====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 04-12-2007 al 10-12-2007 n.50/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Italia. Lotta al dolore. Il diritto a non soffrire costa 602 euro al mese, appello al ministro della Salute NOTIZIE - Afghanistan. Aumentano le coltivazioni di marijuana - Francia. Ecco quanto guadagna uno spacciatore di cannabis - Spagna. La disintossicazione dalle droghe esige politiche attente al gender - Italia. Ministro Turco: gia' giunte richieste di registrazione per cannabis terapeutica - Italia. Umbria. Morte 30 persone per overdose, 23 nella provincia di Perugia - Italia. Procuratore Antimafia: traffico di droga gestito da mafie internazionali - Australia. Invio di poliziotti e civili per combattere la proliferazione dell'oppio - Islanda. Aumentate le coltivazioni illegali, interne, di cannabis - Canada. Avvocati chiedono che Health Canada tolga le limitazioni alla marijuana terapeutica - Italia. Ferrero: la Rai trasmetta documentario su cocaina - Italia. Generale Ganzer: e' la 'Ndrangheta il boss del traffico di droga - Cina. Esercito di tassisti reclutato contro la droga alle Olimpiadi 2008 - Marche. Stanziati 200mila euro per prevenzione dipendenze - Italia. Caso on. Mele (Udc).Tracce di cocaina su alcuni reperti - Messico. Presentata in Parlamento proposta legalizzazione marijuana - Usa. Disparita' razziali negli arresti per droga - Ue. Network Polizie Stradali: nei prossimi giorni un milione di controlli contro alcool e droghe alla guida - Italia. Concluso incidente probatorio: c'era cocaina al festino dell'on. Mele (Udc) - Italia. Genova. La Finanza a caccia di spinelli al concerto dei Subsonica. Don Gallo tenta di fermarli ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 89 arresti - 394,714 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 215,669 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 179,045 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 34689 "dosi" di droghe sintetiche (tavolette di ecstasy, francobolli di LSD etc.) - 15000 piante di cannabis - 103 giorni di detenzione ARTICOLI 10-12-2007 Italia. Lotta al dolore. Il diritto a non soffrire costa 602 euro al mese, appello al ministro della Salute Il diritto a non soffrire costa 602 euro al mese. Questa l'assurda quanto ordinaria vicenda del signor Italo Delli Ponti (vedi sotto), malato di sclerosi multipla, e costretto -dopo una lunga trafila burocratica- a pagarsi uno dei pochissimi farmaci (il Sativex) potenzialmente in grado di lenire gli effetti della malattia. Il problema e' che tale farmaco e' derivato da una pianta ?malvagia?, la cannabis. Cosi' i malati sono costretti a soffrire a causa di preconcetti, ignoranza e burocrazia, nonostante la comunita' scientifica internazionale sia ormai unanime sull'efficacia terapeutica della cannabis. D'altronde, non e' un caso che l'Italia continui ad essere agli ultimissimi posti in Europa e nel mondo occidentale per la cura del dolore. La trafila - Il principio attivo del farmaco, recentemente inserito nel Testo unico sulla droga, deve essere importato dall'estero, su richiesta individuale del medico curante da porre al ministero della Salute - Ufficio Centrale Stupefacenti, che dovra' rilasciare un nulla osta. A quel punto, la farmacia o l'ospedale deve richiedere il farmaco direttamente al produttore estero, il tutto ovviamente a spese del cittadino. Un processo lungo e costoso, e soprattutto solo temporaneo, visto che l'importazione e' prevista per farmaci da assumere una tantum, e non farmaci che invece devono essere assunti vita natural durante come il Sativex. Solo alcune Asl in Italia, tra cui quella di Bolzano, si fanno carico delle spese, ma esclusivamente in regime di ricovero ospedaliero. Rivolgiamo un appello urgente al ministro della Salute affinche' ponga rimedio alla allucinante situazione del signor Delli Ponti, e di coloro che come lui sono oggi costretti a soffrire inutilmente. In attesa che il Parlamento lentamente discuta e approvi o rigetti il disegno di legge del Governo in materia di terapia del dolore, presentato ormai oltre un anno fa (19 ottobre 2006), il ministro proponga un decreto-legge affinche' da subito cessi la discriminazione contro chi soffre. Invitiamo il ministro anche a promuovere la sensibilizzazione e l?aggiornamento del personale sanitario sui farmaci cannabinoidi, ancora troppo sconosciuti ai medici italiani. La lotta al dolore non puo' essere mera questione politica e/o partitica; essa e' innanzitutto questione medico-sanitaria, ed il ministro della Salute, di fronte all'inazione del Parlamento e degli enti locali, ha da subito il dovere di garantire il diritto di cura. Se la lotta al dolore e' davvero la madre di tutte le battaglie, come ha spesso dichiarato il ministro, lo dimostri con i fatti. Segue la lettera inviata all?Aduc da Italo Delli Ponti, malato di sclerosi multipla Abito a Rimini, ho 60 anni e sono affetto da sclerosi multipla del tipo primario progressivo, accertata nel 2001 dopo circa due anni di indagini per dei fastidi di affaticamento soprattutto ad una gamba; purtroppo i sintomi non sono univoci e sicuri per individuare la patologia. In questi anni la malattia è progredita rapidamente ed attualmente sono sulla sedia a rotelle, muovendo qualche passo in casa con il deambulatore; i problemi non riguardano unicamente la mobilità ma soffro di forte ipertono alle gambe, con problemi di piegamento, spasmi e bruciori continui sempre alle gambe e qualche altro problemino sparso, quale diplopia laterale ed acufene; i bruciori e gli spasmi sono particolarmente fastidiosi sia da seduto che soprattutto a letto per la difficoltà di prendere sonno e dormire in modo adeguato; per la mia tipologia non ho trovato farmaci utili e prendo solo un miorilassante ed un immunosoppressore (costo per il SSN circa 60 ?/mese) sulla cui efficacia non giurerei, ma preferisco evitare di non prenderli considerando che forse non sono eccessivamente dannosi. Ho sentito parlare del Sativex, che è a base di THC, cannabinoide che il Ministero ha inserito nella tabella B2 fra le sostanze che hanno attività farmacologica, unico farmaco registrato al mondo, in Canada, per il dolore neuropatico della sclerosi multipla. Che io sappia, il THC viene fornito gratuitamente in questa veste dall?AUSL di Bolzano e, sotto altra veste, il Bedrocan, in altre AUSL quali Roma/A, Roma/E, Crotone ed altre. Da altre viene fornito a pagamento, creando delle evidenti disparità a carico dei malati. La mia situazione è questa: - il 23 luglio ho richiesto il farmaco al primario di neurologia di Rimini, dott. Ravasio, citando e fornendo le leggi e le circolari ministeriali esistenti in materia e, dopo circa un mese ho avuto una risposta informale che citava una circolare ministeriale che asseriva la fornitura solo a titolo oneroso per il paziente, senza tener conto di una successiva circolare che chiariva che la fornitura poteva essere a carico del SSN se in regime di day hospital; (1) - il 4 settembre ho avanzato la medesima richiesta al direttore sanitario dell'AUSL di Rimini, dott. Lovecchio, riportando le medesime motivazioni e documentazioni; (2) - il 17 settembre ho avuto la risposta formale, questa volta, che mi ha comunica che il Servizio Politica del Farmaco della Regione Emilia-Romagna non ha inserito tale farmaco nel prontuario regionale e quindi il farmaco può essere importato a carico del cittadino; (3) - dopo aver rinnovato la mia richiesta il 26/9, il mio medico curante del reparto neurologia mi ha quindi prescritto il farmaco, che, dopo essere passato al vaglio della commissione del farmaco ospedaliera è partito per il Ministero che lo autorizzato; - il 5 dicembre mi è arrivata, tramite la farmacia dell?Ospedale, la richiesta del pagamento alla ditta venditrice inglese di ? 602.16, compreso le spese di spedizione per 200.72 ?, e questo per una quantità di prodotto sufficiente solo per un mese! Io sicuramente farò il bonifico perchè ho estrema necessità di provare un rimedio ai miei dolori, però mi chiedo perchè devo essere discriminato rispetto a chi con la stessa patologia può seguire altre strade farmaceutiche, interferone, a costi più che doppi, circa 2.000,00 ? a carico del SSN? Farmaci, tra l?altro, che non sono specifici per la patologia. Siccome il farmaco è sintomatico, dovrà essere assunto sempre e quindi avrò difficoltà a sostenere tale spesa tutti i mesi e sarò costretto a rinunciarvi! A parte i tempi tecnici necessari! Perchè non ho il diritto a cercare una cura provata altrove con esiti favorevoli? A cosa servono le leggi e le circolari ministeriali se le AUSL o gli Assessorati Regionali non le applicano? Per quale ragione non mi è garantita la cura se non a pagamento? Per quali ragioni lo Stato non mi garantisce la cura nei termini stabiliti dall?OMS e perchè non ho quel DIRITTO di cura che la Costituzione garantisce ad ogni cittadino? Quando ho avuto la risposta da parte del Dott. Lovecchio, sono stato informato che se ci fossero state molte richieste da parte delle varie USL regionali la problematica sarebbe stata più probabilmente esaminata a livello regionale: ma se i pazienti non riescono a convincere i medici ospedalieri a prescrivere il farmaco, come si può avere una richiesta di massa? E i pazienti lo sanno? Cordiali saluti Italo Delli Ponti Note: (1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/ravasio.pdf (2) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/lovecchio.pdf (3) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/risposta_lovecchio.pdf Pietro Yates Moretti -------------------------------------- NOTIZIE 04-12-2007 Afghanistan. Aumentano le coltivazioni di marijuana Quest'anno nei campi della Provincia di Balkh non ci sono state coltivazioni di papaveri, ma di marijuana. Queste piante stanno prosperando, e sono redditizie quanto l'oppio. Secondo una ricerca dell'Unodc, le coltivazioni di cannabis sono aumentate nel 2007 del 40%, dai 123,550 acri del 2006 ai 173 mila attuali. La pianta e' presente in almeno 18, delle 34 province afghane. La ricerca cita la Provincia di Balkh come un esempio di area libera dall'oppio, auspicando che altre seguano l'esempio di "questa regione dove il governo locale, la sicurezza e gli incentivi hanno fatto si' che i contadini abbandonassero l'oppio, ma allo stesso tempo e' preoccupante l'aumento delle piantagioni di marijuana". Secondo alcuni contadini, il Governo non fornisce il supporto necessario per il mercato di cotone, meloni e verdure, cosi' essi devono coltivare la marijuana per sfamare le famiglie. Il generale Khodaidad, ministro antidroghe, ha dichiarato che il Governo non sa molto bene cosa fare. "E' un grosso problema per l'Afghanistan, ed e' una droga poco costosa. L'hashish e' molto piu' dannoso dell'oppio per il nostro popolo". Per l'Onu, un campo coltivato con la marijuana puo' contenerne il doppio che di oppio, con meno investimenti. Con la marijuana i contadini possono guadagnare le medesime cifre che con l'oppio. "Per questo- continua il rapporto- i contadini che non coltivano oppio possono decidere di coltivare la cannabis. 04-12-2007 Francia. Ecco quanto guadagna uno spacciatore di cannabis Nel suo intervento televisivo di qualche giorno fa, il presidente Nicolas Sarkozy ha sollecitato a combattere con fermezza "il traffico di droga che fa danni in un certo numero di quartieri". Uno studio, pubblicato il 3 dicembre dall'Osservatorio francese per le droghe e le tossicodipendenze (OFDT) getta nuova luce su quest'economia sommersa giacche' fornisce una valutazione dei guadagni dei trafficanti di cannabis -dal piccolo rivenditore di strada al grossista intermedio. La "stima dei guadagni dei dealers" e' stata inviata all'organo interministeriale per la lotta alla droga e alla tossicomania (MILDT). Vi si legge che, in un mercato al dettaglio della cannabis che in Francia rappresenta dai 746 agli 832 milioni di euro l'anno, la "cifra d'affari" annuale degli spacciatori e' valutabile tra 253.000 e 552.000 euro l'anno per i semi-grossisti; tra 35.000 e 77.000 euro per i primi intermediari, e tra 4.500 e 10.000 euro per i secondi e terzi intermediari, nei gradini piu' bassi della scala. Guadagni, dai quali si deve dedurre, per i grossi rivenditori, i costi di trasporto. In Francia, nel 2005, c'erano 689-1.054 grossisti intermedi di cannabis, e tra 6.000 e 13.000 primi intermediari. I rivenditori di strada, ultimi della catena, sono di gran lunga i piu' numerosi, tra 58.000 e 127.000, e ciascuno di loro distribuisce da 1 a 3,6 chili di cannabis l'anno. Piu' le quantita' vendute sono grandi, piu' il traffico e' redditizio, considerato lo "sconto" di cui beneficiano i grossi venditori, come e' prassi in qualsiasi commercio all'ingrosso. Viceversa, in fondo alla scala distributiva, per i piccoli rivenditori, "il commercio della cannabis e' poco remunerativo", analizza lo studio. "Questo tipo di commercio comincia a essere lucrativo solo a partire dal secondo intermediario", ossia dalla vendita annuale di dieci chili. 04-12-2007 Spagna. La disintossicazione dalle droghe esige politiche attente al gender Da qualche anno, si tengono sotto osservazione le donne consumatrici di droghe e si notano alcune caratteristiche specifiche che le differenziano dagli uomini. Gli studi piu' recenti rivelano che il genere femminile abusa meno di droghe, ad eccezione di sedativi e tabacco, eppure le donne sono piu' soggette alla riprovazione sociale, soffrono di maggiori disturbi alla salute e hanno prognosi peggiori. D'altra parte, se le donne che fanno uso di droghe chiedono prima una consulenza medica rispetto agli uomini, anziche' accedere a centri specializzati come fanno i maschi, vanno dal medico di famiglia o in centri di salute mentale dove alludono a problemi diversi dalla droga (difficolta' di coppia, problemi fisici o emotivi, soprattutto), anche perche' temono di perdere la custodia dei figli. Questi e altri aspetti differenziatori hanno indotto gli specialisti riuniti in un incontro di esperti della materia, organizzato a Madrid da Delegacion del Gobierno para el Plan Nacional sobre Drogas e Instituto de la Mujer, a concludere che le politiche della droga devono inserire, in modo sistematico e trasversale, la prospettiva di genere. Un'altra delle conclusioni rilevanti dell'incontro e' stata che si elaborino programmi di prevenzione, trattamento e riabilitazione specifici per donne. (El Pais) 04-12-2007 Italia. Ministro Turco: gia' giunte richieste di registrazione per cannabis terapeutica Sono molti i ddl e le normative attuate dal Ministero della Salute per vincere la battaglia contro il dolore. E' quanto afferma il ministro Livia Turco in un intervento di risposta ad un articolo apparso su 'Il Riformista' che le domandava 'a che punto siamo in Italia con la terapia del dolore'. Dalle pagine del quotidiano Turco ripercorre le principali tappe della sua 'battaglia contro il dolore' a partire dal ddl per semplificare le prescrizioni dei farmaci antidolore, presentato un anno fa e di prossima votazione al Senato, che consentira' al medico di usare il ricettario normale anche per i medicinali contro il dolore severo. Grazie ai lavori di una apposita Commissione ministeriale sulla terapia del dolore, le cure palliative e la dignita' di fine vita, composta dalle associazioni dei malati e gli operatori specializzati nel campo della lotta del dolore, 'e' stato stilato un Piano Nazionale per le cure palliative e nuove linee guida per gli ospedali senza dolore per estenderne l'approccio anche all'assistenza domiciliare'. La Turco ricorda poi che sono stati stanziati 250 milioni di euro 'per la rete delle cure e che sono stati emanati per la prima volta standard ed indicatori di riferimento per omogeneizzare le cure in tutte le regioni'. Infine, l'autorizzazione anche in Italia per l'uso dei cannabinoidi per combattere il dolore anche al di fuori delle malattie oncologiche. 'A fronte di questo decreto stanno arrivando le prime domande di registrazione da parte delle aziende farmaceutiche'. 04-12-2007 Italia. Umbria. Morte 30 persone per overdose, 23 nella provincia di Perugia Lo scorso anno in Umbria hanno perso la vita per overdose 30 persone. Di queste, 23 nella provincia di Perugia e 7 nel Ternano, con un tasso di mortalita' per droga sempre del 5,3 per 100 mila abitanti di eta' compresa tra i 14 e 64 anni. L'86,6 per cento dei morti era di sesso maschile, mentre i 4 casi di morte di donne si sono verificati nella provincia di Perugia, 3 di queste avevano dai 20 ai 34 anni. Questi ed altri dati sulla consistenza del fenomeno droga in Umbria, ma anche sul consumo di tabacco e alcol, sono stati forniti oggi a Foligno nella conferenza sulle dipendenze. Le fasce d'eta' piu' colpite dalle morti per droga sono quella dai 20 ai 24 anni (con il 23,3 per cento dei decessi) e quella tra i 40 e 44 anni, con la stessa percentuale. Il 16,7 per cento aveva tra i 25 e 29 anni e il 13,3 per cento tra i 30 e i 34 anni. Dall'esame tossicologico risulta che nel 90 per cento dei casi la sostanza primaria causa della morte e' l'eroina, pura nel 20 per cento dei casi oppure associata alla cocaina (nel 30 per cento dei casi), o all'alcol (nel 26,7per cento). I tre casi di morte che hanno come causa primaria la cocaina interessano la fascia d'eta' piu' giovane, da 20 a 24 anni, e si sono verificati tutti nella provincia di Perugia. In due casi la cocaina era l'unica sostanza presente all'esame tossicologico, in un caso era invece associata all'alcol. Il 73 per cento delle persone morte e' risultato residente in Umbria, per i morti nella provincia di Terni la percentuale e' del 100 per cento. Soltanto due morti risultano essere stranieri, mentre gli italiani provenienti da altre regioni sono 6 di cui 3 provenivano dalla provincia di Siena, gli altri da Agrigento, L'Aquila e Roma (un caso per ciascuna provincia). In Umbria nel 2005 sono stati sequestrati intorno a 65 chili di hashish, 34 di marijuana, 14 di cocaina e 7 di eroina. Sempre nel 2005, l'11 per cento dei ragazzi di eta' compresa tra i 15 e 24 anni aveva fumato cannabis negli ultimi trenta giorni e dallo 0,9 al 3,7 per cento consumava cannabis quotidianamente. Il 24,7 per cento di giovani tra i 15 e i 19 anni ha dichiarato di aver fumato cannabis meno di 5 volte negli ultimi 12 mesi, il 5,3 per cento ha consumato cocaina meno di 5 volte, il 2,6 stimolanti e allucinogeni, l'1,8 eroina. Dal 2000 al 2004 si sono verificati 160 ricoveri per dipendenza da droghe, per il 65 per cento la causa e' stata la dipendenza da oppiacei, mentre i ricoveri per abuso di sostanze senza dipendenza sono stati 143. La prevalenza di casi di positivita' all'Hiv nelle persone seguite dai servizi per le dipendenze e' stata di 105 casi, il 3,2 per cento del totale degli utenti. Quanto ai reati per droga, sempre nel 2005 le persone segnalate all'autorita' giudiziaria per reati correlati a stupefacenti sono state 538, il 90 per cento maschi, l'1,7 per cento minorenni, il 46 per cento stranieri. Nel 73,5 per cento dei casi e' scattato l'arresto. Nel 2004 le segnalazioni alle prefetture per possesso di stupefacenti sono state 770, il 50,7 per cento era di fuori regione e il 49 per cento era in possesso di sostanze leggere. Per quanto riguarda i detenuti nei quattro istituti penitenziari regionali, 286 (il 28 per cento) avevano problemi di droga. Il numero totale degli utenti in cura ai servizi pubblici (sempre nel 2004) per le dipendenze era di 3.315. Con un'utenza di 59 soggetti per 10 mila abitanti di eta' compresa tra 15 e 64 anni, l'Umbria si colloca al di sopra della media nazionale per il tasso di utenti in trattamento. L'84 per cento dei soggetti in trattamento era di sesso maschile e per l'85,4 per cento la sostanza primaria di consumo e' l'eroina, per il 7,2 per cento la cannabis, per il 6,2 per cento la cocaina, lo 0,4 per cento aveva fatto uso di ecstasy e lo 0,4 per cento di benzodiazepine. Nel 2005 in Umbria sono stati venduti un milione 254.771 chilogrammi di prodotti del tabacco, di cui il 98 per cento erano sigarette. Il consumo di tabacco generalmente ha inizio in giovane eta': sempre nel 2005 il 44 per cento della popolazione scolare umbra di eta' compresa tra i 15 e 19 anni, ha dichiarato di aver consumato tabacco negli ultimi 12 mesi. Nel 2003 il 22,1 per cento dei quattordicenni umbri si dichiarava fumatore. Dal 1993 al 2003 i fumatori maschi sono passati dal 30, 9 per cento al 26 per cento, mentre le fumatrici sono aumentate dal 17,7 per cento al 18,5, una percentuale piu' alta in Umbria rispetto all'Italia. Nel 2004 le ragazze umbre, di eta' compresa tra i 15 e i 19 anni occupavano, con il 23 per cento, il quarto posto di tutte le regioni italiane per un consumo giornaliero di 5 sigarette, i ragazzi della stessa eta', con il 18 per cento occupavano il 15/o posto. I ricoveri attribuibili al fumo hanno avuto un andamento in leggera diminuzione dal 2001 al 2003 con 27 mila 725 ricoveri nel 2001, 26 mila 302 nel 2003. Nel caso del consumo di alcol nel 2005 erano in trattamento nei servizi pubblici per problemi alcocorrelati mille 699 utenti, in costante aumento dal 1995. Nel 2003 si stimava che 500 persone e le loro famiglie frequentassero gruppi di auto-mutuo-aiuto per problemi alcolcorrelati. Nel 2003 il tasso di ospedalizzazione per diagnosi attribuibili all'alcol era di 125 ricoveri per 100 mila abitanti, in calo rispetto a 153 del 2000. Negli anni 2000-2004 il tasso di mortalita' medio per cirrosi alcolica del fegato e' stato dell'1,0 per 100 mila abitanti maschi e 0,4 per le femmine. Nel 2005 l'85,8 per cento dei ragazzi e l'86,4 per cento delle ragazze di eta' compresa tra i 15 e 19 anni che frequentano la scuola dichiarava di aver consumato alcol nell'anno, il 39,9 per cento di essersi ubriacato da 1 a 5 volte nell'anno, il 7 per cento delle ragazze e il 12 per cento dei ragazzi ha dichiarato piu' di 5 episodi di ubriacatura nell'anno. 04-12-2007 Italia. Procuratore Antimafia: traffico di droga gestito da mafie internazionali 'Esiste ormai una rete che unisce le varie mafie italiane e straniere il cui collante e' rappresentato dal traffico di droga'. A delineare l'evoluzione delle organizzazioni criminali dedite a tale traffico illecito e' stato oggi il Procuratore Nazionale Antimafia, Pietro Grasso, intervenuto alla III Riunione Plenaria degli Esperti, riuniti presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Tutti i fenomeni di criminalita' organizzata, e' emerso nel corso della giornata di studio, e' ormai 'senza frontiere' e si sposta la' dove si prospettano rilevanti profitti illeciti con il minimo rischio di responsabilita'. Una realta' 'a rete', hanno messo in luce gli esperti, 'in pieno accordo fra le varie parti criminose, con un forte grado di flessibilita' e senza i limiti territoriali tradizionali'. Per quanto riguarda, invece, il nostro Paese, albanesi, bulgari, turchi, nigeriani e nordafricani, oltre ai tradizionali cartelli colombiani formano una sorta di 'melting-pot' della droga, mentre i 'gruppi nostrani' si insediano nei Paesi di produzione e transito, tanto in Sudamerica, quanto in Africa, per poter meglio controllare i propri interessi. Un sorta di 'interscambio senza confini di nazionalita' e di territorio' che emerge dalle numerose indagini condotte con ampio respiro da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, di cui si e' ampiamente discusso nel corso della riunione. In questo contesto l'acquisizione delle informazioni, e' sempre emerso nel corso dell'incontro odierno, compito specifico degli organismi di coordinamento quali la Procura Nazionale Antimafia e la Dcsa, costituisce 'un fattore essenziale per sconfiggere la criminalita' e tutti i traffici illeciti da essa perpetrati. Per raggiungere questo 'imprescindibile obiettivo, e' fondamentale una rapida armonizzazione delle legislazioni, attraverso - si e' affermato - una ratifica sollecita degli accordi e delle Convenzioni internazionali in materia di lotta alla criminalita'. Allo stesso tempo per fronteggiare sempre meglio la minaccia, e' estremamente importante poter disporre di strumenti tenico-legali avanzati, quali le squadre investigative comuni, di cui e' attesa l'approvazione'. 05-12-2007 Australia. Invio di poliziotti e civili per combattere la proliferazione dell'oppio Il nuovo governo del primo ministro Kevin Rudd si accinge ad inviare in Afghanistan poliziotti federali, che aiutino la lotta alle droghe. Quasi il 20% dell'eroina che circola in Australia e' di provenienza afghana. Il gruppo, che sara' composto da dodici agenti federali e da un team di civili esperti nel settore agricolo, viaggera' sotto scorta armata. Il primo ministro nelle prossime settimane rendera' noti i dettagli dell'operazione. La droga che circola in Australia deriva per la maggior parte dal Triangolo d'Oro (Laos, Myanmar e Thailandia), ma gli arrivi dall'Afghanistan inizia a preoccupare la polizia. Per il premier, il mercato dell'oppio ha permesso la rinascita di Al Qaida e dei talebani. Glia genti federali lavoreranno con le forze antidroghe afghane e britanniche, mentre i civili insegneranno i contadini a coltivare colture diverse dal papavero. 05-12-2007 Islanda. Aumentate le coltivazioni illegali, interne, di cannabis E' tre volte maggiore la quantita' di cannabis sequestrata all'interno del Paese di quella sequestrata dagli agenti doganali. Secondo fonti della polizia, le coltivazioni stanno rapidamente aumentando, e si prevede entro breve tempo la produzione di droghe anche piu' pesanti. Secondo il rapporto del National Audit Office sul traffico di droghe, nel 2003 sono state confiscate circa 50 kg di cannabis dagli agenti doganali e 20 all'interno. Tre anni dopo, 50 kg all'interno del Paese e 15 alla dogana. E' aumentato anche il traffico di amfetamine: i sequestri sono stati 27 volte maggiori rispetto al 2003. 05-12-2007 Canada. Avvocati chiedono che Health Canada tolga le limitazioni alla marijuana terapeutica Il Governo dovrebbe eliminare le restrizioni che impediscono ad alcuni malati di ottenere la marijuana terapeutica. Questo e' quanto dichiarato da alcuni legali nel processo che si svolge davanti ad un tribunale federale. "Health Canada e' la sola a poter distribuire la marijuana terapeutica, ma essa e' costosa e spesso non soddisfa le esigenze di alcuni malati cronici. La droga costa 150 dollari per oncia (28 grammi)", ha dichiarato l'avvocato Alan Young. "Ci sono diverse agenzie disposte ad andare incontro alle esigenze specifiche dei malati, ma sono inibite dalla politica del Governo, che impedisce la distribuzione dai privati a piu' di una malato per volta". Questa politica fa correre dei rischi ai malati, i quali si rivolgono spesso al mercato illegale per comprare la marijuana che il Governo non procura loro in misura adeguata, e molti auspicano di poter coltivare da se' la quantita' necessaria. Il portavoce di Health Canada ha declinato ogni commento, in quanto il giudizio e' in corso. La causa civile e' iniziata nel 2004, e gli attori erano 27, diventati ora 17. 05-12-2007 Italia. Ferrero: la Rai trasmetta documentario su cocaina "La richiesta di non mandare in onda il documentario di Burchielli e Parissone sulla diffusione della cocaina e' completamente sbagliata". E' quanto ha dichiarato il Ministro della Solidarieta' Paolo Ferrero. "Una delle tante espressioni di ipocrisia della destra che mentre agita in modo propagandistico il suo essere contrario alle droghe non vuole che se ne discuta in modo aperto. In una situazione in cui i consumi di cocaina sono in aumento e in cui molti di coloro che la assumono lo fanno senza nemmeno avere la consapevolezza del grado di nocivita' della sostanza in questione, e' solo bene che si cominci a parlarne in tutto il paese e seriamente. La destra ha sempre affrontato il tema dell'uso delle droghe come un tema di ordine pubblico ed ha completamente fallito; la diffusione del consumo ci impone di discuterne come di una grande questione sociale che puo' essere affrontata, positivamente, solo se nella societa' aumenta la consapevolezza dei rischi e dei motivi del consumo. Ben venga quindi questo documentario perche' aumentare il grado di consapevolezza sulla situazione e' il primo passo per poter contrastare la diffusione di una droga cosi' pericolosa come la cocaina". 'Ho colpito nel segno. Non solo resto convinto che la Rai sbagli a mandare in onda il documentario shock sulla cocaina, ma adesso dopo la presa di posizione del ministro della Solidarieta' sociale sono certo che sia meglio affrontare in altro modo un tema tanto delicato come il dilagante consumo di sostanze stupefacenti. Una cosa e' fare informazione. Un'altra e' la propaganda. E lo spot in onda sulla Rai altro non e' che pura pubblicita' senza alcun cenno ai danni devastanti che comporta l'uso di cocaina. Se questi sono i prodromi, immagino il resto. La Rai sbaglia, ma Ferrero ancora di piu' perche' vuol far passare per informazione la propaganda piu' becera'. E' quanto replica Maurizio Gasparri dell'Ufficio politico di An. 05-12-2007 Italia. Generale Ganzer: e' la 'Ndrangheta il boss del traffico di droga 'La 'ndrangheta, con i propri uomini dislocati direttamente in Sudamerica e nei Balcani, si pone come broker complessivo per quanto riguarda il traffico di droga nei confronti delle altre organizzazioni criminali come la camorra e la mafia'. Lo ha detto il generale Giampaolo Ganzer, comandante del Ros (Raggruppamento operativo speciale) dei carabinieri, nel corso di un'audizione alla commissione Antimafia. L'organizzazione, ha spiegato il generale, 'ha specialisti nell'infiltrazione nell'economia, per questo bisogna abbinare al contrasto militare quello patrimoniale. La 'ndrangheta basa il suo potere sulla capacita' asfissiante di gestione del territorio attraverso estorsioni, minacce agli amministratori, ingerenza in qualsiasi affare. Ecco perche' e' importante incidere sui fattori economici e sciogliere le amministrazioni infiltrati innestando subito un circuito virtuoso per sostituirle'. 06-12-2007 Cina. Esercito di tassisti reclutato contro la droga alle Olimpiadi 2008 Anche i 150mila tassisti di Pechino sono stati mobilitati per assicurare che le Olimpiadi del prossimo anno siano 'libere dalla droga'. 'I tassisti sono spesso in contatto con i locali notturni e quindi il loro coinvolgimento non solo puo' servire a diffondere il messaggio contro la droga, ma puo' anche essere utile per individuare e catturare gli spacciatori', sostiene in una dichiarazione pubblicata dal quotidiano China Daily Zhao Wenzhog, direttore dell' ufficio anti-narcotici della capitale. Ai tassisti che forniranno informazioni che permetteranno di individuare consumatori e spacciatori di droga verranno pagate ricompense a partire da duemila yuan (circa duecento euro). Inoltre, tutti i 67mila taxi in circolazione nella capitale sono stati dotati di materiale di propaganda contro la droga. In vista delle Olimpiadi, che si svolgeranno dall' 8 al 24 agosto del 2008, la municipalita' di Pechino ha reclutato oltre 14mila volontari che saranno usati nella lotta alla droga. Rispetto all' anno precedente nel 2006 gli arresti di spacciatori sono cresciuti del 38 per cento, mentre la quantita' di droga sequestrata e' cresciuta del 45 per cento, secondo i funzionari intervistati dal quotidiano. 06-12-2007 Marche. Stanziati 200mila euro per prevenzione dipendenze Un protocollo per progetti sulle dipendenze patologiche e' stato adottato dalla giunta regionale delle Marche, d'intesa con il ministero della Solidarieta' sociale. Si articola in due percorsi gestiti dall'Azienda sanitaria regionale unica: il primo rivolto alle persone migranti che hanno sviluppato dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti ('Migranti e in-dipendenti'); il secondo, 'Giovani e nuove sostanze', riguarda interventi di prevenzione selettiva in materia di nuove droghe. Per l'intervento la giunta ha stanziato 200.000 euro, di cui circa 126 mila finanziati dal ministero e 73 mila dalla Regione. 06-12-2007 Italia. Caso on. Mele (Udc).Tracce di cocaina su alcuni reperti Tracce di cocaina sono state trovate su un comodino, su una card della stanza d'albergo dell'Hotel Flora e su una scheda di ricarica telefonica del parlamentare Cosimo Mele, l'ex Udc protagonista di un festino a luci rosse alla fine dello scorso luglio durante il quale una delle due donne che erano in sua compagnia, Francesca Zenobi, ebbe un malore. L'accertamento e' stato svolto da Felice Rosati, il perito nominato dal gip di Roma Zaira Secchi nell'ambito dell'incidente probatorio disposto per stabilire se nella stanza di albergo fossero state preparate strisce di droga. Il risultato delle analisi compiute sui reperti assumera' valore di prova nell'eventualita' di un processo. Nella vicenda Mele e' indagato per cessione di droga ed omissione di soccorso in base al racconto fatto dalle due accompagnatrici. In particolare, il parlamentare, ora nel Gruppo Misto, e' stato accusato dalle due donne di aver ceduto lo stupefacente durante il festino. Circostanza negata da Mele il quale ha anche respinto di non essersi attivato in seguito al malore della Zenobi. 07-12-2007 Messico. Presentata in Parlamento proposta legalizzazione marijuana Nei giorni scorsi, il plenum della Camera dei deputati ha preso conoscenza dell'iniziativa del Partido Socialdemocrata y Campesina (PASC), volta a legalizzare consumo e possesso personale di marijuana e la coltivazione di tre piante di canapa, e a sostituire la detenzione con corsi informativi ed educativi. Presentatrice, la deputata Elsa Conde del PASC. In linea con l'iniziativa presentata, dovra' essere eliminato il "piccolo spaccio" o mercato nero di piccole quantita'; e se l'iniziativa dovesse passare, si dovranno applicare ai consumatori sanzioni diverse da quelle comminate a produttori e distributori. La deputata ha precisato che con il suo progetto la lotta al narcotraffico si concentrerebbe sulla criminalita' organizzata e non si perseguirebbero coloro che consumano cannabis, magari a scopo terapeutico. L'illustrazione della proposta parte dal presupposto che oggi giorno, se una persona e' detenuta perche' trovata con una dose di marijuana per consumo personale, puo' rimanere in carcere anche dieci mesi, una sanzione che non le serve a smettere di fare uso di droga. "Al contrario, nelle prigioni messicane si trova la piu' grande varieta' di droghe", accusa la deputata. Nella proposta, che e' stata discussa dalla Commissione Giustizia della Camera Bassa, si dice che, secondo Secretaria de Salud, un milione di messicani ha ammesso d'aver consumato o di consumare marijuana, ma le cifre provenienti da istituzioni private parlano di cinque milioni di consumatori. La signora Conde ha sostenuto che in ottomila anni d'esistenza, la pianta della marijuana "non ha rappresentato un problema serio di sanita' pubblica e che nessuno ha mai sofferto danni gravi alla salute per averla assunta occasionalmente o abitualmente, e nemmeno in caso d'abuso; una qualita' che manca a molte altre sostanze, alcune legali e regolamentate come l'alcol e il tabacco". 07-12-2007 Usa. Disparita' razziali negli arresti per droga Nel 2002 gli afro-americani di Long Island avevano 36 volte maggiori probabilita' di finire in galera per crimini connessi alle droghe, questo malgrado le percentuali di possesso e vendita fossero pressoche' simili tra loro e i caucasici. Solo 14, delle 198 contee piu' grandi del Paese, ossia quelle con una popolazione con minimo 250 mila persone, hanno fornito dati che indicano una disparita' di trattamento maggiore di Long Island. Questi dati derivano dalla ricerca effettuata dal "Justice Policy Institute", un think tank che studia metodi alternativi al carcere per alcuni tipi di reati. "Non mi aspettavo che il 97% delle contee piu' grandi del Paese avessero queste disparita' razziali tra bianchi e neri", ha dichiarato il direttore dell'istituto, Jason Ziedenberg. Dalla ricerca non risultano i motivi della disparita', che forse derivano dalle attivita' di polizia che avvengono per lo piu' per le strade, cosi' che i neri, i quali spacciano per lo piu' li', siano piu' colpiti. I bianchi, invece, spacciano maggiormente in locali al chiuso. Quattro delle contee posizionatesi ai primi posti erano nello Stato di New York. A Westchester, Dutchess, Albany, e Onondaga gli afro americani avevano, rispettivamente, 37, 40, 58 e 99 maggiori probabilita' di finire in prigione. Il gap minore e' stato registrato nella citta' di New York. Li' i neri avevano 5 volte maggiori probabilita' rispetto ai banchi di andare in prigione. La ricerca, intitolata: "The Vortex: The Concentrated Racial Impact of Drug Imprisonment and the Characteristics of Punitive Counties", ha inoltre rivelato che su 175 mila persone arrestate per droga nel 2002, piu' della meta' erano afro-americani, e solo il 13% dell'intera popolazione e' nera; non ci sono diversita' tra lo spaccio e il consumo. Il 9,25 dei neri consumava sostanze tossiche, e l'8,1% dei bianchi. Nel dettaglio: Contea/numero di prigionieri per crimini connessi alle droghe (bianchi/neri)/durata della detenzione: Nassau 4.69/ 166.98 /36 Suffolk 6.27/ 227.22/ 36 New York City 32.09/ 174.17/ 5 Westchester 2.70/ 100.78/ 37 San Francisco 35.83/ 1,013.89/ 28 Los Angeles 24.15/ 416.16/ 17/ Fairfax, Va. 3.31/ 38.95/ 12 Philadelphia 85.30/ 162.71/ 2 Nationwide 27.36/ 258.17/ 9 10-12-2007 Ue. Network Polizie Stradali: nei prossimi giorni un milione di controlli contro alcool e droghe alla guida Il Network Europeo delle Polizie Stradali 'Tispol' ha programmato da oggi, 10 dicembre, al 16 dicembre, l'effettuazione della campagna europea congiunta denominata 'Alcool and Drug' (Alcool e Droga). Tispol e' una rete di cooperazione tra le Polizie Stradali, nata nel 1996 sotto l'egida dell'Unione Europea, alla quale oggi aderiscono 29 Paesi europei, tra Stati Membri e Paesi appartenenti allo Spazio Comune dell'Unione, e nella quale l'Italia e' rappresentata dalla Polizia Stradale. L'Organizzazione intende sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee per ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali, attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne 'tematiche' in tutta Europa all'interno di specifiche aree strategiche. L'obiettivo e' quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l'attivita' di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne e operazioni congiunte i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo Tispol. La campagna congiunta 'Alcool and Drug' ha l'obiettivo di effettuare in Europa almeno 1.000.000 di controlli per l'accertamento della guida in stato di ebbrezza o sotto l'influenza di sostanze stupefacenti. A tal fine il Servizio Polizia Stradale ha predisposto sull'intero territorio nazionale l'effettuazione, per tutto il periodo in questione, sulle ventiquattrore, di mirati controlli con precursori ed etilometri, con particolare attenzione anche ai conducenti di veicoli pesanti e commerciali. I risultati, sia a livello nazionale che a livello europeo saranno resi noti il 21 dicembre. 10-12-2007 Italia. Concluso incidente probatorio: c'era cocaina al festino dell'on. Mele (Udc) Ha assunto ufficialmente valore di prova l'esito della perizia chimico-tossicologica disposta dal gip di Roma Zaira Secchi nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato per omissione di soccorso e cessione di sostanze stupefacenti il parlamentare Cosimo Mele, per la vicenda del 'festino' a luci rosse della fine del luglio scorso. Davanti al giudice, infatti, oggi si e' concluso l'incidente probatorio fissato per prendere atto della perizia effettuata su alcuni oggetti sequestrati quella sera nella stanza dell'Hotel Flora dove Francesca Zenobi, una delle due donne che erano in compagnia di Mele, ebbe un malore. Il dott. Felice Rosati, del Dipartimento di sanita' pubblica dell'Universita' di Tor Vergata, ha concluso che, sulle basi delle risultanze della sua perizia, all'interno di quella stanza d'albergo sono state evidenziate tracce di cocaina. In particolare, le tracce sono state trovate su una scheda telefonica (9,2 microgrammi), sulla bustina di plastica che custodiva la scheda (3 microgrammi), sul cartoncino portachiavi (1-2 microgrammi) e su una busta di plastica (circa 1 microgrammo). Nella vicenda Cosimo Mele e' indagato per cessione di droga ed omissione di soccorso in base al racconto fatto da due accompagnatrici. In particolare, il parlamentare, ora nel Gruppo Misto, e' stato accusato dalle due donne di aver ceduto lo stupefacente durante il festino. Circostanza negata da Mele il quale ha anche respinto di non essersi attivato in seguito al malore della Zenobi. 'Potrebbe trattarsi di contaminazione dei due reperti -ha detto l'avvocato Mario Guagliani, uno dei legali del parlamentare, commentando l'esito della perizia- La difficolta' che ha incontrato il perito nella classificazione e nella catalogazione delle tracce di sostanza stupefacente fa capire come si tratti di un episodio di rilievo penale praticamente nullo'. 10-12-2007 Italia. Genova. La Finanza a caccia di spinelli al concerto dei Subsonica. Don Gallo tenta di fermarli Pubblichiamo integralmente un articolo apparso oggi sul Secolo XIX online a firma G. Cet. Per migliaia di giovani doveva essere una festa di musica e divertimento all'insegna dei Subsonica e della loro musica travolgente. Per la Guardia di finanza era in programma una delle operazioni a sorpresa contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti tra i giovani, diventate ormai un appuntamento fisso prima di ogni concerto di richiamo organizzato in città. La serata si è trasformata per iniziativa di don Andrea Gallo e di alcuni suoi sostenitori, presenti ieri sera all'entrata del VaillantPalace di Fiumara (l'ex MazdaPalace) con un proprio stand della comunità di "San Benedetto al porto", in una zuffa contro i militari, definiti "nazisti" per la loro "assurda repressione" nei confronti dei giovani e del loro mondo. E' stato don Gallo in persona a scagliarsi contro i Finanzieri della compagnia pronto impiego (i cosiddetti "baschi verdi") e a protestare per i controlli in corso. Arrivando a rivolgersi a muso duro contro lo stesso comandante del nucleo, il maggiore Davide Cardia, presente sul campo a coordinare l'attività. Il parapiglia è avvenuto ieri sera all'ingresso del concerto, penultima tappa del tour della band giovanile dei Subsonica, seguito all'uscita dell'album "L'eclissi". Il gran finale è previsto per mercoledì sera al Palasport Olimpico di Torino. I controlli con le unità cinofile delle Fiamme Gialle, che già in passato erano entrate in azione in occasione di altri importanti eventi musicali, primo fra tutti il concerto di Vasco Rossi, hanno portato all'individuazione di undici persone, trovate in possesso di sostanze stupefacenti, in quantità giudicata adeguata a un uso esclusivamente personale e per questo segnalate alla prefettura come "assuntori". Una segnalazione senza conseguenze penali, prevista dalla legge per obbligare chi fa uso di droghe a sottoporsi a una serie di test psicologici e fisici per superare la tossicodipendenza. Due giovani sono stati sorpresi invece con dosi da spaccio e sono stati denunciati alla Procura. Il primo aveva trenta grammi di hashish: un panetto che distribuiva ai potenziali clienti che andavano al concerto. Il secondo aveva nelle tasche della giacca stupefacenti di vario tipo, pronto a soddisfare ogni richiesta: pasticche di ecstasy, cocaina e hashish. Come da tradizione, allo scattare delle operazioni di controllo, tra i giovani assiepati agli ingressi è iniziato il fuggi fuggi, da una parte, e la corsa a disfarsi della droga pronta all'uso o alla vendita, dall'altra. Sull'asfalto i Finanzieri hanno raccolto spinelli e pezzi di "fumo" per un peso complessivo di oltre trenta grammi: sequestrati e avviati alla distruzione. Ma a sorprendere tutti è stata la reazione del prete di frontiera, noto per le sue posizioni anti proibizioniste e per il suo ruolo di leader dei movimenti no global, molti dei quali insofferenti a ogni intrusione nel proprio mondo, di qualsivoglia uomo in divisa. L'intervento di don Gallo è stato così veemente da spiazzare gli stessi ufficiali della Guardia di finanza, costretti a gestire una situazione potenzialmente esplosiva sul piano dell'ordine pubblico. Risolta alla fine senza scontri. Il responsabile della comunità di "San Benedetto al porto", oltre a definire "nazisti" i metodi dei rappresentanti dello Stato, ha minacciato di rivolgersi ai giornali e, prima ancora, di chiedere ospitalità alla band dei "Subsonica", a Samuel (il leader) e a C-Max Casacci, il chitarrista che divide con Samuel la guida del gruppo e la confezione di gran parte dei loro successi, per lanciare il suo messaggio antiproibizionista dal palcoscenico. Soltanto nei prossimi giorni, si saprà se il comportamento del sacerdote avrà conseguenze di carattere giudiziario. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------