====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2006 Numero 125 27-10-2006 la prossima edizione: 10-11-2006 EDITORIALE Ricerca staminali e finanziamenti pubblici: bandi misteriosi, soldi scomparsi e ricercatori che si autoassegnano i fondi di Donatella Poretti ARTICOLI - Francia. Cellule staminali umane, una rivoluzione copernicana di A cura di Rosa a Marca - Spagna. Andalusia. Vescovi e Partido Popular respingono il disegno di legge sulla clonazione terapeutica di Rosa a Marca - Australia. La Chiesa Cattolica invita i fedeli a rifiutare cure ottenute con la clonazione terapeutica di Pietro Yates Moretti NOTIZIE - Usa. Michael J. Fox e Jim Caviezel in spot elettorali sulla ricerca con le staminali - Corea del Sud. Hwang ha pagato la mafia russa per clonare un mammut - Italia. In via di sperimentazione nuovo trattamento per la Sla - Italia. Milano. Nuovo centro per farmaci biomedici - Italia. La risonanza magnetica indichera' dove impiantare cellule staminali - Usa. Creato topo-chimera che reagisce a malattie umane - Italia. Mussi: troppo fragile l'intesa nell'Unione sulla ricerca con le staminali - Italia. Lucchese (Udc): basta insistere sulla ricerca con le staminali embrionali - Usa. Glioblastoma incurabile con le cellule staminali - Usa. Ricerca con le staminali al centro delle elezioni di Mid-term - Italia. Palermo. Perquisita banca del cordone ombelicale - Italia. Sicilia. Mozione per creare nuovo centro di ricerca sulle staminali - Usa. Finanziamenti federali per triplicare le donazioni del cordone ombelicale - Italia. 70% degli italiani vorrebbe maggiore informazione sulle biotecnologie - Spagna. Poca trasparenza sul cordone ombelicale - Norvegia. Scoperta sulle proprieta' di cellule tumorali - Spagna. Un ricercatore di Valencia vuole ottenere staminali senza distruggere l'embrione - Spagna. L'Universita' di Castilla-La Mancha vuole la ricerca con le staminali - Italia. Sardegna. Presentata proposta di legge per banca del cordone - Usa. Promettente trattamento con cellule staminali su topi malati di Sla - Usa. Pennsylvania. Nuova proposta di legge per finanziare la ricerca - Italia. Trieste. Accordo con Venezuela per trapianti di cellule staminali ematopoietiche -------------------------------------- EDITORIALE - Ricerca staminali e finanziamenti pubblici: bandi misteriosi, soldi scomparsi e ricercatori che si autoassegnano i fondi Quando nel 2001 vennero destinati 7,5 milioni di euro alla ricerca con le cellule staminali adulte, nessuno poteva immaginare come sarebbero stati utilizzati, se non che ci sarebbe stata una commissione composta da 12 membri che in tre bandi doveva decidere su quali progetti investire. Oggi a 5 anni di distanza ancora non e' chiaro quali studi siano stati realizzati, quali ricercatori abbiano ricevuto i fondi, quali e quanti di loro facevano parte della commissione che doveva decidere il loro destino e soprattutto che fine abbiano fatto i soldi del terzo bando che non si e' mai tenuto per esaurimento dei soldi! A certificare una vicenda non trasparente sulla destinazione e l'utilizzo dei soldi pubblici e' intervenuto il sottosegretario alla Salute, Serafino Zucchelli, per rispondere ad una mia interrogazione presentata in Commissione Affari Sociali, e realizzata con la collaborazione dell'associazione Luca Coscioni. L'Istituto Superiore della Sanita' aveva istituito la Commissione sulle staminali, presieduta da Enrico Garaci, composta da 12 componenti: i progetti finanziati, i componenti della commissione e tutto cio' che informava sui bandi e' letteralmente scomparso dal sito Internet e non rintracciabile in altro modo. Zucchelli ha confermato che ben sette componenti della commissione (su 12) hanno presentato progetti poi finanziati; per un ottavo progetto il componente della commissione svolgeva un ruolo secondario (chissa' se il suo ruolo sia stato secondario anche nella decisione di assegnare dei fondi!). Alla domanda del perche' sul sito Internet dell'ISS non comparivano i nomi dei vincitori del bando e i progetti finanziati, la risposta e' stata che essendo decaduta la commissione nel novembre 2004, e' stato chiuso anche il relativo sito. Cosi' le informazioni relative al secondo bando non sono mai state pubblicizzate, e pare verranno rese note con un convegno (?!). Mentre non aspettiamoci notizie dal terzo bando che non si e' mai tenuto e mai si terra' perche' i soldi sono "esauriti". Resta percio' una vicenda tutta da chiarire. Faro' una nuova interrogazione: chi sono i ricercatori che si sono autoassegnati i soldi, quanti e per quali studi, nonche' gli esiti degli stessi, pubblicazioni scientifiche.... Perche' sono scomparsi i soldi destinati al terzo bando? Non sono stati erogati dal ministero, o cosa? L'unica nota positiva e' l'impegno preso dal ministero di cambiare sistema: a decidere sui finanziamenti non potranno essere gli stessi ricercatori che fanno la domanda, e inoltre adottando procedure di "valutazione per l'attribuzione dei finanziamenti che, similmente a quanto accade negli ambienti scientifici internazionali piu' qualificati, siano condotte nel rigoroso rispetto dei principi della trasparenza e dell'indipendenza." Qui il testo dell'interrogazione: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=18 di Donatella Poretti -------------------------------------- ARTICOLI - Francia. Cellule staminali umane, una rivoluzione copernicana Intervista di Le Monde a Claude Sureau, professore di ginecologia ed ostetricia, membro del Comitato nazionale d'etica, ex-presidente dell'Accademia nazionale di medicina Secondo Lei, l'avanzare delle ricerche sulle cellule staminali umane condurra' a dei cambiamenti profondi nella prassi medica? Senza dubbio. Viviamo da una decina d'anni in un'epoca "cerniera" nella storia della biologia e della medicina. Alcuni evocano, a ragione, secondo me, una rivoluzione copernicana che ci condurra' inevitabilmente a rimettere in discussione molte delle nostre certezze attuali sul senso della vita e della persona e, di conseguenza, su cio' che precede la persona: l'essere prenatale. Da un altro angolo visuale, la rivoluzione e' in marcia dal 1821, data in cui Alexandre Le Jumeau, visconte di Kergaradec, scopri' l'esistenza del battito cardiaco fetale. Si e' cosi' cominciato a prendere realmente coscienza che si trattava di un essere vivente nell'utero della madre. Seguiranno l'embriologia, l'ecografia ostetrica, la procreazione medicalmente assistita. E, infine, la presa di coscienza inevitabile che l'essere prenatale ha una realta' non riducibile a quella dell'essere nato. Di qui l'ambiguita' che ci induce a proteggere, curare l'essere nato e, nello stesso tempo -con le cellule staminali embrionali- a dover accettare l'eventualita' di distruggerlo. Il Vaticano ha recentemente condannato le ricerche con le cellule staminali poiche' implicano la distruzione dell'embrione umano. Come leggere l'opposizione della Chiesa cattolica a cio' che potrebbe sfociare in progressi terapeutici importanti? La posizione ufficiale della Chiesa cattolica in questo campo e' quanto mai ferma. Pena possibili evoluzioni ulteriori, la condanna va oltre la questione della ricerca sulle cellule staminali embrionali, ma ingloba la totalita' delle pratiche di manipolazione dei gameti, della fecondazione in vitro e del congelamento embrionario. E cio', anche quando si tratti di far nascere dei bambini da coppie stabili, composte da un uomo e una donna in eta' feconda. Questa posizione poggia ancora oggi essenzialmente sul documento di A cura di Rosa a Marca ------------------- - Spagna. Andalusia. Vescovi e Partido Popular respingono il disegno di legge sulla clonazione terapeutica In occasione dell'assemblea delle diocesi andaluse, i vescovi locali hanno espresso la loro contrarieta' al disegno di legge della Comunita' sulla clonazione terapeutica, "per i problemi etici che essa comporta". In un comunicato dedicano "speciale attenzione" al disegno di legge, approvato dalla Giunta andalusa il 12 settembre, che regolamenta la ricerca sulla riprogrammazione cellulare con finalita' terapeutiche. I vescovi ritengono necessario "ricordare alcuni principi fondamentali che tutelano il diritto alla vita di tutta la persona, dal concepimento alla morte naturale, e il dovere che compete a tutti di promuovere leggi giuste". Dicono che "di fronte ai problemi etici suscitati dal disegno di legge" si sentono obbligati a manifestare "preoccupazione e rifiuto" nei suoi confronti, anche se sono d'accordo "sulla necessita' di regolare la scienza al servizio dell'essere umano attraverso una legislazione che impedisca di lasciare alla scienza l'uso degli esseri umani finalizzati ad interessi riproduttivi, terapeutici o commerciali". Benche' considerino necessaria "la ricerca scientifica a favore dell'umanita'", i vescovi insistono sui "problemi etici suscitati dal disegno di legge", per cui occorre "seguire strade di sperimentazione che non attentino ai diritti inalienabili della persona". Per la Asamblea de Obispos del Sur, la cosiddetta "riprogrammazione cellulare per trasferimento nucleare" e' "un termine ampio, che fa riferimento a possibili tecniche di produzione di cellule staminali, e benche' in via di principio non tutte le tecniche siano da respingere, il disegno di legge e' usato per aprire la porta alla clonazione terapeutica, vale a dire, per produrre esseri umani clonati ai quali, tuttavia, s'impedira' di nascere, anzi gli si togliera' la vita utilizzandoli come materiale di sperimentazione scientifica per ricercare possibili e poco probabili terapie future". Per i vescovi il termine pre-embrione somatico e'"ambiguo" e mancante di fondamento scientifico; si vuole far intendere che non si tratti di un essere umano in fase embrionale bensi' di qualcosa che lo precede, quindi non meritevole di rispetto ne' titolare di una qualche forma di dignita'. I vescovi affermano che la clonazione terapeutica "e' un attentato alla dignita', giacche' subordina l'essere umano clonato al malato, alimenta l'idea che sia lecito che alcune persone abbiano il dominio totale su altre, fino al punto di determinare la loro identita' biologica". E' qualcosa che "emula l'atto creativo per chiamare all'esistenza una persona che dovra' essere distrutta e usata come residuo biologico, da cui estrarre alcune cellule staminali; di fronte a cio' dobbiamo ricordare che nessun essere umano puo' essere strumentalizzato o utilizzato per ottenere il bene di un altro". Inoltre, sottolineano che "ricorrere alla finalita' terapeutica e' inadeguato e porta confusione nell'opinione pubblica giacche', in effetti, una tecnica e' terapeutica quando cura il paziente su cui viene applicata, pero' in questo caso e' evidente che la tecnica non produce un effetto terapuetico sull'embrione clonato, bensi', viceversa, l'embrione ottenuto verra' distrutto per ricavare cellule da applicare a terzi, essendo poi fraudolento presentare la clonazione come una tecnica capace di ottenere oggi risultati benefici in malattie incurabili." Altro grave problema proposto, a giudizio dei vescovi, e' "l'utilizzazione di ovuli umani per al ricerca", visto che per ottenerli si fa correre un grosso rischio alla donatrice, soggetta a un trattamento ormonale con possibili conseguenze per la sua salute, cui si somma un problema di dignita'. Infine, i vescovi andalusi si dicono favorevoli alla "ricerca con le cellule staminali adulte e l'utilizzo dei fondi pubblici per progetti che non comportino dubbi etici e che non aprano la porta alla disuguaglianza e all'ingiustizia". E lo scorso 25 ottobre, il Partido Popular ha presentato al Parlamento andaluso un emendamento per respingere "preventivamente" l'intero progetto di legge che mira a regolamentare il trasferimento nucleare a scopo terapeutico. La contrarieta' del PP e' motivata dal fatto che la legge andalusa potrebbe entrare in rotta di collisione con la futura normativa statale, ancora in via di elaborazione. In piu' tiene conto della dura presa di posizione assunta la settimana scorsa dall'episcopato. Il Gruppo Popolare ricorda che "non sembra opportuno ne' raccomandabile affrontare in questo momento una questione certamente complessa", mentre e' necessario un coordinamento tra le varie Comunita' autonome e lo Stato. "Nessuno dubita dei possibili benefici terapeutici che potrebbero derivare dalla clonazione terapeutica, sicuramente promettenti", ma "la materia e' sommamente delicata, e da un uso indebito potrebbero derivare attivita' non desiderate come sarebbe la manipolazione a fini riproduttivi". di Rosa a Marca ------------------- - Australia. La Chiesa Cattolica invita i fedeli a rifiutare cure ottenute con la clonazione terapeutica La Chiesa Cattolica inviterebbe i suoi fedeli a non impiegare trattamenti futuri ottenuti dalla clonazione terapeutica e non permetterebbe l'uso di questi trattamenti nei propri ospedali. Il vescovo Anthony Fischer, della Conferenza episcopale australiana, ha detto ad una commissione parlamentare che la Chiesa manterra' la sua contrarieta' alla clonazione terapeutica anche se da questa derivassero nuovi trattamenti. Il vescovo ha cosi' risposto al senatore liberale Kay Patterson durante il primo giorno di audizioni presso la commissione del Senato che sta esaminando una possibile risposta legislativa alle raccomandazioni della commissione Loskhart per la legalizzazione della clonazione terapeutica. Il medico Sally Cockburn, che ha ascoltato le audizioni, ha detto che era preoccupata dalle parole del vescovo. Anche se la Chiesa ha "tutti i diritti di seguire le proprie credenze, vorrei che fosse a quel punto detto chiaramente ai pazienti quali sono le opzioni disponibili in quegli ospedali prima di farsi ricoverare". Durante le audizioni, la senatrice Patterson ha chiesto agli ospiti se erano a loro agio sapendo che gli scienziati rischiano 10 anni di carcere per aver creato embrioni clonati o per avervi fatto ricerca. "Non esiste altro tipo di ricerca dove sono previste pene cosi' pesanti", ha detto Patterson. "E noi dovremmo decidere ora se e quando impiegare un farmaco o un trattamento che verra' scoperto fra 20 anni? Diremo che e' basato su una ricerca immorale e che non accetteremo il trattamento? Credo che la nazione sarebbe indignata dinnanzi a questo tipo di logica". In una lettera inviata alla commissione parlamentare, la neurologa Pamela McCombe ha spiegato che quando e' divenuta membro della commissione Lockhart aveva una opinione negativa sulla ricerca con le cellule staminali. "Ma non avevo capito pienamente che la ricerca con embrioni fuori dalle linee guida era un reato, punibile col carcere". "Siamo di fronte alla contrapposizione morale dove la legge e' impiegata per imporre una morale come quella giusta. Questo mi da' molto fastidio. Ho scoperto di non volere leggi dello Stato che mi impongano valori morali che non sono generalmente condivisi". McCombe ha detto che la messa al bando della clonazione terapeutica e' equivalente a vietare la trasfusione del sangue o il trapianto di organi perche' alcune persone sono contrarie. E in attesa di una nuova legge federale, il Governo del Victoria ha ribadito di voler seguire l'esempio di Arnold Schwarzenegger, muovendosi per contro proprio se il Governo federale votera' per il mantenimento del divieto sulla clonazione terapeutica. Il premier del Victoria, Steve Bracks ha detto lo scorso 16 ottobre che non avra' altra scelta per evitare un esodo di scienziati verso altri Paesi che permettono la clonazione terapeutica. Queste dichiarazioni giungono dopo l'incontro con l'uomo che ha convinto Schwarzenegger ad investire 3 miliardi di dollari nella ricerca in California. Secondo Robert Klein, la California ha infatti creato 220 mila nuovi posti di lavoro grazie al suo impegno ed i suoi investimenti nella ricerca biomedica. La clonazione terapeutica e' parte essenziale per giungere alla prossima generazione di scoperte mediche. Il Parlamento dovra' esprimersi alla fine dell'anno su una proposta di legge per la legalizzazione della clonazione terapeutica, ora proibita. di Pietro Yates Moretti ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Usa. Michael J. Fox e Jim Caviezel in spot elettorali sulla ricerca con le staminali Divide l'America lo spot a favore della ricerca sulle cellule staminali in cui Michael J. Fox, da anni malato di Parkinson, mostra con evidenza i sintomi della malattia. Guidati da Rush Limbaugh, una star della radio della ultra-destra, i conservatori hanno accusato l'attore: 'Recita'. Fox, il protagonista di 'Spin City' e di 'Ritorno al Futuro', ha ammesso di non aver preso le medicine che usualmente lo aiutano a tenere a bada il male prima di andare davanti alle telecamere. 'Ma i sintomi erano reali', ha aggiunto Fox, che da quando e' malato e' diventato un paladino della ricerca sulle staminali ereditando da Christopher Reeve il ruolo di testimonial. Lo spot era stato registrato a favore di Claire McCaskill, una candidata democratica in Missouri, e di una proposta di referendum per proteggere nello stesso Stato da assalti legislativi la ricerca medica su cellule ricavate da embrioni. 'Come probabilmente sapete -spiega l'attore con il corpo agitato da tremori irrefrenabili- sono decisamente favorevole alla ricerca sulle staminali. Nel Missouri potete eleggere Claire McCaskill, che condivide le mie speranze per nuove cure'. L'avversario di McCaskill, il senatore repubblicano uscente Jim Talent, e' contrario alla ricerca sulle staminali da lui giudicata non etica perche' comporta la distruzione di embrioni e oggi ha dato il via a una contro-campagna appoggiata da volti celebri che condividono la sua posizione. Tra la star contattate per un blitz televisivo ad altissima audience (in onda durante la finalissima del campionato di baseball) ci sono due attori, Patricia Heaton del serial 'Everybody Loves Raymond' e and Jim Caviezel, il Gesu' della 'Passione di Cristo' di Mel Gibson. Con Talent e contro la ricerca sulle staminali si e' schierata anche la Chiesa cattolica del Missouri. Nelle parrocchie dello Stato domenica e' stato proiettato un film contro la ricerca ed e' stato organizzata una Crociata del Rosario in cui i fedeli sono invitati a pregare per un fallimento del referendum. Michael J. Fox ha 45 anni e il Parkinson ha rovinato la sua carriera a Hollywood. 'La ragione per cui gli spot sono cosi' efficaci e' perche' lui e' relativamente giovane', ha osservato Kathleen Hall Jamieson, direttore dell'Annenberg Public Policy Center dell'Universita' di Pennsylvania. 'Di conseguenza, la gente di quella fascia di eta' si identifica con lui. Pensa 'Se e' successo a lui puo' capitare anche a me''. Secondo i sondaggi, gli americani sono in maggioranza favorevoli alla ricerca sulle staminali. I nemici di queste sperimentazioni combatterebbero dunque una battaglia difficile. Molti scienziati sostengono che tra le molte malattie che potrebbero trarre benefici da queste ricerche, il Parkinson e' quella per cui ci sono speranze maggiori. Fox ha saputo di avere il Parkinson nel 1991 e nel 1998 ha annunciato di essere malato. Nel 2000, ha lasciato per sempre le scene e fondato la Michael J. Fox Foundation per la ricerca sul Parkinson. Attraverso la fondazione l'ex attore ha raccolto milioni di dollari. Da allora e' tornato sporadicamente a recitare: quest'anno e' apparso nel serial della Abc 'Boston Legal' nei panni di un miliardario malato di cancro. - Corea del Sud. Hwang ha pagato la mafia russa per clonare un mammut Uno scienziato utilizza i fondi provenienti da donazioni private per comprare dalla mafia russa tessuti di mammut per poter clonare questa specie estinta. Non e' un nuovo film della serie Jurassic Park ma l'ultima rivelazione sul famigerato scienziato sudcoreano Hwang Woo-suk, balzato l'anno scorso agli onori della cronaca per aver falsificato le sue ricerche sulle cellule staminali embrionali. Durante un'udienza davanti ad un tribunale di Seul Hwang, che deve rispondere dell'accusa di frode ed appropriazione indebita, ha dichiarato oggi di aver utilizzato una parte del circa 1 miliardo di won (820.000 euro) che aveva ricevuto da donatori privati per continuare le sue ricerche per quelle che in precedenza aveva definito vagamente 'attivita' periferiche legate alla ricerca'. Ma, ha ammesso oggi, 'Una parte del denaro e' stata spesa per contattare la mafia russa perche' stavamo cercando di clonare i mammut'. Qualche tempo fa Hwang aveva detto di aver ottenuto del tessuto di mammut da un ghiacciaio e di aver cercato di clonarlo per tre volte senza successo. Nel maggio scorso Hwang, che era prima considerato un eroe nazionale per i suoi presunti successi in campo scientifico, e' stato incriminato in relazione alle accuse di aver organizzato una truffa per mettere le mani su 2,8 miliardi di won (2,4 milioni di euro) tra titoli di stato e donazioni private e di aver violato la normativa sulla bioetica per essersi impossessato di ovuli umani a scopo di ricerca. L'anno scorso un'inchiesta interna all'Universita' nazionale di Seul, dove lavorava Hwang, aveva scoperto che l'equipe dello scienziato aveva manipolato dei dati per supportare i risultati delle sue ricerche nel campo delle cellule staminali. In base all'ordinamento sudcoreano il reato di peculato (l'uso improprio di denaro pubblico) viene punito con una pena fino a 10 anni di carcere mentre la violazione delle norme bioetiche prevede un massimo di tre anni di prigione. Fino ad oggi Hwang aveva negato ogni accusa sostenendo che quei fondi erano stati utilizzati esclusivamente a scopi di ricerca e aveva tentato di giustificare le spese fuori bilancio affermando che erano riconducibili ai costi dei viaggi e dell' alloggio dei giovani ricercatori della sua equipe. 'Avete idea di quanto sia difficile ottenere quattro o cinque ovaie in una macelleria? Bisogna fare in modo che chi lavora li' sia felice', aveva detto. Le ricerche di Hwang avevano alimentato forti speranze nella comunita' scientifica internazionale perche' sembravano confermare che gli embrioni delle cellule staminali potessero essere utilizzati per creare dei tessuti in grado di riparare dei danni agli organi interni (ad esempio gravi lesioni al midollo spinale) e curare malattie come il diabete. - Italia. In via di sperimentazione nuovo trattamento per la Sla Si chiama Glatiramer acetato ed e' usato nel trattamento farmacologico della sclerosi multipla. Ora, in via sperimentale, viene somministrato anche a una sessantina di pazienti italiani, affetti da sclerosi laterale amiotrofica. Per i malati di Sla si apre cosi' una nuova finestra sulla speranza. La sperimentazione coinvolge tre centri italiani (l'ospedale Molinette di Torino, l'Istituto auxologico italiano del S. Luca e l'Irccs S. Raffaele, entrambi di Milano) oltre ad altri sedici strutture europee. I pazienti che partecipano ai trials, della durata di un anno, sono trecento in tutta Europa. I soggetti scelti, di eta' variabile tra i 18 e i 70 anni, dovevano avere un requisito fondamentale: almeno il 70 per cento di capacita' respiratoria. Meta' dei volontari assumera un placebo, l'altra meta' la molecola da testare. L'uso del Glatiramer per rallentare i processi degenerativi della Sla e' gia' stato sperimentato con efficacia sul modello animale, afferma uno dei neurologi che sta seguendo lo studio, Adriano Chio', del Dipartimento di neuroscienze dell'Universita di Torino. Attualmente in Italia sono in trattamento 25 pazienti a Torino e 35 a Milano. Il Glatiramer acetato e' un polimero di tre amminoacidi, la cui sequenza assomiglia a quella della proteina basica della mielina. Nella sperimentazione sui topi si e' dimostrata efficace sia sulla durata sia sulla sintomatologia della sclerosi laterale amiotrofica. La Sla e' una malattia degenerativa progressiva che porta alla paralisi di tutti gli arti e dei muscoli deputati alla deglutizione, alla parola e alla respirazione. La Sla e anche chiamata malattia di Charcot, dal nome del neurologo inglese che l'ha descritta per la prima volta nel 1860, o morbo di Lou Gehring, come il famoso giocatore di baseball americano che ne fu colpito. In Italia la Sla colpisce 4 mila persone l'anno, al momento non esiste possibilita' di guarigione. In contemporanea al test sul farmaco, in sette centri italiani (a Torino, Milano, Genova, Pavia, Pisa, Roma e Palermo) da qualche settimana e' partito un altro studio-pilota riguardante la sclerosi laterale amiotrofica. In questo caso un farmaco, il G-Csf, normalmente usato in ematologia nei trapianti di midollo osseo, viene iniettato sottocute in soggetti malati con lo scopo di produrre la stimolazione di cellule staminali sane che, reiniettate nel sangue, dovrebbero riuscire a contaminare l'intero sistema nervoso bloccando i processi degenerativi della malattia. Questa sperimentazione con l'uso delle staminali, precisa Chio', che segue i quattro volontari trattati alle Molinette di Torino e' ancora in una fase iniziale. Per ora ne stiamo verificando la tollerabilita' da parte dei pazienti . Nell'uso di questo fattore di crescita stimola-staminali la difficolta' principale e' abbattere la barriera emato-encefalica tra il sangue e il sistema nervoso, spiega il neurologo torinese. I 28 pazienti inseriti nel programma di sperimentazione vengono sottoposti a questo trattamento ogni tre mesi. I risultati di questa prima fase di studio sono attesi per la fine del 2007. Nel nostro paese la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica si dimostra particolarmente vivace, commenta Mario Melazzini, presidente dell'Aisla, l'associazione che si occupa di questa malattia, di cui lui stesso e affetto e l'Italia, a livello mondiale, si conferma come quarto Stato produttore di ricerche sulla Sla, sia cliniche sia di base. - Italia. Milano. Nuovo centro per farmaci biomedici Medicinali basati su cellule umane e costruiti su misura per il paziente. E' la medicina rigenerativa la nuova frontiera della pratica medica e questa mattina al Polo Tecnologico e Scientifico di Milano il gruppo MultiMedica ha inaugurato una factory per la produzione di medicinali 'cell based' e farmaci biologici. Si tratta di una struttura con oltre 400 mq di superficie e laboratori di biosicurezza di livello 3 in cui saranno realizzati prodotti di derivazione della rigenerazione tissutale, farmaci biologici e i primi step per la sperimentazione pre-clinica di biogenerici. La rigenerazione tissutale ha l'obiettivo di riprodurre tessuti biologici usando cellule umane sviluppate su particolari strutture, o su biomolecole usate come fattori di crescita. Questi prodotti 'cell based', realizzati su misura per ogni singolo paziente, avranno un impatto rivoluzionario sulla pratica clinica, con un miglioramento marcato della qualità di vita: saranno infatti reimpiantati nel sito dove era presente il tessuto malato per riattivare una completa funzionalità e offriranno trattamenti innovativi per patologie altrimenti non trattabili. Con un investimento di ulteriori 10 milioni di euro, il gruppo MultiMedica prevede di rendere operativa la struttura entro la prima metà del 2007. Dopo le autorizzazioni nazionali, uno degli obiettivi del Laboratorio a Contaminazione Controllata è l'ottenimento della certificazione americana Fda, che consentirà alla Factory MultiMedica di lavorare con i più importanti centri americani, come quello dell'Università di Pittsburgh. La Factory, inaugurata alla presenza dell'ad del gruppo MultiMedica Daniele Schwarz, del direttore scientifico Irccs MultiMedica Mario Condorelli, dell'assessore all'Innovazione del Comune di Milano Luigi Rossi Bernardi e del presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, sarà diretta dalla dottoressa Liliana Di Ciano. Nei laboratori saranno impegnati 22 ricercatori, tutti con esperienza nel lavoro in ambiente sterile, e nella produzione, espansione, stoccaggio e riformulazione delle cellule staminali, nonché nella biologia molecolare e nella attività sui farmaci biologici. Si prevede che nella primavera del 2007 i laboratori cominceranno a realizzare i primi prodotti di derivazione della rigenerazione tissutale: in una prima fase saranno rigenerati cartilagine, epidermide e, successivamente, miociti. Le prime applicazioni terapeutiche saranno quindi le malattie della cartilagine, alterazioni dell'epidermide causate da diabete, da malattie vascolari, le malattie cardiache. - Italia. La risonanza magnetica indichera' dove impiantare cellule staminali Osservare il tessuto del cuore danneggiato da un infarto per localizzare esattamente le lesioni e dirigere proprio in quei punti le cellule staminali destinate a riparare il danno: potra' essere utilizzata cosi' la risonanza magnetica, una delle tecniche che permettono di osservare il cuore senza disturbarlo e del cui uso nella cardiologia dei prossimi anni si e' discusso nel congresso mondiale di Ecocardiografia e imaging cardiovascolare che si e' concluso a Roma. Se le terapie basate sulle cellule staminali sono fra le attese maggiori della cardiologia del futuro, un aiuto indispensabile in questo campo verra' dalle tecniche che permettono di osservare il cuore e lo stato di salute dei suoi tessuti in modo non invasivo e assolutamente indolore. 'Sara' la risonanza magnetica a indicare il punto del cuore in cui il tessuto e' danneggiato, indicando cosi' la sede piu' adatta a ricevere le cellule staminali', ha osservato il direttore della I cattedra di Cardiologia dell'universita' di Roma La Sapienza, Francesco Fedele. Risonanza magnetica, TAC cardiologica, tomografia a emissione di positroni combinata con la TAC (PET-CT) sono le tecniche destinate a diventare sempre piu' 'amiche del cuore'. Sono tecnologie disponibili fin da ora, ma utilizzate ancora poco nella routine, soprattutto per gli alti costi (dai circa 2 milioni per la Risonanza magnetica e la TAC ai cinque milioni della PET-TC). La risonanza magnetica, ha proseguito Fedele, 'e' la tecnica piu' promettente, soprattutto perche' permette di analizzare esattamente la composizione del muscolo cardiaco'. In questo modo, per esempio, e' possibile valutare quanta parte di esso e' stata distrutta, oppure verificare quante cicatrici sono comparse in seguito a un infarto. Un'informazione, quest'ultima, utile ad esempio per stabilire l'opportunita' o meno di un defibrillatore impiantabile. Ancora meno diffuso ma altrettanto promettente e' l'uso della PET-TC per avere diagnosi piu' precoci e precise. Questa tecnica, ha proseguito Fedele, permette infatti di valutare le condizioni del cuore di pazienti con una sospetta cardiopatia, oppure di osservare l'anatomia delle coronarie, o ancora di sapere se nel miocardio sono avvenute alterazioni del metabolismo provocate da un'ischemia. - Usa. Creato topo-chimera che reagisce a malattie umane Reagisce alle infezioni proprio come farebbe un uomo, il topo-chimera dal sistema immunitario identico a quello dell'uomo descritto nel numero di novembre della rivista Nature Medicine. Il suo sistema di difesa da virus e batteri e' stato infatti modificato, con tessuti e cellule staminali umane, dai ricercatori statunitensi delle universita' del Texas e del Minnesota. Il nuovo arrivato nei laboratori di virologia e malattie infettive e' il primo topo-chimera umanizzato vulnerabile agli stessi virus che colpiscono in modo specifico l'uomo, come l'HIV responsabile dell'Aids o l'Epstein Barr che provoca la mononucleosi. Reagisce come l'uomo agli stessi agenti che aggrediscono l'uomo. E' un bel progresso rispetto al passato, nella ricerca sulle malattie infettive, perch‚ i topi normali non sono affatto suscettibili ai virus che colpiscono esclusivamente l'uomo. Il topo-chimera, invece, promette di essere molto utile per impostare nuove ricerche sul modo in cui il sistema immunitario umano reagisce a virus e batteri e, soprattutto, per avviare studi su nuove terapie. Il topo umanizzato per il momento non ha un nome, ma soltanto una sigla: BLT, (acronimo dall'inglese Bone Marrow Liver Thymic, midollo osseo, fegato, timo). Ottenuto trasferendo in esso tessuti umani e cellule staminali umane, ha sviluppato un sistema immunitario identico a quello umano e perfettamente efficiente. Le cellule addette a contrastare le infezioni sono linfociti T identici a quelli umani, tanto che hanno aggredito un virus specifico dell'uomo come quello di Epstein Barr. "Questi topi-chimera umanizzati sono suscettibili a una grande varieta' di virus specifici dell'uomo che in passato non sarebbe stato possibile studiare cosi' facilmente", ha osservato uno degli autori della ricerca, Victor Garcia, dell'universita' del Texas. "Adesso gli scienziati hanno a disposizione un nuova possibilita' per studiare e sviluppare nuovi vaccini e nuovi farmaci per combattere malattie umane come tumori e Aids". Tanto che tra i virus e i batteri specifici e letali per l'uomo che adesso i ricercatori intendono studiare grazie al topo-chimera ci sono quelli che provocano l'Aids, la febbre emorragica dengue, l'influenza, la Sars e il carbonchio. "Il fatto che virtualmente tutte le cellule immunitarie umane siano adeguatamente distribuite in tutti i tessuti del topo significa che quello del topo-chimera e' probabilmente il sistema immunitario piu' simile a quello umano mai sviluppato in un topo". - Italia. Mussi: troppo fragile l'intesa nell'Unione sulla ricerca con le staminali Fabio Mussi sospende il giudizio sulla possibilita' che Ds e Dl possano trovare un solido punto di accordo sui temi etici. Il ministro dell'Universita' e della Ricerca Scientifica ne ha parlato nel corso del suo intervento di fronte alla direzione della Quercia, argomentando perche', a suo avviso, la convivenza tra Ds e Margherita nel Partito Democratico non sara' semplice da realizzare. 'Vedo che si invoca spesso -ha affermato Mussi rivolgendosi alla direzione- il documento sulle cellule staminali del Senato, al quale ho collaborato, e anche l'intesa raggiunta con Paola Binetti. Vi informo che se ci fosse stato il Partito democratico, in Europa, quel documento li' non lo potevamo fare. Lo abbiamo fatto perche' siamo partiti da un punto di vista e da una cultura autonoma. Quell'intesa e' fragile, tanto e vero che e' gia' saltata nel Parlamento europeo, dove i deputati della Margherita hanno firmato un documento comune con i parlamentari di An, dell'Udc e di Fi per far revocare nuovamente la posizione italiana sulla ricerca'. 'Sarebbe interessante se noi dedicassimo una nostra discussione a quello che sta accadendo nel mondo cattolico, perche' altrimenti le nostre affermazioni sull'identita' dei valori diventano slogan vuoti o se preferite dei caciocavalli appesi: noi siamo di fronte ad una regressione tridentina di una parte della Chiesa, regressione nella quale si sta consumando una parte preziosa del Concilio Vaticano II. Ora abbiamo anche i 'teodem' che, forse, dimenticano che i 'teocon' non sono un movimento di credenti. Non e' necessario essere credenti per appartenervi, quanto, se mai, considerare la religione come un 'instrumentum regni' e il 'Foglio' ne e' uno strumento. Basta darci un'occhiata...'. - Italia. Lucchese (Udc): basta insistere sulla ricerca con le staminali embrionali "Dal dibattito in commissione Affari sociali emerge che la sinistra, in tema di ricerca, insiste ancora sulle cellule staminali embrionali". Lo dichiara il capogruppo Udc in commissione Affari sociali alla Camera, Francesco Paolo Lucchese. "La legge 40 prevede la ricerca solo sulle staminali adulte e cordonali, verso cui ho chiesto maggiori finanziamenti, finora irrisori. La maggioranza, invece, vorrebbe estendere la ricerca anche alle embrionali, anche se la legge non lo prevede. Per giustificare il loro comportamento si appellano a una mozione del Senato, approvata dalla loro maggioranza. Ma la mozione, ricordo ai colleghi della sinistra, non e' legge". - Usa. Glioblastoma incurabile con le cellule staminali Gli scienziati hanno scoperto perché il glioblastoma, tumore cerebrale maligno, è così difficile da sconfiggere e perché, anche dopo la radioterapia, presenta recidive: questo tumore sarebbe "sostenuto" da una piccola popolazione di cellule staminali che lo renderebbero più resistente, quasi invincibile, ai trattamenti. E' quanto riferiscono sul numero di Nature del 19 ottobre Jeremy N. Rich e colleghi della Duke University, Durham, NC, USA, che precisano, che sebbene le cellule staminali siano presenti in numero molto basso, rispetto all'intera massa tumorale, queste sono, però, in grado di dividersi, di rigenerarsi e di condizionare la crescita del tumore. Infatti, le cellule staminali del glioblastoma, che esprimono una proteina-marcatore molto caratteristica, chiamata CD133, sono in grado di attivare un meccanismo di riparazione del DNA molto efficiente. Questo, fa sì che le cellule staminali tumorali riescano a sopravvivere più a lungo ai danni del DNA, ed è per questo che sono anche più resistenti alle radiazioni ionizzanti delle terapie radiologiche sia in vivo che in vitro. Gli scienziati sperano che questa scoperta porti allo sviluppo di trattamenti antitumorali che contrastino la resistenza alla radioterapia delle cellule staminali tumorali e, di conseguenza, ad una maggiore efficacia delle cure oncologiche. - Usa. Ricerca con le staminali al centro delle elezioni di Mid-term Secondo quanto riferito in uno speciale di Nature, argomenti tipicamente scientifici come le cellule staminali, lo spazio, l'energia sono protagonisti del dibattito politico in corso per le elezioni americane di medio termine. Secondo quanto è stato riferito da un gruppo di giornalisti che insieme hanno voluto valutare lo spazio dedicato dai politici a determinati temi scientifici, molti candidati hanno dedicato gran parte della loro piattaforma elettorale a temi scientifici che considerano scottanti e sono visti come sfide future da affrontare e da risolvere. Ad esempio, i democratici confidano che le elezioni del 7 novembre siano l'inizio per un significativo cambiamento della politica scientifica per i prossimi anni; mentre, Thomas Kalil, consigliere scientifico dell'ex presidente Clinton, fa notare, in un suo intervento, che non c'è tempo da perdere per quanto riguarda la futura pianificazione di un'efficiente politica della scienza ed auspica che la comunità scientifica si metta insieme per preparare iniziative che riguardino sia la ricerca di base, sia lo sviluppo tecnologico. - Italia. Palermo. Perquisita banca del cordone ombelicale Le indagini della Gdf sulla banca del cordone ombelicale, che si trova nell' ospedale di Sciacca, coordinate dal procuratore Massimo Palmeri, hanno fatto emergere, dice lo stesso magistrato 'un inquietante quadro della situazione dell'istituto nel quale molti esami obbligatori sulle sacche di sangue raccolte non verrebbero effettuati e tra questi anche quelli immunologici da compiere a 6-12 mesi dalla donazione sia sulla madre sia sul bambino il cui sangue cordonale viene donato e dai quali si potrebbero evidenziare patologie infettive. Le malattie, come Aids e diverse epatiti, si potrebbero manifestare dopo la donazione sul paziente'. Secondo la procura, all' interno della struttura ospedaliera vi 'sarebbe stata una gestione personalistica e al di fuori di ogni regola di buona amministrazione da parte del direttore che, tra l'altro, avrebbe concordato l' aggiudicazione delle forniture a ditte di suo gradimento con cui aveva stabilito preventivamente le caratteristiche e le modalita' delle forniture che sovente non sarebbero transitate per la farmacia' La banca del cordone ombelicale nacque con decreto dell' assessorato regionale alla Sanita' nel maggio '97 e nel '99 comincio' la raccolta e la criopreservazione delle cellule. Nel 2000 venne riconosciuta come Centro di riferimento regionale per le cellule staminali da cordone collegandosi con 79 centri di raccolta di sangue cordonale che sono nelle Divisioni di Ostetricia e Ginecologia di quasi tutti gli ospedali della Sicilia. La Banca di Sciacca per il numero di unita' criopreservate, 7.359, e' al secondo posto nel mondo dopo la Banca di New York (con 16.173 unita') e al primo posto sia in Italia sia in Europa. Il sangue placentare e' una importante sorgente di cellule staminali utilizzabili per il trapianto e i dati statistici indicano che i pazienti che hanno ricevuto il sangue placentare hanno una sopravvivenza, due anni dopo, superiore al 65%. LA REPLICA 'Ho dedicato la mia vita alla banca del cordone ombelicale di Sciacca, mai rubando ma spesso rimettendoci di tasca'. Lo dice Calogero Ciaccio, responsabile dell' istituto di Sciacca impegnato nella ricerca sulle cellule staminali, indagato nell'ambito di un'inchiesta della guardia di finanza di Sciacca su presunte forniture e appalti irregolari gestite dalla stessa banca del cordone. 'Rispetto il lavoro degli inquirenti, ma sono certo che molto presto tutto sara' chiarito. Certo, non posso nascondere di essere profondamente amareggiato per cio' che e' successo'. La procura ha ipotizzato, nei confronti di Ciaccio e della biologa Michela Gesu', l'ipotesi di turbativa d'asta, peculato e somministrazione di farmaci scaduti. - Italia. Sicilia. Mozione per creare nuovo centro di ricerca sulle staminali Una mozione che impegna il Governo della Regione e l'assessore per la Sanita' ad istituire presso la Aornas 'Garibaldi, S. Luigi, S.Curro' - Ascoli Tomaselli' nel Dipartimento di Scienze biomediche, sezione di Endocrinologia, Andrologia e della Riproduzione umana, un Centro per lo studio delle differenziazioni di cellule staminali adulte, sara' presentata in aula, firmata dai deputati Fleres, Cimino, Turano, Savona, Gonfalone. 'Si tratta di un intervento necessario considerato che in atto non ci sono nelle Asl di Catania strutture di studio e di ricerca sulle cellule staminali adulte -afferma Riccardo Savona- e di contro bisogna riconoscere la rilevante ricaduta che lo studio delle cellule staminali ha sulla tutela della salute dei cittadini'. E ancora sempre firmata da Savona una seconda mozione relativa alla salvaguardia della sede di Acireale della scuola superiore della pubblica Ammnistrazione. - Usa. Finanziamenti federali per triplicare le donazioni del cordone ombelicale A brevissimo dovrebbero espandersi, rafforzarsi e aprire nuove banche dei cordoni ombelicali negli Stati Uniti: questi centri -per i quali il Congresso ed il ministero della Sanita' hanno stanziato i fondi- potranno raccogliere i cordoni dei neonati, le cui cellule sono considerate dei veri salvavita per una serie di patologie. Con effetti positivi comparabili a quelli delle cellula staminali. Il governo Usa sta per distribuire 14 milioni di dollari alle banche di cordoni ombelicali pubbliche gia' sorte o con un programma preciso di aprire negli Usa. L'obiettivo e' aumentare le donazioni da 50mila a 150mila. Secondo gli esperti, le cellule dei cordoni ombelicali saranno per esempio cruciali per salvare la vita ai malati di leucemia in quanto si adattano al patrimonio genetico del recipiente: nel caso dell'utilizzo di cellule di midollo spinale il problema e' invece trovare un donatore con un Dna compatibile con quello del malato. I finanziamenti federali dovrebbero riuscire a pagare almeno per la raccolta dei cordoni (il costo del prelievo e immagazzinamento oscilla tra 1.000 e 2.000 dollari l'uno). Il Congresso ha autorizzato una spesa d 15.000 dollari l'anno a questo scopo ed un ulteriore stanziamento extra di 19.000 milioni di dollari e' gia' stato approvato. "Per capire a fondo la potenzialita' di queste cellule per diversi tipi di malattie dobbiamo assolutamente avere delle banche dati centrali in cui confrontiamo i dati sugli impianti ed il decorso dei malati", ha osservato John Wagner, pioniere della materia che ha partecipato al primo trapianto al mondo di cellule di cordoni ombelicali su di un paziente affetto da leucemia. - Italia. 70% degli italiani vorrebbe maggiore informazione sulle biotecnologie Il 70 per cento degli italiani ritiene che si parli poco di biotecnologie, vorrebbe su questo tema un' informazione piu' adeguata al livello delle proprie competenze ed il 35 per cento, su questo versante, si fida dei medici: e' quanto emerso da una ricerca realizzata dal Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie della presidenza del Consiglio dei ministri, i cui esiti sono stati ribaditi durante il corso di Perugia sulle biotecnologie, cui hanno partecipato un centinaio di medici. Tra i docenti del corso -ricorda un comunicato degli organizzatori- Leonardo Santi (presidente del Comitato biotecnologie), Bruno Dallapiccola (ordinario di genetica medica all' Universita' di Roma La Sapienza), Carlo Alberto Redi (ordinario di zoologia e biologia dello sviluppo, Universita' di Pavia) e Lorenzo Silengo (dipartimento di genetica, ateneo di Torino). 'Il rapporto tra la popolazione italiana e la ricerca sulle biotecnologie e' positivo -ha dichiarato Santi- soprattutto se si affronta il campo medico. Dalla stessa indagine infatti emerge che il 92 per cento della popolazione ritiene che si dovrebbe proseguire le ricerche in vista di possibili applicazioni in campo medico, il 60 per cento in particolare punterebbe sulle cellule staminali e sugli studi finalizzati alla diagnosi precoce di malattie genetiche'. Degli oltre mille nuovi farmaci allo studio nel mondo, quasi il 40 per cento sono farmaci biotecnologici. Tra questi, la maggioranza (40 per cento) e' diretta alla cura del cancro, l' 8,9 per cento alla cura di malattie infettive, il 6,4 per cento di quelle neurologiche, il 5,9 per cento delle malattie cardiovascolari, il 5 delle malattie respiratorie, il 4,3 dell' Aids ed il 4,3 delle malattie autoimmuni. - Spagna. Poca trasparenza sul cordone ombelicale Coloro che si oppongono all'uso di cellule staminali embrionali mettono in risalto la varieta' di tessuti alternativi da cui si possono estrarre cellule staminali, in particolare il midollo osseo e il cordone ombelicale. Ma nemmeno cosi' si placa la discussione poiche' il contenzioso si sposta sul come vengono reperite le staminali da tessuti non problematici. Esiste infatti il sospetto che ci sia un traffico illegale di materiale biologico ottenuto senza l'autorizzazione degli interessati. Il piu' sospettato e' il cordone ombelicale, prezioso, ma soprattuttoo abbondante, visto che molti ospedali, in cui avvengono decine di parti al giorno, curiosamente non dispongono di apparecchiature adeguate alla sua conservazione. E' percio' difficile seguire la sua destinazione finale. - Norvegia. Scoperta sulle proprieta' di cellule tumorali In alcuni tumori cerebrali, una popolazione di cellule cancerose puo' moltiplicarsi ed invadere tessuti adottando le caratteristiche delle cellule staminali. Lo indica uno studio dell'Universita' di Bergen (Norvegia), pubblicato sull'edizione digitale della rivista PNAS (Proceedeings of the National Academy of Sciences). I ricercatori hanno trapiantato nei ratti biopsie di glioblastomi umani, un tipo di tumore cerebrale letale, e hanno scoperto che, nella maggioranza degli animali trapiantati, le cellule di glioblastoma davano luogo a un tipo di cancro di grado piu' basso ma piu' invasivo. Secondo gli studiosi, queste cellule assomigliavano e si comportavano in gran parte come le cellule staminali, e potevano invadere il tessuto cerebrale circostante e moltiplicarsi senza sviluppare nuovi vasi sanguigni. Per le loro necessita', le cellule invasive utilizzavano i vasi sanguigni esistenti. Gli autori spiegano che col tempo, queste cellule tumorali cominciavano a somigliare ai glioblastomi di alto grado da cui provenivano. Queste scoperte indicano che le terapie dirette alla crescita dei vasi sanguigni dovrebbero combinarsi con altri agenti rispetto a quelli concentrati in popolazioni di cellule simili alle staminali interne ai tumori. - Spagna. Un ricercatore di Valencia vuole ottenere staminali senza distruggere l'embrione Il ricercatore Carlos Simon, il primo ad aver ottenuto cellule staminali in Spagna, attualmente e' impegnato a reperire cellule staminali embrionali senza distruggere l'embrione, usando una tecnica sperimentata da un'équipe del Massachusetts lo scorso agosto. Simon afferma l'importanza di questa sperimentazione "giacche' ci preoccupa molto la sensibilita' della societa' su questo tema": con la nuova tecnica si potrebbero salvaguardare i problemi etici indotti dalla medicina rigenerativa. Spera quindi che a breve si concludano le pratiche dell'Istituto Carlos III, e che arrivi il semaforo verde per poter iniziare con il lavoro. Si tratta di una delle tre linee di ricerca cui si dedica e che riguardano due aspetti. Il primo: all'Instituto Valenciano de Infertilidad opera per migliorare il trattamento della gravidanza nelle pazienti infertili, inclusa la nascita di figli esenti da qualsiasi malattia genetica. Contemporaneamente, presso l'Instituto de Investigacion Principe Felipe studia le cellule staminali embrionali in vari progetti. Uno di questi, che ha gia' ottenuto l'autorizzazione dal Ministero, consiste nella creazione di linee di ricerca di cellule embrionali normali e un'altra da embrioni geneticamente anormali emersi con la diagnosi preimpianto della fecondazione in vitro (IVI), al fine di reperire cellule geneticamente anormali che permettano di riprodurre il modello della malattia oppure di studiare l'alterazione e la sua possibile reversibilita'. Nel contempo, Simon vigila in modo che l'approvazione della clonazione terapeutica da parte del Ministero non cambi in modo sostanziale la ricerca attualmente in corso, poiche' si tratta di una tecnica aggiuntiva, simile ad altre che si usano in forma ausiliare, come la riprogrammazione di cellule, e che aiuterebbe unicamente ad evitare il rigetto immunologico. In quanto al futuro delle ricerche centrate sulla medicina rigenerativa, Simon e' contrario a fomentare speranze come certe pubblicazioni che fanno intravedere risultati entro una decina d'anni; per ora gli esperimenti sono stati realizzati solo su cavie animali e l'estrapolazione all'essere umano non e' mai al cento per cento. Secondo il ricercatore, i primi esperimenti sulle persone si effettueranno su midollo spinale, infarto del miocardio o cerebrale, mentre molto piu' complicati saranno gli interventi sul pancreas o la creazione di gameti, ovociti e spermatozoi. Infine, riguardo alla polemica suscitata dal caso del coreano Hwang Woo-suk, i cui lavori furono pubblicati da riviste scientifiche, Simon sostiene che un caso simile sarebbe impossibile in Spagna dove i controlli sono ferrei. Certo, i detrattori hanno buon gioco a sfruttare casi come quello di Hwang per dire che tutti i ricercatori sono uguali. Invece, chiunque operi nella ricerca sa che "quello fu un suicidio scientifico". - Spagna. L'Universita' di Castilla-La Mancha vuole la ricerca con le staminali L'anno prossimo, l'Universita' di Castilla-La Mancha vuole fare ricerche sulle cellule staminali. Di fatto, incorpora gia' quest'anno nel Centro Regional de Investigaciones Biomédicas (CRIB) una nuova ricercatrice, essendo disponibili i finanziamenti con cui essa potra' formare un proprio gruppo e iniziare a lavorare nel 2007. Carmen Ramirez ha ottenuto un posto da ricercatrice Cajal; entro un mese firmera' il contratto con il CRIB e si integrera' con le unita' di oncologia e virologia molecolare. - Italia. Sardegna. Presentata proposta di legge per banca del cordone Anche la Sardegna potra' avere la banca per la conservazione di sangue da cordone ombelicale. Una proposta di legge che istituisce il Centro per il prelievo e il trapianto di cellule staminali provenienti dalla donazione di sangue placentare, e' stata presentata dai consiglieri regionali Maria Grazia Caligaris (Sdi-RnP) e Mariuccia Cocco (Margherita). L'obiettivo della struttura pubblica - e' detto in una nota - e' quello di raccogliere e criopreservare annualmente da 3.000 a 5.000 unita' ematiche placentari sufficienti a soddisfare la richiesta nazionale. Cio' consentira' la cura di eventuali gravi malattie per i donatori e i consanguinei. La Pdl prevede, inoltre, l'istituzione di un archivio regionale che gestisce le unita' conservate e provvede alla loro immissione nei registri nazionali e internazionali. Disciplina, inoltre, le modalita' di reclutamento delle donne donatrici volontarie ed il sostegno alle associazioni di volontariato che partecipano alla promozione e allo sviluppo dell'informazione e formazione sulla pratica per il prelievo del sangue ombelicale. In particolare le associazioni, con sede in Sardegna, devono possedere specifiche caratteristiche di professionalita' e le strutture per fornire qualsiasi tipo di attivita' divulgativa e scientifica. 'L'iniziativa -hanno sottolineato Caligaris e Cocco- risponde all'esigenza da piu' parti manifestata di dare risposte a problemi sanitari derivanti da malattie endemiche e peculiari della nostra terra. La disponibilita' di una banca del cordone ombelicale offre maggiori garanzie di qualita' della vita ai neonati e ai loro consanguinei che dovessero averne bisogno in un secondo tempo. Vuole rappresentare l'ingresso della Sardegna nel piu' ampio circuito delle donazioni stimolando la solidarieta' e una maggiore sensibilita' alla maternita' e paternita' consapevoli'. - Usa. Promettente trattamento con cellule staminali su topi malati di Sla I ricercatori della Johns Hopkins University sono convinti di aver trovato un nuovo promettente trattamento per la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), conosciuta anche come morbo di Lou Gehrig. Anche se la sperimentazione sull'uomo e' ancora lontana, gli studiosi hanno dimostrato che il trapianto puo' portare alla crescita di cellule nervose sane nei topi a cui era stata causata una forma molto aggressiva del morbo umano. I topi a cui sono state trapiantate cellule staminali neuronali hanno cominciato a dare segnali di miglioramento entro sette giorni, contrariamente a quei topi a cui erano state impiantate cellule morte. Inoltre, i topi trattati con cellule staminali neuronali hanno vissuto undici giorni in piu'. I ricercatori hanno spiegato che le cellule staminali sono state iniettate in una parte molto bassa del midollo spinale e non su tutto il midollo, cosa che potrebbe dare risultati ancora migliori. - Usa. Pennsylvania. Nuova proposta di legge per finanziare la ricerca Lo Stato della Pennsylvania investirebbe 250 milioni di dollari nella ricerca se fosse approvato una proposta di legge presentato al Parlamento lo scorso 19 ottobre. La proposta prevede che siano stanziati 150 milioni per l'istituto di ricerca di New Brunswick, 50 milioni per un istituto di ricerca biomedica in Camden, ed altri 50 milioni per un altro centro di ricerca presso il New Jersey Institute of Technology di Newark. La proposta di legge e' stato presentata dal presidente del Senato statale Richard J. Codey, il quale ha proposto anche un referendum popolare su uno stanziamento di 230 milioni da destinare in fondi per la ricerca con le cellule staminali. Lo Speaker dell'Assemblea, Hoseph Roberts, democratico, ha detto recentemente di sperare che entrambe le proposte siano approvate prima della fine dell'anno. - Italia. Trieste. Accordo con Venezuela per trapianti di cellule staminali ematopoietiche L' Ospedale Infantile Burlo Garofolo di Trieste ha firmato un atto di intenti internazionale, con il quale si impegna ad inviare alcuni medici specializzati del 'Centro trapianti di midollo osseo e cellule staminali' in Venezuela per un programma di interventi nel campo dell' oncologia, dell' ematologia pediatrica e del trapianto di cellule staminali ematopoietiche (Tcse) a beneficio di pazienti venezuelani in eta' pediatrica (0-18 anni) e che versano in condizioni economiche disagiate. L' accordo -informa una nota- prevede, inoltre, che i medici del Centro trapianti triestino contribuiscano al trasferimento di expertise clinica di alta specialita' verso professionisti medici e paramedici venezuelani, da destinare alla prima 'Unidad de Trasplante de M‚dula sea' gratuita del Paese latinoamericano. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Â Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------