AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori Avvertenze numero 2008-4 del 15 Febbraio 2008 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Canone/tassa Rai, si paga anche per un computer? Campagna per l'interpello all'Agenzia delle entrate http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=234 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=234 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=234 - La scheda. LA CARTELLA ESATTORIALE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=210370 - La pulce nell'orecchio. OTTO PER MILLE: GUARDA ALLA VOCE "PUBBLICITA'" (E "GESTIONE") http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Nanoparticelle al sapore di aria. A futura memoria…. Il "sistema Italia" http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. CONNESSIONI TRAMITE INTERNET CARD, CONNECT CARD, ADSM, PCMCIA, etc.: BOLLETTE A TRE ZERI http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Telecom ascolta? Fatti sentire. Perche' i call center dei gestori fanno impazzire gli italiani http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, un sito per i diritti degli immigrati in Italia e un sito sulla liberalizzazione di Internet e della telefonia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione Con aggiornamenti quotidiani; news, lettere, articoli, documenti. - Ultimomiglio.news - liberalizzare Internet e telefonia http://www.aduc.it/dyn/tlc Con aggiornamenti quotidiani: news, lettere, articoli, documenti, iniziative ------------------------------------------- EDITORIALE Canone/tassa Rai, si paga anche per un computer? Campagna per l'interpello all'Agenzia delle entrate Deo gratias, e' quasi terminata la stucchevole quanto comica campagna della Rai per invitare i telespettatori ad "abbonarsi" ai suoi programmi anche per il 2008. Sicuramente, come possono testimoniare le molte lettere che ci arrivano, tali appelli pubblicitari non fanno altro che aumentare la confusione. L'abbonamento TV infatti e' una vera e propria tassa sul possesso di apparecchi televisivi, al pari delle tasse automobilistiche e dell'Ici. Come ogni anno, migliaia di cittadini si chiederanno se "abbonarsi" o meno, credendo di doverlo fare solo se usufruiscono dei programmi Rai. Fra abbonamento e tassa, checche' ne dica la magistratura tributaria, c'e' una discreta differenza nella lingua italiana: nessuno si sognerebbe mai di chiamare l'Ici un abbonamento al Comune, o le tasse automobilistiche un abbonamento all'Anas. Ma tant'e'! La confusione e' ancora piu' profonda se si considera che il "canone di abbonamento" e' previsto da un Regio decreto legge del lontano 1938, in cui si specifica che tale tassa e' dovuta per il possesso di "apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni". In altre parole, qualsiasi apparecchio che teoricamente puo' essere modificato per guardare un programma televisivo e' soggetto al canone/tassa. La Rai, conscia di questo, ha cominciato a pretendere la tassa non solo per i televisori, ma anche per i "personal computer, decoder e altri apparecchi multimediali". Ne consegue che la richiesta potrebbe essere estesa anche a iPod, videocellulari, videocamere, riproduttori Dvd e Vhs, macchine fotografiche digitali, etc. Ah, la lungimiranza dei Legislatori del 1938... Da oltre un anno stiamo cercando di ottenere una risposta precisa dalle istituzioni: quali sono gli apparecchi atti o adattabili soggetti al canone/tassa? Lo abbiamo chiesto al servizio Rispondi Rai, alle sedi regionali della Rai, all'Agenzia delle Entrate, al ministro della Finanza. Lo abbiamo fatto per telefono, per lettera raccomandata a/r di messa in mora e con ben cinque interrogazioni parlamentari. Fino ad oggi, siamo stati cortesemente ignorati. Oggi proviamo a chiederlo tramite un interpello alla Direzione generale del ministero delle Finanze (1). Ma contrariamente ad altre forme di richiesta, se l'interpello non riceve risposta, il contribuente puo' far valere la sua interpretazione della legge, senza incorrere in future sanzioni. Per questo invitiamo tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta di pagamento da parte della Rai a proporre un proprio interpello al ministero delle Finanze. Se non vi sara' risposta, si potra' tranquillamente non pagare piu' il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni. Qui il modulo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=209560 Note: 1. http://www.aduc.it/dyn/rai/interpello_rai.pdf (Pietro Yates Moretti) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono cinque, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo SVIZZERA / Stop all'importazione di carne dal Brasile I numerosi controlli effettuati da ispettori Ue in Brasile hanno evidenziato carenze preoccupanti nella macellazione e lavorazione della carne bovina. Per questo anche le autorita' veterinarie svizzere hanno fissato delle regole severe sull'importazione di carne fresca dal Paese latinoamericano, uno dei suoi maggiori fornitori. Le regole sarebbero dovute entrare in vigore il primo febbraio 2008. Una di queste riduceva a 300 le aziende abilitate a importare carne nell'Ue e in Svizzera; un'altra imponeva un certificato sanitario aggiuntivo. Condizioni, che presupponevano l'impegno del Brasile. Poiche' non risulta che il suo Governo abbia preso seriamente in mano la situazione, la Svizzera ha deciso di bloccare l'importazione di carne fino a quando non verranno fornite le garanzie richieste. Comunque alcune partite di carne potranno essere ancora importate entro il 15 marzo; si tratta di carne gia' destinata all'export e dotata di sufficiente certificazione. CINA / Farmaci cinesi pericolosi, timori in Usa Come se non bastasse avere la leucemia, in Cina s'aggiunge il rischio d'essere curati con medicine dagli effetti collaterali terribili. Il New York Times riporta le testimonianze di famigliari, secondo cui, a Pechino sarebbero 53 i leucemici colpiti da paralisi o da altri disturbi gravi; in tutto il Paese almeno 193. Intanto, nel laboratorio Hualian di Shangai la produzione e' stata sospesa dopo che nei medicinali Methotrexat e Cytarabin sono state rilevate contaminazioni con un terzo farmaco dello stesso laboratorio. Occultati per due mesi, alla fine i fatti sono emersi nella loro gravita', e all'azienda, appartenente a Shangai Pharmaceutical Group, e' stata tolta la licenza per produrre farmaci anticancro. Questo, che e' solo l'ultimo di una serie di scandali su farmaci a rischio, suscita un particolare allarme in Usa, in quanto Hulian produce la pillola abortiva Ru-486 destinata al mercato statunitense. FRANCIA / Grandi marche boicottate da Leclerc: impongono prezzi troppo alti I negozi della rete distributiva Leclerc hanno dato seguito alla minaccia diffusa a mezzo stampa il 16 gennaio, e cosi' dal primo febbraio sui loro scaffali sono spariti sei articoli di grandi marche. Introvabili la confezione di 12 porzioni di formaggio La vache qui rit (de Bel), un prodotto Ajax (Colgate-Palmolive), alcune creme antirughe (L'Oreal e Nivea), lo sciroppo Pulco (Orangina) e una torta del produttore Brossard (Saveurs de France). La causa del ritiro? I prezzi esosi che i produttori vorrebbero imporre. Secondo il leader della distribuzione in Francia, negli ultimi mesi gli industriali hanno proposto aumenti su questi particolari articoli del 18,29%-20,63%, giustificandoli con l'inflazione delle materie prime. U.E. / Economia in frenata, prezzi alle stelle: aumenta il rischio stagflazione Prezzi in aumento ed economia ferma. La situazione in Europa comincia a preoccupare, perche' si rischia la stagflazione, quella fase in cui l'inflazione e' in aumento, e il Pil ha tassi d'aumento minimi. I segnali ci sono tutti, l'Eurozona ha un tasso d'inflazione record del 3,2% (mai visto da quando c'e' l'euro), mentre gli indici di fiducia sono ai minimi. La Bce dovra' decidere cosa fare dei tassi, ma mentre per fermare la spirale inflazionistica occorrerebbe un aumento, l'economia in frenata consiglierebbe di tagliare. In questo scenario la mossa della Bce piu' probabile e' lasciare i tassi al 4%. U.E. / Dal 2011 le Poste perderanno il monopolio sulle lettere ordinarie Anche l'Europa e' arrivata alla piena liberalizzazione dei servizi postali. Piu' precisamente e' stata approvata dall'Europarlamento la direttiva Ue che prevede la totale apertura del mercato dal primo gennaio 2011. Per 11 Paesi la 'rivoluzione' partira' due anni piu' tardi. La liberalizzazione togliera' il monopolio della posta ordinaria al di sotto di 50 grammi, l'ultimo anello ancora in mano esclusiva delle societa' 'storiche', come Poste Italiane. Al momento solo cinque Paesi hanno gia' aperto il loro mercato. La normativa prevede che questi possano rifiutarsi di far 'entrare' i monopolisti degli Stati non liberalizzati. ITALIA / Medici 'estetici': contrasta con le norme Ue il divieto di spot sulle tv nazionali Contrasta con le regole Ue la normativa italiana che permette la pubblicita' dei trattamenti di medicine estetiche solo sulle tv locali e non in quelle nazionali. E' il parere dell'avvocato generale della Corte di giustizia Ue. Un parere super partes non vincolante ma di solito influisce molto sulla decisione finale della Corte. ITALIA / Cassazione: se la targa e' usurata scatta il fermo amministrativo L'auto con la targa usurata e' soggetta a fermo amministrativo. Si rischia la sanzione anche se la targa non e' stata contraffatta. E' quanto si desume dalla sentenza 2214 del 30 gennaio della Cassazione. ITALIA / Mp3 'didattici' liberi dai contributi Siae? Si aspettano chiarimenti Sara' una Commissione, incaricata dal ministero per i Beni e le Attivita' culturali, nella predisposizione del nuovo Codice del diritto d'autore, a chiarire le disposizioni della legge 2/2008 sul diritto d'autore. La nuova norma ha reso possibile l'uso libero (senza pagare alcun diritto alla Siae) di immagini e file audio Mp3 per scopi didattici e scientifici, con la condizione che si diffondano solo 'file degradati'. Questo termine e' ambiguo, e, per esempio, gli Mp3 seppur degradati sono ascoltabilissimi, quindi e' necessario un chiarimento. Il nuovo Codice dovra' anche regolamentare le forme di condivisione di contenuti digitali (P2P). VATICANO / Ratzinger: la fecondazione artificiale e' immorale La vita umana va trasmessa con gli atti propri dei coniugi. La presa di posizione del Papa e' netta e radicalizza ancor di piu' le posizioni della Chiesa cattolica in fatto di genetica. Chiudendo anche alla fecondazione artificiale extracorporea, inclusa quella in vitro omologa, cioe' fra coniugi. Ratzinger ha annunciato un documento a sua firma che ufficializzara' la posizione. G.BRETAGNA / Studio. Anche nelle donne c'e' dello sperma: il padre non e' piu' 'indispensabile' Scoperta choc in Gran Bretagna. Un gruppo di scienziati dell'universita' di Newcaste upon Tyne, 'trovato' il modo di estrarre lo sperma maschile dal midollo delle donne, rendendo cosi' teoricamente inutile il ruolo del padre nel processo riproduttivo. Secondo i ricercatori entro cinque anni saranno possibili le prime applicazioni pratiche. Non mancano i dubbi e i timori di scienziati sulla fattibilita' e sui rischi del procedimento. MONDO / Prime sommosse per il pane Per ora sono ancora sporadiche, ma le proteste scoppiano un po' ovunque: dal Messico alla Mauritania, dallo Yemen al Senegal fino all'Uzbekistan e all'Indonesia. I forti aumenti del prezzo del pane inducono alla rivolta i cittadini piu' poveri. Recentemente, 20.000 persone hanno sfilato davanti al palazzo presidenziale di Giakarta per protestare contro il raddoppio in un anno del prezzo dei semi di soja. In Pakistan, dopo l'assassinio di Benazir Bhutto si moltiplicano i cortei di protesta per il rincaro della farina e del pane. Che sia frumento, riso, mais, latte o olio di semi, i prezzi degli alimenti base sono aumentati negli ultimi mesi del 20%, 30% o anche del 100%. I piu' colpiti sono gli Stati costretti ad importare molti generi alimentari, che scontano anche le maggiorazioni su carburanti e costo dei trasporti. Le cifre preoccupano. Secondo la Fao, non era mai successo che le riserve di grano fossero cosi' scarse: bastano appena per dodici settimane. Certo, il sistema di solito si muove come un pendolo. Ma prima che oscilli nell'altra direzione puo' passare anche tanto tempo. ITALIA / I medici di base bocciano le case farmaceutiche Il 75% dei medici di base boccia l'informazione loro fornita dalla case farmaceutiche, e l'80% ritiene che gli informatori (quelli che fanno visita negli ambulatori per evidenziare le qualita' terapeutiche delle medicine) debbano essere piu' preparati. I dati sono stati raccolti dal Centro studi nazionale della Fimmg (sindacato dei medici di base). I dottori propongono nuove modalita': anziche' visite ambulatoriali, occorre puntare su informazioni online o su incontri con piccoli gruppi di medici. SPAGNA / Risarcimento di 4 mila euro per una valigia smarrita dalla compagnia aerea Il tribunale provinciale di Biscaglia ha condannato una compagnia aerea a risarcire un passeggero con 4.000 euro, per una valigia smarrita su un volo diretto nella Repubblica Domenicana. La somma include i danni morali, ossia lo stress patito dal cliente, giacche' il viaggio gli era stato raccomandato per ragioni di salute. Il tribunale ha inoltre punito la "temerarieta'" della compagnia, che ha resistito alla richiesta di danni trascinando la vertenza per tre anni. Benche' il contenuto della valigia non valesse piu' di 3.000 euro, e il risarcimento abituale si solito non superi gli 800, i giudici hanno calcolato 1.855 euro spesi dal passeggero per ricomprare abbigliamento e oggetti personali, 1.400 per "danno morale", il resto per spese processuali. G.BRETAGNA / Ritirata la carta di credito a 160.000 clienti La banca online Egg ha ritirato la carta di credito a 160.000 clienti. Motivo? Non davano sufficienti garanzie di solvibilita'. La banca spiega che erano gia' stati oggetto di richiamo, e poi avvertiti del ritiro con 35 giorni d'anticipo. Ma il deputato laburista Nigel Gritffiths sollecita le autorita' finanziarie a indagare sul comportamento della banca, a seguito delle doglianze di numerosi clienti che sostengono d'aver pagato per avere una perizia neutrale sulla loro solvibilita', conclusasi positivamente. Griffith sospetta che Egg si voglia liberare dei clienti che non fanno debiti, poco interessanti per lei, in quanto non puo' lucrare sugli interessi passivi. MONDO / Volvo ritira 82.000 veicoli per un difetto all'iniettore Il 2 febbraio, la casa automobilistica Volvo ha richiamato in officina 82.000 veicoli per un difetto elettronico all'iniettore di benzina. Si tratta dei modelli S40 e V50 degli anni 2004 e 2006. La casa svedese ha spiegato che l'iniettore puo' corrodersi a causa dell'acqua o del sale e che l'operazione riguarda molti Paesi, tra cui Germania, Canada, Cina, Usa, Francia, Giappone, Russia, Svezia. Il 22 novembre 2007, Volvo aveva gia' richiamato 56.000 vetture per problemi con airbag e motore; il 13 dicembre un'altra azione, che ha coinvolto 49.500 auto diesel per problemi al filtro delle polveri sottili. CUBA / Boom immobiliare nell'isola di Fidel Se negli Stati Uniti il mercato immobiliare e' in grosse difficolta', il Paese di Fidel Castro non solo e' immune dalla crisi dei subprime, ma all'Avana fioriscono le transazioni per case e appartamenti, soprattutto nelle zone piu' prestigiose. Nell'85% dei casi si tratta di immobili di proprieta' e vengono cedute al mercato nero poiche' ufficialmente non c'e' la possibilita' di vendita. Il trucco usato e' la permuta, che invece e' consentita. Attualmente nella capitale ferve il cambio di proprieta' e cosi' i prezzi salgono. La domanda e' in forte ascesa da 18 mesi, da quando il dittatore si e' ammalato. Bisogna considerare che a Cuba da decenni c'e' una grande penuria di alloggi, ma soprattutto molti cubani ricevono soldi dai loro parenti all'estero con cui provvedono ad accaparrarsi le case piu' belle per quando gli esuli potranno rientrare dagli Usa. MONDO / Ritmi di crescita record per la contraffazione Tra il 1998 e il 2004 le frodi legate alla contraffazione sono cresciute a livello mondiale del 1000%. Il costo complessivo e' arrivato a 440 miliardi di euro. Le stime sono della societa' di consulenza Kroll. La grande diffusione delle frodi crea sempre maggiori problema anche ai consumatori, anche perche' si falsifica di tutto, compresi i medicinali; basandosi sui dati dell'Oms (Organizzazione mondiale della sanita', Kroll stima che il 10% dei medicinali prescritti siano falsi. L'Italia risulta tra le nazioni piu' colpite dalle contraffazioni: il 20% delle imprese ha subito danni, e un capo d'abbigliamento su cinque e' un falso. U.E. / Agenzie immobiliari italiane: pochi servizi a caro prezzo Agenti immobiliari italiani tra i piu' cari d'Europa, che rendono ai consumatori servizi carenti, applicando commissioni uniformi (cartello), facendo pagare circa il 3% del valore dell'immobile sia l'acquirente, sia il venditore. La conseguenza e' che il livello di case che sono vendute tramite agenzia, in Italia e' molto basso (50%), mentre in Gran Bretagna si arriva al 90%, applicando una commissione media dell'1,45%. Cosi', per un acquisto di 250 mila euro, italiani, francesi, spagnoli e austriaci pagano 15/17 mila euro all'agenzia, mentre i fortunati inglesi solo 4 mila. Dati: studio Commissione Ue, Zerp (universita' di Brema), Nomisma, Altroconsumo. ITALIA / Treni per pendolari: uno su tre arriva 'puntualmente' in ritardo Non migliora la vita dei pendolari. In base alle rilevazioni effettuate da Legambiente un terzo dei treni arriva 'puntualmente' in ritardo. Con punte del 50% a Napoli e in Sicilia, mentre a Roma il tasso dei ritardatari e' del 25%. Trenitalia si difende: non e' vero, stiamo migliorando. ITALIA / Farmaci: il taglio dei prezzi riduce la spesa del Servizio sanitario nazionale Federfarma ha diffuso i dati sulla spesa dei farmaci in Italia a carico del Servizio sanitario nazionale. Nei primi undici mesi del 2007 si e' registrato un cale del 7%. La riduzione ha riguardato tutte le regioni, con Lazio, Sicilia, Puglia e Liguria che hanno visto una riduzione superiore al 10%. Nello stesso periodo sono aumentati i consumi. Questi andamenti, apparentemente contraddittori, sono spiegati col taglio dei prezzi dei farmaci, e col il maggior peso che hanno i generici. FRANCIA / Un nuovo treno ad alta velocita' Il gruppo ferroviario Alstom ha presentato il prototipo del nuovo treno ad alta velocita' Agv (automatrice a' grande vitesse). Rispetto al Tgv classico sarebbe piu' veloce, piu' spazioso e piu' "pulito". L'Agv, che Alstom non esita a paragonare all'aereo gigante A380, raggiunge infatti 350 o anche 360 km/h contro i 320 massimi del Tgv Est. Altra particolarita', l'Agv possiede una motorizzazione ripartita su tutte le vetture del treno, anziche' concentrata sulle due motrici in testa e in coda, e cio' consente di guadagnare posto per i passeggeri e riduce i costi di gestione. Inoltre, i suoi motori consumano meno energia, sostiene il gruppo, che vuole fare dell'Agv la sua nuova arma d'esportazione. Dopo aver gia' concluso un primo contratto da 1,5 miliardi di euro con l'operatore privato italiano Ntv, il gruppo ferroviario guarda al mercato argentino, tedesco, brasiliano, cinese, indiano. ITALIA / Metropolitana di Torino: un inutile regalo degli italiani a pochi torinesi A due anni dell'inaugurazione (in occasione delle Olimpiadi 2006), si traccia un primo bilancio dei benefici della metropolitana (9,6 chilometri) di Torino. Secondo le stime di Libero Mercato il traffico individuale e' calato solo dell'1%, a fronte di 80 mila passeggeri trasportati quotidianamente dalla metro (la maggior parte dei quali prima viaggiava sui mezzi pubblici di superficie). Neppure il tasso di inquinamento ha avuto particolari benefici. In pratica a beneficiare dell'opera sono stati un numero limitato di passeggeri, che a parita' di costo viaggiano molto piu' rapidamente, e i proprietari degli immobili posizionati nelle vicinanze delle fermate. I costi, pero', sono stati sostenuti per il 60% dallo Stato (quindi da tutti gli italiani), per il 40% dagli enti pubblici locali (e solo il 10% dei costi di gestione e' a carico degli utenti. Quindi, gli italiani hanno 'pagato' per far viaggiare piu' velocemente alcuni torinesi, aumentando il valore del patrimonio dei proprietari degli immobili. anche in Francia, a Tolosa, si e' avuto un simile bilancio: poca riduzione di traffico e di inquinamento, costi a carico di tutti i francesi, benefici per pochi. Un approccio diverso e piu' equo e' quello di Singapore, Giappone e Hong Kong, dove i costi delle metropolitane vengono sostenuti solo da chi ne trae utilita', quindi nessun costo a carico della fiscalita' generale. G.BRETAGNA / Un embrione, tre genitori Un gruppo di ricercatori dell'universita' di Newcaste ha creato un embrione contenente dna di due donne e un uomo. Gia' sono stati eseguiti 10 test. La tecnica sara' utile per evitare malattie ereditarie. SPAGNA / Dal 2009 lo Stato paghera' solo fatture digitalizzate Il Ministero per l'industria, il turismo e il commercio, in collaborazione con l'Agenzia Tributaria, ha presentato Facturae, il primo modello di fattura elettronica in Europa, con accesso aperto, gratuito e garantito dallo Stato, che fara' risparmiare alle imprese 15 miliardi di euro l'anno. In Spagna si producono ogni anno 4.500 fatture che comportano l'uso di 9.000 milioni di fogli di carta. Il costo unitario della fattura cartacea e' di 3,48 euro (per costi di emissione, ricezione e archiviazione); per il suo sostituto digitale basteranno 15 centesimi. Tra i vantaggi del nuovo sistema, il direttore di Informatica Tributaria, Santiago Segarra, cita l'integrazione dei sistemi informatici, la semplificazione del lavoro amministrativo, il risparmio di carta e di spazio, il miglioramento dei controlli e dell'attivita' gestionale. Facturae riportera' le stesse informazioni di una fattura tradizionale, e includera' la firma elettronica dell'utente e un certificato di garanzia sull'autenticita' del contenuto e dell'emissore. La Legge dei contratti del settore pubblico obbliga l'uso della fattura elettronica nelle transazioni nel settore pubblico, a partire dal 2009. MONDO / Rapporto Onu sul divario digitale: Olanda e Afghanistan agli antipodi S'allarga il divario digitale, secondo l'ultimo rapporto curato dalla conferenza Onu sul commercio mondiale e lo sviluppo (Unctad). I Paesi in via di sviluppo faticano a colmare il divario tecnologico, anche se la diffusione della telefonia mobile ha fatto passi da gigante. Il numero degli internauti e' aumentato un po' ovunque, ma la maggioranza vive nei Paesi industrializzati dove, nel 2007, il 65% della popolazione era connessa a Internet; nel Terzo mondo lo era solo il 13%. Ancora piu' marcato il divario nella banda larga: il 2% nei Paesi in via di sviluppo, contro il 28% nei Paesi sviluppati. Nel rapporto si precisa che il mancato accesso alla banda larga esclude da molte applicazioni importanti. I Paesi meglio equipaggiati sotto quest'aspetto sono Svizzera, Bermuda, Olanda, Danimarca, Corea del Sud. Per contro, nel Benin e in Afghanistan e' una tecnologia pressoche' inesistente. GERMANIA / L'ultimo rapporto sul turismo tedesco: nel 2007 Italia meta preferita L'anno scorso, per la prima volta dal 1980, l'Italia ha strappato alla Spagna il primato di meta turistica preferita dai tedeschi. Secondo uno studio presentato dalla Fondazione BAT, nel 2007 l'Italia e' stata battuta solo dalla Germania, nel senso che la maggioranza dei tedeschi ha trascorso le vacanze nel proprio Paese. Come gia' nel 2006, anche l'anno scorso il 65% dei tedeschi ha fatto un viaggio di almeno cinque giorni, sebbene la media sia stata di 13,2 giorni (leggermente superiore al 2006). Il 34% dei turisti e' rimasto in Germania, e i Laender preferiti sono stati la Baviera e il Baden-Wuerttemberg. L'Italia e' stata scelta dal 10,1% dei turisti (2 punti percentuali in piu' sul 2006) mentre la Spagna si e' dovuta accontentare del 9,2%. Giudizi di massima: l'Austria e' il Paese piu' sicuro; la Germania il piu' pulito; la Grecia il piu' ospitale. GERMANIA / Deutsche Telekom non risponde ai reclami Caos alla Deutsche Telekom. Decine di migliaia di reclami del 2007 sono stati ignorati dall'ex monopolista telefonico. Motivo? Due: un sovraccarico dovuto agli scioperi di maggio e la riorganizzazione interna. La vicenda e' stata ricostruita dal settimanale Stern, dove si dice che i reclami degli utenti finivano regolarmente in una casella postale vuota sul computer di Telekom. Non che siano stati cancellati, semplicemente nessuno si sarebbe presa la briga di dargli un seguito. L'operatore risponde che le cose non sono andate proprio cosi'. Il responsabile dell'assistenza alla clientela, Thomas Berlemann, ammette solo che nel periodo degli scioperi e' stato adottato il criterio del last in first out, ossia: alle ripetute sollecitazioni dello stesso utente per lo stesso problema, si risponde solo all'ultima. ITALIA / Continuano a correre le auto usate Continua a crescere il mercato delle auto usate che nel 2007 ha raggiunto un fatturato di 25 miliardi di euro all'anno. I dati sono della Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri). Secondo l'Aci, nel 2007 sono stati oltre 3 milioni le persone che hanno acquistato un'auto usata, il 2,5% in piu' rispetto al 2006. ITALIA / Radio: gli spot non fanno cambiare stazione Un'indagine Ncp rileva che chi cambia stazione radiofonica non lo fa per la pubblicita'. Il 44,6% degli intervistati (un campione di 1.000 italiani) dichiara di cambiare spesso o qualche volta frequenza, ma solo il 10% lo fa per evitare gli spot. Solo l'1,5% non ha un apparecchio per ascoltare la radio in casa. ITALIA / Auto: il disastro dei finti ecodiesel Nel decreto milleproroghe, uno degli ultimi provvedimenti del Governo Prodi, e' stato reiterato anche l'ecoincentivo per le auto diesel euro 4. Chi acquista una vettura definita ecologica, pensa di poter circolare in citta' anche nelle giornate di blocco alla circolazione. Purtroppo non e' cosi'. Secondo i parametri di citta' come Milano o Roma, il diesel euro 4 non puo' circolare, a meno che non sia dotato di un particolare filtro antiparticolato (fap), dal costo di 500/1.000 euro. Il quotidiano Libero ha stimato che il costo complessivo per 'mettere' a norma le auto acquistate nel biennio 2006/2007 -con la convinzione che potessero circolare sempre- sarebbe di due miliardi di euro. Per evitare questo 'disastro' bastava aggiungere nel decreto che per usufruire dell'ecoincentivo occorreva acquistare un'auto diesel dotata anche di fap. In questo modo l'automobilista avrebbe ponderato meglio il tipo di veicolo da acquistare. SPAGNA / Numeri speciali: nuove regole contro gli sms da sei euro I messaggini col cellulare rappresentano un mercato fiorente e in espansione. Nel 2006 hanno fatturato 1,6 miliardi di euro, di cui una buona fetta derivante dagli sms premium, ossia destinati a numeri particolari e con tariffe superiori. Infatti, se un sms normale costa 11 centesimi, il premium oscilla tra 1,20 e 6 euro. Il Governo ha posto un tetto a questa modalita', che serve a scaricare loghi e melodie o a partecipare a concorsi televisivi; vorrebbe evitare abusi e proteggere gli utenti. Con un suo provvedimento, il ministero dell'Industria ha fissato nuove norme, sicche', d'ora in poi, gli abbonati potranno bloccare l'invio di messaggini ad alto costo o dai contenuti per adulti. Inoltre, non sara' piu' consentito che il consumatore debba inviare due o piu' sms consecutivi per richiedere un servizio. E stabilisce nuove regole per migliorare le informazioni su contenuti e servizi, aumenti di prezzo e possibilita' di disdetta. Viene stabilita inoltre una diversa numerazione: i servizi premium non avranno quattro cifre come ora, bensi' cinque o sei; le prime indicheranno il prezzo e le seconde il tipo di servizio. Comision del Mercato de Telecomunicaciones e' l'organismo incaricato di gestire e controllare la numerazione. SPAGNA / I nuovi modelli di famiglia In un solo anno, il numero dei figli nati fuori dal matrimonio e' aumentato del 10,75%, a riprova dei mutamenti dei modelli di famiglia, come dimostra l'Istituto nazionale di statistica (Ine). Il dato emerge dai grafici che compongono i movimenti naturali della popolazione nel 2006 -una serie di indicatori relativi a nascite, morti, matrimoni. A fronte del 10,75% di aumento dei figli nati fuori dal matrimonio, quelli nati da coppie sposate sono aumentati dell'1,02%. Un altro indicatore del cambio nei rapporti di coppia e' la diminuzione del numero di matrimoni eterosessuali (lo studio non distingue tra civile e religiosi), che dal 2005 al 2006 e' sceso del 2,25%. Infine, nel 2006, primo anno completo di vigenza della legge che autorizza il matrimonio omosessuale, lo hanno contratto 3.000 coppie di uomini e 914 di donne (l'1,9% dei matrimoni). ITALIA / Sempre piu' figli nati al di fuori del matrimonio Nel 2007 il numero di figlie per donna si e' attestato a quota 1,34. In linea rispetto all'1,35 del 2006, ma che conferma un dato: le coppie italiane hanno metabolizzato in parte le difficolta' ad avere figli, derivanti dall'assenza di politiche pubbliche in quest'ambito, che hanno messo al mondo un secondo bambino. Nel 1995 i figli per ogni italiana erano solo 1,19. Da notare che un figlio su cinque nasce da genitori non sposati. Il Rapporto Istat 2007 informa anche che l'eta' media per gli uomini e' di 78,6 anni e per la donna di 84. Il saldo degli immigrati e' stato positivo di 390 mila. ITALIA / Bollette gonfiate: Wind disabilita i numeri satellitari Wind ha deciso dall'8 febbraio di bloccare in automatico le numerazioni satellitari 00881 e 0882 in uscita per tutti gli utenti che hanno come gestore unico Wind-Infostrada. Insieme agli 899, i numeri satellitari sono stati in questi anni i principali responsabili degli addebiti non riconosciuti dagli utenti. La societa', su richiesta degli utenti, garantisce comunque la possibilita' di utilizzare i numeri satellitari. Per approfondimenti: www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php ITALIA / La mappa delle strade piu' pericolose nel rapporto Aci-Istat La Pontina, la statale che collega Latina a Roma, vanta il triste primato di 3,09 incidenti e 0,15 morti per chilometro. La Romea, in Emilia Romagna, ha meno incidenti per chilometro (1,70), ma il tasso piu' alto di morti per incidente (0,10) e di morti per chilometro (0,17). E' il rapporto Localizzazione degli incidenti stradali 2006 di Aci e Istat che ha disegnato il panorama delle strade piu' pericolose d'Italia, indicando quelle piu' a rischio, provincia per provincia: www.aci.it/fileadmin/documenti/bassihome/StradePericolose_Province.pdf G.BRETAGNA / 27 mila case perse da proprietari in difficolta' a pagare il mutuo Nel 2007 ben 27.100 case sono state perdute dai proprietari, passando alle banche perche' non riuscivano a pagare il mutuo. Nel 2008 il numero dovrebbe essere ancora piu' alto. E' il dato piu' alto dal 1999, dicono i dati raccolti dal Council for mortgage lenders, l'associazione che raggruppa tutti gli istituti che erogano mutui nel Regno Unito. FRANCIA / Nuovo dibattito sullo statuto del feto Il 6 febbraio, la Corte di cassazione ha pubblicato una sentenza che da' la possibilita' di dichiarare allo stato civile un feto nato morto a prescindere dal suo sviluppo. Immediate le reazioni dei due fronti contrapposti. Da un lato, i cattolici tradizionalisti e le associazioni antiabortiste plaudono al riconoscimento della "umanita' del feto". Dall'altro, ci sono i difensori del diritto d'aborto e piu' in generale dei diritti delle donne, secondo cui: "si apre una breccia, si scivola nella follia". In pratica, la Corte di cassazione ha deciso d'ignorare la soglia delle 22 settimane d'amenorrea che finora faceva da spartiacque. All'origine della sentenza ci sono tre coppie di genitori confrontate con feti nati morti in un arco di 18 e 21 settimane, che pesavano dai 155 ai 400 grammi. Nel periodo 1996-2001, i tre si sono visti rifiutare la registrazione delle "nascite" allo stato civile perche' la legge riconosce questa possibilita' solo ai feti di piu' di 22 settimane. Ma una circolare del 30 novembre 2001 precisava quali debbano essere le condizioni da rispettare perche' una coppia possa fare richiesta d'iscrizione allo stato civile. Il testo faceva riferimento a possibili traumi per una gravidanza non andata a buon fine ed elencava certe situazioni, in pratica tenendo conto della vivibilita' di alcuni grandi prematuri che oggi possono essere salvati. E qui entra in scena la giustizia che sfocia nella sentenza di questi giorni. Eliminando qualsiasi termine alla gestazione, essa apre le porte a chi sogna la consacrazione dell'embrione. ITALIA / Mercato dei mutui in calo A dicembre lo stock dei mutui di durata superiore a 5 anni e' calato da 264 miliardi di euro a 261 miliardi. Il dato e' fornito da Banca d'Italia. I costruttori edili prevedono stagnazione anche per la costruzione di nuove case e ref. segnala che l'indotto dell'edilizia e' in picchiata. Tutti segnali che inevitabilmente avranno ripercussioni sull'economia generale, visto il peso che su di essa hanno le spese legate alla casa. Tornando allo specifico dei mutui, a favorire il calo dell'indebitamento complessivo sono stati il rialzo dei tassi di interesse (che nel dicembre scorso hanno raggiunto il 5,71%) e la possibilita' di estinguere senza penali (come da decreto Bersani). Anche l'importo medio dei mutui erogati e' in calo, passato dagli oltre 135 mila euro del primo semestre 2007 ai 130 mila euro del gennaio 2008. GERMANIA / Cartello dei prezzi sui dolciumi? Indaga l'Antitrust Il 7 febbraio, sette importanti aziende dolciarie hanno ricevuto la visita di ispettori che cercavano la conferma o la smentita a un sospetto: aver concordato un rialzo dei prezzi con i concorrenti. Nel mirino soprattutto i produttori di cioccolata come Kraft, Nestle', Mars, Ritter. L'indomani, altre aziende hanno ricevuto dall'Antitrust l'avviso che erano state avviate indagini che le riguardano, riferisce Financial Times Deutschland. L'operazione nasce dai rincari delle ultime settimane. Le aziende avevano annunciato gli aumenti quasi in contemporanea, motivandoli con i significativi incrementi di prezzo delle materie prime, cacao e nocciole, ad esempio. Se s'arrivasse a un procedimento per violazione della concorrenza, le aziende dovrebbero pagare una multa salata giacche', in base alla gravita' e alla durata del reato, puo' essere il 10% del fatturato annuale. Ma la cosa che piu' temono e' il danno all'immagine. E cio' le induce a dichiarare la loro disponibilita' a collaborare. U.E. / Meno spettatori nei cinema. Italia in controtendenza Secondo dati ancora provvisori pubblicati dall'Osservatorio Europeo dell'Audiovisivo, l'anno scorso c'e' stata minore affluenza di spettatori nelle sale cinematografiche dell'Unione. Il calo medio e' stato del 2,2%, con punte del 7,7% in Spagna, dell'8,2% in Germania, del 5,6% in Francia. Per contro, ci sono stati aumenti in Gran Bretagna (3,7%) e in Italia ( 8,4%). La Lituania, con +34% e' stato il Paese di maggior crescita, seguito dalla R.Ceca (+11,4%). All'estremo opposto ci sono Slovacchia (-19,9%) e Ungheria (-13,8%). Nell'Ue a 27 sono stati venduti 910 milioni di biglietti, 20,1 milioni in meno rispetto al 2006. I Paesi nelle cui sale il cinema nazionale ha fatto registrare il maggior incremento sono stati Italia (+7,2 punti percentuali, con una quota di programmazione del 33%), Gran Bretagna (+8 punti e il 28%), Polonia (+8,8 punti e il 25%) e R.Ceca (+5,1 punti e il 35%). S.ARABIA / Vietata la festa di San Valentino: favorisce l'adulterio Il rosso, colore simbolo a San Valentino, in questi giorni e' sinonimo di persecuzione nell' Arabia Saudita. Le autorita' religiose hanno infatti proibito la vendita di regali motivati con la festa degli innamorati, soprattutto le rose rosse, il cui prezzo e' alle stelle al mercato nero. I media locali, sentiti dalla Bbc, affermano che nei giorni precedenti la popolare festa, la polizia entra nei negozi di regali per "avvertire" il personale che non deve vendere nessun articolo di colore rosso, dai fiori alla carta da regalo. San Valentino e' considerata una festivita' "antislamica" perche' favorirebbe i rapporti extraconiugali che la legge punisce. Secondo il quotidiano Saudi Gazette, per cautelarsi contro i divieti molti spediscono i fiori diversi giorni o settimane prima della fatidica data del 14 febbraio; altri innamorati pianificano un viaggio in Paesi piu' liberali dal punto di vista religioso, come il Bahrein o gli Emirati Arabi Uniti. AUSTRIA / San Valentino e religione: benedette anche le coppie gay Come gia' l'anno scorso, il 14 febbraio l'arcidiocesi di Vienna festeggera' San Valentino distribuendo 100.000 lettere d'amore davanti alle stazioni della metropolitana. Questo il tenore della lettera: il mio anelito verso di te e' senza confini, la mia passione nei tuoi confronti si risveglia sempre; firmato: Dio. La lettera vuol essere un invito alla gente perche' quella sera vada in chiesa, all' "appuntamento con Dio". Un altro evento e' "la funzione religiosa per innamorati" al Stephansdom alle 20.00, dove anche le coppie omosessuali saranno benedette. FRANCIA / Energia eolica: la Francia al terzo posto La filiera eolica francese nel 2007 ha raggiunto i 2.455 megawatt, quasi 900 in piu' in un anno, che la situa al terzo posto su scala europea, dietro a Germania e Spagna. Il Sindacato delle energie rinnovabili (SER) sostiene che la potenza attuale d'energia eolica soddisfa il fabbisogno elettrico di due milioni di abitazioni. Certo, e' un settore ancora embrionale (3% di quota di fonti rinnovabili, le quali, a loro volta, coprono il 10,3% del consumo finale d'energia). L'obiettivo che la Francia si e' posta, entro il 2010, e' di portare la quota delle rinnovabili a 20 M di tonnellate equivalenti petrolio (tep), di cui 4 M nell'eolico. A livello mondiale, nel 2007 la capacita' complessiva del settore eolico ha rappresentato oltre 94.000 Mw di potenza, in crescita del 31% in un anno, soprattutto grazie agli sforzi compiuti da Usa, Spagna e Cina. ITALIA / L'Antitrust si riorganizza per tutelare il consumatore Nuova organizzazione dell'Antitrust, dal primo febbraio. La tutela del consumatore avra' lo stesso peso organizzativo della concorrenza. L'Autorita' nell'estate scorsa e' stata investita di nuovi compiti per vigilare sulla correttezza commerciale adoperata dalle imprese verso i consumatori, che si sono aggiunti alle competenze in materia di pubblicita' ingannevole. SPAGNA / Il far west dei mutui Il 92% dei consumatori ignora un qualche elemento essenziale del proprio mutuo immobiliare, ad esempio il tasso d'interesse, le commissioni o le scadenze; da parte loro, meta' delle banche e istituti eroganti non forniscono al cliente il foglio esplicativo prima della firma del contratto. Lo rileva Asociacion de Usuraios de Bancos, Cajas y Seguros (Adicae). BBVA, Banesto, Banco Popular, Caja Madrid, Caja de Ahorros de la Inmaculada de Aragon (Cai) sono solo alcuni degli istituti che non forniscono un documento scritto con le informazioni basilari; tutt'al piu' lo sostituiscono con un depliant pubblicitario, con semplici spiegazioni verbali o un fogliaccio scritto a mano e senza timbro. Adicae denuncia questa situazione, che considera una prova di "mancanza di trasparenza e di pratiche abusive". ITALIA / Il divieto di fumo ha fatto calare gli infarti dell'11% Una ricerca condotta da italiani (del Dipartimento di epidemilogia dell'Asl Roma E) e pubblicata da Circulation, la rivista dell'American heart association (Usa), ha fornito informazioni puntuali sugli effetti della legge antifumo dell'ex ministro Sirchia, entrata in vigore nel 2005. Gli infarti tra le persone comprese tra i 65 e i 74 anni sono calati dell'8%, e addirittura dell'11% se si considera la fascia d'eta' tra i 35 e i 64 anni. Il calo di consumo di sigarette e' stato del 5%. GERMANIA / Hai una borsa piena d'oro, ma puoi morire di fame Oggi un chilo d'oro vale attorno ai 20.000 euro, anche per effetto della crisi del credito e della crescente sfiducia verso le banche. Qualcuno ha voluto sperimentare se, oggigiorno, il metallo giallo (in forma di monete d'oro e d'argento e di lingotti) sia concretamente spendibile in una citta' come Monaco di Baviera. Il primo tentativo e' stato fatto in una galleria d'arte; dopo una comprensibile perplessita' iniziale, la direttrice si e' detta disponibile a prendere in pagamento l'oro -la sua banca avrebbe senz'altro accettato di convertirlo in moneta. Un altro tentativo andato a buon fine e' stato l'acquisto di una cucina completa, previo controllo dell'autenticita' del metallo prezioso. Bene anche in un negozio d'auto: una limousine Hunday contro un lingotto da un chilo. Il rovescio della medaglia e' scattato con i beni di uso quotidiano. Il fornaio non ha accettato la moneta d'argento American Eagle del valore di 15 euro: si accettano solo contanti o la carta di credito. Niente da fare nemmeno dal fioraio ne' alla pompa di benzina. MONDO / Fumo: piu' aumenta la tassazione, piu' calano i morti Se le tasse sulle sigarette aumentassero fino al 70% si eviterebbero un milione di decessi per malattie collegate al fumo, il 25% dei morti annuali a livello mondiale. E' la conclusione dell'Organizzazione mondiale della sanita' , Oms. Senza interventi, l'Oms ha stimato che in tutto il XXI secolo i morti da fumo saranno un miliardo. Non che le tasse al momento siano basse, molti Paesi industrializzati sono su percentuali vicine al 70% (Israele 69%,, Spagna, 64%, Regno Unito, 63%) L'Italia e' al 58%. Il Paese con imposizione meno pesante e' la Russia (27%). MONDO / Bavaglio alle tv satellitari nei Paesi arabi Il consiglio dei ministri dell'Informazione dei Paesi arabi ha approvato un documento che mette il bavaglio alle tv satellitari. Basta critiche a governi o istituzioni. Ma pure vietato usare il termine resistenza in relazione agli attacchi anti Usa in Iraq. Le sanzioni ipotizzate arrivano fino alla chiusura dell'emittente. L'unico Paese a votare contro e' stato il Qatar, il proprietario della controversa tv Al Jazeera. U.E. / Via libera alle nanoparticelle negli alimenti Il futuro degli alimenti sara' contrassegnato dall'infinitamente piccolo. Tutto quello che mangiamo, nei prossimi anni avra' avuto a che fare, in una delle sue fasi di produzione, con la nanotecnologia. E' quella scienza che consente di manipolare e controllare i materiali a livello di atomo e molecole per, ad esempio, conservare piu' a lungo il cibo confezionato, renderlo resistente al calore e alle contaminazioni batteriche, ma anche per impedire l'alterazione della struttura e del sapore dei prodotti conservati in frigorifero. La nanotecnologia promette molto, ma crea anche inquietudini. Negli ultimi mesi, la Commissione Europea ha dibattuto con esperti e scienziati di varie branche per capire se fosse necessario regolamentarne le applicazioni in campo alimentare. Poiche' nessuno sembra ancora in grado di dare risposte convincenti alle domande piu' pressanti dei consumatori (Beuc), Bruxelles ha deciso di non regolare la materia e di risolvere la questione con un codice di comportamento per le aziende interessate. In pratica, un via libera. Il codice richiesto prevede dei criteri piuttosto semplici e prevedibili; si limitano a suggerire prudenza ed eticita' per non danneggiare la salute e l'ambiente. ITALIA / Semafori acchiappa multe: la procura di Milano indaga e toglie dalle strade numerosi T-red Altri 6 T-red sono stati rimossi dalle strade dei comuni della cintura milanese. E' la conseguenza dell'indagine della procura di Milano sulla gestione delle gare d'appalto e sulle impostazione delle macchinette che rilevano i passaggi col rosso ai semafori. Due sono infatti i filoni di indagine, da una parte la taratura degli strumenti (col giallo che dura pochissimi secondi), dall'altra le aziende che hanno vinto le gare: sempre due su diversi comuni. Indagati anche due capi di vigili urbani. ITALIA / No ai gay sul mio taxi: tassinaro romano 'insulta e non fa salire un omosessuale' Un tassista romano si e' rifiutato di far salire sulla sua auto un omosessuale. E' quanto ha denunciato Salvatore Cannavo', operatore di gay help line, il numero verde antiomofobia istituito da comune e provincia di Roma. Il fatto e' accaduto nei pressi del locale Gay street da cui Cannavo' aveva richiesto il taxi. All'arrivo della macchina, il tassista -secondo il racconto- accorgendosi che il cliente era gay, l'avrebbe insultato e si sarebbe allontanato. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI - IL SUCCESSO CONTRO L'IMMOBILISMO PARTITOCRATICO E' uscito il numero centocinquantotto, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco il numero odierno: http://staminali.aduc.it/php_index_158.html KELLOG'S CONDANNATA…IN FRANCIA Il 30 gennaio, la societa' Kellogg's e' stata condannata dal tribunale di Bobigny (Francia) a 150.000 euro di multa per "pubblicita' menzognera" a proposito del tasso di grassi dichiarato sulle confezioni della gamma Special K (cereali e barrette). La vertenza riguarda il periodo 2001-2004, e nasce da indagini della Direzione generale per la concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi (Dgccrf), che denunciava la persistenza di dichiarazioni ingannevoli sulla composizione dei prodotti e l'utilizzo di loghi che potevano indurre i consumatori in errore. Considerato il tempo trascorso, da 4 a 7 anni fa, non sappiamo se anche in Italia siano state effettuate indagini analoghe, comunque ci crediamo poco. Abbiamo una marea di leggi che in poche, pochissime, occasioni vengono applicate. E' il bel Paese! AGCOM CENSORE RAI? COME POTREBBE ALTRIMENTI? Fa specie prendere atto che l'Autorita' delle Comunicazioni (Agcom) debba richiamare la Rai, nella fattispecie la trasmissione Annozero, perche' non sarebbe "in linea per quanto riguarda i profili relativi al rispetto dei principi di imparzialita' e parita' di trattamento nella conduzione del contraddittorio". Sembra quasi di leggere una pronuncia del ministero cubano o iraniano della Cultura. In quei Paesi per chi non rispetta la "linea" si finisce in qualche modo, piu' o meno violento, all'indice, da noi e' probabile una multa e l'allontanamento di qualcuno dalla propria attivita'... sempre indice anche se con una violenza diversa. L'Agcom, crediamo faccia il proprio mestiere, ma... e' quello che occorre in un Paese che dice di essere libero, democratico e occidentale? Per come e' strutturato il nostro sistema di informazione pubblica radiotelevisiva, e' difficile concepire un diverso intervento per tutelare l'obiettivita' e l'imparzialita' ma... non puo' essere altrimenti? Siamo sicuri di volere un censore pubblico? E averlo, non e' forse sintomo di quella instabilita' e precarieta' che, tradotta in italiano, vuol dire sottostare al potere di partiti che sostanzialmente rappresentano solo la propria casta che si autoalimenta? E' bene ricordare che il nostro sistema pubblico radiotelevisivo e' basato sul monopolio/duopolio che, grazie all'obbligo del canone/tassa e' in aperto abuso di posizione dominante, ammazzando il mercato e quindi l'economia, la liberta' e il lavoro. A noi i censori non piacciono, soprattutto quelli pubblici come l'Agcom, cioe' pagati da tutti i contribuenti per dir cosa sia giusto o meno pensare, dire, commentare, confrontare, discutere. E ne faremmo volentieri a meno andando alla radice del problema, cioe' evitando che continui ad esistere questo sistema pubblico, trasformandolo invece in uno privato e levando al pubblico la necessita' di avere un proprio sistema di informazione. Non ci sembra che negli Usa, dove non esiste un sistema pubblico come il nostro, si possa lamentare un deficit di informazione istituzionale: anzi, ci sembra proprio il contrario. TELE2 E BLOCCO P2P. L'ANTITRUST APRE ISTRUTTORIA PER PUBBLICITA' INGANNEVOLE Decidera' l'Antitrust se Tele2 (di recente acquisita da Vodafone Italia) da' sul proprio sito informazioni coerenti e corrette rispetto ai continui blocchi che i propri utenti denunciano quando utilizzano connessioni P2P. Dopo la nostra denuncia [1] ci e' pervenuta oggi la comunicazione ufficiale dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (competente in pubblicita' ingannevole) che "verifichera'" la bonta' di quanto denunciato. [2] Tele2 sul suo sito afferma che "l'accesso ad Internet e' senza limiti di traffico e di consumo" e che "Le nostre offerte Adsl non pongono comunque alcuna limitazione al traffico.", in netto contrasto con quanto pubblicamente dichiarato da dirigenti della societa' in interviste al quotidiano online Punto-Informatico.it e con l'esperienza quotidiana di centinaia di utenti. In pratica il gestore limita o blocca la banda quando si utilizza il protocollo P2P per scaricare contenuti dalla Rete. Il blocco del P2P non e' solo un'inadempienza contrattuale, ha risvolti che hanno a che fare con il buon funzionamento del mercato (alcuni fornitori di contenuti, come le IpTv utilizzano esclusivamente questo tipo di tecnologia per erogare il servizio ai propri clienti) [3] e con la net-neutrality, sulla quale il dibattito negli Usa e' aperto con l'Autorita' tlc che sta gia' indagando sul comportamento del gestore Comcast [4]. [1] Tele2 e blocco P2P. Denuncia all'Antitrust: il gestore non informa gli utenti http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=206722 [2] Risposta Garante http://www.aduc.it/dyn/tlc/Antitrust_Tele2_Risposta.pdf [3] Gestori Adsl. Illegale bloccare sistematicamente P2P, Skype ed altri programmi http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=205622 [4] Usa. Blocco P2P: il garante indaghera' sul comportamento di ComCast http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=206353 REFERENDUM TRAMVIA FIRENZE. TRUFFE PER CONVINCERE I CITTADINI ALLE PROPRIE TESI? BARBARIA GIURIDICA E CIVICA CHIAMA ALTRETTANTA BARBARIA La campagna elettorale per il referendum fiorentino sulla tramvia, oltre ad essere importante perche' mette in evidenza tutte le carenze e le incapacita' delle amministrazioni locali nel gestire la mobilita', l'ambiente e le finanze dei propri amministrati, e' sintomatico del livello di imbarbarimento civilistico e giuridico dei politici che ci governano e che, all'opposizione, aspirano a divenir governanti. Oggi ci occupiamo delle fotografie che entrambe le parti utilizzano per perorare la loro causa. Sono note quelle dei sostenitori del No all'abrogazione (pro-tramvia), rimbalzate sui vari media locali e non solo, con piccoli ritocchi per far apparire i tram piu' piccoli di quanto sono nel confronto simulato di impatto ambientale con monumenti come il Duomo e il Battistero. Ma le immagini che piu' stupiscono, per manifesta spudoratezza, sono quelle dei sostenitori del Si' all'abrogazione (anti-tramvia) che, sul loro sito tramviareferendum.it, toccano il ridicolo con vetture che arrivano ai primi piani dei palazzi storici del centro cittadino e pedoni che sono alti meno della meta' del tram. Proprio oggi, per questo, abbiamo inviato una E-mail ai sostenitori del No: "le foto che avete utilizzato sul sito sono manifestamente taroccate. Avete bisogno di questa truffa per informare i cittadini? Dal punto di vista civile non vi capisco, da quello politico, invece, siete molto comprensibili, come un qualunque partito di governo e di opposizione. Perche' si dovrebbe affidare a voi la gestione di questi problemi? Con amarezza" Molto probabilmente non ci risponderanno, perche' chi fa una simile informazione sono persone che non hanno la capacita' di vergognarsi e di riconoscere i propri errori. Speriamo di essere smentiti... Ma dopo queste osservazioni sulle truffe informative in corso, non possiamo dimenticare che la responsabilita' di questo imbarbarimento, proprio per la posizione di rilievo che ha, e' del Sindaco Leonardo Domenici, alfiere (anche condannato -1) della illegalita' nella gestione della cosa pubblica: ordinanze lavavetri, rette Residenze Sanitarie Assistenziali, venditori di paccottiglia nel centro storico, infrazioni alla mobilita' e alla sosta, etc.. Chi semina vento, raccoglie tempesta, e se il garante dell'amministrazione dei cittadini agisce illegalmente, cosa si puo' aspettare dalla sua controparte? Abitualmente si potrebbe sperare che l'alternativa sia di civilta' giuridica, per meglio invogliare i cittadini a sposare la propria causa... ma quando la cultura barbarica impazza, sono proprio pochi a salvarsene. Ai cittadini la capacita' di giudicare e decidere, anche grazie alle nostre riflessioni/indicazioni: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=208577 1 - http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=sindaco+firenze&tipo=comu LA LANA. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Cosa c'e' di meglio di un bel maglione di lana, da acquistare magari a pressi scontati in periodi di saldi? La lana e' un prodotto naturale che consigliamo ma, ovviamente, c'e' lana e lana. Ci sono lane particolari, derivate da animali di Paesi lontani (Alpaca, Cammello, Kashemir, Mohair e Vigogna) ma quella comunemente usata e' di pecora. La lana ha un elevato potere di isolamento termico perche' incorpora notevoli quantita' di aria, e' usata quindi sia nei Paesi caldi che in quelli freddi; e' igroscopica, assorbe cioe' vapore acqueo fino ad un terzo del suo peso senza dare la sensazione di bagnato; ha un elevato potere ignifugo, cioe' prende fuoco con difficolta'. Come scegliere un buon capo di lana? La classificazione e' abbastanza semplice: * pura lana vergine: e' la lana di tosa, proveniente direttamente dagli animali; * lana vergine: e' lana rigenerata, cioe' riciclata; * misto lana vergine: al 60% di lana vergine e il restante di altra fibra. La dizione "Original Wool" non ha significato. Ovviamente ci sono delle diversita' tra le lane delle varie razze di pecore, il che vuol dire che tessuti di "pura lana vergine" possono avere differenti qualita'. Immagini taroccate per il consenso al referendum sulla tramvia a Firenze Ecco la vignetta di Giannino: http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=209104 PESCE AL MERCURIO. TROPPO A NEW YORK, E IN ITALIA? INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELLA SALUTE E DELLO SVILUPPO ECONOMICO Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali Il New York Times ha fatto analizzare i cibi serviti in 20 ristoranti prestigiosi della Grande mela (New York, USA) e ha scoperto che i livelli di metallo presenti nel pesce sono fuori norma. In particolare e' stato rilevato troppo mercurio nel sushi: oltre 49 microgrammi del pericoloso metallo in una porzione da sei,cioe’ 8,1 microgrammi per porzione. Il mercurio può portare alterazioni nello sviluppo cerebrale dei bambini e, ad un livello più alto, alterazioni neurologiche negli adulti. La fonte principale di assunzione del mercurio e' il pesce ed i prodotti della pesca. La quantita’ di mercurio nei pesci e’ di 0,5 mg per kilogrammo di prodotto ad eccezione di una serie di prodotti (1) il cui livello massimo, chissa’ perche’, si raddoppia al valore di 1 mg per kilogrammo. Riportando la notizia, l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) ha fatto sapere di aver scritto una lettera al ministro della Salute, Livia Turco, per sapere quanti e quali controlli sono stati effettuati in Italia e quali sono stati i risultati. Insieme ai colleghi radicali (2) della Rosa nel Pugno rivolgo un'interrogazione al ministro della Salute e dello Sviluppo Economico per sapere: - se siano a conoscenza di questa situazione e quanti e quali controlli siano stati effettuati in Italia sui prodotti della filiera peschiera e con quali risultati; - se non ritengano di aumentare i controlli per verificare l'eventuale presenza di mercurio nei prodotti sopraccitati (1) aguglia imperiale, anguilla, granatiere, ipoglosso, luccio, lupo di mare, molva azzurra, mustella, palamita, palamita bianca, palombo, pesce sciabola, pesce spada, pesce specchio atlantico, pesce vela, ruvetto, rana pescatrice, razze, scorfano, spigola, squali (tutti), storione, tirsite, tonno. (2) Bruno Mellano, Marco Beltrandi, Sergio D'Elia, Maurizio Turco il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=209109 SCUOLA. SERVONO I COMPITI A CASA? Consultare il vocabolario, risolvere equazioni, studiare poesie: dopo la scuola ci sono i compiti da fare a casa. Ma servono? Non molto per come sono concepiti, sostengono alcuni ricercatori e direttori d'istituto. Il loro giudizio e' che rendono piu' deboli gli alunni in difficolta' e non e' detto che migliorino i piu' bravi. Gli esperti dell'Universita' Tecnica di Dresda (Germania) hanno interpellato 1.300 alunni e 500 insegnanti delle scuole a tempo pieno della Sassonia. Un terzo (33%) dei maestri riconosce di non saper valutare se i compiti abbiano qualche effetto. In generale, i maestri non hanno rilevato benefici particolari per i tre quarti (75%) dei loro alunni. Anche gli scolari hanno molti dubbi sui meriti dei compiti a casa (e questo e' comprensibile); solo un terzo pensa d'aver migliorato i voti grazie a loro. I ricercatori vedrebbero di buon occhio quest'alternativa: lezioni di sostegno a scuola per alunni in difficolta', anche perche' sono proprio quelli che in famiglia non trovano l'aiuto necessario. Ma questa soluzione comporterebbe ulteriori aggravi di spesa pubblica. Insomma il problema rimane tutto, anche in Italia. PILLOLA DEL GIORNO DOPO. ANCORA BOICOTTAGGI E REATI PENALI DA PARTE DEI MEDICI. INTERROGAZIONE Interrogazione a risposta scritta in XII commissione al ministro della Salute da parte dell'on. Donatella Poretti, radicale della Rnp e segretaria della commissione Affari Sociali. Il quotidiano La Stampa di oggi riporta che una propria giornalista prima di riuscire ad ottenere la pillola del giorno dopo, si e' vista negare la prescrizione della ricetta per comprarla in farmacia piu' volte e in vari ospedali di Roma, poiche' i medici si dichiaravano obiettori di coscienza. Abbiamo quindi un ennesimo reato penale commesso da medici: non esiste il diritto all'obiezione di coscienza per la prescrizione di un farmaco e il rifiuto, da parte di un persona in pubblico servizio, e' un reato penale (omissione di atti d'ufficio e soccorso) in quanto commesso al fine di realizzare un proprio interesse traendone un utile. Non e' la prima volta che denuncio questo comportamento e chiedo l'intervento dell'autorita' istituzionale (1), ma finora all'assordante silenzio che ho registrato, purtroppo si sono contrapposte violazioni e arroganze come quelle denunciate dal quotidiano torinese... e parliamo solo di quelle di cui si viene a conoscenza. A parte proseguire in sede giudiziale nei confronti dei diretti responsabili di questi reati, oggi ho presentato una nuova interrogazione al ministro della Salute, per sapere: - quali provvedimenti ritenga prendere per evitare le ripetute violazioni della legge da parte dei medici che si rifiutano di prescrive la pillola del giorno dopo invocando l'obiezione di coscienza; - se non ritenga opportuno introdurre anche in Italia quello che ormai avviene in quasi tutti i Paesi d'Europa: l'acquisto della pillola del giorno dopo in farmacia senza ricetta medica, per chiunque in forma anonima e in distribuzione gratuita per le minorenni. (1) - http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=777 - mozione sulla procreazione cosciente e responsabile: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=207829 Il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=209265 INFLAZIONE ALLE STELLE? COLPA DELLA POLITICA CHE NON DA' CERTEZZE. SOLUZIONI? SOLO DALL'EUROPA Inflazione al 2,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, la variazione piu' alta rilevata da luglio del 2001. A trainare i prezzi i rincari di sempre: energia, trasporti, alimentari, abitazioni.... ma perche' dovrebbe essere altrimenti? Forse c'e' una politica che ci ha dato stabilita'? Forse ci sono maggioranze e opposizioni che hanno mirato piu' alle certezze dei cittadini che non ai loro interessi di bottega? E' una certezza l'aver fatto cadere una legislatura a soli due anni dal suo inizio e farne partire una nuova con tutti gli identici elementi di instabilita' istituzionale che avevano caratterizzato quella precedente? Quale azienda e quale imprenditore non si dovrebbe sentire autorizzato ad aumentare i prezzi in virtu' di una propria maggiore sicurezza e in difesa da uno Stato economicamente incapace, da un Fisco vorace e arrogante, da istituzioni nemiche, irrazionali e interessate solo al rinnovo della propria casta? Noi non sappiamo se il Governo Prodi sarebbe stato in grado di farci meno danni di quello Berlusconi della precedente legislatura, ma sappiamo con certezza che quello precedente governo' per tutto il tempo disponibile e che i risultati non ci sono stati, tant'e' che gli italiani gli votarono contro. Le valutazioni e i confronti li possiamo fare solo sui medesimi periodi, e questi non ci sono stati. Ora, come minimo, fra un anno forse riusciremo a capire cosa vorra' fare il nuovo Governo (centro-sinistra o centro-destra che sia) e intanto perdiamo tempo, peggioriamo la situazione di tutto e subiamo i risultati dell'autodifesa economica di tutte le categorie e di tutti i cittadini, che si adattano a sopravvivere per non soccombere. Soluzioni a breve termine non ne vediamo. Continueremo a difenderci e ad attaccare, sperando solo nella risolutezza di un'Europa che, per il momento –PURTROPPO- non ci puo' imporre nulla perche' non ha poteri. CAMPANIA E RIFIUTI. QUANDO IL COMMISSARIO E' INUTILE Si scopre, secondo l'accusa dei magistrati, che l'emergenza rifiuti in Campania ha contribuito ad arricchire non solo i proprietari dei terreni (pagati cifre astronomiche) dove allocare i rifiuti, ma anche i vertici del Commissariato per l'emergenza rifiuti, che doveva elaborare piani e programmi e, soprattutto, attuarli. A cosa serve un commissario? A sostituire in una determinata funzione un ente locale perche' inadempiente. Si puo' nominare commissario il responsabile dell'inadempienza? No, ovviamente, direbbe Lapalisse (o La Palice). Non si puo' mettere a guardia del tesoro chi ha tentato di rubarlo. I Governi nazionali, sia di centro-destra che di centro sinistra, cui compete la nomina dei commissari, hanno commissariato la Campania nominando commissario il responsabile dell'inadempienza, cioe' il presidente della regione, che attualmente e' Antonio Bassolino. Insomma quello che e' stato tolto con la mano destra e' stato ridato con quello sinistra. In questo modo si e' resa del tutto inutile la figura e l'opera del commissario. Gli effetti si vedono. Non poteva essere diversamente. MULTE TELECOM PER SERVIZI NON RICHIESTI. BRUSCOLINI PROGRAMMATI A FRONTE DI UN'AZIENDA CHE HA LE CARATTERISTICHE DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE? L'Autorita' delle Comunicazioni (Agcom) ha preso atto del pagamento volontario (?) di 6 milioni e mezzo di euro da parte di Telecom Italia dopo che la stessa Agcom aveva contestato a questo gestore l'attivazione di servizi non richiesti. Nel contempo Telecom ha inviato all'Agcom una lettera in cui si impegna a darsi da fare contro questi problemi se ci saranno delibere ad hoc dell'Autorita'; e quest'ultima si e' impegnata a breve per completare il nuovo regolamento sull'uso delle numerazioni in modo da prevedere che l'attivazione dei servizi a sovrapprezzo maggiormente onerosi avvenga solo su esplicita richiesta degli utenti. Si va verso la normalizzazione commerciale? No! Fumo negli occhi! Gia' un anno fa l'Agcom avrebbe dovuto fare questo regolamento e il fatto che dichiari oggi questa disponibilita', dopo altrettanta disponibilita' di Telecom a rispettarlo, la dice lunga sull'indipendenza dell'Autorita' dal potere economico-politico: occorre la disponibilita' di Telecom a rispettare le pronunce dell'Autorita' perche' si ponga fine a questo ladrocinio permanente? Forse il legislatore, prima di fare una legge che sanziona chi commette furti, chiede al ladro se e' disponibile a rispettare questa legge? Il problema, che nessuno ignora ma che tutti fanno finta che non esista (Agcom in testa) e' che, mentre Telecom da' queste ridicole e assurde disponibilita', in quello stesso istante ci sono migliaia di servizi non richiesti che vengono attivati agli utenti. Telecom e' monopolista dell'ultimo miglio e operatore cellulare con posizione dominante su un mercato di cui ne abusa, si sente e si comporta in modo sprezzante e arrogante nei confronti di chi e' costretto a fruire dei suoi servizi, influenzando e determinando, di fatto, altrettanto comportamento illecito da parte dei propri concorrenti, pur se gestori di "lumicini di mercato". Telecom Italia e' probabile che abbia programmato di pagare questi "bruscolini" di multe, come propria strategia aziendale con caratteristiche da associazione a delinquere. Con l'Agcom si comporta di conseguenza, per rendere accettabile e morfinizzare il proprio status delinquenziale. L'Autorita', con le sue tempistiche non rispettate, la propria lentezza a capire cosa accade, e' di fatto complice di questo sfacelo. Forse solo quando Telecom sara' penalmente condannata e paghera' non 6 ma 600 milioni di multa, prendera' in considerazione di rivedere la propria strategia. Ci sara' un gigantesco ridimensionamento di un miracolo dell'italianita' delle comunicazioni che, tra scandali finanziari nazionali ed internazionali e furti agli utenti, e' solo un grande bluff contro il mercato, lo Stato e gli amministrati (Parmalat cos'era?). COSTI DELLA POLITICA. QUANDO SI VEDE IL FUSCELLO E NON LA TRAVE Dunque le liste elettorali (alias i partiti) che hanno avuto eletti nell'attuale Parlamento continueranno a percepire i rimborsi elettorali, pari a 300 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno i nuovi rimborsi delle prossime elezioni. Il motivo ufficiale e' semplice e astuto: non si tratta di finanziamento pubblico ma di rimborsi elettorali distribuiti per 5 annualita'. Sono stati liquidati i primi due anni ed ora dovranno essere liquidati, annualmente, i successivi tre. 300 milioni sono una montagna di soldi ma il senatore Roberto Calderoli (Lega Nord Padania) interviene sul quotidiano "Il Giornale" di oggi e parla di pensioni dei parlamentari e del tentativo di consentire di usufruirne anche ai parlamentari di prima nomina con soli due anni di mandato. Dichiara, inoltre, a proposito degli aumenti dell'indennita' relativi al 2007, pari a 300 euro lordi, che "Il Senato ha bloccato gli aumenti." A noi quest'ultima affermazione non risulta, basta guardare i siti di Camera e Senato (1), per constatare che c'e' una differenza di indennita'. A noi risulta, invece, che l'aumento i Senatori (Calderoli e' senatore) l'hanno avuto dall'agosto scorso mentre i Deputati non l'hanno ancora avuto. Ovvio che acquisire il diritto alla pensione dopo due anni non fa che imbufalire gli italiani, noi compresi, ma al sen. Calderoli vorremmo ricordare che il suo partito partecipa alla spartizione del "bottino" di 300 milioni previsti da un provvedimento cui ha partecipato come ministro per le Riforme Istituzionali e componente della maggioranza di allora. Aggiungiamo che il sen. Calderoli ha gia' maturato il diritto alla pensione. Che dire? Non guardare il fuscello nell'occhio altrui, guarda la trave nel tuo occhio! (1) - http://www.camera.it/deputatism/4385/documentotesto.asp - http://www.senato.it/composizione/21593/132051/genpagina.htm IN FINLANDIA I BAGNI PUBBLICI SI APRONO CON IL TELEFONINO In Finlandia, chi si ferma a un autogrill non deve dimenticare il telefonino in macchina: senza il cellulare rischia di non poter entrare in bagno. Di fronte al moltiplicarsi degli atti vandalici, incendi, furti, manomissioni, i responsabili delle autostrade hanno considerato varie opzioni: dalla videosorveglianza alla chiusura dei gabinetti, ma alla fine si e' imposta una soluzione tecnica, che ora viene sperimentata in alcune aree di servizio dell'autostrada 1 nei pressi di Turku. Il cliente s'avvicina al bagno, invia per Sms la parola open al numero telefonico che legge sulla porta; dopo un po' puo' entrare. E chi non possiede un telefonino? S'arrangi. Nessuno si preoccupa di una categoria che in Finlandia e' considerata ormai estinta. L’idea potrebbe essere importata anche in Italia, specialmente per accedere ai box che vengono sistemati in occasione di varie manifestazioni. CANONE/TASSA RAI, SI PAGA ANCHE PER UN COMPUTER? CAMPAGNA PER L'INTERPELLO ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE DROGA/OPERAZIONE 'OLD BRIDGE'. CONGRATULAZIONI ALLE FORZE DELL'ORDINE... E ORA? Facciamo le nostre congratulazioni alle autorita' italiane e statunitensi per l'operazione 'Old Bridge'(1), con cui si sarebbe stroncato un forte giro di droga internazionale. Invece della solita goccia nell'oceano, questa volta si puo' parlare di un vero e proprio cucchiaino. Ma ben presto anche questo prezioso e giustamente celebrato cucchiaino ritrovera' la via dell'oceano. E' inevitabile e naturale visto l'enorme incentivo economico che l'attuale politica internazionale sulle droghe offre alle organizzazioni criminali. Continuando a crescere la domanda di sostanze illecite, e rimanendo alle mafie l'assoluto ed indiscusso monopolio dell'offerta, e' evidente che le cose non cambieranno. L'unico modo per stroncare il traffico internazionale di droga, e limitarne i danni in termini di salute e di micro e macro criminalita', e' la legalizzazione ed il severo controllo della vendita delle sostanze attualmente illecite. Non sarebbero piu' i Gambino o i Provenzano, i Talebani o le Farc colombiane a trarne profitto: non e' un caso che oggi questi pericolosi soggetti si autofinanzino con sostanze illecite, e non certo con la vendita di aspirina o alcool. Al contempo, l'offerta, regolata e controllata dal sistema sanitario permetterebbe di evitare quasi completamente le quotidiane emergenze di 'droghe killer', overdosi e epidemie. I tossicodipendenti sarebbero seguiti dal punto di vista sanitario e non penale -cosi' come lo sono gia' oggi coloro che hanno sviluppato una dipendenza da farmaci legali- e non sarebbero piu' costretti a delinquere per procurarsi il denaro da regalare, appunto, alle organizzazioni mafiose. Soprattutto, una volta sottratti al mondo del mercato nero e dell'illegalita', i malati affetti da dipendenza sarebbero quotidianamente in contatto con sanitari pronti ad aiutarli. Siamo certi che prima o poi arriveremo a questa logica e razionale soluzione. Ma da prima a poi, nonostante le gocce e i cucchiaini, per quanto clamorosi e spettacolari, mafie e terroristi continueranno ad arricchirsi, i tossicodipendenti continueranno a morire, tutti noi continueremo ad essere meno sicuri e lo Stato continuera' a spendere i nostri soldi per politiche di sicurezza che si mordono la coda. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17576 MISTER PREZZI: UN SUGGERIMENTO DALL'AUSTRIA In Austria chi va al supermercato di buon mattino, alcuni prodotti li paga meno rispetto a quelli acquistati dopo le 11.00. E in determinati giorni della settimana risparmia il 25% sui surgelati. Poi ci sono le offerte per chi ha la carta fedelta' o fa una spesa voluminosa. Insomma, il prezzo riportato sugli scaffali spesso non corrisponde a quello che viene effettivamente sborsato. Eppure, certi generi alimentari austriaci sono i piu' cari dell'Ue. E' il caso del pane e dei prodotti da forno. Il ministro dell'Agricoltura spiega, in riferimento al pane, che la varieta' di scelta non ha uguali in altri Paesi. Una spiegazione forse insufficiente se l'Antitrust ha deciso di rafforzare i controlli, anche perche' l'inflazione comincia a preoccupare. E' stato percio' deciso d'istituire una "polizia dei prezzi", impegnata non tanto a vigilare sul prezzo finale, quanto piuttosto a seguire da vicino la struttura aziendale, il rifornimento all'ingrosso e il comportamento con i fornitori. Ecco un ottimo suggerimento per Mister Prezzi, la figura creata dal Governo Prodi per "vigilare" sui prezzi. Visto che non ha poteri impositivi, Mister Prezzi potrebbe seguire e attuare quanto si sta facendo in Austria: avremmo tutti le idee piu' chiare su come i prezzi, dal produttore al consumatore, aumentano del 400%. Vedrai. La tassa della Rai Ecco la vignetta di Giannino: http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=209980 PREZZI: CARTELLO PER I DOLCIUMI? In Germania sette importanti aziende dolciarie hanno ricevuto la visita di ispettori che cercavano la conferma o la smentita a un sospetto: aver concordato un rialzo dei prezzi con i concorrenti. Nel mirino soprattutto i produttori di cioccolata come Kraft, Nestle', Mars, Ritter. L'indomani, altre aziende hanno ricevuto dall'Antitrust l'avviso che erano state avviate indagini che le riguardano, riferisce Financial Times Deutschland. L'operazione nasce dai rincari delle ultime settimane. Le aziende avevano annunciato gli aumenti quasi in contemporanea, motivandoli con i significativi incrementi di prezzo delle materie prime, cacao e nocciole, ad esempio. Se s'arrivasse a un procedimento per violazione della concorrenza, le aziende dovrebbero pagare una multa salata giacche', in base alla gravita' e alla durata del reato, puo' arrivare fino al 10% del fatturato annuale. Ma la cosa che piu' temono e' il danno all'immagine. E cio' le induce a dichiarare la loro disponibilita' a collaborare. Aspettiamo, ovviamente, i risultati dell'indagine. Rimane il dubbio che le multe, per la loro entita', riescano a dissuadere chi vuol fare cartello: i guadagni possono essere di molto superiori alle multe comminate. L'ARROGANZA DI TELE2 TARGATA VODAFONE PER L'ENNESIMO BUSINESS TRUFFALDINO Quando nell'autunno scorso Vodafone acquisto' il gestore Tele2 [1], speravamo che nel giro di poche settimane il nuovo proprietario ponesse termine allo stillicidio di attivazioni non richieste da parte dei call center di Tele2 [2]. Speravamo, inoltre, che Vodafone immediatamente risolvesse il pregresso, senza continuare a tartassare i clienti attivati abusivamente con richieste di pagamento non legittime. Non e' avvenuto nulla di tutto cio'. Le segnalazioni ci giungono numerose: http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=tele2&tipo=cara Il caso tipico. Un venditore Tele2 chiama a casa di un abbonato Telecom Italia, chiedendo se vuol evitare di pagare il canone e avere come operatore unico proprio Tele2. Di solito l'utente prima di acconsentire richiede una documentazione scritta. L'operatore rassicura e chiede di fare delle domande (poste spesso in modo ambiguo). Quando l'utente riceve a casa la documentazione scopre di essere cliente Tele2 gia' da molti giorni. Altre volte ci si accorge della sorpresa quando il telefono smette di funzionare, durante il passaggio (non autorizzato) del numero da Telecom a Tele2. Cosa aspetta Vodafone a cambiare le direttive impartite ai call center che vendono i servizi di telefonia fissa di Tele2? Vuole 'infangarsi' il nome ed essere ricordato come l'ennesimo "gestore che attiva servizi non richiesti"? Come difendersi Agire tempestivamente, comunicando col gestore esclusivamente tramite raccomandata ar di messa in mora o diffida http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 Consigli pratici. Prima di tutto, mai stipulare un contratto telefonicamente, perche' si accettano tutte le clausole senza averle lette. Dire sempre di no all'operatore, specialmente quando questi chiede di registrare la conversazione ed il vostro consenso. Se si e' interessati all'offerta, chiedere esclusivamente l'invio delle condizioni contrattuali (o dove poterle reperire su Internet), dicendo che eventualmente sarete voi a chiamare per attivare il servizio. Se invece si e' gia' dato il proprio consenso a seguito di una conversazione telefonica: - se non sono trascorsi ancora 10gg lavorativi da quando il servizio e' stato attivato, si potra' recedere senza alcuna spesa inviando al gestore una raccomandata A/R. - se sono trascorsi piu' di 10 gg lavorativi da quando il servizio e' stato attivato, inviare immediatamente al gestore una lettera raccomandata A/R di messa in mora, in cui, in virtu' di un servizio attivato e non richiesto, si chiede il ripristino del gestore precedente ed un risarcimento del danno. E' opportuno fare anche una segnalazione dell'accaduto ed una richiesta di intervento al garante delle Comunicazioni. La migliore arma dell'utente e' la conoscenza dei propri diritti: in questa scheda pratica sono disponibili anche moduli per mettere in mora il gestore: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=167877 Noi, intanto, stiamo procedendo penalmente anche in questo caso, come gia' con Telecom [3] - [1] Vodafone ha acquistato Tele2 Italia: http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=196005 - [2] Telefonia. Come diventare utenti Tele2 senza saperlo: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=181568 - [3] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=208696 CODICE DEONTOLOGICO INFERMIERI. LA VOGLIA DI ESSERE UNA CORPORAZIONE E DI DETTARE LEGGE E' stata presentata oggi una prima bozza per la revisione del codice deontologico degli infermieri. Lo ha fatto il presidente della federazione nazionale dei Collegi Ipasvi (Federazione nazionale collegi infermieri). Cio' che colpisce e' l'introduzione dell'obiezione di coscienza sui cosiddetti temi etici e il no all'eutanasia ("l'infermiere non partecipa a interventi finalizzati a provocare la morte, anche se la richiesta proviene dall'assistito"). Colpisce perche' e' in intervento a gamba tesa per affermare la loro voglia di essere una corporazione e, di conseguenza, dettare legge li' anche dove la legge (quella vera) non si esprime o dice il contrario. Se parlano di obiezione di coscienza sui temi cosiddetti etici (che sono quelli piu' conosciuti come diritti civili degli individui), se questa obiezione non e' prevista dalla legge loro non possono praticarla, altrimenti commetterebbero il reato di omissione di soccorso. Per l'eutanasia, siccome questa e' una pratica che oggi e' vietata per legge, che bisogno c'e' di specificare la loro indisponibnilita' a praticarla? O forse potrebbero dare la disponibilita' ad assecondare le richieste dei pazienti nonostante il "niet" della legge? Non crediamo proprio. E' evidente che, con la scusa del codice deontologico, vogliono solo affermare la loro disponinilita' ad agire in una sorta di extraterritorialita' legislativa, cercando protezione e consenso dai vari alfieri delle brutalita' sanitarie imposte. Questo e' il nostro contributo alla loro bozza di revisione del codice deontologico. MISTER PREZZI? FUMO NEGLI OCCHI PER DARE MEDAGLIE, FAR ACCETTARE PREZZI ALTI E VORACITA' DEL FISCO. IL CASO MARCHE E MISTER TOPPA Purtroppo Mister Prezzi si sta dimostrando quello che avevamo preannunciato, una istituzione inutile e dannosa; per i consumatori, per le aziende, per il mercato e a tutto vantaggio del principale avversario della liberta' di mercato, il Fisco esoso. E' il caso Marche a fare da apripista. Il prossimo 15 febbraio verra' concluso un accordo tra Mister Prezzi, Regione Marche, associazioni di commercianti, "coordinamento associazioni di consumatori" e diversi operatori del settore distribuzione: per sei mesi i prezzi di alcuni prodotti (alimentari freschi esclusi) saranno bloccati. I negozi interessati esporranno il loro bel distintivo della campagna (un simbolo rosso con la scritta 'prezzi bloccati' e un lucchetto col simbolo dell'euro). Quindi l'istituzione regionale e l'istituzione nazionale (Mister Prezzi) avranno contribuito a: - indicare i negozi di serie A e di serie B, cioe' quelli buoni e quelli cattivi. Alla faccia della legge che e' uguale per tutti; - congelare i prezzi alti attualmente in vigore e che, presumibilmente, prima del blocco subiranno ulteriori aumenti; - distrarre l'attenzione di legislatori e consumatori dalla causa principale della lievitazione dei prezzi, il Fisco locale, regionale e nazionale. Nonche' i lacci e lacciuoli che le amministrazioni locali, in barba alla legge Bersani sulla liberalizzazione degli esercizi commerciali (114/1998), applicano per conservare il loro potere sul commercio (1). Mister Prezzi, che potremmo tranquillamente rinominare come "Mister Toppa", sta proprio svolgendo questa funzione di "mettere una pezza" sulle ferite lacero-contuse del nostro regime economico a liberta' vigilata e condizionata. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=204889 RESIDENZE SANITARIE ASSISTENZIALI. LE RICHIESTE ILLEGITTIME AI PARENTI VIOLANO LE NORME SULLA PRIVACY. COME AGIRE Il Garante per la privacy e' nuovamente intervenuto sulla vicenda RSA (Residenze sanitarie Assistenziali) dichiarando illegittime le richieste del Comune di Firenze relative ai redditi dei parenti delle persone degenti in queste strutture. Ad avviso del dirigente. Dott. Claudio Filippi, infatti, violano il codice in materia di protezione dei dati personali in quanto non riguardano la situazione economica del solo assistito, come per legge. A seguito di una segnalazione dell'Associazione per la difesa dei diritti delle persone non autosufficienti, il Garante ha ordinato al Comune di Firenze di fornire, entro il 15 febbraio 2008, indicazioni sulle iniziative assunte o che intende assumere per conformarsi alla normativa di settore. Il cittadino ultrasessantacinquenne non autosufficiente che si trova ad aver bisogno di ricovero in RSA dovra' fornire al Comune di Firenze tutti i dati relativi non solo ai propri redditi, come la normativa impone, ma anche ai redditi dei propri parenti (coniuge, figli, generi e nuore) specificando importi della dichiarazione dei redditi, estratti conto bancari, consistenza del patrimonio mobiliare e immobiliare. Tali richieste, oltre che illegittime ai sensi degli artt. 2 comma 6 e 3, comma 2 ter, del d.lgs. 109 del 1998, violano altresi' il codice sulla privacy e il Comune di Firenze se ne dovra' assumere le conseguenze penali e amministrative: - l'art. 161 del codice sulla privacy prevede, per l'omessa o inidonea informativa all'interessato, una sanzione amministrativa da cinquemila a trentamila euro (sanzione che puo' essere aumentata fino al triplo); - l'art. 167 del codice sulla privacy prevede la sanzione penale della reclusione da sei a ventiquattro mesi per chiunque tratti illecitamente dati personali al fine di trarne profitto. In questo caso, sulla base delle dichiarazioni dei redditi illegittimamente acquisite, i parenti degli anziani pagano cifre che in realta' sarebbero di spettanza del Comune, con un evidente vantaggio economico per le casse comunali; - infine, ai sensi dell'art. 164 del codice, nel caso in cui il Comune di Firenze non ottemperasse alla richiesta di informazioni del Garante entro il 15 febbraio 2008 sarebbe passibile di sanzione amministrativa da quattromila a ventiquattro mila euro. Auspichiamo che i Comuni che adottano tali prassi illegittime cedano, sotto il fuoco incrociato delle sentenze del TAR e delle pronunce del Garante per la protezione dei dati personali, e per questo invitiamo i cittadini che si trovano nella situazione appena descritta a segnalare quanto di simile accaduto al Garante affinche' avvii i procedimenti di sua competenza. Ecco il modulo da utilizzare per la segnalazione: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=210213 Qui il settore del nostro sito dedicato alla materia: http://www.aduc.it/dyn/rsa SAN VALENTINO PROIBITO IN ARABIA SAUDITA. QUANDO IL PECCATO DIVENTA REATO Il rosso, colore simbolo a San Valentino, in questi giorni e' sinonimo di persecuzione nell'Arabia Saudita. Le autorita' religiose hanno infatti proibito la vendita di regali motivati con la festa degli innamorati, soprattutto le rose rosse, il cui prezzo e' alle stelle al mercato nero. I media locali, sentiti dalla Bbc, affermano che nei giorni precedenti la popolare festa, la polizia entra nei negozi di regali per "avvertire" il personale che non deve vendere nessun articolo di colore rosso, dai fiori alla carta da regalo. San Valentino e' considerata una festivita' "antislamica" perche' favorirebbe i rapporti extraconiugali che la legge punisce. Secondo il quotidiano Saudi Gazette, per cautelarsi contro i divieti molti spediscono i fiori diversi giorni o settimane prima della fatidica data del 14 febbraio; altri innamorati pianificano un viaggio in Paesi piu' "liberali" dal punto di vista religioso, come il Bahrein o gli Emirati Arabi Uniti. Al di la’ delle considerazioni su una festa inventata per motivi economici da produttori e commercianti, come il Babbo Natale ideato dalla Coca Cola, ci preme sottolineare i guasti che si producono quando il peccato diventa reato. Avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio e’ peccato per le religioni, compresa quella cattolica, e in Arabia diventa reato perseguibile per legge. In Italia non siamo certo al livello delle regole saudite pero’ il tentativo di imporre norme religiose e tradurle in atti legislativi e’ forte, anche nel nostro Paese. Un esempio? L’attacco alla legge sulla interruzione volontaria della gravidanza. ABORTO: PER LA VICENDA DI NAPOLI IL GOVERNO PUO' E DEVE INTERVENIRE Intervento dell'on Donatella Poretti, parlamentare radicale della Rnp, segretaria della Commissione Affari Sociali Il gravissimo episodio del Policlinico di Napoli puo' e deve trovare un intervento del Governo per evitare che resti senza nome il responsabile, e che si possa ripetere. L'irruzione della Polizia in sala operatoria dove si eseguiva un aborto terapeutico, l'interrogatorio della donna ancora sotto effetto di anestesia, come pure della vicina di letto, il sequestro del feto abortito gia' morto, nonche' della cartella clinica, il mandato del magistrato su segnalazione anonima, la non tutela della riservatezza dei propri pazienti da parte del Policlinico, sono fatti che devono essere quantomeno chiariti. Pur trovandoci in una fase di legislatura con le Camere sciolte e il Governo dimissionario, si possono presentare interpellanze e nel disbrigo degli affari correnti possono rientrarvi i poteri ispettivi a fronte di atti gravi come e' del resto quello di Napoli. I ministeri della Giustizia, dell'Interno e della Salute, ciascuno per proprio conto possono percio' intervenire per fare chiarezza sull'avvenuto. Per questo come deputati radicali della Rnp abbiamo presentato un'interpellanza (1) per sapere se: - il ministero di Giustizia ritiene opportuno avviare un'indagine presso la procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli da cui dipende il pm Vittorio Russo che ha deciso, dopo segnalazione anonima, di affidare alla polizia queste indagini; - il ministero dell'Interno ritiene opportuno avviare un'indagine presso la Questura di Napoli (commissariato di Arenella in specifico) che ha ritenuto opportuno di intervenire in modo cosi' invasivo mentre era in corso un intervento abortivo e di interrogare nei modi sopra descritti le persone coinvolte; - il ministero della Salute ritiene opportuno avviare un'indagine presso il Policlinico di Napoli da cui e' partita la segnalazione anonima che ha mobilitato magistratura e polizia. Piu' di interviste e dichiarazioni, o anche adesioni formali alla manifestazione che si terra' a Napoli domani, crediamo sia utile chiedere e far rispettare la legge. In Italia esiste la possibilita' di abortire nel pieno rispetto della legge 194, e mentre ci si appresta a riempire il nuovo Parlamento di atei devoti e clericali di varia specie pronti a mettere le loro mani sul corpo delle donne, quello attuale e' utile che tuteli le leggi in vigore. Mentre il medioevo avanza e il sonno della ragione genera mostri, lasciamo aperto uno spiraglio perche' filtri la luce del buon senso. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=210233 L'importanza di essere Mister Prezzi Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=210341 RIMBORSO WINDOWS PREINSTALLATO. RICORSO ALL'ANTITRUST EUROPEO Abbiamo presentato oggi all'Antitrust della Commissione Europea un esposto per denunciare un abuso di posizione dominante da parte di Microsoft realizzato con la collaborazione dei suoi partner, i cosiddetti OEM (Original Equipement Manufacturer) ovvero i produttori di personal computer. Questo abuso si evidenzia nell'impossibilità di trovare PC senza del sistema operativo Windows preinstallato. Attraverso un metodo induttivo che prende le mosse dai comportamenti e dai risultati evidenti nelle dinamiche di mercato, Microsoft intrattiene coi propri partner rapporti di forza che si concretizzano da oltre un decennio in un abuso di posizione dominante nel mercato del software per sistemi operativi, il cui risultato e' evidente a tutti: una forte aggressione alla concorrenza nel mercato mondiale del software, non esclusivamente dei sistemi operativi. Il lunghissimo perdurare di tale posizione sta portando ingenti danni ai consumatori ma anche allo sviluppo tecnologico, essendo la concorrenza totalmente oscurata e annichilita da questo abuso. Ci auguriamo che l'Antitrust europeo avvalori la nostra ipotesi cosi' come, per esempio, e' stato anche riconosciuto da un giudice fiorentino. In questo modo la concorrenza potrebbe rifarsi del tempo perduto e i consumatori potranno scoprire nuovi modi di usare il proprio PC. Legalita' non e' solo il rispetto del diritto d'autore ma anche il rispetto del diritto di scelta del consumatore, il rispetto della concorrenza e delle regole del mercato. - Qui il testo completo dell'esposto: http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=208717 - Qui il nostro settore Internet dedicato alla materia, con la cronistoria, la modulistica per i ricorsi e le sentenze gia' avute: http://www.aduc.it/dyn/rimborsowindows TELECOM: OPEN ACCESS? MACCHE'! "Nasce 'Open Access', la struttura che, all'interno della nuova direzione Technology & Operations, gestira' in modo indipendente e trasparente tutta la rete d'accesso di Telecom Italia." Cosi' dichiara Telecom Italia in relazione alla "radicale riorganizzazione delle infrastrutture tecnologiche e di rete". Plaude l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, per bocca del suo presidente, Corrado Calabro'. Davvero Telecom si apre al mercato? A l'operazione non convince. Non c'e' la separazione societaria e quindi l'operazione sa di riorganizzazione interna: tutto rimane nelle mani e sotto il cappello di Telecom. Chi vuole puo' senz'altro accedere ai servizi ma lo deve chiedere e, naturalmente, pagare. Altro poteva essere una societa' a parte che si poneva in modo asettico rispetto ai vari gestori telefonici, come ha fatto la British Telecom con la societa' separata Open Reach. Cosi' non e', purtroppo, e Telecom rimarra' il monopolista di sempre, con buona pace di coloro che vogliono liberalizzare il mercato telefonico. Insomma cambiare tutto, perche' tutto non cambi. Gattopardi? Of course! TELECOM ASCOLTA? FACCIAMOCI SENTIRE. LUNEDI' LAGNATEVI ALL'800 166 661 DELL'ANTITRUST Telecom Italia spende la faccia e le orecchie dell'amministratore delegato Franco Bernabe' per un'iniziativa di immagine. Lunedi' prossimo, 18 febbraio, Bernabe' sara' presente al call center del numero verde dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato per ascoltare le segnalazioni dei consumatori. Invitiamo tutti gli utenti dell'ex monopolista a telefonare all'800 166 661, per ribadire a Bernabe' cio' che ben conosce: la cialtroneria gestionale e le furberie della societa' che dirige. Bollette gonfiate dai numeri speciali, attivazioni di servizi non richiesti e mancate attivazioni servizi indispensabili. In particolare occorre ricordare all'amministratore delegato di Telecom l'inutilita' del 187 e del 191 (il call center per le utenze business). Per conoscere il perche' di questa situazione rimandiamo a quanto scritto oltre un anno fa, quando a proposito delle balle che i call center rifilano agli italiani, avevamo parlato di 'call centerite', una sorta di pandemia che in non pochi casi crea forti squilibri emotivi. La sintesi e' che il muro di gomma che il gestore frappone tra la risoluzione dei problemi e gli utenti non e' casuale, ma frutto di una cieca strategia di 'outsourcing', resa possibile solo dal sostanziale monopolio che Telecom detiene ancora nella telefonia fissa. http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=16105 ABORTO/NAPOLI. ESPOSTO ALLA PROCURA PER ABUSO D'ATTI D'UFFICIO, VIOLENZA PRIVATA E SIMULAZIONE DI REATO Agghiacciante il fatto di cronaca giudiziaria di quest'ultime ore sulla Sig.ra di Napoli di 39 anni: trovandosi in ospedale per un aborto terapeutico, all'uscita dalla sala operatoria ha trovato sette agenti di polizia giudiziaria ad indagare per infanticidio; interrogata sulle ragioni dell'aborto e sull'identita' del padre, stando a quanto riportano i giornali e' stato anche mostrato il feto appena espulso, subito dopo il sequestro dello stesso. Polizia giudiziaria e pubblico ministero hanno operato in spregio della dignita' della persona, con crudelta', superficialita' e grettezza intollerabili. Una simile operazione sa, piu' che di "indagine dovuta" e "atti doverosi", piuttosto di una criminalizzazione ideologica della donna, del suo diritto all'aborto terapeutico, nell'onda di un nuovo integralismo antiabortista che ci riporta indietro di quarant'anni. Per questi motivi abbiamo proceduto ad inviare alla Procura della Repubblica di Napoli, alla Procura Generale presso la Corte d'Appello e per conoscenza al Consiglio Superiore della Magistratura, che ha gia' annunciato una propria indagine, un esposto affinche' si proceda sia penalmente che disciplinarmente nei confronti dei responsabili dell'episodio per i reati di abuso d'atti d'ufficio e violenza privata aggravati per aver agito con crudelta' verso la signora ed averlo fatto con abuso dei propri poteri, nonche' che si proceda per simulazione di reato nei confronti dell'infermiere del Policlinico Federico II di Napoli che ha denunciato un reato inesistente. Segue il testo dell'esposto: Alla PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI e ALLA PROCURA GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI NAPOLI e per conoscenza AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA Vincenzo Donvito, nato a Gioia del Colle (Bari) il 20 febbraio 1953, in qualita' di rappresentante legale dell'associazione Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) di cui e' presidente, con sede in Firenze, Via Cavour 68, tel.055290606, fax 05523025452, E-mail aduc@aduc.it; espone in fatto – In data 13 Febbraio 2008 sulle cronache dei quotidiani nazionali ed in particolare a pagina 2 di La Repubblica si riportava la notizia di un fatto accaduto il giorno prima nel reparto di Ostetricia del Policlinico dell'Universita' Federico II a Napoli, ad opera di sette agenti della Polizia Giudiziaria. – Secondo quanto ivi riportato gli agenti avrebbero effettuato un "blitz" presso detto reparto a pochi minuti dall'intervento chirurgico di raschiamento e revisione strumentale della cavita' uterina di una paziente che si era sottoposta ad aborto terapeutico, secondo quanto previsto dall'art. 6 lett. b) della legge 194 del 1978. – Tale previsione normativa consente di interrompere la gravidanza laddove "siano accertati processi patologici tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna". La Sig.ra Silvana (la paziente) si trovava in tale situazione avendo avuto nei giorni precedenti una diagnosi prenatale infausta di Sindrome di Klinefelter, malattia cromosomica che avrebbe potuto comportare il ritardo mentale al nascituro, problemi di cuore, diabete e assenza di alcuni ormoni, in modo incurabile. – Il blitz sarebbe stato cosi' condotto: – con due volanti a sirene spiegate sette agenti avrebbero fatto ingresso senza mandato del Procuratore della Repubblica nell'ospedale; – fermati dal responsabile del servizio Ivg (interruzione volontaria di gravidanza), Francesco Leone, in quanto senza mandato, avrebbero chiamato telefonicamente il PM di turno ottenendo l'autorizzazione verbale alle operazioni che seguono; – due agenti avrebbero interrogato la ragazza appena uscita dalla sala operatoria, sotto l'effetto della anestesia e nella comprensibile tragicita' del momento, che ha dichiarato "Mi hanno trattato in modo assurdo. Interrogato come se avessi fatto chissacche' [...] Mi ha bombardato di domande. Mi ha fatto il terzo grado: come era successo, perche' avevo abortito, chi era il padre. Addirittura se avevo pagato. Sospettavano che avessi dato soldi ai medici per abortire. Insistevano..."; - similmente veniva interrogata la paziente compagna di stanza della signora Silvana, tale signora Veronica, in ospedale per una gravidanza a rischio; – altri tre agenti interrogano i medici per verificare la presenza dell'irregolarita' segnalata da una chiamata anonima, secondo la quale nell'ospedale si stava compiendo un "feticidio"; - seguiva il sequestro del feto, nato morto, e secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa esso veniva, senza che cio' avesse alcun rilievo a fini investigativi, mostrato alla signora Silvana; - Secondo quanto riporta il Corriere della Sera del 14 febbraio 2008, pagina 11, il PM dott. Vittorio Russo avrebbe ricevuto la comunicazione non anonima di un certo C.D.V., infermiere del reparto di ostetricia del Policlinico Federico II, che si sarebbe identificato ed avrebbe lasciato i suoi numeri di telefono, del seguente tenore "correte, correte, c'e' un infanticidio in atto, la donna del letto 207 si e' chiusa in bagno e sta buttando il feto nel water" in diritto Quanto accaduto rappresenta un episodio di gravissima portata, e dai molteplici risvolti penali oltre che umani. L'operato della polizia giudiziaria che ha condotto il blitz in questione, anche a prescindere dal fatto che abbia agito sulla base di un mandato (in ogni caso solo orale) del Procuratore, si e' svolta con modalita' tali da far ipotizzare nella vicenda gli estremi dell'abuso d' ufficio ex art. 323 c.p. aggravato ai sensi dell'art. 61 n. 4 c.p. nonche' del reato di cui all'art. 610 c.p. aggravato ai sensi dell'art. 61, numeri 1, 4, 9 e 11 c.p.. In primo luogo sono state violate le disposizioni della procedura penale ed in particolare: - la polizia giudiziaria ha agito di propria iniziativa alla perquisizione ed al sequestro fuori dalla flagranza di reato, violando le disposizioni previste dall'art. 352 c.p.p; a nulla vale un'autorizzazione orale del PM, in assenza del presupposto in questione. L'evidenza medica, sulla base del colloquio con i sanitari presenti nel reparto, che l'interruzione di gravidanza in questione fosse legale e legittima, poteva e doveva prevalere sulla vox populi, anonima o meno che fosse, che riferiva il contrario. - violazione dell'art. 350 c.p.p., in quanto la polizia giudiziaria ha sottoposto ad interrogatorio la signora Silvana senza la necessaria assistenza del proprio legale come previsto al comma 2 dello stesso articolo. Ne' puo' tale interrogatorio esser ricondotto alle attivita' di cui al comma 5 dell'art. 350. Infatti, secondo quanto dichiarato dalla poliziotta che ha proceduto all'indagine (Corriere della Sera del 14 febbraio 2008, pagina 11) l'interrogatorio e' avvenuto alle ore 10.00 ben tre ore dopo l'arrivo della polizia all'interno dell'ospedale. In queste tre ore gli agenti avrebbero ben potuto e dovuto raccogliere dal personale sanitario le informazioni essenziali per comprendere se si fosse o meno davanti alla commissione in flagranza di un reato e nominare, qualora da cio' fosse emersa l'evidenza della commissione di un reato, nominare per la signora (a questo punto indagata) un difensore. Nessuna "notizia o indicazione utile ai fini della immediata prosecuzione delle indagini" doveva dunque esser raccolta dalla ragazza stessa in spregio del suo diritto di difesa. - l'operato della p.g. integra chiaramente anche le violazioni di cui all'art. 16 delle disposizioni attuative del codice di procedura e per questo gli agenti sono passibili di azione disciplinare ai sensi dell art. 17 disp. att. c.p.p.; in secondo luogo, si e' perpetrata ai danni della signora Silvana una grave violenza psicologica integrante a tutti gli effetti il reato di cui all'art. 610 c.p., nella misura in cui e' stata costretta ad un interrogatorio del tutto ingiusto, inopportuno, illegale. La signora Silvana si e' trovata, suo malgrado costretta a scegliere un aborto terapeutico a causa di una grave malattia diagnostica al feto. La scelta, come essa ha dichiarato, le ha procurato e le procura enorme sofferenza anche perche', ormai trentanovenne, questa gravidanza costituiva quella possibilita' di diventare madre che desiderava molto. In una simile circostanza, trovarsi a poche ore dall'intervento e ancora sedata dall'anestesia, degli agenti di polizia che la interrogano (interrogatorio cui la stessa non poteva sottrarsi) su chi fosse il padre, sulle motivazioni dell'aborto, con domande su presunte corresponsioni di denaro ai medici, hanno creato un grave trauma alla signora, trattata in buona sostanza come un'assassina. Peraltro dette domande oltre a esorbitare dall'oggetto dell'indagine non avrebbero in alcun modo apportato elementi utili alla stessa, il cui solo scopo poteva semmai essere quello di accertare se l'aborto fosse avvenuto secondo le prescrizioni normative. Non solo. Se quanto riferito dai giornali fosse confermato, ossia che successivamente al sequestro del feto lo stesso e' stato mostrato alla donna ancora sotto shock, gli estremi della violazione assumerebbero il carattere della crudleta' nei confronti della persona e della violenza inaudite. Un simile quadro lascia chiaramente intendere che al di la', e ben oltre, delle attivita' di indagine (come visto illegittimamente perseguite) l'operato della p.g. mirasse a criminalizzare, in modo ideologico e barbaro, la scelta della donna. Infine, stante quanto poi riferito dalla Procura della Repubblica di Napoli, in ordine alla regolarita' dell'intervento e all'archiviazione del fascicolo penale, il denunciante C.D.V., dovra' rispondere penalmente per simulazione di reato ai sensi dell'art. 367 c.p.; Per questi motivi, chiede - alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli di procedere all'esercizio dell'azione penale; - alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Napoli di procedere ai sensi dell'art. 17 norme attuative del c.p.p.; In fede, Firenze 14 febbraio 2008 ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi OTTO PER MILLE: GUARDA ALLA VOCE "PUBBLICITA'" (E "GESTIONE") Sono ormai sette anni che su queste pagine web mi occupo dell'OTTO PER MILLE (OPM) e adesso mi sembra giusto dedicare una nota apposita alla Voce: Pubblicita'. Non che finora abbia trascurato l'argomento; tutt'altro. Ho cominciato a occuparmene fino dal 15.4.2002, in un aggiornamento dei dati sulle confessioni religiose (http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=40218), e, da quel momento, l'ho richiamato ogni anno; e cosi' continuero' a fare. Adesso pero' sento l'esigenza di raccogliere tutte queste informazioni sparse e di dedicare loro uno spazio apposito per fare il punto della situazione. Infatti le domande circa il costo della pubblicita' per attirare piu' consensi (cioe' piu' firme sull'apposito modulo della denuncia redditi Irpef) e anche il costo della gestione di questi fondi (cioe' quello che concerne la relazione con lo Stato per l'incasso dell'OPM e del rendiconto, l'individuazione delle esigenze a cui rispondere, la distribuzione dei fondi, eccetera) sono due domande, piu' che lecite e legittime, che si impongono non appena si osserva la faccenda dell'OPM con un minimo di attenzione. E specialmente quando, verso giugno, parte la campagna pubblicitaria, che soprattutto la Chiesa cattolica conduce con grande dispiego di mezzi e con tutti gli strumenti di comunicazione a disposizione oggigiorno. Dato che il Ministero dell'Interno, destinatario per legge dei Rendiconti delle singole confessioni religiose, non ritiene di essere in obbligo di fornire ai cittadini e contribuenti alcuna informazione in proposito, l'unica possibilita' di raccogliere dei dati sull'argomento e' quella di rivolgersi direttamente ai singoli beneficiari, che sono da diversi anni i soliti piu' o meno "magnifici" sette, e cioe', oltre allo Stato, la Chiesa Cattolica, i Valdesi, gli Avventisti, i Luterani, l'Ucei e le Adi. Ecco dunque una carrellata sui singoli beneficiari OPM con l'attenzione rivolta a queste importanti voci e alcune considerazioni in merito. Stato: lo Stato, elemosiniere e elemosinante insieme, non ha mai fatto alcuna pubblicita' nel senso comune del termine, cioe' non ha mai detto una cosa tipo: "date i soldi a me perche' come li uso io non ce n'e' un altro al mondo!", spendendo per questo un bel po' di quattrini. No, questo non l'ha mai fatto e, secondo me, e' giusto che sia cosi'. Ha pero' fatto e fa un'altra cosa, doverosa, e' ovvio, ma non da poco. Inserito nei moduli per la dichiarazione dei redditi (compresi i moduli su cui i datori di lavoro riepilogano i redditi dei dipendenti) vi e' uno spazio apposito per l'OPM, in modo che tutti i contribuenti, anche quelli che non sono obbligati a fare la denuncia dei redditi, possano effettuare la loro scelta. Semmai c'e' da osservare che, fino al 2005, non veniva spiegato il meccanismo OPM, ragion per cui il contribuente poco informato poteva pensare che, se non metteva alcuna firma, i soldi in questione tornassero allo Stato. Ma, come sappiamo bene, le cose non stanno cosi', perche', anzi, chi non sceglie un solo beneficiario, in realta' distribuisce la "sua" quota OPM fra tutti quelli che concorrono anche alla quota non espressa e cio' in proporzione delle scelte espresse. Ma questa carenza di informazione, tutto sommato, favoriva i beneficiari che concorrono anche alla quota non espressa e, in particolare la Chiesa cattolica che ha sempre fatto la parte del leone nelle quote espresse da una minoranza di contribuenti, ricevendo quindi un'analoga fetta anche della piu' cospicua parte non espressa, come si vedrà meglio parlando proprio della Chiesa. Dal 2006, invece, il meccanismo e' spiegato sia sui "Cud" sia sui moduli del "730" e "Unico" e ci si potrebbe aspettare un numero maggiore di quote espresse. Ma per saperlo bisognera' aspettare tre anni. D'altra parte, bisogna sempre tenere a mente che l'OPM, nella sua concezione primordiale, nacque, a seguito del nuovo Concordato del 1984, per continuare a finanziare la Chiesa cattolica dopo l'abolizione della vecchia "congrua", retaggio del Concordato del 1929, che era stata peraltro la stessa Chiesa cattolica a cancellare dal suo Codice di Diritto Canonico pubblicato poco prima del nuovo Concordato. Di conseguenza, il disinteresse statale a una sua propria pubblicita', potrebbe anche avere radice in un impegno non scritto per continuare a favorire la Chiesa cattolica. Comunque sia, per lo "Stato", dunque, zero spese di pubblicita', mentre le spese per la gestione dell'OPM statale, che pure devono esserci, non sono imputate sull'OPM dello Stato (e questo e' un aspetto, a mio avviso, equivoco). Chiesa cattolica: la Chiesa cattolica, invece la pubblicita' classica la fa, eccome! Anzi, a dire il vero, quella sull'OPM l'ha inventata proprio lei, e da una quindicina d'anni a questa parte l'ha resa sempre piu' raffinata, capillare e martellante specialmente nel periodo giugno-luglio. E visti gli introiti OPM, verrebbe da dire che i risultati si vedono. Fra acconti e conguagli, negli ultimi tre anni la chiesa cattolica ha incassato le seguenti somme: 2004: euro 936.527.000; 2005:euro 984.115.165,49; 2006: euro 929.942.977,10. Ma: e' vera gloria? Io oso dire di no! Perche' queste cifre da capogiro sono esclusivamente frutto del perverso meccanismo OPM. La chiesa cattolica, con altri (per ora) 4 beneficiari partecipa anche alla distribuzione della quota OPM non espressa con la stessa percentuale della quota espressa che pero' e' sempre stata una minoranza rispetto al totale dei contribuenti. Tradotto in soldoni: nel 2006 i contribuenti che hanno fatto una scelta valida sono stati solo il 39,52% del totale. Di essi, l'89,16% ha scelto la Chiesa cattolica. E cosi' essa si e' portata a casa l'89,16% di tutto l'OPM. Ma se facciamo bene i conti vediamo che quell'89,16% delle preferenze espresse corrisponde in effetti solo al 35,24% dei contribuenti. E' solo tale percentuale, in realtà, che è stata convinta da tutta quella pubblicità. Ma è davvero un buon risultato? Su questa domanda chiudo la disgressione. Il fatto che ci interessa adesso è un altro e cioè l'assenza totale di ogni indicazione di spesa per la pubblicità negli specchietti che, sul sito OPM della Chiesa cattolica, segnalano molto all'ingrosso le destinazioni delle ingenti somme riscosse ogni anno. Lo stesso discorso vale anche per le spese inerenti alla gestione di questa enorme massa di denaro. Di conseguenza, e' lecito pensare che tali non indifferenti spese siano mimetizzate nelle varie voci e che quindi le cifre attribuite a beneficio di questa o quella attivita' debbano essere ridotte in realta' dell'importo corrispondente a quelle spese. Ma cosi' risultano alterati anche i calcoli delle percentuali di ripartizione, che sia pure sempre all'ingrosso, possiamo elaborare per capire meglio la situazione. Quindi, non si e' lontani dal vero a dire che, oltre che all'ingrosso, il cosiddetto "resoconto" OPM pubblicato in rete dalla Chiesa cattolica e' anche inattendibile. E cio' si evince chiaramente da un'intervista rilasciata l'8 giugno 2007 al Sir (Servizio informazioni religiose) da Paolo Mascarino, responsabile del "Servizio per la promozione al sostegno economico alla Chiesa", in cui questo signore dichiara che "investiamo circa 9 milioni di euro all'anno, con un'incidenza media pari solo a meno del 1% dei fondi raccolti (circa 990 milioni di euro)"". In precedenza, rispondendo alla domanda "Come mai la Chiesa ha deciso di destinare delle risorse alla pubblicita'?", aveva risposto: "La Chiesa non ha garanzie; l'otto per mille non e' automatico e ogni anno richiede l'esplicita partecipazione dei contribuenti. Lo Stato lascia agli enti partecipanti all'otto per mille la responsabilita' di informare e sensibilizzare i contribuenti alla firma per la destinazione, senza farsene carico, ne' direttamente, ne' attraverso la disponibilita' di spazi televisivi gratuiti o a tariffe agevolate. La Cei, da parte sua, e' tenuta a norma di legge (L.222/85) a fornire adeguata informazione e sensibilizzazione pubblica sulle risorse che riceve dall'otto per mille e sulle finalita' cui sono state destinate. La relativa campagna di promozione e i suoi costi sono dunque coperti dai fondi otto per mille assegnati alla Chiesa". Benissimo. Ma dove e' scritto tutto cio' sui "rendiconti" OPM a disposizione del pubblico? Nella dichiarazione di Mascarino, a ben guardare, si scopre anche un'altra ambiguita'. Stando ad essa, la Chiesa cattolica pagherebbe in denaro sonante tutta la pubblicita' che fa su radio, televisioni, quotidiani, riviste e altro ancora. Ma ne siamo certi? L'opinabile (e, a parer mio, anche un po' svergognata) pretesa che lo Stato dia ancora soldi per pagare del tutto o in parte gli spot televisivi della Chiesa cattolica (come, peraltro, di ogni altra confessione religiosa) attira l'attenzione sulla Tv di Stato, dove, fa capire Mascarino, la Chiesa cattolica paga le tariffe piene. Benissimo. Ma che cosa succede davvero sulle radio e le TV private e sulla stampa? Qui puo' benissimo accadere che il proprietario/gestore della tale azienda offra spazi gratuiti. Cosa legittima, s'intende, che probabilmente si verifica anche. Ma in tal caso c'e' da chiedersi se in quei 9 miliardi annui di pubblicita' sia compresa anche una quantificazione della pubblicita' offerta gratuitamente o se essi siano tutti soldi che escono effettivamente dalla cassa OPM della Chiesa cattolica. Dal tenore della risposta sembrerebbe piu' vera questa seconda ipotesi, ma in tal caso la spesa per la pubblicita' (nel senso del valore oggettivo di essa) sarebbe superiore ai 9 milioni di euro, e anche questo andrebbe dichiarato per amore di verita', o semplicemente per un molto terreno senso di onesta' intellettuale. Comunque, resta il fatto che di questa spesa di 9 milioni di euro all'anno, nei "rendiconti" OPM pubblicati dalla Chiesa cattolica non vi e' la minima traccia. Non sara' l'ora di colmare tale grave lacuna? E ora, dai vertici stellari degli introiti ( (e delle spese dichiarate informalmente nell'intervista citata) della Chiesa cattolica alla modestia dei bilanci OPM delle altre confessioni religiose. Nel 2006, per esempio, i Valdesi che, dopo Chiesa cattolica e Stato, sono stati i piu' gettonati col loro 1,39%, hanno ricevuto euro 5.512.713,08 (solo quota espressa); li ha seguiti l'Ucei, che con lo 0,39% ha incassato euro 3.756.940,60 (distribuzione anche della quota non espressa); al quinto posto si sono classificati i Luterani con euro 2.600.958,88 (0,27% su quota espressa e non espressa); al sesto posto gli Avventisti con euro 2.119.299,83 (0,22% su quota espressa e non espressa); infine le Adi con euro 753.536,32 dovuto allo 0,19% solo sulla quota espressa (come i Valdesi). Come si comportano queste quattro confessioni riguardo alla pubblicita'? E alle eventuali spese ad essa relative e a quelle di gestione dell'OPM? I VALDESI (Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste) hanno messo tempestivamente i loro rendiconti sul proprio sito, fin dal primo anno in cui riscossero l'OPM che e' il 1997 (denuncia redditi 1994, redditi del 1993). Infatti, pur essendo stati i piu' tempestivi, nel 1984, a firmare un'Intesa con lo Stato (ai sensi dell'articolo 8 della Costituzione), in un primo tempo non avevano accettato l'OPM. Lo accettarono pero' nel 1993, ma esclusivamente per la quota espressa (piu' recentemente hanno siglato un ulteriore revisione dell'Intesa volta a ottenere anche la quota non espressa, ma tale revisione non e' stata ancora ratificata dal Parlamento italiano, e quindi i valdesi continuano a percepire la sola quota espressa). Nei rendiconti dal 1997 al 2001 compreso le spese di pubblicita' sono dichiarate in una sola voce con quelle di gestione. Abbiamo cosi' un'incidenza del 9,61% sull'introito del 1997 e del 9,88% su quello del 1998, ma si deve tenere conto che in questi casi si tratta di recupero spese di un biennio, rispettivamente il 1993/94 e per il 1996/7. Nel 1999 la percentuale e' calata al 5,08 e nel 2000 al 4,86%, mentre nel 2001 risulta essere il 4,30. A partire dal 2002 troviamo voci distinte. E cosi' abbiamo nel 2002 il 7,77 per la pubblicita' e il 2,25 per l'ufficio; nel 2003 il 5,98% per la pubblicita' e l'1,63 per l'ufficio. Nel 2004 il 5,68% per la pubblicita' e lo 1,54 per "struttura e personale"; nel 2005 il 5,14% per la pubblicita' e lo 1,40 per "struttura e personale", e infine nel 2006 il 6,49% per la pubblicita' e lo 1,27 per "struttura e personale". In tutto, fra pubblicita' e gestione si e' andati da un massimo del 10,02% nel 2002 a un minimo del 4,30 nel 2001. L'Ucei (Unione Comunita' Ebraiche Italiane) riscuotono l'OPM dal 2000 (denuncia redditi 1997, redditi del 1996). Solo da un paio d'anni hanno messo in rete i rendiconti, che pero' contengono solo le percentuali di attribuzione alle singole voci. L'unica cifra assoluta e' quella relativa all'assegnazione statale. Inoltre, mentre e' specificata la voce "pubblicita'", non si fa menzione di alcun costo di "Gestione". (Un'ultima avvertenza riguarda l'anno di gestione. Non so per quale motivo ma c'e' lo slittamento di un anno; quando li' c'e' scritto 2005, va inteso l'anno di distribuzione 2006 e cosi' via). Le percentuali di spesa per la pubblicita' sono le seguenti: nel 2000, il 6,55%; nel 2001 il 6,26%, nel 2002 lo 11,18%, nel 2003 il 10,76%, nel 2004 il 12,80%, nel 2005 il 9,83% e nel 2006 il 10,82%. Per quanto riguarda i Luterani (Chiesa evangelica Luterana in Italia o: Celi), che riscuotono l'OPM dal 1999 (denuncia redditi 1996, redditi del 1995), hanno attualmente sul loro sito i rendiconti relativi all'OPM percepito dal 2000 al 2005 (anche qui c'e' una sfasatura nella data e si parla del 2001, 2002, ecc. e inoltre il rendiconto dell'OPM del 2002 e' stato erroneamente messo due volte alla data del 2002 e del 2003, mentre manca quello del 2001). Tuttavia sono riuscita a ripescare anche quelli del 1999 e 2001 e quindi posso dare informazioni abbastanza complete. In questi rendiconti vengono le cifre assolute e percentuali con qualche eccezione. Nel 1999, per la pubblicita' si dichiara una spesa pari al 4% dell'introito, e non si parla di gestione. Per il 2000 la pubblicita' e' pari a euro 144.620,43 che corrisponde al 3,52%, per il 2001 dispongo solo della percentuale (pubblicita' e gestione) pari al 10%; nel 2002 si riserva il 10% dell'introito statale per pubblicita' e gestione che si va ad aggiungere a un accantonamento precedente, ragion per cui la spesa effettiva e' un po' superiore. Nel 2003 ancora il 10%, che diventa il 10,04% nel 2004 e raggiunge l'11,17% nel 2005. Gli Avventisti (Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste) riscuotono l'OPM dal 1993 (dichiarazione dei redditi del 1990 per i redditi del 1989). Hanno cambiato di recente la struttura del rendiconto peggiorando, a mio avviso, la situazione. Infatti, mentre dal 1998 al 2002 dichiaravano anche le spese per la pubblicita' e la gestione OPM, dal 2003 questi dati non si trovano piu' e inoltre hanno ripubblicato secondo questo nuovo schema anche i rendiconti vecchi. Mi chiedo il motivo di questa innovazione che confonde le acque e le idee. Comunque, sono ancora in possesso dei vecchi dati, almeno dal 1998 al 2002, e, grazie alla cortesia della stessa Chiesa avventista, sono in grado di fornire i dati precisi anche per gli anni piu' recenti. Negli anni 1998-2002, dunque la spesa per la pubblicita' ha oscillato fra il 6,17% del 2000 e l'8,31% del 2002. Negli anni successivi (a parte il 2004 che non ho trovato), si passa dallo 0,04% del 2005 all'8,04 del 2006. Le spese di gestione (personale e amministrative) sono oscillate tra l'1,95 del 2000 e il 3,44% del 2002. Dopo il 2002, dal 3,94% del 2003 si e' scesi all'1,58 del 2006. In tutto, fra pubblicita' e gestione, la percentuale di spesa e' stata in media intorno al 10% degli introiti. Le Adi (Assemblee di Dio in Italia) rappresentano la realta' piu' piccola tra quelle che beneficiano dell'OPM, che ricevono dal 1992 (denuncia redditi1989 per i redditi del 1988). Sul loro sito non c'e' un vero rendiconto, ma solo delle indicazioni generali sull'uso che fanno delle somme ricevute, che si aggirano sui settecentomila euro all'anno, e l'assicurazione che l'informazione viene data tempestivamente sui loro organi di stampa. Non risulta che facciano pubblicita' al di fuori della loro cerchia. LINK Chiesa cattolica: http://www.sovvenire.it/ Valdesi: http://www.chiesavaldese.org UCEI: http://www.ucei.it Luterani: http://www.elki-celi.org/it Avventisti http://www.avventisti.it/ ADI: http://www.assembleedidio.org/seas.php ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Nanoparticelle al sapore di aria. A futura memoria…. Il "sistema Italia" Lo scorso settembre, la federazione degli ordini dei medici della Emilia Romagna, aveva chiesto con una lettera urgente, a tutti i presidenti di provincia e i sindaci, che non fosse concessa il "nulla osta" alla edificazione di nuovi termovalorizzatori –inceneritori nella regione. In Italia, una persona su cinque muore per inquinamento, si dissertava con meticolosa e preoccupata introduzione ad una lista di cause-effetti dell'inquinamento sulla salute. Se ne quasi parlava, in momenti diversi, molto sportivamente, senza offrire alternative possibili, anche su RAI TV3 - Programma: RAINEWS 24; anche Emilio Fede RETE4 - Programma: TG 4; anche RAI RADIO 2 - Programma: GR 2; anche CANALE 5 - Programma: TG5 MATTINA . Se ne occupava inoltre Rai 1 delle ore 07.20 del 17 gennaio 2005. Cosa e' cambiato da allora? Nulla. Il potere delle caste non vive sulla terra. Loro sono altrove, immunizzati da tutto. Ma le nostre citta' sono camere a gas, c'e' di tutto, metalli pesanti, ozono, benzene, polveri sottili, nanoparticelle, materiali particolati. Oltre 20 milioni di cittadini italiani si trovano sotto la spada di Damocle, e nessuno della casta dice, suggerisce, applica alternative. Quello che si fa, sarebbe una fortuna fosse il nulla, perche' si fa il contrario del nulla, il contrario di quello che si dovrebbe fare. Rispetto all'Europa, tanto per farci onore, siamo all'ultimo posto come qualita' dell'aria, e i livelli soglia permessi dalla Ue li abbiamo superati da tempo. A questo degrado imposto dalla logica del corporativismo, del confindustrialismo, del petrolio, dell'asfalto, della gomma dell'automobile, si contrappone un silenzio stampa come da nessuna parte al mondo tra i Paesi democraticamente civili. Questa e' l'Italia , dove i bambini si ammalano di Leucemia grazie all'inquinamento, dove i tumori si moltiplicano e la farmaceutica chimica ne e' felice. Qualcuno mi scrive che il problema dell'aumento esponenziale dei tumori in Campania non e' solamente legato agli inceneritori-termovalorizzatori, ma alle "fosse segrete" dove la criminalita' camorristica ha lucrato seppellendo rifiuti chimici tossici delle fabbriche del nord Italia. Non so cosa pensare. A Napoli e' sempre emergenza, come se solo a Napoli si producesse "monnezza". E se invece l'emergenza servisse per coprire qualcosa di piu' "puzzolente"? Non mi meraviglierei piu' di tanto. Penso che in una Italia dalla casta criminogena, anche questo potrebbe essere possibile. Ma solo nel sospetto bisognerebbe indagare, e nessuno si sogna di farlo. Il fervente cattolico Pierferdinando Casini, baciato dalle lungimiranze dei vescovi, ama il suo Feudo Siciliano, e ci sta gia' pensando... intenderebbe costruire li' ulteriori termovalorizzatori, almeno 4. Nella famosa "piana di Milazzo" negli ultimi 40 anni, si e' eletta una intera area adibita a zona industriale a pochi chilometri da una sontuosa raffineria, il tutto costruito a ridosso di una scintillante spiaggia dorata, che lambiva alberi di arance e limoni, un tempo piena di serene famiglie, di bambini vispi, allegri, festosi. Adesso il suo colore e' il nero, e' desolata, senza piu' arance e limoni, vuota, spettrale, nessuno ci va neanche per passeggiare, nessun gabbiano si posa. Milazzo. Negli ultimi 30 anni, nelle zone limitrofe, i tumori sono cresciuti esponenzialmente, non risparmiando nessuno, nemmeno i bambini che ne risultano i piu' colpiti. L'arcipelago delle Eolie, che guarda di fronte alla piana milazzese (il Casini si reca in vacanza d'estate in compagnia della moglie Azzurra scendendo da un sontuoso yacth) e' stata eletta dall'UNESCO come patrimonio dell'umanita', per la bellezza della sua rigogliosa natura e per la sua flora e fauna. La piana di Milazzo, prima dello scempio, lo era ancor di piu', e Casini non l'ha mai conosciuta, era impegnato a prendere lezioni dai vescovi, mentre io mi energizzavo vispamente nella floridissima natura, nuotando tra le alte onde, e raccogliendo luccicanti conchiglie. Da quelle parti sono cresciuti esponenzialmente, non solo il Cancro, ma soprattutto quei processi infiammatori a-specifici, che convergono in "immunopatie" che sfociano in numerosissime e differenziate patologie , apparentemente diverse, ma legate da una unica causa. Poco tempo fa, in un telegiornale di una emittente del nord, si parlava di "una Perla della sanita' meridionale" avvolta nella piu' fitta nebbia. Il caso riguardava un provvedimento della regione Puglia sulla chiusura dell'ospedale di Campi Salemtina, ove si trovava una equipe di medici che si coordinavano nello studio ed il trattamento delle immunopatie, cioe' di quelle patologie a-specifiche, cagionate dalle sostanze alla quale l'uomo e' esposto (http://www.regione.puglia.it/index.php?page=rvideo&opz=display&id=2841). Sulla vicenda dei termovalorizzatori-inceneritori e dei rifiuti, invece ha redatto una dettagliata pubblicazione l'APAT, l'agenzia per l'ambiente ed i servizi tecnici. La trovate qui http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Rapporto_rifiuti/Documento/rapporto_rifiuti_2006.html. Cosa fanno caste e "poteri forti" di fronte all'allarme proveniente da fonti specializzate? Se pensiamo come sono considerati i nostri scienziati in Italia, con la vicenda della visita di Ratzinger all'universita' "La Sapienza " e con quel rettore che non aveva convocato nessuno prima di prendere una decisione fuori da ogni logica, si puo' anche comprendere tutto il resto. La storia e' sempre quella: veniamo inghiottiti dagli interessi dei "poteri forti" che cancellano ogni nostro diritto, compreso quello alla salute. Per fortuna ci potra' pensare la UE, a colpi di multe per le innumerevoli infrazioni che collezioniamo e collezioneremo, ma fino a quando? La qualita' dell'aria e l'inquinamento ambientale in Italia e' alto oltre le misure considerate e permesse dall'Unione Europea. Questa situazione gia' preoccupante non puo' e non deve trovare un ulteriore disastroso aggravio con la costruzione delle mortali centrali di termovalorizzazione-inceneritori. Il sito sull'ambiente della commissione Europea, ha pubblicato qual'e' la diminuzione delle aspettative di vita, cagionate dall'aria respirata (http://ec.europa.eu/environment/news/efe/20/article_2434_it.htm). Gridiamo forte alla casta, che si costruiscano gli inceneritori accanto alle loro case e quelle dei loro famigliari, non a quelle nostre. Difendete la vostra vita e quella dei vostri figli. Concludendo … io non l'ho visto, ma mi hanno riferito che il prof. Veronesi, in una trasmissione alla Rai condotta fa Fabio Fazio, abbia asserito che i termovalorizzatori-inceneritori non danneggiano la salute…. Se qualcuno possiede una copia della puntata, per favore la spedisca alla redazione dell'Aduc, la conserveremo a futura memoria, quando un domani saranno smascherati gli interessi delle multinazionali dei chemioterapici…. Dopo la caduta del Governo Prodi, tutti si sono messi in movimento, con una nuova melassa di inciucio dietro l'angolo, la novita' c'e' : e' quella che non c'e' alcun programma. Il 13 Aprile una legge elettorale ad hoc per potenziare i partiti e nascondere i conflitti di interesse, legge fatta da porci con le ali per un Paese di bestiame senza ali, ci impedira' di scegliere un candidato, e solo gli imbecilli votano le sigle a prescindere, senza conoscere nulla, ne' candidati ne' programmi, anche quando i candidati sono pregiudicati, ed i programmi sottraggono ogni Diritto e l'aria da respirare. I porci con le ali, fieri, asseriscono che hanno il consenso della maggioranza del gregge, i non allineati, sono confinati alle riserve, al pari degli Indiani d'America. L'Unione Europea ci guarda senza comprenderci. Il mondo intero ci guarda senza comprenderci. Noi Indiani dalle riserve, ci guardiamo intorno smarriti , attoniti, svuotati. Che grande fortuna, la felice stupidita' di chi ignora, degli imbecilli, dei convinti, dei beati. L'Italia e' una catenella con il cesso sotto, dove l'acqua manca. Ormai e' tutto prevedibile. Se qualcosa funziona, i "poteri forti" si allarmano…. Mette a rischio il "sistema". Il sistema allora si difende per conservare i propri privilegi ed elimina quello che funziona. Non importa cosa sia. Anche la nostra salute, la nostra vita. ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Elisa Fontanelli CONNESSIONI TRAMITE INTERNET CARD, CONNECT CARD, ADSM, PCMCIA, etc.: BOLLETTE A TRE ZERI Negli ultimi mesi ci sono arrivate molte segnalazioni di utenti che hanno acquistato il servizio di connessione ad Internet tramite le cd "connect card", ovvero apparecchi (card o penne usb da inserire nel pc) che consentono di collegarsi ad Internet viaggiando attraverso tecnologie UMTS, GPRS, HSDPA, EDGE, GSM, senza cioe' utilizzare la linea adsl o analogica. Questa opzione, lanciata e reclamizzata dai tre maggiori gestori di telefonia mobile (Tim, Vodafone e H3G) offre evidenti vantaggi, in particolare: 1) non dover necessariamente attivare una linea fissa (che sia adsl, telefonica o wireless); 2) avere una notevole liberta' di movimento e di utilizzo di Internet, potendo collegarsi alla rete da qualsiasi luogo (volendo, persino sulla spiaggia). Questo sistema, per certi aspetti rivoluzionario e relativamente a basso costo, ha suscitato molto interesse da parte degli utenti, ed in molti hanno deciso di aderirvi. Quando si sono visti recapitare le prime bollette, tuttavia, spesso hanno ricevuto una bruttissima sorpresa. Gli importi richiesti riportavano per lo piu' cifre a tre zeri, le piu' alte mai viste tra coloro che fanno un uso normale di Internet. Increduli, hanno chiesto chiarimenti ai gestori di riferimento, i quali nella maggior parte dei casi hanno risposto che l'importo era dovuto al superamento del limite di traffico mensile. Attualmente le tariffe proposte, infatti, consistono in pacchetti a consumo o a tempo. I primi funzionano sulla base del traffico di bites registrato durante la connessione; i secondi in base alle ore di navigazione effettuate. Se il bundle (il limite di traffico) viene superato, accade quello che e' successo agli sfortunati utenti, ossia non solo la connessione non si ferma, ma si determina un improvviso cambio tariffario, in modo tanto automatico quanto invisibile, che risulta assai costoso. Nella pratica sforare il bundle e' molto semplice. Basta, ad esempio, utilizzare programmi che impiegano un numero consistente di bites, come ad esempio, alcuni programmi peer to peer, scaricare filmati o musica, etc. Oppure puo' accadere che il computer, a causa dello scarso segnale, si connetta ad Internet con una tecnologia diversa rispetto a quella scelta, sfruttando la rete di altri gestori. Il principale problema riscontrato nell'utilizzo di questo sistema di connessione e' che quando si passa alla connessione over bundle non e' previsto nessun sistema automatico di avviso di superamento del bundle contenuto nell'offerta. Inoltre all'utente non viene data la possibilita' di sapere in tempo reale quanto sta consumando poiche' i sistemi di controllo messi a disposizione dai gestori spesso non funzionano, non sono aggiornati in tempo reale (sia che si tratti di programmi, che di pagine Internet, che direttamente chiamando un numero messo a disposizione del gestore). Di conseguenza, in molti si sono visti arrivare bollette con importi stratosferici, nonostante abbiano provato a tenere sott'occhio i consumi. Talvolta, i gestori avvertono l'inconsapevole utente dell'eccessivita' (o anomalia) dei consumi registrati, e sospendono il servizio lasciando l'utente nel timore di dover ricorrere a misure economiche drastiche per pagare la bolletta. Non potendo controllare il traffico effettuato, infatti, gli utenti sono messi in una condizione di totale impotenza di fronte a "manovre" o connessioni del proprio modem del tutto incontrollabili. Questo sistema, a nostro avviso, e' qualificabile come vessatorio ai sensi dell'art. 1341 c.c.; determina, infatti, un eccessivo squilibrio contrattuale ai danni dell'utente, poiche' la consapevolezza del tipo di collegamento che si sta effettuando (e di spesa raggiunta) risulta affidata esclusivamente alla cognizione del gestore. Tale meccanismo e', inoltre, contrario a quanto previsto dall'art. 60 comma 2 del codice delle comunicazioni elettroniche il quale dispone: "Le imprese designate soggette agli obblighi previsti dagli articoli 54, 55, 57 e 59, comma 2, forniscono le prestazioni e i servizi specifici di cui all'allegato n. 4, parte A, di modo che gli abbonati possano sorvegliare e controllare le proprie spese ed evitare una cessazione ingiustificata del servizio". Tale previsione, attualmente, e' rispettata solo in parte dai gestori. Se da un lato, infatti, questi pubblicano sui propri siti Internet i piani tariffari, compresi i costi delle connessioni over bundle, dall'altro, come abbiamo detto, rimane concretamente impossibile per l'utente capire quando avviene il superamento del limite associato all'offerta acquistata. Inoltre, lo stesso sistema di calcolo del traffico di bites appare di difficile consultazione. Solo esperti utilizzatori del computer, infatti, sanno prevedere o riconoscere il "peso" di alcune pagine web o di programmi a cui si accede. Accade quindi che l'utente "medio" che effettua una navigazione che considera "media", spesso non si accorga dell'avvenuto sforamento del limite se non quando arriva la bolletta, e non gli sia consentito in via preventiva di capire, da quando questo e' avvenuto e perche'. D'altronde, ripetiamo, gli elementi che possono causare una fuoriuscita da proprio profilo tariffario possono essere molteplici, e di facile accadimento. A chi avesse avuto problemi di questo tipo, pertanto, consigliamo di contestare le bollette con lettera raccomandata a/r di messa in mora, cosi' come abbiamo preparato nell'apposito settore della modulistica: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=210364 ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Telecom ascolta? Fatti sentire. Perche' i call center dei gestori fanno impazzire gli italiani Telecom Italia spende la faccia e le orecchie dell'amministratore delegato Franco Bernabe' per un'iniziativa di immagine. Bernabe' ha deciso di recarsi (lunedi' 18 febbraio) nel call center del numero verde dell'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) per ascoltare le segnalazioni dei consumatori. I call center dell'Antitrust sono ben diversi da quelli di Telecom Italia di cui ci eravamo occupati un anno fa, quando a proposito delle balle che gli operatori rifilano agli italiani, avevamo parlato di 'call centerite', una sorta di pandemia che in non pochi casi crea forti squilibri emotivi. La sintesi e' che il muro di gomma che il gestore frappone tra la risoluzione dei problemi e gli utenti non e' casuale, ma frutto di una cieca strategia di 'outsourcing', resa possibile solo dal sostanziale monopolio che Telecom detiene ancora nella telefonia fissa. Inviatando tutti gli utenti dell'ex monopolista a telefonare all'800 166 661, per ribadire a Bernabe' cio' che ben conosce e cioe' la cialtroneria gestionale e le furberie della societa' che dirige, riproponiamo la lettura di Macromicro del novembre 2006, perche' rimane di stretta attualita' (purtroppo) http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=161058 ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA LA CARTELLA ESATTORIALE Ricevere una cartella esattoriale non e' mai "cosa da niente" o da prendere sottogamba. Essa e' infatti un documento che da' la possibilita' all'agente della riscossione (ad oggi Equitalia), in caso di mancato pagamento, di agire in modi che la legge ha via via reso piu' potenti ed incisivi, e di rifarsi sui beni del debitore con provvedimenti come il fermo amministrativo, l'ipoteca della casa od addirittura il pignoramento della stessa con successiva vendita coatta. La cartella, infatti, e' un "titolo esecutivo" al pari di una cambiale impagata o di una sentenza divenuta definitiva. Tutto cio' non significa che di fronte ad una cartella si debba solo pagare, ma semplicemente che si deve essere consapevoli della forza del documento che ci e' giunto. E' quindi nostro diritto (e dovere) capire questo documento, verificare cosa ci viene richiesto, ma soprattutto dotarsi degli strumenti per poter decidere il "cosa fare", compreso il contestare quando la pretesa e' ingiusta (perche' magari si e' gia' pagato) o illegittima. Questa scheda ha lo scopo di dare informazioni riguardo questo complesso strumento di riscossione, in modo da dare la possibilita' a chiunque lo voglia di comprenderlo meglio e saperlo meglio "gestire", anche autonomamente. Cos'e' La cartella esattoriale e' un documento emesso da un "concessionario" (agente della riscossione) per la riscossione coattiva di un tributo (tassa, imposta, sanzione, contributo, etc.etc.) iscritto a ruolo a seguito di un inadempimento del debitore rilevato da un controllo od accertamento dell'amministrazione finanziaria oppure a seguito di sentenza di una commissione provinciale tributaria. Il ruolo e' l'elenco dei debitori e delle somme da questi dovute a seguito del mancato pagamento di tasse, tributi, sanzioni amministrative, etc., formato dall'ufficio dell'ente creditore (Comune, Agenzia delle entrate, Inps, etc.etc.) e periodicamente inviato all'agente della riscossione competente per territorio affinche' siano svolte tutte le attivita' di riscossione coattiva. L'ambito di competenza degli agenti della riscossione -ovvero delle societa' che si occupano della riscossione per conto degli enti creditori- e' provinciale, e fa fede il domicilio fiscale del debitore. In ogni caso, qualora l'attivita' di riscossione debba essere svolta in un ambito diverso da quello dell'agente che ha ricevuto il ruolo, quest'ultimo delega a tal scopo l'agente competente. Questa delega riguarda anche la notifica della cartella esattoriale e la sua riscossione. L'agente della riscossione -o "concessionario"- funge quindi da "intermediario" tra l'ente creditore e il cittadino debitore, e la cartella esattoriale e' il suo strumento operativo primario. La procedura di riscossione attivata con la cartella puo' riguardare tutte le entrate dello Stato e degli enti pubblici, previdenziali e locali. In dettaglio si puo' dire che possono essere riscossi tributi, imposte sui redditi, Inps, Iva, imposta di registro, imposte ipotecarie e catastali, imposte sulle donazioni e sulle successioni, imposte erariali di consumo, diritti doganali, tasse automobilistiche e sulle concessioni governative, Ici, Tarsu, Tia, imposte comunali sulla pubblicita', sulle pubbliche affissioni, tosap, cosap, canoni demaniali etc. Anche le sanzioni amministrative in generale (come per esempio le multe per infrazioni al codice della strada o relative a servizi pubblici) non pagate alla loro naturale scadenza, vengono iscritte a ruolo e sono soggette alla stessa procedura di riscossione coattiva delle tasse e dei tributi. Note: - dal 1 Ottobre 2006 il sistema di affidamento in concessione e' stato soppresso, e la funzione di riscossione e' stata attribuita all'Agenzia delle entrate e all'Inps. L'attivita' e' svolta attraverso la societa' "Equitalia spa" (gia' "Riscossione spa"), direttamente o tramite partecipate che di solito sono le stesse societa' che operavano precedentemente come "concessionarie". Per fare degli esempi, la Cerit e' diventata Equitalia Cerit, Esatri e' diventata Equitalia Esatri, etc.etc. Poco cambia nel rapporto con il debitore finale, poiche' tutte le norme (anche vecchie) che si riferiscono ai concessionari della riscossione adesso riguardano direttamente Equitalia. - vi sono ruoli, e quindi cartelle esattoriali, non utilizzati per la riscossione coattiva ma per quella "spontanea". Non ne trattiamo in questa scheda, limitandoci a dire che riguarda somme dovute non in conseguenza ad un inadempimento (mancato pagamento) e somme che sono state ripartite in piu' rate su richiesta del debitore (art.32 d.lgs.46/99). Ne e' un tipico esempio la riscossione della vecchia TARSU da parte dei concessionari in quattro rate oppure quella di alcuni consorzi di bonifica, che avvengono con iscrizione a ruolo fin dai primi avvisi "bonari" di pagamento. Forma e contenuto La cartella di pagamento e' formata di piu' pagine con le quali vengono comunicate al cittadino/contribuente le somme da lui dovute iscritte a ruolo. E' l'atto che assolve la funzione di: - comunicazione formale al contribuente della sua posizione debitoria nei confronti dell'erario o degli altri creditori; - atto di precetto, ovvero formale intimazione a provvedere al pagamento entro TOT giorni (nel caso specifico 60) con avvertenza che, in mancanza, si potra' agire tramite le classiche procedure esecutive (fermo amministrativo auto, ipoteca, pignoramento, etc.). - titolo esecutivo (relativamente all'iscrizione a ruolo), ovvero atto riferito ad un diritto certo, in base al quale puo' essere iniziata l'esecuzione forzata. COME LEGGERLA? Dettagli sul contenuto L'attuale modello di cartella esattoriale e' stato definito dal provvedimento dell'Agenzia delle entrate del 13/2/07, emesso a seguito delle disposizioni della legge Bersani (legge 248/06) e della legge 286/06. Prima pagina: - spazio dedicato alla relata di notifica riportato in alto (per informazioni sulla notifica vedi piu' avanti); - numero della cartella riportato sulla destra e al centro, sopra i dati del debitore; - dati dell'agente della riscossione che ha emesso la cartella sulla sinistra (Equitalia Serit, Equitalia Cerit, etc.); - nome del contribuente/debitore, indirizzo e codice fiscale; - totale da pagare, ovvero somma dell'importo iscritto a ruolo, compensi di riscossione e diritti di notifica; - la causale, ovvero la natura del debito (sanzioni amministrative, infrazioni al codice della strada, imposte dirette, contributi inps, etc); - l'ente creditore, ovvero il Comune, l'Agenzia delle entrate, l'Inps, etc. ; - una breve sintesi delle modalita' di pagamento e sulle conseguenze legate al mancato adempimento, ovvero l'aggiunta di interessi e ulteriori compensi di riscossione nonche' le procedure amministrative che si rischia di dover subire (fermo amministrativo dell'auto, ipoteca sugli immobili, etc). Pagine successive Sezione DETTAGLIO DEGLI ADDEBITI: - la denominazione dell'ente creditore/impositore (Comune, etc.) nonche' i dati del responsabile del procedimento (*); - la descrizione del debito con numero del ruolo e la data in cui lo stesso e' diventato esecutivo tramite la sottoscrizione dell'ufficio dell'ente creditore (esempio: sanzione amministrativa ai sensi della legge 689/81 con riferimento al verbale in caso di multe al codice della strada, etc.); - le maggiorazioni, le spese e i compensi di riscossione applicati nel caso di pagamento entro 60gg e nel caso di pagamento in ritardo (**); Sezione ISTRUZIONI PER IL PAGAMENTO: - Scadenza e modalita' di pagamento (es. sportelli dell'agente di riscossione, uffici postali, sportelli bancari, etc.); Sezione DATI AD USO DEGLI UFFICI: vi sono riportati i dati identificativi della cartella, ovvero: - l'anno di compilazione e il numero del ruolo; - il codice tributo da pagare (diverso a seconda del tributo, per le multe al codice della strada la sanzione puo' aver codice 5242, 5060 oppure 5010, la maggiorazione semestrale 5061, 5011 oppure 5013 e le spese 5354); - l'anno di riferimento, ovvero dell'atto che ha originato il debito (per es. l'anno in cui e' stato emesso il verbale di violazione al c.d.s.); - le rate (normalmente una); - l'importo del tributo; - i compensi della riscossione (**); - gli estremi dell'atto che ha originato il debito (per es. numero e data del verbale di violazione al c.d.s.). Sezione COMUNICAZIONI DEL CONCESSIONARIO: Vi vengono normalmente riportati gli indirizzi e gli orari di apertura degli sportelli dell'agente della riscossione. Nelle cartelle piu' recenti vi vengono anche riportati i dati della persona responsabile del procedimento (*). Sezione QUANDO E COME PRESENTARE RICORSO: Vi sono riportati i termini e le modalita' per effettuare il ricorso contro la cartella. Per i dettagli sui ricorsi si veda piu' avanti. Note: (*) Questo dato e' stato aggiunto da Equitalia nel Novembre 2007 a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 377/2007 che ha decretato la necessita' di tale indicazione facendo riferimento allo Statuto del contribuente e alla legge 241/90. Risulta tra l'altro che al decreto "milleproroghe" (d.l.248/2007), attualmente in sede di conversione in legge, sia stata aggiunta una disposizione che rende obbligatoria l'indicazione del funzionario responsabile. C'e' incertezza e confusione per le cartelle prive del dato, presumibilmente emesse prima di Novembre 2007. In attesa di novita' che dovrebbero scaturire da prossimi incontri tra Equitalia e il CNCU (consiglio nazionale consumatori utenti), si consiglia cautela, considerando anche che per tali cartelle i termini utili per contestare potrebbero essere gia' decorsi. (**) Le spese e maggiorazioni dovute all'ente creditore dipendono dal tipo di tributo. Per le sanzioni amministrative (comprendenti le multe al codice della strada) la maggiorazione e' del 10% semestrale. Essa e' fissata dall'art.27 della legge 689/81 e viene calcolata da quando la sanzione e' diventata esigibile (solitamente la scadenza dei 60 gg utili per pagare la multa) fino al giorno di trasmissione del ruolo all'agente della riscossione. Le spese di notifica nonche' i compensi della riscossione -dovuti all'agente della riscossione- sono invece disciplinati dall'art.17 del d.lgs. 112/99 e possono essere modificati con decreto del Ministero delle finanze. Le attuali spese di notifica dovrebbero essere di euro 5,56, cosi' come modificate dalla legge 286/06 (precedentemente erano state di 5,88 e di 3,10 euro). I compensi della riscossione sono attualmente del 4,65% sugli importi iscritti a ruolo. In caso di mancato pagamento entro 60gg sono dovuti ulteriori compensi ed interessi di mora, dei quali trattiamo piu' avanti. La notifica Notificare, giuridicamente parlando, significa "portare a conoscenza del cittadino/debitore la sua posizione debitoria" e l'obbligo di provvedere al pagamento entro un termine (in questo caso di 60 giorni). La cartella esattoriale, in generale, puo' essere notificata dagli ufficiali della riscossione o altri soggetti incaricati dal concessionario, dai messi comunali o dagli agenti della polizia municipale se vi sono apposite convenzioni con i Comuni, oppure tramite il servizio postale, in busta chiusa spedita per raccomandata a/r. Normalmente la notifica avviene presso il domicilio fiscale del cittadino/debitore (casa di abitazione, ufficio, azienda) e viene certificata con la cosiddetta relata di notifica, ovvero la dichiarazione con cui il messo notificatore attesta la data, l'ora e luogo di consegna dell'atto nelle mani del destinatario o di soggetti terzi autorizzati e identificati, nonche' le ricerche effettuate e le motivazioni dell'eventuale mancata consegna. In caso di invio tramite posta la relata di notifica viene scritta prima dell'invio ed e' completata dalla ricevuta di ritorno sottoscritta e datata (in caso di incertezza fa fede il timbro apposto sull'avviso dall'ufficio postale che lo restituisce). La ricevuta di ritorno costituisce in questo caso prova dell'avvenuta notifica. La relata di notifica e' un atto pubblico che fa fede fino a querela di falso. Non e' percio' opponibile ne' contestabile se non con una querela penale. NOTIFICA NELLE MANI PROPRIE DEL DESTINATARIO Per quanto previsto dal codice di procedura civile la notifica avviene di regola mediante consegna dell'atto nelle mani proprie del destinatario, presso l'abitazione od ovunque questo si trovi nell'ambito di competenza dell'ufficiale stesso. Se il destinatario rifiuta di ricevere l'atto l'ufficiale annota la cosa sulla relata e la notifica si da' comunque per avvenuta. NOTIFICA A SOGGETTI TERZI Questo tipo di notifica puo' avvenire solo presso il domicilio del destinatario (casa di abitazione, ufficio, azienda), nei casi in cui lo stesso non e' presente. L'atto, infatti, puo' essere consegnato nelle mani di terzi, che possono essere: - persona di famiglia, purche' non minore di 14 anni o palesemente incapace; - gli addetti alla casa (o all'ufficio o azienda), purche' non minori di 14 anni o palesemente incapaci; - il portiere dello stabile; - i vicini di casa che accettino il ricevimento; In questi casi l'atto dev'essere consegnato -con la relata di notifica- in busta chiusa e sigillata, riportante solo il numero cronologico dell'atto stesso (non debbono esserci segni, dati od indicazioni che potrebbero indicarne il contenuto). Chi accetta l'atto deve sottoscrivere una ricevuta dichiarando a quale titolo lo riceve. Nei casi di consegna al portiere o al vicino di casa, il destinatario deve ricevere notizia della notifica tramite raccomandata a/r (regola non valida per le notifiche postali, vedi note). E' interessante al riguardo la sentenza della corte di Cassazione n.1258/2007, con la quale e' stato decretato che la notifica al portiere e' valida solo a condizione che l'ufficiale giudiziario dia atto non solo dell'assenza del destinatario ma anche delle vane ricerche delle altre persone abilitate a ricevere l'atto. La relata di notifica, in sostanza, deve attestare l'assenza del destinatario e di tali persone. Questa sentenza conferma inoltre l'orientamento di Cassazione secondo cui, nel caso di notifica al portiere o al vicino di casa, quindi in luoghi diversi da quelli ove il destinatario ha uno "stretto dominio" , sia necessario l'invio di un avviso per raccomandata a/r. La mancanza di tale invio costituisce un vizio tale da comportare la nullita' della notifica. Note importanti: -in caso di notifica postale le cose cambiano leggermente, nel senso che non occorre la seconda raccomandata se la prima e' stata consegnata nelle mani del portiere o del vicino di casa. La cosa, desumibile dalla legge sulle notifiche postali (890/82) e' stata confermata dall'ordinanza della Corte Costituzionale 131/2007, che ha sancito la diversita' della notifica tramite ufficiale giudiziario (piu' garantista per il contribuente) da quella postale. - In caso di lesione del diritto alla riservatezza (riguardo alle modalita' di notifica a persona diversa dal destinatario) non puo' essere messa in dubbio la validita' della notifica, ma semmai si potrebbero far valere, davanti al giudice civile, pretese risarcitorie per il pregiudizio all'immagine eventualmente subito. Il d.lgs.196/03 (legge sulla privacy) riconosce infatti la risarcibilita' sia del danno patrimoniale che quello non patrimoniale sofferto. NOTIFICA PER GIACENZA Se l'atto non puo' essere personalmente notificato ne' al debitore ne' a soggetti terzi, esso viene depositato nella casa comunale con affissione di un avviso di deposito nell'albo del comune di residenza e contestuale suo invio al debitore tramite raccomandata a/r, con invito al ritiro dell'atto. In questo caso la notifica si da' per avvenuta (perfezionata) il giorno successivo a quello dell'affissione all'albo comunale. Se invece l'addetto alla notifica accerta che il destinatario non ha piu' abitazione, ufficio o azienda nel comune di notifica e ne viene accertata l'"irreperibilita' assoluta", la procedura e' la stessa (escluso l'invio della raccomandata a/r), ma la notifica si da' per avvenuta l'ottavo giorno successivo a quello di affissione. Se viene utilizzato il servizio postale la cosa cambia un po', nel senso che in caso di mancata consegna l'atto viene depositato presso l'ufficio postale e al destinatario deve essere inviata una seconda raccomandata a/r (da parte delle poste) inerente la giacenza. In questo caso l'atto si da' per notificato decorsi 10 giorni senza ritiro da parte del destinatario (ritiro che potra' comunque avvenire nei sei mesi successivi, decorsi i quali l'atto torna al mittente). PERFEZIONAMENTO DELLA NOTIFICA E' importante sapere che la notifica si perfeziona: - per il mittente, ai fini dei calcoli relativi alla decadenza e alla prescrizione, nel momento in cui l'atto viene consegnato al messo notificatore o alle poste; - per il destinatario/debitore, ai fini del calcolo del termine utile per contestare o pagare, conta la data di ricezione (in sua mano o in quella di terzi abilitati) oppure la data in cui si compie la giacenza presso la casa comunale o l'ufficio postale, stante la corretta notifica dei relativi avvisi. Fonti: Codice procedura civile artt. dal 136 al 149 art.26 dpr 602/73 (notifica cartelle di pagamento) art.60 dpr 600/73 (notificazioni) legge 890/82 (notifiche postali), con modifiche apportate dalla legge 80/2005 sentenza Corte Costituzionale n.346/1998 (inerente il secondo avviso necessario per perfezionare la notifica per giacenza postale). A chi chiedere informazioni Per quanto riguarda strettamente la cartella (informazioni sulla notifica, su come pagare, sulla scadenza, sugli interessi, etc.etc.) e le eventuali procedure che seguono il mancato pagamento della stessa (fermo amministrativo dell'auto, ipoteca, etc.), le informazioni possono essere richieste direttamente al concessionario emittente. Si tenga presente, in merito, che l'agente della riscossione deve conservare le relate di notifica (dettagli sui tempi e modi di notifica della cartella) e le ricevute di ritorno per cinque anni, ed e' tenuto ad esibirle su richiesta del contribuente. Per quanto riguarda invece il tributo in se' e gli atti precedenti -pur se in taluni casi il concessionario potrebbe rivelarsi utile (se per esempio ci fa la cortesia di inviarci copia degli atti oppure ci informa sulle precedenti notifiche), l'organo a cui rivolgersi e' l'ente impositore specificato nella sezione "DETTAGLIO DEGLI ADDEBITI" (Il comune, l'agenzia delle entrate, etc.etc.). Ricordiamoci, infatti, che il concessionario e' un intermediario che si occupa esclusivamente della riscossione. Come pagare Se si accerta che le somme sono dovute il pagamento dev'essere effettuato entro 60 giorni dalla notifica, oppure a rate nel caso che vi sia un accordo in tal senso. Normalmente il pagamento e' eseguibile presso gli sportelli dell'agente della riscossione, tramite pagamento del bollettino postale allegato o presso la propria banca. La rateizzazione, richiedibile nei casi in cui il debitore possa dimostrare di essere in temporanea difficolta' finanziaria, deve essere esplicitamente richiesta all'ente impositore, che la concedera' valutando liberamente il caso. Non vi e', a tal proposito, alcun obbligo di legge. Le modalita' di rateizzazione dipendono da ciascun ente impositore, che decide in merito con apposite delibere e regolamenti. Ad oggi la legge (*) prevede la possibilita' di ottenere la rateizzazione del debito fino ad un massimo di 48 rate mensili sulle quali sono applicati gli interessi. Questo limite e' stato cosi' modificato dal recente decreto "milleproroghe" (d.l.248/07) e restera' tale solo se la disposizione non subira' ulteriori modifiche in sede di conversione in legge, ad oggi ancora in corso. I termini precedentemente validi erano: 60 rate massime oppure sospensione del pagamento per massimo un anno con successiva ripartizione dello stesso in massimo 48 rate mensili. Nel caso va presentata un'istanza in carta da bollo con allegata copia della cartella, esponendo le ragioni della temporanea difficolta' finanziarie. Per le rateazioni di cartelle di importo superiore a 50.000 euro occorre obbligatoriamente presentare anche una garanzia fidejussoria o un'iscrizione ipotecaria. Per i dettagli si veda l'art. di legge specificato nella nota sottostante. Alcuni enti locali potrebbero prevedere limiti diversi, anche inferiori, quindi e' bene informarsi direttamente. La richiesta dev'essere presentata tempestivamente e prima dell'inizio della procedura esecutiva (fermo amministrativo, pignoramento, etc.). Essa non sospende i termini normali di pagamento, quindi la tempestivita' della richiesta e' particolarmente importante per evitare di trovarsi troppo alle strette con i tempi, nell'impossibilita' poi di ottenere quanto chiesto. Se non viene pagata puntualmente la prima rata oppure, successivamente, due rate, il beneficio della rateazione decade automaticamente e si dovra' pagare l'intero debito in una sola soluzione. Se si vuole usufruire di questa possibilita' e' sempre bene verificare le condizioni previste dall'ente impositore, presentando l'istanza secondo le modalita' da questo previste, magari utilizzando moduli predisposti che potrebbero essere scaricabili anche via Internet. (*) Nota importante: il riferimento e' il d.p.r. 602/1973 (art.19 e 21) recentemente modificato sia dalla Finanziaria 2008 che dal decreto milleproroghe. Tale disposizione, benche' contenuta in una legge che disciplina le imposte sui redditi (irpef, ritenute alla fonte, etc.) e' stata estesa a tutte le riscossioni tramite ruolo disciplinate dal d.lgs.46/99 (si vedano gli articoli 7, 17 e 18 dello stesso), ovvero quelle relative alle entrate dello Stato in generale, alle entrate degli altri enti pubblici anche previdenziali e degli enti locali (regioni, province, comuni). Sono rateizzabili secondo questi principi quindi, le cartelle relative a multe, contributi inps, tarsu, tia, ici, tosap, etc.etc., tenendo presente che le regole specifiche sono comunque fissate dall'ente impositore, che decide se concedere la rateazione oppure no. Mancato pagamento: cosa succede? Se non si paga la cartella entro 60 giorni dalla sua notifica l'agente della riscossione puo' mettere in atto le procedure esecutive che ritiene piu' opportune al fine di riscuotere il dovuto. Si va dal fermo amministrativo dell'auto all'iscrizione di ipoteca sulla casa, fino ad arrivare all'espropriazione forzata (pignoramento e vendita coatta) dei ben immobili e mobili del debitore e dei suoi coobbligati. Possono essere pignorati anche i crediti presso terzi e le somme dovute da terzi in ambito lavorativo (nella misura massima di un quinto). L'ipoteca sugli immobili puo' essere iscritta -senza che siano previsti limiti minimi del debito- per un importo massimo pari al doppio del debito complessivo. Non vi sono particolari obblighi di preavviso, nemmeno se viene iscritta dopo un anno dalla notifica della cartella. Al debitore deve comunque pervenire una comunicazione di avvenuta iscrizione indicante tutti i dettagli utili all'individuazione del debito. Se il debitore ancora non paga si procede con l'espropriazione forzata. L'espropriazione forzata degli immobili (pignoramento e vendita coatta) puo' essere messa in atto solo per debiti complessivi superiori agli 8.000 euro. La preventiva iscrizione di ipoteca non e' obbligatoria a meno che le somme iscritte a ruolo siano inferiori al 5% del valore dell'immobile. In questi casi l'agente della riscossione deve prima iscrivere ipoteca e poi -decorsi sei mesi senza che sia avvenuto il pagamento- procedere all'espropriazione. Nel caso in cui si proceda dopo un anno dalla notifica della cartella occorrera' la notifica di un preavviso contenente l'intimazione a pagare entro 5 giorni. Per quanto riguarda il fermo dei beni mobili ed il pignoramento (di beni mobili e immobili nonche' dei crediti presso terzi e degli stipendi), si consiglia la lettura delle schede pratiche inserite tra i link. L'agente della riscossione puo' inoltre, quando lo ritenga opportuno, presentare istanza di fallimento nei confronti del debitore e dei suoi coobbligati o chiedere l'ammissione al passivo in una procedura fallimentare gia' avviata. Fonte: d.p.r. 602/73 art.49, 50, 76, 77, 86 e 87 e codice civile art. 2910 In caso di mancato pagamento della cartella scattano anche ulteriori addebiti (in parte specificati sulla cartella stessa) calcolati sul dovuto, ovvero compensi di riscossione aggiuntivi, interessi di mora calcolati giorno per giorno dalla data di notifica della cartella (fissati da decreti del Ministero delle Finanze ed attualmente all'8,40 annuale come da D.M. 28/7/2000), e ovviamente le spese inerenti le procedure di riscossione coattiva dette sopra, la cui quantificazione non puo' essere preventivata. Errori evidenti e cartelle "pazze": riesame e annullamento "amichevole" In tutti i casi in cui sulla cartella vi e' un errore palese, come l'errore di persona, l'evidente errore logico o di calcolo, doppia imposizione, tributo gia' pagato, mancata considerazione di diritti a riduzioni, etc., e' consigliabile tentare di farsi annullare o correggere la cartella (a seconda dei casi) rivolgendosi in modo "amichevole" direttamente all'ente creditore, senza procedere -almeno in prima fase- con la procedura di contestazione formale. Cio' tramite il cosiddetto istituto dell'AUTOTUTELA, una procedura stragiudiziale che viene messa in atto inviando all'ente creditore -per raccomandata a/r- una richiesta in carta semplice contenente gli estremi dell'atto e i motivi per i quali se ne chiede l'annullamento o la correzione, allegando la documentazione che dimostra l'errore. Attenzione, pero'. La procedura di autotutela non sospende automaticamente il termine per fare il ricorso giudiziale (presso il giudice di pace o la commissione provinciale tributaria, a seconda dei casi). E' quindi consigliabile agire tempestivamente e chiedere che tale sospensione venga concessa, ed in caso di risposta negativa stare molto attenti a non far decorrere i giorni utili (30, 40 o 60 a seconda dei casi). Dopo tale termine, infatti, il ricorso giudiziale non puo' essere piu' presentato. Tutti i dettagli sull'AUTOTUTELA possono essere approfonditi leggendo la scheda presente tra i link utili. Nota: Se si ottiene l'annullamento dopo aver pagato, il rimborso viene liquidato dal concessionario per conto dell'ente creditore. Cio' tramite presentazione presso gli sportelli dello stesso o con richiesta di bonifico da eseguire entro 10 giorni. Per i dettagli e' bene riferirsi al concessionario, che potrebbe prevedere modalita' di rimborso diverse (art.26 d.lgs.112/99 cosi' come modificato dal decreto fiscale collegato alla finanziaria 2008, d.l. 159/07 diventato legge 222/07). Ricorso formale (giudiziale) Una prima considerazione sui ricorsi riguarda le motivazioni utilizzabili. In generale la cartella esattoriale puo' essere contestata soltanto per vizi formali propri o di notifica, oppure per vizi di notifica dell'atto precedente. Se l'atto precedente risulta regolarmente notificato e non impugnato nei termini previsti, la cartella puo' essere impugnata SOLO per vizi propri (vedi anche Cassazione, sentenza 20751/06), e l'atto precedente rimane valido. Riguardo alle sanzioni amministrative (tipicamente le multe per violazione del codice della strada), e' interessante un principio piu' volte ribadito dalla Cassazione, secondo cui se il verbale (atto precedente la cartella) NON e' stato notificato regolarmente e quindi la cartella e' il PRIMO atto con il quale il debitore viene a conoscenza della pretesa, insieme ad essa e' contestabile anche il contenuto del verbale stesso, ovvero si possono utilizzare questioni di merito riguardo alla sanzione originaria "recuperando" cosi' il diritto alla difesa che non si e' potuto esercitare in precedenza (sentenze 9482/2003, 6119/2004, 15149/2005, 17445/2007). E' molto importante, volendo procedere in tal senso, fare indagini approfondite sulla notifica, soprattutto riguardo all'eventualita' che essa sia avvenuta per giacenza. I termini di ricorso cambiano a seconda del tributo oggetto della cartella. In caso di imposte dirette, tasse varie, tributi locali, etc, il termine di presentazione e' di 60 giorni e ci si deve rivolgere alla commissione provinciale tributaria (giudice tributario, vedi scheda tra i link) In caso di contributi previdenziali, il termine e' di 40 giorni e ci si deve rivolgere al giudice del lavoro. In caso di sanzioni amministrative (tipicamente le multe al codice della strada) il termine e' di 30 giorni e ci si puo' rivolgere al giudice di pace della zona ove e' avvenuta l'infrazione. Se la sanzione e' relativa a materie particolari (tutela del lavoro, di igiene sui luoghi di lavoro e di prevenzione degli infortuni sul lavoro,di previdenza e assistenza obbligatoria, urbanistica ed edilizia, di igiene degli alimenti e delle bevande, di societa' e di intermediari finanziari, etc,) oppure supera i 15.493,71 euro, ci si deve invece rivolgere al tribunale ordinario (Art.22 e 22bis legge 689/81). Come gia' detto la cartella deve riportare le modalita' di ricorso, pertanto il consiglio e' comunque quello di riferirsi a quanto indicato. Molte informazioni sul ricorso in commissione provinciale tributaria possono essere trovate nella scheda riportata tra i link. Quale prescrizione? Come gia' visto, la cartella esattoriale e' il mezzo con il quale i concessionari riscuotono, come intermediari, cifre relative a tasse, tributi, sanzioni etc. dovute allo Stato, ad enti pubblici, previdenziali, etc.etc. Per tale motivo non si puo' dire che esista un termine di prescrizione proprio della cartella. Esso c'e' ma e' diverso a seconda del tipo di tributo oggetto dell'iscrizione a ruolo e della riscossione. Il termine di prescrizione della cartella, quindi, segue quello del tributo riscosso. Esempi utili per il consumatore: - Multe al codice della strada e sanzioni amministrative in genere: il termine di prescrizione e' di cinque anni dalla data dell'infrazione. La corretta notifica del verbale (atto precedente la cartella) interrompe il termine facendolo ripartire, pertanto la prescrizione della cartella e' di cinque anni dalla notifica del verbale (codice della strada art.209 e legge 689/81 art.28); - Tributi locali (Ici, Tarsu, Tia, Tosap, Imposta comunale sulla pubblicita' e diritto pubbliche affissioni): cinque anni e' l'attuale termine -massimo di decadenza- che riguarda la prima notifica degli avvisi di accertamento, con emissione delle cartelle esattoriali nei successivi tre. Esso parte dalla fine dell'anno di riferimento (nuove disposizioni introdotte dalla Finanziaria 2007, si veda la scheda sottoriportata); - Bollo auto: il termine di prescrizione e' in pratica di quattro anni, perche' cade alla fine del terzo anno successivo a quello in cui doveva avvenire il versamento. - Canone RAI: la prescrizione e' quella ordinaria, 10 anni dalla scadenza. Per le attivita' di liquidazione, accertamento e controllo formale delle imposte dirette i termini di prescrizione per la notifica delle cartelle esattoriali sono specificate dall'art.25 del dpr 602/73, cosi' come modificato dalle leggi 156/2005 e 248/2006. Per tutti i dettagli si veda l'articolo stesso. Per approfondimenti sulla prescrizione si vedano queste schede: - LA PRESCRIZIONE: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=145347 - TRIBUTI LOCALI (ICI, TARSU, TOSAP): NUOVE REGOLE SUGLI ACCERTAMENTI, SULLA RISCOSSIONE COATTIVA E SUI RIMBORSI: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=200375 Normativa di riferimento - d.p.r.600/73 "Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi"; - d.p.r. 602/73 "Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito"; - d.p.r. 43/88 "Istituzione del Servizio di riscossione dei tributi e di altre entrate dello Stato e di altri enti pubblici", abrogato, ad eccezione degli articoli 58 e 59, dal d.lgs.112/99; - d.lgs.37/99 "Riordino della disciplina della riscossione mediante ruolo, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettere a) e c), della legge 28 settembre 1998, n. 337"; - d.lgs.46/99 "Riordino della disciplina della riscossione mediante ruolo"; - d.lgs.112/99 "Riordino del servizio nazionale della riscossione", abroga e sostituisce il d.p.r.43/88; - d.lgs.193/2001 "Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 26 febbraio 1999, n. 46, e 13 aprile 1999, n. 112, in materia di riordino della disciplina relativa alla riscossione"; - d.l.203/2005, convertito nella legge 248/2005, art.3 "Disposizioni in materia di servizio nazionale della riscossione", costitutivo della Riscossione Spa, poi Equitalia Spa; - d.l. 223/2006 convertito nella legge 248/06, il decreto Bersani introduttivo del nuovo modello di cartella esattoriale. LINK UTILI - Sito Equitalia, con elenco degli agenti della riscossione e loro recapiti: https://www.riscossionespa.it - scheda pratica AUTOTUTELA: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=172909 - Scheda pratica COMMISSIONI PROVINCIALI TRIBUTARIE: RICORSO: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40763 - Scheda pratica IL PIGNORAMENTO: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=141717 - Scheda pratica FERMO AMMINISTRATIVO: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=137077 (Rita Sabelli) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. 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