====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 18-03-2008 al 24-03-2008 n.13/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Argentina. Proposte per una nuova politica sulle droghe - Un baluardo di solidarieta' NOTIZIE - Italia. Offre spinello ad amico minorenne: condannato a 5 mesi di prigione - Usa. Palm Springs. Procuratore propone cooperative per la coltivazione della marijuana terapeutica - Turchia. Centinaia di siti internet oscurati anche per 'incitazione' all'uso di droghe - Italia. Ostia. Novantenne colombiano arrestato per detenzione di cocaina purissima - Italia. Psicologo: con i figli necessario dialogo e non test antidroga - Gb. Al via ricerca sull'effetto della cannabis sull'osteoporosi - Usa. Farmaci per il cuore pericolosi per chi consuma cocaina - Italia. Ricerca Neuromed: ecstasy danneggia memoria ed apprendimento - Italia. Veneto. Studio su cura tossicodipendenza attraverso neuroscienze - Vietnam. Australiana rischia la fucilazione per detenzione eroina - Usa. Nevada. Rapporto sulla giustizia: carcere per consumatori di droga e' dannoso e costoso - Canada. I medici prescrivono dosaggi sempre piu' alti di marijuana terapeutica - Italia. Fini: punire i consumatori. D'Alema: non serve a ridurre consumo, ma anzi lo rende piu' pericoloso - Italia. Ecco i preservativi e le cartine per fumare arcobaleno - Italia. Indagine Doxa-Iss: e' boom di droghe tra i giovani - Svizzera. Consiglio degli Stati: si' a uso terapeutico di eroina e cannabis - Usa. New Hampshire. La Camera depenalizza il possesso di piccole quantita' di marijuana - Italia. Treviso. Cosi' i ragazzi del liceo "Canova" usavano l'ecstasy prima delle interrogazioni - Messico. Aumenta la violenza connessa alle droghe - Italia. Studio: l'ecstasy provoca sintomi Alzheimer - Italia. Ferrero: il Partito Democratico ha bloccato ogni riforma della Fini-Giovanardi. Bernardini (Radicali): colpa anche sua - Usa. California. Cinque anni di carcere ad un medico per somministrazione terapeutica della marijuana - Italia. E ora i genitori spiano gli sms dei figli per paura che si droghino: padre indagato - Italia. Associazioni operatori: la tossicodipendenza va curata e non punita - Afghanistan. Consiglio sicurezza Onu approva risoluzione italiana su lotta alla droga - Usa. Le donne continuano a bere e fumare in gravidanza ... anche per colpa degli uomini - Usa. Scrittore britannico respinto alla frontiera per 'turpitudine morale': ha fatto uso di droghe in passato - Italia. Ferrero ai Radicali: non mi risulta che la Rosa nel Pugno abbia fatto molto sulla droga - Italia. Bertinotti all'Ansa: legalizzare la cannabis e sperimentare le stanze del consumo - Usa. Idaho. Governatore pone il veto a programmi antidroghe - Belgio. Al via sperimentazione tribunali speciali per consumo di droghe leggere - Usa. Si cercano gli anticorpi contro l'ecstasy - Spagna. Gli spacciatori si fanno pubblicita' appendendo le scarpe legate - Peru'. Diatribe sulla legittimazione della foglia di coca - Italia. Narcosale, i Radicali: lieti che Bertinotti le abbia scoperte - Afghanistan. Parte l'offensiva britannica contro l'oppio, uccisi padre e figlio di 6 anni. I militari: risarciremo - Brasile. Dopo ritrovamento coca in Amazzonia, Indios indagati - Italia. Assemblea costituente dell'Associazione Radicale Antiproibizionista (@.r.@) - Italia. Bernardini: i Radicali e la disobbedienza civile - Italia. Diciannovenne va a un party, assume una sostanza sconosciuta e muore - Usa. Massachusetts. Congressman repubblicano chiede legalizzazione di minime quantita' di marijuana - Usa. California. Nona Corte d'Appello vieta i test causali antidroghe per il pubblico impiego - Israele. Militare vendeva segreti militari in cambio di droga - L'Onu ridimensiona obiettivi antidroga, da "significativa diminuzione" a "contenimento" - Usa. Governatore di New York ammette uso di cocaina e marijuana ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 77 arresti - 356,681 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 219,458 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 137,223 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 45 giorni di detenzione ARTICOLI 18-03-2008 Argentina. Proposte per una nuova politica sulle droghe Il nuovo atteggiamento del Governo in merito alla legalizzazione del possesso di droghe per uso personale ha aperto un dibattito, e anche una finestra su un altro aspetto: se si tolgono i consumatori di droghe dal sistema penale per inserirli in quello sanitario e sociale, bisogna costringere questi settori a dare una nuova risposta alla problematica, cosa che fino a oggi e' mancata. Nelle parole dello stesso viceministro della Sanita', Carlos Sorati, "finora le strategie non sono state realizzate tutte, ma c'e' un intento politico molto forte perche' lo siano". Percio', dopo che la Commissione di consulenza scientifica presso il ministero di Giustizia e' stata incaricata di proporre un cambio nella legge sulle droghe, e' stato istituito un tavolo interministeriale, intorno al quale si sono gia' seduti per ben due volte niente meno che i ministri di Giustizia (Anibal Fernandez), Sanita' (Graciela Ocana), Educazione (Jorge Tedesco), Sviluppo sociale (Alicia Kirchner) e persino del Lavoro (Carlos Tomada). Si tratta di un piano informale ma che, secondo quanto ha potuto verificare Clarin presso i vari ministeri interessati, ha un grande impatto politico giacche' tutti hanno impegnato risorse in un progetto comune che cerchera' di recuperare i tossicodipendenti non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sociale: completamento degli studi, abilitazioni, avvio al lavoro, integrazione nei quartieri. E l'interesse ufficiale mira non solo a dare una nuova opportunita' ai dipendenti dalle droghe illegali, ma anche a quelli che usano sostanze legali, soprattutto che abusano di alcol. Il nuovo approccio si basa su quello che la coordinatrice della Commissione consultiva, la procuratrice Monica Cunaro, definisce "un cambio di paradigma", poiche' e' in linea con la posizione adottata da Mercosur in quanto blocco regionale, con avanzamenti in materia di depenalizzazione gia' attuati in Uruguay e Brasile. I consumatori smettono di essere delinquenti e smettono di essere tutti uguali. Per i tossicodipendenti, il punto centrale e' il trattamento sanitario. Secondo le stime della commissione scientifica, i tossicodipendenti non superano il 10% dei casi, mentre per l'insieme dei consumatori problematici -per la loro emarginazione sociale- la cifra arriva al 20% del totale dei consumatori. E per coloro che non sono ne' tossicodipendenti ne' consumatori problematici, il piano mira a una politica che in Europa e' nota da dieci anni, e che qui suona nuova: riduzione del danno. Ossia: prevenire e sensibilizzare rispetto a rischi e conseguenze del consumo di droghe. Ad ogni modo, la Commissione ha lanciato un'inchiesta che interpellera' 51.000 famiglie (rappresentative del 95% della popolazione urbana), per conseguire una "mappa delle dipendenze". Secondo quanto ha spiegato un membro della Commissione, "servira' per conoscere l'ampiezza del problema e creare politiche, ma anche per evitare che un responsabile decida che nel suo distretto ci sono 5.000 drogati per ottenere fondi, quando in realta' sono 500". Secondo il viceministro Sorati, il nuovo approccio "implica riconoscere una diagnosi che va al di la' del consumo di droghe vietate, poiche' l'abuso d'alcol e' il piu' diffuso nella societa' e cosi' pure il consumo di farmaci e tabacco. La nuova visione strategica d'intervento sposta il baricentro su cio' che a che fare con la salute e la qualita' della vita, e con azioni di prevenzione, d'assistenza quando vi sia un danno". Il terzo passaggio del progetto e' combattere di piu' e meglio le reti dei narcotrafficanti. E il fatto che sia Cunaro a parlarne per conto della Commissione non e' pura declamazione: la procuratrice ha avuto un ruolo centrale nella lotta al narcotraffico nelle ville (favelas) di Bajo Flores, dove, insieme ai suoi colleghi, ha raccolto in modo artiginale le cause disperse di vari crimini, fino a costituire la mappa di un'associazione illegale diretta dal narco peruviano noto come "Marcos". Sul suo cammino si e' posta di fronte ad Anibal Fernandez, accusando la Federal di occultamento. E ha segnalato come la politica imprigionasse nelle ville (favele) i consumatori anziche' i narcotrafficanti. Dopo lo ha convinto che le risorse venivano sperperate, e cosi' e' iniziata la svolta nella politica ufficiale. Ma fintanto che la svolta non si realizza -nel Governo si parla di due anni, pero' in parlamento hanno gia' cominciato a muoversi-, ogni consumatore di droghe fermato con delle sostanze continuera' a essere considerato un delinquente, con pene che vanno da un mese a due anni di carcere. Ogni anno vengono avviate 10.000 di queste cause, anche se la maggior parte finisce in prescrizione o con l'accusato che accetta di considerarsi drogato, cio' che gli consente di commutare la pena in trattamento sanitario. Reazioni Il presidente del Collegio degli avvocati di Misiones, Pablo Isaac Lenguaza, si e' detto favorevole al progetto che mira a depenalizzare il consumo di droghe, anche se ritiene necessario puntare a una politica di prevenzione. Sulla stessa linea, il presidente dell'Istituto di Scienze penali del Collegio degli Avvocati, Miguel Iglesias, secondo cui "consumare o no stupefacenti deriva normalmente da una decisione personale che, come ben dice la nostra Costituzione nazionale all'articolo 19, le azioni private degli uomini che non offendono l'ordine e la morale pubblica, ne' pregiudicano terzi, sono riservate a Dio, ed esulano dall'autorita' dei magistrati...". "L'esperienza, negli anni di vigenza della norma, ci ha dimostrato che e' servito poco o nulla criminalizzare i giovani per una questione che ha a che fare con la mancanza di cura famigliare, di aspettative di sviluppo educativo e lavorativo fino all'educazione generale". Anche lui ha sostenuto che "far uscire dal sistema punitivo statale questa complessa situazione sociale e spesso famigliare, colpirebbe anche le economie dei gruppi di delinquenti e persino gli eserciti irregolari che del traffico e della vendita di stupefacenti hanno fatto la pietra miliare dei loro finanziamenti". "Il maggior ostacolo alla depenalizzazione del consumo personale e' la mancanza d'informazione della societa' e il far accettare culturalmente che il diritto penale non ha potuto e non potra' risolvere conflitti sociali, e che non e' nemmeno questo il suo fine". "Il consumo e' una decisione personale ed estranea all'intervento dello Stato, essendo un dovere ineludibile dei genitori e degli adulti che i nostri giovani non prendano decisioni sbagliate", ha concluso. (Clarin) Lucas Guagnini 18-03-2008 Un baluardo di solidarieta' Nelle scorse settimane un delegazione della Comunità di San Benedetto al Porto, ha visitato la più grande struttura pubblica di Barcellona per il consumo igienico di sostanze stupefacenti, la Sala Baluard. Quello che segue è un report della visita e dell'incontro con l'associazione che gestisce il progetto, nonché la voglia e la volontà di costruire un simile opportunità anche in Italia. * * * Molti di voi sono stati a Barcellona, la citta' d' adozione di Antoni Gaudi' e nativa di Joan Miro'. Sicuramente avrete visto o sentito parlare dei suoi meravigliosi siti architettonici, della citta' vecchia affacciata sul mare o le bellezze di Park Guell che dominano dall'alto il capoluogo catalano. Ma quanti di voi, concludendo la passeggiata attraverso les ramblas terminando alle spalle del Colom, l'imponente statua che ricorda il navigatore genovese, sapevano che proprio li' a poche decine di metri si trovava un vero e proprio baluardo di solidarieta'? Proprio li'! Tra il Museo del mare il Raval, il quartiere piu' popolare della ciutat vella, si trova la SALA BALUARD. Che cos'e' la sala Baluard? Semplicemente una SALA PER IL CONSUMO igienico di sostanze stupefacenti! Cosa sono le Sale per il consumo? In base alle esperienze europee, la sala igienica del consumo è un luogo circoscritto (tipo ambulatorio medico, ma non solo), sotto la giurisdizione e controllo del Servizio Sanitario Nazionale, gestito da medici, operatori sociali e volontari, in cui è consentito l'accesso, in accordo con la Magistratura e le Forze dell'Ordine, di consumatori e tossico-dipendenti, di cui verrà creata una cartella clinica. Le persone arrivano già munite di sostanza stupefacente, con lo scopo di permettere loro l'uso in un ambiente clinicamente tutelato, sufficiente ad ostacolare il contagio delle malattie infettive (HIV-HBV-HCV) e garantire il pronto intervento medico in caso di overdose o altra necessità. In sostanza è un servizio socio-sanitario, dove si cercano di risolvere problemi socio-sanitari, dove non si promuove l'uso della droga ma si tutela la salute; si va incontro a chi continua a "farsi" e a chi cerca di uscirne, a chi cerca di rimanere in vita. Non si immagina nemmeno quanto sia importante avere una sedia ed un piano puliti su cui potersi appoggiare, piuttosto che farlo per terra in strada, riacquistando dignità! Agganciare un tossico-dipendente a questo tipo di servizio è un vantaggio per la persona e per tutta la società. Ci incamminiamo verso le mura dove si trova appunto la Sala...all'ingresso leggiamo un cartello ?Le stanze igieniche del consumo sono una soluzione!? All'ingresso ci chiedono un numero per fare la coda...fatichiamo un po' con il nostro spagnolo rudimentale per spiegare da dove veniamo, chi siamo e che vogliamo conoscere questa struttura, le persone che ci lavorano e la loro esperienza... Abbiamo subito incontrato ESTHER HENAR PEREZ una delle fondatrici de L?Associació Benestar Desenvolupament (ABD) che dagli anni ?80 lavora nell?ambito delle dipendenze e l?aids. Ci racconta che nel 2001 l?ONG spagnola ABD trasforma la sua unità di strada in un luogo fisso, dove è possibile l' auto somministrazione controllata dell?eroina. Si tratta di uno spazio illegale, non riconosciuto giuridicamente o istituzionalmente ma che servira' come punto di partenza per un percorso che porterà all?apertura, in tutta la Spagna, di questi importanti luoghi. Dal 2004 infatti la Sala e' stabile e riconosciuta, da soli pochi mesi è sita all?interno della nuova struttura che abbiamo potuto visitare! Il nostro incontro sara' lungo e' pieno di dettagli ma alcuni dati importanti balzano subito agli occhi con estrema evidenza... Esther, coordinatrice della struttura, ci tiene subito a sottolineare il riconoscimento che la struttura ha avuto dagli abitanti del Raval (quartiere popolare del centro storico adiacente la Sala). Nel quartiere infatti non esiste più l?uso di sostanze per strada, sulle panchine, negli androni o nelle piazzette. Tutto si svolge all?interno della Sala Baluard, aperta 24h al giorno. Al suo interno vi lavorano infatti 3 equipe con turni di 8 ore a copertura dell'intero orario della giornata, per un totale di 50 persone operanti. Medici, infermieri, educatori, operatori. Tutti hanno la capacità di intervenire in situazioni di emergenza. Le utenze della sala si aggirano intorno alle 400 persone giornaliere. Il 60% di questi sono stranieri. E? curioso vedere i dati della ripartizione di questa percentuale: una parte è proveniente dal Magreb, una dall?Est Europa mentre un?altra parte consistente sono giovani italiani. Altro dato rilevante e' che non serve alcun documento per accedere alla sala! Un?alta percentuale delle persone che iniziano il rapporto con la struttura decidono di intraprendere la strada della somministrazione del metadone. A Barcellona ci sono quattro diverse sale del consumo e una unità di strada. Altre sale sono dislocate a Madrid, Valencia e Bilbao. Dopo la discussione, Esther ci ha guidato in una visita itinerante delle sale. Percepiamo subito un importantissimo elemento ?non detto?: qualcosa che non puo' stare all'interno di una tabella o di una statistica: percepiamo cioe' la DIMENSIONE UMANA che si crea con le persone accolte all'interno della sala; Esther conosce per nome quasi tutti i ragazzi che sono a cercare conforto dopo una notte passata a dormire sui marciapiedi ed essi vengono trattati come persone a cui viene restituita la dignita': passaggio di relazione fondamentale per liberarsi da una dipendenza... i ringraziamenti per come sono accolti sono ripetuti continuamente. Visitando tutta la struttura ci appare chiaro tutto quello che Esther ci aveva detto fino a quel momento sui risultati ottenuti: I morti per overdose sono drasticamente diminuiti perché in questi luoghi, al contrario di quanto avviene per strada, ci sono medici specializzati per un pronto intervento; il contagio diminuisce grazie ad una situazione di maggiore igiene; lo smaltimento delle siringhe e del materiale infetto è più efficace e non si disperde per la strada. Riconoscere l'esigenza di un tale luogo vuol dire restituire dignita' a queste persone. In Italia se ne e' parlato, poco, nel resto d'Europa (Barcellona, Madrid, Francoforte sul Meno, Amburgo, Zurigo, Basilea, Ginevra, Rotterdam e tante altre) si sperimentano da più di quindici anni. Termina la visita, è tempo di andare! Nella seconda parte della mattinata l'affluenza alla sala aumenta e il loro delicato lavoro riprende piu' febbrile. Salutiamo Esther con un arrivederci a presto nella nostra città, Genova, perche' divulgare e far conoscere il loro lavoro e' vitale e importante per il nostro paese. Usciamo cosi' dalla Sala Baluard caricati dalla forza di una straordinaria esperienza dalle mille suggestioni e dalle enormi similitudini esistenti tra Genova e Barcellona: il centro storico diviso dalle ramblas cosi come il nostro è diviso da via San Lorenzo; Plaza Catalunya che divide la Barcellona medievale da quella moderna cosi' come la nostra Piazza de Ferrari divide il centro storico da quello moderno; una citta' a ridosso sul mare che sa inerpicarsi pero' sulle alture del Tibidabo e del Montjuic... Ci incamminiamo verso la statua di Cristoforo Colombo che indica, con l'indice rivolto al mare, nuove vie e nuovi orizzonti da praticare, e ci ripetiamo che si, una sala del consumo anche a Genova ...SI PUO' FARE! Si deve fare! Domenico Chionetti, Comunita' San Benedetto al porto -------------------------------------- NOTIZIE 18-03-2008 Italia. Offre spinello ad amico minorenne: condannato a 5 mesi di prigione Aveva offerto uno spinello ad un amico, solo che il giovane, all?epoca, era ancora minorenne. Ha patteggiato 5 mesi e 10 giorni e 1.400 euro di multa un giovane di Gavorrano di 23 anni. Nel settembre 2007 i due erano stati fermati nel parcheggio di potassa, davanti alla stazione. Sul tappetino lato guida i carabinieri avevano trovato due frammenti di hashish dentro una stagnola. Il giovane alla guida aveva rivendicato la proprietà della droga, acquistata sulle mura di Grosseto per 5 euro, e di averla offerta all?amico che però era minorenne. La pena è stata sospesa. (Fonte: Maremmanews.it) 18-03-2008 Usa. Palm Springs. Procuratore propone cooperative per la coltivazione della marijuana terapeutica Il procuratore di Palm Springs ha annunciato che richiedera' l'autorizzazione per l'avvio di cooperative per la marijuana terapeutica. Douglas Holland, che ha studiato la questione per 18 mesi, la prossima settimana presentera' la proposta al Consiglio Comunale. Per Holland, le cooperative potrebbero soddisfare le neecessita' delle persone e, allo stesso tempo, rispettare le leggi statali. Le cooperative consentirebbero la coltivazione di piccole quantita' di marijuana ai malati o al personale medico con i necessari documenti. L'uso deve essere personale. 18-03-2008 Turchia. Centinaia di siti internet oscurati anche per 'incitazione' all'uso di droghe Da novembre in Turchia sono stati oscurati quasi 300 siti internet, 294 per la precisione. Il dato è stato reso noto dalla divisione internet del dipartimento di Telecomunicazioni. La maggior parte è stata oscurata perché insultava Mustafa Kemal Ataturk, fondatore dello Stato moderno turco, e anche perché contenuti osceni e pornografici. La decisione di oscurare questi siti, fra cui il celebre You Tube, è arrivata dopo aver ricevuto oltre 4.000 segnalazioni da privati cittadini, che denunciavano insulti al padre della Patria e contenuti osceni dei siti. Gli articoli del codice penale che vengono infranti più di frequente e che quindi determinano la chiusura di questi siti sono,a parte l'offesa ad Ataturk, il 226 -che punisce l'oscenità- il 227, contro l'incitazione alla prostituzione e il 190, incitazione all'uso di droga. 18-03-2008 Italia. Ostia. Novantenne colombiano arrestato per detenzione di cocaina purissima I carabinieri del Gruppo di Ostia hanno arrestato un 31enne pregiudicato peruviano e un quasi novantenne colombiano, entrambi in Italia senza fissa dimora, per detenzione di un chilogrammo di cocaina purissima, non ancora tagliata. Nei giorni scorsi, i movimenti dei due sudamericani non erano passati inosservati ai militari che, ieri sera, li hanno bloccati nei pressi della Stazione ferroviaria Lido-Centro a bordo di una auto Peugeot 207, al cui interno era stata occultata la cocaina. Sono in corso verifiche per accertare la provenienza e la destinazione della droga. Gli arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo che si terra' questa mattina presso il Tribunale di Roma. 18-03-2008 Italia. Psicologo: con i figli necessario dialogo e non test antidroga Si fa un gran parlare di kit antidroga -il Comune di Milano lo distribuisce nelle farmacie comunali- ma in realta' ci sono altri sistemi, molto meno traumatici, per capire se un figlio consuma sostanze stupefacenti. In aiuto dei genitori di oggi, allarmati e giustamente preoccupati, arriva in libreria un manuale scritto da Maurizio Coletti, psicologo e presidente di Itaca, associazione europea degli operatori professionali delle tossicodipendenze. Il volumetto, edito da Antigone e con una prefazione di Luigi Cancrini, si rivolge a papa' e mamme di preadolescenti e adolescenti, le categorie piu' vulnerabili rispetto al fenomeno droga, che colpisce in eta' sempre piu' precoce. La tentazione di rivolgersi ai test oggi molto in voga e' grande, ma affidandosi a strumenti del genere a che prezzo si arriva a sapere la verita'? Sicuramente a scapito di un sereno rapporto con il proprio figlio. Come fare, poi, a recuperare una fiducia reciproca sicuramente incrinata dall'imposizione di un test? Sono altre quindi, le strade da percorrere: Coletti suggerisce cosa fare se si scopre qualcosa 'casualmente', se invece l'informazione viene da terzi, ed elenca i segnali e i comportamenti che possono far presumere un consumo di stupefacenti, con l'avvertenza che si tratta di segnali che possono non avere a che fare necessariamente con l'assunzione di droga. Si va dai disturbi del sonno alle pupille arrossate (uso recente di hashish), dai problemi respiratori o nasali (inalazione di cocaina o eroina) alla riduzione dell'appetito. E poi ci sono i cambiamenti nelle abitudini, le difficolta' a scuola, la tendenza all'isolamento, gli sbalzi di umore, i comportamenti violenti. Una volta appurata la triste verita', il manuale suggerisce di 'riflettere prima di agire' e di non trasformarsi in investigatori privati, per non compromettere il dialogo e non far chiudere ancora di piu' il figlio. Non giudicare, evitare di fare tragedie, lasciargli una via d'uscita gli altri suggerimenti. Occorre poi cercare di capire se si tratta di un uso sporadico o piu' problematico, e in quest'ultima ipotesi il libro spiega quali possono essere le strade da intraprendere. 18-03-2008 Gb. Al via ricerca sull'effetto della cannabis sull'osteoporosi Che effetto ha fumare marijuana sull'osteoporosi? Secondo alcuni dati la cannabis rende le ossa piu' fragili, mentre per altri le rafforza. Ora ricercatori inglesi, per risolvere l'enigma, hanno intenzione di testare fumatori abituali di spinelli per valutare lo stato delle loro ossa, e l'effetto che la sostanza illecita esercita sulla densita' dello scheletro. I medici di famiglia stanno reclutando i consumatori di cannabis, almeno 200. L'obiettivo a cui l'equipe spera di arrivare -spiega Stuart Ralston, dell'istituto di genetica e medicina molecolare dell'universita' di Edimburgo- facendo luce sui meccanismi d'azione, e' la messa a punto di farmaci a base di marijuana contro l'osteoporosi. Il nuovo trattamento dovrebbe potenziare alcuni composti naturalmente presenti nel nostro organismo, gli endocannabinoidi, in grado di ostacolare lo sviluppo di questa malattia. Lo studio e' finanziato dall'Arthritis Research Campaign. "La cannabis e' la droga piu' usata del Regno Unito, specie tra i giovani, ma non sappiamo ancora quale effetto ha sulla salute dello scheletro. Lo studio e' complesso perche' sappiamo che la marijuana viene spesso fumata insieme al tabacco, un ulteriore fattore di cui dobbiamo tenere conto". Alcune ricerche precedenti dello stesso team hanno dimostrato che i recettori della cannabis svolgono un ruolo fondamentale nell'assottigliamento osseo tipico delle menopausa, e sono anche coinvolti nella formazione ossea. "La scoperta apre nuove prospettive. Potremmo sviluppare farmaci in grado di legarsi ai recettori della cannabis per prevenire la perdita della sostanza ossea e promuoverne la formazione". Attualmente i trattamenti anti-osteoporosi lavorano in una direzione sola: agiscono bloccando la perdita ossea o stimolando la formazione ossea. "Se riuscissimo a sviluppare un nuovo trattamento che agisca in entrambi i modi, contemporaneamente, avremmo fatto un grande passo avanti". Attualmente, nella sola Gran Bretagna, una donna su due e un uomo su cinque soffre di osteoporosi. La malattia, si stima, porta a 200.000 fratture all'anno. 18-03-2008 Usa. Farmaci per il cuore pericolosi per chi consuma cocaina I farmaci standard per il trattamento degli attacchi di cuore, cioe' i beta-bloccanti e gli antitrombotici, possono essere pericolosi per chi fa uso di polvere bianca. I medici dovrebbero dunque sempre chiedere al paziente che arriva in ospedale con un dolore al petto se utilizza sostanze stupefacenti, soprattutto se si tratta di persone giovani. E' l'appello contenuto in un editoriale apparso sulla rivista 'Circulation' a firma dei cardiologi dell'American Heart Association (Aha), che affrontano l'argomento a causa del progressivo aumento di ricoveri correlati alle droghe a cui si sta assistendo in questi ultimi anni. James Cord, uno dei cardiologi che hanno firmato l'editoriale, afferma che la visite ai reparti di emergenza sono in crescita soprattutto nella fascia d'eta' 35-44 anni: "si tratta di giovani che arrivano al pronto soccorso con dolore al petto, dopo aver sniffato. E la cocaina, amplificando il bisogno di ossigeno del muscolo cardiaco ma allo stesso tempo privandolo di questo elemento -costringendo i vasi sanguigni e facilitando la formazione di trombi- puo' effettivamente aprire le porte all'infarto. Spesso davanti al sintomo di dolore al petto, si interviene con i farmaci, ma questo puo' esporre a un rischio maggiore di emorragie cerebrali il paziente che assume cocaina, a causa dell'aumento di pressione che questa sostanza puo' provocare. 'I beta-bloccanti, infatti, normalmente abbassano la pressione senza costringere le arterie, ma possono avere l'effetto contrario in chi usa cocaina". Con un concreto rischio di morte, come dimostrano i test effettuati su modello animale. La ricerca rivela che il consumo di cocaina in eta' giovanile o in persone sane puo' condurre a palpitazioni, respiro smorzato, dolori al petto, ansieta', giramento di testa e sudorazione. La cocaina provocherebbe anche un aumento della pressione sanguigna e sanguinamento nel cervello. Secondo il Substance Abuse and Mental Health Services Administration, il numero delle richieste di intervento nei pronto soccorso e' aumentato del 47% dal 1995 al 2002. 18-03-2008 Italia. Ricerca Neuromed: ecstasy danneggia memoria ed apprendimento Una sola pasticca di ecstasy provoca alterazioni cellulari in aree cerebrali fondamentali per l'apprendimento e la memoria, come l'ippocampo. Lo dice una ricerca del Neuromed, Istituto Neurologico Mediterraneo di Pozzilli (IS) pubblicata oggi sul Journal of Neuroscience (Busceti e colleghi 2008). Lo studio, durato due anni e condotto dai ricercatori del Neuromed, e' stato eseguito su topolini di laboratorio, con lo scopo di indagare gli effetti neurotossici dell'ecstasy a livello cerebrale. Per lo studio sono stati scelti regimi di dosaggio paragonabili a quelli che un giovane consuma durante una serata passata in discoteca ,ovvero una pasticca di 120 mg. Le alterazioni che sono state osservate nel cervello dei topi trattati con la droga, sarebbero sovrapponibili, secondo i ricercatori, a quelle tipiche della malattia di Alzheimer e di altre patologie associate a demenza. Basterebbe una singola pasticca a produrre le alterazioni osservate. Se, poi, le dosi somministrate sono maggiori e prolungate nel tempo, i segni di danno all'Ippocampo sono maggiori. Alla luce di questi dati, e' plausibile ritenere che soggetti che fanno ripetutamente uso di ecstasy, anche in un singolo episodio occasionale, possano andare incontro a serie riduzioni della capacita' di apprendere e memorizzare. Ma non e' tutto, secondo lo studio, in una bassissima percentuale di casi l'assunzione di ecstasy puo' determinare un esito fatale di morte a causa della insorgenza di una sindrome serotoninergica . Il fatto che solo una bassissima percentuale di soggetti che usano la droga vada incontro ad esiti fatali non deve, tuttavia, indurre l'erronea considerazione che la maggior parte dei soggetti sia esente da effetti tossici. Lo studio condotto al Neuromed, infatti, dimostra che l'assunzione anche di una sola pasticca di ecstasy puo' determinare effetti neurotossici a lungo termine che potrebbero portare a demenza. Inoltre, il consumo di questa droga, secondo lo studio, provoca alterazioni che consistono in una sorta di disorganizzazione del citoscheletro (scheletro della cellula) delle cellule dell'Ippocampo dovuta a modificazioni chimiche delle proteine che ne fanno parte. Le proteine del citoscheletro modificate si aggregano formando dei grovigli intracellulari paragonabili a quelli presenti nei cervelli dei pazienti affetti da Alzheimer e altre forme di demenza (le taupatie). 19-03-2008 Italia. Veneto. Studio su cura tossicodipendenza attraverso neuroscienze Parte dal Veneto una ricerca scientifica che coinvolgera' esperti internazionali per cercare di curare le dipendenze da droghe attraverso le neuroscienze. Il progetto, voluto dal Programma sulle dipendenze dellla Regione Veneto, avra' il compito di studiare il fenomeno del consumo di droga e attraverso le neuroscienze trovare cure efficaci per le dipendenze, non solo da sostanze stupefacenti, ma anche da alcol. 'E' un momento unico, senza precedenti nella storia della formazione -spiega Antonello Bonci, ricercatore della University of California-, si va dalla ricerca alla clinica, senza interruzioni'. Direttore scientifico del gruppo sara' il dottor Giovanni Serpelloni, gia' direttore del Dipartimento delle dipendenze dell'Ulss 20: 'ci sono tecniche di stimolazione della corteccia che hanno funzionato nella cura della depressione e si sono rivelate efficaci anche nella dipendenza da alcol e tabacco. Cercheremo di sperimentarle per cocaina ed eroina'. 19-03-2008 Vietnam. Australiana rischia la fucilazione per detenzione eroina Un'australiana di origine vietnamita rischia la fucilazione in Vietnam, dopo che la corte d'appello della citta' di Ho Chi Minh le ha inflitto la pena capitale per traffico di eroina nel sud del Vietnam. Lo hanno reso noto oggi fonti giudiziarie. In primo grado era stata condannata all'ergastolo. Jasmine Luong, 34 anni era accusata di aver trasportato quattro sacchetti di eroina per un totale di un chilogrammo e mezzo di droga. Era stata arrestata nel febbraio 2007 mentre stava per partire per Sydney. Ora puo' rivolgersi solo al presidente della Repubblica. Diversi australiani di origine vietnamita sono stati condannati a morte negli ultimi anni in Vietnam per traffico di droga. Raramente pero' la condanna nei confronti di uno straniero viene eseguita. In Vietnam vige una legge fra le piu' severe al mondo per quanto riguarda il traffico di stupefacenti. Chiunque sia arrestato in possesso di 600 grammi di eroina o 20 kg di oppio e' passibili di pena capitale. Secondo un bilancio dell'Afp, basato su fonti giudiziarie e sui mezzi d'informazione locali, almeno 104 persone sono state condannate a morte in Vietnam nel 2007, e 12 dall'inizio del 2008. 19-03-2008 Usa. Nevada. Rapporto sulla giustizia: carcere per consumatori di droga e' dannoso e costoso Per i giudici il sovraffollamento delle prigioni si ridurrebbe aumenando i fondi per i tribunali speciali per le tossicodipendenze. Jackie Glass, giudice del Clark County District ha presentato un rapporto all'Advisory Commission on the Administration of Justice, in cui si raccomandano ulteriori fondi per 42,5 milioni di dollari per programmi per i tossicodipendenti, i malati mentali, e coloro che guidano in stato di ebbrezza, riducendo cosi' il numero delle persone condannate a scontare le condanne in prigione. "Queste persone potrebbero ricevere sentenze alternative e non finire in prigione", ha dichiarato la Glass alla Commissione presieduta dal Giudice della Corte Suprema Jim Hardesty. "Sono piu' efficaci le condanne alternative che le prigioni. I milioni di dollari richiesti sono un costo, ma anche un investimento per il futuro. E' un investimento per aiutare queste persone, che generalmente non sono violente a rientrare nella societa''. Le corti distrettuali del Nevada intervengono nei casi di reati connessi alla tossicodipendenza, ai problemi mentali e alla guida in stato di ubriachezza, e secondo alcune ricerche, i risultati sono positivi, perche' riabilitano persone che altrimenti finirebbero in prigione e conseguentemente fuori dalla societa'. La Glass e' stata coadiuvata dal collega Andrew Puccinelli, e da due giudici in pensione, Peter Breen e Archie Blake, che fanno volontariato in tribunali speciali di alcune aree rurali del Nevada. La Commissione sta studiando attentamente il sistema giudiziario del Nevada, e presentera' una rapporto al governatore e alla sessione legislativa del 2009. 19-03-2008 Canada. I medici prescrivono dosaggi sempre piu' alti di marijuana terapeutica Secondo Health Canada (il servizio sanitario nazionale del Canada), i medici prescrivono dosi sempre piu' alte di marijuana terapeutica. E' stato chiesto ai medici un parere sulla prescrizione terapeutica e sul dosaggio consentito, ed e' risultato che essi hanno la percezione che la marijuana statale non sia cosi' potente come quella che i pazienti coltivano da se'. La ricerca, condotta dal "Les Etudes de marche' Createc", rivela la confusione dei medici circa le indicazioni sul dosaggio massimo raccomandato da Health Canada. Per molti di essi, il sovradosaggio non e' un problema. Health Canada la scorsa estate ha lanciato una campagna informativa sul dosaggio massimo consentito (5 grammi), quantita' risultata da uno studio, secondo il quale i malati necessitano di un dosaggio da uno, a tre grammi giornalieri. 19-03-2008 Italia. Fini: punire i consumatori. D'Alema: non serve a ridurre consumo, ma anzi lo rende piu' pericoloso Botta e risposta tra Gianfranco Fini e Massimo D'Alema sulla guerra alla droga. L'esponente del Pdl ha ribadito che punire lo spaccio non basta, occorre "anche punire il consumo" come stabilisce la legge che porta il suo nome, la Giovanardi-Fini. "La sanzione, che non e' la galera, nei confronti di chi fa uso di droga e' indispensabile", ha insistito, e' una norma che "considero valida e giusta, da difendere". "Non credo che la soluzione di stabilire che sia illegale il consumo di droga sia una misura efficace", gli ha replicato Massimo D'Alema, intervenuto a un dibattito organizzato dalla AdnKronos. Secondo il vicepremier, "le cose illegali si fanno di nascosto e finiscono per spingere in una condizione di clandestinita' chi fuma uno spinello". Per questo, ha affermato, prevedere una sanzione per chi fa uso di cannabis "non solo non riduce il consumo ma lo rende clandestino e pericoloso". 'Fini vuole solo riempire le carceri di giovani che fumano le canne: e' questa la politica di contrasto alla droga che la destra vuole riproporre in Italia'. Lo dice il capogruppo dei Verdi-Sinistra Arcobaleno alla Camera Angelo Bonelli, commentando le parole dell'esponente del Pdl. 'La ricetta del proibizionismo ha fallito, sempre e ovunque. Al contrario occorre colpire duramente le organizzazioni criminali sgominando i grandi traffici di droga e punire severamente gli spacciatori. Piuttosto, Fini pensi ai parlamentari che su questo, come su tanti altri temi, predicano bene e razzolano male'. "Massimo D'Alema dovrebbe sapere e spiegare ai giovani italiani che in Francia e negli Stati Uniti anche i semplici consumatori di droghe leggere finiscono addirittura in carcere così come avviene in tanti altri paesi del mondo. In Italia invece abbiamo scelto la strada di punire penalmente soltanto gli spacciatori". Lo afferma in una nota Carlo Giovanardi (Pdl). "Ma non è tollerabile pensare - prosegue - che non venga ritirata la patente o sequestrato il motorino a chi guida sotto l'effetto degli stupefacenti così come a chi guida ubriaco, mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri". "Le centinaia di vittime sulla strada dovute a persone che guidano ubriache o sotto l'effetto degli stupefacenti - conclude Giovanardi - dovrebbero indurre il nostro ministro degli esteri ad abbandonare gli slogan sessantottini del tipo 'proibito proibire' per fare concorrenza agli onorevoli Luxuria e Caruso, che dovrebbero vergognarsi profondamente quando inducono i giovani a comportamenti che danneggiano la loro salute". 19-03-2008 Italia. Ecco i preservativi e le cartine per fumare arcobaleno I giovani della Sinistra arcobaleno lanciano la loro campagna elettorale presentando due 'gadget' destinati a fare polemica: "preservativi arcobaleno e cartine per fumare arcobaleno". In Italia, hanno denunciato gli esponenti di Network giovani dell'Arcobaleno, in una conferenza stampa a Montecitorio con Wladimir Luxuria e Francesco Caruso, "il 25% dei giovani tra i 14 ed i 35 anni fa uso abituale di cannabis e, quindi, secondo l'attuale legislazione un ragazzo su 4 in Italia e' considerato un criminale e merita di andare in galera. Tutto questo mentre le grandi organizzazioni criminali continuano ad arricchirsi impunemente, producendo un mercato illegale che si aggira intorno al 3% del Pil. Vogliamo parlare a questi ragazzi, lanciando un messaggio: autocoltivazione contro tutte le mafie". Discorso analogo per i preservativi "in un paese dove le liberta' sessuali sono calpestate ogni giorno dalle encicliche papali e dalle filippiche di Ruini. Abbiamo voluto dire che si puo' scegliere liberamente, e che lo stato deve garantire la salute dei cittadini. Vogliamo la pillola del giorno dopo gratuita in tutte le farmacie, l'introduzione della pillola abortiva Ru486, il riconoscimento dei diritti di tutte e di tutti a costituire una famiglia di qualsiasi orientamento sessuale". Due gadget per due temi che non esauriscono l'impegno dei giovani della Sinistra arcobaleno, come dimostra la candidatura di Ciro Argentino, giovane operaio della Thyssen. "I diritti non sono di parte eppure solo una parte ne chiede l'estensione: la Sinistra arcobaleno". E quindi "lotta a ogni forma di precarieta', liberta' delle donne, tutela dell'ambiente, accesso ai saperi, diritto alla casa, antiproibizionismo e lotta alle mafie", tutte "questioni che riguardano da vicino la nostra generazione. Giovani, precari e precarie, studenti e studentesse, ragazzi e ragazze: la nostra campagna per la Sinistra arcobaleno parla la lingua di una generazione che vuole cambiare la politica". "Scegliere la Camera dei deputati per sponsorizzare canne e preservativi e' l'ennesima inaccettabile provocazione del duo Caruso e Luxuria. Considero gravi ed irresponsabili questi comportamenti. Caruso e Luxuria offendono le istituzioni e sono indegni di rappresentare il popolo italiano". Lo afferma Isabella Bertolini, di Forza Italia. "La sinistra -aggiunge l'esponente azzurra- continua nella sua campagna elettorale sguaiata e scomposta. Sponsorizzare la droga libera non e' il miglior modo per aiutare le famiglie italiane ridotte sul lastrico dal governo Prodi. Il lavoro, le tasse, l'immigrazione, la sicurezza: questi sono i temi che dovrebbero essere al centro del dibattito politico durante la campagna elettorale. La sinistra invece, tra candidati spot e proposte shock, tenta maldestramente un disperato recupero di quei consensi smarriti irrimediabilmente nei terribili 20 mesi del peggior governo della storia della Repubblica. Gli italiani sono stufi di queste pagliacciate. La gente perbene -conclude Bertolini- non vuole la droga libera per i proprio figli. Per questo gli italiani voteranno in massa il Pdl per voltare finalmente pagina". "E' sconcertante apprendere che nel corso di una conferenza stampa di presentazione dei candidati della Sinistra Arcobaleno, Caruso e Luxuria abbiano distribuito cartine per confezionare spinelli e condom". Lo afferma Maurizio Gasparri di An-Pdl, che aggiunge: "Non si tratta di essere moralisti. Ma di aver superato il limite della decenza". "Alla Camera - osserva Gasparri - deputati ancora in carica fanno l'elogio della coltivazione fai da te di sostanze stupefacenti, quando c'è una legge dello Stato che ne sanziona la pratica. Caruso lo conosciamo: ha una storia borderline, al confine tra lecito ed illecito. Ma preoccupa che dalla sinistra e dal Pd nessuno abbia fatto sentire il suo dissenso. Anzi, quasi in contemporanea - fa notare l'ex titolare delle Comunicazioni - il ministro D'Alema fa sapere che punire il consumo di droghe cosiddette leggere è un provvedimento pericoloso, perché favorirebbe la clandestinità del fenomeno". "Anche D'Alema - conclude Gasparri - dimostra di ignorare l'effetto devastante delle droghe e non tiene conto della Fini-Giovanardi. Per il ministro degli Esteri fumare una canna non dovrebbe essere un fatto sanzionabile. Poi cosa importa se ci si mette al volante e si uccidono malcapitati. Dei tre non si sa chi è il peggiore". "Da sinistra l'ennesimo gesto che vilipende le istituzioni. Mi sento offeso due volte: come italiano e come cattolico. Trovo inaccettabile che Caruso, Luxuria, sotto l'egida dei comunisti arcobaleno utilizzino una sede alta come la Camera dei Deputati come locale di distribuzione di preservativi e per una impropria propaganda pro droga libera". Lo afferma Mario Baccini, candidato sindaco di Roma per la Rosa Bianca, in una nota. 19-03-2008 Italia. Indagine Doxa-Iss: e' boom di droghe tra i giovani Boom dell'uso di stupefacenti tra i giovani 15-24enni. L'uso di Cannabis riguarda il 31% della popolazione, ma si e' riscontrato un consumo maggiore tra chi affianca anche l'uso di alcol, tabacco e tranquillanti. 6,7% il consumo di cocaina in Italia, mentre l'1,3% per l'eroina. A dirlo sono dati Doxa presentati dall'Iss e riguardanti il 2007. "Oggi e' grave che non si parli piu' di tossicodipendente, ma di consumatore -afferma Pietro Casella, Asl Roma/E- Chi fa uso di droghe viene definito come consumatore, mentre queste sostanze tossiche generano una forte dipendenza. È cambiata la concezione di dipendenza". Per Pietro Casella la prevenzione diventa inefficace quando gli interventi sono sporadici e soprattutto 'moralistici', mentre invece risulta efficace la certezza della pena. Per Angela Guarino, psicologa e psicoterapeuta, docente di Educazione alla salute all'Universita' di Roma "La Sapienza", invece, "bisogna far leva su quelli che definisce fattori di protezione che allontanano gli adolescenti dalla ricerca di alcol, fumo o droghe, quale ad esempio lo stimolo e le soddisfazioni nello studio, ma perche' questo accada c'e' bisogno di miglioramento della scuola". 19-03-2008 Svizzera. Consiglio degli Stati: si' a uso terapeutico di eroina e cannabis L'eroina rimane nella lista delle sostanze proibite in Svizzera, ma potra' essere utilizzata per fini medici e scientifici. Idem la cannabis: non sara' depenalizzata, ma potra' essere impiegata a scopi terapeutici. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati, eliminando le ultime divergenze con il Consiglio nazionale circa la legge sugli stupefacenti. Il dossier e' ora pronto per le votazioni finali. La revisione della legge elvetica e' stata rilanciata dopo la bocciatura, nel 2004, di un progetto volto a depenalizzare il consumo di canapa. La normativa conferisce base legale ai quattro pilastri della politica in materia di droga: prevenzione, riduzione del rischio, terapia e repressione. Sia gli Stati che il Consiglio nazionale hanno respinto un'iniziativa popolare che chiedeva di depenalizzare l'impiego di cannabis. I cittadini saranno tuttavia chiamati a esprimersi sull'iniziativa che prevede la depenalizzazione del consumo di marijuana per i maggiorenni e la possibilita' di coltivare la pianta per uso personale, e che impone ai poteri pubblici l'obbligo di regolamentare la produzione e il commercio delle sostanze psicotrope derivanti dalla canapa. 19-03-2008 Usa. New Hampshire. La Camera depenalizza il possesso di piccole quantita' di marijuana Malgrado il parere contrario della Commissione giustizia, la Camera ha votato a favore della decriminalizzazione di piccole quantita' di marijuana. La "Bill 1623", approvata con 193 voti a favore e 141 contrari, rende il possesso di massimo un quarto di oncia di marijuana un reato, punibile con 200 dollari di multa. Quantita' che corrisponde a circa sette, otto sigarette. L'attuale legge prevede 2 mila dollari di multa, la detenzione e l'impossibilita' ad ottenere sovvenzioni federali per il college. Il repubblicano Jason Bedrick ha dichiarato che la legge non rendera' la marijuana totalmente legale. "Il punto non e' se la marijuana debba essere illegale, ma se sia giusto che un ragazzino, in un momento di stupidita', perda il diritto a ricevere aiuti per andare al college. E' tempo che il New Hampshire si unisca agli altri Stati che hanno leggi meno severe per il possesso di piccole quantita' di marijuana". La legge non e' intervenuta sulla vendita o il trasporto di marijuana in macchina. La legge e' adesso al vaglio del Senato. 20-03-2008 Italia. Treviso. Cosi' i ragazzi del liceo "Canova" usavano l'ecstasy prima delle interrogazioni (Tribuna di Treviso) Shock al "Canova". Il liceo più prestigioso di Treviso è nella bufera dopo l?inchiesta condotta dalla Squadra Mobile che ha scoperto un vasto giro di consumatori di droga proprio tra gli studenti dell?istituto. Ieri davanti la scuola, dopo che la notizia è apparsa sui giornali, non si parlava d?altro. Da mesi infatti i ragazzi sfilano davanti agli uomini della Squadra Mobile che hanno cercato non solo di portare avanti le indagini, ma anche di bloccare il consumo di stupefacenti tra i ragazzi. Il consumo di chetamina e ecstasy tra loro era alto e avveniva anche nei bagni della scuola. ... 20-03-2008 Messico. Aumenta la violenza connessa alle droghe Nelle strade del quartiere Morelia, un gruppo di persone piange la morte di un poliziotto ucciso da sospetti trafficanti di droga. "Non stiamo vincendo questa guerra", ha dichiarato un poliziotto venuto a rendere omaggio alla salma. "Anzi, sta diventando sempre peggiore". Nel mese di luglio, sei mesi dopo che il presidente Felipe Calderon invio' l'esercito e poliziotti federali sulle strade per combattere le droghe e il crimine organizzato, si registro' un calo degli atti di violenza, ma dal mese di novembre la violenza e' ricominciata. Dall'inizio del 2008, 641 persone sono state amazzate in atti connessi alle droghe e al crimine organizzato. Un aumento del 30% rispetto al medesimo periodo del 2007. Il ministro della Giustizia, Eduardo Medina Mora, ha ammesso che i cartelli delle droghe sono meglio equipaggiati delle forze dell'ordine. "Le loro armi sono migliori e piu' sofisticate di quelle della polizia", ha dichiarato la scorsa settimana nel meeting a Washington, dove ha riportato le decisioni del suo Paese di schierare l'esercito contro i cartelli. Il ministro ha annunciato che, sebbene gli aiuti finanziari di Washington siano focalizzati nella "Marida Initiative", il Governo messicano ritiene che gli Stati Uniti debbano intervenire anche sul confine messicano per bloccare il traffico di armi. Il giro di affari delle droghe messicane influenza gli Usa. Stime ufficiali Usa rivelano che il 90% della cocaina che entra nel Paese proviene dal Messico, il quale esporta anche le metanfetamine. I trafficanti messicani guadagnano da questo traffico circa 8,7 miliardi di euro l'anno. La parte settentrionale del Messico e' quella che sta maggiormente soffrendo per gli omicidi selvaggi, ma e' questione di poco tempo che anche la California, il Texas e altri Stati di confine siano colpiti da questi atti di violenza. Nello Stato di Chihuahua, a sole 100 miglia dal Texas, ci sono stati da gennaio 130 omicidi connessi alle droghe, rispetto ai 148 di tutto il 2007. Tratto dal Financial Times del 20 marzo 2008 (trad. Katia Moscano) 20-03-2008 Italia. Studio: l'ecstasy provoca sintomi Alzheimer Basta una sola pasticca di ecstasy perché, in aree cerebrali fondamentali per l'apprendimento e la memoria, come l'ippocampo, si verifichino alterazioni cellulari tali da compromettere queste funzioni. Lo dice una ricerca del Neuromed, Istituto Neurologico Mediterraneo di Pozzilli (IS), pubblicata ieri sul Journal of Neuroscience e condotta da Carla Busceti. "Per il nostro studio, durato due anni", ha detto ad Apcom Carla Busceti. "Siamo partiti da studi clinici internazionali che mettevano in evidenza l'esistenza di deficit cognitivi in soggetti che facevano uso di ecstasy, un derivato chimico della metanfetamina, MDMA. Soggetti che sono stati sottoposti a test clinici di memoria verbale mentre venivano monitorati con l'Elettroncefalogramma e con la Risonanza Magnetica funzionale. In queste persone venivano riscontrate rispettivamente anomalie di tipo elettroencefalografico e minori attivazioni delle aree cerebrali deputate alla memoria rispetto a individui di un gruppo di controllo che non facevano uso di droga". Lo studio del Neuromed, è stato fatto su topolini di laboratorio, ai quali sono stati somministrati dosaggi di MDMA paragonabili a quelli che un giovane consuma durante una serata passata in discoteca, ovvero una pasticca di 120 mg. Lo scopo era quello di indagare gli effetti neurotossici dell'ecstasy a livello cerebrale: le alterazioni che sono state osservate nel cervello dei topi trattati con la droga, sarebbero sovrapponibili, secondo Carla Busceti, a quelle tipiche della malattia di Alzheimer e di altre patologie associate a demenza. E sarebbero proprio queste alterazioni che potrebbero diventare la base anatomica di disfunzioni della capacità di apprendimento e della memoria Basta, quindi, una singola pasticca a produrre i danni cerebrali osservati nei topi dai ricercatori, se, poi, le dosi somministrate sono maggiori e prolungate nel tempo, i segni di danno all'ippocampo sono maggiori. "Alla luce di questi dati è plausibile ritenere che soggetti che fanno ripetutamente uso di ecstasy, anche in un singolo episodio occasionale, possano andare incontro a serie riduzioni della capacità di apprendere e memorizzare". Ma non è tutto, secondo lo studio, in una bassissima percentuale di casi l'assunzione di ecstasy può derminare un esito fatale di morte a causa della insorgenza di una sindrome serotoninergica. "L'ecstasy -spiega la ricercatrice- induce un forte e immediato rilascio della serotonina (neurotrasmettitore), che normalmente è contenuta in vescicole che si trovano nei terminali nervosi, ma che, se viene stimolata dalla droga, fuoriesce e va ad agire sui recettori di membrana che, in una bassissima percentuale di soggetti predisposti geneticamente e quindi suscettibili ad una eccessiva stimolazione della serotonina, sono in soprannumero. In queste persone la risposta che si innesca a causa della droga non solo è immediata, ma è anche eccessiva per cui questi individui vanno incontro ad ipertermia maligna che esita in morte per arresto cardiaco". Il fatto che solo una bassissima percentuale di soggetti che usano la droga rischia esiti fatali "non deve indurre l'erronea considerazione che la droga sia innocua e che la maggior parte dei soggetti sia esente da effetti tossici. Lo studio condotto al Neuromed, infatti, dimostra che l'assunzione anche di una sola pasticca di ecstasy può determinare effetti neurotossici a lungo termine a livello del sistema nervoso centrale. "Abbiamo osservato nel cervello di animali trattati con questa droga alterazioni del citoscheletro (struttura scheletrica della cellula) -spiega ancora Busceti- delle cellule dell'ippocampo dovuta a modificazioni chimiche delle proteine che ne fanno parte. Le proteine del citoscheletro, dette proteine 'tau', che normalmente sono organizzate in maniera ordinata per formare una struttura tridimensionale di supporto alla cellula, se subiscono modificazioni chimiche a causa dell'azione della droga, si distaccano dalla struttura disorganizzandola e si aggregano tra di loro formando dei grovigli intracellulari o neurofibrillari, paragonabili a quelli presenti nei cervelli dei pazienti affetti da Alzheimer e altre forme di demenza . "E' quindi possibile inquadrare la tossicità indotta da MDMA come una taupatia (patologia della proteina tau) che è responsabile di alterazioni che sono simili alla demenza". 20-03-2008 Italia. Ferrero: il Partito Democratico ha bloccato ogni riforma della Fini-Giovanardi. Bernardini (Radicali): colpa anche sua "Le tesi sostenute oggi [ieri, ndr] da Massimo D'Alema sono completamente condivisibili. Peccato che esponenti del Pd abbiano bloccato in questi due anni qualsiasi possibilita' sia di modificare la sciagurata legge Fini-Giovanardi, sia di vietare la pubblicita' degli alcolici in televisione". Cosi' il ministro della Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero, commenta le dichiarazioni del ministro degli esteri, Massimo D'Alema, in materia di droghe e alcol. "Ci troviamo cosi' in un paese che mette in galera chi si fuma uno spinello e che parallelamente promuove l'uso degli alcolici come viatico per ottenere successo nella vita, il tutto mentre l'alcool e' la prima causa di morte per sostanze. Sono quindi contento del ravvedimento di D'Alema ma non posso che sottolineare come questo sia un po' tardivo". Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani Ogni giorno, anche oggi, escono dichiarazioni del ministro Ferrero, o di qualche altro esponente di Rifondazione Comunista, contro quei cattivoni del Partito Democratico che non hanno permesso l?abrogazione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe. Peccato che Ferrero e compagni non si assumano la propria parte di responsabilità. Infatti, in questi due anni Rifondazione non era all?opposizione ma deteneva il ministero di riferimento in materia di tossicodipendenze e non mi risulta che il ministro Ferrero abbia battuto i pugni sul tavolo per pretendere l?attuazione di un punto preciso del programma di governo (l?abrogazione della Fini-Giovanardi). Dirò di più. Ferrero non si è nemmeno preso la briga di rispondere ad una iniziativa di riduzione del danno per l?istituzione di una narcosala a Torino, promossa con una petizione popolare dai radicali piemontesi, Forum Droghe e Malega 9. Facile fare il censore dell?operato altrui, ma per avere credibilità occorre avere le carte in regola; trovo scorretto far saltare il tavolo al quale si è giocato solo perché ci si trova in campagna elettorale. 20-03-2008 Usa. California. Cinque anni di carcere ad un medico per somministrazione terapeutica della marijuana Cinque anni di detenzione da scontare in una prigione federale ad una coppia per coltivazione e vendita di marijuana terapeutica. La dottoressa Marion Fry e il marito Dale Schafer sono stati condannati in prima istanza nell'agosto 2007, rischiando fino a 40 anni di prigione. La Fry e' stata accusata di prescrivere la sostanza ad alcuni suoi pazienti, ed entrambi di coltivare la sostanza nel loro giardino. Si sono difesi, dichiarando di agire nella legalita' della legge statale "Compassionate Use Act" del 1996. In appello sono stati condannati a cinque anni. La Fry, a cui e' stato diagnosticato un cancro al seno, consuma la marijuana terapeutica per alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia. 20-03-2008 Italia. E ora i genitori spiano gli sms dei figli per paura che si droghino: padre indagato (Quotidiano.net ) Un professionista è finito sotto inchiesta per aver comprato via Internet un software che ha usato per spiare il cellulare dei due figli. L'uomo aveva installato il programma nel suo telefonino e in quello dei suoi ragazzi: in questo modo poteva conoscere in ogni momento le chiamate fatte e quelle ricevute e addirittura leggere gli sms scambiati tra i figli e i loro amici. Maria Rita Munizzi, presidente de 'Il Moige-Movimento Italiano Genitori', sottolinea 'che un genitore cerca sempre di base il bene dei propri figli'. 'I genitori sono ormai consapevoli che spesso oggi i mezzi tecnologici e di comunicazione vengono usati a supporto di chi delinque, e dunque per combattere gravi problemi come droga, pedofilia, bullismo bisogna, oltre che agire direttamente sulle cause scatenanti, anche tenere sott'occhio come i nostri figli utilizzano questi mezzi. In questo caso, ad esempio e' credibile che la motivazione che ha spinto il genitore ad utilizzare un mezzo sia pur non legale, fosse la sua legittima paura per il rilevante consumo di sostanze stupefacenti tra gli studenti della sua zona'. 'In altri numerosi casi, abbiamo assistito a foto o filmati ose' con protagonisti minori spediti via telefonino. Ebbene, bisogna che istituzioni, aziende e societa' civile trovino assieme il modo di arginare la cosiddetta 'deriva tecnologica' che spinge i nostri figli a fare dei mezzi di comunicazione un uso improprio'. 20-03-2008 Italia. Associazioni operatori: la tossicodipendenza va curata e non punita In Italia e' necessaria 'una immediata e realistica politica sulla droga': serve 'una netta inversione di tendenza' rispetto alle politiche finora attuate. E' il messaggio forte che Federserd - federazione italiana degli operatori delle dipendenze alla quale aderiscono gran parte dei professionisti dei servizi pubblici e molti operatori del privato sociale - invia alle forze politiche, in vista delle prossime elezioni. In un documento, che Federserd inviera' nei prossimi giorni a tutti i candidati premier e ai capolista, l'organizzazione accusa i governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni di essersi limitati a proposte-spot o a elaborare leggi 'estemporanee', che hanno dati ai professionisti del settore e ai pazienti 'il segno della incapacita' a costruire una strategia politica sulla droga coerente e duratura'. Federserd denuncia il collasso della rete dei servizi delle dipendenze, pubblici e privati, a fronte di un pericoloso diffondersi dei fenomeni di consumo e abuso. E chiede alla politica di esprimersi chiaramente su una serie di proposte. In primo luogo, la federazione chiede di rivedere l'attuale normativa, 'avendo come riferimento le evidenze scientifiche e la competenza del sistema di intervento in Italia'. Poi, di destinare una quota del Fondo sanitario alle politiche sulla droga (adesso non arriva all'1% a fronte del 2% di media Ue) e di destinare una quota del Fondo sociale ai progetti sulle dipendenze patologiche. In terzo luogo, di dare concretezza al Piano d'azione nazionale con l'istituzione dei Dipartimenti per le dipendenze in ogni Asl e lo sblocco del turn over per il personale dei Sert e dei Servizi alcologici. Quindi, rivedere i Lea (livelli essenziali di assistenza), riconoscere il modello dell'Alta Integrazione pubblico-privato, istituire una disciplina di Clinica delle dipendenze per medici e psicologi. Infine, Federserd chiede di tornare a un Dipartimento (o Agenzia) nazionale, con il compito di coordinare le competenze dei vari ministeri coinvolti nell'azione antidroga. Aumento 'chiaro e netto' delle risorse a disposizione e impegno per una riforma del settore: sono le priorita' per gli operatori professionali delle dipendenze patologiche dell'associazione Itaca, che propone di valutare i programmi elettorali attraverso il filtro di queste indicazioni. Il declino del settore della cura delle dipendenze - afferma in un documento Itaca Italia, braccio nazionale dell'Associazione Europea degli Operatori Professionali delle Tossicodipendenze - e' 'intollerabile e drammatico'. A fronte dell'aumento netto dei bisogni e delle richieste che riguardano i consumatori di cocaina, di sostanze sintetiche e di oppiacei e i soggetti policonsumatori, infatti, secondo Itaca le risorse a disposizione stanno vertiginosamente calando. E con esse, denunciano, cala inevitabilmente la qualita' delle risposte e l'offerta delle prestazioni. E' indispensabile, quindi, un aumento delle risorse per mettere mano a una profonda riorganizzazione del sistema dei servizi, pubblici e accreditati. Itaca segnala inoltre la necessita' di modificare la normativa sulla droga in vigore, la Fini-Giovanardi, 'inutilmente e dannosamente repressiva': occorre, affermano, sforzarsi di capire meglio i fenomeni legati agli usi di droghe. 20-03-2008 Afghanistan. Consiglio sicurezza Onu approva risoluzione italiana su lotta alla droga Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione, proposta dall'Italia, che estende di un anno e rafforza il mandato della missione Onu in Afghanistan (Unama) per garantire un miglior coordinamento con le forze Nato e quelle di Kabul. La missione - affidata dal norvegese, Kai Eide - "guidera' gli sforzi civili internazionali per promuovere un piu' coerente sostegno della comunita' internazionale al governo afghano", in particolare per la lotta alla droga, per la ricostruzione e lo sviluppo. Unama fu istituita con la risoluzione 1401 del marzo 2002 allo scopo di sostenere il processo di ricostruzione e riconciliazione nazionale afghano. 20-03-2008 Usa. Le donne continuano a bere e fumare in gravidanza ... anche per colpa degli uomini Secondo una ricerca dell'Universita' di Washington, nonostante le campagne informative un numero sorprendentemente alto di donne fuma tabacco e marijuana e beve alcolici durante la gravidanza, e il consumo ritorna ai livelli precedenti la gravidanza entro due anni dalla nascita del figlio. E il consumo dei partners e' anche piu' alto. Mediamente, le campagne sociali non sono dirette agli uomini, e infatti il tasso del consumo di alcol, tabacco e marijuana rimane stabile sia durante che dopo la gravidanza. Secondo i ricercatori Jennifer Bailey e Karl Hill, proprio per il consumo degli uomini e' piu' difficile per le donne smettere queste abitudini ed e', allo stesso tempo, piu' probabile che ricomincino dopo la nascita del bambino. "I mesi dopo la nascita del bambino sono cruciali. Per esempio, se si sono impegnate tanto per smettere di fumare, e forse non l'hanno fatto per sei mesi o piu' noi dovremmo aiutarle, ma sappiamo che se il compagno fuma o beve e' piu' facile che la donna ricominci". La ricerca rivela: - il 77% delle fumatrici di tabacco e il 50% di di quelle di marijuana consumano saltuariamente queste sostanze durante la gravidanza; - il 38% delle fumatrici di tabacco e il 24% di di quelle di marijuana consumano queste sostanze durante i nove mesi; - complessivamente il tasso del consumo delle tre sostanze diminuisce durante la gravidanza, ma aumenta nei primi sei mesi dalla nascita del bambino. Durante i singoli mesi della gravidanza, il tasso del consumo di tabacco oscilla tra il 17 e il 21%, quello di marijuana tra l'8 e il 9%, e quello di alcol tra il 2 e il 3%. La ricerca e' stata eseguita dal Seattle Social Development Project, che ha seguito 808 bambini, ora diventati giovani adulti. I partecipanti sono stati intervistati ogni tre anni, fino ai 21/24 anni. Le domande riguardavano l'incidenza delle bevute compulsive (5 o piu' bicchieri nell'arco di due ore), e il consumo di tabacco e marijuana, e sulla nascita di un eventuale figlio. Centotrentuno donne e settantasette uomini hanno avuto un figlio durante la ricerca. La ricerca e' stata finanziata dal National Institute on Drug Abuse. Coautori della ricerca sono stati J.David Hawkins, Richard Catalano e Robert Abbott, e pubblicata sulla rivista "Birth Issues in Perinatal Care". 21-03-2008 Usa. Scrittore britannico respinto alla frontiera per 'turpitudine morale': ha fatto uso di droghe in passato Niente visto d'ingresso negli Usa per Sebastian Horsley, l'ultimo degli scrittori maledetti britannici. Respinto all'arrivo negli States per "turpitudine morale", è la motivazione ufficiale denunciata dall'autore di 'Dandy nel sottosuolo' che ha dovuto rinunciare al tour promozionale oltreoceano del suo libro. Hersley spiega di essere stato interrogato per otto ore dalle autorità aeroportuali di Newark, lo scalo del New Jersey che serve New York, per poi essere rispedito in patria. Nel suo libro racconta senza troppe edulcorazioni una vita trascorsa tra droghe (che non assume più da tre anni, giura) e prostitute. Era stato altre volte negli Stati Uniti come turista, aggiunge, senza mai avere problemi all'ingresso nè durante il soggiorno. La sua è finora l'unica versione dei fatti. 21-03-2008 Italia. Ferrero ai Radicali: non mi risulta che la Rosa nel Pugno abbia fatto molto sulla droga 'Mi spiace che Rita Bernardini sia cosí male informata, visto che mi sembra sia noto che è stata la maggioranza del Governo che ha scelto di non mettere mano alla terribile legge Fini-Giovanardi sulle droghe, non sostenendo mai le proposte da me elaborate insieme al Ministro della Sanità Livia Turco'. Cosi' il ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, replica alle affermazioni di Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani e candidata al Senato nelle file del Partito Democratico. 'Purtroppo se fosse bastato, come dice Bernardini, che il sottoscritto battesse i pugni sul tavolo perche' si arrivasse a nuove norme sulle droghe degne di un paese civile, avremmo varato da tempo una nuova legge in materia. Del resto non mi risulta che nemmeno gli eletti della Rosa del Pugno, tra cui i Radicali, siano riusciti a raggiungere in Parlamento risultati diversi da quelli che io non sono riuscito a raggiungere al Governo per la contrarietà esplicita di alcuni ministri'. 21-03-2008 Italia. Bertinotti all'Ansa: legalizzare la cannabis e sperimentare le stanze del consumo Di droga in questa campagna elettorale si parla 'poco e male', invece occorre delineare una 'prospettiva non proibizionista' sull'esempio se non dell'Olanda almeno della Spagna o del Belgio: Fausto Bertinotti, in una lunga intervista all'Ansa, parla delle sue idee e del programma elettorale della sinistra sul tema delle dipendenze. Dicendosi tra l'altro favorevole alla legalizzazione della cannabis e alla sperimentazione delle 'stanze del buco'. Il presidente della Camera e candidato premier de La Sinistra l'Arcobaleno critica il silenzio del Partito democratico sulla droga e definisce 'demagogico' il modo in cui ne parla la destra: 'in realta' ci troviamo di fronte a una classe politica che per paura di confrontarsi con un fenomeno sociale proietta su questo una propria visione ideologica'. Questo schema, pero', e' 'fallimentare e controproducente' come dimostra il fatto che i consumi, e in particolare delle sostanze pesanti, sono in crescita. 'Noi diciamo che la legge Fini-Giovanardi deve essere abrogata e che occorre delineare una prospettiva non proibizionista al suo posto, non dico che occorre fare subito come in Olanda, mi basterebbe partire dall'esperienza spagnola o da quella belga, che hanno normative che si propongono di ridurre il danno mentre si contrasta il fenomeno. Il Pd invece, stretto tra la Binetti e Pannella, non dice nulla al riguardo per paura di avere contrasti al suo interno'. Il leader nega ogni responsabilita' alla sua parte politica riguardo alla mancata riforma, nella scorsa legislatura, della normativa sulla droga, problema che addebita ai 'poteri forti' e alle 'forze moderate' della coalizione di governo che l'hanno poi fatta cadere. La Fini-Giovanardi, spiega, 'e' un modello che rifiuto, che compensa l'assenza di stato sociale con lo sviluppo dell'intervento penale; la tendenza e' quella della war on drugs americana, che piu' che contro le droghe e' diventata una guerra contro i poveri. A questa strategia non si puo' opporre il silenzio come fa Veltroni'. Bertinotti precisa che l'uso delle droghe va combattuto, ma sottolinea di essere convinto 'che occorra avere una visione non punizionista rispetto ai comportamenti individuali, e al tempo stesso che occorra favorire il piú possibile azioni di informazione corretta e consapevolezza'. Dice poi no al ripristino del Dipartimento antidroga abolito dal governo Prodi, preferendo l'opzione di un'Agenzia nazionale, ma in ogni caso ritiene che 'non vada abbandonato il metodo di coordinamento' inaugurato dallo scorso governo anche attraverso il varo del Piano d'azione, 'condiviso tra Ministeri e Regioni'. Il Dipartimento invece, aggiunge, 'non ha svolto una funzione di coordinamento effettiva'. Quanto alla cannabis, Bertinotti si dice favorevole alla sua legalizzazione, perche', spiega, 'sono per distinguere tra droghe leggere e pesanti, e impedire che costituiscano uno stesso mercato esponendo cosí i giovani a maggiori rischi'. 'Allo stesso modo sono favorevole a togliere ogni forma di pubblicità per qualsiasi sostanza nociva legale. Non dobbiamo scordarci che viviamo in una società dei consumi di massa, dove spesso le pubblicità legano il successo all'utilizzo della sostanza: occorre sciogliere questo intreccio'. Recentemente, ricorda, in Sicilia è stata sequestrata una quantità enorme di piante di cannabis alla mafia: 'è assurdo paragonare questo commercio con la coltivazione individuale di una piantina sul balcone a casa, cosí come è assurdo parlare allo stesso modo dell'uso della cannabis per terapia, ma anche quello per fini ludici, con l'uso di droghe pesanti e distruttive come l'eroina e la cocaina'. Infine, la sua opinione sulle 'stanze del buco' o sale di consumo: 'in Europa sono applicate da decenni da governi di destra e sinistra e sono riuscite a contenere morti e malattie infettive. Credo che si possa sperimentare questa forma di assistenza, senza oscurare la drammaticità del fenomeno e valutarlo sulla base dell'evidenza scientifica. Anche la Croce rossa internazionale su questi temi si è recentemente espressa valutando positivamente le politiche di riduzione del danno'. (Abbrescia/Ansa) COMMENTI 'Le proposte di Fausto Bertinotti di liberalizzare la cannabis e sperimentare le 'stanze del buco' in Italia sono lontane da ogni logica di prevenzione e anche dal buon senso. Bertinotti non si smentisce'. Lo dichiara Maurizio Gaparri di An-Pdl. 'La droga e' un male che va combattutto senza compromessi. Invito il Presidente della Camera a far visita alle Comunita' di recupero di giovani che sono caduti nel tunnel della tossicodipendenza. Lo invito ad ascoltare le storie di quei ragazzi, i loro drammi personali. Ma come si fa solo a pensare a simili progetti? Le stanze del buco. Un termine che di per se' evoca terrore, morte. Secondo Bertinotti questa soluzione darebbe assistenza a chi assume sostanze stupefancenti'. 'E' una trovata macabra per gli effetti devastanti che produrrebbe. Anziche' dare un segnale forte di lotta e di prevenzione al consumo di droghe, il leader della Sinistra Arcobaleno auspica una revoca della legge Fini-Giovanardi e propone la liberalizzazione della cannabis. E' un programma che getta sgomento e preoccupazione in tutta la parte sana del paese, in chi quotidianamente entra in contatto con la tragedia di migliaia di famiglie che soffrono il dramma della tossicodipendenza'. 'Le camere del buco, poi, come le chiama il Presidente della Camera, riportano -conclude Gasparri- alle stanze delle prigioni americane dove si somministra il veleno ai condannati a morte. Anche li' c'e' chi puo' assistere. Noi preferiamo guardare alla vita'. 21-03-2008 Usa. Idaho. Governatore pone il veto a programmi antidroghe Il Governatore repubblicano C.L. Otter ha tagliato di 16,8 milioni di dollari il finanziamento ai programmi di disintossicazione. Perche' i programmi, secondo il Governatore, invece di aiutare i tossicodipendenti in liberta' vigilata e quelli non ancora condannati, in realta' non avrebbero dimostrato la loro efficacia. Parte di questi fondi andavano a centri comunitari per la tutela di donne, bambini e adolescenti tossicodipendenti. Il governatore nel suo veto ha dichiarato che i parlamentari avrebbero dovuto contenere i fondi entro i 7 milioni di dollari annuali, ma invece li hanno duplicati prima che Debbie Field, direttrice dell'Ufficio della politica sulle droghe, ne attestasse l'efficacia. Inoltre, contesta il fatto che i fondi siano stati utilizzati per servizi di disintossicazione invece che per lo sviluppo di centri comunitari. "Non ci sono dubbi che abbiamo bisogno di centri comunitari sociali per la disintossicazione, ma i programmi sono andati oltre le intenzioni della legge e le aspettative dei cittadini, i quali con le loro tasse li pagano". All'inizio del mese i parlamentari avevano approvato il finanziamento a questi programmi proprio perche' avevano riscontrato il loro successo. Secondo il legislatore, infatti, sono necessari altri finanziamenti statali, recuperati dalla minor spesa destinata all'incarcerazione dei detenuti per consumo di droghe. A causa del veto, i parlamentari devono rivedere il budget dell'ufficio antidroghe per trovare altri fondi o per aggirare il veto del governatore. 21-03-2008 Belgio. Al via sperimentazione tribunali speciali per consumo di droghe leggere Tribunali specializzati nelle droghe leggere saranno presto operativi a Gand, nel nord del Belgio. Il progetto pilota, che sara' lanciato la prossima settimana, punta a creare delle aule di tribunale specializzate in reati connessi alla cannabis. L'iniziativa, inspirandosi alle 'Corti della droga' statunitensi, prevede di affidare alle cure di un assistente sociale chi viola le regole su detenzione e utilizzo di cannabinoidi. A seguito della terapia l'imputato e' prosciolto, ma se il trasgressore rifiuta i trattamenti medici assegnati, dovra' rispondere dei capi di accusa davanti al giudice. Dallo scorso anno a Gand si discute della possibilita' di estendere lo stesso sistema anche alle infrazioni piu' gravi come il traffico di droga o furti commessi da tossicodipendenti, dati i lunghi tempi giudiziari. Gli Usa contano, ad oggi, 1200 corti specializzate in casi di tossicodipendenza, un'istituzione che avrebbe portato ad una significativa riduzione nel numero dei recidivi. 21-03-2008 Usa. Si cercano gli anticorpi contro l'ecstasy Anticorpi contro l'ecstasy. Questa l'ipotesi allo studio in Usa per cercare di arginare il preoccupante abuso di metanfetamine tra i giovani. Con pericolose conseguenze, tra cui danni cardiovascolari o al sistema nervoso. In pasticche o in cristalli, questa sostanza stupefacente sta dilagando negli Stati Uniti e il Center for Alcohol and Drug Abuse dell'universita' dell'Arkansas sta cercando di correre ai ripari sperimentando la possibilita' di trovare sostanze in grado di neutralizzare il principio attivo nel sangue. Per ora gli esperimenti sono stati condotti su topi di laboratorio. L'approccio e' del tutto nuovo, perche' finora non e' stato trovato il modo di rimuovere la droga dall'organismo. E si e' pensato solo di arginarne gli effetti collaterali. I test condotti sugli animali, assicurano gli scienziati, hanno permesso agli anticorpi di legarsi alle metanfetamine per neutralizzarle. "E una singola dose per via venosa - rivelano sul New Scientist - e' in grado di ridurre i livelli del principio attivo dell'ecstasy nel sangue per diversi giorni. Inoltre le molecole di metanfetamine messe 'Ko' dagli anticorpi non consentono alla sostanza stupefacente di raggiungere i tessuti cardiaci e nervosi". Il direttore del Centro Usa, Michael Owens e' convinto che una volta scovati gli anticorpi giusti, questi saranno in grado di neutralizzare non solo l'ecstasy, ma tutte le droghe della 'famiglia', cioe' che funzionano secondo lo stesso principio attivo chimico. "Dunqe non serviranno per la cocaina, ne' per la nicotina", concludono. 21-03-2008 Spagna. Gli spacciatori si fanno pubblicita' appendendo le scarpe legate Segno di un luogo in cui si smercia droga o "trofeo" per un assassinato dalla mafia. Dilaga a Madrid una moda di cui significato e' misterioso: la 'Shoefiti' (nome composto dal termine inglese per 'scarpe' e graffiti) che consiste nell'appendere le scarpe ai cavi telefonici ed elettrici. Secondo 'El Mundo', se si alzano gli occhi, camminando per le strade capitale spagnola, si scorgono allineate varie paia di "scarpe volanti": da Lavapies alla zona di Huertas, in centro, ma anche a Usera, Pueblo Nuevo e Mostoles. Non e' chiaro da dove venga questa moda alternativa. Alcuni blog ad essa dedicati sostengono che sia nata negli Stati Uniti, e, in base alle intepretazioni piu' sinistre, si tratterebbe di un "trofeo" simbolico ad indicare che in quel luogo e' avvenuto un assassinio per mafia. Nel 2003, una circolare del Comune di Los Angeles avvertiva che "le scarpe legate ai cavi indicano i luoghi di vendita della droga". Secondo altre fonti, si tratta di un modo tipico degli studenti di celebrare la fine di un anno accademico, o di annunciare un matrimonio o, infine, di rendere noto a tutto il quartiere la perdita della verginita'. 22-03-2008 Peru'. Diatribe sulla legittimazione della foglia di coca La ministra della Giustizia, Rosario Fernandez, s'e' detta fiduciosa riguardo alla domanda d'incostituzionalita' del provvedimento della regione Puno che legalizza la coltivazione della coca. La ministra confida che la domanda sia ammessa e approvata, e che al massimo entro 30 giorni il Tribunale Costituzionale emetta una sentenza al riguardo. "Dovra' essere dichiarata infondata e dunque incostituzionale" ha detto la ministra riferendosi alla decisione del governo regionale di Puna di dichiarare "patrimonio" la foglia di coca. Ha poi informato che esistono dei precedenti da parte del Tribunale Costituzionale, che gia' nel 2005 annullo' ordinanze analoghe delle regione Huanuco e Cusco. La domanda Secondo il procuratore Ricardo Castro, la domanda e' contro l'Ordinanza Regionale N.022-2007 del governo regionale di Puno, la quale dispone, tra le altre cose, di riconoscere la pianta di coca come patrimonio regionale, culturale e storico e diverse zone cocaleras di coltivazione tradizionale. "Il Governo regionale di Puno non e' ente competente a dare questi riconoscimenti poiche' non esiste nessuna norma che gliene dia la facolta'. Cosi', il consiglio di Puno s'allontana dall'autonomia che gli assegnano la Costituzione e la Legge ogni volta che, con una norma, pretende di svincolarsi dall'ordinamento giuridico, contravvenendo al Principio di Unita' Statale", ha spiegato il procuratore Castro. Denuncia Al riguardo, il viceministro della Giustizia, Erasmo Reyna, ha detto che "questo e' il primo passo che il governo peruviano sta facendo e non si esclude di denunciare penalmente il presidente regionale di Puno, Hernan Fuentes". Infine, il viceministro ha detto che la promulgazione dell'ordinanza regionale fa parte di un progetto politico del presidente regionale, visto che nelle sue ultime dichiarazioni Fuentes ha parlato di un nuovo esame ai professori della sua regione e di un progetto separatista per convertire Puno in uno Stato indipendente. 22-03-2008 Italia. Narcosale, i Radicali: lieti che Bertinotti le abbia scoperte Dichiarazione di Giulio Manfredi (Giunta di segreteria Radicali Italiani) e Domenico Massano (Giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta): "Siamo lieti di apprendere che il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha scoperto l?esistenza delle narcosale. Veramente Bertinotti le chiama 'stanze del buco, utilizzando il termine dispregiativo coniato da coloro che non vogliono che in Italia vi sia questo strumento di riduzione del danno, utilizzato nell?Europa più civile. Ma si sa, i neofiti sono soggetti a questi errori terminologici ... Quando, lo scorso autunno, per cinque mesi, vi fu la polemica sulla proposta di istituire una narcosala a Torino, non ricordiamo nessuna dichiarazione di Bertinotti a favore dell?iniziativa. E ancora: il 20 dicembre scorso, i promotori della petizione pro narcosala (Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Forum Droghe, Malega 9) scrissero a Paolo Ferrero, compagno di partito di Bertinotti nonchè ministro della Solidarietà Sociale, chiedendogli di prendere posizione, di contrastare il "NO alla narcosala" espresso pubblicamente sia dal sindaco Chiamparino sia dal ministro Livia Turco. Ferrero non prese nessuna iniziativa politica seria, limitandosi a sporadiche dichiarazioni, buone per lavarsene le mani. Anzi: il "compagno ministro" non si è neppure degnato di rispondere ai promotori della petizione. Ora scende in campo per le "stanze del buco" pure il "compagno presidente"; cosa non si fa per cercare di raccattare qualche voto in più!". 22-03-2008 Afghanistan. Parte l'offensiva britannica contro l'oppio, uccisi padre e figlio di 6 anni. I militari: risarciremo Le Forze speciali britanniche hanno lanciato le prime operazioni sotto copertura contro i contrabbandieri di droga attivi nella regione di Helmand, nel sud dell'Afghanistan. Si tratta di un cambiamento di strategia da parte delle truppe di Londra, impegnate fino ad oggi nella lotta ai leader talebani. Stando a quanto riferito oggi dal Telegraph, le operazioni vengono condotte di notte in collaborazione con un'unità d'elite della polizia afgana. Il quotidiano britannico ricorda che i comandanti della Nato si sono opposti finora a un coinvolgimento diretto nella lotta al traffico di droga, per timore di perdere il sostegno della popolazione locale. Un rischio diventato realtà la scorsa settimana, quando le forze britanniche hanno ucciso un presunto trafficante e il figlio di sei anni a Nad Ali, una della poche aree a sostenere il governo di Kabul, suscitando vaste proteste nella regione. "Tutto gli abitanti di Nad Ali odiano i britannici a causa di questa azione crudele", ha detto al Telegraph il leader di una delegazione tribale, Abdul Ahad Helmandwal, che ha chiesto di processare in Afghanistan i responsabili. La vittima, identificata in Noor Ali, contadino, è stato trovato in possesso di circa 4 chilogrammi di oppio, una quantità modica rispetto agli standard locali. Il figlio più grande, Hoday Nazar, 10 anni ha raccontato l'irruzione delle truppe britanniche nella sua abitazione: "Hanno fatto saltare la porta d'ingresso. Urlavano, mio padre chiedeva un traduttore. Non li capivamo. Poi lo hanno colpito e lui è caduto a terra. Quindi hanno sparato a mio fratello che era in piedi sul letto". Un portavoce delle forze britanniche, il colonnello Simon Millar, ha replicato: "E' stata condotta un'operazione contro singoli narcotrafficanti che ha visto coinvolte le forze britanniche. All'uomo era stato detto di alzare le mani in lingua dari, pashto e inglese. Non ha obbedito e ha fatto invece un movimento che faceva pensare che avesse una pistola. E' stato colpito due volte e uno dei proiettili ha colpito il bambino. Noi non prendiamo di mira civili innocenti, ci dispiace per ogni decesso e pagheremo un risarcimento". 23-03-2008 Brasile. Dopo ritrovamento coca in Amazzonia, Indios indagati Dopo aver scoperto una settimana fa settemila piante di coca di una varietà andina nella regione amazzonica brasiliana del fiume Javarì, la Polizia Federale brasiliana si trova ora di fronte a un altro fatto assolutamente inedito: l'uso di cocaina tra indios di tribù amazzoniche. La denuncia arriva dal cacicco a capo della grande riserva di Alto Solimoes situata nell'estremità est dello stato di Amazonas e dalla Fondazione Nazionale dell'Indio (Funai). Secondo Manoel Nery, della tribù Tikuna, l'uso di cocaina e di alcol avrebbe condotto dal 2001 in qua più di 40 giovani indios al suicidio. Il villaggio ai bordi del fiume Solimoes ospita circa 3400 indigeni Tikuna. Il problema dell'alcolismo tra gli indios amazzonici è un problema noto e contro il quale il Funai lotta da anni. Quello della cocaina, invece, secondo il dirigente della Polizia Federale di Tabatinga (Amazonas) Giovani Vicente Fontes Lopes, "è un fatto nuovo, che sarà investigato a fondo, poiché si tratta di un' informazione gravissima" ha dichiarato all'agenzia Radiobras. Il villaggio in questione si trova di fronte al lato peruviano del fiume Solimeos e a pochi chilometri dal confine con la Colombia. In altre parole, si tratta della famosa "triplice frontiera" che è, in questo periodo, il più forte grattacapo dell'esercito e della Polizia Federale brasiliani. La porta di entrata di grandi quantitativi di droga e il conseguente coinvolgimento nel traffico e anche nel consumo delle popolazioni della regione. Molti indios dei villaggi locali escono dai confini delle riserve per studiare nella città di Tabatinga dove, secondo molti professori, entrerebbero in contatto con la droga. Secondo alcuni indios brasiliani, nei villaggi indigeni di confine peruviani e colombiani già si pianta coca. Il timore è che la stessa cosa possa avvenire anche al di qua dei confini brasiliani. Per questo, il ritrovamento della coltivazione lungo il fiume Javarì ha destato particolare preoccupazione tra le autorità brasiliane, provocando anche un appello delle Nazioni Uniti perché il Brasile aumenti il controllo in quelle zone. 23-03-2008 Italia. Assemblea costituente dell'Associazione Radicale Antiproibizionista (@.r.@) Riceviamo e volentieri pubblichiamo. ASSEMBLEA COSTITUENTE ASSOCIAZIONE RADICALE ANTIPROIBIZIONISTA (@.r.@) Il 29 marzo 2008, dalle ore 10 alle 16, in Via di Torre Argentina 76, Roma, si costituisce l'associazione radicale antiproibizionista @.r.@ Programma (non definitivo): I radicali e l'antiproibizionismo, trenta anni di battaglie La disobbedienza civile Politiche e strategie per un anno di lavoro Interventi, fra gli altri, di: Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani, candidata alla Camera per il PD Donatella Poretti, deputata radicale, candidata al Senato per il PD Giulia Simi, vicesegretaria dell'Associazione Luca Coscioni Marco Perduca, vicepresidente del PRNTT, candidato al Senato per il PD Jolanda Casigliani, segretaria dell' Associazione radicale satyagraha Claudia Sterzi, Comitato nazionale di RI 23-03-2008 Italia. Bernardini: i Radicali e la disobbedienza civile Rita Bernardini, segretaria dei Radicali italiani e candidata al Senato per il Partito Democratico, replica cosi' ad un articolo non firmato pubblicato su Il Foglio il 22 marzo scorso (non disponibile per la riproduzione online) dal titolo: "I radicali intruppati nel loft sostengono che nel PD non sono intruppati affatto": Siamo in difficoltà, deboli, diluiti, spenti, tramontati, finiti. Siamo i radicali ?intruppati? nel PD, presenti ?soltanto? (?!) sul Tibet e superati a destra e a sinistra. E? questo il ritratto che fa dei radicali Il Foglio di ieri e sceglie il mancato impegno sull?antiproibizionismo come segnale di questa disfatta mentre Bertinotti, con la sua ?capacità comunicativa?, e la Sinistra Arcobaleno ne fanno in questi giorni di campagna elettorale una bandiera. A me pare che questo attacco del Foglio corrisponda più ai desideri del suo direttore - tutto impegnato nella battaglia per far dilagare l?aborto clandestino - che alla realtà dei fatti. Anche se non mi nascondo che fa parte del rischio che corrono i radicali, da decenni, l?ipotesi della definitiva scomparsa. Mi riprometto però di fare una raccolta di tutti gli articoli scritti in trent?anni sulla ?fine dei radicali? e di farne regalo all?ultimo becchino in ordine di tempo. Peccato che Il Foglio, proprio sul tema dell?antiproibizionismo sia un po? distratto e si lasci affascinare, più che dalla lotta costante e - per alcuni versi - vincente, che i radicali conducono da anni, dalla ?lotta? dei soli giorni della campagna elettorale dei comunisti di ogni risma e, in primo luogo, del rifondatore del comunismo Bertinotti. Se fosse stato meno distratto, si sarebbe accorto che proprio chi scrive, cioè la Segretaria di Radicali Italiani, è stata più volte processata insieme a Marco Pannella per le disobbedienze civili in materia di stupefacenti, e che alcune sentenze di assoluzione hanno fatto giurisprudenza e sono servite a non far finire in galera giovani colpevoli solamente di essere consumatori di sostanze illegali ma certo non più dannose di alcol e tabacco regolamentate e diffuse. Non so cosa abbiano fatto i comunisti in questi anni, se non qualche spinellata in cui gridavano allo scandalo se un poliziotto si azzardava a fermarli per far applicare la legge. Quello che so è che 43 dirigenti e militanti radicali si sono fatti processare e che 13 condannati in via definitiva come me, Pannella, Della Vedova, Stanzani e Vigevano non possono più candidarsi ad elezioni regionali, provinciali e comunali. Ma per noi sono i prezzi che si pagano e si debbono pagare per chi fa lotta politica usando nonviolenza e disobbedienza civile. Una cosa dovrebbe far riflettere il Foglio, come fa riflettere noi radicali consapevoli del rischio costante di essere annientati: negli ultimi due anni Fausto Bertinotti ha parlato a Porta a Porta per 5 ore e 42 minuti mentre Marco Pannella, nello stesso periodo, ha avuto voce per 26 minuti (dati del Centro d?Ascolto). Sì, è probabile che si scompaia definitivamente ma, osservando la resistenza di cui siamo stati capaci noi radicali, il nostro saper essere ?cellule staminali? che rigenerano i tessuti sociali, è possibile che le nostre idee di democrazia e di libertà non muoiano e che continuino a trovare gambe su cui marciare a lungo attraverso il vissuto di questo Paese. 24-03-2008 Italia. Diciannovenne va a un party, assume una sostanza sconosciuta e muore Non ce l'ha fatta il giovane di 19 anni soccorso ieri mattina all'alba in fin di vita in un rave party nell'hinterland di Milano. E' morto nel pomeriggio di ieri, dopo 12 ore di agonia, nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cinisello Balsamo. Il ragazzo avrebbe ingerito un acido in dose eccessiva o avrebbe assunto altre droghe: saranno gli accertamenti e l'autopsia, nei prossimi giorni, a dare le prime risposte. Il rave party si sta svolgendo a Segrate. E' iniziato ieri e dovrebbe finire martedi'. Negli spazi dismessi delle Ferrovie sono arrivati fra ieri e la notte scorsa centinaia di giovani da ogni zona d'Italia. Stamani alle 4 sono stati alcuni partecipanti a portare di peso il 19enne, che era residente a Castellanza (Varese), fino all'ingresso del rave party: li' il personale del 118 l'ha soccorso e trasportato in ospedale dove il giovane ha subito quattro arresti cardiaci. I medici erano riusciti ogni volta a rianimarlo. Nel corso della notte il 118 era intervenuto altre due volte sul posto. La prima per soccorrere un ragazzo che era caduto per cinque metri in un pozzo. Era stato riportato in superficie da altri giovani, poi aveva accettato le cure (un trauma cranico e alcune lesioni al viso) ma aveva rifiutato il ricovero e si era allontanato facendo perdere le proprie tracce. Alle 7.30 un nuovo allarme. Una segnalazione anonima aveva indicato nei pressi del raduno una persona che si sentiva male e che era diventata cianotica. I soccorritori dell'ambulanza pero' non avevano trovato nessuno nonostante le ricerche nei capannoni dove si svolge l'iniziativa e che una volta ospitavano la dogana ferroviaria. Il rave party, intanto, prosegue, giorno e notte, senza sosta fino a martedi'. 'Esprimo grande solidarieta' alla famiglia del diciannovenne morto a Segrate ennesima vittima dei Rave-Party, eventi privi di ogni controllo e fucina perfetta per ogni genere di illegalita''. Lo afferma Antonio Flamini, Presidente del Silb-Fipe Roma e candidato al Consiglio Comunale di Roma nella Lista Civica per Rutelli. 'Sottolineo l'inutilita' di una legge 'divieto' che impedisce di somministrare alcolici nei locali dopo le 2, spingendo i ragazzi in luoghi pericolosi, dove la mancanza di controlli favorisce il dilagare di alcol e droghe'. Aggiunge Flamini: 'Vedo nuovamente l'importanza di dare rilievo alla necessita' di offrire ai giovani un divertimento responsabile. In questo senso la silb-fipe che unifica circa il 90% delle discoteche ha sempre posto la sicurezza come priorita' assoluta'. 'Un piano regolatore della notte diventa sempre piu' una grande necessita' di Roma e di tutte le altre grandi citta' italiane', conclude Flamini. Dichiarazione di Giulio Manfredi (Giunta di segreteria Radicali Italiani): ?Dopo il ragazzo morto per overdose al rave party di Segrate, è possibile trovare qualche politico italiano interessato, non solo in campagna elettorale ma anche dopo, a proporre la legalizzazione in Italia almeno del ?pill test?, l?analisi chimica delle pasticche, smerciate in grande quantità nei raves parties, per permettere ai consumatori di conoscere cosa ingoiano? Sembra una proposta rivoluzionaria ma - come per altro verso le narcosale per i consumatori di eroina o cocaina per via iniettiva - si tratta di un?iniziativa in atto da decenni in Olanda, dove equipes mediche sostano davanti all?ingresso dei raves parties, analizzando su richiesta le pasticche dei ragazzi, intervenendo prontamente, essendo già sul posto, in caso di emergenze. Qui in Italia i servizi tossicodipendenze (Sert) il sabato e la domenica sono chiusi (tranne le solite lodevoli eccezioni) e sono fissi, non vanno davanti alle discoteche e ai raves. L?11 ottobre 2006 i deputati radicali presentarono una Proposta di legge (n. 1805, Capezzone e altri) di riforma della legge sugli stupefacenti; la PDL prevede, tra l?altro, la possibilità di effettuare analisi legali delle sostanze, ora vietate. Il testo rimane a disposizione di chi, nel nuovo Parlamento, vorrà promuovere politiche di riduzione del danno che costituiscono nell?Europa più civile uno dei pilastri delle politiche sulle tossicodipendenze.?. 'Doveva essere la legge Fini Giovanardi che avrebbe risolto il problema con le droghe, oggi ci accorgiamo che ogni giorno aumentano i morti, e sono sempre pi? giovani'. Lo afferma Francesco Piobbichi, responsabile delle politiche sociali di Prc. 'Lunedi 17 e' morto un dj ventenne di Aosta, sembrerebbe per aver assunto speed e alcol in una domenica passata in discoteca, ieri l'altro c'e' stata un'altra overdose mortale in Umbria, ieri la notizia di un'altra overdose ad un rave a Milano. Aver investito sull'elemento repressivo nei confronti dei consumatori, pensando di governare un fenomeno sociale con galera e sanzioni non ha ridotto i consumi ma li ha clandestinizzati rendendo piu' difficile il lavoro delle unita' di strada e dei servizi di prossimita''. 'Aver equiparato le droghe leggere alle pesanti ha intrecciato i mercati, favorendo la diffusione di sostanze pesanti tra i piu' giovani in una banalizzazione totale dei consumi al di fuori di ogni elemento di consapevolezza. In questo quadro non e' pensabile affrontare la situazione a spot inventandosi il divieto di turno: o si prende atto del fallimento della politica sulle droghe e della necessita' di una riforma complessiva della materia in un quadro europeo oppure continueremo a contare i morti fra la piu' totale ipocrisia della nostra classe politica'. 'Per fortuna la normativa in vigore, come esplicitamente riconosciuto in un rapporto del Ministero degli Interni, impedisce l'esplosione dell'uso di droghe leggere o pesanti con i loro devastanti effetti. Il giovane deceduto nel corso del Rave Party a Milano dimostra i rischi mortali dell'assunzione di droga, di cui sono primi responsabili gli organizzatori di tali manifestazioni, che stracciano ogni regola di sicurezza che i gestori dei locali legali devono viceversa rispettare'. Lo dice Carlo Giovanardi (Pdl), ex ministro e padre della legge Fini-Giovanardi sulla droga. 'Le autorita' preposte - aggiunge Giovanardi - devono perseguire con la massima severita' coloro che speculano cosi' cinicamente sulla pelle dei giovani'. Sulla vicenda interviene Riccardo De Corato, vicesindaco di Milano e deputato di An. "Avevo presentato al Senato e alla Camera un disegno di legge per disciplinare, autorizzare o vietare i rave party. Nel disegno di legge si propone che questi raduni siano autorizzati dal Questore del luogo almeno un mese prima dello svolgimento. Il Questore per ragioni di ordine pubblico può impedire che il raduno abbia luogo". Nel ddl si prevede anche che "gli organizzatori prevedano la costituzione di un servizio d'ordine, la presenza di una postazione medica dotata di appositi dispositivi sanitari, il servizio antincendio, la fornitura di acqua potabile". Per quanto riguarda l'eventuale uso di sostanze stupefacenti, spetterebbe sempre agli organizzatori la vigilanza affinché non circolino e non vengano assunte sostanze, oltre alla costituzione di un'idonea garanzia finanziaria per eventuali danni materiali arrecati. Le sanzioni in caso di violazione delle disposizioni prevedono sequestro provvisorio degli strumenti musicali, degli impianti di diffusione sonora e di ogni altra attrezzatura. "Vietare i rave party, come ha fatto la Francia, è un atto di civiltà e di tutela della salute. L'ultima morte dimostra il pericolo assoluto e la contemporanea demenza dell'uso di stupefacenti durante i raduni". In una nota, il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè, osserva che "siamo alla superficialità assoluta. I raduni del '68 si sono evoluti in festival dei cocktail mortiferi. Sono anni che chiediamo il bando dei rave party dal territorio italiano. Non si può più attendere la morte di altri giovani. Basta permissivismo". Il Dj Aniceto, visto all'ultimo Festival di Sanremo nei panni di opinionista antidroga e attualmente in pista con una campagna antidroga on line (www.myspace.com/djaniceto), interviene sul rave party di Segrate. 'Sono contro questi 'rave', soprattutto se fatti in luoghi di divertimento improvvisati senza ogni tipo di supporto medico in caso di emergenze - afferma Aniceto - Quando mi invitano a lavorarci, evito sempre di andare. E' un luogo dove si va esclusivamente a 'farsi' lontanissimo da ogni tipo di controllo. ed io non voglio essere il juke box del funerale di questi ragazzi. Vietare i rave party, come ha fatto la Francia, ? un atto di civilt? e di tutela della salute. Basta permessivismo. L'ultima morte lo dimostra. Lo stato dovrebbe essere pi? presente. Io sono per le maniere forti. Tutti dobbiamo lottare con ogni mezzo, affinche' una persona non si avvicini proprio alla droga e all'alcool, diffondendo l'amore per la famiglia e i sani valori, ed iniziando dalle scuole, e come nel mio caso, da internet e dalle discoteche, 'gli unici centri di aggregazione giovanili'. Ma bisogna fare presto'. PARLANO GLI AMICI - Musica assordante, balli, alcol, droga, malori, e un ragazzo di 19 anni morto per overdose. E' successo nel fine settimana pasquale a Segrate, cittadina alle porte di Milano, tra i capannoni dell'ex dogana delle Ferrovie dello Stato, durante un rave party che ha richiamato centinaia di ragazzi da tutta Italia e dall'estero. Nunzio Mattia Lo Castro, residente a Castellanza (Varese), e' deceduto ieri pomeriggio, dopo 12 ore di agonia, nel reparto di rianimazione dell'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. Secondo i primi accertamenti in ospedale, avrebbe ingerito in dose eccessiva una sostanza stupefacente ancora da identificare. Sara' l'autopsia, nei prossimi giorni, a fare chiarezza. Per questo il suo corpo, dopo essere rimasto stamani nella camera mortuaria dell'ospedale Bassini, per la disperazione della madre e dei parenti, e' stato trasferito all'Istituto di Medicina Legale di Milano. Il ragazzo si era sentito male all'interno della zona recintata dove si stava svolgendo il raduno. Era stato trasportato di peso fino all'ingresso del rave party, intorno alle 4 di domenica mattina, da alcuni partecipanti. Il personale del 118 l'aveva soccorso e trasportato in ospedale. Nonostante i medici fossero riusciti a rianimarlo per quattro volte da altrettanti arresti cardiaci, Nunzio Mattia non ce l'ha fatta ed e' morto dopo 12 ore di agonia. Anche un altro ragazzo, nella notte tra sabato e domenica, aveva avuto bisogno delle cure dei sanitari mentre centinaia di giovani danzavano al ritmo della musica sprigionata da tre sound system, uno installato all'aperto e gli altri all'interno di due capannoni. Era caduto in un pozzo profondo cinque metri e lo avevano salvato gli amici. Aveva accettato le cure per un trauma cranico e alcune lesioni al viso, rifiutando pero' il ricovero. Domenica mattina, ancora, alle 7.30, una segnalazione anonima aveva fatto arrivare un'altra ambulanza. Avvertiva di una persona che si era sentita male e che era diventata cianotica. Ma i soccorritori non avevano trovato nessuno. La morte del ragazzo di Castellanza non aveva interrotto la festa. Solo alla mezzanotte di ieri gli organizzatori avevano deciso di levare le potenti casse e la strumentazione musicale. Stamani, all'interno della zona, erano rimaste una cinquantina di persone che avevano passato la notte in alcune tende da campeggio allestite nei terreni vicini. All'interno del capannone principale, una struttura enorme dove terminano alcuni binari e con il tetto ricoperto probabilmente da eternit, reganava la spazzatura. Alcuni cani giocavano fra sacchi neri e bottiglie rotte, mentre i loro padroni rovistavano alla ricerca di cose per loro utili e caricavano le auto e i furgoni per fare ritorno a casa. La notizia della morte di uno di loro era circolata tra le note acide, fino a ingigantirsi. 'C'e' stato un passa parola - spiega un ragazzo arrivato da Pescara - che parlava di due o tre morti e di un ragazzo in coma'. Anche una coppia di tedeschi, arrivati per il rave, di cui erano stati informati via internet da amici italiani, esprimono cordoglio per la morte del giovane e, prima di sparire dietro a una curva, spiegano che non e' stata la loro prima volta in Italia 'e non credo sara' l' ultima - dice uno dei due -. Siamo sempre alla ricerca di feste, ma senza farci male'. Per questa volta il raduno e' finito, in attesa del prossimo che non e' escluso si svolga di nuovo qui, visto che il precedente, prima di questa tragica festa pasquale, era stato lo scorso dicembre per l'Immacolata. Tutti i partecipanti sono d'accordo su una cosa: 'Basta criminalizzazione. Alla fine vogliamo solo divertirci'. 24-03-2008 Usa. Massachusetts. Congressman repubblicano chiede legalizzazione di minime quantita' di marijuana Il repubblicano Barney Franlk intende presentare una proposta di legge al Congresso per legalizzare il possesso e consumo di "quantita' minime di marijuana". L'annuncio e' stato fatto durante il programma "Real Time", presentato da Bill Maher del canale televisivo HBO. Frank ha dichiarato di avere presentato alla House del Massachusetts una legge simile negli anni '70, ma di non avere mai riprovato da quando e' stato eletto al Congresso. "A questo punto non posso piu' evitare di farlo", ha concluso. 24-03-2008 Usa. California. Nona Corte d'Appello vieta i test causali antidroghe per il pubblico impiego La Corte d'Appello ha stabilito con sentenza che il desiderio della citta' di Woodford di avere "luoghi di lavoro senza droghe" non e' un motivo sufficiente per violare il diritto Costituzionale di perquisire senza valido motivo. La Nona Corte di Appello ha stabilito che i candidati a posti di lavoro governativi non possono essere sottoposti a test antidroghe, casuali, ossia senza prove di avere assunto droghe e quindi senza che vi sia il fondato sospetto di essere potenzialmente pericolosi per la sicurezza del luogo di lavoro. Sentenza che ribalta una disposizione della polizia californiana di Oregon City, secondo la quale tutti i candidati a posti pubblici devono essere sottoposti ai test alle urine, anche senza uno specifico sospetto. Il precedente seguito dalla Corte e' la sentenza del 1997 della Corte Suprema, nella quale fu rigettata la legge della Georgia che voleva tests antidroghe per i candidati politici, specificando che essa era "incostituzionale perche' diminuiva la privacy personale per un beneficio simbolico". 25-03-2008 Israele. Militare vendeva segreti militari in cambio di droga Informazioni militari top-secret cedute in cambio di droga. E' l'accusa che ha portato all'arresto di un militare israeliano in servizio permanete effettivo, secondo Israel Radio: le manette sarebbero scattate dopo l'arresto alla frontiera con il Libano l'arresto di un complice che viaggiava su un'auto con a bordo 2 chili di eroina. L'esercito si limita a comunicare l'arresto di un soldato di professione, avvenuto un mese fa,nell'ambito di un'inchiesta ancora in corso. 25-03-2008 L'Onu ridimensiona obiettivi antidroga, da "significativa diminuzione" a "contenimento" (Rivist@ ) Cinquantatre delegati da tutto il mondo lasciano Vienna, la Commissione internazionale sugli stupefacenti si chiude. Dovevano celebrare il successo di dieci anni di politiche repressive, inaugurate nel 1998 dall'assemblea generale dell'Onu: hanno rimandato ogni verifica all'anno prossimo. Dieci anni fa gli Stati Uniti imposero alle Nazioni Unite traguardi ambiziosi: "Eliminazione, o riduzione significativa, della coltivazione illecita della pianta di coca, della canapa e del papavero da oppio". Oggi, mentre per le strade di Vienna sfila il colorato corteo antiproibizionista, i delegati fanno i conti, settanta miliardi d'euro pubblici spesi in strategie repressive, e computano i dati del drugs report 2007: aumento della produzione di tutti gli stupefacenti, boom dell'eroina afgana con la caduta dei Talebani, l'Europa che si classifica seconda nel consumo di cocaina, con l'Italia sul podio dopo Gran Bretagna e Spagna. Leggi l'articolo 25-03-2008 Usa. Governatore di New York ammette uso di cocaina e marijuana Una settimana dopo aver ammesso di aver avuto relazioni extraconiugali, il nuovo Governatore dello Stato di New York David Paterson ha confessato in televisione di aver consumato cocaina e marijuana quando aveva venti anni. In una intervista al canale televisivo NY1, il democratico ha detto di aver provato la cocaina qualche volta quando aveva 22 o 23 anni, e la marijuana quando ne aveva venti. Ha tenuto a precisare di non aver fatto uso di sostanze illegali da allora. Paterson e' stato recentemente nominato Governatore dopo lo scandalo che ha travolto il suo predecessore Eliot Spitzer, frequentatore assiduo di prostitute. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------