====== AVVERTENZE ========================= Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it Avvertenze numero 2009-5 del 1 Marzo 2009 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Bollette telefoniche gonfiate: si riparte dalle numerazioni 894 e 895. E il ministero di Scajola ancora tace... http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=259 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=259 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=259 - La scheda. LE CLAUSOLE VESSATORIE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40705 - La pulce nell'orecchio. GRAZIE ALLA VITA, A MODO MIO http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Lo Stupro. Anche a Dio deve essere andato storto qualcosa. Sondino di Stato tra assolutismi e relativita' http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Residenze Sanitarie Assistenziali. Tar Toscana boccia anche nuova legge regionale http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Il pacco planetario dei derivati, i pacchetti turistici e il doping contabile http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php - Il Condominio. Bolletta acqua e contatore condominiale: la divisione delle spese http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php - Gli Articoli ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------- EDITORIALE Bollette telefoniche gonfiate: si riparte dalle numerazioni 894 e 895. E il ministero di Scajola ancora tace... Da qualche giorno, ai tanti numeri a sovrapprezzo (899, 892, satellitari, 48xx, ecc.) si sono aggiunti 894 e 895. Le nuove numerazioni previste dal piano di numerazione nazionale dell'Agcom, delibera 26/08/CIR, sono in teoria riservate a "servizi di chiamate di massa" (894) e a "servizi di assistenza e consulenza tecnico-professionale" (895). Si tratta di numeri che non rientrano tra i disabilitati in automatico da una delibera dell'Agcom (1), dopo anni e anni di bollette gonfiate. Gli operatori del settore stanno pubblicizzando tali disponibilita' alle aziende teoriche fornitrici di servizi: si va dall'annuncio sobrio di Telecom Italia (2), a quello piu' spinto di Goldline899 (3), fino all'esplicito "Sono partite oggi le nuove Numerazioni 895. Affrettatevi a richiederle se non lo avete ancora fatto", del gestore Karupa, che in una comunicazione di qualche settimana fa scriveva: "Entro meta' febbraio saranno aperte le nuove numerazioni 895 NON DISABILITATE da rete fissa". (3). Le parole NON DISABILITATE (non a caso scritte in maiuscolo) sono quelle utilizzate dal gestore Karupa come richiamo per i potenziali clienti. Aziende che necessitano di uno o piu' numeri che prevedono alte tariffe per il chiamante al quale intendono offrire servizi …almeno teoricamente. In effetti, da sempre i numeri a sovrapprezzo sono utilizzati da soggetti che, con il benestare interessato dei principali gestori, ne hanno fatto un uso distorto, anche grazie alla manifesta impotenza di Agcom e ministero delle Comunicazioni (oggi assorbito dal ministero dello Sviluppo economico, con specifica competenza sui numeri a sovrapprezzo). Pertanto, non ci stupiremmo se un numero 895 o 894 fosse utilizzato non da studi legali o di ingegneri, ma da societa' che in modo truffaldino installassero sul pc dialer o inducessero gli utenti ad utilizzare queste numerazioni (tramite quiz tv fasulli o sms che invitano a telefonare alla propria inesistente segreteria telefonica). Dopo il blocco delle numerazioni speciali dell'ottobre scorso, le segnalazione per bollette gonfiate da numeri 899 sono repentinamente calate (a testimonianza che la maggior parte delle chiamate erano carpite con l'inganno); e' cresciuto invece il fenomeno dei numeri 48xx (attivazioni di servizi su cellulari) (5). Ora con 894 e 895 i meccanismi truffaldini potrebbero ripartire in grande stile. Nel dicembre scorso la sen. Donatella Poretti aveva presentato un'interrogazione (6) al ministero dello Sviluppo economico; Claudio Scajola ancora non ha risposto al quesito: "cosa intende fare affinche' venga definitivamente posta fine allo stillicidio di bollette gonfiate che da oltre un decennio gravano sulle tasche degli italiani?". Per difendersi: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=167177 (1) La delibera Agcom n. 348/08/CONS e' stata bocciata dal Tar nel dicembre scorso http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=243699 nonostante questo, fino alla decisione del Consiglio di Stato, gestori e Agcom hanno deciso di mantenere il blocco automatico dei numeri speciali. Tra questi, pero', non ci sono l'894 e l'895. (2) http://www.191.alice.it/cgi-bin/di_191/di/191/di3/demand/browseChannel.do?assistenza=yes&channelId=-536894272&bodyScript=%2Fjsp%2FviewFaqAction.do&BV_UseBVCookie=Yes&pageTypeId=536891227&codice_contesto=-536896444&codice_argomento=-536896476#PD (3) http://www.goldline899.it/Guadagni_895.php?ar=2 (4) http://www.karupa.it/it/p138-numerazioni-895.htm (5) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=237887 (6) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=243865 (Domenico Murrone) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo ITALIA / Una metropoli di affitti in nero Sono 500 mila i contratti di affitto in nero in tutta Italia. E' quanto risulta dalle elaborazione de Il Sole 24 Ore su dati dell'Agenzia del territorio. Si tratta di circa il 15% dei tutti i contratti di locazione tra privati. E' come se una metropoli di 1,2 milioni di abitanti non pagasse neppure un euro di tasse sulle pigioni. FRANCIA / Fine vita: un assegno per i famigliari che assistono a domicilio Assistere la morte come la nascita: e' stata una delle principali suggestioni del rapport Jean Leonetti sul fine vita. E Nicolas Sarkozy, lamentando un deficit di solidarieta' tra generazioni, venerdi' scorso auspicava che il disegno di legge sul congedo di solidarieta' famigliare remunerato potesse essere votato rapidamente dal Parlamento. Cosi' e' stato. Il 17 febbraio e' stato votato dall'Assemblea nazionale nella forma di assegno giornaliero d'accompagnamento a una persona in fin di vita. Della durata massima di tre settimane, esso consentira' di restare accanto a "un paziente in fase avanzata o terminale di una malattia grave e incurabile", a condizione che sia curato in casa. L'assegno dovrebbe riguardare 20.000 persone l'anno e costare 20 milioni di euro, ma la contropartita e' che si eviteranno molti ricoveri ospedalieri costosi e non desiderati. In concreto, il dispositivo permettera' a un parente d'assistere un proprio caro senza perdere l'intero stipendio. A sorella o fratello, marito o moglie -o convivente- del malato spetteranno infatti 49 euro al giorno. E' vero che gia' oggi esiste il congedo dal lavoro per assistere un famigliare in gravi condizioni, ma pochi se ne avvalgono non essendo retribuito. Di qui il ricorso a falsi certificati di malattia o a ferie anticipate. Di fatto, tre persone su quattro muoiono all'ospedale senza un parente accanto, sebbene la maggioranza dei francesi desideri morire a casa propria. Fatto rarissimo, i deputati di destra e di sinistra hanno votato insieme il provvedimento. Scontato il passaggio positivo anche al Senato. SVIZZERA / Passi avanti sulla strada della diagnosi preimpianto In Svizzera la diagnosi preimpianto e' proibita, ma il Governo sta discutendo una modifica legislativa che potrebbe parzialmente autorizzarla. Se oggi non e' possibile far analizzare preventivamente gli embrioni da impiantare nella fecondazione medicalmente assistita -al fine d'escludere anomalie genetiche-, la proposta in elaborazione allenta un po' le maglie. Essa prevede che la DPI sia consentita alle coppie che rischiano di trasmettere una grave malattia ereditaria. Rimarrebbe invece vietata per rilevare difetti genetici che insorgono spontaneamente (come la trisomia 21) o per accrescere le possibilita' di successo nel trattamento dell'infertilita'. Netto rifiuto anche verso i "baby salvatori". L'iter e' ancora lungo. MONDO / Le spie nel flusso dei dati in Internet Forse un giorno non penseremo piu', e sara' la macchina ad agire per noi. Fantascienza? Nient'affatto, secondo il numero uno di Google, Eric Schmidt, che ha recentemente spiegato ai giornalisti come il suo motore di ricerca sara' presto in possesso di una tale mole di informazioni sugli utenti da essere in grado di rispondere da solo alle domande personali che li riguardano -professione ideale, attivita' del tempo libero, ad esempio. Insomma, Google potra' sapere di noi piu' di noi stessi. La cosa e' possibile per la varieta' dei suoi servizi: ricerca di dati, profilo personalizzato, posta elettronica, agenda, notiziari, annunci, carte geografiche. Chi li usa spesso, rivela inconsapevolmente la propria personalita'. E se di per se' una singola traccia non e' interessante, un programma d'analisi e' in grado d'elaborare un profilo preciso di una persona, che puo' far gola alla pubblicita', a enti pubblici, polizia e servizi segreti, aziende desiderose di saperne di piu' dei propri dipendenti. Un'altra miniera per i segugi dei dati personali e' rappresentata dalle reti sociali, come Facebook, che ha appena superato i 175 milioni di associati. Sono 175 milioni di persone che svelano la propria vita attraverso foto, commenti, critiche, opinioni. Forse non c'e' da preoccuparsi. Forse il destino dell'uomo moderno e' quello di farsi radiografare da Internet. Forse basta seguire il motto di Google "Non fare del male". Eppure, quando nel 2005 il nuovo servzio Cnet pubblico' un'indagine proprio su Erich Schmidt, svelando informazioni sui suoi titoli azionari, su sua moglie o gli hobby preferiti, il capo di Google non la prese affatto bene. U.E. / La liberta' di stampa prevale sul diritto alla privacy Una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo hanno ribadito l'importanza della liberta' di stampa, anche se puo' ledere il diritto alla privacy. Un editore e due giornalisti finlandesi erano stati condannati dai tribunali nazionali a risarcire un'imprenditrice indagata per frode fiscale (di cui era stata data notizia). Il diritto alla privacy dell'imprenditrice, a parere della Corte, soccombe rispetto al principio della liberta' di stampa. ITALIA / Usura: un milione di famiglie con debiti irreversibili Si avvicinano a un milione il numero delle famiglie italiane irreversibilmente indebitate e a rischio di usura che sempre piu' spesso, a causa della crisi economica, rimangono intrappolate in una catena di debiti, dopo essersi rivolte alle finanziarie e agli istituti di recupero del credito. Questa situazione allarmante e' stata messa in luce questa mattina nel corso del seminario 'Il problema delle finanziarie - facilita' di accesso al credito e indebitamento delle famiglie' che si e' tenuto presso la Caritas Ambrosiana di Milano, istituto che negli ultimi anni ha sviluppato un percorso per prevenire l'usura, insieme alla Provincia. I dati presentati da Maurizio Fiasco, esperto della Consulta nazionale delle Fondazioni antiusura, hanno evidenziato che a fine 2006 le famiglie in sbilancio economico irreversibile erano 912mila, 'numero che si aggira adesso, con la crisi, attorno a un milione', ha detto. La Fondazione San Bernardino, Onlus lombarda che si occupa di usura, ha registrato un forte aumento dei soggetti indebitati che hanno fatto richiesta di aiuto nella Regione, passando dai 66 assistiti del 2005, ai 273 del 2008. 'Ad essere ingestibile - ha spiegato Fiasco - e' il debito a lunga scadenza, specie per le abitazioni, mentre bisogna sfatare il mito delle famiglie che iperconsumano. Esse poi si rivolgono a societa' di recupero credito che esercitano una forte pressione psicologica e generano ansia. Questi istituti usano metodi borderline, che non rientrano nel reato giuridico dell'usura, ma di fatto sono simili' ITALIA / Nelle scuole romane le mense seguono il rito cattolico vaticano Con un fax urgente a tutte le scuole di Roma l'assessore Marsilio ha comunicato 'd'imperio' un cambiamento urgente nella composizione dei pasti dei venerdi' quaresimali per i bambini dai 5 ai 13 anni: dall'asilo alle medie. Niente carne quindi di venerdi' per i piccoli romani, per un omaggio sfacciato ed evidente alla prossima visita in Campidoglio del capo di Stato del Vaticano". Lo dichiara Demetrio Bacaro, segretario dei Radicali Roma. "Il nostro assessore Capitolino -aggiunge Bacaro- non e' nuovo a queste 'perle' di sensibilita' sociologica e culturale, avendo gia' imposto a Natale la 'riscoperta' del valore del presepe (ovviamente cristiano cattolico) sempre nelle scuole romane. Ci permettiamo di suggerire all'onorevole Marsilio, alcune pratiche future per le scuole romane, per proseguire in questo filone di integrazione multietnica e rispettoso delle diversita' religiose: gita obbligatoria a Lourdes nei mesi primaverili per tutte le terze medie, separando maschi da femmine; abolizione delle palestre scolastiche e loro sostituzione con cappelle di culto cristiano, con obbligo di frequenza annotata sul voto di condotta; distribuzione gratuita in tutte le scuole della nuova versione del catechismo cattolico, al posto della vetusta e superata Costituzione Italiana". "Sono provvedimenti certo un po' onerosi da un punto di vista finanziario -conclude il segretario di Radicali Roma- ma siamo sicuri che accelererebbero quel processo di annessione della nostra citta' alla Citta' del Vaticano, disegno che appare esplicito nelle decisioni francamente sempre piu' imbarazzanti del nostro assessore. Al quale peraltro ricordiamo sommessamente che la dottrina Cattolica esenta i minori di 14 anni dall'osservanza del precetto sulla astensione dalla carne. Carnevale e' finito signori, e' cominciata la Quaresima e credo che da un punto di vista del diritto nel nostro Comune durera' qualche anno". ITALIA / Tasso alcolemico e guida: 3 italiani su 4 ignorano i limiti Gli italiani hanno una scarsa conoscenza dei limiti di legge in materia di alcol e guida: lo ha rivelato Remo Pavone, dell'Unasca (associazione delle autoscuole), spiegando che ben 3 su 4 affermano esplicitamente di ignorare il 'tetto' dello 0,5% di alcolemia per potersi mettere alla guida. 'Solo il 18% degli italiani -ha detto Pavone nel corso della presentazione di una campagna di Assobirra e Unasca sulla sicurezza stradale- conosce in modo corretto i limiti'. I giovani pero' sembrano piu' preparati, visto che circa il 60% indica correttamente i limiti previsti dalla legge, ma solo un ragazzo su tre, all'interno di questo 60%, e' in grado di identificare il quantitativo di bicchieri che equivalgono al limite di legge. Limite che il presidente di Assobirra, Piero Perron, ha indicato in una birra circa (due per gli uomini, pero', ha precisato) se bevuta durante i pasti. ITALIA / I prezzi della pasta erano gonfiati: l'Antitrust multa quasi tutti i produttori L’Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 25 febbraio 2009, ha deliberato che le societa' Amato, Barilla, Colussi, De Cecco, Divella, Garofalo, Nestle', Rummo, Zara, Berruto, Delverde, Granoro, Riscossa, Tandoi, Cellino, Chirico, De Matteis, Di Martino, Fabianelli, Ferrara, Liguori, Mennucci, Russo, La Molisana, Tamma, Valdigrano, insieme all’Unipi, Unione Industriali Pastai Italiani, hanno posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza finalizzata a concertare gli aumenti del prezzo di vendita della pasta secca di semola da praticare al settore distributivo, sanzionata con multe per complessivi 12.495.333 euro. Sono invece risultate estranee all’intesa, a diverso titolo, le società Gazzola, Mantovanelle e Felicetti, nei confronti delle quali era stata ugualmente avviata l’istruttoria. I produttori sanzionati sono rappresentativi della stragrande maggioranza del mercato nazionale della pasta (circa il 90%) e Unipi è l’associazione di categoria più rappresentativa del settore. In particolare l’intesa realizzata da Unipi e dai 26 produttori e' durata dall’ottobre 2006 almeno fino al primo marzo 2008. Dal maggio 2006 al maggio 2008 il prezzo di vendita della pasta al canale distributivo ha registrato un incremento medio pari al 51,8%, in buona parte trasferito al consumatore, visto che il prezzo finale e' cresciuto nello stesso periodo del 36 per cento. U.E. / Nuovo vaccino antinfluenzale per gli over 60 L'Agenzia europea del farmaco (Emea), ha autorizzato la commercializzazione del vaccino antinfluenzale somministrato con microiniezione intradermica, approvandolo per l'uso negli adulti dai 60 anni in poi. "La somministrazione intradermica di 'Intanza' -si legge in una nota Sanofi Pasteur MSD, l'azienda francese che produce il vaccino- permette una risposta diretta ed efficace del sistema immunitario attraverso lo strato dermico della pelle, dove esiste un'alta concentrazione di cellule immunitarie specializzate insieme ad un'organizzazione reticolare, che portano ad un'attivazione sinergica della risposta immunitaria". Il sistema a microiniezione preriempita e pronta all'uso, con un ago molto sottile, promette un'accurata e affidabile somministrazione del vaccino antinfluenzale nel derma. "Siamo lieti di poter offrire agli anziani e ai medici questo nuovo vaccino che contribuira' a migliorare la prevenzione verso una patologia sottostimata che continua ad uccidere molte persone e che e' causa di gravi complicanze" spiega Yves Me'gard, direttore del Medical Affair Sanofi Pasteur MSD per i vaccini dedicati ad adulti e anziani. La richiesta per la concessione dell'autorizzazione al commercio e' stata supportata dai risultati di studi clinici che hanno coinvolto oltre settemila tra adulti e anziani. "Questi studi -spiega l'azienda- hanno valutato la sicurezza e la capacita' di generare una risposta immunitaria da parte di questo nuovo vaccino contro l'influenza stagionale. Il vaccino ha prodotto un alto livello di immunita' contro tutti i ceppi virali influenzali nei partecipanti di oltre 60 anni di eta'". Sanofi Pasteur MSD distribuira' il vaccino in tutta l'Europa occidentale. ITALIA / Popolazione: siamo oltre 60 milioni grazie agli immigrati Pur inferiore a quello del 2007, si mantiene molto positivo il saldo migratorio in Italia, confermando le caratteristiche di attrattivita' del Paese per cittadini neo-comunitari ed extra-comunitari. In virtu' di questi fattori la popolazione nel complesso aumenta e, a fine 2008, potrebbe aver oltrepassato la soglia dei 60 milioni di residenti. Lo evidenziano le stime anticipatorie dei principali indicatori demografici in Italia, rese note oggi dall'Istat. Continua a crescere la popolazione in eta' anziana in Italia, grazie ai continui progressi di sopravvivenza, mentre la popolazione in eta' lavorativa tende a invecchiare ma si riduce poco in quanto alimentata dall'arrivo degli immigrati. Riprende la fecondita' fra le giovani italiane coadiuvata anche dall'arrivo dei giovani immigrati che vanno a ricostituire in Italia il nucleo familiare del Paese d'origine. In particolare, si confermano sia il processo di aumento della durata media della vita con contemporanea riduzione del differenziale di sopravvivenza tra uomini e donne, sia il fenomeno piu' recente relativo alla ripresa della propensione ad avere figli. Quest'ultima viene sostenuta in maniera sempre piu' significativa da madri residenti al Centro-nord mentre, parallelamente, si fa significativo il contributo delle madri straniere. Nel 2008 la dinamica naturale (differenza tra nascite e decessi) registra un saldo negativo di circa 3 mila 700 unita'. Il dato e' migliore di quello osservato nel 2007 (-6 mila 800), ma peggiore di quello del 2006, anno nel quale si e' avuto un saldo naturale positivo (+2 mila 100 unita'). La stima per le nascite e' pari a 576 mila unita', per un tasso di natalita' pari a 9,6 per mille residenti. Si tratta di circa 12 mila nascite in piu' rispetto al 2007 (per ritrovare analoga cifra nel recente passato occorre risalire indietro al 1992). La stima relativa ai decessi sfiora le 580 mila unita' per un tasso di mortalita' pari al 9,7 per mille. Anche in questo caso -evidenzia l'Istat- si tratta di una cifra ragguardevole tenuto conto che, non considerando il dato 'anomalo' del 2003 (586 mila decessi per via delle avverse condizioni meteorologiche invernali ed estive), ci si trova di fronte al piu' alto livello mai registrato dal secondo dopoguerra. USA / Scoperto nel cervello l'interruttore del silenzio A individuare questo meccanismo sono i ricercatori americani diretti da Helen Barbas dell'Universita' di Boston, che in uno studio su 'Neuron' descrivono il funzionamento dell'interruttore. "L'abilita' di concentrarci sulle informazioni rilevanti, ignorando il rumore inutile, e' importante per riuscire a eseguire i compiti quotidiani", sottolinea la Barbas. Insieme alla collega Maria Medalla, la ricercatrice ha esaminato i meccanismi sinaptici per la selezione e la soppressione di segnali coinvolti nella memoria di lavoro (quella che ci permette di ricordare per poco tempo un numero di telefono continuando a ripeterlo dopo averlo letto dall'elenco telefonico, prima di averlo composto). In particolare, le studiose si sono concentrate su sottili interazioni sinaptiche nelle aree cerebrali coinvolte nell'attenzione. "La corteccia prefrontale dorsolaterale e la corteccia cingolata anteriore sono due aree che concentrano l'attenzione sui segnali importanti e spengono il rumore durante i compiti cognitivi. Ma la loro comunicazione sinaptica e il ruolo nel controllo cognitivo erano poco note", spiega la Barbas. Cosi' le studiose hanno indagato piu' a fondo, scoprendo una sorta di filo dell'interruttore che collega due aree nella prima zona del cervello con una nella seconda, e consente appunto di fare attenzione agli stimoli rilevanti, annullando gli altri. Una larga fibra nervosa legata alla corteccia cingolata anteriore collega selettivamente i neuroni inibitori che aiutano a spegnere i 'fastidiosi' neuroni eccitatori vicini. Questo meccanismo cerebrale e' spesso alterato nella schizofrenia, patologia che e' associata a una ridotta attivita' in quest'area del cervello. L'interruttore nella corteccia cingolata anteriore puo' aiutare a fare silenzio intorno a noi, stimolando i neuroni inibitori nella corteccia prefrontale dorsolaterale. ------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA Crack polizze vita: l'Isvap dorme? Sulla vicenda dei vari prodotti finanziari estremamente complessi (cdo sintetici, strutturati vari...) "travestiti" da polizze vita e rifilati a centinaia di migliaia di risparmiatori italiani, si misura ancora una volta la profonda inadeguatezza delle nostre Autorita' di vigilanza. L'ISVAP non solo ha consentito per molti anni la vendita di questi prodotti in un quadro normativo che non offriva neppure una minima tutela agli investitori, ma oggi che il "bubbone" e' scoppiato si rifugia in un assordante silenzio che favorisce le compagnie assicurative. Stiamo assistendo a proposte transattive di compagnie di assicurazione private (mettiamo, per un attimo, da parte il drammatico caso di Poste Vita S.p.A., nel quale le responsabilita' principali sono evidentemente del Governo...) relative a contratti di assicurazione nei quali sono le compagnie che -chiaramente- si impegnano a garantire il capitale a scadenza. Difronte a contratti del genere e' assurdo proporre transazioni che implicano della perdite. Solo un risparmiatore ignaro dei suoi diritti potrebbe firmare proposte cosi' assurde. A titolo di mero esempio, citiamo la Polizza "Atlantic Bond Index", emessa da Roma Vita e adesso di CNP Vita S.p.A. del gruppo Unicredit. Leggendo le condizioni di polizza risulta evidente che a scadenza la compagnia e' obbligata a pagare quanto contrattualmente previsto e che il problema del Bond Lehman sottostante e' della compagnia, non degli assicurati (come invece accade per altre polizze). In un contesto del genere la compagnia, invece di leccarsi le ferite, cerca di coinvolgere i risparmiatori per spartirsi le perdite. Si tratta, lo ripetiamo, di proposte ridicole che vanno a creare un danno ai risparmiatori a tutto vantaggio della compagnia. Ma chi dovrebbe bloccare queste proposte? Perche' l'ISVAP consente che queste compagnie si prendano gioco dei propri clienti? Droga. Corte d'Appello di Firenze: vendita online di semi di cannabis e materiale per la coltivazione e' protetta dalla liberta' di espressione Vendere online semi di cannabis e materiale per la coltivazione e' protetto dall'articolo 21 della Costituzione: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". La Corte d'Appello di Firenze ha infatti annullato la sentenza di primo grado con cui era stato condannato il gestore di un negozio online di semi di cannabis e materiale per la coltivazione (fertilizzanti, bilancini, etc.), rappresentato dall'avv. Carlo Alberto Zaina. Il giudice di primo grado aveva accolto la tesi dell'accusa secondo cui il proprietario del negozio avrebbe commesso il reato di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti (previsto all'articolo 82 della legge Fini-Giovanardi sugli stupefacenti). La Corte d'Appello ha invece assolto l'imputato in quanto la sua attivita' e' protetta dalla lliberta' di espressione e di manifestazione del pensiero, diritto sancito all'articolo 21 della Costituzione. E' un altro duro colpo per la strategia antidroga basata sul reato d'opinione voluta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sulle droghe Carlo Giovanardi. Ricordiamo che alcune settimane fa, su sua sollecitazione, la Procura di Ferrara aveva lanciato una gigantesca e costosissima operazione in tutta Italia che aveva portato all'arresto di decine di proprietari di negozi e siti web sulla base dell'istigazione al consumo di stupefacenti. Anche quell'operazione, allo stato, e' stata del tutto sconfessata dalla pronunzia del Tribunale del Riesame di Ferrara e da altre procure che, una volta ricevuti gli atti per competenza territoriale, hanno richiesto l'archiviazione delle accuse. 1. La sentenza della Corte d'Appello di Firenze: http://droghe.aduc.it/20090214-sentenza-firenze.pdf 2 Il commento dell'avv. Carlo Alberto Zaina alla sentenza: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19263 3. La debacle della Procura di Ferrara: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19029 Antitrust multa Telecom e Vodafone con mezzo milione di euro per piani tariffari modificati unilateralmente. Sempre tardi, troppo tardi, chi paga? Lo scorso 27 agosto abbiamo denunciato all'Antitrust il duopolio Tim/Vodafone che, in contemporanea, avevano modificato le loro tariffe (1). E oggi ci e' arrivata la notifica di una multa di mezzo milione di euro per modifica unilaterale e sistematica dei piani tariffari senza fornire adeguate informative al consumatore. All'Antitrust avevamo evidenziato: - la convergenza tra telefonia fissa e mobile e' ormai una realta'; - Telecom Italia e' sicuramente il dominus del mercato italiano, e l'istruttoria che l'Autorita' ha in corso nei confronti dell'ex monopolista, potrebbe ulteriormente certificarlo; - Vodafone, sia acquistando Tele2 (ora Opitel), sia fornendo tramite rete mobile servizi analoghi a quelli su filo, ormai e' -e sempre piu' diventera'- un fornitore di servizi globale; - la telefonia mobile e' stata ed e' quella che maggiormente genera valore aggiunto per i gestori; - la regolamentazione delle tariffe di terminazione in Italia -che assicura alti introiti ai gestori mobili con molti utenti- garantira' ancora per molto tempo un vantaggio notevole a Tim-Telecom Italia e Vodafone rispetto ai concorrenti (fissi e mobili). La strategia di Vodafone e Tim-Telecom Italia di aumentare i prezzi in contemporanea, quindi, non solo danneggiava nell'immediato i consumatori con costi piu' elevati, ma pregiudicava in modo preoccupante anche il livello di concorrenzialita' futura dell'intero settore. A questo punto siamo contenti che l'Autorita' abbia applicato il massimo della multa (sempre troppo poco a nostro avviso rispetto al business illegale che ne e' maturato a suo tempo), ma evidenziamo come questo arriva con un ritardo gigantesco rispetto al misfatto e che le vittime che vorrebbero rifarsi per le illegittime imposizioni saranno molto poche. E' una strategia che i gestori duopolisti (Tim e Vodafone) e non solo, conoscono e applicano molto bene: agire anche in palese violazione delle norme esistenti, tanti i provvedimenti dell'Autorita' giungeranno in forte ritardo e di importi che a loro converra' pagare perche' molto inferiori rispetto al business che hanno gia' incassato e che difficilmente dovranno rispedire al mittente. Questo e' il risultato del nostro ordinamento in materia, foriero di illegalita' e danni economici per la comunita' e per i consumatori. L'alternativa? Giudizi molto piu' veloci e multe di importi cento volte superiori e legati percentualmente al fatturato delle specifiche aziende. Ma questo e' solo il nostro pensiero..... (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=230985 Sicurezza. Si rincorre l'emergenza, girando a vuoto. Un poliziotto ogni 134 abitanti. Manca il coordinamento. Per la sicurezza si rincorre l'emergenza. Non si riesce a prendere decisione ragionate e non dettate dall'emergenza. Oggi c'e' il problema degli stupri, ieri quello dei clandestini, l'altro ieri quello delle rapine e cosi' via. Un ministro propone l'intervento dell'esercito dando, implicitamente, dell'incapace ad altro ministro, un altro propone le ronde ripetendo l'accusa, qualcuno ragiona, finalmente. Il ministro Renato Brunetta, dichiara che "ci sono pero' troppi corpi di polizia, spesso non coordinati tra loro." E' quello che sosteniamo da tempo. Vediamo. Nel nostro Paese c'e' un poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e novantenni compresi. I corpi di polizia sono composti dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Penitenziaria e dal Corpo Forestale per un totale di 331mila addetti ai quali vanno aggiunti quelli della Polizia Provinciale e Municipale che ammontano a circa 60mila unita'. Il totale fa 391mila poliziotti cui aggiungere il personale della vigilanza privata che sono circa 50mila. L'Italia e' quindi protetta da ben 441mila poliziotti, tra pubblici e privati, il che significa, appunto, 1 poliziotto ogni 134 abitanti, neonati e ottantenni compresi. Probabilmente siamo il Paese europeo con il maggior numero di poliziotti per abitante. Ironia della sorte non riusciamo ad avere un numero unico (il 112) per le emergenze, come ci impone l'Unione europea con una direttiva (del 1998!!!) il che ha provocato una sentenza di condanna della Corte di giustizia. Insomma, con il coordinamento, che auspichiamo da anni "si raggiungerebbe maggiore efficienza, minori costi, piu' operativita' e piu' poliziotti e carabinieri per strada" come sostiene il ministro Brunetta. Sarebbe utile, per tutti, evitare battute da osteria e rimboccarsi le maniche. Peccato originale ed eutanasia Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=250420 La guerra alle smart drugs di Giovanardi e della Procura di Ferrara. Quanto ci e' costata? Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sulla politica delle droghe, ha lanciato una vera e propria guerra al libero pensiero. La sua strategia antidroga e' ormai incentrata sul reato d'opinione: chiunque non amplifichi il messaggio proibizionista e repressivo e' da perseguire penalmente. E' emblematico il caso della Procura di Ferrara, che, sollecitata e applaudita dal sottosegretario, aveva dato il via nel novembre scorso ad una vera e propria crociata contro la vendita legale di semi di canapa, libri, cartine per sigarette e attrezzature per la coltivazione di cannabis e altre 'smart drugs'. Con blitz in 108 citta' italiane e oltre 150 perquisizioni, erano stati stati arrestati dieci proprietari di negozi e sequestrati 19 siti Internet e 79 negozi e distributori automatici. L'accusa era appunto basata sul reato d'opinione di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti. Ma il Giudice del Riesame del Tribunale di Ferrara ha sonoramente bocciato la stravagante tesi della Procura e del sottosegretario, dando ragione a numerosi imputati e dissequestrando il materiale. Non solo. Quell'operazione e' stata sconfessata persino da altre procure che, una volta ricevuti gli atti per competenza territoriale, hanno richiesto l'archiviazione delle accuse. I costi per il cittadino di questa inutile e dannosa operazione sono sicuramente nell'ordine di centinaia di migliaia -forse milioni- di euro. Per questo, insieme al senatore Marco Perduca, ho depositato un'interrogazione parlamentare, predisposta in collaborazione con l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) e indirizzata al ministro della Giustizia e alla Presidenza del Consiglio per sapere: - il costo complessivo dell'operazione lanciata dalla Procura della Repubblica di Ferrara (indagini e procedimenti giudiziari, impiego del personale di polizia giudiziaria, detenzione preventiva, etc.); - il ruolo svolto dal sottosegretario Carlo Giovanardi, ed in particolare quali direttive e suggerimenti ha offerto al P.M. di Ferrara in merito all'operazione; - se il ministro intenda inviare ispettori presso la Procura della Repubblica di Ferrara per accertare l'operato del P.M.. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=250339 Le stelle degli alberghi. La bufala del Governo: tutto cambia per restare come prima Lo scorso 11 febbraio e' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Governo, dipartimento del Turismo, che ridefinisce la classificazione degli alberghi in base alle stelle (1). Un'iniziativa molto attesa, da consumatori e operatori del settore, per cercare di avere un'offerta univoca e facilmente intellegibile sul territorio nazionale e in linea con le classificazioni simili in altri Paesi d'Europa e del mondo. Fino ad oggi, per esempio, tra un albergo a due stelle di Trapani, c'era un abisso rispetto ad altrettante stelle a Rimini o a Bolzano, non solo nella qualita' ma anche nel prezzo: l'assegnazione delle stelle e' oggi decisa dalle Regioni in base a specifici regolamenti che, visto il risultato, sono molto diversi da territorio a territorio. Entusiasmo generale quindi, e elogi al sottosegretario con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla. Presi anche noi da tanto entusiasmo (sono molte le lamentele e le segnalazioni di disguidi che arrivano al nostro servizio di consulenza "Cara Aduc"), abbiamo cominciato a darci da fare per cercare di rendere pratico in lettura ed uso il decreto 21/10/2008, cosi' come facciamo con le varie "schede pratiche" a disposizione di consumatori ed operatori sul nostro sito Internet. Ma ci siamo subito fermati. Il decreto e' una bufala!! Che tutto promette e nulla cambia o -meglio- forse potra' cambiare qualcosa, ammesso che sara' ancora in vigore, tra qualche secolo. Si', proprio tra qualche secolo. Siamo esagerati? Leggendo il decreto, a parte le premesse piene di buone promesse e intenzioni, per far capire come stanno le cose, ecco cosa dicono due articoli cruciali: - in base all'art.3, la nuova classificazione non riguarda gli alberghi esistenti ma solo quelli nuovi e quelli ristrutturati (2). Quindi o c'e' un terremoto in tutto lo Stivale per cui quasi tutti gli alberghi dovranno essere ristrutturati o riedificati come nuovi, oppure per qualche secolo (grossomodo la durata media di un edificio), la classificazione a stelle continuera' ad essere identica a quella attuale. Ovviamente le regioni possono fare in modo diverso, ma, per l'appunto, possono e non devono... aspettiamo il terremoto... - Ma il Governo (forse consapevole dei limiti dell'art.3?) ha cercato di venire incontro alle esigenze di uniformita' e standard di qualita' con l'art.6 (3), istituendo un sistema di rating, associato alle stelle, che consenta la misurazione e la valutazione della qualita' del servizio reso ai clienti. Una sorta di toppa, quindi, per la iper-relativita' dell'art.3? No, anche qui una bufala, perche' le stelle sono quelle dell'art.3 e gli alberghi vi aderiscono solo su base volontaria. A che serve, oltre a dire che c'e'? Che tristezza! Ci hanno preso in giro. E pensare che credevamo che l'univocita' della classificazione alberghiera a stelle potesse servire a tutti... evidentemente non avevamo dato il sufficiente credito ai poteri corporativi delle specifiche categorie che, invece, pare siano ben ascoltate dal Governo che, per l'ennesima volta, dimostra di esser sordo alle esigenze dei consumatori e della democrazia economica (1) http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2009-02-11&task=dettaglio&numgu=34&redaz=09A01326&tmstp=1234515362695 (2) (maiuscole e grassetti sono nostri). Art.3. Gli standard minimi di cui al presente provvedimento sono definiti in relazione all'apertura di nuovi alberghi o alla ristrutturazione di quelli esistenti. ..... Per GLI ALBERGHI GIA' ESISTENTI, per i quali e' comunque escluso l'obbligo di adeguamento ai requisiti strutturali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano POTRANNO EVENTUALMENTE disporre, d'intesa con il Governo, nell'ambito delle iniziative di recepimento da adottare ENTRO TRE ANNI motivate differenti modalita' di disciplina e di adeguamento per specifiche strutture. (3) (maiuscole e grassetti sono nostri). Art. 6. Al fine di accrescere la competitivita' promo-commerciale internazionale e di garantire il massimo livello di tutela del turista, viene istituito ed introdotto, su base nazionale, un sistema DI RATING, associabile alle stelle, che consenta la misurazione e la valutazione della qualita' del servizio reso ai clienti. A tale sistema aderiscono, SU BASE VOLONTARIA, i singoli alberghi. Sardegna. Abolire le province, appello a Cappellacci e Berlusconi Abolire le province sarde, almeno le ultime quattro che incredibilmente sono state istituite tre anni fa. Oggi la Sardegna ha otto province: Cagliari, Carbonia-Iglesias, Nuoro, Olbia-Tempio, Ogliastra, Oristano, Medio Campidano, Sassari, con una popolazione complessiva di 1.668.128 abitanti su 24mila kmq, che si ripartiscono per abitanti tra Cagliari (543.310 abitanti) e Ogliastra (58.389 abitanti!). A cosa servono otto province non e' dato di sapere, o meglio, e' chiaro a tutti. Se proprio si vuole, si potrebbero istituire solo tre province da mezzo milione di abitanti ciascuna (come era un tempo). Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, prima del suo arrivo a Palazzo Chigi aveva proposto l'abolizione, o la razionalizzazione, delle province. Ebbene la Sardegna potrebbe essere il banco di prova della volonta' di razionalizzare la nostra amministrazione, offrire servizi con efficienza e minori costi. Un analogo appello lo rivolgiamo al neo presidente della regione Sardegna, Ugo Cappellacci. Riusciranno i due presidenti a dare un segno tangibile della volonta' di cambiare il Paese? O dovremmo rassegnarci a vivere in caciccati? Milleproroghe e call center selvaggi. Sta per diventare legge anche col voto della Camera. E' come autorizzare un alcolista a guidare ubriaco per evitare la crisi del settore vitivinicolo "E' abrogato il comma 1-bis dell'articolo 44 del disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207". E' l'emendamento che avevamo intenzione di proporre per la sottoscrizione e presentazione a tutti i deputati, ma visto che si va all'ennesimo voto di fiducia, e' tempo perso. Questo comma 'regolarizza' l'uso delle banche dati illegittime da parte delle societa' di call center fino alla fine del 2009 (1). Dopo l'approvazione al Senato, il provvedimento, inserito nel cosiddetto decreto Milleproroghe, e' al vaglio della Camera dei deputati, per l'approvazione definitiva. Si pensava che un simile obbrobrio sarebbe stato cassato in seconda lettura, invece e' sicuro che venga posta dal Governo la fiducia, rendendo impossibile la modifica. L'emendamento, definito salva call center, e' un insulto a tutti gli italiani. Se la Camera l'approvasse: - delegittimerebbe il Garante della Privacy, che con suoi provvedimenti aveva vietato l'uso di banche dati in cui sono inseriti i nomi di chi non ha fornito il proprio consenso. Cittadini che vengono continuamente importunati da telefonate di venditori di servizi telefonici, tv a pagamento, corsi di inglese, vacanze, ecc.; - legittimerebbe il comportamento illecito di societa' che in questi anni hanno permesso l'attivazione di linee Adsl anche ad anziani che non hanno mai toccato una tastiera di computer. Il motivo nobile della decisione e' il rischio licenziamento per gli operatori dei call center. Ma e' cosi' che si tutela l'occupazione, dando privilegi a societa' che negli anni si sono comportate al di fuori della legge? Il provvedimento non e' il solito incentivo, spesso inutile, ad aziende decotte. E' un'istigazione a delinquere, una sorta di condono rafforzato: non solo stende un velo sulle magagne passate, ma autorizza l'illecito anche per i prossimi nove mesi. E' come se si dicesse a chi abitualmente guida ubriaco: puoi continuare cosi' fino a Natale, a patto che bevi vino italiano, evitando che i produttori di Chianti licenzino i vignaioli. E' come se si dicesse agli speculatori edilizi, non di piccoli abusi, ma quelli che hanno costruito interi quartieri senza licenze, di continuare a cementificare per altre 40 settimane, cosi' non si licenziano gli operai. E' come se si dicesse che e' permesso a banche e Poste di continuare a vendere prodotti finanziari ipercomplessi a pensionati non amanti del rischio, per evitare la crisi nel settore finanziario. Ma che logica e' questa? E' con questi metodi che si salvano i posti di lavoro? Il provvedimento e' passato al Senato con voto bipartisan. I futuri martellati da call center selvaggio sanno, cosi', chi ringraziare. (1) "I dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base di elenchi telefonici pubblici formati prima del 1 agosto 2005 sono lecitamente utilizzabili per fini promozionali sino al 31 dicembre 2009, anche in deroga agli articoli 13 e 23 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, dai soli titolari del trattamento che hanno provveduto a costituire dette banche dati prima del 1º agosto 2005." Sicurezza e criminalita'. Allarmismo provocato dai media. Coordinare le forze di polizia Sembra proprio il teatrino della politica ("p" minuscola) che tanto infastidisce il nostro presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al quale, pero', non si sottrae, anzi, sembra che ne segua le regole. I media, in particolare i Tg, pompano una notizia criminosa, i cittadini si impauriscono, il governo fa la faccia dura e annuncia provvedimenti draconiani, gli elettori ringraziano (con il voto). Un recente convegno della Fondazione Unipolis ha dimostrato che, addirittura, ad una diminuzione dei reati e ad un aumento dell'enfatizzazione dei media corrisponde una crescita dell'insicurezza dei cittadini e una richiesta di presenza istituzionale (1). Cosi' si propone l'Esercito che con i suoi 3.000 soldati (pari allo 0,7% delle forze di polizia) dovrebbe garantire l'ordine. Chissa' cosa potranno fare i para' della Folgore contro i ladri di auto. C'e' in atto una pesante crisi economico-finanziaria e, ovviamente, per coprire questa realta' si accentua qualcos'altro. E' una vecchia tecnica: si chiama mimetizzazione, ovvero cortina fumogena. Perche', invece, non si coordinano i 431mila poliziotti (pubblici e privati, uno ogni 134 abitanti, neonati e ottantenni compresi) invece di produrre tante chiacchiere e poco costrutto? A che serve varare leggi piu' dure, per questo o quel reato, se poi non si riescono ad applicare? (1) http://www.fondazioneunipolis.org/eventi/Pagine/LasicurezzainItaliasignificati,immagineerealt%C3%A0.aspx Pubblico registro automobilistico. A cosa serve? Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' Oggi ho rivolto, insieme al senatore Marco Perduca, un'interrogazione al ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, a proposito del Pra, pubblico registro automobilistico, istituito nel 1927 e gestito dall'Aci, che si occupa di certificare la proprieta' delle autovetture immatricolate in Italia. Ogni possessore di un autoveicolo ha ed e' tenuto ad avere, pero', anche il libretto di circolazione, che viene rilasciato dalla Motorizzazione civile (Ministero dei Trasporti) e che documenta la proprieta' dei veicoli. Nei fatti, abbiamo una duplicazione di strutture e di produzione di atti che costano al contribuente e creano problemi all'utente, mentre sarebbe sufficiente aggiungere una riga che certifichi la proprieta' di un veicolo nel libretto. Gia' nel 1995, l'abolizione del Pra e' stata oggetto di una proposta di referendum popolare, sostenuta dal movimento dei Club Pannella - Riformatori e dal mensile Quattroruote assieme ad altre 12 associazioni, che fu rigettata dalla Corte Costituzionale per "eterogeneita' della materia". Ora, come suggeritoci dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), chiediamo al Ministro se non intenda considerare l'unificazione dei due documenti di immatricolazione e di proprieta', l'unificazione dell'Archivio nazionale dei veicoli (Anv) e del Pra, e la privatizzazione dell'Aci, ente ora pubblico che ha proventi diversi, trasformandolo in libera associazione sottoscritta dai cittadini interessati. Sono proposte che consentirebbero la semplificazione delle procedure documentali e la riduzione delle spese per i cittadini automobilisti, e una razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica relativa alla gestione amministrativa dei diversi uffici preposti. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=250681 Sanita'. Il presidente di Laziosanita' ignora clamorosamente la differenza fra pillola del giorno dopo e pillola abortiva Chiunque si occupi, anche marginalmente di diritti della maternita', conosce la differenza fra pillola del giorno dopo (un farmaco anticoncezionale da assumere entro 72 ore dal rapporto sessuale) e la pillola Ru486 (farmaco abortivo da assumere entro la settima settimana di gravidanza). Ma cosi' non e' per il massimo dirigente dell'organo tecnico-scientifico del sistema sanitario della Regione Lazio. Due giorni fa abbiamo pubblicato sul nostro notiziario quotidiano "Aduc Salute" una notizia dal titolo "Presidente Laziosanita' chiarisce: la pillola abortiva e' abortiva" (1). La tautologia aveva l'intento di sottolineare con grezza ironia l'inutilita' della nota del presidente di Laziosanita' Lucio d'Ubaldo, che e' anche senatore della Repubblica, che intendeva cosi' mettere in guardia sulla ovvia efficacia abortiva della Ru486, anche detta pillola abortiva. Sinceramente non avevamo dato troppo peso a questa banale dichiarazione. Ma oggi riceviamo un chiarimento da parte delle promotrici della campagna 'Pillosissima 2009' che, nel chiedere la disponibilita' della pillola del giorno dopo (anticoncezionale) in regime di pronto soccorso, avevano evidentemente spinto il presidente di Laziosanita' a reagire confondendo la pillola del giorno dopo con quella abortiva Ru486. Se cotanta ignoranza puo' purtroppo essere considerata qualita' diffusa fra i parlamentari, sorprende che provenga dal responsabile di un'agenzia di sanita' pubblica il cui scopo e' "fornire informazioni e conoscenze scientifiche utili per il governo e la gestione del Servizio Sanitario Regionale" anche attraverso supporto tecnico-scientifico all'Assessorato alla Sanita' (Legge regionale n. 16/1999). Insomma, se anche la voce della scienza e' controllata dai partiti politici, stiamo freschi! (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=250464 La catena di sant'Antonio per un detergente cancerogeno che cancerogeno non e' Un tempo la catena di Sant'Antonio si effettuava con le lettere, oggi si e' passati alle piu' comode e-mail, che costano meno e soprattutto si diffondono piu' rapidamente. Quel che rimane costante invece e' la non attendibililita' del contenuto (diremmo stupidita', ma non ce lo permettiamo) che purtroppo fa ancora presa, perche' stimoli riflessi incontrollati di paura. Circola, infatti, e di nuovo, la "notizia" che un noto componente di shampoo e saponi e' cancerogeno. L'annuncio viene dall'America e oltre a contenere presunte affermazioni di produttori del tipo "Si', sappiamo che il lauril solfato sodico e' cancerogeno ma non possiamo farne a meno", contiene inviti all'acquisto (!!!) di prodotti che non contengono il pericoloso cancerogeno. Si tratta del lauril solfato sodico (sodium laureth sulfate o SLS), un tensioattivo che migliora la capacita' di penetrazione dell'acqua nello sporco e quindi pulisce piu' a fondo. L'effetto visivo e' quello di abbondante produzione di schiuma. Il lauril solfato sodico viene estratto dalla noce di cocco o di palma e il Comitato europeo per la sicurezza dei cosmetici ne ha escluso la cancerogenicita'. Un uso frequente e massiccio puo' certamente provocare irritazione della pelle, in particolare nelle persone sensibili, ma la cancerogenicita' e' puro frutto di fantasia. Mister Prezzi. A cosa serve visto che fa cose che gia' fanno altri? Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' Il dottor Antonio Lirosi, nominato la scorsa legislatura Garante per la sorveglianza dei prezzi dal ministro Pierluigi Bersani, dimessosi recentemente da tale incarico, e' stato sostituito il 12 febbraio 2009 da Luigi Mastrobuono, nominato dal Ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola. Mastrobuono continuerà altresi' a svolgere l'incarico di capo del Dipartimento impresa e internazionalizzazione del Ministero, al cui interno si trova la Direzione generale Mercato, concorrenza, consumatori, vigilanza e normativa tecnica che fornisce supporto tecnico-economico al Garante. L'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), avverte: il compito del Garante (Mister Prezzi) e' di porre sotto osservazione i prezzi dei beni per mettere al riparo i consumatori da eventuali anomalie speculative, ma per questa funzione gia' esistono gli Osservatori sui prezzi, a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale, ci sono poi la Direzione per la tutela dei consumatori del Ministero dello Sviluppo economico, l'Istat, l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) e vari istituti pubblici e privati. Risulta pertanto che questa istituzione, espletando una funzione che dovrebbe essere gia' competenza di altri enti, rappresenti un esborso di denaro pubblico non indispensabile e opportuno. Per queste ragioni, insieme al senatore Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione al Ministro dello Sviluppo economico, per sapere: quanto e' costata finora allo Stato l'istituzione del Garante per la sorveglianza sui prezzi e se il Ministro non ritenga di voler razionalizzare l'operato dei vari enti e cariche preposti alla stessa funzione di sorveglianza dei prezzi, al fine di garantire un servizio efficiente al cittadino consumatore con una riduzione della spesa pubblica destinata a tale servizio. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=250689 Testamento biologico. Organizzarsi da subito per bypassare legge incostituzionale targata Opus Dei e sfuggire alla tortura di Stato Poiche' difficilmente potra' essere bloccata l'approvazione della legge sul testamento biologico targata Opus Dei, e' necessario da subito attrezzarsi a bypassarla. In ogni suo comma, il testo Calabro' demolisce sistematicamente la volonta' del paziente. Non solo idratazione e nutrizione artificiale, ma in caso di rischio di vita, qualsiasi trattamento puo' e deve essere imposto dal medico, dagli antibiotici alle operazioni chirurgiche piu' invasive. Un testo di legge ordinaria che di fatto pretende di cancellare un diritto costituzionale: "Nessuno puo' essere obbligato a un determinato trattamento sanitario" (articolo 32). Per questo, oltre a redigere l'inutile 'testamento biologico' Opus Dei, che dovra' essere sottoposto all'approvazione di un medico e di un notaio, e' necessario redigere anche un testamento biologico vero, completo e comprensivo di tutte le proprie volonta'. E' con quel documento che il cittadino potra': 1. ricorrere alla giustizia per ottenere il rispetto di un diritto fondamentale e inviolabile previsto dalla Costituzione. Indipendentemente dalla legge ordinaria, il giudice non potra' non ottemperare ad un precetto di rango superiore. In questa ottica, e' necessario creare un network di legali su tutto il territorio nazionale, disposti da subito a perseguire questo obiettivo. Ci vorranno anni, ma questa legge verra' senza dubbio marginalizzata dalla giustizia, se non annullata per incostituzionalita'. 2. recarsi all'estero, in qualsiasi Paese dell'Europa occidentale, e ottenere il rispetto delle proprie volonta' scritte. Non esiste infatti Paese moderno e democratico che imponga trattamenti sanitari contro il volere del paziente. In questa ottica, e' necessario anche organizzare una rete ospedaliera europea disponibile ad accogliere i pazienti italiani che hanno redatto un testamento biologico. Siamo certi che troveremmo moltissimi medici disposti ad aiutare dei concittadini europei a sfuggire alla tortura di Stato. Sicurezza e realta' Ecco la vignetta di Joshua held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=250857 Alberghi. Il Governo contro il turismo in Italia E' proprio contro la promozione del turismo in Italia il recente provvedimento del Governo, dipartimento del Turismo, che ridefinisce la classificazione degli alberghi in base alle stelle, "Definizione delle tipologie dei servizi forniti dalle imprese turistiche nell'ambito dell'armonizzazione della classificazione alberghiera"(1). Con l'apertura di nuovi Paesi al turismo si ha, a parita' di prestazioni, costi notevolmente inferiori. Cosa dovrebbe fare l'Italia? Aumentare la qualita' dei servizi e delle strutture, direbbe Lapalisse. E' chiaro a tutti che un albergo classificato tre stelle della Calabria non puo' essere paragonato minimamente a un tre stelle dell'Alto Adige. Occorreva, quindi, livellare in alto la qualita' delle strutture alberghiere esistenti in modo tale che, a prezzi maggiori rispetto ad altri Paesi, corrispondesse comunque una qualita' superiore. Il decreto del Governo ignora completamente questo assioma e impone la nuova classificazione solo ai nuovi alberghi o a quelli ristrutturati, per tutti gli altri rimangono le "stelle" precedenti (2). Come rispondera', probabilmente, il Governo alla crisi del turismo in Italia? Semplice: diminuira' le tasse al settore e/o prevedera' incentivi economici all'industria alberghiera. Sara', quindi, il contribuente a farsene carico con le proprie tasse e l'utente che avra' strutture turistiche piu' care di quelle esistenti all'estero, verso le quali tendera' a trasferirsi, con buona pace della sottosegretaria con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla. (1) http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2009-02-11&task=dettaglio&numgu=34&redaz=09A01326&tmstp=1234515362695 (2) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=250467 Call center selvaggio riparte 'alla grande': telefonate anonime e balle mastodontiche per gli utenti, grazie al Parlamento Di seguito due segnalazioni giunte ieri, dopo che il Parlamento ha permesso alle societa' di call center di continuare ad usare banche dati illegittime fino al 31 dicembre 2009 (1). La prima riguarda una chiamata rigorosamente anonima, la seconda il tentativo di Tele2 (gruppo Vodafone) di rifilare un contratto con una balla: Telecom ci ha ceduto tutte le utenze della sua strada. Oggi ho ricevuto, dopo qualche semestre di tranquillita', due chiamate indesiderate in cui si proponeva il solito passaggio a diverso gestore telefonico, naturalmente la chiamata era anonima. Probabile che la "proroga" al 31 dicembre stia gia' incoraggiando i molestatori a riprendere a tormentare la gente praticamente quotidianamente. E' possibile difendersi, tenuto conto che la telefonata è per ovvi motivi sempre ANONIMA e alla richiesta di dati dell'azienda i molestatori riattaccano il telefono? Ho ricevuto una telefonata con cui mi si informava che dal prossimo mese la mia utenza e tutte quelle della mia via passeranno in gestione a TELE2 perchè la Societa' ha ricevuto la concessione da parte della Telecom. E che di conseguenza anche la bolletta telefonica mi arriverà da TELE 2. Sospettando qualcosa di anomalo ho chiamato il 187 e mi hanno risposto che lo sanno, ma non possono intervenire. Ho provato con il 112 ma senza ottenere risultato. Se avesse risposto qualche familiare ed avesse risposto in modo piu' conciliante che sarebbe successo? Possibile che queste cose non possano far cessare subito senza attendere le conseguenze successive, sempre poi fastidiose lunghe e difficilmente risolvibili. Come prevedibile, non solo i call center legittimamente (dopo l'autorizzazione del Parlamento) disturbano utenti che non avevano fornito alcun consenso allo spamming telefonico, ma si sono ringalluzziti e raccontano le balle piu' assurde per chiudere contratti. Il consiglio di denunciare tale pratica al Garante della privacy continuiamo a fornirlo agli utenti che si rivolgono all'Aduc per una consulenza, ma ci domandiamo che senso abbia, se e' il Parlamento che autorizza i furbi a martellare con continue telefonate e furbizie tutti gli italiani, inclusi anziani e bambini? (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=250567 http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=249315 Cordone ombelicale e biobanche private: un appello al Governo per la conservazione delle staminali La situazione normativa per la conservazione delle staminali del cordone ombelicale e' basata su ordinanze che si sono succedute nel tempo, consentendo, dal 2001, solo la donazione pubblica. Alla fine del mese di febbraio scadra' l'ultima e, dopo che il "milleproroghe" ha cancellato la legge che avrebbe potuto permettere la conservazione autologa solidale, crediamo sia opportuno sollecitare un intervento del Governo. Per questo aderiamo e promuoviamo l'appello in merito delle biobanche private al Presidente del Consiglio. Negli ultimi 7 anni circa il 98% delle cellule staminali del cordone ombelicale sono state gettate come rifiuti organici, nonostante la loro indiscussa utilita' attuale e prospettica per fini terapeutici: circa 4 milioni di campioni cordonali sottratti a qualsiasi uso!! Sono ben note, e utilizzate in tutto il mondo, le terapie e le ancor piu' numerose sperimentazioni scientifiche e cliniche fondate sull’utilizzo di queste staminali. In proposito, l'appello delle biobanche recita: "In questa situazione, l’esigenza della collettivita' e delle imprese del settore e' e deve essere convergente verso l’adozione di provvedimenti normativi idonei a consentire di mantenere questo prezioso patrimonio biologico a disposizione della cittadinanza o delle famiglie per future terapie e non vi e' modo di comprendere e condividere ogni tipo di contrapposizione tra donazione eterologa e conservazione autologa, attesa l’abbondanza di campioni da destinare all’una ed all’altra finalita'. Tantomeno in Italia potra' ipotizzarsi di riservare alle sole biobanche pubbliche l’offerta a pagamento di un servizio di conservazione autologo, considerati gli stringenti vincoli europei in materia di monopoli pubblici, distorsione della concorrenza ed aiuti di Stato. Pertanto, l’unica soluzione in grado di impedire che le cellule staminali dei neonati italiani seguitino ad essere gettate via e' lo sviluppo della consuetudine della donazione pubblica eterologa e della conservazione privata autologa da parte delle famiglie". L'appello sollecita: - la diffusione di una incisiva cultura della conservazione e donazione delle cellule staminali cordonali, quale patrimonio individuale e collettivo che non deve seguitare ad essere disperso come e' finora accaduto; - di permettere alle biobanche private di effettuare una corretta e completa informazione ai genitori; - di semplificare l'iter amministrativo per l'esportazione delle staminali per la loro conservazione presso banche estere definendo anche le modalita' operative di raccolta nei punti nascita; - di permettere che nel rispetto della normativa europea anche le strutture private possano essere autorizzate per la conservazione delle cellule e dei tessuti. Queste le biobanche promotrici dell'appello: Cryo-Save Italia, Future Health Italia, Futura StemCells, IMS (Innovative Medical Solution), Salus Futura, SmartBank Italia, Stemway Biotech A questo link l'appello integrale pubblicato sul notiziario quotidiano "Aduc Salute": http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=251085 Residenze sanitarie assistenziali. La nuova legge regionale non ferma il Tar Toscana. Nuovamente bloccate le richieste illecite di denaro ai parenti dei degenti Nonostante la legge regionale Toscana n. 66 del 2008, il Tar regionale si pronuncia nuovamente con una ordinanza che sospende le dimissioni di una anziana signora fiorentina degente nella RSA "Il Giglio" di Firenze (ex Rsa Canova) e inibisce l'accollo della quota sociale ai parenti (1). La nuova legge regionale Toscana n. 66 del 2008 istitutiva del "Fondo per la non autosufficienza", con la quale la Regione Toscana ha tentato di bloccare la battaglia Toscana sulle rette RSA, non ha fermato i cittadini dal rivendicare i propri diritti previsti dalla legge nazionale (2); ne' ha fermato il Tar Toscana che continua a dare regione agli utenti. Le Rsa pretendono il pagamento delle rette degli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti anche dai parenti dei ricoverati, mentre la legge nazionale stabilisce che paghino solo i ricoverati in base alle loro capacita' contributive e il resto sia versato dal Comune; una situazione che ha costretto molte famiglie ad indebitarsi fino all'inverosimile. Si e' rivolto all'Aduc il figlio si una anziana signora malata di Alzheimer gia' degente nella Rsa Canova da diversi anni. Nel novembre del 2008 la Rsa Canova gestita dalla Asp Montedomini e' stata venduta con gara di aggiudicazione alla societa' Coop.a.r.l. Punto Service della provincia di Vercelli che ha acquistato l'immobile e ottenuto la gestione dei posti in convenzione con Comune e Asl cambiando nome ne "Il Giglio". L'avvicendamento nella gestione ha riservato agli utenti del servizio e ai loro parenti tante sorprese negative. La Punto Service ha "dimenticato" di aver vinto una gara per la gestione di un servizio pubblico, ed ha chiesto a tutti i degenti in convenzione e ai loro parenti il pagamento della retta in qualita' di privati, facendo firmare loro dei veri e propri contratti con i quali questi si impegnavano a pagare. In secondo luogo, quando il signor X (figlio della signora degente) si e' rifiutato di pagare, consapevole dei propri diritti, ha iniziato a ricevere telefonate e lettere raccomandate da parte della Punto Service in cui si minacciava di dimettere la signora entro pochi giorni se non avesse pagato (3). A nostro avviso, come in altre occasioni abbiamo gia' denunciato alla Procura della Repubblica, si tratta di un grave tentativo di estorsione ai danni di soggetti particolarmente deboli. Il signor X ha, allora, impugnato le nuove richieste di pagamento e le minacce di dimissione, cui il Tar Toscana ha posto tempestivamente fine. L'udienza finale e' stata fissata per il 5 novembre 2009, quando il Tar Toscana si pronuncera' anche sulla legge regionale contestata e sulle richieste di rimborso delle rette pagate nel corso degli anni e di risarcimento dei danni subiti dal signor X e da sua madre. (1) Il testo integrale dell'ordinanza del Tar Toscana: http://www.aduc.it/dyn/rsa/20090220-rsa-tar-toscana.pdf (2) Rsa. Incostituzionalita' della legge regionale Toscana: ennesimo tentativo a danno delle tasche dei meno abbienti: http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=248320 (3) http://www.aduc.it/dyn/rsa/Rsa-letteraGiglio.pdf Alberghi. A spese del contribuente! Come si declassa il nostro Paese Eravamo stati facili profeti (1). Il Governo, ovvero il ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, si appresta ad intervenire per un "sostegno" al settore alberghiero. Vale a dire che i contribuenti, con le proprie tasse, si dovranno far carico delle agevolazioni per i nuovi hotel. Con molta probabilita', in seguito, verranno gli aiuti ai vecchi alberghi. L'Italia, in trenta anni, e' passata dal primo al quinto posto al mondo per presenze turistiche, dopo Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina. Vero e' che si sono aperti al turismo nuovi Paesi (Spagna e Cina) ma e' anche vero che la Francia e gli Stati Uniti sono sempre stati Paesi accessibili. Il motivo di questo arretramento e' stato, ed e', la mancanza di adeguamento del settore turistico alle nuove esigenze, insomma, si sono seduti pensando che il mare, il sole, la natura e l'arte fossero sufficienti a garantire lo stellone italico. Ora il ministro Scajola vuol mettere la classica pezza per coprire il buco visto che sono a rischio 150mila posti di lavoro (4 miliardi in meno di fatturato e una perdita di 40mila posti di lavoro solo tra il 2007 e il 2008) e il turismo rappresenta il 13% del Pil. La sottosegretaria con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, assicura "un pressing senza precedenti per far riacquistare al settore centralita", dimentica, pero', che la recente "sua" classificazione degli alberghi in base alle stelle e' una bufala (2) tale da far dichiarare a Renzo Iorio, amministratore delegato della multinazionale del settore alberghiero Accor, che "si e' persa l'opportunita' di giungere ad una classificazione coerente con gli altri Paesi europei...". Insomma questo Governo sta facendo di tutto per farci scendere ulteriormente nella graduatoria mondiale del turismo. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=250942 (2) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=250467 I costosi servizi telefonici '894' voluti dal ministero dello Sviluppo Economico Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=251239 Residenze Sanitarie Assistenziali. Il Governo latita sulla incostituzionalita' della legge Toscana. Per ora si vince e si vive grazie alla giustizia Lo scorso 27 gennaio abbiamo fatto presentare una interrogazione parlamentare al Governo perche' intervenisse sulla smaccata incostituzionalita' della legge regionale Toscana sulle rette dei degenti ultrasessantacinquenni non autosufficienti ricoverati nelle Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali). La sen. Donatella Poretti aveva chiesto al Governo se una legge regionale potesse sostenere il contrario di quella nazionale solo per dar man forte alle pretese illegali di Comuni, come quello di Firenze, che agivano in altrettanta illegalita'. Il Governo aveva 60 giorni dall'approvazione della legge regionale (18 dicembre 2008) per intervenire in base all'articolo 127 della Costituzione che gli conferisce potere per una simile richiesta... ma ha deciso di non farlo (1). Per il momento, quindi, la battaglia per il rispetto della legge la dobbiamo portare solo a livello giudiziario perche' il livello politico ci e' ostile: - quello comunale che viola la legge; - quello regionale che fa altrettanta violazione; - quello nazionale che decide di non intervenire (prove generali di federalismo? Se e' cosi'... siamo freschi...). La legge nazionale dice che per queste rette il pagamento e' dovuto al 50% dal Servizio Sanitario Nazionale e l'altro 50% dai Comuni, che possono chiedere un pagamento anche dei pazienti nell'ambito delle loro specifiche capacita' contributive. Alcuni Comuni, e la Regione Toscana, hanno ampliato questa possibilita' di richiesta anche ai parenti diretti dei pazienti. Su questo alcuni pazienti rivoltisi a noi, hanno promosso diverse cause davanti al Tar della Toscana, che sono state vinte anche nel merito mentre, per la legge regionale toscana che e' di recente approvazione, per ora e' stata ottenuta la sospensiva delle richieste in assenza della sentenza di merito. Sentenza di merito che sara' all'esame anche del Consiglio di Stato a cui il Comune di Firenze ha fatto opposizione contro la decisione del Tar Toscana e dove, in corso di prima udienza dove era stata chiesta la sospensiva, il Comune ha fatto marcia indietro solo perche' all'ultimo momento si e' reso conto che avrebbe perso (1). Insomma un intricato e articolato sistema di sentenze, giudizi, corsi e ricorsi che per ora ci vede vincente. Ma che, per quanto possa essere parzialmente risolutivo di casi specifici, non risolve la questione. Per non dover essere un calvario economico e umano per ogni paziente e relativa famiglia, e per non continuare a far guadagnare avvocati e spender soldi alla giustizia, l'unica soluzione e' quella politico-istituzionale, che tarda ad arrivare. Se c'era bisogno di una ulteriore conferma di come le istituzioni sono lontane dal cittadino, la nostra vicenda rappresenta un esempio da manuale: - arroganza di chi ha il potere e lo esercita non come mandato degli elettori, ma per coprire proprie incapacita' amministrative: "non ho i soldi e me ne frego di violare la legge per chiederteli"; - vessatorieta' di norme che tutto tolgono agli utenti: "pensi di aver subito un'ingiustizia? Pagati l'avvocato e vai in causa"; - minacce verso soggetti piu' deboli, economicamente e sanitariamente: "o paghi quanto ti chiediamo o ti buttiamo fuori". Potremmo continuare ma crediamo di aver ben spiegato il tipo di situazione a cui dobbiamo far fronte. A questo punto, quindi, mentre continueremo a fare cause ai vari Tar sui casi specifici, per una soluzione finale occorre aspettare l'eventuale richiesta di intervento della Corte Costituzionale da parte del Consiglio di Stato. Da qui all'estate forse ce la faremo.... (1) Il testo completo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=247943 (2) Il settore specifico del nostro sito Internet con tutte le sentenze in merito: http://www.aduc.it/dyn/rsa La Rai impedisce ai cittadini di disdire il canone-tassa. Come difendersi e combattere arroganza e illegalita' La Rai, insieme all'Ufficio delle Entrate, sta di fatto impedendo ai contribuenti di disdire il canone tv, con richieste illegali di compilazione di 'appositi moduli' e di denari non dovuti. La legge prevede che il contribuente possa fare richiesta di suggellamento dell'apparecchio televisivo e contestualmente cessare di pagare il canone-tassa Rai. Per farlo, e' sufficiente un pagamento pari a 5,16 euro ed una lettera raccomandata a/r, indicando il numero di "abbonamento" e specificando il tipo dell'apparecchio di cui si e' in possesso. La disdetta denunciata entro il 31 dicembre dispensa dal pagamento del canone dal 1 gennaio dell’anno successivo. Abbastanza chiaro, no? No. La Rai, violando la legge, richiede che il contribuente compili un ulteriore modulo, senza il quale -a suo dire- la disdetta non sarebbe valida (http://www.aduc.it/dyn/rai/20090224-rai-modulo.pdf), con anche richieste assurde tipo: "non basta indicare la marca ma occorre anche il modello del vecchio televisore", "occorre una copia del pagamento del canone della persona a cui e' stato donato l'apparecchio", "occorre una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà debitamente compilata, sottoscritta da Lei e dal cessionario o dai cessionari degli apparecchi televisivi, e deve essere corredata dalle fotocopie di un valido documento di identita' suo e dei cessionari", etc. Con questi artificii, la Rai pospone la data di suggellamento ad una data successiva al 31 dicembre 2008, e per questo pretende il canone anche per il primo semestre dell'anno 2009 (euro 54,86 Euro). Un pratica, questa della Rai, illegittima e vessatoria. Ecco come difendersi 1. rispondere con una lettera raccomandata a/r di messa in mora/diffida, spiegando di aver seguito alla lettera la legge in merito al suggellamento e di non dover alcun importo per l'anno 2009. Quindi richiedere un risarcimento del danno per le spese e delle eventuali perdite di tempo necessarie per difendersi da questa illegittima richiesta. Qui la nostra scheda pratica su come redigere una messa in mora: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 Per quieto vivere, si potra' allegare anche il modulo compilato, tenendo presente che sottoscrivendo l'impegno a far entrare la Guardia di Finanza in casa propria non ha alcun valore e non e' vincolante (il suo unico scopo e' intimidire il contribuente che chiede la disdetta). 2. inviare copia di questa messa in mora, nonche' della richiesta di suggellamento e della risposta della Rai alle seguenti autorita': - alla Procura della Repubblica di Torino, chiedendo alla stessa di accertare se non vi sia da parte del dirigente dell'Ufficio delle Entrate che ha inviato la richiesta un abuso di atti d'ufficio. Questo l'indirizzo: Procura della Repubblica - Corso Vittorio Emanuele II, 130 - 10138 TORINO (TO) ; - alla Procura Generale della Corte dei Conti per danno erariale, chiedendo di accertare se non vi sia uno sperpero di denaro pubblico nella preparazione ed invio di lettere e moduli contrari alla legge. Questo l'indirizzo: Procura Generale della Corte dei Conti - Via A. Baiamonti, 25 - 00195 Roma. - al Garante del Contribuente della propria Regione. Qui il modulo per fare ricorso: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebc00e45ce4cf26/224.pdf Gli indirizzi del Garante della propria Regione possono essere trovati qui: http://www.finanze.gov.it/export/sites/default/finanze/documentazione/statuto_contribuente/indgarante.htm Qui il settore specifico sul canone/tassa del nostro sito Internet: http://www.aduc.it/dyn/rai Dalle staminali (americane) anche il "bianco sorriso". L'Italia dorme I ricercatori del College of Pharmacy, nella Oregon State University (USA) (1) hanno scoperto il Ctip2, il "gene del bianco sorriso", ovvero quello che permette la formazione dello smalto dei denti dando vita alle cellule (gli ameloblasti) produttrici dello strato esterno della corona del dente. La scoperta permettera' in futuro di produrre smalto in laboratorio a partire da cellule staminali, per curare carie o anche i problemi dello smalto tipici di chi beve o fuma. E' la parte che mancava ad una ricostruzione integrale del dente visto che gia' si era arrivati, sempre attraverso le cellule staminali, alla ricostruzione della parte interna del dente. Insomma tra qualche anno potremmo "rifarci" i denti eliminando dentiere e protesi. Si conferma, comunque, che la ricerca con le cellule staminali e' la nuova frontiera della medicina, quella che ci consentira' di "ricostruire" in tutto o in parte organi o tessuti del nostro corpo. Il nostro Paese poteva sviluppare il settore della ricerca sulle staminali (visto il deserto in altri campi) e porsi all'avanguardia in questo specifica area. Non si e' voluto iniziare questo percorso e la bocciatura, con l'astensione, del referendum abrogativo della legge 40/2004, ha definitivamente affossato l'esplorazione di nuovi campi della medicina. (1) http://www.pnas.org/ Nucleare. Berlusconi passi dal decisionismo alla decisione. Si ricordi di Scanzano jonico Accordi con la Francia per la costruzione di 4 centrali nucleari entro il 2025? I tempi sono lunghi, chi vivra' vedra'. Intanto, per verificare le reali intenzioni del Governo italiano si dovrebbe procedere ad una verifica, quella, cioe', della individuazione di un sito dove allocare le scorie radioattive. Nel 2003 si era individuato un sito nel comune di Scanzano Jonico (Basilicata) che offriva le necessarie garanzie ma la popolazione locale si ribello', la Giunta regionale (centro-destra) si appello' al Governo (centro-destra), cioe' all'allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che annullo' l'operazione. Il risultato fu che esportammo scorie radioattive in Francia pagando la "modica" cifra di 250 milioni di euro, ovviamente pagati dal contribuente. Se il presidente Berlusconi vuole davvero aprire una nuova fase nucleare prenda una decisione, ora, rendendo operativo il sito di Scanzano Jonico, che' altrimenti ci troveremmo di fronte alla solita sceneggiata italiana, ovvero al solito, come dice il presidente Berlusconi, teatrino della politica. Rimangono, comunque, aperte questioni "minori". Vediamo. Si dice che la scelta nucleare serva a diminuire la nostra dipendenza di fonti energetiche (petrolio) dall'estero, si dimentica, pero' che la tecnologia nucleare e' di importazione, cioe' estera (Francia), che il combustibile (uranio) e' estero (il 58% delle riserve sono in Canada, Australia e Kazakhstan), e che la Francia con il suo 78% di produzione elettrica nucleare importa piu' petrolio dell'Italia. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, dichiara che "Il nucleare dovra' produrre un quarto dell'energia elettrica del Paese (25%)", ma dimentica che la produzione elettrica italiana rappresenta il 18% del nostro fabbisogno energetico complessivo, l'82% del quale (carburanti, etc.) va essenzialmente ai trasporti. L'obiettivo del 25% di Scajola, rispetto al 18% di produzione elettrica, significa che il nucleare sara' il 4,5% del fabbisogno di energia elettrica. Quindi questo nucleare ci fornira' una percentuale limitata di energia elettrica che potrebbe essere ottenuta ottimizzando la produzione, razionalizzando e attuando politiche di sviluppo delle energie rinnovabili. Centrali nucleari Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=251654 Cosmetici. Belle... da morire. Interrogazione parlamentare Belle da morire. Cosi' il titolo di un noto libro dei primi anni '70 quando non esisteva una normativa organica europea sui prodotti cosmetici. L'argomento ritorna di attualita' ogni qual volta si scopre che un componente di un cosmetico e' dannoso alla salute. Oggi questo componente si chiama bishidroxietil biscetil malonamida, sostanza con possibili effetti cancerogeni, mutagenici o nocivi per la riproduzione, proibita dalla normativa europea e italiana (1) che, purtroppo, e' stata trovata nella crema da giorno Rigenera, dell'azienda italiana Collistar. L'allarme viene dal Portogallo che lo scorso novembre l'aveva segnalata al sistema d'allerta europeo (RAPEX) e ripresa dall'organizzazione di consumatori spagnola (Ocu) che l'ha trovata in vendita in alcune profumerie di Madrid. Anche noi abbiamo voluto fare una indagine in alcune profumerie di Roma: su cinque esaminate una (20%) vendeva ancora la crema che riportava nella composizione il componente vietato (confezione Collistar, costo 48,30 euro). Qualunque cosmetico che contenga questo componente e' illegale e non puo' essere commercializzato a decorrere dal 21 febbraio 2008 (!), cioe' da piu' di un anno. Fondi di magazzino? Sta di fatto che la direttiva comunitaria e' del gennaio 2007 e il Decreto ministeriale e' dell'aprile 2007, sono passati quasi due anni e c'erano quindi tutti i tempi tecnici per avviare una operazione di controllo e recupero del cosmetico proibito. Chiediamo al ministro della Salute, Maurizio Sacconi, di avviare una indagine per stabilire l'entita' del fenomeno per lo specifico prodotto e per altri dei quali si dovessero riscontrare pericolose illegalita'. In questo senso una interrogazione parlamentare e' stata preannunciata dalla senatrice Donatella Poretti. (1) Direttiva 2007/1/CE del 29 gennaio 2007, che modifica la direttiva 76/768/CEE del Consiglio sui prodotti cosmetici, per adeguare l'allegato II al progresso tecnico (Testo SEE EEE). Decreto del ministero della Salute del 5 Aprile 2007. Sindacati. Chi e' causa dei suoi mal pianga se stesso Chi e' causa dei suoi mal pianga se stesso. Questa frase potremmo ben applicarla ai sindacati, tutti, che negli ultimi anni hanno prodotto danni alla loro immagine, ai lavoratori e gli utenti. Da almeno tre lustri ripetiamo ai sindacati che la loro controparte e' il datore di lavoro e non l'utente il quale non va tenuto per il collo perche' in questo modo si ottiene quanto richiesto. Nel corso degli anni abbiamo suggerito ai sindacati forme di sciopero "virtuale". Un esempio vale per tutti: si puo' omettere il controllo dei biglietti sui treni, in questo modo il cittadino puo' viaggiare e il danno si trasferisce ai gestori per il mancato introito. Perche' si e' contrapposto il diritto del cittadino-utente a quello del cittadino-lavoratore? Abbiamo piu’ volte fatto proposte per creare sinergie tra le rivendicazioni sindacali e il rispetto delle esigenze dell'utente. La risposta e' stata la riproposizione di metodi che risalgono ai primi del '900. La nuova proposta di regolamentazione dello sciopero solleva una serie di interrogativi: se uno sciopero puo' essere proclamato dai sindacati che rappresentano almeno il 51% dei lavoratori interessati, quali diritti hanno i lavoratori del restante 49%? Come si fa a prevedere uno sciopero "virtuale" a causa del quale si ha la sottrazione della paga e si impone la presenza lavorativa? Insomma, siamo arrivati al "redde rationem" dopo la debacle sindacale sul caso Alitalia, che ha dimostrato tutta l'incapacita' dei sindacati di dare risposte razionali e non corporative ai problemi. Tossicodipendenza. Il Governo vuole smantellare i Ser.T.? Sono ormai anni che e' evidente l'inadeguatezza delle risorse destinate ai Ser.T. (servizi pubblici per la cura delle tossicodipendenze). Da quando l'attuale zar antidroga italiano, Carlo Giovanardi, ha le redini della politica sulle droghe (dal 2001 con piccola interruzione del governo Prodi), il consumo di sostanze stupefacenti e' continuato inesorabilmente a crescere (1). E sono cresciuti anche gli utenti del Ser.T., a fronte di una diminuzione di personale Ser.T. Alle ripetute richieste di fondi da parte dei Ser.T., oggi il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha risposto: di questi tempi "e' inutile" oltre che "non corretto chiedere fondi al Governo" (2). Questa risposta dimostra come questo Governo consideri la tossicodipendenza non gia' una malattia, ma un capriccio da reprimere. L'Esecutivo non si e' certo fatto scrupoli nel sollecitare operazioni di polizia come quella partita dalla Procura di Ferrara che ha coinvolto centinaia di personale delle forze dell'ordine per sequestrare qualche seme di cannabis. Un'operazione che oggi e' stata smontata dai tribunali come illegittima. Per quella singola operazione, durata poco piu' di 24 ore, e' ipotizzabile un costo di alcuni milioni di euro (spese per il personale di polizia, per la carcerazione di decine di individui e altrettanti procedimenti giudiziari) (3). Quante decine e centinaia di milioni di euro sono stati spesi in operazioni simili negli ultimi otto anni, magari per colpire lo studente che coltiva una piantina di marijuana oppure il negoziante che legalmente commercia semi di cannabis? Se solo una minima parte di questi denari fossero destinati ai Ser.T., non saremmo in questa situazione (4). Ma forse, anzi quasi certamente, rientra nel programma ideologico del Governo indebolire ed eventualmente marginalizzare questo servizio pubblico, ripetutamente accusato da autorevoli esponenti della maggioranza di Governo di essere 'centri di spaccio'. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18954 (2) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19319 (3) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19271 (4) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19106 Crocchette per cani alla melamina. Ancora una volta si proteggono gli interessi economici dei produttori invece della salute dei consumatori Non passa settimana senza che il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia non elogi la sicurezza della filiera alimentare italiana. Ogni volta che si e' scoperta la pericolosita' di alimenti importati dall'estero, il ministro ha rivolto appelli al consumo del solo made in Italy. E non sono mancate le rassicurazioni sugli 'eccellenti controlli' del ministero della Salute sui prodotti italiani ogni qualvolta si e' scoperta qualche contaminazione (vedi il caso della mozzarella di bufala alla diossina). E' nuovamente cosi' per le crocchette killer alla melamina. Grazie allo scrupolo di una signora i cui tre cani sono morti contemporaneamente lo scorso agosto, si e' scoperto che una partita di cibo rigorosamente made in Italy aveva livelli altissimi di melamina (560 volte superiore al massimo consentito). Ebbene, ci sono volute le denunce pubbliche di numerose associazioni animaliste, una interrogazione parlamentare (1) e un'inchiesta di un quotidiano (2) per ottenere che il ministero della Salute rendesse noto il nome del produttore (Diusapet, di Marzano-Pavia)! Non solo quindi gli 'eccellenti controlli' non hanno prevenuto il commercio di prodotti pericolosi, ma per giorni e settimane i proprietari hanno continuato a nutrire i propri cani con prodotti potenzialmente letali, non potendo sapere quale marca fosse quella contaminata. Sinceramente, all'eccellenza dei controlli ci crediamo sempre meno, mentre siamo sempre piu' convinti che l'obiettivo di tali rassicurazioni sia in primis quello di non danneggiare economicamente i produttori italiani. Una sorta di protezionismo dichiarativo a tutto danno dei consumatori. (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=251646 (2) http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_28/margherita_d_amico_cani_crocchette_killer_a0013a64-056c-11de-b310-00144f02aabc.shtml Testamento biologico e ddl Calabro'. Editoriale del "National Law Journal": proposta pericolosa per pazienti e funzionamento del sistema sanitario La rivista giuridica statunitense "National Law Journal" pubblica oggi un editoriale in cui definisce pericolosa per i pazienti e per il funzionamento delle istituzioni mediche e sanitarie l'intenzione del legislatore italiano di vietare il rifiuto dei trattamenti salvavita. Facendo riferimento alla realta' Usa, il giurista Yale Kamisar, professore emerito di diritto della University of Michigan, spiega che la maggior parte dei pazienti muore in ospedale o in case di cura, e la maggior parte di loro muore a seguito della decisione di rinunciare a trattamenti vitali. Ne consegue che il divieto di rifiutare terapie salvavita, oltre a sottoporre il paziente "alla merce' di qualsiasi avanzamento tecnologico", potrebbe gettare le maggiori istituzioni sanitarie e mediche in uno stato di caos. "Permettere ad un paziente di morire (se e' suo desiderio) e' una condizione pratica necessaria all'esercizio della medicina", scrive Kamisar. Il rischio per i pazienti non sarebbe solo di essere costretti a vivere per anni e decenni in sostanziale stato vegetativo o ancor peggio di sofferenza. "Se un paziente puo' rifiutare un trattamento salvavita prima della sua somministrazione (e in pochi o forse nessuno ha il coraggio di sostenere che le persone possano essere obbligate a sottoporsi a chemioterapia o dialisi, per esempio), ma non puo' sospenderlo una volta iniziato, molti sceglierebbero probabilmente di non usufruire mai di quei trattamenti". "Ma noi -conclude l'autore- vogliamo incoraggiarli a sottoporsi ai nuovi trattamenti medici, che talvolta possono invece essere utili". Qui l'editoriale: http://www.law.com/jsp/nlj/PubArticleNLJ.jsp?id=1202428553923 ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi GRAZIE ALLA VITA, A MODO MIO Se mai esiste una caratteristica che mi contraddistingue e' quella di non rinnegare niente di cio' che ho fatto nella vita. Attenzione: non sono contenta di tutto, no, e, se mi fosse dato di riviverla, questa vita, vorrei cambiare alcune cose. O meglio, in sostanza, vorrei vivere con un'attenzione piu' vigile per accorgermi in tempo, per esempio, che a volte la famosa "strada stretta" di cui parla l'Evangelo (e che esiste per davvero) puo' essere … un'autostrada, e che, a volte, l'errore in agguato e' quello di pensare: "Ma e' troppo facile!". Il resto -l'apertura alle situazioni e alle persone, con il giusto rispetto e la necessaria passione e tenerezza- verrebbe da se'. Come da se', prendendo un sentiero aspro e tortuoso, che spesso riconduceva sempre allo stesso punto, si e' creata una sorta di rintronamento che, in certe occasioni, mi ha portato a scambiare l'affermazione di me con la generosita' dell'impegno o l'intestardimento con la necessita'. Con tutto cio', non rinnego niente di cio' che ho fatto (e che mi hanno fatto). Non solo, ma guardo alla vita che ho vissuto, e che e' gia' abbastanza lunga, con estrema gratitudine perche', davvero, come dice una canzone famosa, "mi ha dato tanto". E in questo "tanto", mi piace sottolinearlo di nuovo, e' compreso tutto, ma proprio tutto cio' che e' stato, anche le cose (fatte o ricevute) che riconosco sgradevoli, talora perfino vergognose, perche', se oggi posso vivere finalmente con consapevolezza, lo devo anche a queste esperienze, anche agli errori commessi. E' cosi' che oggi, con questa nuova coscienza di me, che e' cominciata timidamente una ventina d'anni fa, posso ascoltare con gioiosa partecipazione Joan Baez che canta Gracias a la vida, la canzone della poeta e musicista cilena Violeta Parra. Oltre tutto, riconoscere che la vita finora mi ha dato tanto -compreso il pianto, s'intende- mi regala fiducia per l'oggi e il domani, includendo nel domani (e perche' no nell'oggi?) l'orizzonte ineludibile della mia stessa morte che sento parte integrante della vita. Nella canzone Gracias a la vida, che si compone di sei strofe, mi piacciono in particolare la quarta che descrive l'andare, il camminare, inteso in senso reale e metaforico; in traduzione italiana dice: "Grazie alla vita/che mi ha dato tanto/mi ha dato la marcia/dei miei piedi stanchi,/con loro andai/per citta' e pozzanghere,/spiagge e deserti,/montagne e piani/…", e l'ultima che canta: "Grazie alla vita/che mi ha dato tanto,/mi ha dato il riso/e mi ha dato il pianto,/cosi' distinguo/gioia e dolore/i due materiali/che formano il mio canto/e il canto degli altri/che e' lo stesso canto/e il canto di tutti/che e' il mio proprio canto". Si', perche' anch'io sono certa che, al di la' di tutte le presunte differenze, su cui si basano i conflitti di ogni genere ed estensione, in realta', tutte le persone del mondo sono composte, come ben si vede, della stessa materia, la stessa carne e lo stesso sangue, gli stessi sentimenti, le stesse emozioni. Purtroppo, questo fatto sconta la sorte di tutte le cose evidenti, come ebbe a insegnare Edgar Allan Poe nella sua "Lettera rubata"; sono talmente sotto gli occhi di tutti che quasi nessuno le nota. Chissa' perche' il nostro esimio cervello funziona in tale stupidissima maniera. Esiste anche una seconda canzone, A modo mio (interpretata da Patty Pravo), in cui mi riconosco abbastanza. Pure io posso dire, infatti: "ho avuto, non ho avuto, tutto perfetto, tutto sbagliato./Pero' io sono io, a modo mio./E anche se ho pianto un po', quell'esperienza mi ha fatto bene". Un altro passaggio che parla di "bocconi amari" che pero' sono stati sputati fuori, rivela invece un'esperienza diversa dalla mia. I miei bocconi amari per tanto tempo ho fatto vista che non fossero tali, e da quando ho preso atto che, in realta', c'erano cose che non avevo digerito da anni e mi pesavano quindi sullo stomaco (e non parlo solo in senso metaforico), beh, devo dire che, in parte, esse sono ancora oggetto di una faticosa digestione e metabolizzazione. Ma sento che ce la faro'. Yes, I can! Gracias a la vida e A modo mio sono due canzoni che hanno anche altri punti in comune oltre a quello di piacermi. Sono infatti nate ambedue alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, nel 1966 Gracias a la vida, e nel 1967 la canzone francese originale,Comme d'habitude, scritta da Claude François, che subito dopo, in America, divento', a opera di Paul Anka, My Way che fu un grande successo di Frank Sinatra, per poi passare in Italia col titolo che conosciamo (A modo mio). Ma c'e' un interessante pero', che offre il secondo punto in comune delle due canzoni: il testo americano di questa seconda canzone non e' ne' una traduzione ne' un adattamento di quello francese; dai dispiaceri d'amore narrati in Comme d'habitude si passa a uno sguardo d'insieme sulla vita, come puo' darlo solo una persona che ha vissuto abbastanza a lungo (e del resto Frank Sinatra, pur restando per anni una leggenda vivente, nel 1969 aveva gia' 54 anni). Lo stesso sguardo sulla vita vissuta che offre Gracias a la vida che e' l'ultimo disco registrato da Violeta Parra, anche lei sul confine dei 50 anni, la quale, colpita da una forte depressione, si suicidera' il 5 febbraio 1967. E la serenita' di questa canzone in cosi' stretta prossimita' della morte dell'autrice non deve stupire; gia' in questa noterelle mi sono occupata di un altro testamento che contiene un inno alla vita, e precisamente "Forse la mia ultima lettera a Mehmet" del poeta turco Nazim Hikmet (15.6.2004: http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=85514 ). Prima di concludere fornendo i link ad alcuni video, in cui si possono ascoltare le due canzoni citate, desidero mettere a fuoco uno degli ambiti concreti della mia riconoscenza alla vita, che riguarda proprio queste noterelle che vado scrivendo dal novembre 2000. Infatti, poter usufruire di questa possibilita' di comunicazione e' per me un fatto oltremodo importante, perche' mi spinge a scegliere fra le mie idee e a convogliare l'impegno per delimitare e approfondire con oggettivita' il relativo argomento, fornendo a chi legge (ma prima di tutto a me stessa) informazioni corrette e controllabili. Per me questo e' importante, perche' di natura mi riconosco piuttosto caotica e dispersiva, un contesto nel quale la capacita' intuitiva, che pure sento di avere, mi porterebbe a essere superficiale. Ma tutto cio' non mi piace, perche' vi sento in agguato il pericolo del pre-giudizio, il che cozza fortemente con il mio senso della giustizia e dell'onesta'. E grazie, dunque, alla vita, che mi ha dato anche "La pulce nell'orecchio" che mi obbliga a essere una ricercatrice attenta e rigorosa. LINK utili: Per ascoltare A modo mio: http://www.youtube.com/watch?v=jPqsFfnUKR8 (canta Patty Pravo al Piper nel 1997) http://www.youtube.com/watch?v=Wl95eDA_uR4 (My Way, canta Frank Sinatra nel 1974) http://www.youtube.com/watch?v=bMoY5rNBjwk (canta Claude François col testo originale francese, Comme d'habitude). Testo della canzone in francese e sua storia: http://it.wikipedia.org/wiki/My_Way (storia di May Way) http://www.lexilogos.com/claude_francois/my_way.htm (testo originale con traduzione in tre lingue e storia della canzone in francese) Per ascoltare Gracias a la vida: http://www.youtube.com/watch?v=UW3IgDs-NnA (Canta Violeta Parra) http://www.youtube.com/watch?v=cTZSmuiIHPs (cantano Mercedes Sosa e una ancor giovane Joan Baez) http://www.youtube.com/watch?v=U3EVb58onO8&feature=related (canta una Joan Baez coi capelli bianchi) http://www.youtube.com/watch?v=lhGgiyPqlRk (canta Gabriella Ferri con testo in italiano -versione breve). http://www.youtube.com/watch?v=9F2mXzQB5YY&NR=1 (canta Gabriella Ferri in italiano) Testo della canzone con traduzione a fronte: http://digilander.libero.it/MrUlisse/gracias_a_la_vida.htm Su Violeta Parra: http://it.wikipedia.org/wiki/Violeta_Parra (a cura di Annapaola Laldi) ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Lo Stupro. Anche a Dio deve essere andato storto qualcosa. Sondino di Stato tra assolutismi e relativita' "La legge sul testamento biologico che il Parlamento si appresta ad approvare e' una vera e propria barbarie. Una legge assurda e incostituzionale contro la quale e' assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare". (Beppino Englaro) Il nemico piu' scaltro non e' colui che ti porta via tutto, ma colui che lentamente ti abitua a non avere piu' nulla. (Francesco A. ) Il sondino? Il cucchiaio della pappa della mamma…. (Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunita') "La classe politica italiana e' purtroppo spesso piu' vicina al Vaticano che agli elettori che dovrebbe rappresentare. Nessuno ovviamente nega il diritto del Vaticano di esprimere le proprie idee. Quello che si chiede e' che l'Italia sia un Paese sovrano che non subisca ingerenze da parte di altri Stati. Il Ddl sul testamento biologico proposto dalla maggioranza non rispecchia le idee degli italiani e neanche quelle degli elettori di centrodestra. Un provvedimento del genere e' solo improntato a soddisfare le volonta' delle gerarchie ecclesiastiche e a rivendicare una titolarita' dei valori cattolici da spendere in campagna elettorale. Inutile dire che spesso, come ad esempio nel caso di Eluana Englaro, le pretese e le strumentalizzazioni delle gerarchie ecclesiastiche e della maggioranza non hanno nulla a che vedere con i valori cattolici. E' poi bizzarro che, mentre sotto alcuni aspetti tanti dei nostri politici tentino di apparire impeccabili cattolici, sotto tanti altri aspetti molti di questi siano del tutto in antitesi con il piu' elementare spirito cristiano". (Andrea Ballabeni, ricercatore italiano al Department of Systems Biology della Harvard Medical School membro della Cellula Coscioni di Boston, sottoscrittore della petizione dell'Associazione Coscioni alla Camera dei Deputati, insieme ad altri 29 colleghi Italiani dello stesso dipartimento di ricerca). L'articolo 13 della nostra Carta Costituzionale, proclama l'inviolabilita' della liberta' personale, nella quale e' postulata la sfera di esplicazione del potere della persona di disporre del proprio corpo. L'articolo 32 della nostra Costituzione, recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno puo' essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non puo' in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana". Il Sondino del Governo, viola la Costituzione,opprime il rispetto della dignita' della persona umana, violando l'autodeterminazione del singolo, ledendo la disponibilita' della medesima vita. Albert Einstein fu, a seguito di altri studiosi meno noti, il primo che enuncio' il principio della relativita'. Einstein aveva, come ogni grande scienziato ed uomo libero, intuizioni che andavano ben oltre il comune pensare. Sicuramente il principio della relativita' e' una di quelle tra le piu' grandi ed importanti di ogni tempo, tanto che e' stata presa a modello di studio in tutte le Universita' del mondo. La tesi generale della relativita' cavalca l'altro concetto, che e' impossibile un calcolo con precisione assoluta, quindi risultati con errori zero non possono esistere. Mi e' sorta una domanda spontanea: perche' va tutto male nel mondo e specialmente le buone intenzioni? Potrebbero essere gli assolutismi? Qual e' il confine tra quello che si considera "bene" e quello che si considera "male" ? E' possibile che nel considerare qualcosa "bene" e altra cosa "male", nel mezzo ci stia un principio di relativita'? Ad esempio, ci siamo mai chiesti, solo una volta, quale sia il pensiero del nostro interlocutore? L'eterogenerita' del concetto e' estendibile a dismisura: un rumeno che vede una 14 enne nel parco e che la violenta, si chiedera' mai il rumeno, cosa stia passando nel cervello della ragazza, ed a sua volta, la ragazza, sa cosa stia "tribolando" il cervello del rumeno? L'estendibilita' di tale principio e' un confine tra finito ed infinito. Un gruppo di Parlamentari che non sono nemmeno la rappresentanza del Popolo Italiano, si prodiga in un "assolutismo anti-scientifico", tanto da considerare una non-terapia "idratazione e nutrizione", "necessario" contro la volonta' della medesima persona, ledendo la dignita' e la determinazione del singolo, cavalcando in tal senso il "volere" di una religione, quella vaticana. Si sono chiesti, questo sparuto numero di uomini, quale sia il pensiero nel cervello di milioni di uomini e di donne in Italia (unico Paese in Occidente che adotterebbe tale norma. Si saranno mai chiesti, anche per un sol attimo, cosa potrebbe provare il cervello di un uomo o donna, che avesse deciso quando in salute, di voler morire in caso di incurabili gravissime malattie, e vedersi rifiutato un cosi' grande inviolabile, inalienabile principio, per volere di una legge, che e' legge dello Stato Vaticano? Coloro i quali conoscono il corpo umano, le sue leggi, medici e non solo, sanno bene che e' proprio la malattia piu' dura a far desiderare dal cervello la fine della vita. L'organismo si pone in una difesa estrema, annulla, cancella la fame e la sete, e interviene con uno stato "simil-stuporoso", che comporta un certo rilassamento alla persona, aiutandolo ed accompagnandolo negli ultimi istanti, apportando la pace intorno. La societa' italiana di nutrizione parenterale ed enterale, la SINPE, conosce bene, per scienza e coscienza, che il trattamento del "sondino per la idratazione e l'alimentazione" e' una procedura ad ogni effetto chirurgica, medico-sanitaria, quindi artificiale, che non ha nulla a che vedere con la naturalita' delle cose, non e' come avere il desiderio di mangiare, di bere. L'Associazione dei medici di "cure palliative", quei medici che seguono e prendono ogni cura dei malati in fase terminale, gia' venti giorni fa aveva segnalato un appello pubblico che, come al solito in questo Paese, nessuna televisione e quasi nessun giornale ha riportato, in cui spiegavano che l'interruzione della nutrizione e della idratazione, nell'ultimo periodo, gli ultimi mesi o settimane di vita di molti pazienti malati di cancro, e' la prassi normale dei protocolli attuali. Questo perche' si sa scientificamente che la procedura di Idratazione e Nutrizione, amplifica le sofferenze del paziente terminale. In altre parole, scientificamente e' comprovato che, in quegli ultimi momenti di vita, applicare -chirurgicamente per giunta- sondini per idratare e nutrire, e' un pesante aggravio alla sofferenza del malato terminale. La Legge "Sondino di Stato", nella totale ottusita' del Diritto, della Legalita' Costituzionale e nell'aberrante anti-scientificita', pretende di imporre sofferenze supplementari. Con quali epiteti potremmo definirla? Ci chiediamo, quale altro modo e' migliore di tutelare la dignita' della vita' umana, se non affidarla alle volonta' di chi la vive? Lo sapevano perfino gli Indios prima della feroce e sanguinosa "Evangelizzazione", lo sapevano gli Indiani d'America prima del loro sterminio, "sentivano" quando arrivava la "fine", si mettevano seduti per terra, ad occhi chiusi quasi in meditazione, e lasciavano la vita. Immaginate, a questo punto, il blitz degli Evangelizzatori, che prendono questo uomo che vuole stare in pace, e praticare un intervento chirurgico, per assicurare in vena un sondino che apporti liquidi e proteine, al grido come ossessi: " la vita non e' tua e' di Dio". Alle elementari, l'ora di religione era del prete che spiegava a noi, bravi bimbi, che la verita' del mondo e' nella parola di Dio, che ci e' venuta attraverso la Bibbia. Quelle parole, frutto del delirio dell'assolutismo, non tenevano conto di cosa stessero pensando quelle menti ingenue, ma fervide e brillanti di ogni bimbo. Difatti, non ero l'unico a chiedermi, chi fosse questo Dio. In ogni caso, nel corso degli anni, di Dio ne ho conosciuti tanti, avendo avuto modo di viaggiare, ed avere amici in ogni angolo del mondo. Ognuno sente un Dio diverso, con modi di fare diversi, ma, in nessun Dio, ho sentito dire essere lui il "padrone" della nostra medesima esistenza. Allora, chi e' il mio Dio? Quando mi guardo intorno, osservo solo macerie, e mi chiedo se anche io possa avere qualche responsabilita' su tale naufragio. La responsabilita' verso le future generazioni e' stato il mio "ubi consistan", e a sceglierci questo Vaticano, che razzola in tal maniera, non siamo stati ne' voi ne' noi a farlo, ma tanti Italiani hanno desiderato salire in sella di tale Governo, ed ora devono pedalare…. pedalare… pedalare. Il Buon Samaritano C'e' una strada famosa per una parabola di Gesu' Cristo, che oggi e' ancora pericolosa come lo era a quel tempo. Si tratta di una strada lunga 27 km. Che doveva avere la medesima lunghezza e pericolosita', a quei tempi, una strada che va da Gerusalemme a Gerico, famosa perche' vide la parabola di Gesu' Cristo, quella del "buon Samaritano". La narra Luca (10: 25-37 ) "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappo' nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passo' oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passo' oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione. Gli si accosto', gli fascio' le ferite, versandovi olio e vino, poi caricatolo sopra il suo giumento, lo porto' ad una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui e cio' che spenderai in piu', te lo rifondero' al mio ritorno". Provero' qui a virtualizzare il principio di relativita' Einsteniana, nel senso che la verita' assoluta non puo' esistere. Ci metteremo per qualche istante nei pensieri di un bimbo che si senta raccontare tale storiella: qualora il bimbo fosse vivace e curioso, potrebbe subito chiedersi, "chi era quest'uomo" che scendeva da Gerusalemme a Gerico? Ma la parabola non emette traccie, mai sapremo chi fosse in realta' questo uomo, essere un notabile o meno, un uomo ricco o meno. E la parabola appare impregnarsi di tal senso: e' un uomo, solo un uomo, un uomo solo "nudo e pericolante" disumanizzato dai briganti. Forse non sarebbe la medesima cosa, con i neonati "nudi e pericolanti", gettati nei cassonetti, con l'informazione che non c'e', inghiottita dagli editori e dal potere, con la possibilita' di donarlo in totale anonimato subito dopo il parto? Non e' cosi per gli uomini giunti seminudi sulle nostre coste, scappando dall'odio dalla violenza, dalla sete e dalla fame, con il bisogno di un mondo migliore? E i "senza-tetto" , "i barboni" ? Ci penseranno le ronde... Un bimbo vivace e curioso, si porrebbe altre domande: un sacerdote ed un Levita, ambedue "professionisti" del culto e della devozione, cosa fanno? Si voltano dall'altro lato, attraversano la strada pur di evitarlo, non prestando lui soccorso? Ragionando con le assolutezze degli uomini di fede, si sente dire che il sacerdote ed il Levita dovevano andare al Tempio, quindi non potevano sporcarsi le mani con il sangue, il ragionamento cavalca la tesi del "sondino di Stato", il Tempio (la Chiesa) e' piu' importante dell'uomo, anche se "nudo e pericolante". L'enfasi non e' per nulla peregrina, la Chiesa, i suoi precetti, le sue Leggi, i suoi Dogmi, valgono infinite volte di piu' della volonta' del singolo uomo, anche nei confronti della medesima esistenza. Ci illumina d'immenso anche Benedetto XVI, che a commentare la parabola: "il Sacerdote ed il Levita, si prendono di paura, i briganti sarebbero potuti essere ancora li', accostati, nascosti". Giustificazioni basse, solo bassissime giustificazioni. Osservando analiticamente con rigorosa razionalita' la parabola di Gesu', si conviene facilmente: la situazione ha gettato davanti loro la sorte di un uomo "nudo e pericolante", e loro ne hanno preso le distanze. Gesu' Cristo, nella sua pur breve esistenza (quella che si conosce di reale perche' storiografica), non disse mai di voler "fondare una Chiesa", ne' ordino' mai a Pietro di eleggerla. Ci sarebbe razionalmente sembrato strano, visto come inganna bene e vomita male, da 2000 anni. E la parabola di Gesu' spiega da sola infinite cose, difatti non ammette chi fosse stato questo uomo che scendeva da Gerusalemme a Gerico, come non dice chi fossero in realta' i briganti, offrendo numerose interpretazioni, che ne allargano il bacino delle probabilita'. La storia dell'uomo insegna che in un fatto criminoso -lo sanno bene gli esperti di criminologia- dietro ogni azione si nasconde un movente immediato ed altri piu' sotterranei. Volendo fare un esempio, gli stessi briganti potevano essere uomini "armati" dal sacerdote e dal Levita, per eliminarlo quale potenziale avversario. E' una "dottrina machiavellica" nata con l'uomo, della quale la Chiesa Cristiana se ne e' servita abbondantemente. Il Governo Prodi lo scorso anno cadde' con la spallata del Vaticano, e quello "nuovo" fu una alleanza di sangue, ormai divenuta visibilissima, con lo stesso Vaticano. Non credo sia difficile da capire, anche per i cittadini felicemente "distratti". La parabola, si muove ancora su infiniti pianeti il "samaritano" e' meticcio, eterodosso per la fede, e' il piu' "distante" ma diventa quello piu' vicino. Quindi non e' la fede che unisce, viceversa l'Amore, la storia dell'uomo ne da infiniti esempi. Ecco un motivo per il quale la Chiesa, e quindi il Vaticano, come qualche altra religione teocratica ed assolutista, ignora l'Amore. Nell'Amore e' raccolta l'essenza vitale dell'esistenza umana, racchiude da se' un "potere", che e' tanto piu' imprimente tanto piu' e' vivo. Questo rischia di abnegare codici, dogmi del Credo, gli "incantesimi della Fede" ormai propinati per Legge, da uno Stato vistosamente confessionale. Odiano e negano, fino all'esasperato delirio, l'omosessualita', in quanto quest'ultimo ne rappresenta l'amore piu' evoluto, differentemente da quello di madre natura, istintivo, carnale, tra uomo e donna. La prepotenza dell'assolutismo e' ancora nelle cronache di questi giorni, tutte rivolte agli stupri, tanto da far credere che stiano avvenendo tutti adesso, che gli stupri si moltiplicano all'improvviso. L'informazione ha il suo specchietto per le allodole. Asserivo che il rumeno disumanizza la ragazzina violentandola, senza nemmeno capacitarsi su cosa stia pensando la mente della sua giovane "preda", cosi' come la collettivita' non si pone di pensare cosa stia pensando il rumeno che adesca la ragazzina come sua preda. Tutti schiamazzano, come oche, con i giornali in mano, desiderando e chiedendo aggravanti, abbattimenti di benefici di legge, ronde, perche' "e' un reato ignobile", come se non fosse ignobile anche il reato di "corruzione" ai danni dell'intera collettivita'. Noi non conosciamo rumeni stupratori che fanno i Presidenti del consiglio in Italia, viceversa siamo a conoscenza, malgrado il silenzio tombale dei maggiori quotidiani, della RAI TV che e' servizio pubblico ma che di fatto non lo e', di Presidenti del Consiglio che sono stati giudicati dalla legge, con reati gravi. Ci scandalizziamo del perche' dei Rumeni compiano un delitto imperfetto, assassinando e mettendo nascosto in una valigia il loro amministratore di condominio, presi dall'angoscia di dover pagare soldi che non hanno, senza scandalizzarci dei delitti molto piu' perfetti, quali l'assassinio delle Liberta' di tutti. E' tragi-comico sapere che quando un Rumeno che scappa dal suo Paese, e quindi soggetto con predisposizione al crimine, viene a conoscenza che l'Avvocato Mills e' stato condannato, poi, due piu' due fa quattro…. E subito dice: "questo e' il mio Paese"! E difatti gli Inglesi che in Italia non ci vengono, vorrebbero capire tanto del perche' qualche Presidente in Italia sieda ancora al suo posto, visto che la moglie di Mills (ex ministro di Blair) si e' dovuta dimettere non appena il marito era stato iscritto, dai giudici Italiani, nel registro degli indagati. Chi glielo spiega agli Inglesi? Il reato "morboso" Hanno fatto un decreto legge che dice che non si puo' stuprare, forse prima era ambiguo? Meglio ammazzare che stuprare. Diviene un reato speciale, piu' grave della banda armata e dello stragismo: il Governo nel pacchetto sicurezza elimina la possibilita' degli arresti domiciliari, che sono previsti per il reato di strage e banda armata. Se qualcuno di noi impazzisce (ma non troppo…) e, nella liturgia dello Stato-Confessionale, si perde e violenta una bella ragazza, anche se incensurato, anche se 10 minuti dopo si pente e va dal giudice per riferire di aver perso la testa, non si avranno i benefici che, chi commettera' invece stragi e bombe che avranno fatto saltare mille persone in una volta sola potra' avere. Nessuno vuole dire che non sia un reato violento e che bisogna affidare alla giustizia lo stupratore, noi parliamo qui di dove mettere lo stupratore prima del processo, come i mafiosi? C'e' o non c'e' una certa liturgia confessionale, oliata da una stampa che facilita i compiti al governo: inserire per legge in un pacchetto sicurezza il reato di stupro, tenendo in galera il soggetto (sospetto per la legge anche se reo confesso prima dell'esercizio del processo in Cassazione). Dovra' stare in carcere, anche se non sussistono pericoli di reiterare il reato, insomma, stupro come il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Quindi carcere preventivo obbligatorio, per mafia e per stupro! Per gli indagati di omicidio e strage, invece, si possono dare ancora gli arresti domiciliari! E' una legge criminogena: se lo stupratore oltre a violentare la ragazza la elimina e fa saltare l'intero quartiere, disegnando qui e li' qualche stella a cinque punte, o magari una svastica che al momento piace di piu', avra' piu' speranza di avere gli arresti domiciliari! Questa si' che e' sicurezza! L'Italia e' in un profondo delirio…. Molta gente vive alla periferia della societa', privata di tutto, anche delle case di tolleranza, chiamate cosi' perche' esistono in tutti i Paesi del mondo, perfino nei Paesi ove vige una Teocrazia assolutista, ma sono esageratamente negate a casa nostra, anzi a casa loro ...Vaticano. Restiamo certi, per nostra esperienza, che tanti reati estremi, a cominciare dagli stupri, in mancanza delle "leggi del Vaticano" non avverrebbero. Ma la donna-oggetto non e' una realta' dell'impostazione sessuofoba della millenaria storia della Chiesa Cristiana. Molti studi medici e scientifici a livello Internazionale lo hanno dimostrato, sempre, fa parte della "natura Umana" o come dire della "specie umana". Una delle tante ricerche Alcuni studiosi di biologia molecolare, con l'ausilio di esperti di neurodiagnostica e di psicologi dell'Universita' Americana di Princeton, hanno studiato alcuni fenomeni legati alla sessualita' specificamente maschile. La ricerca e' stata condotta realizzando una serie di risonanze magnetiche al cervello degli uomini scelti come volontari, nel momento in cui venivano loro sottoposte immagini di donne vestite in abiti succinti. Le parti del cervello che entravano in attivita' erano quelle generalmente associate alla corteccia premotoria, che viene attivata quando si ha la visione di oggetti, quali una casa, una macchina e cosi' via. La stessa ricerca ha permesso di dimostrare che i primi verbi che passano per la testa agli uomini quando osservano immagini di donne in bikini sono del genere: "Afferrare, maneggiare, spingere", cosi' e' stato annunciato a Chicago durante l'annuale incontro di scienziati dell'American Association for the Advancement of Science. Secondo i ricercatori, e' ancora piu' "lampante" che molti uomini durante la visione delle fotografie hanno totalmente disattivate, le attivita' delle aree cerebrali che si attivano quando si ha interazione con delle persone, anche se viste in fotografia, quindi risultano del tutto "spente" le aree cerebrali, che vengono attivate nell'empatia, nella capacita' di comprendere emozioni e desideri delle altre persone. La qualcosa spiega del perche' gli uomini, quando osservino donne in abiti o in atteggiamenti a sfondo sessuale, subiscono cambiamenti nell'attivita' cerebrale e possono modificare il modo con il quale percepiscono la realta'. La risultanza di tali evenienze spiega le circostanze nella quotidianita', nelle attualita' cronistiche e in altre circostanze. Ma gli stupri che i soft-media non daranno sono quelli giornalieri, che avvengono tra le mura della famiglia, eletta dal clero quale valore del vincolo del "sacramento matrimoniale". Negli anni '960, un'idea libertaria ed anticlericale denunciava "la famiglia che uccide", uccide i suoi membri, che fanno la guardia ai panni sporchi delle violenze sui bambini e sulle donne. Pensieri e Religioni Ho un grande rispetto circa l'interpretazione della dottrina religiosa abbastanza universale, dal Buddha a Confucio, dal Mahabharata alla Bibbia, di "non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te", oppure meglio, la versione positiva "fa agli altri quello che desìderi per te". Continuando per razionalita', andiamo a tale pensiero: "Non trattare gli altri in modi che tu stesso trovi dolorosi" , (Budda, Udana-Varga), "Non fare agli altri cio' che causerebbe dolore se fosse fatto a te", (Mahabharata). Si conviene razionalmente che "quando si fa qualcosa che tocca altre persone, bisogna immaginare come queste persone vedano il mondo dal loro punto di vista". Allora, per superare i problemi del mondo, bisognerebbe guardarlo dal punto di vista degli altri. Conclusioni Il 26 aprile 1953 Albert Einstein scrisse da Princeton al professor Antonio Russi, a Pisa. "La Torre di Pisa e' un bel simbolo dell'impossibilita' degli esseri umani di prevedere le implicazioni sociali delle loro opere". L'artista, naturalmente, non previde che la debolezza delle fondamenta avrebbe prodotto l'inclinazione della torre e che questo avrebbe attirato l'attenzione di tutta l'umanita'. Einstein continua: "cio' e vero anche per creazioni piu' astratte dell'uomo, nel senso che le loro effettive conseguenze sociali corrispondono solo in minima parte alle intenzioni di Dio". Una lettera a dir poco geniale, figlia del genio di Einstein, letterina assai notevole, a pensarci bene: benche' Dio, secondo Einstein, non giochi a dadi, dev'essere andato storto anche a lui qualcosa. Approfondimenti - Gli autori delle violenze sessuali sono italiani in piu' di sei casi su dieci. E' il dato reso noto dal Viminale durante un convegno dedicato alla violenza sulle donne, che si e' tenuto a Roma. Il ministero dell'Interno ha detto che gli ... http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/violenza-sessuale-3/stupri-viminale/stupri-viminale.html - Testamento biologico: card. Scola, mantenere idratazione e alimentazione http://www.asca.it/news-TESTAMENTO_BIOLOGICO__CARD_SCOLA__MANTENERE_IDRATAZIONE_E_ALIMENTAZIONE-810471-ORA-.html - Ronde, Vaticano: "Rispettiamo le scelte del governo" http://www.unita.it/newsansa/19054/ronde_vaticano_precisa_rispettiamo_il_governo - Eluana. Berlusconi chiarisce: "D'accordo con il Vaticano. Ci sono delle visioni in comune". Risponde cos' il premier Silvio Berlusconi, conversando con i cronisti nel corso del ricevimento all'ambasciata italiana presso la Santa Sede.... http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo.aspx?Id=106922 - Roma, Spogliarelliste-prostitute nel night vicino via Veneto, arrestato dai Carabinieri il propietario: http://www.leggonline.it/articolo.php?id=15497 - Marche: storditi dall'alcool consumano uno stupro, almeno cosi' racconta la presunta vittima 17enne http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/pesaro/2009/02/22/153296-violentata_amici_dopo_discoteca.shtml - Dossier "Decreto di contrasto alla violenza sessuale" http://newsletter.palazzochigi.it/statistics/trampolino/EI23UG431MQ76J7SD2ZO,XTCDI33ZVIEAGZQ503V8,1889 - Testamento biologico nel mondo http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Testamentobiologiconelmondo.pdf ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti, Emmanuela Bertucci Residenze Sanitarie Assistenziali. Tar Toscana boccia anche nuova legge regionale Riteniamo utile pubblicare il ricorso in materia di rette Rsa che ha ottenuto dal Tar Toscana l'ordinanza di sospensione dei provvedimenti dell'amministrazione e della Rsa Il Giglio – Punto Service (ex Canova – Montedomini) (http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=251093). E cio', non gia' e non solo perche' cio' determina la prima vittoria dopo l'approvazione della legge regionale n. 66 del 2008, ma anche perche' al suo interno ricapitola tutti i punti nodali della vicenda, anche alla luce delle recenti pronunce di altri Tar d'Italia e del Consiglio di Stato: la questione della illegittimita' delle dimissioni, il pagamento richiesto ai parenti, le modalita' del calcolo ISEE, i rimborsi per quanto pagato in passato, le ragioni della incostituzionalita' della legge regionale Toscana. Il testo integrale a questo link: http://www.aduc.it/dyn/rsa/20090219-TarToscanaRsa.pdf ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Il pacco planetario dei derivati, i pacchetti turistici e il doping contabile Cosa e' un derivato? Cosa sono questi misteriosi prodotti finanziari che hanno mandato a rotoli la finanza e l'economia mondiale? Tagliando tutti i tecnicismi con l'accetta, si puo' dire che un prodotto derivato e' un pacchetto di contratti. Un concetto analogo a quello del pacchetto turistico, col quale il consumatore stipula un contratto con un tour operator e in contemporanea (in cambio di X euro) si assicura voli aerei, pasti e pernottamenti erogati da soggetti diversi. Tutto con una sola firma. Per capire i derivati, occorre sciogliere la matassa per capire contratto per contratto quali sono le condizioni. Per intenderci. Prendiamo un pacchetto turistico per 8 giorni e 7 notti con pernottamento e vitto in hotel a 5 stelle di Budapest, visita al Parlamento e alle terme, serate in discoteche, escursione in autobus nella Puszta, e nelle cantine del Tokaj, ecc.. Per capirlo fino in fondo, dovremmo conoscere non solo le promesse del depliant, ma anche i contratti che il tour operator ha con ogni singolo fornitore del servizio (albergo, ristorante, discoteca, compagnia aerea). Ma non basta. Il tour operator, per esempio, potrebbe essersi affidato per l'escursione nella Puszta ad un'agenzia che a sua volta ha contratti distinti con la societa' che fornisce autobus e autista, con la csarda (ristorante tipico ungherese) per il pasto. Inoltre, ha un contratto unico con il maneggio che a sua volta ha contratti distinti con il bar che fornisce la colazione e la guida che accompagnera' il turista nella gita a cavallo. Immaginate il caos se, a seguito di un disservizio piu' o meno grave, un viaggiatore dovesse andare a leggere tutti questi contratti per capire se si tratta di una inadempienza che merita un risarcimento danni oppure se la mancata gita a cavallo fosse condizionata da una clausola contenuta in uno dei tanti contratti tra tour operator, fornitori, sub fornitori e sub-sub fornitori. E infatti non e' cosi'. La legge riserva particolari tutele al turista in quest'ambito: impone al tour operator di rispondere di tutte le inadempienze dei vari soggetti coinvolti nel pacchetto, evitando al turista sfortunato di dover rincorrere la compagnia aerea per il volo in ritardo, l'albergatore per la pessima pulizia della stanza e il ristoratore perche' ci ha servito il cibo marcio. Al contrario, chi acquista uno strumento finanziario derivato subisce conseguenze dirette del comportamento di tutti i soggetti coinvolti, al punto che e' quasi impossibile distinguere quando si guadagna da quando ci si rimette. Come siamo arrivati a questo minestrone? Partiamo da un concetto semplice: l'azione, cioe' il primo strumento 'sofisticato' del mercato finanziario che ha favorito lo sviluppo capitalistico. L'azione in se' rappresenta una quota di una societa': se posseggo il 10% delle azioni della Fiat, significa che ho diritto ad altrettanta percentuale di utili. Questi titoli hanno velocizzato le transazioni, perche' sono standardizzati: ogni azione e' uguale ad un'altra. Se il titolo e' quotato in Borsa, poi, diventa ancora piu' semplice: il valore -pubblico- e' determinato giorno per giorno. Standardizzazione e facilita' di trasferimento hanno fatto diventare il mercato azionario un fenomeno di massa: con piccoli capitali si puo' partecipare al gioco del grande capitalismo. Le disillusioni dei piccoli risparmiatori davanti la roulette delle Borse non sono mancate: dalla crisi del 1929 in poi, fiumi di denaro sono andati in fumo a piu' riprese. Anche le obbligazioni (o bond) sono strumenti semplici. Rappresentano una quota di un debito. L'emittente chiede soldi al mercato e divide in parti uguali il finanziamento che le occorre. E' piu' facile trovare un milione di finanziatori che sottoscrivono una quota da 10 mila euro, che uno unico che mi presta 10 milioni di euro. Gli emittenti di obbligazioni, tradizionalmente, sono stati grandi imprese o Governi. Azioni e obbligazioni sono strumenti relativamente semplici da comprendere (altra cosa e' gestirli...). Per renderli fruibili ad un vasto pubblico, e soddisfare nuove esigenze, sono stati creati altri prodotti. Dai fondi comuni fino agli attuali derivati. Il filo conduttore di tutte le innovazioni e' stato sempre: come faccio a velocizzare le transazioni? Azioni e obbligazioni rientrano nella categoria di titoli di capitale, vale a dire con una diretta relazione tra il titolo posseduto e i diritti che rappresenta: un'azione, una quota di proprieta' che mi permette di incassare utili; un'obbligazione, una quota di un debito che mi fa incassare interessi. I derivati, invece, sono strumenti che traggono solo spunto da titoli di capitale, in alcuni casi direttamente, in altri molto alla lontana. Sono una moltitudine, alcuni diffusi solo tra istituzioni finanziarie, altri venduti al vasto pubblico. Tutto e' molto complicato e lo e' sempre di piu', man mano che ci si allontana dai titoli di capitale, come azioni e obbligazioni, che possiamo definirli 'beni reali'. Opzioni e "future" sono derivati di prima generazione, direttamente collegati all'andamento del titolo di capitale sottostante. Coi "future" una parte si impegna a comprare e un'altra a vendere ad un determinato prezzo. Sono contratti a termine standardizzati, e cio' ne facilita la trasferibilita'. Anche un contratto in cui mi impegno a comprare a mille euro tra un anno il terreno del mio vicino e' a termine, ma e' difficile che sia trasferibile. Al contrario, se il contratto e' relativo a beni come petrolio o azioni Fiat, il "future" diventa a sua volta uno strumento oggetto di compravendita in Borsa. Le opzioni danno la possibilita' di acquistare o vendere un qualcosa: anche un contratto con un calciatore. Per esempio, la squadra di calcio Inter sottoscrive un accordo con la Juventus: ti do' 10 euro e per tre mesi mi garantisci, a mia richiesta, la vendita del cartellino di Buffon. Nel periodo considerato, il possessore dell'opzione puo' decidere di chiudere o di lasciar cadere il contratto. Se questa opzione fosse quotata su un mercato, il suo valore cambierebbe di partita in partita: per esempio se Buffon parasse 10 rigori non subendo neppure un gol, il valore dell'opzione salirebbe alle stelle, al contrario se incassasse 20 gol o si infortunasse, il valore tenderebbe a scemare. Ovviamente l'opzione su Buffon non e' quotata, al contrario di quelle standardizzate sul petrolio o un'azione. Derivati di seconda, terza… generazione. Opzioni e "future" sono stati il primo passaggio della sofisticazione dei mercati finanziari: esiste un 'bene reale', l'azione (porzione di un'azienda) o obbligazione, che ha un mercato; su questo bene si costruiscono altri strumenti, come future o opzioni, che hanno una vita a se'. Poi si va avanti e si costruiscono strumenti derivati basati su altri strumenti derivati. Cartolarizzazione dei mutui. La banca A ha disponibilita' di un milione di euro per erogare mutui. Terminato il milione prima di concederne di nuovi dovrebbe attendere il pagamento delle rate. Per avere immediatamente nuovi soldi freschi disponibili, pero', banca A crea una nuova societa' B, il cui capitale e' rappresentato dal milione e passa di crediti verso i mutuatari. Questo nuovo soggetto puo' ricevere finanziamenti emettendo obbligazioni, dando in garanzia i crediti vantati nei confronti dei clienti di A. Banca A cosi' si ritrova in mano un nuovo milione di euro che potra' utilizzare per concedere nuovi mutui, perpetuando cosi' il ciclo. C e' una banca d'affari che ha acquistato obbligazioni da B e da tante altre societa' simili (B1, B2, ecc.) costituite da altre banche. Decide a sua volta di creare una nuova societa' D, a cui destina tutte le obbligazioni che possiede (incluse quelle comprate da B). A sua volta D emette obbligazioni, che permettono a C di ottenere immediatamente liquidita'. Il meccanismo, che sembra complicato, e' in effetti una semplificazione della realta'. Lo spirito di queste operazionie' velocizzare le transazioni, il contenuto delle obbligazioni emesse da D e' misterioso, perche' occorre considerare che nei vari impacchettamenti non ci sono solo il flusso di denaro proveniente dal pagamento delle rate del mutuo, ma di tutto. Uno dei piu' diffusi derivati presso il grande pubblico, sono state le Polizze index linked, spacciate come a capitale sicuro, contenenti derivati sul default (fallimento) di aziende come Worldcom e Parmalat, tramite i quali sui clienti delle polizze sono stati scaricati il rischio ed il costo di questi fallimenti (1). Questi prodotti sono stati venduti da tutti, Poste italiane comprese (2), che hanno comportato notevoli perdite per i consumatori. E se la vendita dei derivati ai piccoli e medi risparmiatori (aziende ed enti locali inclusi) ha fatto notevoli danni, ancora piu' grave e' la situazione se si guarda ai prodotti derivati che banche e altri organismi finanziari si sono scambiati tra di loro e che in questi mesi hanno comportato fallimenti a catena. Il doping contabile delle banche. Le banche hanno la possibilita' di prestare soldi in base alla loro solidita' patrimoniale. Per anni, acquistando e rivendendo prodotti tossici, nominalmente il loro patrimonio e' apparso formalmente gigantesco. Un po' come, in piccolo, hanno fatto le squadre di calcio italiane, col cosiddetto doping contabile. Inter e Juventus hanno ambedue un patrimonio di 1000. Il patrimonio delle squadre di calcio e' rappresentato prevalentemente dal valore di calciatori sotto contratto. La Juventus ha il calciatore Francesco Ciuchi iscritto a bilancio per 20, anche l'Inter ha un calciatore, Giuseppe Scarponi, iscritto a 20. Se la Juve vende all'Inter Ciuchi per 220, e per la stessa cifra l'Inter vende Scarponi alla Juventus, ecco il miracolo contabile: il patrimonio delle due squadre aumenta del 20% passando da 1000 a 1200. E' quello che nella sostanza hanno fatto le banche: si sono per anni scambiati Ciuchi e Scarponi, facendo vedere bilanci brillanti che legittimavano distribuzioni di dividendi agli azionisti e mega bonus ai manager. Poi e' arrivato un venticello che ha mandato a monte tutto questo castello di stracci, trascinando con se' tutto. Insomma i maghi della finanza hanno confezionato pacchetti su pacchetti che alla fine si sono rivelati un pacco planetario. (1) http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=197557 (2) http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=248185 ------------------------------------------- IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci Bolletta acqua e contatore condominiale: la divisione delle spese Prendiamo spunto da diverse richieste che spesso giungono tramite la sezione SOS on-line per parlare dei criteri di ripartizione delle spese derivanti dalle bollette dell'acqua in condominio. Innanzitutto occorre sottolineare la lacunosita' del codice civile che non contiene alcuna disposizione relativa alla ripartizione delle spese per il consumo d'acqua. La prima cosa da fare e' vedere se il regolamento di condominio contenga una disposizione al riguardo. Puo' accadere, infatti, che il regolamento imponga la suddivisione in parti uguali o quella in base ai componenti del nucleo familiare, ecc. Queste disposizioni, se contenute in un regolamento contrattuale o in una deliberazione dell'assemblea con votazione unanime di tutti i partecipanti al condominio, sono pienamente vincolanti. Che cosa succede se non esiste un regolamento di condominio? Sostanzialmente bisogna capire come si debba suddividere la spesa della bolletta dell'acqua, in mancanza di elementi di riferimento fattuali o regolamentari. Sul punto e' risolutivo il riferimento alla legge n. 36 del 1994 (oggi sostituita dal d.lgs 152 del 2006) ed al d.p.c.m. (decreto della presidenza del consiglio dei ministri) n. 62 del marzo 1996, che, rifacendosi ad un criterio di equita' nella ripartizione delle spese per il consumo d'acqua, prevedono la necessita' d'installare un contatore (c.d. di sottrazione) per ogni singola unita' immobiliare. Cosi' facendo la bolletta andra' ad essere calcolata in base ai consumi rilevati dal contatore generale, mentre la ripartizione interna avverra' sulla base dei consumi effettuati dai singoli condomini. Che cosa succede se i condomini non sono dotati di questo contatore? Il d.p.c.m. sul punto e' chiaro: ogni utente se ne deve dotare a proprie spese. In mancanza, quindi, ogni condomino puo' sollecitare l'assemblea a decidere in tal senso e in caso d'inerzia dell'assise rivolgersi all'Autorita' Giudiziaria per ottenere il rispetto della legge. Da ultimo ogni gestore idrico deve permettere all'utenza la possibilita' di ottenere un contatore autonomo per ogni singola unita' immobiliare. Come accade per l'energia elettrica, per intenderci. Qui il testo delle norme citate: - http://www.civile.it/condominio/visual.php?num=67592&categoria= - http://www.civile.it/condominio/visual.php?num=67591&categoria= --------------------------------------- ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA LE CLAUSOLE VESSATORIE Originariamente regolate dal codice civile, art.1469 bis e seguenti, grazie al recepimento nel nostro ordinamento della direttiva 93/13/CEE attraverso la legge 52/96 art.25, le clausole vessatorie dei contratti tra professionista e consumatore sono oggi disciplinate dal codice del consumo, d.lgs.206/05, art.33 e segg. Sono ritenute vessatorie quelle clausole che, malgrado la buona fede, creano una situazione di squilibrio tra un consumatore ed una ditta fornitrice di beni o servizi (od un qualsiasi altro professionista) relativamente ai diritti e doveri derivanti dal contratto. Non e' la buona fede della ditta o del professionista ad essere messa in dubbio. E' stabilito semmai un principio per cui -considerate le reciproche posizioni di forza o di debolezza- non possono venire determinati a carico del consumatore squilibri significativi tra i diritti e gli obblighi derivanti dal contratto. Il consumatore che si trova a dover accettare un contratto, infatti, non puo' essere obbligato a sopportare conseguenze eccessive a seguito di questa sua accettazione. Clausole vessatorie rilevanti per il consumatore Tutte le clausole trattate in questa scheda riguardano il rapporto professionista/consumatore, ma tra queste ve ne sono alcune particolarmente importanti a cui il consumatore (o comunque l'utente in generale) dovrebbe fare particolare attenzione in fase di valutazione preventiva di un contratto. Sono vessatorie le clausole che prevedono a carico del cliente inadempiente o in ritardo nell'adempimento l'applicazione di penali spropositate. Una penale puo' essere spropositata perche' di ammontare eccessivo, sia in se' stessa sia rispetto a cio' che effettivamente e' stato concluso a seguito del contratto. Vessatorio e' anche prevedere la possibilita' per il professionista di trattenere una cifra come penale in caso di disdetta anticipata del contratto, senza contestualmente prevedere -a carico dello stesso professionista- una penale d'importo pari al doppio in caso di PROPRIA disdetta o mancata conclusione del contratto. Sempre parlando di disdetta, e' vessatoria anche quella clausola che imponesse di farla entro termini eccessivamente anticipati rispetto alla scadenza naturale del contratto, al fine di evitare il rinnovo tacito dello stesso. Cosi' per esempio un'assicurazione di un anno non potra' prevedere come termine per la comunicazione di disdetta 6 mesi prima della scadenza stessa: sarebbe eccessivo. Vessatoria e' anche la clausola che fissi, nei contratti con un consumatore, un foro competente per eventuali controversie in un luogo diverso da quello di residenza o domicilio del consumatore stesso. Per ultime, da rilevare le tipiche clausole vessatorie che consentono al professionista di modificare unilateralmente le clausole del contratto, ovvero le caratteristiche del prodotto o del servizio da fornire, senza un giustificato motivo indicato nel contratto stesso, oppure che consentono al professionista di aumentare il prezzo del bene o del servizio senza prevedere che il consumatore possa recedere se il prezzo finale e' eccessivamente elevato rispetto a quello originariamente convenuto (sono esclusi i casi di variazioni minimali come le indicizzazioni previste dalla legge, qualora il meccanismo di variazione sia ben descritto). Le altre clausole vessatorie Oltre a quelle gia' dette, la legge prevede che possano presumersi vessatorie le clausole che: - escludono o limitano la responsabilita' del professionista in caso di morte o danno alla persona del consumatore, risultante da un fatto o da un’omissione del professionista; - escludono o limitano le azioni o i diritti del consumatore nei confronti del professionista o di un’altra parte in caso di inadempimento totale o parziale o di adempimento inesatto da parte del professionista; - escludono o limitano l’opportunita' da parte del consumatore della compensazione di un debito nei confronti del professionista con un credito vantato nei confronti di quest’ultimo; - prevedono un impegno definitivo (irrevocabile) del consumatore mentre l’esecuzione della prestazione del professionista e' subordinata ad una condizione il cui adempimento dipende unicamente dalla sua volonta'; - riconoscono al solo professionista e non anche al consumatore la facolta' di recedere dal contratto, nonche' consentono al professionista di trattenere anche solo in parte la somma versata dal consumatore a titolo di corrispettivo per prestazioni non ancora adempiute, quando sia il professionista a recedere dal contratto; - consentono al professionista di recedere da contratti a tempo indeterminato senza un ragionevole preavviso (cio' tranne nel caso di giusta causa, documentabile); - prevedono l’estensione dell’adesione del consumatore a clausole che lo stesso non ha avuto la possibilita' di conoscere prima della conclusione del contratto (perche' per esempio contenute in un allegato non mostrato); - stabiliscono che il prezzo dei beni o dei servizi sia determinato al momento della consegna o della prestazione (sono escluse le indicizzazioni previste dalla legge, qualora il meccanismo di variazione sia ben descritto); - riservano al professionista il potere di accertare (secondo il proprio insindacabile giudizio) la conformita' del bene venduto o del servizio prestato a quello previsto nel contratto o gli conferiscono il diritto esclusivo d’interpretare una clausola qualsiasi del contratto; - limitano la responsabilita' del professionista rispetto alle obbligazioni derivanti dai contratti stipulati in suo nome dai mandatari o subordinano l’adempimento delle suddette obbligazioni al rispetto di particolari formalita'; - limitano o escludono l’opponibilita' dell’eccezione d’inadempimento da parte del consumatore (ossia la facolta' di rifiutarsi di adempiere un'obbligazione se l'altra parte non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria); - consentono al professionista di sostituire a se' un terzo nei rapporti derivanti dal contratto, anche nel caso di preventivo consenso del consumatore, qualora risulti diminuita la tutela dei diritti di quest’ultimo; - sanciscono a carico del consumatore decadenze, limitazioni della facolta' di opporre eccezioni, deroghe alla competenza dell’autorita' giudiziaria, limitazioni all’adduzione di prove, inversioni o modificazioni dell’onere della prova, restrizioni alla liberta' contrattuale nei rapporti con i terzi; - prevedono l’alienazione di un diritto o l’assunzione di un obbligo come subordinati ad una condizione sospensiva dipendente dalla mera volonta' del professionista a fronte di un’obbligazione immediatamente efficace del consumatore. E' fatto salvo il disposto dell’articolo 1355 del codice civile. Questo elenco (art.33 codice del consumo) non e' tassativo: ugualmente vessatorie sono le altre clausole, non richiamate, che contengano il medesimo "spirito" vessatorio gia' detto. Valutazione della vessatorieta' e conseguenze Valutare la vessatorieta' delle clausole, o comunque la possibilita' di contestarle davanti ad un giudice al fine di ottenerne l'annullamento, non e' cosi' facile e immediato come puo' apparire. E' importante ricordare che la legge parla di "presunzione" di vessatorieta' (con alcune eccezioni che vedremo piu' avanti), ed un caso puo' differire molto dall'altro. Una valutazione, infatti, non deve riguardare solo il testo della clausola ma anche un'altra serie di elementi come il tipo di contratto, la modalita' con cui e' stato sottoscritto, il tipo di bene o servizio oggetto dello stesso, le altre clausole del contratto o di un altro collegato, etc.etc. Quel che conta e' l'equilibrio contrattuale tra diritti e doveri delle due parti. E' bene precisare, inoltre, che la vessatorieta' non riguarda ne' l'oggetto del contratto ne' l'entita' ed adeguatezza del corrispettivo, quindi non e' rilevante, per esempio, un prezzo eccessivo rispetto a quello medio di mercato o un termine di consegna giudicato lungo, ma solo l'eventuale condizione di squilibrio del consumatore rispetto al professionista (per esempio la presenza di una clausola che consente al venditore di recedere mentre non prevede la stessa facolta' per il consumatore). Altro punto spinoso: in termini generali la legge prevede che possano considerarsi vessatorie le clausole non contrattate specificatamente, quindi tipicamente quelle contenute in un contratto per adesione (formulari gia' pronti) firmato solo in fondo. In questi casi (contratti per adesione), in particolare, e' il professionista che deve fornire la prova inerente la contrattazione della specifica clausola, e qui, come si puo' immaginare, c'e' gioco interpretativo. La giurisprudenza di alto livello sembra in ogni caso avere una linea comune, secondo cui in generale e' necessaria la prova di una trattativa (Cassazione 13051/2008), e a tal fine non e' sufficiente la sottoscrizione di una semplice lista di clausole -magari con rimando alle spiegazioni poste in altra pagina-, ma la clausola puo' essere considerata valida SOLO se separatamente evidenziata rispetto alle altre e autonomamente sottoscritta(Cassazione 5733/2008, 26977/2007). Quindi, in termini pratici, la clausola che teoricamente potrebbe dirsi vessatoria diventa valida se specificatamente conosciuta, approvata e sottoscritta dal consumatore. Quel che e' certo e' che una clausola contestata e riconosciuta vessatoria da un giudice (che puo' rilevarla anche d'ufficio) diventa nulla, quindi inefficace, mentre il resto del contratto, in se', rimane valido. Sono invece sempre inefficaci -anche nel caso in cui siano state oggetto di trattativa- tutte quelle clausole che: - escludano o limitino la responsabilita' del professionista in caso di morte o danno alla persona del consumatore, risultante da un fatto o da un’omissione del professionista; - escludano o limitino le azioni del consumatore nei confronti del professionista o di un’altra parte in caso di inadempimento totale o parziale o di adempimento inesatto da parte del professionista; - prevedano l’adesione del consumatore come estesa a clausole che non ha avuto, di fatto, la possibilita' di conoscere prima della conclusione del contratto. PARTICOLARITA' in caso di servizi finanziari: Nei contratti che hanno per oggetto servizi finanziari a tempo indeterminato (conto corrente, dossier titoli, servizi di custodia titoli, etc.) il professionista puo', in deroga a quanto gia' detto, inserire clausole che gli permettano di: - recedere senza preavviso, quando vi sia un giustificato motivo, dandone immediata comunicazione al consumatore; - modificare le condizioni del contratto, quando vi sia un giustificato motivo, preavvisando il consumatore entro un congruo termine e dandogli la possibilita' di recedere dal contratto alle condizioni previgenti. Ricordiamo che per i conti correnti il preavviso di modifica dev'essere di minimo 30 giorni. In tutti i contratti che hanno per oggetto servizi finanziari (credito al consumo, finanziamenti, investimenti, etc.), il professionista puo' inserire clausole che gli permettano di: - modificare senza preavviso il tasso di interesse o l'importo di qualsiasi onere aggiuntivo originariamente convenuti, qualora vi sia un giustificato motivo, dandone immediata comunicazione al consumatore che ha conseguentemente la possibilita' di recedere dal contratto. Nei contratti che hanno per oggetto - valori mobiliari finanziari e altri prodotti o servizi il cui prezzo e' collegato alle fluttuazioni di un corso, di un indice di borsa o di un tasso mercato finanziario non controllato dal professionista; - compravendita di valuta estera o di assegni da viaggio o di vaglia postali internazionali emessi in valuta estera possono essere inserite clausole che: - consentano al professionista di recedere senza preavviso; - consentano al professionista di modificare unilateralmente le clausole o le caratteristiche del prodotto o servizio, senza un giustificato motivo; - stabiliscano che il prezzo dei beni e servizi sia determinato al momento della consegna o della prestazione; - consentano al professionista di aumentare il prezzo del bene o servizio senza che il consumatore possa recedere se il prezzo finale e' eccessivamente elevato rispetto all'originario. LINK UTILI - Codice del consumo: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/codiceconsumo.pdf (Rita Sabelli, Barbara Vallini) ------------------------------------------- ARTICOLI La guerra sulla Rete Telecom e il ruolo di Mediaset Red Continua il dibattito (o la guerra) sul futuro della Rete Telecom Italia e della migliore strategia per favorire la diffusione della banda larghissima in Italia. Proponiamo due articoli apparsi nei giorni scorsi su Il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera: in ambedue il punto focale della questione e' (paradossale ma non troppo) il ruolo di Mediaset, di proprieta' del presidente del Consiglio. L'intervista rilasciata al Sole dall'ex consigliere di Romano Prodi (Rovati), e' titolata "Telecom, scorporo e fusione con Mediaset". http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/02/telecom-scorporo-fusione-mediaset.shtml?uuid=23d60e72-f29a-11dd-a230-a1b3aadf51bf&DocRulesView=Libero&fromSearch Al contrario l'articolo di Massimo Mucchetti, sul Corriere, http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/15/rete_Telecom_piano_Rovati_co_9_090215030.shtml e' molto meno entusiasta del ruolo di Mediaset, che contribuirebbe a creare ancora piu' confusione nel gia' inscindibile conflitto di interessi del premier. A favore dell'eutanasia? No, ma contro quella clandestina Donatella Poretti * Il sen. Michele Saccomanno, con l'intenzione di dare lezioni al partito avverso al suo su come ci si dovrebbe comportare, e' riuscito a leggere la mia recente elezione a segretaria della commissione Igiene e Sanita' del Senato come parte di un piano del sen. Ignazio Marino per "eutanasizzare" i cattolici del Pd. Infatti sarebbe stato fatto fuori il precedente segretario Claudio Gustavino, perche' cattolico democratico e sostituito da me in quanto "convinta eutanasista". Lascio al sen. Saccomanno le proprie fantasie e le proprie letture di strategia politica, ma visto l'appellativo di "convinta eutanasista" che mi affibbia, e' forse il caso per mettere alcuni puntini sulle "i" su come si presenta il quadro nel difficile confronto parlamentare che andremo a fare in materia. Lo contrapposizione e' tra chi e' a favore dell'eutanasia illegale diffusa e chi la vuole regolamentare, proprio per evitare gli abusi. Io sono per la regolamentazione, contro i fautori della "zona grigia", quelli che credono che e' il familiare, o chi per lui, a decidere con il medico la fine della vita della persona, senza vincoli dettati dalla legge in cui il principio dell'autodeterminazione e della volonta' dell'individuo sia dirimente. Il disegno di legge che ho presentato con il sen. Marco Perduca (1) recita un principio di cui vorremmo si potesse parlare liberamente e senza freni ideologici: ogni persona in condizioni terminali o in caso di malattia gravemente invalidante, irreversibile e con prognosi infausta, ha il diritto di porre termine alla propria esistenza. Un diritto individuale non toglie diritti agli altri, su questo come su altri temi. Un diritto negato sono diritti in meno per altri. Ma, purtroppo, ho l'impressione che alla pacatezza di un confronto con questa impostazione, cosi' come conferma l'intervento del sen. Saccomanno, si preferisca la "caciara" e la mistificazione delle idee e delle posizioni del propri avversario. Col mio rigore politico, saro' sempre in prima linea nel denunciare queste mistificazioni. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=241608 * senatrice Radicali - Pd Spagna. Intervista ad Angelika Schnieke dell'equipe che ha clonato Dolly Malén Ruiz de Elvira Angelika Schnieke ha fatto parte del gruppo che ha clonato la pecora Dolly nel 1996 quando lavorava per la societa' PPL Therapeutics a Edimburgo. Infatti e' la seconda firma dell'articolo su Dolly del 1997 in Nature (la prima e' quella di Ian Wilmut, del vicino istituto Roslin), e poco dopo ha realizzato la prima pecora transgenica e clonata. L'azienda e' sparita, al pari del suo rapporto con Ian Wilmut, ma Schnieke (Oberhausen, Germania, 1956) nel suo paese prosegue una carriera scientifica rispettata nella manipolazione genetica di animali d'allevamento per applicazioni sanitarie. E' andata a Madrid come giurata nel Premio BBVA Fronteras del Conocimiento en Biomedicina. Che cosa e' stato ottenuto con l'utilizzazione di animali transgenici in medicina? Il primo medicinale prodotto da un animale transgenico e' gia' sul mercato. E' la proteina umana antitrombina alfa (contro i coaguli del sangue) che si produce nel latte di capre transgeniche e rappresenta un grande progresso. E' un processo che e' durato 20 anni, ma che non e' troppo se si considerano tutti i passaggi che ci sono voluti. Molti laboratori lavorano a produrre anticorpi per distinti tipi di cancro ed e' possibile che si possano avere sostanze prodotte con le piante. E, dopo piu' di 10 anni, che cosa ha significato Dolly, il primo mammifero clonato per trasferimento nucleare? E' stato molto importante. Ha acceso l'immaginazione della gente, ma ha anche dimostrato agli scienziati che si puo' prendere il nucleo di una cellula adulta e riprogrammarlo. Ha aperto un'area nuova nella scienza: lo studio dei geni che sono importanti per la pluripotenzialita' (la capacita' potenziale di generare qualunque tessuto). Il miglior esempio sono le nuove iPS, le cellule staminali pluripotenti indotte. Con alcuni fattori di trascrizione (geni) quasi ogni tipo di cellula retrocede nel tempo, torna a essere pluripotente. Le iPS si comportano come cellule embrionali pero' non servono ne' ovuli ne' embrioni per produrle. Cio' significa che non e' piu' necessaria la ricerca con le cellule staminali embrionali? No, sono linee di ricerca che vanno in parallelo. Non si sarebbero potute avere le iPS se non si fosse saputo tutto quello che e' stato appreso sulle cellule staminali embrionali. E se occorresse un trattamento d'urgenza, non si potrebbe aspettare la produzione di linee cellulari iPS del paziente. E la clonazione di animali a cosa serve? E' stato dimostrato che e' fattibile con quasi ogni specie. Adesso si lavora a perfezionare la tecnica, e si applica commercialmente nel bestiame, per riprodurre stalloni e cavalli da corsa. La cosa buona e' che nel bestiame bovino e suino e' sempre piu' efficiente, tra il 10% e il 20% degli embrioni ricostituiti giunge a buon fine. Ma e' anche vero che poco dopo la nascita molti animali clonati muoiono, sono molto sensibili alle infezioni. La maggioranza degli animali clonati si utilizza in ricerche biomediche come modelli animali e negli xenotrapianti. Per esempio, le capre che producono la proteina nel loro latte sono clonate. In Gran Bretagna i progetti che mirano a produrre embrioni ibridi di uomo e animale (uno di questi e' di Wilmut) sono bloccati per mancanza di fondi. Come giudica questa linea di ricerca? Per la clonazione terapeutica servono ovociti (cellule precorritrici degli ovuli) e gli ovociti umani sono molto scarsi -e' piu' facile disporre di embrioni umani provenienti dalle cliniche di fecondazione, sicche' i ricercatori tentano di utilizzare ovociti animali (di coniglio o mucca) per riprogrammare il nucleo di una cellula umana e ottenere cellule staminali umane per un possibile uso terapeutico. Molti credono che la cosa non possa funzionare. L'embrione cosi' creato ha due genomi, il nucleare umano e il mitocondriale animale; i due genomi devono interagire. Esperimenti precedenti hanno dimostrato che funziona se le due specie sono molto vicine, come l'essere umano e lo scimpanze', mentre non funziona tra l'essere umano e l'orang-utan. Solo che non ci sono ovociti di scimpanze' disponibili. Forse non ottengono fondi perche' i loro colleghi sono molto critici. Prima la clonazione terapeutica era l'unico modo d'ottenere cellule per trapianti, ma ora e' aperta l'altra strada, quella delle iPS. Tutte le settimane si pubblica un risultato nuovo. Perche' tarda la clonazione terapeutica? Se si considera quanto si e' tardato con le mucche, su cui lavoravamo con tutti gli ovociti che volevamo poiche' e' materiale di scarto dei mattatoi, e che nonostante cio' abbiamo conseguito solo il 20% di efficienza, il ritardo non e' strano. Sugli uomini non si possono fare molti esperimenti per la scarsita' di ovociti. E' che io, come donna, mi chiedo perche' le donne dovrebbero desiderare di donarli. Se fosse per curare il proprio figlio, si', ma solo per fare ricerca... E inoltre in Europa non si possono pagare. Cosa che potrebbe capitare un giorno? Puo' darsi di si', ma la questione e' che sta per essere sostituita con le cellule iPS, sebbene nessuno sappia se saranno equivalenti agli embrioni umani. Resta da vedere come si differenziano in cellule specializzate; non si puo' dimenticare che per produrle s'introduce materiale genetico estraneo. Ma non mi sorprenderebbe se in pochi anni si riuscisse a produrle aggiungendo semplicemente composti chimici che stimolano l'espressione dei geni necessari per poco tempo, senza introdurre nuovi geni. Come e' cambiata l'equipe con cui Lei ha lavorato per ottenere Dolly? Molte cose sono cambiate. L'impresa PPL non esiste piu'. Ian Wilmut non e' piu' all'istituto Roslin, ora dirige un nuovo istituto di medicina rigenerativa a Edimburgo, e Roslin e' stato assorbito da un'altra istituzione. Dolly produce denaro? Il brevetto di trasferimento nucleare per Dolly e' in mano a Wilmut. Lo chieda a lui. E riguardo a PPL, quando la societa' si e' sciolta, soprattutto a causa della lotta sui brevetti, tutto cio' che possedeva e' stato venduto a imprese statunitensi. Questo succede in Europa. Bisognerebbe che ci fossero aree in cui non sia facile vendere i brevetti a paesi non europei. Ru486. L'Aifa continua a violare la direttiva Ue sul mutuo riconoscimento dei farmaci Donatella Poretti * Sulla procedura di mutuo riconoscimento della pillola abortiva Ru486, e' ormai noto che vi sono pressioni politiche e clericali sull'Aifa -Agenzia italiana del farmaco, organo teoricamente tecnico-scientifico- per impedirne la registrazione. La vicenda sta assumendo contorni sempre piu' grotteschi. Ieri, 18 febbraio, si e' svolto un incontro fra l'Aifa e i rappresentanti della casa farmaceutica Exelgyn per stabilire il prezzo del medicinale. Da indiscrezioni si apprende che l'Aifa avrebbe proposto un prezzo cosi' basso (circa la meta' del prezzo medio nei Paesi Ue) da non coprire neanche i costi di produzione e distribuzione dell'azienda francese. Visto il comportamento dell'Aifa e il protrarsi di questa procedura, ne possiamo dedurre che l'obiettivo dell'Aifa e' di costringere Exelgyn a ritirarsi? E' bene ricordare che l'Aifa continua a violare la direttiva europea 2001/83/EC (art. 28), in cui e' previsto che uno Stato membro approvi la richiesta di mutuo riconoscimento entro 120 giorni dalla presentazione (90 giorni per accordarsi con Governo francese e 30 per decidere sul prezzo e l'etichettatura). Ormai e' passato quasi un anno e mezzo da quando la domanda di mutuo riconoscimento e' stata posta all'Italia. Nel frattempo, a migliaia di donne italiane e' ancora negata la scelta fra aborto chirurgico e aborto farmacologico. Anche l'Aifa e' ormai completamente in mano ai partiti politici? * senatrice Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' Il ddl Calabro' ovvero il divieto di testamento biologico Pietro Yates Moretti Il ddl Calabro' in materia di dichiarazioni anticipate di trattamento non solo vieta all'individuo il diritto a rifiutare alimentazione e idratazione artificiale, ma in ogni suo articolo sopprime metodicamente l'esercizio della volonta' del paziente su qualsiasi trattamento sanitario in caso di rischio di vita. Ecco alcuni esempi: - in caso di urgenza, il medico procede in scienza e coscienza. Insomma, in caso di rischio di morte imminente, le dichiarazioni anticipate non hanno valore (e non solo per quanto riguarda l'idratazione o la nutrizione). Ma se non hanno valore in fin di vita, quando dovrebbero averlo? - in caso di controversia fra fiduciario nominato dal paziente e medico curante, solo per quest'ultimo e' previsto il ricorso alla giustizia. Nessun ricorso ammesso invece se e' il medico a disattendere le dichiarazioni del paziente. - le dichiarazioni non sono mai vincolanti per il medico. Insomma, e' una legge interamente devota a prevenire il testamento biologico. Chiaro??? Leggete leggete: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/testamentobiologico-testo-calabro.pdf Diritto d'autore: la proposta di affidare il 'controllo' della Rete alla Siae e' in Parlamento Red Responsabilità ai provider, intermediari che contribuiscono alla sopravvivenza dei detentori dei diritti, ruolo della SIAE consolidato. La proposta che si era attribuita alla SIAE è stata presentata in Parlamento da Barbareschi. Tutto a questo link http://punto-informatico.it/2556139/PI/News/diritto-autore-quella-proposta-barbareschi.aspx Cordone Ombelicale: il ritorno dei divieti, la campagna di mistificazione e di colpevolizzazione delle mamme Donatella Poretti Dopo essere passato alle cronache per le ordinanze dei divieti, l'ex ministro della Salute Girolamo Sirchia e' tornato all'attacco sul cordone ombelicale accusando le mamme che optano per la conservazione autologa e a proprie spese del cordone ombelicale. La sua campagna mistificatoria e di colpevolizzazione delle donne si basa su dei falsi: accusa di atto egoistico le mamme che conservano a proprie spese le staminali del cordone, mentre le biobanche private farebbero messaggi illusori e truffaldini e, nel contempo, elogia l'atto di donazione pubblica invocando reati penali. Ma, di fatto, la donazione pubblica e solidaristica e' impedita alla quasi totalita' delle mamme italiane. Il Parlamento l'anno scorso aveva approvato una legge (31/2008) per la conservazione autologa solidale che privilegiava l'aspetto solidaristico mettendo a disposizione della donazione anche i cordoni conservati per uso autologo. Il Governo attuale, pero', ha appena cancellato per decreto e con fiducia nel milleproroghe l'uso autologo solidale. Mi domando se compito dello Stato sia quello di privilegiare i diritti dei cittadini o di imporre le scelte etiche? La domanda non retorica alla vigilia dell'approvazione di una legge sul testamento biologico che recita nel suo primo articolo il principio dell'indisponibilita' della vita umana, e al secondo l'obbligo per il medico di curare i pazienti sempre e comunque, mentre solo dopo affronta il tema delle dichiarazioni anticipate di trattamento e per dire esclusivamente che il medico puo' non rispettarle. Non stupirebbe percio' se il sottosegretario all'Etica, Eugenia Roccella, imponesse anche l'obbligo della donazione del cordone ombelicale, senza tra l'altro mettere in condizioni i punti nascita di raccogliere i cordoni, ingolfando le banche pubbliche di materiale che non sempre puo' risultare utile per coprire la necessita' della donazione. Infine l'assurdo divieto antimercato nei confronti dell'ingresso delle biobanche private: credevamo fossero finiti i tempi in cui per intervenire a favore del pubblico la soluzione fosse quella del monopolio statale, ma se lo Stato ha il monopolio della vita umana, perche' stupirsi se ha anche quello del mercato. Pier Silvio Berlusconi: Mediaset vuole conquistare nuovi spazi in Italia e all'estero. Sky? E' un monopolista Red Mediaset lancia la sfida a Sky anche all'estero. Prosegue l'offensiva Mediaset contro la tv satellitare di Rupert Murdoch, che pur non avendo gli ascolti di Mediaset e Rai, e' cresciuta in modo importante negli ultimi anni. A ribadire che Mediaset non vuole perdere la centralita' in Italia (in accoppiata duopolistica con la Rai) e' Pier Silvio Berlusconi, vice presidente del gruppo. In una intervista al Corriere della Sera, Berlusconi jr afferma che 'noi la concorrenza a Murdoch la facciamo gia' non sul satellite ma con Premium, la pay sul digitale terrestre. E per il futuro non escludo che ci misureremo con loro anche all'estero. Non vogliamo perdere terreno nel nostro Paese, anzi vorremmo conquistarne. E per continuare a competere davvero dobbiamo pensare anche a una solida presenza in Europa'. D: Mediaset ha aperto dossier su asset come Prosieben in Germania, Itv in Gran Bretagna, Digital Plus in Spagna? R. Noi siamo un'azienda sana che non ha mai fatto follie. E con questa crisi ci vuole ancora piu' prudenza ma ci potrebbero anche essere grandi opportunita'. Come sempre, se ci fosse l'occasione giusta saremmo pronti a coglierla. E' gia' successo con Endemol che e' leader mondiale dell'intrattenimento tv e continua a crescere'. Nell'intervista poi Berlusconi jr polemizza con il centrosinistra sul tema Murdoch. 'Mi fanno quasi tenerezza, per non dire altro, quelli che nel centrosinistra si sono innamorati di Murdoch. Un signore che ha scalato e conquistato il Wall Street Journal, bibbia dei repubblicani americani e del capitalismo globale, che ha lanciato Fox-tv, il network che ha sostenuto per due mandati George W. Bush'. E su Murdoch sottolinea che in Italia 'si e' insediato come monopolista del satellite. Un monopolio che ancora oggi ha ben saldo nelle sue mani. Noi facciamo tv generalista gratuita. Loro tv tematica a pagamento. Sono due modelli di business completamente diversi. E gli ascolti lo dimostrano: Canale 5 da sola con il 23% e' la prima rete italiana, gli oltre cento canali Sky fanno l'8-9% tutti insieme'. All'osservazione che Sky e' pero' sulla bocca di tutti, la risposta di Berlusconi jr e' che 'piu' che altro e' sulla bocca del sistema mediatico. Sky puo' essere vista da 4,7 milioni di famiglie italiane su un totale di 24 milioni. A volte le elite scambiano le proprie abitudini e i propri consumi come fossero quelli di tutti. Ma non e' cosi''. Poi torna sul terreno della concorrenza a Sky. 'Abbiamo deciso di iniziare un'avventura tostissima, provare a rompere il monopolio nella pay tv con Mediaset Premium. Ci siamo inventati, primi al mondo, l'offerta tv con carta prepagata e dopo un esordio solo con partite di calcio in pay-per-view, dall'anno scorso abbiamo lanciato una proposta completa, con offerte 24 ore su 24 ricchissime per qualita' e quantita'. Risultato: gia' nel 2008 circa 400 milioni di fatturato. E trasmettiamo sul digitale terrestre, la piattaforma che entro il 2012 vedranno tutti gli italiani'. Brasile. Bossa nova e ricerca d'eccellenza sulle staminali Richard Friebe Ignorato dai laboratori piu' prestigiosi, il Brasile approfondisce il potenziale delle cellule staminali. Visita alla Universidade Federal do Rio de Janeiro. Nell'emisfero nord e' inverno, ma qui ci sono 36 gradi, l'umidita' dell'aria e' al cento per cento, nel corridoio un cane ha appena fatto i suoi bisogni. All'ingresso due agenti della Sicurezza siedono uno accanto all'altro; la donna rilascia il permesso per i visitatori che l'uomo ritirera' tre secondi dopo. Due piani piu' su, un rumoroso impianto di climatizzazione abbassa la temperatura di 20 gradi. Questa e' la patria delle prime cellule staminali iPS sudamericane. L'abbreviazione connota una tecnica iniziata oltre due anni fa e che ha scombussolato un intero settore della ricerca: le cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) sono le discendenti delle cellule adulte coltivate in laboratorio. Nel caso brasiliano provengono dai reni. Le iPS si comportano in modo analogo alle cellule staminali embrionali, ma non creano problemi etici poiche' non derivano dagli embrioni. La loro scoperta ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli studiosi delle cellule staminali nella puritana America del Nord cosi' come in Germania -piu' scettica riguardo alla biotecnologia. E nell'arcicattolico Brasile la situazione e' poco diversa. La statua del Cristo Redentore, che dal monte Corcovado veglia su Rio e i suoi abitanti, non e' localizzbile da nessuna delle finestre schermate del laboratorio di Steven Rehen. Se qualcuno venisse portato qui con gli occhi bendati, dovrebbe poi guardarsi intorno e ascoltare con molta attenzione per capire dove si trova tra bottigliette con le scritte in portoghese e i suoni della bossa nova provenienti dalla radio. I piani di lavoro con i piu' recenti pc portatili e il materiale di laboratorio appena spacchettato potrebbero tranquillamente figurare a Harvard o a Berlino. Il giovane professore dagli occhiali senza montatura e i tatuaggi che s'intravedono sotto le maniche della polo azzurra parla correntemente l'inglese. Ha lavorato a lungo negli Stati Uniti. Adesso, dall'Istituto per le bioscienze della Universidade Federal do Rio de Janeiro vuole fare una ricerca competitiva a livello internazionale. Finora, solo quattro Stati disponevano di proprie iPS: Giappone, Usa, Germania e Cina. Con le sue cellule, il neurobiologo Rehen vuole studiare la malattia che da sempre e' l'obiettivo della terapia con le staminali: il Parkinson -patologia che distrugge le cellule neurologiche produttrici di dopamina. Forse, un giorno, le cellule staminali iniettate nel cervello potrebbero sostituirle. Tutto questo pero' e' ancora lontano dall'essere applicabile sui pazienti, non solo qui all'ombra del Pan di Zucchero, ma anche in Usa, Europa e Giappone. Il problema delle iPs e' che per produrle bisogna inserire dei geni con l'apporto di virus. Questi fattori hanno il compito di riprogrammare le cellule, ossia di farle retrocedere da adulte a una sorta di stato embrionale che gli consenta di svilupparsi in varie specie. Il luogo dove s'annida il gene nel genoma e' pura casualita', e cio' comporta possibili rischi. "Siamo contenti di dominare questa tecnica, e per la ricerca e' ottimale", dice Martin Bonamino dell'Istituto oncologico nazionale situato nella citta' vecchia di Rio, vicinissimo alla casa della regina del samba, Carmen Miranda. Ma per l'applicazione sull'uomo "sarebbe sicuramente meglio se avessimo una tecnica che potesse prescindere dai virus e dove i geni non dovessero essere trasferiti in modo duraturo nel genoma", chiarisce l'oriundo argentino che ha infettato le cellule di Rehens con il virus riprogrammato. Il primo passo sulla scena mondiale della ricerca con le staminali lo ha fatto la biologa cellulare Lygia Perreira alla fine dello scorso anno, quando ha presentato a Sao Paulo cellule staminali embrionali prodotte in Sudamerica. Un passo compiuto proprio nel momento di rinnovata speranza per la ricerca con le cellule staminali. Il presidente statunitense Barack Obama ha detto di voler allentare la rigida regolamentazione introdotta nel 2001 dal suo predecessore Bush e, a gennaio, la FDA ha autorizzato per la prima volta uno studio clinico sulle cellule staminali embrionali. "A me pero' interessa soprattutto la possibilita' di utilizzare cellule staminali per fare ricerca su malattie che sono un problema particolare qui in Brasile", spiega Rehen. Quali siano, non lo vuole dire. Teme che la concorrenza lo scavalchi. D'altra parte fa gia' molto per agevolare gli altri. La sua collaboratrice Bruna Paulsen ha inserito in Internet un dettagliato protocollo passo dopo passo della tecnica di riprogrammazione (www.anato.ufrj.br/ips). Persino le cellule saranno messe gratuitamente a disposizione dei colleghi attraverso il nuovo laboratorio nazionale di cellule staminali LANCE. I soldi ci sono; provengono da FAPERJ, la fondazione per la ricerca dello Stato federale di Rio. Come la sua omologa di Sao Paulo, le spetta l'un per cento delle entrate fiscali per progetti di ricerca -cosa che, in un Paese boom come il Brasile ancora relativamente risparmiato dalla crisi finanziaria mondiale, rappresenta un bel mucchio di soldi. Alla domanda sulle reazioni dei big player della ricerca verso il lavoro che si svolge in Brasile, Rehen risponde: "Sono certo che non sanno nemmeno che esistiamo". Suona un po' triste. In realta' potrebbe significare che nel frattempo la ricerca con le staminali ha raggiunto la massa critica. Negli ultimi dieci anni, ossia da quando James Thompson di Madison riusci' per la prima volta a coltivare in laboratorio cellule staminali embrionali, numerosissimi laureandi di pressoche' tutti i Paesi del mondo hanno accumulato esperienze in materia. Oggi, molti di loro sono professori e professoresse da qualche parte tra New York, Rio e Tokio. E nei Paesi poveri ci si sforza sempre di piu', anche mediante aiuti statali, di sviluppare la ricerca in campo biomedico. Uno studio pubblicato da Nature Reviews Genetics nel settembre 2008 indicava Messico, India, Thailandia e Sudafrica tra gli esempi migliori. A gennaio, il giorno dopo in cui Rehen e Bonamino si sono presentati sulla scena pubblica con le loro cellule staminali, si sono fatti vivi altri quattro gruppi che lavorano con le iPS nel solo Brasile. E all'inizio di febbraio a Sao Paulo e' iniziato un corso in cui studenti e ricercatori dell'intera America Latina imparano come si lavora con le cellule staminali. Forse in futuro sara' possibile attirare anche studenti e ricercatori dall'estero. Far balenare l'idea che dopo una faticosa giornata di laboratorio si puo' godere il tramonto dalla spiaggia di Ipanema potrebbe essere un fattore non secondario per sedurre nuovi talenti. Banca Mantovana del cordone risponde a Sirchia: dal 2004 garantiamo conservazione autologa-allogenica Giovanna Gamba Ho letto sulla pubblicazione del 19 febbraio scorso il Vostro articolo sulle madri “costrette” alla conservazione all’estero citate dal dott.Sirchia. Sono lieta che Sirchia mi abbia dato con il suo intervento così tanti spunti per evidenziare un parallelo punto di vista sulla questione “sangue del cordone”. Vi scrivo come Presidente della Associazione b.a.m.c.o. ONLUS che è una organizzazione di mamme che in difesa del loro diritto di decidere in merito al proprio cordone ombelicale rivendicano un modello conservativo del sangue cordonale “per sé e per tutti a proprie spese”. La Banca Autologa-Allogenica Mantovana del Cordone Ombelicale ONLUS ha garantito dal 2004 fino ad oggi le risorse necessarie per la conservazione autologa del cordone ombelicale presso l’Azienda Ospedaliera Carlo Poma, azienda pubblica della provincia di Mantova, a tutte le mamme mantovane “non Vip”. Ciò è stato possibile grazie alla lungimiranza della regione Lombardia che ha valutato positivamente le caratteristiche peculiari di questo modello unico in Italia: - nessun aggravio di spesa per il servizio sanitario nazionale grazie ad un contributo minimo delle mamme; - la garanzia dei principi solidaristici della conservazione e dell’accesso al servizio grazie anche ad un fondo specificatamente gestito per le madri meno abbienti; Il cordone ombelicale conservato grazie a b.a.m.c.o. ONLUS ha garantito sempre il principio solidaristico mettendo a disposizione della comunità scientifica di tutto il mondo, come è giusto che sia, il prezioso sangue cordonale. Le mamme, infatti, accedendo alla procedura autologa, mettono a disposizione il materiale biologico presso i registri internazionali prima di procedere alla conservazione e contestualmente, la parallela conservazione autologa garantisce quello che è già previsto da tutte le comunità scientifiche avanzate ed in Italia in particolare, ossia la possibilità di un uso specifico per malattie genetiche di fratellini e sorelline che non dimentichiamo potrebbero anche nascere malati in futuro. La validità della conservazione del cordone ombelicale per la cura delle malattie come leucemie o linfomi è oramai patrimonio culturale condiviso, la conservazione autologa migliora la possibilità di utilizzo senza rigetto del materiale biologico ed in più nel modello della Bamco da noi sviluppato grazie alla validazione della regione Lombardia si aggiungono due caratteristiche universalmente riconosciute dalle comunità scientifiche: - la sostenibilità economica della conservazione grazie allo sforzo delle mamme volontarie “non Vip” per conservare il cordone per sé e per tutti integrando a proprie spese le risorse del SSN che non avrebbe mai i fondi per conservare tutti i cordoni donati; - la diversificazione dei fenotipi conservati che per essere perseguita ha bisogno della mobilitazione di decine di centri pronti ad accogliere migliaia di cordoni provenienti da geografie ed etnie umane differenti b.a.m.c.o. ONLUS garantisce tutto ciò all’interno di strutture pubbliche, con la garanzia dell’altissima qualità del SSN Italiano, in territorio italiano, e non inficia il lavoro ammirevole delle poche banche omologhe italiane, al contrario, aumenta per tutti la possibilità di soddisfare tutte le necessità terapeutiche ponendo anche le basi di una proficua collaborazione. Dott.ssa Giovanna Gamba, Farmacologa, Presidente b.a.m.c.o. ONLUS Usa. Bambino migliora grazie al trapianto autologo di staminali cordonali Katia Moscano Dallas Hextell, che cammina, sorride e si agita come un bambino di 3 anni, potrebbe diventare un modello per le terapie a base di cellule staminali cordonali autologhe. E' quanto riporta il Los Angeles Times. Ma i ricercatori ammoniscono: "E' troppo presto per arrivare a delle conclusioni definitive". Alla sua nascita, i genitori acconsentirono alla raccolta (privata) delle staminali dal cordone ombelicale, e a nove mesi a Dallas fu diagnosticata la paralisi cerebrale. Nel 2007, presso l'universita' di Duke nella Carolina del Nord, il bambino ha ricevuto un trattamento di sangue del cordone ombelicale e per i genitori le condizioni sono notevolmente migliorate. La coppia ha partecipato ad alcuni programmi televisivi per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessita' della raccolta del cordone ombelicale e lavorano per una compagnia che promuove la raccolta privata. L'esperienza, fortunata, di Dallas non ha fatto cambiare opinione alle piu' importanti organizzazioni mediche del Paese. L'American Academy of Pediatrics e l'American Society for Blood and Marrow Transplantation non concordano sulla raccolta privata perche' i successi non sono assicurati e i costi sono alti, anche se sono in aumento le terapie sperimentali. I ricercatori che hanno seguito il caso di Dallas hanno dichiarato che i risultati sono ancora sperimentali, e finche' non saranno ufficialmente pubblicati non si puo' affermarne il successo. Inoltre non sono contenti della pubblicita' che il caso ha ricevuto. Dallas e' stato il nono bambino ad essere sottoposto alla terapia di Kurtzberg, ricevendo una iniezione di cellule dal costo di 25 mila dollari per 20 minuti. "Ci avevano detto di non aspettarci nulla, ma avevamo comunque molte speranze", ha dichiarato Cynthia Hextell. Dopo una settimana Dallas era molto piu' cosciente di quanto accadeva intorno e disse la sua prima parola "mamma". Dopo alcune settimane e' scomparso lo spasmo degli occhi, e dopo alcuni mesi era in grado di stare in piedi. Ha fatto il primo passo davanti all'albero di Natale, ripreso dalla telecamera dei genitori. Il dottor James Baumgartner, professore in chirurgia pediatrica presso l'universita' del Texas, ha visto in televisione il caso di Hextell, rimanendone incuriosito. Da alcuni anni si occupa di studiare i potenziali effetti delle cellule staminali sulla spina dorsale in casi di bambini con danni cerebrali, e ora sta iniziando una ricerca con le cellule prelevate dal cordone ombelicale. La raccolta del cordone ombelicale e' disponibile da alcuni anni, al costo di 2 mila dollari per la raccolta e 100 dollari al mese per la conservazione. La raccolta, nelle strutture pubbliche e' aperta a persone estranee. Attualmente, circa il 3% delle famiglie si rivolgono a banche private, e il tasso di iscrizione e' cresciuto del 26% tra il 2007 e il 2008. Il New Hampshire discute di suicidio medicalmente assistito Travis Andersen Charles Weed ha visto sua madre morire senza soffrire con l'aiuto di una infermiera di un hospice. Ora il sessantacinquenne deputato del New Hampshire vuole fare del suo Stato il primo a legalizzare il suicidio medicalmente assistito attraverso una legge del Parlamento. In Oregon e Washington la pratica e' divenuta legale grazie a referendum popolare. In Montana e' stata invece la sentenza di un tribunale a dichiarare il suicidio assistito costituzionalmente garantito. Ma nonostante ben ventuno Stati ci abbiano provato dal 1994, nessuno e' riuscito a legalizzare la pratica attraverso una legge. Weed, un democratico, e' il primo firmatario di una proposta di legge che richiederebbe l'autorizzazione di due medici per la prescrizione di una dose letale di farmaci. Due testimoni -uno dei quali senza legami di parentela con il paziente- dovrebbero accertare l'effettiva volonta' del malato. La madre di Weed e' morta in California nel 1993, dopo una lunga battaglia con una malattia polmonare e una rottura intestinale. Weed ha spiegato che un'infermiera l'ha aiutata a non soffrire. "Mi madre era assistita da un'infermiera molto disponibile", ha spiegato il deputato durante un'audizione a una commissione della Camera dei deputati. "E mia madre aveva deciso in modo cosciente e determinato di non voler soffrire oltre. Cosi' ha alzato i livelli di morfina ed e' morta in pace, circondata dalla famiglia". I medici palliativisti spesso prescrivono morfina, somministrata ai pazienti dagli infermieri. Il farmaco antidolorifico puo' accelerare il processo di morte se assunto in dosi massicce attraverso la soppressione della respirazione. Weed vuole permettere ai pazienti di utilizzare medicinali prescritti per togliersi la vita quando vogliono. La sua proposta di legge ha sollevato un intenso dibattito sulla eticita' del suicidio legalizzato. Ellen Kolb del Cornerstone Policy Research, un think tank conservatore del New Hampshire, sostiene che il suicidio assistito e' moralmente 'disastroso'. "Molto semplicemente, la legge e' una ricetta per l'abuso contro gli anziani", ha dichiarato in un comunicato, in cui sostiene che coloro che sarebbero avvantaggiati dalla morte di una persona potrebbero essere interessati a uccidere. Ma i sostenitori ribattono che la legge si limita ad offrire una ulteriore scelta al paziente terminale. Delle 539 persone che hanno ricevuto medicinali letali in Oregon, solo 341 ne hanno fatto uso per togliersi la vita. I farmaci hanno solitamente effetto in pochi minuti. Ma non sempre. Un paziente e' sopravvissuto per piu' di tre giorni dopo l'assunzione. E in Oregon sono stati riportati casi simili dall'entrata in vigore della legge nel 1998. Ma questo non ha fermato i sostenitori della pratica. In Vermont, i sostenitori della legalizzazione hanno annunciato un progetto di legge, mentre altre proposte sono all'esame in New Mexico e Massachusetts. Anche in Montana se ne discute in sede legislativa. Alle Hawaii, il Parlamento ha recentemente bocciato una simile proposta. In New Hampshire, Weed continua a sostenere che la legge potrebbe alleviare la sofferenza di molte persone, inclusa la sua fra un po' di anni. Articolo tratto dall'Associated Press Cordone ombelicale: scade l'ordinanza, da oggi che succede? Donatella Poretti * Scade oggi 28 febbraio l'ordinanza che disciplina l'esportazione delle cellule staminali per la loro conservazione nelle biobanche private, e senza il suo rinnovo finisce anche questa possibilita' di liberta' nell'Italia dei divieti. L'assurda situazione che si protrae da anni, inaugurata dalle ordinanze dell'allora ministro Girolamo Sirchia, si era interrotta nella scorsa legislatura grazie a maggioranza e opposizione che si erano unite per regolamentare, disciplinare, normare la possibilita' di conservare queste preziose cellule anche a pagamento in biobanche private autorizzate e accreditate tramite la formula dell'autologa solidale. Un compromesso che garantiva sia il gesto solidaristico della donazione che il diritto a conservare queste cellule per se', a fronte della certezza che sarebbero state buttate nel cestino della spazzatura della sala parto. Ogni anno i numeri dei cordoni che superano le frontiere raddoppiano. Casi limite e' quello di San Marino, dove proliferano le biobanche private: gia' quattro sono autorizzate per ospitare i cordoni dei bambini che nascono in Italia (solo il Bioscience Institute ne conserva 2.500). La legge fatta dal Parlamento (31/2008, art. 8bis) e' stata cancellata con atto d'imperio del Governo che, nel decreto "Milleproroghe", in fase di conversione in legge ha introdotto un emendamento e grazie al voto di fiducia in entrambi i rami del Parlamento ha impedito di fatto ai parlamentari di esprimersi nel merito. Oggi avrebbe dovuto essere emanato un decreto per regolamentare cio' che gia' avviene in maniera pionieristica a Mantova con la Bamco onlus, ma invece siamo nell'assurdo: continua ad essere impossibile la donazione e si impedisce anche l'esportazione (neppure il 10% dei punti nascita e' in grado di raccogliere le cellule per la donazione nelle biobanche pubbliche). Dal ministero nessuna notizia, nessun comunicato per spiegare perche' ha cancellato una legge del Parlamento e ora nessuna indicazione di cosa avviene da domani. Chi e' gia' stato autorizzato dal Ministero dopo aver superato il colloquio con il Centro Nazionale Trapianti potra' conservare all'estero le sue cellule? E chi ha avviato l'iter o chi stava per farlo senza l'ordinanza, come fara'? Una vicenda all'insegna della sciatteria politica e dell'imposizione di una norma contro la liberta' di scelta. Una vicenda che riassume l'impostazione proibizionista, protezionista, statalista del Governo: per uno Stato che decida dei corpi e della salute dei sudditi. * senatrice Radicali-Pd ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci ritenete utili, potete sostenerci con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a scelta intestandolo ad Aduc, via Cavour 68, 50129 Firenze: - con carta di credito sul nostro sito sicuro: https://ssl.sitilab.it/aduc.it - CC/postale 10411502 - IBAN: IT 81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 - Cassa di Risparmio di Firenze, agenzia 17 di Firenze IBAN: IT 11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a se' stante e' la lettera O e non la cifra 0) ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. 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