====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2006 Numero 124 13-10-2006 la prossima edizione: 27-10-2006 EDITORIALE Ricerca cellule staminali. La latitanza dell'Italia grazie alle leggi proibizioniste di Vincenzo Donvito ARTICOLI - Italia. Banche cordone ombelicale. Il ministero non fissa la data entro cui istituirle. Problemi per le innovazioni scientifiche e i diritti delle donne - Spagna. Un nuovo libro che tratta di cellule staminali e clonazione terapeutica di Rosa a Marca - Italia. Sangue cordone ombelicale. Impossibile conservarlo all'estero nonostante la legge lo consenta NOTIZIE - Usa. Georgia. Maggioranza dei cittadini favorevoli alla ricerca con le cellule staminali embrionali - Israele. Secondo posto dopo gli Usa nella ricerca con le cellule staminali embrionali - Italia. Si avvia iter al Senato dei disegni di legge sulle cellule staminali - Ue. Battaglia fra eurodeputati italiani sulla ricerca con le cellule staminali - Italia. Oltre 2500 gli embrioni crioconservati abbandonati - Spagna. Un libro su scienza e bioetica - Spagna. Primo intervento chirurgico con cellule staminali sull'anca - Usa. Il Governo riesaminera' i brevetti sulle cellule staminali embrionali - Usa. California Institute for Regenerative Medicine annuncia piano di investimenti - Usa. Texas. Candidato democratico a governatore sostiene la ricerca con le cellule staminali embrionali - Australia. Centro di ricerca con le staminali si oppone a Chimera - Ue. Vescovi uniti contro l'inaccettabile finanziamento alla ricerca con le staminali embrionali - Usa. Missouri. Michael J. Fox si unisce al candidato democratico per la liberta' di ricerca - Italia. Veronesi: troveremo staminali impazzite del tumore al seno - Usa. Nobel della chimica a Roger Kornberg - Italia. Sardegna. Caligaris (Rnp): subito una banca del cordone ombelicale - Italia. Cimino: creare un dipartimento apposito per la ricerca con le staminali - Usa. Clonati topolini da cellule staminali adulte - Europa. Le cellule staminali riducono gli effetti nocivi della radioterapia - Italia. Milano. Ricercatori italiani ammoniscono contro cure miracolose con le cellule staminali -------------------------------------- EDITORIALE - Ricerca cellule staminali. La latitanza dell'Italia grazie alle leggi proibizioniste Nel leggere il numero di ottobre della rivista Stem Cells si rimane esterefatti di fronte ad una classifica redatta da ricercatori tedeschi e statunitensi. Lo stupore nasce dall'assenza dell'Italia tra i Paesi che hanno pubblicato su riviste scientifiche, nel periodo 1998-2005, ricerche sulle cellule staminali. Questa la classifica: 128 Usa 42 Israele 30 Gb 27 Corea del Sud 16 Cina 15 Singapore 13 Australia, Svezia 9 Canada 5 Giappone 4 Olanda 3 Germania, Belgio 2 Danimarca, Finlandia 1 Repubblica Ceca, Iran, Spagna, Romania, Svizzera, Turchia Non ci stupisce, per esempio e se pur nella parte finale della classifica, la presenza della Turchia, perche' e' anche in quel Paese che gli italiani vanno per la diagnosi pre-impianto per evitare che nascano bimbi con malattie genetiche ereditarie. Cosi' come non ci stupisce il primo posto degli Usa e il terzo posto della Gran Bretagna: Paesi in cui la ricerca e' molto favorita, soprattutto da leggi che (a livello statale e non federale nel caso degli Usa) hanno intuito il grande vantaggio per i malati e il grande business per tutti che c'e' intorno a questa ricerca. Per quanto riguarda il nostro Paese, non possiamo che prendere atto di cio' che e' il prodotto delle nostre leggi, soprattutto quelle proibizioniste che impediscono lo sviluppo della parte piu' avanzata della ricerca del settore, cioe' quella delle staminali embrionali. Consegniamo questa nota ai nostri legislatori perche' ci facciano piu' che una riflessione, mentre noi continuiamo la nostra opera di informazione col nostro periodico "Notiziario Cellule Staminali", purtroppo ancora l'unico, a livello divulgativo, nel firmamento di questo settore di Vincenzo Donvito -------------------------------------- ARTICOLI - Italia. Banche cordone ombelicale. Il ministero non fissa la data entro cui istituirle. Problemi per le innovazioni scientifiche e i diritti delle donne Risposta del ministero della Salute all'interrogazione dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno Firenze, 26 settembre 2006 Lo scorso 16 giugno era sta presentata un'interrogazione al ministero della Salute (qui il testo integrale: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=147561) in cui si chiedeva: - quali siano i tempi previsti dal Governo per l'emanazione del decreto per l'istituzione di una rete nazionale di banche per la conservazione di cordoni ombelicali ai fini di trapianto ai sensi dell'articolo 10, comma 3, della legge n. 219 del 2005; - sulla base di quali requisiti e presupposti, nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie in materia, verranno individuate le strutture private idonee ad essere accreditate per la conservazione di cordoni ombelicali ai fini di trapianto.(3-00055) Il sottosegretario Serafino Zucchelli ha risposto oggi alla Camera ricordando che i termini indicati dalla legge non sono perentori ma ordinatori e che nel frattempo il ministero ha aperto una serie di tavoli per definire la rete di banche che devono essere istituite, in base anche alle necessita' delle regioni. --------------------------- Questa la replica in Aula dell'on.Poretti: Sono soddisfatta a meta'. Soddisfatta perche' mi e' stato comunicato che il ministero ci sta lavorando. Ma, mentre comprendo che i termini sono ordinatori, nella risposta non e' stata data alcuna data entro cui questa rete sara' realizzata. Uno tra gli ultimi provvedimenti del Governo Berlusconi e' stata la pubblicazione dell'ordinanza in materia di donazione e conservazione del cordone ombelicale (13 aprile 2006, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 maggio 2006), che ribadisce il divieto di apertura di banche private che consentano la conservazione delle staminali cordonali per uso autologo. Sara' bene ricordare, per capire l'importanza di cio' di cui stiamo parlando, che quello del cordone ombelicale e' un sangue ricco di cellule staminali utili per combattere malattie del sangue stesso, con capacita' di rigenerazione tissutale nel caso di -per esempio- leucemia, anemia e talassemia. Viste le sempre maggiori applicazioni delle cellule staminali derivate dal cordone ombelicale nella cura di malattie e le possibilita' di nuove terapie allo studio, appare urgente rendere possibile sia la donazione pubblica, che la conservazione per uso privato. Cio' che appare assolutamente insostenibile e' che queste cellule finiscano nei rifiuti biologici della sala parto perche' l'ospedale non e' attrezzato per la raccolta, oppure che vengano frapposte difficolta' e impedimenti all'esportazione all'estero in banche private. Molte donne che seguono l'iter previsto e che si rivolgono al Centro Nazionale Trapianti vengono sottoposte ad un vero e proprio interrogatorio che crea loro una situazione di disagio inspiegabile e senza ragioni. Una possibile soluzione e' offerta dall'esperienza della banca autologa nata a Mantova che sostenuta da fondi privati si trova all'interno di una struttura pubblica. Il privato e il pubblico potrebbero integrarsi e offrire in sinergia il servizio ottimale. La mia insoddisfazione e' anche perche' il sottosegretario mi conferma che le staminali rientrano nella legislazione del sangue, mentre a livello di Unione Europea la tendenza legislativa e' di creare una normativa ad hoc sulle cellule e sui tessuti; la legge sul sangue e' limitante e non piu' al passo con i tempi e con l'importanza crescente che rivestono le staminali. Inoltre credo che, per l'interesse pubblico, occorrerebbe promuovere la donazione come gesto altruistico, rendendola possibile ovunque: sia adeguando le strutture dei punti nascita che informando le donne in gravidanza, con campagne che evidenzino l'importanza di questa donazione altruistica. Sempre la nostra ordinanza del 13 aprile, prevede la conservazione del sangue del cordone per uso autologo o dedicato a consanguineo solo con patologia in atto. Quest'ultima condizione e' un grosso limite alle innovazioni della ricerca scientifica. Perche' questo e' un settore in continua evoluzione che potrebbe scoprire altri usi di questo sangue per altre patologie, non indicate nelle motivazioni del deposito autologo; oppure il deposito autologo non sarebbe deciso perche' non ancora conosciuto l'uso per patologie non considerate guaribili in quel momento. Va salvaguardato, infine, il diritto di una donna di decidere cosa fare del proprio cordone ombelicale, se donarlo o conservarlo. ------------------- - Spagna. Un nuovo libro che tratta di cellule staminali e clonazione terapeutica David Bueno insegna al dipartimento Genetica dell'Universita' di Barcellona, dove dirige un gruppo di ricerca per lo studio e la manipolazione delle cellule staminali del sistema nervoso,finalizzato ad esplorarne le applicazioni nella medicina rigenerativa. In ambito della divulgazione scientifica e' collaboratore abituale dei mezzi di comunicazione ed e' autore di opere come Genes y Genoma e libri per studenti della scuola primaria e secondaria. Per la sua ultima opera, Organos a la carta. Células madre y clonacion terapéutica, edito da Omnis, il professor Bueno ha ottenuto una menzione d'onore alla settima edizione Ciencia en Accion, concorso promosso da vari organismi interessati alla divulgazione scientifica, tra cui FECYT ed EIROforum. Gli e' stato riconosciuto "rigore nei contenuti ed abilita' ad avvicinare i lettori a temi tanto attuali e difficili da trattare come quelli delle cellule staminali, la clonazione terapuetica, etc." La clonazione e' un processo abituale in natura. Da qui parte l'autore, nel suo sforzo di dare una visione scientifica e spiegare i concetti fondamentali in un campo tanto soggetto a polemiche. Nei primi capitoli David Bueno presenta gli antefatti e le idee di base riguardanti la medicina rigenerativa e la clonazione terapeutica, chiarendo i termini essenziali per comprendere che cosa siano le staminali, dove localizzarle, quali le considerazioni etiche e legali da tenere in considerazione, la problematica dei trapianti, le nuove terapie, la clonazione in natura, ecc. Nella seconda parte affronta le tecniche della medicina rigenerativa, la clonazione terapeutica, la sperimentazione attuale e le prospettive future. L'autore risponde anche alle domande che riguardano la differenza tra clonazione riproduttiva e terapeutica, la clonazione di organismi adulti, i benefici degli organismi clonati, le cellule staminali embrionali e l'oncogenesi, le alternative all'uso di embrioni umani, la terapia genica, l'ingegneria tissutale. Nell'ultimo capitolo rivisita gli aspetti etici e legali dell'uso dell'embrione umano nella medicina rigenerativa. Che cosa dice il mondo religioso in proposito? Cosa pensano i comitati di bioetica?. L'informazione e' arricchita da un glossario di definizioni dei termini scientifici piu' comuni, un indice alfabetico con le parole chiave e una bibliografia per addentrarsi in questo settore della conoscenza. Infine il volume si avvale di schemi, disegni esplicativi e grafici che completano il testo scritto. di Rosa a Marca ------------------- - Italia. Sangue cordone ombelicale. Impossibile conservarlo all'estero nonostante la legge lo consenta Interrogazione a risposta orale in commissione Affari Sociali, da parte dell'on. Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno Firenze, 12 Ottobre 2006 La legislazione italiana vieta l'istituzione di banche per la conservazione di sangue da cordone ombelicale presso strutture sanitarie private, mentre e' possibile farlo all'estero, anche per uso autologo, previa autorizzazione del ministero della Sanita', disciplinata da specifiche norme attuative emesse da alcune ordinanze ministeriali. Autorizzazione che si ottiene dopo un colloquio telefonico col Centro Nazionale dei Trapianti. Nel contempo il ministero ha previsto che le analisi per individuare le epatiti B e C, nonche' l'Hiv, devono essere eseguite sul siero materno non prima dell'ultimo mese di gravidanza (e se una partorisce prematuramente? Non sapra' se il nascituro avra' una qualche malattia per cui sarebbe stato opportuna la conservazione autologa delle cellule staminali del cordone: la partoriente non e' quindi messa in condizione di scegliere in liberta'). Vediamo cosa nei fatti accade per il colloquio. Ci sono tempi di attesa jurassici (anche in casi dichiarati di parto imminente), mentre le informazioni che vengono fornite sono discutibili sul piano dell'obiettivita' scientifica in merito alla conservazione autologa. Inoltre questo colloquio non viene concesso prima del 30mo giorno antecedente la data presunta del parto, impedendo cosi' l'esportazione del sangue per chi partorisce prematuramente. Dire che il Centro Nazionale trapianti faccia ostruzionismo, e' quantomeno doveroso. La pratica della conservazione autologa del sangue del cordone ombelicale si va estendendo sempre piu'. Fanno sempre notizia personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport che decidono di metterla in atto, e questo funge da esempio moltiplicatore. Per cui e' credibile che gli attuali problemi (diretti e indiretti) del Centro Nazionale Trapianti diventeranno, per la quantita', di fatto ostativi di qualunque richiesta. Queste norme attuative, quindi, non favoriscono l'applicazione della legge (219/2005) che consente l'esportazione all'estero del sangue cordonale per uso autologo. L'interrogazione chiede al ministro della Salute chiede che non ci sia piu' l'autorizzazione per l'esportazione, e quindi che non ci sia piu' questo anacronistico colloquio che impedisce alle donne l'esercizio del diritto alla conservazione del sangue cordonale. Qui il testo completo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=157654 ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Usa. Georgia. Maggioranza dei cittadini favorevoli alla ricerca con le cellule staminali embrionali I cittadini dello Stato della Georgia sono in grandissima parte favorevoli alla ricerca con le cellule staminali, secondo un sondaggio commissionato dalla Georgia Biomedical Partnership. Secondo l'indagine, che e' stata resa nota durante il sesto convegno annuale del Georgia Life Sciences tenutosi ad Atlanta lo scorso 4 ottobre, il 67% degli intervistati e' favorevole alla ricerca con le staminali embrionali, mentre solamente il 31% vi si oppone. Secondo lo stesso sondaggio, il 54% e' favorevole alla clonazione terapeutica, contro il 42%. Per quanto riguarda invece la clonazione riproduttiva, il 79% degli intervistati ha detto di essere contrario, solo il 16% i favorevoli. Inoltre due terzi del campione ha affermato che la ricerca ammessa a livello federale dovrebbe essere ammessa anche in Georgia, mentre tre quarti dei cittadini hanno detto di voler ammettere nel loro Stato i trattamenti con le cellule staminali embrionali che vengono scoperti altrove. - Israele. Secondo posto dopo gli Usa nella ricerca con le cellule staminali embrionali Israele e' la seconda potenza al mondo quando si tratta di ricerca con le cellule staminali, e segue solamente gli Stati Uniti per numero di pubblicazioni su riviste scientifiche 'peer-reviewed' (i.e., le riviste internazionali piu' autorevoli) fino al 2005. Israele risulta invece molto piu' avanti di Gran Bretagna, Corea del Sud, Cina, Singapore, Australia, Svezia e Canada. La classifica e' stata redatta da ricercatori tedeschi e statunitensi ed e' stata pubblicata nel numero di ottobre della rivista Stem Cells. Inoltre, quattro dei migliori articoli pubblicati sull'argomento -sempre secondo la classifica- sono stati scritti da israeliani: Prof. Benjamin Reubinoff del Hadassah University Medical Center (due articoli, No. 2 e No. 7); Prof. Joseph Itskovitz-Eldor del Technion-Israel Institute of Technology and Rambam Medical Center (No. 8) e Dr. Shulamit Levenberg del Technion (No. 11). Questa la classifica per Paese, che si basa sul numero di articoli pubblicati nel periodo 1998-2005: 128 Stati Uniti 42 Israele 30 Gb 27 Corea del Sud 16 Cina 15 Singapore 13 Australia, Svezia 9 Canada 5 Giappone 4 Olanda 3 Germania, Belgio 2 Danimarca, Finlandia 1 Repubblica Ceca, Iran, Spagna, Romania, Svizzera, Turchia Questa la classifica dei 20 articoli piu' influenti: 1 Thomson JA et al. Science 1998;282:1145. 1,217 2 Reubinoff BE et al. Nat Biotechnol 2000;18:399. 450 3 Kehat I et al. J Clin Invest 2001;108:407. 252 4 Zhang SC et al. Nat Biotechnol 2001;19:1129. 248 5 Xu C et al. Nat Biotechnol 2001;19:971. 224 6 Amit M et al. Dev Biol 2000;227:271. Assady S. et al. Diabetes 2001;50:1691. 211 7 Reubinoff BE et al. Nat Biotechnol 2001;19:1134. 188 8 Itskovitz-Eldor J et al. Mol Med 2000;6:88. 172 9 Kaufman DS et al. Proc Natl Acad Sci U S A 2001;98:10716. 158 10 Schuldiner M et al. Proc Natl Acad Sci U S A 2000;97:11307. 149 11 Levenberg S et al. Proc Natl Acad Sci U S A 2002;99:4391. 134 12 Richards M et al. Nat Biotechnol 2002;20:933. 109 13 Carpenter MK et al. Exp Neurol 2001;172:383. Sato N et al. Nat Med 2004;10:55. 107 14 Xu C et al. Circ Res 2002;91:501. 104 15 Rajagopal J et al. Science 2003;299:363. 103 16 Schuldiner M et al. Brain Res 2001;913:201. 97 17 Cowan CA et al. N Engl J Med 2004;350:1353. Drukker M et al. Proc Natl Acad Sci U S A 2002;99:9864. 79 18 Xu RH et al. Nat Biotechnol 2002;20:1261. 77 19 Mummery C. et al. Circulation 2003;107:2733. 73 20 Eiges R et al. Curr Biol 2001;11:514. Zwaka TP Thomson JA Nat Biotechnol 2003;21:319. 72 - Italia. Si avvia iter al Senato dei disegni di legge sulle cellule staminali La Commissione Igiene ha avviato la discussione del ddl 447 e del connesso 478 contenenti la disciplina per le medicine e terapie non convenzionali e la istituzione dei registri degli operatori del settore. Un tema gia' discusso molto a lungo nella scorsa legislatura e che torna in primo piano con l'obiettivo di giungere ad una organica regolamentazione in materia. CELLULE STAMINALI: la stessa Commissione ha poi in programma il seguito del confronto sui tre progetti normativi diretti ad istituire le banche per la conservazione del sangue da cordoni ombelicali e a disciplinare donazioni ed utilizzo a fini terapeutici e di ricerca di cellule staminali fetali, tratte da cordone ombelicale e adulte. Un dibattito complesso che richiedera' varie sedute e molti approfondimenti per individuare punti d'incontro tra i ddl presentati da Tiziana Valpiana di RC, Rocco Buttiglione e Mauro Libe' dell'UDC. - Ue. Battaglia fra eurodeputati italiani sulla ricerca con le cellule staminali A quattro mesi dal voto al Parlamento europeo e a tre dal via libera del Consiglio Ue al VII Programma quadro sulla ricerca europea, e' di nuovo battaglia fra gli eurodeputati italiani sulle cellule staminali. La scintilla che ha riacceso la polemica e' stata l'iniziativa capeggiata da Carlo Casini, europarlamentare dell'Udc e presidente di un Movimento per la vita, volta a porre 'alcuni paletti' alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. In una conferenza stampa Casini ha illustrato lo scorso 3 ottobre le iniziative avviate da 14 europarlamentari italiani di gruppi politici diversi (Forza Italia, Unione democratici centro e Margherita) fra cui, Patrizia Toia, Iles Braghetto, Antonio Tajani, Giuseppe Gargani, Mario Mauro e Vittorio Prodi, decisi a battersi per 'raggiungere l'obiettivo di non permettere che denaro comunitario venga utilizzato per distruggere esseri umani nella fase iniziale della loro esistenza'. Con una lettera inviata al presidente del Consiglio italiano Romano Prodi e della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso, i 14 europarlamentari hanno chiesto 'una giusta interpretazione della dichiarazione della Commisione Ue che ha consentito l'adozione del VII Programma quadro', affinche' la ricerca sulle linee staminali embrionali, 'riguardi solo cellule estratte prima dell'approvazione dello stesso programma'. 'Desideriamo -ha spiegato Casini- che venga introdotta una data prima della quale devono essere state gia' estratte dall'embrione le linee cellulari sulle quali e' consentita la sperimentazione con finanziamento europeo'. 'A tale domanda, abbiamo gia' ricevuto una prima risposta', ha aggiunto l'eurodeputato. 'Il ministro per la ricerca Fabio Mussi ha detto di aderire alla nostra proposta, ora bisogna vedere come'. 'Non stiamo negoziando per la vita ne' vogliamo ribaltare il risultato del voto del Parlamento Ue del 15 giugno scorso, ma crediamo che il dato dei 34 europarlamentari favorevoli al rigoroso emendamento Gargani debba essere tenuto in conto per via del suo significante peso politico'. 'La nostra linea non e' solitaria anche se al momento vi e' una spaccatura in seno all'europarlamento dovuta ad interessi economici che premono', ha concluso l'eurodeputato dell'Udc. All'iniziativa capeggiata da Casini hanno subito fatto eco le parole critiche degli europarlamentari italiani dei Ds, Verdi, Sdi, Radicali, Prc e Comunisti italiani, fra cui Giovanni Berlinguer, Marco Cappato, Pia Locatelli, Monica Frassoni, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, Marco Rizzo e Nicola Zingaretti. Questi ultimi hanno richiamato i colleghi 'a rispettare le decisioni prese dal Parlamento e dal Consiglio Ue', proprio perche' in quanto eurodeputati il loro ruolo 'e' quello di garantire che la Comissione Barroso rispetti quanto espresso dai primi due organi istituzionali'. In sede di Consiglio europeo, precisano gli eurodeputati, 'il ministro Mussi si e' impegnato a difendere la posizione espressa dal Senato italiano con la risoluzione del 19 luglio, che definisce una data limite per l'utilizzo delle linee cellulare gia' esistenti, ma questa posizione, e' risultata minoritaria. A ciascuno il suo ruolo quindi. Che in Italia il Parlamento si sia espresso per una data limite per l'utilizzo di linee cellulari tratte da staminali embrionali e' un dato acquisito e accettato. Che in Europa, sia a livello di Parlamento si di Consiglio, questa posizione sia risultata minoritaria, anche'. In una dichiarazione congiunta Berlinguer, Cappato, Zingaretti e gli altri firmatari esprimono infine rammarico che 'da parte di alcuni colleghi italiani del Parlamento Europeo ci sia il tentativo di tornare ancora indietro, e che tra questi, la delegazione della Margherita sia concorde con il centro-destra'. LA REAZIONE DEL MINISTRO MUSSI "Mi impegno a continuare a perseguire due punti tratti dalla risoluzione adottata dal Senato il 19 luglio: la cut-off date per le linee cellulari gia' esistenti e la promizione della 'ricerca avanzata tesa ad individuare la possibile produzione di cellule staminali totipotenti non derivate da embrioni e a verificare la possibilita' di ricerca sugli embrioni crioconservati non impiantabili". E' questo uno dei passaggi centrali della risposta che il ministro dell'Universita' e della Ricerca, Fabio Mussi, ha dato, in una lettera datata 2 ottobre, al gruppo di parlamentari europei italiani. Nella sua risposta Mussi sottolinea che "cosi' come nel Parlamento Europeo, i motivi che ispirano l'emendamento Niebler sono minoritari anche in Consiglio (cosi' come del resto nella Commissione Europea) in un settore che richiede la maggioranza qualificata per le decisioni." ALTRI COMMENTI Il ministro Fabio Mussi "evidenzia tutta l'ambiguita' tipica dell'operato del governo italiano sulla questione degli embrioni". Questo il commento di Mario Mauro (Fi), vicepresidente del Parlamento europeo, alla lettera del ministro Mussi. "Mi auguro che i colleghi firmatari della Margherita conservino fino all'ultimo la determinazione a voler cambiare le cose senza subire le influenze negative del governo". - Italia. Oltre 2500 gli embrioni crioconservati abbandonati Italia. Oltre 2500 gli embrioni crioconservati abbandonati Sono 2.527, in Italia, gli embrioni crioconservati in stato di abbandono, appartenenti a 603 coppie che non sono piu' reperibili o hanno deciso di non volerli utilizzare a fini procreativi. I dati, che restano parziali perche' provenienti solo da 53 delle 82 strutture italiane censite, sono stati ricordati lo scorso 3 ottobre da Giulia Scaravelli, responsabile del Registro sulla procreazione medicalmente assistita (Pma) istituito presso l'Istituto superiore di sanita'. La ricercatrice ha partecipato alla tavola rotonda organizzata dal congresso nazionale della Societa' italiana di ostetricia e ginecologia (Sigo), in corso a Roma, per fare il punto sull'applicazione della legge 40 del 2004 a due anni dalla sua entrata in vigore. 'I dati sono parziali anche per la difficolta' di dichiarare con certezza quando gli embrioni appartenti a una coppia che risulta irreperibile siano davvero abbandonati o meno'. Su cosa farne, invece, una volta accertata l'intenzione a non utilizzarli per una gravidanza, i pareri sono discordi. 'Tre soluzioni sono sul tappeto - dice in un messaggio la senatrice della Margherita Paola Binetti - la prima, che mi trova piu' favorevole, e' quella di darli in adozione. Come indicato anche da un documento del Comitato nazionale di bioetica. La seconda, sostenuta da Adriano Pessina dell'universita' Cattolica di Roma, prevede di considerare gli embrioni congelati come accanimento terapeutico, e dunque di 'scongelarli' per lasciarli morire naturalmente. La terza, infine, e' quella di lasciare le cose come stanno'. Perplessa di fronte all'ipotesi caldeggiata da Binetti si e' detta Maura Cossutta, delegata del ministro della salute Livia Turco alle tematiche materno infantili, che ha partecipato oggi alla tavola rotonda. 'Come e' possibile essere contrari alla fecondazione eterologa e poi consentire l'adozione degli embrioni congelati che altro non e' che la fecondazione eterologa stessa? Forse bisognerebbe prendere atto del fatto che la legge 40 e' incapace di interpretare la realta' da essa stessa creata'. Secondo Cossutta meglio sarebbe 'utilizzare questi embrioni per la ricerca scientifica, alla stregua delle linee cellulari importate oggi nel nostro Paese'. CONTINUA A CRESCERE IL 'TURISMO DELLA PROVETTA' Continua a crescere, in Italia, il 'turismo della provetta', le tecniche di fecondazione hanno sempre meno successo e aumentano le complicazioni, come i parti gemellari. Secondo "i primi dati tendenziali, dunque, la tutela dell'embrione e la salute della donna, obiettivi sanciti dalla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, sono sostanzialmente disattesi". E' questo il giudizio di Cossutta. "I dati sono ancora parziali ma una tendenza sembra emergere chiaramente: diminuisce il successo delle tecniche e nel frattempo aumentano le complicanze tra cui i parti gemellari. Si tratta di un segnale che preoccupa". Un altro aspetto che sembra emergere con chiarezza dall'analisi dei dati parziali e' quello che riguarda il cosiddetto turismo procreativo, cioe' il numero delle coppie italiane che sono state costrette ad andare all'estero per effettuare una delle tecniche di procreazione assistita vietate dalla legge italiana". Il numero delle coppie italiane che hanno varcato la frontiera e' nettamente aumentato. "Due dati su tutti le coppie italiane che si sono rivolte ai centri spagnoli sono aumentate di 8 volte nel 2005, di 22 volte quelle che sono andate in Austria. A quanto risulta richiedono soprattutto fecondazione eterologa e diagnosi preimpianto". Le prime indicazioni sull'applicazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita "dovranno essere suffragate da dati certi e definitivi. E costituiranno la base dell'aggiornamento delle linee guida previste dalla stessa norma ogni tre anni, dunque a luglio 2007", prosegue Maura Cossutta. Un processo di revisione che, secondo la delegata del ministro della Salute sui temi della fecondazione assistita, "dovrebbe essere scevro da considerazioni eticiste o banalizzazioni. Ma siamo disposti -si chiede con una vena di polemica- ad accettare aggiornamenti e considerazioni provenienti dal mondo scientifico e della ricerca?". Altro nodo da risolvere quello della comunicazione e gestione dei dati. "Ci vuole un nuovo decreto del ministero della Salute per evitare che le informazioni inviate dai singoli centri di fecondazione siano accorpate, mentre e' necessario che vengano distinte per singoli processi o cicli eseguiti". Un'esigenza manifestata anche da Giulia Scaravelli. "Stiamo lavorando per arrivare a questo risultato". Intanto i primi dati certi sul Registro Pma sono in corso di elaborazione "ma non arriveranno prima della fine del 2007. D'altro canto se consideriamo la recente istituzione del registro, i tempi 'tecnici' dei trattamenti e quelli della gravidanza, il conto e' presto fatto". Sul fronte dell'accreditamento dei centri secondo i requisiti previsti dalla legge, resta invece qualche lacuna organizzativa di Regioni che, con fatica, stanno procedento agli adempimenti legislativi e amministrativi di recepimento delle disposizioni normative. Un ritardo che impedisce "a tutt'oggi, il completamento dell'elenco delle strutture italiane". In fondo alla fila "il Lazio, nonostante sul suo territorio un elenco precedente alla legge 40 indichi ben 46 centri", conclude Scaravelli. COMMENTI "Non si possono diffondere notizie che contraddicono i dati ufficiali sottolineare presunti aspetti negativi che i fatti non confermano. E una pessima abitudine, in grado di aumentare la voluta confusione che da sempre circonda la legge 40". Lo sostiene in una nota la responsabile Udc per la Famiglia e le Politiche Sociali, Luisa Santolini. "Vale la pena ricordare che la relazione presentata lo scorso giugno in Parlamento dal ministro della Salute dice esattamente il contrario di quanto detto oggi da Maura Cossutta, ossia che non si puo' strumentalizzare, con dati tutti da discutere, un argomento cosi' delicato e drammatico per molti per invocare la revisione delle linee guida: la legge 40 non si tocca conclude - e con essa le linee guida, nel rispetto degli italiani, delle coppie e della loro volonta'". "La legge 40 continua ad essere al centro dell'attenzione in convegni di natura scientifica, come e' avvenuto in quello promosso dalla Sigo, oltre che nei consueti dibattiti politici. Una valutazione oggettiva e completa della sua applicazione effettiva sfugge ai criteri rigorosamente scientifici che tutti auspicheremmo. I dati presentati dal Ministro non sono statisticamente significativi, in quanto incompleti, retrospettivi e raccolti su base volontaria". E' quanto auspicano sia la senatrice Paola Binetti, a suo tempo presidente del Comitato Scienza e Vita. "Una valutazione attendibile sara' possibile solo nel 2007, quando saranno disponibili dati certi, perche' raccolti nel registro previsto dalla legge in tutti i centri accreditati, su base obbligatoria". "Spesso decisamente opposte, ma attualmente impegnate a riflettere insieme sui dati disponibili per cercare una soluzione effettiva ai bisogni espressi dalle coppie sterili, nella piena applicazione della legge 40, attualmente in vigore". "Per questo stesso motivo l'accesso delle coppie di fatto alla Procreazione medicalmente assistita, previsto dalla legge 40, va garantito. Altra cosa e' il dibattito sulle coppie di fatto, i Pacs, che per ora non sono oggetto di nessuna normativa". "I dati indicati da Maura Cossutta sulla legge 40, se confermati dai fatti, erano gia' insiti nella contraddittorieta' della legge stessa ". Lo dichiara la capogruppo per il Prc-SE in commissione Affari sociali alla Camera, Daniela Dioguardi. "Come sempre, su questi temi, l ipocrisia prende il sopravvento e a volte conviene far finta di non vedere di non sentire. Al di la' dei risultati, la legge 40 e' un provvedimento sbagliato che vieta, costringe e proibisce. Negare alle coppie di fatto la possibilita', di avere figli con il ricorso alle tecniche, come vorrebbe la parte piu' intransigente del cattolicesimo italiano, e' vergognoso; se poi, nei fatti, gli aborti aumentano e aumenta la sofferenza di donne e uomini, questo ovviamente non e' per loro un problema". "Le affermazioni di Maura Cossutta oggi al congresso nazionale della Societa' italiana dei ginecologi ed ostetrici non sono esatte, non suffragate da dati scientificamente inoppugnabili e smentite dalla relazione sullo stato di attuazione della Legge 40 per l'anno 2005, presentata dal ministro della Salute Turco, lo scorso giugno". A dirlo e' il capogruppo di Forza Italia in commissione Affari sociali della Camera, Domenico Di Virgilio. "I dati contenuti nella relazione annuale- afferma l'azzurro Di Virgilio- dimostrano chiaramente che la Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita non solo funziona, ma funziona bene considerato che, nel 2004, vi e' stato un incremento del 2% di gravidanze singole rispetto al 2003. Per quanto riguarda le coppie che si rivolgono all'estero, per praticare la fecondazione eterologa si tratta di un numero insignificante. Va, piuttosto, sottolineato quanto questa legge sia efficace e vada incontro ai giusti desideri di tante coppie". Ormai, per Di Virgilio, "si mente, sapendo di mentire. E' nota, infatti, la assoluta avversione della Cossutta alla Legge 40 che, finalmente, dopo anni di 'far west procreatico', ha disciplinato la materia con l'obiettivo principale di salvaguardare la salute della donna e del nascituro". Il parlamentare azzurro continua: "So che la sconfitta referendaria ancora brucia a Maura Cossutta, ma la invito a rispettare quanto espresso liberamente dalla maggioranza degli italiani. Inoltre consiglio al ministro della Salute Turco di invitare i suoi collaboratori ad evitare esternazioni su dati non certi". "La Cossutta ribalta la realta'. Gli unici dati ufficiali sull'applicazione della legge 40 sono quelli contenuti nella relazione trasmessa al Parlamento dal ministero della Salute nel giugno di quest'anno (si tratta quindi di dati recenti)". Risponde cosi' il deputato di An Riccardo Pedrizzi alle cifre fornite da Maura Cossutta sul "turismo procreativo" delle coppie italiane all'estero. Al contrario, i dati contenuti nella relazione del ministero "ci dicono che la legge 40 non penalizza le coppie sterili. Essi infatti indicano che, rispetto alla situazione antecedente all'entrata in vigore della normativa, il numero dei bimbi nati mediante la pratica della fecondazione artificiale non solo non e' verticalmente crollato, ma e' addirittura aumentato (nel 2003 erano stati 3.676, nel 2004 sono stati 3.705), mentre tanti di piu' sono stati i bimbi non ammazzati". Dunque, precisa l'esponente di An, "la legge 40 ha ridotto la strage degli innocenti insita nelle tecniche di fecondazione extracorporea. Cio' e' avvenuto perche' la limitazione che la normativa pone alla produzione di embrioni, affinche' non ve ne siano di soprannumerari e 'superflui', non e' ideologica, ma, al contrario, poggia su basi rigorosamente scientifiche". Il parlamentare dell'opposizione conclude: "E' ora che i nostalgici del far west, come la Cossutta, si cospargano il capo di cenere e dicano: 'Scusate, abbiamo sbagliato'". La legge sulla fecondazione medicalmente assistita funziona. E' quanto sottolinea, in una nota, il capogruppo dell'Udc alla Camera Luca Volonte'. 'Capisco che Maura Cossutta non abbia ancora digerito la sconfitta referendaria sulla procreazione medicalmente assistita e che pertanto non sia serena, ma e' giunta l'ora che si metta davvero il cuore in pace. Freni tutti i suoi rancori e desideri di vendetta: i suoi voli pindarici per tentare in tutte le maniere di scovare presunti malfunzionamenti della legge 40 sono ormai da tempo atterrati rovinosamente'. 'Prima della pausa estiva avevamo infatti accolto con viva soddisfazione la chiara posizione del ministro della Salute sul ruolo che Cossutta riveste sulla legge 40: 'Maura Cossutta ha parlato a titolo personale, e' una dei tanti esperti che si occupano di tante materie e forniscono semplici pareri all'attenzione del ministro. Non esiste alcuna commissione che stia lavorando per aggiornare le linee guida della legge 40". 'La comunicazione del ministro Turco al Parlamento aveva inoltre specificato che una qualunque ipotesi di aggiornamento sarebbe stata preventivamente fornita alla valutazione delle Camere. Dunque il ministro della Salute ha gia' sconfessato una volta Cossutta. Ora cosa resta? La scomunica?'. 'Il Governo Prodi continua nella sconcertante abitudine di mentire al Parlamento'. Lo afferma un una nota Lo afferma l'on. Carlo Giovanardi (UDC). 'Ci era stato assicurato autorevolmente in Aula che l'on. Maura Cossutta, a suo tempo oppositrice accanita della legge 40, non era affatto la delegata del Governo per seguire il tema della fecondazione medicalmente assistita. Oggi l| on. Cossutta si e' presentata in tale veste alla Tavola rotonda organizzata dalla Societa' italiana di ginecologia e ostetricia, dove ha dato sfoggio al solito repertorio fatto di prevenzioni ideologiche e di dati interpretati strumentalmente. Aspettiamo che il ministro Turco sconfessi con cortese sollecitudine l| operato dell'on. Cossutta e venga in Parlamento a confrontarsi sui dati reali della situazione'. - Spagna. Un libro su scienza e bioetica L'Universita' cattolica di Valencia San Vincente Martir (UCV) ha pubblicato un libro monografico in tema di scienza e bioetica, realizzato da vari ricercatori valenziani, che affronta la dimensione etica delle attivita' relative al genoma umano, la clonazione, la ricerca con le cellule staminali o la terapia genica. Il libro, intitolato "Bioética y Ciencia", concerne i rapporti tra bioetica, antropologia e diritto. O ancora, si occupa dei diversi temi legati al fine vita, come la cura degli anziani, la morte, la sofferenza e l'eutanasia. L'opera e' stata coordinata da Asuncion Gandia, vicedirettrice di Investigacion y Calidad dell'UCV. Tra gli estensori figurano vari professori che hanno partecipato alla prima edizione del master in Bioetica dell'Uuniversita' Cattolica. L'obiettivo? "Fornire una formazione specializzata che permetta di comprendere ed esporre i problemi etici correlati all'origine e alla fine della vita umana, l'assistenza sanitaria, l'educazione e, soprattutto, il rispetto della dignita' umana", chiarisce Asuncion Gandia. Aggiunge che benche' la societa' sia "cosciente" dei benefici portati dal progresso tecnologico, "è necessario un controllo etico delle sue applicazioni per salvaguardare la dignita' della persona e la natura". - Spagna. Primo intervento chirurgico con cellule staminali sull'anca All'USP Hospital San José di Madrid e' stato realizzato un intervento pionieristico in Spagna, che sfrutta cellule staminali adulte autologhe (ricavate dal paziente) per riparare una frattura nella protesi dell'anca di una donna in eta' avanzata. Inoltre, e' la prima volta che a Madrid si applica la stessa tecnica per trattare una necrosi vascolare dell'anca di un paziente giovane. I responsabili delle due operazioni sono Angel Villamor e Manuel Villanueva. In ambedue i casi le cellule staminali adulte vengono estratte nello stesso momento in cui si opera chirurgicamente, attraverso un metodo innovativo che permette di separarle in 15 minuti senza intaccare la barriera sterile, eliminando cosi' il rischio d'infezione, per poi iniettarle nel paziente. Riguardo alla frattura dell'anca, l'applicazione di staminali si dimostra un'alternativa ben poco invasiva rispetto all'operazione chirurgica, che comporterebbe una pofonda incisione per estrarre la vecchia protesi e sostituirla con una di dimensioni maggiori. Senza contare che la persona e' anziana e ci sarebbe voluta una convalescenza di tre o quattro mesi. In questo modo, i tempi di recupero dovrebbero essere dimezzati. Nel secondo caso, si tratta d'iniettare un concentrato di cellule staminali adulte autologhe nella parte necrotizzata del femore e favorire cosi' la rivascolarizzazione e la rigenerazione del tessuto osseo. L'intento e' di evitare la protesi a un paziente giovane, e i prevedibili inconvenienti futuri. - Usa. Il Governo riesaminera' i brevetti sulle cellule staminali embrionali L'agenzia federale delle licenze e dei brevetti (U.S. Patent and Trademark Office) ha deciso di riprendere in esame i brevetti delle scoperte con le cellule staminali embrionali fatte dai ricercatori dell'Universita' del Wisconsin. L'Agenzia potrebbe modificare o anche revocare i brevetti, ma ci vorranno mesi prima che sia presa una decisione. Secondo alcuni scienziati, infatti, i brevetti sono troppo restrittivi e in quanto tali impediscono il progresso della ricerca. L'Agenzia ha optato per il riesame a seguito delle obiezioni di due gruppi secondo cui i brevetti non avrebbero dovuto essere rilasciati in quanto altri ricercatori avevano aperto la strada per quelle scoperte. Gli esperti dell'Agenzia hanno recentemente ammesso che le argomentazioni della Foundation for Taxpayer and Consumer Rights e della Public Patent Foundation sollevano nuovi importanti dubbi sulla validita' dei brevetti. In particolare, i brevetti contestati riguardano James Thomson ed i suoi colleghi della University of Wisconsin-Madison, i primi ad aver coltivato ed isolato cellule staminali embrionali nel 1998. Se i brevetti fossero rinnovati potrebbero fruttare molti soldi all'ateneo del Wisconsin. - Usa. California Institute for Regenerative Medicine annuncia piano di investimenti Il California Institute for Regenerative Medicine (Cirm) ha annunciato lo scorso 5 ottobre un piano di investimento di quei 3 miliardi di dollari che gli elettori della California gli hanno assegnato con il referendum sulla Proposition 71. Cercando di accontentare gli scienziati, che ritengono ancora necessaria una ricerca di base, e le associazioni di malati, che invece vorrebbero maggiore attenzione su nuove cure, l'istituto ha detto che spendera' 823 milioni di dollari per ricerca di base, 899 milioni per quella preclinica e 656 milioni per sperimentazioni cliniche. Altri 273 milioni saranno destinati alle universita' per costruire edifici e laboratori per la ricerca dove nessun tipo di oggetto o equipaggiamento potra' essere acquistato con i finanziamenti del National Institutes of Health -la legge federale proibisce il finanziamento della ricerca con le staminali embrionali prodotte dopo il 2001. Il piano di investimenti dovra' ora essere approvato dal comitato direttivo dell'istituto, fermo restando che i tribunali continuino a dare ragione ai sostenitori della ricerca, come e' accaduto fino ad oggi. Lunghi i tempi previsti per la messa a punto di nuove cure. "Sara' difficile che il Cirm sviluppi nuove terapie pronte per impiego clinico durante i prossimi dieci anni ", ha avvertito l'istituto. - Usa. Texas. Candidato democratico a governatore sostiene la ricerca con le cellule staminali embrionali Il candidato democratico a Governatore del Texas, Chris Bell, ha annunciato il suo sostegno alla ricerca con le cellule staminali. Ha anche detto che vuole trasformare il Texas in un leader del settore. "La ricerca con le cellule staminali deve divenire l'obiettivo di una rivoluzione per far si' che la politica non prevalga piu' sulle decisioni giuste. Sarebbe una rivoluzione per smettere di parlare di divieti e cominciare invece a finanziare la ricerca. E quando saro' Governatore, sosterro' la ricerca con le cellule staminali embrionali", ha detto Bell. Come spiega Bell, e' stato un medico texano a sviluppare un trattamento che ha permesso ad un topo paralizzato di camminare di nuovo. Ma i tagli alla ricerca hanno obbligato questo ricercatore a trasferirsi in Colorado. "Per troppo tempo le persone in carrozzella si sono sentite dire che devono accettare il fatto che non possono camminare, ma io credo che con le cellule staminali potremo alzarci da queste carrozzelle fra qualche anno", ha detto Ben Weatherman, dell'associazione per la liberta' di ricerca Step Now. La ricerca con le cellule staminali embrionali e' uno dei messaggi centrali della campagna elettorale di Bell. L'attuale Governatore repubblicano, Rick Perry, e' invece contrario al finanziamento della ricerca con le cellule staminali embrionali, ma ha detto di supportare quella con le staminali adulte. - Australia. Centro di ricerca con le staminali si oppone a Chimera L'Australian Stem Cell Centre (Ascc) ha preso le distanze dalla richiesta di legalizzazione della tecnica controversa che unisce ovociti animali e cellule umane al fine di spianare la strada alla clonazione terapeutica. L'opposizione alla cosiddetta "Chimera" e' stata sostenuta con forza durante un'audizione al Senato, dove si stanno raccogliendo pareri di esperti in vista di nuove leggi sulla ricerca. La posizione della Ascc e' simile a quella del piu' famoso scienziato australiano, Jim Peacock, il quale lo scorso mese ha detto che Chimera dovrebbe essere vietata. Per il direttore della Ascc, Stephen Livesey, le preoccupazioni che circondano Chimera hanno distolto l'attenzione dal dibattito sulla clonazione terapeutica. "Abbiamo una importantissima iniziativa legislativa, la legalizzazione della clonazione terapeutica, che deve essere discussa", ha detto Livesey. "Non vogliamo che la discussione sia interrotta da una questione controversa e scientificamente poco rilevante". Entrambi i progetti di legge presentati al Senato -il primo scritto dall'ex-ministro della Salute Kay Patterson e l'altro dalla senatrice democratica Natasha Stott Despoja- prevedono sia la clonazione terapeutica, sia Chimera, e di fatto accolgono in pieno le raccomandazioni della commissione Lockhart. - Ue. Vescovi uniti contro l'inaccettabile finanziamento alla ricerca con le staminali embrionali I vescovi europei rilanciano gli obiettivi del Millennium Goals contro la poverta', a cominciare dall'emergenza del Darfur e allo stesso tempo - nella dichiarazione finale della riunione del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE) svolto per la prima volta in terra russa-cercano una voce comune delle chiese del continente specialmente su bioetica, islam e sfide mondiali. L'Europa , secondo i vescovi, 'vive un tempo di forte transizione che richiede di stare saldi nella fede e di ascoltare attentamente 'cosa lo Spirito dice alle Chiese'. Si percepisce l'urgenza e l'attesa di una riscoperta della fede cristiana e di un nuovo annuncio della novita' del vangelo. Emerge sempre piu' la necessita' di una voce comune dei vescovi europei davanti ad alcune sfide storiche: il fenomeno migratorio, il rapporto fra le religioni, specie con i musulmani, la famiglia, le problematiche etiche legate alla vita'. Mons. Ame'de'e Grab -presidente uscente della CCEE- ha sostenuto che l'obiettivo e il ruolo della Chiesa 'non e' di 'mantenere cristiana l'Europa', respingendo le altre religioni che hanno origini fuori dall'Europa, ma di aiutare i cristiani in Europa a vivere in coerenza alla loro chiamata battesimale e a ripresentare costantemente a tutti i nostri fratelli e sorelle nel mondo il messaggio di Gesu' Cristo'. La crescente importanza ed incidenza delle politiche europee nella vita delle Conferenze episcopali europee, necessita una risposta adeguata da parte di ogni singola Conferenza a livello nazionale. A livello europeo si lavora per una piu' stretta ed efficace collaborazione tra il CCEE e la COMECE. Tra i progetti nell'agenda futura del CCEE si segnalano: il Congresso per professori di tutte le universita' d'Europa che si terra' a Roma dal 21-24 giugno 2007 sul tema del nuovo umanesimo; la terza assemblea ecumenica europea che si realizzera' a Sibiu il 4-8 settembre 2007; il progetto di una serie di seminari tra vescovi europei e africani sul tema delle migrazioni che si concludera' con un grande simposio nel 2010 sul tema della evangelizzazione e le culture. Il 50* anniversario del Trattato di Roma, fondativo dell'Unione Europea, del 25 marzo 2007, sara' per le Chiese in Europa 'una preziosa occasione per riflettere sui valori che hanno ispirato i padri dell'unificazione europea, per rafforzare la responsabilita' dei cittadini e per un approfondimento del ruolo dei cristiani nel processo di unificazione. Riguardo al 7* programma quadro per la ricerca dell'UE, che include 'l'inacettabile finanziamento' per ricerche su cellule staminali embrionali umane, i vescovi auspicano che 'al piu' presto si introduca un termine ultimo per questo finanziamento nei programmi di ricerca specifica'. Si constata che le diverse Istituzioni europee in questi ultimi anni hanno intensificato i loro interventi su questioni etiche. La competenza delle singole nazioni in campo etico va salvaguardata: i membri del CCEE richiamano l'importanza di rispettare il principio di sussidiarieta'. Le Conferenze episcopali sono chiamate a farsi sempre piu' carico delle problematiche europee per il bene dei propri paesi. L'appuntamento del CCEE dell'ottobre 2007 si svolgera' a Fatima in Portogallo. - Usa. Missouri. Michael J. Fox si unisce al candidato democratico per la liberta' di ricerca Portando di fronte al pubblico la propria drammatica esperienza personale, l'attore Michael J. Fox si è schierato a favore della ricerca sulle cellule staminali nella campagna elettorale della candidata democratica del Missouri Claire McCaskill, che il 7 novembre prossimo cercherà di prendere il posto del senatore Jim Talent, fermo oppositore della ricerca. "Ciò che accade in politica non ha solo effetti locali -ha detto l'attore, che da anni soffre del morbo di Parkinson- riguarda anche le mie tre figlie, mia moglie e me, e i 100 milioni di americani che convivono con una malattia che potrebbe essere curata dalla ricerca sulle cellule staminali". Michael J. Fox è un forte sostenitore della ricerca sulle staminali, la cui approvazione è anche uno dei punti chiave della campagna elettorale di McCaskill. Il suo rivale, il senatore Talent, ha invece definito l'uso delle staminali non etico, poiché porta alla distruzione di embrioni umani. Con il loro voto gli elettori del Missouri decideranno, il 7 novembre, se le ricerche finanziate dal governo federale, limitate ad un ridotto numero di ceppi di staminali, potranno essere condotte o meno in quello stato. Fox è intervenuto durante un evento di raccolta fondi per la campagna elettorale di McCaskill a St.Louis. La sua fondazione per la ricerca sul Parkinson è oggi la più grande istituzione negli Stati Uniti, dopo il governo, a sostegno della ricerca sulla malattia. - Italia. Veronesi: troveremo staminali impazzite del tumore al seno E' caccia aperta alle cellule staminali che si pensa siano il serbatoio del tumore al seno, "se riusciamo ad identificarle, marcarle e poi a trovare dei farmaci mirati contro di esse avremo ua nuova cura contro questa neoplasia". E' quanto dichiarato da Umberto Veronesi, Direttore Scientifico Istituto Europeo di Oncologia di Milano nel corso dell'ultima giornata del congresso della Societa' Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO). Nel corso di una lezione magistrale sui progressi degli ultimi decenni nella lotta al tumore al seno Veronesi ha inoltre fatto il punto sullo studio "ELIOT" nell'ambito del quale finora ben 2350 donne sono state sottoposte con successo alla radioterapia intraoperatoria, ovvero l'irradiazione durante l'operazione per asportare il tumore: "lo studio e' ancora in corso, ma posso anticipare che i primi risultati sono positivi" e avvalorano l'uso di questa modalita' di cura. Di recente, ha spiegato Veronesi, i ricercatori si sono accorti che solo una parte delle donne considerate a rischio di recidive del tumore poi effettivamente si riammalano. Secondo Veronesi il discriminante tra coloro che si ammalano di nuovo e quelle che invece non hanno una recidiva e' nelle cellule staminali tumorali, staminali impazzite che alimentano continuamente la crescita del tumore vanificando gli sforzi delle terapie. Adesso i ricercatori sono alla ricerca di queste staminali tumorali, ha spiegato Veronesi dicendosi fiducioso: sebbene sia impossibile dire quando si troveranno "noi pensiamo che troveremo la maniera di identificarle, marcarle per distinguerle dalle altre staminali, e poi trovare farmaci specifici contro di loro". L'obiettivo di fondo e' quello di arrivare a una cura efficace che sia definitiva e allo stesso tempo meno invasiva possibile. Passi avanti verso cure minimamente invasive se ne sono fatti molti, ha ricordato l'oncologo, tra tutti quello tuttora in corso di sperimentazione di irradiare le pazienti direttamente durante l'intervento per asportare il male. I vantaggi di questa procedura sono molteplici: le donne non devono recarsi dopo a fare la radioterapia, inoltre al momento dell'intervento il chirurgo puo' mirare alla perfezione sulla zona da irradiare assicurando il massimo di efficacia con il minimo di rischio per i tessuti limitrofi. Molte delle donne finora sottoposte alla radioterapia intraoperatoria avrebbero avuto come unica alternativa quella di sottoporsi alla mastectomia magari semplicemente perche' troppo lontane e impossibilitate a raggiungere un centro dove farsi irradiare dopo l'operazione, inoltre per quelle che sono comunque costrette alla mastectomia la radioterapia intraoperatoria consente di conservare il capezzolo, ha concluso Veronesi al quale la SIGO insieme all'Associazione Ginecologi Ostetrici Ospedalieri Italiani e all'Associazione Ginecologi Universitari Italiani ha consegnato una medaglia d'oro. - Usa. Nobel della chimica a Roger Kornberg Una copia che racchiude il segreto della vita: la descrizione del processo che trasforma l'informazione genetica contenuta nel DNA in istruzioni indispensabili per la costruzione dei mattoni della vita, ha valso il Nobel per la chimica all'americano Roger Kornberg, dell'Universita' di Stanford (California). Un figlio d'arte, come lo definiscono molti colleghi. 47 anni fa, infatti, Kornberg, dodicenne, aveva accompagnato a ritirare il Nobel a Stoccolma suo padre, Arthur, premiato per avere scoperto gli enzimi, chiamati DNA polimerasi, coinvolti nella replicazione dell'informazione genetica. Anche sua madre era una scienziata, e la scienza e' fondamentale anche nella vita di uno dei suoi due fratelli, esperto di biologia dello sviluppo. L'altro fratello ha preferito l'architettura, ma investe le sue energie nella progettazione di centri di ricerca: sono firmati da lui laboratori di tutto il mondo, da Strasburgo a Stanford. Adesso sta progettando la nuova universita' giapponese di Okinawa. Anche le ricerche di Roger Kornberg restano in famiglia, visto che oggi gli e' stato assegnato un Nobel per ricerche che rappresentano un coronamento del lavoro fatto dal padre Arthur: se quest'ultimo ha scoperto il modo in cui l'informazione genetica viene trasferita da una molecola di DNA in un'altra molecola di DNA nel processo di replicazione, ossia da una cellula madre alle cellule figlie, Roger ha descritto come l'informazione genetica viene copiata dal DNA nell'RNA messaggero, grazie al quale l'informazione genetica viene portata fuori dal nucleo della cellula in modo da essere utilizzata per costruire le proteine. Utilizzando la tecnica della cristallografia, Kornberg e' riuscito ad ottenere la prima fotografia del macchinario necessario alla trascrizione nelle cellule che hanno il nucleo (eucariote). Vale a dire che e' un processo comune a tutti gli organismi viventi con cellule dotate di nucleo, da esseri semplici come il lievito a organismi complessi come i mammiferi, compreso l'uomo. Scoprire come vengono trascritte e rese utilizzabili le informazioni contenute nel codice genetico non e' importante soltanto per la biologia molecolare, ma e' fondamentale anche per la medicina. Disturbi e alterazioni del meccanismo di trascrizione sono infatti coinvolti in numerose malattie, dai tumori alle malattie cardiovascolari, a diversi tipi di infiammazioni. Il meccanismo di trascrizione ha un ruolo centrale anche in uno dei settori di frontiera della biologia e della medicina, la ricerca sulle cellule staminali. E' infatti proprio la trascrizione uno dei meccanismi indispensabili perche' cellule immature e indifferenziate come le staminali possano svilupparsi e trasformarsi in cellule adulte di tipo diverso e dalla funzione ben definita. Anche in questo caso le ricerche di Kornberg hanno gettato le basi per comprendere meglio il processo di trascrizione: un passo cruciale per riuscire a controllare completamente queste cellule e a trasformarle in strumenti terapeutici. - Italia. Sardegna. Caligaris (Rnp): subito una banca del cordone ombelicale L'istituzione in Sardegna di un Centro per il prelievo, la conservazione ed il trapianto di cellule staminali proveniente dalla donazione di sangue da cordone ombelicale e' stata chiesta dal consigliere regionale socialista della Rosa nel Pugno Maria Grazia Caligaris in una interrogazione all'Assessore della Sanita'. Nell'isola, infatti, non e' operativa una struttura pubblica di conservazione di sangue placentare -ha sottolineato Caligaris- e l'unica alternativa e' la donazione ad un Centro autorizzato al di fuori del territorio regionale. Il prelievo e la conservazione di sangue placentare vengono effettuati, secondo la normativa di legge, nell'interesse del neonato o di un consanguineo per la cura di gravi malattie. Caligaris ha chiesto anche all'Assessore l'invio di una circolare esplicativa ai dirigenti delle Aziende Sanitarie Locali e delle strutture ospedaliere per eliminare dubbi e difficolta' che impediscono di fatto la donazione di sangue placentare autologo prevista dalla Ordinanza ministeriale del 13 aprile 2006, che ha validita' sino al 9 maggio 2007. Il Ministero della Salute consente la conservazione di sangue da cordone per uso autologo in strutture pubbliche previa la presentazione di una motivata documentazione clinico-sanitaria e non comporta oneri a carico del donatore. Autorizza quindi "l'esportazione di campioni di sangue placentare autologo" su richiesta alla Direzione generale della prevenzione sanitaria da parte di soggetti che non potendo fare ricorso a strutture pubbliche, decidano di conservarli a proprie spese in banche private operanti all'estero. Dopo aver rilevato "con preoccupazione che nelle strutture sanitarie pubbliche isolane vengono frapposti ostacoli ai prelievi di sangue del cordone ombelicale ed alla formazione del personale per l'attivita' trasfusionale", il consigliere della Rosa nel Pugno ha sottolineato che "la donazione e la conservazione di sangue placentare, anche in apposite banche, estere a spese dei richiedenti e' un diritto fondamentale di ogni cittadino e pertanto non puo' essere in alcun modo impedito". - Italia. Cimino: creare un dipartimento apposito per la ricerca con le staminali "Il bilancio della Regione siciliana dovrebbe puntare maggiormente sull'opportunita' di creare un dipartimento per la ricerca e su finanziamenti che possano valorizzare le professionalita' siciliane costrette a fare ricerca fuori dalla Sicilia". Lo ha detto a margine del convegno internazionale "Le cellule staminali, tra speranze e conflitti etici" svoltosi al Palacongressi di Agrigento il presidente della commissione Bilancio all'Ars, Michele Cimino. "Occorre apprezzare la sensibilita' del presidente Cuffaro -ha aggiunto- dimostrata gia' ampiamente in passato con le risorse per la banca del cordone ombelicale di Sciacca, implementata dal manager Marano". - Usa. Clonati topolini da cellule staminali adulte Sono stati creati due topolini clonati derivati da cellule differenziate: i granulociti, un tipo di globulo bianco. E' quanto viene riferito in una nuova ricerca pubblicata sul numero di novembre di Nature Genetics. Una ricerca che di fatto smentisce la teoria secondo la quale solo le cellule staminali adulte sono adatte per clonare con successo gli animali. Questa ricerca non solo dimostra per la prima volta che un animale può essere derivato direttamente da una cellula pienamente differenziata, ma anche che, queste costituiscono un punto di partenza migliore e più efficiente per avviare il processo. La prova è, per l'appunto la nascita di due cuccioli clonati di topo (morti però dopo poche ore) derivati da un tipo di cellula sanguigna. "I risultati della nostra ricerca indicano chiaramente -affermano gli autori Xiangshong (Jerry) Yang, University of Cunnecticut e Tao Cheng, University of Pittsburgh - che non c'è alcun vantaggio apparente nell'usare cellule staminali adulte o cellule progenitrici invece di cellule differenziate come donatrici di nucleo. Anche noi siamo rimasti sorpresi nello scoprire che cellule differenziate sono più efficienti per una clonazione. Infatti, abbiamo ripetuto il nostro esperimento sei volte per essere sicuri. Ora possiamo dire con buona probabilità che cellule differenziate come i granulociti hanno la capacità genetica di diventare come un seme che può dare origine a tutti i tipi di cellule necessarie per lo sviluppo di un intero organismo. Un risultato che contraddice tutto quello che si pensava fino ad ora rispetto a questo tipo di cellule". Alla luce di questi risultati gli scienziati affermano, poi, che Dolly, la prima pecora ad essere clonata nove anni fa, e gli altri animali che sono stati clonati con il trasferimento nucleare di cellula somatica (SCNT, Somatic Cell Nuclear Transfer) derivano, molto probabilmente, da cellule già differenziate e non da cellule staminali adulte, come molti hanno sempre pensato in tutti questi nove anni. Il trasferimento nucleare di cellula somatica è la metodica comunemente usata per la creazione di un animale clonato e consiste nell'iniettare un nucleo prelevato da una cellula somatica donatrice e trasferirlo in un uovo non fertilizzato dal quale sono stati rimossi i cromosomi. Studi fatti in precedenza ,dicevano che un topolino clonato può essere derivato da cellule differenziate se veniva utilizzata una procedure a due fasi, con la quale i primi embrioni generati, con la metodica del trasferimento nucleare e arrivati allo stadio della blastocisti, venivano utilizzati per ricavare da loro cellule staminali embrionali che venivano, poi, iniettate in un altro embrione ricevente. Gli scienziati riferiscono di aver constatato, con una certa sorpresa che i granulociti si sono mostrati più efficienti, nel portare a termine il processo di clonazione rispetto alle altre linee cellulari, con il 35-39 percento di probabilità di diventare una blastocisti, uno stadio embrionale precoce in cui sono presenti all'interno tra le 100 e le 150 cellule , rispetto all'11% delle cellule progenitrici e solo il 4% delle cellule staminali. "Dei 1828 tentativi di trasferimento nucleare fatti con cellule staminali -sottolinea Cheng- pochissime sviluppano fino allo stadio della blasticisti e non è stato prodotto alcun clone. Con questi risultati è difficile credere che Dolly e altri animali clonati siano stati derivati da cellule staminali adulte. Quello che è più possibile è che questi animali derivano da tessuti cellulari completamente differenziati". Certamente, dicono gli scienziati per confermare quanto scoperto è necessario fare ancora molti studi, soprattutto, per definire se quello che hanno trovato con le cellule ematopoietiche, si verifica anche per cellule di altri tipi di tessuti., Queste ricerche, aggiungono, potrebbero avere importanti implicazioni per la medicina rigenerativa, perché suggeriscono che in realtà il potenziale delle cellule staminali adulte potrebbe essere più limitato di quanto si pensava. Cheng sottolinea la rilevanza delle loro scoperte e afferma che saranno utili per la ricerca sulle cellule staminali dei tumori, chiedendosi se il trasferimento nucleare di cellule somatiche potrebbe essere la chiave per capire o, persino, per riprogrammare le cellule staminali tumorali in quanto alterate. Quindi questi studi potrebbero, potenzialmente, rivelare nuovi bersagli molecolari per il trattamento del cancro. - Europa. Le cellule staminali riducono gli effetti nocivi della radioterapia In tutt'Europa si sta sperimentando l'utilizzo di cellule staminali adulte contro le conseguenze negative della radioterapia. Le staminali adulte, ancora presenti in molti tessuti dell'organismo adulto, possono svilupparsi in alcuni tipi di tessuto ma non in tutti, come e' invece prerogativa delle staminali embrionali. Un progetto internazionale promosso dall'Universita' di Groningen (Olanda) indica che gli effetti collaterali delle radiazioni sul tessuto sano della pelle o delle mucose si riducono grazie a un trattamento che utilizza le cellule staminali adulte. In altre parole, le staminali immesse favorirebbero la rigenerazione del tessuto irradiato. Gli esperimenti sono stati condotti sui topi, e se i risultati venissero confermati anche nell'uomo, si farebbe un passo avanti nel trattamento dei tumori, in quanto si potrebbero superare gli attuali limiti di dosi delle radiazioni. Un altro gruppo di ricerca, operante presso la clinica per radioterapia e radiooncologia della Technische Universitaet di Dresda, riferisce che con le staminali adulte sono riducibili gli effetti collaterali relativi alla mucosa della bocca. Anche qui l'esperimento e' stato fatto sui topi, dove e' stato osservato che la tolleranza ai raggi aumentava notevolmente quando agli animali veniva somministrata, prima o durante la radiazione, un certa quantita' di midollo osseo. Queste ricerche sono state illustrate durante il venticinquesimo congresso di ESTRO (European Society for Therapeutic Radiology and Oncology) che si e' svolto a Lipsia dal 9 al 12 ottobre. - Italia. Milano. Ricercatori italiani ammoniscono contro cure miracolose con le cellule staminali Attenzione al 'battage' mediatico sulle potenzialita' delle cellule staminali in medicina. 'Troppe ricerche sperimentali vengono descritte come se i loro risultati fossero gia' realta' clinica. E a farne le spese sono malati e famiglie'. A rilanciare l'allarme sui 'falsi miracoli' della scienza e' Salvatore Smirne dell'universita' degli Studi di Milano, presidente del convegno 'Il ruolo del clinico nell'era della terapia genetica e delle cellule staminali. Attualita' e prospettive' in corso all'universita' degli Studi del capoluogo lombardo. 'La gente deve capire che la ricerca necessita di tempi lunghi", e' il monito dell'esperto. "E i pazienti, purtroppo, devono mettere in conto la possibilita' che le applicazioni cliniche delle scoperte di oggi diventeranno prassi quando per loro sara' forse troppo tardi'. Secondo Smirne, 'l'unico settore in cui l'impiego delle cellule staminali e' gia routine e' l'ematologia. Basti pensare che ormai ogni regione del nostro Paese conta almeno un centro in grado di eseguire un trapianto di staminali ematopoietiche da midollo osseo. In Lombardia ne abbiamo sei o sette'. Non solo. Il Registro italiano donatori di midollo osseo conta attualmente 341mila iscritti. Dal 1989 sono state fatte 1.509 donazioni (1.016 a favore di malati della penisola e 493 per pazienti stranieri), con un primato in Lombardia (475 donazioni). E il trapianto di staminali da midollo permette di ottenere la guarigione clinica nel 70% dei malati di leucemia acuta, nel 100% delle persone affette da aplasia midollare e nel 90% dei giovani con talassemia o altre patologie ematologiche congenite. Gli specialisti riuniti a Milano passeranno in rassegna le esperienze condotte con le staminali in ognuna delle principali discipline mediche. Per quanto riguarda la cura di infarto e scompenso cardiaco, ad esempio, le prime esperienze cliniche di 'cardiologia rigenerativa' con staminali miocardiche ed ematopoietiche risalgono a meno di cinque anni fa -spiegano gli esperti. Finora gli studi pilota condotti sono stati una decina, ma i risultati non permettono di trarre informazioni conclusive. Va un po' meglio per l'ortopedia, in cui l'ingegneria tissutale consente gia' qualche applicazione clinica nella riparazione di alcuni danni a ossa, cartilagine, muscoli, tendini e legamenti. In oncologia un esempio che fa ben sperare e' la terapia messa a punto da Pier Mario Biava dell'ospedale di Sesto San Giovanni (Milano). La somministrazione sottolingua di un 'succo' di speciali fattori di differenziazione, ottenuti dalle staminali del pesce tropicale Zebrafish, ha prodotto risposte positive nel 36% di 179 malati terminali di cancro al fegato. 'Siamo agli inizi', ha puntualizzato lo specialista, ma la metodica sembra promettente anche contro altri tumori e ha gia' suscitato l'interesse di studiosi americani e aziende farmaceutiche. Infine la neurologia. Ne ha parlato Eugenio Parati della Fondazione Irccs Carlo Besta di Milano, che ha in corso trial clinici di fase I in cui la terapia cellulare -'basata sull'impiego di cellule non solo staminali', ha precisato- viene sperimentata contro la Corea di Huntington nell'ambito di un rigido studio europeo, il glioblastoma e l'ictus. 'Le staminali del futuro non sono ne' le embrionali ne' le adulte. Sono quelle 'fatte in casa': cellule 'staminalizzate", prelevate da un tessuto, nutrite con particolari cocktail genetici e convinte a tornare 'bambine'. A indicarle come 'la strada del futuro' e' Edoardo Boncinelli dell'universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano, ieri all'universita' degli Studi cittadina per il convegno. 'Ma anche per le staminali 'fatte in casa' -ha avvertito lo scienziato- e' importante chiarire una cosa: prima che i pazienti possano davvero beneficiare di queste tecniche nella routine clinica passera' molto tempo. Non meno di 15 anni'. Sulle cellule staminali e le loro potenzialita' terapeutiche 'si sono spese troppe parole e si sono illuse troppe persone. Anche per malattie che, a mio avviso, nemmeno tra 100 anni potranno essere trattate con le staminali'. Tra queste lo specialiste conta anche l'Alzheimer: 'Sulle staminali contro questa malattia degenerativa anche in Italia esiste un progetto plurifinanziato ma a me sembra impossibile riuscire a riparare un danno tanto esteso'. Piu' in generale, ha fatto notare l'esperto, 'l'Italia e' l'unico Paese del mondo a commettere un errore: confondere la biologia con la medicina. Perche' scoprire qualcosa non vuol dire assolutamente saper fare'. In altre parole, capire il meccanismo di una malattia, non vuol dire necessariamente poterla curare. E 'colpi di fortuna a parte, anche i piu' grossi successi hanno bisogno di decenni prima di passare dal laboratorio all'animale, all'uomo e alla quotidianita' clinica'. Tutto questo vale soprattutto per la genetica. Settore nel quale, ha ricordato Boncinelli 'ai trionfi eccezionali registrati in campo diagnostico non si sono accompagnati analoghi successi in campo clinico'. In diagnostica, ha ribadito l'esperto, 'la genetica ha fatto miracoli: nel 1968 conoscevamo la causa di appena due o tre patologie legate a difetti del Dna, mentre oggi sappiamo l'origine di quasi tutte le malattie genetiche monofattoriali e disponiamo di test diagnostici che possono essere utilizzati in ogni fase della vita (persino sull'embrione a otto cellule). E ora iniziamo anche a chiarire la base ereditaria di alcune malattie monofattoriali'. Invece, 'sul piano applicativo la barca stenta a partire. Pensiamo solo alla terapia genica: sono stati scritti fiumi di inchiostro. Ma un nuovo gene introdotto in una cellula ha speranza di sopravvivere soltanto se, da questa 'correzione', la cellula malata ricava qualche vantaggio', ha concluso Boncinelli. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Â Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------