====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 15-01-2008 al 22-01-2008 n.4/2008 (Anno VIII) NOTIZIE - Italia. Quattro anni di carcere per il pusher di Pantani - Italia. Torino. Partito Democratico respinge mozione su sale del consumo - Usa. Diminuiscono i sequestri di cocaina - Nigeria. Giade (Ndlea): cannabis la piu' grande sfida per l'Africa - Spagna. Eroina o metadone? - Italia. Padova. In progetto altri muri antispaccio - Italia. Anticipazioni Rapporto Servizi antidroga: e' boom di droghe sintetiche - Italia. Il ministro Ferrero fa appello a Prodi: parliamo di droga - Francia. Prefetto Parigi: e' guerra alla cannabis - Usa. Truppe in Afghanistan contro il papavero - Usa. Nebraska. Proposta di legge per criminalizzare il consumo di marijuana - Italia. Torino. Promotori petizione narcosala: mozione e' gioco delle tre carte - Italia. Torino. Procura chiede tre anni per tassista che trasporta tossicodipendente da pusher - Brasile. Rio de Janeiro. Raid antinarcotici, quattro morti - Messico. Tre ore di guerriglia a Tijuana - Italia. An: i Sert in Umbria vanno chusi - Italia. Torino: si preferisce il degrado alle narcosale - Usa. Casa Bianca: Chavez aiuta narcotrafficanti - Svezia. Aumenta il consumo di cocaina - Canada. Responsabile antidroghe chiede spiegazioni a Walters su un rapporto Usa - Israele. La marijuana terapeutica e' disponibile legalmente - Venezuela. Chavez: mastico coca ogni giorno al mattino - Italia. Cippitelli: aumenta il policonsumo di droghe sintetiche fra le donne - Italia. Siracusa. Pusher salva cliente da overdose ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 132 arresti - 461,561 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 282,058 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 179,503 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 34794 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 90 giorni di detenzione NOTIZIE 15-01-2008 Italia. Quattro anni di carcere per il pusher di Pantani Fabio Carlino, uno dei quattro arrestati per la morte del ciclista Marco Pantani dovuta a overdose di cocaina, e' stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere. Pantani e' morto all'eta' di 34 anni, nel febbraio del 2004, in una camera di albergo a Rimini, per una overdose di droga. Delle quattro persone arrestate perche' coinvolte nella morte, tre hanno patteggiato una pena ridotta, gia' scontata. In un processo separato, Fabio Carlino e' stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo. 15-01-2008 Italia. Torino. Partito Democratico respinge mozione su sale del consumo Il consiglio comunale di Torino ha approvato, la scorsa notte, una mozione sull'ipotesi di istituire narcosale. Ma il documento approvato non e' quello della sinistra e dei Radicali, bocciato con 13 si' e 20 no, ma un altro presentato dal Pd, passato con 19 voti a favore, 15 contrari e due astenuti. Il documento, approvato dopo mesi di rinvii e con numerose sedute dell'assemblea sospese per mancanza di numero legale, affronta la contestata ipotesi di creare luoghi in cui i tossicodipendenti possano consumare droga sotto osservazione. Nella mozione del Pd si chiede al ministro della Salute di istituire un gruppo di lavoro (fra tecnici dello stesso ministero, della Regione Piemonte e del Comune di Torino) per valutare la questione ed eventualmente 'individuare le linee essenziali di una possibile proposta di disciplina della sperimentazione delle sale di somministrazione da sottoporre al legislatore'. 'La mozione -spiega il promotore del Pd, Andrea Giorgis- prende atto della disponibilita' manifestata nel novembre scorso dal ministro Turco a istituire un tavolo tecnico'. A favore della mozione si sono espressi i consiglieri del Pd e i Moderati, contro le opposizioni e gran parte della sinistra radicale, mentre si sono astenuti Grimaldi (Sd, primo firmatario dell'altra mozione) e Zanolini (Verdi). La mozione della sinistra radicale e' stata invece bocciata dal Pd (con l'eccezione delle consigliere Centillo e Grimaldi) e dalle opposizioni, mentre tra a favore hanno votato Pdci, Prc, Sd, Verdi, Socialisti; si sono astenuti tre consiglieri del Pd, Lavolta, Sbriglio e Rattazzi. "Ieri notte, con il far delle tenebre, il consiglio comunale di Torino ha respinto la mozione 'Grimaldi e altri' che prevedeva, tra l'altro, l'istituzione di una narcosala a Torino. In realta', l'opposizione di centrodestra si e' limitata a fare il tifo, giustamente divertita, perche' il lavoro sporco l'ha fatto tutto il capogruppo del Partito Democratico". Lo affermano Bruno Mellano (Socialisti e Radicali-Rnp") e Giulio Manfredi (Radicali Italiani). "Il capogruppo del Pd Andrea Giorgis, debitamente istruito dal sindaco Chiamparino, ha lavorato di taglio e cucito ed ha messo insieme in poche ore una mozione alternativa che utilizza la somministrazione controllata di eroina come specchietto per le allodole e scarica il barile alla ministra Livia Turco, la quale si e' prestata al gioco e che, naturalmente, non fara' nulla". Secondo Mellano e Manfredi, "ad essere veramente scaricati dai rappresentanti della citta', sindaco Chiamparino in testa, sono stati i cittadini senza voce, senza rappresentanti, che anche oggi andranno al Parco Stura e altrove a comprare la dose quotidiana e si faranno sotto i ponti, per strada, dovunque capita". I presentatori della petizione (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta - Alessandro Orsi/Malega 9 - Franco Cantù /Forum Droghe) hanno dichiarato: "Ieri, dopo mesi di rinvii, abbiamo assistito alla discussione e votazione che ha portato alla bocciatura della mozione Grimaldi (che tentava di affrontare in modo articolato il fenomeno della tossicodipendenza a Torino, prevedendo anche la sperimentazione di una sala del consumo) ed all'approvazione di quella Giorgis, (presentata qualche ora prima della riunione del Consiglio Comunale, frutto di un compromesso interno al PD tale da non scontentare nessuno, ma in cui di sale del consumo non si parla, bensì solo di somministrazione controllata di eroina). Abbiamo nuovamente assistito ad un dialogo tra sordi in cui le direttive di partito e le convenienze personali hanno avuto la priorità rispetto all'assunzione di una posizione autonoma e responsabile, fondata sullo studio e sul confronto relativamente alla proposta della sperimentazione di un servizio di riduzione del danno ormai attivo da 20 anni in molti paesi europei, un servizio che tutela la vita e la salute di molti cittadini tossicodipendenti. Ieri sera non c'è stata nuovamente la volontà politica di assumersi la responsabilità di questa fascia di popolazione sempre più marginale e a rischio di cui sembra ci si debba preoccupare solo quando un numero "straordinario" di morti la impone all'attenzione pubblica. Crediamo che 40 morti l'anno e lo scivolamento progressivo di molte persone verso situazioni di marginalità sempre più estrema, siano un prezzo "ordinario" troppo alto ed inaccettabile per persone civili e democraticamente responsabili. La mozione Giorgis è stata presentata come una sintesi "virtuosa" della mozione Grimaldi: non è così. E' una censura della stessa che ne salva alcuni contenuti tollerabili da una parte della maggioranza, seppur difficilmente realizzabili in tempi brevi, nel tentativo di salvare la faccia senza affrontare il problema. Questa risposta non è sufficiente perchè seppur riteniamo importante la sperimentazione dei trattamenti sanitari con eroina medica, sappiamo che tali trattamenti riguarderebbero un ristretto numero di tossicodipendenti, senza poter intercettare i bisogni del gran numero di persone tossicodipendenti che senza servizi adeguati e capaci di intercettarle, continueranno a vivere in condizioni di rischio ed emarginazione. Invitiamo, quindi, i consiglieri comunali a valutare seriamente la proposta della petizione popolare da noi presentata che richiede la sperimentazione di almeno una sala del consumo a Torino poiché resta l’unica proposta percorribile rispetto ad una situazione che continua ad aggravarsi e rischia di divenire un’emergenza cittadina e ricordiamo che seguiremo attentamente il percorso della mozione Giorgis perchè non si riveli un'abile mossa diplomatica e che si traduca in un nulla di fatto." Sulle narcosale a Torino 'l'atteggiamento del partito Democratico e' stato veramente vergognoso; infatti i consiglieri del PD non hanno avuto nemmeno il coraggio delle proprie azioni. Fingono di essere disponibili a soluzioni piu' avanzate mentre concretamente fermano qualunque possibilità di sperimentazione abbandonando in strada, al proprio destino di malattia e di morte, decine, forse centinaia di tossicodipendenti'. Cosí Vittorio Agnoletto, eurodeputato, già presidente della Lega Italiana per la Lotta contro l'AIds. 'Propongono di formare una commissione per valutare l'efficacia della somministrazione controllata di eroina ai tossicodipendenti di lunga data - sottolinea Agnoletto - come se simili programmi non fossero gia' attivi da anni in vari Paesi europei, e non siano gia' state realizzate numerose valutazioni d'efficacia da organismi scientifici internazionali'. Secondo Agnoletto 'non vi e' alcun bisogno di un'ennesima commissione, sarebbe stato sufficiente documentarsi. Ma la verita' purtroppo e' un'altra: il vero obiettivo del PD era affossare definitivamente la possibilità di istituire una narcosala a Torino, tutto il resto sono parole al vento'. 'Eppure da anni, nell'Ue, sono attive oltre 60 progetti di questo tipo, e piú volte il Parlamento Europeo si è pronunciato a favore delle 'stanze del consumo', che, lo ripeto per l'ennesima volta, sono un intervento salva vita, importante per la sopravvivenza dei tossicodipendenti e per la sicurezza delle nostre città'. 'La mediazione interna al PD con i settori 'teodem' e' stata ritenuta piu' importante della salute e della vita dei tossicodipendenti. Alla ragione di partito - conclude -si sono piegati anche il sindaco Chiamparino, e la ministra della Salute Livia Turco che avevano dichiarato piú volte il loro sí alla sperimentazione. L'evidenza scientifica ancora una volta viene piegata all'ideologia e al moralismo bacchettone e ignorante'. 15-01-2008 Usa. Diminuiscono i sequestri di cocaina Sono diminuiti i sequestri di cocaina. Nel 2007, sono state sequestrate 210 tonnellate di cocaina proveniente dall'America latina, quantita' inferiore sia al 2006 (erano state 260) che al 2005. Per la guardia costiera questi insuccessi sono dovuti ad un cambio di tattica da parte dei trafficanti, i quali ora adoperano piccole imbarcazioni, che mimetizzano all'interno di un piu' ampio gruppo di navi, rendendo cosi' piu' difficile l'intercettazione. Le autorita' statunitensi ritengono che i "signori della droga" dell'America latina inviino in Europa parte della droga destinata agli Stati Uniti. 15-01-2008 Nigeria. Giade (Ndlea): cannabis la piu' grande sfida per l'Africa Il presidente del National Drug Law Enforcement Agency (NDLEA), Ahmadu Giade ha dichiarato che la cannabis e' la piu' grande sfida per l'Africa e la Nigeria, e le droghe sono un pericolo per l'umanita' e la loro distruzione sono una prova della superiorita' delle forze dell'ordine sui signori delle droghe. Dichiarazione fatta durante la distruzione di 101,652 kg. di narcotici sequestrati negli stati di Anambra, Delta ed Edo. Cerimonia ha cui hanno partecipato organizzazioni militari e paramilitari, studenti e membri delle famiglia reale. Per Giade: "Il pericolo delle droghe e' palpabile, e' difficile ignorarlo. Il controllo della cannabis e' la piu' grande sfida della Nigeria e dell'Africa. La droga e' cresciuta prosperosa e sta distruggendo la nostra societa', ma noi abbiamo la capacita' di sconfiggerla", ha concluso. 16-01-2008 Spagna. Eroina o metadone? A cinque anni dal clamore suscitato dalla decisione della Giunta d'Andalusia d'avviare un programma sperimentale di distribuzione d'eroina per curare i dipendenti dalla sostanza, il dibattito si e' sostanzialmente affievolito in Spagna e, in Europa, e' stato ricondotto a un ambito medico, pero' continua a essere vivo. Oggi, molti esperti considerano che l'opzione possa essere valida solo per pazienti molto determinati, con condizioni di vita deteriorate, che hanno fallito ripetutamente con il metadone, e sempre finalizzata a ridurre il danno ma rinunciando all'idea che possa sconfiggere la dipendenza. Dopo le esperienze effettuate negli ultimi anni sia in Spagna sia in Paesi con piu' tradizioni in questo campo, come Gran Bretagna, Olanda o Svizzera, la controversia a livello scientifico rimane. In questa settimana, la prestigiosa rivista British Medical Journal pubblicava nelle prime pagine un dibattito di esperti sull'argomento, che rivela come il consenso sia lungi dall'essere acquisito. Due di loro, Juergen Rehm e Bennedikt Fischer, del Centro di tossicodipendenza e salute mentale di Toronto (Canada), si basano su vari esperimenti clinici condotti negli ultimi anni in Olanda, Germania e Svizzera per sostenere che il trattamento con eroina "e' appropriato per gli eroinomani, sebbene a certe condizioni", giacche', tra le altre cose, riduce i tassi di mortalita' tra i pazienti. E non ritengono che la conduzione di questi programmi possa migliorare l'immagine che si ha della sostanza, come e' stato dimostrato in Svizzera, dove gli indici di dipendenza si sono ridotti da quando sono state fatte le sperimentazioni e, infatti, la droga ha cattiva stampa oggi piu' di quindici anni fa. Viceversa, il ricercatore dell'Universita' di Glasgow, Neil McKeganey, sostiene che quel tipo di programma risponde piu' all'esigenza delle autorita' di dare una qualche risposta ai problemi sociali causati dal consumo d'eroina, che non offrire un trattamento reale ai pazienti, i quali non vedono migliorare il loro stato di salute ne' mostrano un minor tasso di dipendenza. Comunque, come spiega Jose' Maria Tortosa, direttore del centro della ONG di Granada Proyecto Hombre, non si deve dimenticare che questi programmi sono rivolti a una popolazione esigua e marginale, che vive in "condizioni pessime", e che l'obiettivo principale e' la riduzione del danno, piu' che il superamento della dipendenza. A cio' s'aggiunga, secondo il direttore della rivista Adicciones, lo psichiatra Amador Calafat, la difficolta' di reclutare pazienti per la sperimentazione e per farli rimanere, giacche' "manca la disciplina". D'altra parte, sia Calafat sia Tortosa, pensano che sia necessario rimanere vigili di fronte alla leggera ripresa dell'eroina, in Spagna, tra studenti delle superiori; bisogna evitare che in futuro il suo consumo torni a crescere. (LasDrogas) 16-01-2008 Italia. Padova. In progetto altri muri antispaccio Dove ancora non ci sono muri e cancelli i cittadini di Padova di una delle zone piu' 'calde' tentano di tenere lontani spacciatori e prostitute bersagliandoli con arance lanciate dalle finestre e dai balconi. La 'guerra delle arance' e' scoppiata alcune sere fa nella zona di via Manara, non lontana da via Anelli, una strada battuta da pusher, prostitute e dai loro clienti. Come tutte le guerre che si rispettino anche questa ha le sue battaglie notturne le cui tracce si vedono al mattino: spiaccicati sul selciato restano i 'proiettilli' che hanno mancato i loro bersagli. Esasperati dal caos notturno che impedisce loro di dormire, i residenti di via Manara dicono di essere 'davvero...alla frutta'. La strada e' nel quartiere 'Stanga', limitrofa a via Anelli, dove l' amministrazione comunale aveva realizzato un anno fa il 'muro' per tenere lontani gli spacciatori. Pochi giorni fa in un'altra area adiacente sono stati montati due cancelli in acciaio per limitare l'accesso nella strada privata che porta ad un parcheggio, diventato nuovo centro di spaccio di droga. Soddisfatti i residenti, che restano pero in attesa che anche proprio via Manara, quella della battaglia delle arance, venga chiusa, visto che due palazzine starebbero mostrando gli stessi segni di degrado che portarono alla decisione di sgomberare il complesso 'Serenissima' di via Anelli che era diventato rifugio di spacciatori. Ma chiudere via Anelli senza fare altrettanto con la vicina via Manara, 'e' stato come soffiare sui coriandoli', dice il presidente del Comitato Stanga, Paolo Manfrin: in pratica, spiega, le attivita' si sono trasferite poco distante. Anche per questo, ha assicurato l'assessore comunale alla sicurezza Marco Carrai, ci sara' una nuova recinzione per dare una risposta immediata all'esasperazione dei residenti di via Manara. Agli abitanti che hanno impugnato gli agrumi pronti per il lancio, Carrai chiede solo di avere ancora un po' di pazienza, poiche' prima di poter procedere con gli interventi c'e' la necessità di mettere d'accordo i proprietari dei due complessi che si affacciano sul cortile che e' ritrovo soprattutto di extracomunitari. 16-01-2008 Italia. Anticipazioni Rapporto Servizi antidroga: e' boom di droghe sintetiche Le droghe sintetiche invadono il mercato italiano. A indicarlo e' il boom di sequestri: +500%. Una crescita a tre cifre che segna un nuovo record: piu' di 30mila chili di droga e oltre 3,4 milioni di dosi sottratti al mercato negli ultimi dodici mesi. E' questo, a quanto l'Adnkronos e' in grado di anticipare, il quadro 2007 del mercato italiano che emerge dalla relazione annuale della Direzione Centrale Servizi Antidroga del ministero dell'Interno. Anfetamine ed ecstasy le droghe chimiche preferite. Tra i consumatori nuovi o 'nostalgici' l'eroina torna protagonista, mentre la cocaina mette d'accordo tutti e mantiene il suo primato. A incentivare il mercato ci pensano i prezzi stracciati: Napoli e' la citta' piu' conveniente con 20 euro per una dose di polvere bianca o eroina. Tra gli 'effetti collaterali' una sempre maggiore spregiudicatezza nell'uso di 'sostanze da taglio', che sono spesso la causa delle morti per droga. Se hashish e marijuana perdono clienti, la globalizzazione incrementa il consumo delle sostanze etniche: khat, ketamina e shaboo. Trend positivo anche per il recupero di eroina che in dieci anni ha visto quadruplicare i risultati. Nel 1997 erano 476 i chili sottratti alle organizzazioni criminali oggi, invece, si sfiora quota 1.900. Un indice di attenzione da parte delle forze dell'ordine, ma anche un segnale: il surplus di oppiacei prodotto in Afghanistan si sta riversando sul mercato italiano ed europeo. Un traffico illegale gestito da diversi cartelli: dalle mafie nostrane alle organizzazioni albanesi o maghrebine. Il tutto senza escludere i produttori. Il mercato nazionale e' alimentato quasi totalmente dalla cocaina colombiana: Ecuador, Spagna, Olanda e Argentina le rotte d'ingresso. Turchia e Albania, invece, il passepartout per l'eroina afgana. L'hashish arriva attraverso la Spagna o l'Olanda, quest'ultima pronta a garantire 'rifornimenti' anche di marijuana e droghe sintetiche. Nel 2007 anfetamine ed ecstasy hanno acquisito nuovi clienti, oltre il 6% secondo le ultime stime, e raggiunto quota 388mila dosi. Quasi 5.300 quelle invece di Lsd. Un mercato con alcune novita' e qualche ritorno: piu' di un milione di compresse di diazepam, 1.478 chili di khat e oltre 2 chili di metadone sequestrati. In un solo colpo 123mila le pasticche finite nella rete dei controlli a Valico Brogeda, in provincia di Como, nel maggio scorso. Carichi di droghe sintetiche intercettati che si sottolinea nella relazione della Dcsa "registrano incrementi consistenti. Si ritiene peraltro che l'offerta di queste sostanze sia maggiore di quanto non dicano i sequestri. Si tratta di un traffico molto frammentato, spesso gestito da soggetti al di fuori dei circuiti macrocriminali, che mutano frequentemente e che rendono per questo piu' difficile l'individuazione dei flussi". Allucinogeni da laboratorio e stimolanti anfetaminici distribuiti da 'trafficanti fai da te'. La conferma arriva da Sebastiano Vitali, dirigente superiore della Polizia di Stato, a capo del Servizio operazioni della Direzione centrale antidroga. "Difficile negare che chiunque possa andare in Olanda a comprare della droga con una probabilita' molto alta di farla franca". Incensurati insospettabili che si trasformano in corrieri o in consumatori-pusher, gruppi stranieri sempre piu' interessati a entrare in un mercato che promette guadagni facili. A testimoniarlo il numero crescente di stranieri segnalati e l'attivita' di contrasto: 21.645 operazioni contro le 20.580 del 2006. 'La fetta piu' importante e lucrosa del mercato e' legato, pero' -spiega Vitali- alle sostanze 'tradizionali''. Aumenta la domanda di cocaina, ma i sequestri perdono terreno: 3.875 chili circa nel 2007, quasi mille chili in meno rispetto allo scorso anno. I derivati della cannabis, hashish e marijuana soprattutto, restano nel complesso le droghe piu' richieste dal mercato. A testimoniarlo l'alta percentuale di sequestri: oltre 18.250 chili di hashish e 4.500 chili di marijuana. Un vero tracollo per quest'ultima se si considera che solo dieci anni fa la quantita' sottratta al mercato illecito era di oltre 45mila chili. Trend negativi che, pero', "possono nascondere -sottolinea Vitali che coordina le investigazioni antidroga in Italia e all'estero- nuove strategie: una fase di attesa per studiare rotte piu' sicure per lo spaccio". Il mercato illecito attraversa cosi' tutta l'Italia. Tappa obbligata Milano e province: quasi un chilo di droga su tre passa da qui, se si leggono tabelle e statistiche. La Lombardia si conferma la regione dei sequestri con 9.480 chili: quasi il 32% della droga complessiva recuperata lo scorso anno. Seguono la Liguria (2.908 chili), la Sicilia (2.366) e la Campania (1.919). Fanalino di coda il Molise, la Valle d'Aosta e la Basilicata, rispettivamente con poco piu' di 6, 26 e 28 chili. E' 'boom' di cocaina, eroina e droghe sintetiche in Lombardia, mentre Liguria e Sicilia si dividono il traffico di marijuana, hashish e cannabis. Sono 213.158 le pasticche di ecstasy sequestrate a Milano e province, a cui vanno aggiunte 24 dosi di anfetamine e 565 di Lsd, il potente allucinogene che 'impazza' in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, rispettivamente con 2.293 e 1.626 dosi sequestrate in dodici mesi. A guidare la classifica dei sequestri di eroina e cocaina e' ancora la Lombardia con 868 e 1.220 chili sottratti alle mani dei trafficanti. In Liguria l'hashish 'spadroneggia' con 2.610 chili recuperati, mentre in Sicilia 'spopola' marijuana e cannabis: 1331 chili e quasi 1.434.500 di piante sequestrate. Cocaina nascosta in blocchi di marmo o intrisa negli abiti, eroina 'inserita' all'interno di computer, shaboo nascosto in oggetti di legno artigianali, cornici di quadri o nelle suole delle scarpe. Senza dimenticare i metodi piu' classici: doppifondi di valige, palle da tennis, vani dell'auto creati ad 'hoc', piccole imbarcazioni e bagagli a mano: solo a Malpensa ogni giorno sbarcano oltre tre chili di droga. Porti, aeroporti e strade: i corrieri non hanno mezzi di preferenza. Nel porto di Salerno sono stati recuperati in un solo colpo, nel febbraio scorso, 378,90 chili di cocaina. Nel porto di Trieste e' stato intercettato uno dei maggiori carichi di eroina (176,755 chili), mentre a Genova e' stata bloccata una partita di hashish: 546,750 chili. Ben 490 chili di marijuana sono stati sequestrati a Vittoria, in provincia di Ragusa. L'aeroporto di Malpensa si conferma leader con 600 chili di droga, soprattutto cocaina, sequestrati nei primi sei mesi del 2007. Seguono il Leonardo da Vinci a Roma (189,72) e il Marconi a Bologna (kg. 40,41). Un traffico illecito che viaggia anche sulle strade: nel valico autostradale di Vipiteno sono stati sequestrati carichi di hashish e cocaina (oltre 415 chili solo nel primo semestre), in quello di Passo Resia nella rete dei controlli sono finiti 116 chili d marijuana, mentre lungo l'Autofiori sono stati recuperati in pochi mesi quasi 65 chili di sostanza illecite. Crescono i sequestri, ma aumentano i consumatori. Nel 2007 le persone segnalate sono state 34.570, con un aumento, rispetto allo scorso anno del 10,5%. Trend positivo anche per stranieri e minori. Le denunce hanno riguardato in 10.360 casi cittadini stranieri rispetto ai 9.544 del 2006 segnando un + 10,8%. Solo nel primo semestre gli stranieri segnalati in Italia, di cui 4.466 in stato di arresto, sono stati 5.382: il 31,1% del totale nazionale delle denunce per droga con un incremento del 20,8% rispetto allo stesso periodo del 2006. Piu' denunce per il reato di traffico illecito in 4.877 casi (18,8% in piu' rispetto al primo semestre del 2006) e di associazione finalizzata al traffico in 505 casi (+44,7%). Un dato indicativo di quanto gli stranieri siano sempre piu' coinvolti nel reato piu' grave di associazione, conservando allo stesso tempo un ruolo primario in quello dello spaccio. Fra gli extracomunitari coinvolti soprattutto marocchini, oltre il 30% del totale degli stranieri denunciati a livello nazionale, seguiti da tunisini, albanesi e nigeriani. Sono la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Lazio le regioni che hanno raccolto le maggiori denunce a carico di stranieri. Sono 1.018 i minori denunciati, secondo i dati non ancora consolidati. A 'macchiare' la fedina penale soprattutto cocaina, seguita da hashish ed eroina, ma anche pronti sperimentatori: butirrolactone o Gbl, psilocibina, metilamfetamina cloridrata sono le sostanze pronte a sbancare. Senza dimenticare lo sniffing: sostanze volatili presenti in colle, gas, carburanti, diluenti e lacche per i capelli facili da inalare. 17-01-2008 Italia. Il ministro Ferrero fa appello a Prodi: parliamo di droga 'Mentre le organizzazioni criminali che organizzano lo spaccio, stanno introducendo in Italia quantita' ingenti di eroina a prezzi stracciati, a pochi euro al grammo, la legge Fini-Giovanardi premia gli spacciatori di droghe pesanti". Lo afferma il ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero. "E' quanto emerge dalla sentenza della Corte di Cassazione: la scelta ideologica del centro destra di aver messo in una sola tabella tutte le sostanze, cancellando ogni differenza tra droghe leggere e pesanti, ha prodotto un vero disastro, togliendo le aggravanti per gli spacciatori che spaccino piu' di una sostanza." "Questo e' particolarmente grave oggi perche' le organizzazioni criminali stanno invadendo il mercato con eroina a basso prezzo che viene proposta ai ragazzi per essere fumata e non assunta per via endovenosa.Questa situazione -aggiunge Ferrero- e' pericolosissima perche' con una accorta regia delle organizzazioni criminali migliaia di giovani rischiano di essere spinti a passare dal tradizionale spinello al consumo di eroina, sostanza assai piu' pericolosa della cannabis". "In questo contesto l'equiparazione tra droghe leggere e pesanti fatta dalla Fini-Giovanardi e' deleteria e deve essere cancellata quanto prima. Per questo rivolgo a Prodi un appello affinche' la nuova legge sulla lotta alle tossicodipendenze venga quanto prima discussa in Consiglio dei Ministri, superando cosi' la dannosissima legge Fini-Giovanardi'. "Ma in che mondo vive il ministro Ferrero? Non ha letto che in Olanda le autorita' stanno chiudendo tutti i coffee shop per i drammatici danni alla salute dovuti all'aumento dei principi attivi della cannabis". Questa la replica di Carlo Giovanardi, deputato Udc. "Insistere nel voler distinguere tra droghe leggere e droghe pesanti- aggiunge il deputato Udc- e' sbagliato dal punto di vista scientifico e devastante come messaggio rivolto ai giovani, inducendoli a credere che lo spinello non rechi danno alla loro salute". 'Il furore ideologico di Giovanardi gli fa confondere le cose. Se pensa che abbia gli stessi effetti fumare della cannabis o dell'eroina evidentemente non sa di cosa sta parlando': cosi' Ferrero replica all'ex ministro sul tema della revisione della legge sulla droga. 'L'abbattimento dei prezzi, che facilita il passaggio da una sostanza all'altra - aggiunge Ferrero - e l'equiparazione tra droghe leggere e pesanti operata dalla Fini-Giovanardi, ha reso questa situazione davvero allarmante. Da qui la necessita' di un rapido superamento di questa legge'. "L'ignoranza e' un mostro senza testa. Il ministro Ferrero, evidentemente troppo impegnato tra una dichiarazione e una intervista, non trova il tempo di leggere e aggiornarsi. Cosi' torna a parlare di spinello 'tradizionale', quando ormai in Europa tutti sono concordi nel denunciare i gravi danni causati dalla cannabis modificata, tanto che da mesi fanno notizia eventi come il clamoroso dietrofront dell'Indipendent, i pubblici ripensamenti di autorevoli psichiatri, i coffe shop olandesi che chiudono i battenti". Lo afferma Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia. "Certo gli italiani, di questi tempi alle prese con i mutui da pagare, le mille tasse del governo Prodi, le tariffe che aumentano, i bilanci familiari che non quadrano (per non parlare dell'emergenza rifiuti in Campania o della condizione della sanita' in Calabria) non aspettano altro, per risolvere i loro problemi, che la depenalizzazione della cannabis. Ma siamo contenti: Ferrero tiene a far sapere che e' piu' valdese che comunista. Che c'azzecca?" 18-01-2008 Francia. Prefetto Parigi: e' guerra alla cannabis Il prefetto Michel Gaudin, riferisce oggi il quotidiano Le Figaro, ha deciso di lanciare una grande campagna contro il traffico di droga nella capitale. Fin dal luglio scorso, Gaudin ha dato istruzioni alla polizia giudiziaria, ai servizi di intelligence e alla polizia urbana di elaborare un inventario dei principali luoghi dello spaccio. Un documento confidenziale, che Le Figaro e' riuscito ad ottenere, e' stato consegnato al prefetto il 24 settembre scorso. "Parigi e' di fatto lo snodo di tutti i traffici", si spiega nel preambolo. "La capitale attira trafficanti e consumatori di tutta la regione parigina e, anche di grandi citta' di provincia", si precisa. Il piano segreto evoca "l'emergenza di bande di giovani delinquenti che organizzano i loro traffici nelle citta' parigine sul modello di quelle di Seine-Saint-Denis o di Hauts-de-Seine". "Una parte dell'opinione pubblica pensa che la cannabis non sia pericolosa. Ma gli ultimi studi dimostrano che questa sostanza causa effetti disastrosi negli utenti. Il tempo dell'ingenuita' e' passato", garantisce il prefetto. "Molto disponibile e molto accessibile", la cannabis e' acquistata da "giovani provinciali che arrivano di giorno con il treno a rifornirsi". Attualmente, questa merce si negozia ad un prezzo che varia da 1.300 a 2.000 euro al chilo. La cocaina, d'altra parte, conferma la sua "democratizzazione". La relazione consegnata al prefetto di Parigi evoca il "rinnovamento dei consumatori": l'11% ha ormai tra i 16 e i 20 anni. "Il traffico, che inonda il mercato parigino in modo molto inquietante, risiede in un nuovo modus operandi, che consiste nell'inviare giovani alle Antille, tutto spesato, per riportare indietro molti chili di merce." 18-01-2008 Usa. Truppe in Afghanistan contro il papavero Truppe americane in Afghanistan per combattere le coltivazioni di oppio e i ribelli talebani. Dopo avere rifiutato il suggerimento di fumigare le coltivazioni pare che l'Afghanistan e l'Europa abbiano cambiato idea. Ha dichiarato Thomas Schweich del Dipartimento di Stato Usa di ritorno da un giro di conferenze in diverse capitali europee: "Anche quelli piu' scettici sulle eradicazioni dei campi ora condividono questo programma. Le eradicazioni erano osteggiate perche' c'era il falso mito che i contadini erano poveri, ma molte delle terre usate sono governative, e gestite da funzionari corrotti e da afghani ricchi". Schweich anche citato un rapporto dell'Unodc, secondo il quale le coltivazioni non sarebbero piu' da associare alla poverta', "E questo argomento e' stato ben recepito in Europa", ha concluso. 18-01-2008 Usa. Nebraska. Proposta di legge per criminalizzare il consumo di marijuana Il possesso di piccole quantita' di marijuana e' decriminalizzato da circa 30 anni, ma una proposta di legge, la LB844, vorrebbe che diventasse un reato penale punibile con massimo 90 giorni di detenzione e 500 dollari di multa. Attualmente e' prevista solo una multa per il possesso di meno di un'oncia (28 grammi) di 100 dollari. Sono 12 gli Stati che hanno decriminalizzato la sostanza, leggi per lo piu' approvate negli anni '70, mentre il Nevada si e' unito nel 2001. Se la proposta del senatore Russ Karpisek passasse, il Nebraska andrebbe nella direzione contraria a quella di molti altri Stati nord americani che stanno discutendo sulla validita' della decriminalizzazione. Il senatore ha dichiarato che vorrebbe che ai fumatori fossero applicate le medesime penalita' previste per i minori, bevitori di alcolici. 18-01-2008 Italia. Torino. Promotori petizione narcosala: mozione e' gioco delle tre carte Dopo aver potuto finalmente leggere la mozione “Giorgis e altri” approvata lunedì sera dal Consiglio Comunale di Torino - dopo che era stata respinta la mozione “Grimaldi e altri” che prevedeva l’istituzione di una narcosala in città - i promotori della petizione (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta – Alessandro Orsi/Malega 9 – Franco Cantù/Forum Droghe) hanno dichiarato: “Diffondiamo oggi alla stampa la mozione perché deve essere chiaro a tutti come tale documento sia degno non dei rappresentanti di una grande città italiana ed europea ma dei peggiori giocatori delle tre carte. Esageriamo? Analizziamo, innanzitutto, la premessa della mozione: si utilizza, riportandolo testualmente, uno stralcio della lettera del ministro della Salute, Livia Turco, al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, facendo credere che la “sperimentazione” citata sia quella relativa alle narcosale mentre, in realtà, il ministro intende riferirsi unicamente alla sperimentazione della somministrazione controllata d’eroina, avendo prima escluso del tutto l’opportunità di attivare le narcosale. Tanto per confondere ancora di più le carte e le idee, Andrea Giorgis (capogruppo Partito Democratico) e gli altri 17 consiglieri comunali del PD firmatari (l’intero gruppo consiliare) s’inventano il neologismo “sale di somministrazione”. Nel dispositivo della mozione, non si parla più di narcosale ma di “sperimentazione sulla somministrazione controllata di eroina in ambito sanitario analoga a quella avvenuta in altri paesi con l’obiettivo di far coincidere riduzione del danno, recupero dei tossicodipendenti e contrasto alla illegalità …”. Ma in tutta Europa non c’è la “coincidenza” auspicata dai nostri consiglieri magliari: i vari piani di intervento sulle tossicodipendenze sono distinti per cui le narcosale (a bassa soglia, aperte a tutti i tossicodipendenti) rientrano nel “pilastro riduzione del danno” mentre la somministrazione di eroina (ad alta soglia, rivolta solo a una pare ristretta dei tossicodipendenti) rientra nel “pilastro trattamenti”. Giorgis ha, però, compiuto un unico piccolo errore: nella mozione tira in ballo anche il Ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, che il ministro Turco si era ben guardato dal nominare nella sua lettera a Chiamparino. Avevamo scritto al ministro Ferrero una lettera aperta lo scorso 20 dicembre; ne avevamo scritto un’altra al ministro Turco lo scorso 15 novembre. Alla luce (si fa per dire) del voto in Consiglio Comunale, i due ministri non hanno nulla da dichiarare?”. 18-01-2008 Italia. Torino. Procura chiede tre anni per tassista che trasporta tossicodipendente da pusher Il tassista che accompagna un suo cliente abituale a comperare della cocaina si macchia del reato di cessione di sostanze stupefacenti: questa e' l'opinione della procura di Torino, che ha chiesto al tribunale di condannare a tre anni di carcere un autista che lavora in citta'. La sentenza verra' pronunciata a febbraio. Gli episodi contestati risalgono ai primi mesi del 2006. Il tassista (difeso dagli avvocati Aldo Perla e Roberto Morda') non riceveva compensi extra per questa attivita': il tossicomane, che per acquistare la droga si recava sempre allo stesso indirizzo (una palazzina alla periferia del capoluogo piemontese), si limitava infatti a pagargli il regolare prezzo della corsa. Qualche volta, pero', il cliente -lamentando degli impedimenti o dei malori dovuti a crisi di astinenza- lo mandava direttamente dal fornitore a ritirare il pacchetto con la cocaina. La pubblica accusa e' sostenuta dal pm Antonio Malagnino. 18-01-2008 Brasile. Rio de Janeiro. Raid antinarcotici, quattro morti Quattro persone sono state uccise in un raid antidroga della polizia brasiliana in una baraccopoli di Rio de Janeiro. Lo hanno annunciato le forze dell'ordine brasiliane. Almeno cinquanta poliziotti armati fino ai denti hanno effettuato un'operazione nel quartiere popolare Morro da Pedreira per cercare sostanze stupefacenti e arrestare sospetti trafficanti, ha spiegato una portavoce della polizia intervistata telefonicamente. Gli agenti sono stati accolti a colpi di arma da fuoco e nella sparatoria che ne e' scaturita quattro sospetti trafficanti sono rimasti uccisi e uno gravemente ferito. 18-01-2008 Messico. Tre ore di guerriglia a Tijuana Appena 24 ore dopo l'insediamento in Messico del nuovo ministro dell'Interno, Juan Camilo Mourino, chiamato ad intensificare la lotta al traffico di droga, in un quartiere popoloso di Tijuana (Baja California, al confine con gli Usa), si e' svolta una battaglia campale di tre ore fra una ventina di narcotrafficanti e 500 fra uomini dell'esercito e agenti di polizia, con un bilancio di sette morti e otto feriti, di cui uno, un agente, in fin di vita. Armati di un incredibile armamentario bellico, che includeva fucili AK-47 e AR-15 e bombe a mano, gli affiliati del Cartello di Tijuana, guidato dai fratelli Arellano Felix, hanno tenuto testa alle forze dell'ordine che hanno risposto anche con l'uso di una mitragliatrice piazzata su un autoblindo, mentre i media trasmettevano immagini di panico fra la gente e in alcune scuole delle vicinanze. La sparatoria si e' conclusa, ha riferito Edgar Millan, portavoce della segreteria di Sicurezza della Baja California, con l'uccisione di un membro della banda e l'ingresso delle forze dell'ordine nella casa in cui si erano asserragliati i delinquenti e dove sono state rinvenute armi e vari automezzi. Quattro gli arresti fra cui, scrive oggi il quotidiano 'El Sol de Tijuana', due persone risultate essere agenti di polizia. Secondo un comunicato ufficiale, tutto e' cominciato ieri mattina quando una pattuglia della polizia e' stata attaccata a sorpresa dai malviventi mentre perlustrava il quartiere di La Mesa e si avvicinava ad un edificio, considerato un possibile rifugio del Cartello degli Arellano Felix. Per la resistenza opposta dalla banda nello scontro, in cui all'inizio era impegnata solo la polizia, si e' reso necessario ad un certo punto l'intervento di un folto gruppo di 'teste di cuoio' (Gafe) dell'esercito. Dato l'uso anche di ordigni potenzialmente distruttivi e il pericolo per la popolazione, le autorita' hanno disposto l'evacuazione, con l'ausilio della Croce rossa, prima degli alunni di due licei e poi di 120 bambini piangenti della scuola materna Alegria vicina all'edificio occupato dalla banda. Inoltre, a seguito di drammatiche minacce inviate via radio alle autorita' comunali e alle loro famiglie, il sindaco di Tijuana, Jorge Ramos, ha ordinato l'abbandono da parte di tutti i dipendenti dell'edificio del comune. Nella casa, in cui le forze dell'ordine sono alla fine entrate anche grazie all'uso di gas lacrimogeni, sono stati rinvenuti sei cadaveri imbavagliati e con un colpo d'arma da fuoco alla nuca che potrebbero essere persone sequestrate e uccisi durante la sparatoria. Fonti giornalistiche hanno infine indicato che fra gli arrestati potrebbe esservi Jose' Briceno Lopez, alias 'El Cholo', uno dei boss del Cartello di Tijuana, considerato una delle piu' potenti organizzazioni che dagli anni '80 gestisce il traffico di stupefacenti dal Messico agli Stati Uniti. 19-01-2008 Italia. An: i Sert in Umbria vanno chusi I Sert in Umbria 'non funzionano e devono essere chiusi', dice il consigliere regionale di An Franco Zaffini, che annuncia per il marzo prossimo in Umbria un'iniziativa nazionale del suo partito sul tema della droga. 'La tossicodipendenza -ha ribadito stamani Zaffini in una conferenza stampa- e' una delle emergenze da affrontare in Umbria, dove c'e' un numero di morti per overdose da record e un fiorente mercato della droga che rappresentano la dimostrazione del fallimento delle politiche di contrasto e di repressione'. Per Zaffini, i Sertt 'sono dei ghetti e dei luoghi fuori controllo in cui si spaccia e si distribuisce 'droga di Stato'. Al loro posto devono essere create delle strutture sanitarie interne alle comunita' di recupero, in cui sia possibile per i tossicodipendenti essere seguiti ed assistiti per raggiungere un'efficace disintossicazione. Deve essere superata e rivista la politica di riduzione del danno, perseguita da questa amministrazione regionale, che i numeri ci dimostrano non funzionare: bisogna pensare ai giovani che vivono il dramma della droga e soprattutto alle condizioni critiche in cui si trovano le loro famiglie'. Zaffini ha poi ricordato che Alleanza nazionale aveva proposto l'istituzione di una commissione d'inchiesta del consiglio regionale sulla tossicodipendenza 'che e' stata pero' bocciata in modo miope e ideologico dall'assemblea'. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati gli esiti di un'inchiesta svolta dai giovani di Alleanza nazionale sul funzionamento del Sert di Monteluce a Perugia dove, 'in un ambiente del tutto inadatto e senza alcun controllo, si affollano oltre 300 utenti al giorno, mentre gli spacciatori approfittano per vendere droga a chi va a ritirare il metadone'. 20-01-2008 Italia. Torino: si preferisce il degrado alle narcosale Dopo aver appreso dai quotidiani locali che ieri mattina e' stato scoperto in via Borsi a Torino un appartamento utilizzato come luogo di consumo di droghe e di spaccio: “una discarica di degrado, disperazione e droga”, i promotori della petizione per l’istituzione di una narcosala a Torino, Domenico Massano (Associazione Radicale Adelaide Aglietta), Alessandro Orsi (Malega9 Produzioni), Franco Cantu' (Forum Droghe), hanno dichiarato: “La realta' non si lascia manipolare da giochetti politici e richiama i nostri consiglieri alle loro responsabilita': in assenza di servizi capaci di offrire alternative ai cittadini tossicodipendenti li si condanna a frequentare quelle che sui quotidiani odierni sono descritte come discariche di degrado e disperazione e vengono impropriamente e/o provocatoriamente chiamate narcosale. Ricordiamo che tali luoghi nulla hanno a che vedere con il servizio di riduzione del danno comunemente chiamato narcosala o, piu' correttamente, sala del consumo che e' un luogo protetto e igienicamente garantito per l’assunzione di sostanze psicoattive (che il consumatore si procura all’esterno), e' un ambiente gestito da uno staff sanitario professionale, formato allo scopo, ed e' parte di una più ampia rete di servizi, al fine di raggiungere il piu' alto numero possibile di tossicodipendenti, in particolare quella fascia di tossicodipendenti più marginale e difficilmente agganciabile con altri tipi di servizi. Le sale del consumo sono una concreta iniziativa di riduzione del danno per tutelare la vita e la salute del cittadino tossicodipendente, per restituirgli maggiore dignita' ed autonomia e per offrirgli un'occasione di incontro con persone che possano sostenerlo ed indirizzarlo in un'eventuale percorso di recupero. Con il NO di lunedì da parte dei nostri consiglieri comunali alla mozione Grimaldi, che proponeva di sperimentare una sala del consumo a Torino, l'unica alternativa rimasta per molti cittadini tossicodipendenti sono questi luoghi di sporcizia e degrado che aumentano esponenzialmente i rischi per la vita e la salute e che inevitabilmente tenderanno a moltiplicarsi. Ricordiamo che la nostra petizione popolare, con cui la cittadinanza ha chiesto al Comune di attivarsi per la sperimentazione di almeno una sala del consumo a Torino, e' stata presentata la scorsa settimana ed e' ancora lì ad attendere che qualche consigliere coraggioso si faccia carico della responsabilita' di riportare in aula il dibattito sull'unica proposta concreta, capace di offrire un'alternativa possibile a tanti cittadini che rischiano quotidianamente tra rifiuti e disperazione e che non possono continuare ad essere ignorati.” 20-01-2008 Usa. Casa Bianca: Chavez aiuta narcotrafficanti Il presidente del Venezuela Hugo Chavez si sta convertendo in un gran facilitatore del traffico di cocaina verso l'Europa ed altre regioni del mondo con la sua poca applicazione nella lotta al narcotraffico. Lo ha assicurato il responsabile statunitense della lotta al traffico di stupefacenti per la Casa Bianca, John Walters. 'Nel punto in cui la negligenza si converte in complicita' -ha spiegato lo zar antidroga citato da Radio Caracol- e' una politica attiva non intervenire e prendere provvedimenti per questo problema. Va aldila' del dire io non posso farlo o io non lo faro'. Io non lo faro' significa che sono connivente'. Si tratta, sottolinea l'emittente, della piu' forte dichiarazione mai rilasciata da un responsabile del governo di Washington nei confronti di Chavez che nel 2005 ha sospeso un accordo di cooperazione con la Dea accusandola di spionaggio. Dopo aver incontrato a Bogota' il presidente Alvaro Uribe in partenza per l'Europa, Walters ha osservato che e' giunto il momento di affrontare il fatto che il presidente Chavez si sta trasformando in un grande facilitatore del traffico della cocaina verso l'Europa e verso altre parti di questo emisfero'. 'Questo stato di cose e' pericoloso per il Venezuela, e' pericoloso per la Colombia, e' pericoloso per gli Stati Uniti. Sempre di piu' e' riconosciuto un pericolo per gli europei e deve essere trattato. Ed e' difficile capire perche' il presidente Chavez non orienta il suo governo a prendere iniziative di base per far fronte a questa minaccia'. Infine Walters ha assicurato che le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) continuano ad essere implicate nel narcotraffico da cui ottengono favolosi introiti per finanziare le loro attivita' terroristiche. 21-01-2008 Svezia. Aumenta il consumo di cocaina In continua crescita il consumo di cocaina, parzialmente per la caduta del prezzo. La polizia sta considerando di inviare propri uomini in Sud America per ricevere informazioni dalla fonte del mercato illecito. "Non possiamo affrontare il crimine mondiale rimanendo seduti qui. Dobbiamo andare alla radice di questo demone", ha dichiarato Thorn Modin capo del Dipartimento nazionale sulle investigazioni criminali. "Mettendo la nostra polizia in collegamento con quella del Venezuela o del Costa Rica forse si riuscira' a risolvere il problema. Occorre che si migliorino i collegamenti con i Paesi dove la cocaina e' prodotta e con quelli dove transita prima di arrivare in Svezia. Questa decisione mettera' la polizia svedese in contatto anche con la DEA statunitense, la quale e' una grande risorsa di informazioni". Per il rapporto pubblicato, il consumo di cocaina e' aumentato particolarmente tra i giovani, cittadini, e che e' anche comune quello delle metanfetamine provenienti dall'Olanda, dal Belgio e dalla Polonia. Secondo la polizia di dogana, il 5-10% dei narcotici e' individuato, ma per migliorare le statistiche sono necessari maggiori collegamenti con le autorita' di altri Paesi. La cannabis e' sempre la droga piu' diffusa, anche se il consumo non e' aumentato, l'80% arriva dal Marocco, e la Svezia migliorera' la collaborazione anche con questo Paese. 21-01-2008 Canada. Responsabile antidroghe chiede spiegazioni a Walters su un rapporto Usa Il responsabile per le droghe della Royal Canadian Mounted Police si e' dichiarato sorpreso dalle dichiarazioni di John Walters, responsabile antidroghe degli Usa, secondo il quale il Canada invade il suo Paese con enormi quantita' di pastiglie di ecstasy, di qualita’ molto forte. Paul Nadeau non comprende come mai Walters abbia potuto fare queste dichiarazioni seza prima consultarsi con la controparte canadese. "Sono rimasto sorpreso quando ho letto il rapporto statunitense", aggiungendo di non avere mai sentito parlare di questa qualita' di droga. "Il termine e' a noi sconosciuto, ma anche i nostri colleghi americani dichiarano di non esserne a conoscenza e che forse e' stato coniato da qualche burocrate di Washinghton”. Nel rapporto pubblicato all’inizio dell’anno, che ha avuto una grande risonanza negli Stati Uniti, Walters ammoniva che oltre il 55% dell’ecstasy sequestrata nel 2007 conteneva metanfetamine, uno stimolante molto potente che intacca il sistema nervoso centrale, ma Nadeau ha commentato questo punto : “Secondo le nostre conoscenze le metanfetamine presenti nell’ecstasy sono diminuite. Per la RCMP il 35% delle pillole di ecstasy contiene metanfetamine, percentuale minore al 75% di alcuni anni fa’”. 21-01-2008 Israele. La marijuana terapeutica e' disponibile legalmente La marijuana terapeutica e' somministrata in via sperimentale a Tel Aviv da circa sei mesi, su approvazione del ministero della Sanita'. Per la legge israeliana la somministrazione e' legale per alcuni malati dietro approvazione del ministero. Droga coltivata all'interno del Paese. I malati ammessi al programma sono quelli con il cancro, l'Aids, o con infiammazioni croniche all'intestino. Un portavoce dell'associazione contro il cancro, ha dichiarato che la droga riduce le controindicazioni tipiche della chemioterapia. 21-01-2008 Venezuela. Chavez: mastico coca ogni giorno al mattino Il presidente venezuelano Hugo Chavez rivela di essere un consumatore abituale di cocaina. Nel corso di un discorso lungo quattro ore dinnanzi all'Assemblea nazionale, del quale la stampa internazionale ha messo in risalto inizialmente solo le sue convinzioni in merito alla guerriglia colombiana, Chavez ha affermato: "Mastico coca ogni giorno, al mattino (...) e guardate come sto" e mostra i bicipiti agli interlocutori. Chavez, che non beve alcool, ha aggiunto che Fidel Castro "mi manda il gelato Coppelia e molte altre cose mi arrivano regolarmente dall'Havana", e il presidente Boliviano Evo Morales "mi omaggia di pasta di coca (...) ve la consiglio". Gli indigeni boliviani e peruviani masticano foglie di coca regolarmente, come stimolante e per non sentire la fame, e questo e' consentito dalla legge. Al contrario -spiega il Miami Herald che oggi riporta la notizia- la pasta di coca e' un prodotto semiraffinato e che determina assuefazione, che viene fumata come il basuco (e' il residuo dell'estrazione della cocaina base, di pessima qualita' e altamente nocivo, ndr.) "E' un altro segnale che Chavez ha perso completamente il senso del limite", ha commentato Anibal Romero, docente di scienze politiche all'universit? di Caracas. "Dimostra che Chavez ? fuori controllo". Molti analisti venezuelani e colombiani ritengono che queste parole del presidente siano un pericoloso riconoscimento di una sostanza vietata nel mondo e persino un atto illegale da parte di un capo di stato. "Nel momento in cui afferma di consumare pasta di coca, ammette di consumare una sostanza che e' illegale, tanto in Bolivia che in Venezuela", afferma Hernan Maldonado, un osservatore politico boliviano residente a Miami. "Di piu', si tratta di una vera e propria accusa a Morales di essere un narcotrafficante", per avergli invitato la pasta di coca. 21-01-2008 Italia. Cippitelli: aumenta il policonsumo di droghe sintetiche fra le donne Il fenomeno del policonsumo ed il crack sono tra le nuove tendenze del pianeta droga, che vede sempre piu' coinvolte le donne. A riferirlo -in un'intervista riportata sul nuovo numero di 'Polizia moderna', la rivista della Polizia di Stato- e' Claudio Cippitelli, presidente del Coordinamento nazionale nuove droghe del ministero della Salute. L'esperto rileva che e' in corso 'un piu' generale cambiamento della fenomenologia della droga. Oggi e' connotata dal fenomeno del policonsumo: l'uso contemporaneo nel breve lasso di tempo di piu' sostanze. Tra le sostanze inedite utilizzate nel policonsumo c'e' lo speed, amfetamine e metamfetamine, mba, assimilato insieme ad alcol, cannabis e a volte anche all'eroina fumata'. La preoccupazione maggiore per i danni alla salute e i risvolti criminologici, secondo Cippitelli, la desta pero' l'aumento del consumo di crack (cocaina lavata con il bicarbonato da fumare), che produce da subito un consumo compulsivo, costa molto, quindi spinge le persone a delinquere e a spacciare. Tra le new entry si segnala poi la ketamina, utilizzata in piccole dosi come aiuto antidepressivo e in dosi massicce come dispercettiva, da' sensazione di morte apparente, molto pericolosi perche' provocano malori con sintomi non immediatamente collegabili con gli abusi che li hanno provocati. 'Non solo il policonsumo con sintetici rende molto complicato il trattamento della crisi e le terapie di disintossicazione'. Si evidenzia poi una presenza sempre piu' paritaria, nel consumo, del sesso femminile. Se in passato il rapporto tra tossicodipendenti donne e uomini era di 1 a 7, ora e' di 1 a 2. 21-01-2008 Italia. Siracusa. Pusher salva cliente da overdose Stava per essere ucciso da una dose di eroina killer. Ma a salvarlo sono stati alcuni amici e lo stesso spacciatore che gliel'aveva venduta, i quali lo hanno immediatamente soccorso. Se la cavera' un 22enne di Rosolini (Siracusa), R. B., ricoverato d'urgenza dopo l'assunzione di eroina probabilmente 'tagliata' male. Lo spacciatore, N.C., di 23 anni, e' stato arrestato dai carabinieri e sara' interrogato dai magistrati della procura di Siracusa per individuare i suoi fornitori. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice IBAN: IT19S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------