====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2006 Numero 120 18-08-2006 la prossima edizione: 01-09-2006 EDITORIALE Incarico Maura Cossutta: un colpo al cerchio e uno alla botte! di Donatella Poretti ARTICOLI - Australia. Governo permette voto di coscienza sulla legalizzazione della clonazione terapeutica di Pietro Yates Moretti NOTIZIE - Spagna. Primo intervento con staminali per rigenerare un femore - Mondo. Andare in Cina tramite Beike Europe - Italia. Staminali per curare il linfoma della sorellina - Usa. Un compenso per le donatrici di ovociti? - Italia. Conservare le staminali cordonali nelle banche private di Lugano - Giappone. Cellule adulte simili a quelle embrionali - Italia. Abruzzo. Approvati 450 mila euro dalla Regione per le staminali - Cile. Ad un passo dal divieto di clonazione - Usa. Scoperte le cellule che producono le ghiandole sebacee della pelle - Cina. Studio sulla sicurezza dei trapianti di cellule nel miocardio - Spagna. Terapia cellulare in 14 ospedali - Usa. Occorrono maggiori studi prima della clonazione terapeutica - Peru'. Le staminali del dottor Jorge Tuma Mubarak - Usa. Missouri. Si votera' a novembre sulla ricerca con le cellule staminali - Usa. Cellule staminali embrionali per curare malattie della retina - Italia. Cardinale Caffarra: un approccio esclusivamente scientifico devasta la dignita' della persona - Giappone. Create cellule staminali pluripotenti "indotte" - Italia. Premio Mangrella a ricercatore con le cellule staminali - Corea del Sud. Hwang riprende a fare ricerca -------------------------------------- EDITORIALE - Incarico Maura Cossutta: un colpo al cerchio e uno alla botte! Un colpo al cerchio e una alla botte! La vicenda dell'incarico a Maura Cossutta al ministero della Salute e' lo specchio di un centrosinistra che non riesce a dire una parola chiara su quei temi sensibili della bioetica che rischiano di far saltare quel partito democratico che ancora non e' nato. "Livia Turco ha affidato a me l'incarico di rivedere le linee guida della legge 40, (...) sappiamo che le linee guida non modificano la legge ma possono fare molto". Insomma, non si cambiera' la legge ma si riaprira' un dialogo. Sono le parole testuali di Maura Cossutta dello scorso 20 luglio nel suo intervento pubblico alla direzione nazionale dell'associazione Luca Coscioni, quando a nome del ministro della Salute aveva anche specificato di avere gia' iniziato una serie di audizioni di embriologi, esperti ed associazioni, per fare un primo punto a settembre nel merito. Parole chiare, impegni precisi e tempi brevi. Poi l'interrogazione urgente alla Camera dei Deputati e la replica del sottosegretario alla Salute Serafino Zucchelli, spiega che "all'interno del ministero non si e' provveduto fino ad ora a dare l'inizio alla fase di revisione ed aggiornamento delle linee guida previste dalla citata legge 40, ne' e' stata insediata a questo scopo alcuna commissione". Parole altrettanto chiare, nessun impegno almeno a tempi brevi. Noi avevamo augurato buon lavoro alla Cossutta, complimentandoci per la scelta della ministra Livia Turco, auspicando che fosse l'occasione per riprendere il filo di un impegno sulla legge della procreazione medicalmente assistita e quindi di una revisione in Parlamento. Oggi speriamo che abbia ancora quell'incarico e quel lavoro da svolgere, ma certo non e' una bella figura quella che sta facendo la maggioranza. E' inutile fingere di avere una posizione comune su certe materie, e il compromesso non e' sempre nobile. Io e la professoressa Binetti la pensiamo esattamente all'opposto, ad esempio. Occorrerebbe maggiore coraggio da parte del centro sinistra per decidere di fare le battaglie in cui si dice di credere, rivolgendosi al proprio e all'altrui elettorato invece che ai partiti e agli schieramenti ideologici. La strada che si sta seguendo e' quella di evitare attriti e contrasti mettendo la sordina ad un dibattito che se venisse alla luce sarebbe invece sostenuto dal Paese che non vorrebbe mettere un freno puramente ideologico ad una questione vitale come le applicazioni della medicina e la ricerca scientifica. di Donatella Poretti -------------------------------------- ARTICOLI - Australia. Governo permette voto di coscienza sulla legalizzazione della clonazione terapeutica Il primo ministro John Howard ha detto che permettera' un voto di coscienza sulla clonazione terapeutica. La decisione del governo e' giunta dopo che i deputati dell'opposizione e della coalizione di maggioranza, nonche' alcuni governatori locali avevano criticato duramente le forti restrizioni federali sulla ricerca con le cellule staminali embrionali. Quando la questione della clonazione terapeutica e' stata sollevata durante un incontro di governo la scorsa settimana, il primo ministro Howard aveva promesso ai suoi parlamentari che avrebbe organizzato una riunione ad hoc su questo tema. E lo scorso 14 agosto, i parlamentari della coalizione di governo hanno discusso proprio di questo, convincendo Howard a concedere il voto di coscienza Appena lo scorso giugno il consiglio dei ministri aveva votato contro la modifica della legge attuale, legge che permette la ricerca solamente su pochi embrioni sovrannumerari. Dopo questa decisione si erano sollevate numerose critiche dei governi locali -il Victoria ha minacciato di aggirare i divieti federali- e di alcuni parlamentari della stessa coalizione governativa, spingendo Howard a promettere un dibattito interno sull'argomento. Recentemente aveva anche sostenuto che i "ribelli" della maggioranza si sarebbero ricreduti ed avrebbero appoggiato la linea del governo. La senatrice democratica Natasha Stott Despoja aveva pero' annunciato di voler presentare un suo progetto di legge se il primo ministro non avesse permesso che la questione venisse discussa liberamente in Parlamento: "Il primo ministro non puo' continuare a rimandare questo dibattito. Non solo e' imperativo che i parlamentari di maggioranza dibattano sulle raccomandazioni della commissione Lockhart (ndr., la commissione indipendente incaricata di analizzare le leggi federali sulla clonazione umana che aveva suggerito di abolire il divieto per quella terapeutica), ma anche che il parlamento federale ha il dovere e il diritto di discutere questi pressanti argomenti scientifici, etici e politici". Anche il cattolicissimo ministro della Salute Tony Abbott ha detto che, se la questione fosse giunta in Parlamento, avrebbe dovuto essere garantito un voto di coscienza e non il voto blindato di maggioranza. Ma Abbott sostiene anche che non vi e' la necessita' di tornare su un argomento su cui il parlamento si e' gia' pronunciato quattro anni fa. Anche il leader dell'opposizione aveva espresso la speranza che Howard permettesse ai propri parlamentari di votare secondo coscienza: "Questo e' un tema sul quale il Parlamento dovrebbe essere lasciato libero di dibattere sulla giusta direzione da prendere e spero che John Howard permetta ai propri parlamentari di fare proprio questo". Comunque la senatrice Stott Despoja ha ammesso che non sara' facile neanche con il voto di coscienza cambiare la legge attuale: "Penso che sia ancora troppo presto per saperlo e penso che nel clima attuale di disinformazione, e senza l'appoggio del primo ministro, e' indubbio che sara' davvero difficile vincere". Ma le critiche alla politica scientifica di Howard non giungono solo dall'interno del Paese. Il direttore dell'istituto di genetica britannico che ha creato il primo embrione umano clonato, ha accusato l'Australia di danneggiare gli sforzi della ricerca internazionale con il suo divieto della clonazione terapeutica. Il professore John Burn, direttore medico dell'Institute of Human Genetics della britannica University of Newcastle upon Tyne, ha commentato cosi' la notizia secondo cui Howard potrebbe impedire un voto di coscienza sulla clonazione terapeutica in Australia. "Tutto cio' ha un costo sugli sforzi della ricerca internazionale in quanto l'Australia ne e' un componente importante ed e' un peccato che sia stata adottata una posizione del genere", ha detto Burn. di Pietro Yates Moretti ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Spagna. Primo intervento con staminali per rigenerare un femore Un'équipe medica del Policlinico San Carlo di Murcia fara' un intervento chirurgico, per la prima volta in Spagna, impiantando cellule staminali adulte in un femore in stato di necrosi. L'équipe e' composta dai dottori Pedro Luis Ripoll, Javier Vaquero e Mariano de Prado. La necrosi della parte superiore del femore distrugge il tessuto osseo, costringendo il paziente ad una protesi. La nuova tecnica consiste nell'iniettare cellule staminali nella parte lesa, dopo aver estratto il tessuto gia' morto. Queste cellule dovrebbero formare un nuovo tessuto che consentira' al paziente il recupero della mobilita'. Si e' arrivati a questo intervento dopo una ricerca che e' durata otto mesi, finanziata dalla Cajamurcia. Se tutto andra' come dovrebbe, questo tipo di intervento sara' possibile applicarlo in numerose malattie degenerative e senza le abituali questioni etiche che vengono sollevate quando si ha a che fare con le staminali embrionali. Le cellule saranno estratte dal midollo osseo del medesimo paziente, nella quantita' di 1500 per ogni centimetro cubo di midollo estratto. Il trapianto autologo impedira' i problemi di rigetto, ma le possibilita' di successo non sono molto ampie, sebbene l'intervento aprira' prospettive in molti ambiti. - Mondo. Andare in Cina tramite Beike Europe Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal vice-presidente della Beike Europe Andrea Mazzoleni. "Finalmente un canale diretto per accedere al trattamento con cellule staminali direttamente dall'Europa tramite la Beike Europe SA. Shenzhen Beike Biotechnology Co. Ltd. e' un'azienda fondata con capitali forniti dalle Universita' di Pechino e Hong Kong e dal Municipio di Shenzhen, e sostenuta da fondi monetari nazionali. La collaborazione per la ricerca e' una sinergia fra le universita' di Pechino, Hong Kong, Zhongshan, Guiyang, Zhengzhou e l'Universita' Medica dell'Esercito. Nei laboratori Beike e in quelli delle Universita' sopra enunciate, lavora uno staff di oltre 60 fra ricercatori e medici. Beike Europe SA e' la rappresentanza europea della Shenzhen Beike Biotechnology Co. Ltd. ed e' stata voluta da un imprenditore, affetto da Sclerosi Multipla dal 1994, che cosi' sintetizza la sua esperienza: "Ero stanco di sentirmi dire dai medici "Non c'e' niente da fare...", quindi quando venni a conoscenza della possibilita' di andare in Cina tramite un servizio giornalistico visto in televisione, immediatamente iniziai la mia ricerca in internet cercando di informarmi dove in quel paese trattassero con le cellule staminali e con quali tecniche. Trovai, dopo varie ricerche, l'istituto piu' all'avanguardia in Cina che si occupava di malattie come la mia, ovvero il Gruppo Beike. Scoprii inoltre che in quel paese erano migliaia le persone che avevano tratto enormi benefici dai trattamenti. Presi cosi' contatto con la Beike inviando la mia richiesta di informazioni generali. Iniziai il mio itinerario da buon pioniere, senza sapere esattamente che cosa sarebbe successo e, non lo nascondo, con un certo timore. All'inizio l'immagine dei cinesi ai miei occhi non era certo elevata, credevo che in campo medico fossero molto indietro rispetto a noi. Una volta arrivato a Shenzhen (Repubblica Popolare Cinese, a circa 200 km da Hong Kong) mi resi conto invece che Beike era un'organizzazione seria e preparata in questo genere di trattamenti, avendo iniziato le ricerche negli anni '90, lanciando il progetto pratico gia' nel 2001, ed ottenendo incredibili reazioni positive nella cura delle malattie neurodegenerative. I medici della Beike ottennero eccellenti risultati anche nel curare la mia Sclerosi Multipla per mezzo delle staminali: mi sentivo un uomo rinato, avevo ripreso quasi totalmente il controllo di me stesso. Riflettendo su tutto questo, avvertii come un mio dovere morale mettere la mia esperienza a disposizione di tutti coloro che soffrono di malattie quali sclerosi laterale amiotrofica, ictus, sclerosi multipla, lesioni alla colonna vertebrale, atassia, autismo, lesioni cerebrali e quant'altro. Queste persone soffrono, e spesso non sanno a chi rivolgersi, o di chi fidarsi davvero. Spesso si rivolgono cosi' a medici i quali, vuoi per gli impedimenti di natura giuridica che finora hanno ostacolato il diffondersi di questa terapia, vuoi per riserve di ordine religioso, non sono in grado -o semplicemente non hanno intenzione- di mettere questi malati al corrente della terapia a base di staminali. Beike Europe nasce quindi dal desiderio di rendere nota la mia esperienza e far conoscere questo gruppo cosi' all'avanguardia a piu' persone possibili. Nell'offrire loro questa grande opportunita', voglio risparmiare ad altri pazienti le innumerevoli difficolta' pratiche e psicologiche con cui mi sono dovuto personalmente confrontare prima di imbattermi nella Beike, non ultime le false speranze alimentate in me da altri tipi di cure". Beike Europe intende quindi mettere a disposizione di tutti gli interessati che ne faranno richiesta questa possibilita' di trattamento nell'ambito delle patologie neurodegenerative ad un costo equo, evitando loro nel contempo speculazioni e raggiri. Per informazioni e' possibile consultare il sito Beike Europe SA: http://www.beike.ch/" - Italia. Staminali per curare il linfoma della sorellina Dalle cellule staminali della sorellina appena nata arrivera' la cura per la bambina ricoverata in ospedale a Brescia per un linfoma. Le preziose cellule sono state prelevate questa mattina dal cordone ombelicale che teneva unita la neonata alla mamma all'atto della nascita. Dopo i controlli di rito verranno inviate all'ospedale di Monza dove potranno aiutare la sorellina piu' grande a guarire piu' in fretta dalla sua malattia. Il fatto e' accaduto a Cava dei Tirreni, ma la vicenda parte da un piccolo centro del cilento. Protagonista della storia e' la signora F.M., 27 anni, mamma di una bambina che a soli due anni e' ricoverata all'ospedale San Gerardo di Monza perche' affetta da un linfoma. In corso di gravidanza ed in attesa di una seconda figlia, la coraggiosa mamma ha saputo che le cellule staminali prelevate dal sangue che si trova nel proprio cordone ombelicale avrebbero potuto curare la malattia della prima bambina in cura presso l'ospedale lombardo. Rivoltasi al presidio ospedaliero di Sapri per avere informazioni su come fare per poter regalare alla bambina questa speranza di guarigione, la signora F.M. e' stata indirizzata alla divisione di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Cava dei Tirreni, struttura abilitata ad effettuare tali prelievi, a cui e' arrivata tramite l'ospedale Napoletano Pausilipon e la Banca Dati del Sangue Cordonale. Successivamente la d.ssa Daniela Longoni, sanitario dell'ospedale di Monza, si e' messa in contatto con il dr. Giuseppe Balsamo, referente dell'Asl per la raccolta del sangue cordonale. la dottoressa ha confermato che, per la cura della malattia che affligge la bambina, il sangue cordonale potrebbe essere di molto aiuto. La piccola e' venuta alla luce nella divisione di Ostetricie e Ginecologia dell'ospedale di Cava, diretta dal dr. Gennaro Guarino. Erano le ore 9.30 del 7 agosto. Si chiama Sofia, pesa 3 chili e 250 grammi e gode di ottima salute. La sacca con il sangue prelevato e' stata prontamente inviata alla d.ssa Stefania Caruso, dell'ospedale Napoletano Pellegrini, per i test di compatibilita' e la tipizzazione. Da qui, non appena avuti gli esiti degli esami, ci sara' l'invio a San Gerardo di Monza, devi i medici attendono il 'prezioso carico'. - Usa. Un compenso per le donatrici di ovociti? Dare un compenso in denaro alle donne donatrici che donano i loro ovociti per la ricerca sulle cellule staminali, cosi' come si fa con tutti gli altri volontari che partecipano a ricerche e sperimentazioni scientifiche. Lo propone nell'ultimo di Nature Insoo Hyun, della Case Western Reserve University di Cleveland e responsabile del comitato sul reperimento dei materiali umani della Societa' Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali (ISSCR). Attualmente le linee guida etiche proposte dall'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti prevedono che le donatrici di ovociti per la ricerca sulle staminali possono ricevere soltanto un rimborso delle spese sostenute per la donazione. Ma questa limitazione, secondo Hyun, oltre a non essere equa, potrebbe non offrire garanzie etiche sufficienti. "A dispetto delle linee guida esistenti, c'e' ancora una possibilita' di ampliare le opportunita' di compenso delle donatrici di ovociti", rileva Hyun. Secondo l'esperto la maggior parte dei volontari che contribuiscono alla ricerca biomedica ricevono un compenso quando non hanno benefici diretti e che anche le donatrici di ovociti dovrebbero essere compensate nello stesso modo. La donazione di ovociti, rileva Hyun, richiede alle volontarie energia e tempo (almeno 40 ore), devono inoltre sopportare dolorose iniezioni di ormoni, spesso con spiacevoli effetti collaterali, e il prelievo degli ovociti richiede una procedura chirurgica, anche se minimamente invasiva. La proposta ha suscitato critiche gia' sulle pagine di Nature, che ha ospitato un dibattito nel quale i bioeticisti manifestano la preoccupazione che offrire un compenso in denaro alle donatrici di ovociti possa incentivare le donazioni in modo eccessivo e condizionare la procedura del consenso informato. Critiche alle quali Huyn risponde che regolare la pratica della donazione e', al contrario, un'opportunita' preziosa per ridurre i rischi. Il ricercatore ritiene inoltre che il consenso informato e' comunque suscettibile di miglioramenti anche in mancanza di un compenso, come ha dimostrato la vicenda delle donne che hanno donato gli ovociti per la ricerca del sudcoreano Woo Suk Hwang, risultata un falso scientifico. Obiettivo della Societa' Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali e' comunque estendere il dibattito sulla donazione di ovociti a fini di ricerca, anche con consultazioni pubbliche. Hyun e' convinto che le linee guida etiche dovrebbero riconoscere tutto cio' che le donatrici affrontano e che i comitati etici locali dovrebbero stabilire i criteri migliori per stabilire i livelli di compenso e assicurare procedure controllate sia per il reclutamento che per il consenso informato. - Italia. Conservare le staminali cordonali nelle banche private di Lugano Il divieto di aprire banche private in Italia continua a produrre il fenomeno dell'esportazione all'estero. Su questo il Corriere di Como ha recentemente pubblicato un reportage sulle coppie del Nord Italia che hanno scelto Lugano, costo dell'operazione duemila euro. Dal maggio scorso, quando la 'Swiss Stem Cells Bank' di Lugano ha aperto -prima nel suo genere- le porte ai clienti italiani, sono gia' oltre 800 le coppie di neogenitori della Penisola, in particolare proprio della zona di confine, che hanno inviato le cellule staminali dei propri figli in Svizzera per essere conservate per vent'anni. "Abbiamo sempre piu' richieste dall'Italia -dice Luca Righi, responsabile dei rapporti con i clienti della 'Swiss Stem Cells Bank'- da quando, nel maggio scorso, il ministero ha previsto un nullaosta per l'esportazione all'estero delle cellule staminali. Oltre 800 coppie hanno gia' portato a termine la procedura e decine sono avviate". Durante la gravidanza, i futuri genitori che lo desiderano possono rivolgersi alla banca di Lugano e avviare la procedura per la conservazione delle cellule staminali. "Il primo passo e' la richiesta del nullaosta al ministero -dice Righi- Concluse le pratiche burocratiche, il cliente sottoscrive un vero e proprio contratto con la nostra banca e riceve il kit, omologato e autorizzato, per il prelievo e la conservazione delle cellule staminali". Il parto puo' avvenire in qualsiasi ospedale. "E' sufficiente consegnare il kit al personale sanitario della sala parto -dice ancora Righi- che subito dopo la nascita effettua il prelievo di sangue dal cordone ombelicale. Tocca poi ai genitori inviare subito tramite corriere la provetta. I nostri operatori effettuano poi tutte le analisi del caso e alla fine della procedura il materiale viene sistemato nell'azoto liquido per essere conservato per vent'anni. Trascorso quel periodo, se non sara' stato utilizzato, sara' il bambino, ormai maggiorenne, a decidere cosa fare delle cellule staminali". - Giappone. Cellule adulte simili a quelle embrionali Solo un pugno d'ingredienti sarebbero in grado di trasformare cellule adulte e gia' differenziate, spingendole a comportarsi come staminali embrionali. Ricercatori della Kyoto University in Giappone sono riusciti, infatti, a rimettere indietro le lancette dell'orologio di alcune cellule, prelevate da feti di topo e topi adulti. Queste cellule, chiamate dagli studiosi "cellule staminali pluripotenti indotte", o iPS, mostrano caratteristiche fisiche, di crescita e genetiche tipiche delle staminali embrionali, scrivono i ricercatori su 'Cell'. Non solo, ma sono diventate pluripotenti, dunque in grado di differenziarsi e trasformarsi in molti tipi di cellule. "Le cellule staminali embrionali umane potrebbero essere usate per trattare molte malattie, come il Parkinson, i traumi spinali, o il diabete", ricorda Shinya Yamanaka, uno degli autori dello studio. "Ma ci sono problemi etici relativi all'uso di embrioni umani, come pure il rischio di rigetto dopo il trapianto del tessuto nei pazienti". Tutte questioni che potrebbero essere aggirate, se le cellule pluripotenti potessero essere ottenute direttamente a partire da cellule del paziente da trattare. "Abbiamo dimostrato che staminali pluripotenti possono essere generale da colture di fibroblasti, con l'aggiunta di appena quattro fattori ben definiti", spiega Yamanaka. I ricercatori hanno ipotizzato che i fattori che giocano un ruolo importante nel mantenimento dell'identita' delle cellule staminali embrionali potessero avere un ruolo chiave anche nell'induzione della pluripotenza in altre cellule. Cosi' il team ha selezionato 24 geni, considerati fattori che potevano conferire a queste cellule il potere di trasformarsi in altre. Alla fine, quattro di questi fattori si sono rivelati in grado di 'restituire' a fibroblasti prelevati da feti di topo o topi adulti la pluripotenza tipica delle staminali embrionali. Non solo, ma il trapianto delle cellule iPs sotto la pelle dei topi ha generato tumori contenenti una varieta' di tessuti tipici degli embrioni. La ricerca, dunque, e' un passo avanti nel controllo della pluripotenza, che potra' un giorno permettere la creazione di cellule pluripotenti direttamente dalle cellule somatiche dei pazienti, sostiene Yamanaka. - Italia. Abruzzo. Approvati 450 mila euro dalla Regione per le staminali La Giunta regionale d'Abruzzo, su proposta dell'assessore alla Sanita', Bernardo Mazzocca, ha approvato un ulteriore stanziamento di 450 mila euro per l'ampliamento del progetto che realizza laboratori classificati per la manipolazione delle cellule staminali nella Asl di Pescara. "E' una decisione significativa -ha commentato Mazzocca- in quanto il nuovo finanziamento consente l'adeguamento della struttura e degli impianti alle linee guida scientifiche e alla normativa tecnica". Si tratta di presupposti ritenuti indispensabili dall'assessore, per pervenire all'autorizzazione ministeriale, finalizzata all'avvio di programmi di manipolazione estensiva, oltre che ad ampie applicazioni cliniche. La revisione e l'ampliamento del progetto e' a cura dell'ospedale "Santo Spirito" di Pescara, mediante l'assegnazione alla Asl della quota di finanziamento prevista. Le risorse saranno utilizzate per potenziare l'impiantistica e i sistemi di controllo, nonche' per l'acquisizione di apparecchiature scientifiche. "Gia' nel Dpr di approvazione del piano sanitario 2003-2005 -ha aggiunto l'assessore- si evidenzia la necessita' di sviluppare la ricerca che abbia la finalita' di individuare nuove terapie, procedure diagnostiche e nuove modalita' organizzative nell'assistenza e nell'erogazione dei servizi in funzione della realizzazione degli obiettivi di salute". - Cile. Ad un passo dal divieto di clonazione Dopo 9 anni di dibattito parlamentare il Paese sta per avere la legge sulla ricerca genetica che proibisce la clonazione umana, ora manca solo la firma del presidente Michelle Bachelet. L'8 agosto il presidente del Senato Eduardo Frei ha dichiarato "inammissibile" il veto ad un articolo che era stato messo lo scorso dicembre dall'allora presidente Ricardo Lagos e che di fatto aveva bloccato l'iter della legge. Tutto il dibattito si e' incentrato sul momento in cui si considera iniziata la vita umana. Il veto di Lagos cercava di lasciare un margine per permettere i metodi anticoncezionali come la pillola del giorno dopo e la fecondazione assistita, e che correvano il rischio di essere considerate pratiche illegali se la legge veniva approvata con il primo articolo che stabiliva la protezione dell'essere umano dal concepimento, ossia da quando l'ovulo viene fecondato, pur essendo tema di dibattito scientifico che non trova consenso unanime. "La legislazione ha il fine di proteggere la vita degli esseri umani, dal momento del concepimento, la loro integrita' fisica e psichica, cosi' come la loro diversita' e identita' genetica, in relazione alla ricerca scientifica biomedica e alle sue applicazioni cliniche", cosi' recita il primo articolo. Nel testo inoltre si proibisce la clonazione umana "qualunque sia il fine perseguito e la tecnica utilizzata", ma si permette la coltivazione di tessuti e di organi per ricerca scientifica e per studi diagnostici, sempre a patto che le cellule non siano derivate da embrioni umani. In pratica la legge vieta la clonazione riproduttiva, ma anche quella terapeutica, prevedendo una pena di 5 anni. - Usa. Scoperte le cellule che producono le ghiandole sebacee della pelle Ricercatori dell'Universita' Rockefeller degli Stati Uniti guidati da Valerie Horsley hanno scoperto che nel luogo dove le ghiandole sebacee si uniscono ai follicoli pelosi esiste una popolazione di cellule la cui unica funzione e' produrre e mantenere le ghiandole sebacee. Le conclusioni dello studio, che dimostra nei topi come si sviluppano le cellule responsabili della produzione del grasso della pelle, sono pubblicate sulla rivista "Cell". I ricercatori stavano studiando un gene Blimp1 quando hanno fatto la scoperta che potrebbe avere implicazioni sulla conoscenza dei disturbi delle ghiandole sebacee come l'acne o il cancro. Si avranno nuove informazioni su queste nuove cellule staminali, e su come le staminali possono controllare l'equilibrio di proliferazione e differenziazione dei tessuti. - Cina. Studio sulla sicurezza dei trapianti di cellule nel miocardio Cardiologi del Queen Mary Hospital dell'Universita' di Hong Kong hanno pubblicato sull'"American Journal of Cardiology" dati promettenti sulla sicurezza a lungo termine su pazienti sottoposti a trapianti autologhi di cellule derivate dal midollo osseo nel miocardio ischemico, con l'obbiettivo di trattare una patologia coronarica severa e un'angina refrattaria al trattamento medico convenzionale. I ricercatori hanno monitorizzato 12 pazienti, seguiti per 44 mesi, immagini cardiache in serie che non hanno mostrato tracce di formazione di tumori intramiocardici ne' di calcificazione dopo il trapianto. Non si sono verificate neppure alterazioni di ritmo cardiaco. Durante l'osservazione, 5 dei 12 pazienti (41%) hanno sofferto nuovi attacchi cardiaci, in particolare per il progredire della malattia nelle aree del miocardio non coperte dalle cellule staminali. Si sono registrate due morti, una per ictus e un'altra per infarto del miocardio. - Spagna. Terapia cellulare in 14 ospedali Saranno 14 gli ospedali coinvolti nel Paese per un programma di saggi per una nuova terapia cellulare su persone colpite da infarto del miocardio. Saranno reclutati un centinaio di pazienti nel giro di qualche settimana tutti per sottoporsi a un trapianto di staminali prelevate dallo stesso paziente, la ricerca durera' sei mesi e rientrera' in un programma di lavori diretti da Indas Biotech e dalla Clinica Universitaria di Navarra. "Questo programma di ricerca ha come obbiettivo principale il miglioramento della funzione cardiaca per le persone che hanno sofferto un infarto. Per poter essere candidati a ricevere questo nuovo trattamento dovranno essere trascorsi almeno 4 mesi da quando il paziente ha avuto l'infarto", spiega il dottor Felipe Prosper, direttore dell'Area di Terapia Cellulare a Navarra. Sara' la II fase di un esperimento gia' realizzato su 12 pazienti nella Clinica Universitaria di Navarra e dell'Ospedale Clinico di Salamanca. Si attende solo il via libero dell'Agenzia Spagnola del Farmaco. - Usa. Occorrono maggiori studi prima della clonazione terapeutica Esperti raccomandano la necessita' di una maggiore ricerca di base prima di prendere in considerazione l'uso della clonazione terapeutica, secondo quanto riportato da uno studio dell'Istituto di Ricerca Medica Burnham e dell'impresa Illumina Inc. pubblicato sulla rivista "Genome Research". I ricercatori hanno scoperto che il Dna delle cellule staminali embrionali umane possiede un codice caratteristico per cui si vedono modificate chimicamente in maniera prevedibile. Questo codice differenzia le cellule staminali embrionali umane delle cellule adulte normali e delle linee cellulari, comprese quelle cancerogene. I ricercatori hanno analizzato 14 linee di cellule embrionali umane provenienti da diversi laboratori e conservate in diverse coltivazioni. "I nostri risultati suggeriscono che la clonazione terapeutica a partire da cellule embrionali sara' un enorme sfida", precisa il dottor Jeanne Loring dell'Istituto di Ricerca Medica Burnham. A partire dal nucleo di una cellula adulta si dovra' riprogrammare il Dna perche' si comporti come quello di una cellula embrionale umana. "Questo rafforza la necessita' di una ricerca di base tesa alla comprensione della biologia delle cellule staminali embrionali prima che si possa considerare un uso terapeutico". - Peru'. Le staminali del dottor Jorge Tuma Mubarak Esistono gia' 168 casi che dimostrano come le cellule staminali possono essere considerate salvavita. Il dottor Jorge Tuma Mubarak , pioniere di questo trattamento in Peru' sostiene che il trattamento a base di staminali derivate dal midollo osseo permette a pazienti con diabete e a persone paralizzate di avere una vita migliore. Tuma, alla Clinica San Felipe di Lima, ha gia' operato 100 pazienti con il diabete, 25 con problemi cardiovascolari, 2 con cirrosi, 10 con sclerosi laterale e 2 quadriplegici e sostiene che le staminali sono riuscite laddove la medicina convenzionale aveva fallito. "Quattro anni fa si credeva che i tessuti del cervello, cuore, fegato e pancreas non potevano rigenerarsi. Ora questo fa parte del passato", ha spiegato nel corso della Seconda Conferenza Internazionale di Terapia Cellulare del Pacifico per Malattie Cardiovascolari. - Usa. Missouri. Si votera' a novembre sulla ricerca con le cellule staminali Dopo mesi di battaglie legali e di raccolta firme, solo 2 delle 18 iniziative referendarie sono state ammesse alla consultazione elettorale del prossimo novembre. Tra le firme autenticate dalle autorita' statali, quelle raccolte dal Missouri Stem Cell Research and Cures, circa 210 mila, sull'introduzione di un emendamento costituzionale a protezione della ricerca con le cellule staminali e la clonazione terapeutica. Gli oppositori della ricerca con le cellule staminali embrionali si stanno gia' preparando alla battaglia per il "no". Al loro fianco la Chiesa cattolica, che finanzia pesantemente la campagna. I sostenitori del "si'" avevano gia' raccolto 10 milioni di dollari a meta' maggio, mentre il fronte del "no" solamente 144 mila dollari per la fine di aprile. Ora gli oppositori della ricerca con le staminali embrionali cercano l'aiuto dei cattolici e dei conservatori religiosi. All'inizio dell'estate hanno dato il via ad una campagna pubblicitaria alla radio e alla Tv grazie ai finanziamenti raccolti dalla Chiesa cattolica. Il vescovo di Kansas City, Robert Finn, ha detto che gli spot referendari avevano lo scopo di "sottolineare specificamente i mali associati con la ricerca con le cellule staminali embrionali". - Usa. Cellule staminali embrionali per curare malattie della retina I ricercatori della University of Washington hanno rivelato che fra qualche hanno saranno in grado di utilizzare trattamenti a base di cellule staminali embrionali per curare alcune malattie della retina. Lo scorso 14 agosto gli scienziati hanno infatti annunciato il successo di un trattamento con cellule staminali embrionali sui topi. Tom Reh, docente di strutture biologiche ed uno dei massimi studiosi della materia, ha detto che entro due anni la procedura potrebbe essere sperimentata sugli esseri umani. La chiave dell'esperimento sta nella combinazione di "fattori di crescita" (ndr., proteine) che permettono la differenziazione delle cellule staminali embrionali in cellule sane della retina. I risultati della ricerca sono stati pubblicati questa settimana sul sito internet della rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences: http://www.pnas.org - Italia. Cardinale Caffarra: un approccio esclusivamente scientifico devasta la dignita' della persona "Un approccio esclusivamente scientifico e tecnologico al corpo umano porta devastazione nella dignita' della persona. Questi approcci, se e quando diventano esclusivi, conducono infatti a considerare il corpo come 'un materiale' a disposizione di tecniche manipolatorie. Non si e' chiesto di poter produrre embrioni umani per estrarre da essi cellule staminali?" E' questo il messaggio lanciato dall'arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra, durante l'omelia della celebrazione di Santa Maria Assunta celebrata nel parco di Villa Revedin. "Ma non e' neppure necessario riferirci a sofisticati procedimenti di laboratorio. Il corpo della donna non e' forse usato per vendere prodotti di ogni genere? La nobilitazione dell'uso puramente ludico della propria sessualita' non e' un altro indice dell'incapacita' di vedere nel corpo la stessa persona?" L'arcivescovo di Bologna, che e' anche uno studioso di etica, ha spiegato nella sua omelia il legame con la riflessione per la festivita' di Santa Maria Assunta. "Le celebrazioni cristiane non celebrano solo la gloria di Cristo nei suoi Santi Mister., ma anche l'incomparabile dignita' della nostra persona, e rispondono al nostro bisogno di sapere, di capire chi siamo. Possiamo allora dire che oggi la fede cristiana celebra anche la dignita' del corpo umano; ci insegna la verita' del nostro corpo. L'atto redentivo di Cristo non si propone di salvare la nostra persona solamente nella sua dimensione spirituale, l'anima; esso raggiunge anche il corpo: e' redenzione anche del nostro corpo. Maria e' assunta in anima e corpo. Quale verita' circa l'uomo ci viene cosi' insegnata? La persona umana non ha semplicemente un corpo; e' anche il suo corpo. La persona umana quindi e' una persona corporale ed il corpo e' un corpo personale. Esso quindi non e' semplicemente un ordinato assemblaggio di cellule, un organismo vivente: e' la nostra persona stessa. Quando abbracciamo un amico, non abbracciamo un corpo, ma la persona dell'amico; quando guardiamo un corpo, e' una persona che vediamo". - Giappone. Create cellule staminali pluripotenti "indotte" "Abbiamo visto che cellule staminali pluripotenti possono essere derivate direttamente da culture di fibroblasti" ha detto Shinya Yamanaka della Kyoto University, Giappone in una comunicazione uscita oggi su Cell, per spiegare come cellule differenziate prelevate da embrioni di topolini o da topi adulti siano state indotte, con successo, a comportarsi come cellule staminali embrionali. Le cellule, chiamate dai ricercatori "cellule staminali pluripotenti indotte", iPS (induced pluripotent stem cells) mostramo di avere le caratteristiche fisiche, di crescita e genetiche delle cellule staminali embrionali e, l'acquisizione della caratteristica "pluripotente", sta a significare che sono capaci di differenziarsi in molti altri tipi di cellule. Le cellule staminali embrionali, potrebbero essere usate per trattare malattie degenerative come il Parkinson's o l'Alzheimer o il diabete o, ancora, traumi gravi al midollo spinale, ma ci sono ancora molte difficoltà relative a possibili rigetti post trapianto e problemi di carattere etico sull'uso di embrioni umani. "Ora questi problemi potrebbero essere superati se le cellule pluripotenti venissero derivate direttamente dalle cellule del paziente". Le cellule staminali embrionali possono essere ottenute dalla blastocisti o, meglio, da quelle poche centinaia di cellule che si sviluppano al suo interno cinque o sei giorni dopo la fecondazione e che proseguono nello sviluppo fino alla formazione dell'embrione. Ma anche le cellule prelevate da altre parti del corpo possono essere riprogrammate trasferendo il loro nucleo negli oociti o ovociti, precursori delle cellule uovo o mediante fusione con cellule staminali embrionali. "Queste scoperte evidenziano che uova non fertilizzate e cellule staminali embrionali contengono fattori, gli stessi che mantengono l'identità delle cellule staminali embrionali, che possono conferire la pluripotenza a cellule già differenziate. Si tratta di scoperte che rappresentano un passo importante verso il controllo della pluripotenza che, potrebbe portare alla creazione di cellule pluripotenti direttamente dalle cellule somatiche del paziente". Ma gli scienziati, esperti in questo settore di ricerca, pur ammettendo che la scoperta è promettente, si mostrano cauti e dicono che bisogna prima approfondire lo studio sulle cellule staminali embrionali. Anche Yamanaka ammette "non sappiamo ancora se i quattro "fattori" (geni) da noi utilizzati nella ricerca, possono generare cellule pluripotenti da cellule somatiche. Sappiamo però che usare c-Myc, un gene che si trova in molti tessuti tumorali umani, non è adatto per applicazioni cliniche e, poi non è ancora chiaro se le cellule iPS sono in grado di fare tutto quello che fanno le cellule staminali embrionali". - Italia. Premio Mangrella a ricercatore con le cellule staminali Uno studio sulla genesi dell'epilessia individuata da un ricercatore dell'Istituto di neuroscienze del Cnr ha portato alla scoperta dell'importante funzione degli astrociti nella produzione delle improvvise crisi che caratterizzano questa malattia. La ricerca, che ha ottenuto il Premio "Maurizio Mangrella in Neuroscienze", si deve a un giovane ricercatore italiano, Tommaso Fellin (Universita' di Philadelphia), e apre la strada a nuovi approcci terapeutici. La scoperta che gli astrociti, una popolazione di cellule nervose, svolgono il ruolo, finora insospettato, di sincronizzare -attraverso il rilascio di numerose sostanze neuroattive, fra cui il neurotrasmettitore glutammato -i neuroni, che cosi' possono 'attivarsi' contemporaneamente. La commissione esaminatrice composta da cinque professori in Neuroscienze delle Universita' Federico II e SUN di Napoli, La Sapienza e Tor Vergata di Roma e dell'universita' di Torino, ha selezionato due vincitori su 67 concorrenti, per il premio, destinato a giovani ricercatori italiani (meno di 35 anni) che operano in Italia o all'estero. L'altro vincitore, Riccardo Cassiani Ingoni, lavora presso il NIH di Bethesda. La sua ricerca riguarda il ruolo della migrazione e del differenziamento di cellule staminali in un modello sperimentale di sclerosi multipla (o sclerosi a placche), una grave malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale che porta alla perdita delle guaine mieliniche dei nervi, con progressiva paralisi e morte. Cassiani Ingoni ha dimostrato che i mediatori dell'infiammazione possono influenzare il differenziamento di cellule staminali che a loro volta potrebbero partecipare attivamente nella risposta all'infiammazione, introducendo cosi' nuovi concetti che potranno essere applicati alla terapia. - Corea del Sud. Hwang riprende a fare ricerca Ha ripreso l'attivita' di ricerca Hwang Woo-suk, lo scienziato sudcoreano sotto processo per avere millantato l'ottenimento di cellule staminali da embrioni umani clonati. Hwang potra' continuare i suoi studi, ma soltanto sugli animali e non piu' all'Universita' di Seul, da dove e' stato allontanato a dicembre per il falso pubblicato da 'Science'. All'equipe diretta da Hwang e' attribuito il primo clone di un cane. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Â Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------