====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 24-02-2009 al 02-03-2009 n.9/2009 (Anno IX) ARTICOLI - Quale responsabilita' del convivente di chi detiene stupefacenti? Commento alla sentenza 39989/2008 - Italia. Il Governo vuole smantellare i Ser.T.? NOTIZIE - Afghanistan. Vietate le coltivazioni di oppio in provincia Badakhshan - Italia. Interrogazione Radicali al Governo: qual e' la posizione dell'Italia sulla riduzione del danno - Italia. Minorenne in 'detenzione' da quattro mesi per possesso di tre grammi di hashish - Italia. Giovanardi ai Radicali: 'riduzione del danno' solo se c'e' recupero pieno - Italia. Milano. Storie di proibizionismo: guerra per monopolio spaccio in Chinatown - Italia. Lo 'spot anti-sballo' al centro della politica sulle droghe - Svizzera. Cannabis potrebbe salvare dai rischi di infortunio - Usa. Costa occidentale: maggioranza favorevole alla tassazione della marijuana - Italia. Firenze. Al via i test antidroga per gli autisti Ataf - Pottube, il sito di video sulla droga: 'un grido di liberta' che rischia di chiamare oppressione' - Usa. California. Deputato: legalizzare e tassare la cannabis contro la crisi economica - Italia. Il cardiologo: sempre piu' elettrocardiogrammi anomali da consumo di cocaina - Guinea. Figlio e cognato dell'ex presidente Conte' arrestati per narcotraffico - Italia. Roma. Indagine: un ragazzo su due convinto che cocaina sia droga leggera - Afghanistan. Helmand. Due terzi dei poliziotti consumano droghe - GBL, un solvente usato come droga - Mondo. Croce Rossa pubblica manuale per la riduzione del danno - Cina. Conferenza di Shangai sulle tossicodipendenze, Giovanardi: siamo leader nella repressione - Italia. I Sert al collasso. Il Governo: non e' corretto chiedere soldi in questo momento di crisi - Italia. Conferenza di Trieste e' 'kermesse propagandistica' - Italia. Storie di guerra alla droga: cerca la signora Ina al telefono, finisce in carcere per (coca)ina - Italia. Giovanardi: ecco perche' alla conferenza di Trieste non si parla di politica sulle droghe - Messico. Calderon: il narcotraffico e' ormai un cancro da estirpare - Italia. La Cassazione dice si' ad alcol test per strada - Messico. Ciudad Juarez, altri 2mila soldati contro il narcotraffico - Iran. Storie di proibizionismo? Giornalista Usa arrestata per l'acquisto di una bottiglia di vino ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 55 arresti - 208,838 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 118,393 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 90,445 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 56 giorni di detenzione ARTICOLI 25-02-2009 Quale responsabilita' del convivente di chi detiene stupefacenti? Commento alla sentenza 39989/2008 I giudici di legittimità si soffermano su di una tematica già affrontata in passato da un’importante sentenza di merito del Tribunale di Catania, e cioè sulla qualificazione giuridica e sulla rilevanza penale della condotta tenuta dai chi conviva con una persona che risulti detentore (o detentrice) di sostanza stupefacenti. Già in passato[1] si era appalesata la necessità di decodificare la indicata situazione, verificando, altresì, se la posizione personale sopra descritta rientrasse nella ipotesi di connivenza non punibile, in quella di favoreggiamento od in quella di concorso nella detenzione. La soluzione cui perviene, nella fattispecie, il Supremo Collegio appare parzialmente in linea con quanto già era stato evidenziato in precedenza[2] da una ricognizione dello stato dell’arte in materia. Vale a dire che una costruzione maggiormente flessibile della situazione soggettiva del soggetto, che si trovi coinvolto nell’actio detentiva di altri, permette di affermare il superamento delle rigide logiche che riportavano siffatto contesto nell’alveo del solo concorso di persone nel reato (regolato dall’art. 110 e segg. c.p.). E’, quindi, evidente la possibilità che la persona cui non venga ascritta, né dimostrata, direttamente la codetenzione dello stupefacente, veda circoscritta la propria posizione processuale al dilemma intercorrente fra favoreggiamento e connivenza non punibile. A questa ultima soluzione perviene, in maniera logica e con motivazione convincente la Corte, nel caso sottoposto alla di lei attenzione, operando una attenta disamina e giungendo ad un precisa identificazione di quelli che devono essere i percorsi valutativi. I giudici supremi fanno, in primo luogo giustizia del pregiudizio in base al quale la partecipazione concorsuale, da parte di persona convivente, alla altrui detenzione del compendio drogante, può essere presunte, siccome in re ipsa. Sostiene in sentenza, infatti, il Supremo Collegio, infatti, che per rinvenire il concorso di persone nel reato, “non basta un comune interesse accompagnato da vincoli interpersonali o un ruolo di virtuale adesione al delitto, ma occorre un contributo concreto alla realizzazione dello stesso (Cass. Penale sez. VI, 9575/99, Rv. 214317, Lisciotto; conformi: 3924/98, Rv. 210638)”. Si impone, dunque, ai fini di rilevare una partecipazione criminosa efficiente, che si estrinsechi in manifestazioni concorsuali, oppure in forme di favoreggiamento, un consapevole contributo causale in termini, sia pur minimi, di facilitazione della condotta delittuosa. Nel caso in cui l’azione attribuita al supposto concorrente/favoreggiatore si configuri come espressione di pura conoscenza o come astratta adesione morale, prive di un’azione efficace sul piano eziologico, risolvendosi in contegno di assistenza inerte, non si verte in ambito di punibilità[3]. Chi dunque rimanga spettatore non partecipe e passivo, al momento di commissione del reato, ove non sia titolare di un dovere o di un obbligo di natura giuridica, finalizzato ad impedire l’evento in atto (art. 40/2° c.p.), non può essere sottoposto a sanzione a cagione della propria condotta omissiva. A rafforzamento del principio di non punibilità di chi non si opponga alla detenzione in casa di droga da parte di altri, soccorre – dunque – la presenza di rapporti personali di natura e carattere affettivo o di intima relazione personale. Tale condizioni soggettive di natura psicologica acquisiscono valenza favorevole, però, a precisa condizione che la condotta tenuta non sia tale da suscitare un sostegno alla volontà criminosa del congiunto o del partner, il quale percepisca la forza agevolatrice insita nel comportamento in parola. Escludendo, quindi, che il descritto rapporto familiare od amicale possa per naturale definizione assumere aspetto di indicatore sintomatico di una implicita partecipazione determinativa all’illecito da altri commesso, è, altresì, vero – come testè detto – che la giurisprudenza ravvisi la possibilità che l’iniziale liceità della condotta possa tramutarsi in illiceità, ove sia dimostrato che l’omissione si traduca in una vera e propria collaborazione strumentale al perfezionamento deel reato di cui all’art. 73 co. 1 dpr 309/90. Si è detto, in precedenza, che la sentenza solo parzialmente – però – si allinea con quella impostazione superveniens che ha introdotto il reato di favoreggiamento quale ulteriore cuspide, che si pone come terza, rispetto alla dicotomia fra le soluzione date dalla non punibilità e dal concorso di persone nel reato. La Corte, infatti, esclude che sia percorribile una terza via e dichiara che in presenza di uno stato “di consapevolezza dell'agente di apportare un contributo causale alla condotta altrui, già in atto ovvero nella disponibilità, anche implicitamente manifestata, di addurre, in caso di bisogno e di necessità, comunque una propria attiva collaborazione, per cui l'aiuto che in seguito dovesse essere prestato viene a rientrare nella fattispecie del concorso di persona nel reato e non del favoreggiamento (Cass. pen., sez. IV, 9 maggio 1997, n. 4243, ric. Contaldo, m. CED 207.799).” Senza allargare in maniera impropria lo spettro del presente commento, e riservando per il futuro il necessario approfondimento di questo tema, sia concesso dire che la lapidaria posizione della Corte di Cassazione non convince, anche perché non supportata dall’esplicitazione di pregnanti motivazioni. Va, quindi, tassativamente recisamente escluso il concorso del coniuge (e dello stesso convivente more uxorio) ai sensi dell’art. 110 c.p. ogniqualvolta si versi in un contesto caratterizzato da un mero comportamento negativo di quest'ultimo (marito-moglie-convivente) che si limiti ad assistere in modo inerte alla perpetrazione del reato ad opera del “partner”, senza impedirne od ostacolarne in qualsiasi modo la esecuzione, sul presupposto che non sussiste in siffatta circostanza un obbligo giuridico di attivarsi in qualche modo per impedire l'evento. Qui la sentenza: http://droghe.aduc.it/20090225-cassazione-convivente.pdf ------------ [1] Il reato di favoreggiamento ed i delitti in materia di sostanze stupefacenti, Articolo di Carlo Alberto Zaina in www.altalex.com 14.06.2005 e commento a sentenza G.M. Trib. CT. 25.1.05, Tomarchio [2] Il reato di favoreggiamento ed i delitti in materia di sostanze stupefacenti cit. [3] Cass. Penale sez. IV, 3924/98, RV. 210638, Brescia, Massime precedenti Conformi: N. 9930 del 1994 Rv. 199162, N. 11383 del 1994 Rv. 199634, N. 2 del 1995 Rv. 200310). Carlo Alberto Zaina 27-02-2009 Italia. Il Governo vuole smantellare i Ser.T.? Sono ormai anni che e' evidente l'inadeguatezza delle risorse destinate ai Ser.T. (servizi pubblici per la cura delle tossicodipendenze). Da quando l'attuale zar antidroga italiano, Carlo Giovanardi, ha le redini della politica sulle droghe (dal 2001 con piccola interruzione del governo Prodi), il consumo di sostanze stupefacenti e' continuato inesorabilmente a crescere (1). E sono cresciuti anche gli utenti del Ser.T., a fronte di una diminuzione di personale Ser.T. Alle ripetute richieste di fondi da parte dei Ser.T., oggi il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio ha risposto: di questi tempi "e' inutile" oltre che "non corretto chiedere fondi al Governo" (2). Questa risposta dimostra come questo Governo consideri la tossicodipendenza non gia' una malattia, ma un capriccio da reprimere. L'Esecutivo non si e' certo fatto scrupoli nel sollecitare operazioni di polizia come quella partita dalla Procura di Ferrara che ha coinvolto centinaia di personale delle forze dell'ordine per sequestrare qualche seme di cannabis. Un'operazione che oggi e' stata smontata dai tribunali come illegittima. Per quella singola operazione, durata poco piu' di 24 ore, e' ipotizzabile un costo di alcuni milioni di euro (spese per il personale di polizia, per la carcerazione di decine di individui e altrettanti procedimenti giudiziari) (3). Quante decine e centinaia di milioni di euro sono stati spesi in operazioni simili negli ultimi otto anni, magari per colpire lo studente che coltiva una piantina di marijuana oppure il negoziante che legalmente commercia semi di cannabis? Se solo una minima parte di questi denari fossero destinati ai Ser.T., non saremmo in questa situazione (4). Ma forse, anzi quasi certamente, rientra nel programma ideologico del Governo indebolire ed eventualmente marginalizzare questo servizio pubblico, ripetutamente accusato da autorevoli esponenti della maggioranza di Governo di essere 'centri di spaccio'. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18954 (2) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19319 (3) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19271 (4) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19106 Pietro Yates Moretti -------------------------------------- NOTIZIE 24-02-2009 Afghanistan. Vietate le coltivazioni di oppio in provincia Badakhshan Mentre le autorità afghane intensificano la lotta contro il traffico di droga, nella provincia nordoccidentale di Badakhshan, i responsabili locali hanno annunciato una campagna per eliminare dalla zona di loro competenza tutte le coltivazioni a oppio. "Tutti i commissari e i capi di polizia dei 28 distretti di Badakhshan, durante una conferenza organizzata a Faizabad hanno deciso di non consentire le coltivazioni di oppio", ha spiegato Mohammad Zia, funzionario locale, all'agenzia di stampa cinese 'Xinhua'. Durante la conferenza, tenutasi ieri, sono state anche decise dure sanzioni per chi violerà il provvedimento. Il Badakhshan, provincia povera dell'Afghanistan al confine con Tajikistan, Cina e Pakistan, è una zona che ospita vaste piantagioni di oppio. Nei giorni scorsi è stata lanciata un'operazione che prevede la distruzione dei campi coltivati a oppio nella provincia di Helmand, nella parte meridionale dell'Afghanistan. L'offensiva anti-droga è stata lanciata due settimane fa e da allora sono stati distrutti oltre 80 ettari di campi coltivati a oppio. Solo nella provincia di Helmand viene prodotto il 90 per cento delle droghe che circolano in Afghanistan. Nel 2008, secondo le stime Onu, il Paese si e' classificato al primo posto della classifa dei produttori di oppio con 8.200 tonnellate. 24-02-2009 Italia. Interrogazione Radicali al Governo: qual e' la posizione dell'Italia sulla riduzione del danno I senatori Radicali nel Gruppo del Pd Marco Perduca e Donatella Poretti hanno depositato oggi un'interrogazione urgente al ministro degli esteri Franco Frattini e al sottosegretario Carlo Giovanardi, per sapere quale sia la posizione del governo in materia di 'riduzione del danno' e se e' vero che l'Italia vuole 'imporre un veto a una posizione comune in materia di politiche socio-sanitarie da parte dell'Ue'. I senatori fanno riferimento, nell'interrogazione, a quanto avrebbe affermato il direttore del Dipartimento nazionale politiche antidroga, Giovanni Serpelloni, 'a febbraio durante i negoziati dei documenti che saranno di fronte alla 52.ma sessione della Commissione Onu sulle droghe' che si terra' a Vienna l'11 e 12 marzo prossimi. Serpelloni, capo della delegazione italiana, avrebbe manifestato una serie di rilievi a proposito della dicitura 'riduzione del danno'. I senatori radicali del Pd chiedono di sapere 'per quali motivi, stante l'ampia letteratura che documenta come la cosiddetta riduzione del danno non includa, ne' escluda, una vasta gamma di interventi tutti ritenuti unanimemente efficaci nel tentativo di curare le tossicomanie, il governo ritenga di dover ottenere da parte dell'Ue la codificazione definitiva di cio' che e' da considerarsi come riduzione del danno'. 25-02-2009 Italia. Minorenne in 'detenzione' da quattro mesi per possesso di tre grammi di hashish Dallo scorso mese di ottobre, dopo un arresto per possesso di tre grammi di hascisc - una quantita' sufficiente per confezionare qualche 'canna' - e' in custodia cautelare affidato ad una comunita' di Catanzaro su disposizione del Tribunale del Riesame per i Minorenni di Roma. Una 'detenzione' - secondo i suoi amici e il suo difensore, l'avvocato Francesco Romeo, 'vergognosa' per Simone, 17 anni, questo il nome del ragazzo accusato di detenzione e spaccio nonche' di resistenza a pubblico ufficiale. Il caso di Simone sara' oggetto di una denuncia pubblica giovedi' prossimo da parte dei componenti del Laboratorio sociale 'Tana liberi tutti' a Roma. Per ora il suo legale spiega che 'Che la misura adottata dai giudici del Riesame non sarebbe stata presa nemmeno per un maggiorenne. Insomma uno spacciatore trovato in possesso di quella quantita' di droga, un nulla anche per la legge Fini, sarebbe stato oggetto di una misura restrittiva'. 'E' una situazione vergognosa - aggiunge l'avvocato Romeo - Simone ha una situazione familiare disastrosa: e' orfano di madre da otto anni e con il padre, che ha problemi di salute, ha un rapporto conflittuale. La famiglia di Simone sono i suoi amici, e' la citta'. E i magistrati proprio per impedire che il ragazzo abbia contatti con gli amici hanno emesso l'ordinanza che lo ha relegato in una struttura a Catanzaro. Il torto di questo ragazzo e' di non avere una famiglia modello 'Mulino Bianco' anche se aveva trovato a Roma un nucleo familiare disposto ad accoglierlo'. 25-02-2009 Italia. Giovanardi ai Radicali: 'riduzione del danno' solo se c'e' recupero pieno 'Siamo favorevoli a tutte le pratiche di riduzione del danno che consentano il pieno recupero e non la cronicizzazione del tossicodipendente': cosi' il sottosegretario con delega alla lotta alla droga, Carlo Giovanardi, spiega all'Ansa la posizione del governo sulla questione della riduzione del danno, oggetto di un'interrogazione dei senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti. 'Non mi meraviglia che i Radicali non siano in sintonia con il governo sul tema della tossicodipendenza'. Quindi spiega: 'A noi non interessano le etichette ma i contenuti. Se riduzione del danno vuol dire metodologie per arrivare al recupero, bene; non dico di no al metadone a scalare o alle siringhe pulite se finalizzati al pieno recupero della persona. Ma se invece per riduzione del danno si intende stanza del buco, o somministrazione controllata di eroina, allora diciamo no'. E' questa, sottolinea, la posizione che l'Italia sta portando avanti nelle discussioni preparatorie in vista della Commissione Onu sulle droghe, che si terra' a Vienna tra due settimane. Una posizione, precisa, 'sostenuta da molti altri Paesi come Usa, Russia, Giappone. E anche da qualche altro Paese europeo'. 'All'interno dell'Unione europea c'e' una discussione sul tema' ammette il senatore. 'Vedremo cosa succedera' a Vienna, li' si confronteranno tutte le posizioni. L'accordo va trovato sui contenuti non sulla terminologia'. "Ringraziamo l'onorevole Carlo Giovanardi per averci confermato quanto avevamo captato in via informale dai corridoi dell'Onu di Vienna". A dirlo sono i senatori radicali Perduca e Poretti. "Auspichiamo comunque che l'interpretazione riduttiva che egli da', a nome del governo, della 'riduzione del danno' non vada a minare la credibilita' politica dell'Unione europea che intende, in quanto tale, promuovere politiche socio-sanitarie a livello globale in aiuto ai tossicomani". "Impedire che l'Ue si presenti compatta assieme a Svizzera, Australia, Canada e Brasile, a noi vicini per visione politica e socio-economica, creerebbe enormi problemi a tutti quei paesi poveri o in via di sviluppo che negli ultimi anni sono stati invasi dalle 'droghe'. "Se al governo non interessano le etichette, ma il raggiungimento di obiettivi di 'recupero' dei tossicomani obiettivi che per noi non sono raggiungibili con la mera riduzione del danno, ma con l'antiproibizionismo, occorre che da Vienna la comunita' internazionale esca con una comunione di intenti e concreti impegni inclusivi e non esclusivi". 25-02-2009 Italia. Milano. Storie di proibizionismo: guerra per monopolio spaccio in Chinatown Un morto e cinque feriti e' il bilancio dell'ultimo atto di una serie di tensioni che stanno attraversando la piu' importante comunita' cinese d'Italia, quella della cosiddetta chinatown di Milano. Un quartiere che, dall'inizio dell'anno, fa gola a molte gang legate allo spaccio di droga, che ne vogliono assumere il controllo. La scorsa notte, intorno all'una e mezza, una decina di appartenenti a una gang hanno messo in atto una vera e propria spedizione punitiva in un club per scambisti, affittato come discoteca per una serata tra giovani cinesi. Si sono intrufolati poco alla volta per non dare nell'occhio, armati di coltelli e mannaie, e hanno seminato il panico ferendo a morte il loro obbiettivo, un ragazzo di 22 anni, Libin Hu, ripetutamente colpito alla testa, al tronco e alle gambe. Il cinese e' deceduto tra i giovani connazionali choccati. Altri cinque ragazzi sono rimasti feriti, due con profonde ferite alla schiena. Nessuno di loro, pero', sarebbe in pericolo di vita. Solo ieri mattina, all'esterno del quartiere cinese (ma la comunita' ormai e' articolata anche in altre zone) un'altra aggressione all'arma bianca ha lasciato a terra un altro cittadino cinese ventenne, ferito per strada con il solito metodo del colpo di mannaia. E' il terzo caso da gennaio. Mentre il Nucleo investigativo dei carabinieri indaga sull' episodio, sentendo decine di testimoni, in citta' si teme che possa aprirsi una stagione di violenze etniche. Gli investigatori pero' precisano che, allo stato delle indagini, non ci sono collegamenti tra gli episodi. Tutti pero' sanno bene che, da quando un'operazione congiunta delle Squadre mobili di Brescia e Milano ha decapitato i vertici della banda piu' grossa e meglio organizzata, il 10 gennaio scorso, Chinatown e' diventata territorio di conquista per le gang che vivono di estorsioni a commercianti e di spaccio di ketamina ed ecstasy, provenienti dall'Olanda, le droghe maggiormente in voga tra la gioventu' cinese. Nel quartiere cinese, con i cinque recenti arresti delle forze dell'ordine, si e' aperto un vuoto, e le mire su via Paolo Sarpi e dintorni giungerebbero anche da lontano. Mentre in citta' la manovalanza passerebbe da uno schieramento all'altro con grande disinvoltura. Non e' un caso che il morto di ieri notte vivesse a Torino, dove le forze dell'ordine hanno trovato riscontri anche durante le indagini sul duplice omicidio del 2007 in zona Sarpi. 'Attenzione pero' a parlare di mafia cinese - spiega un cittadino orientale del quartiere, che non vuole essere citato - La mafia e' un'altra cosa, e gestisce un business ben piu' lucroso dello spaccio: la tratta dei migranti'. Le gang invece sono composte da giovani sfaccendati, che vogliono fare la bella vita e si stordiscono con alcol e droghe. Ragazzotti di bassa estrazione culturale, e che niente hanno a che vedere, di solito, con i giovani delle cosiddette 'seconde generazioni', che si limitano ad acquistare i trip in discoteca come tanti loro coetanei italiani. 'Il rischio peggiore - spiega un investigatore - e' che alla tensione tra bande si sommi quella della comunita', ghettizzata ingiustamente da politica e media'. 25-02-2009 Italia. Lo 'spot anti-sballo' al centro della politica sulle droghe 'Fai gol nella vita, non drogarti': i campioni rossoneri Kaka', Maldini e, Gattuso saranno i protagonisti dello spot ideato per la campagna 'Io non sballo', che verra' presentato prossimamente dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. Lo ha anticipato lo stesso Giovanardi, che ieri sera in un locale di Villafranca di Verona interviene alla prima serata di promozione della campagna contro lo sballo fra i giovani che frequentano pub e discoteche. L'iniziativa, ideata da un'associazione di Villafranca e che ha avuto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, ha come simboli ciondoli e braccialetti con la scritta 'Io non sballo'. Questa sera al disco-bar lo 'Scalo Cocktail', i ciondoli e i braccialetti 'Io non sballo' vengono distribuiti per la prima volta ai ragazzi e alle ragazze presenti: l'obiettivo e' quello di creare una moda fra i giovani che, invece di drogarsi, nella vita preferiscono 'fare gol'. Sull'efficacia degli spot antidroga, vedi anche i seguenti studi: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19060 http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18849 http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18819 http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17023 http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17000 http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=11602 25-02-2009 Svizzera. Cannabis potrebbe salvare dai rischi di infortunio Secondo una ricerca pubblicata on line sul BMC Public Health, la marijuana potrebbe aiutare contro gli infortuni. Ricercatori dell'universita' di Losanna hanno studiato le connessioni tra il consumo di alcol e cannabis e i rischi di infortunio su un campione di 486 persone maggiori di 16 anni. Si legge nella ricerca: "Il consumo (entro le sei ore) di alcol provoca un alto rischio di infortunio rispetto al non consumo, mentre il rischio e' opposto per quanto riguarda la cannabis". I ricercatori hanno indagato il consumo (eventuale) di droghe prima di infortuni. Si legge: "Molti piu' pazienti hanno consumato alcol nelle sei ore precedenti l'incidente, consumo maggiore rispetto alla settimana precedente. Mentre un numero minore di persone ha consumato cannabis la settimana precedente". Anche se la ricerca e' stata condotta su un campione minimo di pazienti, gli investigatori hanno concluso: "I risultati sulla cannabis sono stati sorprendenti", e azzardano: "Il consumo e' relativamente sicuro. Comporta un basso rischio per l'ambiente, mediamente e' fumata in casa, rispetto all'alcol che spesso e' consumato in luoghi pubblici o prima di uscire". 25-02-2009 Usa. Costa occidentale: maggioranza favorevole alla tassazione della marijuana Secondo il sondaggio condotto dalla Zogby International e commissionato dalla NORML e dall'universita' di Oaksterdam di Oakland, nella Costa occidentale piu' del 50% degli intervistati sono risultati favorevoli alla tassazione e regolamentazione della marijuana. Il 58% degli abitanti ritiene che la marijuana dovrebbe essere tassata e regolamentata, mentre la percentuale negli Stati Centrali e del Sud e' stata del 37%. La percentuale nazionale e', complessivamente, del 44%. Dal sondaggio condotto all'inizio di febbraio dalla CBS/New York Times e' risultato che il 41% degli americani e' favorevole alla legalizzazione della sostanza, rispetto al 27% del 1979. 25-02-2009 Italia. Firenze. Al via i test antidroga per gli autisti Ataf Via a Firenze ai controlli per verificare che il personale impegnato alla guida degli autobus non assuma sostanze stupefacenti, in applicazione delle misure previste dalla legge nazionale. Secondo il protocollo firmato da Ataf e i sindacati aziendali, i lavoratori saranno selezionati in maniera del tutto casuale - non ci sara' cioe' alcuna discrezionalita' da parte dell'azienda - e con un preavviso di non oltre 24 ore. La legge prevede che ciascun autista venga sottoposto al test antidroga almeno una volta l'anno, e quando vi siano indizi che facciano sorgere un "ragionevole dubbio" (per esempio dopo un incidente stradale). Per coloro che si rifiutassero di sottoporsi al test, o non si dovessero presentare al controllo senza una reale giustificazione, sono previste la sospensione cautelativa dalla guida e la riconvocazione a sorpresa per il test entro 10 giorni. L'accertamento avviene attraverso la raccolta delle urine e una visita condotta dal medico aziendale. Nel caso in cui il test dia esito positivo, il medico rilascia il giudizio di "temporanea inidoneita' alla mansione". Il soggetto risultato positivo al test si dovra' quindi recare al Sert (Servizio per le Tossicodipendenze che fa parte del Sistema Sanitario Nazionale) per ulteriori approfondimenti. Una volta riscontrata la positivita' al test e' inoltre prevista dalla legge la sospensione dal lavoro, fino a quando il Sert competente non certifichi la possibilita' di riammissione al servizio. Il soggetto risultato positivo al test puo' comunque richiedere le controanalisi entro 10 giorni dal giudizio di "inidoneita' temporanea": se risultano negative, l'iter viene sospeso e il lavoratore riammesso al servizio. I test riguarderanno tutti gli autisti di Ataf e i dipendenti addetti alla movimentazione dei mezzi. 26-02-2009 Pottube, il sito di video sulla droga: 'un grido di liberta' che rischia di chiamare oppressione' Dopo Youtube sbarca sul web un nuovo sito di condivisione video questa volta pero' dedicato esclusivamente agli 'appassionati' di hashish e marijuana. C'e' gia' chi lo chiama il 'narcotubo'. In realta' si chiama 'pottube' ed e' il portale internet dove gli oltre 1.800 iscritti della 'Marijuana Videos Community' condividono ogni giorno filmati riguardanti la sostanza stupefacente. http://www.pottube.com Da un capo all'altro del mondo, ragazzi e ragazze di tutte le eta' si incontrano sul web per scambiarsi informazioni e consigli, raccolti attraverso le immagini dei loro filmati, girati amatorialmente, su come consumare e coltivare la pianta di cannabis. Quasi mille i video caricati su Pottube, visti oltre 600mila volte. In uno si vede un ragazzo che fuma droga; altri filmati sono dedicati alla coltivazione delle piante di marijuana; in un altro ancora si vede un ragazzo che balla probabilmente sotto l'effetto di droga. Sul portale non mancano i suggerimenti su come fare il burro alla marijuana o produrre hashish in modo artigianale, ma anche le 'dritte' giuste su come procurarsi i semi e le esperienze dirette dei consumatori e dei 'coltivatori'. 'Che nel continente della rete possano nascere problemi di questo genere, siti sul sentiero di una difficile legalita', dell'anomia, ci puo' stare -commenta all'Adnkronos il sociologo Mario Morcellini, preside della Facolta' di Scienze della Comunicazione dell'Universita' La Sapienza di Roma- Quando addirittura si arriva a fare un sito tematizzato su una pratica al momento sanzionata socialmente, vuol dire che si sta valicando una soglia. Il che puo' autorizzare il desiderio di una parte moderata del Paese di infliggere forme penetranti di controllo della rete che avrebbe tutto il diritto di essere libera'. Un sito del genere, aggiunge Morcellini, 'sembra provocatorio, un grido di liberta' che rischia di chiamare oppressione'. 26-02-2009 Usa. California. Deputato: legalizzare e tassare la cannabis contro la crisi economica Le 'canne' possono rimpinguare le casse pubbliche, e abolire la pena di morte puo' far risparmiare milioni di dollari. Con la crisi che ha colpito in pieno gli Stati Uniti iniziano a circolare idee per equilibrare le finanze pubbliche statunitensi, che soffrono sempre di piu'. L'idea di legalizzare, tassando vendite e consumo di marijuana, viene dalla California. Secondo un deputato statale di origine italiana, Tom Ammiano, basta introdurre regole analoghe a quelle sulla vendita di alcol e tabacco, proibendo l'erba a chi ha meno di 21 anni. Ammiano e' convinto che il mercato della marijuana pesi in California 14 miliardi di dollari l'anno, e tassarlo ridurrebbe il deficit previsto quest'anno, pari a 42 miliardi. L'idea e' di introdurre una tassa di 50 dollari l'oncia (1,75 dollari al grammo), il cui prezzo oscilla tra i 300 e i 500 dollari al mercato (nero) attuale. Come spiega il Wall Street Journal, l'iniziativa ha pero' pochissime possibilita' di farcela, perche' la marijuana e' illegale in base ad una legge federale e le (poche) eccezioni riguardano soltanto l'uso terapeutico. Secondo recenti sondaggi, il 58% degli abitanti della West Coast e' favorevole alla legalizzazione tassata della marijuana, una percentuale che a livello nazionale scende pero' al 40% (46% i contrari). L'idea di abolire la pena di morte per risparmiare non e' nuova, ma ci stanno pensando seriamente Stati come il Maryland, il Montana e il New Mexico, dove una legge statale potrebbe essere approvata nei prossimi mesi. Contrariamente a quanto generalmente si pensa, una condanna a morte costa molto di piu' rispetto ad un ergastolo, mediamente 3 milioni contro 1,1 milioni di dollari. L'iter processuale e' generalmente piu' lungo e occorre un maggior numero di avvocati. Alcuni Stati, e tra questi l'Arizona, il Kentucky, il Mississippi, il New Jersey ed il Vermont hanno chiuso un occhio in centinaia di casi di liberta' provvisoria, accettando di non rimettere in carcere chi non ne ha rispettato i termini, per arginare il sovraffollamento nelle carceri. E risparmiare. 26-02-2009 Italia. Il cardiologo: sempre piu' elettrocardiogrammi anomali da consumo di cocaina L'aumento del consumo di cocaina, oltre che dalle analisi delle acque reflue delle grandi citta', e' evidente anche negli elettrocardiogrammi (Ecg): la percentuale di persone sotto i 50 anni con una alterazione dell' Ecg tipica dell'assunzione di sostanze stupefacenti o stimolanti si e' recentermente raddoppiata, passando dal 3 al 6%. Lo afferma Alessandro Capucci, primario di cardiologia agli Ospedali Riuniti le Torrette di Ancona e presidente del meeting internazionale su 'Fibrillazione atriale e Scompenso cardiaco: il brutto e il cattivo' che si aprira' domani a Bologna. 'Queste percentuali corrispondono a grandi cifre assolute se si pensa che ormai l'Ecg e' un esame che si fa ovunque e molto spesso. Ci sono alcune malattie rare di origine genetica che causano la stessa alterazione sul tracciato dell' Ecg, la cosiddetta 'ripolarizzazione', ma non incidono per piu' dello 0,5%'. La quota restante, che e' la maggior parte di queste anomalie, e' da attribuirsi soprattutto all' aumento del consumo di cocaina, ma anche a quello di sostanze dopanti o di antidepressivi triciclici'. E questa grande quantita' di tracciati ellettrocardiografici anomali 'non e' che la punta dell'iceberg, perche' prima che si arrivi ad avere modifiche anomale permanenti dell'Ecg ce ne vuole'. 26-02-2009 Guinea. Figlio e cognato dell'ex presidente Conte' arrestati per narcotraffico Il figlio maggiore e un cognato del presidente Lansana Conte', scomparso in dicembre dopo 24 anni alla guida della Guinea, sono stati arrestati nel quadro di un'inchiesta sul traffico illegale di stupefacenti. Lo riferisce l'agenzia Misna. Dopo l'arresto Ousmane Cont e Saturin Bangoura sono apparsi in un programma dell'emittente televisiva nazionale, insieme con un gruppo di sospetti narcotrafficanti originari dell`America Latina. Durante la trasmissione, ad alcune delle persone arrestate ha posto domande anche il capitano Dadis Moussa Camara, capo della giunta militare che in dicembre ha assunto il potere con un golpe. I rappresentanti del nuovo potere hanno promesso piú volte di voler combattere la corruzione e il traffico di stupefacenti, un giro di affari importante, che coinvolge soprattutto gruppi criminali latinoamericani ed europei. In gennaio una ventina di dirigenti d'impresa ed ex-ministri erano stati interrogati dai componenti di un organismo creato dalla giunta, il Comitato per le indagini e la sorveglianza sui settori strategici dello stato: tra le ipotesi di reato contestate, sottrazione di fondi pubblici ed evasione fiscale. 26-02-2009 Italia. Roma. Indagine: un ragazzo su due convinto che cocaina sia droga leggera Ammettono di fare uso di sostanze stupefacenti per divertimento e non quando sono tristi, in discoteca ma anche a scuola e allo stadio; pensano che l'alcol faccia male 'solo se si esagera', la cocaina una droga leggera tra le meno dannose e l'eroina pericolosa anche se usata una sola volta. Quasi tutti hanno amici che consumano superalcolici e hashish e, dunque, in qualche misura la considerano una cosa normale. E' questa la percezione del rischio droga tra i giovani secondo un'indagine, su 1.800 studenti tra i 14 e i 19 anni, della Asl Roma F. La droga serve a far parte del gruppo per il 26% degli intervistati, per divertirsi per il 22% e per trasgredire per il 21%. In totale il 59% dei ragazzi dichiara di ricorrere a sostanze stupefacenti quando e' in compagnia: il 27,49% assume superalcolici, il 20,13% hashish, il 6% cocaina, il 2,60% ecstasy, l'1,67% acidi e 1,23% eroina. E' la discoteca, per il 43% dei ragazzi, il luogo per eccellenza in cui si fa uso di sostanze, segue la scuola(18%) e lo stadio(11%). La sostanza piu' temuta e' l'eroina sul cui disvalore il giudizio e' pressoche' unanime. Un 11% dei giovani considera, invece, la cocaina una droga 'leggera' e il 39% la vede come la sostanza meno pericolosa. Inoltre il 23% giudica gli anabolizzanti 'non droghe'. Oltre il 36% conosce qualcuno che fa uso di hashish, quasi il 60% ha amici che consumano super alcolici e quasi un quarto del campione conosce qualcuno che fa uso di cocaina: 'un indicatore indiretto questo - spiegano i responsabili della ricerca - dell'alto consumo di sostanze tra gli intervistati'. Infine, la maggior parte dei ragazzi dichiara che consiglierebbe di rivolgersi ad un Sert (Servizio per la cura delle tossicodipendenze) all'amico con problemi di droga. L'indagine, realizzata sulla base di questionari anonimi, ha affrontato anche altri comportamenti a rischio frequenti tra gli adolescenti: anche se la maggior parte degli intervistati considera pericoloso correre in macchina sotto l'effetto di sostanze, c'e un 10% che lo giudica poco o per nulla pericoloso, cosi' come un 19% non considera grave il vomito auto-indotto; poco pericoloso per il 52% anche il lanciarsi nel vuoto legati ad un elastico e giocare d'azzardo (53%). Frequenti le risposte positive anche al commettere atti vandalici o ad avere comportamenti sessuali rischiosi. Dei risultati dell'indagine si discutera' domani nel corso del convegno 'Giovani, droghe e percezione del rischio' in programma al Castello Ducale di Fiano (Roma). Il fatto che il 50% dei giovani tra i 14 e i 19 anni considerino la cocaina la droga meno pericolosa 'e' un grave problema educativo e informativo'. Cosi' il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, commenta l'indagine sulla percezione del rischio droga tra i giovani. Il problema, secondo Giovanardi e' che 'l'immagine dell' eroinomane e' negativa, mentre chi consuma cocaina e' considerato di successo'. 'In realta', invece l'uso della cocaina e' micidiale' perche' sembra aiutare dando eccitazione, poi, invece 'crea il crollo psichico e fisico'. Secondo il sottosegretario, infatti 'basta andare nelle comunita' e vedere imprenditori e professionisti che credevano di arrivare al successo con la cocaina e invece ne sono stati travolti'. Il sottosegretario ha dunque annunciato che la prossima settimana, con il ministro dell'Istruzione Gelmini, presentera' un portale informativo ed educativo rivolto ai giovani sui danni della droga. 'L'indagine infatti dimostra che su questo fronte c'e' molto da fare'. 'L'indagine sulla percezione del rischio droga tra i giovani conferma la necessita' di un lavoro preventivo, informativo e formativo con i giovani utilizzando metodologie innovative e che si adattino alle realta' di vita e culturali dei giovani stessi'. A dichiararlo e' Alfio Lucchini Presidente nazionale FeDerSerD(Federazione dei servizi pubblici per le dipendenze). 'Da sottolineare - aggiunge Lucchini - come la maggior parte dei ragazzi intervistati consiglierebbe ad amici con problemi di uso di sostanze di rivolgersi ai SERT(Servizi per la cura delle tossicodipendenze)'. 'Questo dimostra - conclude - la capacita' dei Servizi pubblici di adeguarsi ai bisogni della popolazione in termini comunicativi e di risposta ai problemi emergenti'. 26-02-2009 Afghanistan. Helmand. Due terzi dei poliziotti consumano droghe Nella Provincia di Helmand sono prodotti i due terzi dell'eroina mondiale e il 95% della droga che circola in Gran Bretagna. Secondo un documento reso noto dalla BBC grazie al Freedom of Information Act il 60% della polizia di quelle zone consuma regolarmente stupefacenti. Un militare, rimasto anonimo, ha dichiarato che questa abitudine riduce la sicurezza e mina gli sforzi per la ricostruzione del Paese e la lotta alla corruzione. Gli atti di violenza contro la polizia sono maggiori di quelli contro l'esercito, contribuendo, si presume, al consumo. Un'altra ricerca rivelo' che la cannabis e l'oppio siano le droghe piu' diffuse tra le forze dell'ordine. 26-02-2009 GBL, un solvente usato come droga La scorsa settimana nove persone sono state ricoverate in ospedale dopo aver assunto il GBL, un solvente trasformato in droga poco costosa e disponibile ovunque. E' una prassi ancora poco diffusa in Francia, ma che comincia a inquietare. GBL, o gamma butyrolactone, e' un prodotto chimico impiegato nell'industria come solvente per vernici. Assunto come droga, una volta assorbito modifica le funzioni dell'organismo, quelle psicologiche o psichiche. E' liquido, inodore e incolore, e causa effetti differenti a seconda della persona: euforia, perdita d'inibizione, oppure sonno profondo, vomito, disturbi respiratori e della memoria. 27-02-2009 Mondo. Croce Rossa pubblica manuale per la riduzione del danno Pubblicato il manuale: “HIV/AIDS FIELD GUIDE: a planning and practice guide to integrating HIV/AIDS into the ICRC’s health work”. Dopo l’OMS, l’UNAIDS e l’UNODC (Ufficio delle NU per Crimini e Droghe), anche il Comitato Internazionale della Croce Rossa si unisce al coro di voci a sostegno delle politiche di riduzione del danno, ormai universalmente riconosciute come il mezzo più efficace per prevenire i danni da abuso di sostanze e contenere la diffusione dell’HIV/AIDS. In un manuale del CICR (http://www.icrc.org/Web/fre/sitefre0.nsf/html/p0953) sono dettagliatamente descritte strategie e attività. Importanti le raccomandazioni relative alle prigioni, frutto dell’esperienza derivante dall’aver visitato oltre 500.000 detenuti nel 2008 in tutto il mondo: * terapie sostitutive (metadone e buprenorfina) * distribuzione di aghi e siringhe sterili * fornitura di varechina per sterilizzare aghi e siringhe * disponibilità di profilattici Secondo Massimo Barra, Vice-Presidente della Croce Rossa Internazionale (Commissione Permanente) “Questo documento ci conferma che solo un atteggiamento basato sulle evidenze scientifiche e scevro di ideologie e pre-concetti deve ispirare il mondo nell’intraprendere azioni di lotta all’HIV/AIDS e pianificare programmi di riduzione del danno derivante dall’uso di droghe, e si affianca al manuale “Spreading the light of science-- guidelines on harm reduction related to injecting drug use” con cui la Federazione Internazionale già nel 2003 suggeriva alle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa di superare pre-giudizi di tipo paternalistico e di intraprendere, tra le iniziative di lotta alla droga quelle di provata efficacia”. Prevenzione, riduzione del danno e terapia non sono in antinomia tra di loro. Come ha recentemente scritto l’UNODC “La riduzione del danno è stata fatta divenire senza necessità una questione controversa come se ci fosse una contraddizione tra prevenzione e trattamento da un lato e riduzione delle conseguenze sociali e di salute dall’altro. Questa è una falsa dicotomia. Esse sono complementari”. 27-02-2009 Cina. Conferenza di Shangai sulle tossicodipendenze, Giovanardi: siamo leader nella repressione Anche il nostro sara' tra i protagonisti della conferenza di Shangai dove piu' di cento paesi, da ogni parte del mondo, si sono dati appuntamento oggi e domani per celebrare il centenario della Conferenza Internazionale per il Controllo della Droga. A comunicarlo, il sottosegretario, con delega alle questioni legate alla tossicodipendenza, Carlo Giovanardi. Nell'ambito della celebrazione, la delegazione italiana ha presentato le proprie strategie antidroga in materia di comunicazione, prevenzione, trattamento, reinserimento sociale e riduzione dell'offerta. 'Il Governo italiano - ha spiegato il Capo delegazione, Elisabetta Simeoni - ha adottato una posizione decisa contro l'uso di tutte le sostanze stupefacenti: ogni droga e' in vario modo nociva e pericolosa e non puo' essere utilizzata neppure occasionalmente. Il Governo italiano considera inoltre fondamentale accrescere la consapevolezza della popolazione, soprattutto dei piu' giovani, sui danni causati dalle droghe'. I paesi partecipanti hanno sottoscritto una dichiarazione nella quale, oltre al sostegno ribadito alle Nazioni Unite per la lotta alla droga, e' stato confermato l'impegno comune 'a mobilitare risorse e a collaborare con l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine e con l'Ufficio sul controllo dei Narcotici'. La delegazione italiana ha sollecitato tutti gli Stati ad agire in accordo con lo spirito della conferenza, a migliorare gli sforzi di monitoraggio e lotta alla coltivazione illegale del papavero da oppio e di promozione dello sviluppo sostenibile alternativo. Hanno esortato inoltre a rafforzare le esperienze condivise, lo scambio di informazioni e la cooperazione operativa nella lotta contro i crimini transnazionali connessi alla droga e a promuovere la ricerca congiunta. Si sono impegnati altresi' a mobilitare le risorse per la prevenzione e l'informazione, per pubblicizzare il pericolo delle droghe illegali e per accrescere la consapevolezza delle persone e la loro capacita' di opporre resistenza alle droghe illegali. 27-02-2009 Italia. I Sert al collasso. Il Governo: non e' corretto chiedere soldi in questo momento di crisi 'I sert (servizi pubblici per la cura delle tossicodipendenze) rischiano un lento collasso' mentre i pazienti aumentano del quasi 17%: a lanciare l'allarme e' la FpCgil in un convegno che ha fatto il punto della situazione. 'A fronte di un aumento del 16,7% degli utenti di questi servizi, arrivati ad essere nel 2007 oltre 170 mila contro i 147mila del 2000 - spiega Lorena Splendori, responsabile Cgil per i servizi sanitari e i sert - il numero dei lavoratori e dei sert diminuisce'. Nel 2000 i sert attivi in Italia erano 554, mentre nel 2007 sono scesi a 543. Gli operatori sono invece 7.248, ognuno dei quali ha in carico 23,7 tossicodipendenti. 'In realta' secondo i criteri previsti dalla legge, dovrebbero esserci 1.145 sert e 48mila operatori. Si capisce quindi che, se non si interviene potenziando le risorse e razionalizzando quelle che ci sono in modo efficace, i sert sono destinati al collasso'. Soprattutto se si considerano altri due pesanti fattori, che mettono sempre piu' a rischio la gestione di questi servizi. 'Con l'ultima finanziaria tutti i lavoratori precari dei Sert, circa l'11%, rischiano il licenziamento dal prossimo 1 luglio. Accanto a questo c'e' la sempre maggiore diffusione dell'uso di droga e alcol'. Basti pensare che negli ultimi 4 anni la diffusione di eroina e' rimasta costante, con 3 persone su 1000 che la assumono. 'E che nell'ultimo anno quasi un milione e mezzo di persone in Italia ha fatto uso di cocaina' conclude. Le categorie piu' a rischio sono i giovani e i lavoratori dei settori piu' stressanti, come ad esempio metalmeccanica ed edilizia. Il consumo di droga ora e' sempre piu' orientato all'assunzione contemporanea di piu' sostanze, tra droghe e alcol'. "E' evidente che un aumento dei tossicodipendenti del 17% non puo' andare di pari passo con la riduzione dei servizi". Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, intervenendo al convegno. Ma riguardo ad aumento delle risorse Fazio avverte che "viviamo un periodo di forte crisi economica" e che, dunque, di questi tempi "e' inutile" oltre che "non corretto chiedere fondi al Governo". Il sottosegretario spiega poi di non condividere la tesi della Cgil secondo cui l'azione governativa si muova solo in un'ottica "repressiva" e aggiunge: "sono convinto- conclude- che una buona politica di prevenzione debba partire dal territorio. Per questo stiamo cercando di rimettere mano al sistema della sanita'". 27-02-2009 Italia. Conferenza di Trieste e' 'kermesse propagandistica' La conferenza nazionale governativa sulle droghe in programma a marzo a Trieste rischia di rivelarsi solo 'una kermesse propagandistica'. Bisogna quindi 'andare oltre' e 'costruire dal basso un appuntamento nazionale entro l'estate, che abbia al centro il confronto tra gli operatori del settore e le Regioni'. Associazioni e sigle sindacali, come Forum Droghe, Cgil, Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca) e Itaca Italia, hanno presentato oggi a Roma un documento contro l'appuntamento di Trieste. Tra le critiche mosse all'iniziativa ci sono 'il rischio che gli operatori pubblici invitati siano un'esigua minoranza, anche se a oggi le persone in cura al Sert sono 171 mila contro le 18 mila distribuite nelle comunita' terapeutiche; la mancanza di momenti di seduta plenaria di discussione sulla legge in vigore; la presenza di un 'televoto' per esprimere il gradimento o il consenso sulle proposte; la mancata riflessione sulla riduzione del danno'. 'Non ci servono nuovi test di controllo - ha affermato il responsabile nazionale per la tossicodipendenza del Cnca, Riccardo De Facci - ma nuovi servizi. Inoltre sistemi, offerte e approcci diversificati sono l'unico modo per rispondere a fenomeni complessi, come quello delle dipendenza: l'eroina non e' la cocaina e la cocaina non e' l'hashish'. Critiche sono state mosse anche per il non coinvolgimento di altre voci del mondo politico, diverse dalla maggioranza. 'A Trieste - ha concludo il responsabile nazionale per le tossicodipendenze della Cgil, Giuseppe Bortone - ci saranno solo megafoni che strillano slogan'. 28-02-2009 Italia. Storie di guerra alla droga: cerca la signora Ina al telefono, finisce in carcere per (coca)ina 'Abbiamo richiesto la somma massima, calcolata in base ai giorni di detenzione a cui e' stato costretto il mio cliente, ovvero 500 mila euro'. Cosi' ha spiegato l'avvocato riminese Moreno Maresi, difensore dell'albanese di 27 anni rimasto ingiustamente in carcere per due settimane, per un'intercettazione telefonica mal interpretata nel 2005. Dopo la richiesta del legale, la Corte di appello di Bologna, che questa mattina ha esaminato il caso, si e' riservata di decidere. Ma probabilmente la decisione arrivera' fra qualche settimana. Nel frattempo il giovane, prima residente nel Riminese, si e' trasferito in un'altra citta' del nord dove lavora regolarmente. Dopo l'arresto e la carcerazione, aveva infatti perso anche il lavoro. Nel 2005 durante un'indagine su un traffico di droga, venne intercettata l'utenza dell'immigrato che chiedeva al telefono di una certa 'Ina', sua connazionale. Gli inquirenti interpretarono le sue richieste come una domanda di cocaina e l'uomo fu arrestato. Ma successivamente il suo avvocato riusci' a dimostrare che la ragazza esiste davvero e che si chiama proprio Ina. Ne segui' il proscioglimento, gia' in fase istruttoria, e ora la richiesta di danni allo Stato. 28-02-2009 Italia. Giovanardi: ecco perche' alla conferenza di Trieste non si parla di politica sulle droghe 'In relazione alle numerose dichiarazioni che in questo periodo stanno esondando le agenzie', Il Dipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio fornisce 'qualche elemento di chiarezza relativamente a come si articoleranno i lavori della 5° Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga e su come si dovrebbero svolgere. Per individuare gli argomenti da trattare, d'interesse degli operatori e delle organizzazioni partecipanti, sono state consultate ben 73 Organizzazioni, le Regioni e le Provincie Autonome, a partire da ottobre 2008 ad oggi per un totale di 180 ore di pre-consultazioni'. 'Sono stati raccolti circa 200 documenti di vario tipo, presentati dalle organizzazioni e che saranno oggetto dei pre-atti della Conferenza, nei quali e' stata data ampia e totale liberta' di espressione senza alcuna censura. I temi principali da trattare all'interno della Conferenza sono stati identificati sulla base delle segnalazioni degli operatori e dei loro interessi espressi, portando all'identificazione di 28 aree di interesse, ridotte poi a 20 per evidenti necessita' di contenere gli argomenti di discussione. L'intera organizzazione delle sessioni, sia plenarie che parallele, e' stata discussa e concertata con tutte le Organizzazioni consultate'. 'Nessun relatore e' stato imposto da questo Dipartimento ne' nessuna tematica, in quanto la scelta e' stata quella di rappresentare come aree prioritarie di discussione quelle emerse dalle consultazioni. Pertanto, ci sorprende che qualcuno possa affermare che la Conferenza non sia un luogo dove poter attuare un confronto aperto, soprattutto se si considera che sono gia' stati organizzati altri dodici incontri post-conferenza per rendere le consultazioni permanenti. Mai prima d'ora si era adottato un sistema di questo genere'. 'Durante tutte le pre-consultazioni, abbiamo potuto rilevare che in realta' alla maggior parte degli operatori consultati interessava molto di piu' discutere gli aspetti concreti del problema tossicodipendenze e molto meno un cosiddetto 'confronto politico'. Quest'ultimo -continua il Dipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio- viene vissuto molto spesso piu' come uno scontro ideologico che non come una reale e concreta interlocuzione che possa portare ad affrontare i veri problemi del sistema preventivo, assistenziale e riabilitativo del paese, articolato nei variegati sistemi regionali, per il sistema delle dipendenze'. 'In relazione al cosiddetto televoto -prosegue il Dipartimento- si da' nuovamente comunicazione che questo Dipartimento non lo ha mai ritenuto uno strumento necessario e indispensabile e pertanto gia' da tempo ha comunicato che non verra' utilizzato. Quanto al senso generale che la Conferenza dovrebbe avere, anche secondo il punto 15 dell'art.1 del D.P.R. 309/90, si ribadisce che tale assemblea dovrebbe avere come fine quello di ascolto, dibattito e approfondimento dei principali problemi con l'eventuale identificazione di soluzioni concrete e sostenibili da poter poi comunicare al Parlamento anche al fine (ma non solo, ndr) di individuare eventuali correzioni alla Legislazione antidroga dettate dalla esperienza applicativa'. 'Questo e' stato il principio guida e ispiratore dell'organizzazione dei lavori che ci auguriamo saranno proficui, dentro e fuori la conferenza, e comunque finalizzati a ricercare soluzioni unitarie, elementi che piu' che dividere gli operatori li uniscano, proposte sostenibili ed eticamente accettabili che possano portare sempre di piu' a riorientare i sistemi regionali di risposta e le politiche nazionali verso forme ad alta efficacia, uscendo -conclude il Dipartimento- da un oramai obsoleto quanto dannoso conflitto ideologico di cui, per quanto ci e' dato di percepire, molti operatori (al di la' delle varie sigle) sono stanchi. Un augurio di buon lavoro per tutti noi'. 'Mai come in questa occasione, la Conferenza rappresentera' una vera e propria polifonia di interventi, tentando di controllare le varie spinte di protagonismo che sfioravano a volte l'esibizionismo di alcune organizzazioni e persone che hanno portato come unico contributo, durante le pre-consultazioni, la richiesta di 'parlare in plenaria e di avere uno spazio mediatico''. Per questo motivo -aggiunge il Dipartimento per le politiche antidroga- e' stato chiesto a tutte le organizzazioni, da parte del Dipartimento, di rinunciare a far parlare le 'solite persone' ma di proporre relatori giovani, non conosciuti e particolarmente impegnati'. 'Questo -viene precisato- anche per dare un segnale di ricambio generazionale e di valorizzazione di giovani risorse che, molto probabilmente, potrebbero portare una innovativa spinta fuori dall'ormai trito dibattito che usa la contrapposizione come unico modo di confronto. Rimandiamo quindi al mittente le parole pronunciate quali 'truffa, solo evento mediatico, autoritarismo e centralismo' che offendono solo chi le pronuncia, peraltro avendo loro toccato con mano la correttezza, la lealta' e la disponibilita' con cui il Dipartimento ha eseguito le consultazioni e che continua ad avere nell'organizzazione della 5° Conferenza'. 'In merito alla discussione sulla prevenzione delle patologie correlate e alla necessita' di discutere e di affermare che i servizi di prossimita' devono far parte dei sistemi regionali con un'integrazione irrinunciabile nei dipartimenti delle dipendenze', il Dipartimento 'ha sempre sostenuto e sostiene che le Regioni debbano prendere in seria considerazione questo aspetto, uscendo dalla logica progettuale e a volte di precariato, cercando di integrare tali attivita' nel sistema permanente e strutturale di assistenza'. 'Una cosa e' certa, o le varie Organizzazioni riusciranno ad uscire dalla logica conflittuale e di contrapposizione costante per poter discutere, smettendo di mescolare la politica con la scienza ed elementi di programmazione regionale, marcando una vera svolta culturale e intellettuale nell'ambito delle problematiche sulla droga in Italia, oppure continueremo ad assistere al lento declino autoreferenziale del sistema che, ormai -rileva il Dipartimento- non e' piu' in grado di organizzare risposte valide per un problema che e' sicuramente sfuggito al controllo dei vari e differenziati sistemi regionali di risposta'. 'A questo proposito, condividiamo la necessita' di organizzare un concreto e franco dibattito con gli interlocutori principali della programmazione di risposta territoriale, cioe' le Regioni e le Province Autonome che si sono dimostrate -conclude il Dipartimento per le politiche antidroga- estremamente responsabili, collaborative e interessate, partecipando in blocco alla Conferenza'. 28-02-2009 Messico. Calderon: il narcotraffico e' ormai un cancro da estirpare Il traffico di droga in Messico è un "cancro" che "ha invaso tutto" e non piú una semplice "appendicite" con credevamo, ha dichiarato il presidente messicano Felipe Calderon in un'intervista alla televisione. "E' come se il paziente dicesse al medico 'ho mal di pancia'... E durante l'intervento chirurgico il medico, pensando di trovare un appendicite, trovasse invece un cancro diffuso in tutto il corpo", ha spiegato Calderon alla tv Milenio. "E allora quello che occorre fare è estirparlo, irradiarlo, attaccare la malattia, ma tutto ció costa caro, è doloroso, ma bisogna farlo", ha aggiunto. Intanto, il procuratore generale Medina Mora ha ricordato che nelle prime otto settimane dell'anno la guerra per il controllo del traffico di droga in Messico ha provocato oltre 1.000 morti. Lo scorso anno le vittime delle violenze legate al narcotraffico sono state 6.290. 01-03-2009 Italia. La Cassazione dice si' ad alcol test per strada La Cassazione promuove l'alcol test agli automobilisti per strada, come forma di "screening veloce" in grado di "incrementare in modo significativo il numero delle persone controllate". In nome di una costante sicurezza sulle strade, la Quarta sezione penale (sentenza 8805) da' il "nulla osta a che l'accertamento con strumenti e procedure determinati dal regolamento possa avvenire sul posto, cioe' sulla strada". Di diverso avviso era stato il Tribunale di Firenze che, lo scorso 29 maggio, aveva assolto un'automobilista fiorentina indagata perche' la prova dell'etilometro fatta sulla strada aveva riscontrato un tasso di alcolemia di 0,8 mg. La donna, Laurence M. era stata assolta perche' per il giudice era "mancata la prova dell'elemento costitutivo del tasso alcolemico". Contro l'assoluzione, la Procura di Firenze ha fatto ricorso con successo in Cassazione. Scrivono i supremi giudici che "gli organi di polizia stradale possono sottoporre tutti i conducenti ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili". La norma ha infatti "l'evidente scopo di fornire strumenti di screening veloci per incrementare in modo significativo il numero delle persone controllate garantendo il carattere non invasivo dell'esame e la riservatezza personale". Del resto, annota la Cassazione, "la gamma dei metodi utilizzabili e' molto ampia. E' infatti consentito effettuare test comportamentali o utilizzare apparecchi portatili in grado di rilevare la presenza di alcool senza che cio' si accompagni alla quantificazione del valore".L'esito positivo degli accertamenti con gli apparecchi portatili, chiarisce ancora la Suprema Corte, "non cosituisce fonte di prova per l'accertamento del reato in stato di ebbrezza alcolica, ma rende solo legittimo il successivo accertamento tecnico mediante etilometro (strumentazione omologata), in grado di certificare, ai fini legali, il valore del tasso alcolemico nel sangue". 01-03-2009 Messico. Ciudad Juarez, altri 2mila soldati contro il narcotraffico Circa 2.000 soldati sono stati schierati nelle strade di Ciudad Juarez, ai confini con gli Stati Uniti, nel tentativo di restaurare la legge e l'ordine nella citta' messicana, feudo dei narcotrafficanti, teatro di un numero impressionante di delitti. Solo nell'ultimo mese gli omicidi legati al traffico di droga sono stati 250. I soldati costituiscono il primo contingente di un piu' vasto dispiegamento che dovrebbe riguardare 5.000 uomini tra militari e membri della polizia federale. Un portavoce delle forze armate ha precisato che lo scopo e' sradicare il crimine, dalle estorsioni, ai rapimenti, agli omicidi. L'operazione e' fortemente sostenuta dagli Stati Uniti, che temono la caduta del Messico nel caos a causa dello strapotere dei narcotrafficanti. Ciudad Juarez, dove solo negli ultimi quattro giorni sono stati commessi sei omicidi, e' ritenuta la citta' piu' violenta del Messico con piu' di 1.600 crimini attribuiti nel 2008 ai cartelli del narcotraffico, sui circa 5.300 registrati in tutto il Paese. 02-03-2009 Iran. Storie di proibizionismo? Giornalista Usa arrestata per l'acquisto di una bottiglia di vino Una giornalista americana è stata arrestata in Iran, dove vive da sei anni. La donna ha dichiarato a suo padre, in una breve conversazione telefonica, di essere stata arrestata dieci giorni dopo aver acquistato una bottiglia di vino, denunciata dal venditore. Non si hanno notizie di Roxane Saberi, 31 anni, dopo questa telefonata del 10 febbraio, ha riferito all'Associated Press il padre Reza. L'arresto non è stato confermato da Teheran, ma il dipartimento di Stato Usa indaga sulla vicenda. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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