====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 06-02-2007 al 13-02-2007 n.7/2006 (Anno VII) ARTICOLI - America Latina. Marijuana transgenica inodore e con piu' Thc - Droga – linee guida Ferrero. Troppo troppo poco. Abolire subito la Fini-Giovanardi - Germania. Appello dei Comuni al Governo: autorizzare per legge trattamento con eroina - Austria. Dipendenza e' malattia sociale per 20% della popolazione NOTIZIE - Colombia. Guerra fra narcotrafficanti avrebbe causato centinaia di morti - Spagna. Gli studenti propongono all'Ue di legalizzare le droghe leggere - Austria. Vienna. I Verdi propongono le "stanze del buco" - Italia. Interrogazione Prc: compravendita terreni per riciclare denaro narcotraffico - Ecuador-Colombia. Crisi diplomatica per l'uso di glisofato per l'eradicazione della coca - Italia. Roma. Presentato progetto per la prevenzione "Informare giocando" - Italia. Caserta. Questionario a scuola sulle dipendenze - Spagna. Catalogna. Ministro Interni: legalizzare tutte le droghe - Italia. Umbria. An critica ministro Turco: pene esemplari contro il consumo - Messico. Narcotrafficanti attaccano commissariati - Usa. Legge per combattere il consumo di metanfetamine tra i nativi americani - Italia. Mozione di sfiducia al Senato contro il ministro Ferrero - Italia. Interrogazione al ministro Amato su controlli antidroga davanti alle scuole - Italia. Forgione: gli stadi sono mercati della droga della 'Ndrangheta - Italia. "Giu' le mani dai bambini" denuncia "La7" per promozione di stupefacenti - Italia. Moratti al ministro Turco: stai rendendo difficile la lotta alla droga - Afghanistan. Talebani: saboteremo le operazioni di eradicazioni - Italia. Torino. Ronde contro i tossicodipendenti - Italia. Ferrero presenta linee guida per modificare legge sulle tossicodipendenze - Italia. Arezzo. Muore per overdose in comunita' di recupero - Spagna. Commissione Sanita' della Regione Toscana visita stanze del buco a Barcellona - Italia. Continua digiuno per avviare riforma della legge sulle droghe - Usa. Cannabis naturale del cervello utile per combattere il Parkinson - Italia. Umbria. Forza Italia: Regione non sa combattere le tossicodipendenze - Afghanistan. Centro della Croce Rossa contro le tossicodipendenze inizia attivita' - Italia. Volonte': Prodi prenda distanze da Ferrero - Italia. Roma. Prefetto e questore annunciano maggiori sforzi contro la droga - Italia. Torino. Placido: no a giustizieri contro lo spaccio - Italia. Convegno "Pazienti, trattamenti, servizi, politiche. SPECIALI: come e perché?" - Spagna. Reazioni alla proposta di legalizzazione del consigliere Saura - Italia. Bindi a Ferrero: immigrazione problema piu' urgente della droga - Italia. Torino. Ancora un'aggressione a tossicodipendente - Italia. Ex agente penitenziario arrestato per traffico di droga - Afghanistan. Lunedi' via libera Ue all'addestramento della polizia contro la droga - Usa. Rice: ancora insufficienti gli sforzi contro le droghe del Governo afghano - Messico. Ancora orrori nella guerra al narcotraffico. Quattro poliziotti decapitati - Gb. Sorpresa: leader conservatore si faceva le canne a scuola - Brasile. Rio de Janeiro. Ancora morti nella guerra alla droga - Italia. Gratteri: troppa discrezionalita' ai giudici contro i trafficanti - Italia. Casini: presentero' Pdl per fare test antidroga ai parlamentari - Olanda. Ministro Salute: escludere marijuana da lista doping - Nuova Zelanda. Associazione medica chiede verifiche sull'efficacia terapeutica della cannabis - Usa. Dal Canada invasione di marijuana ed ecstasy ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 3 morti - 2 feriti - 144 arresti - 352,939 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 198,039 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 154,900 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 145 giorni di detenzione ARTICOLI 08-02-2007 America Latina. Marijuana transgenica inodore e con piu' Thc Qualche giorno fa, a Sao Paulo le autorita' basiliane hanno sequestrato 1,2 tonnellate di marijuana transgenica. Una noticina dell'agenzia di stampa Afp del 28 gennaio informava che la manipolazione genetica della pianta accresce la reddivita' per i trafficanti. La stampa latinoamericana aveva gia' dato conto dell'apparizione di una nuova varieta' di cannabis. Il quotidiano El Observador di Montevideo la descrive come una specie che si puo' fumare con facilita' nei luoghi aperti poiche' non ha l'odore caratteristico dell'erba tradizionale, ma un aroma alla menta. Secondo le fonti giornalistiche citate, la marijuana transgenica avrebbe una concentrazione molto elevata del principio attivo Thc, tanto da renderla cinque volte piu' potente. Sembra che provenga dal Paraguay, e da li' distribuita nelle nazioni vicine, come Argentina, Brasile e Uruguay, dove e' stata scoperta e sequestrata -un'indicazione che il consumo e' gia' cominciato. Ma l'America del Sud non e' l'unico luogo dove nuove varieta' genetiche di marijuana iniziano a essere prodotte e diffuse. Alla fine dell'anno scorso, dal Messico e' arrivata una notizia passata quasi inosservata, per lo meno nel Paese, malgrado che la fonte fosse assolutamente degna di credito: il generale di divisione Manuel Garcia, incaricato delle operazioni militari contro il narcotraffico nel Michoacan, comunicava al mondo che i trafficanti messicani avevano creato una cannabis geneticamente modificata. Secondo il generale Garcia, si tratta di una varieta' resistente agli erbicidi, per cui e' molto difficile distruggerla con le fumigazioni dall'alto. E' una pianta piccola, che arriva appena a un metro e mezzo d'altezza (quella tradizionale raggiunge i tre metri). La sua dimensione consente un maggior rendimento, giacche' la superficie necessaria per coltivarla e' minore: anziche' quattro o cinque ettari, basta una superficie equivalente a un campo di calcio. Anche il ciclo della pianta (dalla semina al raccolto) e' inferiore, cio' che indica una capacita' di produzione notevole. Persino la potenza dei suoi effetti e' maggiore (stando alle dichiarazioni del generale Garcia diffuse da un dispaccio della Afp, datato 21 dicembre 2006). Non sappiamo se la marijuana messicana sia della stessa varieta' "transgenica" di quella di altri Paesi sudamericani, ma sara' facile verificarlo; basta chiedere ai soldati e ai generali che assistono senza nessuna protezione all'incenerimento dell'erba sequestrata; se la nuova pianta messicana odora di menta... Anche presumendo che si tratti di varieta' differenti, se ne potrebbe dedurre che esiste una concorrenza tra i cartelli della droga sul piano scientifico. Questo e' un punto importante, considerato che secondo il generale Garcia per produrla occorre personale qualificato, chimici e biologi. Se uso le virgolette quando mi riferisco alla "marijuana transgenica" e' perche' la modificazione genetica di una pianta puo' essere il risultato di molteplici incroci tra varieta' naturali. Ma quello che intendiamo oggi per piante transgeniche (senza virgolette) si basa sulla modificazione di un organismo vegetale attraverso l'inserimento di geni che lo dotano di caratteristiche particolari. Se le proprieta' delle nuove varieta' di cannabis sono il risultato dell'introduzione deliberata di geni, allora saremmo di fronte a una modernizzazione del narcotraffico, il quale destinerebbe una parte delle sue ingenti risorse alla ricerca, visto che il generale Garcia ha parlato di sequestro di laboratori e di personale altamente specializzato. Curiosamente, per risolvere il dubbio ci vuole la scienza che aiuterebbe a determinare l'origine delle nuove varieta'. Ma, tranne le note d'agenzia, non ho trovato, per l'elaborazione di questo testo, nessun articolo scientifico che dimostri l'esistenza di una marijuana transgenica. Quindi e' probabile che non esista e che sia solo un mito. Tuttavia, trattandosi di una sostanza proibita come il Thc, e' difficile sperare che qualche gruppo scientifico s'attribuisca il merito di una scoperta di tale importanza. Se si confermasse l'esistenza di una cannabis geneticamente modificata, il narcotraffico apportrebbe, involontariamente, nuovi strumenti alla ricerca. Basti pensare alle possibilita' del Thc nel trattamento di numerose malattie. Una marijuana transgenica entrerebbe in un altro dibattito. Non sono chiari gli effetti nocivi degli organismi geneticamente modificati sull'ambiente e la salute. I geni introdotti nella cannabis possono contaminare altre specie vegetali con risultati imprevedibili. E con il narcotraffico non c'e' alcuna possibilita' di controllo. Nell'ambito della salute, gia' di per se' alcuni settori (ma non tutti) ritengono che la marijuana sia nociva. Dato il divieto, sarebbe ingenuo pensare che si possa contare su una droga etichettata, come avviene per le patate o i pomodori. Non sappiamo nulla degli effetti sull'organismo di una marijuana transgenica. La soluzione sarebbe la legalizzazione delle droghe; si otterrebbe cosi', simultaneamente, la fine del narcotraffico e la regolamentazione di produzione e distribuzione di sostanze che garantiscono la tutela della salute e dell'ambiente. Javier Flores Traduzione di Rosa a Marca 08-02-2007 Droga – linee guida Ferrero. Troppo troppo poco. Abolire subito la Fini-Giovanardi Condivido molte delle linee guida illustrate oggi dal ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, a proposito della modifica della legge sulle tossicodipendenze. In particolare, apprezzo la proposta di acquistare l'oppio afgano (invece di avventurarsi solamente in discutibili campagne militari di eradicazioni del papavero) per produrre morfina. Bene anche una maggiore distinzione fra microspaccio e narcotraffico. Sono invece perplessa sul fatto che rimanga un illecito il consumo di sostanze stupefacenti. Se e' vero che vi saranno sanzioni solamente quando al consumo seguono comportamenti pericolosi verso terzi, mi e' difficile accettare che si continui a considerare illegale quella che in molti casi e' una malattia. Mi stupisce -se non mi e' sfuggita- l'assenza di linee guida per politiche sperimentali sulla riduzione del danno, con le "stanze del buco" e con la distribuzione controllata delle sostanze sotto guida medica, cosi' come fruttuosamente avviene in Spagna, Svizzera, Olanda, Gran Bretagna, Germania, etc. Ma quello che mi lascia ancor piu' perplessa, per non dire scoraggiata, e' il fatto che, a distanza di quasi un anno dal suo insediamento, il Governo sia in grado di esprimere solo linee guida, e non un testo di legge. Lo ha fatto nel Programma dell'Unione, lo ha fatto nuovamente nell'incontro di Caserta, e lo fa oggi. Solitamente, i veri problemi si pongono nel tradurre le linee guida in un disegno di legge. Nel frattempo, la legge Fini-Giovanardi continua ad essere in vigore. Se davvero si avesse la volonta' di procedere con urgenza -cosa che ritengo assolutamente necessaria- si sarebbe dovuto e si dovrebbe subito abolire la Fini-Giovanardi, ripristinando la norma precedente. A quel punto, vista l'incapacita' di procedere sul tema delle tossicodipendenze di questo Governo, si sarebbe potuto discutere con piu' calma. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno 12-02-2007 Germania. Appello dei Comuni al Governo: autorizzare per legge trattamento con eroina I rappresentanti delle sette citta' in cui si esperimenta il trattamento con l'eroina ai tossicodipendenti gravi hanno lanciato un appello urgente al Governo federale, affinche' lo si autorizzi per via legislativa. "Tutte le citta' sostengono che questa modalita' di cura, di provata efficacia, dev'essere mantenuta", ha detto la responsabile sanitaria dei Verdi di Francoforte, Manuela Rottmann, nell'incontro svoltosi nella sua citta'. Attualmente il gruppo parlamentare di Union al Bundestag e' contrario alla modifica della legge sulle sostanze stupefacenti, circostanza necessaria per non far chiudere, entro il prossimo primo luglio, i centri di distribuzione d'eroina di Bonn, Francoforte, Amburgo, Hannover, Karlsruhe, Colonia e Monaco. "Sarebbe inaccettabile" sostiene Rottmann, che ha annunciato la volonta', in caso estremo, di adire la via giudiziaria. E' da cinque anni che dura il programma pilota per eroinomani falliti con ogni altra terapia. E i risultati sono molto promettenti. I pazienti, cui ogni giorno viene somministrata eroina sintetica (diamorfina), risultano piu' sani di quelli che ricevono il metadone, rileva un rapporto del Centro amburghese di valutazione interdisciplinare sulle dipendenze. Non solo. Essi consumano meno droghe illegali aggiuntive, commettono meno reati e hanno piu' opportunita' di trovare un alloggio e un lavoro. Se il progetto dovesse interrompersi "ricadrebbero nella situazione di prima, cio' che puo' comportare rischi per la loro stessa vita", mette in guardia il curatore dello studio, Christian Haasen. Il responsabile degli Affari Sociali di Karlsruhe, Harald Denecken, (SPD) rimprovera al Governo la mancanza della parola data. Era stata fatta una promessa, sebbene in epoca di Governo rosso-verde: in caso di risultato positivo, la sperimentazione sara' estesa a tutto il Paese. "Oggi questa promessa non viene mantenuta". La responsabile governativa della politica sulle droghe, Sabine Baetzing, (SPD) si e' rivolta al gruppo parlamentare di Union perche' colga il segnale partito dalle citta', quattro delle quali sono rette dalla CDU. Il presidente della commissione Sanita' per Union, Jens Spahn (CDU) ha detto che il suo Gruppo e' "in linea di massima pronto al dialogo". Tuttavia, non ha nascosto le sue perplessita'. "Dobbiamo interrogarci se i risultati dell'eroina rispetto al metadone siano migliori al punto da giustificare la parziale legalizzazione di una droga pesante", ha spiegato alla Sueddeutsche Zeitung. Un passo simile equivale a diffondere un messaggio su cui e' necessario riflettere molto bene. Il portavoce dei Verdi in materia di droga, Harald Terpe, rimprovera ad Union di essere la sola ad avere una posizione ideologica. Non ci sarebbe "nessun argomento ragionevole contro la prosecuzione del trattamento con l'eroina per drogati gravi". Verdi, FDP e Sinistra stanno preparando un'istanza congiunta per la sostituzione con l'eroina, da inoltrare al Bundestag (Camera dei deputati) entro marzo, mentre Amburgo cerchera' di convincere le altre Regioni governate da Union ad appoggiare l'iniziativa indirizzata al Governo. Nadeschda Scharfenberg * Traduzione di Rosa a Marca * Pubblicato su Sueddeutsche Zeitung del 08-02-2007 12-02-2007 Austria. Dipendenza e' malattia sociale per 20% della popolazione Gli esperti lanciano l'allarme: da tempo la dipendenza non e' piu' la cifra di gruppi emarginati, ma e' divenuta una malattia sociale. L'ampiezza del fenomeno l'ha calcolata il prestigioso Anton Proksch Institut (API) di Vienna: il 20% della popolazione austriaca sopra i 16 anni abusa di qualcosa; sono 1,4 milioni di persone, di cui "solo" 20.000 consumatori di droghe illegali. E' un rischio sottovalutato? "Quello che la scienza conosce da decenni, non e' ancora una nozione radicata nella popolazione: la dipendenza e' una malattia grave e non semplicemente un comportamento censurabile", dice Michael Musalek, direttore di API. Cio' significa che esistono abusi ben al di la' delle droghe. Il confronto con altre malattie croniche puo' dare un'idea della dimensione. L'ultima indagine sulla salute, svolta da Statistik Austria nel 1999, segnalava che la pressione alta e i danni alla spina dorsale, con circa il 5% d'incidenza ciascuna, erano le due malattie piu' frequenti. (Allora non erano state considerate le dipendenze). Il luogo comune, secondo cui la dipendenza e' una deblezza del carattere, dovrebbe ulteriormente preoccupare, ritiene Musalek. Chi crede che siano solo gli emarginati ad essere a rischio, non si rende conto che nemmeno lui e' al riparo. E quando i fatti s'incaricano di smentire le false credenze, sono pochi a chiedere d'essere aiutati. Ma che cos'e' in fin dei conti una dipendenza? La medicina distingue tra dipendenze legate a sostanze e quelle che ne prescindono. Quando si parla di dipendenza da sostanza s'intende l'abuso di alcol, nicotina, eroina, mentre l'altro e' di tipo comportamentale -gioco d'azzardo, sesso, acquisti. Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche si puo' parlare di malattia se sussistono almeno tre dei cinque criteri considerati, come ad esempio la perdita di controllo o le crisi d'astinenza. Perche' si possa parlare di abuso, non basta consumare una sostanza o sedersi a un tavolo da gioco. La riprova sta nel fatto che il 98% della popolazione ha a che fare con l'alcol, ma "solo" il 5% e' alcolista. Quasi sempre l'abuso si manifesta dopo un disturbo psichico grave (depressione, choc...) e il girone infernale s'innesta quando la persona tenta di sfuggire ai suoi problemi con l'aiuto di una sostanza o di un comportamento compulsivo. C'e' da dire che a livello cerebrale la dipendenza da sostanze e quello comportamentale sono molto simili. L'anno scorso, l'équipe di ricercatori diretti dal farmacologo di InnsbruckGerald Zernig-Grubinger ha scoperto che nelle dipendenze vengono stimolate le stesse aree cerebrali che presiedono alle sensazioni piacevoli quali il sesso, il cibo, il senso di protezione. Andreas Wetz * Traduzione di Rosa a Marca * Pubblicato su Die Presse l'11 febbraio 2007 -------------------------------------- NOTIZIE 06-02-2007 Colombia. Guerra fra narcotrafficanti avrebbe causato centinaia di morti Farc e Eln, i due piu' longevi gruppi guerriglieri di sinistra della Colombia, da molti mesi sono impegnati in una truculenta faida tra loro, con un presunto bilancio di alcune centinaia di morti. Lo affermano all'unisono i settimanali 'Cambio' e 'Semana', ognuno con le sue diverse versioni. Entrambi ricordano pero' che lo scorso 18 gennaio, il vicepresidente Francisco Santos ha denunciato che le Farc puntano allo 'sterminio' dell'Eln ('Si parla di 500 morti nello stato di Arauca') e che le due organizzazioni sono impegnate in un 'genocidio' dei civili nei territori che controllano. In effetti, sono in tanti a concordare sulla 'guerra ad oltranza' tra le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc, quarantennale gruppo guerrigliero da sempre marxista-leninista, con oltre 20.000 uomini) e l'Esercito di liberazione nazionale (Eln, meno di 5.000 uomini, fondato 30 anni fa da un sacerdote spagnolo). Tant'e' che -secondo 'Cambio' - mentre la Chiesa e' impegnata nel tentativo di porre fine allo scontro, non manca chi, come il procuratore generale di Arauca German Puerto, denuncia che le autorita' locali vanno dicendo in giro 'si ammazzino pure tra loro'. Per contro, mons. Carlos German Mesa Ruiz, vescovo di Arauca, ha gia' avuto diversi contatti diretti con esponenti dell'Eln e con alcuni emissari delle Farc, nel tentativo di trovare una via d'uscita ad un cruento conflitto che dura da una decina di mesi e che, secondo 'Cambio', ha registrato 280 morti, 'anche se potrebbero essere di piu''. Il tutto ha preso il via -secondo le lettere inviate al prelato dai vertici dell'Eln e delle Farc- quando, nel corso di un incontro, il 'numero due' della prima organizzazione ha ucciso il suo pari grado delle Farc. L'Eln ha successivamente assicurato a mons. Mesa Ruiz che il suo 'numero due' era ubriaco, ammettendo cosi' 'l'errore'. L'uomo e' stato lo stesso giustiziato dalle Farc, che non hanno accettato le scuse dando in questo modo il via alla faida, in cui sono rimasti coinvolti anche i civili che, a volte costretti, appoggiano i rispettivi gruppi. In pratica, uno scontro ad oltranza che si sta espandendo per vari motivi: il controllo del territorio, l'utilizzazione dei 'corridoi' del narcotraffico di cui entrambi i gruppi si servono per finanziare i rispettivi apparati militari e le prossime elezioni locali. L'Eln sta d'altra parte cercando di arrivare ad un accordo di pace con il governo, fatto che ha permesso le 'infiltrazioni' dello stesso Eln da parte dell'esercito. Mentre mons. Mesa Ruiz parla di 'tragedia umanitaria' perche' migliaia di civili abbandonano le zone dove sono in corso gli scontri, il capo dell'esercito nella giurisdizione di Arauca, generale Jose' Rafael Gonzalez Villamil, sdrammatizza: 'E' solamente una lotta per il controllo del territorio a ridosso della frontiera con il Venezuela'. In pratica, le Farc, molto piu' forti, voglio autofinanziarsi anche con il petrolio, finora un settore esclusivo dell'Eln. 06-02-2007 Spagna. Gli studenti propongono all'Ue di legalizzare le droghe leggere Anticipare l'eta' penale a dodici anni; legalizzare le droghe leggere; sviluppare l'energia nucleare. Sono alcune delle proposte avanzate dagli studenti spagnoli dai 16 ai 18 anni, in occasione dell'ultima edizione nazionale del Modello di Parlamento Europeo (MEP). I partecipanti alla IV edizione del MEP, che si e' tenuta a Madrid, chiedono anche di "redigere un nuovo testo costituzionale per l'Europa". I sei testi elaborati ed approvati dagli studenti comprendono la tutela delle diversita' culturali, i limiti della liberta' d'espressione, la crisi energetica, la violenza a scuola, il futuro dell'Europa e la legalizzazione delle droghe. In materia energetica, i giovani chiedono di cambiare le fonti per "evitare un cambio climatico irreversibile" e la creazione di "un mercato comune energetico". La soluzione alla crisi energetica comporta "la necessita' d'impiegare energia nucleare come misura di transizione tra i combustibili fossili e le energie rinnovabili", per questo e' necessario creare un organismo comunitario, che centralizzi la gestione del nucleare e provveda a depositare le scorie in silos sotterranei. In quanto alla violenza scolastica, i partecipanti al MEP credono che sia giusto anticipare l'eta' della responsabilita' penale, portandola a dodici anni, e ritengono necessario facilitare le vie legali in caso di aggressione. Futuro dell'Europa: e' necessario un nuovo trattato costituzionale "piu' semplice e vicino ai cittadini"; il processo d'adesione deve continuare con i Paesi con cui sono gia' state avviate le trattative, come la Turchia. Il MEP nazionale e' inoltre favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, benche' solo "per i maggiorenni", e ritiene giusto autorizzare la loro "produzione", "distribuzione" e "vendita" da parte dello Stato; infine approva l'uso della cannabis e dei suoi derivati per lenire gli effetti dei trattamenti aggressivi impiegati nella cura di certe malattie. Tutte le risoluzioni adottate dal MEP spagnolo sono state inoltrate al Parlamento europeo, alla Commissione europea e al Consiglio dei Ministri dell'Ue. 06-02-2007 Austria. Vienna. I Verdi propongono le "stanze del buco" Heidi Cammerlander, responsabile dei Verdi viennesi per le questioni sociali, e' insoddisfatta: "Le retate nei quartieri dello spaccio, soprattutto al Karlsplatz, non portano a nulla". I tossici scacciati da quella zona si trovano ancor piu' marginalizzati e la criminalita' aumenta. Di qui la sua proposta: aprire dei locali dove i drogati possano consumare la sostanza in sicurezza sanitaria. In questo modo li si toglierebbe dalla stada, i cittadini della capitale si sentirebbero piu' sicuri e i tossicodipendenti gravi potrebbero essere meglio assititi. Spiega ancora: "Ad Amburgo, nei parco-giochi non si vende la droga ne' ci sono siringhe, proprio perche' esistono appositi locali". Come primo passo, oltre alle stanze del buco, la signora Cammerlander pensa a dei presidi mobili tra Karlsplatz e la stazione ovest. A chi s'oppone alle sue proposte risponde: "A Vienna le stanze del buco esistono gia'. Sono i gabinetti, i giardini pubblici, i parchi. Ci servono delle condizioni accettabili per la popolazione". Ma la consigliera alla Sanita', Sonja Wehsely, prende le distanze. "Per me non e' una questione ideologica, bensi' un tema da esperti. In qualita' di consigliera comunale me ne sono occupata anch'io, e so che le opinioni divergono". Appena vi fosse una linea scientifica chiara "mi impegnerei a studiare se questa necessita' esiste o meno". Contemporaneamente esclude che si torni a discutere di nuove concezioni riguardo alla droga (la normativa attuale risale al 1999). L'impianto della normativa viennese dei tre pilastri -prevenzione, sostegno ai tossicodipendenti e fermezza contro gli spacciatori- gode di considerazione in tutt'Europa, sostiene. "Ma come reagisce la citta' al fatto che le sostanze costano sempre meno e la cocaina da droga di lusso e' diventata una droga popolare?" Wehsely: "Per questo esiste una Consulenza droga, il cui compito non e' di fare dei bei discorsi, ma considerar le nuove tendenze e proporre contromisure." 06-02-2007 Italia. Interrogazione Prc: compravendita terreni per riciclare denaro narcotraffico I deputati di Rifondazione comunista Graziella Mascia e Antonello Falomi hanno presentato un' interrogazione ai ministri dell' Interno, della Giustizia e delle Politiche agricole e alimentari per sollecitare interventi circa la 'massiccia compravendita di terreni agricoli nella Piana di Lamezia Terme da parte di clan della 'ndrangheta della provincia di Reggio Calabria'. 'Lo scopo di tale disegno criminale, gia' evidenziato in passato sarebbe ascrivibile alla necessita' delle cosche di ripulire i proventi illeciti provenienti dal narcotraffico, dal traffico di armi e dal giro delle estorsioni. Dalle denunce emergerebbe un altro fenomeno inquietante che riguarda il sistema denominato di 'copertura patrimoniale', che si alimenterebbe dall'accaparramento da parte delle 'ndrine di sostanziosi flussi di finanziamenti elargiti dalla Comunita' europea, la cui politica cerca di stimolare lo sviluppo del settore agricolo, in particolare modo quello olivicolo'. I parlamentari del Prc sollecitano ai ministri 'l' attivazione di un monitoraggio sui finanziamenti pubblici alle imprese e, soprattutto, sulle effettive finalita' degli stessi e, specificatamente, di fornire i dati sui finanziamenti pubblici erogati a vario titolo alle imprese lametine negli ultimi dieci anni'. Mascia e Falomi chiedono di conoscere le iniziative che il Ministro della Giustizia intende adottare per consentire un rafforzamento degli organici nell'ambito della magistratura antimafia' e 'le azioni di contrasto che il Ministro dell'Interno intende porre in essere al fine di limitare la capacita' pervasiva della 'ndrangheta anche rafforzando prioritariamente i presidi delle forze di polizia'. 06-02-2007 Ecuador-Colombia. Crisi diplomatica per l'uso di glisofato per l'eradicazione della coca L'Ecuador ha sostenuto oggi che la fiducia che riponeva nell'atteggiamento della Colombia e' stata 'gravemente ferita' dalla decisione assunta dal governo di Bogota' di riprendere, senza comunicarlo a Quito, l'utilizzazione di glisofato per distruggere le piantagioni di coca al confine fra i due paesi. Il Ministro degli Esteri ecuadoriano, Maria Fernanda Espinoza, ha denunciato oggi in dichiarazioni all'emittente televisiva Ecuavisa la ripresa ieri dell'attivita' di distruzione delle piantagioni di coca nella zona di Mataje, alla frontiera con l'Ecuador. Evocando i problemi bilaterali generati in passato dall'irrorazione da parte della Colombia del terreno con glisofato, Espinoza ha aggiunto che 'in modo ripetuto Bogota' ha insistito in un atteggiamento poco amichevole con l'Ecuador' e 'a nostro avviso deve riflettere e rettificare immediatamente' il suo comportamento. Il capo della diplomazia ecuadoriana ha infine detto che e' intenzione del presidente Rafael Correa investire della questione la Corte internazionale dell'Aja e di chiedere per le popolazioni sottoposte a gravi pericolo per la salute la solidarieta' delle nazioni latinoamericane. 06-02-2007 Italia. Roma. Presentato progetto per la prevenzione "Informare giocando" Un gioco di ruolo sulla prevenzione e sull'informazione riguardo gli effetti delle sostanze stupefacenti sul fisico e sulla psiche. Titolo dell'iniziativa, che e' stata presentata oggi alle 12 presso l'istituto tecnico superiore di Roma "Meucci", e si e' tenuta di fronte a giornalisti e a studenti tra i 14 e 17 anni: "Informare giocando". Un progetto organizzato dall'associazione no-profit Modavi onlus, con il sostegno del ministero della Solidarieta' sociale e rivolto ai ragazzi delle classi degli istituti superiori di diverse citta' italiane, come Roma, Foggia, Latina, Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, Siena, Milano, Torino, Biella. Si tratta -precisa Emanuela Scurria, vicepresidente nazionale del Modavi onlus- di "un gioco di ruolo per stimolare, in modo creativo, la riflessione dei ragazzi". Un progetto pilota, di cui valuteremo l'efficacia e l'impatto sui giovani", dopo il quale "proseguiremo su questa strada, con la ferma convinzione che, soprattutto per il consumo di droghe che non si puo' sottovalutare, l'arma piu' importante sia la prevenzione". 07-02-2007 Italia. Caserta. Questionario a scuola sulle dipendenze Uno screening delle dipendenze dei minori nel casertano e' in corso per iniziativa della Asl Caserta 2. Un questionario in forma anomina che con domande multiple cerca di conoscere le abitudini rispetto al cibo, all'alcool, alle droghe, ai cellulari e a Internet e' stato distribuito in sei istituti superiori a Santa Maria Capua Vetere, e poi lo sara' in tre di Aversa e altrettanti di Capua. Il questionario, spiega Giovanni Di Martino, responsabile dell'Unita' operativa sulla nuove dipendenze dell'azienda, e' diretto agli alunni delle ultime due classi ed e' focalizzato non solo sui disturbi alimentari che sfociano in anoressia e bulimia, ma soprattutto su gambling e dipendenze tecnologiche, uno dei veicoli piu' insidiosi dell'ossessione per la linea perfetta, tanto che vi sono gare on line quotidiane tra ragazze sul peso personale. 07-02-2007 Spagna. Catalogna. Ministro Interni: legalizzare tutte le droghe Il consigliere per gli affari interni del governo catalano, il verde Joan Saura, si e' detto favorevole a 'legalizzare tutte le droghe' per combattere il narcotraffico e a scopo terapeutico, sollevando aspre reazioni e la richiesta delle sue dimissioni da parte dell'opposizione. Saura, leader del partito Iniziativa per Catalogna verde (Icv) che fa' parte del governo regionale guidato dai socialisti, ha detto durante una trasmissione della tv pubblica catalana che 'si debbono legalizzare tutte le droghe, l'ho sempre sostenuto'. Ed ha spiegato che 'legalizzare non significa essere a favore del consumo di droga da parte della gente...perche' le droghe non si debbono assumere'. Le frasi di Saura, responsabile della polizia catalana, riportate stamani da tutti i media hanno provocato sorpresa trai socialisti e la dura reazione del Partito Popolare (Pp, opposizione di centrodestra) che ha chiesto le dimissioni del consigliere che 'vuole convertire la Catalogna nel paradiso delle droghe'. 07-02-2007 Italia. Umbria. An critica ministro Turco: pene esemplari contro il consumo 'Aumentare le dosi consentite per uso personale e' un'indecenza che la sinistra, con il suo ministro Turco invece di tamponare la situazione come la destra aveva tentato di fare con la legge Fini-Giovanardi, spiani la strada alla liberalizzazione'. Sull'emergenza droga e' intervenuto con una nota il consigliere regionale di An Aldo Tracchegiani il quale ha sottolineato come 'in Italia e in Umbria il consumo della cocaina sia praticamente raddoppiato rispetto al 2001, chiedendosi quale e' il rimedio individuato'. 'A pagarne le conseguenze sono gli adolescenti, la fascia piu' colpita dal fenomeno. Occorre riprendere in mano la situazione; se e' necessario, avviare una campagna internazionale per arginare il fenomeno sia in termini di produzione che di consumo, come e' necessario ripristinare pene esemplari che ridimensionino il clima lascivo e tollerante in cui la sinistra ci sta facendo inesorabilmente scivolare'. Per AN sono le campagne di sensibilizzazione utili a far conoscere ai giovani il reale pericolo che si corre nell'avvicinarsi al mondo degli stupefacenti, che vanno organizzate, 'creando gruppi di volontari che vadano nelle scuole per illustrare a chi ancora non li conosce, i rischi ed i pericoli'. La Comunita' Incontro di Amelia dove operano valenti medici e che ogni anno riporta sulla retta via un numero sempre maggiore di ragazzi, 'deve avere questo ruolo e potere'. 07-02-2007 Messico. Narcotrafficanti attaccano commissariati Sette persone, tra cui 4 agenti di polizia, due segretarie e un funzionario statale, sono rimaste uccise nella citta' messicana di Acapulco in diversi attacchi ai commissariati compiuti da uomini a volto coperto e armati di Ak47. Tutti i commando erano dotati di videocamera per riprendere le fasi dell'assalto che stavano portando a termine. La Procura generale della repubblica, definendo "astuta" l'aggressione in una nota, ha lanciato un appello a tutte le forze politiche "per serrare le fila contro questa guerra frontale dello Stato contro il narcotraffico". Gli attacchi arrivano a due mesi dall'insediamento del presidente messicano, Felipe Calderon, che ha dichiarato guerra al narcotraffico. In dicembre il capo dello Stato aveva dato il via a un'operazione nello stato del Michoacan, dove negli ultimi mesi si erano verificati diversi omicidi legati al traffico della droga. Poi era stata la volta della citta' di frontiera di Tijuana, nello stato di Guerrero, dove il governo federale aveva inviato l'esercito. Il mese scorso nella regione di Acapulco sono stati dislocati 8mila soldati, con l'obiettivo di contrastare il narcotraffico in quella che viene definita il "triangolo d'oro" della droga. 07-02-2007 Usa. Legge per combattere il consumo di metanfetamine tra i nativi americani Una sottocommissione della House (la House Judiciary) ha approvato la legge proposta dal democratico Tom Udall con la quale si autorizzano i finanziamenti alle tribu' dei nativi americani per combattere il consumo delle metanfetamine. Udall ha dichiarato, "La legge contro le metanfetamine approvata lo scorso anno aveva ignorato i nativi americani, e questa legge, chiarificatrice, al contrario li include". Secondo il "Rapporto sul consumo delle droghe e salute del 2005", il consumo degli stupefacenti e' dell'1,7% tra i nativi americani e del 2,2% tra i nativi hawaiani. La legge sara' sottoposta al voto della Commissione giudiziaria ed eventualmente della House. 07-02-2007 Italia. Mozione di sfiducia al Senato contro il ministro Ferrero Una mozione di sfiducia individuale contro il ministro per la Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, e' stata presentata al Senato da tutto il centrodestra, primi firmatari i capigruppo Renato Schifani, Altero Matteoli, Francesco D'Onofrio, Roberto Castelli e Mauro Cutrufo. Nel documento si legge che "il 5 dicembre 2006 il ministro Ferrero ha nominato l'ex brigatista rossa e fondatrice di Prima Linea, Susanna Ronconi, membro della Consulta Nazionale delle tossicodipendenze. La Ronconi e' stata condannata, oltre che per altri reati, a 12 anni di reclusione per gli efferati omicidi di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, avvenuti a Padova nella sede del Msi di via Zabarella, il 17 giugno 1974". "Giova ricordare -prosegue la mozione- che la Ronconi non ha, contrariamente a quanto afferma il ministro, compiutamente pagato il proprio debito morale verso la societa' e, in particolare, verso i familiari delle vittime Mazzola e Giralucci, non avendo mai non solo espresso sincero pentimento ma concorso, seppur simbolicamente, al pagamento dei danni e delle spese processuali come prevede la sentenza di condanna definitiva. La Ronconi, inoltre per la condanna a concorso in duplice omicidio, e' stata anche interdetta in modo perpetuo dai pubblici uffici. "Considerato che il terrorismo ha prodotto gravi sofferenze al nostro Paese e alla citta' di Padova causando la morte di innumerevoli servitori dello Stato (magistrati, poliziotti, carabinieri, guardie penitenziarie, docenti universitari), dirigenti politici e sindacali di ogni orientamento politico. E considerato che alcuni familiari dei Caduti di Padova stanno predisponendo una proposta di legge da sottoporre al vaglio del Parlamento per impedire a chi si e' macchiato di efferati delitti di entrare in qualita' di consulente o altro titolo nelle istituzioni, si esprime sfiducia al ministro Paolo Ferrero e lo impegna a rassegnare le dimissioni". Seguono le firme dei capigruppo e di altri numerosi senatori dell'opposizione. FERRERO, RONCONI NON E' CONSULENTE MINISTERO - 'Leggo delle dichiarazioni che definiscono erroneamente Susanna Ronconi come 'consulente' del mio Ministero. Ronconi non ha nessun incarico di questo genere e non percepisce alcun emolumento. Ronconi fa invece parte della Consulta nazionale delle tossicodipendenze che e' composta da settanta membri, piu' i membri tecnici indicati dalle Regioni'. Lo afferma il Ministro della Solidarieta' Paolo Ferrero, che spiega: 'La formazione della Consulta ha seguito criteri di pluralita', professionalita' e ricerca delle esperienze maturate in materia. Si tratta di un organismo che intende riunire coloro che in questi anni hanno lavorato nel campo delle tossicodipendenze con scientificita' e capacita'. In questo quadro di formazione plurale della Consulta, il Ministero ha chiesto ad alcune delle organizzazioni e delle comunita' che si occupano di tossicodipendenze di proporre dei nomi di riferimento. Il nome di Susanna Ronconi ci e' stato indicato dal 'Forum droghe' sulla base delle esperienze da lei acquisite da anni in questo campo'. "Il centrosinistra incorre in grande errore quando nomina come consulenti ex brigatisti, condannati con sentenza passata in giudicato". Lo dice il senatore Nello Formisano, capogruppo dell'Italia dei valori, commentando le dichiarazioni di Olga d'Antona e la mozione di sfiducia individuale contro il ministro per la Solidarieta' sociale Paolo Ferrero. "Noi dell'Italia dei valori ci chiediamo cosa spinga un ministro a nominare come consulente una ex brigatista, Susanna Ronconi, gia' condannata", conclude Formisano. 07-02-2007 Italia. Interrogazione al ministro Amato su controlli antidroga davanti alle scuole "Le dichiarazioni di alcuni presidi che denunciano la colpevole assenza delle forze dell'ordine di fronte allo spaccio di droga nelle scuole, e' davvero preoccupante e deve indurre ad una seria riflessione". Ad affermarlo e' Antonio Rusconi, responsabile Scuola della Margherita, preannunciando un'interrogazione parlamentare al ministro degli Interni Giuliano Amato. "Dopo l'allarme droga lanciato nei giorni scorsi proprio dal ministro Amato si rende ora necessario e urgente un intervento per arginare il problema, proprio a partire dalle scuole, e verificare le effettive lacune, in merito, delle forze dell'ordine". E' infatti inammissibile per Rusconi "che un preside, come denunciato sulla stampa, dopo aver segnalato una targa del motorino di due spacciatori alla questura, non abbia ricevuto nemmeno una chiamata dalla stessa. Auspico, pertanto un intervento del ministro, che porti ad una seria e piu' fattiva collaborazione tra i presidi delle scuole, polizia e carabinieri". 07-02-2007 Italia. Forgione: gli stadi sono mercati della droga della 'Ndrangheta La domenica le curve degli stadi sono uno dei principali mercati dello spaccio di droga a cura della 'ndrangheta. L'allarme arriva da Francesco Forgione, presidente della Commissione parlamentare antimafia, a conclusione dell'audizione del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. "In quello che e' successo a Catania -premette Forgione, riferendosi agli scontri del "Massimino" costati la vita all'ispettore capo Filippo Raciti- c'e' stata sicuramente la presenza della criminalita' organizzata, ma voglio anche denunciare la presenza articolata di esponenti della 'ndrangheta in diversi stadi del nord e in altre parti del Paese. Esponenti della 'ndrangheta che hanno rapporti strutturati anche con personaggi delle organizzazioni criminali straniere". La domenica le curve sarebbero, insomma, quello che le discoteche rappresentano il sabato, un luogo privilegiato di spaccio: "ci sono inchieste in corso che riconducono a fatti di questo tipo", ammette Forgione, che pur ribadendo di "non voler criminalizzare le curve", sottolinea come l'esistenza di legami con le mafie fosse stata avvertita gia' ai tempi degli striscioni contro il regime carcerario del 41 bis apparsi qualche anno fa sulle gradinate dello stadio di Palermo". Le curve piu' coinvolte dal fenomeno sarebbero quelle degli impianti di Milano, Torino, Genova, Verona, e in genere "delle altre aree del nord e del centro in cui sono piu' intense le infiltrazioni della 'ndrangheta". "E' un fenomeno di cui la Commissione si occupera' in modo approfondito". 08-02-2007 Italia. "Giu' le mani dai bambini" denuncia "La7" per promozione di stupefacenti Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di "Giu' le mani dai bambini": Stupefacenti ai bambini: denunciata “La7”. Presentato esposto urgente al Garante della Concorrenza e del Mercato: “la TV ha promozionato illegalmente l’uso sui bambini di molecole psicoattive classificate come stupefacenti”. Interrogazione parlamentare in Senato. Il caso è eclatante: per motivi tutti da chiarire, nel corso di una trasmissione de La7 (“Le invasioni barbariche”) è stato promozionato l’uso sui bambini di due potenti molecole psicoattive, entrambi agli onori delle cronache in questi anni per il discutibile rapporto rischio/beneficio: il metilfenidato, principio attivo del contestato Ritalin®, e l’atomoxetina, che in un solo mese di monitoraggio in USA ha fatto registrare centotrenta casi di tentato suicidio (fonte: FDA USA). “Abbiamo acquisito la registrazione della trasmissione – ha dichiarato Luca Poma, portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”, prima campagna indipendente di farmacovigilanza in Italia (www.giulemanidaibambini.org) – e, dopo averla attentamente visionata e aver raccolto i pareri dei nostri esperti, abbiamo fatto predisporre e depositato l’esposto: è gravissimo che si promozioni con questa leggerezza in TV l’utilizzo di potenti psicofarmaci sui minori, ed ancor più grave che si mandino in onda interviste che sollecitano l’uso di una sostanza così delicata anche su chi non ha alcuna patologia!”. Durante la trasmissione, infatti, era stata messa in onda anche un’intervista ad una famiglia americana il cui figlio assumeva Ritalin® per migliorare il proprio profilo comportamentale. Ma anche i genitori del ragazzo lo assumevano, senza alcuna necessità clinica, semplicemente per migliorare le proprie performance lavorative e stimolare la propria creatività, consigliandone così l’uso senza riserve. Il metilfenidato, principio base del Ritalin®, è ancora inserito nel nostro paese nella Tabella I del Ministero della Sanità, al pari di eroina e cocaina. “E’ certamente una pubblicità ingannevole e pericolosa – ha affermato l’Avvocato Dario Forasassi del foro di Bologna, che ha predisposto la denuncia – in quanto da un lato si fa promozione diretta al pubblico di uno psicofarmaco, promuovendone la prescrizione, la vendita ed il consumo, cosa tassativamente vietata nel nostro paese, e dall’altra non s’informano i telespettatori di tutti i profili di rischio di queste potenti molecole, qualora somministrate a dei minori. Senza contare che nessuna delle persone in studio a La7 era uno specialista!”. Il Comitato ha tra l’altro richiesto la messa in onda da parte de La7 di una puntata de “Le invasioni barbariche” di pari durata al fine di riequilibrare l’informazione rettificando il messaggio ai telespettatori. Il Segretario dell’Assemblea di Palazzo Madama Senatore Maurizio Eufemi ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente su questa vicenda al Ministro delle Telecomunicazioni. Luca Poma, Portavoce Nazionale Giù le Mani dai Bambini 08-02-2007 Italia. Moratti al ministro Turco: stai rendendo difficile la lotta alla droga 'Quando si emanano provvedimenti che facilitano l'accesso dei consumatori alla droga, poi non ci si puo' lamentare che diventa piu' difficile combattere lo spaccio. Con i provvedimenti del ministro Turco si mettono in difficolta' le forze dell'ordine nel contrastare il fenomeno perche' non c'e' piu' una distinzione reale tra consumo e vendita delle sostanze'. Lo ha detto il sindaco di Milano, Letizia Moratti, intervenendo ieri con il vicesindaco De Corato e l'assessore Moioli a una manifestazione di cittadini della zona di viale Monza che protestavano contro lo spaccio e il degrado del loro quartiere. Il sindaco di Milano punta il dito su due diversi provvedimenti, quello amministrativo che 'raddoppia le dosi considerate ad uso personale' e il Disegno di Legge del ministro Turco 'che rende piu' facile comprare farmaci nei quali e' contenuta la cannabis per uso terapeutico'. 'Chiedo con forza al governo di non facilitare l'accesso alla droga, abbiamo bisogno di una cultura di vita e non di morte'. Letizia Moratti, parlando poi con il centinaio di cittadini che si era radunato in piazzale Loreto per una fiaccolata, ha affrontato il secondo aspetto del problema sicurezza, quello relativo alla presenza delle forze dell'ordine. 'Ho segnalato l'esigenza di avere 500 uomini in piu' a Milano al ministro Amato, ma non ho avuto risposta'. Per quanto riguarda la situazione specifica di viale Monza, il sindaco ha sottolineato di aver segnalato il problema della sicurezza 'al questore e al prefetto gia' da luglio, chiedendo un presidio costante della zona'. Inoltre nella legislatura precedente Pisanu aveva installato un commissariato in questa zona che e' pronto, ma che rimane vuoto proprio perche' mancano gli agenti da metterci'. Il sindaco si e' intrattenuto per piu' di mezz'ora a parlare con i cittadini, anche tra qualche contestazione. Un uomo ha sollevato a un certo punto uno striscione che recitava: 'Moratti se non sai come fare, a casa tua li devi portare'. La gran parte dei cittadini ha pero' fischiato l'esposizione della scritta e si e' fermata a dialogare con il sindaco che ha promesso ai Comitati dei residenti di andare insieme dal prefetto ad esporre le proprie richieste. Appello esteso anche ad alcuni consiglieri del centrosinistra che erano presenti in piazza. 'Facciamo un patto ed andiamo insieme a chiedere che le richieste di questi cittadini siano ascoltate'. 08-02-2007 Afghanistan. Talebani: saboteremo le operazioni di eradicazioni I talebani sono pronti ad attaccare gli agenti di polizia afgani che sabato prossimo daranno il via nella provincia meridionale di Helman all'operazione sostenuta dalle forze britanniche per sradicare le coltivazioni di oppio. "Obbediamo agli ordini dei nostri leader che ci hanno chiesto di difendere gli agricoltori", ha dichiarato al Daily Telegraph un comandante talebano, Haji Aghar Mohammad. Ex comandante di polizia della città di Gereshk durante il regime dei talebani, Mohammad è oggi a capo di circa 100 combattenti nella regione di Helmand, dove sono impegnate le forze britanniche. Il figlio, Mullah Toor Jan, è invece il comandante delle operazioni tattiche del gruppo. "I britannici non sono combattenti così forti -ha detto Haji Mullah al giornalista, incontrato insieme al padre nei pressi della città di Lashkargar- rimangono nelle loro basi e non escono. Nonostante tutta la tecnologia che hanno a loro disposizione, controllano solo un raggio di due chilometri attorno a Gereshk. Hanno perso il controllo di tutte le zone rurali di Helmand. Quest'area per esempio è sotto il nostro controllo. Puoi constatarlo dal fatto che la gente del posto ci conosce". Le operazioni dei talebani contro le forze afgane impegnate a sradicare le coltivazioni di oppio sarebbero condotte dallo stesso mullah Dadullah, il più temuto comandante militare talebano per il sud e sudest dell'Afghanistan, stando a quanto si vocifera nei villaggi attorno a Lashkargar. La notizia non ha però trovato conferma presso la polizia locale, che ha liquidato l'indiscrezione come "propaganda, messa in atto dai trafficanti di droga". "Daremo il via alle operazioni per sradicare l'oppio, non lasceremo spazio ad alcuna resistenza", ha detto il capo della polizia di Helmand, generale Nabi Jan Mullah Khail. "I talebani sosterranno la popolazione locale -ha aggiunto Haji Mohammad- perchè l'appoggio della gente impedirà al governo e alle forze straniere di sconfiggerci". Haji Mohammad ha quindi lamentato la mancanza di armi anti-aeree contro gli elicotteri britannici: "Non abbiamo tanti soldi a disposizione, altrimenti potremmo acquistare alcuni missili anti-aerei". Stando alle sue dichiarazioni, i talebani dispongono solo di vecchie armi già usate nei passati conflitti, ma questo non impedirà ai suoi combattenti di lottare per la vittoria: "Siamo dei musulmani forti. Se Allah ci concederà la vittoria, allora questa verrà. Quando ho cominciato a combattere avevamo contro i russi. Da allora non ho mai smesso. Questa è la mia ideologia. Combatterà fino alla fine dei miei giorni. Questa è una guerra santa. Non c'è spazio per la stanchezza". 08-02-2007 Italia. Torino. Ronde contro i tossicodipendenti Polizia e carabinieri stanno indagando sull'aggressione subita ieri sera da due uomini, colpiti a bastonate da una ronda di giovani alla fermata del tram, nei pressi del parco della Stura, ribattezzato 'Tossic park' per la massiccia presenza di spacciatori e tossicodipendenti e da tempo teatro di forti tensioni. E i residenti hanno rinnovato la richiesta di un presidio delle forze dell'ordine. I due feriti sono gia' stati dimessi: sono Sabatino Martella, 40 anni, di Beinasco, con un prognosi di 25 giorni per trauma facciale, e Franco Gagliardi, 29 anni, senza fissa dimora, medicato per contusioni al volto e al volto guaribili in otto giorni. Sono stati colpiti da un gruppetto di giovani armati di bastoni e mazze che volevano scacciare spacciatori e tossicodipendenti dal parco. Per il momento non c'e' alcun fermato, ma l'episodio riaccende la tensione in un quartiere dove da mesi e' forte la protesta dei residenti e dove a ottobre due pusher africani annegarono nel fiume per sfuggire all'arresto. Le forze dell'ordine stanno ricostruendo le fasi dell'aggressione anche per capire quanto l'iniziativa sia stata spontanea. Il presidente della circoscrizione, Luigi Malaroda, che per primo ieri sera ha avvertito le forze dell'ordine della presenza di una ronda di giustizieri, condanna l'aggressione: 'Non si possono risolvere i problemi di ordine pubblico con metodi da Far West condividiamo la preoccupazione dei cittadini, ma non e' tollerabile ed e' estremamente pericoloso che ci siano persone munite di piccozze e bastoni che vogliono farsi giustizia da se''. Malaroda ha avuto stamani un colloquio con Beppe Borgogno, assessore comunale alla Polizia municipale: 'Gli ho chiesto di farsi interprete con il questore e il prefetto dell'esigenza di rafforzare il presidio delle forze dell'ordine nella zona del parco della Stura. Lo impone la serie di aggressioni, violenze, tra le ultime la rapina a una donna, che si susseguono nella zona per la presenza di spacciatori e tossici. La situazione e' intollerabile, come, ripeto, e' inaccettabile pensino di cambiarla i giustizieri della notte'. La situazione del 'Tossic park' sara' dibattuta questa dal consiglio di circoscrizione. Per il presidente provinciale di An, Agostino Ghiglia 'la spedizione punitiva e' il frutto dell' esasperazione e della paura' e il parco andrebbe recitato. I radicali Silvio Viale e Giulio Manfredi invitano il sindaco a 'riflettere sulla necessita' e l'urgenza di istituire una narcosala nei pressi del parco della Stura. Per i tossicodipendenti sarebbe una riduzione del danno sanitario, per gli abitanti della zona una riduzione dell'insicurezza collettiva. Perche' - continuano Viale e Manfredi - stiamo cominciando a raccogliere i frutti avvelenati di una campagna d'odio: si parte con la guerra alla droga, si finisce con il farla ai drogati'. Arturo Calligaro, capogruppo della Lega Nord in consiglio provinciale, accusa il sindaco e la giunta di Torino 'di 'indifferenza ai problemi della zona. Il massimo a cui Chiamparino e i suoi sono arrivati e' una bizzarra ipotesi che prevede l'allestimento di campi da golf sul Tossic park. La colpa di quel che e' accaduto non e' ascrivibile ai cittadini esasperati ma piuttosto e' di chi si e' dimenticato in fretta di quella zona periferica'. Andrea Buquicchio, capogruppo regionale dell'Italia dei valori, parla di 'punto di non ritorno. La gente e' stanca di convivere con la paura, il terrore che provoca loro la presenza di pusher e tossicodipendenti sotto casa. E' arrivato il momento che le istituzioni facciano sentire in maniera forte e rigorosa la loro presenza'. 08-02-2007 Italia. Ferrero presenta linee guida per modificare legge sulle tossicodipendenze Il consumo personale di sostanze stupefacenti "continuera' a rimanere un illecito, ma dara' luogo a sanzioni, solo qualora comporti azioni irresponsabili o pericolose verso terzi". Lo annuncia il ministro della Solidarita' sociale, Paolo Ferrero, illustrando, durante un'audizione alla commissione Sanita' del Senato, le linee guida della legge sulle tossicodipendenze, che sostituira' la Fini-Giovanardi. Il sistema delle sanzioni amministrative per l'uso di sostanze illecite, spiega Ferrero durante l'audizione in commissione Sanita' al Senato, "si e' rivelato scarsamente efficace dal punto di vista della riduzione della domanda". Anzi, "semmai ha aggravato la situazione di marginalita'" del tossicodipendente. Per questo, con la nuova legge, pur rimanendo il consumo personale un illecito, sara' sanzionato solo se comportera' azioni "irresponsabili o pericolose verso terzi". Il ministro cita, ad esempio, la guida in stato di alterazione, il consumo di droga per via endovenosa in un luogo pubblico, l'abbandono di siringhe incustodite, il coinvolgimento attivo di minori nel consumo. In questi casi, ha detto Ferrero, la nuova normativa prevedera' "un continuum di sanzioni, che vanno dalle multe alla perdita di punti della patente, al ritiro e cosi' via". Pene piu' pesanti, invece, nel caso di "lesioni colpose" a terzi, causate da guida in stato di alterazione. "Le attuali sanzioni sono troppo basse". Per i minori, ci sara' "l'obbligo di segnalazione ai servizi e ai genitori, affinche' vengano responsabilizzati". Sempre per quanto riguarda il consumo personale, la nuova normativa sulle tossicodipendenze eliminera' "la dose massima consentita, restituendo al giudice la discrezionalita' di decidere caso per caso" e ripristinera' "la divisione in tabelle per le sostanze". In relazione alle pene, verra' previsto "un ampliamento di quelle alternative al carcere attraverso la sospensione del processo e il periodo di prova" ed un riequilibrio del sistema delle pene, prendendo a riferimento le medie Ue, "in modo da distinguere il piccolo spacciatore-consumatore dalle grandi organizzazioni mafiose di spaccio". OPPIO AFGANO PER FARE MORFINA ANTI-DOLORE - "L'ipotesi a cui stiamo lavorando con il ministero degli Esteri e' l'acquisto alla fonte dell'oppio afgano da parte dell'Organizzazione mondiale di sanita' (Oms) per fare morfina da utilizzare per le terapie anti-dolore", ha continuato Ferrero. "Questa operazione chiuderebbe uno dei due principali canali di offerta di sostanze stupefacenti". SOLO SERVIZIO PUBBLICO CERTIFICHI DIPENDENZA - Il ministro Ferrero ha sottolineato che la certificazione dello stato di tossicodipendenza "deve essere prerogativa esclusiva del servizio pubblico", aggiungendo che "bisogna regolamentare meglio il rapporto tra pubblico e privato sociale". Quanto alle modalita' di "cura e riabilitazione", "bisogna mettere a regime progetti sperimentati da anni nei servizi". Per il ministro non occorre creare strutture ad hoc: "Meglio studiare modalita' diverse per i servizi gia' esistenti", e fissare "criteri generali in cui i programmi di sperimentazione siano basati sulle evidenze scientifiche e di efficacia verificata". DATI DIMOSTRANO INEFFICACIA SANZIONI Le sanzioni, in 17 anni di applicazione, si sono rivelate inefficaci come deterrente rispetto ai consumi: lo rivelano gli ultimi dati, forniti dal Cnr che ha effettuato una ricerca per conto del Ministero della solidarieta' sociale. Dati che evidenziano come le sanzioni si sono dimostrate anche irrilevanti come strumento efficace per l'invio ai Sert dei consumatori, se si considera il rapporto tra le segnalazioni effettuate e la stima dei consumi. Per possesso di cannabis, infatti, la ricerca del Cnr dice che nel 2005 e' stato segnalato appena l'1,2% del totale dei soggetti che si stima facciano uso della sostanza (2% nella fascia 15-24 anni; 1% nella fascia 25-34; 0,6% nella fascia 35-44; 0,4 nella fascia 45-54; 0,1% nella fascia con piu' di 55 anni). Per possesso di cocaina, viene segnalato nel 2005 lo 0,8% del totale dei soggetti che si stima facciano uso di questa sostanza (0,9% nella fascia 15-24 anni; 0,9% nella fascia 25-34; 0,9% nella fascia 35-44; 0,5 nella fascia 45-54; 0,1% nella fascia oltre 55 anni). Per possesso di eroina, infine, viene segnalato nel 2005 il 4% del totale dei soggetti che si stima facciano uso della sostanza (3% nella fascia 15-24 anni; 7% nella fascia 25-34; 4% nella fascia 35-44; 0,1% nella fascia 45-54; 0,1% nella fascia oltre i 55 anni). COMMENTI "Abrogazione della legge Fini-Giovanardi. Questo c'e' scritto nel programma dell'Unione a pagina 187. E questo deve essere fatto". Lo afferma Francesco Mosca, segretario nazionale della Federazione dei Giovani socialisti dopo l'audizione di Ferrero. "I dati dimostrano che l'attuale legge proibizionista ha fallito si deve riscrivere una legge sulla droga con un forte impostazione antiproibizionista, legalizzando le droghe leggere e avviando un incisiva politica di riduzione del danno". "La relazione del ministro è stata completa, pacata ed ha trovato condivisione sia nel centro destra che nel centro sinistra. C'è una condivisione delle forze politiche su un problema che tutti abbiamo a cuore, particolarmente quando si tratta dei giovani, delle generazioni del nostro futuro, del futuro del nostro Paese". Lo ha detto il presidente della commissione Sanita di Palazzo Madama, Ignazio Marino. "Io credo che la presentazione fatta oggi dal ministro vada proprio in questa direzione che è quella del recupero dei giovani ma soprattutto quella di prevenire con un'educazione degli stili di vita, in modo da evitare il circuito della droga che spaventa ovviamente tutti". "Il ministro dell'anti-Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, conferma l'intenzione di fare strame della legge Fini anti-droga (non anti-drogato) e anti-spaccio, che ha già dimostrato di funzionare e di produrre risultati positivi e incoraggianti (fra i quali proprio la decarcerizzazione invocata da Ferrero, altro che aumento delle denunce), e di tornare ad una politica pro-droga (non pro-drogato) e pro-spaccio". Lo sostiene l'onorevole Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di AN per le politiche della famiglia, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa e membro dell'esecutivo politico nazionale del partito. "Per quanto ci riguarda, ci opporremo fermamente, in Parlamento e nel Paese, al tentativo di controriforma di Ferrero: non consentiremo che l'Italia, su questo fronte delicatissimo, nel quale è in gioco il futuro stesso delle giovani generazioni, venga riportata drammaticamente indietro. Lo Stato deve punire severamente i mercanti di morte e non può essere agnostico, non può essere indifferente, non può essere neutrale rispetto all'uso della droga; non può non esprimere un giudizio di valore sul consumo di sostanze stupefacenti, che è un male che fa del male a se stessi, alla comunità e alla società. E ai cattolici dell'Unione, ai cosiddetti teodem, che dovrebbero rifarsi al magistero e alla dottrina sociale della Chiesa, diciamo: fermiamo insieme Ferrero". Alfredo Mantovano di AN sottolinea che per il ministro della Solidarieta' sociale Ferrero la sanzione al comportamento di chi, assumendo droga, rischia di fare male a terzi deve scattare solo quando le lesioni si producono concretamente. "Se valesse l'identico principio a proposito dell'ambiente o dei luoghi di lavoro - dice Matovano - bisognerebbe attendere i disastri ecologici o le "morti bianche" per applicare le sanzioni, dovendosi invece fermare se "ci si limita" a realizzare discariche abusive o a non dotare i cantieri di misure di sicurezza. Nelle parole di Ferrero e' incerto il confine fra l'ignoranza e l'irresponsabilita'. Come fa il ministro a ignorare che gia' adesso chi guida un veicolo dopo essersi "fatto" va incontro al ritiro della patente (altro che perdita di punti!)? Come fa il ministro a distruggere la legge italiana sugli stupefacenti, essendo consapevole che la droga fa male non soltanto a chi la usa, ma anche a terzi incolpevoli? "Abbassare la guardia sul fronte della droga, come di fatto propone il governo attraverso il ministro Ferrero, appare una scelta irresponsabile. Bisogna contrastare lo spaccio, evitare ogni forma esplicita o surrettizia di legalizzazione, evitare di mandare messaggi profondamente sbagliati, come detto recentemente con il raddoppio della quantita' di cannabis e marijuana che si puo' possedere senza correre il rischio di sanzioni penali". Lo scrive Maurizio Gasparri (Alleanza nazionale), secondo cui "le proposte del governo vanno respinte al mittente ed attendiamo su questo tema atteggiamenti coerenti da tanti che anche tra le file del centrosinistra dicono di richiamarsi ad una politica di valori". "Tutelare la vita e combattere la droga e' una scelta prioritaria- osserva- e difenderemo la legge Fini-Giovanardi con determinazione, nel Parlamento e nel Paese. E chiediamo al governo- conclude Gasparri- invece di avventurarsi su strade pericolose, di applicare questa legge soprattutto nelle parti riguardanti la prevenzione nell'uso della droga e il sostegno alle comunita' terapeutiche". "E' quanto mai positiva l'ipotesi di revisione della Fini-Giovanardi sulle tossicodipendenze, illustrata oggi in Senato dal ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero. Va apprezzato il forte accento posto dal ministro sulla prevenzione, capitolo del tutto assente invece nella legge del centrodestra", dichiara la senatrice dell'Ulivo Fiorenza Bassoli, responsabile Welfare dei Democratici di Sinistra. "Il ministro - prosegue la Bassoli - ha ben chiarito che il consumo di droghe resta un comportamento illecito ma viene giustamente affidato al giudice il compito di valutare le reali responsabilità penali della persona". "L'intreccio e la sovrapposizione tra consumo e spaccio sono così spesso così forti da rendere difficoltosa, in molti casi, una distinzione delle effettive responsabilità del singolo. In questo senso, e il progetto del ministro va nella giusta direzione, le tabelle non bastano. La detenzione di un certo quantitativo di sostanza non è di per sè sufficiente per capire se si è di fronte a uno spacciatore". "Personalmente, tuttavia, sono fortemente impressionata dai risultati della relazione del ministro Ferrero, così come dal recente allarme lanciato dal ministro Amato. Sono convinta che occorra lanciare un messaggio chiaro ai giovani sulla pericolosità di tutte le droghe, non ultima la cocaina, ma anche sull'abuso di superalcolici. Su questo terreno dobbiamo impegnarci con serietà e non mancheremo di dare il nostro contributo in questa direzione e per un buon testo quando il progetto del ministro Ferrero sarà depositato in Parlamento". 'Prendo atto positivamente delle indicazioni date oggi dal ministro Paolo Ferrero circa le linee guida sulle tossicodipendenze, se il ddl del governo resta cosi' va bene': Franco Corleone, che da una settimana digiuna per chiedere la calendarizzazione della pdl Boato sulla droga, commenta cosi' le dichiarazioni del ministro della solidarieta' in commissione sanita' del Senato. 'La proposta Boato alla Camera e Russo Spena al Senato - aggiunge l'ex sottosegretario - si muovono sulla linea tracciata da Ferrero. Percio' insisto col digiuno per la richiesta di calendarizzazione della pdl Boato, per la quale ho gia' chiesto un incontro al presidente della Camera Bertinotti. Penso che quando il ddl del governo verra' presentato alla Camera sara' abbinato alla proposta Boato'. "Dopo un anno abbiamo finalmente una proposta concreta da parte del governo. A grandi linee la approviamo in molte parti ma riteniamo che vada confrontata e rivista insieme agli operatori del sistema". Interviene cosi' Riccardo De Facci, responsabile tossicodipendenze del Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca) dopo l'audizione in commissione Sanita' del Senato del ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, sulla nuova normativa per le tossicodipendenze. "Una serie di operatori del pubblico e del privato, compreso me in questo momento- aggiunge De Facci- stanno facendo lo sciopero della fame a catena proprio per chiedere la presentazione di una proposta di legge. Ora le proposte ci sono, ma ancora e' poco presente una revisione profonda del servizio". Se infatti, spiega De Facci, "dal punto di vista penale e legislativo occorre intervenire" e' altrettanto urgente "affrontare la grossa crisi" dei servizi pubblici e privati sulle tossicodipendenze. "Chiediamo subito- dice De Facci- un tavolo di confronto con la societa' civile per la delicatezza del tema". In merito agli interventi di educazione, sottolinea il rappresentante del Cnca, "serve una revisione profonda della crisi delle comunita' terapeutiche, ferme a vent'anni fa". E ricorda che "una comunita' terapeutica gode della meta' di qualsiasi retta sociale: 45 euro in media, a fronte dei 100 e 110 della comunita' psichiatrica a media protezione, o di quella per minori, che e' di circa 100 euro. Il problema della legge e' si' penale- conclude De Facci- ma anche economico, e di pianificazione del servizio". "Temevamo che succedesse qualcosa di peggio, ma questa mi pare sia una buona mediazione". E' quanto afferma Don Mazzi, presidente della Fondazione Exodus, in merito alle proposte formulate dal ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero per la riforma della legge Fini-Giovanardi. "Sono d'accordo e molto interessato alle proposte- prosegue Don Mazzi- soprattutto mi convince il fatto di non infierire sulle pene e l'eliminazione della dose massima consentita restituendo la discrezionalita' del giudice. Questo significa che i giudici possono inquadrare ogni caso senza pregiudizi ideologici". Ma Don Mazzi esprime la sua condivisione anche a proposito delle sanzioni per il consumo personale, che comporti azioni irresponsabili o pericolose verso terzi. Bene anche la proposta di ampliamento delle pene alternative al carcere: "Sono d'accordo- sostiene il sacerdote- sono per il 'decarcerizzare'". Qualche perplessita' il fondatore di Exodus la esprime sul fatto che la certificazione dello stato di tossicodipendenza debba essere prerogativa esclusiva del servizio pubblico. "Sarei d'accordo se il servizio pubblico fosse disponibile 24 ore su 24- conclude Don Mazzi- ma bisogna collaborare di piu' tra pubblico e privato. Non e' il caso, in ogni caso, di fare la guerra su questo punto". 'E' un segnale molto positivo l'impegno del ministro Ferrero a presentare nel breve volgere di poche settimane un testo di riforma della legge sulle droghe, sollecitando cosi' il Governo a procedere coerentemente verso l'attuazione del proprio programma'. Lo afferma Susanna Ronconi, presidente dell'associazione 'Forum droghe', la cui partecipazione alla consulta nazionale per le tossicodipendenze ha suscitato le polemiche della Cdl, per il suo passato di ex brigatista. Sui contenuti delle linee guida, Ronconi aspetta di prendere visione del testo, ma gia' alcuni aspetti, spiega, 'sembrano condivisibili: il ripristino della differenziazione tra sostanze, l'abolizione della dose media fissata per legge, il contenimento del ricorso alla sanzione anche amministrativa, l'ampliamento delle alternative al carcere, la distinzione tra piccolo e grande spaccio, il ritorno al pubblico di alcune competenze e l'accenno all'apertura a politiche di riduzione del danno, nel solco delle linee guida europee'. 'Cio' che ora auspichiamo - aggiunge - e' che queste linee programmatiche non trovino, nel governo, impasse ostative che ne ritardino l'urgente approvazione. E' importante che, comunque, nel frattempo - conclude - il Parlamento prosegua nel suo lavoro e passi a calendarizzare le proposte di legge gia' da tempo presentate'. 'Leggendo le linee guida esposte al Senato dal ministro Ferrero viene spontanea una domanda. Nella sua lunga consuetudine di ascolto dei problemi sociali, il ministro ha mai conosciuto anche un solo consumatore di droghe che, in virtu' della sua condizione, non abbia commesso 'azioni irresponsabili o pericolose verso terzi'? L'interrogativo lo ha posto Andrea Muccioli, responsabile della Comunita' di San Patrignano. 'Lo sa il ministro che i comportamenti di chi si droga, per definizione, si ripercuotono sulla societa', la famiglia, gli amici, i compagni di scuola, eccetera? Una persona si droga per alterarsi, per essere altro da se stesso. Non avendo lucidita' ne' consapevolezza di se', puo' commettere azioni pericolose per se stesso e per gli altri, anche solo se cammina, attraversa la strada, guida - ha spiegato Muccioli -. A me, e credo anche a tutte le persone che si impegnano ogni giorno seriamente e, nel nostro caso, gratuitamente, contro la droga, non e' mai successo di conoscere un consumatore responsabile. Senno' la droga non sarebbe il dramma che e' '. 'Quanto poi alla sua innovativa idea di coinvolgere nella prevenzione ragazzi della stessa eta' degli studenti in qualita' di operatori, invito personalmente il ministro, domani 9 febbraio (ore 10.30) a Dolo (Venezia), dove si svolge una tappa della nostra campagna di prevenzione, con la partecipazione di 500 studenti - ha concluso -. E lo informo che da oltre cinque anni adolescenti o giovanissimi completamente recuperati dalla tossicodipendenza a San Patrignano girano tutte le province e scuole d'Italia e hanno incontrato oltre 500.000 ragazzi per parlare dei danni sociali e sanitari che le droghe provocano. Tutto cio' nella totale indifferenza e, spesso, nell'aperta contestazione dei rappresentanti della parte politica cui Ferrero appartiene'. 'Siamo al delirio totale, che rigetta nel far west un dramma sociale che coinvolge migliaia di famiglie e che non ha prodotto ad alcun risultato, basti pensare alla reintroduzione della discrezionalita' dei giudici, che non essendo medici non hanno le competenze per poter esprimere un giudizio'. Cosi' Giorgia Meloni (An), vicepresidente della Camera, commenta le linee guida della nuova legge sulle tossicodipendenze indicate dal ministro Ferrero. 'Piu' che un dl dello Stato - aggiunge - questi provvedimenti risuonano come una legge ad hoc per quei centri sociali che Ferrero conosce bene e che abitualmente sono frequentati da quei piccoli spacciatori-consumatori che dice di voler tutelare. E' inutile dire al ministro che puo' iniziare ad alzarsi e guardare fuori dalla finestra, perche' - conclude - siamo gia' in piazza, con Azione Giovani e con un intero mondo di operatori del settore'. 08-02-2007 Italia. Arezzo. Muore per overdose in comunita' di recupero Un uomo di 40 anni e' morto stamani, quasi certamente per overdose, nei locali della comunita' di recupero per tossicodipendenti di Betania a Salutio, nel Comune di Talla (Arezzo). Per lo stesso motivo un altro 40enne ospite del centro si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Bibbiena (Ar). A dare l'allarme, intorno alle 9,30, sono stati altri ospiti della comunita', che hanno trovato i due uomini riversi a terra. Sul caso stanno ora indagando i carabinieri, per capire come la droga possa essere entrata in una struttura che ha come compito il recupero dei tossicodipendenti. 08-02-2007 Spagna. Commissione Sanita' della Regione Toscana visita stanze del buco a Barcellona La missione della Commissione Sanita' del Consiglio regionale della Toscana a Barcellona, per studiare il sistema sanitario catalano, ha visto ieri come momento principale la visita al centro Baluart di Barcellona diretto da Esther Henart. Il Baluart e' uno dei 61 centri di assistenza alla tossicodipendenza presenti in Catalogna, dove da anni sono attive le 'safe injection rooms'. Il servizio, nato da una politica improntata sulla riduzione del danno, prevede la presenza nel centro di esperti di varie discipline, medici ed operatori sociali, e di spazi dove i tossicodipendenti da eroina possono iniettarsi la dose (che portano loro, il centro non fornisce droga) nella massima sicurezza, in un ambiente igienicamente adatto, con siringhe nuove e con eventuale assistenza medica immediata in caso di overdose. Positivo il giudizio dato dai membri della Commissione sanita' che hanno visitato il centro. Il presidente della commissione Fabio Roggiolani (Verdi), Filippo Fossati (Ds) e Luca Ciabatti (Rifondazione Comunista) hanno spiegato che l'apertura del centro ha avuto come effetto immediato quello di risanare il quartiere dove si trova (diminuzione della criminalita', non piu' siringhe per strada, controlli medici sui soggetti a rischio) e di riuscire ad avvicinare molti dipendenti da eroina, che sono ormai in numero marginale rispetto al numero dei tossicodipendenti e rappresentano i casi piu' critici e socialmente emarginati. Infatti, delle circa duecento persone che il centro accoglie, oltre il 60 per cento ha accettato di sottoporsi a un trattamento per la disintossicazione. 'Il mio giudizio e' che si tratta di un programma straordinario", ha detto il presidente della Commissione sanita' Fabio Roggiolani. "Un programma che e' stato possibile realizzare perche' le forze politiche catalane, di destra e di sinistra, hanno stipulato un patto: lasciare fuori dalla questione della tossicodipendenza le speculazioni politiche e concentrarsi sulla riduzione del danno. Si tratta di un modello che dovremmo provare a importare in Toscana'. Sulla stessa lunghezza d'onda Filippo Fossati, secondo il quale 'e' stato emozionante vedere con quanta passione gli operatori pubblici, supportati dal volontariato, lavorano nel centro. I risultati della sua attivita' sono chiari, verificabili e positivi: diminuita la criminalita' legata alla droga, annullata la mortalita', avviato il recupero di un gran numero di tossicodipendenti. Fondamentale per questo l'accordo fatto dai partiti, che hanno deciso di astenersi da ogni strumentalizzazione politica sul tema della tossicodipendenza, dando vita a un protocollo. La nostra proposta e' che in Toscana si adotti la stessa intelligenza politica, dando fiducia agli operatori che hanno in mano gli strumenti per valutare quale siano gli interventi migliori da attuare'. E anche Luca Ciabatti ha ribadito la positivita' dell'esperimento. 'C'e' un'evidenza scientifica: assistenza immediata in caso di urgenza, buon tasso di recupero, quartieri piu' sicuri. E' un modello riproponibile anche da noi, astenendosi da dibattiti ideologici. Il dibattito, in questo caso, deve partire dal risultato'. COMMENTI 'E' inaccettabile che la sinistra toscana affermi che il centro Baluart di Barcellona abbia un programma straordinario, improntato sulla riduzione del danno, grazie al quale c'e' stata la diminuzione della criminalita' nel quartiere dove e' collocata la struttura. E' cosi' difficile affermare che drogarsi e' dannoso? Non ha senso esaltare la creazione di simili luoghi, anche se 'igienicamente protetti''. Lo afferma il senatore di Alleanza nazionale Achille Totaro. 'La cosa ancor piu' sconcertante - dichiara - e' l'intenzione di voler importare tale modello anche nella nostra Regione. Infatti, offrendo 'luoghi sicuri e igienicamente protetti' per drogarsi non si tiene conto, come al solito, delle conseguenze'. 'Quanti 'utenti' - continua - diventerebbero assidui frequentatori delle sedicenti stanze del consumo? Come si fronteggerebbero le eventuali crisi scatenate da droghe pesanti?'. 'Questa purtroppo e' la politica della sinistra - conclude Totaro - che con i suoi castelli di falsita' non affronta il problema della droga prevenendolo, ma prendendo semmai provvedimenti tardivi e intempestivi. La creazione delle stanze del buco creerebbe dei drogati cronici, facendo passare il messaggio che le istituzioni autorizzano l'uso della droga, non attuando una politica che preveda una sua diminuzione'. 'La cosiddetta 'stanza del buco' e' un modo 'ideologico' di affrontare le problematiche della terapia della tossicodipendenza che nasconde la mancanza di una vera strategia di prevenzione, intervento e cura'. Lo dice, in una nota, il capogruppo di Fi in Consiglio regionale della Toscana Maurizio Dinelli insieme al consigliere Anna Maria Celesti in merito alla visita di alcuni componenti della commissione sanita' del Consiglio regionale in una 'safe injection room' di Barcellona. Secondo gli esponenti di Fi 'non si puo' accettare il messaggio terapeutico alla tossicodopendeza che lascia passare l' impiego della 'stanza del buco'. Siamo contrari ad utilizzare come principale terapia al tossicodipendente solo nel concetto della riduzione del danno cosi' come invece sostiene Roggiolani', presidente della commissione Sanita'. Critico anche il capogruppo Udc Marco carraresi che in una nota sottolinea come 'con le dichiarazioni di Roggiolani e degli altri membri della Commissione la strategia della maggioranza di governo in Toscana nella lotta contro la tossicodipenza e' venuta nuovamente allo scoperto: si vuole far tornare la Toscana di 30 anni'. Per Carraresi 'prima di formulare proposte in totale disaccordo con il testo unico sulle droghe e con i trattati internazionali, i miei colleghi avrebbero fatto di sicuro cosa piU' utile ad occuparsi di come risistemare il servizio pubblico italiano e toscano che stanno soffrendo per la carenza di risorse e di personale. Perche' - conclude - bisogna prima di tutto incentivare la prevenzione, non certo pubblicizzare gli stupefacenti'. 'Sono sempre ben disposto a discutere, a confrontarmi, a cercare di capire le diverse esperienze e soluzioni, soprattutto in una materia complessa e delicata quale quella della lotta alle dipendenze. Ma per quanto riguarda il merito non posso che confermare la valutazione negativa che ho gia' espresso a suo tempo'. Questo il commento dell'assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi. 'Verificare e approfondire e' necessario ma continuare a tenere la discussione bloccata su questo aspetto del problema rischia di produrre solo tensioni e divisioni, che poi inevitabilmente si ripercuotono su chi sta male e ha problemi di cura, attenzione, ascolto, assistenza'. 'Mi sembra che uno dei temi piu' urgenti da affrontare sia quello di come far fronte alle nuove dipendenze, a quei fenomeni emergenti che gli osservatori piu' attenti denunciano con crescente allarme. Mi riferisco, ad esempio, a quanto affermato nei giorni scorsi dal ministro dell'Interno Giuliano Amato sulla diffusione dell'abuso di cocaina e anche sul fenomeno davvero preoccupante dell'abuso di alcol che coinvolge sempre piu' presto i giovani'. 'A problemi nuovi dobbiamo contrapporre soluzioni nuove, secondo un modello toscano di lotta alle dipendenze che da sempre parla di prevenzione, integrazione, di inclusione, di presa in carico, che moltiplica gli strumenti di intervento e li rende adatti alle varie esigenze e al mutare dei comportamenti a rischio'. 08-02-2007 Italia. Continua digiuno per avviare riforma della legge sulle droghe Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato di Forum Droghe Molte le adesioni al digiuno a staffetta, avviato da Franco Corleone il 2 febbraio scorso, per sollecitare il Parlamento affinché proceda immediatamente all'incardinamento della proposta di legge Boato sul tema delle droghe e delle tossicodipendenze (A.C. n. 34), e alla nomina dei relatori nelle due Commissioni congiunte alla Camera, Giustizia e Affari Sociali. Ieri, 7 febbraio, sesto giorno del digiuno a staffetta, hanno digiunato: Riccardo De Facci, Milano, CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza); Susanna Ronconi, Torino, Forum Droghe; Andrea Boraschi, Roma, A Buon Diritto (Associazione per le libertà); Pietro Bellantone, Genova, capogruppo Verdi (Circoscrizione I Centro Est). E sono già decine le persone che hanno fatto pervenire la propria adesione, e che si alterneranno nei prossimi giorni in questa iniziativa di pressione e di dialogo. Oggi, Venerdì 9 febbraio inizieranno il digiuno: Gianluca Borghi, Bologna, consigliere Regione Emilia Romagna e Cecilia D'Elia, Roma, consigliera Provincia di Roma. La proposta Boato è stata presentata alla Camera dei Deputati all'inizio della legislatura ed è stata assegnata in sede congiunta alla Commissione Giustizia e alla Commissione Affari Sociali il 20 settembre 2006. Da allora però è rimasta chiusa in un cassetto. La proposta, che è in linea con il programma dell'Unione sul tema, ha raccolto le firme di parlamentari di tutto il centro-sinistra e sta tuttora raccogliendo numerose adesioni tra i parlamentari. Il 23 gennaio scorso si è tenuta a Roma, presso la sala stampa della Camera, una conferenza stampa alla quale hanno partecipato vari parlamentari firmatari della proposta - tra cui Marco Boato, Carlo Leoni, Ruggero Ruggeri, Daniele Farina, Cinzia Dato, Tana De Zulueta - ed altrettanti esponenti della società civile e delle associazioni, operatori pubblici, consumatori ed altri soggetti che hanno dato vita in questi anni al movimento per l'abrogazione della legge Fini-Giovanardi e per la riforma della politica delle droghe. In quella sede associazioni e operatori presenti avevano chiesto la decisione dell'incardinamento della proposta Boato con la nomina dei relatori e tutte le procedure per garantire un esame approfondito del testo ed una discussione nel Parlamento e nel Paese, entro una settimana. Qualora nessun segnale fosse giunto, si sarebbe dato vita a un movimento di protesta. E così è stato. Per i promotori, l'incardinamento della legge e la nomina dei relatori è un obiettivo minimo, ma in difesa della possibilità di discussione e dibattito per le decisioni che il Parlamento deve assumere. Informazioni e adesioni: digiuno@fuoriluogo.it Il calendario del digiuno Ecco le adesioni al digiuno di dialogo con la Presidenza della Camera per la calendarizzazione della proposta di Legge Boato e il superamento della Fini Giovanardi. Dal 2 al 5 febbraio 2007 Franco Corleone, Firenze, Forum Droghe Dal 6 all'8 febbraio 2007 Riccardo De Facci, Milano, CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza Susanna Ronconi, Torino, Forum Droghe Andrea Boraschi, Roma, A Buon Diritto. Associazione per le libertà Dal 9 all'11 febbraio 2007 Cecilia D'Elia, Roma, Consigliera Provinciale DS Gian Luca Borghi, Bologna, Regione Emilia Romagna Anna Pizzo, Roma, Consigliera Regione Lazio Marco Fusi, Signa (FI), Comitato difesa costituzione - Forum droghe. Dal 12 al 14 febbraio 2007 Sergio Segio, Milano, Forum Droghe Claudio Cippitelli, Roma, Coordinamento Nuove Droghe Pierugo Bertolino, Ottavia Brunetti, Genova Dal 15 al 17 febbraio 2007 Leonardo Fiorentini, Ferrara, Presidente della Circoscrizione Centro Cittadino Hassan Bassi, Parma, Forum droghe Stiamo definendo i turni successivi, per informazioni e adesioni scrivi a digiuno@fuoriluogo.it Hanno sinora aderito: Franco Corleone, Firenze, Forum Droghe Riccardo De facci, Milano, CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza Susanna Ronconi, Torino, Forum Droghe Andrea Boraschi, Roma, A Buon Diritto. Associazione per le libertà Cecilia D'Elia, Roma, Consigliera Provinciale DS Gian Luca Borghi, Bologna, Assessore Regione Emilia Romagna Marco Fusi Signa (FI) Comitato difesa Costituzione - Forum droghe. Sergio Segio, Milano, Forum Droghe Henri Margaron, Livorno, Dipartimento tossicodipendenze Claudio Cippitelli, Roma, Coordinamento Nuove Droghe Pierugo Bertolino, Ottavia Brunetti, Genova Leonardo Fiorentini, Ferrara, Presidente della Circoscrizione Centro Cittadino Hassan Bassi, Parma, Forum droghe Andrea e Elisabetta Sciarne, Milano Fabio Ardu Roma, Presidio Salus Infirmorum Roma, San Filippo Neri Franco Marcomini, Padova, Ser.T Anna Pizzo, Roma, Consigliera Regione Lazio Pietro Bellantone, Genova, capogruppo dei Verdi Circoscrizione I Centro Est - Comune di Genova Gino Scarfo', Savona Anna Pizzo, Roma, Consigliera Regione Lazio 09-02-2007 Usa. Cannabis naturale del cervello utile per combattere il Parkinson Un aumento del livello degli endocannabinoidi, naturalmente prodotti dal cervello, aiuterebbe a combattere il morbo di Parkinson, infatti le cavie sottoposte ai tests hanno migliorato la loro mobilita'. I ricercatori del "Stanford University Medical Center" in California, hanno studiato in particolare la parte del cervello che sarebbe collegata all'insorgenza del Parkinson. Le cellule nervose li' collocate rilasciano una dopamina, ma quando la quantita' e' insufficiente c'e' il rischio che si sviluppi il morbo. I ricercatori hanno usato cavie geneticamente modificate e marcato alcune cellule con una proteina fluorescente. Gli studi hanno rivelato che due tipi di cellule formano un sistema bilanciato nel cervello, uno si pensa sia coinvolto nell'attivita' motoria e l'altro che blocchi i movimenti indesiderati. Gli scienziati sono arrivati alla conclusione che quando c'e poca dopamina le cellule del secondo tipo siano dominanti, rendendo cosi' difficile la mobilita'. Medicine gia' esistenti migliorano i movimenti, ma e' solo con quelle sperimentali prodotte dalla ditta californiana Kadmus Pharmaceutical per fermare la diminuzione degli endocanabinoidi, che si e' visto nelle cavie un miglioramento, passando dalla immobilita' alla possibilita' di muoversi per circa 15 minuti. "Occorre ancora molto tempo prima che possano essere eseguiti esperimenti sugli esseri umani, ma questo e' un passo avanti", ha dichiarato il dottor Robert Malenka, aggiungendo che la scoperta ha rivelato l'importanza di alcune sostanze chimiche all'interno del cervello. La ricerca e' stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica "Nature". Gli scienziati avvertono, pero', che fumare la cannabis non porterebbe ai medesimi benefici. 09-02-2007 Italia. Umbria. Forza Italia: Regione non sa combattere le tossicodipendenze Servizi sociali 'deboli' contro le tossicodipendenze in Umbria? Lo chiede alla giunta regionale il gruppo consiliare di Forza Italia, in un'interrogazione in cui ricorda che proprio l' Umbria e' ai primi posti a livello nazionale per consumo di cocaina ed eroina. In particolare, secondo il gruppo Fi a Palazzo Cesaroni, a Perugia 'i consumatori sono destinati ad aumentare del 50 per cento, stando ad un' analisi dell' Osservatorio delle droghe'. Inoltre, secondo i consiglieri forzisti, 'la nostra regione, in base ai dati 2005, e' collocata al primo posto come incidenza delle morti per droga con un tasso di 4,5 decessi ogni 100 mila abitanti. Infine il numero delle segnalazioni riferite a sostanze leggere e pesanti e' decisamente in aumento nell'ultimo quinquennio'. 09-02-2007 Afghanistan. Centro della Croce Rossa contro le tossicodipendenze inizia attivita' Il nuovo centro per tossicodipendenti della Croce Rossa Italiana a Kabul ha iniziato la sua attivita'. Il centro, 'Nawai Zwand', e' stato inaugurato il primo febbraio. Una targa, all'ingresso della struttura, segnala che la Mezzaluna Rossa Afghana e il Senlis Council dedicano la stessa struttura al presidente della Cri, Massimo Barra, 'per il contributo di tutta una vita ad una politica umanitaria sulle droghe'. Il centro nasce sulla base di accordi presi a partire dal dicembre 2005 fra Cri, Mezzaluna Rossa Afghana e Senlis Council. 09-02-2007 Italia. Volonte': Prodi prenda distanze da Ferrero 'Rimangono sconcertanti e altamente diseducative le parole di un ministro della Repubblica piu' attento agli interessi dei trafficanti di droga che alla salute dei cittadini italiani'. E' quanto afferma, in una nota, il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volonte' riferendosi alle dichiarazioni di Ferrero che, in audizione al Senato, ha proposto l'acquisto di oppio dall'Afghanistan da parte dell'Oms, per trasformarlo invece che in eroina in morfina, da utilizzare a scopi terapeutici. 'E' 'stupefacente' che il presidente Prodi non prenda le distanze dalle dichiarazioni del ministro Ferrero. Per parte nostra presenteremo un ordine del giorno relativo alla missione in Afghanistan per impegnare il governo a impedire la coltivazione di oppio, che e' fonte primaria dei guadagni di Al Qaeda e sostituirla invece con la produzione di generi di prima necessita''. 09-02-2007 Italia. Roma. Prefetto e questore annunciano maggiori sforzi contro la droga Durante il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto questa mattina a Roma in Prefettura, il prefetto Achille Serra e il questore Marcello Fulvi hanno puntato il dito sulla questione del consumo di droga nella capitale. Il prefetto ha sottolineato: "La questione del consumo di droga non può essere risolta solo con l'intervento delle forze di polizia, ma bisogna sentirsi tutti più coinvolti. Solo in questo modo si possono ottenere risultati importanti. Va combattuta l'idea che si è falsamente diffusa che la cocaina non provoca dipendenza". Per quanto riguarda lo spaccio delle sostanze stupefacenti, il questore di Roma, Marcello Fulvi, ha ribadito: "Noi cerchiamo di colpire il traffico e il piccolo spaccio a monte prima che si disperda in mille rivoli. Per quanto riguarda il grosso traffico noi possiamo utilizzare la figura dell'agente provocatore appositamente autorizzato dal magistrato all'acquisto di droga con l'intento di smascherare i trafficanti, ma il problema si pone per i piccoli pusher, qui il discorso è diverso. Non possiamo chiedere centinaia di autorizzazioni al magistrato per cercare di smascherare persone che hanno solitamente in tasca una sola bustina, se solo teniamo presente che ci sono stati oltre 2mila segnalati come assuntori che, in realtà, per la maggior parte si tratta invece di spacciatori trovati in possesso di una sola bustina". Il prefetto Serra ha ribadito che "tuttavia nei prossimi giorni intensificheremo ulteriormente l'azione investigativa dei locali del centro storico di Roma e dei quartieri periferici con l'intento di far uscire allo scoperto i piccoli spacciatori. Fermo restando quanto sia indispensabile il coordinamento sotto il profilo investigativo tra le forze dell'ordine". Serra, a conclusione del suo incontro con la stampa, ha rivelato alcune informazioni dettagliate che riguardano proprio l'azione di contrasto alle droghe, dicendo che "1.147 persone sono state arrestate, 549 sono state denunciate a piede libero nell'ultimo anno. Otto quintali di cocaina sono stati sequestrati dalle forze dell'ordine negli ultimi due anni, dieci locali sono stati chiusi negli ultimi due mesi in quanto frequentati da prostitute e/o spacciatori". 09-02-2007 Italia. Torino. Placido: no a giustizieri contro lo spaccio 'Comprendo l'esasperazione dei cittadini che quotidianamente assistono a uno spettacolo che non e' piu' tollerabile, ma invito tutti a non lasciarsi andare ad atti di giustizia privata, che non possono essere accettati e rischiano di innescare una spirale di violenza incontrollabile e strumentalizzabile'. Cosi' Roberto Placido, vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte, commenta l' aggressione ai tossicodipendenti da parte dei residenti vicino a Parco Stura a Torino. 'La condizione drammatica in cui versano la zona di Parco Stura e in dimensione minore,altre zone della citta' come via Stradella, via Terni, corso Potenza, corso Principe Oddone, piazza della Repubblica, via Saluzzo e' frutto di leggi che si stanno dimostrando assolutamente inadeguate. Vanno modificate le leggi, anche abbassando l'eta' punibile e rendendo efficace l'identificazione dei fermati, per garantire la certezza della pena'. 'Se non si interverra' in maniera strutturale sia sulla legislazione, soprattutto in materia di immigrazione e di spaccio degli stupefacenti, sia nelle zone interessate da queste vicende con provvedimenti definitivi e non tampone ci troveremo di fronte a un'impennata di fenomeni che rischiano di diventare ingestibili dalle istituzioni e dalle forze dell'ordine'. 09-02-2007 Italia. Convegno "Pazienti, trattamenti, servizi, politiche. SPECIALI: come e perché?" Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato L’8 e 9 febbraio si è svolto il Convegno "Pazienti, trattamenti, servizi, politiche. SPECIALI: come e perché?", organizzato da Regione Toscana, assieme ad Itaca Italia ed a Cooperativa Incontro presso il Convitto della Calza a Firenze. Dipendenze patologiche: gli operatori del settore si incontrano per parlare dei cambiamenti avvenuti nel consumo e abuso delle droghe e delle nuove dipendenze L’evoluzione del fenomeno dei consumi e degli abusi di sostanze illegali e legali sta conoscendo una fase di cambiamenti molto pronunciati. In Italia, accanto ad un sostanziale mantenimento dei consumi di eroina, si affacciano nuovi stili negli abusi di cocaina e di altri stimolanti, accompagnati da aumento del policonsumo (droghe illegali, alcool ed altre sostanze). Questi aspetti sono evidenti dai dati epidemiologici e statistici disponibili annualmente su base nazionale nella Relazione al Parlamento, nelle recenti inchieste giornalistiche, dai dati sui sequestri di sostanze illecite, dalla sensazione dell’opinione pubblica, dall’esperienza clinica e di intervento preventivo e terapeutico che gli operatori del settore mettono in campo quotidianamente. A richiamare l’attenzione sono, è noto, i dati che riguardano la cocaina. Recentemente, il Ministro dell’interno ha dichiarato che nel corso del 2006 sono stati sequestrati 4.624,763 chilogrammi di cocaina con un aumento del 5,74% rispetto ai 4.373,625 chilogrammi recuperati dalle forze dell'ordine nel corso del 2005. sempre secondo lo stesso Ministero, si assiste a un fortissimo incremento per quanto riguarda i sequestri di marijuana, passati nell'arco di un anno da 2.484,598 chilogrammi a 5.445,906 chilogrammi. L’intero sistema degli interventi sulla domanda è posto sotto enorme pressione: diminuiscono le risorse a disposizione e, contemporaneamente, aumentano le esigenze e le richieste di trattamenti. Il Convegno di Firenze vuole tentare di avviare una riflessione su questo sistema, sulle forme organizzative che è opportuno mettere in pratica, sulle novità che si affacciano anche in altri Paesi per quanto riguarda la rete degli interventi e degli operatori impegnati. Con il contributo di eccellenti studiosi ed esperti stranieri (Prof. Ambros Uchtenhagen dell’Università di Zurigo, Prof. Michael Gossop del National Addiction Centre di Londra) e di esperti Italiani (dr. Maurizio Coletti, Presidente di Itaca, l’Associazione Europea degli Operatori delle Dipendenze e il dr. Michele Lanzi, Dirigente della regione Toscana) i più di 280 partecipanti iscritti hanno dato vita ad una riflessione collettiva per rendere più moderno ed incisivo il sistema dei trattamenti e degli interventi. In particolare, si è discusso delle sfide che gli utenti con dipendenze patologiche portano agli operatori ed ai servizi, delle forme per integrare medici di base ed altri specialisti nei trattamenti, delle condizioni di lavoro degli operatori delle dipendenze patologiche, delle esigenze di ammodernare le politiche di settore. Il Prof. A. Uchtenaghen ha illustrato in modo esaustivo la complessità del fenomeno della dipendenza, delle molteplici concause di essa, dai fattori biologici, a quelli socio-culturali, a quelli psicologici. Emerge dalle relazioni che una delle principali difficoltà ad affrontare questa patologia la discriminazione e la stigmatizzazione di questi pazienti speciali come incurabili come pure la auto esclusione del soggetto dalle cure anche a causa di esperienze negative con il sistema di cura. Sono stati anche presentate ricerche condotte nel Regno Unito che hanno messo a confronto i risultati di trattamenti con farmaci sostitutivi a soggetti tossicodipendenti effettuati dai medici di base e dai servizi specialistici, i quali hanno rilevato una similarità degli esiti. Questo ci indica che è necessario integrare le professionalità, aspetto questo che è emerso con forza nella sessione che riguardava gli operatori dove è ormai consolidata l’dea che uno dei fattori di successo dei trattamenti è la relazione terapeutica oltre che la motivazione del paziente. Gli interventi conclusivi hanno sottolineato quanto ancora siamo prigionieri di una dicotomia ancora esistente sia negli operatori che nell’opinione pubblica: il tossicodipendente è un vizioso o un malato? Dal convegno è emerso che dobbiamo innanzitutto distinguere tra consumo, abuso e dipendenza organizzando i servizi in modo che diano risposte adeguate ai bisogni di ognuno. 09-02-2007 Spagna. Reazioni alla proposta di legalizzazione del consigliere Saura Le dichiarazioni del consigliere degli Interni, Joan Saura, sull'opportunita' di legalizzare "tutte le droghe", hanno avuto uno strascico nel mondo politico, in particolare tra i suoi colleghi nel Governo catalano. Da Bruxelles, il presidente di Generalitat, Jose' Montilla, ha affermato di non condividere il parere del consigliere. "La legalizzazione delle droghe non figura nell'agenda del Governo, ne' nell'accordo di costituzione del tripartito", ha detto, pur riconoscendo che ci sono molte persone "tra cui anche gente di destra" che condividono l'idea di Saura. Di sicuro non lui. Il presidente ha insistito sul fatto che il Governo non ha in programma quel genere di dibattito, ne' lo avra', ma si limitera' ad applicare il Codice penale vigente. In Parlamento, il portavoce di Esquerra, Joan Ridao, ha chiesto "serieta'" a Saura, e l'ha invitato a "non improvvisare" in tema di droga. Una visione molto diversa da quella dell'eco-socialista Jaume Bosch, il quale ha difeso la "liberta' d'espressione" di Saura e ha fatto notare che il suo ragionamento non e' nuovo nella visione dell'ICV. CiU ha invece chiesto a Montilla di far dimettere Saura da consigliere o di allontanarlo momentaneamente dalla direzione di Iniciativa, mentre il PP ha chiesto che vada in Parlamento a spiegarsi. A Madrid, la vicepresidente Maria Teresa Fernandez de la Vega ha assicurato che la priorita' del Governo e' "lottare contro il narcotraffico" ed "assistere i tossicodipendenti". E ha sostenuto che il dibattito sulla legalizzazione delle droghe e' "molto complesso" e dev'essere affrontato a livello internazionale. 10-02-2007 Italia. Bindi a Ferrero: immigrazione problema piu' urgente della droga Il ministro alle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi (Margherita) invita, a distanza, il collega di Governo Paolo Ferrero (Rifondazione comunista), responsabile della Solidarietà sociale, a focalizzare l'attenzione più sulla riforma dell'immigrazione che su quella relativa alla tossicodipendenza. L'occasione è la tavola rotonda sulle politiche familiari che si è svolta ieri nella sede della Margherita, a Roma. Rivolgendosi al sottosegretario alla Solidarietà sociale, Cristina De Luca, Bindi ha detto: "Consiglierei al tuo ministro di avere più fretta sull'immigrazione che sulla droga". Il ministro Bindi, che ha sottolineato il valore positivo dell'immigrazione in Italia, ha altresì messo in luce la "grande urgenza" di modificare la vigente legge Bossi-Fini. 10-02-2007 Italia. Torino. Ancora un'aggressione a tossicodipendente Un tossicodipendente e' stato percosso da un gruppo di sconosciuti la notte scorsa nella periferia settentrionale di Torino, in una via a qualche centinaio di metri dal parco, ormai noto alle cronache come il Tossic Park, al centro delle proteste dei residenti. Anche ieri sera i cittadini hanno improvvisato un presidio, ma a differenza di quanto accaduto tre sere fa, negli immediati dintorni del parco non sono si sono registrati episodi di tensione. La vittima non ha riportato lesioni gravi, tanto che in un primo tempo aveva respinto la richiesta dell' equipaggio di un' ambulanza di farsi accompagnare in ospedale. La Digos, intanto, ha trasmesso in procura una breve nota sugli incidenti di mercoledi', quando un piccolo gruppo di dimostranti, armato di bastoni, si e' piazzato davanti alle fermate del tram di fronte al Tossic park e ha impedito la discesa ai passeggeri, percuotendone un paio. 10-02-2007 Italia. Ex agente penitenziario arrestato per traffico di droga Per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e' stato arrestato Ilario Etzi, 30 anni, di origini sarde, ma residente a Finale Ligure, gia' noto alle forze dell'ordine, con un passato nella polizia penitenziaria. Gli agenti della squadra mobile lo avevano seguito nei suoi spostamenti e contatti con alcuni clienti a Finale Ligure e ne avevano individuato l'abitazione, nei pressi delle Manie, nell'entroterra di Finale. Nel suo appartamento e nel garage sottostante gli agenti hanno trovato un vero e proprio 'bazar degli stupefacenti': 4 grammi di cocaina, gia' suddivisi in dosi, 120 grammi di hashish, 2,5 grammi di ecstasy e 25 grammi di marijuana. Sono stati sequestrati inoltre tre telefonini cellulari, alcuni dei quali probabilmente presi dall'uomo come pegno per mancati pagamenti della droga da parte dei clienti, cutter, bilancini di precisione, materiale per il confezionamento e per il taglio, e 200 euro in contanti, provento di spaccio. 10-02-2007 Afghanistan. Lunedi' via libera Ue all'addestramento della polizia contro la droga I ministri degli esteri della Ue, che si riuniranno lunedi' a Bruxelles, daranno il via libera ad una missione dell'Unione europea in Afghanistan incaricata di addestrare la polizia locale impegnata nella lotta alla corruzione e al traffico di droga, nell'ambito di un impegno europeo 'forte e di lunga durata' verso l'Afghanistan. E' quanto e' scritto nella bozza di conclusioni del Consiglio dei ministri degli esteri, che l'Ansa e' in grado di citare. Dopo avere rilevato che una missione Esdf provvedera' valore aggiunto, i ministri precisano che 'la missione lavorera' nella prospettiva di una forza di polizia afghana sotto controllo locale, che rispetti i diritti umani e operi nell'ambito del dominio della legge'. La missione Ue dovra' coordinare le varie iniziative internazionali messe in atto per addestrare la polizia afghana e riformarla a livello centrale, regionale e provinciale. I ministri sottolineano la necessita' che venga assicurata 'una stretta cooperazione con i partner', richiamando il ruolo dell'International police coordination board (Ipcb) che dovra' essere 'il meccanismo chiave per questa cooperazione'. La missione dovra' anche assicurare complementarieta' e sostegno alle azioni della comunita' europea gia' in atto per realizzare la riforma della giustizia. La questione dell'Afganistan sara' la prima grossa questione sul tavolo dei ministri degli esteri di lunedi' mattina, che discutera' poi di Serbia e Kosovo alla presenza dell'inviato speciale dell'Onu Martti Ahtisaari, mentre a pranzo si parlera' soprattutto di Medio Oriente ed Iran. Per quanto riguarda la missione Ue in Afghanistan, si sta valutando l'ipotesi di inviare a Kabul circa 160 persone, tra poliziotti e diplomatici, anche se ai dettagli della missione gli esperti stanno ancora lavorando. 'L'obiettivo e' rafforzare la polizia afghana, aiutarla ad essere conforme agli standard internazionali', ha spiegato un diplomatico. La proposta di un maggior coinvolgimento della Ue nell'addestramento della polizia afgana e' venuta nei mesi scorsi da Olanda e Gran Bretagna. I due paesi, che assieme al Canada combattono nella Forza Nato contro gli insorti nel sud dell'Afghanistan dove piu' agguerrita e' la presenza dei Taleban, hanno individuato nella polizia l'anello debole del governo del presidente afghano Hamid Karzai, che cerca di estendere e consolidare la sua autorita' nel Paese. Attualmente l'addestramento della polizia afghana vede impegnati una quarantina di esperti tedeschi. Nel spiegare il senso dell'iniziativa, l'Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza della Ue Javier Solana, ha piu' volte rilevato che la sicurezza di un paese non dipende soltanto dalla lotta contro il terrorismo, ma sono necessari giudici e forze di polizia adeguatamente addestrate che operino concretamente per la repressione dei reati. 10-02-2007 Usa. Rice: ancora insufficienti gli sforzi contro le droghe del Governo afghano Insoddisfazione statunitense sul lavoro svolto dal Governo afghano contro le droghe. Il segretario di Stato Condoleezza Rice intervenendo alla Commissione per gli affari esteri ha dichiarato che il Governo sta pensando di cambiare la strategia antinarcotici in Afghanistan. "Il nostro obbiettivo e' di aiutare il Governo afghano a migliorare la qualita' della vita delle persone, migliorando la sicurezza, istituendo un governo stabile e aprendo nuove opportunita' economiche". La Rice ha inoltre riconosciuto la determinzaizone del presidente afghano Hamid Karzai nella lotta alle droghe, ma ha sottolineato che ci sono ancora delle possibilita' di miglioramento. "I governi provinciali necessitano ora piu' che mai del nostro aiuto", ha concluso. "Circa il 93% della produzione mondiale d'oppio e' afghana. Occorre attaccare il problema delle droghe cosi' come quello del terrorismo", ha dichiarato la repubblicana Ileana Ros-Lehtinen, membro della commissione. 11-02-2007 Messico. Ancora orrori nella guerra al narcotraffico. Quattro poliziotti decapitati Quattro poliziotti federali che agivano in abiti civili sono stati torturati, decapitati e sepolti vivi nello stato settentrionale di Durango in Messico. I corpi sono stati rinvenuti dopo una soffiata nella zona di Comarca Lagunera, considerato uno dei luoghi di uscita della droga verso gli Stati Uniti. Il ritrovamento e' avvenuto ore dopo la decapitazione dei due agenti, avvenuta nella localita' di Sonora. Ad Acapulco, intanto, una trentina di agenti della polizia investigativa ha disertato dopo che un commando armato di criminali aveva attaccato due commissariati uccidendo sette poliziotti. Il presidente del Messico, Felipe Calderon, ha ingaggiato una vera e propria guerra contro i narcotrafficanti. Di recente sono stati estradati verso gli Stati Uniti nove importanti capi del narcotraffico. 11-02-2007 Gb. Sorpresa: leader conservatore si faceva le canne a scuola Il leader del partito conservatore britannico, David Cameron, nella sua epoca di alunno dell'esclusiva scuola privata di Eton avrebbe fatto uso di cannabis: è quanto rivelano praticamente tutti i quotidiani britannici in edicola ieri, dai meno affidabili dei tabloid, agli autorevoli e serissimi Observer, Times, Independent. L'allora quindicenne Cameron, secondo il Mail on Sunday, si sarebbe guadagnato due settimane di consegna dopo aver ammesso di aver fumato erba; da notare che il quarantenne leader dei Tories ha sempre evaso ogni domanda relativa alle sue esperienze con le droghe leggere prima di essere eletto deputato, nel 2001. Il portavoce di Cameron, George Eustice, non ha confermato né smentito le affermazioni dei tabloid: "Sarebbe successo più di 25 anni fa e David ha sempre sostenuto che i politici hanno diritto a un passato privato". Stando al Sunday Telegraph la storia farebbe parte di una biografia non autorizzata di Cameron che dovrebbe venire pubblicata nel prossimo aprile, dal titolo "Cameron: l'ascesa del nuovo conservatore". Francis Elliott, coautore del libro insieme a James Henning, ha dichiarato alla rete televisiva Sky News di non ritenere la rivelazione dannosa per la carriera politica di Cameron: "Credo che la maggior parte della gente penserà che per un uomo della sua età si tratta di qualcosa di usuale". Dopo la storica ammissione dell'ex presidente statunitense Bill Clinton di aver fumato marijuana -con l'ancor più storica precisazione di "non aver inalato" il fumo- decine di parlamentari britannici hanno raccontato in passato di avere fatti uso di droghe leggere, come l'ex Ministro per L'Irlanda del Nord Mo Mowlam -che nel 2000 precisò di "aver inalato, al contrario di Clinton". In un videopodcast trasmesso nel gennaio scorso Cameron aveva avanzato l'idea di incoraggiare i consumatori di droghe a raccontare ai giovani le loro esperienze; sulla legalizzazione della marijuana il leader Tory si era detto contrario: "Mi sembra giusto che sia ancora una droga criminalizzata". L'ex presidente del Partito Conservatore, Norman Tebbitt, ha dichiarato alla Bbc che Cameron dovrebbe rassicurare i militanti su quale sia il suo effettivo atteggiamento: "La questione è se capisca o meno che questa droga è una sostanza assai pericolosa e che dovrebbe essere trattata come tale". Affari suoi se a quindici anni rischio' l'espulsione da Eton perche' fumava la marijuana: 'Anche i politici hanno diritto a un passato che e' privato e deve rimanere privato'. Cosi' il leader del partito conservatore britannico ha cercato stamattina di neutralizzare il polverone innescato da una nuova biografia dove si raccontano per filo e per segno le sue esperienze adolescenziali di droga. A differenza dell'ex presidente americano Bill Clinton, che si era difeso con un curioso distinguo ('Ho fumato ma non inalato'), Cameron ha scelto come scudo il diritto alla privacy. Si sente di dover rispondere pubblicamente della sua vita privata soltanto per quanto riguarda il periodo successivo al suo ingresso in politica. 11-02-2007 Brasile. Rio de Janeiro. Ancora morti nella guerra alla droga Nove persone, fra cui un poliziotto, sono rimaste uccise la notte scorsa in una sparatoria in una favela di Rio de Janeiro. I poliziotti si sono opposti al tentativo di cinque uomini di riaprire un punto di vendita di cocaina nella favela Kelson, nel nord di Rio. Fra loro era il capo banda Alex Silva de Oliveira, detto Perereca, che prima dell'intervento della polizia comandava il traffico di droga nella baraccopoli. In un primo confronto con la polizia sono morte tre persone. I cinque sono fuggiti poi per l'arteria principale che collega Rio alla perferia nord, l'Avenida Brasil, e hanno tentato di rubare l'auto di un capo della polizia militare che alla fine e' stato ucciso. Ma il gruppo e' stato poco dopo sorpreso da una pattuglia del Gate (raggruppamento azioni tattiche speciali) che ha aperto il fuoco contro i narcotrafficanti. Alla fine tutti i criminali sono stati uccisi. 12-02-2007 Italia. Gratteri: troppa discrezionalita' ai giudici contro i trafficanti "Oggi con un patteggiamento allargato, in appello un trafficante condannato in primo grado a 24 anni puo' tranquillamente uscire dopo 8. C'e' grande, troppa, discrezionalita' da parte dei giudici. Servono nuove leggi, non solo mezzi, piu' uomini o piu' macchine. Ma noi stiamo sempre fermi li', all'antimafia della parola". Lo dichiara in un'intervista a 'Il Messaggero' Nicola Gratteri, sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria. "C'e' talmente tanta offerta che il prezzo rimane sempre lo stesso da anni e non aumenta. E' diventata la droga di tutti, ricchi, poveri, sinistra, destra. E sono diminuiti i morti perche' gli affari vanno a gonfie vele. La 'ndrangheta e' leader in Europa, tratta direttamente con i narcos. Gli 'ndranghetisti fanno affari con le organizzazioni paramilitari, entrano ed escono nelle zone off limits, vietate dall'esercito". "A Bogota' un chilo di cocaina purissima costa al massimo 1800 euro. Se ne possono ricavare 4,5 Kg. La coca esce dagli altri Paesi del Sudamerica, Paraguay, Uruguay, Peru', Argentina, Venezuela e arriva in Spagna dove viene stoccata. Ma e' la 'ndrangheta ad avere il monopolio del traffico e a decidere i tempi e i modi del consumo delle principali citta' europee. E' lei a decidere come drogarci e come drogare le piazze di Torino, Milano, Roma...". 12-02-2007 Italia. Casini: presentero' Pdl per fare test antidroga ai parlamentari Un test antidroga volontario per i parlamentari. Lo ha annunciato Pierferdinando Casini, presidente dell'Udc, ieri a "30 contro 1", lo spazio condotto da Massimo Giletti durante la trasmissione "Domenica In". "Presentero' una proposta di legge ad hoc- ha spiegato il leader Udc-. Cosi' come dobbiamo dichiarare i contributi, per un patto di trasparenza con gli elettori, rendiamo anche conto della nostra condizione tossicologica". Ha poi sottolineato Casini: "Non e' un obbligo, ma una possibilita', cosicche' nel fascicolo delle pubblicazioni dei singoli parlamentari ciascuno potra' sapere se quel certificato c'e' oppure no". In un' intervista oggi sul Messaggero, il parlamentare si e' poi espresso a proposito dell'allarme di Amato sul consumo spaventoso di cocaina: "E' molto grave che cio' sia accaduto. E' ancora piu' grave che alle inchieste sui giornali si risponda concentrandosi su tutt'altro temi. Ci sono troppe complicita' nella politica e nel mondo dello spettacolo". E piu' avanti: "La tolleranza zero deve partire da chi ha rappresentanza sociale". Sulla iniziative annunciate dal ministro della Solidarieta' sociale, Ferrero, per rendere non punibile il consumo di di droghe leggere e pesanti, Casini commenta: "E' un pessimo segnale, come quello che in questi giorni e' stato dato sulla famiglia. Un segnale da contrastare politicamente in tutte le sedi". 12-02-2007 Olanda. Ministro Salute: escludere marijuana da lista doping Droghe leggere come la marijuana, l'alcool ed altri prodotti che non aiutano l'atleta nelle prestazioni sportive dovrebbero essere escluse dalla Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) dalla lista delle sostanze proibite. Lo ha detto il segretario alla Salute pubblica olandese Clemence Ross. Secondo Ross, intervenuta ad un congresso ad Amsterdam, la Wada dovrebbe dunque rivedere il proprio Codice antidoping. In una nota del proprio ufficio, la Ross elogia il Codice sul fatto che "combatta il doping e punisca i trasgressori di ogni parte del mondo" ma "è giusto e utile dire che tutto può essere migliorato". Il Segretario è convinta che "combattere le droghe leggere è compito del Governo". 12-02-2007 Nuova Zelanda. Associazione medica chiede verifiche sull'efficacia terapeutica della cannabis L'Associazione medica nazionale (New Zealand Medical Association) chiede che la cannabis, come accade con altri stupefacenti, sia "testata" prima di arrivare alla prescrizione medica. Lo scorso anno il ministro della Salute riconobbe le qualita' terapeutiche della cannabis, e il partito dei Verdi ha presentato un disegno di legge con il quale si consente ai medici la prescrizione medica della sostanza, ma per il presidente dell'Associazione Ross Boswell servono ulteriori prove scientifiche sull'efficacia e sulla validita' terapeutica della sostanza. 12-02-2007 Usa. Dal Canada invasione di marijuana ed ecstasy Alcuni gruppi criminali operanti in Canada, composti soprattutto da vietnamiti, sono tra i maggiori fornitori di marijuana ed ecstasy del mercato statunitense. Secondo fonti DEA (Drug Enforcement Administration) gli oltre 6 mila km di confine sono diventati dei punti di passaggio per le droghe destinate ad alcune citta' statunitensi, come Philadelphia, New York, Boston e Seattle. L'ufficio antidroghe del Dipartimento della giustizia statunitense ha stimato che i traffici illeciti canadesi di marijuana ed ecstasy oscillino tra i 5,3 e i 21,2 miliardi di dollari l'anno, diventando inoltre pericolosi rivali di quelli messicani e colombiani, i cui affari ammontano tra gli 8,3 e i 24,9 miliardi di dollari per la vendita di marijuana, eroina, cocaina e metanfetamine. Secondo un rapporto del Dipartimento di Stato, "In Canada, la coltivazione di marijuana non e' una attivita' rischiosa per le blande sentenze comminate dai tribunali, ed e' molto forte, inoltre, la presenza di cinesi e vietnamiti, i quali adoperano tecniche avanzate per produrre una qualita' molto potente di marijuana". ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 797, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------