale di capacissimi veggenti. Lettera 2 (gennaio 2008): "l'Amministrazione Finanziaria potra' procedere a verificare la Sua posizione rispetto all'obbligo di pagamento del canone, come previsto dalle vigenti disposizioni di legge". Un po' meglio... 4. Qualche incentivo? Lettera 1 (ottobre 2007): "desideriamo ricordarle i vantaggi che offre un pagamento spontaneo e quindi bonario dell'imposta..." ovvero non finire in carcere per "reati di evasione fiscale". Come incentivo non c'e' male. Lettera 2 (gennaio 2008): si potra' partecipare al concorso a premi "Telefortuna 2008". Finalmente un incentivo degno di questo nome. In palio un weekend a Sanremo per la finale del Festival della canzone italiana. Solo che l'estrazione e' avvenuta tre settimane prima di ricevere la lettera. Ci si dovra' accontentare di un rilevatore di gas, ce ne sono ben 3.000 in palio. Qui il settore specifico del nostro sito dedicato al canone/tassa Rai: http://www.aduc.it/dyn/rai Lettera 1: http://www.aduc.it/dyn/rai/bollettino_rai.pdf Lettera 2: http://www.aduc.it/dyn/rai/Rai20080217.pdf REFERENDUM/TRAMVIA/FIRENZE. QUANDO I CITTADINI VENGONO PRESI IN GIRO.... I risultati del referendum fiorentino sulla tramvia (ha vinto il SI alla sospensione dei lavori), pur se fossero stati diversi, non avrebbero modificato nulla, cosi' come quelli odierni non modificano nulla. Servono solo alla casta politica –di governo o di opposizione- per parlarsi addosso mentre, per l'appunto, il 60% degli amministrati, non avendo partecipato al voto, li lascia fare. Lo sapevano gli amministratori, lo sapevano gli elettori, lo sapevano le aziende gia' impegnate nei lavori... ma tant'e'... e' bene parlarsi addosso.... o la politica e' altro? Per i fautori del SI la vittoria e' un grande segnale, per i fautori del NO e' insignificante per la quasi parita' tra SI e NO e per la fievole partecipazione al voto. Siamo convinti che questi ultimi avrebbero dimenticato gli odierni argomenti per sminuire la vittoria degli avversari, se il NO avesse prevalso, con le medesime condizione di scarsa partecipazione, anche di un solo voto. Cosi' dovrebbe essere la democrazia: 50% piu' uno dei partecipanti e si vince e si perde. Ma il nostro Paese, cosi' come il Comune di Firenze, la democrazia la pratica poco e male. In fior fiore di Paesi, come Svizzera e California, i cittadini vengono chiamati al voto referendario, approvano o bocciano e le leggi vengono cambiate. In Italia, invece, a livello nazionale i referendum abrogativi vengono dichiarati ammissibili solo dopo la raccolta di 500.000 firme e il responso vale solo se il 50% piu' uno degli aventi diritto partecipa al voto, per cui i partigiani del NO possono avvalersi anche della non-partecipazione. A Firenze, i referendum comunali sono consultivi e, qualunque sia il risultato, l'amministrazione fa quello che vuole. Se a livello nazionale i referendum sono ormai un'arma spuntata grazie alla legge che li istituisce, a livello comunale i referendum sono un bluff: costano e non servono a nulla. Tanto varrebbe istituire una bacheca telematica dove i cittadini dicono la loro pro e contro uno specifico progetto: si sfogherebbero cosi' come hanno fatto recandosi al voto lo scorso 17 febbraio, ma con costi molto contenuti e senza la pretesa, anche linguistica, di sembrare chissa' quale atto di democrazia partecipativa. Il Comune ha voluto questo tipo di referendum forse per una sorta di desiderio di plebiscito morale da praticare ogni tanto. Nello specifico tramvia il plebiscito non c'e' stato.... ma cosa cambia per le performance di Vittorio Sgarbi o i tre quarti d'ora che occorre stare in autobus oggi per andare da Careggi alla Stazione SMN? Niente! Sgarbi cantera' vittoria guardandosi ad uno specchio e l'utente dei mezzi pubblici forse domani, a tramvia realizzata, impieghera' mezzora invece di tre quarti d'ora per spostarsi.... cioe' il progetto tramvia va avanti –giustamente e meno male- e, intanto, abbiamo tutti pagato per i fasti della casta. E' questo un bel modo di amministrarci? Perche' fare i referendum a lavori avviati? Perche' i referendum devono essere solo consultivi? Forse e' quello che si chiede il 60%, e non solo, di coloro che non hanno partecipato al voto. EUTANASIA. IN BELGIO UNA EUTANASIA SU DUE NON E' DICHIARATA In Belgio i casi d'eutanasia sono in aumento. Il 15% in piu' in un anno, secondo la Commissione di controllo e di valutazione dell'eutanasia. Ma un intervento su due non verrebbe ufficialmente registrato. Un paziente maggiorenne, cosciente, "in situazione sanitaria senza via d'uscita e afflitto da sofferenza fisica e psichica costante e insopportabile" che non e' piu' possibile sedare, che abbia formulato la domanda per iscritto. Questa la descrizione di chi puo' rivendicare l'eutanasia. Nel 2007 sono stati registrati 495 casi d'eutanasia, il 15% in piu' rispetto all'anno prima, ma il numero reale supererebbe il migliaio. Cio' significa che l'1% dei decessi e' accelerato da un intervento eutanasico. Per il presidente della Commissione di controllo, Wim Distelmans, viene dichiarata solo un'eutanasia su due. "E' meglio che negli altri Paesi, ed e' meglio che in passato, ma non e' abbastanza". Secondo la Commissione, le domande sono rare tra le persone sotto i quarant'anni o oltre gli ottanta. E in Italia? Ovvio che tutte le indagini statistiche lasciano il tempo che trovano perche' pochi medici si espongono pubblicamente. Il nostro Parlamento non e' riuscito a varare una legge che affrontasse il problema. Sara' compito del prossimo. Sempre che i nostri parlamentari decidano di tirare fuori la testa dal cumulo di sabbia dove l'hanno messa fino ad ora. RETTE RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI. LA ASL DI PISTOIA NON RICONOSCE IL DIRITTO MA ASSEGNA UN "BONUS". NUOVA AZIONE GIUDIZIALE Dopo le pronunce del TAR Toscana contro il Comune di Firenze, che affermano che le rette per la degenza in RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) degli anziani non autosufficienti devono essere computate sulla base del reddito dell'assistito, senza nulla imputare ai parenti (1), parte ora una nuova azione giudiziale, questa volta contro il Comune di Montecatini Terme e la Asl 3 di Pistoia. Si e' rivolta all'Aduc il signor X, la cui madre e' ormai novantaduenne non piu' autosufficiente. I suoi medici hanno ritenuto necessario il ricovero definitivo in RSA. Tale necessita' e' stata altresi' riscontrata e confermata dalla Commissione medica di Valutazione della non autosufficienza della Asl, che ho disposto l'inserimento in RSA. Ma - attenzione - per ragioni esclusivamente economiche, anziche' prendere in carico la paziente, il Comune le ha riconosciuto un diritto all'inserimento "per tre mesi da usufruirsi nell'arco del 2008"... Da usufruirsi nell'arco del 2008??? Ma cosa e': una prestazione sociosanitaria o un bonus? Oppure un premio? Ma per che cosa hanno scambiato una casa di cura, per un villaggio vacanze??? Cosa dovrebbe fare la signora, anziana non autosufficiente, che necessita' di ricovero? Andarci una volta la settimana? Nei mesi estivi? Una settimana al mese? Non scherziamo. In verita' la signora non puo' muoversi, ne' lo potra' in futuro. Attualmente e' dunque ricoverata presso quella RSA per la quale paga indebitamente euro 2.500,00 al mese a fronte del suo reddito di euro 1278,86!!! Chi paga il resto? Il figlio, che per l'inserimento ha dovuto, sottoscrivere una impegnativa che esonerasse il Comune dal pagamento della quota sociale. E' l'ennesimo sopruso volto a scaricare sull'utente e sui suoi parenti l'onore di un servizio che spetta allo Stato e ai comuni. I signori X, assistiti dai nostri legali –Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci– hanno presentato ricorso al TAR Toscana chiedendo l'inserimento definitivo a carico di Asl e Comune come dovrebbe esser per legge. (1) Qui il settore specifico del sito Aduc con i ricorsi e le sentenze: http://www.aduc.it/dyn/rsa RU486. MEDICI ITALIANI ACCUSATI DI REATI CHE ALL'ESTERO NON POTREBBERO ESISTERE Giunge da Torino la notizia della chiusura delle indagini sulla sperimentazione della pillola RU486, indagini che potrebbero portare al rinvio a giudizio di quattro medici torinesi dell'ospedale ostetrico ginecologico Sant'Anna. L'indagine nasce dal fatto che i medici lasciavano andare a casa le donne fra una somministrazione e l'altra dei farmaci abortivi, contravvenendo cosi' ad un protocollo dell'Istituto superiore di Sanita' che prevedrebbe l'ospedalizzazione continua sino a fine trattamento. Siamo allibiti! La pillola Ru486 e' legale da anni in quasi ogni Paese occidentale, e' raccomandata dall'Organizzazione mondiale della Sanita', approvata dalle agenzie del farmaco Usa e Ue. E praticamente ovunque la si assume fuori dal regime di ricovero. Ma in Italia non vi e' ancora stato un singolo ministro della Salute che abbia garantito alle donne gli stessi diritti che da anni e decenni hanno le donne europee. Medici come quelli di Torino, per poter offrire alle donne una scelta rispetto all'aborto chirurgico, hanno dovuto condurre sperimentazioni di cio' che e' gia' iper-sperimentato nel resto del mondo. Altri medici sono stati costretti a fare richieste individuali in quintuplice copia per l'importazione dall'estero del farmaco, una confezione alla volta, con il timore che non arrivassero in tempo per poterle somministrare. Non solo ora non si riconosce il loro prezioso lavoro, ma li si persegue per reati che all'estero semplicemente non potrebbero esistere, in quanto la scienza medica e non la dottrina cattolica e' alla base della politica sanitaria. Il tutto mentre appare evidente che il Sistema sanitario nazionale e' ormai incapace di offrire a tutte le donne italiane il diritto all'interruzione di gravidanza a causa dell'enorme numero di medici obiettori. Problema che con la pillola Ru486 sarebbe drasticamente ridimensionato. Siamo certi che la magistratura vorra' porre fine a questa caccia alle streghe e restituire un briciolo di dignita' ad un Sistema sanitario che ha calpestato per anni i diritti delle donne italiane. PER MEDIOLANUM I MERCATI LI PREVEDE LA CABALA La rete Internet, come e' noto, e' piena di informazione e disinformazione in tutti i settori e la finanza non e' da meno. Molte di queste "informazioni" rientrano nella categoria che noi definiamo "depravazione finanziaria", ovvero i piu' disparati metodi per predire l'andamento dei mercati. Si tratta di metodologie prive di qualunque utilita' pratica che talvolta scadono nel ridicolo. E' il caso dell'annuncio a pagamento di Mediolanum apparso sull'inserto "Affari & Finanza" de la Repubblica del 18 Febbraio 2008 (1) . Uno dei consiglieri di Mediolanum S.p.A., nell'annuncio a pagamento, spiega che la "Cabala" applicata alla finanza indicherebbe un rialzo dei listini azionari giustificato dal fatto che le gonne delle donne si stanno scorciando e che il 3 Febbraio i Giants hanno vinto a New York ("un segnale molto positivo e pesante in termini di Cabala"). Conclude l'articolo "la somma ponderata degli eventi ci risulta positiva e, nonostante sui mercati aleggi un pessimismo da recessione mondiale, la Cabala, imperturbabile dice: S&P500 (e mercati mondiali) positivi a fine 2008". E' superfluo sottolineare che tali presunte "correlazioni" non hanno la benche' minima rilevanza statistica e che il valore predittivo di tali "strumenti" e' in tutto simile a quello derivante dalla lettura dei fondi di caffe'. Ci domandiamo come sia possibile che una societa' di gestione del risparmio possa ricorrere a tali argomenti per consigliare di entrare nel mercato azionario. (1) http://www.investire.aduc.it/allegati/210805-Mediolanum_Affari_e_finanze_18_Gennaio_2008.pdf MISTER PREZZI. E ORA CHE FA? Aumentano i prezzi della benzina, dei generi alimentari e delle assicurazioni. E cosa fa Mister Prezzi? Nulla, perche' nulla puo' fare. Annunciato sui media con squilli di tromba e rullio di tamburi, alla prima prova Mister Prezzi si rivela per quello che e': inutile. Purtroppo l'avevamo detto (scusate la citazione, ma in un Paese che dimentica quello che e' successo ieri e' bene sollecitare la memoria) (1). Mister Prezzi ha convocato le assicurazioni per verificare gli aumenti, compito che gia' svolge l'Isvap. Ora convochera' le associazioni degli agricoltori per capire come mai aumentano frutta e verdura, compito che gia' svolge l'Ismea, poi convochera' i petrolieri che sono anche quelli dell'Eni che e' una societa' a capitale pubblico. Insomma la solita bufala, come quella dell'abolizione del canone Rai per gli ultrasettantacinquenni: per quest'anno non se ne parla, per il prossimo vedremo e comunque l'anziano non puo' avere redditi complessivi superiori a 516 euro, coniuge compreso. Che dire? Eppure doveva essere un Governo serio. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=206847 FECONDAZIONE ASSISTITA. E' URGENTE LA MODIFICA DELLE LINEE GUIDA DELLA LEGGE. OLTRE CHE SCADUTE SONO ANCHE DANNOSE PER GLI UTENTI Le linee guida della legge 40 sulla fecondazione assistita sono scadute da tempo e il ministro della Salute, Livia Turco, non sta facendo nulla di concreto per rimediarvi. Fior fiore di interrogazioni parlamentari sono state presentate dall'on. Donatella Poretti (1), i Radicali hanno anche digiunato, ma per ora nulla. Alle varie argomentazioni portate, sentenze di Tribunali etc, se ne e' aggiunta una oggi molto importante dal punto di vista della tutela dell'utente del Servizio Sanitario Nazionale. Negli Usa, per far fronte all'esplosione di gravidanze gemellari causate per l'appunto dalla fecondazione assistita, la Societa' americana di medicina riproduttiva ha deciso di raccomandare ai medici di impiantare un solo embrione nell'utero delle donne al di sotto di 35 anni (l'impianto multiplo, pur se garantisce piu' probabilita' di successo, porta a piu' nascite gemellari). In Italia le nascite gemellari sono in aumento e le linee guida della legge 40 impongono l'impianto di tre embrioni. Perche' continuare ad imporre agli utenti della Sanita' questo rischio? Ci rimettono tutti: mamme, famiglie, comunita' e relative economie. Se qualcuno ha pensato che questo poteva essere un metodo per far fronte al calo demografico... e' bene che si vada a rileggere la storia sulle politiche demografiche della Germania nazista e della Cina comunista e, dopo un po' di brividi sulla schiena, venga con noi a sollecitare il ministro Turco per la modifica di queste linee guida. (1) http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=815 BOLLETTE TELEFONICHE GONFIATE. DOPO IL BLOCCO FUTURO DEI NUMERI SPECIALI L'AGCOM DEVE AZZERARE GLI ARRETRATI L'Agcom poteva pensarci prima. Il decreto 145/2006 e le migliaia e migliaia di contestazioni erano piu' che sufficienti a intervenire in modo perentorio gia' due anni fa. [1] Non a caso l'Antitrust che aveva competenze in materia da pochi mesi, ha immediatamente preso drastici provvedimenti, lo scorso 16 febbraio. L'Agcom solo ieri ha deciso che, per porre rimedio allo stillicidio di bollette gonfiate: da giugno tutti gli utenti che non abbiano manifestato una volonta' contraria avranno automaticamente attivato il blocco selettivo delle chiamate per tutte le numerazioni da cui piu' spesso originano fenomeni truffaldini (satellitari, 899, ecc.). Ma che ne sara' degli arretrati? Davanti a Corecom e giudici di pace ci sono migliaia di utenti che aspettano i rimborsi o una definitiva liberatoria rispetto agli addebiti causati da numeri satellitari o 899. L'Autorita' ha intenzione di intervenire, liberando la giustizia da tutti questi contenziosi? Oppure aspettera' altri due anni per trovare una soluzione? Quella del traffico non riconosciuto e' la tipologia di contestazione piu' frequente verso i gestori telefonici. E' auspicabile un provvedimento che liberi definitivamente gli utenti dagli arretrati, tenendo conto che i numeri speciali sono stati usati in modo truffaldino da societa' con la complicita' interessata dei grandi gestori, a cominciare da Telecom Italia. All'Autorita' chiediamo un'altra cosa: anche i numeri che utilizzano i fornitori di loghi e suonerie (tipo 482xx) saranno disabilitati in automatico? Oppure continueremo a ricevere segnalazioni di genitori 'disperati' per addebiti di decine di euro sui cellulari dei loro figli che hanno dai 9 ai 14 anni? - [1] Come tutelarsi dagli 899, 892, satellitari, 70x, ecc. http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=167177 LEGGE DROGA. SONO DUE ANNI CHE LA LEGGE DEL CENTRODESTRA ESISTE ED E' DIVENTATA LEGGE DEL CENTROSINISTRA. E NELLA PROSSIMA LEGISLATURA..... Domani e' il secondo compleanno della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, una delle leggi piu' repressive nel mondo occidentale. Era il 21 febbraio 2006 quando il Parlamento approvo' la legge di riforma sulle tossicodipendenze, modificando in fase di conversione un decreto legge per assicurare il corretto svolgimento delle Olimpiadi invernali di Torino. L'opposizione di centro-sinistra in Parlamento mostro' tutto il proprio disappunto, sconcerto, rabbia e annuncio' dura battaglia che, nella legislatura in chiusura, ha solo significato conferma di una legge che ha visto i suoi maggiori oppositori trasformati nei suoi esecutori per eccellenza. Abbiamo ripercorso il travagliato tentativo di alcuni deputati e forze politiche per cercare di tener fede agli impegni elettorali in materia delle elezioni che avevano visto il centrosinistra prevalere, ma, piuttosto, abbiamo registrato l'immobilismo, l'incapacita' e la complicita' di fatto di quei ministri (Salute e Affari Sociali soprattutto) che avrebbero dovuto porre le basi per una modifica. Qui tutta la cronistoria: http://droghe.aduc.it/fini-giovanardi.html Ora c'e' il rinnovo del Parlamento e, ad oggi, non sembra che la riforma di questa legge sia nei programmi di qualche forza politica. Certamente c'e' da aspettare che i vari tentativi di alleanza (soprattutto nel centrosinistra, ufficialmente piu' disponibile in merito) si concludano, ma non ci sembra che si discuta anche di droga che, ormai, sembra essere divenuto un tema cosiddetto sensibile, cioe' di cui e' meglio non parlarne perche' ci si spacca in tante parti. Eppure a noi sembrava essenzialmente un problema di sicurezza, ordine pubblico e sanita'..... ma bisogna ricordarsi che occorre pur sempre fare i conti con chi crede di affrontare questi problemi con un taglio ideologico piuttosto che razionale e pragmatico. Proprio come si e' fatto fino ad oggi, con i disastrosi risultati tangibili da ognuno in ogni angolo della vita sociale, civica ed economica. IMMIGRAZIONE/KOSOVO. DOPO L'INDIPENDENZA, I PROBLEMI PER I KOSOVARI IN ITALIA. CHE FARE Il 17 febbraio scorso l'Assemblea nazionale del Kosovo ha unilateralmente proclamato la propria indipendenza. Dopo pochi giorni, il riconoscimento degli altri Stati del mondo non e' assolutamente unanime, vi sono gia' diverse dichiarazioni di riconoscimento ed e' partita -con esiti ancora tutti da verificare- una missione dell'Unione Europea, denominata Eulex, con lo scopo di agevolare e guidare il nuovo Stato nella costruzione dell'apparato amministrativo e giudiziale, senza che cio' comporti di per se' il riconoscimento, affiancandosi inizialmente alla missione Unmik delle Nazioni Unite e si aggiungera' come presenza sul territorio al contingente Nato della Kfor (Kossovo Force). Dunque, nulla di chiaro ancora e, anche ammettendo un massivo riconoscimento internazionale, vi sara' una fase di transizione la cui durata non puo' essere predeterminata, ma sin d'ora potrebbero porsi seri problemi alle persone Kosovare attualmente in Italia senza documenti personali o con documenti scaduti. Finora i kosovari avevano un passaporto serbo o un documento di viaggio Unmik. E ora? Plausibilmente continueranno a convivere Eulex e Unmik, e finche' non si sara' creato un separato apparato amministrativo, proseguira' il rilascio di questi documenti Unmik. Ma in questo momento storico, uscire dall'Italia senza alcun documento, puo' essere estremamente pericoloso. Per i kossovari attualmente presenti regolarmente in Italia (cioe' con permesso di soggiorno in corso di validita') o con un permesso scaduto da non piu' di 60 giorni, la strada da percorrere per ottenere i documenti Unmik prevede: - la richiesta, alla Questura del luogo di residenza, di rilascio di un titolo di viaggio per stranieri, che consenta l'identificazione internazionale della persona. Una simile richiesta sara' piu' facilmente accettata se accompagnata da certificazioni sull'identita' della persona provenienti dalla stessa Unmik, contenenti il riconoscimento della firma del funzionario Unmik, che ha rilasciato il certificato, da parte dell'ufficio distaccato dell'Ambasciata di Pristina e dalla Sezione staccata di Pristina della Ambasciata italiana di Belgrado. Una operazione invero molto complessa, almeno per chi non si e' "premunito" di simili documenti. Ne' e' possibile chiedere i documenti Unmik dall'Italia, poiche' non esistono uffici distaccati Unmik nel nostro Paese; - l'uscita dall'Italia e il successivo ingresso in Kossovo; - il rilascio del documento Unmik; - la richiesta all'Ambasciata italiana di uno speciale visto di reingresso in Italia. Questa procedura, benche' richiosa in questo periodo, non potra' comunque essere seguita da chi ha un titolo di soggiorno in corso di rinnovo, poiche' la legge che consente il rilascio di visti di reingresso non contempla questa possibilita'. Il rischio e' di arrivare in Kossovo e non poter piu' tornare in Italia. Per questa categoria di persone, il nostro consiglio e' di chiedere alla Questura il rilascio di un documento di viaggio, o altro equipollente, che ne consenta l'identificazione e il rinnovo del permesso. Se l'operatore allo Sportello dovesse rifiutarsi di accettare una simile pratica, occorrera' procedere per iscritto, con una raccomandata AR di messa in mora (http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=165528). In caso di rifiuto formale, sara' indispensabile fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. L'alternativa per tutti, clandestini compresi, e' chiedere il riconoscimento dello status di apolide: http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=138823. Qui un maggiore approfondimento: http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=211071 PREZZI BENZINA. LA CARITA' DEL GOVERNO PER IL GIOCO AL MASSACRO? Con i prezzi del petrolio alle stelle e il prezzo alla pompa ormai prossimo a 1 euro e mezzo al litro, il Governo ha annunciato un taglio dell'accisa sui carburanti. Fumo negli occhi, perche' si parla di uno o due centesimi al litro, cioe' un importo totalmente insignificante per cercare di tamponare una lievitazione che porta con se' altrettanta lievitazione di tutti i piu' importati prodotti del mercato. Ma, a scanso di equivoci, e' intervenuto il ministro Pierluigi Bersani per precisare che non si tratta di taglio di accise ma della sterilizzazione dell'Iva sulla medesima accisa. E, come se non bastasse, Bersani ci ricorda che imbandiranno i famosi tavoli coi petrolieri dove il nuovo commensale si chiama Mr Prezzi: un soggetto che il ministro presuppone magico per gli effetti sugli "affamatori dei consumatori", ma che, notoriamente, sta facendo l'inutile lavoro che gia' facevano altri, la cosiddetta "moral suasion". Il gioco al massacro continua? Sembra proprio di si'. E si tratta di un massacro sado-masochistico, perche' oltre a sfondare le tasche dei contribuenti si sfondano anche quelle dello Stato, con l'aggravante che quest'ultimo fa finta non solo di non accorgersene, ma vuol far credere che con la sua carita' di qualche centesimo stia provvedendo per rimediare alla follia del prezzo internazionale della materia prima. Siccome stiamo parlando di un livello di tassazione che si aggira sul 70% e di un incremento considerevole dei prezzi al dettaglio, questo vuol dire che lo Stato incassa molto di piu', fuori di ogni previsione e si limita a regalar qualche centesimo. Dove vanno poi questi soldi imprevisti? Al mitico tesoretto che non si sa quanto esista e quanto sia un espediente per distrarre mediaticamente dal buco? Non e' lecito saperlo. Per cui registriamo solo le precisazioni del ministro Bersani che, per l'appunto, confermano il percorso della nostra economia verso il massacro. FRIGGERE CON OLIO: QUANTE VOLTE? Quante volte si puo' friggere con lo stesso olio? Nella propria casa, in genere, dopo l'utilizzo l'olio viene gettato, ma nei ristoranti? Purtroppo non c'e' una norma specifica che preveda quante volte puo' essere utilizzato un olio per la frittura; questo a scapito della qualita' e, soprattutto, della salubrita' del prodotto. L'olio riscaldato inizia a decomporsi quando raggiunge il cosiddetto punto di fumo (dall'olio sale il fumo) con formazione di sostanze irritanti e acri, come l'acroleina (non gradita dal nostro fegato) e di altre sostanze che rovinano il sapore del cibo. Il punto di fumo di un olio si ha intorno a 180 gradi e si abbassa ogni volta che viene usato. Riusare quindi lo stesso olio significa caricarlo di sostanze indigeste e nocive ed e' il motivo per cui il fritto di un ristorante non e' mai "leggero" e "rimane sullo stomaco". Come puo' difendersi il consumatore? Di fatto l'unica difesa e' di evitare di mangiare fritti, ma nel caso si volesse sfidare la sorte, e il fritto risultasse particolarmente indigesto, si puo' chiedere alla Asl o ai Nas dei carabinieri un intervento affinche' l'olio venga analizzato, prefigurando una violazione dell'art. 5 della legge n.283/1962, che vieta di alterare gli alimenti perche', ed e' proprio il nostro caso, un olio usato ripetutamente viene comunque alterato. Leggi e canne Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=211191 CONTI DORMIENTI: A QUANTO AMMONTANO? I conti correnti bancari, i libretti, i depositi, le polizze, gli investimenti a qualsiasi titolo dormienti, cioe' che non sono "mossi" da dieci anni, quanti sono? E, soprattutto, a quanto ammonta questo tesoretto che rimane nelle "disponibilita'" delle banche, delle assicurazioni e delle societa' di investimento? Mesi fa si parlava di 2,5 milioni di rapporti, la banche dicono che sono circa 100mila. Si va da 15 miliardi di euro, denunciati da qualche associazione a 200 milioni di euro che paventano le banche. I soldi in questione dovrebbero essere recuperati dallo Stato e destinati al risarcimento dei danneggiati da operazioni "improvvide" (Cirio, Parmalat, bond argentini) e a stabilizzare i precari della pubblica amministrazione. Lo Stato, alias, il ministero dell'Economia, dovrebbe avere tutto l'interesse a recuperare i conti dormienti, e dovrebbe attivare tutti i meccanismi perche' l'operazione sia condotta con efficienza e trasparenza. E se le banche "nicchiano", ci dovrebbero essere le sanzioni, che sembrano non particolarmente efficaci. Inoltre il ministero dell'Economia ha deciso di "regalare" alle banche i depositi inferiori a 100 euro, che secondo i calcoli del giornale LiberoMercato ammonterebbero alla modica cifra di 1 miliardo e 460 milioni di euro. Bravo il ministro Tommaso Padoa-Schioppa! Ma da che parte sta, da quella dei cittadini o da quella delle banche? LA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI SERVE, ECCOME! I ricercatori della societa' statunitense Novocell sono riusciti a curare il diabete grazie all'uso di cellule staminali embrionali. Commentando la notizia, il direttore del Diabetes Research Institute dell'Universita' di Miami, Camillo Ricordi, ha detto al New York Times: "Per coloro che sostengono non esservi sufficienti prove sull'efficacia delle staminali embrionali per curare il diabete, ecco qua [le prove]". Ovviamente ci vorra' ancora tempo prima di poter sperimentare la tecnica sull'uomo. Ma se, come in Italia, si pongono continuamente ostacoli a questo tipo di ricerca, e' possibile che terapie come quella sviluppata dai ricercatori di Novocell non arrivino mai. Comprendiamo la sofferenza dei dirigenti cattolici, convinti che la ricerca sulle staminali embrionali sia parte di una cospirazione 'laicista' contro di loro. Ma chiediamo al prossimo legislatore di ignorare, almeno per un po', le teorie complottistiche di chi si sente vittima di un normale ed inevitabile progresso della ragione, e di stimolare la lotta alla vera sofferenza, quella del corpo malato. Ci sono persone vere, affette da malattie vere, la cui unica speranza nasce proprio dai progressi della scienza medica. Non anteponiamo al loro vero dolore la frustrazione, seppur gravosa, di chi vorrebbe curare soprattutto con la preghiera. CANONE/TASSA RAI. LA COMMEDIA DELL'ESENZIONE PER GLI ANZIANI, PARTE TERZA... Nel decreto milleproroghe appena approvato in via definitiva dalla Camera sono stati stanziati 26 milioni di euro per esentare gli ultrasettantacinquenni dal pagamento del canone/tassa Rai. Si mette cosi' una pezza ad una vicenda francamente comica che e' l'emblema del dilettantismo che regna il nostro Parlamento. Nella legge finanziaria 2008 era infatti stata introdotta l'esenzione, ma era stato stanziato solo mezzo milione di euro, ovvero circa il 2 per cento del necessario. Come se questo grossolano errore di calcolo non fosse abbastanza, non si era poi data attuazione alla norma e gli anziani avevano dovuto pagare il canone/tassa comunque. Ora i soldi ci sono e si annuncia che i contribuenti interessati che hanno gia' pagato avranno un rimborso. Viste le premesse, e' probabile che per ottenerlo dovranno inviare richieste in triplice copia, autocertificazioni, dichiarazione dei redditi e chissa' quant'altro, di fatto rendendo molto piu' attraente rinunciare. Cio' detto, vediamo chi puo' effettivamente usufruire dell'esenzione: 1. ovviamente si deve aver compiuto i 75 anni di eta'; 2. il reddito, compreso quello del coniuge, non deve superare 516,46 euro mensili. In altre parole, se l'anziano guadagna anche un solo centesimo in piu' rispetto alla pensione minima, niente esenzione; 3. il canone e' abolito esclusivamente per coloro che non hanno conviventi. In altre parole, se l'anziano ha una badante o vive con un figlio, dovra' continuare a pagare il canone; 4. il canone e' abolito esclusivamente per l'"apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza". Se quindi l'anziano e' domiciliato in luogo diverso dalla sua residenza, o se ha un computer o un cellulare di nuova generazione (apparecchi non televisivi, ma soggetti alla tassa perche' "atti o adattabili" alla ricezione dei programmi TV), dovra' continuare a pagare il canone. Buona fortuna, quindi! RU486. MA A COSA SERVE LA FEDERAZIONE DEGLI ORDINI DEI MEDICI? OPPORTUNE LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE A 'SCOPPIO RITARDATO' Oggi la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) si e' schierata in difesa della legge 194 e dell'introduzione della pillola Ru486. Ma dove era l'Ordine fino ad oggi? Perche' interviene solo ora che la Ru486 ci e' stata imposta dall'Europa, un'umiliazione che potevamo evitare registrandola anni fa come il resto dei Paesi Ue? Non e' la prima volta che l'Ordine interviene in ritardo o a sproposito. Ricordo che sulla richiesta sacrosanta di Piergiorgio Welby di sospendere i trattamenti sanitari, il presidente Fnomceo, Amedeo Bianco, aveva affermato che colui che avesse rispettato la volonta' del paziente avrebbe avuto "contro sia il Codice penale sia il Codice deontologico medico" e sarebbe andato "incontro a serie conseguenze". Come qualsiasi giurista di buon senso aveva predetto, il Tribunale di Roma ha riconosciuto a pieno il diritto costituzionale di Welby di rifiutare qualsiasi trattamento sanitario. Ma quell'intervento di Bianco ha sicuramente contribuito ad allungare la sofferenza di Welby, scoraggiando i medici dal rispettarne le richieste. Anche questa volta, il lungo silenzio della Fnomceo sulla Ru486 ha permesso alla politica, digiuna di scienza medica, di dire tutto ed il contrario di tutto pur di impedirne la registrazione. Perche' ha lasciato soli fino ad oggi quei medici che ora devono affrontare addirittura procedimenti penali pur di offrire alle donne italiane le stesse scelte che hanno da anni le donne europee? Ma la Federazione a cosa serve? Esiste solo per se' stessa, oppure anche per migliorare la tutela della salute dei cittadini? Mi auguro che, oltre alle opportune dimissioni di un presidente a 'scoppio ritardato' francamente inadeguato, la Fnomceo cominci ad operare seriamente nel nome della scienza medica e della tutela della salute dei cittadini, unica vera ragione per l'esistenza della professione medica. A partire dalla legge sull'interruzione di gravidanza fino al rispetto pieno ed incondizionale della liberta' terapeutica cosi' come garantita dall'articolo 32 della Costituzione. LIBERTA' DI SCUOLA E LIBERTA' DI INSEGNAMENTO? TRA IL DIRE E IL FARE.... Il quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, oggi pubblica un editoriale, a firma di Giacomo Samek Lodovici, che, col titolo "Soltanto una scuola libera sara' anche pertinente", sostiene cje "Lo Stato deve garantire che i genitori di sinistra possano mandare i figli in scuole di sinistra, quelli liberali in scuole liberali, quelli cattolici in scuole di ispirazione cattolica. ... La posta in gioco non e' la tutela degli interessi dei cattolici bensi' la salvaguardia delle liberta' delle famiglie di educare i figli secondo i propri valori o principi". La cosa non ci stupisce piu' di tanto perche' non e' una presa di posizione nuova in quell'ambito di pensiero che fa riferimento al quotidiano dei vescovi, ma e' opportuno che abbia risalto quando i partiti in gioco si apprestano a chiedere il consenso agli italiani per il rinnovo delle Camere dei legislatori. Forse, perche' qualcuno ne potrebbe anche parlare e abbozzare delle proposte per superare l'attuale sintomatica situazione che vede di fatto solo una scuola privata oltre quella pubblica, quella cattolica-vaticana. E' questo che vuole l'editoriale del quotidiano l'Avvenire? Vuole che lo Stato promuova qualunque tipo di scuola privata, ovviamente conservando quella pubblica, al pari di come oggi avviene solo per quella cattolica-vaticana? Vuole, per esempio, che le famiglie abbiano un bonus di base da impiegare per decidere se mandare i loro figli a questa o a quella scuola? Vuole, inoltre, che cio' possa accadere anche oltre la scuola dell'obbligo, nelle universita'? Noi siamo disponibili a farci promotori di questa battaglia di liberta' di scuola e di insegnamento, ma solo a partire dall'azzeramento degli attuali privilegi che consentono la solitaria presenza della scuola privata cattolico-vaticana, mettendo tutti sul medesimo livello. AREE MONDIALI A RISCHIO EPIDEMIE Quando si parla di possibili future epidemie, si pensa a certe regioni dell'Asia o dell'Africa. Ma non si dovrebbero dimenticare le aree piu' densamente popolate d'Europa. Lo dimostra un rapporto britannico diretto dalla zoologa Kate Jones, pubblicato su Nature. Il gruppo ha analizzato i dati delle epidemie infettive tra il 1940 e il 2004: in tutto 335. E ha visto che i maggiori rischi provengono, in tutto il mondo, da infezioni trasmesse dall'animale all'uomo, le zoonosi (60%). In Europa e Nordamerica s'aggiungono i germi patogeni resistenti ai farmaci (20%). I ricercatori si sono poi cimentati con le circostanze che favoriscono la diffusione delle malattie. Le due principali sono la densita' e l'incremento repentino della popolazione; seguono gli allevamenti intensivi. L'Europa, come tutti i Paesi industrializzati, dispone di buone condizioni sanitarie che le consentono di difendersi meglio dalle infezioni, ma non deve sottovalutare il pericolo "abuso di antibiotici". Ovvio che, se si verificano particolari situazioni sanitarie i dati devono essere modificati. E' il caso della Campania. L'emergenza rifiuti e' un reale pericolo per la salute. Proprio a Napoli nel 1973 scoppio' il colera. Si vede che l'esperienza non insegna nulla. CANONE/TASSA RAI, COMPUTER? INTERPELLO ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE La confusione sul cosiddetto "canone di abbonamento" alla Rai e' alimentata da un Regio decreto legge del lontano 1938, in cui si specifica che tale tassa e' dovuta per il possesso di "apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni". In altre parole, qualsiasi apparecchio che teoricamente puo' essere modificato per guardare un programma televisivo ne e' soggetto. La Rai, conscia di questo, ha cominciato a pretendere la tassa non solo per i televisori, ma anche per i "personal computer, decoder e altri apparecchi multimediali". Ne consegue che la richiesta potrebbe essere estesa anche a iPod, videocellulari, videocamere, riproduttori Dvd e Vhs, macchine fotografiche digitali, etc. Da oltre un anno stiamo cercando di ottenere una risposta precisa dalle istituzioni: quali sono gli apparecchi atti o adattabili soggetti al canone/tassa? Lo abbiamo chiesto al servizio Rispondi Rai, alle sedi regionali della Rai, all'Agenzia delle Entrate, al ministro della Finanza. Lo abbiamo fatto per telefono, per lettera raccomandata a/r di messa in mora e con ben cinque interrogazioni parlamentari. Fino ad oggi, siamo stati cortesemente ignorati. Ora proviamo a chiederlo tramite un interpello alla Direzione generale del ministero delle Finanze (1). Ma contrariamente ad altre forme di richiesta, se l'interpello non riceve risposta, il contribuente puo' far valere la sua interpretazione della legge, senza incorrere in future sanzioni. Per questo invitiamo tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta di pagamento da parte della Rai a proporre un proprio interpello al ministero delle Finanze. Se non vi sara' risposta, si potra' tranquillamente non pagare piu' il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni. Qui il modulo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=209560 Qui il settore del nostro sito sul canone/tassa Rai: http://www.aduc.it/dyn/rai Note: 1. http://www.aduc.it/dyn/rai/interpello_rai.pdf CANONE/TASSA RAI ANCHE PER UN PC? QUATTRO INTERROGAZIONI PARLAMENTARI IGNORATE DA UN ANNO. IL PROBLEMA ERA RISOLVIBILE Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali. Il canone Rai anche per un pc o un videotelefono? L'ho chiesto al Governo con ben quattro interrogazioni che da oltre un anno non ricevono risposte (1). Ho anche presentato proposte di modifica al regio decreto del 1938, modifiche che spesso non sono state neanche ammesse alla votazione. Ricordo che anche milioni e milioni di studi professionali, aziende, negozi in possesso di un pc o un cellulare dovrebbero pagare il canone speciale (molto piu' salato di quello richiesto alle famiglie), per un totale di circa un miliardo di euro all'anno, secondo le stime dell'Aduc (2). Non proprio un incentivo alla crescita economica in un periodo in cui ce ne sarebbe bisogno. Ovviamente, la Rai si guarda bene dal chiedere il canone alle aziende per il solo PC, una discriminazione contro le famiglie italiane, che devono quindi coprire ogni anno i buchi di bilancio della tv pubblica. Sempre secondo l'Aduc, mentre alle famiglie viene richiesto continuamente il canone, anche con metodi intimidatori, l'evasione delle aziende con PC e' intorno al 95%. Un messaggio contraddittorio ai contribuenti, che non possono non imbufalirsi per questa tassa. Se il Governo avesse risposto alle mie numerose interrogazioni sull'argomento, forse oggi non staremmo qui a parlare di 'rivolte', 'proteste', e quant'altro. Forse avremmo avuto modo, una volta compresa a fondo l'ingiustizia di questa vetusta legge, di modificarla. Mi auguro che questo possa accadere nella prossima legislatura. (1) Le quattro interrogazioni sul canone Rai: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=18431&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27 http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=17783&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27 http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=17186&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27 http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=10794&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27 (2) http://www.aduc.it/dyn/rai IDRATAZIONE E ALIMENTAZIONE ARTIFICIALI IMPOSTE? NO GRAZIE Il Papa ha oggi detto che i medici hanno il dovere di imporre trattamenti sanitari quali l'idratazione e l'alimentazione artificiali, e che a loro volta i pazienti hanno il dovere di accettarli. Questo perche' il Pontefice ritiene che l'aflebo, il sondino nasogastrico, o la Peg (applicata da un chirurgo in sala operatoria) non costituiscano trattamenti sanitari, ma atti ordinari di sostegno alla vita. Una opinione legittima, certo, ma che puo' divenire realta' solo sul territorio dello Stato del Vaticano. In Italia infatti vige la Costituzione della Repubblica, il cui articolo 32 recita: "Nessuno puo' essere obbligato a un determinato trattamento sanitario". Non ci sarebbe bisogno di ricordarlo, se non fosse che da un po' di tempo medici e politici che si definiscono 'cattolici' prima ancora che 'italiani' cercano di introdurre sul territorio nazionale pratiche sanitarie dettate non dalla legge e dalla scienza medica, ma dai rappresentanti di una confessione religiosa. Ci auguriamo che le opinioni prevalenti in uno Stato estero, seppur meritorie di rispetto ed attenzione, non diventino pratiche ordinarie nel nostro Paese. Oltre a violare la Costituzione, esse costituirebbero un pericoloso avvicinamento a quel dramma politico e sociale, la poca separazione fra poteri temporale e spirituale, oggi subito da gran parte delle popolazioni mediorientali. Dio e' morto Ecco la vignetta di Giannino: http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=211637 SPAGNA. TERZA AL MONDO PER I TRENI AD ALTA VELOCITA' Gli ultimi mesi sono stati frenetici per il sistema ferroviario spagnolo. Il 22 dicembre ha inaugurato la linea ad alta velocita' Madrid-Segovia-Valladolid; 24 ore dopo, il collegamento Antequera-Malaga; il 20 febbraio, quello con Barcellona. Le linee ad alta velocita' sono chiamate anche ad alta prestazione, poiche' sono usate sia da treni a lunga che a media percorrenza. Se qualche anno fa, abitare a Toledo e lavorare a Madrid comportava un grande dispendio di tempo, oggi il tragitto dura appena 30 minuti. La Spagna vuole continuare a estendere il piu' possibile una rete di trasporto che faciliti la vita degli utenti. Gia' oggi, con 1.579 chilometri, vanta la terza rete per l'alta velocita', dietro a Giappone e Francia. E in Italia? Abbiamo la linea Firenze-Roma (anni '80 e in adeguamento), da dicembre 2005 la Roma-Napoli (da completare con la penetrazione urbana a Roma e Napoli) e dal febbraio 2006 la Torino-Novara (circa 100 km). Insomma poco o niente. L'Italia del non fare! CANONE/TASSA RAI. CONTRO LE LEGGI ANACRONISTICHE SCARICHIAMO SUL PROSSIMO PARLAMENTO UNA VALANGA DI FIRME. ONLINE LA PETIZIONE E' esplosa la questione del canone/tassa sulla Rai. Tutti lo sapevano e tutti erano piu' o meno rassegnati. Tranne i politici che con il loro comportamento omissivo (quattro interrogazioni parlamentari dell'on Donatella Poretti e altri sono rimaste senza risposta) hanno consentito il perpetuarsi di questa strage di illogicita' e anacronismo. Strage talmente radicata nel meccanismo clientelare che porta con se' il carrozzone della Rai, che anche Corte Costituzionale e Autorita' garante preposte hanno avvallato uno status quo che ci vuol far credere che una tassa possa chiamarsi abbonamento o canone (ve l'immaginate se l'Ici fosse chiamata un abbonamento ai servizi comunali?). Non solo, ma senza un minimo di vergogna, i funzionari azzeccagarbugli della Rai hanno sguinzagliato per l'Italia i loro addetti a chiedere di pagare anche per il solo possesso di un monitor, di un telefonino, di un videocitofono, etc. Abbiamo documentato questa follia nel nostro apposito spazio sul sito Internet dell'associazione: http://www.aduc.it/dyn/rai. Lo abbiamo fatto da anni con dovizia di particolari e documentazione. Ora che la questione appare piu' chiara a molti, crediamo sia il caso di foraggiare il piu' possibile la petizione che abbiamo sul nostro sito, in cui chiediamo l'abolizione del canone, si' che il prossimo Parlamento ne tenga conto. Aspettiamo anche gli impegni elettorali. CHIESA NEUTRALE IN CAMPAGNA ELETTORALE? SI'... NEGLI USA Sulla neutralita' della Chiesa vaticana in campagna elettorale (soprattutto!) se ne possono dire tante, ma sicuramente non si puo' asserire che il problema non si ponga: i media vaticani e il riscontro delle pronunce vaticane sugli altri media e' quotidianita' del nostro panorama dell'informazione. Il nostro e' il Paese del Concordato e dell'otto per mille nonche' delle esenzioni Ici anche per le attivita' economiche del Vaticano, quindi il rapporto economico con la Chiesa cattolico-romana non e' una questione di poco conto, soprattutto perche' non sono pochi a negare l'evidenza di questo problema ai limiti –secondo noi- della legalita' costituzionale. Per meglio comprendere che non stiamo parlando di questioni di "lana caprina", vale la pena verificare cosa accade in uno dei Paesi di riferimento in quanto a sistema democratico e trasparenza economica, gli Usa. La United Church of Christ, la Chiesa del candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti, Barack Obama, potrebbe avere problemi dall'agenzia per la riscossione delle tasse, la temutissima Irs, per un discorso che Obama ha fatto alla Convenzione nazionale della confessione religiosa. L'Irs ha infatti notificato alla Chiesa di aver aperto un'indagine sul discorso fatto dal candidato democratico al Sinodo generale della United Church of Christ del 2007, ad Hartford, Connecticut. Per l'Irs, "ci sono indizi sufficienti a far pensare che la United Church of Christ abbia preso parte al dibattito politico, cosa che potrebbe mettere a rischio le esenzioni fiscali concesse alle confessioni religiose". La legge federale prevede che le chiese rimangano neutrali e non partecipino direttamente o indirettamente in attivita' politiche per questo o quel candidato. Notizia dall'Altro Mondo e dell'altromondo? Non piu' di tanto..... se ovviamente ci interessa il rispetto delle leggi e la certezza del diritto. RU486. E' QUASI FATTA, MA VIGILARE FINO (E SOPRATTUTTO) A MAGGIO In normali condizioni potremmo esultare: "e' fatta!" L'agenzia italiana del farmaco, l'Aifa, ha dato via libera al mutuo riconoscimento della pillola abortiva Ru486. Lo ha fatto nei tempi previsti dalla normativa europea. Rimangono ora solo una serie di passaggi burocratici, come l'ok dell'agenzia del farmaco Ue, l'Emea, che proprio alcuni mesi fa aveva riconosciuto la sicurezza e l'efficacia della Ru486. La palla poi torna all'Aifa, ed in particolare al Comitato prezzi e rimborsi, per la negoziazione del prezzo. Infine il tutto dovra' essere ratificato entro maggio dal Consiglio di amministrazione. Sicuramente il Consiglio ratifichera' il parere scientifico dell'Aifa, dell'Emea e del ministero della Salute francese, la cui autorizzazione alla commercializzazione e' stata oggetto della richiesta di riconoscimento. Ma di questi tempi, tutto dipendera' dal peso che coloro che fino ad oggi si sono opposti alla Ru486 per motivi religiosi avranno nel prossimo Governo, e quindi nella direzione del ministero della Salute. E' improbabile -e forse anche paranoico da parte nostra temerlo- che il prossimo ministro della Salute, seguendo la linea dettata dalla Chiesa Cattolica, riesca a bloccare e ritardare il tutto. Sarebbe infatti una mossa inutile, in quanto la registrazione del farmaco sarebbe comunque imposta dall'Europa tramite la procedura centralizzata, automaticamente attivata nel caso di rifiuto italiano. Ma dopo anni di inscusabile ritardo, causato da ministri della Salute di una e dell'altra parte, e dalle straordinarie pressioni di coloro che ispirano le proprie scelte politiche agli insegnamenti del Vaticano, ritardare ancora sarebbe davvero troppo. PEDOFILIA E FAMIGLIA Si riaccende il dibattito sulla pedofilia. La pedofilia e' l'attrazione sessuale verso bambini/e in eta' pubere o pre-pubere. Nell'accezione comune, il termine pedofilia viene utilizzato per indicare quegli individui che abusano sessualmente di un bambino/a, commettendo un reato di violenza sessuale. In un convegno tenutosi nel 1998, nell'ambito del progetto PACSE (Project Against Child Exploitation), sviluppato dalla fondazione Censis, con il contributo dei Ministeri degli Interni e di Grazia e Giustizia, e Finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Stop Programme, e' emerso che i responsabili di abusi sessuali contro i minori, secondo le statistiche dei procedimenti penali relativi a questi reati, sono cosi' ripartiti: * nel 90% dei casi avvengono in famiglia; * l'8% è compiuto da persone esterne alla famiglia ma conosciute dal minore (e spesso si tratta di cosiddette figure "di riferimento"); * il 2% dei casi chiama in causa persone sconosciute ai minori. La violenza sessuale contro i minori e' una realtà che si sviluppa dentro, e non fuori o contro, gli istituti sociali piu' tradizionali (la famiglia, la scuola, la parrocchia, i luoghi di aggregazione, ecc.). Dunque e' in discussione la famiglia ma i media pongono spesso l'accento su altro (es. Internet) perche' il tema e' scottante vista la sacralita' della istituzione famiglia. Eppure bisognerebbe iniziare a parlarne. CORDONE OMBELICALE: CONSERVAZIONE AUTOLOGA E BIOBANCHE PRIVATE DA OGGI E' POSSIBILE ANCHE IN ITALIA Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali. Con il voto finale sulla conversione in legge del decreto Milleproroghe, l'Italia si allinea al resto dei Paesi in materia di conservazione del cordone ombelicale e delle cellule staminali. Il testo approvato dal Senato e' quello inviato dalla Camera dei Deputati che aveva recepito un emendamento nelle Commissioni Finanze e Affari Costituzionali all'unanimita' e con il parere favorevole dei relatori e del ministero della Salute, emendamento presentato e sottoscritto dai deputati radicali. Finisce cosi' un'era in cui l'unica possibilita' per la conservazione autologa era l'espatrio delle cellule e la crioconservazione in biobanche all'estero, e si arriva alla concretizzazione di un necessario aggiornamento della legislazione che recepisce le esigenze della societa'. La formula di compromesso adottata e' quella dell'autologa solidale, che permettera' di avere piu' cordoni ombelicali conservati in strutture pubbliche o private, senza oneri per il Sistema Sanitario Nazionale, e previo consenso ad una successiva donazione per trapianto in caso di necessita'. Da una parte si consentira' cosi' di conservare un maggior numero di cordoni ombelicali e dall'altra di avere queste staminali disponibili per successivi trapianti allogenici. Un'opportunita' economica e di crescita anche per le strutture pubbliche e private che potranno trarre profitti da un gesto importante come quello della conservazione di queste preziose cellule, vere e proprie salvavita per combattere malattie del sangue molto gravi. Come il midollo osseo, possono essere trapiantate nei pazienti affetti da leucemia, anemia, talassemia e altre rare patologie. Vanno infatti a generare gli elementi fondamentali del sangue umano, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Dal primo trapianto del 1992 molti sono stati i loro successi e mentre la ricerca studia altri possibili utilizzi, in particolare per riparare il cuore danneggiato da infarto, secondo i dati oggi disponibili queste cellule si manterrebbero intatte e funzionali almeno fino a 15 anni dal loro congelamento. Per tutta la durata della legislatura ho cercato di convincere le forze politiche e il ministero della Salute a cambiare rotta, a promuovere la donazione pubblica rendendola praticabile, ma al contempo ad eliminare l'incomprensibile divieto sulla conservazione autologa. Proposte di legge, appelli, interrogazioni sono finalmente sfociate in un cambio di rotta da parte del ministero e in un voto positivo del Parlamento, l'ultimo voto utile! Occorrera' vigilare ancora perche' questa norma venga attuata e quindi rispettata. Nel testo del Milleproroghe, infatti si rimanda per la regolamentazione e per il coordinamento tra Centro nazionale trapianti e Centro nazionale sangue ad un decreto da emanare entro il mese di giugno, con il quale creare anche quella rete di banche pubbliche e private per la conservazione del cordone, gia' prevista dalla legge sul sangue (legge 219/2005). Occorrera' vigilare perche' a maggio scadra' l'ordinanza ministeriale che vietava la conservazione autologa in Italia e la consentiva all'estero, un'ordinanza che non avra' piu' senso rinnovare. Una data, quella di maggio, che potrebbe servire come scadenza per fare una cosa rivoluzionaria per il nostro Paese, rispettare, anzi per poco anticipare, un termine da parte di un ministero per l'emanazione di un decreto! (1) il testo dell'emendamento recepito nel Milleproroghe: http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=783 ALIMENTARI: CUFFIA, GREMBIULE, PINZETTE E GUANTI E' obbligatorio l'uso della cuffia, del grembiule, delle pinze e dei guanti negli esercizi di vendita di sostanze alimentari? Una bella domanda perche' come al solito nel nostro bel paese la normativa varia in relazione alla latitudine e alla longitudine: quello che e' obbligatorio in una citta' non e' detto che lo sia in un'altra. Una norma nazionale (1) regola l'attivita' del personale addetto alla manipolazione delle sostanze alimentari, prescrivendo l'uso obbligatorio della cuffia e del grembiule che deve essere bianco. Per il resto ogni Comune fa legge a se', nel senso che l'uso di pinze e guanti dipende dal Regolamento di igiene comunale, cosicche' in una citta' prenderanno le fette di prosciutto con le pinze e indosseranno i guanti per agguantare formaggi e pane, mentre nel comune limitrofo si fara' in tutt'altro modo. Altra questione riguarda la cassiera, il cui obbligo di assunzione ovviamente non e' previsto da nessuna legge. Puo' allora il macellaio tagliare la carne e prendere i soldi che notoriamente passano di mano in mano e non sono il massimo dell'igiene? La citata norma nazionale obbliga alla correttezza igienica. Quindi ognuno si arrangia come puo', all'italiana appunto, sperando che il vigile di turno non sia eccessivamente scrupoloso. (1) Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193 LA CORPORAZIONE DI INFERMIERI ED OSTETRICHE? LE URGENZE DEL MINISTRO LIVIA TURCO.... Il consiglio dei ministri ha iniziato l'esame di decreto legislativo, presentato dal ministro della Salute Livia Turco, per l'istituzione degli ordini professionali delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione. L'esame del provvedimento terminera' il 4 marzo e saranno istituiti tre ordini professionali: infermieri, ostetriche e professioni tecnico-sanitarie, e riguardera' poco piu' di mezzo milione di professionisti del settore. La questione e' stata molto travagliata. Ci sono stati pareri contrari dell'Antitrust per l'istituzione di questi nuovi ordini e un ordine del giorno, presentato dall'on Donatella Poretti lo scorso giugno, bocciato dal Governo e dalla Camera (1). E' una di quelle questioni che taglia trasversalmente gli schieramenti e che trova adepti un po' ovunque perche' si tratta di distribuire potere a corporazioni che svolgeranno la sola funzione di bloccare il mercato canalizzando il consenso. Gli ordini professionali –figli delle corporazioni fasciste e di una concezione statalista dell'economia- sono un pesante limite per lo sviluppo di una economia di mercato. Tra l'altro, nello specifico settore, mancava solo questo oltre le leggi di ispirazione vaticana che fanno si' che il nostro Paese si collochi ai margini della ricerca scientifica e medica europea ed internazionale: noi crediamo che solo la liberta' professionale individuale e leggi non confessionali siano il motore dello sviluppo. Comunque, prendiamo atto che per il ministro Livia Turco le urgenze sono queste e non, per esempio, l'aggiornamento delle linee guida della legge sulla fecondazione assistita (scadute) o l'abolizione della ricetta per l'acquisto della pillola del giorno dopo (imposizione che fa strage di legalita' e foraggia gravidanze non desiderate e quindi aborti). Tutti provvedimenti che il ministro puo' prendere nonostante la prossima scadenza elettorale. Probabilmente l'istituzione di queste nuove corporazioni, per il ministro paga molto di piu' che non la liberta' scientifica, delle persone e dell'economia. (1) http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=500 La tassa/canone della Rai e' ovunque Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=211988 Notiziario Cellule Staminali. DA OGGI POSSIBILE ANCHE IN ITALIA LA CONSERVAZIONE AUTOLOGA DEL CORDONE IN BANCHE PRIVATE E' uscito il numero centosessanta, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco il numero odierno: http://staminali.aduc.it/php_index_160.html BENZINA: COME RISPARMIARE. CONSIGLI AGLI AUTOMOBILISTI Carissima benzina. Non e' l'inizio di una lettera ma, purtroppo, la constatazione che il carburante indispensabile ai nostri spostamenti viaggia su livelli di costi piuttosto elevati: siamo arrivati a 1,41 euro il litro. In attesa che Governo diminuisca la tassazione che incide per il 66% del prezzo, il "consumatore" del combustibile d'oro puo' adottare alcune tecniche che servono a risparmiare. Ecco i consigli. * Scegliere il fai da te nel rifornimento fa risparmiare, anche se e' scomodo; * Si risparmia fino al 30% mantenendo la velocita' a 2/3 di quella massima consentita dalla propria auto; * Si risparmia fino al 30% con un carico di bagagli non eccessivo. Da evitare carichi esterni; * Si risparmia fino al 10% con una conduzione dolce della guida; * Si risparmia fino all'11% con un uso accorto del condizionamento nel periodo estivo. Utilizzare il ricircolo dell'aria gia' rinfrescata; * Si risparmia fino al 10% con una corretta pressione dei pneumatici; * Si risparmia fino al 10% spegnendo il motore in caso di lunghe file. BONUS BEBE'. BASTA COL MEDIOEVO ASSISTENZIALE. DETASSIAMO E INCREMENTIAMO L'ECONOMIA Sta tornando di moda il bonus bebe', su cui lo Stato negli anni scorsi si era anche attorcigliato (i non italiani residenti ricevettero avviso di andarlo a ritirare ma era illegittimo e si aspetto' anni per una sanatoria). L'idea di un sostentamento economico per i figli e le famiglie e' sicuramente un fine nobile, ma molto meno nobile ci sembrano i termini in cui si prospetta la reiterazione. Siccome siamo in uno Stato che dice di tendere e organizzarsi verso un'economia di mercato, l'elargizione del bonus e' di per se' proprio il contrario e, quindi, assume tinte demagogiche e populiste. Noi crediamo che in un'economia di mercato tutte le decisioni devono essere prese di conseguenza: nella fattispecie, un bonus bebe' fatto non di una somma in denaro che esce direttamente dalle casse dello Stato ma, per esempio, non facendo pagare l'Iva ai prodotti tipici per la prima infanzia. Le conseguenze, oltre ai benefici per le famiglie, sarebbero anche per il mercato, con produttori e distributori che vedrebbero un incremento del loro business con, di conseguenza, riflessi positivi anche sull'occupazione. Ma i liberisti italiani, dove sono? CANONE/TASSA RAI. VERSO UN'ECONOMIA DI DELATORI O DI MERCATO? E' notorio che il cosiddetto canone della Rai e' una tassa che va pagata per il mero possesso di un apparecchio atto o adattabile alla ricezione di trasmissioni tv, cosi' come e' notorio che la Rai, nei panni di esattore d'imposta, usa tutti i mezzi possibili e immaginabili per esigere questo pagamento: mezzi che rasentano la decenza civica e l'illegalita', complice Parlamento, istituzioni e Garanti vari che avvallano. Noi siamo impegnati da anni nella denuncia di questa illegalita' e di questo costume, anche con un settore specifico del nostro sito Internet (http://www.aduc.it/dyn/rai), per cui siamo diventati una sorta di punto di riferimento per tutti coloro che non riescono a darsi una ragione di cosi' tanta illogicita' e arroganza da parte della Rai e dello Stato. Ma oggi abbiamo ricevuto una lettera di un cittadino che, forse non avendo ben compreso la nostra iniziativa e scambiandoci per un ufficio della Guardia di Finanza, ci ha cosi' scritto: Gent.Aduc Sono un onesto cittadino che paga regolarmente le tasse e da questo voglio far presente di un'irregolarita' che va avanti da parecchi anni, sentendomi per di piu' deriso e preso in giro nel compiere il mio dovere! Voglio segnalarvi che il signor xxxxxx, residente in via xxxxx a Maggiora, provincia di Novara, dal 1993 e' in possesso di un apparecchio televisivo mai denunciato quindi, automaticamente dal 1993 non e' mai stato pagato il canone Rai! Ora, visto e considerato che, siccome la legge dovrebbe essere uguale per tutti, faccio presente di questa evasione che spero voi Gentilissimi prendiate in considerazione al piu' presto. Spero vivamente venga accolta questa mia segnalazione ringraziando porgo i miei cordiali saluti Complimenti alla Rai, allo Stato, al Parlamento, ai Garanti e a tutti coloro che amministrano il nostro Erario con metodi tipo quelli del canone/tassa o abbonamento. "Pecunia non olet" (il denaro non ha odore) dice un noto detto latino che sembra essere quello del consiglio di amministrazione della Rai che, pur di far fronte ai giganteschi buchi di bilancio, prende tutto quello che gli arriva senza andare tanto per il sottile. Complimenti!! Il risultato della loro azione e della loro condiscendenza e' anche nella lettera del signore di Novara che ha scritto all'Aduc: l'economia del nostro Paese si regge anche sulla delazione, alla faccia delle dichiarazioni di tutti i politici che si riempiono la bocca con la parola mercato. ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi L'OTTO PER MILLE DIRETTA GESTIONE STATALE 2007. OVVERO: UNA SPECIE SEMPRE PIU' IN VIA DI ESTINZIONE? PREMESSA: 1. Questo resoconto dell'OPM 2007 e' strutturato in modo da tenere separata la parte informativa da quella delle osservazioni personali; queste ultime si trovano alla lettera C): UNO SGUARDO CRITICO. In chiusura 4 APPENDICI che riportano, fra l'altro, i dati concernenti le istanze OPM statale 2007, le tabelle di confronto delle percentuali di assegnazione OPM statale dal 1998 al 2007 e la tabella delle scelte espresse in base alle quali e' stato distribuito l'OPM 2006. 2. Anche nel 2007 l'Otto per mille (da ora: OPM) e' stato destinato ai sette beneficiari, consueti da tempo, vale a dire allo Stato e a sei confessioni religiose (Chiesa cattolica, Chiese Valdesi e Metodiste, Unione delle Comunita' ebraiche italiane, Chiesa evangelica luterana in Italia, Assemblee di Dio in Italia, Unione italiana delle Chiese cristiane avventiste del 7mo giorno). Pur essendo probabilmente gia' noto, vale pero' la pena ricordare che la ripartizione OPM effettuata nel 2007, per 6 beneficiari su 7 riguarda l'OPM dell'IRPEF relativo alle dichiarazioni presentate nel 2004 (redditi del 2003). Solo la Chiesa cattolica, in base alla L. 222/1985 scaturita dal nuovo Concordato del 1984, al privilegio di vedersi assegnato ogni anno (dal 1990) un congruo anticipo che poi viene conguagliato dopo tre anni, quando sono state calcolate le percentuali delle preferenze relative all'anno in questione. A) IL CROLLO DEI CONSENSI PROSEGUE Dagli scarni dati ricevuti dal Ministero delle Finanze per l'anno di distribuzione OPM 2007 (denuncia redditi 2004, redditi 2003) si puo' solo constatare che in quest'anno la percentuale delle scelte espresse a favore dello Stato si e' fermata a quota 7,74% contro l'8,38% del 2006 (denuncia redditi 2003, redditi 2002). Lo Stato, quindi, risulta avere perso in un anno un altro 0,64% di consensi. Il passo del granchio continua costantemente dal 2000 (dichiarazioni del 1997) quando ricevette il 14,43% delle scelte espresse. Da allora, ha praticamente dimezzato le preferenze. Davvero un bel successo! Complimenti! Su un'ipotesi che giustifichi questa caduta mi intratterro' nel punto C/b. B) 2007: ANALISI DI UNA GESTIONE ANCORA MOLTO AL DI FUORI DALLA LEGGE 222/1985 e DPR 76/1998 a) Osservazioni generali La prima impressione fornita dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 23.11.2007 (pubblicato G.U. n. 292 del 17.12.2007), e' che abbia rispettato la normativa dettata dal DPR 76/1998, almeno nel termine di emanazione, che scade il 30 novembre di ogni anno. www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/ ALLEGATO 1 dpcm_231107.pdf Ma, andando avanti con la lettura, si vede che ben poco c'e' rimasto di fedele allo spirito e allalettera della Legge 222/1985 e al DPR 76/1998 che stabilisce le norme della sua applicazione, in ottemperanza al nuovo Concordato del 1984. Infatti, da alcuni dei 9 "VISTO" che precedono la decretazione vera e propria, si apprende che la cifra OPM attribuita alla gestione diretta dello Stato subisce le seguenti decurtazioni: 5 milioni di euro (per effetto "dell'articolo1-quater, comma 4, del decreto-legge 5 ottobre 2004, n. 249, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1 della Legge 3 dicembre 2004, n. 291); e altri 35 milioni di euro (per effetto dell'articolo 1, comma 1233, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296) che, va detto subito, per effetto della stessa norma, torneranno a essere 80 milioni per il 2008 e il 2009 (come e' stato per l'OPM assegnato nel 2004, 2005 e 2006). In tutto dunque, 40 milioni di euro sottratti di nuovo alla fonte alla gestione legale e legittima dell'OPM. Ragion per cui, invece dei circa 86 milioni di euro attribuiti allo stato, il DPCM 23.11.2007 ha amministrato soltanto 46.503.979,20. E' bene aggiungere in questa sede due osservazioni. La prima riguarda l'incertezza dei dati. Dall'OPM 2004, quando e' stato introdotto quello che io chiamo "l'autoscippo alla fonte", non e' piu' stato possibile reperire dati precisi al centesimo sulla reale consistenza iniziale dell'OPM, perche' le cifre fornite dal Ministero delle Finanze sono sempre leggermente diverse da quelle realmente attribuite ai beneficiari, stato compreso. Nel 2007, per esempio, la cifra fornita ufficialmente come definitiva e', per lo Stato, euro 85.904.624,18, che, dopo lo scorporo dei 40 milioni di euro, risulta essersi ridotta a euro 45.904.624,18. Ma perche', allora, il DPCM gestisce eutro 46.503.979,20, vale a dire euro 599.355,02 in piu'? La seconda osservazione vuole ricordare che dell'attribuzione allo Stato fa parte la quota non espressa rifiutata da Valdesi e ADI pari a euro 9.462.155,44 (fonte gia' citata Ministero Finanze). b) Dove i "beni culturali" (quasi equamente divisi fra civili e cattolici) la fanno da padroni e la "fame nel mondo" torna buona ultima Entriamo dunque nel merito della distribuzione di questi superstiti euro 46.503.979,20. Osserviamo subito che la distribuzione del 2007 ricalca lo schema tradizionale seguito fino al 2005 che vede i "Beni culturali" fare la parte del leone, con un totale di spesa del 68,31%, e la "fame nel mondo" tornare a essere l'ultima ruota del carro col suo 1,11%. Ben le sta, dira' qualcuno, dopo l'abbuffata del 100% del 2006, quando le furono attribuiti ben 4.719.586,80 a finanziamento, sia pure talora parziale, di 25 progetti su 26. Che quest'anno si contenti di mezzo milione di euro per 4 progetti (di cui 3 finanziati parzialmente) su 25 validi, e se ne stia zitta. Che diamine! Per quanto riguarda i "beni culturali" occorre specificare che, a parte uno 0,59% di spesa pari a 273.000 euro stanziato a favore di un bene legato alla religione ebraica, il resto della somma a disposizione e' stato piu' o meno equamente diviso fra beni relativi alla religione cattolica (circa 14 milioni di euro per il 31,39%) e beni civili (quasi 17 milioni di euro per il 36,33%). Rispetto alla maggior parte degli anni precedentiva osservato chela spesa per i beni civili, anche se di poco, ha superato, in assoluto e in percentuale, quella fatta per i beni cattolici, benche' gli interventi finanziati al culto cattolico siano due di piu' rispetto a quelle civili. Nel 2007 fa un balzo in avanti l'impegno per l'"assistenza ai rifugiati" con una spesa che sfiora i 9 milioni e mezzo di euro e che rappresenta il 20,36% dell'intera gestione OPM, secondo solo all'anno 2000 quando fu stanziato per questa voce il 24,17%, (per una cifra pari a poco piu' di 10.000 euro). Infine, le "calamita' naturali" si attestano sul 10,22% con un finanziamento che si avvicina ai 5 milioni di euro, registrando un notevole regresso rispetto alla media degli anni passati. Detto questo non resta che stilare il Riepilogo delle domande ammesse al finanziamento con l'OPM a diretta gestione statale: Domande pervenute n. 1142, valide n. 749 (65,68%), finanziate n. 110 (di cui alcune solo parzialmente) (14,68%). Interventi finanziati: 110 FAME NEL MONDO: interventi n. 4 per complessivi euro 515.030,00 (1,11%) CALAMITA' NATURALI: interventi n. 10 per complessivi euro 4.750.970,20 (10,22%) ASSISTENZA RIFUGIATI: interventi n. 3 per complessivi euro 9.471.000,00 (20,36%) CONSERVAZIONE BENI CULTURALI: complessivamente interventi n. 93 per un toitale di euro 31.766.979, cosI' ripartiti: a) a favore di proprieta' cattoliche (parrocchie, conventi, diocesi): interventi n. 47 per complessivi euro 14.397.409,00 (31,39%); b) a favore di proprieta' ebraiche: interventi n. 1 per euro 273.000,00 (0,59%) b) a favore di opere civili: interventi n. 45 per complessivi euro 16.896.570,00 (36,33%). Per concludere questa panoramica vale la pena aggiungere, voce per voce, le cifre assolute e percentuali relative alle richieste valide e a quelle finanziate. Si rimanda all'APPENDICE 3 per le tabelle di confronto per le singole voci e i singoli anni di distribuzione OPM statale a partire dal 1998. FAME NEL MONDO Domande valide: n. per euro 4.502.298,94. Interventi finanziati:n. 4 (di cui 3 solo parzialmente) per euro 515.030,00 (Accolto il 16% delle domande e l'11,44 dell'importo) CALAMITA' NATURALI Domande valide: 50 per euro 41.668.847,96 Interventi finanziati: n. 10 per euro 4.750.970,20 (Accolto il 20% delle domande e l'11,40% dell'importo) ASSISTENZA AI RIFUGIATI Domande valide: n. 17 per euro 8.326.701,90 Interventi finanziati: n. 3 per euro 9.471.000,00 (Accolto il 37,50% delle domande e il 47,12% dell'importo) CONSERVAZIONE BENI CULTURALI Domande valide: n. per euro 500.446.762,95 Interventi finanziati: n. 93 per euro 31.766.979,00 (Accolto il 13,96% delle domande e il 6,34% dell'importo). C. UNO SGUARDO CRITICO a) Prima di tutto mi sembra doveroso ricordare la prevaricazione che lo stato ha fatto ancora una volta sulla volonta' dei contribuenti che lo hanno scelto. Infatti, distribuendo ai beni legati alla religione cattolica ben il 31,39% del magro resto del proprio OPM (dopo l'autoscippo alla fonte), lo stato ha di nuovo ignorato il fatto incontrovertibile che chi sceglie esso stato lo fa quasi certamente nel segno di una totale laicita', in alternativa e concorrenza, per non dire opposizione, alle sei confessioni religiose che, oltre allo stato, formano il ventaglio di scelta dell'OPM. Inoltre, favorendo cosI' smaccatamente i beni legati alla confessione cattolica lo stato da', indirettamente, un ulteriore oggettivo finanziamento alla Chiesa cattolica, la quale riceve un proprio OPM che e' sempre 10 volte piu' grande di quello attribuito in prima battuta allo stato, ma, almeno quest'anno, ben 19 volte piu' grande della cifra gestita effettivamente dallo stato nello spirito della sua propria normativa. C'e' inoltre da dire che nel 2007 circa 9 milioni e mezzo di euro sono stati riversati nell'OPM statale grazie alla Chiesa valdese e alle ADI, che non usufruiscono della quota non espressa. Anche alla luce di questa realta' ci si continua a chiedere se sia davvero lecito e corretto dare ai beni cattolici oltre il 30% di questa cifra versata, appunto, da altre confessioni religiose. b) Perche' i contribuenti scelgono sempre meno lo stato come destinatario dell'OPM? Un primo motivo del crollo di consensi, che ha inizio con l'OPM distribuito nel 2003 (10,35%) e nel 2004 (10,28%), che corrispondono alle dichiarazioni IRPEF del 2000 e del 2001, potrebbe essere legato all'uso disinvolto dell'OPM da parte dei governi di allora. Infatti, nel 2000 i contribuenti avevano gia' potuto notare che l'OPM era considerato dal Governo come un pozzo di san Patrizio, a cui attingere liberamente per le piu' svariate esigenze del tutto al di fuori della normativa dettata dalla L. 222/1985 e DPR attuativo (76/1998). Negli anni dal 1998 al 2000, col sistema dei decreti legge, era stato stornato dai suoi fini statutari rispettivamente il 79,90%, lo 82,74% e il 57,10% dell'OPM statale. In particolare, nel 1999 la maggior parte di queste distrazioni per decreto legge era stata convogliata a sostegno dell'intervento militar-umanitario nel Kosovo e in Macedonia, e nel 2000 per finanziare la partecipazione militare italiana a missioni internazionali di pace. Il che aveva attirato gia' delle critiche in sede di commissioni parlamentari. La tendenza fu confermata nel 2001, quando al finanziamento alle missioni militari si aggiunse quello alle forze di polizia italiana in Albania. Stupisce, allora, che nei contribuenti si sia creata una disaffezione nei confronti della gestione OPM statale e che quindi siano calate le preferenze nelle denunce dei redditi dal 2000 al 2004? No, non mi pare che ci si possa stupire. Ed evidentemente non e' valso a riportare fiducia neppure il fatto che nel 2002 e 2003 (dichiar. redditi 1999 e 2000) tutto l'OPM statale sia stato speso per gli scopi voluti dalla legge. Anche perche', subito dopo, alla fine del 2003, la Finanziaria 2004 ha reso pubblico e codificato quello che io chiamo "scippo alla fonte" dell'OPM statale nella misura della cifra di 80 milioni di euro dal 2004 al 2006 compreso. Inoltre, nonostante la pessima prova data da questo andazzo, anche il governo Prodi l'ha confermato nella tormentata finanziaria 2007, sia pure con una piccola correzione proprio per il 2007. Infatti, nel comma 1233 del famigerato art 1 (e unico) della Legge 296/2006 "Manovra 2007", si legge: "Il comma 69 dell'articolo 2 della L. 24 dicembre 2003, n. 350, e' sostituito dal seguente: '69: L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, relativamente alla quota destinata allo Stato dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), e' ridotta di 35 milioni di euro per l'anno 2007 e di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009". Dunque, per il 2007 lo scippo si e' limitato a 35 milioni di euro, ma nel 2008 e 2009 si riattestera' agli 80 milioni di euro. Ammesso che l'OPM statale, di disaffezione in disaffezione, arrivi a questa cifra! Un secondo motivo di disaffezione puo' essere dato dal fatto che una gran parte dei resti dell'OPM statale, quelli spesi secondo la sua propria normativa, siano stati devoluti a opere legate al culto religioso, in particolare cattolico (restauro di chiese, vescovadi, conventi, campanili, ecc. ecc.), regalando cosI' alla Chiesa cattolica, che di OPM prende quasi dieci volte piu' dello Stato, anche una bella fetta del magro OPM statale. c) Infine bisogna dire: Basta con l'ipocrisia! Lo Stato deve decidersi: o rispetta la legge istitutiva dell'OPM e lo usa per gli scopi designati, oppure che abbia il coraggio di rivedere il Concordato e, quindi, gli articoli 47 e 48 della L. 222/1985, la' dove si prevede la sua partecipazione alla spartizione dell'OPM e la distribuzione di tutto l'OPM, anche della quota non espressa. Questo sostengo per due motivi: il primo e' che la necessita' della partecipazione dello Stato alla spartizione dell'OPM e' venuta meno fin dal 1985, quando, in sede di discussione alla Camera della L. 222/1985, fu approvato l'ordine del giorno dei radicali, che impegnava il Governo a distribuire l'OPM anche alle confessioni che avrebbero stipulato le intese ai sensi dell'art. 8 della Costituzione; il secondo motivo sta nel reiterato bisogno urgente di denaro che lo Stato ha per far fronte ai suoi impegni che sono volti, fra l'altro, ad assicurare la fruizione di una serie di diritti di base ai suoi cittadini e contribuenti. Questo bisogno di denaro e' bene espresso da quello che io chiamo l'"autoscippo" del suo OPM. Lo Stato ha bisogno, per le spese "normali", anche di quegli "spiccioli" del suo OPM. E se invece di 80 milioni di euro potesse incassarne, che dico, 800? Non sarebbe meglio per tutti? Prima di fare l'elemosina alle confessioni religiose, e in particolare alla Chiesa cattolica che da sola, adesso, incassa una somma dieci volte piu' elevata di quella dello Stato, non e' giusto e doveroso che lo Stato garantisca direttamente il massimo di servizi ai suoi cittadini e ai suoi ospiti? Prima di far costruire a un'associazione religiosa un rifugio per i senzatetto, non sarebbe meglio se lo Stato desse un tetto a piu' gente possibile? E l'elenco delle situazioni si puo' allungare a piacere. Come starebbero le cose allora e quanto potrebbe riprendere lo Stato, se l'OPM fosse distribuito esclusivamente secondo la quota espressa? Facciamo un po' di calcoli seguendo gli ultimi dati reperiti che sono ancora quelli relativi alla distribuzione OPM del 2006 (denunce redditi 2003, redditi 2002) (vedere APPENDICE 4). Su un totale di 40.208.003 contribuenti, le scelte espresse valide erano 15.892.337, vale a dire il 39,52%. Se togliamo la quota attribuita allo Stato (3,31% rapportata al totale dei contribuenti), si arriva al 36,21% che e' quanto totalizzano le sei confessioni religiose, sempre in rapporto al totale dei contribuenti. Seguendo il modello da me proposto, questa fetta dell'OPM verrebbe distribuita ai beneficiari indicati dai contribuenti, mentre cio' che rimane, vale a dire, il 63,79% tornerebbe allo Stato. Tradotto in cifre assolute (fonte ministero del tesoro): ammontare OPM 2006: 963.318.103,55; il 63,79% corrisponde a euro 614.500.6182,25. Altro che ottantacinque miserabili milionucci!! APPENDICI 1. All'indirizzo (http://www.governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/ripartizione.html) attualmente (27 febbraio 2008) e' possibile ancora scaricare il testo del DPCM 23.11.2007 e gli elenchi relativi alle domande rigettate e valide. 2. La situazione delle istanze OPM statale nel 2007 Domande pervenute: n. 1.142 Domande non in regola: n. 64 Domande con par. sfav.: n. 329 Totale dom. rigettate : n. 393 (34,41% delle domande ricevute) Domande valide: n. 749 (65,58% delle domande ricevute) Domande finanziate n. 110 (14,68% delle domande valide) [(domande oltre i termini: n. 35; carenti ex art. 3 c.1: n. 7; carenti ex art. 3 c.2: n. 13; escluse dall'istruzione del Dipartimento n. 9; totale domande non in regola: n. 64); domande con parere sfavorevole: n. 329; totale generale domande rifiutate: n. 393]. 3. Tabella di confronto delle percentuali di assegnazione dal 1998 al 2006 (le percentuali sono calcolate sul totale dello stanziamento OPM statale gestito con DPCM e sono desunte dalle TABELLE OPM degli stessi anni) (http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/RIPARTIZIONE_OPM_STATO_DPCM.doc): CONSERVAZIONE BENI CULTURALI: Anno 1998: Opere civili: 48,65%; beni cattolici: 24,50%; Anno 1999: beni cattolici: 46,35%; opere civili: 42,76% Anno 2000: opere civili: 33,20%; beni cattolici: 29,03%; beni ebraici: 0,11%; Anno 2001: opere civili: 43,92%; beni cattolici: 32,43%; beni ebraici: 0,60%; beni valdesi: 1,20%; Anno 2002: Opere civili: 36,91%; beni cattolici: 33,36%; beni ebraici: 0,29%; Anno 2003: Beni cattolici: 36,46%; opere civili: 26,72%; Anno 2004: Beni cattolici: 46,84%; opere civili: 20,83% Anno 2005: Beni cattolici: 39,88%; opere civili: 26,96% Anno 2006: Beni culturali: 0% (cosi' e') Anno 2007: Beni cattolici: 31,39%; beni ebraici: 0,59%; opere civili: 36,33% FAME NEL MONDO: Anno 1998: 11,68% Anno 1999: 0,44% Anno 2000: 0% (cosi' fu!) Anno 2001: 1,51% Anno 2002: 2,62% Anno 2003: 2,52% Anno 2004: 4,44% Anno 2005: 3,98% Anno 2006: 100% Anno 2007: 1,11% CALAMITA' NATURALI: Anno 1998: 13,31% Anno 1999: 8,05% Anno 2000: 13,49% Anno 2001: 11,26% Anno 2002: 18,12% Anno 2003: 25,7% Anno 2004: 24,73% Anno 2005: 23,92% Anno 2006: 0% (cosi' e') Anno 2007: 10,22% ASSISTENZA RIFUGIATI: Anno 1998: 1,86% Anno 1999: 2,4% Anno 2000: 24,17% (Tutto al Ministero dell'Interno per un "Progetto pilota") Anno 2001: 9,08% (Tutto come sopra per seconda fase "progetto pilota") Anno 2002: 8,70% (prosecuzione stesso progetto; gestione passata all'ANCI) Anno 2003: 8,60%. (idem come sopra) Anno 2004: 3,16% (tre progetti diversi rispetto agli anni 2000-2003). Anno 2005: 5,26% Anno 2006: 0% (cosi' e'). Anno 2007: 20,36%. 4. Tabella delle scelte espresse Anno di distribuzione 2006 (denunce redditi 2003, redditi 2002) RIPARTIZIONE DELLE SCELTE ESPRESSE DAI CONTRIBUENTI NELLE DICHIARAZIONI PRESENTATE NELL'ANNO 2003 PER IL 2002 ANNO DI RIFERIMENTO 2003 per 2002 TOTALE DICHIARANTI 40.208.003 - con scelta espressa 16.552.140 41,17% - con scelta non espressa 23.655.863 58,53 % TOTALE SCELTE ESPRESSE 16.552.140 - regolari 15.892.337 96,01% (39,52% sul totale contribuenti) - con anomalie 659.803 3,99% (1,64% " " " ) TOTALE SCELTE REGOLARI 15.892.337 (39,52% sul totale contribuenti) - Stato 1.331.298 8,38% (3,31% sul totale contribuenti) - Chiesa Cattolica 14.169.481 89,16% (35,24 sul totale contribuenti) - Unione ch. cris. avv. del 7° giorno 35.046 0,22% (0,08% " " ) - Assemblee di Dio in Italia 30.626 0,19% (0,07% " " " ) - Chiese valdesi 220.865 1,39% (0,55% " " " ) - Chiesa Luterana in Italia 42.533 0,27% (0,11% " " " ) - Un. Com. ebraiche in Italia 62.488 0,39% (0,16% " " " ) (a cura di Annapaola Laldi) ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Verba volant scripta manent - le parole volano, gli scritti rimangono C'era una volta un bambino che tirava le pietre e nascondeva la mano nella tasca del suo pantaloncino. E' la tipica situazione critica, quando qualcosa preme, compulsiva dalla coscienza e che impone gesti liberatori, ma ritrova uno sbilanciamento che impone una reazione di conservazione, perche' quello messo in pratica timidamente, va contro elementi che psicologicamente sono considerati piu' "grossi", piu' "grandi" di chi compie il gesto liberatorio, si' da obbligarlo a tanto. Cosi' il bimbo magari tira una pietra alla finestra e poi scappa o nasconde la mano, ed in definitiva nasconde se stesso, in quanto coscienza subordinata ad un potere che lo sovrasta e lo schiaccia. In questi giorni, queste similitudini si sono incarnate nella vicenda di una fantomatica posizione della Federazione Nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), venuta a galla in modo del tutto singolare, senza lasciare tracce, impronte, agendo e, dopo, "nascondendo la mano". Difatti, malgrado con estremo ritardo (come da rigore su tutto cio' che accade nel nostro Bel Paese), sembra che la Federazione Nazionale abbia espresso qualche nota piu' o meno "certa" circa la posizione dei Medici Italiani nei confronti della Legge 194 sull'aborto, non tralasciando le ulteriori problematiche connesse, quali la famigerata pillola abortiva RU486 (gia' presente in tutta Europa tranne che in Italia), la diagnosi pre-impianto per scongiurare malattie genetiche al nascituro, le probabili manovre rianimative del feto in caso di nascita in vita, rare ma pur sempre possibili. Queste tardive posizioni, arrivano dopo tempi bui e freddissimi, nei quali e' sempre sembrato che i medici con le loro rappresentanze non ci fossero, mai. Cosa accade? Tutti i giornali d'Italia danno la notizia esplosiva (se cosi' puo' essere considerata) che la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e' a favore della legge 194, alzando un polverone di critiche, perfino da quelli cattolicissimi degli Ordini dei Medici Lombardi. Pierino ha tirato la pietra, ma ha nascosto la mano. Tutto quello riportato da una stampa italiana vorace di scoop e molto sterile in informazione, sara' mai veritiero? Un consiglio federale dei medici, senza relazionare nulla, senza mettere nero su bianco, senza ufficializzare l'idea, il pensiero sublime? Noi, cittadini normali, indiani delle riserve, internati dai poteri, riusciremmo a ottemperare in una simile aberrazione umana? Eppure e' cosi, l'Avvenire, il quotidiano dei vescovi, pagato con i nostri soldini per dirci cosa vogliono i Vescovi (10 milioni di euro all'anno come rimborso per la carta utilizzata), scrive a tutto fiato: "La posizione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e' falsa", in altre parole non esiste. Ed e' proprio cosi', l'Avvenire non dice il falso, non esiste! Tutto questo dovrebbe farci riflettere su quale Paese sia l'Italia. E la Lombardia al di sopra del Po, mezza Formighiana mezza Comunione e Liberazione, vuole liberarsi di questo incubo e suona le trombe. ABORTO: ORDINE MEDICI LOMBARDIA CONTRO LA FNOMCeO. ''Non e' mai stato messo in votazione (e quindi neanche approvato) il documento oggetto del comunicato stampa diffuso dalla FNOMCeO'', gridano sudaticci ed imbarazzati i cattolici rappresentanti degli ordini Lombardi, e continuano dichiarando che in sede di consiglio ( qualche giorno fa a Roma), l'oggetto del comunicato stampa era semplicemente una relazione presentata insieme ad altre 13 relazioni sui temi piu' diversi'' e ''ricordano che la discussione si e' concentrata sul testo del documento conclusivo'', l'unico che ''esprime il parere condiviso dei presidenti presenti mentre le singole relazioni, tutte di grande importanza e meritevoli di precise, attente e future valutazioni, non sono state oggetto di votazione''. Meno male che sono meritevoli di attenzione, se ne parlera' nei prossimi due secoli, possiamo attendere, d'altronde la Chiesa Madre e' biblica ed ha i tempi lunghi. Un Paese ostaggio del Vaticano, come il Medio Oriente ostaggio del fondamentalismo islamico. Non c'e' alcuna differenza, tranne che nei colori. Immaginiamo cosa fosse accaduto, se oltre 30 anni fa,una piccolissima frazione politica come quella dei Radicali di Marco Pannella ed Emma Bonino, accerchiata ed aiutata da numerosissime figure storiche piu' o meno note, non si fossero messe sotto la pioggia ed il vento, con regolari banchetti, nelle vie nelle piazze di tutta Italia, per raggiungere le oltre 500 mila firme che permisero lo svolgimento di quel famoso referendum che ancora oggi il Vaticano non riesce a mandare giu' . Dove era e, ancora, cosa sottoscrisse nell'urna il direttore de "Il Foglio" Giuliano Ferrara? Inutile chiederlo, mentirebbe, come e' una menzogna atavica (al pari del clero) il suo "amore" per la vita. Il direttore Giuliano Ferrara, ex comunista, ex socialista, lo sa bene e non puo' affrontare davanti agli italiani in televisione la "forza" della verita' storica, la conoscenza, la sapienza ed anche il sudore, la fatica, il vero "amore" per la vita, quello di Marco Pannella, cosa accade? Giuliano Ferrara, scappa, non affronta Marco Pannella, come i vili e codardi hanno sempre fatto. Non vogliono e non possono rassegnarsi, ma questa lotta per la vita e' un banale camuffamento del tentativo di appropriarsi delle coscienze altrui per continuare ad esistere, sul nulla. Che si rassegnino! La campagna per l'aborto si e' conclusa oltre trenta anni fa, soprattutto con i voti di molti Democristiani sinceri e Cristiani, che ebbero la coscienza forte di scegliere la giustizia dell'uomo contro l'ingiustizia, la sofferenza, la morte, come fa a sempre il Vaticano. Fintanto che questo Vaticano appeso alle nostre vite quotidiane sara' presente, spalmato in ogni ambito del sociale, continueremo nel buio e nella arretratezza culturale alla quale siamo relegati. Ci rammarichiamo di una classe medica che scappa, non prende posizioni ufficiali su tematiche cosi' importanti e vitali per una societa' culturalmente avanzata. Chissa' se non sia un caso che i medici italiani hanno lo stipendio piu' basso d'Europa. Ferrara Giuliano, rassegnati!. Verba volant, scripta manent. ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Racial profiling e il diritto italiano. Differenze con il diritto Statunitense Da tempo vorremmo cominciare a lavorare sul cosiddetto 'racial profiling', una delle piaghe che sconvolge i rapporti fra etnie e razze diverse in Paesi dove e' tradizionalmente forte l'immigrazione. Il problema e' di attualita' soprattutto negli Stati Uniti, dove ad una forte tensione razziale, si affiancano e maturano riflessioni e strumenti giuridici sui diritti delle nuove generazioni di stranieri residenti. Il 'racial profiling' e' la modalita' con cui le istituzioni (in particolare le forze dell'ordine) individuano le persone da fermare, ispezionare, controllare. Brutalmente, se sei nero e guidi una macchina vecchia e scassata, sono molto piu' alte le probabilita' di essere fermato per un controllo dei documenti, rispetto a quelle di un bianco in giacca e cravatta su una macchina nuova. Risultato: il nero con la macchina scassata viene fermato una o due volte al mese, il bianco con la macchina nuova viene fermato una volta ogni due anni. A parita' di infrazioni/reati commessi, il nero avra' maggiori possibilita' di essere multato o di finire in carcere. Le carceri, dunque, si riempiono di persone di colore, condannate non solo alle pene detentive, ma anche all'immobilita' sociale una volta usciti. Si va cosi' ad alimentare una situazione che in molti Paesi e' divenuta insostenibile, ossia la creazione di veri e propri ghetti sociali (gli afro-americani nei centri urbani degli Stati Uniti, i francesi di discendenza araba nelle periferie francesi, etc.). Le associazioni statunitensi che hanno combattuto contro il cosiddetto "razzismo istituzionale" hanno ottenuto, grazie ad un percorso giudiziario approdato alla Corte Suprema, misure volte a limitare e disciplinare le attivita' di controllo e prevenzione delle forze dell'ordine, attivita' durante le quali si consumano silenziosamente le discriminazioni razziali descritte. - In primo luogo la polizia non puo' fermare chiunque senza uno specifico e valido motivo, ad esempio, nei controlli della stradale, non potra' esser fatto un controllo a campione, ma si potra' fermare solo colui che sta compiendo una determinata infrazione. - In secondo luogo il soggetto fermato puo' rifiutarsi di sottoporsi ai controlli della propria autovettura, in assenza di specifico mandato. - Infine, al soggetto fermato spetta sempre e comunque la possibilita' di chiedere ed ottenere il nominativo dell'agente che procede nei suoi confronti. In Italia il dibattito e -di conseguenza- la situazione normativa antirazziale e' ancora acerba. Da un lato infatti si proclamano diritti all'uguaglianza e alla non discriminazione razziale, etnica, religiosa, predisponendo anche appositi strumenti giurisdizionali per combattere il fenomeno, dall'altro pero' permane un impianto normativo che consente alla pubblica autorita' (sia di polizia giudiziaria, sia di polizia amministrativa, e dunque stradale ecc...) di procedere liberalmente "all'esercizio delle proprie funzioni" (termine assai generico e con il quale si puo' coprire qualunque istinto o movente razziale). In generale esiste ancora oggi una presunzione di legittimita' dell'operato della pubblica amministrazione, ed esistono norme che impongono a priori l'obbedienza e la subordinazione di fronte ad un esponente delle forze dell'ordine nel compimento di proprie mansioni. Si pensi alle seguenti contravvenzioni del codice penale: - Art. 650 Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorita' Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorita' per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o d'igiene, e' punito, se il fatto non costituisce un piu' grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a lire quattrocentomila. - Art. 651 Rifiuto d'indicazioni sulla propria identita' personale Chiunque, richiesto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, rifiuta di dare indicazioni sulla propria identita' personale, sul proprio stato, o su altre qualita' personali, e' punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a lire quattrocentomila. Altrettanto e' previsto in materia di leggi in materia di pubblica sicurezza (il cosiddetto T.U.L.P.S Regio decreto 18 giugno 1931, n. 773) . Si pensi alla genericita' di concetti quali "persona pericolosa o sospetta" e alla discrezionalita' con cui la polizia opera i controlli amministrativi, anche in assenza e a prescindere da eventuali reati in corso: Art. 4. L'autorita' di pubblica sicurezza ha facolta' di ordinare che le persone pericolose o sospette e coloro che non sono in grado o si rifiutano di provare la loro identita' siano sottoposti a rilievi segnaletici. Ha facolta' inoltre di ordinare alle persone pericolose o sospette di munirsi, entro un dato termine, della carta di identita' e di esibirla ad ogni richiesta degli ufficiali o degli agenti di pubblica sicurezza". Tutto cio' rischia di alimentare la potenzialita' discriminatoria e razzista del singolo uomo-agente di p.s. che non e' di motivare puntualmente perche' ha fermato il Sig. Mohammed piuttosto che il Sig. Bianchi. Non solo, ma il solo fatto di indossare una divisa comporta per il fermato o comunque per coloro che si trovano a contestare l'operato della Polizia, nell'impossibilita' di ottenere il nominativo dell'agente, o anche un numero di matricola al quale risalire per reclamare, anche solo in via gerarchica, una violazione, un abuso, una discriminazione. A tal proposito eclatante ed insidiosa, perche' rimessa totalmente alla coscienza degli agenti (e dunque pericolosa per l'alta potenzialita' di discriminazione razziale) e' l'attivita' della polizia nelle funzioni di polizia stradale ed in particolare di controlli ed accertamenti relativi al codice della strada. Si leggano in proposito alcuni passaggi dell'art. 192 del Codice della Strada, che lasciano di fatto e di diritto letteralmente carta bianca agli agenti preposti al controllo e che stabiliscono discrezionalita' totale su chi e quando fermare, perquisire, ispezionare, senza che per questo occorra alcun tipo di violazione al codice della strada in atto. Art. 192. Obblighi verso funzionari, ufficiali e agenti. 1. Coloro che circolano sulle strade sono tenuti a fermarsi all'invito dei funzionari, ufficiali ed agenti ai quali spetta l'espletamento dei servizi di polizia stradale, quando siano in uniforme o muniti dell'apposito segnale distintivo. 2. I conducenti dei veicoli sono tenuti ad esibire, a richiesta dei funzionari, ufficiali e agenti indicati nel comma 1, il documento di circolazione e la patente di guida, se prescritti, e ogni altro documento che, ai sensi delle norme in materia di circolazione stradale, devono avere con se'. 3. I funzionari, ufficiali ed agenti, di cui ai precedenti commi, possono: - procedere ad ispezioni del veicolo al fine di verificare l'osservanza delle norme relative alle caratteristiche e all'equipaggiamento del veicolo medesimo; - [....] 4.Gli organi di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza possono, per controlli necessari ai fini dell'espletamento del loro servizio, formare posti di blocco e, in tal caso, usare mezzi atti ad assicurare, senza pericolo di incidenti, il graduale arresto dei veicoli che non si fermino nonostante l'ordine intimato con idonei segnali. [...] Tutto cio', se da un lato risponde ad esigenze di tutela della sicurezza ed incolumita' degli utenti della strada, dall'altro costituisce senza dubbio una forte potenzialita' discriminatoria. La discrezionalita' opera in modo piu' controllato negli altri settori dell'attivita' di pubblica sicurezza, e in particolare in quella di repressione dei reati, ad opera della polizia giudiziaria. Piu' nel dettaglio, nell'ambito della procedura penale e nelle attivita' di repressione dei reati, la polizia, che agisce in qualita' di polizia giudiziaria, deve conformarsi alle norme del codice di procedura penale. Puo' intervenire di propria iniziativa con perquisizioni e sequestri o anche solo fermi di identificazione solo in condizioni di flagranza di reato o solo nel corso di un'indagine di un procedimento penale diretto da un Pubblico ministero. Possono e devono ricercare le prove, ma appunto, la loro opera si svolge nel "post reato" o presunto tale. Certo e' pero' che per l'accertamento dei reati connessi all'immigrazione clandestina quali l'essersi trattenuto illegittimamente nel territorio dello Stato dopo un'espulsione, oppure la mancata esibizione dei documenti di identita' (art. 12, 14, 6 comma 3 del D.lvo 286/98), l'agente fermera' – e senza un ulteriore motivo - coloro che appaiono presumibilmente stranieri privi dei documenti (sospettati di reato), secondo una valutazione discrezionale. Allo stesso modo, nel compiere le attivita' previste dal Testo Unico sull'Immigrazione, volte a combattere l'immigrazione clandestina ed in particolare con le espulsioni amministrative, i respingimenti o anche solo i controlli di frontiera, gli agenti procederanno nei confronti degli stranieri presuntivamente irregolari. Senza che i controlli siano in alcun modo subordinati o limitati ad una situazione di presunta o sospetta irregolarita'. In conclusione, un cittadino indiano in Italia per turismo potra' incappare in un controllo delle autorita' e rischiare la contestazione del reato di mancata esibizione del passaporto o altro documento (art. 6 comma 3 t.u. Imm.), qualora lo abbia scordato in albergo e non sappia spiegarsi con gli agenti per difficolta' linguistiche. Il tutto, ovviamente, perche' e' visibilmente indiano. Lo stesso controllo puo' capitare al medesimo cittadino indiano anni dopo, residente e con carta di soggiorno. Piu' raramente capitera' ad un turista statunitense. Esistono, tuttavia, come anticipato, norme che mirano a limitare gli effetti discriminatori nel processo di integrazione razziale, etnica e religiosa. In particolare gli art. 43 e 44 del Testo Unico sull'Immigrazione definiscono (ma non sanzionano se non con il risarcimento del danno) atteggiamenti razzisti, seppur genericamente, sia dei privati che degli gli esponenti della pubblica amministrazione. Articolo 43 - Discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. 1. Ai fini del presente capo, costituisce discriminazione ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parita', dei diritti umani e delle liberta' fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica. 2. In ogni caso compie un atto di discriminazione: a) il pubblico ufficiale o la persona incaricata di pubblico servizio o la persona esercente un servizio di pubblica necessita' che nell'esercizio delle sue funzioni compia od ometta atti nei riguardi di un cittadino straniero che, soltanto a causa della sua condizione di straniero o di appartenente ad una determinata razza, religione, etnia o nazionali, lo discriminino ingiustamente; [....] L'articolo 44 t.u. prevede uno strumento giudiziale (Azione civile contro la discriminazione) ad hoc per la cessazione (e il risarcimento del danno) dei comportamenti razziali, nelle forme del giudizio in camera di consiglio, con ampi poteri istruttori del giudice, volutamente veloce e snello, nel quale: - il soggetto discriminato puo' stare in giudizio da se', senza bisogno di un legale; - si formula domanda di cessazione e inibitoria dei comportamenti lesivi e anche di risarcimento del danno; - si possono chiedere provvedimenti cautelari immediati; - si puo' agire nei confronti di chiunque (pubblico o privato, datore di lavoro ecc...) abbia posto in essere comportamenti discriminatori nei propri confronti; - nell'ambito dei rapporti di lavoro, si possono invocare dati statistici finalizzati a provare la plausibilita' della violazione che si ritiene di aver subito o di subire; - i provvedimenti del giudice sono immediatamente esecutivi. Per quanto lodevole sia prevederlo, lo strumento giudiziale in questione non risolvera' il problema. In punto di prova infatti, il singolo fermato avra' difficolta' a documentare i fatti, a meno che non si trovi in compagnia di un testimone. Inoltre, non avendo il poliziotto l'onere di dimostrare il perche' del proprio operato in apparenza legittimo (al contrario di quello statunitense che deve sempre avere un motivo per fermare una qualsiasi persona), diventa una prova "diabolica" quella di attribuire ad un controllo della polizia un significato che va oltre il controllo in se' per se'. Occorre forse un ripensamento del rapporto fra pubblica autorita' e cittadini (e non), secondo cui la funzione di controllo e' legittimata solo e in quanto si e' in presenza di precise violazioni da sgominare e non in apparenti pericolosita' o vaghi e non motivati sospetti. Siamo ancora lontani da una siffatta visione cittadino-autorita', anche perche' l'Italia vive una recente ondata immigratoria e non ha ancora testato la drammaticita' di una tensione razziale che si cronicizza, come e' accaduto in altri Paesi. Motivo in piu' per parlarne e, possibilmente, per prevenirla. ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenica Murrone Il 'miglior' cattivo pagatore e' la pubblica amministrazione Quando si parla di competitivita' di un Paese, si pensa a ferrovie funzionanti, strade ben tenute e traffico scorrevole, universita' che premiano i migliori, sistema giudiziario efficace, elevate spese in innovazione, tutte cose che l'Italia non ha, al pari di tante altre. Giorni fa abbiamo pubblicato sul nostro notiziario quotidiano "Usi&Consumi" questa notizia: Le aziende, ma soprattutto gli enti pubblici, sono sempre meno puntuali nell'onorare i loro debiti. Il creditore deve aspettare anche 18 giorni, oltre ai 30 pattuiti, prima d'entrare in possesso della somma che gli spetta. La media con cui la mano pubblica ritarda il pagamento a un privato e' di 11,4 giorni; se si tratta di un'azienda sale a 14,3 giorni, ma succede che Governo, Cantoni e Comuni facciano aspettare anche 18,7 giorni. I ritardati pagamenti hanno un effetto negativo a catena, percio' bisogna intervenire. Il Paese in questione e' la Svizzera. A lanciare "l'allarme" e' un consigliere nazionale (equiparabile ad un nostro parlamentare), Adrian Amstutz, che evidentemente non conosce gli standard italiani. La Pubblica amministrazione locale in Italia impiega in media 138 giorni (oltre 4 mesi e mezzo) per pagare le imprese private fornitrici di prodotti e servizi, si legge in una ricerca di Confartigianto dello scorso anno. L'Italia e' al penultimo posto dell'Ue, solo il Portogallo fa peggio di noi con 155 giorni. Altri Paesi, hanno tempi medi di pagamento sotto i due mesi. La media Ue e' di 68 giorni. L'associazione di artigiani fornisce una stima dei costi attribuibili ai ritardi della pubblica amministrazione locale per maggiori oneri finanziari: oltre un milione di euro. Si tratta di una stima che tiene conto solo di un aspetto degli effetti perversi che genera il perenne ritardo. Infatti, ai puri oneri finanziari occorre aggiungere le perdite di tempo in telefonate, lettere di sollecito che le aziende impiegano per recuperare i soldi, cause in tribunale. Non basta, a catena i ritardi della pubblica amministrazione (che fa acquisti per un valore di 117,1 miliardi di euro l'anno, pari a circa cinque Finanziarie) si riversano a cascata dai clienti diretti della PA ad altre aziende. Tutto cio' comporta una diffusione magmatica dei problemi. Un'azienda che non sa quando incassa non potra' avere una adeguata pianificazione. Per una piccola impresa il ritardato pagamento puo' rappresentare il fallimento, visto che spesso le pmi italiane operano utilizzando i fidi bancari fino all'ultimo centesimo concesso. Un'azienda con queste incertezze ritardera' anche il pagamento dei suoi dipendenti. In ultima analisi tutto il sistema Paese ne risente, con effetti negativi per tutti i cittadini, che dal canto loro ben conoscono, per esempio, i ritardi con cui lo Stato restituisce i soldi quando si sono pagate tasse in eccesso. In Svizzera, 18 giorni di ritardato pagamento fanno notizia, in Italia no. Siamo abituati. Anche perche' si innescano quei meccanismi di sopravvivenza in cui noi italiani siamo maestri. Di solito i piu' scaltri scoprono il modo (spesso illegale) per affrettare la pratica, al contrario i non furbi tirano la cinghia o vengono schiacciati. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA SERVIZI BANCARI: IL CONTO CORRENTE Il contratto di conto corrente, come quello di deposito, e' regolato sia dal codice civile (art.1823 e segg.) che dal testo unico delle leggi bancarie e creditizie, il d.lgs.385/93 negli articoli dal 116 in poi. Rilevante e' anche la delibera CICR del 4/3/2003 resa attuativa dalla Banca d'Italia con decorrenza Ottobre 2003. Sulla materia sono inoltre intervenuti, in seguito, il d.lgs.190/2005 relativo alle stipulazioni a distanza, poi inglobato dal Codice del Consumo ed il decreto Bersani del 2006 (d.l. 223/2006 convertito dalla legge 248/2006). Le disposizioni sono nella loro maggioranza generiche. Le banche godono di una certa liberta' decisionale sia riguardo le condizioni generali dei propri contratti sia riguardo le condizioni economiche (commissioni, spese, interessi, etc.) da applicare. E' importante capire quindi che la fonte primaria per conoscere i propri diritti e doveri e' il contratto sottoscritto con la banca, contratto che deve ovviamente rispettare i dettami generici della legge. Ecco un sunto delle disposizioni di legge, divise per argomento. Trasparenza e pubblicita' delle condizioni applicate Deve avvenire tramite affissione, nei locali aperti al pubblico della banca e delle proprie filiali, di tutte le condizioni economiche relative alle operazioni e ai servizi offerti, dai tassi di interesse attivi e passivi ai prezzi, alle commissioni e spese (anche quelle applicabili alle comunicazioni al cliente), agli interessi di mora e alle valute applicate alle singole operazioni. Per le operazioni di finanziamento deve essere pubblicizzato anche il TAEG (tasso annuo effettivo globale). Ulteriormente deve essere affisso un avviso titolato "principali norme di trasparenza", contenente tutti i diritti e gli strumenti di tutela previsti dalla legge. Esso deve essere di facile identificazione e lettura, ed il cliente deve poterne ritirare copia. Le informazioni minime da indicare riguardano: - la disponibilita' dei fogli informativi presso le dipendenze e per il tramite delle tecniche di informazione a distanza (Internet, tipicamente); - il diritto ad ottenere copia del contratto, inclusivo del documento di sintesi, sia prima che dopo la sottoscrizione dello stesso; - i diritti del cliente e le relative tutele, dall'obbligo di forma scritta del contratto, al diritto di recesso in caso di variazioni sfavorevoli, al diritto di essere informati riguardo le variazioni sfavorevoli e di ricevere le comunicazioni periodiche, etc. (si veda piu' avanti); - le procedure di reclamo e di composizione stragiudiziale delle controversie, con le modalita' per accedervi. L'informazione al singolo utente La banca deve anche mettere a disposizione dei clienti i fogli informativi contenenti informazioni sulla banca stessa, sulle caratteristiche e rischi dei servizi, sulle condizioni economiche e sulle principali condizioni contrattuali. I fogli informativi, cosi' come gli avvisi gia' detti, devono essere asportabili e messi a disposizione del cliente nei locali aperti al pubblico, anche tramite utilizzo di computer di facile accesso con possibilita' di stampa delle informazioni. La banca e' tenuta a conservare detti documenti per cinque anni, consentendo la riproduzione immutata del loro contenuto. Contenuto del foglio informativo: - informazioni sulla banca: dati identificativi quali denominazione e forma giuridica, sede legale e amministrativa, indirizzo telematico, codice ABI, numero di iscrizione nell'elenco generale, nell'elenco speciale o nell'albo degli IMEL (istituti di moneta elettronica), gruppo di appartenenza, numero di iscrizione al registro delle imprese, capitale sociale e riserve. - caratteristiche e rischi tipici dell'operazione o del servizio: descrizione dell'operazione o del servizio, anche relativamente alla connessione con altri servizi resi dalla banca o da terzi. Sono specificati quindi anche tutti i servizi accessori, anche se opzionali. Vengono inoltre descritti i rischi, sia generici che specifici, connessi all'operazione o al servizio (rischi sul tasso di interesse, sul cambio, etc.). - condizioni economiche: sono indicati i prezzi e ogni altro genere di onere (spesa, commissione, spese postali, contabili, istruttorie, penali, etc.) che gravano sul cliente relativamente ad ogni operazione o servizio. Per i bonifici vengono indicate le modalita' di calcolo delle commissioni e delle spese, l'eventuale valuta applicata all'intermediario e il tasso di cambio (per i bonifici esteri). Per i finanziamenti vengono indicati gli interessi, la periodicita' e modalita' del loro calcolo, il tasso di interesse di mora, i criteri di indicizzazione dei tassi ed il TAEG o l'indicatore sintetico di costo (ISC), ambedue indicanti il costo globale dell'operazione (spese comprese). - estratto delle clausole contrattuali: sono riportate le clausole contrattuali non strettamente economiche, inerenti i principali diritti, obblighi e limitazioni nei rapporti con il cliente. Tra di esse vi sono il recesso, il rimborso della moneta elettronica, i termini di esecuzione delle operazioni, i tempi di chiusura del rapporto, i termini per l'esercizio di facolta' o per l'adempimento di obblighi, il rinnovo tacito del contratto, l'accettazione di eventuali contratti accessori, gli esoneri di responsabilita' a favore della banca, il foro competente, gli organi e le procedure per le contestazioni stragiudiziali (Ombudsman). Sono anche indicate tutte le clausole che possono essere oggetto di variazione unilaterale, con specificazione del diritto della banca di variarle. Il contratto I contratti devono essere stipulati per iscritto e una copia dev'essere consegnata al cliente. La consegna della copia e' attestata mediante firma del cliente sull'originale conservato in banca. Il mancato rispetto di queste disposizioni puo' portare all'annullamento del contratto. E' bene sapere che la forma scritta non e' necessaria in alcuni particolari casi, come per le operazioni occasionali (acquisto o vendita di valuta, pagamenti a favore di terzi, etc.). Cio' a meno che l'importo dell'operazione non superi 5.000 euro, e a condizione che la banca consegni o invii tempestivamente al cliente la conferma scritta dell'operazione, indicando le condizioni e i prezzi applicati. La stessa regola vale nel caso di emissione di moneta elettronica attraverso carte di credito "usa e getta". Il cliente ha diritto di ottenere una copia completa del contratto (comprensiva del documento di sintesi) gia' prima di aderirvi, per poter cosi' effettuare una valutazione approfondita. La consegna della copia ovviamente NON impegna le parti alla conclusione del contratto. Contenuto minimo obbligatorio: - il tasso di interesse ed ogni altro prezzo e condizione praticata. Sono inclusi, per i contratti di credito, gli eventuali maggiori oneri in caso di mora; - la possibilita' per la banca di variare in senso sfavorevole al cliente il tasso di interesse e gli altri prezzi e condizioni. La clausola che prevede questa possibilita' deve essere approvata specificatamente dal cliente; - la periodicita' di capitalizzazione degli interessi. Nel caso in cui essa sia infrannuale dev'essere riportato il valore del tasso riportato su base annua. Questa clausola non ha effetto se non e' specificatamente approvata per iscritto. Sono nulle le clausole che prevedono: - il rinvio agli usi per la determinazione dei tassi di interesse e ogni altro prezzo e condizione praticati; - tassi, prezzi e condizioni piu' sfavorevoli per i clienti rispetto a quelli pubblicizzati. In tali casi, qualora nel contratto non vi sia indicata la misura dei tassi di interesse, dei prezzi e di ogni altra condizione praticata, si applicano: - il tasso nominale minimo e quello massimo dei BOT annuali o di altri titoli similari emessi nei 12 mesi precedenti la conclusione del contratto; - i prezzi e le condizioni pubblicizzati nel corso della durata del rapporto. Se non vi e' stata adeguata pubblicita' non e' dovuto nulla; Al contratto e' unito il documento di sintesi, che raccoglie le piu' significative condizioni contrattuali ed economiche applicate. Esso costituisce in pratica il frontespizio del contratto e riproduce lo schema del foglio informativo relativo al tipo di operazione e servizio. Modifica delle condizioni contrattuali Nei contratti di conto corrente e di deposito, come in generale in tutti quelli "di durata" (quelli a tempo indeterminato per i quali non e' prevista una scadenza fissa), puo' essere presente la clausola che prevede la facolta' per la banca di modificare unilateralmente le condizioni, qualora vi sia un giustificato motivo. Le modifiche devono essere comunicate espressamente al cliente tramite invio di un documento scritto (o mediante altro supporto durevole preventivamente accettato dal cliente stesso) indicante la formula "proposta di modifica unilaterale del contratto", con un preavviso minimo di 30 giorni rispetto alla variazione. Al cliente dev'essere inoltre data facolta' di recedere dal contratto, a fronte di tale comunicazione, senza spese ne' penali entro 60 giorni. In tal caso, per il calcolo del dovuto in sede di liquidazione del rapporto, devono essere ovviamente applicate le condizioni "vecchie" , quelle precedenti alla modifica non accettata. Decorsi i 60 giorni senza rescissione da parte del cliente le modifiche si intendono accettate. Le variazioni dei tassi di interesse adottate in previsione o in conseguenza di una decisione di politica monetaria (della Banca centrale europea, tipicamente), devono riguardare sia i tassi attivi che quelli passivi. Nota: Queste disposizioni sono state introdotte, con modifica dell'art.118 del testo unico bancario, dal decreto Bersani del 2006 (d.l. 223/06 convertito dalla legge 248/2006), e successivamente chiarite dal Ministero dello sviluppo economico. Si veda in proposito la scheda BANCHE, MODIFICA CONDIZIONI E CHIUSURA CONTI SENZA PENALI: chiarimenti del ministro Bersani: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=173160 Comunicazioni periodiche, estratto conto La banca e' tenuta, anche se non vi sono variazioni, ad inviare periodicamente al cliente, almeno una volta all'anno, il documento di sintesi contenente le principali condizioni economiche che regolano il contratto (tassi, commissioni, spese, valute, etc.) nonche' le principali clausole contrattuali aggiornate. Cio' avviene normalmente in occasione dell'invio obbligatorio dell'estratto conto annuale. L'estratto conto e' il documento che riepiloga periodicamente lo stato del conto corrente. Vi sono riportati: - l'elenco dei movimenti; - il riassunto scalare dei saldi ordinati per valuta, utile per calcolare gli interessi; - il conteggio delle competenze del periodo, comprendente gli interessi, le spese e le commissioni di massimo scoperto. Il periodo di liquidazione normalmente e' trimestrale, con calcolo sia degli interessi attivi che di quelli passivi. L'unico invio obbligatorio e' quello annuale, stante la periodicita' trimestrale della liquidazione degli interessi e delle spese. A scelta del cliente possono essere fatti invii semestrali, trimestrali o addirittura mensili. PICCOLO GLOSSARIO: La valuta e' la data dalla utilizzata per il calcolo degli interessi, ovvero la data da cui parte il conteggio (per le operazioni attive come il versamento) oppure in cui lo stesso si interrompe (per le operazioni passive come il prelevamento). Essa e' diversa a seconda del tipo di operazione e puo' variare da banca a banca. Solo in caso di versamento di contanti e assegni circolari e' prevista la regola comune secondo cui la valuta deve coincidere con la data dell'operazione. Il riassunto scalare e' l'elenco dei saldi raggruppati per valuta. Ogni saldo viene moltiplicato per il numero di giorni della sua durata. I risultati, divisi per 100, sono i cosiddetti "numeri creditori o debitori". Gli interessi vengono calcolati moltiplicando il tasso per i "numeri creditori e debitori" e dividendo il risultato per 365, i giorni in un anno civile. Ovviamente il calcolo avviene suddividendo i numeri per i periodi di valenza del singolo tasso, considerando tutte le variazioni da esso subite nel periodo. Dall'ammontare totale lordo degli interessi attivi viene decurtata la ritenuta fiscale, ad oggi al 27%. Le commissioni di massimo scoperto sono le commissioni calcolate sulla punta massima di scoperto rilevata nel periodo, ovvero sul massimo saldo "in rosso" o sul massimo superamento di un fido. Attualmente la percentuale minima e' dello 0,125%, normalmente calcolato sul saldo indipendentemente dal tempo di sua permanenza. Sull'argomento c'e' diatriba e giurisprudenza e per molti versi questa commissione puo' essere ritenuta illegittima, tanto che ne era stata prevista l'abolizione dal terzo decreto Bersani sulle liberalizzazioni, purtroppo mai diventato legge. Per conoscere la nostra posizione al riguardo si veda la scheda pratica inserita tra i link utili. Le spese calcolate in fase di liquidazione dipendono esclusivamente da cosa prevede il contratto. Si va dall'addebito di un TOT per operazione al forfait fisso fino alla gratuita' assoluta. Stesso discorso per le spese di chiusura, che riguardano il calcolo delle competenze e non sono da confondere con quelle di estinzione del conto del quale parleremo piu' avanti. L'estratto conto e' contestabile entro 60 giorni dal suo ricevimento, decorsi i quali per legge esso si intende approvato (art.119 testo unico bancario). Il diritto a contestare, tuttavia, in alcuni casi puo' essere esercitato anche dopo tale periodo. Nei casi di errori di scritturazione, calcolo, omissioni e duplicazioni, il termine e' di sei mesi dalla ricezione (decadenza del diritto sancita dal codice civile art.1832). Addirittura, per errori sostanziali (per esempio spese non dovute per contratto od in generale addebiti indebiti, oppure errata applicazione degli interessi, etc.), il termine puo' arrivare anche a 10 anni (si vedano le sentenze di Cassazione civile 8989/97 e 10185/94). Questa regola vale anche per la Banca riguardo agli accrediti non dovuti, quindi e' bene conservare gli estratti conto per 10 anni. Si puo' ottenere la duplicazione dell'estratto conto, come di ogni documentazione inerente le singole operazioni poste in essere negli ultimi 10 anni, a proprie spese ed entro un congruo termine non superiore a 90 giorni. Tale diritto spetta, oltre che al titolare del conto, ai suoi successori e ai soggetti subentranti nell'amministrazione dei suoi beni. La Cassazione ha stabilito che puo' esercitare il diritto anche l'ex cliente dopo che il rapporto e' terminato, pur se fallito (Cassazione 12093/01). Offerte e contratti fuori sede o a distanza In caso di offerta fuori sede il foglio informativo deve anche contenere i dati e la qualifica dell'eventuale soggetto terzo -intermediario della contrattazione- che entra in rapporto con il cliente nonche' gli eventuali costi aggiuntivi derivanti da tale modalita' di offerta. Il soggetto terzo deve consegnare al cliente, prima della sottoscrizione del contratto, l'avviso denominato "principali norme di trasparenza" e il foglio informativo, con firma di un'attestazione di avvenuta consegna. In caso invece di utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza (telefono, Internet, etc.), gli avvisi e i fogli informativi sono messi a disposizione mediante tali tecniche su carta o altro supporto durevole (dischetto, file, etc.), disponibile ed accessibile per il cliente. Se il contratto viene concluso su richiesta del cliente con tecniche che non consentono l'immediata trasmissione di detti documenti, essi saranno resi disponibili dopo la conclusione del contratto. Per quanto riguarda specificatamente Internet, i documenti di cui sopra sono resi accessibili dall'home page del sito della banca nonche' da ogni pagina dedicata ai rapporti commerciali con i clienti. In questi casi i fogli informativi contengono anche i costi e gli oneri legati al mezzo di comunicazione utilizzato nonche' i recapiti che permettono di contattare rapidamente la banca. Le stesse regole si applicano ai contratti, specificatamente al diritto di riceverne copia PRIMA della sottoscrizione, copia che dev'essere fornita su supporto cartaceo o comunque durevole (qualsiasi sistema che consenta di memorizzare e/o riprodurre il testo). Per quanto riguarda le comunicazioni periodiche obbligatorie, nonche' quelle relative alle variazioni delle condizioni (le regole sono quelle gia' viste), nel caso di contratti gestiti a distanza le parti possono decidere che la trasmissione avvenga attraverso modalita' particolari quali l'invio di posta elettronica o l'accesso a particolari aree del sito della banca (magari attraverso un codice). Sul contratto vi deve essere una specifica clausola al riguardo, accettata dal cliente. In questi casi il termine per rescindere dal contratto a seguito della variazione, nonche' quello per contestare l'estratto conto, partono dalla ricezione della comunicazione prevista, a condizione che essa contenga l'esistenza di detto termine. Sulle particolari regole valevoli per i contratti bancari conclusi a distanza dai consumatori si veda la scheda BANCHE, ASSICURAZIONI, FINANZIARIE: CONTRATTI A DISTANZA E DIRITTO DI RECESSO: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40791 Chiudere il conto Come regola generale si puo' rescindere dal contratto ad ogni chiusura del conto, con un preavviso minimo di almeno 10 giorni (art.1833 c.c.). Le banche sono ovviamente libere di fissare condizioni piu' favorevoli, e di solito la rescissione e' permessa in qualsiasi momento, stante il preavviso da consegnare a mano o inviare per raccomandata a/r (fa fede il contratto, ma la raccomandata a/r e' consigliabile). I tempi di esecuzione sono quelli previsti dal contratto (in media circa 30 giorni) e talvolta le banche arrivano a far coincidere la chiusura del conto con quella trimestrale successiva alla richiesta. E' bene monitorare la banca e tenersi pronti a sollecitarla -con formale reclamo- nel caso la pratica si arenasse o venisse apparentemente "dimenticata", fornendo al momento opportuno tutte le istruzioni necessarie riguardo alla destinazione del saldo. In tutti i casi la rescissione, sia essa conseguente ad una comunicazione di variazione delle condizioni economiche o meno, deve avvenire senza addebito di penali ne' spese di chiusura, con esclusione delle sole spese "vive" sostenute dalla banca per disattivare servizi aggiuntivi affidati a terzi a condizione che siano comunque documentate e previste nel documento di sintesi (si veda il decreto Bersani del 2006, d.l. 223/06 convertito dalla legge 248/2006 e la scheda pratica inserita nel settore "Modifica delle condizioni contrattuali"). Nota: vi sono delle convenzioni tra banche (si veda il sito "Patti Chiari" tra i link) che permettono di fare passaggi agevoli e veloci, quasi automatici (riguardo, per esempio, il "trasloco" delle disposizioni permanenti di addebito, i rid). Reclami e contestazioni Il primo passo in caso di reclami e contestazioni e' rivolgersi all'apposito ufficio all'interno della banca, di persona o inviando una raccomandata a/r (magari di messa in mora, si veda piu' avanti). E' bene sapere che la banca deve pubblicizzare presso i propri locali (nonche' sul proprio sito, se opera anche on-line) tutte le modalita' di ricorso e di contestazione, sia quelle interne che quelle fattibili presso organismi esterni, comprese eventuali convenzioni inerenti la conciliazione. L'ufficio reclami deve provvedere alle richieste o comunque dare una risposta entro 60 giorni. In caso di mancata risposta o di disaccordo tra l'utente e la banca, l'interessato puo' scegliere tra: - rivolgersi all'OMBUDSMAN Bancario (solo per controversie dove viene chiesto un risarcimento del danno, non per costringere la banca a consegnare documenti, attivare/disattivare servizi, evadere richieste, etc.); - attivare le procedure di arbitrato o di conciliazione (per esempio presso le Camere di Commercio); - rivolgersi all'autorita' giudiziaria (giudice di pace od ordinario, a seconda dei casi), per una causa civile magari preceduta da un tentativo conciliativo. Istruzioni e suggerimenti su come impostare una contestazione in modo formale, nonche' su cio' che puo' essere fatto dopo, si trovano sulla scheda LA MESSA IN MORA: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 Per tutte le informazioni sull'Ombudsman bancario si veda invece la scheda inserita tra i link. Per le controversie inerenti i bonifici transfrontalieri vi sono procedure particolari, descritte nella scheda inserita tra i link. Varie notizie utili SUCCESSIONE DEL CONTO CORRENTE Come regola generale, in caso di morte dell'intestatario del conto corrente, gli eredi devono informare la banca, solitamente consegnando ad essa il certificato di morte e la documentazione anagrafica inerente la successione. La banca blocca il conto (portando comunque a termine le operazioni gia' disposte prima del decesso, quindi assegni gia' emessi, bonifici gia' disposti, etc.), rilascia agli eredi un documento (stato di consistenza) che serve per la pratica di successione e -terminata tale pratica– rende disponibile il denaro in funzione delle loro quote. Cio', solitamente attraverso la presentazione di un atto notorio redatto dal tribunale o dal notaio. In caso di cointestazione, la stessa regola vale ovviamente solo per la parte di spettanza del defunto ed il denaro restante (che puo' essere la meta' come un terzo, un quarto etc. a seconda del numero dei cointestatari) rimane a disposizione del "superstite". Se la cointestazione e' a "firme congiunte" il conto viene invece bloccato del tutto fino all'identificazione certificata degli eredi legittimi. Questi poi dovranno operare coingiuntamente con l'intestatario "superstite" decidendo insieme il destino del conto. Una regola generale importante, riguardo ai conti cointestati, e' che le quote di ciascuno si presumomo uguali se non risultano prove contrarie (d.lgs.346/90 art.11). Il tipo di documenti da produrre e le tempistiche dipendono dalla banca e dal contratto, che quindi va attentamente visionato. CONTI "DORMIENTI" La finanziaria 2006 ha istituito un fondo, da tenersi presso il Ministero dell'economia e delle finanze, utilizzabile per indennizzare gli investitori vittime di frodi finanziarie. Questo fondo e' alimentato principalmente dall'importo dei conti correnti definiti dormienti, ovvero non movimentati da piu' di dieci anni, con saldo superiore ai 100 euro. Le banche devono inviare al titolare del conto una lettera raccomandata a/r indirizzata all'ultimo indirizzo comunicato o conosciuto (o a terzi eventualmente delegati dal titolare stesso) contenente l'invito a impartire istruzioni entro 180 giorni dalla ricezione, avvisandolo che -decorso inutilmente il termine- il conto verra' estinto e le somme in esso contenute saranno devolute al fondo (vedi nota 3) . Se nei 180 giorni viene effettuata un'operazione o movimentazione ad iniziativa del titolare del rapporto -o di terzi delegati per iscritto-, il conto rimane attivo (vedi note 4 e 5). L'elenco dei conti "dormienti" viene inviato annualmente (entro il 31/3) dalle banche al Ministero dell'economia e delle finanze e viene pubblicato dalle banche stesse, con la stessa scadenza, su un quotidiano a diffusione nazionale e sul sito del medesimo Ministero. L'elenco contiene il nome, la data e il luogo di nascita di ciascun titolare di conto. Le somme vengono poi devolute al fondo sempre annualmente, entro il 31/5. Note importanti: 1) Si intendono dormienti i conti sui quali non sia stata effettuata alcuna operazione o movimentazione su iniziativa del titolare o di terzi delegati in forma scritta, per 10 anni decorrenti dalla libera disponibilita' delle somme. 2) Per i conti rispetto ai quali il termine di 10 anni si sia compiuto alla data di entrata in vigore del regolamento attuativo (17/8/07), la comunicazione va effettuata entro sei mesi dalla stessa data e le somme sono devolute al fondo entro quattro mesi dalla scadenza del termine di 180 giorni. 3) L'avviso si intende correttamente inviato pur se il cliente risulta deceduto o trasferito. 4) Il conto rimane attivo anche se il cliente, nei 180 giorni dettati dalla banca, semplicemente si interessa al proprio conto comunicando di voler continuare il rapporto oppure chiedendo un libretto degli assegni o copia di documentazione bancaria o un aggiornamento contabile, oppure comunicando una variazione di residenza. NON hanno effetto, invece, i rid automatici e le operazioni provenienti da terzi come i bonifici (in questi casi il conto, per la banca, continua a "dormire"). 5) Il conto rimane attivo, inoltre, anche se il cliente movimenta altri conti tenuti presso la stessa banca, a meno che essi non siano cointestati con altri soggetti. Fonti: Finanziaria 2006 (legge 266/05 art.1 comma 345), seguita dal regolamento di attuazione (d.p.r.116/2007) entrato in vigore il 17/8/2007 e dalla circolare esplicativa dell'ABI del 4/2/2008 riportante alcuni chiarimenti del Ministero dell'economia e delle finanze. Link utili - Sito della Banca d'Italia con tutti i riferimenti e le regole: www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere/trasparenza - Sito del consorzio "Patti Chiari": www.pattichiari.it Schede collegate: - Scheda pratica SERVIZI BANCARI: L'APERTURA DI CREDITO: www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40770 - Scheda pratica PRIVACY IN BANCA: www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=205336 - Scheda pratica CARTE DI CREDITO E BANCOMAT: www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=54133 - Scheda pratica BONIFICI TRANSFRONTALIERI. REGOLE E CONTESTAZIONI: www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=54370 - Scheda pratica L'OMBUDSMAN BANCARIO: www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40732 - Scheda pratica ANATOCISMO, COMMISSIONI DI MASSIMO SCOPERTO, INTERESSI USURAI: COSA FARE?: www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=98808 Ha collaborato Katia Moscano (Rita Sabelli) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci credete utili, sosteneteci con l'adesione di Euro 25,00 o un contributo a scelta: ccpostale 10411502 oppure cc bancario 7977 Abi 06160 Cab 02817 Cin O - coordinate bancarie IBAN IT19O0616002817000007977C00 oppure tramite carta di credito, direttamente dal portale dell'associazione https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. 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