====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2007 Numero 132 02-02-2007 la prossima edizione: 16-02-2007 EDITORIALE Ricerca cellule staminali. Bene i finanziamenti Ue ma non bastano. Modificare la legge 40 di Donatella Poretti ARTICOLI - Usa. New Mexico. Vescovi contro la ricerca con le staminali embrionali di Rosa a Marca - La raccolta delle ciliegie di Pietro Yates Moretti NOTIZIE - Italia. Fassino: Pd sara' partito laico, anche sulla ricerca - Italia. Insediato nuovo Comitato nazionale di bioetica - Italia. Appello per l'unione dei parlamentari che obbediscono alla Chiesa cattolica - Italia. Ancora ansia da carni clonate - Svizzera. Ricerca: si puo' bloccare la crescita di alcuni tumori - Usa. I Democratici mantengono le promesse: completata l'agenda delle 100 ore - Gb. Il fondatore della Virgin potrebbe aprire banca del cordone ombelicale - Italia. 61% dei cittadini favorevoli alla clonazione terapeutica - Italia. Potenza. Primo trapianto allogenico di midollo osseo - Italia. Sicuro il trapianto per curare distrofia di Duchenne - Italia. Pescara. Donazioni per ricerca con cellule staminali - Italia. Sapri. Al via centro di raccolta del sangue del cordone ombelicale - Spagna. L'analisi preimpianto salva bambina di 14 anni - Usa. Primo trapianto da proprio cordone per bambina affetta da leucemia - Usa. Staminali anche per corona ai denti - Italia. Censis: 55% dei cittadini favorevoli alla ricerca sugli embrioni - Italia. Vescovi: ricostruito parte di nervo sciatico - Ue. VII Programma Quadro: oltre 50 miliardi di euro per la ricerca e lo sviluppo - Venezuela. Oltre 5000 le famiglie che hanno provveduto a conservare il sangue cordonale - Gb. Scozia. Fabbrica di tessuti umani - Spagna. Vertenza sulla custodia del sangue cordonale - Spagna. Staminali per curare l'infarto - Spagna. Autorizzata ricerca con staminali contro il Parkinson - Usa. Isolate cellule staminali che alimentano tumore al pancreas - Usa. Dirigente Nih critica politica Bush sulla ricerca con le staminali - Usa. L'autorizzazione per fare ricerca con le staminali embrionali costera' di meno - Usa. Florida. Governatore repubblicano vuole finanziare la ricerca con le cellule staminali embrionali - Usa. Iowa. Governatore chiede fondi al Parlamento per nuovo centro di ricerca con le staminali embrionali - Usa. Delaware. Senatore presenta proposta di legge per la ricerca con le staminali embrionali - Usa. DeGette promette battaglia se Bush porra' nuovamente il veto su sua proposta di legge - Usa. Maggioranza dei cittadini favorevole alla ricerca con le cellule staminali embrionali - Norvegia. Il Governo vuole incoraggiare la ricerca con le staminali embrionali - Usa. Virginia. Bloccate due proposte di legge per la ricerca con le staminali embrionali -------------------------------------- EDITORIALE - Ricerca cellule staminali. Bene i finanziamenti Ue ma non bastano. Modificare la legge 40 Speriamo che parte dei soldi stanziati dal VII programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell'Unione Europea possano veramente andare a finanziare la ricerca sulle cellule staminali. Come ha ricordato oggi la senatrice a vita Rita Levi Montalcini, gli aiuti europei sono fondamentali per progredire in questi studi. In Italia abbiamo le competenze ma non i soldi e, aggiungo io, neanche le leggi, finche' non verra' modificata la legge 40. Continuo a chiedermi come i sostenitori di questa legge possano essere portatori del valore della vita e allo stesso tempo contrastare la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Abbiamo raggiunto il paradosso e molti italiani cominciano a capirlo! Per salvare non si sa bene cosa, rinunciamo alla possibilita' di trovare cure che potrebbero riaccendere la speranza in molte persone affette da malattie tuttora incurabili. Spero che i passi avanti che si stanno compiendo in tutti quei Paesi in cui e' possibile la ricerca sulle staminali embrionali illuminino coloro che obbligano un Paese intero a rimanere indietro nel campo della ricerca e non solo. Prima di continuare a spendere soldi per costruire enormi e inutili frigoriferi per la conservazione di embrioni di cui non si conosce il destino, sarebbe meglio cominciare a rivedere le linee guida della legge 40 per poter impiegare meglio le poche risorse disponibili. Del resto anche il segretario del maggiore partito della coalizione di maggioranza, Piero Fassino, durante la conferenza nazionale delle democratiche di sinistra lo scorso 27 gennaio, ha preso un impegno a rivedere la legge 40. Mi auguro che dalle parole si passi ai fatti. di Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno -------------------------------------- ARTICOLI - Usa. New Mexico. Vescovi contro la ricerca con le staminali embrionali I vescovi cattolici del New Mexico premono sul Governatore Bill Richardson affinche' riconsideri il suo piano di finanziamenti statali a favore delle ricerche con le cellule staminali. Il governatore, che e' uno dei candidati democratici alla presidenza del 2008, ha proposto che lo Stato spenda 10 milioni di dollari nei prossimi tre anni sia in istallazioni, equipe, strumenti e personale nella facolta' di Scienze della Salute dell'Universita' del New Mexico sia in ricerche con cellule staminali embrionali. Il 25 gennaio, i vescovi lo hanno incontrato e gli hanno ribadito la loro contrarieta' alle ricerche con le cellule embrionali. L'arcivescovo Michael J.Sheehan ha definito il tema "un argomento a favore della vita". "Perfino un piccolo embrione e' un essere umano. ....Non e' vita potenziale; e' vita umana", ha osservato Sheehan in una conferenza stampa . Il governatore Richardson e' cattolico e l'arcivescovo ha detto di sperare "che porti la sua fede nel suo lavoro". "Ma deve giudicare in coscienza le cose che proporra' da candidato, come ha fatto nella veste di governatore dello Stato", ha aggiunto. Un portavoce del governatore ha detto che Richardson studiera' la posizione dei vescovi. Nel bilancio preventivo dell'anno fiscale che inizia il primo luglio, Richardson ha chiesto ai legislatori d'approvare 3,8 milioni di dollari in progetti e altri 2,2 milioni di dollari in fondi per il funzionamento delle istallazioni. In base alla proposta, il denaro dovrebbe essere impiegato per costruire un'area dedicata alla ricerca con cellule staminali, e cio' apre uno spazio patrocinato dallo Stato per evitare il veto dei fondi federali alla costruzione di aree adibite alla ricerca su cellule staminali embrionali. "Speriamo non ci sia denaro pubblico, proveniente dalle imposte, che sia impiegato per sviluppare ricerche eticamente problematiche", ha commentato Sheehan. I vescovi hanno detto di non opporsi alle ricerche che sfruttano cellule staminali adulte o contenute nel liquido amniotico. Le loro obiezioni riguardano solo le sperimentazioni che prevedono l'uccisione di embrioni. "Esiste un modo buono di condurre ricerche scientifiche. Esiste un modo cattivo di condurre ricerche scientifiche", ha avvertito il vescovo Ricardo Ramirez. I vescovi sono rimasti venti minuti a colloquio con il governatore; l'incontro era stato preceduto da una lettera che conteneva le obiezioni poi ribadite. La Chiesa cattolica, che rappresenta circa un terzo dei residenti nel New Mexico, circa 600.000 persone, si occupa anche di altri temi in discussione in questa legislatura. Appoggia il salario minimo, il veto ai combattimenti dei galli, l'abolizione della pena di morte e la segnalazione ai genitori se le figlie minorenni tentano d'abortire. di Rosa a Marca ------------------- - La raccolta delle ciliegie Per il presidente George W. Bush non c'e' un attimo di pace. Non passa proprio giorno senza che qualcuno non accusi l'amministrazione repubblicana di aver mentito su qualcosa. L'accusa piu' pesante riguarda –notoriamente- le armi di distruzione di massa mai trovate in Iraq. Sono numerosissime le inchieste giornalistiche, ma anche giudiziarie e parlamentari, che mettono in luce come l'amministrazione Bush abbia esercitato pressioni sui servizi segreti al fine di ottenere rapporti preconfezionati che giustificassero la sua politica estera. Non e' del tutto chiaro se Bush abbia coscientemente ignorato e nascosto la realta', oppure se sia stata vittima di una illusione che col tempo si e' dissolta. In ogni caso, nelle elezioni di mid-term dello scorso novembre l'elettorato americano ha manifestamente respinto una politica fondata sull'idealismo –o ancor peggio sull'ideologia- invece che sul governo della realta' effettuale. Alla fine, l'illusione di una imminente pacificazione dell'Iraq, ripetuta fino alla noia in numerosi messaggi a reti unificate alla nazione, non ha piu' convinto nessuno. Meno noti sono invece altri casi in cui la Casa Bianca ha voluto distorcere la realta' pur di conformarla alle proprie idee e ideologie. E' accaduto ad esempio sulla questione dei cambiamenti climatici. E' notoria l'ostilita' dell'amministrazione Bush verso quei provvedimenti che, nel limitare l'impatto dell'uomo sull'ambiente, possono rallentare la crescita economica del suo Paese. Questa ostilita' si e' manifestata non tanto con il rifiuto –piu' o meno condivisibile- del protocollo di Kyoto, ma soprattutto nel tentativo, spesso riuscito, di censurare quei rapporti scientifici che attestavano il progressivo riscaldamento del pianeta. Molti scienziati del clima, ma anche gran parte della Commeetee on Oversight and Government Reform della Camera (la commissione che controlla l'operato del Governo), sostengono che Bush abbia fatto sparire da un rapporto sul clima, redatto dai suoi stessi scienziati, espressioni quali "effetto serra", "fusione dei ghiacci", "cambiamenti climatici causati dall'uomo", ecc. Poco importava che il mondo scientifico alla quasi unanimita' sostenesse la necessita' di contrastare immediatamente gli ormai vistosi cambiamenti climatici. Meglio far finta di non vedere per non frenare nell'immediato la crescita economica, considerate anche le frequenti campagne elettorali. Ma come negare l'evidenza? Selezionando, promuovendo e propagando quei pochi, pochissimi studi –spesso commissionati e filtrati dalla stessa amministrazione Bush- che si adattavano meglio alla politica desiderata. Un approccio alla scienza che gli americani indicano con la colorita espressione "cherry picking" (cogliere le ciliegie). (1) Ma anche la raccolta delle ciliegie non e' sempre cosa semplice. Alcune ciliegie possono apparire dolci e mature, ma una volta addentate rivelano tutt'altro sapore, finendo per rovinare anche le altre. E' successo recentemente a Bush, e le ciliegie questa volta erano cellule staminali embrionali. *** Tre professori di Harvard hanno scritto al Congresso per esprimere il loro disappunto nel modo in cui la loro ricerca e' stata illustrata in un rapporto della Casa Bianca sulle cellule staminali. Pubblicato lo scorso 9 gennaio dal Domestic Policy Council (DPC), il rapporto "Far progredire la ricerca con le cellule staminali senza distruggere la vita umana" asseriva che la ricerca dei tre scienziati dimostrava la possibilita' di "creare linee di cellule per lo studio e la cura di malattie senza i molti dilemmi etici associati con la creazione e la distruzione degli embrioni". In una lettera indirizzata a due membri del Congresso, il docente di Biologia molecolare e cellulare Kevin C. Egan, il docente di medicina Chad A. Cowan, ed il docente di Scienze naturali Douglas A. Melton hanno espresso la loro sorpresa nel vedere il loro lavoro "utilizzato al fine di sostenere le argomentazioni secondo cui la ricerca con le staminali embrionali non sarebbe necessaria". "Al contrario, noi asseriamo che la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane offre grandi potenzialita' per trovare nuovi trattamenti e nuove cure per molte malattie", hanno scritto i ricercatori. La pubblicazione del Dcp cita la ricerca contenuta in un articolo pubblicato sulla rivista Science nell'agosto 2005, in cui i ricercatori di Harvard avevano annunciato la scoperta di un metodo per la "riprogrammazione" delle cellule staminali adulte in staminali embrionali tramite la fusione di entrambe i tipi di cellula. Il rapporto del Dcp sostiene che questa ricerca legittima la decisione del presidente George W. Bush di limitare la creazione di nuove linee di cellule staminali embrionali. Ma gli scienziati citati non sono d'accordo ne' con l'interpretazione del loro lavoro, ne' con la politica di Bush sulla ricerca. "Lo studio che abbiamo condotto e che e' stato citato nel rapporto della Casa Bianca e' precisamente il tipo di ricerca che al momento e' vittima dei limiti che il Presidente ha arbitrariamente posto al finanziamento federale della ricerca con le cellule staminali embrionali", si legge nella lettera. Anche se riprogrammare le cellule staminali adulte in embrionali puo' offrire nuove opportunita' terapeutiche per il futuro, questo nuovo processo e' ancora troppo sconosciuto per divenire fonte di cellule staminali, ha detto Cowan. Mentre gli scienziati tentano di capire a fondo e perfezionare il metodo della riprogrammazione, Cowan sostiene che in nessun modo dovrebbe essere impedita la ricerca con le staminali embrionali. "Potrebbero volerci 10-15 anni per capire come impiegare in maniera sicura la riprogrammazione delle cellule a fini terapeutici, mentre abbiamo gia' quelle embrionali a nostra disposizione. Insomma, e' come dire che va bene aspettare 15 anni fino a quando saremo in grado di eseguire la riprogrammazione, invece di continuare a trattare i pazienti che soffrono di malattie terribili e cercare nuove cure", conclude Cowan. Inutile ricordare i numerosi esempi di "cherry picking" all'italiana. Dalla ricerca con le cellule staminali, all'indagine fasulla sull'eutanasia clandestina (1) Leggi l'articolo del New York Times sull'approccio dell'amministrazione Bush alla questione dei cambiamenti climatici: http://www.nytimes.com/2007/01/31/washington/31interfere.html?_r=1&adxnnl=1&oref=slogin&adxnnlx=1170339084-sWwGlQbhUwqffF6K/6lzjg di Pietro Yates Moretti ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Italia. Fassino: Pd sara' partito laico, anche sulla ricerca "Il Partito democratico sara' un partito laico, di donne e uomini liberi e responsabili, capace di promuovere e affermare l'uguaglianza dei diritti, la parita' di genere, la tutela dell'identita' di ogni persona, il pieno rispetto del suo orientamento sessuale e le scelte di vita di ciascuno". Nella mozione che Piero Fassino presentera' al prossimo congresso della Quercia, il segretario diessino affronta il nodo della laicita' e sottolinea che il partito democratico "non si sottrarra' ad affrontare quei temi su cui vi e' una nuova e piu' matura sensibilita' nella societa' di oggi, assai piu' attenta ai diritti della persona e della loro piena affermazione". Insomma, puntualizza il leader ds, il "riconoscmento giuridico dei diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto, disciplina del testamento biologico, norme umane sull'accanimento terapeutico, miglioramento della legge sulla fecondazione assistita, criteri per la ricerca su staminali, sono questioni su cui l'Ulivo oggi e il Partito democratico domani devono esprimere soluzioni avanzate e condivise". Anche perche', sottolinea Fassino, "su questi temi noi non ci rassegniamo alla coabitazione di diversita' inconciliabili nel nome della liberta' di coscienza. Ferma restando la liberta' di coscienza- insiste- che e' un valore incomprimibile, ci siamo sforzati e continueremo ad impegnarci nella ricerca di un incontro e di sintesi condivise, a partire dal reciproco farci carico di punti di partenza diversi". - Italia. Insediato nuovo Comitato nazionale di bioetica Saranno i temi 'caldi' di inizio e fine vita il primo banco di prova del nuovo Comitato nazionale di bioetica (Cnb), che si e' insediato lo scorso 26 gennaio con la prima assemblea plenaria a Palazzo Chigi. Dunque, eutanasia e accanimento terapeutico, ma anche tutela degli embrioni, i primi temi prevedibilmente in agenda. A quanto apprende l'Adnkronos Salute, nella riunione e' stato fatto espresso richiamo dal presidente Francesco Paolo Casavola alla discrezione di ciascun componente del Cnb, a cui e' stato chiesto anche di 'non farsi strumentalizzare' da alcuna parte politica. La prossima riunione e' stata fissata per il 23 febbraio. - Italia. Appello per l'unione dei parlamentari che obbediscono alla Chiesa cattolica Tutti i cattolici che credono e seguono con sincerità il Magistero della Chiesa devono ritrovarsi "presto uniti" sotto una sola bandiera: "la difesa e la promozione della persona umana". E' l'appello che il senatore Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, Luca Volonté, capogruppo alla Camera e Luca Marconi, responsabile Mondo cattolico, hanno lanciato attraverso il sito www.noipress.it. "La prolusione ufficiale del cardinale Camillo Ruini al consiglio permanente della Cei impone una risposta chiara da parte del mondo politico. L'Udc si sente direttamente interpellata. Riteniamo che l'attacco alla vita e alla famiglia sul piano politico e culturale, già in atto da molti anni, sia ormai scientificamente perseguito da parte di un vasto schieramento trasversale laicista e anticristiano. Mai, comunque, si era così palesemente dimostrato cercando di distruggere alle radici i fondamenti della verità sull'uomo che, primi rispetto alla stessa religione, la Chiesa Cattolica difende e promuove da duemila anni. Noi ci sentiamo come cattolici impegnati in politica prima di tutto dei cristiani che in coscienza operano secondo il discernimento del magistero. Non possiamo più limitarci ad una difesa di valori così alti operando in ordine sparso". "Bisogna che tutti i cattolici che credono e seguono con sincerità il Magistero della Chiesa si ritrovino presto uniti sotto una sola bandiera: la difesa e la promozione della persona umana. Non possiamo aspettarci regali da nessuno. Le estenuanti mediazioni interne al Governo Prodi sulle materie etiche rivelano alla fine inutile oltre che poco dignitose: prova ne sia la vicenda della ricerca sulle staminali, il modo in cui si procede nel confronto sui pacs e l'eutanasia, da ultimo la soluzione adottata in Senato riguardo ai cognomi da dare ai figli". Secondo i dirigenti Udc "è necessario qualcosa di più delle semplici tattiche parlamentari. Dobbiamo mobilitare il paese ogni cittadino interpellandolo con chiarezza ed efficacia. L'UDC, a partire dal prossimo Congresso Nazionale si farà portatore di tutto questo. Vogliamo farlo nello stile del Movimento più che in quello tradizionale del partito: aperti ad ogni collaborazione, soprattutto con quei settori del centrosinistra sensibili e schierati senza ambiguità a difesa della vita e della famiglia". "La politica o meglio una legge elettorale finalmente cancellata, ha diviso i cattolici dal 1994: ora è arrivato il tempo di cercare di ritrovarci almeno su grandi temi di natura spirituale e morale. E' veramente singolare trovarsi liturgicamente uniti ogni domenica per affermare di fronte a Dio questi principi e poi dividersi quando è ora di rendere quei valori leggi o comportamenti oggettivi. Una sola è la dottrina sociale cattolica e una sola dovrebbe essere la libera voci dei cattolici nella società". - Italia. Ancora ansia da carni clonate 'Le galline geneticamente modificate devono restare in laboratorio, ben custodite nei recinti della ricerca. Sulle nostre tavole invece vogliamo solamente galline italiane, dall'origine e dalla qualita' certificata, meglio se di razze storiche, come quelle le nostrane 'gallina Padovana' e 'gallina Polverara' vanto degli allevatori locali'. Lo sostiene oggi in una nota il presidente di Coldiretti Padova Marco Calaon commentando la ricerca dell'istituto Roslin di Edimburgo, che ha portato alla creazione di una gallina geneticamente modificata, da impiegare per la produzione a buon mercato di farmaci speciali. Una vera e propria gallina transgenica che non dovra' essere impiegata per usi alimentari. Eppure il rischio non manca. Per questo Coldiretti ribadisce che occorre creare tutte le condizioni di sicurezza per evitare che la gallina Ogm o i suoi derivati finiscano nel piatto dei consumatori. 'Anche perche' dagli Usa arrivano delle notizie inquietanti. - prosegue il direttore Paolo Martin - La Food and Drug Administration (Fda) statunitense di recente ha dato l'autorizzazione alla libera circolazione degli alimenti provenienti da animali frutto della clonazione che non dovranno essere distinti dagli altri. Oggi piu' che mai e' percio' necessario garantire la trasparenza dell'informazione con la rintracciabilita' e l'etichettatura di origine, aspetti sui quali da anni ci stiamo battendo'. Per il consigliere regionale della Lega nord dell'Emilia-Romagna, Roberto Corradi, la Regione si deve impegnare "per evitare che i consumatori emiliano-romagnoli possano acquistare e consumare carni derivanti da animali clonati". Infatti, secondo il consigliere, nei giorni scorsi la Food and Drug Administration, l'ente federale degli Usa che sovrintende alla sicurezza del mercato alimentare, ha autorizzato la vendita di carne e di latte proveniente da animali clonati. Partendo dal presupposto che gli animali clonati non presentano differenze rispetto a quelli ottenuti con "pratiche tradizionali", la Fda ha ritenuto che non sia neppure necessario specificare nelle etichette l'origine "clonata" della carne posta in commercio. "La decisione della Fda - spiega Corradi - contrasta con i risultati di diverse ricerche che hanno evidenziato come gli animali clonati abbiano un ciclo vitale accelerato, di conseguenza muoiano con maggior facilità e generano spesso una progenie deforme. Sembra che in passato la Fsa abbia respinto l'invito ad approfondire lo stato di salute degli animali derivanti da processi di clonazione, con particolare riferimento al fatto che i `cloni' nascono spesso con il sistema immunitario gravemente compromesso, necessitando di dosi massicce di antibiotici per sopravvivere". Per Corradi, la scelta della Food and Drug Administration di autorizzare la commercializzazione di carne e latte provenienti da animali clonati, escludendo l'obbligo di precisarne la provenienza mediante apposita dicitura nell'etichetta, consentirà ai "cibi clonati made in Usa" di essere commercializzati in Europa. Da qui la richiesta del consigliere leghista affinché la giunta di Vasco Errani intervenga a tutela dei consumatori emiliano-romagnoli. - Svizzera. Ricerca: si puo' bloccare la crescita di alcuni tumori Un gruppo di ricercatori ginevrini annuncia di aver scoperto una terapia che permette di frenare la crescita di determinati tumori. La scoperta potrebbe sfociare in futuro in nuove cure, i cui effetti collaterali sarebbero meno pesanti per il paziente. La squadra del professore Ariel Ruiz i Altaba, del Dipartimento ginevrina di medicina genetica, e' riuscita a bloccare la capacita' di sviluppo delle cellule staminali tumorali con l'iniezione di ciclopamina, una sostanza estratta da una varieta' di giglio selvatico. Le esperienze in vitro e sui topi condotte finora hanno dato risultati positivi. Le cellule staminali tumorali, che resistono alle cure attuali, sono responsabili della crescita del tumore in numerosi cancri fra i piu' diffusi o difficili da guarire, come quelli del cervello, della prostata, del seno, dei polmoni e dello stomaco. La scoperta e' stata pubblicata agli inizi della scorsa settimana dalla rivista scientifica "Current Biology". - Usa. I Democratici mantengono le promesse: completata l'agenda delle 100 ore La promessa e' stata mantenuta: l'Agenda delle 100 Ore e' stata completata a tempo di record. I democratici, nuovi padroni del Congresso, sono riusciti a far passare alla Camera, in non piu' di 87 ore effettive di lavori parlamentari, una raffica di leggi rispettando cosi' l'impegno preso con gli americani nella vittoriosa campagna conclusa con il trionfo elettorale di novembre. I repubblicani hanno accusato i democratici di avere usato scorciatoie del regolamento per eliminare di fatto il dibattito sulle nuove leggi ed impedire alla opposizione di presentare emendamenti per modificare le parti meno gradite. Secondo i calcoli democratici a far passare le leggi sono state necessarie solo 42 ore di lavoro in aula, ben sotto le 100 Ore dell'Agenda programmatica annunciata a suo tempo dai democratici. L'impresa e' stata celebrata oggi dalla leader democratica Nancy Pelosi. 'Abbiamo mantenuto le promesse -ha detto la nuova Speaker della Camera in una conferenza stampa oggi a Washington- e abbiamo reso l'America piu' sicura approvando le raccomandazioni della Commissione 11/9. Abbiamo rafforzata la sicurezza economica delle famiglie americane aumentando il salario minimo orario, diminuendo il costo delle medicine e dei prestiti studenteschi per frequentare l'universita''. Inoltre i democratici hanno approvato una estensione dei fondi delle ricerche sulle cellule staminali, misure anti-corruzione per rendere piu' onesti i parlamentari e sono stati aboliti alcuni lucrosi sgravi fiscali concessi alle compagnie petrolifere. Alcune delle leggi hanno attratto anche i voti di numerosi deputati repubblicani, 124 esponenti del partito di Bush hanno votato per rendere meno costosi i prestiti agli studenti e 82 hanno sostenuto l'aumento (il primo in dieci anni) del salario minimo, ma resta da vedere quante di queste leggi riusciranno poi a sopravvivere all'impatto col Senato dove i democratici possono contare su una maggioranza molto piu' limitata. Inoltre il presidente Bush ha gia' minacciato di mettere il veto ad alcune delle misure democratiche se giungeranno sulla sua scrivania per la firma definitiva, come la legge che aumenta i fondi per le ricerche sulle cellule staminali (la opposizione della Casa Bianca e' basata sulla distruzione degli embrioni da parte dei ricercatori per ricavare le cellule staminali). Dopo avere mantenuto le promesse elettorali adesso l'attenzione dei legislatori democratici, ha sottolineato oggi la Pelosi nella sua conferenza stampa, sara' dedicata a problemi vitali come 'la indipendenza energetica dell'America' e la lotta contro l'effetto serra. Il mutamento del clima 'presenta una minaccia crescente al nostro pianeta l'impatto dell'effetto serra e' innegabile dal punto di vista scientifico, cosi' come lo sono le sue cause. Il 2006 e' stato l'anno piu' caldo mai registrato. Non possiamo permetterci di essere passivi su questo problema'. La Pelosi ha respinto l'idea che le promesse iniziali dei democratici, una volta conquistato il Congresso, di voler cercare 'soluzioni bipartisan' per risolvere i grandi problemi che stanno davanti all'America siano gia' state messe nel dimenticatoio dal partito democratico: 'cercheremo di trovare accordi con i repubblicani di volta in volta e' quello che vogliono gli americani e intendiamo rispettare la loro volonta' e il loro mandato'. - Gb. Il fondatore della Virgin potrebbe aprire banca del cordone ombelicale Dopo il turismo spaziale e i carburanti ecologici, per Richard Branson, il fondatore dell'impero Virgin, è il momento di occuparsi di cellule staminali. Secondo il quotidiano inglese Times, Branson lancerà una "banca" per il deposito e la conservazione del sangue ombelicale, che di cellule staminali è ricco. I genitori interessati ad avere un ruolo nel progetto potranno conservarvi il prezioso sangue, che potrebbe diventare decisivo per nuove cure contro tumori e malattie neurodegenerative. Le cellule staminali ematopoietiche, contenute nel cordone ombelicale, sono capaci di adattarsi a diverse regioni del corpo umano e sostituire cellule danneggiate o malate; già utilizzate nel trapianto di midollo su pazienti affetti da leucemia, tali cellule potrebbero essere impiegate per la lotta contro il cancro, il morbo d'Alzheimer, il Parkinson, alcune patologie cardiache e le lesioni spinali. Con la sua iniziativa Branson entra nel mercato dei servizi di deposito privati, che offrono la possibilità di conservare il sangue ombelicale per uso personale: una procedura sempre più popolare in Gran Bretagna e Stati Uniti, ma proibita in Italia e Francia che ammettono solo "banche" pubbliche costituite esclusivamente da donatori. Il timore del legislatore è che si sviluppi una vera e propria industria delle staminali, incontrollabile e di dubbia utilità: i servizi di conservazione costano svariate migliaia di euro all'anno, ed è troppo presto per dire se quel sangue potrà davvero essere utilizzato per nuove cure. Si tratta dell'ennesimo investimento di Branson in progetti e tecnologie futuribili. In passato, il magnate inglese ha avviato un servizio che promette di portare turisti nello spazio e ha deciso di investire i proventi di Virgin Atlantic (la sua linea aerea) nello sviluppo di biocarburanti. Secondo alcuni osservatori, Branson potrebbe espandere ancora i suoi interessi nel settore delle biotecnologie, investendo nello sviluppo di nuovi farmaci associati a terapie con cellule staminali. Sempre secondo il Times, Branson starebbe anche negoziando l'acquisto di un terreno a Macao, dove progetta di costruire un casinò per il valore di oltre due miliardi di euro. Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno: Un applauso a Richard Branson, fondatore della Virgin Airlines, che intende lanciare in Gran Bretagna una banca che consentira' alle famiglie di conservare le cellule staminali ombelicali dei propri figli! E una nota di rammarico e preoccupazione per il tempo che in Italia stiamo perdendo per arrivare ad una legislazione su questa materia. Nel nostro Paese e' assolutamente necessario e urgente adeguare la normativa che vieta l'istituzione di banche per la conservazione del sangue del cordone ombelicale per uso autologo presso strutture sanitarie private, consentendone, invece, la donazione e la conservazione soltanto in strutture pubbliche. Seguire l'esempio inglese sarebbe una buona cosa: la donazione non esclude la conservazione autologa, come ha affermato lo stesso Branson ricordando che nella sua struttura il sangue del cordone sara' diviso in due. Una parte andra' ad un centro nazionale del sangue, dove tutti potranno usarlo. L'altra verra' conservata cosi' che il bambino avra' la possibilita' di usarla in futuro. Per questo, lo scorso anno ho depositato insieme a deputati di vari partiti una proposta di legge (1) che ha come obiettivo quello di permettere a tutte le donne di poter conservare per se', per i propri congiunti o per chi ne abbia necessita' il sangue del proprio cordone ombelicale per scopi terapeutici, clinici o di ricerca. La paura di molti e' di avere, con la conservazione autologa, una diminuzione della donazione, cosa in Italia impossibile, visto che non tutti i punti nascita permettono la raccolta e la donazione del cordone, facendo si' che molti di questi vengano gettati via. Le banche private aumenterebbero solo la possibilita' di conservazione delle sacche cordonali in sinergia con il servizio pubblico e senza pesare economicamente su di questo. Anzi, seconda la pdl che ho depositato, andrebbero a destinare il 10% dei profitti alla ricerca scientifica. Considerati i lunghi tempi parlamentari e l'importanza di questo argomento, mi auspico che si consideri anche la possibilita' di intervenire con una normativa sulla conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicali, all'interno della legge sul parto, attualmente in discussione nella XII commissione (Affari Sociali). (1) http://www.donatellaporetti.it/prop.php?id=175 - Italia. 61% dei cittadini favorevoli alla clonazione terapeutica Il 73,8% degli italiani ritiene legittimo il ricorso a tecniche di fecondazione assistita in laboratorio per quelle coppie che non riescono ad avere figli naturalmente e solo il 20,4% è contrario. In particolare le donne si dichiarano più propense a ricorrere alla fecondazione assistita (76,1% contro il 71,3% degli uomini), e dimostrano di avere le idee chiare in proposito: solo il 4% di esse non risponde al quesito. Sono i dati dell'ultimo rapporto Eurispes che affronta anche la questione della procreazione assistita. Se le donne sono molto sensibili al tema anche gli uomini non sono affatto disinteressati: solo il 21% esprime un giudizio negativo in proposito, contro il 19,9% delle donne. Gli elettori di centro-sinistra hanno un atteggiamento più permissivo: l'84,1% è favorevole alla fecondazione assistita, mentre chi si colloca nel centro-destra e al centro esprime orientamenti più restrittivi e i contrari a tale pratica sono, rispettivamente, il 28,3% e il 26,7% del totale. Rispetto all'area geografica di appartenenza evidenziano un atteggiamento più favorevole i residenti nel Centro Italia (79,8%) nel Sud e nelle Isole (75,7%). Il dissenso maggiore per le tecniche di fecondazione assistita viene manifestato dai cittadini del Nord Italia: infatti il 25,8% si dichiara contrario a ricorrere a tali tecniche, percentuale contenuta ma comunque superiore alla media nazionale, pari al 20,4%. Sulla clonazione terapeutica c'è nel paese una discreta conoscenza e i cittadini del Centro Italia dimostrano di essere i più informati (76,2%), seguiti dai residenti nel Sud (72,9%), e nel Nord (72,2 %) che hanno una minore familiarità con l'argomento. Tra quanti sono informati su questa tecnica, il 61,5% si dichiara favorevole al suo impiego, il 29,8% contrario. Le mancate risposte si attestano all'8,7%. In Italia circa 50.000 coppie ogni anno ricorrono alla fecondazione artificiale e sono 7.000 i bambini nati in provetta. Due le tecniche più utilizzate: la tradizionale Fivet (Fertilizzazione in vitro e trasferimento degli embrioni) e la più moderna Icsi (Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo). Il tasso di fecondità, sceso a 1,21 bambini in media per donna in età feconda, mette sempre più in crisi lo stesso ricambio generazionale, anche a fronte di un tasso di natalità sempre più basso. Si calcola che l'infertilità colpisca il 15% della popolazione ed è in netto aumento in tutto il mondo occidentale. Attualmente all'incirca 1 donna su 7 consulta il medico per problemi di infertilità; in circa un caso su tre ne è responsabile la donna (32%), in uno su cinque l'uomo (20%), nel 40% dei casi il problema deriva da entrambi i componenti della coppia, mentre per il restante 8% la causa rimane sconosciuta. Secondo i dati dell'Osservatorio sul turismo procreativo, solo nel 2006 è quadruplicato, rispetto al periodo precedente all'introduzione della legge 40/04, il numero delle coppie italiane che vanno all'estero per aggirare i divieti della normativa del nostro Paese. Sono, infatti, ben 4.173 le coppie italiane che nel 2006 si sono recate all'estero per la procreazione medicalmente assistita, mentre prima dell'approvazione della legge 40 erano 1.066. - Italia. Potenza. Primo trapianto allogenico di midollo osseo E' stato effettuato il primo trapianto allogenico di midollo osseo presso l'Unità operativa complessa di Ematologia dell'Ospedale San Carlo di Potenza. Il paziente, un lucano di 51 anni, affetto da leucemia acuta, ha ricevuto la donazione dal fratello. Nel giro di soli sei mesi il professor Attilio Olivieri, nuovo direttore del Dipartimento clinico-oncologico assistenziale dell'azienda ospedaliera potentina, ha così completato l'avvio del programma per lo sviluppo di un centro di trapianti ematici in Basilicata, raggiungendo la quota di dodici trapianti effettuati (10 autologi e 2 allogenici). Già nel mese di luglio, quando ancora non era stata completata la ristrutturazione del reparto, era stata sottoposta a una reinfusione delle cellule staminali autologhe una paziente, di 69 anni, affetta da linfoma ad alto grado di malignità in seconda ricaduta. Ad agosto lo stesso tipo di intervento è stato effettuato su una seconda paziente, di 40 anni affetta da linfoma aggressivo con esito altrettanto positivo. Dopo l'inaugurazione a ottobre del nuovo reparto (4 stanza a bassa caricabatterica, altre 6 stanze con aria filtrata e climatizzata, aperte con un significativo contributo finanziario dell'Ail) e del centro trapianti per le cellule staminali emopoietiche è stato possibile avviare la raccolta di cellule staminali da conservare a freddo -una tecnica di cui Olivieri è uno dei pionieri italiani- ed effettuare a dicembre il primo trapianto di cellule staminali (i due soggetti erano gemelli). Grazie allo sviluppo delle tecnologie, infatti, alla tradizionale tecnica di trapianto del midollo osseo sta subentrando la diffusione dell'uso di cellule staminale emopoietiche, cioè capaci di suscitare a partire dalla circolazione sanguigna un meccanismo di rigenerazione del midollo. Questa tecnica è oramai adottata nel 99% dei casi di trapianto autologo (cioè da parte dello stesso paziente) mentre sta significativamente aumentando il suo uso anche in caso di donazione da parte di soggetti esterni. Nonostante i progressi scientifici e farmacologici, per cui oggi si guariscono il 40% delle leucemie acute e comunque anche i pazienti condannati a morire vedono allungarsi i tempi di sopravivenza da pochi mesi ad alcuni anni, uno dei principali problemi nella lotta alle leucemie resta la lentezza dei tempi del trapianto, che pure negli ultimi sei anni si sono ridotti da una media di 260 a 200 giorni. A incidere in modo particolare sono i tempi necessari per le verifiche sulla compatibilità, che richiedono ancora in media cinque mesi. La possibilità quindi in soggetti a patologie particolarmente aggressive di poter usufruire di trapianto con soggetti parzialmente compatibili rappresenta una frontiera particolarmente interessante. Il professor Olivieri, 51 anni, ha una consistente esperienza di studio e di ricerca all'estero (Francia, Germania, Israele, Stati Uniti) ed è referente italiano di numerose riviste scientifiche internazionali. Da più di 25 anni si occupa della conservazione delle cellule emopoietiche per il trapianto autologo, e ha recentemente pubblicato i risultati della sperimentazione di nuove tecniche di crioconservazione e manipolazione. La sua esperienza pluridecennale si è affinata in uno dei primi centri italiani di trapianto del midollo osseo, quello di Ancona, e si è arricchita tra le diverse attività di ricercatore, docente e medico, tra Università e Policlinico Umberto I di Ancona (responsabile del programma per le cellule staminali degli Ospedali riuniti di Ancona). A tutto il giugno 2005 erano ben 550 i trapianti (di cui 70 eterologhi) e 80 gli espianti effettuati. - Italia. Sicuro il trapianto per curare distrofia di Duchenne Il trapianto autologo di cellule staminali per curare la distrofia di Duchenne 'si puo' fare in sicurezza', sapendo cioe' che non crea problemi all' organismo dei giovani pazienti, e che anzi puo' generare 'un ambiente favorevole alla rigenerazione muscolare'. Lo hanno dimostrato i ricercatori dell'Unita' di Neurologia del Policlinico di Milano, diretta dal professor Nereo Bresolin (Centro Dino Ferrari), il cui studio e' in via di pubblicazione su una rivista americana del settore. La distrofia di Duchenne e' una malattia neurologica oggi incurabile, che colpisce un bambino (maschio) ogni 3500 nuovi nati e che risulta letale entro i 20 anni di eta', ma costringe il piccolo paziente sulla sedia a rotelle gia' a 9 anni e mezzo. La malattia, dovuta all'assenza della proteina Distrofina, causa una serie di eventi che portano alla degenerazione del tessuto muscolare, che viene sostituito da tessuto fibroso e adiposo. La conseguenza e' una progressiva perdita di forza muscolare. 'Non si sa ancora se il trapianto di staminali possa risolvere il problema, ma prima di iniziare ogni sperimentazione bisogna avere la prova che comunque non faccia male, ad esempio non produca tumori. Questo era l' obiettivo della nostra ricerca durata due anni e questo abbiamo provato'. La sperimentazione clinica e' stata condotta su 8 bambini fra 5 e 8 anni. Le staminali sono state ricavate da prelievi fatti attraverso biopsie nel muscolo tibiale anteriore. Una volta isolate, sono state 'ingegnerizzate' in modo da 'correggere il difetto genico alla base della patologia'. In particolare, e' stato creato un 'ponte genetico' in grado di superare il punto di Dna in cui il gene della distrofina era assente, ottenendo cosi' una 'proteina ridotta', ma in grado comunque di ovviare all' assenza di distrofina che causa la malattia. E' un procedimento molto costoso, perche' queste staminali, che vengono sottoposte anche a processi di espansione e di purificazione, sono trattate secondo le norme di Good Medical Practice (GMP) utilizzate per i farmaci. 'Fate conto che in questo caso un barattolino di glucosio puo' costare anche 5000 euro. E la sperimentazione intera, qualcosa come 30 mila euro a bambino'. Le cellule neuromuscolari cosi' ottenute sono state iniettate nel muscolo adduttore del mignolo della mano, molto piccolo per limitare i danni in caso problemi (nella sperimentazione clinica vera e propria saranno infuse nel sangue). Quindi, per valutare eventuali danni, e' stata eseguita la risonanza magnetica, poi ripetuta ogni 2 mesi, con responso sempre negativo. Alla fine sono stati valutati anche i possibili miglioramenti pur su questo piccolo numero di casi. E al test neurofisiologico sulla forza muscolare 'e' stato osservato - ha detto Bresolin - un ambiente favorevole alla rigenerazione muscolare'. Su questo punto il neurologo milanese si e' mantenuto volutamente sul vago per non creare aspettative che potrebbero venire deluse dai risultati dei prossimi studi. Ma il fatto che abbia annunciato il proseguimento delle ricerche sull'utilizzo delle staminali per la terapia della distrofia di Duchenne -questa volta in tandem con un consorzio internazionale di Centri di ricerca (di Canada, Francia, Gran Bretagna e Grecia)- significa che ci sono le premesse per essere ottimisti. - Italia. Pescara. Donazioni per ricerca con cellule staminali In una cerimonia presso la sede della Provincia di Pescara, i dirigenti scolastici di cinque istituti del capoluogo hanno ricevuto targhe di riconoscimento per l'impegno nella campagna di raccolta fondi 'Stelline di natale', promossa dall'Associazione italiana per la sclerosi multipla (Aism). In tutto sono stati donati cinquemila euro. La somma -ha spiegato la presidente provinciale dell'Aism, Giuseppina Scogna- sara' destinata alla ricerca sulle cellule staminali. Le scuole premiate sono il Liceo classico, i Licei scientifici 'Leonardo da Vinci', 'Galilei e 'Luca da Penne', l'Istituto Manthone'. Durante la cerimonia e' stato tracciato un bilancio delle attivita' svolte lo scorso anno, finanziate in parte dalla Provincia di Pescara. Tra l'altro, nel 2006 e' stato acquistato un secondo pulmino per il trasporto dei disabili, dopo quello donato quattro anni fa dall'assessorato provinciale alle Politiche sociali. La presidente dell'associazione ha sottolineato la sensibilita' dei dirigenti scolastici, che 'hanno saputo trasmettere agli alunni i valori legati alla solidarieta' e all'amore per il prossimo'. - Italia. Sapri. Al via centro di raccolta del sangue del cordone ombelicale Istituito a Sapri, presso il reparto di ostetricia e ginecologia del presidio ospedaliero, un centro di raccolta sangue del cordone ombelicale (C.Ra.S.Co.). Dal primo febbraio, sara' infatti possibile effettuare la donazione del cordone ombelicale il cui sangue costituisce una preziosa riserva di cellule staminali. Il sangue, cosi' raccolto, sara' quindi trasportato presso la 'Banca del sangue' di cordone ombelicale regionale dove e' congelato in azoto liquido a -196 gradi centigradi. Il Centro raccolta dell'Azienda sanitaria Sa/3, organizzata da Salvatore Ronsini, direttore del Dipartimento Materno Infantile, verra' strutturato in modo tale che le donne in gravidanza che giungono presso i cosiddetti ¨punti nascita' di Sapri, Polla e Vallo della Lucania, avranno la possibilita' di donare il sangue del proprio cordone immediatamente dopo il parto. L'aspetto peculiare dell' iniziativa consiste nel ruolo dell'associazionismo e del volontariato, che ha reso possibile la nascita del centro, attivo dal prossimo primo febbraio. Accanto ai fondi donati due anni fa dal Rotare Club del Distretto 2100, che riunisce le regioni di Campania, Calabria e il comune di Lauria, infatti, da segnalare il ruolo dell'associazione locale Raffaele Passatelli ONLUS', che si fara' carico del trasporto di tutte le sacche di sangue dal centro di Raccolta Aziendale alla Banca del Sangue Cordonale di Napoli. - Spagna. L'analisi preimpianto salva bambina di 14 anni Una bambina di un anno e mezzo ha salvato la sorella di 14 anni. È successo in Spagna grazie alla tecnica di trapianto di cellule dal cordone ombelicale di una neonata, il cui embrione è stato sottoposto ad una analisi preimpianto che ha permesso di stabilire la compatibilità con la sorella maggiore malata di beta talassemia maggiore (anemia mediterranea). Una tecnica che permette di effettuare il trapianto senza rischi di rigetto. Il giornale spagnolo El Pais (quotidiano progressista, vicino ai socialisti) pubblica oggi la storia della famiglia delle due bambine. E sono gli stessi genitori a voler rendere di pubblico dominio la loro storia dal finale felice pur mantenendo l'anonimato per proteggere la privacy delle proprie figlie. Il padre delle bambine spiega che è venuto a conoscenza della possibilità di cura per sua figlia proprio attraverso la stampa. Per questo motivo ora vuole condividere il 'segreto' con i genitori che hanno lo stesso problema e assicurargli che "anche se il processo è difficile, non è impossibile". Le speranze dei coniugi spagnoli sono state realizzate grazie ad un istituto americano, il Reproductive Genetic Institute di Chicago. Perché nel 2003, anno in cui i genitori hanno deciso di provare la strada dell'inseminazione artificiale 'mirata', in Spagna non esisteva una legge in materia e non sembrava all'orizzonte una normativa che aprisse le porte alle nuove tecniche. Al terzo tentativo, ognuno del costo di 12000 euro (oltre alle analisi, i viaggi, ecc.), gli esperti americani trovavano un embrione che sembrava compatibile con la sorella malata. E si procedeva all'inseminazione. Poi il parto e l'attesa di un anno, per rispettare le esigenze di allattamento della neonata. Perché, sottolineano i genitori, il nuovo nato "non è né un oggetto, né uno strumento" e rappresenta "la priorità". L'ospedale Sant Pau di Barcellona, a cui si era affidata la famiglia spagnola per il trapianto, aveva deciso di trapiantare, insieme alle cellule del cordone ombelicale, anche un 20% del midollo spinale della piccola nata con un processo di selezione genetica, esigenza per la quale si è dovuto aspettare il compimento del primo anno di età. L'operazione sembra essere terminata con successo, infatti la ragazza di 14 anni è in pieno processo di recupero, non ci sono segnali di rigetto delle cellule e finora non è stata più necessaria nessuna delle trasfusioni di sangue vitali per chi è colpito dalla Beta Talassemia Maggiore. Nel maggio dell'anno scorso una legge approvata dal Parlamento spagnolo ha permesso l'utilizzo della tecnica dell'analisi preimpianto degli embrioni: la selezione di embrioni 'compatibili' con familiari malati a cui serve un trapianto di cellule sane. Il governo socialista di José Luis Rodriguez Zapatero, autore della normativa, è stato accusato in un apposito documento della Conferenza Episcopale Spagnola di aprire le porte alla Eugenetica e alla creazione di 'bambini medicinali'. L'opinione pubblica spagnola è largamente favorevole all'utilizzo delle nuove tecniche genetiche a scopo curativo. E la Spagna è anche una delle principali mete dei 'turisti della fecondazione' italiani: persone alla ricerca di paesi con legislazioni che permettano il ricorso all'inseminazione artificiale eterologa o l'analisi preimpianto dell'embrione a scopo curativo. Procedimenti proibiti in Italia Per le sorelle protagoniste del primo trapianto del genere in Spagna la storia non può dirsi ancora chiusa. Bisogna ancora attendere qualche mese prima di poter decretare senza dubbio l'attecchimento delle cellule e l'assenza di rischi di rigetto. Ma nel frattempo tutto lascia pensare che una bambina di un anno e mezzo, senza saperlo, abbia salvato sua sorella. - Usa. Primo trapianto da proprio cordone per bambina affetta da leucemia Un team di medici americani ha sperimentato con successo una terapia contro la leucemia su una bambina di 3 anni mai tentata fino ad oggi. La piccola paziente, affetta dalla forma più comune di tumore nei bambini, la leucemia linfoblastica acuta, ha ricevuto una donazione di sangue dal suo stesso cordone ombelicale, che i genitori avevano con provvidenziale preveggenza conservato in una banca del sangue privata. L'intervento è stato pionieristico: si tratta del primo caso in cui un bambino malato di leucemia è stato donatore di sangue di se stesso. La paziente, nata nel 1999, si è ammalata nel 2003. Dopo massicce sedute di chemioterapia, la malattia è regredita, ma solo per dieci mesi. La bimba si è di nuovo ammalata e questa volta il tumore ha attaccato anche il midollo spinale, segno che si trattava di una forma particolarmente aggressiva e resistente alle cure. Di qui la decisione dei genitori e dei medici di tentare una nuova via. La tecnica viene descritta da Ammar Hayani, l'oncologo pediatrico che ha avuto in cura la bambina presso l'Advocate Hope Children's Hospital di Oak Lawn, nell'Illinois, sulla rivista Pediatrics. Anziché ricorrere a trapianto di sangue o midollo di un parente o di un estraneo, è stato usato il sangue del cordone ombelicale della paziente conservato dai genitori. La procedura non era senza rischi, perché, anche se il sangue del cordone ombelicale è stato esaminato per assicurarsi che non contenesse cellule tumorali, le tecniche di screening non sono accurate al 100%, nota Hayani. I risultati finora suggeriscono che il coraggioso intervento abbia avuto successo. "Una recidiva sembra improbabile e la bimba gode di un'eccellente qualità di vita, molto migliore che se avesse ricevuto cellule staminali da un donatore esterno", scrive Hayani. Qui il testo integrale dello studio: http://pediatrics.aappublications.org/cgi/content/full/119/1/e296 - Usa. Staminali anche per corona ai denti Usando cellule staminali ricavate dai denti del giudizio estratti da giovani adulti, dei ricercatori americani sono riusciti a rigenerare radici e legamenti dei denti e li hanno usati per sostenere l'impianto di una corona in un esperimento condotto su maiali miniatura. Il nuovo dente rispecchiava quello originario nella funzionalità e nella forza, dicono i ricercatori, diretti dal Dr. Songtao Shi. E aggiungono: la tecnica usata è promettente perché potrebbe applicarsi anche all'uomo. Shi, della University of Southern California School of Dentistry, Los Angeles, ha spiegato: "In questo studio, abbiamo usato la tecnologia delle cellule staminali, le cellule madre del corpo che danno origine a tutte le altre cellule, per generare una bio-radice e tessuto periodontale. L'approccio è ibrido perché accanto alla tecnologia delle staminali abbiamo usato anche la tecnica tradizionale della corona di porcellana per ripristinare la funzionalità dentale nei maiali, un modello che consideriamo simile all'uomo". I ricercatori sperano di testare la loro tecnica sull'uomo nei prossimi anni. Se la sperimentazione avrà successo, il nuovo metodo potrebbe essere particolarmente attraente per i pazienti che non sono buoni candidati per gli impianti dentali perché non hanno sufficiente osso nella mandibola per sostenere l'impianto stesso. - Italia. Censis: 55% dei cittadini favorevoli alla ricerca sugli embrioni Il 55% degli italiani e' favorevole all'utilizzo degli embrioni umani per la ricerca scientifica. Lo rivela il rapporto 'Cittadini e sanita' del Forum per la ricerca biomedica del Censis, che raccoglie le opinioni degli italiani su istituzioni e risultati del Ssn degli ultimi 5 anni (2002-2006). Il risultato e' tanto piu' evidente in quanto, solo nel 2002, la netta maggioranza (il 67,3%) del Belpaese si era espresso per una assoluta contrarieta' all'uso degli embrioni umani a scopo di ricerca. Il partito dei favorevoli, oggi al 55%, quattro anni fa era al 33%. 'Alla luce di questi risultati appare evidente 'tenere aperto' il canale comunicativo con i cittadini per monitorare l'evoluzione delle opinioni dei cittadini'. Dallo stesso documento arriva anche una sostanziale 'bocciatura' della devolution sanitaria. Nello stesso arco di tempo di riferimento, cioe' il 2002-2006, il partito dei favorevoli ha perso l'11,4% di consensi, passando dal 56,3% al 44,9%. E se non stupisce che al Sud e nelle isole lo scontento sia maggiore (-15,7%), fa notizia anche il vistoso calo di popolarita' della devolution nel Nordovest, pari al 14,4%. Infine, percentuali molto diverse si registrano quando il rapporto Censis analizza il giudizio dei cittadini sull'adeguatezza o meno dei servizi sanitari della propria Regione. Sono adeguati per il 63,9% dei cittadini del Nordovest, per il 62,4% al Nordest e il 64,1% del Centro, ma solo per il 35,2% degli abitanti di Sud e isole. Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno: Secondo un'indagine del Censis, oltre il 55% degli intervistati dichiara di essere favorevole all'uso di embrioni a scopo di ricerca biomedica, mentre nel 2002 i contrari erano il 67,3%! Forse gli italiani si sono accorti degli innumerevoli successi in campo medico che si stanno ottenendo negli altri Paesi grazie a leggi non proibizioniste come quelle italiane che vietano la ricerca sugli embrioni? Penso proprio di si' e non posso che rammaricarmi dal constatare l'inutilita' e la dannosita' della legge 40/2004. Un esempio per tutti la triste vicenda degli embrioni sovrannumerari orfani il cui destino, stabilito per decreto, era quello di finire crioconservati nella biobanca milanese dell'Ospedale Maggiore. Per questa operazione inutile erano stati stabiliti 450 mila euro. Sarebbe stato importante destinare questi soldi e soprattutto questi 2.527 embrioni (secondo i dati dell'ISS) alla ricerca scientifica, invece che preferire ipocritamente di importare staminali embrionali derivate all'estero, e mandare cosi' anche all'estero i nostri ricercatori. Ma non e' tutto! Poco tempo fa l'ex ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha denunciato che l'operazione di trasferimento sarebbe bloccata per mancanza di fondi! Per questo,il 15 gennaio scorso,insieme al collega Lanfranco Turci ho presentato un'interrogazione (1) al ministro della Salute, Livia Turco, per sapere che cosa stia succedendo: dove sono finiti i soldi e come siano stati utilizzati quelli gia' erogati e se non sia il caso di intervenire legislativamente per destinare gli embrioni inutilizzabili a fini di ricerca. E' urgente che la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita venga modificata, anche intervenendo nelle linee guida, ma non e' disattendendo una legge sbagliata che lo si fa. Per il timore di spaccature nella maggioranza sui temi "sensibili" non si interviene a modificare leggi ingiuste, costringendo la maggioranza degli italiani a scelte obbligate e spesso tragiche pur di salvare o dare la vita! (1) http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=286 - Italia. Vescovi: ricostruito parte di nervo sciatico Partendo da cellule staminali, Angelo Vescovi e' riuscito a 'costruire' un pezzetto di nervo sciatico su un animale da laboratorio. Lo ha rivelato egli stesso, intervenendo via telefono, a una conferenza stampa svoltasi lo scorso 18 gennaio nell'Unita' Spinale dell'Ospedale milanese di Niguarda, convocata per illustrare una iniziativa dell'associazione Neurothon, del cui comitato scientifico egli e' presidente. Vescovi oggi si trovava a Terni, dove tempo fa ha contribuito a realizzare il laboratorio chiamato 'Banca delle cellule staminali', che produce con costosissimi metodi di 'good medical practice' appunto queste cellule bambine che devono essere utilizzate per sperimentazioni cliniche. 'Nel corso del 2007 cominceremo presto una sperimentazione clinica consistente nel trapianto di cellule staminali a persone affette da due malattie neurologiche assolutamente letali, come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e la tay-sachas (che colpisce i bambini facendo loro accumulare metaboliti tossici)'. 'I rischi di fallimento di queste terapie sono enormi - ha sottolineato il neurologo - ma non avendo questi pazienti altre alternative ed essendo contemplato l'utilizzo compassionevole dei farmaci sperimentali, sarebbe delittuoso nei loro confronti non permettere questa possibilita', ben sapendo oltretutto che sono loro proposti 'viaggi della speranza', questi si' assolutamente inutili, in Cina o alle Barbados'. Questo per le malattie neurologiche. Ma c'e' anche un altro risvolto dei problemi nervosi, ed e' quello che segue i traumi dovuti a incidenti automobilistici o motociclistici, 'in cui si tratta di rigenerare una parte di tessuto nervoso che non c'e' piu''. E sono quattro anni che il gruppo dello scienziato e' impegnato anche su questo fronte. 'Il problema, in questi casi - ha spiegato - e' quello di avere un supporto sul quale far crescere tessuto nervoso, partendo appunto dalle cellule staminali. E' come per la costruzione di certi palazzi moderni: si innalzano le travi di ferro e poi si applicano i pannelli. Per noi e' come avere i pannelli senza avere le travi. Allora abbiamo cominciato a utilizzare dei polimeri, su cui far crescere tessuto nervoso. Poi, man mano che il tessuto cresce, il polimero viene tolto'. Ed e' cosi' che e' riuscito a realizzare un pezzetto di nervo sciatico? 'Proprio cosi': si tratta solo di un inizio, per ora siamo riusciti a realizzarne qualcosa piu' di un centimetro e mezzo, ma nell'animale da laboratorio c'e' stato un netto recupero funzionale. E' uno studio che non abbiamo ancora pubblicato, per questo non posso dire di piu''. - Ue. VII Programma Quadro: oltre 50 miliardi di euro per la ricerca e lo sviluppo Sono 50.521 mln di euro i finanziamenti che l'Unione europea ha stanziato per la ricerca e lo sviluppo tecnologico nel vecchio continente, cui si aggiungono altri 2.751 mln di euro per il programma Euratom per le attivita' di ricerca e formazione nel settore nucleare. Sono questi i numeri del VII programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell'Unione europea per il 2007-2013, lanciato oggi in Italia, a Roma, in una giornata organizzata all'Accademia nazionale dei Lincei. Il programma quadro non solo stimola con un'ingente somma finanziaria per la ricerca di base e per quella applicata, ma costituisce anche un passo in avanti verso la creazione Spazio Europeo della Ricerca. Le novita' di questo nuovo programma quadro per la ricerca europea comprendono, a parte la durata settennale, anche la creazione del Consiglio europeo della ricerca per sostenere gli studi di frontiera, tra cui quelli sulle cellule staminali, le iniziative tecnologiche e la gestione esterna di alcune attivita' finora seguite dalla Commissione europea. A presentare il VII programma quadro di ricerca europeo sono il ministro italiano dell'Universita' e della Ricerca, Fabio Mussi, il Commissario Europeo per la Scienza e la Ricerca Janez Potocnik, il ministro italiano per il Commercio internazionale e le Politiche europee, Emma Bonino, l'esponente del Parlamento europeo per la Commissione Industria, Ricerca ed Energia, Pia Elda Locatelli, il vicepresidente di Confindustria per l'Europa Andrea Moltrasio, il capo Dipartimento per le Politiche comunitarie della presidenza del Consiglio, Carmela Decaro. Con loro, nel corso della giornata dei lavori, inaugurata dal presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, Giovanni Conso, sono presenti anche il rettore dell'Universita' di Bologna e delegato Crui Pier Ugo Calzolari, il presidente di Apre Ezio Andreta, a coordinare e concludere i lavori e' il direttore generale per le Strategie e lo Sviluppo dell'internazionalizzazione della ricerca scientifica e tecnologica del Miur, Mario Ali'. Strutturato in 4 programmi specifici, il VII programma quadro vedra' la fetta maggiore dei suoi finanziamenti, pari a 32,3 mln di euro, alla cosiddetta ricerca collaborativa chiamata Cooperation e che vede il lavoro articolato in 10 priorita' tematiche. Si parte dalla salute, quindi i prodotti alimentari, l'agricoltura e le biotecnologie. Ma sono comprese anche le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le nanoscienze e le nanotecnologie, lo studio dei materiali e le nuove tecnologie di produzione, l'energia, l'ambiente e i cambiamenti climatici, i trasporti e l'aeronautica, le scienze socio-economiche e le scienze umane, la sicurezza e le attivita' legate allo spazio. Importanti anche i finanziamenti previsti dall'Europa nel VII programma quadro per la formazione del capitale umano, lo sviluppo di politiche in grado di accrescere il potenziale di ricerca e innovazione, articolati in sei aeree di intervento: infrastrutture di ricerca, ricerca per le Pmi, regioni della conoscenza, potenziale di ricerca nelle regioni della convergenza, scienza nella societa', cooperazione internazionale. Un'altra novita' di rilievo del VII programma quadro e' il programma Ideas dedicato alla ricerca di base a cui andranno circa 7,5 mln di euro e che vede concretizzata l'attuazione del Consiglio europeo della ricerca, una struttura esplicitamente dedicata al riconoscimento e alla promozione dell'eccellenza europea. E non e' tutto. Una grande attenzione infatti e' riservata dall'Ue anche alla cooperazione internazionale, presente non solo come asse dedicato nel programma Capacities ma anche trasversalmente in ciascuna delle priorita' tematiche del programma Cooperation. Una ventata d'aria fresca nell'Unione Europea': e' questo, per il commissario europeo per la Scienza e la Ricerca, il settimo programma quadro per la ricerca europea 2007-2013, che prevede finanziamenti complessivi pari a circa 53 mld di euro. 'E' un programma davvero importante'. 'Dobbiamo riconoscere che il mondo della ricerca e delle universita' sta cambiando. E' un cambiamento reale sta avvenendo adesso' e al quale, secondo Potocnik, 'la conoscenza e' la risposta, nel quadro dell'accordo di Lisbona'. La scommessa, per l'Europa, e' riuscire a rispondere affrontando le sfide importanti che deve affrontare, dall'invecchiamento della popolazione al cambiamento climatico, a un cambiamento tecnologico molto piu' veloce che in passato: 'abbiamo bisogno di sapere di piu' e meglio'. Per questo, ha rilevato, e' 'urgente investire nell'istruzione e nell'educazione per creare e mantenere occupazione'. Il settimo programma quadro e' il principale strumento che l'Europa ha a disposizione per affrontare queste sfide. La scommessa e' riuscire ad aumentare gli investimenti in ricerca, con contributi che vengano dal pubblico, ma anche dal privato. Inoltre, ha aggiunto, 'bisogna creare le condizioni perche' nel mondo della ricerca ci siano venture capital, mobilita', brevetti'. L'altro grande requisito per il successo e' la collaborazione, tra universita' cosi' come fra pubblico e privato e fra i Paesi. In tutto questo, secondo Potocnik, l'Italia puo' avere un ruolo importante: 'so che l'Italia ha aumentato le risorse per la ricerca e ha creato l'Agenzia nazionale per la valutazione, ma gli investimenti per la ricerca sono ancora fermi all'1,1% del Pil'. E che la situazione italiana non sia rosea lo ha ribadito anche il ministro Fabio Mussi: 'L'Europa, nel 2006 e' 3/a dopo Asia e Stati Uniti per investimenti in ricerca e sviluppo, tuttavia si tratta di un gap enorme che puo' mettere a serio rischio lo sviluppo dell'Europa stessa. Nel nostro paese, poi, la spesa di ricerca e sviluppo e' pari allo 0,88% del Pil, contro il 2,6% degli Usa, ma puntiamo ad arrivare al 2,5% entro il 2010 '. Ma una 'grande opportunita'', ha detto, arrivera' appunto dal VII Programma quadro, che potrebbe portare al nostro paese potenziali finanziamenti per 7-8 miliardi di euro nei prossimi sette anni, 'a patto pero' che l'Italia sia in grado di coglierla'. E a questo proposito il ministro ha ricordato come del VI programma quadro l'Italia abbia utilizzato solo il 9,6% dei finanziamenti disponibili, contribuendo pero' con il 14% al budget comunitario complessivo. Per Mussi, dunque, il VII programma e' "un passo nella giusta direzione': "con 53 miliardi di euro stanziati l'Europa aumenta di oltre il 60% gli investimenti annui in Ricerca". Tante, ha rilevato, le novita' nel programma europeo: "Per la prima volta, l'Ue finanzia ad esempio la ricerca di base e nasce il Consiglio europeo per la Ricerca, che sara' gestito dalla comunita' scientifica e non governato da interessi geopolitici'. Ed ancora: "E' previsto un investimento di 4.750 milioni di euro per il programma 'Persone', finalizzato a rendere piu' fluida la mobilita' dei ricercatori europei, ed un investimento pari a 1,3 miliardi di euro a favore delle piccole e medie imprese". Insomma, i soldi per i programmi di ricerca 'ci sono; ora e' importante che ci siano le risorse umane per impiegarli', ha detto Mussi. Quanto, infine, al discusso capitolo della ricerca sulle cellule staminali, potranno avere accesso ai fondi del programma quadro anche i ricercatori italiani che utilizzano le linee di cellule staminali embrionali in commercio. REAZIONI "E' il caso di ricordare che il VII programma quadro dell'Ue per la ricerca, presentato oggi in pompa magna dal ministro Mussi, che se ne vanta, da' il via libera ai finanziamenti delle sperimentazioni sulle cellule staminali embrionali, cioe' al sacrificio della vita umana sull'altare del business. E lo fa a spese dei cittadini europei, anche quelli contrari, come per esempio gli italiani (l'esito dei referendum sulla legge 40 e' stato chiaro e inequivocabile), in spregio ad ogni principio democratico". E' il commento di Riccardo Pedrizzi, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa di Alleanza nazionale, secondo cui, tutto cio' avviene "grazie alle scelte del ministro Mussi, avallate da Prodi, dal governo, dai sedicenti cattolici dell'Unione e dai cosiddetti teodem, sulla cui coscienza, dunque, pesano le decisioni di stampo darwiniano prese da questa Europa che ha rinnegato la propria identita'". "Il testo varato, infatti,-sottolinea Pedrizzi- dice: finanziare le ricerche che comportino la distruzione degli embrioni non si puo'; finanziare le ricerche rese possibili dalla distruzione degli embrioni si puo'. Per giunta, non e' prevista alcuna data-spartiacque che impedisca che si continuino a distruggere embrioni per ricavarne le cellule staminali e chiedere il finanziamento delle sperimentazioni su di esse. In sostanza, quindi- va avanti il deputato di An- si vieta dalla porta quello che si consente dalla finestra". "Chi vorra' ottenere dei finanziamenti pubblici comunitari per trasformare l'uomo in cavia e praticare la vivisezione su di esso- prosegue Pedrizzi- altro non dovra' fare che acquistare, magari da qualche centro privato, linee cellulari derivate dalla distruzione di embrioni, che quindi continuera' ad essere praticata, anche perche' continuera' ad essere redditizia. Oppure potra' importare tali linee cellulari da Paesi extraeuropei". "In tal modo, oltretutto- conclude Pedrizzi- verranno distratti fondi dall'unica ricerca che ha provato di essere in grado di curare e guarire l'uomo, quella sulle cellule staminali adulte e del cordone ombelicale, per dirottarli su una sperimentazione, quella sulle cellule staminali embrionali, che a tutt'oggi ha dimostrato non solo di non essere capace di curare e di guarire l'uomo, ma anche di potergli procurare dei danni (leggasi tumori)". In questo momento la ricerca italiana ha bisogno di aiuto dall'esterno, si spera dall'Unione Europea. L'Italia ha infatti 'tante competenze, molto meno risorse' per partecipare al nuovo programma quadro per la ricerca europea. Lo ha detto il Nobel Rita Levi Montalcini, a margine della Giornata di presentazione del settimo programma quadro. 'Le competenze ci sono, le risorse molto meno', ha detto il Nobel. Per questo 'abbiamo bisogno di un aiuto enorme a livello di risorse', ha aggiunto. 'In questo momento abbiamo bisogno di aiuto da fuori, spero nell'Unione Europea, poi potremo camminare da soli'. Sui temi di ricerca promossi dal settimo programma quadro, Levi Montalcini ha giudicato con favore l'apertura verso la ricerca sulle cellule staminali e 'a tutti i nuovi sviluppi' che questa ricerca potra' aprire. La ricerca sulle staminali, ha aggiunto, 'ha aperto un nuovo scenario.Io ci lavoro da 22 anni, prima che diventassero di moda'. Positivo anche il giudizio sul ruolo che il nuovo programma assegna alle donne nella ricerca: la presenza della donna nel mondo scientifico 'e' particolarmente importante, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Noi non andiamo male'. - Venezuela. Oltre 5000 le famiglie che hanno provveduto a conservare il sangue cordonale Alla Spagna spetta il 10% del sangue del cordone ombelicale conservato nel mondo, una quota che la situa al secondo posto per unita' gestite dopo gli Stati Uniti, e al terzo rispetto al numero di abitanti, dopo il Belgio. In Venezuela i dati riguardanti i centri di conservazione indicano in 5.300 le famiglie che hanno provveduto a conservare le cellule staminali dei propri figli in previsione di possibili malattie future. Maria Yosmar Ramirez, responsabile di Mercadeo de Celulas Madre de Venezuela, informa che in base ai loro registri, dal 2002, circa 5.000 famiglie hanno conservato "vita per il futuro". "Il Venezuela e' uno dei Paesi dell'America Latina dove piu' e' attivo questo servizio. Le persone conservano il cordone ombelicale non per un'emergenza attuale, ma pensando a cio' che potrebbe capitare nel futuro. Attualmente gestiamo una lista di 80 malattie per le quali potrebbe essere valido il cordone, ma abbiamo studi di altre malattie per le quali le persone possono sperare di dare un aiuto ai figli che ne avessero bisogno", dice Ramirez. Maria Teresa Urbina, biologa e specialista in riproduzione ad Unifertes, spiega che loro hanno in custodia il cordone ombelicale di 300 bambini. In accordo con Celulas Madre de Venezuela, conservare il cordone ombelicale costa circa quattro milioni di bolivares, ma la transazione si puo' fare anche in dollari attraverso Cadivi . - Gb. Scozia. Fabbrica di tessuti umani Da tempo i ricercatori sognavano una fabbrica che sfornasse automaticamente una grande quantita' di cellule umane. Ora quel sogno sta per realizzarsi grazie all'azienda svedese Cellartis e l'Universita' di Glasgow. La struttura sorgera' a Dundee in Scozia, e la sua materia prima saranno cellule staminali da embrioni umani; i biologi le useranno per ricavare cellule epatiche e cardiache di buona qualita' su cui poter sperimentare nuovi principi attivi farmacologici. L'obiettivo dovrebbe essere raggiungibile in tre anni. Finora, questo genere di coltura cellulare e' stato macchinoso e con risultati inadeguati per una ricerca di ampio respiro. Cellartis, uno dei maggior fornitori di cellule staminali embrionali, possiede grande esperienza in materia; assicura che la fabbrica potra' operare con le linee di cellule staminali oggi disponibili, senza che sia necessario sacrificare nessun altro embrione. - Spagna. Vertenza sulla custodia del sangue cordonale La Presidente della Comunita' di Madrid, Esperanza Aguirre, vuole interpellare la Corte Costituzionale su quello che ritiene essere un conflitto di competenze tra lo Stato e la Comunita' autonoma riguardo alle banche del sangue del cordone ombelicale. Gli aspetti controversi sono piu' d'uno. Il primo e' che il Real Decreto non consente nessun margine di manovra alle Autonomie che hanno regolamentato la creazione di centri privati per il deposito e la conservazione del sangue cordonale. L'obiettivo delle autorita' di Madrid era quello di favorire la richiesta di molti genitori, altrimenti costretti a ricorrere alle banche estere per conservare un materiale biologico potenzialmente utile a curare i figli da malattie quali leucemia o linfoma. Ma evidentemente cio' non piace al ministero della Sanita', che e' riuscito a far sospendere il decreto regionale per lanciare il proprio, restrittivo al punto d'impedire l'esercizio di diritti fondamentali come la liberta' individuale e d'impresa. Esattamente quello che Comunidad di Madrid vuole favorire. Cosi' ha chiesto la sospensione del Real Decreto statale per due ragioni principali. La prima, per interferenza nel proprio ambito di competenza e perche' lo Stato non e' abilitato, legalmente, a regolamentare l'uso di cellule e tessuti umani ne' il regime giuridico delle banche di custodia del sangue cordonale. Con cio' Madrid intende difendere la seconda ragione, ossia la liberta' individuale dei genitori di poter decidere che cosa fare del sangue del cordone, ricco di cellule staminali per il trapianto e la cura dei propri figli. Invece, la normativa del Governo impone ai genitori di cedere i campioni del sangue a qualunque paziente ne abbia bisogno, adeguandosi alle priorita' e alle necessita' della Organizacion Nacional de Trasplantes. La Comunita' di Madrid ritiene che i cittadini debbano poter scegliere tra un centro privato e la donazione a una banca pubblica. Il decreto statale non garantisce quest'opzione "individuale, libera e volontaria", bensi' impone restrizioni ingiustificate come stabilire il carattere non lucrativo dei centri privati, la disponibilita' delle donazioni a terzi o la limitazione delle esportazioni di tessuti. - Spagna. Staminali per curare l'infarto Nelle Asturie, quindici pazienti sperimenteranno l'uso di cellule staminali dopo essere stati colpiti da infarto. Il progetto pilota, ed inedito in Spagna, iniziera' a febbraio all'Hospital Central. Il progetto, diretto dal coordinatore di cardiologia dell'HUCA, Cesar Moris de la Tassa, dipende dall'autorizzazione del comitato di bioetica, e prevede la partecipazione di 15 persone oltre i cinquant'anni che hanno avuto un infarto del miocardio negli ultimi tre mesi. Moris, che ha inaugurato il ciclo Medicina y Salud dell'Ateneo Jovellanos, ha spiegato: "Il problema dell'infarto del miocardio e' che un segmento del cuore si distrugge e muore, non si rigenera. A seconda dell'intensita' dell'infarto, il disturbo e' maggiore o minore. La sperimentazione consiste nell'impiantare nel cuore danneggiato, tramite catetere, cellule staminali provenienti dal midollo osseo dello stesso paziente e coltivate, al fine di sanare la parte morta". Il cardiologo ha spiegato che si tratta di un'operazione semplice, della durata di 45 minuti, e che, in seguito, verranno effettuati controlli mensili per vedere l'evoluzione del paziente per almeno un anno. Ha detto che la tecnica basata sulle cellule staminali autologhe, capaci di riconvertirsi in qualunque tipo di cellula dell'organismo, evita i problemi di rigetto sempre possibili nel caso di trapianto. "Non e' una tecnica comune. La coltivazione di cellule e' complessa e il maggior rischio e' vedere come si comportano. Esistono diverse esperienze simili, in altri processi dell'infarto e con altre cellule; i risultati sono positivi". Secondo lui, questa linea terapeutica non sostituira' i trapianti, ma e' un'alternativa al loro minor numero, dovuto, in parte, al calo di mortalita' negli incidenti stradali. - Spagna. Autorizzata ricerca con staminali contro il Parkinson La Comision de Seguimiento y Control de la Donacion y Utilizacion de Celulas y Tejidos Humanos ha autorizzato un nuovo progetto di ricerca con cellule staminali di origine embrionale, presentata dall'Instituto Vasco de Investigaciones Sanitarias. Il progetto affronta la differenziazione delle cellule staminali embrionali in uno studio concernente una delle malattie neurodegenerative a piu' alta incidenza, il Parkinson, che coinvolge il Centro de Investigacion Cooperativa en Biociencias (CIC-bioGUNE). La richiesta presentata dall'Istituto chiedeva di poter utilizzare, per il progetto citato, linee derivate da cellule troncali umane da importare dall'Inghilterra (WT-3 e WT-4) e dagli Usa (H-9). Da quando e' stata istituita nel novembre 2004, la Commissione decide se i progetti di ricerca con le cellule staminali presentati abbiano i requisiti legali ed etici stabiliti dalla legge vigente, oltre a valutare il loro valore scientifico. Finora, sono stati autorizzati 16 progetti di ricerca con cellule staminali, provenienti da diverse istituzioni scientifiche di varie comunita' autonome. - Usa. Isolate cellule staminali che alimentano tumore al pancreas Isolate per la prima volta le cellule staminali che alimentano il tumore al pancreas: costituiscono solo l'1% dell'intera massa tumorale, ne bastano pochissime per generare un nuovo cancro e sono circa 100 volte piu' potenti che le normali cellule tumorali. La scoperta, pubblicata sulla rivista Cancer Research, e' firmata dai ricercatori dell'universita' americana del Michigan e potrebbe suggerire lo sviluppo di farmaci risolutivi per un tumore che e' tra i piu' mortali con una sopravivenza a cinque anni del solo 3%. E' da alcuni anni che l'attenzione della ricerca in oncologia e' puntata sull'isolamento di uno sparuto gruppetto di cellule staminali del tumore che ricostruiscono il male anche quando le terapie hanno avuto una riuscita perfetta debellando tutta la massa tumorale. All'inizio la domanda ricorrente degli oncologi era perche' mai un cancro perfettamente asportato potesse successivamente ricomparire. Adesso la risposta e' in una sorgente di cellule staminali contro le quali i normali trattamenti oncologici sono inefficaci. Gli autori dello studio, coordinati da Diane Simeone, hanno impiantato diversi gruppi di cellule di tumore pancreatico umano in roditori e misurato la capacita' di dette cellule di crescere nuovi tumori nei topolini. Studiando i diversi tipi cellulari, ha spiegato la ricercatrice, sono state isolate le cellule staminali del tumore e si e' visto che 100 di queste cellule sono sufficienti per dare il cancro nella meta' dei topolini testati. Gli esperti hanno constatato, inoltre, che tali staminali costituiscono non piu' dell'1% della massa tumorale. - Usa. Dirigente Nih critica politica Bush sulla ricerca con le staminali Un dirigente del National Institutes of Health (Nih) ha affermato che i limiti imposti dal presidente George W. Bush al finanziamento federale della ricerca con le cellule staminali embrionali ha impedito potenziali scoperte mediche. L'accusa di Story Landis, direttore dell'Istituto nazionale per i disordini neurologici e cardiaci del Nih, giunge proprio mentre una proposta di legge per eliminare le restrizioni alla ricerca, approvata dalla Camera, sta per passare al vaglio del Senato. Lo scorso luglio, Bush aveva posto il suo primo ed unico veto proprio su una legge simile, ed ha promesso di farlo nuovamente se il Congresso dovesse licenziare il nuovo testo. I Democratici, che hanno conquistato la maggioranza in Congresso lo scorso novembre, hanno inserito il tema fra le priorita' del proprio programma legislativo. Era stato il senatore democratico Edward Kennedy, durante un'audizione, a chiedere a Landis quale fosse stato l'impatto delle restrizioni volute da Bush. "Ci stiamo perdendo la possibilita' di nuove scoperte mediche", ha risposto Landis, che ha ribadito la necessita' di "procedere sia con la ricerca con le staminali adulte sia con quelle embrionali. Per questo motivo il Nih dovrebbe sostenere la ricerca con le cellule staminali derivate dagli embrioni e da altre fonti". Landis ha poi proseguito: "La scienza funziona meglio quando gli scienziati possono seguire tutte le strade della ricerca. Se la cura del Parkinson o del diabete giovanile e' nascosto dietro una di quattro porte, non vorresti avere l'opportunita' di aprirle tutte e quattro invece di una sola?" - Usa. L'autorizzazione per fare ricerca con le staminali embrionali costera' di meno La fondazione del Wisconsin che detiene il brevetto statunitense sulla ricerca con le cellule staminali embrionali, ha annunciato che eliminera' alcuni dei costi di autorizzazione per incoraggiare il settore privato ad investire maggiormente nella ricerca. I cambiamenti giungono in risposta alle critiche di molti scienziati secondo cui i costi imposti dalla Wisconsin Alumni Research Foundation impedivano la ricerca e spingevano alcune societa' a spostarsi oltreoceano. La notizia e' stata accolta con molto favore dagli istituti di ricerca statunitensi, che fino ad oggi dovevano pagare 400mila dollari per ottenere l'autorizzazione dalla Fondazione. - Usa. Florida. Governatore repubblicano vuole finanziare la ricerca con le cellule staminali embrionali Lo Stato pagherebbe per la ricerca con le cellule staminali, inclusi studi su cellule derivate dagli embrioni, secondo una proposta di legge presentata lo scorso 23 gennaio nel Parlamento statale. Questa proposta ha gia' avuto il sostegno del governatore repubblicano Charlie Crist. "Credo sia importante, e ne abbiamo parlato durante la campagna elettorale, perche' offre la possibilita' di scoprire nuove cure per molte malattie e malanni che affliggono i nostri cittadini", ha detto Crist. Il testo (Hb 555), introdotto dal democratico Franklin Sands, imporrebbe allo Stato un finanziamento annuale di 20 milioni di dollari per 10 anni da destinare alla ricerca con le staminali. Una proposta simile era stata presentata lo scorso anno, ma era stata bocciata dall'allora governatore Jeb Bush. Ora, invece, il finanziamento statale della ricerca trova sostegno anche da parte del presidente repubblicano del Senato, Ken Pruitt. Il presidente della Camera, il repubblicano Marco Rubio, si e' invece detto contrario. - Usa. Iowa. Governatore chiede fondi al Parlamento per nuovo centro di ricerca con le staminali embrionali Il governatore Chet Culver ha chiesto al Parlamento di dedicare 12,5 milioni di dollari alla costruzione di un nuovo centro per la ricerca con le cellule staminali presso la University of Iowa. "L'Iowa continua a legare le mani dei nostri migliori ricercatori con proibizioni retrograde su una ricerca che puo' salvare la vita", ha detto Culver riferendosi al divieto statale della ricerca con le staminali embrionali introdotto nel 2002. "Il governo statale non e' stato all'altezza delle sue responsabilita' quando ha approvato quella legge che rende praticamente impossibile condurre la ricerca con le cellule staminali embrionali in questo Stato. Infatti, ha tolto la speranza a molti cittadini che soffrono quotidianamente", ha ribadito Culver durante una visita ad Iowa City. Il leader democratico, il senatore Mike Gronstal, ha annunciato che il dibattito parlamentare su quella legge potrebbe cominciare nei prossimi giorni. Ma il leader repubblicano Mary Lundby ha detto di voler prima leggere attentamente la proposta del governatore per evitare che introduca la clonazione terapeutica. - Usa. Delaware. Senatore presenta proposta di legge per la ricerca con le staminali embrionali Una nuova proposta di legge presentata lo scorso 23 gennaio al Senato del Delaware supererebbe l'attuale legislazione sulla ricerca con le cellule staminali. Il senatore democratico Robert Venables ha detto che gli scienziati e l'industria biotecnologia chiedono parametri certi per fare ricerca. Ha aggiunto di aver presentato ora il testo affinche' i legislatori abbiano la possibilita' di studiarselo in profondita' durante la prossima pausa di sei settimane. Per Venables la proposta di legge potrebbe avere maggior sostegno di quanto ci si poteva aspettare in passato, in quanto dispone sulla ricerca con le cellule staminali sia adulte che embrionali. - Usa. DeGette promette battaglia se Bush porra' nuovamente il veto su sua proposta di legge La deputata democratica Diana DeGette ha fatto sapere che trovera' il modo di evitare che la sua proposta di legge sulla ricerca con le cellule staminali embrionali sia bloccata da un altro veto del presidente George W. Bush, a costo di inserirla in un'altra legge. Il suo testo e' stato licenziato dalla Camera ma non con voti sufficienti (290) per poter impedire il veto presidenziale. Lo stesso esatto testo era gia' stato respinto da Bush lo scorso luglio. - Usa. Maggioranza dei cittadini favorevole alla ricerca con le cellule staminali embrionali Sono molti gli adulti negli Stati Uniti che non hanno obiezioni alla ricerca con le staminali embrionali, secondo un sondaggio pubblicato dal Washington Post e da ABC News. Il 61% degli intervistati e' favorevole alla ricerca con le cellule staminali embrionali, ed il 55% vorrebbe minori vincoli al finanziamento pubblico della ricerca. Questi i risultati della ricerca. Sei favorevole o contrario alla ricerca con le cellule staminali embrionali? Favorevole - 61% (nel gennaio 2005 era il 57%) Contrario - 31% (gennaio 2005 era il 33%) Non so - 8% (gennaio 2005 era sempre l'8%) Sei favorevole o contrario ad eliminare le restrizioni vigenti sul finanziamento federale della ricerca con le cellule staminali embrionali? Favorevole - 55% Contrario - 38% Non so - 7% - Norvegia. Il Governo vuole incoraggiare la ricerca con le staminali embrionali Il Governo ha proposto una nuova legislazione per permettere la ricerca con le cellule staminali embrionali. Il ministro della Salute Sylvia Brustad ha rivelato che la scorsa settimana il Governo ha espresso l'auspicio che i ricercatori possano impiegare ogni mezzo per trovare cure contro l'Aids, il cancro, le malattie del cuore e il diabete. La legge attualmente in vigore vieta l'uso di ovociti fertilizzati o cellule staminali embrionali per la ricerca, e impone la distruzione degli ovociti creati attraverso l'inseminazione artificiale. Brustad ha fatto sapere che la proposta del Governo darebbe la possiblita' alla Norvegia di rimanere al passo con altri Paesi europei. Il testo proposto richiederebbe il consenso dei proprietari degli ovociti fertilizzati e l'autorizzazione di una commissione di bioetica per ogni progetto di ricerca. Il testo vieterebbe anche la fecondazione artificiale di ovociti destinati alla ricerca. Solo gli embrioni prodotti in vitro di bassa qualita' o quelli creati da piu' di cinque anni potranno essere utilizzati. La coalizione di Governo allo stato ha i numeri per far approvare la nuova legge, ma non e' chiaro se tutti i deputati della maggioranza sono favorevoli. - Usa. Virginia. Bloccate due proposte di legge per la ricerca con le staminali embrionali Due proposte di legge tese ad incoraggiare la ricerca con le cellule staminali embrionali, che avrebbero permesso la ricerca sugli embrioni sovranumerari frutto della fecondazione in vitro, sono state "bloccate" da una commissione della Camera. Con 6 voti contro 1, la commissione Salute, Welfare e Istituzioni ha inviato due testi molti simili introdotti dai democratici Brian J. Moran e James M. Shuler ad un'altra commissione che difficilmente potra' esaminarli prima di un anno. Anche se le proposte non prevedevano finanziamenti statali per la ricerca, e' stata osteggiata dalla maggioranza repubblicana e da numerosi gruppi religiosi. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------