AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori Avvertenze numero 2007-16 del 15 Agosto 2007 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Antritrust e farmaci da banco. Bene, ma occorre levare l'obbligo del farmacista http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=222 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=222 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=222 - La scheda. LIMITI DI VELOCITA’ E SANZIONI http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=93587 - La pulce nell'orecchio. ROSE BIANCHE PER FERRAGOSTO http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Farmaci, pubblicita' e bambini. L'ipocrisia della politica-politichese http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. La telefonia fra servizio pubblico essenziale e contratto fra privati http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. La vendita dei crediti, la cartolarizzazione e i mutui della Florida http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, un sito per i diritti degli immigrati in Italia e un sito sulla liberalizzazione di Internet e della telefonia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione Con aggiornamenti quotidiani; news, lettere, articoli, documenti. - Ultimomiglio.news - liberalizzare Internet e telefonia http://www.aduc.it/dyn/tlc Con aggiornamenti quotidiani: news, lettere, articoli, documenti, iniziative ------------------------------------------- EDITORIALE Antritrust e farmaci da banco. Bene, ma occorre levare l'obbligo del farmacista Anche l'Antitrust denuncia i limiti dell'impostazione "prudenziale" del ministero della Salute sul mercato dei farmaci da banco e senza obbligo di prescrizione medica. Forse e' la buona occasione che in materia si cominci a fare un po' di chiarezza e si vada oltre le logiche delle corporazioni, siano esse quelle dei farmacisti che della grande distribuzione organizzata, che' di fatto e' quella che si e' impossessata del nuovo mercato dei farmaci da banco. Pero' occorrerebbe andare oltre le timide "tirate d'orecchie" dell'Antitrust. Va bene che l'Autorita' se la prenda sul fatto che non si possono mettere insegne che segnalino la presenza dei "drug's corner" dei supermercati. Ma se ci si limita a questo e' poca cosa. Il salto dovrebbe essere la vendita dei farmaci da banco senza l'obbligo della presenza del farmacista, cosi' come ho gia' chiesto con una proposta di legge (1). Cosi' si aprirebbe il mercato e i farmacisti potrebbero svolgere un vero ruolo medico-scientifico, soprattutto se il Senato confermasse il voto della Camera per poter vendere fuori delle farmacie i medicinali con prescrizione medica, e soprattutto se fosse liberalizzato il mercato delle farmacie e non continuasse ad essere una attivita' trasmessa di padre in figlio. Sistemi per evitare che i farmacisti continuino a svolgere solo la funzione di "bottegai dell'analgesico", ce ne sono, occorre solo la volonta' politica di applicarli. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=145887 (Donatella Poretti) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono sei, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci PER L'APPROVAZIONE DELLA CLASS ACTION La petizione, rivolta al ministro per lo Sviluppo Economico, Presidente della Camera dei Deputati, Presidente della II Commissione Giustizia, Relatore in merito della medesima commissione, Commissari della II Commissione Giustizia, a tutti gli onorevoli, chiede l'approvazione di un testo di legge che consenta di avviare un'azione collettiva a chiunque ne abbia interesse e prevedendo un meccanismo di risarcimento automatico http://www.aduc.it/dyn/classaction.html ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo U.E. / Controlli del bagaglio a mano Se una bottiglia d'acqua potesse raccontare i viaggi che fa, ne avrebbe di cose da dire. All'aeroporto di Riga (Lettonia) puo' dormire tranquilla nello zaino perche' nessuno la degna d'attenzione; allo scalo di Vienna e' invece soggetta a controllo e a Heathrow-Londra finisce direttamente tra i rifiuti. Tanta e' la difformita' nell'applicazione delle regole sui liquidi nel bagaglio a mano. Regole, adottate dall'Ue nel novembre 2006, in base alle quali il passeggero puo' portare con se' liquidi e creme in misura non superiore al 100 millilitri e in contenitori trasparenti. Solo sulla carta, pero'. Nel concreto, i viaggiatori raccontano di grandi disparita' di trattamento all'interno dei 27 Paesi. E se anche nel Parlamento Ue si odono voci critiche, Bruxelles per ora non sente ragione. G.BRETAGNA / British Airwais multata per violazione della concorrenza L'Office of Fair Trading (l'Antitrust britannico) ha multato per 180 milioni di euro (121,5 milioni di sterline) la compagnia aerea British Airways per condotta anticoncorrenziale nella fissazione dei biglietti aerei. Il vettore inglese si era messo d'accordo con la Virgin Atlantic sulla definizione del fuel surcharge (il sovrapprezzo per l'aumento del prezzo del carburante). La Virgin non ha pagato la multa perche', per l'occasione, ha fatto da "gola profonda". Altrettanta multa dovrebbe essere in arrivo dal Dipartimento di Giustizia degli Usa, per cui la Bea ha messo gia' da parte 350 milioni di sterline. ASIA / Un'enorme nuvola marrone Torna ogni inverno. E' una gigantesca nuvola scura che sovrasta l'Oceano Indiano e alimenta il surriscaldamento terrestre. E' formata da una fuliggine di particelle sospese, conseguenza soprattutto dei boschi bruciati nell'Asia del Sud per cause legate all'agricoltura e alle attivita' domestiche. Ma una parte e' generata dalle ciminiere di fabbriche e centrali elettriche. Ricercatori dell'Istituto Oceanografico della California hanno studiato la nuvola, e hanno concluso che e' un autentico killer del clima. Su "Nature", vol.448. USA / Niente sesso? Non serve contro l'Aids Nel mondo i sieropositivi sono 38 milioni e ogni giorno l'Aids causa migliaia di morti. Per tentare di salvaguardare i giovani dal virus Hiv, il Governo Usa punta soprattutto all'astensione dai rapporti sessuali mediante lo slogan: "Niente sesso prima del matrimonio". Con quanta efficacia? Nessuna, secondo una ricerca della University of Oxford, basata sull'analisi delle campagne astensioniste nei Paesi sviluppati. Per la verita' ne hanno trovate solo in Usa; sono 13 e hanno coinvolto 16.000 adolescenti. Il risultato dovrebbe far riflettere l'Amministrazione Bush: nessuno dei "Abstinence-only-Programme" di prevenzione dell'Aids e delle gravidanze indesiderate ha dato risultati concreti nel lungo periodo. Probabilmente, concludono i ricercatori, quei soldi sarebbe meglio spenderli per promuovere l'uso del preservativo. GERMANIA / 14% dell'elettricita' da fonti rinnovabili Il ministero dell'Ambiente ha fatto sapere che nel 2007 il 14% della produzione di elettricita' verra' assicurato da fonti rinnovabili. L'obiettivo prefissato del 12,5% da raggiungere entro il 2010 e' stato superato con largo anticipo. La stima diffusa si basa su una domanda prevista analoga a quella registrata nel 2006 e in condizioni metereologiche normali. SVIZZERA / Il coltellino svizzero sara fatto in Cina? I famosi coltellini svizzeri potrebbero diventare "made in China". L'esercito svizzero ne ha bisogno di 65 mila ed ha aperto la gara d'appalto a tutti i produttori del mondo, cosi' come prevedono le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio. La Cina, che da anni fa copie pirata di questi coltellini, pare che sia in pole position per aggiudicarsi la gara. USA / Legislatore chiede registro delle ditte farmaceutiche che pagano i medici Il senatore repubblicano Charles E. Grassley, ha annunciato una proposta di legge che obbligherebbe le ditte farmaceutiche a rendere pubblica la remunerazione di consulenze da parte dei medici. Il senatore ha citato il caso di uno psichiatra infantile che ha guadagnato oltre 180mila dollari in due anni per un farmaco antipsicotico ora molto usato per i bambini. La preoccupazione e' che questo tipo di rapporto economico possa spingere i medici a prescrivere medicinali non perche' efficaci ma perche' pagati per farlo. La pubblicazione di un registro pubblico darebbe la possibilita' ai pazienti di sapere se il proprio medico ha ricevuto pagamenti in passato per il medicinale prescritto. USA / Il ricercatore Hwang non e' solo un falsario della clonazione embrionale, ma, per caso, un grande scienziato Il ricercatore sudcoreano Woo Suk Hwang, famoso per aver falsificato nel 2004 alcuni dati sulla clonazione embrionale, avrebbe raggiunto, involontariamente, un importante risultato scientifico. Secondo la rivista "Cell Stem Cell" avrebbe creato in laboratorio un nuovo tipo di cellula umana usando la partogenesi, una tecnica di riproduzione tipica delle piante, di pochi animali, ma difficile da applicare alle cellule dei mammiferi. OLANDA / Inchiesta sull'omosessualita' in 36 Paesi Le ambasciate olandesi hanno ricevuto disposizioni di monitorare la situazione e i diritti degli omosessuali nei 36 Paesi con cui i Paesi Bassi intrattengono rapporti di cooperazione. In base ai risultati, il Governo potrebbe decidere di fare pressioni sui Governi piu' repressivi, aiutare i gruppi di difesa dei diritti degli omosessuali e commisurare alla bisogna i propri aiuti economici. Diciannove, dei 36 Paesi che hanno aiuti dall'Olanda, tra cui Nigeria e Indonesia, considerano l'omosessualita' come un reato e la puniscono con ammende, prigione, ergastolo e pena di morte. La potente Associazione olandese per l'integrazione degli omosessuali (Coc) -il piu' vecchio movimento gay del mondo, creato nel 1946- ha convinto il ministro della Cooperazione, il laburista Bert Koenders, a far partire questa iniziativa. USA / 237 motivi per fare l'amore Per desiderio carnale o per la ricerca di Dio o per farsi passare un mal di testa, ci sono almeno 237 motivi per fare l'amore. Lo sostiene uno studio che rimette in discussione lo stereotipo secondo il quale uomini e donne siano differenti nell'approccio con il sesso. Infatti, uomini e donne adducono i medesimi motivi per avere rapporti sessuali. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista "Archives of Sexual Behavior" nella sua edizione del mese di agosto, dopo aver ascoltato 1.549 studenti 18/22enni dell'Universita' del Texas. U.E. / La percezione dell'inflazione in bar e ristoranti Uno studio intitolato "Il motivo delle percezioni dell'inflazione" e' stato pubblicato dalla direzione generale degli affari economici e finanziari della Commissione europea. Parte col riferimento ai dati dell'eurobarometro dello scorso autunno, quando il 90% dei cittadini dichiarava di essere convinto che l'aumento dei prezzi fosse dovuto all'adozione dell'euro. In Paesi come Germania e Olanda, l'introduzione dell'euro ha provocato forti aumenti dei prezzi dal 2002 in bar e ristoranti, ma gli anni successivi c'e' stato un calo. In altri Paesi come Spagna, Belgio, Francia e Italia i prezzi sono aumentati ad un ritmo sostenuto dal 2002 e i prezzi di questi ambiti sono stati il volano per gli aumenti in altri settori. Nonostante questo, l'inflazione non ha registrato forti sbalzi rispetto agli anni precedenti all'adozione dell'euro: nel 2006, quella annuale, a dicembre e' scesa al 2,7%, una percentuale identica a quella dell'anno precedente l'adozione dell'euro. Lo studio conclude rilevando che la percezione degli aumenti e' dovuta essenzialmente al forte aumento dei prezzi delle case. INDIA / Vacanze pagate per le coppie che non fanno figli Le autorita' del Satara, Stato indiano occidentale del Maharashtra, per porre freno al tasso di natalita', alle coppie che decidono di posticipare il concepimento di un figlio per almeno due anni, regala un buono vacanza di 5.000 rupie (circa 90 euro), che puo arrivare fino a 137 euro per le coppie che ritardano la nascita fino a tre anni. ITALIA / Le strade piu' pericolose durante le vacanze Nettunense, Romea, Via del Mare, Pontina, Jonica sono le strade delle vacanze piu' pericolose. Si registrano fino a 5 incidenti per chilometro contro una media nazionale di 0,70. Secondo l'Aci i rimedi sono quelli di sempre: piu' attenzione da parte degli automobilisti, migliore manutenzione delle strade e piu' controlli da parte della polizia. Secondo l'indagine Aci, il 17% degli incidenti avviene sulle strade extraurbane, il 77% in citta', contro il 6% delle autostrade. FRANCIA / La vita di coppia permetterebbe di vivere piu' a lungo Secondo uno studio dell'Insee, le persone che vivono in coppia vivrebbero piu' a lungo che non i single. Per un uomo di 40 anni che non e' mai vissuto in coppia, il rischio di morire e' doppio rispetto ad un altro uomo della medesima categoria socio-economico ma che vive in coppia. Con l'avanzare degli anni la tendenza si inverte: dopo gli 80 anni le prospettive di vita per un uomo single sono maggiori rispetto a quello accoppiato. Se durante la vita di coppia uno dei due venisse a mancare, le donne sembrano essere quelle che vivono piu' a lungo da sole. Secondo l'Insee la precocita' delle morti di coloro che non hanno mai vissuto in coppia, e' dovuta a fattori sanitari, sociali e professionali che interagiscono con le difficolta' di questi soggetti a vivere in coppia. USA / Pubblicita'. Internet soppiantera' la carta stampata nel 2011 Secondo uno studio dell'istituto americano Veronis Suhler Stevenson, il budget americano della pubblicita' su Internet, nel 2011 aumentera' a 62 miliardi di dollari (45 miliardi di euro) soppiantando la carta stampata. Secondo il diretto di questo istituto "siamo alla vigilia del piu' grande cambiamento nel panorama dei media, condizionato dai cambiamenti tecnologici, le abitudini degli utenti e le strategie pubblicitarie delle imprese". USA / Arriva l'era dei farmaci generici Sta per scoppiare l'era dei farmaci generici. Secondo molti analisti, una fetta significativa del mercato farmaceutico Usa (circa 60 su 270 miliardi di dollari) sara' a breve invasa da farmaci che costeranno dal 30 all'80 per cento in meno. Stanno infatti per scadere quasi contemporaneamente i brevetti di farmaci molto comuni, dando cosi' il via libera alla produzione di cloni generici. Grazie ai farmaci "non firmati", la spesa sanitaria negli Stati Uniti continuera' a rallentare, spiegano gli esperti, anche se il consumo di medicinali continua a crescere a causa dell'invecchiamento della popolazione. Gli unici scontenti sono naturalmente i produttori dei farmaci di marca, che dovranno far fronte ad una crescente competizione. La scorsa settimana Johnson & Johnson ha annunciato un taglio di quasi 5 mila posti di lavoro a seguito dell'introduzione sul mercato di un farmaco generico che ha decimato la vendita del suo sonnifero Ambien. USA / Johnson & Johnson fa causa alla Croce Rossa per l'esclusiva sul simbolo La ditta farmaceutica Johnson & Johnson, produttrice anche di saponi e shampoo, ha fatto causa alla Croce Rossa degli Stati Uniti per ottenere l'uso esclusivo del logo (la riconoscibilissima croce rossa) che i due condividono da oltre 100 anni. Il contenzioso nasce nel 2004, quando la Croce Rossa ha permesso ad alcuni partner commerciali di impiegare il simbolo su prodotti destinati alla vendita al dettaglio, come deumidificatori, tagliaunghie e spazzolini da denti. La Croce Rossa spiega che si tratta di un metodo molto comune di autofinanziamento, in quanto una parte dei ricavati viene poi destinata a programmi di assistenza in tutto il mondo. Ma la Johnson & Johnson parla di ingenti danni economici subiti a seguito dell'immissione sul mercato di numerosi prodotti rossocrociati che poco hanno a che fare con la carita' e l'assistenza ai bisognosi. S.ARABIA / I turisti non possono introdurre alcolici, oggetti e articoli di religioni diverse dall'Islam Le autorita' saudite continuano a impedire ai turisti non musulmani di introdurre nel Paese oggetti come bibbie, crocifissi e Stelle di David. Secondo quanto riferisce oggi il quotidiano israeliano 'Jerusalem Post', sul sito della compagnia di bandiera saudita e' indicato espressamente che 'alcune cose non possono essere portate nel Regno per motivazioni religiose e norme locali', citando tra queste bevande alcoliche, narcotici illegali, esplosivi, armi e materiale pornografico. 'Sono anche vietati oggetti e articoli appartenenti a religioni diverse dall'Islam. Essi includono bibbie, crocifissi, statue, sculture, cose riproducenti simboli religiosi come la Stella di David e altri', si legge nella sezione 'Travel guide' del sito della Saudi Arabian Airlines. Al 'Jerusalem Post' e' stato confermato da una impiegata della compagnia aerea che tale normativa viene applicata. Una fonte del consolato saudita a New York ha poi specificato che ai trasgressori sono confiscati gli oggetti in questione e in caso di proteste le autorita' possono agire in vari modi. USA / Possibili complicazioni cardiache per chi usa farmaci contro bruciore di stomaco Due piccoli studi sui diffusissimi farmaci contro il bruciore di stomaco Prilosec e Nexium suggeriscono che l'uso duraturo di questi medicinali potrebbe causare problemi al cuore. Ma la Food and Drug Administration ha immediatamente preso le distanze dai due studi, spiegando che altre ricerche non hanno evidenziato alcun rischio per la salute dei pazienti. Inoltre, almeno uno degli studi presenterebbe alcuni errori. Entro tre mesi la Fda pubblichera' i risultati delle sue indagini su questi farmaci. Nel frattempo, i medici ed i pazienti dovrebbero continuare a farne uso, fa sapere l'agenzia americana del farmaco. USA / Unix appartiene a Novell. Via libera al sistema operativo open-source Linux Con una decisione che potrebbe mettere fine ad uno dei piu' aspri contenziosi riguardanti il copyright del software, un giudice federale della California ha deciso che il sistema operativo Unix appartiene a Novell, e non a Sco Group. La sentenza del giudice Dale A. Kimball potrebbe avere un impatto anche sul sistema operativo open-source Linux, modellato in parte proprio su Unix. Sco Group ha sempre sostenuto che Linux, in quanto derivato illegalmente da Unix, gli appartiene. Per questo molte societa' e produttori di pc non hanno ancora adottato Linux per paura di eventuali cause di risarcimento. "La decisione del tribunale federale ha respinto le argomentazioni della Sco e, conseguentemente, ha eliminato la minaccia della Sco alla comunita' open-source di Linux", ha spiegato Joe LaSala, vicepresidente di Novell. G.BRETAGNA / Lenta e costosa la nuova adsl "super veloce" Gli utenti che hanno recentemente scelto di passare ad una adsl "super veloce" hanno probabilmente speso 200 dollari in piu' all'anno senza alcun miglioramento sui contratti meno costosi di adsl. I nuovi contratti Sky e Virgin Media promettono una velocita' costante di 16-20Mb, ma in realta' la velocita' media non supera i 4-8Mb. Gli analisti della Broadband Choises, una societa' che studia il mercato delle telecomunicazioni, spiegano che le compagnie telefoniche riescono a farla franca inserendo le parole "fino a" prima della velocita' promessa. Ma in questo caso i gestori non hanno scuse, in quanto il loro servizio non riesce a raggiungere neanche la velocita' dei contratti meno costosi. L'associazione dei consumatori "Which?" ha invitato gli utenti a controllare piu' volte al giorno la velocita' di connessione utilizzando siti come www.speedtest.net e www.thinkbroadband.com/speedtest.html per avere un'idea della qualita' di cio' che si e' acquistato. Qualora la velocita' sia continuamente inferiore a cio' che prevede il contratto, gli utenti potranno chiedere un risarcimento direttamente alle compagnie telefoniche. USA / Vestiti "made in Iraq" in vendita negli Usa I Governi americano ed iracheno sperano di poter risollevare l'economia dell'Iraq tramite la vendita di vestiti "Made in Iraq" sul mercato Usa. Per il viceministro dell'Industria Sami Al-Araji, entro Natale saranno messi in vendita circa 10mila giacche di pelle e 20mila vestiti fabbricati a Mosul e Hajaf e destinati ai teenager americani. Una mossa simbolica, ammettono fonti del Governo americano, ma che potrebbe aprire la strada all'importazione di prodotti iracheni in Occidente, al contempo risollevando le sorti economiche dell'area mesopotamica. Le due fabbriche di vestiario sono in larga parte finanziate dal Governo iracheno nel tentativo di dare vita ad una economia non basata esclusivamente sul petrolio. ISRAEL / Dai recettori della cannabis nuova speranza contro l'osteoporosi Il sistema endocannabinoide, responsabile per la recezione della cannabis, ha una importante funzione nella rigenerazione delle ossa ed e' un importante obiettivo per i potenziali medicinali contro l'osteoporosi. Lo rivela uno studio che sara' a breve pubblicato sulla rivista scientifica Annals of the New York Academy of Sciences. Gli scienziati del Bone Laboratory della Hebrew University di Gerusalemme hanno scoperto che l'attivazione del recettore cannabinoide CB2 riduce il deterioramento delle ossa, stimolandone la rigenerazione. "Una terapia basata su antagonisti sintetici CB2 e' un promettente punto di partenza per lo sviluppo di farmaci contro l'osteoporosi", spiegano gli studiosi. INDIA / Coppia affetta da Hiv chiede l'eutanasia al Presidente Patil Stanchi dell'ostracismo sociale e della negligenza dello Stato, una coppia affetta da Hiv ha chiesto la possibilita' di ottenere l'eutanasia al Presidente Pratibha Patil. Vijayshankar Pandey, agricoltore di Ramgarh, ha contratto la malattia durante una trasfusione di sangue dopo un intervento chirurgico. Vijayshankar e la mogie Shilu sono stati minacciati dagli abitanti del loro paese, che vorrebbero vederli andare via. "Siamo stanchi di continuare a chiedere aiuto al Governo. Il tribunale ha dato degli ordini alla polizia, ma nessuno ha poi fatto niente. Questo e' il motivo per il quale abbiamo scritto al presidente affinche' ci sia concessa l'eutanasia per tutta la famiglia. Siamo stanchi a causa di questa malattia mortale e delle atrocita' degli abitanti del villaggio", ha spiegato Vijayshankar. La coppia ha gia' venduto un quarto delle loro terre per pagarsi i trattamenti medici. Ora sono ospitati nella casa di un parente, ma il timore di essere scoperti dagli altri abitanti del villaggio sta crescendo. Vijayshankar ha detto che i suoi compaesani sono entrati in casa sua e lo hanno picchiato. La polizia ha risposto alla richiesta promettendo maggiore attenzione al caso. "Dobbiamo capire se ci sono gli estremi per denunciare gli abitanti del villaggio, e per dirgli di non comportarsi in questo modo", ha detto Ashok Kumar, sovrintendente di polizia ad Allahabad. Di casi come questo se ne registrano molti in India, che ha il maggior numero di malati di Aids al mondo dopo il Sud Africa e la Nigeria. Per questo il Parlamento sta per approvare una legge contro le discriminazioni contro i malati di Aids. La legge prevede il diritto all'educazione, al lavoro e al trattamento medico per tutti i malati. USA / Se c'e' scritto "McDonald's", e' piu' buono Ai bambini piacciono di piu' gli hamburger, le patatine fritte ed anche il latte e le carote se pensano che siano stati prodotti da McDonald's. Durante le sessioni di assaggio, 63 bambini fra i 3 ed i 5 anni hanno mostrato di preferire i cibi confezionati in carta con il logo del grande fast-food americano piuttosto di quelli incartati in maniera anonima. Quasi il 77% dei soggetti, per esempio, ha detto che le patatine fritte servite nell'involucro di McDonald's sono piu' buone delle stesse patatine servite in un contenitore bianco. Oltre il 54%, inoltre, preferisce le carote di McDonald's rispetto alle stesse identiche carote in confezioni di altre marche. Se il gigante della ristorazione rapida non puo' che essere soddisfatto di questo risultato, non mancano le critiche dei nutrizionisti. "Con questo tipo di risposta favorevole, uno si aspetterebbe che McDonald's offrisse sul suo menu' un numero maggiore di alimenti sani, piuttosto che di cibi ad alto contenuto calorico e di grasso". ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA VIAGGIARE IN AEREO E PERDERE I BAGAGLI Sara' capitato di aspettare il bagaglio davanti al nastro trasportatore e, con un tonfo al cuore, costatare che la propria valigia non c'e' o arriva con la maniglia divelta o il carrellino privo di ruote. Che fare? La prima cosa e' quella di andare all'Ufficio oggetti smarriti (lost&found), presentare il proprio biglietto, il tagliando del bagaglio e compilare un modulo. Queste operazioni servono per avviare le ricerche del bagaglio perso. Il viaggiatore che vuole essere risarcito, per il bagaglio perso o danneggiato, deve presentare anche una denuncia alla compagnia aerea entro 21 giorni in caso di ritardo e entro 7 giorni in caso di danneggiamento. Spesso si dimentica di effettuare quest'operazione, confortati dalle assicurazioni degli addetti all'Ufficio oggetti smarriti che il bagaglio sara' prontamente ritrovato e riconsegnato. Occorre pero' fare attenzione ai tempi entro i quali fare la denuncia, poiche' si rischia di non ricevere il risarcimento dovuto. La Convenzione di Montreal o di Varsavia stabiliscono valori diversi e prevedono un rimborso a bagaglio, indipendentemente dal valore del bene perduto (salvo il caso di maggiore dichiarazione di valore): * Per gli Stati che aderiscono alla Convenzione di Montreal: in caso di distruzione, perdita, danno o ritardo si ha diritto ad un risarcimento fino a 1.167 euro; * Per gli Stati che non aderiscono alla Convenzione di Montreal: per smarrimento o danno si ha diritto ad un risarcimento di 20 euro a kg di bagaglio. Si puo' chiedere anche il rimborso degli abiti acquistati, allegando ovviamente le ricevute e il risarcimento del danno "biologico" subìto, la cui quantificazione e' lasciata alla valutazione del passeggero che, per avere soddisfazione, dovra' con molta probabilita' rivolgersi al Giudice di pace. TELECOM E IL TELEFONINO POLITICALLY CORRECT. IDIOZIA!! Un consigliere regionale del Lazio (del partito Ds) ha denunciato Telecom Italia perche' inibisca, dal proprio sito Internet, lo scaricamento di una suoneria che riproduce "Faccetta nera", la celebre marcetta del 1935 che ricorda la colonizzazione del governo di Benito Mussolini in Eritrea. Secondo il consigliere Enzo Foschi, e' inconcepibile questa propaganda di quel periodo storico e si tratterebbe di apologia del fascismo. Libero il nostro consigliere di pensarla cosi', confortato purtroppo anche da leggi che chiamarle anacronistiche e ridicole (legge Scelba del 1952) e' solo per essere gentili nei confronti di una legge dello Stato, ma cio' che ci stupisce e la reazione di Telecom Italia: ha chiesto a Buongiorno Vitaminic, la societa' che riversa le proprie suonerie sul loro sito, di ritirare questa marcetta. Idiozia in nome del politically correct, soprattutto perche' messo in opera dal principale operatore delle comunicazioni in Italia. Non sappiamo se sui neo-telefonini della Coop marcette di questo tipo siano scaricabili, ma con un sorrisetto lo capiremmo. Ci sembra invece idiota se fatto da un'azienda che di comunicazioni ne sa "una piu' del diavolo" e che sa perfettamente che in Rete ci sono migliaia di possibilita' di scaricarsi suonerie simili e anche "peggiori". Ci rendiamo conto che per Telecom Italia e' meglio non turbare la propria area politica di riferimento, ma questo non ci esime dall'evidenziare questo vecchio e idiota retaggio culturale. TEST ANTIDROGA. I PARLAMENTARI UDC LI FACCIANO IN QUESTURA I test antidroga organizzati dall'Udc di fronte alla Camera dei Deputati sono una offesa a tutti quei cittadini obbligati a sottoporsi a controlli antidroga. Perche' possa davvero essere efficace, il test deve essere fatto su base obbligatoria, periodica e senza preavviso, cosi' come gia' per il doping nello sport. Chiunque abbia un po' di familiarita' con questi test da "banchetto" (esame del sudore o della saliva) sa infatti che, passati alcuni giorni, non e' piu' possibile rilevare la presenza di sostanze illegali. Basta quindi non fumare cannabis o sniffare cocaina per qualche giorno prima di sottoporsi al test, per poi continuare tranquillamente a sballarsi dopo. Noi siamo contrari ai test antidroga obbligatori a meno che non vi siano ragioni di sicurezza per terzi, come nel caso dei controlli sulle strade per chi guida. Ma se i parlamentari dell'Udc o di qualsiasi altra formazione politica vogliono sottoporsi a test veri, e non a messe in scena, si uniscano dalle centinaia di migliaia di italiani denunciati o condannati per droga, costretti a fare frequentemente, ed obbligatoriamente, i test in questura o alla Asl. Solo cosi' potranno convincerci che cio' che predicano e' anche cio' che razzolano. DOVE L'ANTITRUST FUNZIONA. MULTA DI 180 MILIONI DI EURO A BRITISH AIRWAYS PER QUELLO CHE IN ITALIA TUTTI I VETTORI FANNO IMPUNEMENTE L'Office of Fair Trading (l'Antitrust britannico) ha multato per 180 milioni di euro (121,5 milioni di sterline) la compagnia aerea British Airways per condotta anticoncorrenziale nella fissazione dei biglietti aerei. Il vettore inglese si era messo d'accordo con la Virgin Atlantic sulla definizione del fuel surcharge (il sovrapprezzo per l'aumento del prezzo del carburante). La Virgin non ha pagato la multa perche', per l'occasione, ha fatto da "gola profonda". Altrettanta multa dovrebbe essere in arrivo dal Dipartimento di Giustizia degli Usa, per cui la Bea ha messo gia' da parte 350 milioni di sterline. Oltre alla sensazione che la cifra provoca, facendo riflettere sull'uso decisamente deterrente che puo' avere (e rende ridicole le multe italiane di qualche migliaia di euro che le nostre Autorita' comminano), la cosa ci colpisce per il tipo di provvedimento in se', e ci poniamo una domanda: come mai in Italia tutti i vettori hanno un fuel surcharge identico? Il nostro Antitrust aveva nel 2002 multato Alitalia e altri vettori proprio per questo (1), ma con questi importi: Alitalia: 1,582 milioni di euro, per essere stata "promotrice e coordinatrice dell'intesa". 86 mila euro a Meridiana, 19 mila euro ad Alpi Eagles, 62 mila euro ad Air Europe, 52 mila euro a Volare Airlines e 35 mila euro a Air One. Una bella differenza per gli importi, tant'e' che in Italia si continua.... (1) Qui il comunicato dell'Agcm dell'8 agosto 2002: http://www.agcm.it/AGCM_ITA/COSTAMPA/COSTAMPA.NSF/0af75e5319f ead23c12564ce00458021/05d0d05b30293b8bc1256c0f005548d1?OpenDocument RECESSO CONTRATTO FASTWEB. PENALI ILLECITE CONCORDATE COI DIFENSORI DEI CONSUMATORI... "Adiconsum ottiene da Fastweb una riduzione del costo di recesso: da 217 a 49 euro". Ad annunciarlo sono stati l'associazione di consumatori (1) e il gestore telefonico. Peccato che tale accordo sia in contrasto con le previsioni letterali della legge 40/2007 (il cosiddetto decreto Bersani) che ha abolito le penali di recesso dai contratti per adesione con compagnie telefoniche e reti televisive. La legge, all'articolo 1, comma 3, dice in modo esplicito che tali contratti "devono prevedere la facolta' del contraente di recedere dal contratto o di trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell'operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni". Le spese che il gestore puo' addebitare al cliente che chiede il recesso si possono quantificare in poche unita' di euro: le operazioni di distacco della linea nella stragrande maggioranza dei casi vengono effettuate tramite computer e l'onere di rispedire eventuale hardware (modem, decoder, apparecchi telefonici, ecc.) e' a carico del cliente. L'accordo stipulato da Adiconsum e Fastweb prevede invece un costo "fisso" (in realta' e' una penale) di ben 49 euro. Rileviamo, nostro malgrado, ma senza stupore, che un'associazione di consumatori "legittima" il comportamento scorretto tenuto dagli operatori, in barba ad una legge dello Stato. L'associazione non si e' probabilmente accorta che una simile "penale" era gia' stata elargita, senza bisogno di alcuna concertazione da Telecom Italia. Il gestore dominante, addirittura, e' stato anche piu' generoso, prevedendo un costo di recesso di "soli" 48 euro. http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=177474 Il comunicato dell'Adiconsum precisa che "Questi nuovi costi dovranno ora essere valutati dall'Autorita' Garante delle Comunicazioni". Quindi, l'obbrobrio giuridico sara' sottoposto alla stessa Agcom, che finora poco ha fatto per rimediare agli abusi dei gestori. http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=178747 Con questi gestori, queste associazioni di consumatori e questa Agcom prevediamo tempi duri per gli utenti a cui consigliamo di recedere dai contratti tramite una raccomandata ar in cui si diffida dall'addebitare costi per il recesso superiori a 5 euro: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=132889 (1) Adiconsum e' un'associazione di consumatori del sindacato Cisl, aderente al Cncu (Comitato nazionale consumatori e utenti), organismo del ministero dello Sviluppo Economico, da cui riceve anche finanziamenti. IMMIGRAZIONE. SENTENZA D'APPELLO: SI' AL MATRIMONIO CIVILE PER DUE CITTADINI SOMALI SPOSATI CON RITO ISLAMICO Un cittadino somalo residente in Italia si e' rivolto al nostro servizio Aduc-Immigrazione per un problema che, da burocratico, si era trasformato da mesi e mesi in un'odissea e negazione sostanziale dei propri diritti. Questa in breve la storia. G. e la sua compagna A., entrambi somali residenti all'epoca in Gran Bretagna, avevano deciso di sposarsi con rito islamico in Italia. Non esistendo alcuna normativa che consenta ad un matrimonio cosi' celebrato di dispiegare automaticamente effetti civili, i due coniugi, per poter stare insieme, hanno tentato di far si' che le nozze fossero riconosciute/trascritte dallo Stato italiano. Sulle prime, l'Anagrafe del Comune di Firenze trascriveva il Sig. G. come “coniugato”. Successivamente, a seguito di corrispondenza intercorsa con le autorita' inglesi (che evidentemente avevano idee piu' chiare del Comune fiorentino sulla impossibilita' di considerare le nozze valide agli effetti civili) il medesimo Comune si persuadeva che il sig. G. non era coniugato con A e il suo stato civile, da "coniugato" si trasformava in “non certificabile”. I due decidevano allora di risposarsi, stavolta in Comune e chiedevano all'amministrazione il rilascio del nulla osta alle pubblicazioni. In quanto somali, i due sposi non hanno ovviamente potuto documentare in alcun modo il loro stato civile libero, stante la carenza di Governo che dal 1991 investe il loro Paese. In assenza di nulla osta non ci si puo' sposare, salvo che non intervenga una pronuncia giudiziale che segua i principi sanciti dalla Costituzione italiana (art. 29) e dalla Convenzione Europea dei diritti umani (art. 8), secondo i quali esiste un diritto insopprimibile al matrimonio e all'unita' familiare. E invece niente! L'Ufficiale dello stato civile ha negato le pubblicazioni adducendo il fatto che il signor G. prima si era dichiarato vedovo, poi coniugato ed oggi libero e che per questo egli stesso avrebbe contribuito alla non certificabilita' del suo stato civile (sigh!! la commedia degli equivoci?). Ma quel che e' peggio e' che il Tribunale di Firenze di primo grado non ha accolto il ricorso ex. art. 98 c.c. in quanto il signor G. non avrebbe documentato l'impossibilita' a fornire all'amministrazione fiorentina detta certificazione somala!! Ma se il Governo Somalo non esiste piu' come avreebbe potuto "certificare"? I nostri legali, gli avvocati Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci hanno impugnato il provvedimento in Corte D'Appello di Firenze che, lo scorso 6 luglio, ha sbloccato la situazione ordinando al Comune di Firenze l'autorizzazione alle nozze. E' mai possibile che in una vicenda cosi' pacifica in fatto e in diritto, occorra arrivare in Corte d'Appello? Chi paga ai due sposi e all'amministrazione della giustizia? VIAGGIARE NEI PAESI A RISCHIO. I DIRITTI DEL TURISTA Un attentato, o fallito attentato, terroristico in uno dei Paesi a forte richiamo turistico ripropone il tema degli annullamenti del viaggio in una localita' a rischio. Disdire un pacchetto turistico e' oneroso perche' comporta penali tanto maggiori quanto piu' ci si avvicina alla data di partenza: annullare una prenotazione 3 giorni prima della partenza significa perdere il 100% di quello che si e' pagato, cioe' tutto il costo della vacanza. Solo una comunicazione ufficiale del ministero degli Affari Esteri e/o del ministero della Salute, che sconsiglia il viaggio per motivi di sicurezza o di sanita', puo' portare all'annullamento del viaggio senza penalita'. In questo caso, in seguito ad un accordo tra i maggiori tour operator e il ministero degli Affari Esteri, il turista puo': * essere indirizzato su altra localita', che puo' avere costi maggiori che devono essere pagati dal viaggiatore; * essere rimborsato. Si puo' sottoscrivere una assicurazione per l'annullamento del viaggio, in questo caso occorre pero' leggere attentamente le clausole contrattuali, per capire gli ambiti di copertura (malattia, infortunio, incidenti, calamita', attentati), le eventuali franchigie e gli oneri accessori (es. iscrizioni) che comunque devono essere pagati oltre, evidentemente, all'assicurazione stessa. INTRAMOENIA. LA SANITA' PUBBLICA PAGA ANCHE QUELLA PRIVATA. UN MONDO ALLA ROVESCIA PER FAVORIRE LA CORPORAZIONE DEI MEDICI Oggi la Camera ha deciso di modificare e prorogare fino a tutto il 2008 le disposizioni sulla libera professione dei medici all'interno delle strutture sanitarie, piu' nota come intramoenia. In un mondo che andasse a rigor di logica, l'attivita' privata dovrebbe in qualche modo aiutare quella pubblica, perche' quest'ultima abbia meno carenze, sia piu' tempestiva, piu' qualificata e con meno errori. Questa logica, pero', nel nostro Paese funziona al contrario, cioe' la sanita' pubblica aiuta quella privata ad esser tale. Dove sono i vantaggi per la sanita' pubblica e soprattutto per gli utenti del Servizio Sanitario Nazionale? Noi riusciamo solo a vedere servizi e prestazioni che la sanita' privata da' piu' velocemente di quella pubblica, ovviamente con costi per l'utente molto piu' alti che non il ticket, e spesso in situazioni che se non ci si rivolge al privato si compromette molto la propria salute. In questa logica, i nostri legislatori hanno deciso di continuare e migliorare questo rapporto del pubblico che mantiene e alimenta il privato. Ed abbiamo "mostruosita' ridicole", dove il servizio pubblico fa da gestore di tutto il business del medico privato, financo nella riscossione delle parcelle. Ecco alcune perle: - SPAZI: Gli spazi ipotizzati per la libera professione devono essere governati dall'azienda anche se sono esterni alla struttura pubblica. L'azienda puo' acquistarli, affittarli o prenderli in convenzione. - PRENOTAZIONI: sara' il personale dell'azienda a prendere gli appuntamenti e a ricevere l'onorario, per permettere il controllo dei volumi delle prestazioni. - TARIFFE: I prezzi delle prestazioni andranno pattuiti con la struttura, dovra' essere determinato un 'tariffario idoneo'. Oltre le "mostruosita' ridicole" abbiamo anche le prese per i fondelli tipo questa: - ALLINEAMENTO: Le aziende devono tenere sotto osservazione e controllo i volumi dell'attivita' al fine di conseguire il progressivo allineamento coi tempi della libera professione per assicurare che il ricorso a quest'ultima sia una libera scelta del cittadino e non una carenza di organizzazione dei servizi. Abbiamo letto bene? Il cittadino dovrebbe scegliere liberamente di usare la sanita' a pagamento? E per quale motivo un cittadino che paga solo il ticket (e magari neanche quello) dovrebbe scegliere un servizio privato a totale pagamento rispetto ad uno pubblico se non perche' quest'ultimo ha delle carenze? E' questa la libera scelta? E' questo il modo che la sanita' pubblica ha per affrontare le proprie carenze, cioe' farle pagare al paziente e proprio nel momento critico in cui lo stesso deve farsi curare... momento in cui si bada poco alle spese se i soldi ci sono o –se questi soldi non ci sono- si soccombe? Abbiamo l'impressione che nel vocabolario della politica il senso e il significato delle parole siano stravolte, ovviamente a danno dei cittadini e a vantaggio della corporazione dei medici, che' crediamo sia questo il prezzo pagato dallo Stato per garantirsi un minimo di qualita' e di continuita' di presenza medica qualificata nelle proprie strutture. Qualcuno in sede di voto alla Camera ha detto che quanto stavano approvando non era il massimo, anzi lasciava molto a desiderare, ma l'alternativa sarebbe stata il caos, per cui ha votato a favore rimandando la "resa dei conti" alla fine del 2008. Noi non abbiamo elementi per credere che a questa data si faranno cose diverse dalle attuali "mostruosita' ridicole", quindi avremmo preferito quello che e' stato chiamato caos, ma che piu' pacatamente e senza prendere in giro nessuno si puo' chiamare libere professioni in libero mercato e servizio pubblico di qualita'. Tutto da organizzare, per carita'. Non bastano le paroline magiche tipo "libero mercato" per risolvere il tutto. Ma se non si comincia, per esempio dall'abrogazione dell'ordine/corporazione dei medici e dalla scelta del cittadino (a cui deve essere garantito il servizio sanitario gratuito) se farsi curare in una struttura pubblica o privata... qualcuno ci sta solo prendendo in giro. I test antidroga ai parlamentari Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=189513 PILLOLA ABORTIVA RU486. INDIPENDENTEMENTE DA DECISIONE CUF, SARA' DISPONIBILE ENTRO IL 2007 GRAZIE ALL'EUROPA I senatori Laura Bianconi e Massimo Poliedri hanno oggi reso nota una indiscrezione secondo cui le commissioni uniche del farmaco (Cuf) avrebbero intenzione di introdurre la pillola abortiva Ru486 negli ospedali pubblici. Se questa indiscrezione fosse confermata, dovremmo accogliere la decisione dei Cuf con soddisfazione, in quanto anche le donne italiane potrebbero scegliere di abortire senza sottoporsi ad interventi chirurgici, come gia' in 21 Paesi europei e negli Usa. Ma anche qualora i Cuf non introducessero la Ru486, continuando cosi' a violare l'art. 15 della legge 140/1978, la pillola abortiva sara' presto disponibile in Italia. Dopo il parere positivo dell'Agenzia europea del farmaco (Emea) e della Commissione Europea (1), entro settembre-ottobre perverra' al ministero della Salute italiano una richiesta di mutuo riconoscimento dell'autorizzazione francese al commercio della Ru486 –come ci e' stato confermato dalla casa farmaceutica che produce il farmaco, Exelgyn. Il ministero della Salute difficilmente potra' respingere la richiesta, in quanto dovrebbe convincere l'Emea e gli esperti di 21 Paesi che il farmaco da loro gia' studiato, approvato e commercializzato e' in realta' pericoloso ed inefficace –e non basterebbero le disquisizioni di chi fonda la propria contrarieta' su basi religiose piuttosto che scientifiche. Inoltre, qualora il ministero rifiutasse la richiesta di mutuo riconoscimento, la decisione spetterebbe nuovamente all'Emea, il cui parere diverrebbe a quel punto vincolante per tutti i Paesi dell'Unione Europea. E poiche' l'Emea -come gia' l'Oms e la Fda degli Stati Uniti ed i ministeri della Salute di 21 Paesi europei- ha recentemente dato il via libera alla Ru486, difficilmente prenderebbe una decisione come quella che auspicano i senatori della Cdl. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=184545 Notiziario Cellule Staminali - PERSA OCCASIONE PER BIOBANCHE PRIVATE DEL CORDONE. COMPORTAMENTO SCHIZOFRENICO DEL MINISTRO TURCO E' uscito il numero centoquarantacinque, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco l'ultimo numero: http://staminali.aduc.it/php_index_145.html VOLI IN RITARDO. I DIRITTI DEL PASSEGGERO VOLI IN RITARDO. I DIRITTI DEL PASSEGGERO Roma, 3 Agosto 2007. Sono la bestia nera dei viaggiatori, quella che fa irritare e non consente una programmazione razionale delle nostre attivita': i ritardi. Abbiamo orologi che spaccano il secondo che non servono se tutto quello che ci circonda si muove al ritmo delle ore. Gli "indennizzi" sono, ovviamente, in relazione alla durata del ritardo. Vediamo i vari casi. Il passeggero ha diritto pasti e bevande e ad effettuare gratuitamente due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica, se il volo sara' ritardato, rispetto all'orario di partenza previsto: * di due o piu' ore per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1500 km; * di tre o piu' ore per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 km e per tutte le altre tratte aeree comprese tra 1500 e 3500 km; * di quattro o piu' ore per tutte le altre tratte aeree. Qualora l'orario di partenza e' rinviato di un giorno il passeggero ha diritto anche al pernottamento in albergo. Inoltre, nel caso in cui il ritardo e' di almeno 5 ore il viaggiatore ha diritto al rimborso del biglietto. Quest'ultimo caso e' quello che rende particolarmente nervosi perche' dopo aver aspettato 5 ore avere solo il rimborso del biglietto, senza indennizzo economico, ci pare vessatorio. Comunque resta la facolta' del passeggero di rivolgersi all'Autorita' giudiziaria nel caso in cui subisse un danno (per esempio un affare non concluso) dovuto al ritardo del volo. Ma (c'e' sempre un ma) se la causa del ritardo non e' imputabile alla compagnia aerea tutti i diritti elencati vengono meno. Con buona pace del viaggiatore! (1) Per approfondimenti si veda: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897 FALLIMENTO AIR MADRID: DOPO OTTO MESI ARRIVANO I RIMBORSI PER I VIAGGIATORI. CRISI VOLAREWEB: DOPO 33 MESI NON SI SA ANCORA NULLA Il 15 dicembre 2006 la compagnia aerea Air Madrid, a seguito di una grave crisi, sospende i voli. Migliaia i clienti che subiscono disagi, molti sono italiani che utilizzavano il vettore spagnolo per recarsi in Sudamerica. Oggi questa compagnia ha presentato al tribunale competente una proposta di accordo rivolta a tutti i consumatori in possesso di biglietti per voli cancellati dalla compagnia [1]. Il 20 novembre 2004 la compagnia aerea italiana Volareweb sospende i voli. Migliaia i clienti rimasti a terra dopo aver pagato il biglietto. Soprattutto italiani, ma anche tanti stranieri. Ad oggi di rimborsi per i consumatori neppure l'ombra, ma gia' il 7 dicembre 2006, interpellato dall'Aduc, il commissario straordinario di Volare, Fabio Franchini, ufficializza: "La percentuale di recupero a favore dei creditori chirografari e' minima". Il vettore nel frattempo e' stato "regalato" ad Alitalia tramite un gara fasulla e ora segue le sorti del carrozzone "di bandiera". Due storie emblematiche, che dimostrano il diverso approccio alle inevitabili crisi che possono verificarsi in un settore liberalizzato. In Spagna a distanza di 8 mesi i consumatori intravedono la possibilita' di recuperare almeno in parte i propri soldi. In Italia nulla. I consumatori/viaggiatori, nel sistema economico, sono solo da massacrare e spremere. Il nostro "Sistema Paese", tanto invocato da politici e potentati vari, ha altre priorita'. Dalla crisi di Volareweb sono trascorsi oltre 33 mesi e siamo al palo. Certo che se ci fosse la possibilita' di un'azione giudiziaria collettiva (class action), probabilmente certe situazioni non accadrebbero neanche; ma passano gli anni e la promessa class action rimane nelle commissioni parlamentari. Le priorita' della politica italiana -e' una constatazione- sono altre e non sono certo favorevoli ai consumatori. [1]: La via piu' semplice per il consumatore italiano e' di rivolgersi, su appuntamento, ad un consolato spagnolo in Italia entro il 30 settembre, e qui compilare un modulo ed autenticare la sottoscrizione da spedire, con copia del biglietto, alle specifiche autorita' spagnole. BOLLETTE GONFIATE E CREDITO RESIDUO, I NUOVI PROVVEDIMENTI DELL'AGCOM FANNO SORRIDERE AMARO L'Agcom con un nuovo provvedimento riprova a porre un freno alle bollette gonfiate dai numeri speciali (899, satellitari, ecc.). Finora tutti i tentativi sono falliti, per incapacita' e intempestivita' dell'Authority che solo ora ha adottato un provvedimento potenzialmente risolutivo: possibilita' di bloccare tutte le chiamate "speciali" senza oneri per gli utenti. I gestori hanno ben 4 mesi per mettersi in regola. Troppi a nostro avviso, vedremo gli effetti. Fa sorridere amaro sin da subito, invece, l'avvertimento che l'Agcom lancia ai gestori di telefonia mobile riguardo la restituzione del credito residuo. In soldoni l'Agcom dice: se non predisponete un sistema di rimborso entro 45 giorni vi faccio una multa. Peccato che tale obbligo a carico dei gestori sussista da cinque anni, essendo prevista da una delibera della stessa Agcom, la 7/02/CIR del 2002. Che senso ha dare ulteriore tempo ai gestori inadempienti e in malafede? A proposito di malafede. Ecco una chicca proveniente da Telecom Italia. Telecom Italia sta inviando ai clienti di Alice Voce una stupefacente comunicazione tramite bolletta: da ottobre 2007 "le linee aggiuntive VoIP saranno abilitate, automaticamente e senza farne richiesta, alle chiamate verso i numeri speciali", ovvero tutti: dai "vecchi" 166, agli 899, agli 892 e satellitari. Per disabilitarli dovra' essere il cliente ad adoperarsi inviando una raccomandata ar, l'unica modalita' che da' certezza. In pratica, a chi ha attivato Alice voce, che consente di avere fino a 5 linee telefoniche virtuali, saranno abilitate per ognuna di queste chiamate che possono costare anche 15 euro al minuto. E’ l’ennesima farsa del gestore che domina il mercato e massacra gli utenti. Perche' l'attivazione automatica? Perche' non attendere che il cliente che ha bisogno di chiamare un numero speciale ne faccia richiesta? Giriamo il quesito all'Agcom, sperando in un tempestivo intervento. TURISMO. QUANDO L'AEREO PARTE IN RITARDO E SI PERDE IL GRUPPO Acquistando un pacchetto turistico, puo' succedere che il volo intermedio parta in ritardo e faccia perdere la coincidenza con il volo successivo e con il gruppo di appartenenza. Due sono le soluzioni: tornare a casa o rincorrere il proprio gruppo. Nel primo caso si puo' reclamare la restituzione di quanto versato, nel secondo si puo' esigere il rimborso delle spese sostenute per l'inseguimento (aerei, treni, taxi, ecc.). La richiesta va fatta al tour operator entro 10 giorni dal rientro, allegando la documentazione delle spese sostenute. In aggiunta si puo' domandare il risarcimento per danno "biologico" e da "vacanza rovinata", ma in questo caso occorrera' rivolgersi al Giudice di pace. Il modulo per la richiesta puo' essere trovato al nostro indirizzo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=40182 SICUREZZA STRADALE/ALCOL. SANZIONI INASPRITE SERVONO A POCO SENZA ETILOMETRI Entra oggi (4 agosto) in vigore il decreto legge sulla sicurezza stradale, approvato ieri in Consiglio dei Ministri, in cui e' previsto il carcere fino a sei mesi per chi guida in stato di ebbrezza. Siamo di fronte al classico provvedimento agostano, motivato da esigenze di immagine a seguito del ciclico allarme per le stragi sulle strade che puntualmente precedono ogni esodo estivo. Fra sessanta giorni, come sempre accade, il Parlamento difficilmente convertira' il decreto in legge (anche alla luce del disegno di legge del Governo gia' in discussione) e tutto tornera' come prima. Ma quel che lascia perplessi ancor di piu' e' che questo provvedimento di urgenza non risolve i problemi di organico e di attrezzature per i controlli. Si inaspriscono le sanzioni, ma il numero di etilometri in dotazione alle forze dell'ordine e' scarso, ed i controlli antialcol sulle nostre strade continueranno ad essere un decimo rispetto a quelli condotti in Gran Bretagna (mezzo milioni di controlli in Italia a fronte di 5 milioni nel Regno Unito). Se le sanzioni piu' severe non serviranno ad affrontare il problema –sarebbe necessario acquistare (ed usare) decine di migliaia di etilometri in piu', peraltro poco costosi- le stesse potranno trasformarsi in numerose ingiustizie. Contrariamente al ritiro della patente, al sequestro del mezzo e ad ingenti sanzioni pecuniarie (e magari lavori socialmente utili), il carcere ha effetti devastanti ed irreparabili sulla vita di una persona che venisse condannata ingiustamente. E' questo il caso di un signore che si e' rivolto a noi e che era risultato positivo all'esame del palloncino dopo aver consumato un cioccolatino al liquore -l'etilometro misura la presenza di alcol nella bocca e non nel sangue. Se questo signore non avesse avuto la prontezza di recarsi subito a farsi le analisi del sangue, in cui e' poi risultato negativo, egli avrebbe potuto essere condannato a sei mesi di carcere. Se vogliamo affrontare concretamente il problema della guida in stato di ebbrezza, prima di inasprire le sanzioni, sarebbe il caso di decuplicare i controlli ed offrire ai cittadini tutte le garanzie affinche' nella rete non finiscano gli innocenti. GIUSTIZIA. MEGLIO "VAFFANCULO" DI "MI FAI SCHIFO". E' ORA DI ABOLIRE IL REATO DI OPINIONE "Vaffanculo" non e' un'offesa, "mi fai schifo" e' reato, offendere la Madonna non e' reato in quanto non una divinita'. Sono queste alcune delle decisioni che sono uscite dai palazzi di giustizia in questi ultimi giorni. E' ovvio che, nonostante le raffinatissime argomentazioni semantico-grammaticali dei giudici, qualcosa non funziona, esponendo ulteriormente la giustizia al ridicolo. Da queste sentenze viene confermata la totale incertezza del diritto in materia di liberta' di espressione, di fronte alla quale il cittadino e' costretto ad indovinare se cio' che dice e' o meno un crimine. Ma la causa di questa situazione non e' certo la mancanza di coerenza da parte dei magistrati; e' piuttosto delle leggi che essi sono chiamati ad applicare. In questo caso si tratta di norme scritte oltre 70 anni fa in pieno regime fascista (il cosiddetto Codice Rocco), non sorprendentemente permeato dalla nozione di reato d'opinione. I reati di ingiuria, di oltraggio alle istituzione o alla religione di Stato provengono proprio da li', ed oggi producono quei mostri giuridici di cui quasi ogni giorno ci danno notizia i giornali con inevitabile sarcasmo. Noi riteniamo che il concetto di reato d'opinione appartenga ad un passato illiberale, in cui la liberta' di espressione era sacrificata per salvaguardare innanzitutto un regime repressivo. In una democrazia liberale tale reato non dovrebbe esistere. E' sufficiente il Codice Civile che permette alla "vittima" di ottenere un risarcimento del danno qualora lo stesso sia effettivamente dimostrabile. In quel caso, il giudice civile non sara' costretto a giudicare se una opinione e' o meno lecita, ma se questa ha effettivamente provocato un danno al ricorrente. Nelle prossime settimane lavoreremo ad una proposta di legge per l'abrogazione dei reati d'opinione. Ci auguriamo che nel frattempo il Legislatore faccia altrettanto, per evitare che i cittadini si allontanino sempre di piu' da un sistema giustizia evidentemente in difficolta'. BENZINA: BERSANI FA "A MOSSA" "A mossa". Cosi' potremmo definire la convocazione dei petrolieri fatta dal ministro allo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani (e dei sui predecessori). Gia' nei giorni scorsi aveva convocato i vertici della Mattel (giocattoli) per un problema che non riguardava l'Italia (tossicita' dei giocattoli). Non bastava una telefonata di chiarimenti? Oggi, si sa le notizie scarseggiano, il ministro convoca i vertici dell'Unione Petrolifera perche' in Italia, che il ministro governa, il prezzo del gasolio primeggia e quello della benzina e' al terzo posto in Europa. Forse il ministro non sa che il mercato petrolifero e' diviso a meta tra Unione Petrolifera e l'Eni che e' pubblica? Forse il ministro non sa che due terzi del prezzo della benzina e' dovuto alle tasse (accisa e iva) e che basta una rimodulazione dell'accisa per tenere sotto controllo il prezzo del carburante? Forse il ministro non sa che gli automobilisti quando fanno benzina pagano ancora la guerra di Abissinia? Riportiamo qui sotto, per memoria di tutti, la tabella degli aumenti per "cause eccezionali" che sono diventate cause ordinarie perche' il tutto e' rientrato nella fiscalita' generale. * 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935; * 14 lire per la crisi di Suez del 1956; * 10 lire per il disastro del Vajont del 1963; * 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966; * 10 lire per il terremoto del Belice del 1968; * 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976; * 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980; * 205 lire per la missione in Libano del 1983; * 22 lire per la missione in Bosnia del 1996; * 39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004. Il tutto per 0,25 euro, cioe' 486 lire. DON GELMINI. DA PROBABILE DIFFAMATO A STRAPARLATORE PERICOLOSO E' incredibile come don Gelmini, accusato di azioni di pedofilia, in soli pochi giorni dall'accusa e dalla bomba mediatica che ne e' seguita, sia riuscito a passare da probabile diffamato a straparlatore pericoloso. I fari che illuminano la vittima gli hanno fatto male? Non lo so, ma prendo atto di quanto ha detto e continua a dire, pur con i cambiamenti/smentite che ha fatto circolare in seguito. Quello che e' accaduto sarebbe dovuto –secondo don Gelmini- ad un complotto ebraico-radical chic... e –aggiungo io perfezionando la chiave politica usata dal nostro- il complotto degli anziani di Sion si esplicherebbe nel costringere le chiese cattoliche vaticane degli Usa a pagare somme ingenti per le transazioni dei preti di quel Paese che in questo modo si sono dichiarati rei-confessi di atti di pedofilia. Oggi don Pierino dice che si era sbagliato e voleva dire "massonico-radical chic" ed ha esternato gli abituali complimenti che si fanno in questi casi agli ebrei, suoi amici, suoi fratelli, bla bla... complimenti che detti in questo contesto suonano come quelli che a meta' del secolo scorso venivano fatti alla integrita' del pensiero ebraico da chi, poco dopo, apriva i rubinetti delle camere a gas per ottemperare agli ordini di salvaguardia razziale. Un tempo si diceva che il complotto era giudaico-massonico, la nuova versione di don Gelmini (ebraico-radical chic) mi sembra un adeguamento ai nostri tempi... del resto radicali e massoni, grossomodo, fanno riferimento al medesimo pensiero anticlericale della fine del secolo 1800, anche se poi hanno seguito strade diverse. E intorno a don Gelmini una pletora di solidarieta'. Meno male, per gli atti di pedofilia, ma sul ebraico-radical chic... devo registrare la nascita di un nuovo fronte di lotta al complotto degli anziani di Sion? Per fortuna so che non e' cosi' e molti di quelli che solidarizzano con don Gelmini non hanno bisogno di alcuna lezione per la difesa dell'ebraismo e di Israele. Ma rimane il problema don Gelmini. Si', il problema. Perche' se don Pierino intende difendere la sua opera di salvezza umana dei tossicomani e disperati in questo modo, credo che lo faccia male. Io combatto sul medesimo fronte di don Gelmini ma con una strategia diversa: entrambi desideriamo che le persone non si facciano male da sole, don Gelmini attraverso la dimensione religiosa in cui vuol riportare quelli che per lui sono peccatori, io attraverso la crescita della consapevolezza individuale e la lotta a leggi punizioniste che hanno creato una situazione come quella odierna, di sfascio istituzionale e umano. Ma se qualcuno dovesse accusarmi di atti di pedofilia, credo che difficilmente penserei e griderei ad un complotto della chiesa vaticana e di don Gelmini stesso contro di me... sarebbe ridicolo e sminuirebbe la mia credibilita' per l'impegno in materia. Credo che, purtroppo, e' cio' che sta accadendo con don Pierino, che si sta facendo male da solo. BENZINA E PREZZI. COSA FARE In attesa che dall'incontro tra il ministro allo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani e i petrolieri (ricordiamo che una commissione sui prezzi fu istituita nel 2005 dall'allora ministro alle Attivita' Produttive, Claudio Scajola) scaturisca qualche idea su come affrontare il caro benzina, e' opportuno fare il punto della situazione e capire le soluzioni possibili. All'inizio del 2003 il prezzo del petrolio al barile era di 28 dollari, oggi si veleggia sui 75 dollari e se ancora non abbiamo raggiunto gli equivalenti attuali degli 80 dollari della crisi del 1973-1974, poco ci manca. Il costo di una risorsa esauribile e' destinato ad aumentare anche se tecnologie sempre piu' raffinate possono contenerne i costi. Dunque che fare? Vediamo. * I consumatori hanno gia' risposto diminuendo i consumi. Nella logica della domanda e dell'offerta ad una diminuzione della prima dovrebbero diminuire i prezzi. Si tratta di incentivare un uso accorto delle fonti energetiche, in altre parole razionalizzare e risparmiare. In questo senso il Governo puo' intervenire. * Stabilizzare il prezzo della benzina. Il mercato gradisce la stabilita' e questa si puo' ottenere anche agendo sulle accise (tasse), sia in diminuzione che in aumento. Anche qui e' compito del Governo. * Rompere il mercato oligopolistico. La pratica dei prezzi concordati e' proibita dalla legge ma in pratica i prezzi finali sono sostanzialmente uguali. L'intervento spetta al Governo. * Aprire il mercato dei distributori ad altri soggetti, per esempio i centri commerciali. E' compito del Governo e degli Enti locali. * Sviluppare le fonti rinnovabili che attualmente nel mondo rappresentano solo il 2,1% degli usi energetici. In Danimarca invece il 20% dell'elettricita' viene dall'eolico. La competenza e' governativa. * Utilizzare altre fonti energetiche, quali il gas naturale, il carbone e le biomasse. La responsabilita' e' del Governo. Qualche spunto al Ministro l'abbiamo dato. Speriamo che ci senta. RIFORMA CODICE DELLA STRADA. LE CONFERME CHE SI TRATTA DI UN PROVVEDIMENTO AGOSTANO E DI FACCIATA Che il decreto legge approvato dal Governo per migliorare la sicurezza stradale fosse un provvedimento agostano, di facciata, per dimostrare di essere in grado di far fronte all'emergenza ma senza farlo realmente, lo avevamo gia' rilevato (1) e –purtroppo- alla prima prova di traffico intenso di week-end ne abbiamo avuto conferma con le stragi che sono state registrate. Ma come se non bastasse, ad un esame piu' attento del decreto, anche le norme approvate rispondono intrinsecamente a questa logica del "farsi bello". Vediamone due. Gli autovelox (art.3) devono essere ben visibili e segnalati, non come oggi che di fatto sono un sistema dei Comuni per fare cassa e tendere agguati agli automobilisti, col risultato che incidono poco sulla sicurezza stradale in quanto non sono persuasivi, ma punitivi e in un modo che rende i trasgressori molto piu' incattiviti nei confronti dell'amministrazione e li stimola a non farsi fregare e a fregare. Quindi, bene questa norma? Troppo facile, perche' nella riforma e' scritto che "Le modalita' di impiego sono stabilite con decreto del Ministro dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'interno". Quando questo avverra', non e' dato saperlo, e comunque non a breve, mentre "nel breve" continuano le stragi e la situazione e' identica a quella che si voleva modificare. I cartelli nei locali (art.6) in cui si consumano bevande alcoliche, con le indicazioni sulla pericolosita' e le quantita' di assunzione? Ottima prevenzione, ma bisogna aspettare tre mesi che' il ministro della Salute emani un decreto che stabilisca i contenuti di queste tabelle. E l'estate se ne va, con il proprio bagaglio, piu' intenso che in altri periodi, di vite umane spezzate. Se poi pensiamo che siamo in presenza di un decreto legge che dovra' essere approvato dalle Camere entro 90 giorni e che non sarebbe la prima volta che cio' non accade proprio sulla materia e proprio grazie alla mancanza di coordinamento e chiarezza tra estensori delle norme e autorita' che devono applicarle... a cosa e' servito tutto questo? A niente, relativamente alla sicurezza. A buttar via soldi pubblici per quanto riguarda la parte erariale della questione. E pensare che bastava, con le vecchie norme, stanziare un po' di soldi per aumentare il numero degli accertatori e dotarli di piu' etilometri..... (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=189778 Complotti e maligno Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=189979 I CAMPEGGI. CONSIGLI PER LE VACANZE Anche i campeggi hanno le stelle, come gli alberghi, e la qualifica dipende dalla tipologia e dalla qualita' delle strutture offerte. Analogamente a quanto avviene per gli alberghi, la competenza in materia di campeggi e' stata demandata alle regioni. Ci sono comunque dei requisiti minimi che devono essere rispettati per quanto attiene lo spazio a disposizione del campeggiatore e ai servizi offerti. Lo spazio minimo e' di 40 metri quadrati, un bagno ogni 20 persone e una doccia ogni 30. Attenzione pero' agli spazi previsti, perche' il computo e' fatto calcolando i metri quadrati disponibili per persona, nel conteggio dei quali sono incluse anche le strutture (bagni, docce, spazi comuni, ecc.). Per i campeggi 4 stelle gli spazi aumentano fino a 90 mq, cosi come aumentano i bagni e le docce a disposizione (1 ogni 15), le aree comuni (fino al 30%), il parcheggio recintato e coperto (70%), le aree ombreggiate (30%), la pulizia (2 volte al giorno), ecc. Insomma prima di partire per un campeggio occorre informarsi. Le regioni e le organizzazioni di categoria mettono a disposizione siti Internet con caratteristiche e foto dei campeggi. Una volta arrivati sarebbe opportuno leggere il regolamento e controllare le qualita' del posto: se non corrisponde reclamare e' d'obbligo. INCHIESTA ANTITRUST SULLE POSTE. UN PUNTO DI PARTENZA O ROUTINE? L'Antitrust ha annunciato un'istruttoria per abuso di posizione dominante delle Poste. E' una cosa buona, salvo il tempo lungo dell'"indagine" che dovra' concludersi entro il 30 maggio 2008: quasi 10 mesi sono un'eternita'. Se l'ipotesi accusatoria dell'Authority e' fondata, "starebbe limitando l'attivita' degli operatori postali concorrenti", Poste Italiane in questo lasso temporale avra' tempo di terminare lo "sterminio" delle imprese alternative. E' comunque incredibile che un Governo che sbandiera liberalizzazioni a gogo' permetta queste strategie ad un'azienda di sua proprieta'. Come si puo' chiedere a banche, assicurazioni e gestori telefonici di evitare cartelli e abusi ai danni dei consumatori, se la tua creatura si comporta come un angelo sterminatore? L'attivita' di Poste Italiane e' rivolta, piu' che a prepararsi ad agire in un mercato concorrenziale, a cooptare (vincolandoli con contratti capestro) i concorrenti. E' evidente che una simile politica gestionale condurra' le imprese alternative ad operare solo in alcune nicchie di mercato o ad attaccarsi alla mammella delle Poste monopoliste o a puntare unicamente sugli appalti poco remunerativi, offrendo prestazioni di pari livello (come avviene con le cooperative di pulizie sui treni). A questo quadro fosco si deve aggiungere: - nel periodo estivo sono continue le segnalazioni che ci giungono da cittadini che lamentano la mancata consegna della corrispondenza. Anche un servizio pubblico essenziale va in ferie? - l'aumento a 5 euro del costo per inviare un vaglia postale http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=188150 - le ricevute di ritorno delle raccomandata ar che giungono (se giungono) dopo mesi. Eppure il cittadino paga! In questa materia il Governo deve agire con la massima tempestivita', preparando la privatizzazione delle Poste, favorendo prima di tutto la creazione di un mercato realmente concorrenziale. Questo Governo e quelli futuri facciano tesoro dell'esperienza Telecom Italia. Senza una preventiva opera di reale liberalizzazione ci si trovera' ad avere un operatore monopolista debole (come lo e' Telecom Italia) da "difendere" dall'assalto degli stranieri. Speriamo che il pungolo dell'Antitrust faccia accendere la lampadina al ministro Gentiloni. AEROPORTO DI FIUMICINO: LA MONTAGNA HA PARTORITO IL NULLA. UNA BUFALA. In genere si dice che la montagna ha partorito un topolino per significare che un provvedimento adottato e' del tutto insufficiente a risolvere un problema. I provvedimenti adottati dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, per risolvere il caos dell'aeroporto di Fiumicino, sono il nulla, meno del topolino. Si annunciavano ritiro delle concessioni, sanzioni e sfracelli, si e' invece deciso di attivare una "task force" di 80 persone per sopperire all'emergenza, ma le 80 persone erano gia' state assunte da tempo e quindi non c'e' nessuna "task force" aggiuntiva. Quanto ai "maggiori poteri" attribuiti al direttore dell'aeroporto, questi sono sempre gli stessi, cioe' quelli di coordinamento dell'attivita' aeroportuale. Dunque una gigantesca bufala propinata ai cittadini da un ministro inadeguato e che tutto fa meno quello che dovrebbe fare, cioe' il ministro. E stiamo parlando di bagagli in ritardo, figuriamoci per il resto! L'Enac dovrebbe far pace con il proprio cervello che, notoriamente, e' fatto da due emisferi che evidentemente non sono connessi. Il suo presidente, Vito Riggio, dichiara che "ho il fondato sospetto che gli impianti vengano manomessi" mentre il suo direttore, Silvano Manera, dice "dai controlli non sono emersi elementi che facciano pensare a un sabotaggio". Se ai vertici hanno le idee cosi' confuse e' ovvio che l'ente e' in uno stato di incapacita' operativa. Al ministro Bianchi e al presidente Riggio chiediamo una cosa: far si' che gli utenti vengano risarciti. Riusciranno i nostri eroi? TELEFONINO ECOLOGICO E' tedesco il primo telefono cellulare 'ecologico': e' per bambini e si chiama 'Kandy'. Non ha radiazioni, non nuoce alla salute ne' all'ambiente e si e' guadagnato per la prima volta nella sua categoria il 'bollino blu' dell'istituto Ral, ente tedesco incaricato per gli standard dei beni di consumo. Kandy e' stato lanciato sul mercato dalla societa' Kandy Mobile e potrebbe causare un vero e proprio terremoto nella telefonia cellulare: anche se quasi tutti i telefonini in commercio rispettano i criteri del marchio di qualita' (Blauer Engel), Kandy e' l'unico a mostrarlo materialmente all'utenza. Il valore massimo delle radiazioni emesse da Kandy e' infatti di 0,59 Watt/Kg, di gran lunga al di sotto dei 2,0 Watt/Kg consentiti dalla legge, mentre i materiali di cui e' composto sono altamente riciclabili e privi di piombo e cadmio. 'Basse radiazioni sono un criterio fondamentale per un telefono cellulare per bambini', ha osservato Ralph Stegmueller, direttore esecutivo della Kandy Ag. Il Blauer Engel e' un contrassegno del ministero per l'Ambiente tedesco, assegnato a beni che sono rispettosi della natura: per i telefoni cellulari il criterio fondamentale e' la quantita' bassa di radiazioni elettromagnetiche che potrebbero essere nocive per la salute. Ci sara' il boom delle vendite per i bambini in Italia? Con il desiderio di controllo dei genitori e quella di giocare e comunicare dei bambini e' facile prevederlo. L'etilometro Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=190214 AEROPORTO FIUMICINO: RISARCIMENTI PER GLI UTENTI DANNEGGIATI!! RIVEDERE LA CONCESSIONE ALL'ADR. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Intervento dell'on Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali Come ogni mese di agosto, da qualche anno a questa parte, all'aeroporto Leonardo da Vinci a Fumicino (Rm) si sono e si stanno verificando numerosi disagi e perdite di bagagli. Quest'anno ci sono stati anche i controlli a sorpresa degli ispettori dell'Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile. C'erano sospetti di sabotaggio, a quanto diceva il presidente dell'Enac Vito Riggio, ma dopo le ispezioni l'ipotesi non e' stata ritenuta valida ne' dal direttore dell'Enac, Silvano Manera, ne' dal Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. Quello che ho comunque capito e' che la situazione cosi' e' e cosi' rimarra', almeno per i prossimi mesi. Il ministro Bianchi nonostante avesse promesso, il 6 agosto in un'intervista al quotidiano "Il Messaggero", giri di vite che andavano dalle sospensioni di concessioni alle societa' di handling, alle riforme del sistema aeroporti in generale, agli aumenti di investimenti, si e' limitato ad attivare una "task force" di 80 persone per sopperire all'emergenza... peccato che le 80 persone erano gia' state assunte a giugno e quindi non c'e' nessuna "task force" aggiuntiva. I "maggiori poteri" attribuiti, poi, al direttore dell'aeroporto sono sempre gli stessi, cioe' quelli di coordinamento dell'attivita' aeroportuale, in sostanza il direttore e' commissario di se stesso. L'unico provvedimento concreto preso riguarda la sospensione della licenza di una delle quattro societa' di handling che si occupano dello smistamento dei bagagli. Di fatto la societa', di cui non e' dato sapere il nome per la legge sulla privacy, e' stata diffidata a mettersi in regola entro 30 giorni, quindi continuera' ad operare. Rivolgo al ministro Bianchi un'interrogazione per riportare l'attenzione su quello che e' il vero problema per ora da risolvere. Il risarcimento nei confronti degli utenti a cui sono stati persi i bagagli o che hanno dovuto subire attese e disservizi. In un'intervista al quotidiano "Il Messaggero" del 6 agosto, il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni, ha dichiarato che: "E' gia' capitato che le compagnie aree abbiano girato le responsabilita' alle societa' di gestione degli scali e queste a loro volta alle aziende di handling. Alla fine nessuno ha pagato e il passeggero e' stato danneggiato due volte: per la perdita degli effetti personali e per la violazione dei suoi diritti." Sul sito dell'Aduc e' possibile informarsi su come l'utente che si e' visto perdere i propri bagagli possa cercare di ottenere il risarcimento dovutogli (1). Al ministro dei Trasporti chiedo: - quali provvedimenti nel piu' breve periodo intenda prendere per fare si' che tutti gli utenti che hanno ricevuto un disservizio, dovuto ad una gestione approssimativa da parte dell'ADR dell'aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma, ricevano il giusto risarcimento; - se non si ritenga di massima urgenza la revisione del contratto di concessione all'ADR dell'aeroporto di Roma; (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=189236 il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=190216 LE GRIGLIATE. CONSIGLI Sono quattro milioni le famiglie italiane che amano le grigliate, il barbecue, e che nella buona stagione si esercitano davanti a fuochi, griglie, bistecche, salsicce e bruschette. Un'occasione per stare insieme ma (c'e' sempre un ma) occorre fare un po' di attenzione. La carne annerita e bruciacchiata non fa bene: contiene benzopirene e ammine eteroclicliche che sono composti cancerogeni. In piu' i fumi del barbecue contengono diossina in dosi 7 volte superiore a quella ammessa per i camini degli inceneritori e respirare per due ore i fumi di una grigliata equivale al contenuto in diossina di 220mila sigarette (1). Dobbiamo quindi rinunciare alle grigliate? Certo che no, perche e' la quantita' che fa il veleno, vale a dire che se la grigliata si fa ogni tanto, come accade nella maggioranza dei casi, il danno e' limitato e riassorbibile. Altra storia e' quella di chi si fa una bistecca alla brace tutti i giorni: in questo caso suggeriamo un controllo allo stomaco e al colon. I consigli sono quelli di: * evitare la fiamma viva che carbonizza la carne; * ricoprire la brace con un po' di cenere per avere una temperatura meno alta; * usare palette per girare il prodotto e non i forchettoni che bucano e fanno fuoriuscire grassi e succhi che rendono la carne piu' dura e a contatto con il fuoco producono sostanze tossiche; * stare lontani il piu' possibile dai fumi (non e' necessario fissare lo sguardo sulla salsiccia in cottura!). Un buon sistema e' quello della grigliata all'argentina: il fuoco e' al centro e la carne e' posta ai lati su apposite griglie o supporti. La giusta distanza evita di carbonizzare il prodotto e i grassi colano a terra lontano dalla brace. In alternativa la fonte di calore puo' essere posta su gratelle verticali parallelamente al prodotto da cuocere (si pensi al kebab). (1) Robin des Bois: Food Standards Agency. H3G. ILLEGITTIMO AUMENTO DELLE TARIFFE E DISATTIVAZIONE USIM. OBBLIGO RESTITUZIONE CREDITO. LA MODULISTICA Al decreto Bersani sulle liberalizzazioni ha fatto seguito uno scontato aumento delle tariffe telefoniche e i gestori si stanno "ingegnando" per recuperare gli introiti perduti. H3G sta disattivando le Sim non ricaricate negli ultimi dodici mesi, modificando i piani tariffari anche gia' esistenti, evitando la restituzione del credito rimanente sulle Usim. Vediamo come difendersi attaccando! Disattivazione delle scheda Usim trascorsi 12 mesi senza effettuare ricariche. H3G disattiva le schede Usim che negli ultimi 12 mesi non sono state ricaricate (*). Tale disattivazione e' illegittima poiche' in contrasto col decreto Bersani sulle liberalizzazioni, che vieta agli operatori telefonici di imporre "termini temporali massimi di utilizzo del traffico o del servizio acquistato". "Servizio acquistato" che consiste nell'attribuzione di un numero e l'uso dello stesso per telefonare. A chi e' stata disattivata la Usim consigliamo di intimare l'immediata riattivazione con una raccomandata AR di messa in mora: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 Disattivazione e mancata restituzione del credito residuo derivante da autoricarica. H3G, disattivata la Usim, consente di recuperare il credito residuo, ma non anche quello che deriva da autoricarica. Chi non e' interessato a mantenere il contratto, ma voglia recuperare questo credito, deve verificare cosa prevede in merito il proprio contratto. Una delibera dell'Agcom (n. 7/02/CIR), all'art. 2 impone ai gestori di indicare "le condizioni di trattamento del credito residuo nel caso di cessazione del rapporto contrattuale […]. In caso di offerte promozionali ed altre forme equivalenti, i gestori di servizi mobili e personali evidenziano le eventuali restrizioni alla restituzione del credito accumulato in virtu' dell'offerta stessa.". Il contratto H3G attualmente sul loro sito Internet indica che, per credito residuo, debba intendersi: "il traffico effettivamente acquistato e non goduto che residua... al netto di ricariche omaggio previste o comunque associate a promozioni opzioni, meccanismi di autoricarica previsti...". Ma questa e' una clausola recente, non presente nei contratti stipulati in passato. Occorre quindi verificare il proprio contratto. Se non contiene questa condizione ma c'e' un generico riferimento al "credito residuo", si potra' chiedere la restituzione anche degli importi accumulati tramite autoricarica: (qui lo specifico facsmile: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=190334). Modifica piano tariffario. H3G modifichera' dal 1 settembre 2007 le condizioni economiche e di servizio del piano tariffario Super Tua, che diventera' Super Tua Piu' 2007. Aumentano i costi di chiamata e cambiano le condizioni dell'autoricarica: verranno attribuiti 5 centesimi anziche' 10 per ogni minuto di telefonate ricevute e ci sara' una scadenza per "consumare" il credito accumulato. La modifica e' illegittima: la clausola del contratto che consente a H3g queste modifiche unilaterali e' vessatoria. Ci si puo' opporre alla modifica con una messa in mora, intimando il rispetto del contratto: (qui un facsmile: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=190332). Chi invece volesse disdire il contratto, dovra' procedere con una raccomandata AR in cui comunica la volonta' di disdetta e diffida il gestore dal chiedere qualunque somma a titolo di penale: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=132889 (*) Nelle nuove condizioni di contratto, attualmente pubblicato sul sito internet di H3G, tali condizioni temporali sono diventate, peraltro, ancora piu' stringenti, poiche' questo gestore si riserva di disattivare la Usim dopo 5 mesi dall'ultimo utilizzo a pagamento, piu' un mese per la sola ricezione dei servizi gratuiti. Chiaramente anche questa clausola e' illegittima, per gli stessi motivi che riportiamo. BENZINA, BERSANI E A "A MOSSA". CI RIDIA IL MALTOLTO L'avevamo detto. L'incontro del ministro alla Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, e i petrolieri si sarebbe risolto in un flop (1). "A mossa" avevamo titolato la riunione. Come l'allora ministro Claudio Scajola (agosto 2005) annuncio' una commissione per lo studio dei prezzi della benzina, che non ci risulta abbia prodotto alcunche', cosi' il ministro Bersani convoca una riunione i cui esiti sono chiari fin dall'inizio: il nulla.. Cosi' come il ministro ai Trasporti, Alessandro Bianchi, annuncia sfracelli per i bagagli in ritardo all'aeroporto intercontinentale di Fiumicino e poi annuncia una task force aggiuntiva che non c'e' perche' gli 80 facchini erano gia' stati assunti a giugno e attribuisce al direttore dell'aeroporto i compiti che gia' ha, cosi' il ministro Bersani mena il can per l'aria e non fa quello che dovrebbe fare: rimodulare l'accisa in modo da tener costante il prezzo del carburante alla pompa. Il motivo e' evidente: per ogni aumento di 1 centesimo lo Stato incassa 20 milioni di euro e in periodo di vacche magre tutto fa brodo. Al ministro Bersani chiediamo di restituirci quello che ci e' stato ingiustamente tolto: 0,25 euro (486 lire) di maggiori tasse finalizzate a sostenere iniziative, che qui sotto riassumiamo, che da tempo non esistono piu'. Si tratta di semplice atto di giustizia. * 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935; * 14 lire per la crisi di Suez del 1956; * 10 lire per il disastro del Vajont del 1963; * 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966; * 10 lire per il terremoto del Belice del 1968; * 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976; * 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980; * 205 lire per la missione in Libano del 1983; * 22 lire per la missione in Bosnia del 1996; * 39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=189803 ANTRITRUST E FARMACI DA BANCO. BENE, MA OCCORRE LEVARE L'OBBLIGO DEL FARMACISTA Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali Anche l'Antitrust denuncia i limiti dell'impostazione "prudenziale" del ministero della Salute sul mercato dei farmaci da banco e senza obbligo di prescrizione medica. Forse e' la buona occasione che in materia si cominci a fare un po' di chiarezza e si vada oltre le logiche delle corporazioni, siano esse quelle dei farmacisti che della grande distribuzione organizzata, che' di fatto e' quella che si e' impossessata del nuovo mercato dei farmaci da banco. Pero' occorrerebbe andare oltre le timide "tirate d'orecchie" dell'Antitrust. Va bene che l'Autorita' se la prenda sul fatto che non si possono mettere insegne che segnalino la presenza dei "drug's corner" dei supermercati. Ma se ci si limita a questo e' poca cosa. Il salto dovrebbe essere la vendita dei farmaci da banco senza l'obbligo della presenza del farmacista, cosi' come ho gia' chiesto con una proposta di legge (1). Cosi' si aprirebbe il mercato e i farmacisti potrebbero svolgere un vero ruolo medico-scientifico, soprattutto se il Senato confermasse il voto della Camera per poter vendere fuori delle farmacie i medicinali con prescrizione medica, e soprattutto se fosse liberalizzato il mercato delle farmacie e non continuasse ad essere una attivita' trasmessa di padre in figlio. Sistemi per evitare che i farmacisti continuino a svolgere solo la funzione di "bottegai dell'analgesico", ce ne sono, occorre solo la volonta' politica di applicarli. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=145887 ALBERGHI: PRENOTARE UN 4 STELLE E TROVARE UN 3 STELLE. LE CARATTERISTICHE Prenotare un albergo a 4 stelle e, una volta arrivati, trovare i servizi equivalenti a un 3 stelle? Capita, capita. Che fare? Vediamo. Se il nostro turista ha versato un acconto potra' chiedere il doppio della caparra e andarsene. E' pero' difficile trovare altra sistemazione, specialmente in questo periodo, per cui ci si puo' adattare chiedendo ovviamente uno sconto sul prezzo. Sul nostro portale e' disponibile un modulo di richiesta gia' pronto (1), basta scaricarlo. Esiste una legge quadro nazionale sul turismo (2) che delega pero' alle Regioni una serie di competenze (ahi noi!), in sostanza nel sud Italia sono di manica larga. Indicativamente possiamo elencare una serie di servizi relativi alla classificazione alberghiera, da una a cinque stelle, fermo restando il fatto che le pulizie e la qualita' del cibo devono essere verificate e contestate sul posto. * Camere: letto comodino, sedia e armadio in tutte le categorie, poltrone e telefono con comunicazione esterna nei 4 e 5 stelle. Televisione dal due stelle in poi. Aria condizionata in tutta la struttura e regolabile in camera prevista solo nei 5 stelle. Cambio biancheria tutti i giorni nei 5 stelle, 3 volte alla settimana nei 4 stelle, 2 volte nei 3 stelle, una volta negli 1 e 2 stelle. Cambio asciugamani tutti i giorni nei 3, 4 e 5 stelle, tre volte alla settimana nei 2 stelle, due volte nella sola stella. Sali da bagno solo nei 5 stelle, asciugamano grande e piccolo, sgabello e cestino rifiuti in tutte le stelle. Lavatura e stiratura della biancheria degli ospiti solo per i 4 e 5 stelle. * Portiere di notte: assicurato solo nei 4 e 5 stelle, su chiamata nelle altre. Reception 24 ore con almeno due dipendenti nei 5 stelle, con un dipendente nei 3 e 4 stelle, 16 ore nelle 1 e 2 stelle. * Bar: previsto per 16 ore con personale solo nel 4 e 5 stelle, 12 ore nei 2 e 3 stelle. * Bagagli: trasporto con personale nei 3, 4 e 5 stelle. * Lingue estere: 2 negli alberghi a 4 e 5 stelle, 1 nei 2 e 3 stelle. (1) http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=92283 (2) n.135/2001 MORTI PER GUIDA DOPO AVER ASSUNTO DROGHE. STATO E PARLAMENTO RESPONSABILI Incidente stradale in provincia di Caserta con una bimba di tre mesi morta e 5 feriti: il colpevole guidava la propria auto dopo essersi fatto un mix di cocaina e anfetamine. Molto probabilmente questo autista passera' i guai, ma certamente non potra' essere resuscitata la bimba che e' morta e, soprattutto, non esistera' un indennizzo possibile per i genitori e le sorelline ferite che erano in macchina con lei. Da questo dato di fatto occorrerebbe partire per capire la "filosofia" a cui si dovrebbero ispirare i provvedimenti del legislatore, per rimediare alle emergenze che lui stesso ha determinato con leggi che non funzionano e con addetti incapaci e/o assenti. Invece non e' cosi' e le stragi continuano! La "filosofia" dominate e' quella del "muso duro", della galera infinita, di patenti ritirate, cioe' una repressione che dovrebbe indurre i futuri delinquenti ad avere timore a mettersi in condizione di delinquere e fare male a se stessi e agli altri. "Filosofia" che non ha mai pagato e continua a non pagare e non si capisce perche' dovrebbe esserlo in futuro. E proprio alcuni giorni dopo l'approvazione delle nuove norme del codice della strada, che manca solo prevedano il taglio delle mani per chi guida per aver bevuto troppo alcool o essersi fatto di qualche droga, accade la tragedia di Caserta. A cosa sono servite queste nuove norme? A nulla per il cittadino! Sono servite invece al legislatore incapace per farsi bello, duro e forte di fronte ai propri adulatori (tra gli esseri umani "normali" queste sirene dei legislatori non hanno piu' effetto da tempo), e tutto a spese del contribuente e della vita, questa volta di una bimba. C'e' solo un metodo per farsi meno male: la prevenzione. Invece di spendere i soldi dei contribuenti per fare leggi inutili e procrastinatrici del pericolo, sarebbe bastato aumentare i fondi a disposizione delle autorita' di controllo e moltiplicare il numero delle stesse, dotandole di apparecchiature idonee al controllo e facendo si' che siano sulla strada 24 ore su 24 in tutti i posti possibile e immaginabili. Il miglior deterrente e' la presenza fisica degli accertatori, con gli idonei strumenti. Ricordiamo solo un dato: mezzo milioni di controlli in Italia a fronte di 5 milioni in Gran Bretagna. ALBERGHI, PRENOTAZIONI E PIOGGIA. I DOVERI DEL TURISTA E' stata una estate calda, ma in questi giorni il maltempo ha imperversato a nord. Passare le vacanze sotto la pioggia non e' il massimo delle aspirazioni. In caso di cattivo tempo cosa puo' fare il turista? Vediamo. Se ha prenotato, versato l'acconto e disdetto, il nostro turista perdera' la caparra (25%), se invece dopo qualche giorno decide di lasciare l'albergo dovra' pagare l'intero periodo prenotato. Il tutto ovviamente puo' essere trattato ed e' possibile trovare una soluzione, specialmente per i clienti affezionati, ma e' difficile farsi sostituire in caso di cattivo tempo e quindi l'albergatore si tutela invocando la perdita del profitto. Il consiglio, comunque, e' sempre quello di trattare. L'accisa di Bersani Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=190560 INCIDENTI STRADALI. IL MINISTRO DEI TRASPORTI E' INCOMPETENTE E INCOSCIENTE, QUINDI PERICOLOSO. PRESIDENTE PRODI CI SALVI... Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, in una intervista al quotidiano "La Repubblica" di oggi, ha decisamente degenerato nella delicata funzione che dovrebbe svolgere. Raggiunto in vacanza (si', in vacanza in questo momento che per lui dovrebbe essere caldissimo), ha auspicato una modifica della procedura penale, li' dove non e' prevista l'incarcerazione per omicidio colposo, ma solo gli arresti domiciliari in attesa del processo, e quindi ha trovato il suo modo di manifestarsi come "duro" chiedendo il carcere subito per chi uccide come nel caso della bimba di tre mesi in provincia di Caserta. Sinceramente, se chi ha ucciso la bimba di tre mesi sia in galera o agli arresti domiciliari, a noi non cambia nulla, perche' ci sembra che la giustizia anche con le attuali norme abbia tutti gli elementi per fare il suo corso. A noi interesserebbe che non si creassero le condizioni perche' altri bimbi muoiano, e visto che basarsi solo sulla paura del carcere duro non e' in deterrente, insistere come fa il ministro Bianchi, ci mostra solo la sua incompetenza a concentrarsi li' dove andrebbe fatto: la prevenzione a partire da controlli massicci, con adeguati strumenti tecnici, sulle strade 24 ore su 24. Non a caso e' proprio su questo che il nostro ministro dimostra anche di essere un incosciente. Quando l'intervistatore gli paventa l'emergenza e la necessita' dell'aumento di strumenti e personale, il ministro rimanda tutto a cio' che dovranno discutere in Finanziaria (a fine anno, mentre le stragi sono in corso) e, per il momento, vanta l'acquisto, da parte del ministero, di 1.000 etilometri (probabilmente ne occorrerebbero 200.000... che ad un costo medio unitario di 25-50 euro significherebbe 5-10 milioni di euro, cioe' niente!). Bianchi, probabilmente, parla senza sapere di cosa sta parlando e per questo e' incosciente. Ci possiamo permettere il lusso di avere un ministro incompetente e incosciente e quindi, proprio perche' ministro, pericoloso? Auspichiamo che il presidente Romano Prodi provveda immediatamente a salvarci e a sostituirlo (anche solo con un tecnico del ministero, che' crediamo farebbe meglio). ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi ROSE BIANCHE PER FERRAGOSTO Non so per quale inconscia associazione, mentre entravo dal fornaio in una di queste mattine sonnacchiose d'inizio agosto, mi si sono stagliati nella mente i pochi icastici versi di una poesia che, scoperta in gioventu', mi diventò subito cara. Li trascrivo qui nella loro lingua originale, uno spagnolo cosi' fratello dell'italiano che quasi non ha bisogno di traduzione. Vengono dalla raccolta Versos sencillo (Versi semplici) del poeta e patriota cubano Jose' Marti' (1853-1895), dove sono indicati come "Poema XXXIX", e li offro volentieri a chi vorra' leggerli e, magari, apprezzarli come li apprezzo io. Cultivo una rosa blanca, En julio como en enero, Para el amigo sincero Que me da su mano franca. Y para el cruel que me arranca El corazón con que vivo Cardo ni oruga cultivo: Cultivo una rosa blanca. (Coltivo una rosa bianca, In luglio come in gennaio, Per l'amico sincero Che mi da' la sua mano franca. E per il crudele che mi strappa Il cuore con cui vivo Cardo ne' ortica coltivo: Coltivo una rosa bianca.) NOTA L'edizione italiana piu' recente di "Versos sencillos" e' questa: JOSE' MARTI', Versi semplici, traduzione e cura di Giampietro Schibotto, con testo a fronte, La citta' del sole, Reggio Calabria 2005. http://www.cittadelsole.it/customer/home.php JOSE' JULIAN MARTI' Y PEREZ (La Habana, Cuba, 28 gennaio 1853 - Boca de dos Rios, Cuba, 19 maggio 1895). Figlio di un soldato spagnolo e di una donna nativa delle Canarie, fin da giovanissimo si impegno' per la liberazione della sua terra dal regime coloniale spagnolo, scrivendo articoli su fogli clandestini. A 16 anni fu condannato ai lavori forzati e poi deportato in Spagna, a Cadice. Tutto cio' pero' non fece che rinforzare la sua volonta' di lottare per la liberta' e l'indipendenza di Cuba. In Spagna riusci' a pubblicare un pamphlet sulle condizioni di crudelta' in cui vivevano i carcerati; frequento' poi le universita' di Madrid e di Zaragoza, dove si laureo' in legge nel 1873, e l'anno dopo, in "filosofia e arti". Tornato nel continente americano, via Parigi, si stabili' a Citta' del Messico (1875), dove comincio' la sua carriera letteraria; a seguito di un colpo di stato militare, contro il quale egli si schiero', cerco' rifugio in Guatemala, da dove tuttavia dovette partire presto sempre per motivi politici. Tornato a Cuba nel 1878, grazie a un'amnistia generale, riprese la sua attivita' cospiratoria contro il regime instauratosi dopo il fallimento della rivoluzione di Yara, e dovette fuggire di nuovo, prima in Spagna, poi negli Stati Uniti. Da New York passo' in Venezuela (1881), dove sperava di restare, ma il locale regime dittatoriale lo spinse a tornare a New York, dove visse dal 1881 al 1895, quando Marti' decise di partecipare all'organizzazione della guerra cubana d'indipendenza. Cadde in uno dei primi scontri seguiti allo sbarco nella baia cubana di Las Playitas. Nell'articolo dedicato al poeta cubano sul famoso Dizionario degli autori (Bompiani, Milano 1957), di lui si dice: "Nella storia dell'umanita' pochi uomini hanno fatto tanto in cosi' poco tempo. Oratore, poeta, filosofo, scrittore politico, rivoluzionario, giornalista, maestro, e oltre tutti questi titoli di gloria, apostolo e martire della liberta' cubana". Il poeta patriota cubano continua a essere universalmente considerato un grande sia in campo letterario (dove ruppe con la ripetitivita' della tradizione e apri' il linguaggio poetico alla modernita') sia in campo politico, dove lotto' per affermare il diritto alla liberta' e alla giustizia del singolo individuo e di ogni popolo. Come, ad esempio, Giuseppe Mazzini in Italia, Marti' ha testimoniato anche lui con la vita che la redenzione dell'essere umano deve avvenire attraverso l'amore e la ragione, opponendosi all'arroganza e all'ottusita' di qualunque dispotismo. La sua opera omnia conta una settantina di volumi. Link utili per approfondire: Il sito a lui dedicato (in spagnolo): http://www.josemarti.org Una recensione su Versi semplici: http://www.ultimapagina.it/index.php?option=com_content&task=view&id=727&Itemid=3 Per la bibliografia anche italiana http://www.cubaycuba.net/JM/JMindex.htm (a cura di Annapaola Laldi) ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Farmaci, pubblicita' e bambini. L'ipocrisia della politica-politichese Pericolose sbandate in curva come il divieto alle banche private per la raccolta del sangue del cordone ombelicale. I non-finanziamenti alla ricerca medico-scientifica delle staminali. Sono solo alcune delle ultime scorribande della ministra Livia Turco, mentre guida quella "Ferrari rossa" del dicastero della Salute degli italiani, nella sua "nobile" iniziativa di avventurarsi in percorsi tortuosi pur di evitare scomodi assalti dei cattolici alla legge sulla fecondazione assistita. La ministra continua a farci rabbrividire, sperare e sognare. Le necessita' dei cittadini vengono calpestate, offese, umiliate, derise, oscurate, negate in nome del politik-konform. La politica delle necessita' reali, degradata a politichese degli affari e degli interessi , ha occupato il diritto e la legalita', i bisogni di coloro i quali vantano diritti incontrastabili, tra i quali, quello alla salute fisica e mentale. Livia Turco, una regina del politichese konform , quello fatto di decisioni al tavolino degli "affaristi", del "questo a me" e "quanto a te", di tutto e di piu' di quanto possa essere estraneo -anni luce- dai bisogni reali della gente, bisogni vissuti nella realta' del quotidiano e sulla pelle dei millioni di cittadini italiani. Il suo ministero ci sembra sterile, insicuro, di comodo, imperfetto, inconcreto, tragico, comico, pericoloso. Regina e' l'ipocrisia. Lo abbiamo visto con l'iniziativa sugli spot pubblicitari dei farmaci, quelli che vietano le "veloci avvertenze". Ma perche' non vietare, viceversa, la pubblicita' di un farmaco? Che senso ha, signora ministro, la pubblicita' dell'aspirina, che in Italia costa 10 volte piu che negli Usa? Che senso civile, quale civilta' del diritto puo' esistere se un bambino, davanti alla tv, impara a chiedere alla mamma quel farmaco buono da prendere la sera, per fare "popo'" la mattina? Se il suo partito, dalle forti tradizioni bolsceviche del "k", e' quello che agisce per orientare il cittadino (perche' e' immaturo), vuol dire che, anche in tale occasione, la sua condotta e' imperfetta, sterile, insicura, ipocrita, di comodo, nel caso suo di comodo. La komodita' dei cerchiobottisti, quelli che danno un colpo al cerchio ed uno alla botte. Cosi' non si scontenta nessuno, soprattutto le potenti lobby delle multinazionali farmaceutiche, quelle che pendono sulle vostre teste politichesi come una spada di Damocle, pronta ad infilzarvi al vostro primo errore. E lei, signor ministro, si guarda bene dal non essere riverente. Che senso ha, pertanto, fare la reginetta del partito delle "k" e dei divieti perche' la gente e' immatura e va istruita? Peggio, essere ministra della Salute degli italiani, non avendo nemmeno il coraggio di arginare i danni sull'uomo delle influenti lobby di morte e corruzione? Se sfruttare la mente pulita e sincera di un bambino, bombardandolo con meravigliose merendine che lo condannano ad una vita da obeso e' immorale quanto la pedofilia, pubblicizzare il farmaco per la "popo'" cosa potrebbe essere, signora ministra? Coraggio, coraggio, signora ministra. Il cittadino onesto ha sete della vera politica, quella dei problemi reali, quelli che nessuno di voi, palazzinari della politica-politichese, conosce, tranne lo stesso medesimo cittadino, quello che voi chiamate, dalle vellutate stanze del politik-konform, " il cittadino della strada". Al cittadino onesto non interessa l'avvertenza sul farmaco per la "popo'", il medico esiste anche per questo. Viceversa interessa molto di piu' conoscere che fine fanno i propri soldini, contributi alla societa' civile, quelli dei milioni di euro dedicati alla salute di tutti come quella dei propri figli. Le consigliamo, signora Livia Turco, di dedicarsi meno alle ipocrite sciocchezze e di ampliare le concretezze. Noi lo auspichiamo. Purtroppo senza crederci. Siamo tra i cittadini, con i cittadini. Vigileremo. Esistiamo per questo. ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti La telefonia fra servizio pubblico essenziale e contratto fra privati Avere la possibilita' di comunicare tramite il telefono non e' solo una delle tante possibilita' contrattuali che il mercato offre, a costo x piuttosto che a costo y, e' un diritto. Diritto nel senso tecnico del termine, diritto che ha delle delimitate e normative caratteristiche di efficienza e di economicita'. Da quando il settore della telefonia si e' aperto al mercato, ed alla Sip si e' sostituita la Telecom e cosi' via, si sono susseguiti numerosi interventi legislativi, sia in ambito europeo che italiano. Ancora nel 1988 il gestore nazionale dei servizi di telecomunicazione era in monopolio legale non soltanto nella fornitura di tutti i servizi, ma anche nella vendita dei telefoni e dei modem! Il monopolio si estendeva ben al di la' degli eventuali ambiti del monopolio naturale. Le prime direttive comunitarie hanno eliminato le restrizioni dai mercati che piu' rapidamente potevano essere aperti alla concorrenza, ma hanno anche provveduto a ribadire il carattere essenziale per la collettivita' che certi servizi -fra i quali anche quelli telefonici e radiotelevisivi- rivestono. Per questo, e a seguito di direttive comunitarie, l'Italia e' intervenuta nel 1998 liberalizzando il mercato (seppur Telecom permane ad oggi in posizione dominante) e regolandolo, costituendo l'Autorita' Garante delle Comunicazioni (Agcom) e emettendo normativa di contegno e controllo alla concorrenza, quale l'attuale Codice delle Comunicazioni (legge 259 del 1993). Questa duplice veste che caratterizza il rapporto fra privati cittadini utenti e le aziende che offrono sul mercato i propri servizi di telefonia, si traduce anche in un diverso grado e diversi strumenti di tutela: uno privatistico che trova la propria fonte giuridica nel contratto di somministrazione e fornitura e in tutta la normativa generale sui contratti, l'altro pubblicistico che deriva direttamente dalla legge che riserva alla materia un'attenzione particolare. Ad ognuno di questi aspetti corrisponde una situazione giuridica dell'utente e una distinta modalita' di azione. Per capire meglio, esiste una stratificazione delle fonti che regolano il contratto di telefonia: - condizioni generali del contratto (ad esempio quelle che si trovano anche sull'Avanti Elenco o anche quelle che si trovano sul web); - disposizioni del contratto di fornitura e somministrazione previste dal codice civile; - disposizioni sui contratti fra consumatori e professionisti (se del caso) previsti dal codice civile; - disposizioni generali sui contratti (es. obblighi di buona fede, modalita' di conclusione del contratto, inadempimento ecc...) previsti dal codice civile; - disposizioni previste in favore degli utenti dal codice delle comunicazioni (dagli artt. 53 e segg. del Codice delle Comunicazioni); - disposizioni del codice penale che vietano l'interruzione di pubblico servizio. Non tutte le inadempienze contrattuali violano la disciplina vincolistica di settore derivante dalla qualifica di servizio pubblico essenziale e dunque anche il codice penale in caso di sospensione dello stesso. Nel caso di mancata fornitura di servizio di telefonia fissa, ad esempio, si potranno invocare persino le norme penalistiche sull'interruzione di pubblico servizio mediante esposto alla Procura della Repubblica, non altrettanto –ad oggi- sulla mancata copertura Internet (adsl) della propria zona, in quanto quest'ultimo sevizio non e' considerato alla stregua di un servizio pubblico essenziale. In quest'ultimo caso non si puo' obbligare la compagnia a fornire la prestazione, che' essa decide autonomamente -semmai proponendola contrattualmente- di fornire. Certo e' che se, nonostante le deficienze di rete, la stessa si obbliga lo stesso e poi si rende inadempiente, allora si potranno far valere le regole sull'inadempimento contrattuale. In Svizzera, la ComCom (l'equivalente della nostra Agcom) ha di recente promosso di grado fra i servizi universali (quei servizi di telecomunicazione che devono essere offerti su scala nazionale a tutte le cerchie della popolazione con un buon livello di qualita' a prezzi convenienti) anche la copertura Internet a banda larga. E cosi' sara', si spera, anche da noi, prima o poi. Mano a mano che il livello tecnologico nel campo delle telecomunicazioni si sviluppa, infatti, e' auspicabile la riconduzione dei servizi di maggior rilievo sociale (quale ormai pare essere indubbiamente l'adsl) nell'ambito pubblicistico di “essenzialita'” e di ““universalita'”, affinche' godano, come visto, di piu' compiuta protezione giuridica. ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone La vendita dei crediti, la cartolarizzazione e i mutui della Florida Driin, driin. Pronto. Qui e' la RaccattaCrediti, lei non ha pagato quattro anni fa una bolletta di 30 euro, puo' mettersi a posto versando 45 euro. La RaccattaCrediti e' una societa' di recupero che ha acquistato crediti di difficile riscossione dal gestore telefonico, pagandoli, a seconda dei casi, dal 10 al 70% del valor nominale. Il guadagno della RaccattaCrediti sara' la differenza tra quanto riuscira' a recuperare e il costo d'acquisto del "pacchetto" di crediti incagliati. Le operazioni di vendita di crediti non si effettua solo per quelli difficili da recuperare. Sono venduti anche crediti "buoni", per esempio quelli derivanti da un contratto di mutuo, che sono sempre garantiti da un immobile. E' cio' che fanno le banche: "cartolarizzano". In pratica, per avere immediatamente soldi freschi disponibili, viene creata una nuova societa', il cui capitale e' rappresentato da X milioni di crediti. Questo nuovo soggetto puo' ricevere finanziamenti a vario titolo, dando in garanzia i crediti vantati nei confronti dei mutuatari. A sua volta, anche la nuova societa' puo' procedere con altre operazioni di "finanza strutturata". A un certo punto, questi contenitori saranno cosi' complessi che pochi sapranno cosa contengono. In termini tecnici si parla di "sottostante": quando si acquista un'azione Fiat, sappiamo che essa rappresenta una particella dell'azienda automobilistica. Quando si acquista una quota di quel contenitore/fondo, individuare il sottostante e' operazione complessa. Cosi', sul mercato finanziario operatori istituzionali (banche, finanziarie, Stati, ecc.) hanno la possibilita' di acquistare parti di contenitori, senza conoscerne esattamente il contenuto. La crisi della finanza mondiale di questi giorni e' frutto di queste dinamiche. Il sottostante originario sono dei mutui concessi con "faciloneria" negli Stati Uniti. Le varie operazioni di "finanza strutturata", come la cartolarizzazione, hanno amplificato la crisi perche' hanno la caratteristica di moltiplicare gli effetti, sia in positivo, sia, come in questo caso, in negativo. Quindi, a fronte di rate di mutuo non pagate in Florida, le borse mondiali nei giorni scorsi hanno perso centinaia di miliardi di euro. Tralasciando l'ipotesi nefasta di crollo del sistema finanziario mondiale, il risparmiatore fara' bene a controllare se tra i propri investimenti ci siano prodotti "strani". Le Autorita' di controllo (Consob, Bankitalia, Isvap e Covip) finora non hanno aiutato a capire dove si annidino i pericoli. E fanno male. Se i prodotti "strutturati" e ad alto rischio possono essere acquistati quasi esclusivamente da operatori professionali, non e' escluso che i fondi comuni, sottoscrivibili da tutti, contengano prodotti "a rischiosita' elevata" all'insaputa del risparmiatore. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA LIMITI DI VELOCITA’ E SANZIONI LIMITI DI VELOCITA' Sono fissati dal Codice della strada (art.142) e distinti sulla base della classificazione ministrativa delle strade e della categoria di appartenenza del veicolo. Tutti i tipi di veicoli, esclusi quelli delle altre categorie sottoriportate - 130 km/h per le autostrade (110 km/h in caso di pioggia); - 110 km/h per le strade extraurbane principali (90 km/h in caso di pioggia); - 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali; - 50 km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali; - 150 km/h sulle autostrade a tre corsie piu' corsia di emergenza per ogni senso di marcia. Ciclomotori: 45 km/h Trasporto merci pericolose (veicolo carico) - 30 km/h nei centri abitati - 50 km/h fuori dei centri abitati Macchine agricole, operatrici - 40 km/h con pneumatici - 15 km/h con cingoli Quadricicli - 50 km/h nei centri abitati - 80 km/h fuori dai centri abitati Autotreni, autoarticolati, autosnodati (compresi i complessi costituiti da autovettura piu’ roulotte o carrello trasporto imbarcazioni) - 50 km/h nei centri abitati - 70 km/h fuori dai centri abitati - 80 km/h in autostrada Autobus e filobus di massa a pieno carico, fino a 8 tonnellate - Medesime velocita’ delle autovetture Autobus e filobus superiori alle 8 tonnellate - 50 km/h nei centri abitati - 80 km/h fuori dei centri abitati - 100 km/h in autostrada Autocarri, autoveicoli per trasporto specifico o a uso speciale, autocaravan di massa a pieno carico tra i 35 e i 120 quintali - 50 km/h nei centri abitati - 80 km/h fuori dei centri abitati - 100 km/h in autostrada Autocarri, autoveicoli per trasporto specifico o a uso speciale, autocaravan di massa a pieno carico superiore ai 120 quintali - 50 km/h nei centri abitati - 70 km/h fuori dai centri abitati - 80 km/h in autostrada Mezzi d’opera a pieno carico - 40 km/h nei centri abitati - 60 km/h fuori dei centri abitati RILEVAMENTO E SANZIONI Il decreto legge n. 117/07 entrato in vigore il 4/8/07 ha modificato l'art.142 del codice della strada inasprendo le sanzioni previste in caso di superamento dei limiti di velocita', e prevedendo nuove regole riguardo i mezzi di rilevamento automatico. Tra le fonti di prova utilizzabili per determinare l'osservanza dei limiti di velocita' vengono infatti incluse, oltre che tutte le apparecchiature a rilevazione automatica (autovelox), alle registrazioni dei cronotachigrafi ed alle documentazioni relative ai percorsi autostradali, anche le rilevazioni degli apparecchi che calcolano la velocita' media su tratti determinati (tipicamente i “tutor” autostradali). Tutte le postazioni di controllo per il rilevamento della velocita' (autovelox, telelaser, etc.etc.) devono inoltre essere ben visibili e preventivamente segnalate, con cartelli o dispositivi luminosi. Attenzione, pero'! Questa novita' per ora resta solo sulla carta perche' le caratteristiche e le modalita' di impiego di detti cartelli dovranno essere stabilite con decreto del ministero dei Trasporti, ad oggi non ancora emesso. A titolo “provvisorio”, il Ministero dell'Interno ha stabilito che le postazioni mobili devono essere segnalate ricorrendo ai dispositivi luminosi presenti sui veicoli di servizio, posizionati ad almeno 400 metri dal punto in cui e' collocato l'apparecchio di rilevamento, che devono recare la scritta “controllo di velocita'” oppure “rilevamento di velocita'” (circolare min.interno del 3/8/07). Viene introdotta una nuova fascia di superamento dei limiti di velocita' (di oltre 60 km/h), con nuove e piu' aspre sanzioni per tutte le fasce. Riassumiamo tutte le sanzioni: *superamento dei limiti massimi di velocita' di non oltre 10 km/h; sanzione pecuniaria variabile da 34,98 a 143,19 euro; * superamento dei limiti di oltre i 10 km/h ma non oltre 40 km/h: sanzione pecuniaria da 148 a 594 euro. La sanzione accessoria e' la decurtazione di 5 punti dalla patente. * superamento dei limiti di oltre 40 Km/h ma non oltre 60 km/h: sanzione pecuniaria da 370 a 1.458 euro. Le sanzioni accessorie sono la sospensione della patente da tre a sei mesi e la decurtazione di 10 punti dalla patente. In caso di recidiva in un biennio scatta la sospensione della patente da otto a diciotto mesi; * superamento dei limiti di oltre 60 km/h: sanzione pecuniaria da 500 a 2.000 euro. Le sanzioni accessorie sono la sospensione della patente da sei a dodici mesi e la decurtazione di 10 punti dalla patente. In caso di recidiva in un biennio scatta la revoca della patente. Tutte le sanzioni suddette sono raddoppiate se le violazioni sono commesse alla guida di mezzi particolari, come gli autoveicoli utilizzati per il trasporto di merci pericolose, gli autotreni e autoarticolati (compresi quelli costituiti da un autoveicolo e un rimorchio), gli autobus, gli autoveicoli destinati al trasporto di cose, gli autocarri, etc., mezzi per i quali sono stabiliti limiti di velocita' specifici (vedi sopra). Per i veicoli dotati di limitatore di velocita', inoltre, viene stabilito che l'eccesso di velocita' oltre al limite al quale e' tarato il limitatore determina l'applicazione delle stesse sanzioni previste nel caso di limitatore non funzionante o alterato (si vedano i commi 2bis e 3 dell'art.179 del codice della strada). LINK UTILI - Il codice della strada (d.lgs.285/92): http://www.aci.it/index.php?id=61 - La scheda pratica “PATENTE DI GUIDA: revisione, ritiro, sospensione, revoca” http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=164300 Ha collaborato Katia Moscano (Rita Sabelli) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. 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