====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 05-02-2008 al 11-02-2008 n.7/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Austria. Il nuovo farmaco per eroinomani che non s'addice al mercato nero - Italia. Operazione 'old bridge'. Congratulazioni alle forze dell'ordine... e ora? NOTIZIE - Usa. Ricerca: 42% canzoni in hit parade inneggia a consumo droghe e alcool - Italia. Massa Carrara. Allarme per ecstasy trattata con antiparassitario - Italia. Torino. Radicali denunciano aggressione contro tossicodipendenti - Afghanistan. Costa (Onu): annata eccezionale per raccolta papavero da oppio - Usa. Massachusetts. Proposte di legge per decriminalizzare la marijuana - Gb. Polizia interroga Amy Winehouse per video con crack - Afghanistan. Perduca (Lia): boom oppio causato da ricette inadeguate - Italia. Milano. Andrea Muccioli in cattedra alla Iulm - Italia-Usa. Dda Palermo: cosi' funziona il traffico internazionale - Gb. Produttori 'James Bond' a Winehouse: colonna sonora solo se disintossicata - Usa negano visto a Amy Winehouse per problemi di droga - Italia. Codacons: marchio di qualita' per i politici - Thailandia. Ripresa la controversa politica contro le droghe - Usa. Chiesti al Congresso fondi per 1,4 miliardi di dollari per il Messico - Usa. Obama faceva uso di droghe? Il New York Times indaga - Italia. Sollicciano/Firenze. Garante: 38% di tossicodipendenti - Venezuela. Chavez: paramilitari colombiani vendono cocaina nei quartieri poveri ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 2 morti - 132 arresti - 377,912 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 232,009 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 145,903 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 78 giorni di detenzione ARTICOLI 06-02-2008 Austria. Il nuovo farmaco per eroinomani che non s'addice al mercato nero In Austria, oltre 8.000 dipendenti da oppiacei ricevono un trattamento di sostituzione che li aiuta a tenersi lontani dal mercato illegale e a ritrovare stabilita' sociale. Ma c'e' un problema: una certa parte dei medicinali sostituivi finisce al mercato nero. Ora, questa situazione potrebbe migliorare grazie all'introduzione di un farmaco gia' disponibile. E' una combinazione di buprenorfina e naloxone, che funziona solo se assunta in un certo modo e non si presta a essere ceduta e rivenduta illegalmente. Anche questa specialita' antidipendenza e' a carico del sistema sanitario, in base alla legge sulla droga che stabilisce: in caso di fallimento della terapia metadonica (piu' economica) si possono utilizzare altre sostanze. "Il trattamento con questa combinazione rende l'abuso notevolmente piu' difficile", spiega Gabriele Fischer, direttrice del servizio mobile antidroga ed esperta in tossicodipendenze presso l'Universita' di Vienna. A monte c'e' il fatto che se questo farmaco viene assunto non per bocca, ma per via intravenosa, lo sballo non scatta, e quindi non e' appagante per chi l'assume. Come funziona? In una pasticca di suboxone, l'oppioide buprenorfina convive con il suo antagonista naxolone. Il gioco di squadra tra i due e' raffinato, spiega Gabriele Fischer. "Il farmaco dispiega l'effetto desiderato solo se, come prescritto, viene sciolto sotto la lingua, perche' solo in quel modo la buprenorfina diventa attiva". Se invece si scioglie il contenuto della pasticca per poi iniettarlo o sniffarlo, i ricettori determinanti delle cellule nervose vengono occupati prima dallo naxolone, piu' veloce sotto l'aspetto biochimico, e il soggetto avverte una sensazione di manco anziche' di piacere. "Ecco perche' questa combinazione di sostanze non e' attraente per il mercato", conclude l'esperta. Un tempo c'era il metadone, che veniva fornito in farmacia sotto forma di sciroppo, ed era il prodotto piu' utilizzato come sostituto della droga; purtroppo si e' visto che in molti soggetti ha un'efficacia limitata. In seguito sono arrivate le pasticche di morfina con effetto ritardante di 24 ore; ma una buona parte spariva nel mercato illegale. Cosi' il ministero austriaco della Sanita' ha puntato sulla buprenorfina come alternativa al metadone. Fino a quando dall'Australia non e' arrivata la doccia fredda: i tossicodipendenti si iniettano anche quest'oppioide e il 70% della buprenorfina approda al mercato nero. A questo punto siamo arrivati al combinato suboxone, l'ultima specialita' sostitutiva degli oppiacei. Rosa a Marca 08-02-2008 Italia. Operazione 'old bridge'. Congratulazioni alle forze dell'ordine... e ora? Facciamo le nostre congratulazioni alle autorita' italiane e statunitensi per l'operazione 'Old Bridge'(1), con cui si sarebbe stroncato un forte giro di droga internazionale. Invece della solita goccia nell'oceano, questa volta si puo' parlare di un vero e proprio cucchiaino. Ma ben presto anche questo prezioso e giustamente celebrato cucchiaino ritrovera' la via dell'oceano. E' inevitabile e naturale visto l'enorme incentivo economico che l'attuale politica internazionale sulle droghe offre alle organizzazioni criminali. Continuando a crescere la domanda di sostanze illecite, e rimanendo alle mafie l'assoluto ed indiscusso monopolio dell'offerta, e' evidente che le cose non cambieranno. L'unico modo per stroncare il traffico internazionale di droga, e limitarne i danni in termini di salute e di micro e macro criminalita', e' la legalizzazione ed il severo controllo della vendita delle sostanze attualmente illecite. Non sarebbero piu' i Gambino o i Provenzano, i Talebani o le Farc colombiane a trarne profitto: non e' un caso che oggi questi pericolosi soggetti si autofinanzino con sostanze illecite, e non certo con la vendita di aspirina o alcool. Al contempo, l'offerta, regolata e controllata dal sistema sanitario permetterebbe di evitare quasi completamente le quotidiane emergenze di 'droghe killer', overdosi e epidemie. I tossicodipendenti sarebbero seguiti dal punto di vista sanitario e non penale -cosi' come lo sono gia' oggi coloro che hanno sviluppato una dipendenza da farmaci legali- e non sarebbero piu' costretti a delinquere per procurarsi il denaro da regalare, appunto, alle organizzazioni mafiose. Soprattutto, una volta sottratti al mondo del mercato nero e dell'illegalita', i malati affetti da dipendenza sarebbero quotidianamente in contatto con sanitari pronti ad aiutarli. Siamo certi che prima o poi arriveremo a questa logica e razionale soluzione. Ma da prima a poi, nonostante le gocce e i cucchiaini, per quanto clamorosi e spettacolari, mafie e terroristi continueranno ad arricchirsi, i tossicodipendenti continueranno a morire, tutti noi continueremo ad essere meno sicuri e lo Stato continuera' a spendere i nostri soldi per politiche di sicurezza che si mordono la coda. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17576 Pietro Yates Moretti -------------------------------------- NOTIZIE 05-02-2008 Usa. Ricerca: 42% canzoni in hit parade inneggia a consumo droghe e alcool Troppi riferimenti espliciti all'uso di droga e alcol nella musica moderna: che si scelga il genere rock, pop o rap, il risultato e' quasi sempre quello di ascoltare inni allo 'sballo' e racconti di situazioni nelle quali l'utilizzo di sostanze stupefacenti e' solamente qualcosa che regala successo. A mettere sotto accusa le 'hit parade' mondiali, analizzando la celebre classifica della rivista statunitense Billboard del 2005, sono stati gli esperti dell'universita' di Pittsburgh (Usa), che ne parlano sugli 'Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine'. Ascoltando e passando in rassegna le 279 canzoni piu' popolari di quell'anno, gli studiosi hanno notato che in ben 116 brani (quasi il 42%) si parlava di droga; fra questi, 93 contenevano riferimenti espliciti all'uso di sostanze. Una o piu' citazioni sono state individuate in tre delle 35 canzoni pop (9%), in nove dei 66 pezzi rock (14%), in 11 delle 55 canzoni hip-hop (20%) e in 48 dei 62 brani rap (77%) presi in considerazione. Quanto alle sostanze dannose 'inneggiate' da pop e rockstar, nel 3% dei casi era tabacco, nel 24% alcol, nel 14% marijuana e nel 12% altre droghe. E il motivo per cui si consumano sostanze illecite, secondo gli autori dei ritornelli 'sotto accusa', sono la pressione sociale (48%) o il sesso (33%), con conseguenze molto piu' spesso positive (68%), che negative (63%): drogarsi provoca emozioni forti e assicura successo sociale ed economico. Un allarme ben fondato, dunque, quello degli esperti americani, soprattutto se si pensa che i ragazzi, oltreoceano, sono abituati a stare 'in cuffia' in media due ore e mezzo al giorno. "Il rischio - assicurano gli autori dell'indagine - e' legato fortemente con il tipo di musica che gli adolescenti amano di piu'": l'hip-hop sembra essere infatti quello che spinge maggiormente al consumo di droga o all'alcol. Ma anche generi piu' diffusi come il pop possono rappresentare un pericolo per i giovani piu' sensibili e vulnerabili nei confronti di cio' che i loro idoli gli suggeriscono. 05-02-2008 Italia. Massa Carrara. Allarme per ecstasy trattata con antiparassitario Un ventiseienne e' ricoverato da ieri sera in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Massa: secondo i primi accertamenti, potrebbe aver assunto una pasticca di ecstasy trattata con un antiparassitario. L'episodio ha spinto i carabinieri di Massa, che stanno seguendo il caso, a lanciare un allarme su una possibile partita di ecstasy molto pericolosa. Il giovane era stato ricoverato ieri sera dopo aver accusato un malore mentre era a casa. E' stato portato in ospedale dai genitori. Il ventiseienne avrebbe spiegato di aver assunto una pasticca di ecstasy. I risultati delle analisi poi effettuate, secondo quanto emerso, sarebbero compatibili con l'assunzione di ecstasy trattata forse con un antiparassitario. Per questo i carabinieri hanno deciso di lanciare l'appello ai giovani affinche' non consumino ecstasy. A casa del ventiseienne, nella sua camera, i militari avrebbero trovato altre droghe ma non ecstasy, per cui non si conosce il tipo di pasticca che potrebbe aver assunto. 05-02-2008 Italia. Torino. Radicali denunciano aggressione contro tossicodipendenti Dichiarazione di Domenico Massano (giunta segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta): I cittadini tossicodipendenti che frequentano Parco Stura hanno scritto una lettera al quotidiano “La Stampa”, per denunciare le violenze di cui sono vittime quotidianamente da parte di “bande” che organizzano quella che sembra una vera e propria caccia all'uomo, con tanto di bastoni e mazze ferrate. Le violenze sono inferte a tutti, uomini e donne, senza differenza alcuna. Ritengo significativo che questa denuncia parta proprio da una donna, Lella, che ha avuto il coraggio ed il merito di farsi portavoce di una situazione estremamente critica e pericolosa (di cui proprio le donne, spesso, pagano le conseguenze peggiori), e che arrivi proprio dopo le iniziative repressive promosse a Parco Stura dal nuovo Prefetto, Giosuè Marino, al quale ricordiamo che ha il compito di occuparsi della sicurezza di tutti i cittadini, nessuno escluso, ed ha il dovere di perseguire coloro che si permettono di pianificare azioni di violenza nei confronti di persone che sono particolarmente vulnerabili ed esposte ad ogni tipo di sopruso. Come abbiamo più volte ribadito, le iniziative repressive, se non vengono accompagnate dalla definizione di politiche sociali capaci di offrire alternative, capaci di governare il fenomeno della tossicodipendenza, sortiscono l'unico effetto di ridurre le persone tossicodipendenti in condizioni di pericolo e deprivazione sempre più estreme. Ritengo che il Prefetto debba rivedere al più presto le proprie strategie di intervento, magari a partire da un confronto con i servizi socio-sanitari (in particolare con quelli di riduzione del danno) che da anni a Torino si occupano del fenomeno delle tossicodipendenze, e che il Comune debba assumersi la responsabilità di definire interventi che offrano alternative, che rispondano ai bisogni delle persone tossicodipendenti e che siano capaci di mediare con i diritti della cittadinanza. Le sale del consumo (narcosale), recentemente bocciate in Consiglio Comunale, sono una proposta che va in questa direzione, una proposta che offre una risposta concreta e non ideologica ai bisogni dei molti cittadini tossicodipendenti che, oltre a rischiare quotidianamente la vita in situazioni di marginalità estrema, continuano ad essere esposti a violenze sicuramente evitabili ed in gran parte determinate dall'assenza di politiche inclusive, capaci di promuovere solidarietà e senso civico e non violenza e stigmatizzazione. Sui banchi della IV commissione del Comune è ancora ferma la petizione popolare presentata dall'Associazione radicale Adelaide Aglietta, da Forum Droghe e da Malega 9, che richiede l'istituzione di almeno una sala del consumo a Torino. Ritengo che sarebbe il caso di prenderla in mano e, partendo da questa proposta, iniziare a costruire una più ampia rete di servizi capace di governare il fenomeno delle tossicodipendenze e di rendere Torino una città attenta alle esigenze ed ai bisogni di tutti, nessuno escluso. 05-02-2008 Afghanistan. Costa (Onu): annata eccezionale per raccolta papavero da oppio L'Afghanistan, il primo produttore di oppio al mondo, avra' un altro raccolto eccezionale nel 2008, una 'manna' per i Taleban che tassano i contadini per finanziare la loro rivolta contro il governo e i circa 50 mila soldati stranieri in suo sostegno. Lo riferisce un rapporto delle Nazioni Unite, reso pubblico oggi. L'Ufficio delle Nazioni Unite per la droga e la criminalita' (Unodc) prevede che il raccolto del 2008 sara' pari o solo leggermente inferiore a quello record dello scorso anno, quando l'Afghanistan aveva piu' terre coltivate a papaveri che Colombia, Bolivia e Peru' messi insieme. 'E' incoraggiante che l'impressionante aumento degli ultimi anni si stia ridimensionando, ma il totale dell'oppio raccolto resta sorprendentemente alto', afferma in una dichiarazione il capo dell'Unodc Antonio Maria Costa. Oltre sei anni dopo il crollo del regime dei Taleban sotto le bombe americane, l'Afghanistan resta impantanato in un circolo vizioso per cui i proventi dell'oppio che finanziano i ribelli e alimentano la corruzione indeboliscono il potere del governo su vaste zone del Paese, le quali per contro tornano alla produzione, teoricamente bandita, dell'oppio. L'oppio e' trasformato in eroina sempre piu' all'interno dell'Afghanistan e contrabbandato soprattutto verso l'Europa. Le coltivazioni sono concentrate nel Sud, dove e' piu' forte la presenza Taleban, mentre sono scarse nel piu' pacifico Nord. Una tendenza che andra' accentuandosi quest'anno. Il numero delle province senza oppio, dovrebbe crescere a 14 o 15 dalle 12 dello scorso anno, su un totale di 34. Tuttavia la produzione al Sud continua a crescere con una velocita' 'allarmante', aggiunge Costa. Tutti i contadini interrogati nel Sud e nell'Ovest hanno detto di pagare tasse del 10 per cento sui proventi dell'oppio ai Taleban o a funzionari governativi corrotti. 'E' una manna per le forze antigovernative', afferma Costa. 'E' un'ulteriore conferma del pericoloso legame fra l'oppio e la ribellione', aggiunge. 06-02-2008 Usa. Massachusetts. Proposte di legge per decriminalizzare la marijuana Due proposte di legge al Senato, Bill 1121 e Bill 1011, chiedono la decriminalizzazione del possesso di meno di un'oncia (28 grammi) di marijuana, sostituendo la pena con una multa. La Bill 2247 della Camera chiede la creazione di un programma che renderebbe legale la coltivazione, il possesso e il fumo della sostanza dietro prescrizione medica. Per la legge vigente, e' previsto l'arresto (fino a sei mesi di detenzione) per il possesso di qualsiasi quantita' di sostanza, e una multa di 500 dollari. "Con questi cambiamenti, lo Stato risparmierebbe i milioni di dollari destinati alla polizia, ed e' provato che la decriminalizzazione non aumenti il consumo, ha dichiarato Whitney Taylor, dell'organizzazione "Sensible Marijuana Policy", e per Keith Saunder , della "Massachusetts Cannabis Reform Coalition", gli elettori hanno dimostrato da alcuni sondaggi di sostenere queste leggi. 06-02-2008 Gb. Polizia interroga Amy Winehouse per video con crack La polizia ha interrogato Amy Winehouse in merito al video che mostra la diva maledetta del pop-soul britannico mentre fuma a pieni polmoni da una presunta pipetta di crack postato sul sito del tabloid britannico "The Sun" il mese scorso. La Metropolitan Police di Londra ha confermato che alcuni inquirenti hanno interrogato la turbolenta artista 24enne ieri sull'eventuale possesso di stupefacenti. Nessuna accusa è stata formulata, ma le indagini proseguono, hanno aggiunto in un comunicato. Le immagini mostrano Amy, ancora nel suo look biondo-ossigenato, mentre si aggira nel suo appartamento londinese, probabilmente all'alba, durante un party. Dopo la pubblicazione del video, Winehouse, nominata a sei Grammy Awards per il disco "Back to Black", è stata ricoverata il 24 gennaio nella clinica di riabilitazione di Capio Nightingale, a Londra, per vincere la sua dipendenza dalle droghe. Lunedì la cantante di "Rehab" è uscita "in permesso", dopo 11 giorni di cure, per incontrare i funzionari dell'Ambasciata americana a Londra nell'intento di ottenere un visto per partecipare alla cerimonia dei Grammy domenica prossima a Los Angeles. 06-02-2008 Afghanistan. Perduca (Lia): boom oppio causato da ricette inadeguate Dichiarazione di Marco Perduca, Segretario della Lega Internazionale Antiproibizionista: Il Direttore dell'Agenzia delle Nazioni unite per le droghe e il crimine di Vienna, Antonio Maria Costa, avverte che nel 2008 il raccolto di papavero da oppio in Afghanistan sarà simile, o di poco inferiore, al record dell'anno scorso, quindi pari al 90% della produzione mondiale. Se a questo si aggiunge che tre quarti delle colture avvengono in zone controllate dai talebani, che le tassano per circa il 10% incassando cifre che per il 2008 potrebbero superare cento milioni di dollari, è difficile potersi dichiarare soddisfatti della stabilizzazione del raccolto come fanno all'Onu. Per il 2008 si prevede l'immissione nel mercato illegale una quantità di eroina che eccederebbe la domanda attuale di stupefacenti di oltre 3.000 tonnellate. Un eccesso che sicuramente non verrà immagazzinato dai contadini ma dai signori della droga e loro alleati in previsione di rischi futuri. A fronte di questo ennesimo annuncio del fallimento delle politiche proibizioniste incentrate sull'eradicazione, Costa propone il rafforzamento del controllo delle frontiere ipotizzando collaborazioni coi regimi di Iran, Turkmenistan e Pakistan oltre che il lancio di un coordinamento di intelligence da creare in Kazakistan e continua a non prendere nella minima considerazione l'avvio della conversione verso il mercato legale degli analgesici del papavero afgano come proposto dal Governo italiano alla Commissione droghe dell'Onu l'anno scorso e riproposto nell'ottobre scorso dal Parlamento europeo su iniziativa dell'eurodeputato Marco Cappato. In vista della sessione speciale dell'Assemblea Generale dell'ONU sugli stupefacenti prevista per l'anno prossimo, se si ha a cuore il futuro dell'Afghanistan e la salute di milioni di tossicomani europei, occorre una radicale soluzione di continuità per preparare strategie alternative al dogma proibizionista e ipotizzare un cambio di leadership all'Agenzia di Vienna. 07-02-2008 Italia. Milano. Andrea Muccioli in cattedra alla Iulm L'esperienza della comunita' di San Patrignano sale in cattedra, all'universita' Iulm di Milano. Oggi e venerdi' Andrea Muccioli, responsabile della struttura, terra' una lezione sull'esperienza trentennale della comunita' fondata nel 1978 dal padre Vincenzo Muccioli. Si tratta di un corso -organizzato fra l'altro dall' Universita' russa di San Pietroburgo e dall'Associazione delle citta' europee contro la droga (Ecad) con il patrocinio del Comune di Milano- sulle strategie d'intervento sulla tossicodipendenza, sulla sua prevenzione e sul recupero e reinserimento sociale delle persone interessate. Insieme a Muccioli ci sara' Gianpaolo Brusini, direttore scientifico del centro antidroga riminese. Il primo affrontera' il tema dell'esperienza del privato sociale nella prevenzione, recupero e lotta alle tossicodipendenze, mentre Brusini analizzera' le tipologie, le caratteristiche e i modi d'azione delle droghe e sostanze psicotrope. Muccioli sara' protagonista di altri due incontri (28 marzo e 22 maggio) in occasione dei quali parlera' delle cause della tossicodipendenza, delle dinamiche sociali del fenomeno e delle risposte concrete per risolverlo, proponendo anche un'analisi dei vari modelli di trattamento e accompagnamento. Al corso -diviso fra parte teorica e pratica, con 150 ore di stage- partecipano docenti provenienti da vari atenei stranieri come la Glasgow e la West Virginia University, ricercatori del Mario Negri di Milano e sociologi del Censis, oltre a 25 studenti, in gran parte operatori di enti pubblici e privati attivi nel campo delle politiche sociali sulla droga. 07-02-2008 Italia-Usa. Dda Palermo: cosi' funziona il traffico internazionale Nel provvedimento di fermo i procuratori aggiunti di Palermo Giuseppe Pignatone e Guido Lo Forte, che hanno coordinato le indagini ('old bridge') dei pm Maurizio De Lucia, Michele Prestipino, Roberta Buzzolani, Nino Di Matteo e Domenico Gozzo sui nuovi rapporti tra mafia siciliana e americana, ricordano che le principali indagini condotte fin dagli anni '80, sugli insediamenti mafiosi negli Stati Uniti e sui collegamenti con i gruppi criminali operanti in Italia, avevano avuto come luogo di riferimento sempre New York. Numerose le indagini, dalla "Pizza Connection" ad "Iron Tower", da "Busico", che in Italia tocco' Bagheria, Taranto, Napoli e Sarno, a "Lasima" e "Adamita-Romano", che riguardarono gli Stati della California e del New Jersey e Palermo, la Calabria, la Campania. I nuovi viaggi cominciarono dal 26 novembre 2003 e furono rilevati nell'ambito delle indagini dirette alla cattura di Provenzano, l'inchiesta della Dda "Grande mandamento": a partire per primi furono Nicola Mandala' e Giovanni Nicchi, due giovani emergenti, rispettivamente di Villabate e Pagliarelli. Nicchi, figlioccio di Nino Rotolo e ancor oggi latitante, all'epoca aveva solo 22 anni e ando' con Mandala' a New York, rimanendovi fino al 7 dicembre. Pochi giorni dopo, il 23 dicembre 2003, erano partiti Giuseppe Inzerillo, figlio di Santo, vittima della lupara bianca nel 1981, e Salvatore Greco. Il mese successivo, il 22 gennaio 2004, a Toronto erano andati l'anziano Filippo Casamento, 'scappato' ed ex capo della famiglia di Boccadifalco, e Giovanni Inzerillo, figlio di Totuccio: Casamento era passato dal Canada solo per entrare, sotto falso nome, negli Usa e per riunirsi ai propri familiari; Giovanni Inzerillo aveva ritrovato invece il cugino Giuseppe ed assieme i due erano tornati a Palermo. In Canada, il rampollo del boss aveva incontrato mafiosi di origine italiana, Michele Modica e Michele Marrese. Infine, il 18 marzo 2004, era tornato a New York Nicola Mandala', accompagnato da un altro presunto mafioso di Villabate, Ezio Fontana. Prima di partire, osservano gli investigatori della Squadra mobile di Palermo, c'erano stati intensi contatti telefonici e riunioni tra esponenti mafiosi di rilievo: un vero e proprio summit tenuto tra i vertici delle famiglie di Torretta, Carini e Passo di Rigano, incontri separati e singoli tra Mandala', Nicchi e altri boss, di Passo di Rigano, Boccadifalco e Roccella. "Cio' va ad avvalorare l'ipotesi -scrivono gli inquirenti nel fermo- che il viaggio fosse stato organizzato in nome e per conto di piu' famiglie mafiose palermitane associatesi nell'occasione, per la conclusione di un redditizio affare da portare avanti negli Stati Uniti, che poteva essere quello dell'acquisto di una ingente partita di droga". Secondo quanto emerso gia' nel "Grande Mandamento", Mandala' aveva acquistato due chili di cocaina, ma per conto terzi: "Non sono soldi nostri", aveva detto alla propria compagna, Tiziana Messina, specificando poi che la partita completa comprendeva 500 chili di stupefacenti. Punto di riferimento sarebbe stato Alessandro Mannino che, attraverso i canali statunitensi, avrebbe gestito "un ingente traffico di sostanze stupefacenti". 07-02-2008 Gb. Produttori 'James Bond' a Winehouse: colonna sonora solo se disintossicata Amy Winehouse sulle orme di Shirley Bassey, Nancy Sinatra e Madonna: la cantante britannica e' stata infatti scelta per scrivere la canzone di 'Quantum of Solace', il prossimo film di James Bond. Ma prima di cantare vittoria, la 24enne autrice di 'Back to Black' dovra' fare in modo di disintossicarsi una volta per tutte: i produttori della pellicola hanno infatti deciso di dare a lei l'incarico soltanto se riuscira' a stare lontana dalla droga per due mesi. Se entro aprile la Winehouse tornera' a farsi fotografare nel mezzo della notte fatta ed ubriaca, addio contratto. sara' ad aprile infatti - ha spiegato una fonte al Sun - 'che quelli di Bond prenderanno la decisione finale su chi sara' a cantare il brano. Se Amy sara' pulita, il contratto sara' suo'. Secondo quanto rivela il tabloid, scrivere e cantare la canzone per il prossimo bond rappresenta per la Winehouse -ora in cura presso la clinica Capio Nightingale nel nord di Londra- un'enorme opportunita' in grado di motivarla attraverso una lunga e difficile disintossicazione. Se ce la fara', per i produttori di 'Quantum of Solace' sara' la scelta numero uno. 'Dovra' essere una canzone dark ed emotiva, perfetta quindi per una come Amy. E' un'altra fantastica ragione per spingerla a farla finita con le droghe, e' un po' come con l'asino e la carota', ha detto una fonte interna alla produzione del film. La Winehouse dovrebbe conoscere entro domani il verdetto delle autorita' statunitensi circa il suo visto per gli Usa, dove domenica dovrebbe esibirsi alla cerimonia dei Grammy Awards, per i quali ha ricevuto ben sei nomination. Qualche giorno fa la cantante e' stata interrogata per due ore da Scotland Yard riguardo ad un video che la ritrae mentre fuma crack. I funzionari statunitensi avevano gia' espresso dubbi riguardo al visto, dopo che la Winehouse era stata arrestata e multata per possesso di cannabis in Norvegia. Il video girato meno di un mese fa e del quale il Sun aveva pubblicato alcune scioccanti immagini, non gioca quindi di certo a suo favore. L'unica cosa che la stella del soul ora puo' fare per convincere sia le autorita' statunitensi che i produttori di Bond e' prendere sul serio la sua disintossicazione. Per ora, sembra riuscirci. Ieri la cantante ha lasciato brevemente la clinica soltanto per andare a trovare suo marito Blake Fielder-Civil in prigione. Al termine della visita e' andata a mangiare con suo padre ed alcuni amici. Dopo pranzo la cantante e' corsa al bar ed ha detto: 'Sono appena uscita dalla clinica, muoio dalla voglia di bermi una tequila'. 08-02-2008 Usa negano visto a Amy Winehouse per problemi di droga Cantera' forse via satellite Amy Winehouse alla serata di premiazione dei Grammy, domenica sera a Los Angeles. E' il modo in cui la sua casa discografica, l'Universal Music, e gli organizzatori degli Oscar della musica stanno cercando di correre ai ripari dopo che si e' saputo che gli Usa hanno negato il visto alla cantante di maggior successo del momento, che ha seri problemi con la droga. Pizzicata piu' volte con le meni nel sacco (l'ultima volta a gennaio, quando e' stato diffuso un video in cui fuma crack e tira cocaina), la talentuosa quanto turbolenta cantante si e' vista negare dall'ambasciata statunitense a Londra il visto d'ingresso nel Paese. Ai funzionari statunitensi, che nei giorni scorsi erano andati a visitarla a casa, non e' bastato che l'autrice di 'Rehab' (che canta "Hanno provato a farmi andare in riabilitazione ma io ho detto 'no', 'no', 'no'...") sia entrata due settimane fa in un centro di disintossicazione. "Sorpresa", ma "concentrata" nel tentativo di liberarsi dalla droga: cosi' lo staff ha dipinto la reazione della 'diva maledetta del soul', che "va avanti on successo" nella disintossicazione. Con l'album 'Back to Black', la Winehouse ha conquistato tanto la critica che il pubblico (5 milioni di copie venduti in tutto il mondo, 1,3 milioni solo negli Stati Uniti). E ai Grammy e' in corsa con 6 nomination: miglior album dell'anno ('Back to Black'), migliore registrazione dell'anno ('Rehab'), canzone dell'anno ('Rehab'), cantante rivelazione dell'anno -considerate le quattro categorie piu' importanti- e inoltre 'miglior performance femminile pop' e 'miglior album pop'. Per l'edizione di quest'anno, meglio di lei ha fatto solo Kanye West, con 8 nomination per l'album 'Graduation'. 09-02-2008 Italia. Codacons: marchio di qualita' per i politici Provocazione di Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons e leader nazionale del Movimento Politico "Consumatori Italiani", che chiede ai partiti di sottoporre i candidati alle varie consultazioni elettorali al test antidroga e di cultura generale. "Chi dovra' rappresentare Comuni, Province, Regione e il Paese deve far conoscere il proprio livello culturale e eventuali abitudini, come l'assunzione di droghe. Per i cittadini e' fondamentale avere delle garanzie in merito alla "qualita'" dei soggetti che li rappresentano". 09-02-2008 Thailandia. Ripresa la controversa politica contro le droghe Il nuovo Governo intende riprendere la guerra alle droghe di alcuni anni fa, dove oltre 2.500 spacciatori furono uccisi. L'annuncio e' stato fatto dal ministro degli Interni Chalern Yubamrung. "La quantita' degli stupefacenti deve diminuire in 90 giorni o saranno distrutti", ha dichiarato il ministro, ex capo della polizia il cui figlio e' stato prosciolto, per insufficienza di prove, dall'accusa di avere ucciso un poliziotto in un bar. La lotta alle droghe e' una delle sue tre priorita'. Sara' presidiato il confine con il Myanmar, Paese da cui provengono la maggior parte delle droghe. La guerra alle droghe fu lanciata nel 2003 dall'ex primo ministro Thaksin Shinawatra. Thaksin e' stato accusato di "crimini contro l'umanita'', ed e' ora in esilio a Hong kong. 10-02-2008 Usa. Chiesti al Congresso fondi per 1,4 miliardi di dollari per il Messico L'amministrazione Bush e alcune agenzie federali hanno chiesto al Congresso l'approvazione di 1,4 miliardi di dollari in aiuti da destinare al Messico per combattere la violenza legata al traffico delle droghe. Thomas Shannon, vice segretario di Stato per gli affari della parte occidentale degli Stati Uniti ha dichiarato che un soccorso e' necessario prima che l'ultima occasione passi e le istituzioni democratiche del Messico siano messe in pericolo. "Questi sono soldi bene spesi", ha dichiarato alla Commissione affari esteri della House. L'audizione e' stata la prima del Congresso, il quale ha gia' stanziato i primi 500 milioni per il Messico e l'America centrale. Primi fondi del programma triennale definito "Merida Initiative". “Questo e’ il momento di fare un passo indietro e fare domande fondamentali sulla politica della guerra alle droghe. Ad esempio chiedere quali siano le strategie che funzionano e quali no. Sfortunatamente non abbiamo ancora le risposte”, ha dichiarato Maureen Meyer, del Washington Office per l’America Latica. Il Messico riceve annualmente circa 47 milioni di dollari in aiuti contro le droghe. 10-02-2008 Usa. Obama faceva uso di droghe? Il New York Times indaga Il senatore Barack Obama ha raccontato nella sua autobiografia 'Dreams From My Father' il suo periodo di 'cattive decisioni' negli anni giovanili del liceo con uso di alcol e droghe di vario tipo. Ma non ha mai dato molti dettagli sulle sostanze illecite consumate. Il New York Times e' andato ad indagare su questo aspetto della vita del futuro candidato alla Casa Bianca, parlando con i compagni e gli amici dell'epoca, ma solo per giungere ad una sorprendente conclusione: Obama ha probabilmente esagerato, per motivi ancora misteriosi, sull'uso di sostanze illecite. Nel suo libro autobiografico, pubblicato a 33 anni, quando non era ancora entrato in politica, il futuro senatore ammette di avere fumato 'qualche spinello nei dormitori dei compagni'. Afferma di avere fatto uso di marijuana, di alcol e qualche volta di cocaina in un periodo giovanile di 'cattive decisioni'. Ma i compagni di scuola di Obama, prima in Hawaii e quindi a Los Angeles, hanno ricordi un po' diversi descrivendo uno studente 'molto motivato e con i piedi ben piantati per terra, che non sembrava avere alcun problema di droga se non l'occasionale spinello'. 'Faceva una vita molto sana: jogging la mattina, basket al pomeriggio, leggeva molti libri ed aveva una intensa vita sociale - ha raccontato al New York Times Vinai Thummalapally uno dei suoi migliori amici a Los Angeles - Se qualcuno faceva circolare uno spinello poteva dare una boccata giusto per non essere fuori posto, ma questo era il massimo'. Un altro suo compagno di scuola, Keith Kakugawa, afferma di avere introdotto Obama al piacere di bere la birra. 'Ma nei due anni che abbiamo trascorso insieme non 'ho mai visto fumare marijuana, anche se era facilmente disponibile - ha raccontato al New York Times - Neanche a parlare poi di cocaina. Non credo proprio che la marijuana, l'alcol o la cocaina fossero parte della sua vita'. Nel suo libro Obama racconta un traumatico episodio accaduto in quel periodo della sua vita quando un certo Micky 'il mio potenziale iniziatore' alla droga estrae dal frigo di una salumeria 'un ago e delle siringhe' apparentemente per preparare una iniezione di eroina. Obama resto' sconvolto, scrive nel suo libro, della possibilita' che bolle d'aria potessero ucciderlo. Ma i compagni dell'epoca, intervistati dal New York Times, affermano oggi di non avere mai sentito Obama raccontare questo episodio, cosi' traumatico. Un portavoce della campagna di Obama ha detto al New York Times che 'non e' sorprendente che i suoi compagni di studi non possano ricordare eventi accaduti molti anni fa nello stesso modo e con la stessa precisione di chi li ha vissuti in prima persona'. La sorellastra di Obama, Maya Soetoro-Ng, ha detto che il futuro candidato alla presidenza 'non era un drogato o un trafficante: era un ragazzo che cercava risposte ed un posto nella vita e che ha fatto in quel periodo alcuni errori'. L'uso di droghe ammesso da Obama nel suo libro divenne in dicembre tema di polemica elettorale quando un consigliere di Hillary Clinton osservo' che questa ammissione avrebbe potuto rendere il senatore dell'Illinois vulnerabile agli attacchi dei repubblicani se fosse mai riuscito a conquistare la candidatura democratica. 11-02-2008 Italia. Sollicciano/Firenze. Garante: 38% di tossicodipendenti Italia. Sollicciano/Firenze. Garante: 38% di tossicodipendenti Il 66% della popolazione detenuta a Sollicciano e' costituita da stranieri, in maggioranza extracomunitari, i tossicodipendenti sono il 38%, dei quali il 23% in trattamento metadonico e il numero delle detenute donne e' in media intorno alle 70-80 unita'. Sono alcuni dei dati che fotografano la situazione del carcere fiorentino, contenuti nella relazione annuale che Franco Corleone, Garante per i diritti dei detenuti, presentata oggi in Consiglio comunale. Le presenze a Sollicciano si sono stabilizzate su circa 700 unita', cifra che si situa a meta' tra il livello dei 1.000, prima dell'indulto, e i 500 immediatamente dopo la sua approvazione. Dalla relazione emerge che, dall'emanazione del provvedimento di indulto al 3 dicembre 2007, sono stati 'dimessi' 582 detenuti, dei quali 400 con procedimento definitivo (157 italiani, 243 stranieri e 182 per revoca della custodia cautelare). Sono invece 137, quelli che hanno fatto rientro dal febbraio 2006 al dicembre 2007. 'Dopo un anno e mezzo dall'indulto - si legge nella relazione - constatiamo una recidiva del 22,12% degli indultati usciti dal carcere, rispetto a quella del 68,5% di chi sconta la pena fino all'ultimo giorno. La previsione dei 'corvi' che giuravano che in poco tempo tutti i detenuti usciti sarebbero rientrati, si e' rivelata fallace'. 11-02-2008 Venezuela. Chavez: paramilitari colombiani vendono cocaina nei quartieri poveri Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha denunciato la presenza di paramilitari colombiani infiltrati nei quartieri popolari di Caracas e nella zona della frontiera per destabilizzare il Venezuela, in attuazione di un presunto piano promosso dagli Usa con l'appoggio della Colombia. 'E' un piano -ha dichiarato Chavez nel programma Alo' Presidente'- per noi molto pericoloso, progettato in Colombia dagli americani per riempirci di paramilitari. Gia' stiamo sentendone la presenza a Barinas, Apure, Tachira, Zulia (sud-ovest e ovest del paese) e sono arrivati fino a Caracas'. Questi nuovi paramilitari 'non vanno in giro armati o in uniforme, lavorano nei quartieri poveri vendendo cocaina a un prezzo minore del mercato per avere l'appoggio delle bande che li' operano e rifornirle di armi da guerra'. Chavez ha poi indicato che la base operativa dei paramilitari e' la Colombia e che 'ci sono forze dell'esercito (colombiano) che, non solo conoscono il piano, ma che lo sostengono'. 'Poi ci accusano di appoggiare la guerriglia. E' una bugia. Noi vogliamo la pace, mentre Bogota' appoggia il paramilitarismo, le cosiddette Aquile Nere che danneggiando il Venezuela'. Chavez ha concluso rivelando che denuncera' presso gli organismi internazionali il fenomeno delle infiltrazioni di paramilitari in Venezuela, definendolo 'un affare di guerra'. Il fenomeno del paramilitarismo di matrice colombiana non e' nuovo, infatti nel 2004 erano stati arrestati a Caracas 90 paramilitari colombiani, parte di un gruppo di 130 sospetti. Il 10 maggio fu scoperta una fattoria dove i paramilitari armati si addestravano e, secondo il governo, avevano piani sovversivi fra cui un attentato contro lo stesso Chavez. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice IBAN: IT19S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------