AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori Avvertenze numero 2007-5 del 1 Marzo 2007 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Il magna-magna della conciliazione… e il cittadino paga per rinviare l’affermazione dei propri diritti! http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=211 - Le petizioni dell'Aduc - Notizie Telex http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=2&ed=211 - News dall'Europa e dall'Italia http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=1&ed=211 - Le iniziative nella seconda quindicina di febbraio http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=211 - La scheda. AUTOTUTELA http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=172909 - La pulce nell'orecchio. NEL DESERTO PER TROVARE LA PROPRIA INTEREZZA http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Parlamento-Confessionale? http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Immigrazione. Sparisce la "Carta di soggiorno" sostituita dal "Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo" http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. L’acqua che depura e il marketing emozionale http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, e un sito per i diritti degli immigrati in Italia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione ------------------------------------------- EDITORIALE Il magna-magna della conciliazione… e il cittadino paga per rinviare l’affermazione dei propri diritti! Dopo il danno…la beffa! L’Autorita’ garante per l’energia e per il gas ha deciso di stanziare fondi per 300.000 euro nel biennio 2007-2008 alle associazioni dei consumatori che si vorranno “formare” alla conciliazione con le aziende fornitrici dei servizi di somministrazione di energia elettrica e del gas. Da tempo denunciamo che la conciliazione e’ attualmente uno dei piu’ aberranti ostacoli alla tutela dei diritti del consumatore, filtro che impedisce o ritarda di fatto la tutela giudiziale, travestito da volonta’ di ridurre il contenzioso e di consentire “l’amichevole” risoluzione delle controversie. Una ipocrisia che, nel campo della telefonia si e’ tradotta in un’estenuante attesa per poter finalmente interpellare la giustizia. Ricordiamo che i Corecom regionali hanno sedi per lo piu’ centralizzate e che un cittadino di Cosenza, per esempio, invece di poter immediatamente adire il giudice di pace della sua citta’ deve prima esperire l’odioso e spesso inutile, scoraggiante “tentativo obbligatorio di conciliazione” a Reggio Calabria!!! E non certo subito, deve attendere la sua “amichevole” gita per dei mesi!! Un diniego di giustizia! Consapevoli della estenuante fatica del consumatore, spesso le compagnie non si presentano, confidando che dopo un po’ il consumatore medio si scoraggi e lasci perdere le questioni di principio. E ora? Non solo non e’ bastata l’esperienza fallimentare nel campo delle telefonia, si insiste! E si stanziano fondi per quelle associazioni di consumatori che si presteranno a questo triste gioco ai danni dei propri sostenitori! Noi non ci stiamo e denunciamo che ancora una volta, in nome di interessi altri dal consumatore, si sostengono baracche e procedure macchinose ai danni del cittadino, nonche' utili solo a far guadagnare qualche soldo alle associazioni che vi si presteranno. E' proprio il caso: dopo il danno…la beffa! Al consumatore tocca pure pagare per vedersi rinviare la domanda di giustizia alle calende greche. (Claudia Moretti) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono sei, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci PER L'APPROVAZIONE DELLA CLASS ACTION La petizione, rivolta al ministro per lo Sviluppo Economico, Presidente della Camera dei Deputati, Presidente della II Commissione Giustizia, Relatore in merito della medesima commissione, Commissari della II Commissione Giustizia, a tutti gli onorevoli, chiede l'approvazione di un testo di legge che consenta di avviare un'azione collettiva a chiunque ne abbia interesse e prevedendo un meccanismo di risarcimento automatico http://www.aduc.it/dyn/classaction.html ------------------------------------------- NOTIZIE TELEX MONDO / Dove i bambini vivono meglio Meglio nascere in Olanda che in Gran Bretagna o Usa, indica l'Unicef nell'ultimo rapporto sul benessere infantile in 21 Paesi Ocse. Lo studio curato da J.Bradshaw dell'Universita' York (Gb) analizza benessere materiale, educativo e soggettivo, salute, sicurezza, comportamenti a rischio, tramite l'incrocio di 40 indicatori. Si scopre che il benessere infantile prescinde dal Pil: i bambini vivono meglio nella R.Ceca che in Francia. FRANCIA / I media che godono di maggiore fiducia, vince la radio Ventesimo barometro del quotidiano "la Croix" sulla fiducia dei francesi nei mezzi d'informazione. La radio risulta la piu' affidabile, con il 57% del campione che dice di fidarsi abbastanza delle notizie che trasmette; e' il 3% in piu' di un anno fa. Segue la stampa scritta con il 51%, in rimonta di 3 punti. La tv convince solo il 49% degli spettatori, mentre l'informazione che circola in Internet ottiene la fiducia solo del 30%. ITALIA / Sei italiani su 10 sono favorevoli ad una legge sul testamento biologico Sei italiani su 10 sono favorevoli ad una legge sul testamento biologico, solo uno su 10 e' contrario, mentre 3 non sanno prendere posizione. In ogni caso la maggioranza, ben 7 su 10, si pone il problema di che cosa puo' accadere se una malattia li costringesse a vivere dipendendo da una macchina. E' quanto emerge da una ricerca su un campione di 4300 italiani, realizzata nel gennaio 2007 da Ispo per la Fondazione Umberto Veronesi. ITALIA / I treni viaggiano alla stessa velocita' di trenta anni fa 'Repubblica' ha realizzato un'indagine per verificare i tempi di percorrenza dei treni delle ferrovie dello Stato, dal Nord al Sud. Ed i risultati sono simili a quelli di trent'anni fa. Per esempio: se oggi volete partire con un Eurostar da Torino per Venezia, ci metterete 4 ore e 43 minuti passando da Milano o 4 ore e 53 minuti passando da Bologna. Nel 1975 c'era un treno, il 533, che da Torino portava in laguna in 4 ore e 40 minuti. USA / Stallo per le vendite al dettaglio A gennaio le vendite al dettaglio sono rimaste piu' o meno a livello stabile dopo la grande abbuffata delle vacanze natalizie. In compenso la spesa dei consumatori e' in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, +2,3%, mentre le vendite, escluso il mercato automobilistico, sono cresciute a gennaio dello 0,3% rispetto a dicembre 2006. SVIZZERA / Gli svizzeri sono primi in Europa per uso del treno Con 42 viaggi a testa l'anno, gli svizzeri risultano primi in Europa per uso del treno. Nel mondo sono superati dai giapponesi per numero, ma non per chilometri percorsi. Dati 2005: la media pro capite e' stata di 1.929 chilometri percorsi contro i 1926 dei giapponesi, che pero' di viaggi ne fanno 68 all'anno. Come si spiega l'amore per il treno degli svizzeri? Con una buona offerta e carrozze confortevoli e ben attrezzate. SVIZZERA / Antitrust multa Swisscom per abuso di posizione dominante Spesso definita una "tigre di carta", l'Antitrust svizzera ha deciso di mostrare gli artigli infliggendo a Swisscom una multa record di 333 milioni di franchi (204 milioni di euro) per abuso di posizione dominante. Ma se la multa soddisfa le Finanze, gli utenti, vittime dell'alto costo che l'ex monopolista impone ai concorrenti per l'uso della rete, dovranno chiedere i danni in sede civile. E comunque Swisscom fara' ricorso. AUSTRALIA / Al bando le lampadine normali Anche un piccolo passo puo' avere un grande effetto, sostiene il ministro dell'Ambiente M.Turnbull. Che ha deciso il bando delle lampadine normali, da sostituire con quelle che consumano l'80% in meno d'energia. "Se il resto del mondo seguisse l'esempio, risparmieremmo, su scala mondiale, il quintuplo dell'energia consumata nel nostro Paese". L'iniziativa dovrebbe comunque ridurre di 4 milioni di tonnellate i gas serra entro il 2012. MONDO / Si' a tasse proporzionali per le industrie che inquinano Un sondaggio realizzato per l'International Herald Tribune e la tv France 24 sull'inquinamento, ha rilevato che la maggior parte degli intervistati e' d'accordo a tassare le industrie in base a quello che inquinano (tra l'81% e il 92% quelli a favore). L'indagine e' stata condotta su 6576 persone in Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna e Stati Uniti. USA / Il sovrappeso deriverebbe dalle sostanze agli ormoni che assumiamo attraverso il cibo Una nuova tesi riguardo al sovrappeso. Secondo i neurobiologi della University of Missouri, l'alto numero di persone grasse nei Paesi industrializzati non dipende tanto dai comportamenti individuali sbagliati, quanto da un avvelenamento chimico prodottosi lungo le tappe della civilizzazione. Il sovrappeso deriverebbe cioe' dalle sostanze agli ormoni che assumiamo attraverso il cibo. Il nemico principale? Il bisfenolo A (BPA). AUSTRALIA / Pubblicita' efficace contro l'alcol per i giovani: bere rende impotenti sessualmente Le campagne contro l'alcol rivolte agli adolescenti dovrebbero focalizzarsi sul rischio di disturbi dell'erezione: l'unico argomento cui i giovani sembrano essere sensibili, indica uno studio del Centro nazionale di ricerca su alcol e droghe. Per i maschi, il fatto di bere alcol e' talmente associato a varie forme di bullismo, che e' difficile dissuaderli; l'unico deterrente potrebbe essere l'immagine d'impotenza sessuale. GERMANIA / Le migliori patatite fritte La Fondazione Warentest ha effettuato controlli sulle patatine fritte di sette catene di "fast-food" e di alcuni distributori automatici. Risultato: solo Burger King ha ottenuto un "buono" per i suoi bastoncini; il ristorante di Ikea ha incassato un "insufficiente" a causa dell'alto contenuto di grassi trans e le patatine di McDonald's si sono dovute accontentare di un "soddisfacente" (eccesso di acrilammide). MONDO / Poco affidabili i certificati per i danni ambientali Un'indagine di Tufts University (Boston) segnala che non tutti gli operatori internazionali di "buoni compensativi" sono affidabili. Il modello: un passeggero paga una quota per il danno ambientale prodotto dai Co2 emessi dal suo viaggio aereo, e quei soldi finanziano un progetto ecologico. Dei 13 operatori esaminati, la meta' ottiene un "consigliato con riserva"; 3 "attualmente non consigliabile"; solo per 4 il giudizio e' positivo. U.E. / Quanto e' importante la religione La religione ha un valore diverso a seconda dei Paesi Ue, indica Eurostat che nel 2006 ha interpellato 27.000 cittadini sul tema. La media: la religione e' importante per la vita del 53% del campione -soprattutto per casalinghe ed anziani. La specificita': ha importanza per l'88% di maltesi e polacchi, per l'86% di greci, ciprioti e rumeni; non ne ha per il 72% dei belgi, il 70% dei cechi, il 69% degli svedesi, il 65% degli spagnoli. G.BRETAGNA / I dubbi sulle virtu' sanitarie dell'aglio Da 3.500 anni, l'aglio (allium sativum) e l'aglio selvatico (allium ursinum) si usano contro le malattie cardiovascolari. Se ne parlava gia' nell'antico Egitto, e la medicina occidentale ha prodotto cento studi clinici sugli effetti preventivi dell'aglio quale toccasana contro il colesterolo. Ora, uno studioso di Stanford pubblica su "Archives of Internal Medicine" i risultati di un esperimento clinico che quasi ne azzera le virtu'. USA / I pericoli delle pillole contro il mal di testa Secondo uno studio dei ricercatori del Brigham and Women's Hospital di Boston, il consumo delle piu' comuni pillole contro il mal di testa, incrementa il rischio di malattie cardiovascolari e di infarti. Gli uomini che prendono regolarmente l'aspirina, l'ibuprofen e il paracetamol, hanno una maggiore pressione sanguigna rispetto a chi non fa uso di questi medicinali. Lo studio e' stato pubblicato su Archives of Internal Medicine. MEXICO / Incostituzionale l'espulsione dall'Esercito dei militari portatori del virus Hiv Dopo cinque sedute, la Corte Suprema di Giustizia ha dichiarato "incostituzionale" l'espulsione dall'Esercito dei militari portatori del virus Hiv. La sentenza, approvata con otto voti a favore e tre contrari dal massimo organo giurisdizionale, stabilisce che e' discriminatorio il congedo forzato di soldati e marines sieropositivi, finora definiti "inutili" per la difesa del Paese. DANIMARCA / Le vitamine pericolose Da uno studio realizzato dal team di scienziati del Copenhagen University Hospital e pubblicato su The Journal of the American Medical Association, le comuni pillole a base di vitamine prese ogni giorno da milioni di persone, fanno piu' male che bene. Tre integratori, vitamina A, E e il betacarotene, sembra che aumentino del 5% la percentuale dei decessi tra chi ne fa' uso, mentre la vitamina C e il selenio non creano questi effetti. ----------------------------------------------------------------- NEWS Notizie istituzionali dall'Italia e dall'Ue BELGIO / Google non puo' diffondere gratuitamente gli articoli dei quotidiani Un tribunale ha confermato il divieto per il motore di ricerca Google di diffondere gli articoli dei quotidiani nazionali "senza pagar pegno". La sentenza da' ragione alla tesi della societa' Copiepresse che rappresenta i diritti dei giornali belgi, e che aveva ottenuto soddisfazione gia' nel settembre 2006. L'unica differenza e' che in appello la multa e' stata ridotta da 1 milione a 25.000 euro al giorno. UNGHERIA / Una strada col proprio nome? Basta pagare! Un villaggio ungherese, con problemi di liquidita', offre a chiunque sia disposto a sborsare un po' di soldi una strada intitolata con il suo nome. La speranza e' che l'iniziativa seduca personalita' di tutto il mondo. Il Comune e' Ivad, nel nord-est del Paese. Ha gia' fissato il prezzo: 100.000 fiorini (400 euro) al metro, per ciascuna delle otto strade del villaggio. S'impegna a conservare il nome per tre secoli. GERMANIA / Sale la preoccupazione per la gestione dei rifiuti altrui Sale la preoccupazione per la gestione dei rifiuti altrui. Essendo dotata di un solida ed efficiente rete di inceneritori, col tempo si e' trasformata in un Paese ricettore dei residui non smaltiti altrove. Cosi', sul suo territorio approdano scorie di munizioni dalla Svezia, pesticidi dalla Colombia, residui d'amianto dall'America, farmaci tossici dalla Nuova Zelanda, solventi dalla Cina, batterie al piombo dal Montenegro. ITALIA / Le multe al codice della strada sono il 7% del valore delle imposte dei Comuni Un forziere da 1,25 miliardi di euro l'anno. L'Italia delle multe si presenta cosi' dopo un'inchiesta condotta dal Sole24Ore del lunedi' sui bilanci 2005 degli oltre 8 mila Comuni. In soli 4 anni gli accertamenti per infrazioni al Codice della Strada sono cresciuti del 52%. Per avere un'idea del peso delle multe sui bilanci comunali, basti pensare che il valore delle sanzioni equivale al 7% delle imposte locali. G.BRETAGNA / Un compenso in denaro per le donne che doneranno ovuli per la ricerca scientifica The Human Fertility and Embryology Authority si prepara ad allargare la frontiera della ricerca sulle cellule staminali compensando con 250 sterline le donne che doneranno i loro ovuli a fini scientifici. Attualmente i laboratori britannici non possono nemmeno accettare donazioni di ovuli a fini di ricerca, a meno che non si tratti di sottoprodotti di trattamenti per fertilizzazione in vitro o sterilizzazione. ITALIA / Il medico puo' imporre le cure contro la volonta' del paziente E' legittimo l'intervento di un medico, anche se questo e' contrario alla volonta' espressa dal paziente ormai incosciente, se e' necessario a salvargli la vita. Lo dice una sentenza della Cassazione, che ha rigettato il ricorso di un testimone di Geova che si era visto negare dalla Corte d'appello di Trento il risarcimento dei danni morali 'patiti per essere stato costretto, contro la sua volonta' a subire una trasfusione sanguigna'. SVIZZERA / Non si puo' proibire il fumo ai minorenni Non si puo' proibire il fumo ai minorenni. Pur essendo favorevole al divieto di vendita di tabacchi ai minori (ipotesi che sottoporra' prossimamente al Parlamento), il Governo non vuole spingersi fino a multare i fumatori sotto i 18 anni d'eta'. Tale misura sarebbe difficilmente applicabile e la sua efficacia dissuasiva e' tutta da dimostrare. Lo sostiene il documento governativo in risposta a una mozione parlamentare. G.BRETAGNA / Eroina gratis ai tossicodipendenti per ridurre il crimine In Gran Bretagna la mutua (National Health Service) fornira' l'eroina gratis ai drogati piu' incalliti: cosi' non dovranno commettere piu' crimini per pagarsi la tossicodipendenza. Secondo indiscrezioni il Governo Blair adottera' su scala nazionale questa controversa strategia, dopo aver tirato le somme di esperimenti pilota. Il Ministero dell'Interno prevede di ridurre i crimini del 20% entro il 2008 adottando questa misura. G.BRETAGNA / Tasse locali cresciute del 90% da quando c'e' il Governo Blair Secondo un'indagine del Times l'imposta sui servizi comunali e' aumenteta del 3,8%, pari a 1315 sterline, + 47 sterline rispetto al 2006. Da quando s'e' insediato il Governo di Tony Blair l'imposta e' cresciuta oltre il 90%, da 688 sterline del 1997 alle 1315 del 2007. U.E. / Aumentano le reazioni allergiche alle tinture per capelli Aumentano le reazioni allergiche alle tinture per capelli, secondo uno studio pubblicato da British Medical Journal. Sono infatti molte le persone, giovani soprattutto, che usano questi prodotti, possibile causa di dermatiti e gonfiori facciali. Oltre i due terzi delle tinture attuali contengono parafenilendiammina (Ppd) o simili: l'Ue ne autorizza il 6% per tintura; ma, anni fa, Germania, Francia e Svezia le avevano proibite. G.BRETAGNA / Gli scienziati impediscono che il Governo vieti la ricerca sugli ibridi-animali Il programma del Governo per mettere fuorilegge la creazione di embrioni ibridi umani-animali per potenziare la ricerca con le cellule staminali, e' stato affossato dopo la rivolta -attraverso il Times- di 45 emeriti scienziati, eticisti e politici. Il Governo aveva vietato il progetto di fondere il Dna umano con gli ovuli animali, una tecnica che prometteva la cura di malattie come l'Alzheimer ed altre malattie neuronali. FRANCIA / Si sopravvive al cancro, per lo meno in un caso su due Si sopravvive al cancro, per lo meno in un caso su due. Questa la sintesi di uno studio pubblicato dalla Lega francese contro il cancro. Nessun trionfalismo, ma sono cifre che fanno ben sperare, anche perche' riguardano pazienti che si sono ammalati dieci anni fa. E' una buona notizia e un'informazione inedita, giacche', fino a poco tempo fa, la Francia era famosa per la carenza di dati epidemiologici sul cancro. FRANCIA / Calcolarsi la propria inflazione Per rimediare alle accuse di genericita', l'Ufficio statistico Insee ha elaborato un indice che consente ai privati di calcolare meglio il proprio potere d'acquisto. Il simulatore e' in servizio dal 27 febbraio, ma Insee mette le mani avanti: non sostituisce l'indice dei prezzi; e' solo uno strumento che avvicina di piu' la realta' di chi non ha l'auto o e' fumatore o e' inquilino. Scettici i sindacati e le associazioni di consumatori. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE dal 15 al 28 febbraio 2007 FISCO E FINANZIARIA. STIPENDI FISSATI PER LEGGE? Con la Finanziaria sono stati stabiliti i tetti massimi degli stipendi dei dirigenti pubblici: 500.000 euro lordi, piu' 250.000 per la parte variabile e un tetto alle liquidazioni. La norma vale solo per le societa' non quotate. Il tutto nasce per due casi eclatanti, quello di Elio Catania, amministratore delegato delle Ferrovie, liquidato con 7 milioni di euro, e quello di Giancarlo Cimoli, che percepiva 2,87 milioni di euro lordi. Ricordiamo che i due contratti furono stipulati dal governo Berlusconi. Troppi soldi? No, perche' lo stipendio deve essere connesso alle capacita' del dirigente e ai risultati raggiunti. Purtroppo i risultati non ci sono stati, e' sotto gli occhi di tutti, infatti, lo stato comatoso sia delle Ferrovie che dell'Alitalia. La soluzione non sta nel fissare con legge gli stipendi (perche' solo quelli dei dirigenti e perche' non fissare il prezzo della pasta?) ma di collegarli alle qualita' espresse e ai frutti raccolti. Il populismo fa sempre un certo effetto sul popolino ma non risolve i problemi ne' di Alitalia ne' delle Ferrovie. Insomma questo Governo getta un po' di fumo negli occhi dei cittadini, ma lascia intatta la disastrosa situazione di due societa' che sono state per anni terreno di caccia e di lottizzazioni dei partiti. In conclusione, l'ennesima presa in giro. Il pil di Padoa Schioppa Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=171622 STAMPA E SERVIZI SEGRETI. PAURA DELLA LIBERTA' E DELL'OPINIONE PUBBLICA? Il voto di oggi alla Camera per la riforma dei servizi segreti e' un triste momento per la liberta' di stampa. Prevedere il carcere per i giornalisti che divulgano atti coperti da segreto o dei quali non ne sia stata autorizzata la divulgazione, e' un colpo pesantissimo per l'informazione e l'intelligenza di chi dovrebbe e potrebbe fruire di queste informazioni. Sembra che i nostri legislatori abbiano paura della liberta' e dell'opinione pubblica. Come se la libera stampa non potrebbe rappresentare una sorta di controllo pubblico dell'attivita' dei Servizi. Le cosiddette deviazioni in questo ambito non sono allucinazioni o invenzioni giornalistiche, e sono venute allo scoperto proprio grazie al coraggio di giornalisti ed editori che oggi, con la prospettiva del carcere, avranno molte piu' difficolta' nel decidere se e come addentrarsi in questo tipo di inchieste. Un legislatore, un Governo e un Paese che usa il bavaglio e che reputa la liberta' di stampa un pericolo per la sicurezza, vuol dire che non ha compreso che e' proprio la liberta' ad essere il principale baluardo per vivere tutti meglio e con piu' certezze. La liberta' di informare in questo ambito e' il miglior deterrente per impedire che le deviazioni siano messe in atto, la certezza dell'impunita' pubblica e' uno dei migliori stimoli a non svolgere il proprio dovere al servizio dello Stato. Ci auguriamo che il legislatore abbia un ripensamento e valuti la questione sotto un'altra angolatura. NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI - RIVEDERE LINEE GUIDA DELLA LEGGE 40 ENTRO IL 2 LUGLIO E' uscito il numero centotrentatre, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Riportiamo l'indice degli articoli e delle notizie: http://staminali.aduc.it/php_index_133.html ROMA: INCHIESTA DELLA CORTE DEI CONTI SUI COSTI DELL'ARA PACIS La Corte dei Conti ha aperto una istruttoria sui costi del museo dell'Ara Pacis, passati da 7 a 14 milioni di euro, praticamente il doppio. Sul tema eravamo intervenuti piu' volte tanto che il 17 Maggio del 2002 inoltravamo un esposto al Procuratore della Corte dei Conti, che qui riportiamo: "con delibera n. 504 del 12 maggio 2000, la Giunta del Comune di Roma ha disposto interventi per la risistemazione del complesso dell'Ara Pacis, da concludersi nell'aprile del 2002. A tutt'oggi, dopo un fermo dell'attivita' un anno circa, l'operazione non e' stata conclusa a causa di una serie di problemi di carattere archeologico, geologico e geotecnico che, con un'attenta analisi dell'area in questione, potevano essere previsti e risolti. Tutto cio' ha portato alla necessita' di rielaborare il progetto e a nuove opere che, in aggiunta al fermo dei lavori, comporteranno con molta probabilita' un aumento dei costi finali. Non si sa come e quando questo progetto sara' completato. Voglia la S.V. considerare l'opportunita' di avviare un'indagine al fine di appurare eventuali responsabilita' e accertare possibili danni erariali." Il 21 Aprile scorso, giorno dell'inaugurazione con 4 anni di ritardo, ritornavamo sull'argomento, scrivendo: "I problemi non erano solo quelli dei costi ma della collocazione di uno dei piu' importanti reperti storici antichi che, nel 9 a.C, il Senato romano volle per commemorare le vittorie di Augusto. Il monumento fu trovato in Campo Marzio, accanto all'attuale sede della Camera dei Deputati e li', a nostro parere, doveva rimanere, sbaraccando, tra l'altro, l'adiacente e orribile parcheggio di auto pubbliche. Negli anni trenta il monumento fu spostato sul lungotevere. All'epoca transitavano due macchine all'ora. Oggi il lungotevere e' un'autostrada cittadina e impiantarvi un museo e' un non senso urbanistico considerato, inoltre, che l'edificio museale fa a pugni con il mausoleo di Augusto sito a pochi metri di distanza. Con successiva decisione si e' deciso di costruire un sottopasso per le automobili recuperando lo spazio antistante il fiume Tevere. Costo dell'operazione 40 milioni di euro. Non ci si poteva pensare prima?" Si capisce perche' la Giunta capitolina ha deliberato un aumento dell'addizionale Irpef: se questo e' il modo di spendere il denaro del contribuente, i soldi non basteranno mai. ABORTO. CASO TORINO E' MOSTRUOSO. LASCIARE LA SCELTA ALLA DONNA, ANCHE SE GIOVANE Aver costretto una ragazza di 13 anni ad abortire, contro la sua chiarissima volonta', e' mostruoso. Il fatto che questa ragazza abbia poi avuto un esaurimento nervoso e abbia tentato di uccidersi e' dimostrazione della violenza a cui e' stata sottoposta. Voleva solo avere il figlio. Fino a qualche decennio fa era normale partorire a 14-15 anni. La giovane eta' era frutto di ben altra violenza, quella della societa' patriarcale. Oggi le stesse donne sono sottoposte alla violenza totalitaria della famiglia e della giustizia, che possono imporre le proprie scelte sulle piu' giovani. In materia di interruzione di gravidanza, riteniamo assurdo che il genitore debba necessariamente essere coinvolto nella scelta dei figli. A meno che non siano riconosciuti incapaci di intendere e di volere (non per l'eta' anagrafica, ma solo dopo perizia psichiatrica), non si vede perche' le minorenni, specialmente sopra i 13-14, non possano scegliere liberamente di tenere un figlio. Questo vale anche per la scelta di abortire, che dovrebbe essere lasciata alla ragazza e non certo ai genitori. Secondo alcuni il problema potrebbe essere economico: i genitori hanno diritto a scegliere per la figlia perche' saranno loro a doversi fare carico del neonato. Prima di tutto, il problema economico vale per una diciottenne che vive a casa con i genitori come per una quattordicenne. La ragazza andra' a lavorare, come fara' il suo compagno. Se i genitori vogliono aiutarli economicamente bene, se no saranno aiutate dalle stesse strutture pubbliche che assistono le madri maggiorenni in difficolta' economica. E poi, davvero una scelta personalissima quale quella di abortire puo' essere data ad altri per questioni economiche? Molti stati Usa, ad esempio, vietano alle strutture sanitarie di chiedere il consenso ai genitori -o anche il solo avvertirli- quando si presenta una minorenne, a meno che la stessa non ne dia autorizzazione. Questo perche' e' noto che spesso i genitori possono imporre scelte basate sulle loro convinzioni personali, che spesso non appartengono ai figli. Una famiglia particolarmente cattolica potrebbe imporre ad una ragazza di non abortire perche' e' come "uccidere", oppure di abortire in quanto non sposata. Come e' noto la gravidanza nei minorenni puo' essere talvolta frutto della violenza di un familiare (la gran parte delle violenze sessuali su minori avvengono in famiglia). Come si puo' demandare poi a quella stessa famiglia, e non all'individuo, la scelta di abortire o meno? La scelta deve spettare unicamente alla donna, anche se giovane, fintanto che ha la effettiva (e non anagrafica) capacita' di intendere e di volere. Perche' questo accada, e' necessario permette alle donne tutte di scegliere senza la necessita' di un certificato medico (sia nel caso dell'interruzione di gravidanza che in quello della pillola del giorno dopo). TELERISCALDAMENTO SAN GIULIANO TERME/PISA. L'AUTORITA' DI VIGILANZA SUI SERVIZI PUBBLICI DA' RAGIONE ALL'ADUC, L'IMPIANTO E' PUBBLICO E NON POTEVA ESSERE VENDUTO AD UN PRIVATO L’Autorita' di vigilanza sui Servizi Pubblici ha chiarito definitivamente che l'impianto di teleriscaldamento del Comune di San Giuliano Terme (Pisa) era ed e' opera pubblica, pertanto non poteva essere ceduta ad un privato. Cosa e' accaduto. Un Consorzio pubblico Ages (formato dal comune di San Giuliano Terme e da altri comuni della zona) ottiene finanziamenti regionali ed europei per 1.170.000 euro, a questi si aggiungono 2.066.000 di euro della societa' privata Agrileasing. Si costruisce un impianto di teleriscaldamento, gestito dalla Toscogen (controllata per il 56% dal Consorzio Ages). Nel 2002 il consorzio Ages si trasforma in Toscana Gas e la Toscogen e' posta in liquidazione. Agrileasing, creditrice di Toscogen e che aveva finanziato come privato Ages, acquisisce l'impianto cedendolo a sua volta alla societa' Nuove Iniziative Industriali. Alla fine l'impianto viene venduto per soli 45.000 euro (l'1,4% di quanto era costato!!) ad una societa' privata (Esco di Milano) che aveva invitato gli utenti del servizio a sottoscrivere un contratto di fornitura privata. Chi ci ha perso e chi ha guadagnato? Su esposto dell'Aduc l'Autorita' di vigilanza sui servizi pubblici ha emesso l'ordinanza in cui, tra l'altro, scrive: "appare necessario il recupero della giusta valenza pubblica del servizio di teleriscaldamento erogato a favore non solo delle strutture comunali (piscina, impianto sportivo, scuole, ecc.), ma anche a vantaggio degli alloggi privati." Inoltre dispone: "la segnalazione del caso alla competente Procure della Corte dei Conti per i profili di competenza". Di seguito i presupposti dell’ordinanza n.10 del 17-01-07: 1) e' stato realizzato dal Comune a mezzo della propria azienda consortile ACOGES - AGES, oggi Toscana Gas la quale, ricordiamo, agisce solo su delega formale dei Comuni consorziati; 2) e' stato realizzato per portare il "servizio calore" agli edifici pubblici di proprieta' del Comune; 3) e' stato realizzato ai sensi della legge 10/91 che lo dichiara di pubblica utilita', indifferibile ed urgente; 4) e' stato finanziato con ingenti capitali pubblici (1.170.000 euro, di cui 292.000 euro dalla Regione Toscana e 878.000 dall'Ue); 5) fa parte dei servizi pubblici locali dichiarati speciali (decr. Legislativo163/06), al pari dell’energia elettrica, acqua, gas, trasporti, servizi che per legge non possono essere ceduti ai privati; 6) il Comune e l'AGES l'hanno “imposto” alle 160 famiglie ai sensi dell’art. 59 del regolamento edilizio del Comune che annovera il teleriscaldamento tra le opere di urbanizzazione primaria al pari di acqua, gas e energia elettrica; 7) al servizio pubblico di teleriscaldamento non esistono le alternative dal Sindaco indicate, in quanto, oltre al fatto che per scelta urbanistica imposta dal Comune, le abitazioni sono state costruite senza la canna fumaria e la rete di distribuzione del gas metano e' stata dimensionata per portare alle specifiche 164 abitazioni solo il gas per gli usi di cucina. L'installazione delle caldaie individuali comporterebbe la necessita' di ristrutturare l'intera rete di distribuzione del metano per aumentare la sezione dei tubi…una iattura che comporterebbe mesi e mesi di lavori! Crediamo che quando un malinteso senso di opportunita' politica sconfina nella difesa ad oltranza di posizioni indifendibili, viene disatteso il dovere di lealta' verso i cittadini. Tutti gli amministratori coinvolti hanno negato fino all’ultimo la verita': il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini, l’assessore all'Ambiente della medesima Regione Marino Artusa, il Sindaco di Pisa Paolo Fontanelli, il Presidente e l’amministratore delegato della Toscana Gas, oggi diventati rispettivamente Presidente e amministratore delegato della Toscana Energia. Da questi ora ci aspettiamo un passo indietro che chiarisca la loro posizione oppure aspettiamo le dimissioni dal loro incarico! Al Sindaco di San Giuliano Terme, dopo la delibera dell’Autorita', in attesa che Corte dei Conti e la magistratura ordinaria portino a compimento le indagini, restano solo due possibilita' per uscire dignitosamente dalla questione: 1 - le dimissioni immediate, stante la conclamata e dichiarata mancanza di conoscenza del funzionamento del sistema amministrativo da lui rappresentato e tra cui rientrano tutte le attivita' svolte dalla Toscana Gas sul territorio del Comune. 2 - oppure l'ammissione di aver commesso un errore e, da subito, operare per riappropriarsi dell'impianto, obbligando la Toscana Gas ad assicurare il servizio pubblico ai circa 450 utenti e, ovviamente, denunciare alle autorita' competenti coloro che lo hanno trascinato sulla strada di questo inganno. Nonostante cio', il Sindaco Paolo Panattoni continua a ripetere ossessivamente che lui con il teleriscaldamento non c'entra niente, perche' e' una questione tra privati e coloro che non sono d'accordo possono mettere la caldaia individuale! Atteggiamento che richiama alla mente il soldato giapponese rimasto nella giungla per trenta anni, perche' nessuno gli aveva comunicato che la guerra era persa gia' dal 1945 ("da un soldato non mi aspetto mai che pensi" - Bernard Shaw). FISCO E FINANZIARIA. SANREMO CI SALVERA' Sanremo ci salvera'... dalla Finanziaria. Una norma di quell'insieme sconclusionato di articolati prevede un tetto alle retribuzioni elargite dalle societa' pubbliche non quotate, quale e' appunto la RAI. Il caso ha voluto che i presentatori del festival di Sanremo, il Pippo Baudo nazionale e l'internazionale Michelle Hunziker, dovrebbero ricevere una parcella superiore ai limiti fissati per legge ed e', quindi, a rischio lo svolgimento del piu' famoso festival canoro italiano. Come si potra' risolvere il problema? Semplicemente varando un decreto legge che modifica la Finanziaria, eliminando o ampliando il tetto retributivo oppure escogitando una di quelle interpretazioni bizantine che solo i nostri governanti sono in grado di elaborare!!! Sul fissare un tetto alle retribuzioni per legge ci eravamo gia' espressi negativamente (1): populismo di bassa lega. Eppure questo doveva essere un Governo "serio", cosi' almeno dichiarava il presidente del Consiglio, Romano Prodi. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=171510 GIUDICE DI PACE. CAUSE FINO A 16.000,00 EURO E SENZA AVVOCATO. PROPOSTA DI LEGGE Intervento dell'on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno Ho presentato alla Camera una proposta di legge, redatta in collaborazione con l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) e sottoscritta dagli onorevoli Marco Beltrandi, Sergio D'Elia, Bruno Mellano e Maurizio Turco per facilitare l'accesso dei cittadini al giudice di pace. Il giudice di pace e' strumento fondamentale per la difesa dei diritti del cittadino-consumatore. Dalla sua creazione nel 1991 (legge del 21 novembre n. 374), centinaia di migliaia di cittadini che non avrebbero mai fatto ricorso al giudice ordinario, sono riusciti ad ottenere giustizia rapidamente e con costi limitati proprio grazie all'istituto del giudice di pace. A distanza di 16 anni dalla sua istituzione, il limite di 5 milioni di vecchie lire (oggi 2582,28 euro) per poter ricorrere al giudice di pace e' rimasto invariato, a fronte del costante aumento del costo della vita. Di fatto, anno dopo anno si e' ridotta la possibilita' per i cittadini di farvi ricorso. Lo stesso vale per il limite di 1 milione di vecchie lire (pari a 516,46 euro) per poter ricorrere senza l'obbligo dell'avvocato. Se da una parte questo ha portato ad un maggiore ricorso alla gia' lenta e spesso inefficiente giustizia ordinaria, dall'altra ha scoraggiato migliaia di cittadini-consumatori nel difendere e affermare i propri diritti. Nei tribunali ordinari le udienze fissate e rimandate per anni e l'obbligo di ingaggiare un avvocato, ne scoraggiano l'uso; ma altrettanto accade con il giudice di pace, grazie agli attuali tetti economici e il quasi obbligo di avere il conforto di un legale. Con l'approvazione di questa proposta i cittadini potranno ricorrere al giudice di pace per tutte le controversie fino ad un valore massimo di 16.000,00 euro (gia' possibile oggi ma solo per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e natanti). Inoltre, per tutti i ricorsi in sede civile al giudice di pace, i cittadini potranno difendere se stessi, senza l'obbligo di rivolgersi ad un legale. Si tratta anche di rendere attuale quello spirito che ispiro' il legislatore nel 1991: sedici anni fa il livello di conoscenza giuridica del cittadino era considerato di buon livello per certi tetti economici di contenzioso; in sedici anni credo che la scolarita', l'informazione individuale e collettiva e soprattutto l'avvento di uno strumento come Internet, abbiano fatto fare notevoli passi avanti al cittadino/consumatore, contribuendo ad una sua maggiore capacita' civile e giuridica. E' utile approvare leggi a favore dei consumatori conferendo loro maggiori diritti, ma si fa solo demagogia se, al contempo, non vengono offerti strumenti adeguati e piu' efficaci per difendere ed affermare questi diritti. Qui il testo integrale della proposta di legge: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=172082 Ara pacis Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=172110 FS: GLI AUMENTI CONTRO L'AMBIENTE Le Ferrovie hanno deciso di aumentare i prezzi dei biglietti. Alla fine del 2011 l'aumento sara' del 35% (escluse alcune categorie di treni). Una bella batosta per i viaggiatori delle tratte piu' redditizie che dovrebbero offrire un servizio all'altezza: puntualita', pulizia, efficienza, ecc. Gli aumenti pero' hanno un altro impatto, quello ambientale: piu' si aumentano i prezzi del trasporto ferroviario maggiore sara' la propensione ad usare il mezzo privato. Oggi la tratta Roma-Milano costa 74 euro in prima e 51 in seconda classe, con gli aumenti si passera' a 81 euro e 56 euro, il che rende appetibile l'utilizzo dell'automobile. Proprio in questi giorni il Governo ha presentato un "Piano sull'efficienza energetica, fonti rinnovabili e eco industria". Come si conciliano gli intendimenti del Governo con le decisioni delle Ferrovie? Siamo alle solite: la mano destra non sa quello che fa la sinistra, o meglio, si recitano le parti in una commedia nella quale chi prende sberle e' sempre il cittadino. COGNOME DEI FIGLI. IL SENATO NON NE DISCUTE... CONDIZIONAMENTI VATICANI? E' IL PREZZO DA PAGARE PER I DICO? Intervento dell'on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno Grazie al capogruppo dei Verdi-Pdci in Senato, si e' saputo che il disegno di legge sul cognome dei figli e' fermo e sara' fermo. Nell'agenda dei lavori settimanali non e' stato inserito perche' la casa delle Liberta' ha chiesto di non farlo in quanto "non sono pronti". E' bene ricordare che questo accade dopo che la commissione Giustizia dello stesso Senato, lo scorso 22 gennaio, non aveva votato l'emendamento del ministro Rosi Bindi che equiparava i figli naturali con quelli legittimi: il Governo aveva ritirato questo emendamento dopo la contrarieta' espressa dai Democratici di Sinistra e Alleanza nazionale. L'Aula, quindi, era la soluzione per il possibile recupero di questa norma, ma cosi' non e', almeno per il momento. Questo avviene il giorno dopo le cerimonie che hanno ricordato la firma del Concordato con lo Stato del Vaticano, cerimonie che i partecipanti hanno lodato con un "abbiamo chiarito le nostre posizioni sulla famiglia".... mi domando se il chiarimento ha avuto come conseguenza cio' che e' successo oggi in Senato. Non solo, ma e' questo il prezzo da pagare perche' il Vaticano non faccia rumore piu' di tanto sui Dico? Evidentemente non solo l'eutanasia o il testamento biologico, i Pacs o la ricerca con le cellule staminali embrionali sono "temi sensibili", cioe' quelli su cui la maggioranza preferisce glissare o annacquarli fino a renderli irriconoscibili. Appartiene a questi temi anche la possibilita' di dare ad un bimbo il doppio cognome o il cognome della mamma, nonche' il poter riconoscere i diritti di un bimbo nato fuori del matrimonio (naturale) al pari di quello nato nel matrimonio (legittimo); cioe' tutto quello che modifica l'attuale assetto maschilista, papalino e violento della famiglia. Eppure in materia di diritti dei bimbi e dei cognomi, il legislatore e' stato sollecitato dalla Corte Cosituzionale a modificare la medievale situazione delle nostre leggi, ma neanche il massimo organo costituzionale riesce a scalfire i consigli del Vaticano. A quando la bandiera gialla del Vaticano che sventolera' accanto a quella italiana e dell'Ue dai nostri palazzi istituzionali? (1) La mia proposta di legge che scaturisce proprio da questo sollecito della Corte Costituzionale: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=153449 FISCO E FINANZIARIA. ROMA: ARRIVA LA STANGATA AMMANTATA DI BUONISMO A Roma arriva la stangata ammantata di buonismo. La Giunta e il Consiglio comunale hanno approvato il nuovo bilancio con il quale si stabilisce che l'addizionale Irpef passa da 0,2% a 0,5%, piu' del doppio, cioe' 113 milioni di euro in piu' che usciranno dalle tasche del contribuente romano. Visto che in Campidoglio sono buoni, hanno deciso che diminuira' l'ICI dal 4,9 al 4,6 per mille (non per cento) per un totale di 27 milioni di euro, in compenso l'ICI per la seconda casa aumenta dal 6,9 al 7 per mille, per un incasso di 6 milioni di euro. Facendo i conti: maggiori entrate: 113 milioni + 6 milioni = 119 milioni. minori entrate: 27 milioni. differenza: 92 milioni. Il Comune di Roma incassera' nel 2007 qualcosa come 92 milioni di euro, cioe' circa 180 miliardi di lire, di maggiori tasse. A questo si dovra' aggiungere l'aumento della tassa sui rifiuti e quella relativa alla rivalutazione degli estimi catastali. La giustificazione e' pronta: il Governo ha diminuito i versamenti e quindi si devono aumentare le tasse locali per continuare a fornire gli stessi servizi (!!!.). La domanda e' altrettanto pronta: se i Governi, nazionale e locale, sono della stessa coalizione politica, e' possibile coordinare il prelievo fiscale affinche' non ci si ritrovi nella situazione nella quale al cittadino contribuente viene dato con una mano e tolto con l'altra con in piu' gli interessi? Il Governo nazionale non fa ridere i poveri e quelli locali lo fanno piangere. Come risultato non c'e' male! OGM/CONSIGLIO UE. ANCORA UNA VOLTA SI ANTEPONE LA POLITICA DELLE FOBIE ALLA SCIENZA Mentre gli organi scientifici preposti alla valutazione della sicurezza alimentare (Efsa e la Fda) continuano a ripetere che alcuni Ogm non sono nocivi alla salute e che i divieti sono ormai da riconsiderare, ieri i ministri dell'Ambiente dei Paesi Ue hanno ancora una volta detto no. Ovvero, ancora una volta la politica -in questo caso quella professional-ambientalista, da cui proviene la gran parte dei ministri dell'Ambiente su cui spesso costruiscono una carriera- continua ad imporsi sulla scienza. In questo modo, si protegge la produzione europea a scapito di quella statunitense. Una mossa che puo' certamente portare dei benefici nell'immediato all'economia europea, ma che a lungo andare portera' un danno ben maggiore. Quando infatti queste nuove tecniche di coltivazione saranno adottate ed accettate –come prevedibile- da altri Paesi extraeuropei, i nostri produttori non avranno ne' la tecnologia ne' la conoscenza per poter competere. E questo danneggera' anche il consumatore europeo. Capiamo e comprendiamo che alimentare fobie sugli Ogm puo' combattere le multinazionali statunitensi, difendendo invece gli interessi delle multinazionali europee. Capiamo anche che sulle fobie si costruiscono illustri carriere politiche. Ma forse maggiore umilta' di fronte alla scienza e alle singole tecniche, ed una maggiore capacita' di distinguerle fra di loro senza considerarle tutte a priori il "Male", sarebbe opportuno da parte dei Governi europei. NO AL MONOPOLIO DI TELECOM ITALIA SULLA TELEFONIA FISSA. "ULTIMOMIGLIO.NEWS" NUOVA INIZIATIVA EDITORIALE DELL'ADUC E' operativa da oggi (21 febbraio) la nuova iniziative editoriale dell'Aduc, "UltimoMiglio.news". Accessibile dalla "homepage" del portale Internet dell'associazione (1), si articola in sei settori, tutti con aggiornamenti continui: - News. Italiane, europee ed internazionali. - Articoli. L'approfondimento e la riflessione. - Comunicati stampa. Le prese di posizione e i commenti dell'associazione sull'attualita'. - Lettere. I consumatori chiedono consigli e le nostre risposte. - Iniziative. Coinvolgendo i consumatori, si denuncia il malcostume e si stimola il legislatore. - Documenti. Leggi, norme, testi parlamentari: un supporto per meglio fruire di quanto pubblicato. Riportiamo l'editoriale di presentazione, a cura di Domenico Murrone, consigliere dell'Aduc e curatore di questa iniziativa: UltimoMiglio.news, notizie su telefonia e Internet. Informare per far convivere i milioni di utenti di questi servizi con le continue innovazioni tecnologiche e con operatori sempre piu' numerosi. Il mercato italiano, pero', e' condizionato dalla presenza massiccia dell'ex monopolista Telecom Italia. Un dominio negativo. E' un continuo susseguirsi di disagi per gli utenti e difficolta' per gli operatori concorrenti. UltimoMiglio.news prende il nome dall'elemento centrale del monopolio dell'ex azienda di Stato, il doppino di rame che porta nelle case e negli uffici il telefono fisso, e quindi la banda larga. Il nostro mercato -poco liberalizzato- e' lento nella diffusione dei nuovi servizi di telefonia fissa. Nella telefonia mobile, dove non esiste un predominio infrastrutturale di Telecom Italia (i ripetitori hanno diversi proprietari), l'Italia e' ai primi posti al mondo per numero di cellulari in proporzione alla popolazione. Al contrario, siamo agli ultimi posti in Europa per collegamenti a Internet con la banda larga. Di recente Governo e Authority hanno annunciato vari cambiamenti, a cominciare dalla disponibilita' della tecnologia Wimax, che permettera' di bypassare l'ultimo miglio Telecom Italia, con collegamenti senza fili per navigare ad alta velocita'. E' probabile, pero', che questi cambiamenti saranno solo piccole modifiche che non muteranno l'attuale mercato, e i consumatori continueranno ad essere carne da macello a cui rifilare servizi con costi occulti, assistenza inesistente e varie amenita' truffaldine. Pratiche messe in atto da tutti i gestori. Wind, Fastweb, Tiscali e Tele2 hanno ottimamente imitato Telecom Italia. Quest'ultimo, pero', controllando quasi l'80% del mercato, crea i maggiori danni. I problemi della telefonia italiana non si esauriscono nelle bollette gonfiate. Costi piu' rilevanti sono quelli "invisibili" del mancato sviluppo. I ritardi per la pessima gestione della rete incidono su tutto il sistema Paese: telelavoro e commercio elettronico sono quasi inesistenti. In questo contesto UltimoMiglio.news informera' e stimolera'. Un consumatore consapevole e' in grado di acquistare servizi che non siano -come ai tempi della Sip- elargiti al suddito. (1) indirizzo diretto: www.aduc.it/dyn/tlc E' CADUTO IL GOVERNO DELLE TASSE E' caduto il Governo delle tasse, quello che doveva far piangere i ricchi e che invece fa piangere i poveri. Vero e' che non si e' dimesso per le imposizioni, inutili e vessatorie che in altri tempi avrebbero provocato sommosse e rivoluzioni, ma su un documento di politica estera. Rimane il fatto che la politica economica del Governo si e' caratterizzata per incompetenza e incapacita': sbagliati i conti sul fabbisogno di spesa pubblica (da 66,5 a 35 miliardi), sbagliati i conti sulle entrate (37,1 miliardi in piu'), sbagliati le previsioni sul Pil (dall'1,6 al 2%), sbagliata la redistribuzione del carico fiscale (pochi a beneficiarne), svanito il cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori, sbagliati gli indici di settore per la lotta all'evasione fiscale, ecc. Risibili le dichiarazioni di vari ministri che attribuivano la manna piovuta dal cielo alla loro danza della pioggia. Un disastro che conforta il giudizio negativo dell'allora esaminatore universitario del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che fu bocciato all'esame di economia. E' probabile che ci sia un Prodi-bis e al nuovo governo chiediamo serieta'. Non 280 pagine di programma, dove ogni componente della coalizione ha trovato le sue ragioni, ma pochi punti programmatici da perseguire con determinazione, tra i quali la diminuzione delle tasse e il recupero dei 115 miliardi di evasione fiscale. Rincarano le tariffe ferroviarie Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=172328 TURISMO. IL NUOVO LOGO PRESENTATO DAL MINISTRO RUTELLI E' UN PO' TROPPO UGUALE A QUELLO DEL PARTITO SPAGNOLO "IZQUIERDA UNIDA" Il nuovo logo per il turismo italiano, presentato ieri dal ministro della Cultura Francesco Rutelli, e' efficace ed utile. Peccato che sia praticamente identico al logo del partito spagnolo della sinistra estrema Izquierda Unida: le "i" in stile "new courier", con il loro punto rosso, sono praticamente identiche; la lettera "t" del primo e' verde come la "u" del secondo, ed entrambe contrastano la solidita' delle "i" con lo stesso stile curvilineo; la didascalia "L'Italia lascia il segno" nel logo italiano ricalca per stile e posizionamento la didascalia spagnola "Izquierda Unida"; entrambi i loghi, infine, sono su sfondo bianco. Non sappiamo dire se e' stato consapevolmente copiato il logo spagnolo del partito comunista, o se invece la fantasia del grafico assunto da Rutelli sia affine a quella del collega iberico. Fatto sta che l'Italia si presentera' all'estero con un logo che per molti (specialmente per i potenziali turisti spagnoli) rappresenta una particolare teoria e pratica politica. FISCO E FINANZIARIA. AUTO: 76 MILIARDI DI TASSE 76 miliardi di tasse (1). E' quanto succhia (e' il caso di dirlo) il fisco, cioe' lo Stato dal mondo dell'auto, tra imposte e tasse sul carburante (32 miliardi), sui lubrificanti (0,9 mld), sull'acquisto vetture e manutenzione (14,8 mld), sui ricambi e pneumatici (2,4 mld), su autoradio e telefoni (0,4 mld), sui parcheggi (2,2 mld), sui pedaggi autostradali (1 mld), con l'imposta provinciale di trascrizione (1,2 mld), sulla tassa di possesso (5,6), sui diritti di motorizzazione, registrazione, concessioni governative (0,8 mld), sui premi Rc, furto e incendio (4,4 mld), sull'Irpef degli addetti al settore (10,1 mld). Il 25% delle entrate fiscali proviene dal settore auto!!! Nel corso degli ultimi decenni e' stata attuata una politica a favore del mezzo privato che ha "imposto" agli italiani di acquistare una o piu' vetture (41 miliardi per nuove auto nel 2006). Il sistema ferroviario e' allo sbando, quello delle metropolitane inesistente (40 km a Roma, 75 a Milano contro i 400 di Londra, i 146 di Berlino, i 108 di Stoccolma e i 102 di Barcellona). Sembra che ci sia stato un perverso accordo tra i nostri governanti e i produttori di auto: i primi si sono impegnati e non sviluppare un sistema di trasporto pubblico, i secondi a produrre e promuovere l'acquisto di auto che poi verranno tassate dai primi. Nell'accordo ci mettiamo anche l'industria petrolifera. Questo accordo e' tutt'ora vigente tant'e' che quando si vuole intervenire sulla rete ferroviaria, i costi e i tempi alla fine risultano triplicati rispetto alle previsioni; costi che gli utenti dovranno pagare con gli aumenti delle tariffe e attendere decenni per avere un servizio ragionevole. Il "Governo delle tasse", recentemente caduto, ha proseguito nell'andazzo e, dopo la recente sentenza della Corte di Giustizia europea che ha condannato l'Italia su questioni fiscali relativi alle auto, ha ritenuto opportuno, con la Finanziaria, diminuire le possibilita' di dedurre i costi delle autovetture. Della serie: prima di impongo l'auto poi la carico di tasse. Tanto chi sfugge? (1) Dati 2005. Anfia. PREZZI DELLA BENZINA. LE COSE CHE IL MINISTRO BERSANI NON DICE... TASSE E TASSE L'Agip ha comunicato l'aumento nei propri impianti del prezzo dei carburanti. Tutti si lamentano e spicca il ministro per lo Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani, che dice: "Le compagnie devono comprendere che se pur il Governo non ha possibilita' alcuna di intervenire sui prezzi del carburante, ha tuttavia gli occhi per vedere e la bocca per parlare e li usera'. Vedremo se l’Agip riterra' di dare spiegazioni su una manovra cosi' inusuale". Ma ci sono alcune cose che il nostro ministro non dice. L'Agip e' di proprieta' pubblica e controlla il 50% del mercato della distribuzione. Lo Stato, quindi, guadagnera' piu' soldi per l'aumento in se', ma guadagnera' piu' soldi anche per l'aumento del valore assoluto di quel 70% che e' la componente fiscale del prezzo dei carburanti alla pompa. Questo -a nostro avviso- significa che, visto che lo Stato e' quello che ci guadagna di piu', in assoluto e in percentuale, senza dover imporre alcun prezzo ai gestori (anche se in questo caso si tratterebbe di imporlo a se stesso...), oltre agli occhi e alla bocca rievocati da Bersani, il collega del nostro ministro all'Economia potrebbe usare le mani e vergare una disposizione con cui, per esempio, l'imposizione fiscale fosse portata al livello dell'Iva ordinaria. Sapra' e vorra' Bersani suggerirlo a Padoa Schioppa? CASSAZIONE: LEGITTIMO IMPORRE UNA CURA SANITARIA. VIOLATA LA COSTITUZIONE? Con la sentenza n. 4211, la Terza sezione civile della Corte di Cassazione ha stabilito che, anche se sono esplicitamente rifiutate dal paziente prima di essere anestetizzato e operato, il medico puo' procedere con terapie d'emergenza salvavita in seguito a successive complicazioni nel corso di un intervento chirurgico. Il fatto, risalente al 1990, riguarda un testimone di Geova sottoposto a trasfusione sanguigna nonostante l'avesse esplicitamente rifiutata prima di entrare in sala operatoria. Questa sentenza rappresenta uno dei piu' efficaci attacchi alla liberta' terapeutica e alla liberta' individuale, principi protetti dalla Costituzione (artt. 13 e 32). Secondo la Cassazione, nel momento in cui il paziente entra in sala operatoria –solitamente anestetizzato- non ha piu' alcun valore la volonta' da lui espressa qualche minuto prima, in quanto non piu' attuale. Inoltre, la Cassazione riconosce ai medici il diritto di interpretare la vera e nascosta volonta' del paziente (ha detto "no", ma sicuramente voleva dire "si'"). La Cassazione non e' nuova a sentenze che affermano il principio paternalistico e autoritario secondo cui lo Stato ha la capacita' di interpretare la volonta' dei suoi cittadini meglio dei cittadini stessi. Ricordiamo la celeberrima sentenza secondo cui una donna che porta i jeans non puo' essere violentata: anche se dice "no" al suo carnefice, in realta', togliendosi i pantaloni, da' il proprio consenso allo stupro. Queste aberranti sentenze sono il frutto della modalita' di composizione delle piu' alte corti del Paese, basata sull'anzianita'. Nella Corte Costituzionale, ad esempio, l'eta' media e' di 70 anni, e dei suoi 13 membri solo uno e' donna. Le nostre alte corti sono quindi composte piu' che altro da uomini anziani, ovvero da coloro che rappresentano la fascia piu' conservatrice della popolazione, sia dal punto di vista culturale che di orientamento giurisprudenziale. Fino a quando non cambiera' il modo in cui si fa carriera in magistratura, i cittadini dovranno continuare a subire sentenze come queste. TELEFONIA E GIUSTIZIA. I CORECOM SONO IGNORANTI? I CASI DI UMBRIA E PUGLIA I Corecom sono ignoranti? Di fatto diffondono notizie false o incomplete, che non aiutano gli utenti nei contenziosi con i gestori telefonici. Negli ultimi tempi la palma dei "migliori" va ai Comitati regionali per le comunicazioni della Puglia e dell'Umbria. Ai Comitati regionali per le comunicazioni e' affidato il compito di tentare una conciliazione tra utenti e societa' telefoniche in caso di controversia (linee che non funzionano, bollette gonfiate, mancate attivazioni o attivazioni non richieste, ecc.). Un tentativo obbligatorio, inutile e dannoso per i consumatori (1). A cio' si aggiunga la cattiva informazione dei responsabili del servizio. Luciano Moretti, presidente del Corecom umbro, il 20 febbraio 2007 ha annunciato alla stampa regionale l'apertura di uno sportello per le conciliazioni a Terni. La felicita' di dare questa buona notizia lo ha portato a strafare. Anzi a stradire: la conciliazione e' uno strumento alternativo a quello giudiziario. Purtroppo, non e' alternativo per nulla. La conciliazione presso un organismo non giurisdizionale come il Corecom e' obbligatorio. Per intendersi: se Telecom addebita illegittimamente 500 euro in bolletta e rifiuta il rimborso, non si puo' andare direttamente da giudice di pace o in tribunale, ma devo passare obbligatoriamente dal Corecom. Il Corecom Puglia ha fatto di meglio. Il 31 gennaio 2007, veniva annunciata l'attivazione del servizio di conciliazione presso la sede di Bari. Il comunicato, fra l'altro, dice: in caso di mancato accordo tra le parti il Corecom attiva una seconda fase, che rimanda all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni la soluzione della controversia. C'e' un piccolo particolare: questa Autorita' (Agcom) ha una sola sede a Napoli, per cui, anziche' comunicare agli utenti che -esperito inutilmente il tentativo di conciliazione obbligatoria- l'utente puo' presentare istanza al giudice di pace della propria zona, il Corecom comunica che la procedura continuera' a Napoli a cui si dovra' presentare lui stesso, un suo legale o una persona delegata. Quindi, lo sfortunato utente di Otranto, in provincia di Lecce, che per adire il Corecom si dovra' sorbire un viaggio a Bari (circa 4 ore in treno), fallita la conciliazione, dovrebbe recarsi a Napoli, attraversando gli Appennini (almeno 8 ore di treno). Senza commenti... (1) Contese con societa' tlc. Abolire l'obbligo di conciliazione: serve solo a far guadagnare soldi ai gestori: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=163950 PELI SUPERFLUI. CON DUE TE' AL GIORNO SCOMPAIONO Bere due tazze di te' alla menta al giorno potrebbe aiutare le donne ad eliminare la peluria dal corpo. La terapia riguarda le signore che hanno un'eccessiva peluria nel viso, sul petto e in corrispondenza dello stomaco. La notizia arriva dall'Università di Demirel di Isparta (Turchia) ed e' pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research (1). La diffusione della peluria e' dovuta a livelli troppo alti di ormoni androgeni (maschili), come testosterone e androstenedione: l'assunzione di te' alla menta ne ridurrebbe la quantita'. Il team di scienziati ha analizzato gli effetti della menta estratta dalla Mentha spicata Labiatae, verificando una diminuzione della peluria. Effetti negativi, invece, sugli uomini perche' il te' alla menta, diminuendo gli ormoni androgeni, ne abbassa la libido. (1) http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/jhome/12567 I peli superflui spariscono con due te' al giorno Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=172899 IL CARCIOFO. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Di questa pianta ricordiamo sia la pubblicita' di un liquore, il Cynar, che prometteva di combattere il "logorio della vita moderna" sia l'attribuzione del termine "carciofo" a persona non particolarmente brillante. Vediamo di capirne i motivi. Il carciofo grazie al suo principio attivo, la cinarina, stimola la produzione della bile, che facilita la digestione dei grassi e agisce sui reni, facilitando il drenaggio delle tossine. Inoltre, abbassa il colesterolo, percio' e' un ortaggio molto indicato per chi soffre di iper-colesterolemia. Lo stress quotidiano altera la funzionalita' epatica e intestinale e un tonificante naturale non puo' che far bene, meglio se assunto direttamente dalla pianta perche' il liquore per il suo contenuto alcolico non e' il rimedio migliore. La cinarina e' tremolabile (si degrada con il calore) per cui e' consigliabile mangiare l'ortaggio crudo. Il carciofo: * rapportato al costo e' caro, infatti, circa il 65% del prodotto viene scartato; * ha uno scarso apporto calorico; * e' povero di vitamine; * e' ricco in potassio e ferro (poco utilizzabile); * e' ricco di fibra alimentare, cellulosa non assimilabile, che favorisce il transito intestinale. Insomma il carciofo vale poco dal punto di vista alimentare e questo ne giustifica il nome attribuito a persona, come detto, non particolarmente brillante. Del carciofo ne esistono tante varieta', disponibili sul mercato in periodi diversi dell'anno. Per essere sicuri della freschezza occorre scegliere carciofi con foglie dure e lucide, che si spezzino facilmente e in cima siano ben serrate l'una contro l'altra. Un particolare curioso: sembra che la cinarina stimoli i ricettori dei sapori dolci nelle papille gustative della lingua, di conseguenza il cibo acquista un sapore dolce. I carciofi, infine, per il loro alto contenuto di ferro, lasciano in bocca un sapore quasi metallico ed e' quindi difficile abbinarvi un vino. ACQUISTO LEGALE DI OPPIO AFGHANO PER FARNE MORFINA? LA CAMERA DECIDE DI LASCIARLO IN MANO AI NARCOTRAFFICANTI CHE' CONTINUINO A PRODURRE EROINA! Intervento dell'on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno Ieri sera (26 febbraio) la Commissione Affari Sociali nell'esprimere parere sul disegno di legge n. 2193 per il finanziamento della partecipazione italiana a missioni umanitarie e internazionali, ha rispedito il testo alla Commissione Esteri chiedendo la soppressione di una parte del primo articolo in cui testualmente era inserita una previsione per cui gli interventi di cooperazione in Afghanistan, Sudan e Libano venivano finalizzati alla realizzazione di iniziative destinate, tra l'altro, al sostegno dello sviluppo socio-sanitario in favore delle fasce piu' deboli della popolazione, "anche attraverso la proposta alle competenti Agenzie delle Nazioni Unite di una iniziativa sperimentale per l'acquisizione parziale della produzione afgana di oppio a fini terapeutici da parte dell'industria farmaceutica internazionale". Con la mia astensione e quella di Lucio Barani (Nuovo Psi), maggioranza e opposizione hanno votato a favore del parere del relatore, chiedendo la soppressione di questa proposta, anche se con diverse valutazioni di merito e di metodo. (1) Peccato! Una occasione persa per iniziare a cambiare le strategie a livello internazionale per combattere le piantagioni illegali. Allo stato, la proposta del relatore e della maggioranza e' di trasformare questa richiesta in un ordine del giorno, che e' cosa ben diversa dall'essere un articolo di legge. Gli ultimi dati Onu su coltivazioni di papavero e produzione nel 2006, parlano di oltre 6.100 tonnellate di oppio (+49% rispetto al 2005). Non e' forse urgente intervenire per frenare l'inondazione di eroina nei mercati occidentali? La proposta ufficialmente formalizzata dal ministro Emma Bonino dopo la missione dell'Ue in Afghanistan per le elezioni del 2005 e lanciata dall'ong Senlis Council, e' per far emergere dall'illegalita' quasi la meta' del Pil afgano (2). Sostenuta anche dal ministro dell'Interno Giuliano Amato in occasione del G8 di Mosca lo scorso giugno (3), aveva registrato anche il favore della Croce Rossa che con l'Ong Senlis Council avevano rivolto un appello ai Governi per "ridurre il dolore e la sofferenza nel mondo" e per "aiutare l'Afghanistan a sviluppare l'industria e il commercio di cui ha disperatamente bisogno" (4). Lo scorso 19 luglio 2006 la Camera aveva approvato una mozione che impegnava il Governo ad elaborare un piano efficace di riconversione delle colture di oppio in Afghanistan, anche ai fini di una loro parziale utilizzazione per le terapie del dolore. Un appello da raccogliere e da rilanciare, unica possibilita' perche' si possa creare uno Stato di diritto e rimediare al paradosso che vede un Paese pieno di papavero da oppio e completamente sprovvisto di farmaci, tanto che le operazioni chirurgiche vengono realizzate senza anestesia. (1) A questo indirizzo il resoconto della seduta della XII Commissione: http://www.camera.it/_dati/lavori/bollet/chiscobollt.asp?content =/_dati/leg15/lavori/bollet/framedin.asp?percboll=/_dati/leg15 /lavori/bollet/200702/0226/html/12 (2) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15349 (3) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15022 (4) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15384 PRODOTTI FINANZIARI STRUTTURATI. UN MILIONE DI EURO IN PALIO PER CHI SPIEGA IN PAROLE SEMPLICI COME SI FORMANO LE CEDOLE Tante volte abbiamo parlato dei meccanismi dei prodotti strutturati che sono studiati apposta per non far capire niente al cliente e per ridurre al minimo le possibilita' che possa guadagnare il giusto. Leggendo la nota informativa di una tipica polizza "fregatur-linked" ci siamo imbattuti nel seguente meccanismo di calcolo delle cedole: "Per i successivi tre periodi di riferimento la cedola sara' pari al 200% del valore assoluto della media aritmetica delle variazioni percentuali fatte registrare dal Fattore di Indicizzazione del Parametro di Riferimento". Il cliente, quindi, e' informato (si fa per dire) che l'importo della cedola viene determinato in base: 1) Al 200% 2) del valore assoluto 3) della media aritmetica 4) delle variazioni percentuali fatte registrare 5) dal Fattore di Indicizzazione 6) del Parametro di Riferimento Ci piacerebbe incontrare anche uno solo degli acquirenti di quella polizza che sia in grado di spiegare in parole povere il meccanismo con cui si formano le cedole. Mettiamo in palio un milione di euro! Come si puo' accettare una clausola del genere, di cui per forza non si e' capito niente di niente? Eppure questi prodotti sono venduti a tappeto. Misteri dell'italico risparmiatore... FS: GARE TAV, RITARDO DI 16 ANNI Il Governo ha deciso la revoca degli appalti Tav per la Milano-Genova, Milano-Verona e Verona-Padova. L'appalto era stato "affidato", senza gara, ad un gruppo di societa' nel lontano 1991. Sono passati, quindi, ben 16 anni e nulla e' successo nel frattempo, il che significa che le tratte in questione non sono state realizzate. Sull'argomento eravamo gia' intervenuti nel 2002 (1) quando il governo Berlusconi decise di riaffidare ai general contractor la progettazione esecutiva e la realizzazione delle tratte in questione che erano state revocate dal governo precedente. Ora siamo daccapo. Riusciremo a vedere la realizzazione di queste opere? Ne dubitiamo. Certo e' che la decisione di ricorrere agli affidamenti appare in contrasto con le norme comunitarie in materia di appalti pubblici, che impongono l'obbligo di gara, nonche' con i principi a tutela della concorrenza. Il solito pasticcio all'italiana. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=39601 DROGA: RAPPORTO INCB. LA FOTOGRAFIA DI UNA REALTA' DISASTROSA CAUSATA DAI MEDESIMI TRATTATI CHE L'INCB DIFENDE Intervento dell'on Donatella Poretti della Rosa nel Pugno Il rapporto dell'International Narcotic Control Board (Incb) presentato oggi a Roma, e' proprio lo specchio della realta'. Ci descrive nei particolari i guasti provocati dall'illegalita' delle droghe, in rapporto ad esseri umani che fanno di tutto per soddisfare la loro esigenza di sostanze che alterino il loro status standard. Ed e' anche la fotografia di come le norme e i trattati internazionali in vigore siano inadeguati a far fronte all'emergenza dilagante di un fenomeno inarrestabile. L'Incb dice: - e' Internet il luogo privilegiato per l'informazione e la conoscenza di tutto cio' che possa servire a "sballarsi". La scoperta dell'acqua calda. Un tempo erano i corrieri a cavallo, poi fu il telefono ed oggi non potrebbe essere altrimenti che Internet... domani le astronavi e la smaterializzazione degli oggetti attraverso onde magnetiche o simili? - i farmaci legali, a parte la cannabis, sono piu' consumati delle altre droghe. Stimolanti, sedativi, farmaci antipanico e tranquillanti, in Usa sono piu' consumati che cocaina, eroina, metanfetamine. Non e' l'umano che ha scava pozzi sempre piu' profondi e in luoghi sempre piu' impervi per procurarsi un elemento indispensabile come l'acqua? Perche' non dovrebbe ingegnarsi altrettanto su elementi per la ricerca del proprio piacere, evitando anche di rischiare giudizialmente? - le stanze del buco non servono e sono dannose. Come potrebbe l'Incb dire altrimenti, visto che i propri riferimenti sono quei trattati internazionali che impongono legislazioni punizioniste a tutti i Paesi; trattati contestati proprio da chi, mettendo in atto le stanze del buco e in genere politiche di riduzione del danno, ottiene risultati positivi da queste stanze: meno delinquenza, piu' sanita'. Tutto il rapporto dell'Incb, infine, e' basato sul fatto che il fenomeno droga e' in aumento, fuori controllo se non da parte delle delinquenze organizzate, con mercati come quello europeo che divengono secondi a quello Usa per il consumo di cocaina. E con l'Afghanistan dove, nonostante la presenza di forze militari da anni, le colture di oppio sono in aumento; mentre la Camera italiana ha deciso di non affrontare direttamente con una legge la conversione di parte di queste colture, da fornitrici di eroina per i narcotrafficanti a mercato legale per la produzione di morfina (1). Proprio una fotografia della realta' con una grande pecca: non voler mettere in discussione quei trattati e quelle norme la cui applicazione e' causa di tutto cio' che e' stato descritto. E l'Italia del governo di Romano Prodi? Per ora ha deciso di tenersi la legge Fini-Giovanardi e non guardare (se non a parole fino ad oggi) alle esperienze spagnole, svizzere e britanniche. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=172994 ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi NEL DESERTO PER TROVARE LA PROPRIA INTEREZZA Otto giorni fa, nella cristianita' occidentale, e' cominciata la Quaresima, che intende preparare alla celebrazione della memoria della morte e resurrezione di Gesu' di Nazaret, ricordando i 40 giorni che egli trascorse nel deserto prima di iniziare la vita pubblica. Tre sono le narrazioni evangeliche di questo evento e tutte affascinanti e dense di spunti di riflessione importanti proprio per la vita personale e al di la' del fatto di "credere" o di "non credere", come, del resto, secondo me, puo' accadere anche per un brano dell'Odissea di Omero o dell'Antigone di Sofocle. Il racconto piu' essenziale, praticamente telegrafico, dell'evento e' quello di Marco, il piu' antico degli evangelisti, al quale il teologo tedesco Eugen Drewermann dedica una riflessione, tutt'altro che telegrafica, che tuttavia desidero partecipare e dedicare a chi legge queste note, sia perche' mi sembra che l'autore affronti un tema molto importante della psicologia umana, sia perche' questo saggio fa capire bene che cosa significa quell'interpretazione della Bibbia alla luce della psicologia del profondo, che Drewermann sta proponendo da molti anni e che ha anche sistematizzato in diversi suoi approfonditi studi. Propongo il testo integralmente, con la sola esclusione dell'ultimissima parte, che e' un discorso piu' tecnico, fra teologi. Ho cercato di "vivacizzare" visivamente il lungo pezzo, mettendo in grassetto quelli che per me sono i punti chiave, e ci tengo a precisare che queste sottolineature non sono nel testo originale, mentre ci sono le virgolettature e i corsivi. Ecco, dunque, col gentile permesso della Casa editrice Queriniana (http://www.queriniana.it) il capitolo "Mc 1,12-13: Nel deserto e nella vicinanza di Dio: in armonia con le fiere e con gli angeli", tratto da: EUGEN DREWERMANN, Il vangelo di Marco (Immagini di redenzione), trad. di A. Laldi, Queriniana, Brescia, 1994, pp. 124-140. Il brano del Vangelo di Marco (Mc 1,12-13): "Subito dopo lo Spirito lo spinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e li angeli lo servivano". Il commento di Eugen Drewermann: Meno una persona va d'accordo con se stessa, piu' si sforzera' di fuggire da se stessa. Per questo, dappertutto troviamo che sono proprio le persone piu' scisse e piu' scontente di se' a impegnarsi a dimostrare che le situazioni in cui vivono vanno riformate e che le persone che hanno intorno devono cambiare; e intanto elaborano programmi di cambiamento del "sistema" esistente che a loro risulta insopportabile. Tutto questo affaccendarsi non ha mai prodotto risultati positivi degni di nota; a dire il vero, somiglia maledettamente al gioco dell'uomo nero, in cui la carta perdente non viene mai eliminata dal gioco, limitandosi semmai a cambiare di mano. Chi intenda adoperarsi seriamente a districare un qualunque problema della vita umana non puo' esimersi dal cominciare non dagli altri, ma da se stesso, andando a guardare nel proprio cuore se tutto e' in ordine (cfr. Mt 7,3.5); e viceversa: potra' dire qualcosa di giusto solo chi abbia imparato a fare un po' d'ordine in se stesso. La cosa piu' difficile nella nostra vita e' percio' anche quella piu' necessaria: smettere di fuggire verso gli altri e accettare il momento inesorabile e tremendo della solitudine, che e' l'unico in cui ci possiamo trovare faccia a faccia con noi stessi, senza finzioni e diversioni. Per imparare a conoscere la verita' della nostra vita, le voci degli altri devono essere messe a tacere. Quello che e' determinante non e' cio' che gli altri pensano e consigliano, lodano e criticano, ma cio' che si trova veramente dentro di noi. Il 'deserto', in cui Gesu' entra immediatamente prima dell'inizio della vita pubblica, e' proprio questo spazio in cui e' possibile ritirarsi per prendere le distanze da ogni azione e giudizio altrui. Gesu' ci si deve evidentemente recare "sospinto dallo Spirito", come sottolinea la Scrittura. Infatti e' una legge dello spirito che chi non abbia ancora trovato se stesso non possa neppure trovare la via per arrivare all'altro; sara' piu' facile che invada l'altro con le sue angosce e i suoi conflitti irrisolti e non potra' fare ne' ricevere niente di autentico. Anche quando il discorso riguarda Dio, chi non e' arrivato a se stesso, ne dara' un'immagine deformata come quella di una figura riflessa in uno specchio mal levigato. Soltanto chi ha imparato una volta per tutte a relativizzare quello che gli altri gli dicono, quello che egli e' o potrebbe essere agli occhi degli altri e come gli altri si rapportano a lui, acquista l'indipendenza e la liberta' per essere autentico. E c'e' bisogno di un momento del genere, un momento in cui la persona si presenta al cospetto del suo creatore completamente da sola, lontana da ogni intromissione altrui e da ogni rispetto umano. La parola 'deserto' e' molto appropriata per indicare questo spazio in cui si puo' vivere con naturalezza e liberta'; infatti qui non conta piu' nient'altro che la propria vita al cospetto del proprio Dio. Le antiche profezie pensavano che Israele, durante i cinquecento anni di monarchia, avesse smarrito sempre di piu' la verita' di se' e della sua vocazione a causa di compromessi accettati sostanzialmente per pigrizia e rispetto umano; bisognava, dunque, che Dio gli riprendesse tutto, il regno, la terra, la citta' santa (cfr. Ger 2,4-9), bisognava che tornasse un'altra volta nella solitudine e nel deserto per ritrovare la sua autenticita' sotto la guida del suo Dio. In effetti, al tempo di Gesu' esisteva il gruppo degli Esseni, che attendevano, nella zona montuosa del deserto di Qumran, la venuta del Messia; anche Giovanni Battista sembra aver fatto parte in certo qual modo di questo ambiente. Ma il 'deserto', di cui si tratta qui non e' un paesaggio o una scena di memorie storiche; esso rappresenta, invece, il vuoto e la liberta' interiori; non si tratta percio' neppure d'Israele, si tratta piuttosto di una legge a cui, peraltro, anche Israele deve sottostare in origine, e che recita: soltanto chi non ha niente da perdere acquista il coraggio della verita'. O meglio, in realta', non sarebbe il caso di parlare di coraggio, perche', quando Marco sottolinea esplicitamente che Gesu' viene sospinto dallo Spirito di Dio nel 'deserto', lo fa evidentemente per dire che non possiamo sceglierci da noi tempo e luogo della sosta nel deserto. Non e' una cosa da fissare in anticipo, come se fosse la seduta di un training, e, anzi, non le va data neppure una motivazione psicologica. A dire il vero, dal punto di vista psicologico non esiste forse niente di piu' augurabile che venire messi, ad un certo momento, di fronte a se stessi senza orpelli, ma non e' una cosa che si puo' forzare. Si presenta quando e' matura, e non siamo noi a recarci in questo genere di 'deserto'; ma, come dice Marco, in questi spazi decisivi dell'esistenza ci veniamo "sospinti". E' per questo che non si puo' neppure parlare di "coraggio" o di 'decisione'. Non ha senso dire: "Non devi avere paura di te", quando abbiamo paura di noi stessi e soprattutto quando solo per paura di noi abbiamo evitato fino a quel momento di conoscerci. Con tutta la migliore buona volonta' non e' possibile sapere se non ci sia davvero motivo di avere paura di se stessi. Soltanto quando si puo' avere, in qualche modo, fiducia di essere accettati in una maniera assoluta, a prescindere da quello che abbiamo dentro, e' possibile, costi quel che costi, recarci in questo deserto della verita' senza riserve. Non e' col coraggioso eroismo, ma solo con una fiducia aperta alla guida interiore di Dio che si puo' sostenere questo spazio del silenzio e della solitudine con se stessi. Chi non viene letteralmente 'sospinto' nel deserto 'dallo Spirito', o si limita a essere un frettoloso turista nella terra di nessuno dell'anima o si rovina con la sua stessa presunzione. In un modo o in un altro non ottiene niente. Ma cosa succede se uno intraprende il cammino nel proprio intimo con sincera fiducia -ecco che tutto retrocede davanti a lui, il mondo che gli e' familiare, con i suoi legami e i suoi doveri, perde la sua presa, tutto quell'interrogarsi sullo scopo e l'utilita' delle cose perde d'importanza, e resta soltanto una domanda: chi sono io in realta'? -che succede allora? "Stava con le fiere", dice la Scrittura in questo passo, "e gli angeli lo servivano". Ma cos'e' l'incontro col mondo delle 'fiere'? Questa immagine e' stata sempre interpretata nel senso delle antiche profezie, dicendo che qui diventa realta' la promessa messianica, l'armonia dell'essere umano con la creazione; come un tempo, nel paradiso, il genere umano si sentiva in armonia con tutta la creazione, cosi' il mondo appare, qui, in Cristo, di nuovo come era prima della caduta e come specialmente Isaia l'aveva profetizzato per la fine dei tempi (Is 11,6-9; 65,25). Inoltre troverebbe realizzazione quanto fa sperare il libro di Giobbe (Gb 5,22-23) a chi si mantiene fedele a Dio: "Della rovina e della fame ti riderai, ne' temerai le bestie selvatiche; con le pietre del campo avrai un patto e le bestie selvatiche saranno in pace con te". Queste citazioni della Scrittura sono ovviamente pertinenti sotto il profilo formale, ma non forniscono spiegazioni sul significato intrinseco di tali immagini mitiche. Il mondo, che Dio ha fatto, e' com'e'; se la persona lo sperimenta come unita' o lo percepisce come contraddizione e scissione, dipende da chi e' e com'e' in se stessa quella persona. Una persona deve essere in armonia con se stessa, se vuole vedere, come dice Isaia, il 'leone' giacere in pace accanto all''agnello'. E' del tutto evidente che in queste immagini non si tratta di una armonia con la natura esterna; infatti essa, come insieme di dati oggettivi, e' del tutto indipendente dall'uomo. Si tratta unicamente dell'essere umano, come egli puo' o non puo' essere in accordo con la 'natura animale' che ha in se'. Le 'fiere', dunque, nel vangelo di Marco, come nelle antiche profezie, non rappresentano affatto entita' della natura esterna, ma sono soltanto simboli dell'anima umana. Ed e', di conseguenza, sul piano simbolico che va cercato e trovato il loro significato, e non nella ripetizione esteriore di mitemi storici. Nei miti e nelle fiabe dei popoli, prima di partire per liberare il mondo da draghi e demoni, gli eroi entrano sempre in contatto con ogni genere di animali, e se li conquistano come alleati, trattandoli bene e risparmiando loro la vita. E' noto, ad esempio, il racconto dei 'due fratelli', che e' diffuso in tutto il mondo, ma che, nella raccolta dei fratelli Grimm, e' proposto in una versione splendida. In questo racconto, ancor prima che i due fratelli comincino ad agire nel mondo, si uniscono a loro sei coppie di animali che piu' tardi aiutano uno dei due a uccidere un drago a sette teste che pretende che gli sia offerta una vergine illibata. Per salvare l''anima', che le fiabe amano rappresentare come una vergine, e' evidentemente indispensabile l'alleanza con gli animali. -In modo perfettamente analogo, cosi' e' lecito presumere sul piano psicologico, sara' da intendere anche l'immagine che ci mostra Gesu' nel deserto in compagnia delle fiere, immediatamente prima dell'inizio della vita pubblica per la redenzione dell'umanita'. Una cosa comunque si puo' dire con certezza: una delle prove piu' terribili per una persona e' quella di avvedersi dell'animalesco nella propria natura, senza eliminarlo. Seguendo una tradizione posteriore, gli evangelisti Matteo e Luca trasformano tutta la scena nel deserto in un incontro col diavolo. In un certo senso, la loro descrizione e' piu' articolata sul piano delle idee, ma anche piu' facile da capire. Infatti, riguardo al diavolo basta dire: "Vattene, Satana!" (Mt 4,10). Al contrario, l''animale' che e' nell'uomo non e' in se' gia' cattivo o diabolico, e tutta l'abilita' consiste proprio non nel cacciarlo o ucciderlo, ma nel lasciarlo in vita e utilizzarlo. Il problema percio' e' che cosa renda tanto difficoltoso ammettere nella vita della persona la componente 'animalesca' e come sia eventualmente superabile questa resistenza alla possibilita' di una integrazione superiore. La prima difficolta' nel rapporto con la propria 'natura animale' sta gia' nel riconoscere che dietro la maschera dell'umanita' possano essere in agguato impulsi bestiali; infatti, constatare una cosa del genere sconvolge tutta la soddisfazione superficiale che uno ha di se stesso. E' una cosa che preferiremmo nascondere nel modo piu' assoluto a chiunque altro, e non solo; non riusciremo a confessarla neppure a noi stessi se non quando siamo davvero soli con noi stessi come lo era Gesu' nel deserto. Se ci vogliamo fare un'idea di come funziona la contestazione che la natura animale di fondo fa all'umanita' di superficie dell'individuo, possiamo, pensando proprio all'inizio della vita pubblica di Gesu', riflettere sull'ambivalenza che, a prescindere dal suo scopo, presenta ogni azione vista dall'esterno. Vuoi andare dalla gente e parlarle di Dio? -E chi te lo garantisce? Non e' invece che vorrai soltanto soddisfare la tua ambizione e metterti al centro dell'interesse della gente? Probabilmente vuoi solo soddisfare la brama di potere dell'animale che e' in te e, allora, osi chiamare Dio la tua ambizione? Vuoi annunciare alla gente la vicinanza di Dio e predicarle il perdono e l'amore? -Non e', per caso, che vorrai soddisfare in realta' il tuo personale desiderio di amore nei tuoi ascoltatori e ambisci a ottenere il loro favore e la loro approvazione? Non puo' essere che tu voglia semplicemente appagare il tuo estremo bisogno di amore mascherandolo da amore per il prossimo? Pretendi di denunciare pubblicamente ingiustizia e ipocrisia, fariseismo e presunzione? -Ma che ne diresti se in realta' tu volessi solo sfogare la tua aggressivita' primitiva? -E non sarebbe possibile che dietro ciascuna delle tue intenzioni, che presenti come buone e nobili, ci fosse al contempo un altro impulso brutale e bestiale? Non puo' essere che, in generale, nella nostra capacita' di compassione si celi una connivenza appena dissimulata con la crudelta'? Che non sappiamo provare amore, senza il segreto desiderio di possesso, appropriazione e sadico annientamento? Che non riusciamo a provare entusiasmo e stima, senza essere capaci contemporaneamente di disprezzare e di calpestare gli altri? Che non possiamo dire di si', senza insieme negarci, e che non siamo capaci di dare aiuto, senza una certa intima soddisfazione narcisistica? E ora, tirando le somme: come ci sentiremo se tutto cio' non fosse solo una speculazione ipotetica, ma rappresentasse regolarmente e senza fallo la realta'? -Un filantropo sarebbe alla disperazione! Gli umanisti e i moralisti di tutti i secoli hanno infatti invitato anche con molta enfasi a dichiarare guerra all''animale nell'uomo' per cacciarlo e reprimerlo ovunque si trovi. Gli ideali umani venivano chiamati in campo come bellicose potenze del cielo a vincere e a distruggere l''animale' nell'essere umano, come fa l'arcangelo Michele col diavolo o come, nei miti dei popoli, l'aquila con il serpente. Ma se identifichiamo il retaggio biologico animale presente nell'essere umano con il male metafisico, col diavolo, allora le distese del cielo degli alti ideali non saranno piu' popolate di spiriti soccorrevoli, ma di una schiera di arpie che si precipiteranno sull'uomo come su carne sacrificale che viene gettata loro in pasto. Se l'istinto, l'animalesco nell'uomo, come ha insegnato Immanuel Kant, e' davvero il "male radicale", ecco che tutti gli ideali etici e le potenze dello spirito non potranno che essere inesorabili, mortali antagoniste dell'essere umano, e la dissociazione assoluta dell'uomo e' la conseguenza diretta e ineliminabile di questa mentalita'. Accade senz'altro che molti, per timore della propria depravazione animalesca, si diano alla fuga rifugiandosi in ideali angelici; ma, diversamente da quanto succede nel vangelo, gli 'angeli', in questa circostanza, non si rivelano piu' come potenze servizievoli, ma si tramutano immediatamente in crudeli aguzzini. Per l'orrore di essere un animale, questi ideali costringono gli esseri umani a vivere come angeli e pretendono da loro che non si accettino prima di essere riusciti a soffocare la 'natura animale' che hanno in se'. In realta', cosi' facendo, sottopongono la psiche umana a un circolo vizioso che non ha fine. Una persona non puo' vivere con l'obbligo di essere un angelo e, per uccidere in se' l''animale', dovrebbe annientare contemporaneamente se stessa. La sua volonta' di vivere e' quindi cio' che cerca di scuotersi di dosso la tirannia degli 'angeli', per trovare rifugio nel tepore animalesco delle 'bestie'. Ma anche questo non le e' concesso. Ecco che la discesa nella parte animale le ripugna subito come qualcosa di indegno e di offensivo, e torna a desiderare di librarsi nelle pure altezze. E cosi', la persona continua a volteggiare in questo cerchio, perennemente rimbalzata fra la bestia e l'angelo, fra il disprezzo di se' e la pretesa della perfezione, ora mostro, poi puro spirito, sempre uno dei due, ma in realta' nessuno dei due. Se da' retta allo splendido isolamento dei suoi ideali, le sue pulsioni naturali le appaiono brute fiere volgari e, per pura angoscia nei confronti della minaccia che rappresentano, e' costretta a fuggire. Ma non appena si paralizzano quelle sue forze che aveva artificiosamente spinte in alto, la persona si abbandona un'altra volta alle potenze dell'inconscio e fa subito con autentica bramosia proprio quello che poco prima voleva assolutamente evitare. Ancora una volta i suoi ideali e i suoi principii le appaiono come odiosi spiriti vendicativi che la torturano con idee di punizione e di condanna e che non la lasciano in pace neppure nel regno degli 'animali'. In discordia con se stessa, una persona del genere abita inevitabilmente un mondo pieno di bestie feroci e di apocalittiche schiere di spiriti, ed e' ridotta a essere una palla nelle mani del suo Es e del suo Super-Io, impotente, in balia di se stessa e quasi morendo di paura, perpetuamente rimbalzata, come una pallina da ping-pong, fra i due estremi della sua psiche. Per uscire da questa oscillazione della dialettica psichica, c'e' bisogno di avere fiducia nella bonta' dell''animale', una fiducia che non trova giustificazione sul piano umano. Immediatamente prima che Gesu' fosse sospinto nel deserto, al momento del suo battesimo nel Giordano, stando alla testimonianza del vangelo di Marco, il cielo si apri', e lo Spirito di Dio scese su di lui mentre una voce diceva: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto" (Mc 1,11). Anche queste parole vengono spiegate di solito rifacendosi alle profezie di Isaia (42,1; cfr. Ger 31,20; Sal 2,7) sulla 'messianita'' di Gesu', cosa anche questa perfettamente corretta dal punto di vista della storia delle religioni. Ma ancora una volta sembra che l'esperienza della 'figliolanza divina' possieda prima di ogni altra cosa un significato in se', che bisognerebbe comunicare psicologicamente. Quando, ad esempio, gli Egizi parlavano del faraone come del 'figlio di dio', lo chiamavano anche "colui che unisce i due paesi", e oggi sappiamo che non si riferivano a un potere politico esteriore, ma, a quanto pare, usavano questa formula come immagine archetipica. Una persona regale, un figlio del sole, era per gli Egizi qualcuno che aveva 'unito' in se' 'sopra' e 'sotto', spirito e istinto, conscio e inconscio, e che, essendo unito con se stesso, si insediava sul trono della propria vita come una creatura della luce, sovrana e libera come il vento. Spesso nel Nuovo Testamento l'idea del 'Figlio di Dio' o del 'Messia' trapassa nell'immagine del 'Figlio dell'uomo', e lo stesso Gesu' designa se stesso soltanto in questo modo. L'espressione 'Figlio dell'uomo' descrive l'essenza dell'uomo quale e' o dovrebbe essere, in ultima analisi, davanti a Dio. Ma allora non e' possibile pensare che per lo stesso Gesu' fosse di grande importanza sentirsi accettato da Dio proprio come un figlio, e come tale 'riconciliato' con Dio? E, partendo da qui, non si potrebbe anche pensare che proprio questa certezza di essere figlio di Dio abbia moltissimo a che fare con la possibilita' di Gesu' di essere 'riconciliato' anche con se stesso, e di realizzare la figura dell'uomo, del 'Figlio dell'uomo' in se stesso? Comunque, nel vangelo di Marco risulta essere una diretta conseguenza delle parole di Dio sul Giordano il fatto che Gesu' stia nel deserto "con le fiere", in forza del medesimo Spirito che gli aveva detto: "Tu sei il mio figlio prediletto", e che ora anche gli 'angeli' lo servano. Nella relazione con noi stessi, tutto dipende evidentemente da come ci rapportiamo col retaggio animale, quando lo scopriamo in noi stessi: se lo avvertiamo soltanto con lo sgomento della contraddizione morale, obbligandoci a rimuoverlo come qualcosa di disumano, o se impariamo ad accettarlo come qualcosa che Dio stesso ha creato e che quindi non puo' essere a priori falso o sbagliato. Anzi, per fare un esempio riprendendo quelle obiezioni che avevamo riferito poco fa, puo' benissimo essere che, ogni volta che ci impegniamo pubblicamente a favore della verita', ci portiamo dietro anche un po' di ambizione e di gusto esibizionistico, ma se Dio ha creato l'uomo in modo che egli e' ambizioso, non si puo' e non si deve davvero demonizzare l'ambizione che troviamo dentro di noi; quello che conta e' lo scopo per cui viene impiegata. Oppure, se ad ogni amore inerisce anche un qualche desiderio di possesso, non va bene separare dall'uomo questa tendenza; cio' che conta e' volere l'altro per se' in un modo che non sia divorante. Se, al contrario, si volesse distruggere l''animale' nell'uomo, egli resterebbe soltanto un mezzo animale, senza istinti, che non sa di vivere ed e' destinato necessariamente a perire per mancanza di energia e di sangue. Non solo: e' certo che un'operazione del genere riuscirebbe soltanto per un tempo limitato e presto o tardi riesploderebbero piu' violenti di prima gli istinti repressi. Il mistero del 'Figlio dell'uomo' e' percio', letteralmente, "stare con gli animali" (Mc 1,13) e accettare il retaggio animale che abbiamo in noi, nella fiducia che niente di quanto Dio ha creato puo' essere pericoloso o cattivo in se'. In effetti e' questo l'unico atteggiamento che consente di arrivare a se stessi in quanto esseri umani; infatti e' solo questo l'atteggiamento che ci offre la pazienza e la certezza di vivere in modo integrato con la parte 'animale' della psiche umana. Ed e' solo cosi' che e' possibile farsi portare senza angoscia dalle potenze primordiali della natura e provare infine persino gratitudine per la forza e la saggezza che sono riposte in esse. Ed e' soltanto in questo modo che sparisce quell'arroganza che ci obbliga a far nascere da noi un individuo piu' bello e piu' puro di quello che Dio ha creato, -in lotta contro se stesso e in perpetuo conflitto con la propria natura. Di fronte a un atteggiamento meno ansioso, meno orgoglioso, meno ostinato, quale e' quello di Gesu' nel 'deserto', le 'fiere' nell'uomo perdono la loro pericolosa ferocia. Tutto cio' che nell'uomo viene ingabbiato per angoscia, represso con violenza e perseguitato con disgusto e ribrezzo, aumenta e ingrossa necessariamente fino a raggiungere quella ferinita' che non e' addomesticabile e prevedibile e che giustifica un'estrema angoscia e un'estrema sfiducia verso se stessi, ma che puo' essere del tutto estranea agli istinti naturali. Non sono che gli istinti accumulati quelli che, come un fiume in piena, posso straripare travolgendo le dighe. Al contrario, senza angoscia e resistenza, essi possono essere servizievoli, come ci narra il mito greco di Arione, che un delfino prese sulla sua groppa, facendogli attraversare gli abissi del mare. Allo stesso modo in cui le 'fiere' depongono la loro ferocia indotta dall'ansia e si mostrano capaci di aiutare e di essere compagne dell'uomo, anche gli 'angeli' acquistano la loro caratteristica essenziale di 'spiriti buoni'. Anche gli 'angeli' possono e devono diventare alleati dell'essere umano, non tormentandone piu' l'Io con punizioni e ordini severi, ma mettendosi al suo fianco e aiutandolo a dare ordine alla sua vita con consigli e insegnamenti. La loro rigidita' terroristica scompare, quando il disgusto per la propria animalita' non gli conferisce piu' il potere eccessivo che assumono come istanze di fuga e spiriti vendicativi; e cosi', a loro volta, gli 'animali', non vengono piu' vissuti come divoranti e pericolosi non appena nell'uomo il puro mondo dello spirito non venga piu' contrapposto in modo rigido e assoluto alla 'natura animale'. I due mondi si condizionano reciprocamente. 'Angeli' e 'fiere' possono incontrarsi, se e' possibile accettare il lato animalesco invece di reprimerlo, e considerare la sfera 'angelica' come immagine protettiva del proprio essere e non come forma coercitiva. 'Angeli' e 'fiere' hanno una loro precisa funzione nello sviluppo del 'Figlio dell'uomo'. Realizzare questa unita' dei contrari, questa sintesi di spirito e istinto nell'uomo rappresenta senza dubbio l'abilita' piu' impegnativa di tutta la vita umana; ma finche' non si e' realizzata non e' neppure possibile agire in modo benefico verso l'esterno. E' dunque molto giusto che questa scena nel deserto sia messa all'inizio della vita pubblica di Gesu'. Le prime parole che Gesu' dira' piu' tardi, quando, concentrato in se stesso, ritorna dal deserto al mondo degli uomini, consistono coerentemente nell'appello a un cambiamento interiore nel senso di questa fiducia incondizionata che consente l'integrazione dell'anima, e accompagna queste parole anche con la promessa che gli viene dalla sua fede che Dio sta certamente e assolutamente dalla nostra parte. Sara' soltanto con una fiducia come quella che Gesu' stesso ha sperimentato in se stesso in questo periodo trascorso nel deserto, che ci sara' possibile smettere definitivamente di oscillare tra la 'fiera' e l''angelo'. Poiche' e' figlio di Dio, a ogni individuo basta essere soltanto figlio di un uomo. […] NOTA: Per le notizie biografiche e bibliografiche su Eugen Drewermann, vedere nelle note agli altri scritti che riportano omelie del teologo tedesco: 15.12.2005: SOLSTIZIO D'INVERNO -BISOGNO DI LUCE http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=130791 e 15.12.2006: ET INCARNATUS EST … OVVERO: UN INNO ALLA LIBERTA', ALL'AMORE E ALLA BELLEZZA http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=164136 ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Parlamento-Confessionale? La Chirurgia, i Cerusici, i Barbieri clericali I ragazzi di oggi, probabilmente per un modo anomalo di "raccontare" la storia, non immaginano che le tante scoperte nel corso della storia dell'umanita' sono state il risultato delle necessita' e dei bisogni umani, oltremodo dell'intelligenza e della creativita', quando libera. Nel corso della storia dell'umanita', la professione artigiana e manuale ha acquisito nel tempo sempre piu' valore, fino a divenire –oggi- preziosa. Ad esempio, quella che decenni fa era una semplice operazione da barbiere, oggi e' divenuta di grande valore, si' da trasformare questi saloni di bellezza, con costi e prezzi strepitosi. I barbieri italiani si sono sempre distinti, e pare che nel secolo scorso fossero considerati i migliori al mondo. Dietro c'era la tecnica, la bravura, la creativita' all'italiana, certamente piu' accesa nei tempi passati che oggi. La spumeggiante, fervida intelligenza creativa, la volonta' di sviluppare la migliore barba e usare il miglior strumento, nel caso specifico il rasoio. Agli inizi del secolo scorso, qualche barbiere aveva realizzato qualcosa a quattro lame, e nel paventare un probabile successo, ne aveva regalato una fedele copia al gia' famoso Gabriele D'Annunzio, il quale era al limite del maniacale con il suo volersi radere quotidianamente. Questa invenzione, sottratta alla futuristica creativita' del Sig. Gillette, non ebbe seguito, molto probabilmente per l'eccessivo peso del rasoio. Tuttavia, le storie della barba e dei barbieri, hanno sapori diversi. Vediamo perche'. Quanti di noi hanno mai osservato, in qualche quadretto, magari dal proprio dentista, una sala operatoria allestita in un locale da barbieri e, accanto, un riquadro di una moderna sala operatoria? Di iconografie negli studi dentistici, raffiguranti il barbiere, con una tenaglia in mano… che, osserva diligentemente nella bocca della… sua vittima, con l'aiutante barbiere che serra il paziente alla sedia, ve ne sono tante in giro per l'Italia. Non e' una infelice caricatura del dentista. Al contrario, e' una fase storica, che, abbiamo attraversato, regalataci dall'ecclesiastico clero, della quale, probabilmente, non tantissimi sono informati. CENNI STORICI Non v'e' dubbio che la chirurgia, nacque con l'uomo, insieme alle sue necessita'. Lungo il cammino e gli avanzamenti delle scoperte scientifiche, dapprima fu la chirurgia ad essere "metabolizzata" ed acquisita dall'Uomo, a cagione delle sue estreme necessita'. Certamente, le prime necessita' furono quelle della suturazione chirurgica, pietre miliari della chirurgia e dell'atto chirurgico. I primi tentativi chirurgici di suturazione, furono effettuati con le mandibole delle formiche, tutto questo indietro di 40 mila anni. Con tali "armi", venivano trattate le ferite lacero-contuse e si acquisivano le prime conoscenze sulla basilarita' delle fasciature. Successivamente, le acquisizioni si raffinavano anche sui processi cellulari, rubor, calor, cioe' i processi di infiammazione, infezione, di suppurazione e l'iter delle fasi di guarigione delle stesse. Gli aghi da sutura, ed i vari tipi di filo, vennero successivamente. Incredibilmente, nel secolo delle "Evangelizzazioni Ecclesiastiche" dell'America Latina, si e' potuto osservare che i popoli Atzechi e Maya avevano piena padronanza e dottrina delle tecniche chirurgiche. Popoli antichi quali gli Egizi ed i Fenici, la praticavano gia', con successo. Anche la conoscenza della dottrina chirurgica dei medici della Roma Imperiale, era tecnicamente avanzata, se si considera che stiamo parlando di oltre 2 mila anni or sono. Addirittura, a quel tempo esisteva l'ambito chirurgico specialistico. Esempio, l'oculistica, la chirurgia odontologica, l'ortopedia, la Ginecologia e, ancora, la neurochirurgia. Magistrali erano i loro interventi di trapanazione sulla scatola cranica, in quanto nei casi specifici si era notato che tutti i traumi cranici con frattura avevano un decorso migliore dei traumi senza frattura. Di tale tecnica, oggi, si conservano eccezionali rilievi storici. Anche la tecnica di ricostruzione nasale di allora, e',tutt'oggi, applicata. Per esattezza, questa tecnica si sviluppo' dal V secolo d.C. e non nella Roma Imperiale. Sempre di questa tecnica chirurgica, ampia argomentazione ce ne ha lasciata il medico Sushruta, famoso medico Indiano del V secolo a.C. esperto in Medicina Ayurvedica, in un suo testo divenuto famoso quale reperto di Storia della medicina. L'ECCLESIASTICO CLERO Ma cosa c'entrano i Barbieri, la chirurgia ed il clero? Bisognerebbe chiederlo ai Cerusici. Oggi, con un linguaggio piu' attuale, in un quadro di real-politik, potremmo chiamarli "corporazione super-protetta" ( http://gildadeicerusici.altervista.org ). Dopo le invasioni barbariche ed il declino del grande Impero romano, l'Ecclesiastico Clero seppe prendere il sopravvento sulla vita sociale e politica di quel tempo. I momenti cruciali dell'espansione del "potere" clericale, sono riassumibili in due momenti: il Concilio di Reims (1131) ed il Concilio di Roma (1139). In questi due momenti lo strapotere Clericale sanci' che soltanto la preghiera, doveva essere necessaria per la cura ed il benessere dell'uomo. Si interruppe bruscamente per secoli ogni sorta di ricerca, e coloro i quali venivano trovati a effettuare studi, venivano prima torturati e poi messi a morte dall'Inquisizione, con varie bolle di condanna, tra le quali quella di eretico. Con Papa Bonifacio I e Papa Clemente V di Avignone, l'Inquisizione ecclesiastica prese una forza maggiore. Con diabolica capacita', fecero di meglio: separarono la chirurgia dall'atto medico, facendo cadere nel nulla il valore dei chirurghi del tempo. Non contenti, bandirono ogni sorta di cura chirurgica, chiudendo gli occhi solo per le pratiche chirurgiche che i monaci improvvisavano nei vari conventi, per benevolenza dei bisognosi. Non contenti di essere giunti a tanto, l'ecclesiastico clero volle bandire anche le "cure monacali". Accadde che i monaci, probabilmente in risposta alle necessita' dei bisognosi, avessero trovato un sistema per bypassare il clero superiore: relegavano personaggi a loro subalterni, una sorta di factotum da convento …, che nella maggior parte erano barbieri. Questi factotum, che vivevano nella subalternita' monacale, presero il nome di Cerusici. La storia racconta che diversi di questi barbieri, tra una osservazione e l'altra, avessero acquisito una tale pratica da divenire chirurghi eccellenti. Dopo questo freddo e buio periodo della storia umana, la scienza e la chirurgia ricominciarono a fiorire, soprattutto grazie alla scuola Salernitana che aveva grandi influenze Arabe, e pertanto privata da quelli elementi della fredda rigidita' ecclesiastica clericale. Il Rinascimento, dopo momenti di profondo buio per le scoperte ed acquisizioni scientifiche, vede momenti di splendore nello studio medico. Un grosso aiuto venne da Leonardo da Vinci, grazie anche alle tecniche di produzione della carta ed alla formulazione del disegno anatomico. Mon moltissimi potevano essere i medici di quel tempo, tra di essi, famoso era Berengario da Carpi, famoso ancor di piu' in quanto addetto alle cure di Lorenzo de Medici. Il cranio di De Medici aveva sofferto numerosissimi traumi, ed oggi e' eccezionale rilievo storico, osservabile nel Mausoleo Mediceo della Chiesa di San Lorenzo in Firenze, e nella replica del Museo Anatomico della stessa Universita' Medica fiorentina. Il papa Carol Wojtyla, Giovanni Paolo II, ebbe il buon senso, come sommo Pontefice e capo della Chiesa Cristiana, di saper chiedere, a tal nome, tutte le dovute scuse per gli errori commessi. Tuttavia, al giorno d'oggi non e' cosi' difficilmente osservabile che di tali, la Chiesa, ma ancor di piu' il Clero, continua a non esserne immune. Anzi. L'ingerenza del clero nella vita sociale e politica italiana, non e' mai stata cosi' forte ed attiva. Se l'italiano e l'Italia hanno deciso di essere un Paese/confessionale, arriveremo presto ad essere Talebano? In caso contrario, rendiamo libera la nostra societa', con una laicizzazione reale e non fittizia, senza luci ed ombre, rivediamo il Concordato con il Vaticano, e mandiamo a casa quei deputati che tradiscono il mandato di rappresentanza popolare, che non puo' essere che laico, a vincolo delle necessita' di ciascuno e di ogni cittadino di una Repubblica Italiana fondata sul lavoro, laica, non confessionale, ne' talebana. Subito il nuovo Concordato, e i deputati/confessional dipendenti, via dal Parlamento. L'Italia e' una Democrazia Laica e basta. ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Immigrazione. Sparisce la "Carta di soggiorno" sostituita dal "Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo" Costretti ancora una volta, e in ritardo sulla tabella di marcia, l'Italia ha finalmente ottemperato alla direttiva 2003/109/CE relativa allo status di cittadini paesi terzi soggiornanti di lungo periodo, emanando con decreto legislativo n. 3 dell' 8 gennaio 2007 le modifiche necessarie all'adeguamento della normativa agli obblighi comunitari. In particolare si e' provveduto alla modifica dell'art. 9 del testo unico sull'immigrazione, con cui si introduce il nuovo titolo di soggiorno, e all'introduzione di un nuovo articolo, l'art. 9 bis, con cui si disciplina il riconoscimento del titolo medesimo rilasciato in altri Paesi CE. Vediamo, in breve, le novita'. DIFFERENZE 1. La carta di soggiorno, che veniva rilasciata ieri ai cittadini extracomunitari, per lavoro subordinato a tempo indeterminato o per lavoro autonomo residenti da almeno sei anni sul nostro territorio, oggi non esiste piu'. Per il nuovo titolo di soggiorno basteranno cinque anni di presenza regolare sul nostro territorio. 2. Non sara' necessario, come accadeva per il rilascio della vecchia carta, possedere un permesso di soggiorno per un motivo "che consenta un numero indeterminato di rinnovi", bastera' un permesso di soggiorno di lunga durata (ad esempio per lavoro subordinato, anche a tempo determinato, autonomi, per motivi familiari). Questa modifica e' molto opportuna se si pensa che alcune questure, a nostro avviso illegittimamente e travisando la norma, rifiutavano la carta di soggiorno al richiedente che non avesse, al momento dell'istanza, un lavoro a tempo indeterminato. 3. Anche il permesso CE per lungo-soggiornanti non potra' esser rilasciato e, se rilasciato potra' esser revocato "agli stranieri pericolosi per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato". Ma a differenza della carta, la valutazione sulla pericolosita' in questione sara' valutata in concreto, e non piu' sulla base dell'applicazione automatica e "burocratica" delle esclusioni per quei soggetti condannati, anche con condanne non definitive, per i reati previsti dagli artt. 380 e 381 codice di procedura penale. Riemergono cosi' vecchie istanze della migliore dottrina e giurisprudenza che, anche in merito al semplice permesso di soggiorno, cosi' come ai ricongiungimenti familiari, chiedono all'amministrazione una valutazione obiettiva, attuale e concreta che tenga conto anche della durata del soggiorno sul nostro territorio, dell'inserimento socio familiare e lavorativo del soggetto. Il quest'ottica, i reati costituiranno uno degli elementi da tener in considerazione nel bilanciamento degli interessi a cui sono chiamate le Questure. 4. Sono stati definiti in 6 mesi consecutivi e 10 mesi complessivi i termini massimi di assenza dal territorio nazionale entro i quali si puo' comunque aspirare allo status di soggiornante di lungo periodo. Tale chiarimento e' in linea con le disposizioni ministeriali in materia di cittadinanza e mira a limitare la discrezionalita' amministrativa e le interpretazioni rigide del passato (si veda: http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=169102). Allo stesso modo, si quantifica in 12 mesi consecutivi il termine massimo di assenza dal territorio nazionale che giustifica la revoca del titolo. SOMIGLIANZE 1. Rimangono inalterati i parametri richiesti per l'"idoneita igenico sanitaria dell'alloggio", per il reddito (art. 29 comma 3 "...reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale se si chiede il ricongiungimento di un solo familiare, al doppio dell'importo annuo dell'assegno sociale se si chiede il ricongiungimento di due o tre familiari, al triplo dell'importo annuo dell'assegno sociale se si chiede il ricongiungimento di quattro o piu' familiari. Per il ricongiungimento di due o piu' figli di eta' inferiore agli anni quattordici e' richiesto, in ogni caso, un reddito minimo non inferiore al doppio dell'importo annuo dell'assegno sociale. Ai fini della determinazione del reddito si tiene conto anche del reddito annuo complessivo dei familiari conviventi con il richiedente."), e per il rilascio del titolo anche per i familiari di cui all'art. 29 comma 1 T.U. Immigrazione (coniuge; figli minori, anche del coniuge o nati fuori del matrimonio, non coniugati a condizione che l'altro genitore, qualora esistente, abbia dato il suo consenso; figli maggiorenni a carico qualora permanentemente non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute; genitori a carico che non dispongano di un adeguato sostegno familiare nel Paese di origine o di provenienza). I LUNGO SOGGIORNANTI DEGLI ALTRI PAESI CE Coloro che godranno maggiormente delle innovazioni della presente normativa sono i cittadini extracomunitari che hanno risieduto per lungo periodo in altro paese comunitario e si vogliono trasferire per oltre tre mesi in Italia, soli o con i propri congiunti, per lavoro, studio o altra attivita'. Fino ad oggi, infatti, una carta di soggiorno francese o spagnola, non esimeva il suo titolare, cittadino extraUE, dalla richiesta di autonomo e separato titolo di soggiorno alle autorita' italiane. A nulla valeva la circostanza di aver risieduto in Europa da anni e anni, doveva rifare la disperante trafila dei flussi di ingresso per poter lavorare nel nostro Paese. Naturalmente occorre che anche il Paese dove lo stesso ha conseguito lo status di soggiornante di lungo periodo abbia recepito la direttiva 2003/109/CE, come con questa normativa ha fatto l'Italia. Coloro, dunque, che saranno in possesso di tale titolo rilasciato da altro stato dell'UE, potranno richiedere il rilascio di un equivalente titolo italiano. Possono ottenere anche un permesso di soggiorno per i propri familiari. Non e' chiaro tuttavia se i familiari in questione, i medesimi di cui all'art. 29 comma 3 su riportato, devono aver risieduto gia' nel paese dove il titolo e' stato rilasciato, come parrebbe dalla lettura del comma 3 dell'art. 9 bis "Ai familiari dello straniero titolare del permesso di soggiorno CE...previa dimostrazione di aver risieduto in qualita' di familiari del soggiornante di lungo periodo nel medesimo Stato membro e di essere in possesso dei requisiti di cui all'art. 29, comma 3",, oppure e' sufficiente mostrare la certificazione attestante la parentela, come invece parrebbe dalla lettura della Circolare del Ministero dell'Interno n. 400/A/2007/463/P/10.2.2. del 16 febbraio 2007 emanata ad esplicazione della normativa introdotta: "...il predetto diritto di soggiorno e' esteso anche ai familiari... .previa dimostrazione del rapporto familiare". ESCLUSIONI Infine, si fa presente che la normativa in questione non si applica nei confronti dei cittadini dei paesi terzi "lungo soggiornanti" nel Regno Unito, Irlanda e Danimarca, nonche' nei confronti dei cittadini neo comunitari. Occorre ricordare, comunque, che per questi ultimi soggetti vigono le regole disposte dalla legge 54/2002 che disciplina tutt'oggi il soggiorno in Italia degli appartenenti all'Unione Europea e la relativa ed autonoma Carta di soggiorno UE, da tenere distinta dal neonato permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone L’acqua che depura e il marketing emozionale L'ultima trovata e' il conto corrente ricaricabile (?!?). Poi c'e' l'acqua che depura (?!?) e il Suv che ti fa viaggiare nelle gallerie della metropolitana di Tokio(?!?). Sono tre esempi di suggestioni proposte dalla pubblicita', frutto di accurate analisi di marketing che, a pensarci bene, non hanno nulla di concreto (a cosa serve un'auto nei tunnel della metro?). Prendiamo lo spot che dice "l'acqua che depura". Bene, sfido chiunque a trovare nel mondo industrializzato un'acqua (compresa quella del rubinetto) che non depuri il corpo. Eppure gli esperti di marketing enfatizzano questo banale concetto. Ma perche' lo fanno? Un comico ci scherzerebbe su, facendo ridere anche chi ha appena acquistato la famosa bottiglia d'acqua. Il marketing classico Ma vediamo di capire meglio, facendo un passo indietro alla scoperta del marketing. Partiamo dalla definizione classica (ripresa dall'enciclopedia Wikipedia). Marketing: processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotto e valori. E' l'arte e la scienza di individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profitto. Da sempre lo scopo degli studiosi di marketing e' di proporre modelli di analisi e comportamento alle aziende per aumentare la loro efficacia. Alla base di tutto c'e' l'analisi del mercato potenziale e la sua segmentazione. L'azienda suddivide il mercato in tanti spicchi. La suddivisione puo' essere fatta sia per area geografica, sia per altri elementi (nel settore automobilistico: auto di lusso, utilitarie, sportive o in base alla capacita' di spesa dei potenziali clienti). In questo modo si creano i target aziendali: gruppi omogenei di consumatori cui offrire prodotti e/o servizi. (Per approfondire si vedano anche i concetti di focalizzazione, differenziazione, posizionamento. Nota 1). Solo una parte di queste attivita' e' visibile al consumatore. Al quale, dopo una serie di elaborazioni, vengono proposti modelli di consumo tramite la pubblicita'. Sono attivita' importanti che possono evitare di produrre beni inutili e che fanno conoscere ai consumatori prodotti idonei a soddisfare i propri bisogni. Il marketing esperienziale Negli ultimi anni, pero', i soloni del marketing sembra che abbiamo perso di vista il concetto di utilita' di un prodotto/servizio, privilegiando solo l'aspetto emozionale. E qui torniamo alle non causali suggestioni. Perche' una banca si inventa il conto corrente ricaricabile? Il conto di cui parliamo (ma gli esempi potrebbero essere decine) e' Genius di Unicredit, la cui principale caratteristica e' di essere ricaricabile. In pratica, il canone mensile e' di 4 euro, all'aumentare della giacenza di soldi o in base ad altre condizioni, il costo diminuisce. Qual e' il valore per il cliente? Quasi niente, la banca poteva offrire alla clientela un conto corrente a due euro mensili senza complicazioni. Invece il prodotto viene presentato sul sito della banca con queste parole: Genius Ricaricabile e' il conto completo a tasso zero, che include nel canone di 4 euro, tutto cio' che occorre per operare sul conto, vantaggi extrabancari e con le ricariche mensili, euro dopo euro, il costo si azzera! Perche' l'azienda ha "inventato" questo conto corrente? Solo per creare una suggestione: la parola ricaricabile e' in gran voga in questo momento (nella telefonia mobile e' sinonimo di consumi non obbligatori), richiama un concetto positivo. Una semplice assonanza. In passato, un'azienda prima ideava un prodotto, una novita', poi ne comunicava i vantaggi ai consumatori tramite la pubblicita'. Ora, in un mondo dove e' banale produrre beni a poco prezzo, dove i bisogni primari sono appagati, si lanciano prodotti o servizi partendo da una parola, ci si costruisce attorno un paio di regole che legittimino l'uso del termine e poi si spara la parola magica "ricaricabile". Questo modo di operare rende efficace una recente definizione di marketing: l'insieme delle attivita' che mirano a influenzare una scelta del consumatore o cliente. Questo e' il marketing esperienziale, che abbraccia la visione del consumo come esperienza, in cui il processo di acquisto si fonde con gli stimoli percettivi, sensoriali ed emozionali. Se le aziende non cercassero di stimolare i consumi, non farebbero bene il loro mestiere, i consumatori, pero', faranno bene a capire, prima di acquistare qualunque cosa, dove finisce la suggestione e dove inizia l'utilita' di un prodotto. Le imprese che offrono prodotti utili non mancano. (1) www.wikipedia.it ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA AUTOTUTELA COS'E' In tutti i casi in cui un atto (avviso, verbale, cartella esattoriale, etc.) e' palesemente illegittimo o errato -perche' per esempio riguarda una tassa, un tributo o una multa regolarmente pagata- prima di presentare il vero e proprio ricorso e' possibile tentare di ottenerne l'annullamento in modo, diciamo, amichevole. Si presenta una richiesta tramite l'istituto di autotutela, introdotto dall'art.68 del d.p.r. 287/1992 -poi abrogato- e attualmente disciplinato dal d.l.564/94 convertito nella legge 656/94 - integrato dalla legge 28/99- e dal decreto attuativo del ministero delle finanze n. 37/97. L'autotutela costituisce il potere/dovere dell'amministrazione finanziaria di correggere o annullare, su propria iniziativa o su richiesta del contribuente, tutti i propri atti che risultano illegittimi o infondati. Tale potere spetta all'ufficio che ha emanato l'atto o che e' competente per gli accertamenti d'ufficio, oppure -in via sostitutiva e in caso di grave inerzia- alla Direzione Regionale o compartimentale dalla quale l'ufficio stesso dipende. Per le cartelle esattoriali sono competenti i Concessionari emittenti, per esempio, mentre per le comunicazioni e gli avvisi bonari emessi dall'amministrazione finanziaria ci si deve rivolgere alla sede locale dell'Agenzia delle Entrate (in alcuni casi quest'ultima offre la possibilita' di presentare l'istanza per telefono, tutte le informazioni sono sul sito http://www.agenziaentrate.it). Sono competenti anche le Regioni, le Province e i Comuni, relativamente ai tributi di loro competenza (ICI, Tarsu, Tosap, etc.). LA PROCEDURA AUTOACCERTAMENTO, RIESAME SU INIZIATIVA DELL'AMMINISTRAZIONE L'amministrazione finanziaria, ovvero l'ufficio che ha emesso l'atto, puo' provvedere di propria iniziativa, a seguito di riesame, ad annullarlo -totalmente o parzialmente- o sostituirlo in questi casi: * errore di persona; * evidente errore logico o di calcolo; * errore sul presupposto dell'imposta; * doppia imposizione; * mancata considerazione di pagamenti di imposta regolarmente eseguiti; * mancanza di documentazione successivamente sanata (non oltre i termini di decadenza); * sussistenza dei requisiti per fruire di deduzioni, detrazioni o regimi agevolati, precedentemente negati; * errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dall'amministrazione. Il Ministero delle finanze, con la circolare n.198/98 ha inoltre chiarito che qualunque atto viziato deve essere annullato d'ufficio anche nel caso in cui: * siano decorsi i termini previsti per ricorrere, ovvero l'atto sia diventato definitivo; * il ricorso sia stato presentato ma respinto con sentenza passata in giudicato per motivi di ordine formale (inammissibilita', irricevibilita', improcedibilita', eccetera); * vi sia pendenza di giudizio; * non sia stata prodotta in tal senso alcuna istanza da parte del contribuente. In pratica, la legge prevede che l'amministrazione finanziaria possa annullare l'atto, di sua iniziativa, anche qualora il contribuente non ne abbia fatta richiesta e indipendentemente da quanto tempo e' passato dall'emanazione dello stesso. Puo' farlo, inoltre, pur se l'atto e' oggetto di vicende processuali, con unica eccezione il caso in cui sia stata emessa una sentenza passata in giudicato inerente il merito della controversia (giudicato sostanziale). Se i motivi di merito della sentenza sono diversi da quelli rilevati dall'amministrazione, l'azione di autotutela puo' invece essere esercitata. La valutazione dell'amministrazione, ovvero dell'ufficio che ha emesso l'atto, dev'essere in tal caso autonoma ed indipendente da eventuali altri giudizi. Se dalla verifica viene rilevato che l'atto e' annullabile, in tutto o in parte, l'amministrazione deve procedere, inviando al contribuente una comunicazione motivata ed -eventualmente- un nuovo atto sostitutivo del precedente. Nota importante: abbiamo usato la frase “puo' provvedere di sua iniziativa” non a caso. Secondo la legge, e a quanto ha ribadito il ministero delle Finanze con la circolare suddetta, non vi e' a carico dell'amministrazione finanziaria un dovere giuridico in tal senso. Si tratta di una semplice facolta' discrezionale, il cui mancato esercizio non puo' essere in alcun modo contestato. RIESAME SU RICHIESTA DEL CONTRIBUENTE La procedura di annullamento puo' avviarsi anche su richiesta del contribuente, che puo' presentare istanza in carta semplice. Su di essa deve specificare: * l'atto di cui viene chiesto l'annullamento (totale o parziale); * i motivi per cui si ritiene tale atto illegittimo e quindi annullabile, in tutto o in parte (per i motivi gia' esposti, ovvero errore di persona, errore logico o di calcolo, errore sul presupposto dell'imposta, doppia imposizione, mancata considerazione dei pagamenti gia' effettuati, presenza di requisiti per fruire di agevolazioni o riduzioni, errore materiale del contribuente, etc.). Tali motivi devono essere opportunamente documentati. La domanda dev'essere presentata all'ufficio (di competenza) che ha emesso l'atto. Nel caso si sbagli ufficio, quello che riceve l'istanza deve comunque consegnarla all'ufficio di competenza. L'ufficio competente al riesame deve, nel caso in cui l'importo dell'imposta e delle sanzioni superi I 516.456,90 euro, sottoporre il caso al parere della Direzione Regionale da cui dipende. Tale parere e' necessario anche qualora l'importo non sia facilmente determinabile ma si possa comunque supporre che esso superi la soglia. Il parere e' vincolante e deve essere riportato nell'atto finale con cui l'ufficio comunichera' al contribuente l'esito del riesame. La Direzione Regionale non deve intervenire, invece, nel caso in cui l'istanza venga rigettata dall'ufficio competente. Dopo aver esaminato l'istanza e l'atto contestato, l'ufficio deve provvedere ad annullare o correggere lo stesso oppure a rigettare l'istanza, dandone comunicazione al contribuente e fornendo le motivazioni della propria decisione (ai sensi della legge 241/90 e dei principi ribaditi dallo statuto del contribuente). L'eventuale annullamento, sia che scaturisca dall'iniziativa dell'ufficio sia che derivi dall'esame di una richiesta del contribuente, riguarda in automatico anche tutti gli eventuali atti successivi a quello esaminato (per esempio la cartella esattoriale che segue l'avviso di accertamento) e comporta il rimborso di tutte le somme riscosse in base a questi atti. Riguardo ai tempi, non fissati dalla legge, una direttiva della Direzione Regionale della Lombardia (la n.11/28093 del 7/4/2000) ipotizza che la decisione venga comunicata al contribuente entro un periodo massimo di 120 giorni dal ricevimento dell'istanza, salvo casi particolari in cui sia necessario un esame particolarmente approfondito. NOTA IMPORTANTE: LA SOSPENSIONE DEGLI EFFETTI DELL'ATTO La presentazione dell'istanza di autotutela non sospende automaticamente i termini per la presentazione del ricorso (presso l'organo competente, giudice di pace, ordinario o tributario a seconda dei casi), ne' quelli di pagamento, ambedue di solito di 60 giorni. Considerando che i procedimenti spesso durano piu' di due mesi, e' bene chiedere, presentando l'istanza, la sospensione di tutti gli effetti dell'atto contestato, compreso il termine di ricorso. Se ottenuta, la sospensione termina con l'eventuale notifica di un nuovo atto modificativo o confermativo di quello contestato. In questa ipotesi il termine per ricorrere riparte, e il contribuente potra' impugnare, con un successivo ricorso, ambedue gli atti. Se la sospensione non viene ottenuta, e' consigliabile presentare, prima che il termine decorra, il ricorso vero e proprio (in commissione provinciale tributaria per esempio), per non rischiare che esso diventi inammissibile. INERZIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Si ha inerzia nel momento in cui l'ufficio competente, sollecitato dalla stessa amministrazione o dall'istanza del contribuente, non proceda al riesame dell'atto oppure non comunichi l'esito del riesame al contribuente che ha inoltrato la richiesta. L'inerzia diventa inerzia grave quando: - l'ammontare delle imposte, interessi e sanzioni supera i 516.456,90 euro; - il lasso di tempo intercorso tra la presentazione dell'istanza e la grave inerzia sia irragionevolmente lungo; - vi sia stato un errore di persona (o sul presupposto) oppure una duplicazione dell'importo, ovvero quando sull'atto vi sia un vizio rilevante e sostanziale ai sensi di quanto previsto dal decreto ministeriale n.37/1997; (si veda la circolare della Direzione Regionale Lombardia n.11/28093 del 7/4/2000). Relativamente all'elemento temporale, inoltre, tra le ipotesi di “grave” inerzia vi sono anche: - il mancato esame protratto nel tempo dell'istanza tout court; - la mancata richiesta del parere alla Direzione regionale delle Entrate nei casi in cui e' obbligatorio; - la presenza di atti prodromici, nel mancato esame protratto fino all'emissione dell'atto impositivo; - il mancato riesame prima della scadenza dei termini di impugnativa (in quanto con la presentazione del ricorso gia' potrebbe verificarsi un'ipotesi di danno); - in corso di giudizio per il protrarsi del silenzio dalla data di presentazione dell'istanza e fino al compimento di ulteriori atti processuali (ad esempio, fino all'udienza di trattazione del ricorso); -il prolungato silenzio a fronte di istanza su atti definitivi ove non ricorra la preclusione del giudicato sostanziale. (si veda la direttiva della Direzione Regionale Toscana n. 72483/T1 dell'11/10/2000). In tutti i casi di grave inerzia deve intervenire la Direzione regionale dalla quale dipende l'ufficio competente che, d'ufficio o su istanza del contribuente, dovra' sostituire l'ufficio nella sua attivita' accogliendo o respingendo l'istanza. In uno dei casi citati, valutato attentamente, ci si puo' quindi rivolgere alla Direzione Regionale da cui dipende l'ufficio a cui e' stata presentata l'istanza, sollecitando un intervento o almeno una valutazione. Nel caso la Direzione ritenga che sussista una grave inerzia, puo' sostituire l'ufficio nel procedere all'annullamento dell'atto. LINK UTILI Sul sito dell'Agenzia delle entrate e' presente un'utile guida contenente molte informazioni sull'autotutela ed un fac-simile di istanza utilizzabile per presentare la domanda: Guida fiscale dell'Agenzia delle entrate "Contenzioso tributario: come evitarlo" (Rita Sabelli) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. 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