====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 08-01-2008 al 14-01-2008 n.03/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Legalizzazione cannabis? Facciamo come gli svizzeri... Quantomeno parliamone senza ideologie NOTIZIE - Italia. Federserd: problema "eroina killer" non e' disservizio, creare narcosale - Italia. Padova. E contro lo spaccio arrivano i cancelli di ferro - Italia. Radicali: il vero killer e' il proibizionismo, non l'eroina - Usa. Candidato presidenziale: la marijuana e' piu' innocua dell'alcol - Canada. Il premier chiede meno tolleranza per la marijuana - Italia. Torino. Audizione promotori petizione narcosala in commissione Sanita' del Comune - Italia. Mele (Udc/Misto) denuncia prostituta invitata a suo festino per estorsione - Iran. Impiccati tre trafficanti di droga - Gb. Brown vuole una legge piu' severa sulla marijuana - Italia. Torino. Svoltasi stamane audizione promotori petizione narcosala - Italia. La Cassazione ci ripensa: in carcere chi coltiva piantine di marijuana in casa propria - Canada. Spacciatore dovra' risarcire cliente per overdose - Spagna. L'ecstasy provoca una degenerazione neuronale come quella del Parkinson - Sudafrica. Processo al capo della Polizia - Olanda. Test antidroga agli studenti? - Vaticano. Manca un reato per la droga... - Usa. Hawaii. Aumento del consumo di marijuana tra i lavoratori - Gb. Da quando la sostanza e' stata declassificata aumento dei ricoveri per intossicazione da cannabis - Cina. Regista Yuan arrestato per droga - Sudafrica. Si dimette il presidente dell'Interpol - Gb. Blunkett difende la declassificazione della marijuana voluta nel 2004 - Canada. Sentenza contro limitazioni del Governo sulla marijuana terapeutica - Vaticano. Promotore giustizia: siamo zona franca per consumatori e spacciatori - Italia. Cappato: PD sia laico e lavori su nuova regolamentazione droghe - Usa. Virginia. Minatori abusano metadone per alleviare fatica - Italia. Mariuana.it: le motivazioni della sentenza di assoluzione - Italia. Roma. Scientology rimuove siringhe abbandonate - Usa. Vermont. Pubblica audizione al Senato sulla decriminalizzazione della marijuana ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 117 arresti - 333,991 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 188,902 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 145,089 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 78 giorni di detenzione ARTICOLI 08-01-2008 Legalizzazione cannabis? Facciamo come gli svizzeri... Quantomeno parliamone senza ideologie I quattordici esperti della Commissione federale elvetica sulle questioni droga, hanno raccomandato di non punire piu' i consumatori di spinelli, perche' successi fino ad oggi non ci sono stati mentre, come per alcool e tabacco, se ne potrebbero ottenere con una regolamentazione (1). Un esempio, a nostro avviso, di come andrebbe affrontato il problema, cioe' scevri di preconcetti che portano a bendarsi gli occhi ed a valutare il fenomeno solo come funzionale ad una propria impostazione ideologica: i giovani si fanno gli spinelli anche se la proibizione e' palese e piu' si proibisce piu' aumentano i consumi, quindi vuol dire che i messaggi trasmessi fino ad oggi non erano efficaci. Si impone, quindi, quantomeno il tentativo di modificare la politica perseguita fino ad oggi e poi, sempre con serenita' razionale, valutarne gli effetti rispetto alla situazione precedente. Un discorso che potrebbe non fare un grinza ma che, trasportato nel nostro quotidiano istituzionale, non solo deve confrontarsi con gli ostracismi ideologici, ma essenzialmente con gli equilibri di potere dell'attuale maggioranza di governo. Equilibri per i quali siamo al paradosso: la legge voluta dal Governo Berlusconi e fortemente osteggiata dall'opposizione dell'epoca, quando quest'ultima e' diventata maggioranza e' stata la principale responsabile dell'attuazione di questa legge, lasciando alle dichiarazioni delle feste di partito la propria volonta' di modificarla. Purtroppo (per lui) il maggiore responsabile di questa situazione e' il ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, che sta passando nella storia di questo Paese come colui che preannuncia sempre una proposta di riforma del Governo, con l'unica funzione di ritardare il confronto su quelle gia' depositate. Ci auguriamo che cio' che accade a Berna possa servire da lezione e da stimolo, quatomeno per cominciare a parlare di riforma li' dove la stessa deve essere messa in atto, il Parlamento. Il prezzo che stiamo continuando a pagare per questo immobilismo e' altissimo: forze di polizia che corrono dietro a giovani che si fanno spinelli invece di potersi dedicare piu' intensamente contro i narcotrafficanti; delinquenti che immettono su un mercato sostanze per loro piu' lucrative possibili che, come sta accadendo questi giorni a Roma, Firenze e Torino, fanno schizzare in alto il numero di morti per eroina tagliata in modo letale per gli assuntori. Continuiamo a farci male? (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17459 Vincenzo Donvito -------------------------------------- NOTIZIE 08-01-2008 Italia. Federserd: problema "eroina killer" non e' disservizio, creare narcosale I recenti decessi per overdose da eroina 'hanno ragioni plurime e non possono essere commentati con false affermazioni su specifiche insufficienze dei Servizi per le tossicodipendenze o evocando improbabili epidemie': cosi' Federserd, la federazione nazionale dei Sert, interviene nel dibattito sull'eroina killer che durante le feste ha funestato soprattutto la capitale. 'Quello che e' vero -afferma il presidente nazionale di Federserd, Alfio Lucchini, insieme al responsabile del Lazio Claudio Leonardi- e' la constatazione dell'impotenza delle istituzioni e della politica'. Secondo l'organizzazione ognuno deve fare la sua parte, ma in modo coordinato: 'la salute pubblica garantisca servizi reali sia ambulatoriali sia residenziali, i servizi sociali attuino i piani di zona e utilizzino i fondi che la riforma sociale del 2000 ha assegnato ai Comuni anche per prevenire i fenomeni di abuso e dipendenza'. Federserd invita poi a 'non pensare sempre a quello che non c'e'' e cita le narcosale, strutture che 'opportunamente attrezzate e organizzate con personale adeguatamente formato possono offrire un ottimo sostegno alla riduzione del danno' ma che 'ora non ci sono e la cui attuazione non risolvera' i problemi relativi alla terapia dei tossicodipendenti che si fa nei Sert'. 08-01-2008 Italia. Padova. E contro lo spaccio arrivano i cancelli di ferro Nuove misure di sicurezza contro lo spaccio di droga nell'area del quartiere di via Anelli, dove oltre un anno fa l'amministrazione comunale aveva fatto erigere un muro antispaccio e successivamente ha completato lo sgombero delle sei palazzine del complesso Serenissima, nei cui appartamenti vivevano soprattutto immigrati extracomunitari. Alle spalle del centro commerciale 'Giotto' sono stati montati infatti due cancelli in acciaio che, una volta in funzione, limiteranno l'accesso nella strada privata che porta al parcheggio, noto alle cronache per essere diventato nuovo centro di spaccio di droga. 'Siamo soddisfatti per questa iniziativa -commenta Paolo Manfrin, portavoce del comitato di cittadini del quartiere- adesso ci attendiamo che venga chiusa un'altra strada, la vicina via Manara, dove due palazzine stanno manifestando gli stessi sintomi di degrado che porto' alla decisione di sgomberare il complesso Serenissima'. Sul futuro urbanistico delle sei palazzine di via Anelli, svuotate completamente ormai da sei mesi, la sorte non e' ancora decisa. Dal Comune si fa sapere che la decisione se espropriare i proprietari ed abbatterle o procedere ad un progetto di riqualificazione, ancora lontano dall'essere attuativo, verra' presa non prima del 2009. 08-01-2008 Italia. Radicali: il vero killer e' il proibizionismo, non l'eroina Di fronte all'ennesima escalation di morti per overdose, 'ci si deve chiedere se il vero killer e' l'eroina o il contesto proibizionista in cui decine di migliaia di persone, in Italia, sono costrette a procurarsi e ad assumere sostanze ogni giorno, tutti i giorni dell'anno'. E' quanto denunciano i radicali Domenico Massano e Giulio Manfredi. Secondo i due esponenti politici occorre maggiore impegno nella realizzazione di servizi che possano ridurre il rischio del verificarsi di questi decessi, a cominciare dalle narcosale, che sono 'deputate proprio alla tutela della vita del tossicodipendente'. Un servizio attivo da anni in molti Paesi europei, sottolineano, e che ha contribuito in modo significativo alla riduzione delle morti per overdose e delle malattie infettive. La narcosala, sottolineano Manfredi e Massano, diversamente dalla somministrazione controllata di eroina, e' un servizio attivabile anche con l'attuale normativa, che ha gia' consentito altri dispositivi di riduzione del danno come, ad esempio, gli scambiasiringhe, che all'inizio posero gli stessi problemi di compatibilita' giuridica ora avanzati per le narcosale. E comunque, secondo i due esponenti radicali e' auspicabile che si cominci a discutere seriamente in Italia anche dei risultati della somministrazione controllata di eroina, attuata gia' in Svizzera, Olanda e Germania. 'Il ministro della salute Livia Turco ha utilizzato in modo improprio e strumentale la somministrazione controllata per contrapporla alla narcosala. La sua malafede e' testimoniata dal fatto che, dopo aver risposto ad horas al sindaco di Torino Chiamparino, si e' ben guardata dallo scrivere una lettera anche ai suoi colleghi svizzero, olandese e tedesco per acquisire documentazione sulle rispettive sperimentazioni'. 09-01-2008 Usa. Candidato presidenziale: la marijuana e' piu' innocua dell'alcol L'ex senatore dell'Alaska Mike Gravel, durante la campagna elettorale per le primarie presidenziali per il partito democratico, ha dichiarato che "la guerra alle droghe e' fallita". Nel suo intervento alla Phillips Exeter Academy rivolgendosi agli studenti ha dichiarato: "Sono sicuro che vi siete ubriacati con l'alcol, ma e' molto piu' innocuo consumare la marijuana. Con lo Scotch o il gin si perde piu' rapidamente la lucidita' che fumando la marijuana". Il senatore ha poi aggiunto che l'abuso delle droghe e' un problema di salute pubblica, non criminale, auspicando la regolamentazione delle droghe non il proibizionismo. La scorsa primavera, Gravel dichiaro' di essere in favore della decriminalizzazione della marijuana. 09-01-2008 Canada. Il premier chiede meno tolleranza per la marijuana A seguito dell'omicidio di sei persone legate al mondo della droga, il primo ministro chiede che il Paese riveda l'immagine che ha sulla coltivazione della marijuana. Intervistato dal Wall Street Journal, il conservatore Stephen Harper ha dichiarato: "In Canada la societa' ha un'idea romantica del consumo delle droghe, mentre dovrebbero esserci piu' fondi per le forze dell'ordine e sentenze minime per coloro che coltivino la marijuana". I canadesi consumano piu' marijuana degli europei, asiatici o latino americani, e da un recente sondaggio e' risultato che piu' della meta' vorrebbe che fosse legalizzata. 09-01-2008 Italia. Torino. Audizione promotori petizione narcosala in commissione Sanita' del Comune Domani, giovedì 10 gennaio, alle ore 11:00, i promotori della petizione per l’istituzione di una narcosala a Torino (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta – Alessandro Orsi/Malega 9 – Franco Cantù/Forum Droghe) saranno auditi dalla Commissione Sanità del Comune di Torino, ai sensi dello Statuto Comunale. L’audizione avrà luogo presso la Sala Carpanini (Municipio di Torino, via Milano n. 1, piano terra). L’audizione è aperta al pubblico e alla stampa. I promotori della petizione hanno dichiarato: “Si conclude domani un percorso da noi iniziato sei mesi fa, contrassegnato da varie tappe: la proiezione del documentario “La stanza dei figli” e la conseguente presa di coscienza che era necessario fare qualcosa, qui ed ora; l’unione di tre associazioni, molto diverse fra loro, sull’obiettivo condiviso; gli incontri di formazione e approfondimento, con la partecipazione di decine di persone; i tavoli di raccolta firme, dove abbiamo constatato che l’esigenza dell’istituzione della narcosala era condivisa da cittadini di qualsiasi età ed estrazione sociale; la consegna, a fine ottobre, di un migliaio di firme di cittadini torinesi; il “diritto di tribuna”, a dicembre. Domani, l’ultimo atto, il più importante, il confronto diretto con i consiglieri comunali che seguono le politiche socio-sanitarie della città. Cercheremo di fornire, come sempre, il frutto della riflessione e dell’esperienza di quindici anni di politiche di riduzione del danno a Torino, in Italia, nel mondo (dove attualmente sono funzionanti 72 narcosale). Siamo soddisfatti di aver compiuto tutto il percorso prima che il Consiglio Comunale (la prima seduta del nuovo anno si terrà lunedì 14) affronti la discussione e il voto della mozione “Grimaldi e altri”, che prevede l’istituzione della narcosala. Ci auguriamo che il sindaco Chiamparino e i consiglieri decidano secondo scienza e coscienza e non secondo logiche partitiche del tutto estranee sia alla richiesta dei mille cittadini torinesi che rappresentiamo sia, soprattutto, ai bisogni dei cittadini tossicodipendenti più emarginati e senza voce; perchè i sommersi devono essere salvati.”. Per approfondimenti: http://www.associazioneaglietta.it/narcosala.html http://lastanzadeifigli.it http://www.fuoriluogo.it/home/archivio/biblioteca/dossier/stanze_del_consumo_fl_1207.pdf 10-01-2008 Italia. Mele (Udc/Misto) denuncia prostituta invitata a suo festino per estorsione Il festino a luci rosse costato le dimissioni a Cosimo Mele dall'Udc ed il confluimento nel Gruppo Misto della Camera si arricchisce di un nuovo capitolo. Secondo una denuncia del deputato, Francesca Zenobi, una delle due partecipanti alla serata hard in un albergo romano, avrebbe tentato, in concorso con il suo ex legale, di estorcere danaro, 100 mila euro, a Mele o, in subordine, un contratto di un anno del valore di 90 mila euro in Rai o Mediaset per modificare il suo racconto sui fatti avvenuti la sera del 27 luglio scorso. La denuncia, presentata ai carabinieri della compagnia Cassia, ha determinato l'iscrizione nel registro degli indagati della Zenobi, la stessa che avverti' un malore durante il festino a base di coca e sesso, e per il suo ex avvocato, Emanuele Antonaci. Perquisizioni sarebbero state compiute nei giorni scorsi nelle abitazione dei due indagati e nello studio di Antonaci. Secondo quanto riportato nell'atto finito al vaglio del pubblico ministero Pietro Pollidori, i due, pochi giorni prima del deposito della denuncia contro Mele per cessione di droga e per omissione di soccorso, si sarebbero rivolti al legale di quest'ultimo facendo capire che poteva essere ridimensionata la versione della Zenobi sul quantitativo di droga introdotto e consumato nella camera dell'hotel Flora in via Veneto. Non, quindi, 13-14 grammi come detto in un primo momento, ma un quantitativo di gran lunga inferiore. I colloqui sarebbero stati registrati e depositati insieme con la denuncia fatta ai carabinieri. 'Non escludo -ha commentato ironicamente l'attuale legale della Zenobi, Roberto Ruggiero- che nell'ansia di imporre la 'sua verita' il deputato abbia perfino presentato una querela per violenza carnale da parte della mia assistita'. Mentre il parlamentare Pd Enrico Lusetti auspica che l'ufficio legale della Rai 'annunci un'azione giuridica per diffamazione contro Francesca Zenobi e il suo avvocato a seguito della denuncia presentata dall'onorevole Mele', la vicenda e' dunque destinata ad riservare ulteriori colpi di scena. La stessa dichiarazione dell'avvocato Ruggiero lascia presagire che sulle accuse alla sua cliente dara' battaglia. Sul fronte delle indagini avviate in seguito al malore della Zenobi, e per il quale Mele e' stato indagato anche per omissione di soccorso, c'e' stata recentemente una perizia dalla quale e' emersa la presenza di tracce su due card utilizzate per preparare strisce di cocaina da sniffare: si tratta di su una scheda telefonica e della card che apre la stanza di albergo teatro del festino a luci rosse. 10-01-2008 Iran. Impiccati tre trafficanti di droga Tre trafficanti di droga, trovati in possesso di 177 kg di hashish e sette chili di eroina, sono stati a impiccati ieri nella citta' di Birdjand (est), secondo quanto riferiscono oggi i giornali. Sale cosi' a 23 il numero complessivo delle impiccagioni registratesi in Iran dall'inizio dell'anno, stando a un computo tenuto dall'agenzia Afp sulla base di informazioni di stampa e di testimonianze. 10-01-2008 Gb. Brown vuole una legge piu' severa sulla marijuana Il Times riporta che probabilmente entro la primavera la cannabis sara' riclassificata in Classe B. Gordon Brown e Jacqui Smith (Home Secretary) sono decisi a riclassificarla, non prima di avere letto il parere dell'Advisory Council on the Misuse on Drugs. Rapporto che il Consiglio rilascera' entro pochi mesi. Riclassificare la sostanza in Classe B significa che il possesso potra' condurre a cinque anni di prigione e ad una multa (salata), invece delle attuali multa e confisca. Per la cessione saranno previsti 14 anni di detenzione e una multa. Il Consiglio, che respinse nel 2006 il tentativo di riclassificazione, dovra' tenere conto dell'aspetto sociale cosi' come delle nuove ricerche mediche sugli effetti della sostanza. Per la Smith e' importante che il Consiglio riconosca che la riclassificazione effettuata nel 2004 ha dato un'opinione errata alla nazione, inviando il messaggio che fosse legale e innocua. Nella lettera inviata dalla Smith a Sir Michael Rawlins, presidente del Consiglio, si legge: "Anche se le statistiche riportano una caduta del consumo della cannabis, c'e' una preoccupazione per gli effetti che essa ha sulla psiche. C'e' preoccupazione soprattutto per quanto riguarda la cannabis di qualita' piu' potente. Ci sono studi neozelandesi e olandesi che rivelano la connessione tra la sostanza e il sorgere di problemi mentali". Subito dopo la sua nomina, il primo ministro Gordon Brown espresse il desiderio di rivedere la legge voluta dal suo predecessore. 10-01-2008 Italia. Torino. Svoltasi stamane audizione promotori petizione narcosala Questa mattina i promotori della petizione per l’istituzione di una narcosala a Torino (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta – Alessandro Orsi/Malega 9 – Franco Cantù/Forum Droghe) sono stati auditi dalla IV Commissione (Sanità e Servizi sociali), ai sensi dello Statuto Comunale. Ha introdotto l’audizione la Presidente della IV Commissione, Maria Teresa Silvestrini (Rifondazione Comunista). Ha poi preso la parola Franco Cantù: “Sono un operatore di strada dei servizi per le tossicodipendenze dell’ASL 4 di Torino; faccio parte del Coordinamento degli operatori dei Servizi a bassa soglia del Piemonte (Cobs). Mentre parlo, potete vedere proiettate foto relative a scene di consumo di droghe in vari luoghi della città di Torino. Volevo, innanzitutto, richiamare la vostra attenzione sulla “politica dei quattro pilastri” adottata dall’Unione Europea in tema di tossicodipendenze: prevenzione; lotta al narcotraffico; cura e trattamento; riduzione del danno (RD). La somministrazione controllata di eroina rientra nel pilastro “cura e trattamento”; la narcosala rientra nel pilastro “riduzione del danno”. A Torino, i primi servizi di RD risalgono al 1995. I dati dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione Piemonte ci dicono che fra il 2004 e il 2007 il numero dei consumatori di sostanze stupefacenti è rimasto costante ma è aumentato considerevolmente il numero delle singole iniezioni poiché è aumentato in maniera esponenziale il numero dei consumatori di cocaina per via iniettiva (l’uso compulsivo di questa sostanza può portare il consumatore a “farsi” 20 iniezioni al giorno). Le infezioni da HIV sono in diminuzione; sono in aumento le malattie trasmesse tramite rapporti sessuali.”. Alessandro Orsi ha proiettato uno spezzone del documentario sulle narcosale “La stanza dei figli”, prodotto da Malega 9, per illustrare visivamente i quattro obiettivi che una “stanza del consumo” di prefigge: vita (scongiurare overdose); salute (scongiurare sieroconversioni e infezioni); smaltimento siringhe (evitando la loro dispersione nell’ambiente); aggancio (per togliere il consumatore dalla clandestinità ed avviarlo al recupero). “Al partito trasversale dei detrattori –ha proseguito Orsi– voglio ricordare due cose: quanto è avvenuto in Spagna, dove tutte le forze politiche hanno convenuto sull’utilità della narcosala; la distinzione fra la narcosala (servizio a bassa soglia, rivolto a tutti i consumatori) e la somministrazione controllata di eroina (servizio ad alta soglia, rivolto a una parte selezionata dei consumatori). Orsi ha concluso citando il recente servizio di “Studio Aperto”, a cura di Angelo Macchiavello, sulla narcosala di Ginevra: gli abitanti del quartiere, prima contrari, ora sono i primi sostenitori della narcosala. Domenico Massano ha ricordato che l’iniziativa della petizione è nata dall’incontro di tre associazioni molto diverse fra loro. Ha ricordato poi le 1.000 firme raccolte, fra le quali quelle di Leopoldo Grosso (consulente del Ministero Solidarietà Sociale), Gianni Vattimo, Bianca Guidetti Serra, Don Andrea Gallo, la LILA (Lega Italiana Lotta Aids), il CNCA del Piemonte, il Cobs. Massano ha poi precisato che l’art. 79 del DPR 309/90 persegue il favoreggiamento dello spaccio; la narcosala è un servizio sociosanitario di riduzione del danno, che intende garantire il diritto costituzionale alla salute; cosa c’entra con l’art. 79? Anche il richiamo al rispetto delle convenzioni internazionali sulle droghe è ultroneo; nessuno degli Stati che hanno introdotto le narcosale ha infranto tali convenzioni. Durante i lavori della Conferenza Latina sulla Riduzione del Danno, lo scorso dicembre, a Milano, ben 350 operatori di vari Paesi si sono espressi a favore dell’iniziativa per una narcosala a Torino. Nella stessa occasione, Francesco Maisto (procuratore generale di Milano) ha testualmente affermato: “Sono stupefatto di ascoltare divieti pregiuziali alle narcosale”. Il servizio della narcosala si inserisce anche senza problemi nel quadro sanitario previsto dal recente Piano Sanitario Regionale del Piemonte. La narcosala non è la soluzione ma è la parte della risposta ai bisogni dei cittadini tossicodipendenti più emarginati, a persone concrete che non possono essere sepolte sotto un campo da golf (quello che, pare, sarà impiantato a Parco Stura). Massano ha così concluso il suo intervento: “chiediamo che Torino si attivi, entro sei mesi dalla discussione in commissione consigliare della presente petizione, per la sperimentazione di almeno una sala del consumo ed in questa prospettiva proponiamo di: • istituire una commissione tecnica per la stesura del protocollo di sperimentazione, sotto l’egida dell’Assessorato regionale alla sanità, in collaborazione con il Comune; • attivare contestualmente una commissione di informazione e comunicazione con la cittadinanza, sotto l’egida del sindaco di Torino; • organizzare per i Consiglieri, gli Assessori ed il Sindaco un viaggio di studio presso la narcosala di Ginevra e visite presso i servizi di riduzione del danno attivi a Torino, per conoscere e valutare in prima persona sia una sala del consumo sia la situazione reale con cui consumatori ed operatori si confrontano quotidianamente a Torino.”. Sono poi intervenuti alcuni consiglieri comunali: Marco Grimaldi (Sinistra Democratica): “Ringrazio i promotori della petizione. Io e gli altri consiglieri firmatari della mozione da me presentata abbiamo cercato di recepire le loro proposte. Dobbiamo occuparci dei cittadini sommersi che, in mancanza di serie politiche di RD, muoiono o, comunque, continuano a non essere intercettati dai servizi sanitari. Non ci sono argomenti barattabili e non si può far confusione fra narcosale e somministrazione controllata di eroina. Terry Silvestrini (Rif. Comunista): “Ricordo che in Piemonte le politiche di riduzione del danno sono andate avanti, per un decennio, con governi regionali di centro-destra e con due Assessori alla Sanità espressi da Alleanza Nazionale. Tali politiche devono ora fare un salto di qualità. L’elemento che urta le sensibilità di molti è che le narcosale includono il consumo di droghe, che finora avviene “fuori”, lontano, altrove. Ma senza questa inclusione, non c’è aggancio, non c’è possibilità di recupero.”. Domenica Genisio (Partito Democratico): “Ho preso atto delle dichiarazioni dei promotori; mi riserbo di approfondire”. Gian Luigi Bonino (Socialisti): “Ringrazio anch’io i promotori della petizione perché hanno arricchito il dibattito. Purtroppo, la narcosala è un tabù, soprattutto per il Partito Democratico, che deve ancora risolvere molti problemi al suo interno. Serve una politica non repressiva, che agganci i consumatori. Far mancare il numero legale in consiglio comunale è stata un’offesa all’istituzione. Mi auguro che lunedì, finalmente, si voti; comunque, noi andremo avanti”. Stefano Gallo (vice-presidente Commissione, Partito Democratico) chiede se esistono dati sulla percentuale di utenti delle narcosale che sono avviati ai servizi. Domenico Massano ha risposto citando i seguenti dati: A Sydney, il 15% dei clienti (577 persone) in 18 mesi è stato inviato a diversi servizi, in totale 1.385 invii. Tra questi il 43% riguarda servizi per il trattamento terapeutico, buprenorfina (13%), disintossicazione (10%), metadone protratto (9%). Il 23% degli invii riguarda visite mediche e il 16% assistenza sociale. Uno studio tedesco del 2003 informava il 54% degli utenti era stato inviato a un servizio per le dipendenze. A Ginevra, in sei mesi, su 736 utenti vi sono stati 276 invii, oltre a 56 altri invii a medici specializzati. Alla DAVE di Madrid, il 9% degli utenti è stato inviato o accompagnato ad altri servizi. Per gran parte dell’audizione sono stati presenti, senza intervenire, Marco Borgione (Assessore alla Famiglia, Salute e Politiche Sociali – Partito Democratico) e i consiglieri comunali: Cristiano Bussola (Forza Italia); Antonello Angeleri (UDC); Mario Carossa (Lega Nord); Giuseppe Lonero (La Destra); Giuseppe Sbriglio e Giuliana Tedesco (Partito Democratico). Per approfondimenti: http://www.associazioneaglietta.it/narcosala.html http://lastanzadeifigli.it http://www.fuoriluogo.it/home/archivio/biblioteca/dossier/stanze_del_consumo_fl_1207.pdf 10-01-2008 Italia. La Cassazione ci ripensa: in carcere chi coltiva piantine di marijuana in casa propria Sulla canapa indiana la Cassazione fa indietro tutta e rinnega le aperture sulla non punibilita' delle piccole coltivazioni domestiche pronunciate nei mesi scorsi, anche se seguite da un intervento 'restrittivo' del Primo presidente di Piazza Cavour Vincenzo Carbone. La Suprema Corte, con la sentenza 871 depositata oggi dalla Quarta sezione, ha confermato la colpevolezza (l'entita' della pena non e' riportata) per la coltivazione di otto piantine di cannabis di Lucia C., una donna messinese di 43 anni che le teneva sul balcone di casa. Senza successo il suo legale -contro la condanna emessa dalla Corte d'Appello di Messina nel 2004- ha fatto ricorso agli 'ermellini' chiedendo l'assoluzione in considerazione dell'esiguita' del numero delle piantine e dell'uso personale al quale erano destinate. Ma i supremi giudici hanno risposto che costituisce fatto 'criminoso' ogni qualvolta 'venga coltivata anche una sola piantina vitale ed idonea a produrre sostanza stupefacente'. Lo scorso maggio, invece, la Sesta sezione -sentenza 17983 aderente ad un orientamento espresso da questa stessa sezione sin dal 1994- aveva affermato che non e' reato coltivare nel giardino di casa qualche piantina di canapa perche' cio' 'equivale alla detenzione per uso personale' depenalizzata dal referendum. Cosi' veniva assolto un ragazzo romano che coltivava cinque piante di 'maria' nel giardino. Nemmeno tre mesi fa, alla fine di ottobre, sempre la Sesta sezione -sentenza 40362- aveva confermato l'assoluzione di un uomo di Genova che coltivava piantine nella vasca da bagno per venderle in vasetti ornamentali. Il via libera alla coltivazione a scopo decorativo, anche se ammessa solo per 'piantagioni' in piccola scala, aveva suscitato polemiche tanto che il primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone, in un comunicato, aveva puntualizzato: 'La coltivazione domestica di piante di canapa indiana e' legittima solo quando siano specificamente provate in fatto la irrilevante quantita' e l'assenza di destinazione all'uso di terzi'. Adesso l'orientamento permissivo della Sesta sembra passato di moda. Quel che e' certo e' che per i giudici della Quarta sezione la 'liceita' della coltivazione delle droghe' non e' ammessa da alcuna legge - ne' dalla normativa riscritta nel '93 dopo il referendum, ne' tanto meno dalla recente legge 'Fini-Giovanardi' -'in nessun modo'. A questo punto non e' da escludere che la questione sulla punibilita' o meno delle piccole coltivazioni finisca all' attenzione delle Sezioni Unite della Cassazione che risolvono i punti di vista contrastanti affermati dalle singole sezioni. Soddisfazione per il pronunciamento della Corte di Cassazione e' stata espressa questa sera da Giovanni Serpelloni, direttore del dipartimento delle dipendenze dell'ULSS 20 di Verona e direttore del Programma Regionale sulle Dipendenze del Veneto. Secondo il medico, 'la sentenza porta chiarezza in un contesto troppo spesso popolato di sofismi e distinguo, che fanno perdere di vista il comune obiettivo della prevenzione e della lotta alla droga in ogni sua forma. Se vogliamo rendere efficaci i programmi di prevenzione destinati in particolare ai giovani - spiega Serpelloni - dobbiamo innanzitutto mandare loro messaggi chiari: non esistono droghe pesanti e droghe leggere, perche' tutte le droghe danneggiano il cervello'. Per il medico la disquisizione sul poter o meno coltivare una quantita' limitata di piante di cannabis nelle abitazioni private per uso ornamentale 'era un vero e proprio affronto all'intelligenza del popolo italiano e un pericoloso rinforzo dei fattori di rischio che portano i giovani al primo consumo e poi alla dipendenza dalle droghe'. 11-01-2008 Canada. Spacciatore dovra' risarcire cliente per overdose Una ragazza canadese finita in overdose ha fatto causa allo spacciatore e ha vinto: Sandra Bergen, 23 anni, di Biggar nel Saskatchewan, era andata in coma per undici oggi per una dose eccessiva di metanfetamina. Un giudice di un tribunale civile le ha dato ragione. La causa e' partita nel 2005: la ragazza e la sua famiglia avevano denunciato Clinton Davis, il pusher, attribuendogli tra l'altro i guai di salute che Sandra aveva sofferto dopo essere riemersa dal coma. La overdose risaliva all'anno prima: nell'azione legale Davis e' accusato di aver venduto una droga che crea un forte dipendenza 'non solo per fare soldi, ma anche per infliggere intenzionalmente danni fisici e mentali a Sandra'. Il giudice ha accolto la tesi della donna che ha chiesto 50 mila dollari di danni per le spese mediche e legali sostenute. E' stata fissata un'udienza per decidere quanto verra' risarcita. 11-01-2008 Spagna. L'ecstasy provoca una degenerazione neuronale come quella del Parkinson Le conseguenze neurodegenerative causate dall'ecstasy sono simili a quelle che provocano il Parkinson, l'Huntington o l'ischemia cerebrale. Lo dimostra un gruppo di ricercatori dell'Instituto Cajal del Consiglio superiore di ricerche scientifiche CSIC di Madrid, diretto da Rosario Moratalla. I risultati della sperimentazione, condotta sui topi, sono pubblicati nella rivista Synapse. In pratica, un robusto consumo di MDMA o ecstasy comporta gli stessi meccanismi di degenerazione neuronale delle malattie neurodegenerative piu' frequenti. Dall'esperimento si evince che l'ecstasy e' una sostanza neurotossica, che incide in modo particolare nei neurotrasmettitori di dopamina implicati nei processi di percezione sensoriale e motoria. La neurotossicita' dell'ecstasy dimostrata da questo studio s'aggiunge agli altri effetti perversi legati alla sua assunzione -e gia' noti-, come ansia, crisi di panico, stati psicotici, aumento della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e della temperatura corporea. Secondo i dati riportati nell'ultimo Osservatorio Europeo su droghe e tossicodipendenza, relativo al 2007, sarebbero 9,5 milioni gli europei che hanno sperimentato l'ecstasy almeno una volta nella loro vita (e' il 3% della popolazione dell'Unione Europea). In Spagna la quota sale al 4,4%, ed e' percio' superiore alla media Ue, inferiore pero' a Gran Bretagna (7,2%) e Repubblica Ceca (7,1%). 11-01-2008 Sudafrica. Processo al capo della Polizia La Procura generale sudafricana processera' il Capo della polizia e presidente dell'Interpol Jackie Selebi per corruzione e intralcio alla giustizia: lo riferisce l'Associazione della stampa sudafricana, citando alcuni documenti processuali. Lo scorso settembre, la procura aveva emesso e poi ritirato un mandato di arresto contro il capo della polizia per i suoi legami con il trafficante di droga Glenn Agliotti. Secondo l'accusa, Selebi avrebbe ricevuto tangenti da Agliotti, finito sotto inchiesta lo scorso anno per l'omicidio del magnate del settore minerario Brett Kebble. 11-01-2008 Olanda. Test antidroga agli studenti? Test agli studenti nelle scuole medie superiori per verificare se fanno uso di droga: la proposta e' stata avanzata a Rotterdam, in Olanda, dopo che controlli a campione hanno scoperto tracce di cocaina, marijuana ma anche eroina nelle scuole della citta'. L'idea e' di un consigliere comunale, Leonard Geluk, in seguito ai risultati di alcuni test saltuari effettuati in dodici scuole. Il programma per rilevare la presenza di sostanze stupefacenti, spiegano i media olandesi, prevedeva l'uso di uno spray che scopre la droga, in genere usato dai doganieri. In sei scuole e' stata rilevata la presenza di cocaina, in dieci anche di marijuana ed una scuola e' risultata positiva all'eroina. Geluk ha giudicato scioccanti i risultati del test e ha quindi chiesto di sottoporre tutti gli studenti sospetti ad una sorta di antidoping. Dopo la proposta, il ministro olandese della giustizia Ernst Hirsch Ballin ha inviato una lettera al Parlamento mettendo in dubbio la legalita' dei test. 11-01-2008 Vaticano. Manca un reato per la droga... Il codice penale in vigore in Vaticano, il codice Zanardelli risalente al 1884, non contempla come reato la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Quindi per condannare una persona accusata di questo delitto il Tribunale vaticano ha dovuto usare un vero 'escamotage' giudiziario. 'Quest'anno abbiamo avuto un caso di spaccio e di uso di sostanze stupefacenti - riferisce, in un'intervista all'Osservatore Romano, il promotore di giustizia Nicola Picardi, alla vigilia della sua relazione per l'apertura del nuovo anno giudiziario -. Non avevamo la legge che sancisse in qualche modo questo grave reato. Il promotore di giustizia si e' avvalso dell'art. 23 della legge fondamentale, la legge n. 2 sulle fonti, la quale dice che se non risultano norme penali applicabili e se manca una legge speciale, ma esiste un fatto che offende i principi della religione, della morale, dell'ordine pubblico, della sicurezza delle persone, il giudice puo' applicare una pena con ammenda o l'arresto'. Picardi, la cui funzione e' omologa a quella del procuratore generale nel sistema italiano, spiega che 'questo articolo 23 non era mai stato applicato. Si e' stabilito che l'interpretazione da parte del giudice costituisce un elemento portante del sistema penale e quindi il principio di legalita' va visto anche alla luce dell'interpretazione giudiziaria'. 'La nostra fu una sentenza importante, che risale al 6 ottobre 2007'. 'Fra l'altro il tribunale ha evitato che si creasse una carenza legislativa che poteva far diventare il territorio vaticano una zona franca, proprio in una realta' cosí delicato quale lo spaccio degli stupefacenti'. Picardi, comunque, non rinuncia a segnalare 'la sanzione ridicola, una sanzione di sei mesi, un arresto di soli sei mesi. Le pene - conclude - sono molto maggiori negli altri stati per questi reati'. 12-01-2008 Usa. Hawaii. Aumento del consumo di marijuana tra i lavoratori Secondo il Diagnostic Laboratory Services, negli ultimi mesi del 2007 nei luoghi di lavoro il consumo della cocaina e' aumentato, mentre quello di metanfetamine e dei medicinali prescritti (usati impropriamente) e' diminuito. Il consumo della cocaina e' aumentato dallo 0,2 allo 0,4%, cosi' come quello di cocaina, dall'1,7 all'1,8%. Il Diagnostic ha eseguito i test antidroghe su 8.100 dipendenti o potenziali dipendenti, tra ottobre e dicembre, e lavora per circa 700 compagnie hawaiane. Nel dettaglio: cristal metanfetamine: 0,6% dei dipendenti cocaina: 0,4% oppiacei e medicinali: 0,5% marijuana: 1,8% 12-01-2008 Gb. Da quando la sostanza e' stata declassificata aumento dei ricoveri per intossicazione da cannabis Aumentati di oltre il 50% i consumatori di cannabis che si sono recati negli ospedali per disintossicarsi. Nel 2006/07 sono state oltre 16.500 le persone dipendenti dalla cannabis, mentre erano 11.057 nel 2004, anno della declassificazione della sostanza da Fascia B a C. Attualmente sono 500 gli adulti e i bambini che ricorrono settimanalmente a questo tipo di cure. Inoltre le statistiche rivelano che piu' di mille persone al giorno sono ricoverate per l'alcolismo. Il numero di ragazzini che necessitano di cure disintossicanti per cannabis e' aumentato ad oltre 9.200. Negli ultimi sette anni e' aumentato del 40% il numero dei 18enni che ricorrono a consultazioni mediche. 12-01-2008 Cina. Regista Yuan arrestato per droga Il regista cinematografico Zhang Yuan (La guerra dei fiori rossi), una decina di persone della Pechino 'bene' degli artisti e degli imprenditori arrestati in un blitz notturno antidroga: negli ultimi giorni la notizia e' stata riportata con dovizia di dettagli da tutti i principali giornali e programmi televisivi cinesi, mentre sulle chatline di Internet infuriano le discussioni. In alcuni commenti viene sottolineata la coincidenza del blitz di alto profilo con l' inizio dell' anno delle Olimpiadi di Pechino, che si terranno in agosto. La campagne per presentare alle migliaia di turisti e di giornalisti in arrivo il volto migliore della capitale si sono intensificate negli ultimi mesi e il 2007 si e' concluso con l' arresto del dissidente Hu Jia, che e' stato interpretato dagli attivisti democratici come un 'avvertimento' in vista delle Olimpiadi. Quello di Zhang non e' il primo caso di un protagonista del mondo dello spettacolo cinese coinvolto in una storia di droga ma e' il primo al quale viene dato tanto risalto. La dinamica dei fatti non e' del tutto chiara. Un filmato finito su Internet nel giro di poche ore mostra gli agenti che entrano in piena notte in casa del regista. Alcuni quotidiani affermano che il regista era 'eccitato ed in stato confusionale' e che avrebbe affrontato i poliziotti urlando: 'non avete un po' di umanita'? perche' entrate a casa mia a quest' ora?' La prova che Zhang e gli ospiti che erano con lui avevano fatto uso di droga e' venuta dalle analisi delle urine. Il blitz e' avvenuto poche ore dopo un' altra operazione di polizia, nella quale gli agenti hanno fatto irruzione in uno studio televisivo sorprendendo quattro persone tra cui il noto cameraman e fotografo Xie Zhengyu e l' attore e produttore Wu Lala, mentre facevano uso di metanfetamina (la droga chiamata anche 'ice') e di ketemina (un anestetico con forti poteri allucinogeni). Zhang, che ha 45 anni, e' uno dei registi di maggior successo della cosidetta 'sesta generazione', un termine usato in Cina per indicare la generazione che ha seguito i 'grandi' Zhang Yimou e Chen Kaige. Si considera facente parte della 'sesta generazione' anche Jia Zhangke, il vincitore della Mostra del cinema di Venezia dell'anno scorso con il suo Still Life sugli operai immigrati che hanno costruito la diga delle Tre Gole. Zhang Yuan ha vinto nel 1999, sempre a Venezia, il premio speciale per la migliore regia col suo Diciassette anni. Il suo film piu' recente, La Guerra dei Fiori Rossi, e' stato ben accolto dal grande pubblico cinese. Zhang Yuan ed gli altri arrestati sono considerati semplici consumatori e secondo la legge cinese non possono essere trattenuti per piu' di 15 giorni dalla polizia e potrebbe cavarsela pagando una multa. Possono pero' essere costretti a seguire un programma di disintossicazione. 12-01-2008 Sudafrica. Si dimette il presidente dell'Interpol Il Capo della polizia e presidente dell'Interpol sudafricano Jackie Selebi si è dimesso in via temporanea, all'indomani del procedimento avviato nei suoi confronti dalla Procura generale per corruzione e intralcio alla giustizia. Lo ha annunciato Talk Radio 702, citata dalla Bbc. Selebi è accusato di aver ricevuto almeno 12 milioni di rand (1,2 milione di euro circa) da un trafficante di droga, Glen Agliotti, oggi in attesa di giudizio per complicità nell'omicidio di un magnate del settore minerario, Brett Kebble. Il capo della polizia ha respinto tutte le accuse. La vicenda risulta molto controversa in Sudafrica, dove molti accusano la magistratura di ingerenze politiche. Lo scorso anno, il partito di opposizione 'Alleanza democratica' ha più volte chiesto le dimissioni di Selebi per i sui presunti legami con la criminalità. Tuttavia, il Presidente Thabo Mbeki, molto vicino a Selebi, si è opposto a qualsiasi provvedimento in mancanza di prove certe della sua colpevolezza. 12-01-2008 Gb. Blunkett difende la declassificazione della marijuana voluta nel 2004 12 gennaio pr.cannazine. co.uk L'ex ministro dell'Interno David Blunkett ha lanciato un inaspettato attacco al premier Gordon Brown circa le sue intenzioni di riclassificare la cannabis e punire piu' severamente i cittadini che scelgano le droghe invece dell'alcol. Secondo Blunkett la riclassificazione della cannabis sprecherebbe le risorse della polizia, costretta a perseguire i consumatori, aggiungendo: "Non voglio che i figli dei miei colleghi del Cabinet o del governo ombra siano trattati diversamente dai loro genitori, quando questi erano all'universita. C'e' stata una diminuzione nel consumo della cannabis per una maggiore informazione sui rischi associati alla sostanza. Non voglio che la polizia perseguiti chi sia stato cosi' stupido da infrangere la legge per una piccola quantita' di cannabis, ma voglio che si occupi maggiormente degli spacciatori e dei trafficanti'. Comprendo che i politici debbano inviare dei messaggi, ma non vorrei che gettassero via il bambino con l'acqua calda. La polizia disse che con la declassificazione c'era maggiore liberta' di combattere le droghe di Classe A, e vorrei che continuasse a farlo". 13-01-2008 Canada. Sentenza contro limitazioni del Governo sulla marijuana terapeutica Un'altra sentenza negativa per il Governo federale, il quale ha trenta giorni di tempo per presentare appello nell'istanza sul controverso programma per la marijuana terapeutica. Per l'attuale legge le societa' autorizzate possono produrre la marijuana per un paziente alla volta. Per il giudice federale Barry Strayer questa ratio viola i diritti costituzionali di uguaglianza e liberta'. La sentenza chiede essenzialmente piu' possibilita' di scelta e accesso per i pazienti che necessitino della sostanza. Alan Young, avvocato che ha iniziato la battaglia legale per conto di 30 malati, ha dichiarato: "La Corte federale chiede che il Governo non abbia piu' il monopolio sulla produzione e distribuzione della sostanza". La legge canadese prevede che i malati, autorizzati al consumo, e non in grado di coltivarla da se' perche' troppo malati o per altre ragioni, la comprino da privati (autorizzati) o dal sistema sanitario che a sua volta l'acquista da una societa' dello Saskatchewan. Nella sentenza del giudice Strayer si legge "Non sono sostenibili, per me, le limitazioni poste dal Governo. La ratio della produzione per una singola persona fu gia' contestata nella Provincia dell'Ontario nel 2003, ma il governo federale ristabili' il principio alcuni mesi dopo. "Stiamo esaminando la sentenza", ha dichiarato Paul Duchesne, portavoce di Health Canada, agenzia che regolamenta la marijuana terapeutica, ma non ha detto se ci sara' l'appello. "In teoria ora i malati possono scegliere se comprare la sostanza dal Governo o far parte di un ristretto numero di persone che produca da se' la marijuana", ha concluso Young. 13-01-2008 Vaticano. Promotore giustizia: siamo zona franca per consumatori e spacciatori Il 'Tribunale piu' piccolo del mondo', quello della Citta' del Vaticano, invoca maggiore cooperazione internazionale per garantire piu' sicurezza allo Stato pontificio, anche in relazione alle minacce terroristiche. E' quanto ha affermato il promotore di giustizia Nicola Picardi -omologo al Procuratore Generale nell'ordinamento italiano- nella relazione tenuta ieri, alla presenza tra gli altri del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, per l'apertura dell'anno giudiziario 2008 del Tribunale vaticano. 'In un mondo globalizzato, caratterizzato da una crescita esponenziale dei rapporti e degli scambi -ha detto Picardi-, le cause assumono una maggiore complessita' e travalicano, sempre piu' spesso, i confini statuali. Oggi non e' possibile affrontare realisticamente il problema della giurisdizione senza tener conto dei vincoli di interdipendenza fra i sistemi giudiziari dei diversi Stati e senza un'efficace collaborazione tra le rispettive autorita' giudiziarie'. Constatazione, questa, 'tanto piu' valida' per un Tribunale come quello vaticano, che ha giurisdizione su uno Stato con caratteristiche di 'enclave' e su controversie per lo piu' 'transnazionali'. Picardi ha voluto citare i casi della collaborazione con l'ex procuratore generale svizzero Carla del Ponte per dirimere la questione sulla competenza per il caso del duplice omicidio e suicidio in cui il 4 maggio 1998 persero la vita il comandante delle guardie svizzere Aloys Estermann, la moglie Gladys e il vice caporale Cedric Tornay. Altri casi di collaborazione internazionale hanno riguardato una truffa a carico di un cardinale scomparso, il caso di un professore universitario americano che sottrasse dalla Biblioteca Vaticana un manoscritto di Petrarca (poi recuperato e restaurato a spese del colpevole), e anche i rapporti con la Procura di Torino sulla rogatoria riguardante Igor Marini, coinvolto nella vicenda Telekom Serbia. Picardi ha invitato quindi a 'intraprendere la via delle convenzioni internazionali e degli accordi sull'assistenza giudiziaria internazionale che, quanto meno nel contesto europeo, appaiono oggi diretti a favorire i rapporti diretti fra i magistrati di diversi Stati ed il riconoscimento reciproco, se non addirittura, l'esecuzione dei rispettivi provvedimenti'. La cooperazione internazionale, tra l'altro, 'non puo' limitarsi all'ambito processuale, ma dovrebbe estendersi sempre piu' a quello informativo, investigativo e di polizia giudiziaria', soprattutto perche' 'il fenomeno del terrorismo internazionale sembra richiedere forme nuove di cooperazione finalizzate al perfezionamento di misure a tutela della sicurezza'. A tale proposito, Picardi ha ricordato anche l'imminente adesione della Gendarmeria vaticana ad Interpol. Per il resto il resoconto sull'attivita' 2007 del Tribunale contiene numeri che non possono essere paragonati con la giustizia di altri paesi, specie l'Italia: la durata media delle cause civili e' passata in un anno da 18,8 a soli 8,4 giorni, quella delle cause penali da 365 a 489,9 giorni, le istruttorie sommarie da 177,9 a 256,9 giorni. Il carico dei procedimenti e' di 582 cause civili e 472 penali. Trattati in tutto 1.510 fascicoli, portati a termine 1.250. Picardi ha poi sollecitato le autorita' vaticane a emanare una legge speciale sulla droga poiche' l'ordinamento penale del piccolo stato (basato sul codice Zanardelli del 1882) non prevede come reato il possesso e spaccio di stupefacenti: tanto che per la prima condanna inflitta in Vaticano - quattro mesi a un ex dipendente del Governatorato, trovato in possesso di 87 grammi di cocaina - e' stato applicato l'art. 23 della 'legge sulle fonti del diritto', che prevede al massimo l'arresto a sei mesi, 'sanzione del tutto inadeguata alla gravita' del reato e non in linea con la legislazione degli altri Stati'. Il Tribunale, pero', ha sottolineato Picardi, ha evitato cosi' 'che una carenza legislativa potesse trasformare lo Stato della Citta' del Vaticano in una zona franca per detentori e spacciatori di droghe'. Alla cerimonia erano presenti per l'Italia il vice presidente della Consulta Giovanni Maria Flick, gli ex-presidenti Annibale Marini e Piero Alberto Capotosti, il prefetto di Roma Carlo Mosca, il capo della Dia Cosimo Sasso, e vari magistrati. 13-01-2008 Italia. Cappato: PD sia laico e lavori su nuova regolamentazione droghe 'Terminata la fase di compilazione manifesti sulla laicita' ci auguriamo che per il Partito democratico si apra la fase delle riforme laiche'. E' quanto afferma l'eurodeputato radicale Marco Cappato. Secondo l'esponente radicale e' quindi arrivato il tempo per il Pd di occuparsi di 'diritti civili e liberta' individuali di persone in carne ed ossa, a partire da temi come il testamento biologico, la ricerca sulle staminali, le unioni civili, la fecondazione assistita, una nuova regolamentazione sulle droghe, la contraccezione e l'aborto farmaceutico'. 'Coloro i quali nel Partito democratico ritenessero necessario ed urgente confrontarsi su concrete soluzioni di liberta' sono invitati sin d'ora a partecipare al Congresso dell'Associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca, che si terra' dal 15 al 17 febbraio a Salerno'. 13-01-2008 Usa. Virginia. Minatori abusano metadone per alleviare fatica Una vita troppo dura, trascorsa nel buio delle miniere e con la consapevolezza che il pericolo è sempre in agguato. Per farsi coraggio, o per tornare a sentirsi "di nuovo esseri umani", come ammette lo stesso Jeff Trapp, 54 anni, l'unico antidoto per i minatori (ma non solo) dello stato della Virginia, è ricorrere spesso alla droga. Droga assunta sotto forma di antidolorici, "pain killers" come li chiamano in inglese, e che possono essere dosi di metadone, o anche di ossicodone. E' la nuova indagine del Washington Post, che parla del male che sta attanagliando i minatori della Virginia. "Un numero record di 248 persone hanno perso la vita nel 2006 nella regione a ovest della Virginia, morte per overdose. Più di quanti hanno perso la vita per omicidi, incendi e incidenti provocati dall'abuso dell'alcool. Si tratta di un incremento del 18% rispetto al 2005, e pari al 270% rispetto a dieci anni fa". Il problema è presente soprattutto nelle aree rurali più povere della Virginia, e non è limitato ai minatori. "L'abuso o la cattiva assunzione degli antidolorifici sono al peggior livello dei 16 anni in cui ho lavorato nell'area dei narcotici", ha detto Richard Stallard del dipartimento di polizia, direttore anche del Southwest Virginia Drug Task Force. In tutto, nei primi nove mesi dello scorso anno, la polizia ha provveduto a 442 arresti, l'86% in più rispetto allo stesso periodo del 2006. Il ricorso al metadone non inizia però illegalmente. Il lavoro duro delle miniere porta molti dipendenti ad assumere i medicinali sotto prescrizione medica; molte volte si tratta di minatori che hanno riportato diverse ferite nell'espletamento delle loro mansioni, e che hanno avuto bisogno di una serie di interventi per continuare a rimanere operativi. Ma si tratta pure di medicinali che portano dipendenza, e nella cui trappola cadono molti operai distrutti dal lavoro. E' il caso dello stesso Trapp -ma come di molti altri-, che alla fine ha utilizzato i suoi risparmi di 60.000 dollari per tornare a sentirsi, come dice lui stesso, un essere umano, attraverso l'assunzione del metadone. Intervistato dal Washington Post, il minatore ammette di non voler continuare ad avere questa dipendenza ogni giorno, ma descrive anche gli effetti dell'astinenza quando non ha le sue pillole. "Non riesci a dormire, non riesci a mangiare. E' come l'influenza, ma è 10 volte peggio". E il risultato finale è descritto chiaramente in una fotografia pubblicata sul Washington Post, che ritrae i minatori dell'area della Virginia fare la fila, fin dalle tre del mattino, di fronte alla clinica Clinch Valley Treatment Center, luogo in cui sono sicuri di poter avere la loro razione quotidiana di metadone. 14-01-2008 Italia. Mariuana.it: le motivazioni della sentenza di assoluzione On line su antiproibizionisti.it le motivazioni della sentenza di assoluzione del Tribunale di Rovereto per il responsabile del sito Mariuana.it: http://www.antiproibizionisti.it/notizia.asp?n=7372. 14-01-2008 Italia. Roma. Scientology rimuove siringhe abbandonate Riceviamo e pubblichiamo Nella mattinata di ieri, domenica 13 gennaio, i volontari di 'Dico No alla droga, Dico Si' alla vita', la campagna contro la droga promossa dalla chiesa di Scientology di Roma, hanno raccolto, ancora una volta, piu' di 100 siringhe nel canneto che si trova nelle vicinanze dell'area giochi della Pineta delle Acque Rosse a Ostia Lido. Molti di questi pericolosi rifiuti sono tuttavia ancora sparsi tra le canne ed occorrera' una successiva azione con mezzi e indumenti adeguati per una ripulitura completa dell'area. Oltre all'azione di pulizia, con successivo trasferimento delle siringhe all'AMA per lo smaltimento, i volontari cercano di veicolare il piu' possibile tra la gente il messaggio sulla pericolosita' delle droghe. 14-01-2008 Usa. Vermont. Pubblica audizione al Senato sulla decriminalizzazione della marijuana Il Senato potrebbe approvare una legge che renda il possesso di una piccola quantita' di marijuana un reato solo per il codice civile e non per il penale, e allo stesso tempo inasprisca le pene per lo spaccio di cocaina ed eroina. Il senatore Richard Sears ha in programma per il prossimo 23 gennaio un'audizione pubblica presso la Commissione giurisdizionale del Senato di cui e' presidente. "Penso che sia importante ascoltare l'opinione pubblica prima di prendere in seria considerazione la proposta di legge. La nuova legge sara' un cambiamento delle leggi, e probabilmente la popolazione avra' qualche idea a proposito", ha dichiarato Sears. La proposta per la decriminalizzazione della marijuana avanzata dalla senatrice democratica Jeanette White, prevede che per il possesso di massimo 4 once (112 grammi) e due piantine (piccole) sia comminata una multa pari a massimo mille dollari, e per la vendita sempre di piccole quantita' siano previsti 250 dollari. Il possesso o la vendita di grandi quantita', piu' di 4 once o cinque piante, rimarrebbero sempre reati penali con la condanna a cinque anni di detenzione e massimo centomila dollari di multa. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice IBAN: IT19S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------