====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2007 Numero 145 03-08-2007 la prossima edizione: 17-08-2007 EDITORIALE Persa occasione per biobanche private del cordone. Comportamento schizofrenico del ministro Turco di Donatella Poretti ARTICOLI - Associazione Coscioni: il ministro Turco non fa chiarezza su finanziamento della ricerca - Usa. Missouri. Problemi per la ricerca nonostante il referendum di Redazione NOTIZIE - Corea del Sud. Cellule nervose da staminali dei muscoli - Italia. Ministro Turco: solo le banche pubbliche garantiscono raccolta tessuti e staminali - Italia. Berlusconi: credo molto in ricerca con staminali, voglio vivere fino a 120 anni - Italia. Nuove audizioni sul cordone ombelicale al Senato - Italia. Ricercatori: senza fondi non possiamo studiare staminali embrionali - Usa. Scoperto gene che forma le staminali nel sangue del feto - Israele. Collaborazione biomedica con la Lombardia - Australia. Nuovi farmaci anti-Aids somministrati tramite staminali - Italia. Signorini: staminali nuova frontiera per lifting del viso - Francia. Cordone ombelicale da Tarquinia per malato grave - San Marino. Michael Schumacher in campo per la ricerca con le staminali - Italia. Matera. L'Asl si difende dopo la perdita di 500 cordoni ombelicali - Italia. Giunta regionale vuole centro conservazione sangue cordonale a Terni - Gb. Dai pesci zebra possibile risposta a cecita' - Spagna. Via libera a nuovi progetti di ricerca su cellule staminali embrionali - Spagna. Studiare le cellule staminali dei rettili in funzione di malattie neurodegenerative - Usa. New York. Spitzer spinge per finanziamento alla ricerca con le staminali - Usa. New Jersey. A novembre referendum su finanziamento ricerca con staminali - Bermuda. Il Premier dona edificio per nuovo centro di ricerca con le staminali -------------------------------------- EDITORIALE - Persa occasione per biobanche private del cordone. Comportamento schizofrenico del ministro Turco Dispiace dover registrare l'ennesima chiusura del Ministro della Salute, Livia Turco, sulla possibilita' di istituire anche in Italia, come in molti paesi europei (16), biobanche private accreditate e convenzionate per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale. Lo scorso 27 luglio, durante il Consiglio dei Ministri, e' stato presentato dal Ministro Turco lo schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2004/23, grazie alla quale sarebbe stato possibile superare questo divieto. Cosi' non e' stato! La direttiva, infatti, disciplinando la donazione e la conservazione dei tessuti e delle cellule, in particolare delle cellule staminali del cordone ombelicale, avrebbe permesso anche la nascita di strutture private. Il ministro Turco, pero', nello schema per il recepimento, non ha voluto cogliere questa possibilita'. Questo atteggiamento continua ad essere inspiegabile e a questo punto schizofrenico: la Turco dichiara ai media di essere favorevole alla creazione di istituti privati e negli atti istituzionali fa il contrario, rispondendo evidentemente ad altre logiche di cui ci piacerebbe conoscerne l'origine. A nulla e' valsa neanche la posizione del Ministro delle Politiche Europee, Emma Bonino, che durante la discussione di questa mattina ha proposto di ammettere anche in Italia, accanto alle strutture pubbliche, l'apertura di banche private. La posizione della Turco e' prevalsa e per senso di responsabilita' e per non incorrere in una infrazione europea, la Bonino ha firmato lo schema di recepimento, pur non condividendolo. Ma non finisce qui! A questo punto il testimone passa alle Commissioni parlamentari che si dovranno esprimere in pareri. Accolgo quindi il suggerimento del ministro Bonino e interverro' in sede di commissione Affari Sociali per rivedere la decisione di oggi e per recepire lo spirito della direttiva europea. di Donatella Poretti -------------------------------------- ARTICOLI - Associazione Coscioni: il ministro Turco non fa chiarezza su finanziamento della ricerca Comunicato stampa dell'Associazione Coscioni: Il Ministero della Sanità ha fornito una seconda risposta evasiva all'On. Donatella Poretti (RNP) che in collaborazione con l'Associazione Coscioni ha presentato un'interrogazione per chiedere di fare piena luce sul comportamento della Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali, istituita dal Ministro Sirchia presso l'Istituto Superiore di Sanità e decaduta nel 2004, senza lasciare completa evidenza o pubblicità dei finanziamenti erogati, delle modalità adottate e dei risultati prodotti dai progetti finanziati. L'onorevole Poretti aveva già presentato una prima interrogazione a cui il ministero aveva risposto parzialmente, pertanto ha presentato una seconda interrogazione a cui non è stata data risposta e quindi una terza che ancora una volta non ha chiarito quali documenti pubblici, siti istituzionali e riviste scientifiche diano pubblicità e evidenza dei motivi per cui è decaduta la Commissione nazionale sulle Cellule Staminali ovvero del motivo per cui non aveva più ricevuto finanziamenti; degli importi dei progetti da essa finanziati, conclusi e non; di chi e come ha scelto i revisori di tali progetti; delle modalità di valutazione da essi adottate; dei consuntivi amministrativi e scientifici delle attività concluse e finanziate; del motivo dell'eventuale aumento dei fondi per il primo bando da 7,5 Meuro, dichiarati dal comunicato 442 (2001) della Commissione nazionale, agli 11 Meuro dichiarati dall'ISS; di chi e come abbia valutato i progetti del secondo bando e del perché non sia stato possibile distribuire i finanziamenti in modo da poter finanziare anche il terzo bando atteso dalla comunita' scientifica. A questa terza interrogazione è stata data una risposta generica, in particolare l'onorevole Poretti ha lamentato la singolarità della decisione, assunta dall'Istituto Superiore di Sanità, di chiudere il sito internet della citata Commissione subito dopo la cessazione dell'attività istituzionale della stessa e a progetti ancora in corso e che la possibilità ora suggerita dal Ministero della Sanità, per i cittadini, di contattare telefonicamente l'ISS, non appare idonea a garantire un livello adeguato di trasparenza. L'iniziativa dell'Onorevole Poretti e dell'Associazione Coscioni ha preceduto di poco la notizia, data tra venerdì e sabato, che EuroStemCells e ESTOOLS, due progetti transnazionali di ricerca sulle cellule staminali hanno chiesto al governo italiano di predisporre un piano a sostegno della ricerca sulle cellule staminali embrionali. L'onorevole Poretti e l'Associazione Coscioni si uniscono ai ricercatori europei per chiedere non solo che il governo finanzi la ricerca sulle cellule staminali embrionali, ma anche che vigili sulla legalità dei finanziamenti stanziati o già erogati per i progetti di ricerca sulle staminali adulte e sulle eventuali lacune di trasparenza messe in atto dalla suddetta Commissione. Segue il testo integrale dell'interrogazione Interrogazione a risposta immediata in XII Commissione al Ministro della salute. premesso che: - nel novembre 2001 il Ministero della salute, istituiva, presso l'Istituto superiore di sanità (ISS) la "Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali", presieduta da Enrico Garaci, presidente dell'ISS come diffuso nel comunicato numero 442, la Commissione risultava composta da 12 membri; tale Commissione decideva l'erogazione e la distribuzione di un finanziamento di 7,5 milioni di euro, da erogare nei tre anni successivi in tre bandi per la durato di un biennio; - il sottosegretario alla Salute, Serafino Zucchelli, nella risposta data ad un atto di sindacato ispettivo dell'interrogante realizzato con la collaborazione dell'associazione Luca Coscioni e presentata in Commissione Affari Sociali, riguardo la trasparenza sull'assegnazione di fondi per le ricerche con le cellule staminali da parte della "Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali", istituita presso l'istituto Superiore di Sanità (ISS) nel novembre 2001 dal Ministro Girolamo Sirchia e decaduta, sempre nel corso della passata legislatura, il 9 novembre 2004, ha tra l'altro affermato: - "(...) la procedura di valutazione dei progetti di ricerca seguita dalla Commissione è quella del peer-review system, che prevede la valutazione dei progetti da parte di referees/revisori anonimi, competenti nella materia scientifica dei progetto e indipendenti dal proponente del progetto stesso (...)"; - "(...) i progetti presentati a seguito del primo e del secondo bando sono stati valutati da due o più revisori anonimi (esterni o interni alla Commissione, ma comunque non conosciuti dagli stessi membri della Commissione), scientificamente qualificati e indipendenti dal proponente del progetto [...] La Commissione Nazionale ha preso atto delle valutazioni dei referees, e soltanto in base a queste valutazioni ha finanziato o meno i progetti presentati (...)"; - "(...) l'istituto Superiore di Sanità ha precisato che nel sito web sono state regolarmente inserite le informazioni relative ai bandi e al progetti finanziati (...)"; - "(...) i consuntivi scientifici del progetto del primo bando dimostrano che molti risultati sono stati pubblicati sulle più prestigiose riviste i nternazionali (...)"; - "(...) l'istituto precisa che la Commissione ha promosso un primo bando per progetti di ricerca biennali, finanziati per oltre 11 milioni di euro nel 2003 (...)"; - "(...) l'attività del primo bando è oggi conclusa; i responsabili dei progetti hanno già inviato il consuntivo amministrativo e quello scientifico (...)"; - "(...) al primo bando ha fatto seguito un secondo bando concernente lo Sviluppo di uno o più prototipi strutturati, organizzativi e gestionali di banche di cellule staminali umane. Nel 2003 il bando è stato vinto dal centro-prototipo dell'Ospedale Maggiore di Milano. In data 16 ottobre 2006, l'ISS ha comunicato che sta procedendo alla raccolta dei contributi relativi ai risultati ottenuti dall'esecuzione dei vari progetti e che tali risultati saranno divulgati attraverso un convegno scientifico e con la pubblicazione degli atti congressuali (...)"; - "(...) l'ISS ha precisato che non vi è stato un terzo bando, in quanto dopo il secondo i fondi a disposizione erano esauriti, e la Commissione stessa, non più convocata dall'agosto 2003, è decaduta il 9 novembre 2004; di conseguenza, il relativo sito web non è più attivo dal 2005; - le citate risposte non chiariscono tuttavia a pieno per l'interrogante la correttezza della gestione della citata Commissione; - in particolare l'interrogante non è riuscita a reperire documenti pubblici, siti istituzionali e riviste scientifiche che dessero conto delle attività svolte dalla citata Commissione e dai consuntivi amministrativi e scientifici delle attività medesime; - allo stesso modo non risulta chiaro all'interrogante dove sia possibile riscontrare l'importo dei progetti finanziati, siano o meno conclusi, né le modalità di scelta dei revisori citati nella risposta del sottosegretario né quali criteri essi abbiano adottato nella valutazione dei progetti; - sarebbe inoltre da approfondire il motivo per il quale non sia stato reperito un finanziamento per il terzo bando; per sapere: - se, alla luce di quanto rappresentato in premessa, il ministro non ritenga di integrare le informazioni fornite per far piena luce sul comportamento della Commissione Nazionale sulle Cellule Staminali ed evitare che in futuro commissioni di erogazione di finanziamenti pubblici si ripetano analoghe situazioni. ------------------- - Usa. Missouri. Problemi per la ricerca nonostante il referendum Otto mesi fa il Missouri era in procinto di divenire uno dei centri principali della ricerca con le cellule staminali degli Stati Uniti. Gli elettori avevano infatti deciso di modificare la Costituzione statale per proteggere la ricerca con le staminali, anche embrionali. Ora pero' i riflettori si sono spenti dopo che un istituto di ricerca ed alcuni legislatori hanno ritirato il loro sostegno finanziario alla ricerca. "Le cose non procedono bene", ha detto il senatore democratico Chuck Graham, sostenitore della ricerca. "Ad oggi e' come se quella modifica costituzionale non fosse mai stata fatta. La gente corre nella direzione opposta. E' incredibilmente frustrante". Alcuni ricercatori temono addirittura che pratiche come la clonazione terapeutica possano essere messe al bando nello Stato. Lo scienziato Kevin Eggan stava per trasferirsi nel Missouri da Harvard dopo la vittoria referendaria, ma ora non ne ha piu' l'intenzione. "Non posso certo trasferirmi in un luogo dove un tipo di ricerca salvavita potrebbe essere vietata", ha detto Eggan, che lavora su malattie degenerative come la Sla. Il problema e' nato quando alcuni legislatori repubblicani sono riusciti ad affossare il finanziamento per alcuni progetti di ricerca, tra cui 150 milioni di dollari da destinare alla University of Missouri in Columbia. A giugno, un istituto di ricerca di Kansas City ha annunciato di aver sospeso il progetto per l'espansione dei propri laboratori dopo che i 300 milioni di dollari di cui dovevano beneficiare sono stati ritirati. Nonostante i problemi, i sostenitori della ricerca ritengono che in ogni caso la situazione sia migliore oggi di quella che c'era prima dell'emendamento costituzionale. Non solo, molti altri Stati seguono attentamente gli sviluppi in Missouri per eventualmente promuovere consultazioni referendarie analoghe. di Redazione ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Corea del Sud. Cellule nervose da staminali dei muscoli Potrebbe essere una via per 'aggirare' i problemi derivanti dall'uso delle cellule staminali: uno studio dell'universita' di Seul pubblicato dal Journal of the American Chemical Society riporta per la prima volta la trasformazione di cellule muscolari in nervose tramite esposizione a una molecola sintetica. I ricercatori coordinati da Injae Shin hanno sottoposto colture di mioblasti, cioe' cellule 'immature' che si trovano nel tessuto muscolare, al contatto con 300 diverse molecole, e ne hanno trovata una, la neurodazina, che le induce a trasformarsi in cellule nervose. Dai test effettuati e' emerso che dopo una settimana di esposizione alla neurodazina il 40-50% dei mioblasti si era trasformato in cellule che avevano la struttura e le funzionalita' di quelle nervose, compresa l'espressione di proteine caratteristiche dei neuroni. Uno studio aggiuntivo ha mostrato gli stessi risultati anche su cellule muscolari estratte dal piede di un paziente. 'I recenti sviluppi nell'uso di cellule staminali per il trattamento di malattie neurologiche come l'Alzheimer o il Parkinson sono promettenti, ma ci sono ancora problemi tecnici e etici. Un approccio che usa piccole molecole sintetiche come questa e utilizza cellule abbondanti nei tessuti potrebbe essere molto piu' conveniente'. - Italia. Ministro Turco: solo le banche pubbliche garantiscono raccolta tessuti e staminali "La scelta dell'Italia di valorizzare il pubblico e' motivata dal fatto che solo la banca pubblica puo' assicurare la correttezza nella raccolta e nella assegnazione delle cellule e dei tessuti donati senza condizionamenti esercitati da capitali privati che in modo evidente o meno evidente possono condizionare la policy della banca". Lo afferma il ministro della Salute, Livia Turco, spiegando i contenuti del decreto legislativo con cui il Consiglio dei Ministri lo scorso 27 luglio ha recepito la direttiva europea "per la definizione di norme di qualita' e di sicurezza per la donazione, l'approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani". "In questo quadro abbiamo ribadito i valori etici in gioco -equita', qualita' e trasparenza- che possono essere meglio assicurati da un sistema pubblico che escluda qualsiasi forma di profitto diretto o indiretto. La struttura pubblica, inoltre, puo' garantire sempre una reale informazione sui limiti e sulla possibilita' delle cure, anche quando non esistono certezze scientifiche, come nel caso dell'uso autologo del cordone ombelicale. Voglio infine sottolineare che in Italia sono gia' operative 30 banche pubbliche per i tessuti, oltre 100 centri pubblici di conservazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche, 16 banche per il cordone ombelicale e 5 per la conservazione delle beta cellule pancreatiche ed epatociti. Una rete che e' nostra intenzione implementare come gia' annunciato in occasione della presentazione della recente ordinanza sul cordone ombelicale". "Abbiamo perso una buona occasione per allinearci alla maggioranza dei Paesi dell'Unione europea su un tema tanto delicato quanto attuale'. Ha commentato cosi' Emma Bonino, ministro per le Politiche europee. Nello schema del provvedimento, infatti, si poteva superare il divieto all'uso di banche private, ma cosi' non e' stato. 'Ben 16 Paesi membri su 27 ammettono nel loro ordinamento banche private per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale. Il recepimento di questa direttiva costituiva l'occasione per superare, in questo settore, un ingiustificato monopolio della sanita' pubblica, che si e' dimostrata finora incapace di offrire un servizio efficiente ai cittadini. Attualmente in Italia le banche autorizzate alla raccolta e alla conservazione di queste cellule realmente funzionanti sono solo cinque, di cui quattro al Nord'. 'L'intero centro-sud del Paese e' praticamente sprovvisto di tale servizio. Non a caso finora la maggior parte di coloro intenzionati a donare o conservare il cordone ombelicale, sono stati costretti a rivolgersi a centri esteri". Per questo motivo, sottolinea la Bonino, "per venire incontro a un'esigenza sempre piu' diffusa ho proposto al Consiglio dei ministri di ammettere anche in Italia, accanto alle strutture pubbliche, l'apertura di banche private, ma e' prevalsa la diversa posizione sostenuta, invece, dal ministero della Salute. Per senso di responsabilita', vista l'imminente scadenza della delega, non mi sono formalmente opposta all'approvazione di un testo che, in questo punto, non condivido. Mi auguro che la decisione di oggi possa essere rivista e si possa cosi' recepire lo spirito della direttiva europea, adeguandoci a quanto succede nella maggioranza degli altri Paesi, per mettere fine a questa inaccettabile necessita' dell'esportazione dei cordoni''. "Bene ha fatto il ministro Livia Turco a richiamare l'attenzione sulle contrastanti evidenze scientifiche relative alle applicazioni terapeutiche delle cellule staminali cordonali". Cosi' il vicepresidente del Comitato nazionale per la bioetica (Cnb), Luca Marini, autore della mozione sulle cellule staminali cordonali approvata dal Cnb stesso il 13 luglio scorso, commenta le dichiarazioni del ministro della Salute. "E' indispensabile che il pubblico prenda coscienza di tale stato di incertezza scientifica, prima di chiedere, magari sulla scorta di informazioni ambigue o capziose, la conservazione del sangue cordonale, in Italia come all'estero". Appare tuttavia "sorprendente", secondo Marini, che e' anche presidente del Centro di studi biogiuridici Ecsel e delegato italiano al Forum dei Comitati etici dell'Unione europea, "l'affermazione del ministro relativa all'ipocrisia insita nel divieto di istituire biobanche private, dal momento che lo stesso ministro ha ritenuto di ribadire tale divieto nella propria ordinanza del 4 maggio scorso". Probabilmente il ministro Turco manifesta "un orientamento personale che differisce da quello esplicitato nel provvedimento amministrativo", che, peraltro, sottolinea Marini, "e' stato impugnato innanzi al Tar". E aggiunge il vicepresidente: "Il prossimo recepimento della direttiva comunitaria sulle biobanche rischia di aprire a forme di indebita mercificazione del corpo umano". La questione, quindi, conclude Marini, "non e' quella di favorire le biobanche cordonali pubbliche o quelle private, ma disciplinare la materia senza vanificare il divieto di trarre profitto dal corpo umano sancito dalla Convenzione europea sulla biomedicina". Dichiarazione di Donatella Poretti della Rosa nel Pugno: Rimango colpita dalle dichiarazioni del Ministro della Salute, Livia Turco, sull'ipocrisia italiana del divieto di istituire banche private del cordone ombelicale, aggirabile recandosi all'estero. Mi sembra evidente che l'ipocrisia sia invece del ministro che con la recente ordinanza ha vietato la creazione di biobanche private! Questo nonostante la legge n.219/2005, all’articolo 10 prevede che il Governo con un decreto crei una rete nazionale di banche pubbliche e private accreditate per la conservazione. Mi sembra paradossale che sia il ministro Turco a parlare di ipocrisia quando il Governo non ha ancora emanato il decreto dopo 12 mesi dalla sua scadenza e l’ordinanza della stessa Turco chiede al Parlamento, in evidente violazione della precedente legge, di farne un'altra che gia’ c’e’ ma che non ha applicato! A riguardo ho presentato un'interrogazione (1) e la settimana passata l'Associazione Osidea ha presentato un ricorso al Tar per fare sospendere l'ordinanza. Il ministro avrebbe gli strumenti per permettere l'esistenza di banche private: entro agosto 2007 deve essere recepita la Direttiva Europea 2004/23/CE, che prevede per la regolamentazione delle cellule staminali una normativa diversa da quella del sangue: vengono sollecitati gli Stati membri a promuovere la donazione di cellule (tra cui quelle del cordone) e tessuti, uniformando gli standard per la raccolta e conservazione, ma senza impedirne la conservazione autologa e la nascita di strutture private. Ecco risolto il problema e eliminata l'ipocrisia! Basta solo che il ministro accolga le indicazioni europee. Se cosi' non fosse, in extremis confido che il Tar accolga il ricorso dell'Associazione Osidea per sospendere l'ordinanza. L'esistenza di banche private non e' sinonimo di discriminazione per il pubblico e per la donazione. Anzi. Il lavoro degli istituti privati renderebbe piu' semplice e praticabile la donazione, oltre che permettere la conservazione autologa! - Italia. Berlusconi: credo molto in ricerca con staminali, voglio vivere fino a 120 anni Qualche ragionamento sulla politica italiana, sulla legge elettorale, sulla situazione in Senato ("Anche oggi sono riusciti a convincere Dini a non presentare l'emendamento sulla copertura finanziaria riguardante la riforma delle pensioni, un'altra occasione persa") e sul futuro (intese con il Pd? "Non escludo nulla, ma per il momento la condizione e' molto difficile..."), poi battute e confidenze. Silvio Berlusconi, dopo aver incontrato senatori e deputati oggi ha pranzato con i parlamentari europei di FI. Ad un certo punto, spiegano i presenti, si e' parlato dell'iniziativa avviata a Verona da don Verze'. "Si tratta di un centro che lavora sul genoma. Con l'utilizzo di cellule staminali sarebbero in grado di portare la vita a 100 anni gia' oggi... Ci credo molto in questa ricerca, a me puo' servire...", ha scherzato il leader 'azzurro'. "Fini e Casini sono preoccupati per questo aspetto della ricerca, sanno che io posso arrivare anche a 120 anni...". Ma don Verze' replica: da Berlusconi mai vista una lira. - Italia. Nuove audizioni sul cordone ombelicale al Senato L'ufficio di Presidenza della Igiene, nel ruolino di marcia definito per la residua parte di lavori prima della sospensione per le ferie estive, ha concordato di procedere a breve scadenza ad una serie di audizioni per approfondire i problemi connessi all'esame dei ddl sulla istituzione delle banche di cordone ombelicale e sulla ricerca su cellule staminali da cordone ombelicale e adulte. Entro i primi giorni di agosto si procedera' anche ad audizioni connesse all'esame dei ddl riguardanti le terapie non convenzionali. - Italia. Ricercatori: senza fondi non possiamo studiare staminali embrionali In Italia 'la possibilita' di lavorare legalmente sulle linee di cellule staminali embrionali e' resa del tutto vana dalle politiche di finanziamento pubblico'. E' la denuncia di due ricercatori italiani -Giuseppe Testa ed Elena Cattaneo- che, in un documento, chiedono al Governo un piano per sostenere le potenzialita' del nostro Paese in questo campo e correggere le politiche di finanziamento per mantenere la competitivita' scientifica. 'Le risorse sono negate alle ricerche sulle cellule staminali embrionali e allocate unicamente a quelle sulle staminali adulte. Questa discriminazione nei finanziamenti impedisce l'efficace collaborazione dei laboratori italiani ai progetti europei ed e' contraria allo spirito dei finanziamenti europei, che prevede che le risorse nazionali si affianchino a quelle europee nella promozione del progresso scientifico'. Testa, del Laboratory of Stem Cell Epigenetics della European School of Molecular Medicine all'Ieo (Istituto europeo oncologico) di Milano, e Cattaneo, che dirige il laboratorio sulle cellule staminali e malattie degenerative alla Statale di Milano, ricordano che 'la ricerca sulle cellule staminali e' uno dei campi piu' dinamici e significativi della moderna biologia. Affronta le questioni fondamentali dello sviluppo degli organismi, consente di indagare i meccanismi responsabili delle malattie e della tossicita' da farmaci, e pone le basi per sviluppare terapie cellulari rigenerative per varie malattie'. 'L'Europa ha una posizione di leadership nella ricerca sulle cellule staminali, grazie soprattutto a quelle collaborazioni transnazionali che sono una caratteristica unica e distintiva della ricerca europea'. Nel nostro Paese, continua il documento, 'e' legale lavorare su linee di cellule staminali embrionali gia' derivate altrove da embrioni sovrannumerari, ma e' illegale derivare nuove linee di cellule staminali embrionali. I nostri scienziati sono potenzialmente al passo dei colleghi europei nella ricerca sia sulle cellule staminali adulte che su quelle embrionali'. Per i due ricercatori e' 'molto importante la decisione del Governo italiano di ritirare il proprio appoggio dall'iniziativa di alcuni Paesi che mirava a bloccare i finanziamenti alle cellule staminali embrionali nell'ambito dei programmi quadro europei. Ma per restare competitivi in questo campo, e per sperare di essere in prima linea nei benefici sociali ed economici di questo tipo di ricerca, il Governo italiano deve agire anche sulla regolazione delle politiche di finanziamento'. 'Non ci sono prove scientifiche che permettano di distinguere la ricerca sulle staminali umane adulte da quella sulle embrionali riguardo alla loro potenziale utilita' nella cura di condizioni attualmente incurabili'. Per la comunita' scientifica, infatti, non si deve 'distinguere artificiosamente la ricerca sulle cellule staminali embrionali da quella sulle cellule adulte e bisogna riconoscere che allo stato attuale delle cose non e' possibile predire, per una data malattia, quale sara' la fonte piu' utile di cellule staminali; con tutta probabilita' in futuro troveranno applicazione in clinica sia terapie derivanti dalle cellule staminali embrionali che da quelle adulte; il trasferimento alla clinica richiede la comprensione della biologia di base delle staminali, la quale necessariamente include lo studio delle cellule embrionali e del loro differenziamento; la biologia delle cellule staminali e' una scienza singola; gli studi sulle staminali embrionali e adulte si completano e trovano vicendevolmente sostegno; sono entrambe essenziali per la comprensione della biologia fondamentale e delle potenziali applicazioni mediche'. I limiti al finanziamento, che in Italia riguardano la sola ricerca sulle staminali embrionali umane, 'vanno contro le prove scientifiche e l'opinione della comunita' scientifica internazionale. Esortiamo il governo italiano a cambiare questa situazione, predisponendo un piano a sostegno del grande potenziale dell'Italia in questo campo', conclude il documento. - Usa. Scoperto gene che forma le staminali nel sangue del feto Scoperto il gene che regola la formazione delle cellule staminali del sangue nel feto, ma non in eta' adulta. Si chiama Sox17 ed e' stato individuato dai ricercatori dell'Universita' del Michigan. "Il gene -spiegano gli scienziati su Cell- funziona solo nel sangue del feto, mentre si 'spegne' con il passare del tempo. Dunque puo' gettare nuova luce sul meccanismo che distingue le staminali fetali da quelle adulte. E fornire qualche informazione in piu' su alcune malattie infantili come la leucemia, che si sviluppa proprio quando va in tilt la replicazione delle cellule del sangue". La sperimentazione finora e' stata condotta su topi di laboratorio, ma secondo gli autori dello studio potrebbe rappresentare un bersaglio in piu' nella lotta ai tumori infantili. In piu', il Sox17 potrebbe semplificare la produzione di staminali del sangue da cellule embrionali, per facilitare il trapianto di midollo osseo. Per scoprire il ruolo del gene, i ricercatori hanno 'creato' in laboratorio topi che avevano il Sox17 sempre spento. Cosi' e' stato possibile osservare la mancanza di staminali del sangue allo stadio fetale, ma una regolare produzione nei topi adulti. - Israele. Collaborazione biomedica con la Lombardia Un accordo di collaborazione tra la Lombardia e lo Stato d'Israele in campo sanitario e' stato l'oggetto dell'incontro svoltosi il 25 luglio a Gerusalemme tra l'assessore regionale alla Sanita', Luciano Bresciani, e il ministro per la Salute israeliano, Iaacov Ben Izri. 'Abbiamo verificato la compatibilita' dei nostri due sistemi sanitari -ha commentato Bresciani al termine dell'incontro- ognuno con le sue specificita' e le sue eccellenze, ma con un'ampia area condivisa e quindi con la possibilita' di instaurare un reciproco e fruttuoso scambio'. In particolare si e' deciso di lavorare sui temi dell'emergenza-urgenza, della telemedicina, delle tecnologie mediche, della biotecnologia farmacologia e della genetica e cellule staminali. I prossimi passi vedranno la nascita di una Joint Commission ad hoc che dovrebbe riunirsi in Lombardia entro novembre, mentre il ministro Ben Izri ha formalizzato all'assessore Bresciani l'invito formale da parte del Governo israeliano per una visita ufficiale al presidente lombardo Roberto Formigoni da tenersi entro gennaio. 'Sono particolarmente soddisfatto per la possibilita' di imparare con umilta' dalle eccellenze israeliane e allo stesso tempo di trasmettere con orgoglio le nostre eccellenze in un campo cosi' cruciale e importante come quello della salute'. Il 26 luglio la delegazione lombarda ha concluso la sua missione esplorativa in Israele con un fitto programma che ha previsto tra l'altro la visita del '118' israeliano. - Australia. Nuovi farmaci anti-Aids somministrati tramite staminali Nuovi farmaci e circoncisione. Sono queste, a detta degli esperti riuniti a Sydney per il congresso mondiale della Aids Society, le migliori armi per mettere ko il virus Hiv. "Un misto di tecnologia moderna e antiche pratiche chirurgiche" rivelano, sottolineando che "una nuova generazione di farmaci che rallenta la progressione del virus e' in arrivo in tempi non lontani. E potrebbe affiancarsi alla modificazione genetica delle cellule in modo da proteggerle da ulteriori infezioni". Gli scienziati convenuti in Australia sostengono di essere "in un momento esaltante, per la presenza di medicinali che funzionano bene e di altri in arrivo che promettono risultati anche migliori. E medici e pazienti hanno oggi molte piu' opzioni terapeutiche. Anche laddove i pazienti si dimostrino resistenti alle terapie da tempo in circolazione o per via di ceppi virali difficili da trattare". Resta il grande nodo dei costi che i nuovi farmaci inevitabilmente avranno. Costi che non potranno essere sopportati dai sistemi sanitari dei Paesi in via di sviluppo o poveri, laddove e' piu' alto il numero di sieropositivi. Ecco perche' il secondo tassello della nuova strategia anti-Aids ribadito a Sydney e' rappresentato dalla circoncisione. Numerosi studi hanno evidenziato come questo intervento chirurgico, gia' praticato nell'antico Egitto oltre 2.300 anni prima di Cristo per altre ragioni, possa in realta' offrire maggiori protezioni dal virus Hiv. Riducendo di fatto del 60% le probabilita' di trasmissione da donna a uomo della malattia. L'approccio genetico all'Aids e' quello su cui si nutrono le maggiori aspettative. Sono gia' in corso le sperimentazioni sull'uomo che mirano a intervenire geneticamente sulle cellule staminali del sangue e su quelle del sistema immunitario, le cellule T, per poi reintrodurle nell'organismo del malato. Cosi' si dovrebbe trovare il modo di combattere dall'interno il virus Hiv, con 'guerrieri' che non possono essere infettati. "Certo non si tratta di cure che potranno essere disponibili per tutti". - Italia. Signorini: staminali nuova frontiera per lifting del viso Addio vecchio lifting. L'intervento chirurgico 'spianarughe' non va piu' di moda, rimpiazzato dalle nuove tecniche mini-invasive. Parola di un esperto del settore, Massimo Signorini, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva e responsabile della sezione Chirurgia dermatologica dell'Istituto dermatologico europeo di Milano. Sulla piazza degli interventi estetici per il viso, e' il botulino a trionfare. 'Piace a tutti, soprattutto per la sua peculiarita': quella di essere 'a tempo determinato'. La sua efficacia e' infatti di 4 mesi', spiega l'esperto. Il boom della tossina arriva dopo un periodo di dure critiche. 'Tutte immotivate perche', se fatta bene, l'iniezione di botulino e' un intervento sicuro che garantisce risultati naturali, spiana le rughe e toglie i segni dei cattivi pensieri, rilassando i tratti del viso'. Secondo Signorini, a osteggiarlo erano solo i produttori di filler, che si sono lanciati in una vera e propria campagna denigratoria. 'Erano loro a incoraggiare i dubbi sul botulino per motivi esclusivamente economici, non certo tecnici. La verita' e' che metteva a rischio il mercato delle rughe. Ma questa e' una guerra che non avrebbe motivo di esistere. Esistono dei casi in cui la soluzione a una ruga sono i riempitivi, i cosiddetti filler, altri in cui e' il botulino a dare i risultati migliori'. La tossina piace alle donne perche' e' un intervento veloce dagli effetti immediati. 'E uno dei motivi per cui il lifting del viso non e' piu' nelle grazie delle clienti e' proprio che richiede tempi piu' lunghi di convalescenza. E' sempre un'operazione chirurgica, impegnativa, e anche costosa. E oggi non ci si puo' permettere di sparire per troppo tempo. I ritmi di vita sono accelerati. Ecco perche' il botulino viene visto come la soluzione ideale'. Ma anche in questo caso, avverte Signorini, ci vuole professionalita'. Banditi i botox-party che, ammette, 'sono una realta', soprattutto nelle grandi citta' come Milano. Realta' di cui non si puo' che parlare male'. In calo, a detta del chirurgo, sono anche gli interventi al naso, che un tempo erano i piu' richiesti. 'Oggi ci si scopre di piu'. Il corpo e la silhouette sono piu' importanti e vengono prima di un naso'. Soprattutto in corrispondenza dei periodi che anticipano l'estate, vero e proprio motore degli interventi di medicina estetica. 'Le richieste per noi chirurghi subiscono un'impennata da fine febbraio a giugno'. E fra le operazioni piu' eseguite, tiene la liposuzione, nonostante sui media siano comparse diverse notizie di incidenti legati a questo intervento. 'La tecnica utilizzata per aspirare il grasso e' talmente semplice che in Italia spesso viene fatta in studioli precari. Non e' un intervento esente da rischi, come tutti gli altri, ma gli incidenti di cui abbiamo sentito parlare finora erano sicuramente legati alle situazioni di precarieta' e all'inadeguatezza della preparazione di chi li eseguiva'. L'ultima moda, sostiene, e' il ricorso alle tecniche mini-invasive, mentre e' la chirurgia classica a subire un calo. 'Le donne sono ammaliate dal concetto dell'intervento superveloce. Ma in questo mestiere non c'e' niente di 'express'. Non ci sono labbra, ne' seni 'express'. Ogni tecnica richiede il suo tempo'. 'Sorprendente e', invece, la crescita costante dell'interesse per le protesi al silicone', osserva Signorini. Un de'collete' piu' abbondante e' il desiderio intramontabile del sesso femminile. 'La fortuna di questo intervento e' legata senz'altro alla ripresa di fiducia nei confronti delle protesi. Due studi condotti negli Usa e nel Canada su 40mila donne hanno smentito l'allarme lanciato anni fa sui rischi del silicone. Molto ha anche contribuito il proliferare di veline e donne dello spettacolo con un seno molto grande'. Un buon numero di pazienti corrono nello studio del chirurgo con foto alla mano e chiedono di poter somigliare all'attrice di turno. Molto amato e' il modello di bellezza di Sharon Stone. E sono sempre di piu' le persone normali, con stipendi nella media, a ricorrere al bisturi. 'La chirurgia estetica e' stata sdoganata', spiega l'esperto. 'E oggi anche gli impiegati ne fanno uso. Il risultato che 9 persone normali su 10 richiedono e' quello naturale. Non vogliono che l'operazione subita sia evidente'. A differenza di quanto succede nel mondo dello spettacolo: 'Veline, attrici e presentatrici hanno la tendenza all'eccesso. Labbra troppo gonfie, seni esagerati'. Signorini che ammette controvoglia di aver recentemente operato un noto presentatore italiano, non si sbottona con i giudizi sui vip. Valeria Marini? 'Non la conosco'. E cosi' per tutte le altre 'rifatte' della tv. Il chirurgo si sbilancia solo sui numeri degli interventi eseguiti in Italia. Azzarda un'ipotesi sul popolo degli amanti della chirurgia estetica: 'Se negli States, nel 2006, hanno deciso di ricorrere al bisturi in 350mila, in Italia, dove non esistono statistiche ufficiali e il sommerso e' altissimo, saranno stati eseguiti dai 50 ai 70mila interventi. E sono sempre piu' le donne a richiederli. Sfatiamo il mito degli uomini innamorati del bisturi'. Se il sesso maschile si rivolge al chirurgo e' per correggere difetti come un brutto naso o le orecchie a 'sventola'. Molto di moda e' anche la correzione delle 'palpebre calanti'. L'ultima frontiera? 'Gli esperimenti in corso con le staminali. Tecniche ancora non utilizzabili clinicamente, ma che lasciano sperare in applicazioni future. Si preleva un pezzetto di grasso e in laboratorio si coltivano linee di staminali progenitrici di cellule adipose, da iniettare nelle zone interessate per fare volume'. - Francia. Cordone ombelicale da Tarquinia per malato grave Una sacca di sangue del cordone ombelicale (Sco), dal quale si ricavano le cellule staminali, prelevato nell'unita' di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Tarquinia, e' stata inviata in un centro specializzato francese per essere trapiantata a un malato grave. Se l'intervento dovesse riuscire, la donazione potrebbe salvargli la vita. Lo ha reso noto il responsabile del reparto, Antonio Perugini che ha scritto una lettera diretta simbolicamente a tutte le donatrici della struttura da lui diretta. 'Cara mamma ha scritto - vogliamo condividere con te la nostra soddisfazione per aver raggiunto un importante traguardo, frutto del tuo gesto di solidarieta' e del nostro lavoro'. L'unita' di ostetricia e ginecologia di Tarquinia ha avviato il progetto di raccolta di sangue del cordone ombelicale circa tre anni fa. In poco tempo la struttura ha conquistato il primo posto nel Lazio per quantita' di donazione. Un impegno riconosciuto anche dall'Adisco (Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale), che ha consegnato il premio 2006 al nosocomio. 'Vogliamo dedicare questo momento ha aggiunto Perugini - alle mamme che hanno donato e che doneranno in futuro, coscienti che senza la loro generosita' il nostro lavoro non avrebbe senso. Un ringraziamento deve essere rivolto anche tutto il personale del reparto'. - San Marino. Michael Schumacher in campo per la ricerca con le staminali Micheal Schumacher partecipera' il 29 agosto a San Marino al Trofeo Bosch, triangolare di calcio che vedra' sfidarsi a scopo benefico campioni delle due e quattro ruote e protagonisti del mondo della tv e dello spettacolo. Il Trofeo Bosch, che rientra nel calendario di iniziative di MotoGWeek, la settimana di eventi, mostre e spettacoli che anticipera' il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini in programma il 2 settembre, vedra' protagonista il campione tedesco a fianco di tanti colleghi del mondo dei motori. Dall' altra parte del campo il Grande Fratello Football Team, che schierera' i protagonisti del reality show, e il Bosch Team, composto da ospiti di Bosch e guest star. L'incasso della partita sara' devoluto ad associazioni che sostengono progetti di integrazione sociale e cooperazione per la tutela dei minori. Tra le associazioni beneficiarie Neurothon, onlus che finanzia, promuove e sostiene la ricerca sulle cellule staminali per la cura delle malattie neurodegenerative e delle lesioni midollari, l'Agesci-Scout delle zone Rimini, San Marino e Verucchio, e la Uisp di Rimini e Riccione. Saranno inoltre finanziate le iniziative delle associazioni aiutate dalla stessa Nazionale Italiana Piloti. I biglietti sono in vendita dal 24 luglio. - Italia. Matera. L'Asl si difende dopo la perdita di 500 cordoni ombelicali 'Il chiarimento c'e' stato. L'Azienda Asl 4 ha fornito l'intera documentazione al Ministero della Salute e alla Commissione Sanita' del Senato, alla Regione Basilicata, alle Procure della Repubblica di Matera, di Potenza e di Catanzaro, nonche' agli organi di stampa, che vi hanno dato il massimo risalto'. Lo ha detto, in una dichiarazione, il direttore generale dell'Asl numero quattro di Matera, Domenico Maroscia, riferendosi alla dichiarazione congiunta dei senatori Piero Di Siena (Ds) e Anna Maria Palermo (Rifondazione comunista) sulla vicenda dei cordoni ombelicali conservati nell'ospedale di Matera: 'Mi sembra strano -ha aggiunto Maroscia- leggere della loro preoccupazione sulla disinformazione della 'opinione pubblica regionale': l'opinione pubblica avra' seguito su giornali e televisioni l'esito della vicenda, e dunque dovrebbe essere stata rassicurata'. Riferendosi alla parte della dichiarazione dei due senatori in cui si parla del 'possibile licenziamento del dottor Carlo Gaudiano', Maroscia ha detto che 'e' vero, e' stato avviato un procedimento di rescissione, che pero' nulla ha a che fare con la vicenda delle cellule staminali. Sarebbe opportuno, pero', che non si tenti di condizionare l'Azienda con comunicati od altre azioni, poiche' si tratta di atti amministrativi interni che vanno analizzati con la massima serenita' e tranquillita'. Il dottor Gaudiano -ha concluso il direttore generale dell'Asl di Matera- potra' tutelare i propri interessi con le modalita' e gli strumenti previsti dalla normativa'. - Italia. Giunta regionale vuole centro conservazione sangue cordonale a Terni E' stata avanzata alla Giunta regionale la richiesta di realizzare all'ospedale 'Santa Maria' di Terni un Centro di riferimento regionale per la conservazione delle cellule staminali da cordone ombelicale. Il progetto e' stato presentato dai professionisti del Servizio immunotrasfusionale ed ematologico diretto da Giampaolo Palazzesi. Secondo la direzione aziendale 'a Terni ci sono tutte le condizioni per realizzare il centro'. Il sangue del cordone ombelicale e della placenta e' ricco di cellule staminali che hanno un ruolo fondamentale nella cura di gravi malattie del sangue. In particolare, queste cellule sono utilizzate nel trapianto per leucemie e linfomi, malattie congenite e metaboliche. ad oggi possono essere curate con il trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale piu' di 70 malattie e, in futuro, questo numero e' destinato a crescere. 'Il cordone ombelicale, attraverso il quale la mamma nutre il proprio bambino, viene usualmente gettato dopo il parto. Dare il consenso alla donazione di sangue del cordone ombelicale, significa evitare uno spreco ed utilizzare quest'importante risorsa per la salute e la ricerca'. La raccolta del sangue del cordone ombelicale avviene nella Sala parto dell'ospedale subito dopo la nascita del bambino, per opera di personale abilitato, quando il cordone e' stato reciso. Questa procedura e' innocua e indolore per la mamma e per il neonato. La sacca sterile contenente il sangue cordonale viene conservata dal Servizio immunotrasfusionale e poi inviata alla Banca del sangue del cordone ombelicale del Policlinico Umberto I di Roma, dove e' sottoposto alle analisi necessarie e, quindi, congelato. Nell'Azienda ospedaliera di Terni, il prelievo del sangue cordonale si fa dal 2003. Ad oggi sono state prelevate 33 sacche e cinque sono state conservate nella banca. Per iniziativa del dr. Augusto Scaccetti, del Servizio trasfusionale, e della coordinatrice delle ostetriche, Antonietta Bianco, alcune donne e una rappresentante dell' 'Adisco' (Associazione donatrici italiane sangue cordonale ombelicale), si sono intanto riunite con l'intento di promuovere la donazione del sangue del cordone ombelicale anche a Terni e in Umbria. - Gb. Dai pesci zebra possibile risposta a cecita' La capacità dei pesci zebra di rigenerare le retine danneggiate ha fornito un importante spunto agli scienziati su come rimediare ai danni alla vista negli esseri umani, che potrebbe portare nel giro di cinque anni ad una cura sperimentale della cecità. Ricercatori britannici hanno annunciato oggi di aver allevato con successo in laboratorio un tipo di cellula staminale trovata negli occhi sia dei pesci che dei mammiferi, che si sviluppa dando vita ai neuroni della retina. In futuro, queste cellule potrebbero essere iniettate nell'occhio come cura per malattie quali la degenerazione maculare, il glaucoma ed altri tipi di cecità collegati al diabete, secondo Astrid Limb dell'Istituto di Oftalmologia dell'University College di Londra. I danni alla retina, la parte dell'occhio che invia i segnali al cervello, sono responsabili della maggior parte dei casi di cecità. "Le nostre scoperte hanno un potenziale enorme. Possono aiutare a curare tutte le malattie in cui i neuroni sono danneggiati, cosa che riguarda alla fine quasi tutti i casi di cecità", ha detto la ricercatrice. Aggiungendo che la speranza è di giungere nel giro di cinque anni a poter effettuare un primo tipo di trapianto. "Poichè sono facili da coltivare, potremmo fare delle banche di cellule staminali ed avere linee di cellule disponibili per la popolazione in genere, a seconda del tipo come si fa nelle trasfusioni sanguigne", ha aggiunto. - Spagna. Via libera a nuovi progetti di ricerca su cellule staminali embrionali Quattro nuovi progetti di ricerca con cellule staminali d'origine embrionale, presentati dal Consiglio di Sanita' della Giunta andalusa, sono stati autorizzati dalla Comision de Seguimiento y Control de la Donacion y Utilizacion de Celulas y Tejidos Humanos del Ministero di Sanita' e Consumo. Di questi progetti, tre spettano alla Banca di Linee Cellulari dell'Andalusia (BANCELAN), con sede a Granada, e l'ultimo all'Ospedale Universitario Virgen del Rocio di Siviglia. Due dei lavori proposti da BANCELAN sono diretti dal ricercatore Pablo Menendez Bujan e hanno per scopo la caratterizzazione molecolare di linee di cellule staminali embrionali umane gia' istituite, e l'utilizzazione di cellue staminali embrionali umane e cordonali per lo studio delle leucemie linfoblastiche infantili. L'altro progetto e' diretto da Fernando Cobo Martinez e si focalizza sulla creazione di nuove linee cellulari di cellule staminali embrionali. Infine, il lavoro che verra' realizzato al Virgen de Rocio, diretto da Guillermo Antinolo, mira a creare nuove linee cellulari provenienti da pre-embrioni con difetti genetici. - Spagna. Studiare le cellule staminali dei rettili in funzione di malattie neurodegenerative Lo studio delle cellule staminali nella massa cerebrale di rettili e uccelli potrebbe risultare basilare, in futuro, per l'elaborazione di nuovi rimedi contro malattie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson. Lo sostiene il cattedratico di Biologia Cellulare dell'Universita' di Valencia, Jose Manuel Garcia Verdugo, che in questa settimana ha partecipato ai corsi estivi dell'Universita' di Malaga. Garcia Verdugo ritiene che sia "fondamentale" conoscere piu' in profondita' il funzionamento delle cellule staminali nel cervello umano, al fine di utilizzarle per generare neuroni che mitighino quelle patologie. Lo specialista riconosce che gli studi con materiale cerebrale umano sono molto complicati, tra l'altro per la scarsita' e il cattivo stato dei campioni disponibili, provenienti da interventi chirurgici o da persone decedute. Si sa che le cellule staminali esistono in tutti i vertebrati, ma la loro disposizione e organizzazione sono piu' semplici negli uccelli e nei rettili, "per cui e' piu' facile imparare come si organizzano", ed estrapolare cio' che si e' appreso a vantaggio dei mammiferi. "Oggi sappiamo che la produzione di nuovi neuroni esiste in tutte le specie, incluso l'essere umano", ricorda il professore, il quale afferma che grazie alle cellule staminali si potrebbero generare neuroni sani in sostituzione di quelli che muoiono e danno luogo alle malattie citate. In ogni caso, Garcia Verdugo e' consapevole che cio' implica un lungo percorso "e non possiamo promettere che si riuscira' a breve o medio termine". - Usa. New York. Spitzer spinge per finanziamento alla ricerca con le staminali Il Governatore Eliot Spitzer ha fatto il primo passo verso il finanziamento statale della ricerca con le cellule staminali. Spitzer ha annunciato lo scorso 27 luglio la nomina dei dieci membri di due commissioni che dovranno assegnare 600 milioni di dollari ai ricercatori con le staminali nei prossimi undici anni. Nei prossimi mesi, il Parlamento statale dovra' nominare altri 14 membri prima che le commissioni possano lanciare i bandi per i finanziamenti. Christine Pritchard, portavoce del Governatore, ha detto che lo Stato si sta muovendo rapidamente sulle nomine cosi' da poter stanziare i soldi il prima possibile. "E' un passo importante", conferma Peter Robinson, dell' University of Rochester Medical Center. "Speriamo che le nomine fatte oggi dal Governatore accelerino gli stanziamenti agli scienziati". Ad oggi, New York e' il secondo Stato dell'Unione per finanziamenti alla ricerca con le staminali. Il primo Stato e' la California, che con un referendum nel 2004 ha deciso di stanziare ben 3 miliardi di dollari. Il finanziamento voluto da Spitzer andra' alla ricerca con le staminali adulte ed embrionali, ma non alla clonazione riproduttiva. - Usa. New Jersey. A novembre referendum su finanziamento ricerca con staminali Gli elettori del New Jersey potranno decidere se destinare o meno 450 milioni di dollari alla ricerca con le staminali nei prossimi 10 anni. Questo prevede la legge controfirmata lo scorso 26 luglio dal Governatore Jon S. Corzine, che pone il quesito referendario alle prossime consultazioni elettorali di novembre. "Vista la mancanza di leadership dell'amministrazione Bush, e' compito dei singoli Stati farsi carico di sostenere la ricerca piu' avanzata," ha detto Corzine. "Sono fiero del fatto che il New Jersey sia uno Stato leader in questo campo". I soldi andranno alla ricerca con le staminali adulte ed embrionali. Ma non mancano gli oppositori, specialmente nell'area anti-aborto. Marie Tasy, segretaria della New Jersey Right to Life, ha definito la proposta di Corzine "una buffonata che pesera' sulla moralita' e sulle finanze dei contribuenti del New Jersey". Ma per i sostenitori, i 450 milioni non serviranno solamente a finanziare la ricerca ma anche ad attrarre ricercatori e societa' di ricerca nello Stato. Il Parlamento ha gia' approvato un primo stanziamento di 270 milioni per costruire nuovi laboratori. - Bermuda. Il Premier dona edificio per nuovo centro di ricerca con le staminali Il Premier Ewart Brown e la moglie Wanda si sono uniti ad una societa' americana, la Stemedica Cell Technologies, al fine di creare un nuovo centro di ricerca con le staminali nelle Bermuda alla fine di quest'anno. Brown, medico e presidente della Bermuda Healthcare Services, ha annunciato l'iniziativa come la piu' significativa in campo sanitario negli ultimi anni. Per non urtare gli oppositori ultraconservatori, come la Chiesa Cattolica, la societa' non fara' ricerca sulle staminali embrionali, ma solo su quelle adulte. La clinica, a cui e' stato dato il nome Brown-Darrel (cognomi dei genitori del Premier), sara' ospitata in un edificio di proprieta' dello stesso Brown. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977/00, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------