====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 16-10-2007 al 23-10-2007 n.43/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Cannabis terapeutica. Lunghe procedure per i rimborsi...per poi non averli - Italia. Droga/sicurezza. Incostituzionale eliminare gratuito patrocinio - Gb. Think-tank chiede legalizzazione delle droghe NOTIZIE - Gb. Cocaina e speed per perdere peso - Gb. Galles. Capo della polizia: legalizzare le droghe - Usa. Portland. Raccolta firme per legalizzare la marijuana - Italia. Manfredi (Radicali): chi rifiuta test antidroga o etilometro evita il carcere - Italia. Le Iene patteggiano per test antidroga ai politici - Spagna. La maggioranza dei detenuti e' tossicodipendente - Usa. Corte Suprema interviene sulle linee guida federali sul possesso di droga - Italia. Campania. Assessore Istruzione: legalizzare la droga per combattere Camorra - Italia. Mastella: in pacchetto sicurezza del Governo norme piu' severe contro droghe alla guida - Italia. Giro (Fi): costretto a lasciare Trastevere dopo mia denuncia su spaccio - Brasile. Rio de Janeiro. Operazione antidroga: dodici morti fra polizia, trafficanti e bambini - Italia. Ansa: Governo prepara legge piu' repressiva della Fini-Giovanardi - Italia. Meeting annuale 'Citta' sane' dell'Oms - Italia. Giudice assolve donna trovata con quantita' non 'modiche' di droga - Italia. Roma. Sindacato Polizia municipale: dateci le pistole contro la droga - Italia. Milano. Sit-in Radicali per politiche di riduzione del danno - Italia. Million marijuana march aderisce ad appello per cancellazione Fini-Giovanardi - Canada. British Colombia. Compagnie navali vorrebbero tests antidroghe per i lavoratori - Italia. Torino. Diocesi contro le narcosale - Usa. Nord Dakota. Contadini contro la DEA per il diritto di coltivare la canapa - Italia. Firenze. Clienti si fanno una canna fuori dal ristorante, carabinieri lo chiudono - Afghanistan. Coltivazioni oppio finanziano 40% guerriglia dei talebani - Italia. Torino. Continua raccolta firme su petizione per narcosala - Italia. Ministri Turco e Ferrero: si' a sperimentazione narcosale - Italia. Napoli. Radicali: sostenere proposta assessore Gabriele - Italia. Brescia. Brigadiere rinviato a giudizio: corrotto da spacciatori - Usa. San Francisco pensa a narcosala - Gb. Diminuiti del 7% i reati, ma aumentati del 14% quelli connessi alle droghe - Gb. Aumentano i malati mentali per consumo di droga - Australia. Northern Territory. Alcool, cannabis mettono gli aborigeni a rischio - Italia. Padova. Nuovo muro antispaccio richiesto da due condomini - Italia. Roma. Federconsumatori chiede controlli antidroga negli ospedali - Italia. Torino. Promotori petizione narcosala: raggiunte firme necessarie - Italia. Pdl Forza Italia per criminalizzare chi acquista droghe da minori ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 2 morti - 147 arresti - 412,091 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 213,057 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 199,034 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 567093 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 299440 piante di cannabis - 112 giorni di detenzione ARTICOLI 16-10-2007 Cannabis terapeutica. Lunghe procedure per i rimborsi...per poi non averli Lo scorso 26 luglio avevo presentato un'interrogazione al ministro della Salute, Livia Turco, sulla terapia del dolore e l'utilizzo di farmaci cannabinoidi, in particolare dopo l’entrata in vigore del decreto che ha dato il via libera all’autorizzazione all’importazione di questi farmaci, in attesa che l’Aifa autorizzi la loro commercializzazione nel nostro Paese. Chi intende utilizzare questi farmaci dovrebbe richiederne l’importazione da un Paese estero dove sono regolarmente registrati, pagandoli a proprie spese. Tranne alcune Asl che li rimborsano e’ possibile chiedere il rimborso al ministero della Salute. E cosi' aveva fatto un signore fiorentino di 65 anni affetto dal virus Hiv, invalido civile al 100% e con 750 euro di pensione al mese. Per cercare di trovare sollievo ai dolori provocati dal massiccio utilizzo di antivirali si e' sottoposto ad un'altrettanta massiccia dose di analisi e test per chiedere al ministero il rimborso per l'acquisto all'estero di alcune confezioni di farmaci dal principio attivo dronabinol, ma il ministero aveva deciso di non elargire il rimborso a causa dell'eccessivo prezzo di questi medicinali. In risposta all'interrogazione con cui chiedevo le motivazioni di questa decisione ed i criteri per avere i rimborsi, oggi in XII commissione ho avuto l'ennesima non-risposta. Oltre a non emergere assolutamente le motivazioni di carattere economico fornite al signore fiorentino, il ministero ci ha fatto sapere che questi farmaci sono rimborsabili solo nei casi in cui le richieste arrivino direttamente dagli ospedali, mentre vengono ignorate se sono i singoli a richiederli. Non capisco come il ministro della Salute, Livia Turco, possa continuare con i suoi proclami rassicuranti sui rimborsi che il SSN sicuramente fara' riguardo farmaci come quelli a base di cannabinoidi, che, secondo recenti dati, sono utilizzati da ben 200 mila pazienti. Per questo mi sono dichiarata insoddisfatta. E' evidente che non si e' voluto rispondere ad un caso specifico citando leggi e decreti, per altro gia' presenti nel testo dell'interrogazione. Non esiste una risposta attendibile per spiegare una storia del genere, come si possono giustificare test di 800 domande, le numerose analisi e a cui e' stato sottoposto il signore, se il ministero in partenza era sicuro che non si sarebbe potuto avere il rimborso? Per quale motivo il signore di Firenze ha dovuto perdere tempo e probabilmente anche soldi per richiedere un rimborso che gia' si sapeva non sarebbe arrivato? A riguardo sto preparando un'ulteriore interrogazione. Il testo dell'interrogazione: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=575 Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno 18-10-2007 Italia. Droga/sicurezza. Incostituzionale eliminare gratuito patrocinio Se confermate le indiscrezioni dell'agenzia Ansa, secondo cui il Governo starebbe per varare nel pacchetto sicurezza norme ancor piu' repressive della Fini-Giovanardi in materia di tossicodipendenze, e' forse giunto il momento per le forze politiche che da sempre contrarie all'attuale politica proibizionista battano un colpo. Mostruosa, dal punto di vista del diritto, sarebbe la decisione di impedire ad una categoria di cittadini accusati di reati connessi alla droga di beneficiare del gratuito patrocinio. In uno Stato di diritto, si e' innocenti fino a quando non si dimostra il contrario in un tribunale. Chi sara' accusato ingiustamente e non potra' permettersi un legale potrebbe quindi incorrere in una grave violazione del suo diritto alla difesa. Ci auguriamo che questa notizia venga smentita. Se cosi' non sara', e questo provvedimento divenisse legge, saremo pronti ad una azione di disobbedienza civile per porre la questione al vaglio della Corte Costituzionale. Pietro Yates Moretti 22-10-2007 Gb. Think-tank chiede legalizzazione delle droghe Uno dei maggiori think-tanks sulle politiche sulla droga ha detto che l'attuale strategia antinarcotici sta creando una epidemia criminogena. La Transform Drug Policy Foundation, l'unica organizzazione britannica di questo tipo ad offrire consulenza alle Nazioni Unite in materia, pubblichera' questa settimana un nuovo rapporto in cui si condanna l'attuale politica proibizionista. Il rapporto, "Dopo la guerra alla droga: strumenti per il dibattito", parla dell'urgente bisogno di un dibattito al fine di permettere la legalizzazione ed il controllo delle sostanze ora illegali. "E' chiaro che la politica sulle droghe non puo' continuare a seguire per sempre la stessa strada fallimentare", e' scritto nel rapporto. "Il fallimento del proibizionismo e' ora ampiamente compreso e riconosciuto dai maggiori attori del dibattito... i benefici politici della politica proibizionista stanno diminuendo ed i costi politici della sua continuazione stanno divenendo insostenibili". Nel rapporto si sostiene che la proibizione delle droghe ha permesso alle organizzazioni criminali di controllare il mercato e di criminalizzare milioni di consumatori, mettendo a dura prova il sistema giudiziario. Il ministero degli Interni stima che meta' di tutti i furti siano legati alla ricerca di denaro per comprare droghe illegali. La polizia sostiene che il mercato delle droghe e' il principale stimolo dietro la crescente cultura delle armi in Gran Bretagna. Dati ufficiali pubblicati la scorsa settimana mostrano come i reati connessi alla droga registrati dalla polizia siano cresciuti del 14 percento da aprile a giugno di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del 2006. I politici sostengono che leggi dure contro la droga mandino un chiaro segnale alla societa'. Ma la fondazione sottolinea che una indagine del ministero degli Interni, commissionata nel 2000, calcolava i costi sociali ed economici del consumo di eroina e cocaina fra 10,1 e 17,4 miliardi di sterline la maggior parte dei quali erano danni subiti dalle vittime del crimine legato alla droga. "Nel corso di dieci anni, una serie di diverse indagini sulla politica antidroga nella Gran Bretagna evidenziano tutte la stessa cosa: questa strategia non funziona", dice Steve Rolles, autore del rapporto. "Sono state tutte ignorate dal Governo, che continua a dire che le cose stanno migliorando". La scorsa settimana, il capo della polizia del Galles, Richard Brunstrom, ha detto che si sarebbe impegnato a pieno per la legalizzazione di droghe come l'eroina. Precedentemente aveva detto che le leggi sulla droga sono datate e che il Misuse of Drugs Act (Legge sull'abuso delle droghe) del 1971 dovrebbe essere sostituito da un nuovo Substance Misuse Act (Legge sull'abuso di sostanze). La fondazione Transform sostiene che il processo di consultazioni, terminato venerdi' scorso, aveva l'obiettivo di stimolare il dibattito sulle politiche sulla droga. "Il processo di consultazione era una farsa", ha detto Rolles. "Non ha individuato alcuna politica su cui consultare. Sta divenendo chiaro che la strategia dei prossimi dieci anni sara' identica a quella passata. L'idea che vi sara' un cambiamento radicale di rotta e' sbagliata". Il think-tank ha compiuto il passo inusuale di scrivere alla Better Regulation Executive, che ha il compito di far si' che il Governo funzioni regolarmente, per lamentarsi di come il primo ministro Gordon Brown stia gia' implementando le sue politiche prima ancora della fine delle consultazioni [fra Governo ed esperti]. Il primo ministro aveva suggerito in passato che il Governo dovesse riclassificare la cannabis [come sostanza piu' pericolosa]. Ha anche insistito che il Governo non dovra' mai depenalizzare le droghe, cosa che secondo il Transform ridicolizza le consultazioni. Un portavoce del ministero degli Interni ha detto: "Abbiamo svolto le consultazioni in modo aperto e diamo il benvenuto a idee costruttive e opinioni su come ridurre il danno provocato dalle droghe. In ogni caso, il Governo e' enfaticamente contrario alla legalizzazione delle droghe perche' porterebbe ad un peggioramento del danno e violerebbe le leggi internazionali e nazionali". Tratto dal Guardian/Observer del 21 ottobre 2007 Jamie Doward -------------------------------------- NOTIZIE 16-10-2007 Gb. Cocaina e speed per perdere peso Per dimagrire, una su sette donne consuma cocaina o speed (amfetamine). Altre, invece, ingeriscono lassativi. Le diete tradizionali, pillole o regimi alimentari drastici, sembrano non funzionare. Infatti, la maggioranza delle persone, in poche settimane o giorni, riprende il peso perduto. Quasi tre donne su dieci, che hanno partecipato alla ricerca via Internet della rivista "Now", hanno ammesso di provocarsi il vomito dopo i pasti. Una su dieci e' disposta a ricorrere ad un'operazione chirurgica (benda gastrica) per controllare il peso. La ricerca, condotta dalla societa' "Demographix", rivela che otto su dieci donne intervistate si e' sottoposta ad una dieta, il 37% consuma pillole dimagranti, il 15% cocaina o speed, il 26% lassativi. Quasi un terzo, conta giornalmente le calorie assunte. David Raynes del National Drug Prevention Alliance ha dichirato: "Le donne prendono le droghe per dimagrire, cosi' come molte fumano tabacco, ma devono sapere che che questo e' un comportamento molto pericoloso". Il rischio e' di incorrere in problemi cardiaci. (Dailymail) 16-10-2007 Gb. Galles. Capo della polizia: legalizzare le droghe "L'attuale approccio proibizionista dovra' essere spazzato via perche' inattuabile e immorale". Lo scrive il capo della polizia del Galles del nord, Richard Brunstrom, in un opuscolo di una trentina di pagine in cui sostiene che la droga andrebbe legalizzata. Secondo Brunstrom che precisa di non volere un "anarchico via libera", la battaglia contro la droga non si puo' vincere. "La proposta del Capo della polizia del Galles di liberalizzare tutte le droghe e di classificarle in base ai danni che possono provocare si aggiunge a quella recentemente espressa dal Capo della polizia israeliana. E' importante ascoltare questi segnali che giungono dalle forze dell'ordine a livello internazionale e che decretano l'inconsistenza delle politiche antiproibizioniste". Lo afferma il Ministro Prc per la Soldiarietà Sociale Paolo Ferrero, sulla proposta del Capo della polizia del Galles di legalizzare tutte le droghe "Le politiche portate avanti dalla destra ci hanno fatto imboccare una strada che non risolve il problema, fa aumentare i consumi e crescere le carcerazioni dei singoli consumatori". "Anche nel nostro Paese è necessario ascoltare chi opera sul campo e si rende conto della infondatezza delle politiche fin qui attuate. Quando si parla di sicurezza si dovrebbe pensare ad una rapida modifica della legge Fini-Giovanardi". 16-10-2007 Usa. Portland. Raccolta firme per legalizzare la marijuana Portland potrebbe essere la prossima citta' a legalizzare il possesso di piccole quantita' di marijuana. La Measure 8 richiede che "il possesso di marijuana non sia considerato un reato penale", e che ai maggiori di 21 anni sia consentito il possesso di meno di un'oncia (28 grammi) di sostanza. Attualmente tale possesso e' considerato un'infrazione. Il referendum non vuole decriminalizzare la marijuana, sottolineano i propositori, ma legalizzarla, ossia ricavare introiti legali da essa. La raccolta firme iniziera' venerdi, 19 ottobre. Per inserire il quesito referendario nelle elezioni del prossimo anno, occorrono 27.255 firme entro il 7 luglio 2008. 16-10-2007 Italia. Manfredi (Radicali): chi rifiuta test antidroga o etilometro evita il carcere Dichiarazione di Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani): In nome della crociata antialcol, il governo ha introdotto un proibizionismo sugli alcolici “all’italiana”, che colpisce solo alcuni locali, è facilmente aggirabile, rischia di incentivare solamente un consumo irresponsabile. Dall’altra parte, la nuova legge sulla sicurezza stradale nasconde fra le sue pieghe sviste incredibili. Ad agosto, quando era entrato in vigore il decreto-legge in materia, non ero stato l’unico a rilevare che il guidatore fermato dalla polizia che si rifiutava di sottoporsi alla prova etilometro o agli esami sulle sostanze stupefacenti evitava comunque l’arresto, previsto invece per chi, sottopostosi al test, risultava avere un tasso alcolemico superiore a 0, 8 o risultava aver assunto stupefacenti: un’ implicita ma reale scappatoia per i conducenti più ubriachi o più imbottiti di sostanze stupefacenti. Pareva che la consapevolezza della palese incongruenza di tali norme fosse arrivata nelle aule del Parlamento, chiamato a convertire il decreto in legge. Non è stato così. L’art. 186 del Codice della Strada (D. Lgs. 285/92 smi) sulla “Guida sotto l’influenza di alcool” – nel testo modificato dalla legge 2 ottobre 2007, n. 160 – prevede per il rifiuto di accertamento solamente il pagamento di una multa (da 2.500 a 10.000 euro), la sospensione della patente di guida fino a due anni e il fermo del veicolo solamente se esso appartiene al guidatore fermato: niente arresto, confermato invece per chi si sottopone all’etilometro e risulta positivo. Stesso discorso vale per il successivo art. 187 del Codice della Strada sulla “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”. C’è da augurarsi che il disegno di legge sulla sicurezza stradale in discussione in Parlamento metta una pezza a questa svista doppia, del governo e del legislatore. 16-10-2007 Italia. Le Iene patteggiano per test antidroga ai politici Hanno chiesto e patteggiato la pena le due 'Iene' che nell'ottobre del 2006 eseguirono un test antidroga su 50 politici italiani. Davide Parenti, storico autore del programma di Italia Uno, e la Iena Matteo Viviani, sono stati condannati a cinque mesi e dieci giorni di reclusione con la commutazione della condanna in pena pecuniaria dal gup Maria Antonietta Ciriaco. Il pm Salvatore Vitello, titolare dell'indagine per l'ipotesi di reato di violazione della privacy aveva accolto la richiesta inviando gli atti al gup. Il reato per cui sono state condannate le Iene e' quello di violazione della privacy, configurata dalla procura di Roma, riguardo' le modalita' di acquisizione del sudore degli interpellati attraverso un tampone che rivelo' se erano state assunte sostanze stupefacenti nelle ultime 36 ore. Il pm aveva gia' chiesto l'archiviazione della posizione della 'truccatrice' che tamponando il sudore del parlamentari -prima di effettuare le false interviste- raccolse i campioni di sudore poi fatti analizzare per scoprire l'eventuale presenza di sostanze stupefacenti. Secondo il programma di Italia 1, il test -sottoposto a verifica da parte degli investigatori con una perizia che lo ha ritenuto attendibile- rivelo' che 16 parlamentari sui 50 del campione analizzato avevano fatto uso di sostanze stupefacenti: di questi, 12 avevano assunto cannabis e quattro cocaina. L'indagine della procura parti' in seguito ad alcune denunce. La vicenda aveva suscitato un vespaio di polemiche ed il Garante della Privacy aveva bloccato la messa in onda del servizio. 16-10-2007 Spagna. La maggioranza dei detenuti e' tossicodipendente Il problema delle droghe in Spagna sfocia nel carcere come causa e come conseguenza. Attualmente, il 27% dei detenuti condannati lo e' per un reato contro la salute pubblica, ossia, per aver trafficato con le droghe. E' questa la causa. Ma piu' della meta' dei prigionieri ha problemi di tossicodipendenza, e cio' porta a dedurre che molti dei reati sono stati commessi in conseguenza del consumo di stupefacenti. Le droghe sono un problema di salute pubblica sia in carcere sia fuori. E' cosi' che lo affronta il Governo. I responsabili di Plan Nacional sobre Drogas, dipendenti dal ministero della Sanita', ritengono che non ci sia dibattito sulla legalizzazione delle droghe, e quindi, concentrano i loro sforzi su prevenzione e riduzione del consumo. La stessa posizione che ha il Partito Socialista. "Il tabacco e l'alcol, droghe legali, sono le piu' consumate, dunque, non e' assolutamente detto che legalizzare le altre ridurrebbe il loro consumo", spiega la deputata socialista Gloria Gomez. Il consumo forse no, ma non diminuirebbero i problemi d'ordine pubblico, l'arricchimento dei narcotrafficanti? "Quello che e' sicuro e' che se non ci sono reati il lavoro della polizia ne e' facilitato, ma non e' un buon motivo per legalizzare la droga", avverte il direttore generale di Fundacion de Ayuda contra la Drogadiccion (FAD), Ignacio Calderon. Sono 21 anni che FAD lotta contro questo male da vari fronti e continua a credere che l'educazione sia una buona postazione non sufficientemente sfruttata. Non e' d'accordo con la legalizzazione, pero' non vedrebbe con sfavore l'apertura di un dibattito "serio, rigoroso, cui partecipassero le istituzioni che sanno dell'argomento". Nemmeno nel PP sono minimamente d'accordo con la legalizzazione delle droghe: "La Spagna e' prima al mondo per consumo di cocaina e d'Europa per quello della cannabis. Cio' che serve e' piu' attivita' di polizia cui si dovrebbe destinare piu' mezzi materiali e umani e che la societa' possa contare su piu' informazione", riassume la deputata popolare Ana Belen Vazquez. Il partito piu' incline alla legalizzazione, ancorche' lenta e graduale, e' IU. Isaura Navarro, membro di questo gruppo, spiega che hanno presentato un'iniziativa affinche' si abroghino le sanzioni per il mero possesso di droghe. Verra' presentato in Parlamento. "Il sistema repressivo non e' una soluzione, anzi il contrario. Il mercato illegale favorisce pochi e pregiudica molti". Tratto da El Pais del 16 ottobre 2007 (trad. di Rosa a Marca) 17-10-2007 Usa. Corte Suprema interviene sulle linee guida federali sul possesso di droga La Corte Suprema riesamina una controversa sentenza che ha creato una "disparita'" sui crimini connessi alle droghe. La Corte ha gia' iniziato le udienze per rivedere il caso "Kimbrough vs. the United States", caso che riguarda la discrezionalita' dei giudici nell'applicare le guide federali. E' in discussione l'eventualita' che un giudice, se in disaccordo con la politica delle linee guida federali, si possa allontanare. Derrick Kimbrough, un veterano afro-americano fu arrestato nel 2004 per possesso di cocaina e crack. Per le linee guida federali, la condanna era dai 19 ai 22 anni di detenzione, ma il giudice ritenendo la pena troppo severa, commino' al convenuto solo 15 anni. Nel 2005, per una decisione della Corte Suprema, le guide linea non sono obbligatorie, ma sono dei suggerimenti. Per l'appello presentato sulla sentenza del giudice del caso Kimbrough, "se in disaccordo con la politica delle linee guida, il giudice non ha il diritto di ignorarle, anche perche' la sentenza e' giunta prima della decisione chiarificatrice del 2005". Per le linee guida, la differenza di pena tra i crimini connessi al crack e alla polvere di cocaina e' sostanziale. Cio' significa che il possesso di 5 grammi di crack comporta la medesima condanna per il possesso di 500 grammi di polvere di cocaina. Jasmine Tyler, della Drug Policy Alliace, ha dichiarato: "La decisione su questo caso non riguarda le disparita' sulle sentenze, ma interviene sulla possibilita' per i giudici di giudicare i casi singolarmente. E' un passo nella giusta direzione". La sentenza della Corte Suprema e' prevista per la primavera del 2008. 17-10-2007 Italia. Campania. Assessore Istruzione: legalizzare la droga per combattere Camorra 'Un progetto pilota di legalizzazione delle droghe leggere a Napoli'. La proposta arriva dall'assessore all'Istruzione e Formazione della Regione Campania, Corrado Gabriele, esponente di Rifondazione comunista. In una lettera pubblicata dal Corriere del Mezzogiorno, l'assessore spiega che la droga rappresenta 'la vera fonte di ricchezza e di potere per la criminalita' organizzata, un mercato che fattura 7.200 milioni l'anno e assegna al mercato napoletano, dove si svolge il 50% dello smercio di droga, quasi 4 miliardi di euro'. Da qui la proposta di legalizzazione a Napoli. Gabriele non entra nel merito di come attuare, dal punto di vista giuridico, la liberalizzazione a livello territoriale. 'Lanciamo una petizione popolare da portare in tutti i luoghi del confronto e della politica, per spingere, con il sostegno dell'opinione pubblica, il governo ad assestare un colpo al cuore ai clan nella loro principale attivita''. 'Offriamo una piazza virtuale di confronto sul sito lasinistra.org perche' la politica si metta in gioco contro le 100 piazze di spaccio, per bloccare il fiume di denaro sporco di sangue, freno per lo sviluppo economico, civile e sociale delle nostre terre'. 'Oltre che rinforzare le azioni di contrasto, bisogna imboccare la strada della legalizzazione delle droghe e togliere un mercato di 4 miliardi di euro alla camorra in maniera radicale, come nel caso del contrabbando di sigarette'. 'La proposta di liberalizzare le droghe e' illusoria. I clan sono capaci di mutare geneticamente. Tolta la droga troverebbero un altro terreno fertile su cui poter impiantare i propri traffici, come e' accaduto con il contrabbando delle sigarette. Oltretutto quest'operazione lascerebbe una sola vittima sul campo, il giovane'. E' la reazione di Ermanno Russo, presidente della Commissione speciale di controllo sulle Politiche giovanili, disagio sociale e occupazione della Regione Campania. Il consigliere regionale di Forza Italia Russo rincara: 'Se cio' bastasse, se bastasse chiudere le piazze di spaccio per sconfiggere la camorra, allora sarebbe tutto piu' semplice. La verita' e' che i clan sono abili nell'individuare aree nuove ed economicamente vantaggiose sulle quali poter esercitare di volta in volta, secondo le opportunita' che la storia presenta, la propria asfissiante ingerenza'. Di qui Ermanno Russo, gia' presidente della Commissione speciale anticamorra del Consiglio regionale, aggiunge: 'L'unica arma in nostro possesso per combattere la criminalita' e' la repressione, accompagnata da una forte cultura della legalita' imperniato sulle nuove generazioni. L'operazione ipotizzata dall'assessore Gabriele e' semplicistica. Inoltre i rischi sono troppo grandi per la collettivita'. Ci sarebbe una marcia indietro clamorosa sul piano dei valori e dell'educazione. Basti pensare agli sforzi per limitare il consumo di alcol, causa di morte e di autentiche tragedie nei week end'. Infine Russo conclude: 'La societa' dei giovani e' gia' prevalentemente vittima della droga e sotto il giogo di mode nocive e lesive della dignita' del prossimo, come quella dell'eccesso, dello sballo, del bullismo. Non occorre, quindi, aggiungere un elemento di cosi' forte contraddizione. D'altra parte, vorrei far notare all'assessore Gabriele che la maggior parte dei ragazzi acquista gia' sostanze stupefacenti a costi relativamente bassi, liberalizzare le droghe significherebbe renderle ancora piu' accessibili con conseguenze drammatiche per tutti noi'. 'Delle bizzarre e inopportune provocazioni dell'assessore regionale alla Formazione e all'Istruzione francamente avremmo fatto volentieri a meno'. Lo afferma il coordinatore campano e parlamentare di Forza Italia, Nicola Cosentino. 'Appare davvero strano - rileva il parlamentare forzista - che il responsabile delle politiche formative della Regione Campania possa farsi interprete e portavoce di tesi che piu' che individuare soluzioni, mirano ad aggravare il problema delle tossicodipendenze in citta'. Difatti, il business criminale e' solo uno degli aspetti di una assai piu' complessa questione, che non si puo', tout court, affrontare con la liberalizzazione del mercato delle droghe, come, con estrema superficialita', sostiene Gabriele'. 'Se oltre a presentare i conti del criminale business (peraltro gia' abbondantemente noti), l'assessore si fosse preso la briga di informarci anche a quali risultati sono pervenute le citta' che hanno sperimentato forme di liberalizzazione di alcune droghe, forse l'analisi sarebbe stata piu' corretta. E, soprattutto, attendibile', afferma ancora Cosentino. 'Chiarito cio', e senza alcun intento polemico, consigliamo all'assessore Gabriele di impegnarsi con maggiore convinzione nell'eliminare qualche sacca di disagio in citta' (grazie anche a qualche progetto che l'assessorato di cui e' responsabile avrebbe dovuto mettere in cantiere), piuttosto che avventurarsi in analisi per le quali non e' tagliato. Ma evidentemente - conclude Cosentino - tra il dire e il fare e' meglio lo straparlare'. 'La proposta dell'assessore Grabriele di legalizzare la droga cosiddetta leggera in alcune zone della citta' - commenta il coordinatore cittadino di Napoli AN, Fabio Chiosi - e' assolutamente irricevibile'. 'AN - continua Chiosi - e' pronta ad impedire 'fisicamente' che cio' avvenga. E meraviglia non poco che un assessore all'Educazione ed alla Formazione lanci proposte del genere che, se attuate, potrebbero soltanto nuocere alle giovani generazioni. La lotta alla droga, allo spaccio ed al consumo - spiega il coordinatore cittadino di AN - dovrebbe essere uno dei pilastri fondamentali di ogni azione amministrativa e politica'. 'Alla cultura della morte non si puo' e non si deve rispondere spalancando le porte alla morte stessa. Mi auguro - conclude Chiosi - che quelle di Gabriele siano parole in liberta'. Per questo chiedo che il governatore Bassolino assuma una posizione netta e chiara in merito a cio' che ha dichiarato il suo assessore'. 'Le parole dell'assessore regionale Corrado Gabriele sulla legalizzazione delle droghe, riportate stamattina sulla stampa cittadina, hanno il merito di riaccendere in citta' un dibattito ormai da troppo tempo spento. Crediamo sia necessario interrogarsi su quale strategia adottare per sconfiggere il fiorente business del commercio di droga, principale fonte di ricchezza della criminalita' organizzata, dopo l'evidente fallimento a Napoli ed in Italia delle politiche proibizioniste'. Lo affermano i consiglieri comunali di Napoli Francesco Nicodemo (DS) e Francesco Minisci (Rifondazione Comunista). 'La nostra opinione - aggiungono - e' che la liberalizzazione e la legalizzazione delle droghe abbiano ottenuto in Europa e nel Mondo risultati importanti nella lotta alla criminalita' organizzata e nella riduzione dei consumatori di stupefacenti. Siamo pero' anche convinti che la complessita' del fenomeno droga a Napoli necessiti di un luogo aperto e laico, un osservatorio sugli stupefacenti e sui suoi consumatori, che possa monitorare il consumo e la diffusione delle droghe, soprattutto quelle nuove i cui effetti non sono noti, e che proponga politiche alternative in grado di sconfiggere il business della criminalita' organizzata'. 'Siamo certi - evidenziano - che la mancanza di informazione e di coscienza critica sul consumo di stupefacenti sia il vero dramma delle giovani generazioni che ignorano gli effetti ed i danni dell'abuso. Percio' la nostra preoccupazione e' rivolta soprattutto al consumo di cocaina da parte dei giovani napoletani, senza distinzioni di ceto: questa e' la vera emergenza droga a Napoli e da qui bisogna partire'. 17-10-2007 Italia. Mastella: in pacchetto sicurezza del Governo norme piu' severe contro droghe alla guida Alla fine, nel 'pacchetto sicurezza' che andrà in Cdm la prossima settimana, potrebbero entrare anche le norme per la sicurezza stradale, al momento allo studio degli uffici legislativi del ministero della Giustizia. A dirlo è lo stesso Guardasigilli Clemente Mastella, rispondendo a un'interrogazione al question time della Camera. Pugno duro soprattutto per chi causa vittime mettendosi alla guida ubriaco o sotto l'effetto di droghe. "Stiamo valutando se sia più adeguato un nuovo concetto di colpa 'grave' o ' cosciente' con un irrigidimento serio, qualitativo della sanzione rispetto ai casi ordinari di colpa o se, invece, non sia più consono alla stessa natura di queste condotte e allo spregio lucido della vita che esse esprimono il concetto di 'dolo eventuale'". Inoltre, "intendo riservare la stessa attenzione ai necessari aggiustamenti nel sistema sanzionatorio che riguarda, a prescindere dagli incidenti causati, la guida in stato di ubriachezza. Evitando che i più scaltri possano sottrarsi agli accertamenti etilometrici andando incontro alla sola sanzione amministrativa". 17-10-2007 Italia. Giro (Fi): costretto a lasciare Trastevere dopo mia denuncia su spaccio Il coordinatore romano di Forza Italia Francesco Giro, oggetto di una serie di minacce dopo le sue denunce sullo spaccio di droga a Trastevere, lascera' la sua abitazione nel popolare quartiere romano. Lo ha annunciato lo stesso esponente di FI dopo essere stato sentito per circa un'ora dal pm Pierluigi Cipolla nell'ambito degli accertamenti avviati sulle minacce rivoltegli. 'A breve cambiero' casa lasciando Trastevere, ma questo pero' non significa che abbandono la battaglia, che sara' sempre tra le mie priorita', per la legalita' e la sicurezza in un quartiere simbolo della capitale'. Giro aveva denunciato lo spaccio ed il consumo di droga a Trastevere filmando, anche, persone che spacciavano e altre che consumavano droga. 'Ho avuto due incontri con il prefetto Carlo Mosca il quale mi ha assicurato la presenza delle forze dell'ordine nel quartiere'. 18-10-2007 Brasile. Rio de Janeiro. Operazione antidroga: dodici morti fra polizia, trafficanti e bambini Almeno 12 persone sono morte durante uno scontro tra forze di polizia e trafficanti di droga in due favelas di Rio. Elicotteri e mezzi blindati hanno prestato supporto a 500 uomini, nelle favelas di Korea e Taquaral. Tra le vittime c'e' anche una bambina di quattro anni. La polizia brasiliana e' nota per la violenza con cui conduce queste operazioni anticrimine ma raramente si raggiunge un numero cosi' alto di vittime. 18-10-2007 Italia. Ansa: Governo prepara legge piu' repressiva della Fini-Giovanardi Nello schema di ddl sulla sicurezza, che il Consiglio dei ministri esaminera' il 23 ottobre, ci sono norme che prefigurano un 'giro di vite' anche nei confronti dei tossicodipendenti. Lo apprende l'ANSA da fonti certe, e lo conferma Francesco Maisto, sostituto procuratore generale di Milano e membro della Consulta nazionale sulle tossicodipendenze presso il Ministero della solidarieta' sociale. Nel 'pacchetto sicurezza', in realta', non ci sono norme specifiche sui reati di droga, ma norme di carattere generale che hanno, pero', ricadute anche su questi tipi di reato. In particolare, l'esclusione del gratuito patrocinio e l'estensione delle misure di custodia cautelare in carcere. In sostanza, se il pacchetto dovesse essere approvato cosi' com'e', per i tossicodipendenti che commettono reati si prospetterebbe un regime ancor piu' repressivo di quello attualmente previsto dalla normativa sulla droga, la Fini-Giovanardi. 'Il segno del ddl e' omogeneo al Dna della legge sulla droga in vigore' commenta Maisto. (ANSA). Non si puo' togliere il gratuito patrocinio ai tossicodipendenti: Codici interviene sulle indiscrezioni in merito al pacchetto sicurezza e fa sapere che se queste misure saranno confermate non esitera' ad 'adire la Corte Costituzionale sollevando eccezione di legittimita' costituzionale'. Codici, precisando di essere a favore di una politica che non esenti dalle proprie responsabilita' il tossicodipendente, sottolinea comunque come sia 'facilmente riconoscibile in queste persone l'abitualita' a delinquere'. Inoltre, aggiungono, la commissione del reato e' effettivamente accertata soltanto al termine del processo penale e quindi cosi' facendo si priverebbe del diritto alla difesa chi e' solamente accusato di aver commesso tale reato, con grave pregiudizio di un diritto sancito dalla Costituzione. 'Non e' pensabile, ne' giuridicamente ne' moralmente, di attuare una simile norma, soprattutto da parte di un Governo che aveva promesso provvedimenti di modifica alla legge Fini-Giovanardi in senso meno repressivo e piu' 'sociale'' dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici. Dichiarazione di Piobbichi Francesco, responsabile Politiche Sociali PRC: Se le anticipazioni uscite oggi sul pacchetto sicurezza sono vere allora vuol dire che siamo di fronte alla palese violazione dell'accordo di programma di governo, resto sbalordito dalla leggerezza con cui si procede su temi così delicati. Invece di abrogare la Fini Giovanardi come scritto nel programma la si peggiora senza rendersi conto degli effetti che questa determina nel quotidiano. A questo punto la manifestazione del 20 diventa ancora piu' importante per ribadire il rispetto del programma. 18-10-2007 Italia. Meeting annuale 'Citta' sane' dell'Oms Sono 300 mila in Italia i tossicodipendenti da eroina, 500 mila i consumatori di ecstasy e un milione e mezzo quelli di cocaina, mentre un terzo degli studenti tra i 14 ai 19 anni dichiara di aver consumato cannabinoidi, assunti da almeno il 50% dei ragazzi al di sotto dei 25 anni. Scende invece a 10-11 anni l'eta' in cui si comincia a bere alcol. E' dedicato ai giovani e alle dipendenze il 6/o meeting annuale nazionale della Rete italiana Citta' sane dell' Organizzazione mondiale della sanita', ospitato oggi e domani ad Ancona. L'incontro vuole mettere in evidenza il ruolo dei Comuni nel prevenire e combattere devianze, abusi di sostanze nocive e comportamenti compulsivi di ogni tipo, dal gioco d'azzardo a internet. Compito dell' associazione -ha ricordato Giuseppe Paruolo, presidente della Rete italiana, che accoglie oltre 100 Comuni (1.200 le citta' aderenti al movimento in Europa)- e' far realizzare alle citta' progetti di pianificazione edilizia-urbanistica e socio-sanitaria che abbiano effetti positivi sulla salute e sulla vita dei cittadini. Mettendoli poi a disposizione di altri Comuni, perche' possano imitarli. Se gli interventi si dimostrano buoni per piu' citta' -ha aggiunto Giuseppe Vaccari, consigliere del ministro della Salute Livia Turco- possono diventare piani di settore nazionali. Roberto Polillo, in rappresentanza del sottosegretario Gian Paolo Patta, ha annunciato la sottoscrizione di protocolli su alcol, alimentazione, fumo e attivita' fisica con 37 soggetti istituzionali, nell'ambito del programma 'Guadagnare in salute'. I numeri della diffusione delle tossicodipendenze -ha sottolineato Riccardo De Facci, del coordinamento nazionale Comunita' d'accoglienza- dimostrano che il fenomeno e' culturale e sociale, e non puo' essere affrontato in termini semplicemente sanitari. I consumatori di cocaina non ricorrono alle strutture territoriali come gli eroinomani, e almeno 300 mila fra loro accusano problemi cardiaci, psichiatrici, o si rendono responsabili di atti violenti o illegali. La comunita' degli adulti viene percepita dai giovani come allarmata ma molto distante, e il gruppo dei 'pari' si sta sostituendo alla famiglia e alle istituzioni come sistema di riferimento comportamentale. Ogni momento di aggregazione giovanile, dallo sport alla discoteca puo' essere abbinato all'uso di sostanze alteranti, mentre in Italia vengono effettuati solo un decimo degli esami con l'etilometro eseguiti in Francia e in Spagna e un cinquantesimo di quelli fatti in Germania e in Gran Bretagna. Non servono dunque progetti isolati, ma un'azione di prevenzione che coinvolga enti locali, sanita' e organizzazioni del privato sociale che prendano in carico i ragazzi e le loro famiglie, gia' alle prime avvisaglie di disagio. 18-10-2007 Italia. Giudice assolve donna trovata con quantita' non 'modiche' di droga Aveva acquistato eroina ed hashish per provare l'ebbrezza dello spinello e, nonostante la quantita' non modica (in totale 7 grammi, di cui 4 di eroina che sarebbero serviti per nove dosi) e la denuncia da parte dei Carabinieri per detenzione ai fini di spaccio, e' stata assolta. Nonostante la richiesta di condanna da parte del pubblico ministero (vice procuratore onorario Alberto Caselle Lapeschi) ad 8 mesi di reclusione, il giudice del Tribunale di Chiavari, Roberto Carta, ha assolto l'imputata, una 22enne dell'entroterra chiavarese incensurata, poiche' ha creduto alla versione della ragazza la quale ha sostenuto che quella cospicua quantita' di droga, acquistata per la prima volta in vita sua, era per uso personale. Il giudice, inoltre, ha segnalato la ragazza alla Prefettura in qualita' di assuntrice di droga nonostante la 22enne fosse stata pizzicata dai militari prima di poterla consumare. 18-10-2007 Italia. Roma. Sindacato Polizia municipale: dateci le pistole contro la droga Armi in equipaggiamento. E' quanto chiede il sindacato della polizia municipale di Roma dopo l'inchiesta dell'emittente Retesole sullo spaccio a Colle Oppio. "L'intervento dei vigili urbani al Colle Oppio a Roma che ha portato al fermo di alcuni nordafricani sospettati di essere spacciatori di droga -spiega il segretario del Sulpm della capitale, Alessandro Marchetti- cosi come testimoniato dall'inchiesta del Tg-Roma di Retesole che si trovava sul posto per documentare quanto facile sia acquistare droga in quel parco, dimostra che la polizia municipale e' entrata pienamente e perfettamente nel ruolo di vera polizia di prossimita', ruolo che chiedono e vogliono i cittadini e l'opinione pubblica". "Chi e' rimasto indietro e' invece il sindaco Veltroni che pur di non far traballare la sua maggioranza, cede ai pregiudizi della sinistra radicale e continua a lasciare disarmati i poliziotti municipali capitolini". "Una volta data pienamente alla Polizia Municipale la capacita' di difendere i cittadini -prosegue Marchetti- si aprono orizzonti nuovi per il controllo del territorio ed un reale coordinamento integrato con le altre Polizie: dai quartieri ai parchi, al cimitero, alle piste ciclabili. Quello di dare la colpa, negli ultimi due decenni, al Consiglio Comunale per la mancata approvazione del regolamento dell'armamento e' un nascondersi dietro ad un dito che non ha piu' scuse plausibili, specie dopo che il Ministero dell'Interno ha stabilito che comunque i Vigili Urbani devono essere armati per i servizi esterni e notturni". "Il quoziente della criminalita' negli ultimi 20 anni e' aumentato del 50%, ma per Veltroni la Polizia municipale puo' restare quella di 20 anni fa". 18-10-2007 Italia. Milano. Sit-in Radicali per politiche di riduzione del danno Oggi, giovedì 18 ottobre, dalle ore 20.30 i militanti dell'Associazione Radicale Enzo Tortora terranno un sit-in davanti alla sede del convegno "Alcol e droghe" a Milano - Palazzo Visconti (via Cino del Duca). Nathalie Pisano (Comitato Nazionale Radicali Italiani) e Valerio Federico (Segretario Aret – Radicali Milano) hanno dichiarato: Manifesteremo per ridare il diritto di cittadinanza a parole come "riduzione del danno", "narcosale", "scambiasiringhe". Parole che il sindaco Moratti e l'Assessore De Albertis vogliono proibire, cancellare, illudendosi di cancellare in questo modo la sofferenza, le vite e le morti di chi, anche nella Milano del 2007, non ce la fa. Sui temi della sicurezza, delle politiche sulle droghe, è ora che il centro-sinistra milanese esca dal letargo e dalla rassegnazione e proponga iniziative alternative agli spot pro San Patrignano del nostro gentile sindaco. A Torino, il sindaco Chiamparino e la sua maggioranza, pur con contraddizioni, ripensamenti, ambiguità, discutono seriamente di "narcosale"; a Milano, si svuotano gli scambiasiringhe. Cara sinistra, va tutto bene così?. 18-10-2007 Italia. Million marijuana march aderisce ad appello per cancellazione Fini-Giovanardi Aderiamo all’appello firmato da Forum Droghe, Ass. Antigone, Ass. San Benedetto, Coordinamento operatori servizi bassa soglia del Piemonte… eccetera, che pone tra i vari punti della manifestazione del 20 Ottobre la questione della richiesta di applicazione anche di quella parte del programma elettorale dell’Unione che prevede la cancellazione della legge Fini / Giovanardi. Aderiamo con entusiasmo riconoscendoci in tutti i punti dell’appello, anche se solo pochi giorni prima, scusandoci del ritardo, ma per noi adesione significa partecipazione e fino all’ultimo non eravamo ancora sicuri di poter organizzare un Camion Sound per lo spezzone antiproibizionista. Sabato saremo in piazza per nulla preoccupati dalla presenza di ministri alla manifestazione ma moltissimo preoccupati dal comportamento di tutti gli altri ministri che non ci saranno e che avrebbero fortemente voluto che la manifestazione non si facesse. Non saremo in piazza per complimentarci con il governo per il lavoro fin qui svolto ma per esigere l’applicazione del programma nella parte che da consumatori di sostanze ci riguarda quotidianamente, costretti dall’isteria proibizionista a esistenze semiclandestine e talmente precarie che a volte uscendo di casa non sappiamo se potremo farvi ritorno o se cadremo in una maglia della legge 49 del 2006. L’aria che respiriamo è satura di “sindrome da proibizionismo” che provoca innumerevoli arresti e il sequestro di centinaia di migliaia di piante di cannabis settimanalmente (http://droghe.aduc.it/php/prezzoquot.php), l’attuale governo non solo applica la legge 49/2006 disattendendo l’impegno programmatico pre-elettorale, ma punta all’inasprimento progressivo della stessa con dichiarazioni della ministra della salute che non paga di decenni di disastri delle politiche proibizioniste, scavalcando a destra la destra, propone i NAS nelle scuole e si esalta facendo sua la proposta del sindaco Moratti di inviare alle “famiglie” kit per gli esami antidroga. Certa stampa allineata e il servizio pubblico hanno sciacallato sulla tragedia di un sedicenne morto a scuola a causa del crack inventando il primo morto per cannabinoidi nella storia dell’umanità. Perfino dopo il risultato dell’autopsia alcuni hanno continuato a seminare menzogne spacciando la versione che la morte sarebbe dovuta a “uno spinello nel quale, si teme, sia stata inserita una sostanza altamente tossica.”, ignorando che, scusate il tecnicismo, il crack non si può fumare in uno spinello dove non brucerebbe e si usano apposite pipette inserite in bottiglie, tanto che nel gergo degli adepti l’atto è denominato “sbottigliata”. L’attuale riforma del codice della strada prevede il ritiro della patente se sorpresi alla guida si risulta positivi al test antidroga o all’alcol, fissando per quest’ultimo dei parametri talmente bassi che basta aver bevuto un Campari o una birra per superarli, senza tenere conto inoltre che se l’assunzione di cocaina e oppiacei è riscontrabile nelle 72 ore successive, i cannabinoidi nelle urine rimangono per circa 40 giorni, determinando l’assurda situazione per cui ci si può vedere ritirare la patente per una “canna” fumata settimane prima. La storia del proibizionismo ci ha insegnato che nella clandestinità aumentano i rischi per la salute e che senza nessuna possibilità di controllo qualitativo diminuisce la possibilità della consapevolezza di ciò che si assume e qualsiasi azione di riduzione del danno risulta monca. Per questo motivo suscita molta preoccupazione la proposta “anti rave” n. 1729 del deputato Adenti (udeur) che prevede l’arresto fino a sei mesi e una ammenda da 100.000 a 200.000 euro per gli organizzatori e da 50.000 a 100.000 euro per i partecipanti, addirittura se il luogo dove si svolge la festa è privato. Tale delirante proposta è momentaneamente bloccata in commissione dove è stata diverse volte discussa dato il contrasto con l’articolo 17 della Costituzione e il parere sostanzialmente negativo della relatrice Cinzia Dato dell’Ulivo, che però ritiene opportuno un intervento legislativo in materia, tanto che nell’ultima seduta tenutasi l’11 luglio ha dato mandato al deputato Adenti di formulare una nuova proposta che tenesse conto delle formulazioni dedotte dalla commissione. Tenuto conto che della stessa commissione fa parte il solito Giovanardi e le ampie convergenze “bipartisan” che la proposta suscita, visto il clima di progressiva riduzione del diritto di cittadinanza, sebbene ci battiamo da anni all’interno di un movimento mondiale che rivendica il diritto all’autocoltivazione del proprio consumo, la fine delle persecuzioni penali e amministrative dei consumatori e il diritto all’uso terapeutico della Cannabis, riteniamo sia di vitale importanza scendere in piazza per chiedere almeno il rispetto del programma prima di svegliarsi un giorno in un paese dove si bruciano perfino le vigne. Sabato 20 Ottobre saremo in piazza e dato che siamo in periodo di raccolto invitiamo i coltivatori e le coltivatrici a portare in piazza in clima di condivisione il frutto della nostra disobbedienza civile, dando luogo a una festa del raccolto itinerante. Il proibizionismo è la tassa sul consumo posta da governi collusi e conniventi con le narcomafie a cui affidano il monopolio della produzione, importazione e smercio delle sostanze illegali sulla pelle di milioni di consumatori e consumatrici. MILLION MARIJUANA MARCH (Italia) 19-10-2007 Canada. British Colombia. Compagnie navali vorrebbero tests antidroghe per i lavoratori David Hahn, presidente delle B.C. Ferries, ha chiesto al Governo federale l'obbligatorieta' dei test antidroghe per i lavoratori navali. "La sicurezza pubblica prevalga sui diritti umani", ha dichiarato Hahn, il quale vorrebbe che il Governo federale facesse una legge per introdurre i tests, e nel frattempo ha chiesto alle compagnie la politica della tolleranza zero sulle droghe e sull'alcol. Le investigazioni del "Transportation Safety Board", iniziate a seguito dell'affondamento della nave Queen of the North nel marzo 2006 quando 90 passeggeri e l'equipaggio furono salvati e due passeggeri morirono, hanno rivelato che membri dell'equipaggio fumavano regolarmente cannabis durante e fuori l'orario di lavoro, anche se non ci sono prove che i lavoratori del ponte avessero fumato nel momento in cui la nave colpi' la banchina di Gil Island. "I marinai che consumano droghe sono un rischio per i passeggeri", ha dichiarato Wendy A. Tadros, presidente della Commissione. "Siamo certi che le B.C. Ferries prendera' i dovuti provvedimenti perche' non accadano incidenti piu' gravi". Si legge, inoltre, nel rapporto della Commissione: "E' dimostrato che il consumo della cannabis incida sulla reattivita', e il suo effetto duri, dopo l'iniziale picco, per circa 24 ore". Per la politica di "Transport Canada" e' proibito il consumo delle droghe nei luoghi di lavoro, ma per la portavoce Fiona MacLeod: "E' il Governo federale che puo' obbligare i test antidroghe. Le compagnie possono richiederli. Sia le compagnie navali che le unioni sindacali lo hanno fatto, ma non si e' potuto precedere per l'incongruenza con i diritti umani. E' il ministro dei trasporti provinciali Kevin Falcon che dovrebbe patrocinare l'iniziativa presso il Governo federale". 19-10-2007 Italia. Torino. Diocesi contro le narcosale 'C'e' un'indicazione almeno di buon senso che chiede alla politica di non accontentarsi di compiere le scelte piu' facili, meno onerose, piu' attrattive del solo consenso'. Con un lungo documento firmato dal direttore dell'Ufficio salute, don Marco Brunetti, e dal direttore della Caritas, Pierluigi Dovis, la Diocesi di Torino ha affrontato il tema della narcosale. Nei giorni scorsi 20 consiglieri comunali del centro sinistra con un documento ne hanno sollecitato la creazione a Torino. Il documento non e' una bocciatura esplicita -il parere 'tecnico' e' affidato agli operatori cattolici impegnati sul campo- ma un richiamo perche' 'non e' possibile pensare a iniziative che cerchino di affrontare il problema senza contestualmente prevedere il prima, il durante e il dopo'. 'Nessuno ha bisogno di polemiche basate sull'ideologia,di fronte a un fenomeno che coinvolge piu' persone', ma 'serve progettualita'', tenendo presente che la questione delle tossicodipendenze e' diventata 'complessa e articolata'. 'Bisogna valutare le iniziative anche in merito al valore educativo che esse rivestono'. 'I valori che la Costituzione e una sana concezione di uomo portano avanti chiedono di non smentire con fatti troppo semplificati e superficiali i contenuti proposti da campagne formative e preventive'. Non bisogna inoltre 'lasciarsi trascinare dalla sola questione di ordine pubblico'. Infine 'c'e' un fronte etico che nella cura della persona umana chiede di saper tracciare con chiarezza i confini tra legalita' e illecito, senza formule di possibile complicita' indiretta e senza confusione tra mezzi e fini'. 19-10-2007 Usa. Nord Dakota. Contadini contro la DEA per il diritto di coltivare la canapa Il Governo federale definisce la canapa una sostanza controllata, cosi' come marijuana, l'eroina o LSD, ma per altri questo materiale e', al contrario, utilissimo perche' riciclabile, non dannoso per l'ambiente ed utile per centinaia di possibili utilizzi. Due contadini del Nord Dakota ritengono questi argomenti sufficienti per l'udienza che si svolgera' davanti alla Corte federale il prossimo 14 novembre. Udienza che dovra' decidere se la "Drug Enforcement Administration" con le sue azioni impedisca ai contadini di coltivare la canapa, mentre la difesa della DEA e' che "applica il Controlled Substances Act". La canapa e la marijuana fanno parte della Cannabis Sativa, ma la prima non provoca l'alterazione che l'altra sostanza puo' provocare. Contiene solo tracce di THC, ma nonostante queste caratteristiche diverse, per il "Controlled Substances Act" non sono cosi' diverse, mettendole sullo stesso piano. I contadini Wayne Hauge e Dave Monson dichiarano che paragonare le due sostanze e' come comparare le pistole ad aria compressa ad un M16 (fucile d'assalto). I due hanno gia' richiesto, con successo, al Parlamento dello Stato l'autorizzazione per coltivare la canapa. Dopo avere avanzato la richiesta di coltivarla al Governo federale, e ricevendo una multa di 5.733 dollari, hanno deciso di rivolgersi alla Corte federale. Il Nord Dakota e' uno dei sette Stati dove e' autorizzata la produzione e la ricerca sulla canapa. 19-10-2007 Italia. Firenze. Clienti si fanno una canna fuori dal ristorante, carabinieri lo chiudono Erano stati sorpresi dai carabinieri a fumare hashish e marijuana all'esterno e, una sola volta, anche all'interno di un noto ristorante di Scarperia, nel Mugello. I clienti del locale sono stati segnalati in Prefettura come assuntori. E i militari hanno richiesto, nei giorni scorsi, la chiusura dell'esercizio commerciale. Nella tarda mattinata di ieri, i carabinieri hanno dato esecuzione al provvedimento di sospensione delle autorizzazioni di polizia per la durata di dieci giorni emesso dal questore. 19-10-2007 Afghanistan. Coltivazioni oppio finanziano 40% guerriglia dei talebani Le coltivazioni di oppio in Afghanistan hanno finanziato fino al 40% della guerriglia dei talebani, secondo il generale Dan McNeill, capo della missione Nato (Isaf) nel Paese: "Secondo le mie migliori stime soggettive, i ribelli (talebani) godono di risorse finanziarie derivate dalla coltivazione di papavero probabilmente ad un livello fra il 20 ed il 40 percento di tutte le sue risorse economiche. Le coltivazione di oppio stanno minando tutto cio' che il Governo ed i suoi alleati internazionali stanno cercando di fare, dice il generale. Nonostante gli sforzi internazionali per combattere il traffico di droga, la produzione afghana di oppio e' aumentata del 34 percento quest'anno, fino a circa 8.200 tonnellate, secondo le Nazioni Unite. Il Paese produce il 93 percento della richiesta globale di oppio destinato all'eroina. Vi sono state pressioni sull'Isaf per un maggior coinvolgimento nei programmi di eradicazione, ma il generale McNeil ha detto che questo non e' il mandato dei 40mila militari sotto il suo comando. L'Isaf ha comunque annunciato di essere pronta ad addestrare le forze di sicurezza afgane, condividendo con loro informazioni e logistica. 19-10-2007 Italia. Torino. Continua raccolta firme su petizione per narcosala Riceviamo e pubblichiamo Domani, sabato 20 ottobre, in via Garibaldi n. 14 si terrà un tavolo no-stop di raccolta firme (dalle ore 10:00 alle ore 18:00) sulla petizione popolare per l'istituzione di almeno una narcosala a Torino. I presentatori della petizione (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Alessandro Orsi/Malega 9 e Franco Cantù/Forum Droghe) hanno dichiarato: "Saremo nuovamente in strada per continuare sulla via del dialogo e della corretta informazione alla cittadinanza relativamente a uno strumento di riduzione del danno, della sofferenza e di cura della vita che troppo spesso è vittima di pregiudizi e fraintendimenti. Di fronte alle strumentalizzazioni di certa politica, che dall'alto cerca di confondere e manipolare, continuiamo con la nostra campagna di informazione e ascolto nata dal basso, per promuovere e sostenere l'effettiva realizzazione di un servizio socio-sanitario ormai attivo da anni in molti paesi europei, che andrebbe a integrare e a completare la rete dei servizi relativi alle tossicodipendenze, offrendo un'opportunità anche a coloro che vivono in situazioni di marginalità e che rischiano di restare esclusi da ogni forma di supporto ed aiuto. Invitiamo, quindi, i cittadini a raggiungerci domani al tavolo per firmare la petizione, per dare forza all'affermazione di una cultura dell'accoglienza e del rispetto.". 19-10-2007 Italia. Ministri Turco e Ferrero: si' a sperimentazione narcosale Due si' dai ministri della Solidarieta' sociale e della Salute, Paolo Ferrero e Livia Turco, alla somministrazione controllata della droga, in strutture ad hoc, ai tossicodipendenti. "Sono d'accordo -ha affermato Ferrero nel corso della registrazione di 'Tetris' su La7- il fenomeno va combattuto e questo e' un esperimento per vedere se siamo in grado di fare qualche passo in avanti nel controllo delle tossicodipendenze e per cercare di risolvere i problemi che si verificano nelle nostre citta'". Analogo il giudizio di Livia Turco. "Sono certamente d'accordo, se mai -ha concluso il ministro della Salute- eviterei la definizione di 'stanza del buco' che e' del tutto fuorviante". "Che indecenza! E' bastato veramente poco alla Turco per cambiare idea. Il Ministro, che in passato aveva detto di essere contraria alle narcosale, ora, folgorata sulla via di Damasco, si e' detta favorevole, purche' non si chiamino 'stanze del buco', termine fuorviante". Questo il commento del sen. di Alleanza nazionale Achille Totaro, membro della Commissione Sanita'. "Ma fuorvianti saranno le loro trovate bizzarre. Basta cambiare un nome e voila'! Tutto e' risolto! SIC ET SIMPLICER. Se si chiamassero 'stanze del Paradiso artificiale' andrebbe ancora meglio?". "Ma credono veramente di continuare a prendere in giro le molteplici vittime della droga, i giovani e le loro famiglie? Chi vive questo dramma sa bene che il problema della droga non va combattuto in questo modo. Anche dando loro un nome diverso, le narcosale restano sempre stanze di morte e disperazione. E cio' con il beneplacito dell'accoppiata Turco- Ferrero" 19-10-2007 Italia. Napoli. Radicali: sostenere proposta assessore Gabriele Legalizzare le droghe leggere a Napoli? Per Fabrizio Starace, componente della direzione nazionale della Rosa nel Pugno, e per Rita Bernardini, segretaria dei Radicali Italiani, la proposta lanciata dall'assessore regionale al lavoro, Corrado Gabriele, non solo 'ha avuto il benefico effetto di un sasso lanciato a muovere le acque della palude campana e, in particolare, napoletana', quanto 'ora occorre dare continuita' all'iniziativa'. Come? Con l'istituzione di una narcosala, come a Torino e 'organizzando, aggregando cittadini e associazioni su progetti concreti, fattibili nell'immediato sperimentando, come dice giustamente la petizione del sito www.lasinistra.org, 'modelli innovativi, che guardino alle esperienze gia' avviate nei paesi europei ma capaci di declinare nel contempo un intervento specifico, che si adegui al tessuto sociale partenopeo''. L'assessore Gabriele aveva lanciato la proposta di legalizzazione per combattere, anche cosi', la camorra che, proprio nella droga, concentra gran parte dei suoi affari. 'Rinnovare il dibattito sulla legalizzazione, controllo e prevenzione dell'uso di sostanze non puo' tuttavia prescindere da azioni immediate, possibili, per salvaguardare la salute, la vita stessa delle migliaia di cittadini tossicodipendenti napoletani e campani'. 'A tal fine, ci permettiamo di segnalare all'assessore Gabriele, agli amici di Rifondazione, ai movimenti e ai partiti, ma anche alle associazioni del privato sociale e ai servizi sanitari, quanto sta avvenendo a Torino il dibattito appassionato, sia nel Palazzo sia fra i cittadini, sull'istituzione di una narcosala, un presidio socio-sanitario dove i tossicodipendenti possano assumere sotto controllo medico le sostanze acquistate sul mercato illegale, riducendo il danno derivante da overdosi e infezioni e riducendo nel contempo l'insicurezza e la paura nei quartieri provocata dalla presenza di tossicodipendenti abbandonati a loro stessi e di siringhe buttate per strada'. 'La narcosala si puo' fare senza dover modificare la legge vigente che punisce l'utilizzo di locali a fini di spaccio mentre qui siamo di fronte ad un intervento sanitario di riduzione del danno. Su questo progetto concreto, fattibile, necessario, chi a Napoli e' disponibile a spendersi a partire dalle prossime ore, dai prossimi giorni?'. 19-10-2007 Italia. Brescia. Brigadiere rinviato a giudizio: corrotto da spacciatori Un brigadiere dei carabinieri, arrestato e scarcerato nel 2004, in provincia di Brescia, e' stato rinviato a giudizio con l'accusa di corruzione nell'ambito di una inchiesta sullo spaccio di stupefacenti. Secondo l'accusa il carabiniere, all'epoca dei fatti in servizio nella bassa bresciana, avrebbe ricevuto o accettato la promossa di ricevere, somme di denaro dell'ordine di 500 euro al mese ciascuna, ma anche tappeti e oggetti decorativi per consentire a dei nordafricani di spacciare droga. L'accusa e' rappresentata dal procuratore aggiunto di Brescia Roberto Di Martino. Il processo e' stato fissato per il 29 gennaio 2008. 19-10-2007 Usa. San Francisco pensa a narcosala Una 'stanza della droga' dove iniettarsi eroina o prendere cocaina in ambiente sterile e con la supervisione di personale medico. La citta' di San Francisco potrebbe diventare la prima negli Stati Uniti ad avviare una iniziativa che sta gia' provocando polemiche. Le autorita' sanitarie della citta' del Golden Gate, che ha una delle piu' alte percentuali di drogati tra la popolazione, vedono nella creazione della 'stanza della droga' diversi benefici: la riduzione degli incidenti di overdose, l'uso di siringhe sterili (messe a disposizione dalla citta'), la supervisione di personale medico, accesso a programmi per lottare contro la dipendenza. Le autorita' di San Francisco sottolineano che ogni anno circa un settimo delle telefonate al 'pronto intervento' riguardano persone vittime di overdose. Secondo i loro calcoli vi sono circa 15 mila persone a San Francisco che si iniettano droga usando siringhe. Da tempo sono stati avviati programmi, come nelle altre grandi citta' americane, di scambio di siringhe (una sterile in cambio di una usata) per combattere la diffusione dell'AIDS o della epatite. Ma il progetto della 'stanza della droga' e' ancora piu' ambizioso. Si ispira ad un progetto analogo avviato in Canada, a Vancouver, dove ogni giorno circa 700 persone si iniettano droga o prendono cocaina con la supervisione di infermiere (che si limitano pero' a sorvegliare). Il centro di Vancouver, che e' esentato dalle leggi federali sulla droga (per mettere al riparo i visitatori dal rischio di essere arrestati), ha dodici cabine private ed una stanza di 'osservazione' dove, chi teme una overdose, puo' essere tenuto sotto controllo dal personale medico. Il progetto di San Francisco ha suscitato immediate polemiche. 'L'idea e' ispirata alla filosofia della accettazione di una cultura della droga', ha affermato Bertha Madras, la responsabile della Casa Bianca per la lotta alla droga. 'E' una forma di resa che non accettiamo'. Gli animatori del progetto sono i primi ad ammettere che gli ostacoli legali e burocratici, prima di giungere alla creazione della 'stanza della droga' comunale, sono notevoli. Ma sono, a loro giudizio, superabili. Il grosso problema da risolvere, invece, sembra essere quello politico. Il sindaco di san Francisco, Gavin Newsom, ha reagito con grande cautela alla iniziativa esprimendo il timore, tramite un portavoce, che il progetto 'possa creare piu' problemi di quelli che dovrebbe risolvere'. Ma ha aggiunto comunque di non voler scoraggiare il dibattito. Nel centro gia' aperto a Vancouver dalle autorita' canadesi vi sono stati oltre 800 casi di overdose. Nessuno ha avuto conseguenze mortali perche' l'assistenza medica e' scattata immediatamente. Uno studio appena pubblicato sui vizi degli adolescenti Usa mostra che in media, ogni giorno, oltre 13 mila ragazzi fanno uso di cocaina mentre altri 3.800 si iniettano eroina. Ogni giorno 1,2 milioni di adolescenti fumano, 631 mila bevono alcolici e 586 mila fumano marijuana, secondo lo studio effettuato da una agenzia federale Usa. Cristiano Del Riccio/Ansa) 20-10-2007 Gb. Diminuiti del 7% i reati, ma aumentati del 14% quelli connessi alle droghe Secondo i dati dell'Home Office, sono diminuiti del 7%, nel periodo giugno 2006/2007, i crimini in Inghilterra e Galles. Sono diminuiti i reati, inclusi quelli violenti, ma c'e stato un lieve aumento di quelli con armi da fuoco. Gli assassinati sono saliti da 53 a 56, ed e' diminuita la fiducia dei cittadini verso il sistema giudiziario. Le statistiche della polizia rivelano una tendenza generale verso la commissione di meno reati, con l'eccezione di quelli connessi alle droghe, che sono saliti del 14%, ossia da 48 mila da aprile/giugno 2006 a 55 mila del medesimo periodo di quest'anno. Per il portavoce dell'Home Office, l'aumento non e' dovuto al maggiore consumo di cannabis, che e' diminuito tra gli adolescenti, ma e' causato dalla possibilita' della polizia di sanzionare immediatamente i consumatori (dunque immediatamente inclusi nelle statistiche), invece di portare i sospetti alle stazioni di polizia e procedere all'arresto, procedimento molto piu' lungo. La "British Crime Survey", accreditata dai criminologi come attendibile per leggere l'andamento della violenza nel Paese, rivela che il tasso di criminalita' e' pressoche' stabile, con l'1% di aumento di atti violenti, percentuale definita "statisticamente insignificante". Tony McNulty, dell'Home Office, ha dichiarato che e' e' incoraggiato da questi dati. "La diminuzione dei reati contro le persone e dei furti nelle abitazioni sono un significativo progresso. Le probabilita' di essere vittima di un crimine e' il piu' basso dal 1982, quando le ricerche sono iniziate". 22-10-2007 Gb. Aumentano i malati mentali per consumo di droga Gli effetti del consumo di cannabis si stanno facendo sentire, secondo il quotidiano The Independent. In alcune aree del Paese e', infatti, aumentato di molto il numero dei malati mentali. A livello nazionale, il tasso dei ricoveri per malattie mentali tra i consumatori di cannabis e' aumentato del 73%. Il numero degli adulti ricoverati e' salito dai 430 del 1996 ai 743 del 2006. I dati del Governo, diffusi dalla "National Treatment Agency for Substance Abuse" (NTA), rivelano che oltre 24,500 consumatori di cannabis partecipano ai programmi disintossicanti. Il tasso piu' alto mai registrato. La cannabis e' anche la sostanza piu' diffusa tra i minorenni, che sono il 75% dei ricoverati. I ricoverati minori di 18 anni, (11,582) sono oltre il doppio di quelli in cura nel 2005. Sempre piu' adulti (13,087) sono nei centri per dipendenza da cannabis, molti piu' che per quella da crack o cocaina. 22-10-2007 Australia. Northern Territory. Alcool, cannabis mettono gli aborigeni a rischio Una indagine parlamentare rivela che il consumo di alcol e cannabis e' diffuso tra gli aborigeni, e che siano molte le responsabilita' del Governo. Il rapporto, chiamato "Confronting the Confusion and the Disconnection", identifica il petrolio, l'alcool e la cannabis come i responsabili dei problemi dell'area. "Molti dei suicidi sono attribuibili alla cannabis. L'alcool, la cannabis, e il petrolio (del mercato nero e da sniffare) sono una conseguenza della poverta' e della disoccupazione", si legge nel rapporto, dove sono anche suggerite 15 raccomandazioni al Governo per risolvere il problema. 22-10-2007 Italia. Padova. Nuovo muro antispaccio richiesto da due condomini Dopo l'esperienza della "barriera" innalzata in via Anelli a Padova arriva un nuovo muro antispaccio e antiprostituzione, che costera' circa 15 mila euro e isolera' due condomini di via Manara, chiesto nell'agosto scorso dagli abitanti della stessa via. Sorgera' non lontano da via Anelli, dove nell'agosto 2006 sorse il primo muro. Gli abitanti avevano raccolto oltre 600 firme per sollecitare l'adozione di un provvedimento analogo a quello di via Anelli, sottolineando che due condomini, il 37 e il 39, con una cinquantina di mini alloggi, erano stati trasformati in enormi discariche che creavano seri problemi di igiene pubblica ed erano stati teatro di un'aggressione a due sottufficiali dei Carabinieri da parte di due immigrati tunisini. Il muro di via Anelli, che suscito' a suo tempo tante polemiche, fu completato il 9 agosto dello scorso anno: era una barriera in lamiera lunga un'ottantina di metri e alta circa tre costruita per debellare lo spaccio di droga che ruotava attorno al complesso residenziale 'Serenissima', dove risiedevano quasi esclusivamente extracomunitari, di etnie diverse, e che era al centro di problemi di ordine pubblico (numerose le risse tra gruppi rivali) e di episodi di microcriminalita'. L'area era da tempo oggetto di un progetto di intervento per la messa in sicurezza, in attesa che venissero ultimate tutte le opere di recupero e risanamento dei vari edifici. I lavori di costruzione del 'muro' erano stati realizzati dai tecnici dell'amministrazione comunale. Subito dopo, mentre in via Anelli si ripetevano imponenti operazioni di polizia contro lo spaccio di stupefacenti, le prese di posizione contrarie al 'muro' si succedettero da parte di varie forze politiche e una manifestazione fu inscenata dai no global con qualche momento di tensione. A un certo punto, il 'muro' fu anche completato con sbarre a sollevamento elettronico per controllare l'accesso delle automobili e con l'installazione di telecamere. Il muro antispaccio di via Anelli fece notizia sui principali media europei, dal britannico 'The Guardian' al francese 'Le Figaro', dal quotidiano sud coreano Ohmy News alla rete televisiva pubblica tedesca Zdf. Frattanto, i condomini di via Anelli venivano progressivamente sgomberati, finche' il 19 luglio scorso l'ultima palazzina fu chiusa con un grosso lucchetto dal sindaco di Padova Flavio Zanonato, che emise un'ordinanza con cui l'accesso al cortile dell' ex complesso 'Serenissima' veniva interdetto per motivi di sicurezza. 'Via Anelli ora e' libera -disse in quell'occasione Zanonato- perche' non c'e' piu' nessuno che la abita ma anche perche' non e' piu' un punto di riferimento per nessuno'. 22-10-2007 Italia. Roma. Federconsumatori chiede controlli antidroga negli ospedali "Che fine ha fatto il progetto della Ministra Turco sui controlli antidroga per gli operatori sanitari, medici e paramedici, del servizio pubblico?". Se lo chiede Nicoletta Marietti, vicepresidente di Federconsumatori Roma dopo il caso di spaccio di droga all'ospedale Grassi di Ostia. "Per questi servizi e' urgente una normativa che consenta, anche in accordo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, analisi senza preavviso sul personale a cui e' affidata la vita delle persone per verificare l'assunzione di sostanze stupefacenti e il tasso alcolico". Analisi sulle acque e sull'aria romana, ricorda la Marietti, hanno mostrato alcuni mesi fa rilevanti concentrazioni di sostanze stupefacenti. 22-10-2007 Italia. Torino. Promotori petizione narcosala: raggiunte firme necessarie I promotori della petizione al consiglio Comunale per l’istituzione di una narcosala (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta - Alessandro Orsi/Malega 9 - Franco Cantù/Forum Droghe) hanno dichiarato: “In poche settimane e organizzando una decina di eventi, abbiamo superato di slancio le 800 firme di cittadini torinesi richieste dallo Statuto comunale per la presentazione della petizione; continueremo la raccolta ancora per una settimana e poi depositeremo le firme. Facciamo nostro l’invito di Don Marco Brunetti (Direttore Ufficio Pastorale della Salute) e Pierluigi Dovis (Direttore Caritas Diocesana) ad affrontare con saggezza e senza pregiudizi ideologici il dibattito sulle narcosale. Questa è la strada da noi intrapresa e portata avanti tra i cittadini, in strada, e organizzando appuntamenti di discussione e dibattito ed occasioni di confronto con altre esperienze. A questo proposito, invitiamo anche gli esponenti cattolici al dibattito che si terrà nella Circoscrizione 8 di San Salvario, mercoledì sera (vedi allegato). Per contrastare l’offensiva di Alleanza Nazionale, basata sulla paura e sulla disinformazione, invitiamo i presidenti e i consiglieri di circoscrizione a organizzare, assieme a noi, iniziative analoghe su tutto il territorio cittadino per incardinare un dibattito sulle narcosale laico, concreto, scientificamente fondato ed attento ai bisogni ed all'inclusione di tutti, anche di chi è maggiormente in difficoltà. Esprimiamo, infine, il nostro apprezzamento all’iniziativa personale dell’Assessore Roberto Tricarico (aspirante vice-segretario regionale del Partito Democratico), che ha utilizzato alcune ore del suo soggiorno a Barcellona per visitare una narcosala. Tricarico aveva anche partecipato al recente convegno con operatori della narcosale di Barcellona e Francoforte, la cui registrazione è disponibile sul sito di Radio Radicale. 22-10-2007 Italia. Pdl Forza Italia per criminalizzare chi acquista droghe da minori Sanzionare penalmente chi acquista droga da minorenni perche' cosi' facendo "contribuisce indirettamente ad alimentare lo sfruttamento dei giovani spacciatori". E' l'obiettivo della proposta di legge presentata da Forza Italia, di cui primi firmatari sono i parlamentari piemontesi Enrico Costa e Guido Crossetto, che introduce il reato di acquisto di sostanze stupefacenti o psicotrope dai cosi' detti baby pusher. In particolare, secondo la proposta, chiunque acquista o riceve a qualsiasi titolo sostanze stupefacenti i psicotrope da un soggetto di eta' inferiore ai 18 anni e' punito con la reclusione da 6 a mesi a 2 anni, pena che viene aumentata di un terzo se il fornitore e' di eta' inferiore ai 14 anni. Inoltre, l'acquirente, non puo' invocare a propria scusa l'ignoranza dell'eta' del soggetto. "Si tratta di un reato specifico che non intende affatto punire chi acquista droga, ma e' un modo per rendere piu' consapevoli ed attenti i fruitori di stupefacenti", ha spiegato il primo firmatario Enrico Costa che ha tenuto a precisare che con la proposta di legge si e' voluto raccogliere la sollecitazione venuta proprio dalla Procura torinese che ha piu' volte sottolineato il fenomeno dei baby pusher. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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