====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 27-03-2007 al 03-04-2007 n.14/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Spagna. L'inefficacia delle campagne antidroga - Bolivia. Parte il progetto di depenalizzazione della coca NOTIZIE - Italia. Casini: lotta alla droga contro le stragi del sabato sera - Italia. E.Romagna. Indagine Ipsad sul consumo di cocaina e cannabis - Australia. Western Australia. Corsi educativi obbligatori contro le droghe - Gb. Il 90% dell'eroina arriva dall'Afghanistan - Nuova Zelanda. Rischio elevato di tumore ai polmoni per chi fuma cannabis - Usa. Morto autore del documentario shock sugli effetti delle metanfetamine - Italia. Gozi: riportare in Italia Lorenzo Bassano - Olanda. Ministro Salute apre inchiesta su effetti funghi allucinogeni - Italia. Bolzano dice si' alla cannabis terapeutica - Usa. Rhode Island. Commissione del senato vota per migliorare la legalizzazione della marijuana terapeutica - Italia. Veronesi: depenalizzare il consumo di sostanze stupefacenti - Italia. Ferrero al question time: mai proposta legalizzazione o liberalizzazione delle droghe - Italia. Napoli. Forza Italia: repressione non basta piu' - Afghanistan. Nato: si rafforza l'alleanza guerriglia-narcotraffico - Italia. Nove anni di reclusione a colonnello Carabinieri per traffico di droga - Italia. Ferrero illustra nuovo ddl sulla droga alla Consulta sulle tossicodipendenze - Canada. Richiesta dei contadini di poter coltivare il papavero per produrre legalmente l'oppio - Spagna. Piu' tossicodipendenti ma meglio integrati - Messico. Candidata a Governatore favorevole alla legalizzazione della marijuana - Italia. Toscana. Piano di riqualificazione medici per trattamento cocainomani - Italia. 33% dei giovani toscani ammette di aver consumato droghe illegali - Italia. Guardia di Finanza arresta poliziotto che coltivava marijuana - Italia. Circoli liberta': piu' soldi alle Regioni contro la droga - Italia. Roma. Nuovo programma per il reinserimento ex-tossicodipendenti - Italia. Federserd pronda ad accogliere consumatori quando cambiera' legge - Usa. New Hampshire. La House ha votato contro la legalizzazione della marijuana terapeutica - Eau. Farnesina segue i due italiani arrestati per possesso di droga - Italia. San Patrignano: vietato fumare sigarette in comunita' - Italia. Grosso: nella consulta sulle tossicodipendenze non e' stata presa alcuna decisione - Italia. Gatti (Asl): in due anni raddoppieranno cocainomani - Italia. Frosinone. Rita Bernardini (Radicali) assolta per distribuzione di hashish in manifestazione - Gb. Independent: Blair pensa a legalizzazione oppio afghano - Usa. Alta percentuale di ictus causati dal consumo di mentanfetamine - Messico. Carlos Fuentes ha chiesto la "legalizzazione universale" delle droghe - Italia. Cnca-Fict-Federserd: I servizi pubblici e privati rischiano il collasso ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 4 morti - 145 arresti - 472,106 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 286,058 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 186,048 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 89 giorni di detenzione ARTICOLI 28-03-2007 Spagna. L'inefficacia delle campagne antidroga "Le campagne istituzionali contro l'alcol e le droghe sono dannose in quanto proibiscono e non informano sulle conseguenze del consumo". Parola di Francisco Pascual, presidente del comitato organizzativo delle XXXIV Jornades Nacionales de Socidrogalcohol celebrate a Valencia. Il medico ha spiegato che il messaggio di queste campagne dovrebbe essere conciso ed informativo, non dovrebbe drammatizzare e non prospettare la probizione assoluta, giacche' l'effetto che si ottiene e' esattamente opposto. Si e' poi soffermato sul fatto che non si dovrebbe differenziare tra dipendenze che hanno per oggetto alcol, droghe o tabacco, e quelle che prescindono dalle sostanze, come Internet, telefonino, sesso o videogiochi. "Attualmente, nella Comunita' di Valencia solo l'1% o il 2% delle persone che ricevono aiuto hanno a che fare con queste malattie". Sono pero' in aumento anno dopo anno "e la societa' dovrebbe considerarle come un altro tipo di dipendenza, pur senza drammatizzare". Pascual ha spiegato che i diversi ambiti della societa' "stanno prendendo coscienza di questa problematica". Il riferimento e' ai professionisti, alle famiglie e alle autorita' "che sempre piu' dispongono di informazioni". In quanto alla famiglia, ha concluso che e' "la base principale della prevenzione". Infine, ha ricordato i progressi terapeutici: "in meno di cinque anni avremo vaccini che eviteranno ai tossicodipendenti possibili ricadute e a breve verranno usati farmaci antiepilettici che riducono il desiderio del consumo e gli effetti della sindrome da astinenza". Rosa a Marca 29-03-2007 Bolivia. Parte il progetto di depenalizzazione della coca La cosiddetta guerra alla coca, che ha portato uno dei suoi dirigenti, Evo Morales, fino alla poltrona presidenziale, ora si prepara a una sfida istituzionale che vede l'Esecutivo, il Legislativo e la Costituente impegnati in una campagna nazionale ed internazionale tesa ad ottenere la tanto sospirata depenalizzazione della foglia millenaria, nonche' la legalizzazione di ventimila ettari di piantagioni. Per centrare l'obiettivo e' necessario agire sulla dimostrazione delle sue virtu' medicinali, lo sviluppo della sua industrializzazione nelle regioni di produzione e la sua inclusione, nella nuova Carta Magna e nelle leggi boliviane, come fatto culturale indissolubile e anche simbolo. Il Potere Esecutivo, parlamentari, costituenti, dirigenti e produttori di base lavorano per togliere la foglia di coca dalla lista "1" delle sostanze psicotrope, dove e' stata inserita nel 1961 dalla Convenzione delle Nazioni Unite di Vienna. Asterio Romero, deputato del Movimento Al Socialismo (MAS), nonche' dirigente cocalero, e' convinto che sia necessario eliminare lo stigma "coca e' cocaina", in uso soprattutto negli Stati Uniti. "Vogliamo chiudere con l'ingiustizia internazionale e anche nel nostro Paese. Il grande obiettivo e' togliere la coca dell'elenco uno degli psicotropi nella Convenzione di Vienna delle Nazioni Unite del 2008", ha osservato. Il Governo di Morales Aima ha avviato, fin dall'inizio del suo mandato, una strategia diplomatica di valorizzazione e depenalizzazione della coca, attraverso una serie di incontri internazionali trovando il sostegno di altri Paesi. Bisogna incominciare ad industrializzare la foglia sacra. Intanto, si pensa a una mostra da allestire all'Onu al momento della ratifica della Convenzione sulle droghe del 1988, rassegna in cui la Bolivia espone gli usi tradizionali della foglia di coca. L'articolo 14 riconosce la dimensione storica della coca. Durante la gestione del presidente Jaime Paz Zamora (1992-1993) fu dato impulso alla diplomazia della droga. E nel 1994 fu approvata la formazione di una commissione bilaterale tra Bolivia e Peru' per stimolare la rivalorizzazione della coca, ma la cosa non funziono'. Dopo questi tentativi, i Governi non fecero piu' nulla per riscattare la coca come prodotto medicinale, tradizionale, ancestrale e culturale. E' con quest'amministrazione, nata all'interno del Chapare, che si spera di poter riprendere molte iniziative internazionali e nazionali. Il Governo sta elaborando una politica complessiva dello Stato per la depenalizzazione della coca che comprende strategie settoriali in campo scientifico-culturale, economico-commerciale, politico-diplomatico ed informativo-comunicativo, secondo quanto prevedono i documenti vincolanti per i settori gestiti dal partito socialista. L'amministrazione di Evo Morales gia' si era espressa, davanti alla Commissione Stupefacenti dell'Onu, sulla rivalorizzazione della foglia di coca, difendendone gli usi tradizionali e culturali. Anche nelle sedi internazionali il Governo ha parlato del carattere culturale della coca, e ora deve ottenere la svolta nella sessione speciale delle Nazioni Unite che si terra' nel 2008. Per conseguire l'obiettivo deve presentare il dossier che dimostri "scientificamente" il motivo per cui e' giusto togliere la coca dalla lista 1 degli stupefacenti. Il deputato Romero ha spiegato che prima di arrivare al traguardo ci sono varie tappe; vanno dalla presentazione dei motivi e delle giustificazioni del ritiro, fino all'iter da seguire nelle diverse commissioni internazionali. In primo luogo bisogna presentare la proposta con un anno d'anticipo, ossia al massimo entro la fine d'aprile di quest'anno; poi dovra' essere esaminata nelle commissioni competenti per poi arrivare alla sessione dove tutto dipendera' dalla votazione degli oltre 140 membri. Secondo il deputato del MAS, servono almeno 75 voti per conseguire il risultato, ed e' gia' scattata la campagna mondiale volta a convincere i Paesi amici. Romero e' sicuro che quasi tutti i Paesi latinoamericani sosterranno la Bolivia, cosi' come vari Paesi europei e dell'Asia. "Siamo sicuri del grande appoggio che conseguiremo, malgrado l'opposizione degli Stati Uniti che potrebbe influenzare il voto di altri Paesi, come sempre accade", ha affermato il parlamentare. Ci sono documenti positivi dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), che indicano la coca come non nociva. Ma quest'apprezzamento e' stato tenuto in disparte. Rosa a Marca -------------------------------------- NOTIZIE 27-03-2007 Italia. Casini: lotta alla droga contro le stragi del sabato sera Quelle definite come 'le stragi del sabato sera' sono effettivamente 'una emergenza nazionale' e proprio per questo e' necessaria 'una battaglia contro droga e alcol, perche' e' una emergenza nazionale': cosi' il presidente dell'Udc, Pier Ferdinando Casini ha applaudito a Monza, visitando una comunita' di accoglienza di ragazze madri e donne in difficolta', l'iniziativa di un gruppo di volontariato monzese che, appunto, si occupa a Monza di prevenire il consumo di alcol e droga parlando con i ragazzi fuori dai locali. 'La vostra iniziativa merita senz'altro un plauso, perche' la battaglia contro droga e alcol e' oggi una emergenza nazionale. E il buon esempio lo devono dare i quartieri alti, perche' il consumo di droga e' ormai diventato una sorta abitudine della buona societa'. Per questo dico che siamo di fronte a una emergenza nazionale, per questo dico che opere di volontariato come la vostra vanno assolutamente sostenute. Il volontariato fuori dalle discoteche e' fondamentale'. Casini ha ricordato che lui per primo, come genitore, il sabato sera non riesce ad andare a dormire fino a quando le sue figlie non hanno fatto rientro a casa. 'Sono preoccupato come, credo, tutti i genitori che hanno figli in quella fascia di eta'." 27-03-2007 Italia. E.Romagna. Indagine Ipsad sul consumo di cocaina e cannabis La diffusione di cocaina cresce ed e' destinata a crescere ancora, nei prossimi anni, fino a un aumento del 50% sia in Italia che in Emilia-Romagna. L'indagine Ipsad regionale relativa al 2005 evidenzia che circa il 7% dei residenti in Emilia-Romagna tra i 15 e i 54 anni ne ha fatto uso almeno una volta nella vita e l'1,8% l'ha usata nell'ultimo anno. Ma sono gli studenti e soprattutto i maschi a far salire le percentuali, perche' le femmine sono sempre e comunque presenti con numeri piu' bassi. Il 5,7% dei giovani tra i 15 e i 19 anni residenti in Emilia-Romagna confessa di aver fatto uso di cocaina almeno una volta nella vita, ma il 3,5% ne ha fatto uso nell'ultimo anno, e l'1,9% l'ha presa nell'ultimo mese. Ai vertici della classifica regionale ci sono Parma e Ravenna, con una media del 4% di utilizzatori nell'ultimo anno (piu' del 5% dei maschi, poco meno del 3% le ragazze), a Forli'-Cesena gli studenti maschi sono sul 4,3% (le femmine al 2,8%), numeri molti simili per entrambi i generi a Modena, Reggio Emilia, Rimini. Ferrara, Bologna e Piacenza sono le ultime per l'uso di cocaina, con percentuali del 4% tra i maschi e circa il 2,7% tra le femmine. L'eroina, invece, e' ferma al 2,4% (almeno una volta nella vita) per la Regione che e' comunque sotto la media nazionale. La cannabis resta la sostanza piu' diffusa, e qui le femmine sono meno morigerate che nell'uso delle altre droghe. A Ravenna, la prima delle province per il consumo, il 31% degli studenti maschi e il 23% delle femmine tra i 15 e i 19 l'ha usata almeno una volta nell'ultimo anno. A Parma i numeri sono rispettivamente circa al 30% e al 22%, a Reggio Emilia al 28 contro il 23% come a Rimini. Forli', Bologna, Piacenza si attestano sul 27% dei ragazzi e il 22-23% delle ragazze. Ferrara arriva appena al 25% e al 22% e infine Modena (sotto il 25% tra i maschi, poco sopra il 21% tra le femmine). I numeri, portati ieri al convegno "I servizi di prossimita': la connessione tra servizi e comunita' locali", non danno pero' cenni di miglioramento se si cresce con l'eta' nella popolazione. E anche per la fascia che va dai 15 ai 54 anni la cocaina sbanca. Le province dove la cocaina e' piu' diffusa sono Rimini e Reggio Emilia. Nella prima, sempre nel 2005, quasi il 3,5% dei maschi ne ha fatto uso (quasi l'1,5% delle donne), a Reggio Emilia poco piu' del 3% dei maschi e l'1,3% delle femmine. Seguono Forli'-Cesena, con poco piu' del 2,5% tra gli uomini (l'1% delle donne), Parma, Piacenza e Modena si attestano sul una percentuale poco inferiore al 2,5%, sempre tra i maschi. Ferrara e' appena sotto, seguita da Bologna e Ravenna che hanno numeri tra il 2 e il 2,5%. Il problema vero, dicono gli esperti, e' che cresce la popolazione che ne fa uso in ogni eta' e in ogni fascia sociale. La cannabis e' ancora molto diffusa e vede Rimini al primo posto con una percentuale di uso tra il 15 e il 16% tra i maschi (il 1% tra le femmine). Segue Reggio Emilia con il 15% (femmine al 9%), Piacenza con il 13% (femmine all'8%), Parma a poco piu' del 12% (ma con le donne quasi al 10%). Ferrara, Forli'-Cesena, Bologna, Ravenna e Modena sono sul 12% abbondante (con le femmine tra l'8 e l'8,5%). Anche per l'eroina, con consumi e diffusione molto piu' bassa (tra lo 0,5 e lo 0,1%), la provincia che consuma di piu', e sempre tra i maschi, e' Rimini, che primeggia anche per gli allucinogeni (piu' dell'1%) mentre Bologna e' ferma allo 0,8% abbondante, Ferrara allo 0,7% (ma le donne sono lo 0,4%). Forli'-Cesena sotto lo 0,6% (lo 0,3% tra le femmine), Ravenna ancora sotto lo 0,6, Reggio Emilia allo 0,5% e poi a scendere Parma, Modena e Piacenza (tra lo 0,4 per i maschi e lo 0,3% tra le femmine). Infine gli stimolanti, con Rimini sempre in cima alla lista, con un consumo per l'1% della popolazione maschile (lo 0,45% quella femminile) seguita da Bologna (0,9% tra i maschi, 0,4% le femmine), Ferrara (quasi 0,8% i maschi e piu' di 0,4% le femmine) e poi Forli'-Cesena, Ravenna, Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza (dallo 0,6% allo 0,4% dei maschi, dallo 0,3 allo 0,2% delle femmine). 27-03-2007 Australia. Western Australia. Corsi educativi obbligatori contro le droghe Il ministro della Giustizia Jim McGinty vorrebbe che le persone fermate con piccole quantita' di cannabis fossero costrette a seguire delle lezioni educative sugli stupefacenti. Nel 2003, il Governo introdusse la legge che prevedeva, per le persone fermate con massimo 30 grammi di marijuana o due piante di cannabis, il pagamento di una multa o l'imposizione a seguire corsi educativi sulla pericolosita' delle droghe, escludendo l'incriminazione penale del reato. Ma per l'oppozione questa misura non ha mai funzionato, e chiede ora interventi sulla legge. Il ministro e' intervenuto nella discussione per ribadire la necessita' di focalizzare l'attenzione sull'educazione coatta, escludendo la necessita' di introdurre condanne penali. "Attualmente esiste la possibilita' di scelta tra la multa o il corso. Penso che dovremmo mettere maggiore attenzione nell'educazione. L'introduzione di condanne penali sarebbe controproducente. Non vedo alcun vantaggio nell'iscrivere il nome di un giovane che prova la cannabis nel casellario giudiziario, compromettendolo per il resto della vita sul piano lavorativo e nella possibilita' di viaggiare". 27-03-2007 Gb. Il 90% dell'eroina arriva dall'Afghanistan "Il 90% dell'eroina circolante in Gran Bretagna arriva dall'Afghanistan. La lotta alle droghe e' un impegno a lungo termine e la soluzione non arrivera' dal giorno alla notte. Le droghe sono uno dei pericoli che minacciano lo sviluppo e la sicurezza dell'Afghanistan", ha dichiarato il ministro della Giustizia inglese Lord Goldsmith durante la sua recente visita all'Unita' speciale anticrimine (Criminal Justice Task Force) di Kabul. Goldsmith ha annunciato fondi per 18 milioni di dollari Usd per i prossimi quattro anni per l'Unita' speciale, che dal maggio 2005 ha investigato su oltre 800 casi e condannato 350 persone. Bashhir Ahmad Fazli, direttore generale dell'Unita', ha dichiarato di avere una strategia per arrivare a colpire i maggiori trafficanti, ma "occorrono dei servizi segreti migliori e piu' polizia". 27-03-2007 Nuova Zelanda. Rischio elevato di tumore ai polmoni per chi fuma cannabis Gli adulti fumatori di cannabis hanno quintuplicate le probabilita' di sviluppare il cancro ai polmoni. Lo rivela una nuova ricerca neozelandese. Dalla ricerca sul consumo di droga nel Paese e' risultato che circa il 15% degli adulti con meno di 46 anni fuma la cannabis. La ricercatrice Sarah Aldington del Medical Research Institute di Wellington ha presentato i risultati della ricerca alla conferenza sulle malattie toraciche che si tiene a Auckland. Per una ricerca californiana pubblicata lo scorso anno, i fumatori di cannabis ritenevano di essere al sicuro dal rischio del cancro. Infatti dallo studio condotto su 1600 persone non erano emersi collegamenti tra questo tipo di malattia e il fumo della droga, mentre la ricerca neozelandese e' arrivata ad opposte conclusioni: i rischi per i fumatori sono cinque volte maggiori. Per condurre la ricerca sono state intervistate 60 persone con un cancro ai polmoni e piu' di 200 persone sane. Secondo le previsioni dei ricercatori, i rischi di sviluppare la malattia e' 8 volte maggiore per coloro che fumano una sigaretta di cannabis al giorno. Piu' presto in eta' si inizia e maggiore e' il rischio di ammalarsi. 28-03-2007 Usa. Morto autore del documentario shock sugli effetti delle metanfetamine Si è spento Shawn Bridges, l'autore del documentario shock con il quale ha testimoniato la sua discesa nel baratro della droga e la lunga agonia in un letto di ospedale causata dall'utilizzo di metanfetamine. Bridges aveva 35 anni. Nel 2006 aveva attirato l'attenzione del mondo con "No More Sunset", un film di 29 minuti girato con l'aiuto di un operatore cinematografico di una televisione dell'Illinois, nel quale venivano raccontati gli effetti sulla sua salute causati dal meth, cocktail di sostanze sintetiche che puo' contenere anche fertilizzanti e solventi chimici. Il suo cuore era talmente danneggiato che si era fermato ben due volte, negli ultimi anni era rimasto completamente bloccato a letto con un catetere, non riusciva più ad alzarsi nè a mangiare, e veniva nutrito con un tubo. Vomitava sangue e il suo peso corporeo diminuiva vertiginosamente. "E' un uomo di 34 anni in un corpo da settantenne" aveva detto lo scorso maggio suo padre, che gli è rimasto vicino fino alla fine e lo ha sostenuto nel progetto di raccontare la sua esperienza ad altri giovani, per metterli in guardia sulla dipendenza dalle droghe. I problemi di Bridges erano iniziati fin da giovanissimo: a sedici anni aveva abbandonato la scuola e aveva iniziato a vagabondare per le strade e da un festino all'altro. A 26 anni fu colpito dal primo infarto, dovuto secondo il padre all'utilizzo cronico di meth, e successivamente tentò di suicidarsi due volte. Nonostante le condizioni di salute critiche, negli ultimi mesi della sua vita aveva sviluppato il progetto del documentario per fare delle sua esperienza un monito per altri giovani. "Non credo che le persone dimenticheranno facilmente la ragione che lo ha portato a morire in questo modo" ha commentato Chip Rossetti, l'operatore che ha filmato la pellicola, spiegando che tra le 500 e le 600 copie sono già state vendute in tutto il mondo, fino in Australia. 28-03-2007 Italia. Gozi: riportare in Italia Lorenzo Bassano "E' un caso umano che bisogna seguire con molta attenzione". E' quanto afferma l'on. Sandro Gozi (Ulivo) riguardo l'arresto del regista italiano Lorenzo Bassano a Dubai per il possesso di 0,8 grammi di hashish. "Dobbiamo perseguire tutte le vie possibili affinché il nostro connazionale possa tornare al più presto in Italia, soprattutto perché egli soffre del morbo di Chron grave malattia psico-somatica che richiede un'alimentazione specifica e cure adeguate". 28-03-2007 Olanda. Ministro Salute apre inchiesta su effetti funghi allucinogeni Il ministro della salute olandese ha detto che varerà un'inchiesta sui rischi per la salute causati da funghi allucinogeni, dopo che una turista adolescente francese, dopo averli mangiati, è morta lanciandosi da un cavalcavia. Le pressioni per una proibizione di tale varietà di funghi è cresciuta nel parlamento dopo che la ragazza -la diciassettenne Gaelle Caroff- si è lanciata da un cavalcavia all'inizio di questo mese. Per la polizia di Amsterdam si è trattato di un suicidio, ma per la famiglia della vittima la colpa della morte della giovane va addebitata alla droga. Gli allucinogeni "lavorati" sono illegali in Olanda, ma i funghi non secchi sono considerati "non lavorati" e non sono quindi compresi nella legge sulla droga. E sono quindi venduti liberamente in appositi negozi aperti, in teoria, solo ai maggiori di 18 anni. 28-03-2007 Italia. Bolzano dice si' alla cannabis terapeutica Un compromesso nell'utilizzo e nel pagamento del farmaco "Sativex" è stato trovato dal Servizio sanitario in accordo con l'Assessorato provinciale alla Sanità. "Con questo compromesso viene risolto il problema a beneficio dei pazienti fino a quando il Parlamento non avrà regolamentato la questione", spiega l'assessore Richard Theiner. "Sativex", il farmaco antidolorifico derivato dalla cannabis che viene prescritto ai pazienti affetti da sclerosi multipla, non è ancora ufficialmente ammesso in Italia, a differenza di altri Paesi. "Stiamo attendendo una legge nazionale che autorizzi i farmaci a base di cannabis. La proposta giace in Parlamento, spiega l'assessore Theiner, che anche in occasione dei suoi ultimi colloqui a Roma ha sollecitato il ministro per la Salute Livia Turco a fare quanto possibile per aiutare le persone interessate. Nel frattempo il farmaco viene importato e può essere messo a disposizione gratuitamente dal Servizio sanitario pubblico solo durante la permanenza in ospedale o in day hospital. Ma poichè "Sativex" viene somministrato sottoforma di spray spruzzato sotto la lingua più volte al giorno, il paziente ne ha bisogno anche a casa e quindi attualmente è costretto a pagare di tasca propria la confezione utilizzata al di fuori delle strutture pubbliche. Per uscire dal dilemma molte aziende sanitarie hanno trovato un modello di soluzione praticabile, d'intesa con il Ministero, che aiuta notevolmente i pazienti con sclerosi multipla: a loro favore viene anzitutto aperto un fascicolo clinico in regime di day hospital, per consentire l'avvio del primo trattamento medico. Il secondo passo consiste nell'assicurare ai pazienti, che restano sotto la costante osservazione del day hospital, la disponibilità del farmaco anche a casa. In tal modo la legge viene rispettata e i soggetti interessati non sono più costretti al pagamento di 480 € al mese per poter usufruire del "Sativex". "In accordo con il direttore sanitario Oswald Mayr, con Pietro Paluselli del Servizio farmaceutico di Bolzano e con il primario di Neurologia Rudolf Schönhuber, responsabile del day hospital a Bolzano, vogliamo seguire questa strada anche in Alto Adige", conferma Theiner. "In tal modo possiamo aiutare i pazienti e allo stesso tempo rispettare l'attuale legge." 28-03-2007 Usa. Rhode Island. Commissione del senato vota per migliorare la legalizzazione della marijuana terapeutica La Commissione per la salute e i servizi sociali del Senato deve decidere se rendere permanente la legge del 2006 che ha legalizzato la marijuana per uso terapeutico. Questo nuovo emendamento, proposto dalla senatrice Rhoda Perry elimina alcune limitazioni della legge, rendendo di fatto il Rhode Island l'undicesimo Stato ad avere legalizzato pienamente il consumo terapeutico della sostanza. 29-03-2007 Italia. Veronesi: depenalizzare il consumo di sostanze stupefacenti Depenalizzare il piu' possibile i consumatori di sostanze stupefacenti, poiche' il proibizionismo 'non e' la soluzione'. Ne e' convinto l'oncologo ed ex ministro della Salute Umberto Veronesi. Ai ministri impegnati in questi giorni nella messa a punto del nuovo decreto sulla droga - che annullera' le soglie previste dal precedente decreto Castelli-Berlusconi per le quantita' massime di principio attivo delle sostanze detenibili senza incorrere nel reato di spaccio - l'esperto da' un consiglio: 'Riflettete bene'. 'La diatriba circa il mezzo grammo in piu' di sostanze per il consumo personale diventa quasi banale davanti al grande tema di come motivare i giovani alla vita'. La via punitiva, secondo l'oncologo, 'non e' quella giusta: il consiglio ai legislatori - ha detto - e' di studiare a fondo, non come liberalizzare bensi' come depenalizzare il piu' possibile i consumatori, come hanno gia' fatto Olanda, Svezia, Germania e Svizzera'. Chiara la posizione dell'esperto: 'Io sono un antiproibizionista e penso che tutti siamo ferocemente contro le droghe, come siamo contro l'alcol e il fumo, ma sappiamo che il proibizionismo non e' la soluzione. Quando si e' provato a proibire l'alcol - ha proseguito - e' stata una catastrofe e se proibissimo il fumo di sigaretta sarebbe un'altra catastrofe'. Il problema della droga, ha osservato Veronesi, 'e' un problema educativo e di motivazione dei giovani. Bisogna cioe' cambiare il nostro modo di comportarci con i ragazzi e spingerli di piu' verso un tipo di vita che sia motivazionalmente soddisfacente, mentre gli adulti tendono ad adottare una linea piu' che altro punitiva verso di loro, quindi bisogna cambiare atteggiamento nei loro riguardi'. Drogarsi, ha concluso l'oncologo, 'per un giovane e' una forma di protesta e di ribellione, di insofferenza, e' un modo per dire 'io non accetto gli schemi e i valori della societa' di oggi. Dobbiamo riflettere'. Da Veronesi 'solo argomentazioni teoriche'. Cosi' il Codacons in merito all'invito dell'oncologo a depenalizzare il consumo di sostanze stupefacenti. 'Veronesi forse non sa che nel caso della cannabis mezzo grammo in piu' corrisponde a 20 spinelli in piu', e non e' poca cosa. Si puo' essere d' accordo sulla necessita' di trovare vie alternative alla repressione, prime fra tutte l'informazione e la prevenzione, ma non possiamo trovarci in nessun caso d'accordo con le altre sue argomentazioni teoriche prive di fondamento scientifico'. Le dosi massime di droga consentite per uso personale, conclude il Codacons, 'devono essere stabilite dalla legge unicamente sulla base di principi sanitari, e mai politici'. 29-03-2007 Italia. Ferrero al question time: mai proposta legalizzazione o liberalizzazione delle droghe 'Nessuno in questo Governo ha mai proposto di liberalizzare o legalizzare le droghe. Cosi' come nessuno sta sabotando l'attuazione di una legge che viene attuata e per le parti significative viene attuata dalle forze di polizia'. Lo ha ribadito ieri il ministro per la Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, nel corso del Question time rispondendo ad una interrogazione del parlamentare di An, Maurizio Gasparri. 'Il Governo non ha ancora predisposto un disegno di legge in materia di modifica della normativa perche' stiamo costruendo un percorso partecipato'. Per far questo, ha ricordato il ministro, io stesso ho fatto delle audizioni 'con le competenti commissioni parlamentari, riunioni interministeriali con tutti i ministri interessati all'argomento ed e' di oggi la riunione della Consulta per le tossicodipendenze che si e' riunita per discutere esattamente degli indirizzi sulla legge. Stiamo quindi ancora in una fase di costruzione degli indirizzi'. 'Nello specifico la modifica legislativa si rende necessaria perche' siamo di fronte ad un continuo aumento di consumo di sostanze con effetti psicotropi sulle persone, sostanze sia illegali che legali come l'alcol, che -ha ricordato- e' la principale causa di morte nel nostro paese dal punto di vista delle sostanze che alterano la percezione'. 'L'ipotesi su cui lavoriamo -ha spiegato ancora Ferrero- si basa sulla centralita' della prevenzione. Una prevenzione che deve ritrovare vigore in quanto il governo precedente non ha mai fatto il piano di azione richiesto in sede europea, unico paese ad essere inadempiente insieme a Malta per il piano d'azione 2005-2008'. Ferrero ha quindi annunciato di star 'lavorando a predisporre questo piano di azione sulla prevenzione che noi riteniamo essere un punto centrale. Legato a questa centralita' della prevenzione vi e' la assoluta centralita' della lotta al narcotraffico che costituisce l'elemento fondamentale'. Si pensa poi, ha concluso Ferrero, 'al superamento degli elementi generalizzati delle sanzioni amministrative sui consumatori per rafforzare le sanzioni amministrative sui comportamenti pericolosi per gli altri, dalla guida in stato di alterazione e informazione alle famiglie per i minorenni che vengono colti in flagrante dal punto di vista del consumo di sostanze propibite'. 29-03-2007 Italia. Napoli. Forza Italia: repressione non basta piu' A Napoli l'emergenza criminalita' ha raggiunto livelli che richiedono politiche straordinarie di prevenzione, assenti nell'azione delle amministrazioni locali. Lo dice in una nota il senatore di Forza Italia Emiddio Novi. 'Quattordicimila arresti all'anno, 800 milioni di fatturato dal traffico di droga, una criminalita' giovanile che dilaga dalle periferie verso il centro storico. A Napoli, esiste ormai una societa' criminale che non puo' essere combattuta e bonificata soltanto con la repressione'. 'Le parole del questore Fioriolli in Commissione Antimafia - conclude - hanno fatto emergere una realta' che richiede politiche straordinarie di prevenzione, che sono del tutto assenti nell'azione di governo del Comune e della Regione '. 29-03-2007 Afghanistan. Nato: si rafforza l'alleanza guerriglia-narcotraffico Sono sempre più forti i legami tra narcotraffico e guerriglia in Afghanistan, sempre più concentrati, entrambi, nel sud del paese. E' l'allarme lanciato dagli esperti nella lotta alla droga in Afghanistan, coordinati dallo statunitense Thomas Schweich, che in mattinata di ieri hanno tenuto un briefing presso il quartier generale della Nato a Bruxelles allargato a tutti e 37 i paesi impegnati nella missione Isaf guidata dall'Allaenza. La Nato non è direttamente coinvolta nella lotta al traffico di droga, tuttavia fornisce assistenza tecnica (anzitutto trasporti) alle autorità afgane e interventi di emergenza. Il 92% della produzione mondiale di oppio proviene dall'Afghanistan, con un 'fatturato' annuo di 3,1 miliardi di dollari. "Si è osservato -ha affermato James Appathurai, portavoce della Nato- un drastico incremento della coltivazione e della produzione nel sud del paese, soprattutto nella regione dell'Helmand", al momento praticamente sotto quasi totale controllo talebano. Soprattutto, ha sottolineato il portavoce, "vi è una crescente confluenza tra guerriglia e narcotraffico" nella parte meridionale del paese. Nella stessa area, ha avvertito Appathurai, "sempre più spesso si riscontrano armi pesanti, come mortai o mitragliatrici". Secondo gli esperti, in effetti, i Talebani proteggono i trasporti di droga, ricevendo in cambio cospicue tangenti che poi utilizzano per l'acquisto di armi, il che spiega la crescente pericolosità per le truppe Nato degli 'Studenti di Allah'.Appathurai ha aggiunto comunque che 'solo' il 15% dei contadini, per lo più concentrati nel sud, coltiva papavero da oppio, sottolineando i grandi progressi compiuti al nord del paese, molto più tranquillo . "Quest'area è ormai quasi libera da papavero, la speranza è che lo sia totalmente entro due anni". La Nato osserva con soddisfazione, inoltre, i progressi compiuti dalle autorità afgane nella lotta al narcotraffico. "Stanno investendo molto in mezzi e uomini, anche nel sud". Inoltre "se fino allo scorso anno non vi sono state condanne per droga, quest'anno siamo già a 350". Resta necessario comunque, dicono all'Alleanza, un "approccio integrato": non solo sradicamento delle colture di oppio, ma anche offerta di alternative redditizie, visto che "niente rende così bene ai contadini quanto la coltivazione del papavero". Occorre inoltre un rafforzamento degli organi di polizia afgani, della magistratura, delle strutture carcerarie.All'Alleanza si fa notare comunque che in altri paesi è stato possibile vincere, come nel sudest asiatico e in Pakistan, il quale, ha ricordato ancora Appathurai, da uno dei principali produttori al mondo ha praticamente azzerato la coltivazione di papavero. 29-03-2007 Italia. Nove anni di reclusione a colonnello Carabinieri per traffico di droga Il colonnello dei Carabineri Giovanni Riccio e' stato condannato in primo grado a 9 anni e sei mesi di reclusione oltre che al pagamento di una pena pecuniaria di 60.000 euro con l'accusa di traffico di stupefacenti in relazione alle operazioni 'Topkapi', della cosiddetta 'raffineria di Corso Europa' e 'Pantera'. Riccio, gia' responsabile della Dia Ligure e del Ros di Genova ed ex collaboratore del Generale Dalla Chiesa, era stato arrestato nel 1997 e rinviato a giudizio del 1999. Il pubblico ministero Andrea Canciani aveva chiesto una condanna a 24 anni di reclusione. Decaduta perche' il fatto non sussiste l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al commercio di stupefacenti e i reati di peculato, riciclaggio di denaro e di aver organizzato operazioni di polizia false per ottenere promozioni ed encomi. La sentenza e' stata pronunciata dal giudice Giudo Macchiavello, giudici a latere Silvia Carpanini e Adriana Petri. 29-03-2007 Italia. Ferrero illustra nuovo ddl sulla droga alla Consulta sulle tossicodipendenze I consumatori di sostanze stupefacenti non avranno piu' la sanzione che prevede la segnalazione e l'invio alla prefettura, ma saranno mandati ai Sert (Servizi pubblici per le tossicodipendenze), dove si sottoporranno ad un colloquio con gli operatori. Saranno poi i Sert a decidere se si tratta, o meno, di consumatori problematici e quindi stabilire un idoneo percorso terapeutico. E' questa la principale novita' della nuova legge sulla droga, che il ministro Paolo Ferrero ha illustrato oggi alla Consulta nazionale delle tossicodipendenze, secondo quanto riferisce Riccardo De Facci, del Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza (Cnca). La nuova legge, frutto di una lunga mediazione tra le forze della maggioranza, vuole superare la Fini-Giovanardi trovando una sorta di 'terza via' tra la legge del precedente governo e la legge 309. Molte delle novita' si basano tra l'altro su alcune sperimentazioni fatte in questi ultimi anni: ad esempio, per quanto riguarda l'invio dei consumatori ai Sert, questo e' gia' stato sperimentato a Milano con esiti positivi. In sostanza, invece di segnalare e inviare il consumatore in prefettura, sara' il servizio pubblico a prenderlo in carico; ovviamente, gli stessi Sert dovranno essere potenziati per poter creare luoghi adatti a fornire una sorta di counselling. Viene dunque confermata la linea di Ferrero di depenalizzare il consumo, che invece la Fini-Giovanardi aveva sanzionato, ma con la novita' che il consumatore viene identificato e preso in carico precocemente. Gli stessi operatori dovranno valutare l'opportunita' di avviare un percorso riabilitativo oppure semplicemente svolgere un'attivita' di prevenzione. Un'altra novita' consiste nel potenziamento dei 'Sert in pretura', gia' previsti nella legge 309. Anche in questo caso, ci si basa su una sperimentazione fatta in alcune citta'. Il punto riguarda le persone che commettono reati connessi con la droga, e che troveranno in pretura un team di operatori che valuteranno, se la persona stessa e' d'accordo, un eventuale programma alternativo al carcere, evitando cosi' il processo. La nuova legge eliminera' le cosiddette soglie, cioe' i quantitativi massimi di droga detenibili a uso personale senza incorrere nel reato di spaccio. Sara' il magistrato a decidere, volta per volta, se si tratta di consumo o di spaccio. Confermato anche il ritorno alla divisione delle sostanze stupefacenti in piu' tabelle, tarate sulla pericolosita'. Infine la certificazione dello stato di dipendenza, che la Fini-Giovanardi aveva esteso anche ai servizi privati, torna al sistema pubblico. De Facci, a nome di Cnca, esprime soddisfazione per le linee della nuova legge, con la quale 'si esce dalla strettoia punitiva'. 29-03-2007 Canada. Richiesta dei contadini di poter coltivare il papavero per produrre legalmente l'oppio "Alcuni contadini della Provincia di Manitoba vorrebbero creare una lobbly per poter coltivare il papavero", dichiara Peter Facchini, professore di biologia all'universita' di Calgary, il quale ha aggiunto che queste coltivazioni sono gia' un successo in diversi Paesi, come in Australia e in Francia. "E' una coltivazione che potrebbe aumentare le entrate dell'agricoltura canadese. Il clima e' adatto". In Australia, dove i contadini sono pagati per coltivarlo per la produzione di morfina, il guadagno medio e' di 3 mila/6 mila dollari per ettaro. Entrate maggiori rispetto agli 850 dollari guadagnati dai contadini canadesi per il frumento e l'orzo. La legge canadese proibisce la coltivazione del papavero. Solo due strutture sono autorizzate: il laboratorio di ricerca del professor Facchini e una compagnia che collabora con l'universita'. Il professore ritiene che sia male interpretato il suggerimento che alcuni Paesi hanno dato sull'utilizzo dell'oppio afghano per produrre legalmente la morfina. "Dobbiamo ben valutare se vogliamo basare l'offerta d'oppio per produrre legalmente la morfina dalla disponibilita' di una regione del mondo politicamente instabile". 30-03-2007 Spagna. Piu' tossicodipendenti ma meglio integrati Adolescenti, studenti di grado superiore e professionisti in giacca e cravatta hanno formato negli ultimi anni il profilo del nuovo drogato. Arretra, anche se non scompare, il tossicodipendente emarginato degli anni 80 che commetteva reati e violenze per rimediare i soldi della dose. Le caratteristiche dei nuovi tossici sono del tutto opposte: loro godono dell'economia risanata e sono perfettamente integrati nella societa'. La loro droga e' la cocaina, un'erba adulterata con prodotti sintetici (novocaina, xilocaina...), bicarbonato di sodio, pietra pomice, gesso, vetro, zucchero fiori e medicinali tritati. Questa sostanza mortale, proveniente dal Sudamerica e usata in origine contro il mal d'altitudine, nel secolo XXI e' causa e conseguenza di uno dei principali mali che avvelena la societa' del benessere. La Spagna e' prima al mondo per consumo di cocaina, ma la percezione dei cittadini e' praticamente nulla. E cio' dipende dal fatto che il consumatore non mostra danni fisici, almeno in apparenza, benche' la cocaina aumenti del 25% il rischio d'infarto del miocardio e provochi paranoia, psicosi ed emorragie cerebrali, oltre ad altre malattie. Secondo studi del Centro de Investigaciones Sociologicas, nel 1995 la droga occupava il quinto posto nella scala delle preoccupazioni degli spagnoli; oggi e' all'undicesimo, preceduta da disoccupazione, immigrazione, terrorismo, abitazione, insicurezza urbana, problemi economici, la classe politica, qualita' del lavoro, educazione e sanita' -quando e' proprio in questi anni che si registrano i livelli di consumo piu' alti nella storia del Paese. Ignacio Calderon, direttore aggiunto della Fundacion de Ayuda a la Drogadiccion (FAD), ritiene necessario rendere consapevole del problema tutta la societa'. "Le sostanza che vengono consumate attualmente non provocano grande deterioramento fisico, e quindi i cittadini non ne sono molto consapevoli. Nell'ìmmaginario collettivo si e' plasmata un'idea di drogato che non coincide con la realta'; e quando la societa' non vede il problema, si rilassa e non prende posizione". Lo sforzo di FAD e' di far capire alla gente quale sia, oggi, la situazione reale del problema delle droghe. "In questo momento bisogna spingere la societa' verso una nuova riflessione. Il valore reale della prevenzione non e' nel riconoscere i sintomi, bensi' nell'evitare il primo consumo. E cio' si puo' ottenere affrontando il problema nel sociale, con l'educazione a scuola e con la vicinanza dei genitori ai figli, un fatto che riduce enormemente le possibilita' 30-03-2007 Messico. Candidata a Governatore favorevole alla legalizzazione della marijuana Carmen Garcia Montano, candidata del Partido Alternativa Social Democrata alla poltrona di Governatore, e' a favore della depenalizzazione del consumo di marijuana, che considera una delle vie per abbattere gli alti tassi di violenza. L'esponente politico ha fatto notare che nella Bassa California ci sono trecentomila tossicodipendenti e che, in base alle statistiche, il 70% dei reati viene commesso da persone dipendenti da una qualche droga. La signora Garcia Montano ha assicurato che il suo partito sta lavorando a un piano di sviluppo che contempla riabilitazione, prevenzione e soprattutto educazione, in un lavoro a lunga scadenza giacche' non si puo' improvvisare se il problema da risolvere e' la tossicodipendenza. Ha poi fatto riferimento alle esperienze di alcuni Paesi europei, dove e' ammesso l'uso di marijuana; un modello adottabile anche in Messico, previa opportuna informazione. La candidata nega che la depenalizzazione della marijuana e di altre droghe aggravi la situazione; l'intento e' proprio quello d'intervenire sull'insicurezza creata dalla domanda e dal traffico illegale. E poi la realta' e' sotto gli occhi di tutti e non la si puo' nascondere. "La droga la trovano i ragazzi uscendo da scuola, nella propria colonia", ha concluso. 30-03-2007 Italia. Toscana. Piano di riqualificazione medici per trattamento cocainomani Aiutare e curare chi fa uso di cocaina. Scattano oggi in Toscana i primi corsi intensivi per qualificare il personale pubblico e privato delle tre 'Aree vaste' nelle quali e' suddivisa la Regione in tema di assistenza alla droga. Si tratta di una iniziativa unica in campo nazionale che coinvolge anche il Piemonte e la citta' di Torino. Il corso e' promosso e finanziato dalla Regione Toscana. Per l'organizzazione, sono interessati il Centro italiano di solidarieta' di Pistoia, l'Asl 8 di Arezzo e l'Asl 5 di Pisa. In ognuno di questi centri in trenta, tra medici, psicologi, educatori professionali e assistenti sociali, frequenteranno un corso di cinque giorni che permettera' loro di apprendere le nuove metodologie di intervento specifiche per i casi di assunzione di cocaina. Complessivamente la formazione riguardera' 90 persone. Il docente e' Augusto Consoli, neuropsichiatra, direttore del settore Dipendenze della citta' di Torino. 'Quello che abbiamo fatto -dice Arcangelo Alfano, responsabile Ufficio Dipendenze della Regione Toscana- e' creare la prima rete regionale integrata per affrontare in modo adeguato il problema dell' assunzione di cocaina. Siamo la prima regione d' Italia ad aver fatto questo'. 30-03-2007 Italia. 33% dei giovani toscani ammette di aver consumato droghe illegali Il 33,2% dei giovani toscani dichiara di aver consumato una o piu' sostanze illecite almeno una volta nella vita. La media nazionale e' 31,7%. Il 5,6% fa uso di cocaina, media nazionale, 4,8%. Emerge dall'indagine denominata Edit (Epidemiologia dei determinanti degli incidenti stradali in Toscana), condotta dall'Area di epidemiologia sociale dell' Azienda regionale Toscana di sanita'. Per svolgerla e' stato usato un campione di studenti toscani rappresentativo per Asl e tipologia d'istituto scolastico.La ricerca ha coinvolto 4.951 studenti (2.234 maschi e 2.717 femmine). Dai dati emerge pure che in circa il 72% tra gli studenti indagati aveva tra i 15 e i 17 anni quando ha sperimentato per la prima volta una droga e nel 90% dei casi si trattava di un derivato della cannabis. La cannabis risulta essere non solo quella sperimentata per prima, ma anche quella maggiormente consumata, 31,6% (dato nazionale: 30,7%). Per l'indagine e' stato utilizzato il questionario dello studio multicentrico europeo Espad (Europen school survey project on alcohol and other drugs). I dati sono stati raccolti nel 2005 e sono stati pubblicati solo a febbraio 2007 su un opuscolo intitolato 'La lotta alla droga, la via Toscana' allegato alla rivista di Toscana Medica. 30-03-2007 Italia. Guardia di Finanza arresta poliziotto che coltivava marijuana Un agente in servizio alla Polaria di Alghero Fertilia e' stato arrestato per droga nella notte dalla Guardia di finanza durante i controlli condotti ad Alghero con l'ausilio di unita' cinofile nell'ambito dell'operazione "Cittadini sicuri", coordinata dal comando provinciale delle Fiamme Gialle di Sassari. Durante un controllo sulle auto, i cani antidroga hanno "fiutato" il poliziotto, un quarantenne che e' stato sotto posto a ulteriori accertamenti. Alla periferia della citta', in un box di cui l'uomo disponeva, e' stata trovata una coltivazione di marijuana. Sedici piantine adulte di cannabis indica erano coltivate in serra con lampade comuni e a infrarossi, che ne avevano consentito la fioritura fuori stagione. Il poliziotto e' stato rinchiuso nel carcere sassarese di San Sebastiano. Il poliziotto, Bruno S., 43 anni, e' stato immediatamente sospeso dal servizio, in via cautelare. Il provvedimento, firmato dal questore di Sassari, Cesare Palermi, gli e' stato notificato stamane in tribunale. L'agente e' accusato anche di detenzione illegale di munizioni. 30-03-2007 Italia. Circoli liberta': piu' soldi alle Regioni contro la droga Il governo stanzi piu' finanziamenti alle regioni per la lotta alla diffusione della droga. La richiesta e' di Michela Brambilla, presidente dei Circoli della Liberta', alla presentazione di un sondaggio sulla diffusione della droga in Italia e sulla percezione del problema da parte della gente. Il sondaggio -realizzato dal Centro studi Sintesi di Mestre su un campione di 600 famiglie di ogni fascia d'eta' e di 350 giovani dai 18 ai 30 anni- ha messo in evidenza che il 95% delle famiglie non ha dubbi sul fatto che l'uso delle droghe tra i giovani sia diffuso e il 64% ha anche dichiarato di essere convinto che nell'arco degli ultimi cinque anni e' aumentato. Anche il 77% degli under 30 e' convinto della diffusione della droga tra i giovani cosi' come l'uso dell'alcol. La maggioranza degli intervistati ha anche dichiarato che l'emergenza e' rappresentata dalla diffusione della cocaina. Dal dossier diffuso dai Circoli della Liberta' e' emerso che la Lombardia detiene il record di sequestri di droga: nel 2005 il 27,08% degli stupefacenti sequestrati in Italia contro il 15,98% della Sicilia. La Lombardia detiene anche il record di sequestri di cocaina: il 33,59% della sostanza sequestrata nel resto del Paese. 'E' giusto -ha detto il presidente della Regione Roberto Formigoni, intervenuto alla presentazione del dossier- parlare di situazione d'allarme ed e' importante che le associazioni della societa' civile con le istituzioni sollevino il problema'. Formigoni ha quindi ricordato l'impegno della Regione nella lotta alla droga: 'Sono attivi 15 dipartimenti che coordinano 65 unita' operative e nel privato sociale 128 servizi residenziali per 2.500 posti accreditati. Gli stanziamenti sono di 90 milioni di euro'. Beatrice Lorenzin, coordinatore nazionale dei giovani di Forza Italia, condivide la proposta contro la droga presentata da Michela Brambilla. 'La prevenzione a partire dalle scuole con il coinvolgimento delle famiglie e' sicuramente l'arma piu' efficace per combattere il proliferare dell'uso e dell'abuso di sostanze stupefacenti e la cultura normalizzante dell'uso della droga'. Il coordinatore dei giovani di Fi precisa inoltre che 'il rischio non e' solo quello della cocaina, ma anche dell'utilizzo delle droghe cosiddette leggere, dell'ecstasy e dell'alcool'. 30-03-2007 Italia. Roma. Nuovo programma per il reinserimento ex-tossicodipendenti Il Piano per il reinserimento socio-lavorativo di persone ex-tossicodipendenti o con dipendenza da droghe o da alcol, che ha preso il via i primi di marzo per concludersi a settembre del prossimo anno, e' stato presentato questa mattina in Campidoglio. Il Piano e' articolato in 10 progetti, 5 a rilevanza cittadina e 5 a rilevanza territoriale (uno per ogni ASL) e vedra' coinvolti direttamente ASL, Municipi, associazioni, cooperative, e mondo del lavoro. Una ulteriore iniziativa del Piano Regolatore Sociale della citta' di Roma, promossa e gestita dall'Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze e finanziata grazie a fondi stanziati dalla Regione Lazio per un totale complessivo di 1.740.526 euro. Comune denominatore di tutti i progetti quello di promuovere e favorire l'inclusione sociale, attraverso l'inserimento lavorativo, di persone ex tossicodipendenti. 'Il Piano -ha dichiarato l'Assessore alle Politiche Sociali e Promozione della Salute del comune Raffaela Milano- prevede tre fasi principali: informazione e orientamento al lavoro, selezione e formazione e inserimento lavorativo attraverso l'attivazione di tirocini formativi e borse lavoro. Ma per raggiungere l'obiettivo di un reale reinserimento sociale e lavorativo bisogna vincere molte diffidenze e superare i pregiudizi. Anche per questo rivolgo un appello al mondo dell'impresa e del lavoro della nostra citta', perche' ci aiutino a offrire nuove opportunita' di lavoro e quindi di autonomia a queste persone'. 'Bisogna creare una sinergia tra le Reti sociali e le associazioni datoriali -afferma Dante Pomponi, assessore alle Politiche del Lavoro e delle Periferie del comune- perche' deve cambiare l'approccio con le persone che hanno vissuto o stanno vivendo problemi di dipendenze. Dobbiamo spostare l'attenzione e cominciare a considerarle come una possibile grande risorsa anche e non solo nel mondo del lavoro'. Per tutti progetti il Piano prevede un modello che, potenziando il lavoro di rete (tra i servizi socio-sanitari, le associazioni, le cooperative, gli enti presenti e attivi sul territorio), definisca percorsi individuali per fornire concrete competenze e capacita' lavorative, offrendo cosi' reali opportunita' di occupazione e di autonomia. Per raggiungere questo obiettivo il progetto ha tra i partner anche imprese sociali, associazioni di categoria, agenzie per il lavoro, ma anche datori di lavoro privati. 30-03-2007 Italia. Federserd pronda ad accogliere consumatori quando cambiera' legge Se l'ipotesi contenuta nella bozza della nuova legge, di inviare ai Sert invece che alle Prefetture i consumatori di droga sara' confermata, i Servizi pubblici per le tossicodipendenze sono perfettamente in grado di gestire la situazione: parola di Alfio Lucchini, presidente di Federserd (federazione nazionale servizi per le dipendenze), che pero' avverte: tutto questo ha un costo. Commentando all'ANSA quanto trapelato dalla riunione della Consulta nazionale sulle tossicodipendenze, a proposito del ddl di riforma della normativa antidroga che il ministro Paolo Ferrero sta preparando, Lucchini precisa innanzitutto che l'invio ai Sert, secondo l'ipotesi illustrata in Consulta, non sarebbe generalizzato. Per i consumatori sotto i 18 anni, e' previsto un percorso presso i Sert in stretto rapporto con la famiglia del minore; per le persone sopra i 25 anni, l'idea e' quella di comminare multe proporzionali al reddito. Per la fascia 18-25 anni, che e' quella piu' vasta (l'eta' media delle persone segnalate e' di 23 anni), si sta valutando di 'migliorare il dispositivo attuale' che prevede il coinvolgimento della Prefettura: 'la conclusione -spiega Lucchini, che e' anche membro del Comitato scientifico istituito sempre dal Ministero della solidarieta' sociale- potrebbe essere quella di spostare anche questa fascia di consumatori sui Sert, mi e' sembrato che questa sia l'intenzione di Ferrero'. Se questo indirizzo sara' confermato, Federserd si dichiara favorevole: 'non vedo problemi i servizi pubblici e le Asl, con l'ausilio del privato sociale possono costruire momenti di accoglienza, educazione sanitaria, prevenzione e quant'altro'. In Lombardia, racconta, 'e' stata fatta una sperimentazione territoriale che ha visto protagonisti Sert e strutture private, in accordo con le Prefetture, coinvolgendo 5.000 consumatori di eta' compresa fra 14 e 26 anni, e che ha avuto ottimi esiti, con una grande adesione da parte dei ragazzi'. Alcuni di questi, consumatori particolarmente problematici, hanno poi cominciato un vero e proprio percorso terapeutico. 'Le professionalita' nei Sert ci sono tutte: dagli assistenti sociali agli educatori, dagli psicologi ai medici'. Il problema, pero', e' quello delle risorse: per finanziare questo progetto, ad esempio, la Regione ha speso in 5 anni 900 mila euro. Gia' ora, conclude, il sistema di intervento e' in grande sofferenza dal punto di vista finanziario e degli organici; occorrera' quindi uno sforzo ancora maggiore per ottemperare ai nuovi compiti. (di Angela Abbrescia, Ansa) 30-03-2007 Usa. New Hampshire. La House ha votato contro la legalizzazione della marijuana terapeutica Grazie una piccola maggioranza la House non ha approvato la legalizzazione della marijuana terapeutica. Per 186 voti contrari e 177 favorevoli, non e' passata la legge che avrebbe consentito il consumo della sostanza nelle cure di alcune gravi malattie. 31-03-2007 Eau. Farnesina segue i due italiani arrestati per possesso di droga L'Agenzia consolare a Dubai, in stretto raccordo con l'Ambasciata d'Italia ad Abu Dhabi, si e' prontamente attivata al fine di fornire ogni assistenza ai connazionali Andrea De Angelis e Lorenzo Bassano, tratti in arresto negli Emirati arabi Uniti. Lo si apprende da fonti della Farnesina contattate dall'ANSA in merito alla vicenda. In particolare, hanno precisato le fonti, per quel che riguarda Lorenzo Bassano, le autorita' diplomatiche e consolari italiane sono tempestivamente intervenute presso le competenti autorita' locali affinche' il connazionale venisse sottoposto ad accurate visite mediche e affinche' gli venisse garantito un regime alimentare compatibile con le sue delicate condizioni di salute. La Farnesina, attraverso l'Ambasciata ad Abu Dhabi e l'agenzia consolare a Dubai, segue da vicino gli sviluppi della situazione giudiziaria dei nostri connazionali e si mantiene al riguardo in contatto con le autorita' degli Emirati Arabi Uniti. 31-03-2007 Italia. San Patrignano: vietato fumare sigarette in comunita' Liberi non solo dalle droghe, ma anche dalle sigarette. E' la nuova parola d'ordine della comunita' terapeutica riminese di San Patrignano. Andrea Muccioli, figlio di Vincenzo che ne fu il fondatore e lo storico leader fino alla morte, e che del padre sta seguendo le orme, ritiene che anche quella delle "bionde" sia una dipendenza da eliminare. "Con una decisione condivisa dal prossimo 2 maggio in tutta l'area di San Patrignano non sara' piu' consentito fumare. I primi a dare un taglio al tabacco saranno gli operatori: una quarantina quelli che stanno gia' smettendo. Cessera' quindi la distribuzione ai ragazzi (un pacchetto da 10 al giorno) e anche dipendenti, consulenti esterni e visitatori dovranno adeguarsi". Una misura che, viene spiegato, non e' affatto nuova e anzi si inquadra nella pluriennale filosofia di Sanpa: "La salvaguardia e il rispetto dei non fumatori in comunita' ha una storia piu' che ventennale. Risale al 1983, infatti, la scelta di proibire il fumo negli spazi chiusi e di limitare gli spazi di tempo dedicati alle sigarette. Oggi si fa un passo in piu': San Patrignano da' un segnale forte contro il tabagismo. Perche' provoca danni dimostrati alla salute, costi sanitari per la collettivita' e confligge con i presupposti stessi di un percorso educativo orientato alla liberta' da qualunque forma di dipendenza. Diciamo no al cancro ai polmoni. Dov'e' la notizia?". Un interrogativo, questo finale, che rappresenta una risposta alle polemiche che, subito, si sono accese rispetto alla decisione. E da dentro la Comunita'. Alcuni ragazzi ospiti si sarebbero detti intenzionati ad andarsene. Sarebbero insomma disponibili a smettere di drogarsi, ma dire di no anche alla sigaretta sarebbe davvero troppo. Si tratterebbe di una quarantina di persone, secondo alcune voci, che pero' dalla Comunita' ridimensionano: solo qualcuno che usa questo discorso come scusa perche' magari era gia' intenzionato a non restare a Sanpa. "E in definitiva se non facessi questa cosa, se non aiutassi queste persone a liberarsi anche dal fumo, il mio lavoro avrebbe meno senso". 31-03-2007 Italia. Grosso: nella consulta sulle tossicodipendenze non e' stata presa alcuna decisione 'Nella riunione della Consulta nazionale sulle tossicodipendenze c'e' stato un dibattito articolato e ricco di proposte, ma non riconducibili ad alcuna sintesi da parte del Ministero': lo precisa Leopoldo Grosso, consulente del ministro della solidarieta' sociale Paolo Ferrero e coordinatore della Consulta, in riferimento a quanto trapelato in questi giorni su alcune novita' della nuova legge che il ministro sta preparando. 'Su alcune questioni, come ad esempio la certificazione dello stato di dipendenza o le sanzioni amministrative sono state espresse idee molto diverse tra loro. Ferrero ha acquisito le varie opinioni e fara' tesoro dei suggerimenti'. 31-03-2007 Italia. Gatti (Asl): in due anni raddoppieranno cocainomani Negli ultimi cinque anni il volume dei consumi di sostanze stupefacenti è raddoppiato: nei Paesi europei non c'è mai stata così tanta droga come adesso. Tra tutte la sostanza che ha fatto registrare la crescita maggiore è la cocaina. E nei prossimi anni, fino al 2009, i consumatori sono destinati ad aumentare del 40-50%. "Noi prevediamo che i consumatori di cocaina aumenteranno tra il 40 e il 50% entro il 2009. L'eroina continuerà a crescere soprattutto nelle fasce più giovani che ignorano il disastro prodotto da questa sostanza negli anni '70 e '80" ha spiegato oggi lo psichiatra Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento delle dipendenze della Asl di Milano, che ha partecipato all'incontro su "Droga - Un mercato da codice rosso" organizzato dal Circolo della Libertà di Milano. "Pur avendo quasi saturato il mercato, anche la cannabis è in aumento mentre ecstasy e droghe sintetiche hanno in Italia un mercato importante ma comunque di nicchia, a differenza di quanto nel resto d'Europa". "Esiste una holding multinazionale che complessivamente fattura più di un Paese industrializzato e che è passata dalla vendita al dettaglio alla grande distribuzione" ha sottolineato il direttore, che spiega come il problema droga e la strategia di contrasto non possono essere ridotti al binomio "tossicodipendenti-spacciatori", ma piuttosto al fatto che "ci sono sempre più persone in stato di alterazione mentale che svolgono lavori perfettamente normali: chi guida il camion, chi investe i soldi, chi opera, chi, armato, garantisce la sicurezza, chi tiene i bambini, e via dicendo". "Il problema è considerare il danno che le persone in stato di alterazione mentale fanno agli altri oltre che a loro stessi. Lo stesso principio riconosciuto per il fumo passivo" ha concluso Gatti. Secondo le statistiche elaborate dalla Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa), contenute nel dossier presentato oggi dai Circoli della Libertà, la cocaina sequestrata (4,5 tonnellate nel 2005) è circa il 10% del totale di quella che arriva nel nostro Paese. Questa, una volta tagliata, produce ricavi non inferiori a 20 miliardi di euro. Se a questi si aggiungono gli introiti derivanti dalla spaccio di eroina, droghe leggere e sintetiche, si arriva a circa 70 miliardi di euro. Denaro "cash" che viene convertito in investimenti di tipo legale: immobili, finanziarie, locali commerciali, imprese, e via dicendo. Per quanto riguarda la cocaina, un organizzazione criminale può contare su un guadagno che si stima intorno al 1000% sul prezzo pagato al produttore per l'acquisto di un chilo di cocaina quasi pura. Leader nel traffico internazionale di questa sostanza è la 'Ndrangheta calabrese. 31-03-2007 Italia. Frosinone. Rita Bernardini (Radicali) assolta per distribuzione di hashish in manifestazione 'Sono contenta dell'esito della processo. Questa nostra battaglia, pero', non deve cadere nel vuoto'. Lo ha detto Rita Bernardini, segretario nazionale del Partito radicale oggi assolta dal Gup del tribunale di Frosinone Annalisa Marzano dall'accusa di aver ceduto hashish per protesta durante una manifestazione avvenuta nel 2004 in via Aldo Moro a Frosinone. 'Solo con le droghe leggere si puo' sconfiggere la grande piaga di cocaina ed eroina'. La rappresentante del partito di Pannella venne fermata dalla Digos e denunciata perche' aveva ceduto hashish diviso in dieci bustine durante un comizio al centro di Frosinone. Rita Bernardini, segretaria di Radicali italiani (e non del 'Partito radicale' come detto in precedenza), ha voluto in seguito rettificare affermando di non aver detto 'solo con le droghe leggere si puo' sconfiggere la piaga di cocaina ed eroina', bensi' di ritenere che 'hashish e marijuana sono droghe illegali meno pericolose di droghe legali quali alcol e tabacco'. 01-04-2007 Gb. Independent: Blair pensa a legalizzazione oppio afghano Il primo ministro britannico Tony Blair sarebbe orientata a modificare la tradizionale politica di Londra in tema di coltivazione di oppio in Afghanistan. L'amministrazione Bush continua a voler sdradicare le coltivazioni di papavero da oppio. Blair -nel tentativo disperato di trovare un punto di intesa con le popolazioni locali e ridurre quindi rischi e pericoli per le truppe britanniche- penserebbe invece a legalizzare le coltivazioni. L'Independent on Sunday, che cita fonti vicine al premier, spiega che Blair a questo punto starebbe considerato l'ipotesi dell'acquisto dell'oppio per far fronte alla carenza di oppiacei nel mercato farmaceutico. Ma la mossa potrebbe avere evidenti conseguenze politico-militari: i legami tra talebani, signori della guerra e signori della droga in Afghanistan sono del tutto ovvi. Legalizzare le coltivazioni potrebbe essere un modo formidabile per erodere il consenso ancora raccolto attorno ai principali avversari del governo di Hamid Karzai e della coalizione internazionale. (Apcom) 02-04-2007 Usa. Alta percentuale di ictus causati dal consumo di mentanfetamine Il consumo di cocaina e anfetamine causa oltre il 14% degli ictus tra i 'giovani adulti', cioe' in persone tra i 18 e i 44 anni. Lo rivela una ricerca condotta dai ricercatori del Southwestern Medical Center di Dallas, pubblicata sugli Archives of General Psychiatry. Non solo. "Dall'analisi dei principali fattori di rischio e dei dati epidemiologici raccolti -commenta il coordinatore dello studio, Arthur Westlover- emerge che tra le vittime di ictus in questa fascia d'eta' l'aumento del consumo e abuso di sostanze stupefacenti rappresenta il maggiore pericolo. Soprattutto quando si tratta di metanfetamine", in gergo speed, ice, crystal o crack. Per verificare l'impatto di queste sostanze stupefacenti sulla salute di persone che, per eta', non dovrebbero avere particolari problemi di salute, tanto meno con l'ictus, gli scienziati hanno esaminato oltre 8.300 persone colpite da ictus tra i 18 e i 44, ricoverati in oltre 500 ospedali del Texas fra il 2000 e il 2003. Ebbene, "Chi assume anfetamine rischia cinque volte di piu' di aver un ictus emorragico. Chi consuma cocaina rischia piu' del doppio di rimanere vittima sia di ictus emorragico che ischemico", spiegano. Conclusioni che "per la prima volta, con la forza dei numeri, dimostrano il collegamento diretto tra le metanfetamine e i decessi per ictus tra i giovani adulti", e che "suggeriscono come, semplicemente spiegando alla popolazione il rischio che corre assumendo queste droghe, si puo' prevenire un numero cospicuo di decessi". 02-04-2007 Messico. Carlos Fuentes ha chiesto la "legalizzazione universale" delle droghe Lo scrittore Carlos Fuentes e' favorevole alla "legalizzazione universale" delle droghe, misura necessaria per ridurre la violenza collegata a quest'attivita' illecita. L'autore di vari romanzi e racconti, tra cui "La morte di Artemio Cruz" ed "Aura", ne ha parlato a Cartagena de Indias, Colombia, in occasione del IV Congresso Internazionale di lingua spagnola, intitolato "Presente y Futuro de la lengua espanola: Unidad en la Diversidad". Lo scrittore ha spiegato che la legalizzazione delle droghe dev'essere una misura "universale", che tutti i Paesi del mondo dovrebbero adottare per evitare ancora piu' spargimento di sangue. Ritiene che se si depenalizzano traffico e consumo degli alcaloidi "si preservano piu' vite". (Fonte: proceso.com) 02-04-2007 Italia. Cnca-Fict-Federserd: I servizi pubblici e privati rischiano il collasso Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa congiunto Cnca-Fict-Federserd CNCA, FICT e FeDerSerD: assente in Italia un sistema ad alta integrazione nel settore dipendenze Il 26 giugno a Roma sarà presentato un documento congiunto sullo stato dei servizi. Le responsabilità della politica Roma – Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (FICT) e la Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze (FeDerSerD) – che insieme rappresentano il 90% delle realtà accreditate a intervenire nel settore dipendenze in Italia – esprimono la loro preoccupazione per lo stato in cui versa il sistema dei servizi per le tossicodipendenze e annunciano che il 26 giugno prossimo, in occasione della Giornata mondiale sulle droghe, presenteranno la loro posizione sullo stato complessivo del sistema. Le tre Federazioni nazionali – riunite nel Tavolo di Alta Integrazione – richiamano il mondo della politica alle sue responsabilità di fronte al sostanziale abbandono espresso negli ultimi anni dalle istituzioni nei confronti delle esigenze del sistema di intervento e degli operatori: - La legge 45/99, che disciplina i finanziamenti in materia di dipendenze, è stata di fatto annullata sia nei suoi principi, sia nella sua capacità di sostenere progetti sperimentali e di ricerca a livello nazionale – non essendo stati emanati i relativi bandi, sia per i ritardi nell’applicazione della normativa da parte delle Regioni e per la scomparsa della voce “Dipendenze” nei fondi generali stanziati per le politiche sociali. - Persiste nei servizi pubblici il blocco delle assunzioni e l’impoverimento delle risorse umane (siamo ormai al 50% dell’organico previsto). - Le rette per le comunità appaiono irrisorie in molte regioni (in alcuni casi l’importo è lo stesso da dieci anni). - Permane l’assenza di reali percorsi clinici e sociali integrati che garantiscano alla persona tossicodipendente una vera continuità terapeutica nel rapporto con i diversi servizi. - Restano indeterminati i percorsi formativi specifici necessari per creare profili professionali adeguati alle nuove domande sociali. CNCA, FICT e FeDerSerD rimarcano l’assurdità di una richiesta di sempre maggiore professionalità, diversificazione e integrazione rivolta agli operatori senza che a ciò corrisponda un finanziamento conseguente: i diritti, senza le risorse che ne consentano l’esercizio, restano inesigibili. Le tre federazioni sottolineano, tuttavia, che le energie e le professionalità su cui investire sono ben presenti nel sistema dei servizi: 550 Sert pubblici e oltre 1500 servizi del privato sociale assicurano un punto di riferimento a circa 200mila persone ogni anno, pur in uno stato che è ormai di vera e propria emergenza. La politica sulle droghe deve divenire realmente – e non solo nei proclami ideologici – una priorità dello Stato e delle Autonomie locali. A tal fine è necessario ricreare un reale coordinamento nazionale che coinvolga Stato, Regioni, operatori del settore, forze sociali. Inoltre, è ormai ineludibile la formulazione di un Piano Nazionale di Azione sulle Droghe e lo stanziamento di risorse collegate pari almeno all’1,5% del Fondo sanitario nazionale, in linea con gli indirizzi europei. CNCA, FICT e FeDerSerD ribadiscono che solo un sistema ad alta integrazione pubblico-privato è in grado di rispondere alla diffusione e complessità del fenomeno droghe nel nostro paese, come il Tavolo di Alta Integrazione già rilevò nel 2003 nel documento “Si sviluppa il percorso di Alta Integrazione nel settore delle dipendenze in Italia”. Proprio per favorire lo sviluppo di un tale sistema, i tre coordinamenti nazionali – come Tavolo di Alta Integrazione – promuoveranno nelle prossime settimane un ampio approfondimento sullo stato di attuazione di quanto previsto nelle normative nazionali e locali e nelle Intese Stato-Regioni del 1999 per verificare nel dettaglio le gravi criticità del sistema e le responsabilità connesse. Le tre federazioni danno, fin da ora, appuntamento alla politica, agli addetti ai lavori e alla stampa per un incontro che si terrà a Roma il 26 giugno in cui esprimeranno pubblicamente le loro valutazioni in merito presentando un documento congiunto. Roma, 2 Aprile 2007 ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------