AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori (il numero integrale si trova nel file di testo allegato) Avvertenze numero 2006-21 del 1 Novembre 2006 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Giornata del risparmio. Di chi? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=203 - Le petizioni dell'Aduc - Notizie Telex http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=2&ed=203 - News dall'Europa e dall'Italia http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=1&ed=203 - Le iniziative nella seconda quindicina di ottobre http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=203 - La scheda. R.C.AUTO: TUTTE LE NOVITA' http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=159720 - La pulce nell'orecchio. "PERCHE' UNA E' LA SORTE…" OVVERO: COMPIANTO PER LA MORTE DI UN MICIO http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? PASSAGGIO AD ORIENTE 5 Gli Ognissanti ed i Loikraton http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Welby: "Posso staccare il respiratore artificiale senza esser condannato ad una morte lenta e dolorosa?" http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, e un sito per i diritti degli immigrati in Italia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione ------------------------------------------- EDITORIALE Giornata del risparmio. Di chi? L'Italia si conferma un Paese “strano”, anche nella Giornata del risparmio la cui "festa" e' stata organizzata dall'Acri, l'Associazione delle Casse di risparmio. Un avvenimento organizzato dalle banche, ma per festeggiare chi? La festa e' dei banchieri o dei risparmiatori? Vediamo. I banchieri sono felici, che' realizzano utili record. La stessa Commissione europea rileva che i ricavi medi per cliente sono superiori rispetto alla Ue del 53% per i privati e dell'81% per le piccole imprese. Vige tutt'ora un sistema bancario, chiuso, corporativo, non concorrenziale, con tariffe alte, responsabile di quella furbizia che e' stato l'anatocismo e degli scandali BiPop-Carire, Cirio, Parmalat e Argentina, con i prodotti MayWay-4you e riverse convertible. Miliardi di euro andati in fumo e 800mila risparmiatori coinvolti! Nell'Unione europea la concorrenza fa riferimento all'Antitrust europeo oppure (Belgio, Francia, Portogallo) all'Autorita' per la concorrenza. Da noi invece permane una coabitazione tra la Banca d'Italia, con evidente conflitto di interessi, e l'Antitrust. Proprio in occasione della "festa" si e' assistito a un'altra stranezza, tutta italiana. A pochi mesi dall'approvazione del decreto sulle liberalizzazioni, che in materia di banche prevede esplicitamente “Il cliente ha sempre facolta' di chiudere il conto senza penali e spese di chiusura, in tutte le ipotesi di recesso del contratto”, il Governatore della Banca d'Italia ha detto che abolire i costi di estinzione dei conti correnti e di tutti quelli direttamente o indirettamente connessi con l'estinzione dei rapporti bancari e' una necessita'. Questo ribadire cio' che dovrebbe essere chiaro vuol dire che: affinche' le banche rispettino una specifica previsione di legge non basta che la stessa sia approvata dai due rami del Parlamento, promulgata dal Presidente della Repubblica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Non basta la bocciatura dell'Antitrust della circolare interpretativa dell'Abi, l'associazione delle banche. In questi mesi, diverse segnalazioni di utenti ci hanno confermato che le banche continuano bellamente a "fottersene" dell'articolo 10 della legge 248/2006 (quella sulle liberalizzazioni). Bastera' il richiamo del Governatore? Temiamo di no. Le banche continueranno la loro strategia di viscido temporeggiamento, spingendo sempre piu' clienti a ricorrere alle lungaggini della nostra giustizia per far rispettare il loro diritti. Di fronte a questo scenario, perche' il Governo non taglia direttamente la testa al toro, emanando una propria circolare in cui rispiega alle banche le modalita' operative di applicazione della legge? Nella stessa occasione potrebbe anche chiarire altri punti della normativa, affinche' uno dei pochi provvedimenti stimolanti la concorrenza del Governo non venga vanificato. Infatti, come ha confermato Draghi, i costi dei servizi bancari per la clientela sono in Italia tuttora troppo alti. E' un ulteriore indizio che ci fa constatare come da noi si celebra il risparmiatore, cosi' come a Natale si festeggia il cappone! (Primo Mastrantoni, Domenico Murrone) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono cinque, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci ------------------------------------------- NOTIZIE TELEX EUROPA / La ricchezza si calcola contando le etichette commerciali La ricchezza di un Paese si misura con il Pil... oppure contando le etichette commerciali (di proprieta' dell'azienda distributrice) al supermercato. Lo ha fatto l'economista austriaco A.Schuh e ha concluso che l'economia del centro e dell'est Europa migliora: in quei supermercati i marchi commerciali sono sempre piu' numerosi, ed e' un sicuro indizio di benessere, giacche' si affermano solo a partire da un certo potere d'acquisto. USA / Acqua dall'aria Un sogno impossibile si realizza dopo anni di esperimenti falliti. Presto i soldati americani schierati in Iraq disporranno di una straordinaria macchina (non piu' grande di un auto) in grado di produrre 1800 litri di acqua al giorno dall'aria. I particolari tecnologici sono ancora segreti per volonta' del Pentagono, si tratta di un sistema a impatto ambientale zero che che trasforma l'umidita' presente nell'atmosfera. G.BRETAGNA / Riprogettare le citta' contro l'obesita' Secondo un rapporto della Commission for Architecture and the Built Environment (Cabe), le aree urbane dovrebbero essere riprogettate per incoraggiare le persone ad una maggiore attivita' fisica. Secondo gli esperti il modo con cui sono ideate le citta' e' una delle cause del fenomeno dell'obesita'. Le persone dovrebbero muoversi maggiormente, camminare invece di prendere i mezzi pubblici, usare le scale invece degli ascensori. USA / Un ottavo della popolazione Usa e' internetdipendente L'Universita' Stanford della California ha realizzato uno studio su 2.513 internauti adulti, da cui si evince che un ottavo della popolazione Usa e' "internetdipendente". Il piu' rappresentato? Un maschio trentenne di buona cultura. E le maggiori attrazioni? "Chat", "blog", aste, pornografia. La dipendenza si manifesta con le tante ore passate a navigare di nascosto da amici, colleghi e familiari. Servirebbero ricerche cliniche. USA / Arrivano la carne ed il latte clonati Arrivano la carne ed il latte clonati sulle tavole degli americani. Dieci anni dopo la creazione della pecora Dolly le autorita' sanitarie americane hanno deciso di consentire la vendita di carne e latticini provenienti da bestiame clonato. I dati giunti da nuove ricerche hanno convinto la Food and Drug Administration (FDA) che la carne e i prodotti derivati, bovini e suini, non presentano alcuna differenza con gli altri. USA / Mangiare pesce non e' detto che sia salutare Secondo due nuovi studi realizzati da The Institute of Medicine e dalla Harvard University, mangiare il pesce non e' poi cosi' salutare come si crede. Mentre e' accertato che una dieta alimentare a base di pesce puo' ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, al contrario ci sono alcune specie di pesci che contengono alte percentuali di mercurio e altre dannose sostanze che possono mettere in pericolo la vita delle persone. MONDO / 25 milioni di emigrati a causa dei cambiamenti climatici Il riscaldamento globale della terra sta limitando le risorse idriche in molte aree del pianeta. Le conseguenze sono devastanti, milioni di persone dei Paesi in via di sviluppo sono costrette a fuggire a causa della scarsita' dell'acqua. Secondo un rapporto realizzato da Tearfund sono circa 25 milioni i profughi che per il cambiamento climatico hanno dovuto emigrare in altre nazioni. FRANCIA / Le auto nel salone internazionale non rispettano le norme anti-inquinamento Quasi due auto su cinque, di quelle presenti alla mostra mondiale dell'automobile che si e' appena svolta a Parigi, non rispettano la nuova normativa che obbliga i costruttori ad indicare il consumo di carburante e le emissioni di Co2. Risulta dall'indagine effettuata su 541 vetture per l'Agenzia dell'ambiente (Ademe). In Francia l'etichetta energia/Co2 e' obbligatoria da 10 mesi, in ottemperanza alla direttiva Ue del 13/12/1999. MONDO / Ultime cifre Ocse sull'Internet veloce Ultime cifre Ocse sull'Internet veloce. Il 26,2% della popolazione elvetica accede a un sistema di banda larga, cosi' la Svizzera si situa ai primi posti al mondo, a ridosso di Danimarca, Olanda, Islanda e Corea. La media dei Paesi Ocse e' del 15,5%; in Danimarca 30%; in Francia e Austria 17,7%; in Germania 15,1%; in Italia 13,2%. Ovunque prevale il sistema Dsl, in un rapporto di due per ogni modem via cavo. MONDO / Il buco dell'ozono sopra l'Antartico non era mai stato cosi' grande Nasa, Esa e Noaa: tutt'e tre convengono che il buco dell'ozono sopra l'Antartico non era mai stato cosi' grande -27,45 milioni di chilometri quadrati (piu' dell'America del Nord). Sono altrettanto concordi nella valutazione che l'ampiezza del buco derivi da una stranezza naturale, ossia un inverno piu' freddo del solito nelle alte sfere antartiche (+5 gradi), e che il buco si dovrebbe chiudere definitivamente entro sessant'anni. ITALIA / Bolzano regina ecologica Poche auto, efficiente monitoraggio dell'aria, abusivismo edilizio quasi inesistente, politiche che favoriscono il risparmio energetico. Sono alcune delle voci grazie alle quali Bolzano si guadagna il titolo della piu' ecosostenibile tra i 103 capoluoghi di provincia. A incoronare la citta' e' il Rapporto Ecosistema urbano 2007 realizzato da Legambiente e Il Sole-24 ore. Ai primi posti in classifica solo citta' del Centro-Nord. ITALIA / Piacciono i negozi aperti la domenica Tenere i negozi aperti la domenica ridarebbe slancio ai consumi, rivitalizzerebbe le citta' e incrementerebbe l'occupazione. Per questo e' giusto accelerare il processo di liberalizzazione del settore distributivo. Lo sostiene Federdistribuzione (che raggruppa le grandi aziende) basandosi su un'indagine realizzata dall'Universita' Bocconi: l'80% degli italiani e' d'accordo e 6 su 10 hanno effettuato acquisti domenicali nell'ultimo anno. USA / Nel Nebraska la caccia ai fumatori e' serrata La citta' del Nebraska, Omaha, ha adottato un'ordinanza antifumo che richiede espressamente ai cittadini di chiamare il numero 911 (il nostro 113) se vedono qualcuno con la sigaretta in mano dove e' vietata. Gli abitanti devono chiedere l'intervento della polizia anche se scoprono solo un posacenere lasciato in un locale pubblico. Si tratta del provvedimento antifumo piu' severo di tutti gli Usa. USA / Gli uomini attaccati al telefonino producono meno sperma Da uno studio realizzato dai ricercatori del Cleveland Clinic, Ohio, e' emerso che gli uomini che utilizzano continuamente il cellulare hanno una minore produzione di sperma e questo puo' causare infertilita'. Chi usa il telefonino per piu' di 4 ore al giorno produce il 40% in meno di sperma rispetto a chi non lo ha mai utilizzato. Tra le cause principali le radiazioni rilasciate dall'apparecchio. ITALIA / Cattolici: la sovversiva Litizzetto via da Raitre Un'associazione di matrice cattolica, l'Aiart, si e' scagliata contro la satira "anticlericale" di Luciana Litizzetto, ospite "sovversiva" della trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa", in onda su Raitre. Un gruppo di spettatori laici pero' difende Fazio. L'Aiart ha scritto a Ministri e autorita' varie. Sotto accusa anche l'imitazione del Papa fatta in Crozza Italia, trasmissione de La7. IRAQ / La satira macabra fa ridere Bagdad "Sbrigati, e' morto" e' uno show che va in onda sulla rete satellitare irachena "Al Sharqiya". Si fa satira, macabra, che piace ai telespettatori, che riescono a sorridere dei loro guai davanti al televisore, allontanandosi per un po' dalla carneficina quotidiana. Lo show e' ambientato nel 2017 e il personaggio principale e' l'ultimo iracheno rimasto vivo: "Quell'uomo erediterebbe tutto, donne, denaro e terre” e' una delle battute. G.BRETAGNA / Gli sbiancanti per denti sono pericolosi Sono pericolosi gli sbiancanti per denti fai-da-te. Contengono dosi altissime di perossido di idrogeno che possono causare danni permanenti (dalle bruciature, fino alla caduta dei denti). E' l'allarme lanciato dall'Accademia britannica di cosmesi dentaria. Il mercato degli sbiancanti e' in forte espansione anche in tutta Europa con la promessa di risultati miracolosi. Nel migliore dei casi non servono a nulla, avvertono gli esperti. GIAPPONE / Telefonini: 200 mila cambiano il gestore in un giorno Sono stimati in 200 mila gli utenti che hanno cambiato operatore mantenendo il loro vecchio numero nel primo giorno in cui e' stata introdotta la portabilita' del numero. Gli operatori (i principali sono tre: Ntt NoCoMo, Kddi e Softbank), si sono lanciati, con sconti e pubblicita', nella lotta commerciale per contendersi i 93 milioni di clienti nipponici. U.E. / Inquinamento: la Fiat e' la piu' vicina agli obiettivi comunitari Il primo rapporto sugli sforzi fatti dai costruttori d'auto contro il surriscaldamento e' impietoso per la maggioranza delle 20 principali marche. Secondo l'indagine dell'Istituto tedesco Rl Polk Marketing System, i tre quarti delle marche piu' vendute in Europa sono molto lontane dall'obiettivo fissato per il 2008 di ridurre a 140 grammi i Co2 -il 25% in meno rispetto al 1995. L'allievo migliore di Bruxelles? La Fiat. CINA / E ora i cinesi corrono in Borsa La piu' grande banca cinese (Icbc), collochera' il 20% del capitale in borsa. L'operazione (ipo) e' il piu' grande collocamento della storia. Migliaia e migliaia di piccoli risparmiatori hanno effettuato prenotazioni superiori di 50 volte rispetto al capitale loro offerto. Un'ulteriore 'rivoluzione cinese' e un successo: tutti insieme grandi e piccoli investitori hanno messo sul piatto 500 miliardi di dollari, un terzo del pil italiano. ITALIA / Informazioni sempre a caro prezzo dai nuovi 12 Una potenzialita' di 200 milioni di chiamate l'anno, per un valore di 300 milioni d'euro. A distanza di 13 mesi l'avventura dei 16 servizi di informazione abbonati, i 12xy e gli 892xyz, che hanno sostituito il vecchio 12, si e' rilevata piu' difficile del previsto, probabilmente anche a causa delle polemiche legate ai costi dei nuovi servizi e alla scarsa chiarezza dell'offerta. I prezzi per 3 minuti partono da 2,8 euro fino a 5 euro. ITALIA / Il numero unico per chiamare il taxi e' a pagamento Si potra' telefonare all'892192 per chiedere un taxi da tutte le citta'. In numero, gia' attivo, e' in grado di smistare le chiamate su oltre 60 compagnie di radiotaxi (il 70% dei taxi italiani). L'iniziativa e' frutto di un accordo tra l'Unione Radiotaxi e Telecom Italia. Il costo del servizio da rete fissa è di 0,62 euro al minuto (senza scatto alla risposta), mentre da rete mobile il costo massimo è di 0,96 euro al minuto. ----------------------------------------------------------------- NEWS Notizie istituzionali dall'Italia e dall'Ue FRANCIA / Ancora troppo dolore quando si nasce e quando si muore Da dieci anni si registrano progressi concreti nella gestione del dolore, ma restano carenze nei due momenti estremi della vita -alla nascita e alla morte-, come indica uno studio del Centro di lotta al dolore (Cnrd). Esiste un'analogia tra neonati e moribondi: quando soffrono si ripiegano su se stessi, non reagiscono piu', e cosi' capita che la loro sofferenza passi inosservata. Serve una formazione specifica del personale curante. U.E. / L'Italia e' il Paese dove i procedimenti giudiziari durano piu' a lungo Un rapporto del Consiglio d'Europa che confronta i sistemi giudiziari di 45 Paesi europei, conferma che l'Italia e' quello dove i procedimenti hanno la durata maggiore. I provvedimenti penali avviati nel 2004 sono stai oltre 5 milioni in Francia, 4,9 milioni in Germania, 3,1 in Italia. ITALIA / Prezzi in discesa dopo dieci anni L'Istat ha rivisto al ribasso le stime preliminari sull'inflazione a settembre. Il tasso tendenziale e' stato ridimensionato al 2,1% dal 2,2% stimato in precedenza. A livello mensile tra agosto e settembre c'e' stato un calo dello 0,1% dei prezzi al consumo. Si tratta della prima flessione congiunturale da piu' di un decennio (luglio 1996, -0,1% mensile). A frenare in particolare i prezzi dei carburanti. ITALIA / La cannabis alleviera' la sofferenza del malati Potrebbe essere approvato gia' questa settimana dal Consiglio dei ministri il disegno di legge sull'uso terapeutico della cannabis. Si tratta di una terapia antidolore gia' disponibile in altri Paesi per aiutare i malati di tumore, Aids, o sclerosi multipla, ha chiarito il ministro della Salute Livia Turco per stoppare sul nascere prevedibili polemiche. SPAGNA / Il giudice riconosce due madri lesbiche Per la prima volta una coppia di lesbiche sposate con un bambino generato tramite inseminazione artificiale ha ottenuto che lo stato riconoscesse a entrambe il diritto d'essere madri. Il Giudice ha dato ragione ad Antonia e Maria Angeles, che hanno fatto ricorso per discriminazione. Secondo la legge la donna coniuge della madre puo' ottenere il riconoscimento della maternita' solo dopo il processo d'adozione del bambino. SPAGNA / Libro di religione islamica nelle scuole Presentato a Madrid il testo scolastico di religione islamica. Si chiama Descubrir el Islam ed e' destinato ai bambini di fede islamica nelle scuole elementari. Il libro illustrato si divide in 10 capitoli ripartiti in 3 blocchi: Nel nome di Allah, Allah e' unico, Allah e' grande. Curato per quel che riguarda i contenuti dal Ministero dell'istruzione, e' stato diffuso in 15mila copie a Madrid, in Aragona, Andalusia, Ceuta e Melilla. ITALIA / No alle ganasce fiscali se impediscono il lavoro Il provvedimento di fermo amministrativo di un'autovettura deve essere sospeso se il debitore non puo' svolgere normalmente la propria attivita' lavorativa. Lo ha stabilito il Tribunale di Vibo Valentia, con un'ordinanza del 26 giugno 2006. Il provvedimento arrecava notevoli danni all'interessato poiche' gli impediva di raggiungere l'esercizio commerciale per svolgere la propria attivita' lavorativa. U.E. / Tra due anni i mercati postali di tutta Europa saranno aperti alla concorrenza Tra due anni i mercati postali di tutta Europa saranno aperti alla concorrenza delle societa' private. Lo prevede la proposta della Commissione Ue che punta alla completa apertura del mercato postale in modo da aumentare l'offerta nel settore e ad abbattere i costi di un servizio che, prevede Bruxelles, sara' piu' a misura di cittadino. Entrata in vigore prevista il primo gennaio del 2009. ITALIA / A Firenze arrivano le finte multe per scoraggiare Sembrera' una multa come tutte le altre ma in realta' sara' soltanto un promemoria per ricordare ai ciclisti e gli scooteristi indisciplinati le regole della sosta. Si tratta del finto verbale che tra qualche giorno iniziera' ad apparire sul manubrio delle bici e sul parabrezza dei motorini parcheggiati intralciando il passaggio dei pedoni. Saranno gli anziani le sentinelle ad utilizzare questo strumento a Firenze. GERMANIA / 5,52 euro al mese di canone per i pc collegati ad Internet Il canone radiofonico anche sui computer? E' una realta'. Quando due anni fa si comincio' a parlarne sembrava una follia, invece, dal primo gennaio 2007, per i pc collegati ad Internet e' obbligatorio pagare 5,52 euro al mese. Lo hanno deciso i presidenti dei Laender, tranne lo Schleswig-Holstein. Il nuovo balzello spetta, per ora e innanzitutto, ai pc delle imprese, anche se normalmente non sono usati per ascoltare la radio. ITALIA / Via libera ai farmaci con il principio attivo della cannabis Non solo il via libera ai farmaci a base di cannabis contro il dolore cronico ma anche altre norme per portare l'Italia all'avanguardia nelle terapie del dolore. E abbassare cosi' la richiesta di ricorso all'eutanasia. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'approvazione del disegno di legge voluto dal ministro della Salute Livia Turco. Il provvedimento abolisce anche l'obbligo del ricettario speciale per gli oppiodi. ITALIA / Parto con anelgesia epidurale: disegno di legge del Governo Promuovere il parto naturale e senza dolore inserendo l'analgesia epidurale nei livelli essenziali di assistenza (Lea) a carico del servizio sanitario nazionale in tutt'Italia. E ridurre in questo modo il ricorso ai tagli cesarei. Sono questi i punti chiave del disegno di legge per la tutela dei diritti delle partorienti, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato, approvato dal Consiglio dei Ministri U.E. / Per una politica comune di lotta al cancro Le possibilita' di guarire e di sopravvivere al cancro non sono affatto uguali nei Paesi Ue. Per ridurre le disparita' e offrire un buon accesso alle cure a tutti i malati, il 19 ottobre la Federazione delle societa' europee per la lotta al cancro ha lanciato un appello a Commissione e Stati membri. "Cancer United" intende raccogliere un milione di firme a sostegno di una politica comune contro la seconda causa di morte prematura. ITALIA / Sanzioni irrisorie per le pubblicita' ingannevoli 201 istruttorie, di cui 175 chiuse con esito di violazione, con sanzioni di poco superiore ai 4 milioni di euro. Questi i risultati dell'operato dell'Autorita' Antitrust in materia di pubblicita' ingannevole nell'ultimo anno. Le telecomunicazioni sono il settore con piu' violazioni (45 con 1,5 milioni di euro di multe). I dati rivelano come l'entita' delle multe sia irrisoria rispetto al giro d'affari generato dai messaggi ingannevoli. SPAGNA / Fecondazione assistita: autorizzata la diagnosi pre-impianto "Comision de Reproduccion Humana Asistida" (nominata da Sanidad) ha approvato l'uso, in otto casi, della tecnica detta diagnosi preimpianto. Questo metodo, finora mai impiegato in Spagna, consiste nel selezionare degli embrioni prima di impiantarli nell'utero, in modo che il nascituro possa essere donatore di tessuti per un fratello affetto da malattia genetica (ad esempio la leucemia). Altre 16 richieste sono state invece respinte. ITALIA / Fecondazione assistita: confermato il divieto di analisi pre-impianto La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso sulla costituzionalita' dell'articolo 13 della legge 40, che impedisce alle coppie di effettuare la diagnosi pre-impianto sull'embrione, per evitare la trasmissione al figlio di malattie ereditarie. La decisione accoglie la tesi del Governo, contraria la Rosa nel Pugno. La questione era stata sollevata da una coppia sarda portatrice sana di anemia mediterranea. ITALIA / Processo Parmalat: 35 mila parti civili contro Tanzi Nell'udienza preliminare del processo Parmalat sono state ammessi come parti civili 35 mila creditori. Non ammesse, pero', le associazioni di consumatori (non portatrici, secondo il giudice, di un obiettivo specifico di tutela del patrimonio). Imputate insieme a Tanzi circa 60 persone. L'obiettivo delle parti e' di portare al banco degli imputati anche le banche, accusate di essere corresponsabili del crac. ITALIA / Tutte le questure possono rilasciare il passaporto elettronico Dal 26 ottobre tutte le questure d'Italia possono rilasciare il passaporto elettronico. Permette di andare negli Stati Uniti senza visto e contiene un microchip con tutti i dati del titolare, foto comprese. Costa 45 euro piu' la vecchia marca di altri 40. Il nuovo passaporto consente di continuare a beneficiare del Visa Waiver program, che permette di andare negli Usa senza visto per soggiorno fino a 90 giorni per turismo o affari. DANIMARCA / Le vignette su Maometto non erano denigratorie Assolti i responsabili della pagina culturale del giornale danese "Jyllands Posten", querelati da sette associazioni musulmane per "diffamazione dell'Islam". Il caso e' quello noto delle 12 vignette satiriche, considerate blasfeme da molti musulmani e origine, tempo fa, di veementi proteste un po' ovunque nel mondo. Il tribunale non vi ha ravvisato un intento denigratorio dell'Islam, e ha fatto prevalere la liberta' di stampa. ROMANIA / L'aliquota fiscale unica ha dato ottimi risultati "Abbiamo soldi, e vogliamo spenderli". Le parole del ministro delle Finanze, S.Vladescu, esprimono la grande soddisfazione per il successo della "flat tax". L'aliquota unica d'imposta sui redditi al 16%, introdotta nel 2005, ha avuto conseguenze positive non solo per le entrate statali, ma anche in termini di maggiore occupazione e di contenimento dell'economia sommersa e della corruzione. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE dal 15 al 31 ottobre 2006 FINANZIARIA. PER OGNI INVIO DI DICHIARAZIONE FISCALE, BONUS 15 EURO PER COMMERCIALISTI ... MA NON SI VERGOGNANO? Nel leggere la proposta di Finanziaria del Governo non si finisce piu' di stupirsi, proprio perche', impostata essenzialmente sul prelievo fiscale e non sulla riduzione di spesa, ogni disposizione che abitualmente potrebbe essere considerata un eccesso o un'arlecchinata, nella fattispecie diviene un normale provvedimento dello Stato. Oggi ci siamo resi conto del regalo che tutti noi contribuenti faremo ai commercialisti che, per ogni denuncia dei redditi dei loro clienti che depositeranno, riceveranno un bonus di 15 euro. Proprio come gia' avviene per i Caf (Centri di assistenza fiscale). La differenza tra un Caf ed un commercialista e' nota ai piu': il primo fa solo assistenza a chi deve depositare la denuncia dei redditi, mentre il secondo e' un professionista (con tanto di Ordine) che consiglia, segue, indirizza... insomma una figura professionale di cui pochi produttori di reddito in proprio possono fare a meno (pena la certezza di errore e relative sanzioni stellari del Fisco). Con i commercialisti, di questo bonus ne beneficeranno anche gli esperti contabili e i consulenti del lavoro, sempre figure professionali che vanno al di la' della semplice assistenza che presta il Caf. Immaginiamo (con malizia ma neanche tanto spinta) che si tratti di un regalo che il Governo fa a questi professionisti per far loro meglio digerire le riforme degli ordini professionali che sono nell'aria: non volendosi trovare con quella buriana che, per esempio, sta accadendo con una parte degli avvocati, ecco che vengono messe avanti le mani, dopo averle infilate nei portafogli degli italiani. La sostanza che ci fa chiedere perche' non si vergognano (Stato da un parte e commercialisti dall'altra) e' che questi professionisti pur ben pagati dai loro clienti (e non hanno certo le toppe sui pantaloni), devono essere pagati ancor di piu' sempre dai medesimi contribuenti. E se c'e' qualche contribuente temerario che fa da se' la denuncia dei redditi, cosa gli dovrebbe dare lo Stato... medaglie d'oro, visto il rischio che si accolla? Non ci sembra, anzi, e' altamente probabile che ricevera' calci nei denti. Chissa' da quale altra entrata verranno presi i soldi per finanziare questi bonus.... Infine, per meglio comprendere la gravita' di questo provvedimento, e' come se un avvocato, per ogni causa che portasse a compimento, fosse economicamente omaggiato dallo Stato per aver dato il proprio contributo al funzionamento della giustizia. Ci auguriamo che in Parlamento si trovi la forza perche' provvedimenti del genere non siano approvati. ENEL E PUBBLICITA'. L'ADUC SCRIVE AL PRESIDENTE E ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO In risposta ad una interrogazione presentata dalla deputata Donatella Poretti (gruppo Rosa nel Pugno), sulle inutili campagne pubblicitarie dell'Enel, il sottosegretario al ministero dell'Economia, Massimo Tononi, ha dichiarato che "La pubblicita' viene considerata una leva commerciale che contribuisce al raggiungimento della propria "mission". Infatti le sempre piu' numerose indagini di opinione evidenziano che la réclame non e' percepita dai consumatori come elemento invasivo, subito passivamente, ma come fonte di informazione e scambio tra azienda e cliente. Pertanto, essa rappresenta un investimento, che favorisce l'accesso a nuovi clienti e crea le condizioni per ottenere il consenso del pubblico sulle scelte strategiche e l'operativita' quotidiana dell'azienda." Il sottosegretario Tononi evidentemente non riesce a distinguere tra una azienda privata che opera sul mercato e una che ha sostanzialmente il monopolio del settore elettrico, come l'Enel. Sarebbe, inoltre, interessante sapere quali sono le numerose indagini di opinione e da chi sono state commissionate e quale "scambio" puo' avvenire tra azienda e cliente quando la pubblicita' e' tale e non e' canale informativo. Infine, ci interesserebbe sapere quale accesso ai nuovi clienti si e' verificato e quale consenso sia stato acquisito rispetto alle scelte strategiche e all'operativita' quotidiana dell'Enel. Abbiamo il sospetto che l'Enel se la canti e se la suoni. Purtroppo a nostre spese. Comunque abbiamo scritto al presidente, Piero Gnudi, e all'amministratore delegato, Fulvio Conti, dell'Enel per sapere se e' possibile acquisire "le sempre piu' numerose indagini" menzionate dal sottosegretario Tononi. Primo Mastrantoni segretario dell'Aduc IL MINISTRO TURCO E' CONTRARIA ALL'EUTANASIA, MA L'ITALIA CONTINUA AD ESSERE ULTIMA IN EUROPA PER USO DI FARMACI ANTIDOLORIFICI. DAVVERO NON VI E' ALTRA SCELTA SE NON QUELLA DI SOFFRIRE FINO ALL'ULTIMO? Il ministro della Salute Livia Turco si e' dichiarata contraria all'eutanasia. Ci pare evidente pero' che il ministro sia contraria all'eutanasia solo a parole, e non nei fatti. Sa bene, come sappiamo tutti, che l'eutanasia e' una pratica che nel nostro Paese gia' esiste, come esiste in ogni parte del mondo in cui ci sono esseri umani che soffrono terribilmente in attesa di una morte certa. Sa anche che legalizzarla porterebbe alla luce un fenomeno ora clandestino ed incontrollato, e potrebbe prevenire quei casi in cui l'eutanasia e' praticata senza molteplici pareri di medici e psicologi, e senza il consenso informato dei famigliari. Ma ancora piu' falso ci pare il "no" all'eutanasia del ministro della Salute quando questo giunge in un Paese che continua a figurare fra gli ultimi in Europa nelle cure palliative o del dolore, come ha ribadito oggi Domenico Gioffre', direttore del centro regionale toscano 'contro il dolore inutile' del Tribunale per i diritti del malato. Fino a quando la scelta per coloro che soffrono sara' fra il dolore insopportabile e la morte, l'eutanasia (clandestina) rimarra' per molti l'unica via di uscita, anche e soprattutto in un regime di illegalita' come quello italiano. La cura del dolore -fermo restando il diritto di ogni individuo di scegliere in liberta' sulla propria vita- offrirebbe a molti un'alternativa all'eutanasia. Eppure spendiamo solamente lo 0,30% per l'acquisto di farmaci oppioidi, a fronte di 30mila persone che soffrono ogni giorno di dolori dovuti al cancro. Davvero non vi deve essere in Italia alcuna alternativa a soffrire fino all'ultimo momento? PRIVATIZZARE RAIUNO? RICOMINCIA IL TORMENTONE IN CUI SOLO UNA COSA E' CHIARA: CI STANNO PRENDENDO IN GIRO!! L'on.Pierferdinando Casini ha proposto di privatizzare RaiUno come sua risposta alla legge del ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, per il riassetto televisivo. E su questa proposta si e' sviluppato il can-can dei favorevoli e contrari. Noi facciamo parte del can-can favorevole, ma siccome abbiamo un minimo di memoria e capacita' speculativa non asservita al potere o al presunto contro-potere, ci limitiamo a fare alcune osservazioni. Cosa ha fatto in merito l'on.Pierferdinando Casini quando era parte autorevolissima (numero 3 dello Stato in quanto presidente della Camera dei Deputati) figura della maggioranza? Ci risulta il nulla. Puo' sempre aver cambiato idea, per carita', ma in politica questi cambiamenti non avvengono con i ritmi e gli afflati delle passioni amorose o razionali, perche' lo spirito machiavelliano del "fine che giustifica i mezzi" e' il pane quotidiano di un diffuso modo di fare politica e di servire lo Stato. Per cui crediamo che sia solo un "pour-parler" pur di dire qualcosa contro l'attuale maggioranza. Ci sovviene un collega di schieramento dell'on.Casini, l'ex-ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, che, quando non era ancora tale nel passato Governo, ma era all'opposizione, perorava l'abolizione del canone/tassa della Rai; divenuto ministro.. qualcuno ha visto una qualche politica o scelta in merito? Nulla! Questo vuol dire che non ci aspettiamo altrettanto nulla da questo parlarsi addosso dell'on.Casini e degli altri che gli fanno coro. Gli italiani, diversi anni fa, lo avevano gia' detto con un referendum: la Rai sarebbe meglio che fosse privatizzata. Ma come avviene sempre per i referendum nel nostro Paese, le volonta' che prevalgono non sono mai prese in considerazione, anzi, avviene sempre il contrario. Il can-can che ora e' partito lo conferma, ci stanno solo prendendo in giro, mentre la spartizione del bottino Rai continua. Noi intanto continuiamo con la nostra petizione abolizionista del canone/Tassa: www.aduc.it/dyn/rai Test antidroga e parlamentari Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=158128 ALITALIA: TRA BATTUTE E RIPENSAMENTI. GLI AZIONISTI AVREBBERO DOVUTO FAR CAUSA A PRODI "Alitalia piu' vola e piu' perde". Cosi' disse il 4 Ottobre scorso il presidente e amministratore delegato della nostra "compagnia di bandiera", Giancarlo Cimoli. Verrebbe da dire: allora lasciate gli aerei a terra! Ma non e' cosi'. A noi risulta che il ricavo netto unitario e' positivo e quindi questa dell'aereo che piu' vola e piu' perde e' una panzana. Consigliamo a Cimoli di evitare di darsi la zappa sui piedi visto che e' a capo dell'Alitalia e che ha uno stipendio annuale di 2,8 milioni di euro. La zappa sui piedi (sembra che sia un piacere diffuso) se l'e' data, e l'ha data, anche il presidente del Consiglio, Romano Prodi, quando il 12 ottobre scorso dichiaro' che l'Alitalia era a rischio "fallimento da un momento all'altro". Il titolo perse il 9,15%. Gli azionisti avrebbero dovuto far causa a Prodi e chiedere il risarcimento dei danni. Ieri il presidente Prodi ha dichiarato "Io credo che Alitalia potra' avere un ruolo in futuro". Insomma si passa dall'Inferno al Paradiso. Riusciranno i nostri eroi? Siamo pessimisti. FINANZIARIA E PILLOLA DEL GIORNO DOPO. SARA' SEMPRE PIU' DIFFICILE LA PRESCRIZIONE E AUMENTERANNO GLI ABORTI intervento dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno La Commissione Affari Sociali, elaborando il parere che deve fornire alla legge Finanziaria, ha bocciato un emendamento, da me presentato, che chiedeva l'esenzione del ticket per la prescrizione della pillola del giorno dopo nei pronto soccorso: 23 euro che potrebbero scoraggiare non poche giovanissime e immigrate da farsi fare questa prescrizione, giovanissime e immigrate i cui aborti sono in aumento rispetto al trend generale di decrescita (qui il testo completo dell'emendamento: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=157868). La motivazione e' che non ci sarebbe la copertura finanziaria per permettersi questa esenzione. Probabilmente chi ha redatto questa norma ha fatto dei calcoli di quanto dovrebbe guadagnare lo Stato sulle donne che vanno a farsi fare queste prescrizioni al pronto soccorso –cifre cospicue- e non ha intenzione di farne a meno. Credo che ci troviamo di fronte a persone che non vedono oltre il loro naso, anche perche' intrise di una qualche ideologia che tende a scoraggiare questo tipo di contraccezione d'emergenza: non viene in mente che se ci saranno meno prescrizioni per via del costo del ticket (e in certe fasce, come per l'appunto le giovanissime e le immigrate, 23 euro non sono una bazzecola), aumenteranno gli aborti? E, al di la' di questo disdicevole aumento che sulla carta nessuno auspica, non viene in mente che al Servizio Sanitario Nazionale costera' molto di piu' un aborto che non il fare a meno del costo di questo ticket? Purtroppo, come spesso accade in materia di diritti individuali, di gestione del proprio corpo, sono proprio coloro che dicono di voler combattere un fenomeno –l'aborto nel nostro caso- che ne sono i maggiori responsabili per la crescita. Ovviamente non mi fermo qui e continuero' la mia proposta/battaglia anche in Aula. CANI GUIDA PER CIECHI I cani che accompagnano i ciechi continuano a non pagare biglietto su tutti i mezzi pubblici. Lo ha confermato la legge n. 60/2006 che ha anche modificato in parte la legge 37/1974. Ai ciechi e' riconosciuto il diritto di accedere in bar, negozi e ristoranti con i cani guida. Chi ne impedisce l'accesso e' soggetto a una sanzione pecuniaria da 500 a 2.500 euro. Il cieco ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida anche se non munito di museruola. Tuttavia, sui mezzi di trasporto pubblico, ove richiesto esplicitamente dal conducente o dai passeggeri, il cieco e' tenuto a mettere la museruola al proprio cane. La nuova legge ha specificato meglio le condizioni di accesso dei cani guida e fissato una multa per chi viola le disposizioni di legge. Ricordiamo che le persone cieche hanno diritto ad una serie di agevolazioni fiscali relativamente alle spese sostenute per i cani guida. FINANZIARIA/SPESA FARMACEUTICA. RESPINTO L'EMENDAMENTO PER RISPARMIARE 400 MILIONI. UNA BOCCIATURA INCREDIBILE E SUICIDA intervento dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno La commissione Affari Sociali, presso cui avevo presentato un emendamento per avviare una sperimentazione che avrebbe consentito 400 milioni di euro di risparmio nella spesa farmaceutica, ha respinto lo stesso senza motivazioni. L'emendamento all'art. 94 in cui si prevedono iniziative contro gli sprechi dei farmaci, (http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=157864) chiedeva di avviare una sperimentazione sull'esempio di quanto gia' fatto in Galizia (Spagna) con la distribuzione di dosi individuali di farmaci tipo antibiotici, con il medico che prescrive e il farmacista che consegna la dose idonea al paziente e non la confezione intera. Una iniziativa che, secondo i calcoli dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) consentirebbe un risparmio di 400 milioni di euro allo Stato. Una bocciatura incredibile e suicida, anche perche' non motivata. E' bene ricordare che la Finanziaria prevede di far pagare integralmente le analisi richieste e non ritirate, e che secondo studi accennati dal presidente della medesima commissione Affari Sociali la misura potrebbe essere molto piu' costosa di quanto potrebbe rendere economicamente: il classico esempio di tassa stupida, costosa, inefficiente e politicamente controproducente, ma che demagogicamente diventa un fiore all'occhiello contro gli sprechi, mentre sull'emendamento dell'esempio della Galizia e' caduto un silenzio tombale a cui cerchero' di porre rimedio continuando la battaglia, con un nuovo emendamento, anche in Aula. I SINDACATI SONO COME GLI ENTI DI STATO? E' QUEST'ULTIMO CHE PAGA LE QUOTE DI ISCRIZIONE... LO STATO DEVE RESTARE FUORI DAI RAPPORTI TRA PRIVATI Pochi si sono accorti di una norma del dl fiscale n.262 collegato alla Finanziaria e gia' in vigore dallo scorso 4 ottobre. E non poteva essere diversamente visto il modo in cui e' stato stilato l'articolo 2 al comma 15: "l'articolo 17 comma 1 del decreto legislativo n.241/1997 si interpreta nel senso che le disposizioni dallo stesso previste si applicano anche ai contributi stabiliti dalla legge 4 giugno 1973 n.311". Chiaro, no? Nello spirito di una perfetta trasparenza dello Stato e delle sue leggi, cavallo di battaglia della politica di questo Governo, abbiamo ora un ennesimo e fulgido esempio... lasciamo perdere... L'art.17 comma 1 etc.. e' quello che istituisce il meccanismo di compensazione (con il modulo F24) per i contribuenti titolari di partita Iva dei crediti con le imposte, i contributi dovuti all'Inps e le altre somme dovute allo Stato, regioni ed enti previdenziali. La legge 311 riguarda i contributi "associativi dovuti dagli iscritti alle associazioni sindacali a carattere nazionale nonche' i contributi per assistenza contrattuale che siano stabiliti dai contratti di lavoro". Quindi il datore di lavoro che oggi trattiene in busta paga la quota associativa del sindacato per poi versarla allo stesso, potra' non darla piu' al sindacato direttamente ma evincerla da un credito di imposta che ha verso lo Stato, che poi –e non si sa come- provvedera' a versare il dovuto al sindacato medesimo. A parte il fatto che non si capisce perche' non abbiano scritto le cose chiare nell'art.2 del dl (forse se ne vergognavano e volevano che passasse sott'occhio?), pur essendo un sistema di riscossione che alla fine dovrebbe far tornare i conti per tutti, non si comprende perche' lo Stato debba svolgere parte attiva in queste transazioni (che gratis non sono) e perche' il sindacato (associazione privata) debba essere equiparato agli enti pubblici e all'Inps. Se succede cosi' per il sindacato, perche' non potrebbe essere altrettanto per chi si iscrive, per esempio, all'Aduc? A parte il fatto che noi –ovviamente- rifiuteremmo un tale privilegio, questo sistema proprio non ci torna anche se gli imprenditori, non sborsando liquidi, potranno monetizzare il loro credito (e quindi gestirlo –in teoria- meglio) e lo Stato liquidera' meno crediti e quindi (sempre in teoria) spendera' meno. Questi ipotetici e dubbi vantaggi valgono la creazione di privilegi a cui, come sempre succede nel nostro Paese per le diverse corporazioni, aspireranno in diversi? Di fronte a questi dubbi non possiamo che ribadire che lo Stato non deve mettere il naso nei rapporti tra privati, se non disciplinandone i limiti perche' non offendano altri e se medesimo... ma forse stiamo solo sognando uno Stato che non c'e e che pochi vorrebbero..... I boiardi di Stato: Cimoli Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=158366 LEGGE COMUNITARIA E CONSULENZA FINANZIARIA: PRESENTATO AL SENATO L'EMENDAMENTO PER SALVARE LA CONSULENZA FINANZIARIA INDIPENDENTE E' stato presentato dal Senatore Gianpaolo Silvestri (Verdi) l'emendamento alla Legge Comunitaria 2006, proposto dall'Aduc, che intende abolire l'obbligo di costituire una Societa' per Azioni per lo svolgimento dell'attivita' di consulenza finanziaria. Come e' noto, la direttiva comunitaria 2004/39/CEE (MIFID) inserisce il servizio di consulenza finanziaria fra i servizi d'investimento principali che richiedono quindi una specifica autorizzazione. La stessa direttiva prevede che i soggetti che esercitano esclusivamente l'attivita' di consulenza finanziaria possono essere persone fisiche (con specifica assicurazione professionale) o societa' con un capitale sociale minimo pari a 50.000 euro. I Paesi europei che stanno recependo la direttiva (Gran Bretagna, Germania, Francia, Svizzera e Belgio) prevedono l'autorizzazione alle persone fisiche ed alle piccole societa' di svolgere esclusivamente il servizio di consulenza finanziaria. Nella legge comunitaria 2006 che e' stata approvata alla Camera (ed e' attualmente in discussione al Senato), il Governo ha presentato un emendamento (approvato), per recepire la direttiva comunitaria MIFID. In quell'emendamento si riserva l'esercizio dei servizi d'investimento (senza alcuna distinzione, quindi comprendente la consulenza finanziaria) alle Banche ed alla soggetti autorizzati "costituiti in forma di societa' per azioni". Se questo testo passasse anche al Senato, la consulenza finanziaria indipendente, svolta da liberi professionisti e retribuita esclusivamente a parcella, di fatto non sarebbe piu' esercitabile. E' evidente che questo effetto, oltre ad essere contrario alla direttiva comunitaria, sarebbe un notevole regalo alle Banche ed in generale all'industria del risparmio gestito. Il senatore Silvestri ha immediatamente compreso la problematica ed ha predisposto un emendamento per cancellare le parole "costituiti in forma di societa' per azioni". La direttiva comunitaria MIFID, infatti, specifica molto bene i requisiti per i soggetti autorizzati. In una legge delega non e' necessario specificare ulteriormente, a meno che non si desideri imporre ulteriori paletti (cosa, fra l'alto, contraria ai principi della direttiva). FISCO E FINANZIARIA. IL VELO COMINCIA AD ALZARSI "In molti casi si trattera' di un risparmio di qualche decina di euro al mese. In qualche caso si trattera' di un aggravio di qualche centinaio di euro al mese". Cosi Massimo Giannini, vicedirettore, su "La Repubblica" di oggi in merito alla Finanziaria. Beh, finalmente, qualcuno comincia ad accorgersene. Dicono che non e' elegante citarsi, ma lo facciamo lo stesso. Queste cose le abbiamo dette ripetutamente nelle settimane scorse (1) ma abbiamo avuto solo il conforto dei nostri utenti telematici e di qualche agenzia stampa, mentre veniva detto a gran voce e scritto a lettera cubitali che la Finanziaria era "equa e solidale" (tanto per citare una frase conosciuta). Invece questa Finanziaria e' una "sòla", infatti, i redditi di un contribuente fino a 40mila euro, senza carichi familiari, aumenteranno mediamente di 0,18 euro al giorno e quelli di un contribuente con redditi da 40mila a 150mila, senza carichi familiari, diminuiranno mediamente di 2,9 euro al giorno. Difficile sostenere che i poveri rideranno con 0,18 euro in piu' al giorno e altrettanto difficile affermare che i ricchi piangeranno sborsando 2,9 euro al giorno in piu'. Le imprese, attraverso la riduzione dell'Irap, risparmieranno 2,5 miliardi di euro nel 2007 e 4,4 miliardi nel 2008, invece i lavoratori, con l'introduzione del famigerato cuneo fiscale, non otterranno nulla perche' il tutto e' compreso (non aggiunto) nella rimodulazione delle aliquote fiscali che abbiamo visto essere ridicole. Non comprendiamo perche' i sindacati di dichiarano soddisfatti. A noi sembra una presa in giro. (1) Si vedano i comunicati stampa: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=157458 http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=157099 http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=156705 http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=156682 ELUANA ENGLARO / EUTANASIA. LA GIUSTIZIA ITALIANA, INTIMORITA DALLA PAURA DI DECIDERE, CONTINUA A TRADIRE I PROPRI CITTADINI Il caso di Eluana Englaro sembra non trovare mai fine dopo che la Corte di Appello di Milano ha rinviato a data da destinarsi l'udienza odierna per l'assenza di un giudice. Sono ormai anni che il padre, Beppino Englaro, da' fiducia al sistema giudiziario ed aspetta una decisione. Englaro ha voluto fidarsi della giustizia italiana anche per creare un importante precedente che possa aiutare in futuro altre famiglie in circostanze simili senza ricorrere all'eutanasia clandestina. Ma anziche' trovare la soluzione a mezzo delle norme scritte per il fine che essa porta in se', i giudici italiani fino ad ora incontrati -e sono molti, gia' cinque i tribunali coinvolti- si servono artificiosamente del cavillo giuridico per evitare la sentenza e dunque evitare "il caso", evitare la decisione, che e' anch'esso un decidere. Il rinvio di oggi, anche se per l'assenza di un giudice -assenza che spesso tradisce la paura di decidere- non fa che allungare una vicenda che, in moltissimi altri casi, sarebbe stata risolta in clandestinita' da un medico "amico". Esprimiamo oggi il nostro piu' sincero sentimento di sdegno per una giustizia paralizzata, che fa di tutto per contribuire alla sua gia' sconcia lentezza. Ci auguriamo che i giudici di Milano vogliano rimediare senza indugi a questo ennesimo e sempre piu' intollerabile rimandare. INDAGATE LE IENE PER I TEST ANTIDROGA SUI PARLAMENTARI. CHE SI ARRIVI AL PROCESSO E SIA OCCASIONE DI UN CONFRONTO COSTRUTTIVO CHE PORTI ALLE MODIFICHE DELL'ATTUALE LEGGE La Procura della Repubblica di Roma ha indagato la troupe e il responsabile della trasmissione tv "Le Iene" per il test antidroga eseguito su 50 parlamentari che tanto ha fatto parlare nei giorni scorsi. L'accusa e' di aver violato la privacy, per il modo in cui e' stato acquisito il sudore da cui poi sono risultati positivi 16 deputati. E' interessante rilevare come, cosi' come hanno sempre fatto sapere "Le Iene", questi ultimi non erano al corrente di quali parlamentari, tra quelli testati, erano risultati positivi, perche' dopo la raccolta persona per persona i tamponi venivano messi in forma anonima dentro una scatola, tutti insieme. Domanda: quale privacy sarebbe stata violata? Buona lavoro ai magistrati! Inoltre, nella trasmissione tv in cui doveva andare in onda il filmato di questo test (bloccata dal Garante e i cui "nastri" sono stati posti sotto sequestro), si e' vista una simile iniziativa in discoteca, nei cui bagni venivano raccolte le urine, sempre in forma anonima, e le percentuali di quanti erano risultati positivi al test venivano trasmesse senza che nessuna autorita', nessun parlamentare, nessun editorialista esternasse il proprio disappunto o il proprio intento censorio. Crediamo di non commettere malvagita' a pensare che esistano due pesi e due misure e che "il problema" sia nel fatto che una cosa e' il Parlamento, altro la discoteca... e noi che eravamo convinti la legge fosse uguale per tutti... poveri fessi che siamo... A questo punto, comunque, siccome la Procura ha mostrato i suoi denti da mastino di quella istituzione specifica (e si e' ben guardata dal mostrarli per tutti i sudditi della nostra Repubblica), e' bene che tutto vada avanti, e anche velocemente. Anche qui –purtroppo?- siamo ingenui: come se non sapessimo quali sono le velocita' della giustizia del nostro Paese... ma vogliamo auspicarlo e ci impegniamo perche' cosi' accada. Il processo deve arrivare presto, perche' sia momento di verita', di confronto costruttivo per cio' che auspichiamo fortemente: la riforma in senso legalizzatorio e di riduzione del danno dell'attuale legge sugli stupefacenti. Soprattutto perche' vengano allo scoperto tutti i finti legalizzatori (e quelli "in sonno") di entrambi gli schieramenti del nostro sistema politico. L'argomento e' di quelli che taglia trasversalmente la partitica tradizionale. Visti i soggetti coinvolti –"le Iene"- e vista l'attenzione mediatica sviluppata e quella che intrinsecamente comunque c'e', un processo del genere non potrebbe che far bene alla causa legalizzatoria. Auspichiamo che –"Iene" in testa- sposino questa impostazione, anche se siamo consapevoli che il loro intento e' "da spettacolo", per far meglio quadrare i loro numeri e il loro audience, ma noi apparteniamo a quella categoria di cittadini che reputa che anche una canzone possa cambiare il mondo, e quindi ne facciamo uso alla bisogna. CANNABIS TERAPEUTICA. BENE DDL DELLA TURCO MA E' NECESSARIO LEGALIZZARE ANCHE LA COLTIVAZIONE E L'ACQUISTO DI MARIJUANA A SCOPI TERAPEUTICI Il Ddl del ministro della Salute Livia Turco oggi approvato dal Consiglio dei Ministri e' un enorme passo avanti nella lotta al dolore. L'assurda distinzione burocratica fra farmaci "normali" e "speciali" (oppioidi, ecc.) aveva contribuito a fare dell'Italia uno degli ultimi Paesi in Europa per quanto riguarda la lotta al dolore. Un fatto che ha sicuramente portato anche ad un aumento dell'eutanasia clandestina, visto che molti sono quei pazienti che non avevano scelta fra il dolore insopportabile non curato e la morte. Con questa proposta legislativa viene finalmente meno uno dei piu' grandi ed inspiegabili ostacoli alla lotta al dolore. In questo Ddl viene introdotta anche una nuova categoria di farmaci antidolorifici derivati dalla cannabis. Se questo e' una misura molto apprezzabile, non possiamo non lamentare l'assenza di un importante provvedimento: la possibilita' per i pazienti che soffrono di coltivare o acquistare marijuana per uso medico personale -come gia' in Canada, in molti Stati americani ed europei. Uno dei problemi infatti dei derivati sintetici della cannabis e' il metodo di somministrazione, che non e' in grado di dare all'organismo la quantita' sufficiente di cannabinoidi per alleviare efficacemente il dolore. Contrariamente allo spinello, ad esempio, la marijuana in pillole (Marinol) impiega da 1 a 4 ore per fare effetto. Inoltre la forma sintetica e' costosissima per l'utente e per il sistema sanitario, contrariamente alla coltivazione o acquisto di marijuana. PARTO INDOLORE. BENE IL DDL DEL MINISTRO TURCO, MA OCCASIONE PERSA CON LA FINANZIARIA PER INTRODURRE SUBITO IL PARTO CON EPIDURALE Intervento dell'on. Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno, segretaria della commissione Affari sociali della Camera Il disegno di legge del ministro della Salute Livia Turco sul parto indolore approvato oggi dal Consiglio dei Ministri e' un segnale molto incoraggiante. Poiche' la commissione Affari sociali della Camera ha calendarizzato proprio ieri la questione del parto con epidurale, mi auguro che si arrivi al piu' presto ad una legge efficace. Rimane pero' il fatto che fino a quando questa legge non sara' approvata, saranno molte le donne che continueranno a partorire con dolore loro malgrado o a ricorrere, anche quando sarebbe evitabile, al parto cesarieo. Per questo mi domando come mai il ministro Turco non abbia provveduto ad includere il parto con epidurale all'interno della legge Finanziaria, dove peraltro ha previsto altre misure -troppo modeste e generiche- a favore delle gestanti e dei neonati. Se lo avesse fatto, gia' dal 1 gennaio 2007 infatti il parto indolore sarebbe divenuto realta'. Scegliendo invece il disegno di legge, oltre a dover cercare faticosamente altri finanziamenti, dovremo aspettare che si esprimano entrambe le Camere e relative commissioni. Sicuramente questo non accadra' ancora per molto tempo, certamente non entro il prossimo gennaio. Una opportunita' mancata, quella della Finanziaria, per rimediare da subito ad una grave deficienza del nostro sistema sanitario che colpisce le donne. PESCE E MERCURIO Mangiate pesce, invitano i dietologi. Gia', c'e' pero' un piccolo problema: il pesce e' inquinato dal mercurio. Questo elemento viene rilasciato da fonti naturali e da quelle artificiali come gli impianti industriali. Nell'acqua il mercurio subisce l'attacco dei microbi e si trasforma in un suo derivato, il mercurio metilico (metilmercurio) che i pesci assorbono dall'acqua e dagli alimenti e che si accumula nei tessuti. Il metilmercurio e' estremamente tossico per il sistema nervoso. Come sempre e' la quantita' che fa il veleno e il metilmercurio e' presente in misura maggiore negli animali acquatici al vertice della catena alimentare, interessa cioe' i pesci che si nutrono di altri pesci, concentrando su di se' il composto tossico. Parliamo, per esempio, del pesce spada e del tonno (grande) che spesso sono presenti sulle nostre tavole. Il consumatore finale, cioe' l'uomo, diventa il vertice della catena alimentare, assumendo il massimo della concentrazione di metilmercurio. La pericolosita' dipende ovviamente dalla quantita' del pesce mangiato e dall'eta' del soggetto. Infatti, sono a rischio maggiore i bambini e le donne incinte che potrebbero trasferire dosi di metimercurio al feto. Il consiglio? Per i bambini e le donne in gravidanza, o che allattano, sarebbe opportuno evitare di mangiare pesci di grandi dimensioni (spada, tonno, ecc.) e per gli adulti sarebbe opportuno limitarne l'assunzione. MYWAY-4YOU. LA CORTE DI APPELLO DI LECCE ANNULLA LE SANZIONI PER ERRORI PROCEDURALI. COMPLIMENTI ALLA CONSOB ED AL MINISTERO DELL'ECONOMIA! E' URGENTE L'APPROVAZIONE DELLA CLASS ACTION Secondo indiscrezioni apparse sui giornali, la Corte di Appello di Lecce avrebbe annullato le sanzioni proposte dalla Consob, e comminate dal ministero dell'Economia e delle Finanza, per la nota vicenda dei casi MyWay-4You della banca Mps. Le ragioni sarebbero sempre le medesime: i tempi per l'erogazione della sentenza sarebbero stati troppo lunghi rispetto a quelli previsti dalla legge. Il 3 maggio 2005, scrivemmo un comunicato stampa dal titolo: “Caso MyWay/4You: le sanzioni nel porto delle nebbie del ministero dell'Economia…. ” (http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=112783). Purtroppo fummo facili profeti. E' ormai una cattiva prassi consolidata, sia della Consob che del ministero dell'Economia, quella di attendere sempre l'ultimo giorno utile (e talvolta qualcosa in piu') per compiere i relativi atti di competenza nei procedimenti sanzionatori degli intermediari finanziari, specialmente quando questi riguardano primari istituti bancari. I risultati sono questi: anche quando la Consob accerta le violazioni, non solo le relative sanzioni sono una frazione irrilevante del guadagno ottenuto dalla Banca con il comportamento scorretto, ma questa irrilevante sanzione non viene neppure pagata per errori procedurali della Consob e/o del ministero! Complimenti! Questa vicenda dimostra per l'ennesima volta, l'urgenza dell'approvazione da parte del Parlamento della Legge sulla Class Action (http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=149901 presentata dall'on. Daniele Capezzone – presidente della Commissione Attivita' Produttive della Camera - e dall'on. Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno, predisposta in collaborazione con l'Aduc, per l'introduzione in Italia di una Class Action sul modello americano: unico strumento realmente efficace per prevenire e sanzionare i comportamenti scorretti come quelli tenuti dal gruppo Monte di Paschi di Siena in questa vicenda. ENEL. QUALI OBIETTIVI RAGGIUNTI GRAZIE ALLA PUBBLICITA'? Interrogazione dell'on. Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno, al ministero dell'Economia In risposta ad una interrogazione presentata in collaborazione con l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) sull'utilita' e l'opportunita' delle campagne pubblicitarie dell'Enel, il sottosegretario al ministero dell'Economia, Massimo Tononi, ha tra l'altro affermato che "l'Enel al pari delle societa' quotate in Borsa, per conseguire le proprie finalita', ottenendo il consenso degli azionisti e del mercato, deve rassicurare il raggiungimento degli obiettivi di consolidamento, redditivita' e crescita. La pubblicita' viene considerata una leva commerciale che contribuisce al raggiungimento della propria mission. Infatti le sempre piu' numerose indagini di opinione evidenziano che la réclame non e' percepita dai consumatori come elemento invasivo, subito passivamente, ma come fonte di informazione e scambio tra azienda e cliente". Argomenti che mi lasciano con forti dubbi e, soprattutto, con dei riferimenti troppo vaghi che necessitano di ulteriori puntualizzazioni e, soprattutto, numeri. Per questo ho presentato una nuova interrogazione in cui chiedo di sapere: - In che misura la campagna pubblicitaria promossa nei mesi scorsi dall'Enel ha influito sul raggiungimento degli obiettivi di consolidamento, redditivita' e crescita dell'azienda. - Quanto sia costatata tale campagna. - Quali siano le indagini di opinione a cui fa riferimento il sottosegretario al ministero dell'Economia. - Che genere di informazioni siano contenute all'interno delle pubblicita' in questione. - Quale sia stata la percentuale di accesso di nuovi clienti che hanno scelto di servirsi di Enel da quando e' stata promossa la campagna pubblicitaria. - Quale sia la mission dell'azienda Enel e in che percentuale la campagna pubblicitaria ha contribuito e tuttora contribuisce alla sua realizzazione. - In che cosa la mission dell'azienda Enel permette di contraddistinguerla da tutti i suoi concorrenti. Qui il testo completo dell'interrogazione e i relativi riferimenti: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=158519 REALITY SHOW. LA RAI, DOPO IL CANONE/TASSA CONTINUA A PRENDERCI IN GIRO CON "SPETTACOLI REALTA'" CHE SONO PROPRIO IL CONTRARIO. W CECCHERINI Siamo proprio contenti che l'attore Massimo Ceccherini sia stato buttato fuori dal reality show "L'isola dei famosi". Forse qualcuno aprira' un po' di piu' gli occhi e guardera' meglio dentro i portafogli della Rai, si' da valutare quanti soldi si stanno spendendo per prendere in giro i telespettatori e come si stanno spendendo. Siccome stiamo parlando del servizio pubblico televisivo, quello fatto coi soldi dei contribuenti, quei soldi che vengono rastrellati anche prendendo in giro gli stessi facendo loro pagare una tassa che chiamano canone/abbonamento, e' piu' che doveroso intervenire per evidenziare come la presa in giro non si fermi solo al momento fondante del contratto della Rai con lo Stato –quello economico- ma proceda anche in cio' che viene prodotto e rifilato con questi soldi. Chi non vive in un convento di clausura ogni giorno si imbatte in bestemmie e parolacce, che' sono pronunciate ovunque, anche nel campetto di calcio dell'oratorio della parrocchia sottocasa. Ma quando cio' accade in un reality... apriti cielo: volti seri e turbati dei presentatori, regolamenti severi con notai altrettanto severi, moralizzatori di varia tacca che si pronunciano su quanto male e' stato consumato e cosi' via. Stiamo parlando di una trasmissione che, stando al tipo, dovrebbe essere uno "spettacolo realta'".... ma sembra proprio che sia una realta' diversa da quella che ognuno di noi ascolta nella propria giornata, tanto diversa che e' finta, e allora, perche' non li chiamano "fiction show"? Mentre con "fiction" indicano proprio quei telefilm e telenovelas che sembrano –"spiccicati" e a parte quelli surreali e di fantasia, ovviamente- proprio come la nostra quotidianita'? Certo, da chi chiama canone una tassa non ci si poteva aspettare altro che chiamasse "reality" un gruppo di santarelli che non parlano neanche come mangiano. Fintanto che queste trasmissioni ce le propone una tv privata... cavoli loro! Ma se ce li propone la tv fatta coi nostri soldi, non ci sentiamo affatto sereni e siamo incazzati (per usare lo stile aborrito...). Quindi ben venga il Ceccherini che torna in Toscana, che' forse potra' servire a far meglio scegliere i telespettatori rispetto alla qualita' di quel tipo di programmi. La Commissione di vigilanza potrebbe intervenire, non per non far dire bestemmie e parolacce (la questione proprio non ci interessa), ma perche' non si continui a prendere in giro contribuenti e telespettatori rispetto alla lingua che ad ognuno e' stata insegnata a scuola, e perche' non si continui a sperperare i soldi pubblici con questi programmi. FOGLIE D'AUTUNNO E INQUINAMENTO L'autunno con le foglie che mutano colore a cadono al suolo ha sempre avuto un notevole fascino. I poeti ne hanno decantato l'evento in versi mirabili e gli scrittori hanno riempito pagine di struggente nostalgia, ma le foglie cadute creano qualche problema, non solo all'equilibrio delle persone o alla stabilita' delle automobili, ma al clima terrestre. La notizia viene dal Centro di ricerche atmosferiche degli Stati Uniti d'America, che sta studiando gli effetti dei gas emessi dalle foglie morte sull'ambiente. Le foglie a terra emettono dei composti organici volatili (COV), che possono combinarsi con quelli emessi dalle combustioni industriali. L'effetto e' la formazione di una caligine che contribuisce al surriscaldamento climatico. Le foglie, nel processo di degradazione, producono in particolare due composti, il metanolo e l'aldeide acetica, i quali, reagendo con i gas industriali, formano uno strato di smog che limita gli scambi termici tra la superficie della terra e l'atmosfera sovrastante. Lo studio si e' concentrato nello Stato del Michigan (USA), regione dei Grandi laghi, ricca in foreste, ma sulla quale insistono numerose industrie metalmeccaniche, chimiche, tessili e alimentari. Dalla presenza di questi due fattori e' nato l'interesse dei ricercatori americani che stanno studiando l'interazione tra gas naturali (COV) e industriali. TASSA DI SOGGIORNO. VENTI MILIONI DI EURO PREVISTI IN PIU' A FIRENZE, MA QUANTO BUSINESS IN MENO? UN'ECONOMIA DIRIGISTA E NON DI MERCATO Il presidente della commissione ambiente dell'amministrazione di Firenze, Gregorio Malavolti, ha fatto sapere che ammonta a 20 milioni di euro l'introito che il Comune ricaverebbe dall'introduzione della tassa di soggiorno, che dovrebbe essere di un euro per ogni stella dell'albergo in cui il turista soggiorna; quindi non si andra' oltre i cinque euro. Una cifra che "buttata li'" fa impressione e, se non ci si riflette sopra, puo' anche sembrare che ne valga la pena: come potrebbe essere rastrellata altrimenti una cifra del genere senza creare il malumore negli amministrati? Quindi, conveniente... ma esiste un calcolo di quanto business verra' meno per tutti coloro che lavorano nel turismo o godono delle conseguenze, perche', a fronte di spese piu' sostenute, il turista decidera' di ridurre la sua permanenza e quindi spendera' meno, oppure decidera' di non soggiornare, alimentando quel turismo "mordi e fuggi" che porta molto meno denaro e piu' problemi per la gestione della citta'? Crediamo che si vada molto oltre questi 20 milioni e non ci sentiamo particolarmente estremisti nel credere che un calcolo benefici/problemi potrebbe essere fortemente sbilanciato verso i "problemi". La tassa di soggiorno fa parte di quei provvedimenti particolarmente dirigisti e contro il mercato. Non si favorisce l'arrivo dei consumatori/turisti con strutture e servizi all'altezza della situazione, creando cosi' la possibilita' di piu' lavoro, piu' consumi, piu' circolazione di denaro. Si preferisce chiudersi su cio' che si e' conquistato, spremendolo il piu' possibile e, di fatto, cristallizzando la situazione e impedendone la crescita. Non solo, ma creando le premesse per una decrescita. Che la nostra economia, anche grazie a questa tassa, non fosse di mercato, gia' lo sapevamo, ma restiamo sempre stupiti nel verificare come si e' capaci di farsi sempre piu' male, anche negando l'evidenza. DROGA. ALL'ONOREVOLE CARLUCCI SUGGERIAMO DI CAPIRE IL FENOMENO E NON NASCONDERLO 'Trovo allucinante che mio figlio, al quale cerco d'insegnare valori sani e positivi, mi chieda perche' i parlamentari si drogano'. Cosi' ha scritto la deputata Gabriella Carlucci al presidente della Camera Fausto Bertinotti, in cui si lamenta del bistrattamento televisivo a cui sarebbero sottoposti i deputati. Non ci permettiamo di dire all'on. Carlucci come educare il proprio figlio. Ma ci permettiamo di suggerirle che nascondere una verita' non la elimina, semplicemente rimanda il problema, spesso aggravandolo. Se si dipinge un mondo incantato dove le droghe non esistono, o dove esistono solo nelle sue piu' remote e oscure regioni, e' chiaro che poi ci si stupisce quando qualcuno fa notare che anche il mago di Oz si fa una cannetta ogni tanto. Senza entrare nel merito giudiziario della vicenda, si puo' dire che Le Iene hanno avuto il coraggio di far venire alla luce una verita': la droga e' diffusa ovunque, anche fra coloro che continuamente ne parlano come la strega cattiva. Se fosse per il garante della Privacy e per l'on. Carlucci, scandali quali il Watergate ed altri avrebbero portato all'arresto di Woodward and Bernstein (i giornalisti del Washington Post che fecero esplodere lo scandalo) invece che alle dimissioni di Nixon. La realta' e' che il problema della droga, anche quella usata fra uno scranno e l'altro del Parlamento, non si combatte facendo finta di non vederla, o peggio, proibendola; ma comprendendo il fenomeno –ineliminabile- e limitarne il danno. Questo, on. Carlucci, per evitare di rimanere 'allucinati' quando un giorno si scoprira' che proprio nostro figlio si fa le canne. Tutti i pesci di mare contengono mercurio Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=158873 INQUINAMENTO. CHE FINE HANNO FATTO LE AUTO ELETTRICHE? Che fine hanno fatto le auto elettriche? In un periodo nel quale lo smog diventa l'argomento del giorno, pensare a forme alternative di circolazione viene spontaneo. Se ne parlo' per anni, si produssero dei prototipi, si penso' di istallare dei distributori di energia elettrica simili alle pompe di benzina, anche per i motorini, si costrui' qualche autobus elettrico ma tutto si e' fermato in attesa di ulteriori tecnologie da applicare ai mezzi di trasporto. L'auto elettrica e quella a benzina furono prodotte piu' di un secolo fa: la prima, all'epoca, era piu' efficiente della seconda. Successivamente il basso costo del petrolio fece virare la scelta sul motore a scoppio. Oggi la situazione e' diversa ma non si riesce a far decollare l'industria dell'auto elettrica. Eppure sarebbe un settore nel quale l'Italia potrebbe emergere, sempre che i governi nazionale e locale lo vogliano. Le nostre citta' sono state costruite per i pedoni, i cavalli e le carrozze e non sono adatte per mezzi diversi. Quale argomento migliore potrebbe esserci, oltre a quello della salute? Certo, occorrerebbe scontrarsi con poteri industriali molto forti (le compagnie petrolifere e l'industria dell'auto tradizionale), ad iniziare dal nostro ENI che, attraverso l'Agip, controlla piu' del 40% delle vendite petrolifere, ma ne varrebbe la pena. FERROVIE SPA. QUANTO PAGHIAMO I DIRIGENTI SONO FATTI NOSTRI. LE MEGA-PUBBLICITA'? PER COMUNICARE AGLI AZIONISTI, CIOE' AGLI ITALIANI... intervento dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno 10 milioni di euro di liquidazione al presidente delle Ferrovie spa, Elio Catania, non sono uno sproposito? "...e' relativa sia al rapporto di amministrazione che a quello di lavoro subordinato; non e' possibile fornire ulteriori dettagli in quanto una clausola di riservatezza contenuta nel contratto di lavoro, stipulato in sede di assunzione dell'incarico, ne impedisce la diffusione". Questa e' la risposta del sottosegretario del ministero dell'Economia, Massimo Tononi, ad un'interrogazione presentata lo scorso 27 luglio in collaborazione con l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), dove si precisa anche che, per gli emolumenti, "in aggiunta alla remunerazione fissa, e' sempre prevista la corresponsione di una remunerazione variabile... che si attesta nel 50% della parte fissa. La quota variabile e' collegata al raggiungimento di obiettivi economico-finanziari o di qualita' del servizio, ricavati dagli strumenti di pianificazione strategica ed operativa dell'azienda". Il sottosegretario ha risposto anche ad un'altra interrogazione presentata il 23 giugno in cui chiedevo a cosa servissero le mega-campagne pubblicitarie di Ferrovie spa, visto che non hanno concorrenti sul mercato del trasporto su rotaia: "... la campagna di comunicazione risponde alla necessita' di diffondere fra gli azionisti della societa', e cioe' gli italiani, le attivita' che vengono intraprese per migliorare il servizio di trasporto ferroviario. Trattandosi di una comunicazione che ha come destinatari la totalita' della popolazione, la societa' Ferrovie spa ha ritenuto di ricorrere all'uso di mezzi di comunicazione di massa e, in particolare, alla carta stampata, adottando un criterio di massima trasparenza ed imparzialita' nella suddivisione percentuale tra i vari organi di stampa". E' proprio il caso di dire che non si smette mai di imparare! Cioe' che una societa' di proprieta' dello Stato stabilisce emolumenti con la clausola di non renderli pubblici (servizi segreti....?), e siccome stiamo parlando di una liquidazione di 10 milioni di euro, visto che gli importi, oltre al "fisso", sono legati ai risultati ottenuti, e visto che Ferrovie spa sono in rosso da far paura e la qualita' del suo servizio e' in mano anche ad alcune procure della repubblica, ne devo dedurre che se quantomeno avesse fatto pareggiare i bilanci e fatto pulire i vagoni, la liquidazione avrebbe dovuto essere almeno di 1 milione di milioni di euro... E si impara anche sulla pubblicita'. Una spesa di diversi milioni di euro su tutti i giornali (comunicazione agli azionisti?), di una societa' che e' messa molto male a bilanci, per comunicare a tutta la popolazione italiana.... oltre al becero populismo da "Stato libero di Bananas", e' molto probabile che gli "azionisti" (di fatto... loro malgrado) avrebbero gradito una comunicazione a base di aumento della rete, vagoni puliti, tariffe piu' basse, eurostar non obbligatori su alcune tratte e con tempi di percorrenza da espresso o intercity, stazioni con servizi igienici non solo a pagamento e con sale d'attesa decenti, rimborsi semplici e veloci per i disguidi e le inadempienze, etc.. Le Ferrovie, inoltre, sono state "democratiche" perche' hanno elargito pubblicita' un po' su tutti i giornali stampati? Oltre al dubbio che sia democrazia e non "acquisto di consensi", anche di questo credo che gli "azionisti" ne farebbero volentieri a meno in cambio dei servizi di cui sopra. La questione, ovviamente, non finisce qui. I miei consulenti legali stanno vagliando estremi di reato riscontrabili nel comportamento delle Ferrovie e nelle spiegazioni dello stesso fornita dal sottosegretario. Una nuova interrogazione, inoltre, e' in arrivo. Qui i testi completi delle interrogazioni e della risposta alle interrogazioni: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=147894 RAPPORTI SESSUALI: 37% DELLE DONNE SI AFFIDA AL COITO INTERROTTO... CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA Secondo un'indagine fatta fare dalla Sigo (Societa' italiana di Ostetricia e Ginecologia), online sul sito http://www.sceglitu.it, il 37% delle donne, nel rapporto sessuale, per non restare incinta si affida al coito interrotto (8 su 100 non hanno mai preso precauzioni), mentre nelle giovani sotto i 25 anni il 27,5% non e' mai andata da un ginecologo. Se consideriamo che gli aborti, rispetto ad un trend generale di diminuzione, sono in aumento fra le giovanissime e le donne immigrate, e che l'uso della pillola del giorno dopo e' ancora molto circoscritto per vari motivi, la situazione appare tutt'altro che confortante. Il detto "chi semina vento raccoglie tempesta" e' proprio quello che viene in mente in questa situazione. Il primo vento seminato e' stato quello di ignorare, da parte dei Governi di qualunque colore politico, la necessita' di introdurre fin dalla prima scuola dell'obbligo lezioni di informazione ed educazione sessuale. L'ultimo vento arriva dalla Finanziaria in approvazione, relativamente alla pillola del giorno, se sara' approvato l'obbligo di pagare un ticket di 23 euro per avere la ricetta in un pronto soccorso e 10 euro dal proprio medico (questo dopo il silenzio tombale del ministero alle proposte di abolire la prescrizione medica per questo farmaco contraccettivo d'emergenza). E' il frutto della pessima politica che le nostre istituzioni hanno sempre fatto (e continuano a fare) con tutto cio' che riguarda il rapporto che ogni individuo possa e debba avere col proprio corpo. A questo individuo, complice essenzialmente il condizionamento dello Stato del Vaticano nella politica italiana, gli viene sempre detto cio' che e' giusto e cio' che e' sbagliato, invece di porlo davanti alla possibilita' di scegliere; col risultato che cio' che si rafforza e' sempre il peggio, nel nostro caso mancanza di contraccezione e di serenita' nei rapporti sessuali, fino al ricorso all'aborto. Il ministro Livia Turco qualcosa sta facendo (molto a parole piu' che altro, per ora), ma e' troppo, troppo e ancora troppo poco. Non ci risulta, per esempio, che esista un qualche progetto scolastico in materia in accordo col ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni. ... e quindi continuiamo a raccogliere tempesta. PILLOLA RU486: ALLA CAMERA DEI DEPUTATI C'E' UNA BLACK LIST? IL GINECOLOGO SILVIO VIALE, ESCLUSO DALLA COMMISSIONE, POTRA' ESSERE OSPITE DELLA SALA STAMPA? Dichiarazione dell'on. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno Iniziano da domani in commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati una serie di audizioni informali sull'utilizzo in Italia della pillola abortiva RU486. Una pillola che da anni, nel resto del mondo, viene usata e sperimentata, che la nostra legge sull'interruzione volontaria di gravidanza contempla, ma che invece continua a suscitare dibattiti etici e blocchi politici. Come capogruppo Rosa nel Pugno e segretario della stessa commissione Affari Sociali, avevo sollecitato un solo nome, quello del dottor Silvio Viale, ginecologo al Sant'Anna di Torino. Viale, per primo nel 2000, aveva chiesto all'ospedale di sperimentare l'aborto farmacologico, ne aveva predisposto il protocollo medico e materialmente ha praticato quasi tutti i 360 interventi fatti nell'ospedale torinese. Il dottor Viale e' attualmente sotto indagine giudiziale, insieme agli altri medici responsabili della sperimentazione, per non avere ricoverato le donne cui veniva somministrato il farmaco: l'accusa, pesante e incredibile, e' di avere messo a rischio la loro salute. Ora in commissione Affari Sociali saranno ben due le persone che, per l'Ospedale Sant'Anna saranno audite -il direttore del dipartimento di Ostetricia, Mario Campogrande e la commissaria Marinella D'Innocenza- ma di Silvio Viale neppure l'ombra. L'esclusione del dottor Viale -evidentemente frutto di una intesa raggiunta tra maggioranza e opposizione- ha dell'incredibile. Se tra qualche anno si andranno a rivedere gli atti di questa commissione e di questa indagine informale, ci si chiedera' perche' non e' stata sentita la persona che per prima in Italia ha chiesto di utilizzare la Ru486, che per primo e piu' di tutti gli altri lo ha utilizzato e che per questo suo impegno medico e civico e' stato messo all'indice da una campagna politica criminalizzatrice. Sebbene escluso dalla commissione, invitero' io il dottor Silvio Viale, che spero potra' entrare nel Palazzo di Montecitorio, in sala stampa per esempio, dove sara' a disposizione dei parlamentari componenti della Commissione Affari Sociali per mettere la sua esperienza a disposizione e completare le informazioni che riceveranno nelle audizioni della commissione medesima. TESTAMENTO BIOLOGICO. D'AGOSTINO RAPPRESENTA UNA MENTALITA' PATERNALISTA DIFFUSA E PERICOLOSA DA RESPINGERE CON FERMEZZA Francesco D'Agostino, ex-presidente del Comitato di Bioetica, ha detto che il testamento biologico non dovra' essere vincolante per il medico. Ove lo fosse, ha aggiunto, "verrebbe meno l'autonomia di scienziato e terapeutica del medico". D'Agostino e' il portavoce di una mentalita' molto diffusa nella classe medica, specialmente quella piu' attempata, che costituisce oggi un continuo e grave pericolo per i pazienti italiani. Per D'Agostino l'autonomia decisionale del medico e' un valore superiore alla volonta' del paziente che decide sul proprio corpo e sulla propria sofferenza. Se fosse per D'Agostino, ci par di capire, dovrebbe essere rivisto anche l'articolo 32 della Costituzione ed il principio del consenso informato, che permette ad un paziente cosciente di rifiutare gli antibiotici o un intervento chirurgico. Il tutto nel nome dell'autonomia decisionale del medico. Un testamento biologico non vincolante per il medico equivarrebbe a fare del consenso informato un optional, anche se solo per quei pazienti che non sono nella condizione di esprimere il consenso in tempo reale. Non ci e' chiaro perche' D'Agostino continua a perorare una causa che violerebbe la nostra Costituzione e molteplici trattati internazionali, oltre che il buon senso. Quindi, a meno che D'Agostino non abbia il coraggio di ammettere che e' contrario anche al consenso informato, ci spieghi per quale motivo vuole che questo diritto non sia riconosciuto anche ai pazienti non senzienti o incapaci di comunicare. E' COSTITUZIONALE IL DIVIETO DI DIAGNOSI PRE-IMPIANTO NELLA FECONDAZIONE ASSISTITA. SENTENZA POLITICA CHE REGALA ALL'ESTERO LA NOSTRA LIBERTA' E IL NOSTRO BUSINESS intervento dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno La legge 40 sulla fecondazione assistita continua a mietere insuccessi nonostante i suoi sostenitori continuino a difenderla. L'ultimo caso e' quello della coppia sarda che si e' vista respingere il ricorso in Corte Costituzionale contro l'art. 13 che vieta l'analisi pre-impianto sull'embrione anche in presenza di anomalie genetiche. La Corte, non prendendo in considerazione la presunta incostituzionalita' della legge 40 in disarmonia con il diritto alla "tutela alla salute" presente in Costituzione, ha dichiarato non ammissibile il ricorso, emettendo un giudizio ancora una volta politico. La conclusione piu' semplice di questa vicenda e' che la strada giudiziale non e' percorribile, sarebbe meglio affrontare il problema nelle sedi istituzionali, avviando un processo di riforma della specifica legge. In commissione Affari Sociali della Camera ho cercato piu' volte di riportare l'attenzione sull'argomento, esprimendo la necessita' di riesaminare la relazione presentata dalla ministra della Salute Livia Turco sul primo anno di applicazione della legge 40. Ma e' stato inutile, nonostante molti all'interno del centro sinistra abbiano partecipato alla campagna referendaria sulla legge 40 e molti altri, Rosa nel pugno in primis, si siano presentati alle elezioni con la volonta' di cambiare l'attuale legge. La risposta che mi sento dare quando sollevo temi come questo, e' che sono argomenti troppo sensibili che rischiano di mettere in crisi la maggioranza... Forse basterebbe avere solo un po' di buon senso e capire l'assurdita' di un ordinamento legislativo che non permette una diagnosi pre-impianto dell'embrione ma poi accetta che una donna si sottoponga ad un'interruzione di gravidanza dopo amnmiocentesi e villocentesi che gli confermano di avere in seno un feto che ha assimilato la propria malattia genetica, e quindi nascera' malato. Mi preme ricordare che proprio su questi argomenti, in un Paese come gli Usa, si giocano le maggioranze e le minoranze che poi governano, sia a livello statale che federale. Infatti il problema non e' solo sul diritto della donna a decidere su se stessa, ma e' anche di politica economica: sullo sviluppo della genetica in questo senso c'e' una potenzialita' gigantesca di investimenti, business e posti di lavoro. Considerando tutti questi aspetti, il Parlamento dovrebbe muoversi (a partire dalla pdl che ho presentato con altri deputati per la riforma della legge 40): chi ha a cuore questa politica, e' bene che consideri che, allo stato, visto il fallimento del referendum abrogativo (non la sconfitta, in quanto e' mancato il quorum che avrebbe resa valida la consultazione), l'unica via percorribile e' quella parlamentare. Tenersi questa legge significa regalare ad altri Paesi, come per esempio la Gran Bretagna e la Spagna, la liberta' delle donne e delle coppie italiane, nonche' il business ad essa connesso. AEROPORTI E BALZELLI. IL "PREMIO DI RAFFINERIA" E' l'Italia dei balzelli. Come da tempo segnalato (1) (1999!!!) le gestioni aeroportuali, che agiscono in regime di concessione (come quelle autostradali), caricano i vettori aerei, tra i quali l'Alitalia, di oneri impropri, che noi definiamo balzelli, che vengono scaricati sull'utente finale, cioe' noi. L'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) si e' svegliato da un lungo sonno e ha predisposto una lettera (2) con la quale sostiene che c'e' un balzello di 12 milioni di euro (circa 23 miliardi di lire) sul carburante per gli aerei, che, ovviamente, viene trasferito sul passeggero. Come si realizza il balzello? Semplicemente aumentando il prezzo rispetto ai costi sostenuti per la fornitura del servizio, pratica proibita dalla legge (3). Piccoli aumenti? Macche'! La Adf, che gestisce l'aeroporto di Firenze impone un balzello del +78,8% rispetto al costo del metro cubo, la Sagat (Torino) del +57,6%, la Sea (Milano) del +63%, Adr (Roma) del +52,5% (4). Una manna, insomma, che paghiamo tutti noi quando prendiamo l'aereo. C'e' una chicca finale. Tra i balzelli sui carburanti figura anche un "premio di raffineria". Insomma i raffinatori, oltre al costo tradizionale, aggiungono un ulteriore balzello del quale rimane misteriosa la motivazione e che i passeggeri pagano. Ora si capisce perche' il prezzo del biglietto aereo a volte risulta inferiore agli oneri aeroportuali e di carburante. (1) Si veda il comunicato: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=37826; (2) lettera Enac del 15 settembre 2006; (3) legge n.248/05; (4) Il Sole24ore, 24 Ottobre 2006; FARMACI SFUSI. GRAZIE A STRISCIA LA NOTIZIA ABBIAMO APPRESO LE INFONDATE MOTIVAZIONI DELLA MAGGIORANZA CONTRO LA VENDITA DI FARMACI SFUSI E CONTRO IL RISPARMIO DI 400 MILIONI DI EURO DA PARTE DELLO STATO Ieri sera, 24 ottobre, e' andato in onda un servizio di "Striscia la Notizia" nel quale abbiamo finalmente appreso le motivazioni per cui l'on. Leopoldo Di Girolamo, relatore di maggioranza nella commissione Affari Sociali della Camera, ha dato parere negativo (senza motivarlo) ad un emendamento per la vendita dei farmaci sfusi e per far risparmiare 400 milioni di euro allo Stato; emendamento presentato, in accordo con noi, dall'on. Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno (http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=157864), gruppo politico che, siccome fa parte della medesima maggioranza dell'on. Di Girolamo (Ulivo/Unione), si presuppone non l'abbia fatto con intento ostruzionistico, tant'e' che era anche sottoscritto da Verdi, Pdci e Prc, tutti gruppi della medesima maggioranza. Non possiamo non rimanere affranti dalle spiegazioni fornite dal nostro onorevole relatore: contrario perche' non ci sarebbero garanzie sanitarie nella distribuzione e i consumatori non riceverebbero le necessarie informazioni sulle controindicazioni e sui componenti farmacologici. Affranti perche' abbiamo constatato ancora una volta la completa assenza di competenze da parte di coloro che legiferano in materia di salute. Se prima di dare parere negativo si fosse informato anche solo superficialmente, Di Girolamo avrebbe scoperto che le motivazioni da lui addotte per bocciare l'emendamento non stavano in piedi: negli Stati Uniti, portato come Paese ad esempio in cui avviene questa distribuzione di farmaci sfusi, il farmacista non infila le mani nude nel barattolo di pillole per consegnarle una ad una al paziente, ma, quando non vengono contate da un macchinario sterile (molto diffuso), i farmacisti seguono regole severissime di igiene per inscatolare queste pillole (supposte, fiale o altro) sfuse; farmaci che poi vengono inseriti in un contenitore di plastica sterile sigillato, su cui viene stampata un'etichetta con data di scadenza, nome del farmaco, posologia, ecc. In piu' viene stampato e consegnato il foglietto con tutte le controindicazioni (il tutto obbligatorio per legge). Pertanto le obiezioni dell'on. Di Girolamo, che le fornisce solo per via televisiva e non attraverso i canali istituzionali dovuti, sono del tutto infondate. Ci auguriamo che con il senno di poi, l'on. Di Girolamo ed i suoi colleghi ripensino al macroscopico errore commesso, facendo si' che i cittadini risparmino 400 milioni di euro che, al momento, sono solo regalati alle industrie farmaceutiche. DIETA: BERE ACQUA FA DIMAGRIRE? UNA BUFALA Bere acqua fa dimagrire? La notizia riportata dai media (1) e' una bufala. In questi giorni si sta svolgendo a Boston l'annuale convegno dell'Obesity Society, dove e' stato presentato uno studio californiano realizzato dal Children's Hospital e dall'Oakland Research Institute. "Gli individui a dieta che decidono di bere acqua al posto delle tradizionali bibite quali aranciata, succhi di frutta e Coca Cola perdono quattro chili l'anno in piu' rispetto a chi consuma anche bevande zuccherate e ipercaloriche. Consumare due bicchieri di acqua il giorno si traduce, mediamente, in una perdita corporea di due chili ogni anno", dichiara la dott.ssa Jodi Stookey, coordinatrice del progetto. E fin qui e' la scoperta dell'acqua calda, perche' diminuire la quantita' di zuccheri introdotti significa un minor apporto calorico e quindi, passando dalle bevande zuccherate all'acqua, si dimagrisce. Ma la dott.ssa Stookey, secondo le dichiarazioni riportate tra virgolette, aggiunge "l'acqua aiuta a purificare l'organismo e a bruciare grassi". Che l'acqua aiuta a purificare l'organismo e' la seconda scoperta dell'acqua calda ma che faccia dimagrire non risulta. Che l'acqua apporti o diminuisca calorie non e' stato dimostrato da nessuno. "Si tratta di tesi provocatorie", sostiene Thomas Wadden, presidente della Obesity Society. Che una scienziata elabori tesi provocatorie e' del tutto incomprensibile, infatti, ci si dovrebbe attenere alle prove, che' elaborare "teorie" e non dimostrarle non appartiene al mondo della scienza ma a quello della magia. (1) http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/26/acqua.shtml TARIFFE AEREE GONFIATE GRAZIE AI BALZELLI DEGLI AEROPORTI. INTERPELLANZA ALLA CAMERA presentata dall'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno, ai ministri dei Trasporti, Infrastrutture ed Economia La sottoscritta interpella, premesso che: - con lettera del 15 settembre 2006, l'Enac, ha evidenziato il maggior costo annuo imposto dagli aeroporti italiani alle aviolinee per il pieno di carburante degli aerei (Il Sole24Ore del 24 ottobre 2006); - il maggior costo e' stato quantificato in 12 milioni di euro; - la legge 248/05, art. 11-terdecies, stabilisce che "non possono essere applicati dai gestori aeroportuali e dai fornitori di servizi sovrapprezzi non effettivamente connessi ai costi realmente sostenuti per l'offerta del medesimo servizio"; - che alcuni gestori aeroportuali applicano sovrapprezzi sui costi al metro cubo di carburante: Adf (Firenze) +78,8%, Sagat (Torino) +57,6%, Sea (Milano) +63%, Adr (Roma) +52,5%; - tale anomalia e' stata denunciata dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), che ha, tra l'altro ha rilevato che esiste anche un "premio di raffineria" che incide sui costi del carburante; - le compagnie aeree si rifiutano di pagare tali oneri impropri; - i sovrapprezzi vengono scaricati sull'utenza finale, cioe' i passeggeri; per sapere quali provvedimenti intendono assumere per porre rimedio alla presunta violazione delle norme di legge e se ritengono di intervenire affinche' il Contratto di programma tra Enac e gestori aeroportuali recepisca appieno le disposizioni di legge. TAXI E LIBERALIZZAZIONI. L'ADUC SOSTIENE LA PROPOSTA DI ROBILOTTA Adesione dell'Aduc alla proposta di legge del consigliere regionale del Lazio, Donato Robilotta, sulle licenze per l'esercizio del servizio taxi. Fulcro centrale della legge e' quello che prevede di offrire una licenza a chiunque ne possegga gia' una. L'idea era gia' stata manifestata dall'Autorita' garante della concorrenza e del mercato in una comunicazione del 26 febbraio 2004, ripresa dall'Istituto Bruno Leoni e fatta propria dal deputato Daniele Capezzone, presidente della commissione Attivita' Produttive della Camera dei Deputati. Ogni tassista diverra' titolare di una ulteriore licenza, oltre a quella di cui e' gia' in possesso e potra' venderla o utilizzarla assumendo un dipendente da scegliere tra i soggetti iscritti in un apposito albo. Il risultato finale sara' il raddoppio del numero dei taxi, e quindi potenziamento dell'offerta per gli utenti, e nuove possibilita' di lavoro. Il problema delle liberalizzazione delle licenze per l'esercizio del servizio di taxi e' stato posto all'attenzione dell'opinione pubblica nei mesi scorsi. Si e' determinato un conflitto tra il diritto dei consumatori a godere di un servizio piu' efficiente ed economico e quello dei possessori di licenze di taxi, spesso arroccati su posizioni corporative. Questa proposta di legge, nell'ambito delle competenze regionali, vuole dare un contributo alla soluzione di un problema ormai non piu' rinviabile. Trattamento di fine rapporto, TFR Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=159155 ACCANIMENTO TERAPEUTICO. FINO A QUANDO NON COMPRENDEREMO CHE E' TORTURA NON CAMBIERA' NIENTE Secondo una indagine dell'associazione "A buon diritto", il 57% dei medici ammette che l'accanimento terapeutico e' praticato frequentemente. Le uniche vie per evitare l'accanimento terapeutico nei casi di sofferenza estrema e di malattie in fase avanzata ed avanzatissima, sono la terapia del dolore e l'eutanasia clandestina. La prima e' troppo spesso impraticabile in Italia, agli ultimissimi posti in Europa per la terapia del dolore. Per quanto riguarda l'eutanasia clandestina, sappiamo da indagini giornalistiche e studi scientifici che e' praticata abbastanza di frequente (con tutte le conseguenze del caso). Fino a quando non apparira' chiaro alla classe medica e a quella politica che l'accanimento terapeutico equivale in tutto e per tutto alla tortura, difficilmente le cose cambieranno. Solo quando si giungera' a questa consapevolezza, come dopo molto tempo abbiamo fatto sulla tortura, risultera' evidente che e' urgente un massiccio investimento nella terapia del dolore e la regolamentazione dell'eutanasia. Notiziario Cellule Staminali - RICERCA STAMINALI E FINANZIAMENTI PUBBLICI: BANDI MISTERIOSI, SOLDI SCOMPARSI E RICERCATORI CHE SI AUTOASSEGNANO I FONDI E' uscito il numero centoventicinque, anno V, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco il numero odierno: http://staminali.aduc.it/php_index_125.html FISCO E FINANZIARIA. OCCORRE UN METODO Che la finanziaria sia un gran bazar "in progress" lo scriveva ieri il Corriere della Sera. Occorre, evidentemente, un metodo che non e' stato seguito oltre ad una capacita' di comunicazione che e' mancata, nonostante gli uffici stampa e comunicazione che ogni pubblica istituzione si e' dotata. Urgono alcuni suggerimenti. Nel predisporre il testo della piu' importante legge dell'anno, la Finanziaria appunto, il Governo dovrebbe sentire i ministri, i parlamentari, perlomeno i presidenti di commissione e le parti sociali, compresi i consumatori che non sono stati sentiti. Dopodiche' si vara un testo "blindato" che esprima le posizioni comuni di chi governa, recependo o meno le proposte formulate nei vari incontri. In Gran Bretagna la "Finanziaria" viene approvata dal Parlamento in due giorni. Non si puo' fare cosi' anche in Italia? L'AUTHORITY DELLE COMUNICAZIONI INTENDE COMBATTERE LE TRUFFE TELEFONICHE? MEGLIO TARDI CHE MAI... MA LE TRUFFE CONTINUERANNO L'Authority per le comunicazioni ha deciso di combattere le truffe telefoniche: servizi non richiesti e addebiti per numeri speciali in primis (899, satellitari, ecc.). Promette multe piu' salate per gli operatori e anche misure cautelari per i responsabili degli addebiti truffaldini in bolletta. Bene, anzi male. Ci chiediamo, perche' solo ora? Cosa e' cambiato rispetto a 10, 5, 2 anni fa? L'esperienza ci fa diffidare da questi annunci. Lo prova una nota dell'Agcom del 3 ottobre 2002 che garantiva “l'attivita' di vigilanza sara' condotta anche attraverso verifiche presso tutti gli operatori e mediante ispezioni della Polizia delle Comunicazioni”. Parole, senza alcun effetto sugli utenti che hanno continuato a ricevere disservizi, attivazioni non richieste di adsl e altro ancora. E cosa e' stato fatto dal febbraio di quest'anno quando sempre l'Autorithy ha dichiarato: “in caso di attivazioni o disattivazioni non richieste ... l'utente ha diritto di ottenere gratuitamente entro tre giorni lavorativi dalla segnalazione la precedente configurazione della propria linea. Tutti i costi, tra i quali quelli derivanti dal ripristino della precedente configurazione, sono a carico dell'operatore che ha disposto l' attivazione della prestazione non richiesta dall'utente”. Altre parole. Speriamo che le ultime promesse abbiano un seguito, anche se non viene risolta una questione che sta alla base delle truffe dovute ai dialers, i programmini che collegano il pc a numeri speciali molto onerosi (fino a 12,5 euro al minuto). Queste numerazioni vengono attivate in automatico sulle linee del cliente, solo su richiesta dello stesso alcune possono essere disabilitate (non tutte gratuitamente, Telecom per esempio per “eliminare” il pericolo satellitari pretende soldi). Perche' non invertire la situazione? Quando un cliente ha voglia di contattare un 899 potrebbe fare un'espressa richiesta all'operatore, evitando le brutte sorprese quotidiane. EUTANASIA. IL CONTRIBUTO DELL'ADUC AL SEMINARIO SU PIERGIORGIO WELBY: LA CLANDESTINITA' SARA' IMPOSSIBILE Durante il seminario promosso dall'associazione Luca Coscioni che si e' tenuto il 27 ottobre a Roma sulla richiesta di Piergiorgio Welby di interrompere il trattamento di sostegno vitale, sono intervenuti Claudia Moretti, avvocato dell'Aduc, e Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc e responsabile del notiziario "Vivere & Morire" (http://www.aduc.it/dyn/eutanasia). Questa la sintesi degli interventi. Claudia Moretti ha sostenuto che l'alimentazione, l'idratazione e la respirazione artificiali sono trattamenti sanitari a tutti gli effetti, e che il diritto del paziente al consenso informato e' primario e supera la diatriba sulla disponibilita' del proprio corpo e sulla liceita' di interrompere le cure anche ove queste portano alla morte. Avverte tuttavia che la giurisprudenza e' ancora lontana dal riconoscere pienamente i diritti in questione. Moretti ha infatti citato un documento del Comitato Nazionale di Bioetica del 2003 e una sentenza della Corte d'Appello di Milano (sul caso di Eluana Englaro) secondo cui nutrire artificialmente non e' necessariamente "curare" e pertanto non e' rifiutabile. Allo stesso tempo la Cassazione ancora nega la possibilita' di dare il consenso o il dissenso al trattamento se si dovesse violare permanentemente l'integrita' del proprio corpo. Con questa giurisprudenza appare ancora lontana la possibilita' di disporre definitivamente del proprio corpo rifiutando l'alimentazione artificiale. Nel suo intervento, Pietro Yates Moretti si e' soffermato sulla valenza politica della richiesta di Welby che, rendendo le sue richieste pubbliche, si e' privato della possibilita' di usufruire clandestinamente dell'eutanasia, come invece fanno ogni anno moltissimi italiani. E' questo un sacrificio che rende evidente la sua volonta' di stimolare il dibattito politico e l'avvicinamento ad una legge che regolamenti la materia. Citando casi recenti di eutanasia in altri Paesi, Yates Moretti ha spiegato quali sono state le conseguenze sul dibattito politico nei casi di interruzione del sostegno vitale e di eutanasia attiva attraverso la somministrazione di una dose letale di farmaci. La sedazione terminale seguita dall'interruzione delle cure, offre maggiori chance di evitare azioni legali o condanne, e nel contempo affermerebbe il diritto del malato a rifiutare ogni terapia, incluse l'alimentazione, l'idratazione e la respirazione artificiali. Questa strada non garantisce pero' una morte rapida, come richiesto da Welby, ed esclude la possibilita' che si sviluppi un dibattito sulla legalizzazione dell'eutanasia. I casi che hanno maggiormente stimolato il dibattito politico all'estero ed hanno portato a modifiche legislative, riguardano l'eutanasia attiva praticata per "pieta'" da famigliari o amici intimi . Vi e' pero' un altissimo rischio di condanna per omicidio del consenziente, che prevede dai 6 ai 15 anni di carcere. In quei pochi casi in cui e' avvenuta, l'eutanasia praticata come atto pubblico di disobbedienza civile risulta invece controproducente ai fini del dibattito politico, in quanto il clamore dell'evento porta spesso all'impossibilita' di approfondire -soprattutto tramite i mezzi di informazioni- le motivazioni del gesto. AREZZO WAVE. IL BIGOTTISMO IDEOLOGICO LOTTA CONTRO IL BUSINESS E LA DROGA... SPOSTANDO ENTRAMBI ALTROVE Dopo il servizio della trasmissione televisiva "Le Iene", che ha mostrato lo spaccio di droghe durante il festival Arezzo Wave, e dopo il polverone avanzato da alcuni punizionisti seguaci del far danno e sostenitori dell'attuale legge Fini-Giovanardi, l'epilogo e' stato un po' scontato: chiusura! (http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15580). Il "patron" del festival, Mauro Valenti, dice di essersi sentito abbandonato, perche' alle critiche di una parte politica della sua citta' che l'attaccava, non ha avuto difesa da quella parte che credeva a lui favorevole, e la questione dello spaccio sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il suo bicchiere. Un bicchiere –ci si consenta- che gli amministratori della citta' di Arezzo dimostrano di non saper gestire: farsi sfuggire (governo o opposizione poco importa) una gallina dalle uova d'oro come un festival di musica di cotanta importanza (che significa immagine, business e soldi) significa quantomeno che si e' incapaci anche di impedire che un'aiola della propria citta' rimanga verde. La citta' di Arezzo e' anche sede di uno dei piu' importanti mercati periodici dell'antiquariato, se venissero a scoprire che tra i banchi dei venditori ci sia fa di spinelli e si tira cocaina (qualcuno puo' dire che cio' non accada? Si faccia avanti...), che fanno, chiudono il mercato? E cosi' avanti con una ridda di esempi su situazioni in cui mai alcuno si sognerebbe di spostare una lucrosa e onorabile attivita' economica. Cosa e' successo allora con "Arezzo Wave"? Di preciso non lo sappiamo, ma probabilmente e' un business un po' anomalo per una citta' molto conservatrice come Arezzo (poco importa il colore politico della conservazione) e il binomio rock-droga fa molto piu' effetto che non antiquariato-droga: su questo i bigotti, in nome della loro ideologia si scatenano e travolgono tutto, anche il piatto in cui mangiano. E sono bigotti anche gli organizzatori di questo festival, che' di fronte al fenomeno droga (che non nasce solo in quel contesto aretino... e' bene ricordarlo, per quanto sia banale il farlo), si illudono che spostando il luogo del "delitto", lo stesso non avverra' piu' e il loro festival ne avra' giovamento, vigore e business. Poveri illusi o utili idioti? Anche questo non lo sappiamo, ma possiamo garantir loro che, pur se vanno a fare il festival nel giardino di fronte alla casa di Fini o di Giovanardi, gli spacciatori ci saranno lo stesso perche' la domanda (i ragazzi che chiedono di consumare droghe) sara' sempre altissima. Il fenomeno droga non si affronta con i divieti e la fuga, ma si dovrebbe governare con servizi e politiche di riduzione del danno (la cosa migliore sarebbe la legalizzazione delle sostanze oggi illegali, ma fintanto che continuano ad esser tali non si puo' perseverare nel farsi male): cioe' informazioni sulle sostanze che abitualmente vengono assunte dai frequentatori di questi festival, si che' si facciano meno male, e portare sul luogo, per i casi piu' disperati, le strutture e i servizi che sono a disposizione nei Sert. Se cosi' non si fa, dovunque andra' a finire "Arezzo Wave", avremo solo il medesimo spaccio denunciato da "Le Iene" e i medesimi morti per droga registrati ad Arezzo in passato. ALITALIA E IL GIOCO DELLE TRE CARTE Sul tavolo Alitalia si giocano le famose tre carte. Il 4 Ottobre scorso il presidente e amministratore delegato della nostra "compagnia di bandiera", Giancarlo Cimoli, dichiarava "Alitalia piu' vola e piu' perde". Il 19 Ottobre il consiglio di amministrazione dell'Alitalia ha deciso per un rinvio a fine gennaio di ogni aggiornamento del piano industriale perche' con gli attuali flussi di cassa Alitalia puo' andare avanti 9-12 mesi. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, il 12 ottobre scorso dichiaro' che l'Alitalia era a rischio "fallimento da un momento all'altro". Il titolo perse il 9,15%. Il 16 Ottobre il presidente Prodi ha dichiarato "Io credo che Alitalia potra' avere un ruolo in futuro". E' noto che Jean-Cyril Spinetta, Presidente di Air France, e' nel consiglio di amministrazione di Alitalia, il che lascia presagire un piu' stretto accordo futuro se non proprio l'inglobamento della nostra "compagnia di bandiera" in quella francese, ovviamente dopo una drastica cura dimagrante. In questi giorni si parla pero' di nuovi soci asiatici. A che gioco si sta giocando? Al massacro, diciamo noi. Perche' delle sorti dell'Alitalia sembra che non interessi ad alcuno. Interessano, invece, le cariche societarie, con o senza Cimoli. Questi sono i nostri governanti e i "pubblici" amministratori. Insomma non e' cambiato un tubo. Primo Mastrantoni, segretario Aduc. COSA SUCCEDE SU ALITALIA? interrogazione dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno La sottoscritta interroga, premesso che: - il 4 Ottobre scorso il presidente e amministratore delegato della nostra "compagnia di bandiera", Giancarlo Cimoli, dichiarava "Alitalia piu' vola e piu' perde". Il 19 Ottobre il consiglio di amministrazione dell'Alitalia ha deciso per un rinvio a fine gennaio di ogni aggiornamento del piano industriale perche' con gli attuali flussi di cassa Alitalia puo' andare avanti 9-12 mesi; - il presidente del Consiglio, Romano Prodi, il 12 ottobre scorso ha pubblicamente dichiarato che l'Alitalia era a rischio "fallimento da un momento all'altro". Il titolo perse il 9,15%. Il 16 Ottobre, sempre il presidente Prodi ha pubblicamente dichiarato "Io credo che Alitalia potra' avere un ruolo in futuro"; - piu' volte i media hanno parlato di un inglobamento della nostra "compagnia di bandiera" in quella francese, considerato anche che Jean-Cyril Spinetta, Presidente di Air France, e' nel consiglio di amministrazione di Alitalia. -in questi ultimi giorni i media hanno riportato le notizie di un possibile arrivo di soci asiatici; - l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) ha pubblicamente denunciato le incongruenze delle dichiarazioni del presidente del Consiglio e del presidente dell'Alitalia, paventando l'ipotesi che le dichiarazioni servano a mascherare manovre in corso per le sostituzioni degli attuali vertici della compagnia aerea; sempre secondo l'Aduc, inoltre, risulta che il ricavo netto unitario dell'azienda e' positivo; il ministro dei Trasporti il ministro dell'Economia per sapere quale sia il quadro reale della situazione della compagnia aerea Alitalia. CONFEZIONI DEI FARMACI TARATE SULLA MALATTIA? SOLO PER FAR GUADAGNARE L'INDUSTRIA FARMACEUTICA. L'UNICA RISPOSTA E' NELLA VENDITA SFUSA intervento dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pugno Il vicepresidente di Farmidustria, Claudio Cavazza, ha rilanciato, con l'intento di razionalizzare le confezioni dei medicinali ed evitare gli sprechi, una sua vecchia proposta, le confezioni monodose per i farmaci, rivisitata pero' cosi': piccole confezioni per trattare malattie acute, scatole grandi se la terapia e' cronica e richiede una cura di lungo termine. Cavazza, che e' anche presidente dell'azienda farmaceutica Sigma-Tau, sta evidentemente pensando solo al proprio business, e da industriale fa bene. Ma spacciare questa proposta come qualcosa per evitare gli sprechi, forse trovera' d'accordo la commissione Affari Sociali della Camera che, solo alcuni giorni fa, ha bocciato una mia proposta per la vendita dei farmaci sfusi, che avrebbe comportato –secondo i calcoli dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori)- solo per gli antibiotici un risparmio di 400 milioni di euro per il Servizio Sanitario Nazionale. Non bisogna essere luminari del packaging per sapere che una piccola confezione di un prodotto fa costare molto di piu' il medesimo prodotto rispetto ad una grande confezione, e che la sola alternativa –a vantaggio di consumatori e Stato- e' la vendita sfusa, cosi' come avviene negli Usa e in Canada e come ha ben sperimentato di recente la comunidad della Galizia in Spagna. I poteri di lobby di Farmindustria e della Sigma-Tau saranno superiori alla mia proposta (firmata anche da Verdi, Pdci e Prc) e convinceranno chi di dovere a introdurre questo tipo di confezioni? Ho forte propensione a credere di si', medesima forza con cui faro' tutto il possibile perche' questo vero e proprio bagno di soldi per Stato e consumatori non venga approvato. Qui la proposta bocciata con alcuni strascichi: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=159058 Per l'azienda farmaceutica l'importante e' aumentare i profitti Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=159597 TESTAMENTO BIOLOGICO. LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SANITA' DEL SENATO, IGNAZIO MARINO. PER UNA PROPOSTA DI LEGGE UNITARIA ALLA CAMERA E AL SENATO Dopo la lettera aperta di Piergiorgio Welby al presidente della Repubblica, in cui il vicepresidente dell'associazione Luca Coscioni chiedeva che gli fosse riconosciuto il diritto all'eutanasia, il confronto, oltre che nei media e nei vari incontri, si e' anche concentrato sulle proposte di legge. Noi, grazie all'on. Donatella Poretti della Rosa nel Pungo, e insieme all'associazione Coscioni, ne abbiamo presentata una alla Camera (http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=150639), mentre al Senato quello che ci e' sembrato piu' autorevole e' il disegno di legge del sen.Ignazio Marino, presidente della Commissione Sanita' di Palazzo Madama. Disegno che abbiamo anche criticato perche' lo riteniamo limitativo della liberta' terapeutica (http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/comu.php?id=155946). Su questo, il sen. Marino ci ha chiesto di giungere ad un punto comune e, dopo il seminario dello scorso 27 Ottobre, organizzato dall'associazione Coscioni, sui risvolti giuridici per assecondare la richiesta di eutanasia di Piergiorgio Welby, abbiamo pensato di concretizzare il nostro apporto al disegno di legge del sen. Marino, e Pietro Yates Moretti, che per l'Aduc e' responsabile del notiziario "Vivere&Morire" dedicato ai temi dell'eutanasia, del testamento biologico e della liberta' terapeutica, gli ha inviato una lettera aperta, i cui punti salienti riportiamo di seguito (il testo completo e' a questo indirizzo http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/arti.php?id=159731) *** "Chi le scrive, come lei, ha vissuto, studiato ed insegnato per molti anni negli Stati Uniti, e solo recentemente e' tornato in Italia". .... "Come avra' avuto modo di constatare, la comunita' accademico-scientifica italiana che vive all'estero e' spesso ostile nei confronti del proprio Paese d'origine: un Paese –si dice- che non premia il merito, che opera secondo logiche clientelari, e che e' condannato a perdere le migliori intelligenze"...... Nel seminario di Roma "con la ragionevolezza di chi ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti, lei ha candidamente affermato che la nutrizione artificiale e' a tutti gli effetti un trattamento medico ed in quanto tale puo' essere rifiutato dal paziente, anche quando a questo rifiuto puo' seguire la morte. A chi le faceva notare che, nonostante questo, la magistratura italiana potrebbe comunque infliggere una condanna per omicidio del consenziente, lei ha replicato che trattavasi di 'cavilli' giuridici. Ci permetta di dirle che, nonostante nella sostanza lei abbia ragione, commette un grave errore di valutazione. Contrariamente alla societa' anglosassone, l'Italia e' infatti una repubblica fondata sul 'cavillo'. Nel nome del 'cavillo' si disattende la Costituzione, si perpetrano continue offese alla legalita'" ... Lei, senatore Marino, e' l'uomo giusto nel posto giusto al momento giusto. La immediata calendarizzazione del testamento biologico nella commissione che presiede ne e' la dimostrazione. Pero' non possiamo non essere preoccupati dal fatto che, in parte, lei continua a vedere l'Italia con gli occhi di chi ha vissuto per lungo tempo negli Stati Uniti. Quello che lei infatti definisce 'cavillo', di fatto puo' portare all'incarcerazione di un medico che 'stacca la spina' su richiesta del paziente... Per questo "ci pare essenziale modificare l'articolo 5 del suo disegno"... "Questo 'cavillo'" che vogliamo normare "e' fondato sulla conoscenza della giurisprudenza italiana in materia di trattamento sanitario, che ha, in passato, giustificato -a vario titolo- azioni e interventi non voluti con il crisma della necessita' ed urgenza." ....... "Per le stesse ragioni proponiamo di specificare esplicitamente, affinche' nessuno metta mai piu' in dubbio quello che a lei, come a noi, pare 'ovvio' la natura medico-sanitaria dell'alimentazione, dell'idratazione e della respirazione artificiale, inserendole a pieno titolo fra i trattamenti sanitari rifiutabili attraverso le dichiarazioni anticipate o decisioni sostitutive. Per darle un'idea precisa di cio' che intendo, la invito a leggere questo articolo di Claudia Moretti, legale Aduc, sui distinti e contrapposti orientamenti giurisprudenziali in tema di trattamento di sostentamento vitale: http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=159586 DROGA. LA SCIENZA NON PUO' PROVARE CHE LA CANNABIS FA MALE. NOI SOSTENIAMO CHE IN UN CERTO SENSO LA SCIENZA SI SBAGLIA Non ci sono prove scientifiche che la cannabis faccia male alla salute. Lo hanno detto oggi Marina Davoli e Silvia Minozzi del dipartimento di epidemiologia Asl Rme di Roma. Le due studiose hanno preso in considerazione la letteratura scientifica recente nella quale si asserisce che vi e' un nesso fra il consumo di cannabis negli adolescenti e alcuni disturbi psicosociali. Che la cannabis non faccia male alla salute non e' una novita'. Nonostante gli sforzi di numerosi studiosi, spesso finanziati da Stati proibizionisti, non si e' riusciti ancora a stabilire con certezza che vi sia un nesso di casualita' fra il consumo di cannabis e alcuni disturbi psicologici negli adolescenti. In altre parole, gli adolescenti studiati potrebbero soffrire di disturbi psicosociali indipendentemente dal consumo di marijuana, a cui ricorrono proprio perche' depressi. Se si considera che le studiose sono giunte a questa conclusione dopo aver analizzato solo quegli studi scientifici che miravano a dimostrare la tossicita' della cannabis, e che esiste ben piu' vasta letteratura scientifica che sostiene l'innocuita' o addirittura le proprieta' benefiche della cannabis, non ci resta che concludere che la cannabis fa male –eccome- a quei giovani (e non) che vengono pizzicati dalle forze dell'ordine e finiscono in carcere. Fra il carcere e i disordini psicosociali vi e' infatti un dimostrabilissimo nesso di casualita': cannabis=carcere=disordini psicosociali. Ha ragione percio' chi sostiene che la marijuana e la cannabis fanno male alla salute. Peccato che per sostenere questa tesi si sia dovuto rendere illegale questa sostanza. Ma l'importante e' avere ragione. Nel frattempo, un consiglio ai consumatori di marijuana e hashish: se proprio dovete farlo, fumate con saggezza ed attenzione per evitare gli effetti negativi sulla vostra salute. ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi "PERCHE' UNA E' LA SORTE…" OVVERO: COMPIANTO PER LA MORTE DI UN MICIO "Perche' una e' la sorte per i figli dell'uomo e per le bestie -la morte". E' perentorio Qohelet, uno dei libri piu' enigmatici della Bibbia, che nei versetti 19-21 insiste su questa perfetta uguaglianza tra umani e animali affermando ancora: "Come muoiono queste muoiono quelli e in tutti e' un unico soffio vitale. E non c'e' superiorita' dell'uomo sulla bestia perche' tutto e' vanita' (miseria/spreco). Tutto va in un unico luogo: dalla polvere tutto viene e alla polvere tutto torna". E la conclusione di questo passo e' una domanda per niente retorica: "Chi sa se il soffio vitale dell'uomo sale in alto? E il soffio vitale della bestia scende in basso?". Si', chi lo sa davvero? Chi puo' dirlo con cognizione di causa? E cosi', in questa sospensione creata dal nostro radicale non sapere (ma anche dall'unica cosa certa che sappiamo, che, cioe', tutti dobbiamo morire), puo' trovarsi un posto per una autentica com-passione verso i nostri fratelli animali, compassione che sembra cosi' estranea al vissuto concreto delle tre religioni monoteiste abramitiche. Ma a questo punto si puo' andare ancora oltre: puo', cioe', farsi strada anche la fiducia che, se c'e' una resurrezione, essa riguardi non solo gli esseri umani, ma anche gli animali che con noi condividono il medesimo soffio vitale, la medesima capacita' di soffrire e la medesima sorte finale, la morte -e infine essa abbracci anche tutto, ma proprio tutto quello che c'e' al mondo. Sono posizioni gia' rappresentate da tempo all'estero (ho in mente Sull'immortalita' degli animali del teologo tedesco Eugen Drewermann e La fisica dell'immortalita' di Frank J. Tipler), posizioni che d'altronde non fanno altro che prendere sul serio, sul versante cristiano, la lettera ai Romani di Paolo, la' dove dice: "La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio (…) e nutre la speranza di essere pure lei liberata dalla schiavitu' della corruzione (…). Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto (…)" (Rm 8,19ss.). Qui da noi, l'unica persona a me nota, che sviluppa una teologia degli animali, e, per sua stessa ammissione, crede nella immortalita'/resurrezione degli animali, e' Paolo De Benedetti, una persona di splendida umanita' e semplicita', che, dalla sua profonda conoscenza della Bibbia e della vasta sapienza della tradizione ebraica, da una parte, e dalla sua capacita' di mettersi in vera relazione con umani e animali, dall'altro, trae un motivo di originale riflessione: l'animale come l'innocente che soffre, "l'animale in quanto Giobbe, anzi piu' Giobbe del Giobbe biblico: perche' quest'ultimo ha avuto poi la sua ricompensa, mentre il mondo animale, in genere non la ottiene" (E l'asina disse…, p. 23). Ma non solo: per Paolo De Benedetti la sofferenza dell'animale ci interroga con piu' veemenza di quella del giusto umano, perche', mentre l'essere umano discende pur sempre da Adamo ed Eva, e quindi porta in se', come umano, la "colpa originale", l'animale no, l'animale e' veramente innocente: "…gli animali che non hanno voluto essere come Dio, che non hanno nella loro natura la capacita' della malizia, hanno seguito l'uomo nella sua rovina, e continuano a soffrire con lui e da lui, che essi tuttavia continuano a temere, venerare o amare, a seconda delle specie, come il loro Dio. E' un mistero che puo' parere piccolo e futile soltanto a chi pensa che il cristianesimo abbia pagato tutto il nostro debito verso gli animali con san Francesco d'Assisi" (ivi, p. 44s.). No, la sofferenza dell'animale non e' un problema marginale, anche perche' -afferma ancora De Benedetti- "ne va di mezzo Dio e la sua giustizia" (ivi, p. 24) Alla sofferenza e alla morte dei suoi piccoli amici pennuti o a quattro zampe, alla gioia che gli hanno dato in vita e alla loro presenza umbratile che continua ad accompagnare i suoi passi, Paolo De Benedetti dedica righe commosse, indimenticabili, e insieme lievi. Fra di esse scelgo questo "compianto" che posso proporre qui per la cortesia della casa editrice Scheiwiller di Milano, a cui va il mio ringraziamento. Per Dove sei Ti avevamo chiamato Dove sei perche' a questo appello tu venivi e avevi scelto che fosse il tuo nome. Ma ora non rispondi, e non sappiamo dove sia la tua anima pensosa di grande gatto, che scrutava il mondo con ansia, confidando in pochi affetti e fuggendo nel sonno. Forse Dio ti ha detto: Dove sei? Perche' voleva qualche cosa di morbido nel grembo, fra tanti santi un poco soffocanti. Ma ti ha rapito a noi, che nel tuo esserci credevamo che al mondo pur ci fosse qualche spiraglio ancor di paradiso, e che il creato fosse 'molto buono'. La morte e' amara, ma piu' amaro assai e' vedere morire. Forse questo potevi risparmiarcelo, Signore, ancora un po'. Ora conserva l'anima piccolina del nostro Dove sei per quando arriveremo, e se tu puoi consolala. Ma forse tu non puoi, perche' la morte e' troppo anche per te. (A cura di Annapaola Laldi) NOTA Per il testo di Qohelet ho tenuto presenti la traduzione della CEI 1971, quella di Guido Ceronetti (Einaudi 1987) e quella di Erri De Luca (Feltrinelli 2001). La poesia e' tratta dal volume: PAOLO DE BENEDETTI, Nonsense e altro, Libri Scheiwiller, Milano 2002, p. 94). http://www.librischeiwiller.it PAOLO DE BENEDETTI e' docente di Giudaismo e Antico Testamento presso diverse universita', svolge una parte importante nel dialogo ebraico-cristiano ed e' molto attivo in e per "BIBLIA" (Associazione laica di cultura biblica). Per una corretta seppur breve presentazione dell'autore mi affido a due citazioni. Di se stesso, nella premessa al volume Cio' che tarda avverra', dice: "Il lettore avra' una certa difficolta' a trovare una definizione confessionale all'autore: cio' nasce dalla sua condizione marrana, cioe' dalla compresenza di categorie mentali e fedelta' ebraiche, e di alcune convinzioni cristiane, in combinazione instabile ma irrinunciabile. E' uno status importante per lui solo: ma il lettore ha diritto di saperlo". Di lui, il cardinale Carlo Maria Martini, in un contributo al quaderno dal titolo "Il settantunesimo senso" della rivista "Humanitas", 1/2006, dice: "Il contatto con lui non finisce di stupire. Egli e' come quel padrone di casa che continuamente estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche (cfr. Mt 13,52). Tutto questo Paolo De Benedetti lo compie (…) in assoluta gratuita' e semplicita', contento soltanto di comunicare a tanti altri le sue intuizioni e di far vibrare il cuore con le parole della Scrittura e i valori della tradizione ebraica" -parole che posso sottoscrivere anch'io dato che ho avuto la fortuna di ascoltarlo alla radio e di persona, oltre che di leggere diversi suoi scritti. Per una piccola bibliografia di Paolo De Benedetti (PDB) Il libro gia' citato, Nonsense e altro, Libri Scheiwiller, Milano 2002 contiene diverse poesie e altri scritti sugli animali. Nel titolo si allude alla letteratura nonsensica (Limerick ecc.), sulla quale vi sono due articoli di PDB con composizioni originali. "Il settantunesimo senso -omaggio a Paolo De Benedetti" e' il quaderno 1/2006 della rivista "Humanitas" edita dalla Morcelliana di Brescia, e contiene una ventina di saggi di amici, colleghi, allievi di PDB. Fra gli altri segnalo il contributo di SARA BIGNOTTI, "La teologia degli animali di Paolo De Benedetti -Volti non umani del creato" (p. 128ss.). In questo quaderno si trova anche un'ampia bibliografia dell'autore. Ancora qualche titolo E l'asina disse …, edizioni Qiqajon -comunita' di Bose, Magnano 1999, e' il testo, breve (appena 60 pagine) e intenso, in cui PDB sviluppa la sua teologia degli animali. Cio' che tarda avverra', edizioni Qiqajon -Comunita' di Bose, Magnano 1992. Dalla trasmissione radiofonica "Uomini e profeti" condotta da Gabriella Caramore vengono i seguenti tre titoli tutti editi dalla Morcelliana di Brescia: Sulla Pasqua, 2001; E il loro grido sali' al cielo (Commento all'Esodo), 2002; Qohelet (Un commento), 2004. Alcune composizioni sugli animali contenute nel libro di Scheiwiller sono comparse in edizioni illustrate per i bambini. In particolare: Gattilene (con illustrazioni di Michele Ferri), San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; Gatti in cielo (con illustrazioni di Michele Ferri), MC editrice, Milano 2006. Fornisco anche le indicazioni dei due libri citati col solo titolo nel testo. EUGEN DREWERMANN, Sull'immortalita' degli animali, Neri Pozza Editore, Vicenza 1998(?) (mi risulta esaurito e per ora non ristampato); FRANK J. TIPLER, La fisica dell'immortalita', Arnoldo Mondadori, Milano 1995 (e' fuori catalogo, ma forse ancora reperibile). ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi PASSAGGIO AD ORIENTE 5 Gli Ognissanti ed i Loikraton Il monaco vestito di giallo divideva la sua unica razione di cibo giornaliero, una piccola palletta di riso, con il suo amico dell'appuntamento giornaliero, un cane meticcio raminghino… Come due grandi amici si sfamavano a vicenda e si nutrivano di amore. Sono gli insegnamenti del grande venerato Buddha, in Oriente da molti considerato "dio" e in tal modo venerato. Spiegarlo e' inutile, non ti comprendono; talvolta ti guardano con i loro occhi "bufalini", dallo sguardo "vuoto" lontano perso nel nulla. Cosi' gli amici ti riempiono la casa di fruttap sopratutto quella che a Buddha piace tanto ma che non mangia mai. La tengono ai suoi piedi qualche giorno come offerta, poi non mangiano mai, la offrono alla gente loro cara. Cosi' mi ritrovavo come fossi il fruttivendolo, quello di Buddha. Guardando il giovane monaco vestito di giallo e il raminghino, mi chiedevo cosa avessero di uguale e di diverso. Mi chiedevo se il raminghino venerasse qualche "Dio" o se solo lo avesse questo "Dio". La risposta era lampante: il raminghino non aveva necessita di alcun "Dio" in quanto molto piu' forte e sicuro, privo di ogni debolezza umana. Buddha, da uomo del pensiero, cosi' diveniva "Dio" da venerare, con decine di feste nazionali, compresa quella piu' importante di questa settimana il "Loikraton". Migliaia e migliaia di ragazze, oltre la frutta, compreranno particolari doni che poi disperderanno, "liberandolo" nelle acque come segno di purificazione. Rimasi quasi "sconvolto" la prima volta che vidi questo bagno di folla venerante, composta, educata, rituale. Da Chiang Mai ai confini della Malesia a sud, il copione e' simile. Si cercano fonti di acqua, chi ha il mare vicino, chi profitta degli innumerevoli giganteschi fiumi che percorrono il sudest asiatico. Il Meckong e' costellato da migliaia di persone dalle anime da purificare, con il loro dono in sacrificio al grande Buddha. I suoi oltre 55 mila 4OO km sembrano interrompersi all'altezza di Nonkai, ai confini del Laos, una tranquilla cittadina di circa 5 mila abitanti. Sono quasi tutti li' sul Meckong, con i loro doni e le loro "richieste". Sembrano tutti uguali, anche nelle richieste: le ragazze che trovino un buon marito (possibilmente ricco) e gli uomini che abbiano molta fortuna (possibilmente vincite di denaro). Se non fosse che Madre Natura ha voluto il grande Meckong veramente gigantesco, tanto da non permettere la visione della gente dall'altro lato delle due sponde, si sarebbe gia' ingolfato di doni intasandolo. Forse non e un caso che Madre Natura ci abbia pensato… Ma qui Buddha e' Buddha, vecchio di oltre 25OO anni di illuminazioni sagge, peccato che questa gente non lo comprenda, venerandolo come un "Dio". Certamente se fosse in vita non apprezzerebbe tale show, ritenendolo minimale, riduttivo, forse alienante. Le sue parole erano ben altre, intese nello sforzo e nella direzione di una crescita di consapevolezza e di amore tra gli abitanti della nostra terra, tutti. Il pensiero sublime, illuminante di un uomo dall'intelligenza raffinata, disperso nella stupidita' e nelle debolezze umane. Tutto malgrado la gente qui non venera gli "strumenti della morte" e non potrebbe mai e poi mai comprendere come "la sofferenza" sia purificatrice dell'anima. Ricordo quando a Bangkok, nelle sale cinematografiche la gente usciva dalla visione dell'ultimo "Gesu' Cristo" con una espressione simile al bambino "lento" in matematica dopo due ore di orrenda, pesante, insignificante lezione… Cosi', mentre a Roma il Vaticano si affannava a riferire che "era tutto vero" e che le "cose erano andate cosi'", cioe' con quella visione di quel regista sanguinario e di odore di "carne maciullata", a Bangkok non capivano nulla. Una fortuna per loro. D'altronde Buddha non si era inventato come "padre". E dopo la morte non era nemmeno risorto bleffando il liberatore romano che nelle sue campagne d'Oriente non avrebbe mai potuto raggiungerlo, visto che Roma e Bangkok sono divise da 12 mila km di distanza. Mentre guardo la mia casa divenuta "fruttivendola", dalla finestra intravedo le migliaia di raminghino che costellano le strade polverose, immensamente lunghe del sudest asiatico. Gli corro incontro anch'io, con la mia razione di riso e pollo commisto di ananas e di banana al barbecue con spezie e peperoncino. Non so se gli fara' male, ma non ho che questo e tanto amore. Non mì dedico molto a comprendere i suoi due grandi occhini che mi guardano sornioni e mi ringraziano: il riso e' buono. Il 5 Novembre e' festa nazionale, si venera Buddha, e' il giorno del Loikraton. Mentre a Roma avremo finito di venerare tutti i Santi che ci liberino da ogni male del mondo, speriamo si ricordino. Sembra proprio di no. ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori. di: Claudia Moretti Welby: "Posso staccare il respiratore artificiale senza esser condannato ad una morte lenta e dolorosa?" PREMESSA La disciplina dell'attivita' medico-sanitaria e del suo fondamento giuridico, fino anche a quella relativa ai trattamenti di fine vita, si muove intorno a poche e lapidarie norme, sparse in settori diversi dell'ordinamento, in fonti di diverso grado e anche di diversa datazione. Mi riferisco al concorso, o meglio al contrasto (almeno apparente) di norme: - gli articoli 13 e 32 della Costituzione sull'autodeterminazione e la libera scelta terapeutica; - gli articoli, della parte speciale del Codice penale che individuano reati che vanno dalle lesioni personali dolose, all'istigazione o agevolazione al suicidio, all'omicidio del consenziente, all'omicidio volontario (artt. 575, 579, 580, 582, 590 del Codice penale); - gli articoli della parte generale del Codice penale, le cosiddette scriminanti della punibilita' e in particolare il consenso dell'avente diritto (su cui ruota tutta la costruzione del consenso informato), lo stato di necessita', l'esercizio del diritto o l'adempimento di un dovere (artt. 50, 51, 54 del Codice Penale); - l'articolo 5 del Codice civile che vieta gli atti di disposizione del proprio corpo che menomano permanentemente l'integrita' del disponente; - le disposizioni della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, in particolare l'articolo 3 che vieta i trattamenti inumani e degradanti e l'articolo 8 che vieta le ingerenze delle autorita' nella vita privata del cittadino. Questo apparente contrasto normativo ha imposto alla giurisprudenza e alla dottrina recente e meno recente, una scelta ermeneutica (interpretativa) volta a dirimerlo e superarlo tenendo conto della giustizia sostanziale che si presentava nel singolo caso concreto e forzando talvolta l'una, talvolta l'altra interpretazione, piu' che in nome della diritto positivo scritto, in nome del diritto vivo. All'incertezza normativa descritta, si aggiunga la crucialita' del tema e ne vengono, come ne son venute fuori, pronunce dettate dalle sensibilita' di ogni giudicante e dal segno dei tempi in cui esse sono state emanate. Insomma, in un magma normativo, il giudice prima decide secondo le proprie convinzioni, e poi motiva, spesso secondo un percorso induttivo e non deduttivo, al quale non sono estranee le istanze conservatrici di certa cultura giuridica paternalistica. Quindi il terreno e' scivoloso e difficilmente ancorabile ai principi, che pur ci sembrerebbero acquisiti e ovvi (come l' autodeterminazione e la liberta' personale e terapeutica), ma che nella prassi medica e giudiziaria, non sono ancora solidi e solidificati. Cio' non di meno, se pur frutto di diverse sensibilita', la scelta di applicare una normativa e di disapplicarne un'altra, cosi' come quella di interpretare l'una in virtu' dell'altra, puo' essere sottoposta al vaglio della logicita', della coerenza, alla sistematicita' dell'argomentazione giuridica, senza la quali saremmo destinati al buio perpetuo. Quindi alla domanda di Welby occorre tentare di dare risposta, se non certa, quanto meno fondata sui principi dell'ordinamento, fra cui il principio di non contraddizione, il principio per cui la legge speciale deroga alla legge generale, il principio per cui la norma di fonte primaria soccombe di fronte alla norma costituzionale e alla norma sovranazionale. Ho diviso in due gruppi gli orientamenti giuridici (dottrina, giurisprudenza) che si sono venuti a creare proprio in base alla scelta ermeneutica -e di costume- effettuata per redimere il concorso di norme succitato. Non e' che uno schema imperfetto per riassumere indicativamente gli approcci presenti per azzardare, in ultima analisi, le probabili diverse risposte (in altra sede, ad esempio in sede giudiziaria) alla domanda di Welby, secondo la scelta in questione. *** I. Primo orientamento. Ricomprende tesi, teorie, pronunce, istanze riconducibili sinteticamente alla supremazia della codicistica sulla normativa costituzionale e sovranazionale sopravvenuta Norme Secondo tale orientamento, il contrasto (ammesso che ne rilevino alcuno) si risolve in favore dell'applicazione, al caso Welby come in altri casi passati, degli articoli del Codice penale sull'omicidio del consenziente (579 c.p.) e/o istigazione o agevolazione al suicidio (580 c.p.), dell'art 5 del Codice civile invocato a sostegno dell'indisponibilita' della vita e dell'invalidita' del consenso o dissenso al trattamento salvavita. I fautori di questa tesi invocano a sostegno della liceita' dell'intervento salvavita –e quindi anche dell'illegittimita' dell'interruzione delle cure di sostegno vitale- le scriminanti generiche previste nella parte generale del codice Rocco, in particolare l'art. 50 C.p. sul consenso dell'avente diritto (nei limiti di cui all'art. 5 C.c.), lo stato di necessita' previsto all'art. 54 c.p., nonche' il diritto e la potesta' medica alle cure (art. 51 c.p.). Insomma tutta la teoria sull'attivita' medica viene qui affidata alla disciplina generale penale, a norme generali che regolano anche i casi, come quello di Welby, di per se' speciali e che nulla hanno a che vedere con l' illecito penale, e in genere tutti i casi di trattamento sanitario. Probabile inquadramento del caso Welby Secondo questo quadro desueto ma ancora presente in giurisprudenza, Welby, ammesso che possa chiedere lo stacco della spina, nella migliore delle ipotesi potrebbe non esser fermato dal lasciarsi morire rifiutando le cure (ammesso e non concesso che la respirazione artificiale sia considerabile come un trattamento vero e proprio) o il cibo. Non perche' ne abbia un diritto vero e proprio, stante il divieto di disposizione del proprio corpo, ma solo perche' non lo si puo' coartare nelle cure che non desidera (art. 32 Cost.) e che coscientemente rifiuta. Il tentato suicidio del resto non e' reato. Tutto cio' non significa che chi agevola il suo suicidio o lo determina causalmente, vada esente da reato di cui agli artt. 579 e 580 c.p. sopra citati, in quanto la loro condotta non trova alcuna scriminante della punibilita' valida (ne' il consenso di Welby, ne' l'esercizio di un suo diritto, perche' non ne avrebbe). Le condotte esterne penalmente rilevanti possono essere le piu' varie e poco importa che Welby chieda il distacco, la sedazione terminale, o la morfina in dose letale; cio' che conta e' una qualche condotta esterna che agevoli, rafforzi, determini il proposito suicida. Se poi addirittura Welby chiede la sedazione e perde capacita' di intendere e di volere, si incorre nel rischio che il consenso perda l'attualita' necessaria al configurarsi delle fattispecie in questione piuttosto che nel caso di omicidio volontario o comunque in situazioni da testamento biologico. Giurisprudenza Su questa impostazione si fondano numerose e nemmeno troppo remote pronunce giudiziarie, fra cui esemplari me ne sembrano due: 1. Cassazione penale sez. I, n. 26446 dell'11 luglio 2002; 2. Cassazione Penale sez. IV n. 28132 del 9 marzo 2001. In poche parole, dopo la sedazione terminale e l'interruzione del sostentamento vitale, potrebbe persino intervenire il giudice tutelare che obbliga alla ripresa del sostentamento. Si ricorda il caso in cui la signora che rifiutava l'amputazione salva vita della gamba, venne dichiarata interdetta dal giudice in modo da imporle coattivamente l'intervento (sigh!). Critiche Se pur corposo e solidamente radicato nel tempo nella cultura medica e giuridica di stampo autoritario e paternalista, l'orientamento in questione non ha basi altrettanto solide nella lettura logico-sistematica del nostro ordinamento. Non si tiene in debito conto: 1. della sopravvenienza della Costituzione che ha un impianto personalistico, e dell'atto che e' fonte sovraordinata e immediatamente precettiva almeno nella sua parte prima, art. 13 e 32, e che tale norma sopravvenuta travolge con se' l'impianto vetero-autoritario del codice Rocco per avere al centro l'individuo, la sua persona e la sua autodeterminazione; 2. della normativa sovranazionale come interpretata dagli organi a cui abbiamo convenzionalmente delegato parte della nostra sovranita' (Oviedo e Corte Europea dei Diritti dell'Uomo); 3. Dìdel fatto che l'orientamento si ancora su norme generali concepite per altri scopi che quelli particolari e speciali quali l'eutanasia, l'accanimento terapeutico e i trattamenti sanitari in genere, e che ormai non e' piu' relegabile in tale ambito una materia che non ha generalmente a che vedere con i reati e con le norme generali. E' a tutti gli effetti una forzatura. *** II. Secondo orientamento. Raccoglie le nuove istanze personalistiche e offre una lettura costituzionalmente orientata della normativa, individuando nelle fonti supreme del diritto la risposta alla domanda di Welby. Qui il conflitto lo si ricompone grazie alla seguente lettura. Norme e istanze - artt. 32 e 13 della Costituzione costituiscono il nucleo della normativa; - il consenso al trattamento medico sanitario non e' piu' fondato sul generico e generale consenso scriminante il reato di cui all'art. 50 c.p. e che come tale incontra -se non altro per esser fonte di pari grado- i limiti dell'art. 5 c.c. Al contrario il consenso e il dissenso derivano direttamente e precettivamente dagli articoli 13 e 32 della Costituzione e come tale supera ogni ostacolo derivante da normativa inferiore (579 c.p., 580 c.p., 5 c.c.). La Costituzione ha sancito l'incoercibilita' del vivere; - il consenso del paziente e' l'unico fondamento alla liceita' dell'attivita' medica, in assenza del quale si incorre in violenza privata e in lesioni dolose (610, 582, 590 c.p.). In assenza di consenso informato il sanitario non puo' piu' invocare l'utilita' sociale, la potesta'/diritto alle cure o quant'altro di paternalistico sia stato in passato posto a suo esclusivo fondamento. Sentenze L'orientamento trova fra i suoi principali riferimenti (oltre che nella dottrina maggioritaria), anche pronunce importanti fra le quali: - Cassazione penale sez. IV dell' 11 luglio 2002 n. 1572 (rovesciamento di prospettiva sul consenso); - ancor piu' esplicita la Corte d'Appello di Milano nel caso Englaro (salvo poi non riconoscere la natura di trattamento sanitario all'alimentazione e idratazione artificiale!); - Caso Pretty Vs.Gran Bretagna della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo del 29 aprile 2002 (caso analogo al caso Welby, in cui la Corte nega il diritto all'eutanasia attiva, ma legittima ed eleva a diritto protetto dagli articoli 3 e 8 della Convenzione, in modo esplicito l'eutanasia passiva). Probabile inquadramento del caso Welby Secondo questa lettura delle norme, Welby puo' (ed e' suo diritto) sospendere in qualsiasi momento il suo trattamento di sostentamento vitale in quanto: a) poco importa che lo si consideri cura o intervento caritatevole; sempre intrusione nella sua persona e', e come tale, non e' consentita senza il suo consenso; b) la sua non e', come nell'orientamento del primo gruppo, una mera situazione di fatto (non impedibile ma non tutelabile), bensi' un diritto soggettivo fondamentale costituzionalmente protetto; c) L'atto materiale con cui si concreta fisicamente il diritto al rifiuto alle cure non e' che una modalita' che passa in secondo piano. Nel senso che, se intende porla in essere ma non puo' per ragioni fisiche, non per questo il diritto viene meno; d) dove c'e' un diritto c'e' necessariamente la tutela dello stesso. In tale prospettiva, se nessuno si offre volontario per staccare la spina, per ragioni di obiezione di coscienza, Welby potrebbe chiedere ad un giudice l'attuazione materiale della sua decisione; e) anche senza scomodare un giudice, chi si offrira' per l'adempimento del diritto di Welby non ne sara' che un mero esecutore materiale, non punibile in quanto scriminato dall'esercizio di un diritto di Welby di cui e' solo esecutore; f) in tale ottica costituzionalmente orientata l'ordinamento giuridico non puo' tollerare che un diritto costituzionalmente garantito quale quello di Welby alla sospensione delle cure sia ostacolato dalla malattia invalidante e, in ossequio alla formulazione di cui tanto ci si vanta, quella dell'articolo 2 della Costituzione, occorre "rimuovere l'ostacolo" al compimento della propria scelta terapeutica. Dunque una volta risolta positivamente la questione sul "se" interrompere le cure, non sara' certo il "come" di ostacolo all'esercizio del suo diritto. E la condotta dell'aiutante non sara' inquadrata come aiuto a morire ma come aiuto a sospendere il trattamento, a prescindere dal fatto (non interessa perche' questione privata, di privacy, protetta dall'art. 8 della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo) che da questo ne derivi morte. Il caso Pretty su richiamato sancisce proprio questo. Ma cosa succede se Welby non muore istantaneamente? E se nel passaggio rischia la sofferenza? Si puo' intervenire attivamente con una iniezione letale? No, evidentemente, perche' cio' non e' diritto protetto di cui agli art. 13 e 32 Cost. ed e' stato negato alla Sig.ra Pretty un qualunque aiuto a morire che non sia il mero aiuto alla sospensione al trattamento terapeutico. Con l'iniezione si verterebbe, giuridicamente, in un atto di disobbedienza civile. La sedazione Si puo' tuttavia ricorrere alla sedazione con l'uso di oppiacei concessi dalla legge n. 12, 8 febbraio 2001, che introduce "Norme per agevolare l'impiego dei farmaci nella terapia del dolore". Non sono mai state poste in dubbio la piena legittimita' e la legalita' della sedazione, che e' trattamento generalmente praticato per il recupero del paziente. Tale sedazione e' legittima purche' non causi essa stessa la morte e consentirebbe a Welby di dormire fino al trapasso e di non soffrire o accorgersi dello stesso. Naturalmente, tanto piu' tempo passa dalla sedazione alla morte, tanto piu' si rischia di scivolare nell'inattualita' del consenso e nelle ipotesi in cui si rende necessario il testamento biologico. Tuttavia, nella chiave personalistica e in ottica di autodeterminazione, salvo lassi di tempo eccessivi, la sedazione e' una modalita' terapeutica alla quale Welby subordina -e con la quale esercita- il diritto alla sospensione della respirazione. E' pertanto da leggere in chiave unitaria (un trattamento unico con la sospensione della respirazione al di la' del dato temporale concreto). Se poi la sedazione o la morfina (per i tempi o le modalita' con cui sara' effettuata) fossero idonee a causare la morte, il pubblico ministero avra' l'onere della prova su cosa (fra il distacco della spina e la morfina) abbia realmente cagionato la morte. Se non ne verra' a capo, si incorrera' o nell' insufficienza di prove (530, secondo comma, Codice di procedura penale) o nel reato impossibile. Come e' accaduto nel caso dell' ingegner Forzatti, finito davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano (21 giugno 2002) per aver staccato il respiratore artificiale della moglie poi deceduta. Critiche Tale nuovo e recente orientamento ha il pregio (che ci auguriamo sia sempre piu' riconosciuto dalla magistratura) di avere alle spalle una lettura inconfutabile e rigorosa su come si riconduce ad unita' il sistema, sulla applicazione delle regole di superamento del contrasto fra norme: - fonte superiore contra la fonte inferiore; - legge speciale contra legge generale; - legge sopravvenuta nel tempo (Costituzione contra codice Rocco). Ha il difetto di incontrare le resistenze, di carattere prevalentemente religioso-paternalistiche e autoritarie ancora tutt'altro che non superate in giurisprudenza. Inoltre, risolvendo il contrasto fra norma costituzionale e primaria, un giudice: a) o compie l'opera ermeneutica come descritta non applicando al caso le norme penali di cui agli articoli 579 e 580 c.p., o ritenendo escluso il reato per l'esercizio del diritto di Welby (articolo 51 c.p.); b) o applica direttamente, come potrebbe e dovrebbe, gli articoli 3 e 8 della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo cosi' come interpretate nella caso Pretty; c) oppure dovra' sollevare la questione di legittimita' costituzionale degli articoli dei codici penale e civile (aumentando, a mio avviso, le probabilita' di conservatorismi e vecchie logiche autoritario-paternalistiche), dilazionando la decisione nel tempo e rischiando una pronuncia che metta fine, in positivo o in negativo, alla questione risolvendo il contrasto. *** Naturalmente in mezzo ai due orientamenti descritti c'e' tutta una zona grigia e di cui fanno parte i giudici che decidono di non decidere (vedi caso Englaro). CONCLUSIONI 1. Sedazione e interruzione di alimentazione, idratazione e respirazione artificiali: Primo orientamento: si rischia reato omissivo dell'omicidio del consenziente. Secondo orientamento: assoluzione per esercizio del diritto costituzionalmente garantito e inviolabile. 2. Eutanasia attiva, ovvero overdose letale di farmaci: Condanna sicura, ovunque in Italia e in Europa, per omicidio del consenziente. 3. Stacco respiratore e sedazione idonea a provocare morte immediata per soffocamento: Possibile assoluzione per insufficienza di prove e/o reato impossibile nel caso non sia possibile accertare la causa della morte. Condanna sicura per omicidio del consenziente se si accerta il nesso di causalita' fra overdose di sedativi e evento morte. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA R.C.AUTO: TUTTE LE NOVITA' Grosse novita' in arrivo per tutti gli automobilisti. Il settore r.c.auto e' stato oggetto di diverse riforme, a partire da quelle introdotte dal nuovo codice delle assicurazioni (il d.lgs.209/2005) e dai suoi decreti attuativi, fino ad arrivare al cosiddetto decreto Bersani (legge 248/2006). Alcune novita' sono attive gia' dall'1/1/2006 ed altre sono state introdotte nel corso del 2006, ma le piu' interessanti e significative entreranno in vigore il prossimo 1 gennaio 2007: Cos'e' gia' cambiato: * dal 4/7/2006, entrata in vigore del decreto Bersani, nei preventivi e nelle polizze dev'essere evidenziato, oltre al premio di tariffa, la provvigione dell'intermediario e lo sconto riconosciuto. Il nuovo codice delle assicurazioni, invece, introduce l'obbligo per le compagnie di consegnare, prima della sottoscrizione della polizza, una nota informativa esplicativa dei diritti e degli obblighi contrattuali. Le compagnie e i loro addetti, inoltre, devono operare seguendo specifiche regole di condotta stilate dall'ISVAP, l'organo di controllo del settore. * Le compagnie non possono piu' legare gli agenti di vendita con contratti di esclusiva, o limitare la loro attivita' di vendita imponendo tariffe minime o sconti massimi. La nuova figura dell'agente plurimandatario, che puo' proporre polizze di piu' imprese applicando liberamente gli sconti , nascera' pero' in modo graduale, poiche' e' previsto che gli accordi di esclusiva esistenti al momento dell'entrata in vigore della novita' (4/7/2006) rimangano validi fino alla loro scadenza, e comunque non oltre il 1/1/2008. * E' diventata obbligatoria la copertura dei danni subiti dal terzo trasportato. Questi puo', in caso di danno personale, presentare domanda di risarcimento direttamente alla compagnia che copre il mezzo sul quale si trovava al momento del sinistro, con diritto al risarcimento indipendentemente da chi, tra i due conducenti, venisse ritenuto responsabile. *In caso di furto del mezzo assicurato, il contratto cessa di avere effetto dal giorno successivo alla denuncia. L'assicurato, pertanto, ha il diritto di essere rimborsato del premio residuo calcolato da quello stesso giorno. Rimane invariata la possibilita', in caso di assicurazione di un altro mezzo a seguito del furto, di mantenere la classe di merito maturata a patto di aprire un nuovo contratto entro un anno dalla denuncia. Cosa cambiera' dal 1 gennaio 2007 * Introduzione del "risarcimento diretto": per i sinistri che avranno luogo a partire dal 1/2/2007 sara' applicabile la procedura di risarcimento diretto, ovvero la possibilita' di essere risarciti direttamente dalla propria compagnia di assicurazione, che liquidera' il danno con un assegno. Se previsto dal contratto, il cliente potra' optare per la riparazione gratuita dell'auto (a cura dell'assicurazione, che provvedera' tramite officine convenzionate). La procedura di risarcimento diretto, che sostituisce la vecchia convenzione "CID", prevede anche precisi obblighi di assistenza, sia tecnica che informativa, che la compagnia deve rendere all'assicurato. In pratica questi dev'essere aiutato in tutte le fasi della procedura, in special modo riguardo la compilazione e presentazione della domanda di risarcimento, e dev'essere informato riguardo ai criteri di attribuzione della responsabilita' fissati dalla legge. Questa "consulenza" dovrebbe sostituire, in teoria, quella legale. La legge, infatti, precisa che tramite il risarcimento diretto non sono rimborsabili le spese legali (o di consulenza) eventualmente sostenute, con esclusione di quelle medico-legali. * Introduzione dell'obbligo, per le compagnie, di inviare comunicazioni in merito alla scadenza annuale: almeno trenta giorni prima della scadenza annuale le compagnie devono inviare al domicilio dell'assicurato un avviso scritto riguardo la data di scadenza della polizza, il premio da pagare in caso di rinnovo e le condizioni contrattuali di disdetta. Unitamente dev'essere inviato l'attestato di rischio in originale, il documento che permette il passaggio ad altra compagnia. Questa disposizione, precedentemente valida solo se espressamente prevista dal contratto, facilita il passaggio da una compagnia all'altra e permette all'assicurato di scegliere con piu' consapevolezza come comportarsi alla scadenza di ogni annualita'. Per saperne di piu': - "R.C. Auto, i contratti e le regole" http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=159603 - "R.C. Auto, le procedure di risarcimento danni" http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=159602 (Rita Sabelli) (ha collaborato Domenico Murrone) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci credete utili, sosteneteci con l'adesione di Euro 25,00 o un contributo a scelta: ccpostale 10411502 oppure cc bancario 7977 Abi 06160 Cab 02817 Cin S - coordinate bancarie BBAN S0616002817000007977C20 - coordinate bancarie IBAN IT19S0616002817000007977C20 oppure tramite carta di credito, direttamente dal portale dell'associazione https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. 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