AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori (il numero integrale si trova nel file di testo allegato) Avvertenze numero 2007-10 del 15 Maggio 2007 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Voto ai sedicenni, per ora in Austria. Ma come servirebbe in Italia e in Ue... http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=216 - Le petizioni dell'Aduc - Notizie Telex http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=2&ed=216 - News dall'Europa e dall'Italia http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newtex.php?tipo_id=1&ed=216 - Le iniziative nella prima quindicina di maggio http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=216 - La scheda. BANCHE, ASSICURAZIONI, FINANZIARIE: CONTRATTI A DISTANZA E DIRITTO DI RECESSO http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40791 - La pulce nell'orecchio. DOSSIER OTTO PER MILLE. LA GESTIONE DELL'OTTO PER MILLE DELLO STATO/3 http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Vaticano e Terrorismo. Quando le religioni sono di Stato http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Dialers, 899 e altri servizi a pagamento. Il decreto che difende i consumatori e la latitanza della giustizia http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Mutui: i rischi della corsa al tasso fisso/2. L'ammortamento alla francese http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, un sito per i diritti degli immigrati in Italia e un sito sulla liberalizzazione di Internet e della telefonia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione Con aggiornamenti quotidiani; news, lettere, articoli, documenti. - Ultimomiglio.news - liberalizzare Internet e telefonia http://www.aduc.it/dyn/tlc Con aggiornamenti quotidiani: news, lettere, articoli, documenti, iniziative ------------------------------------------- EDITORIALE Voto ai sedicenni, per ora in Austria. Ma come servirebbe in Italia e in Ue... Lo scorso 2 maggio, il Consiglio dei ministri austriaco ha approvato l'abbassamento dell'eta' per il diritto di voto. I sedicenni potranno esercitarlo in tutte le elezioni, mentre per poter essere eletti dovranno avere almeno 18 (35 per diventare presidente della Repubblica). La maggiore eta' e' rimasta a 18 anni. E' bene ricordare che in Italia occorre avere 18 anni per votare alle amministrative, regionali, europee e per la Camera, mentre per il Senato l'eta' minima e' 25. Il diritto di elettorato passivo, invece, e' di 18 anni, tranne 25 per la Camera, 40 per il Senato e 50 per la presidenza della Repubblica. Una bella differenza con la vicina Austria. Non c'e' che dire! A nostro avviso recuperare questi due anni (18-16) all'elettorato attivo e tutti quegli altri all'elettorato passivo, sarebbe un ottimo contributo a svecchiare le istituzioni rappresentative, facendo decidere, e portando un po' di persone nei luoghi decisionali, con un'eta' piu' rispondente alla realta' della composizione e dei bisogni sociali ed economici. E' notorio che un sedicenne di oggi, per esempio, non puo' essere paragonato ad un suo coetaneo di quando fu deciso che per votare occorrevano 21 anni (che diventarono poi 18 nel 1975): l'evoluzione fisica e culturale non e' questione di opinioni ma di presa d'atto della realta'. Se a questo aggiungiamo quanto previsto dal disegno di legge Amato-Ferrero sull'immigrazione, che da' il diritto di elettorato passivo e attivo alle elezioni comunali per gli immigrati residenti da cinque anni in Italia, il sistema di formazione dei rappresentanti istituzionali ci sembra che sarebbe piu' completo. Tutti i soggetti attivi sul nostro territorio, potrebbero contribuire ad amministrare le citta' e il Paese, portando istanze e opinioni che oggi sono solo filtrate –e spesso deformate- da diversi approcci, per culture e per eta'. Sarebbe auspicabile che sulla formazione del consenso –il primo e principale approccio al metodo democratico- ci fosse unicita' nell'Unione Europea. Un passo importante per arrivare anche ad una Unione politica, fondamentale per non continuare ad essere solo una Unione zoppa dei mercanti/mercati. Allo stato dei fatti, i diritti dei consumatori sono solo quelli di subire le decisioni degli Stati nazionali e dei loro veti alla istituzione e applicazione dei diritti sul territorio dell'Unione. (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono sei, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci PER L'APPROVAZIONE DELLA CLASS ACTION La petizione, rivolta al ministro per lo Sviluppo Economico, Presidente della Camera dei Deputati, Presidente della II Commissione Giustizia, Relatore in merito della medesima commissione, Commissari della II Commissione Giustizia, a tutti gli onorevoli, chiede l'approvazione di un testo di legge che consenta di avviare un'azione collettiva a chiunque ne abbia interesse e prevedendo un meccanismo di risarcimento automatico http://www.aduc.it/dyn/classaction.html ------------------------------------------- NOTIZIE TELEX ITALIA / L'albero che annienta le zanzare Una pianta che annienta le zanzare. La scoperta nella campagna cremonese che si affaccia sul Po: nonostante l'habitat adatto, non ci sono insetti. Merito della Catambra. Gli arbusti sono in vendita. Dieci Comuni li hanno gia' richiesti. GERMANIA / Uso farmaci: studiare meglio le differenze di genere Il maschio non e' la misura di tutte le cose, almeno in campo farmacologico. Non basta infatti dosare un medicinale calcolando il peso corporeo: l'organismo femminile ha tempi diversi di reazione, per cui gli effetti di un farmaco possono variare tra uomo e donna. Se n'e' parlato a un congresso di internisti a Wiesbaden, ed e' emerso che urge studiare meglio le differenze di genere, soprattutto riguardo alla terapia del dolore. MONDO / Rapporto sull'errore medico Secondo un rapporto di "Institute of Medicine", nel 1999 l'errore medico e' risultata l'ottava causa di mortalita' negli Usa: piu' degli incidenti stradali e del cancro al seno. Si contano 40.000 morti l'anno in Gran Bretagna per errore medico, qualche migliaio in Francia, centinaia di migliaia nel mondo. Ora, l'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) ha predisposto una linea guida in nove punti, volta alla sicurezza del malato. MONDO / In estate e' meglio coprirsi che spalmarsi di creme In estate e' meglio coprirsi che spalmarsi di creme. Questa la conclusione di una vasta analisi pubblicata da "The Lancet" sul Web. Gli autori, esperti dermatologi, raccomandano comportamenti molto prudenti riguardo al sole giacche', a dispetto delle campagne informative, troppe persone stanno esposte al sole per ore, potenziando il rischio di cancro, in particolare del melanoma maligno, oltre che l'invecchiamento della pelle. AUSTRALIA / Il Victoria e' il primo Stato australiano a legalizzare la clonazione di embrioni umani per la ricerca sulle cellule staminali Il Victoria e' il primo Stato australiano a legalizzare la clonazione di embrioni umani per la ricerca sulle cellule staminali. La nuova legge rafforzera' la reputazione dell'Australia come leader nella ricerca medica, ha detto il ministro della Sanita', Pike. Le norme di licenza sono sempre molto severe e vi saranno chiari limiti etici. Le norme permettono di usare embrioni in eccedenza dal trattamento di fecondazione in vitro. ITALIA / Bocciata la pubblicita' del latte artificiale della Mellin Il Giuri' di autodisciplina pubblicitaria ha bocciato uno spot del latte artificiale della Mellin che diceva "aiuta a rinforzare naturalmente il sistema immunitario del tuo bambino". L'accusa e' che viene data troppa enfasi a benefici non ancora supportati da prove scientifiche. G.BRETAGNA / La biblioteca degli sms Le e-mail accelerano le nostre comunicazioni, ma la maggior parte di loro dura cinque minuti; solo poche vivono un anno. Per permettere alle future generazioni di avere un'idea di come si svolgeva la vita nel 21esimo secolo, la Biblioteca Nazionale Britannica, in collaborazione con Microsoft, sta raccogliendo milioni di messaggi di posta elettronica da tutto il mondo e le archivia sotto le voci "il male", "il bene", "divertente"... KOREA SUD / Definire i rapporti tra persone e robot La Corea del Sud, che prevede la presenza di un robot in ogni casa entro una decina d'anni, vuole studiare un codice di buona condotta per le macchine dall'aspetto umano. Il ministero del Commercio comunica che una commissione di 12 membri, formata da saggi giuristi e medici, dovra' predisporre una serie di regole per impedire che gli androidi abusino dei loro poteri e per definire i rapporti tra persone e robot. Modello I.Asimov. MONDO / In Italia i bimbi stanno bene ma non i servizi per le madri Per il rapporto annuale 'Save the Children' sullo stato delle madri nel mondo, i Paesi industriali sono primi nel benessere materno infantile con parametri di eccellenza in salute, educazione e condizione economica. In Paesi come il Niger, invece, 1 bambino su 4 non arriva a 5 anni. L'Italia in testa alla classifica, ma per i servizi alle madri scende al 19mo posto. AUSTRALIA / I padri sono responsabili del sovrappeso dei figli L'ultima ricerca sul sovrappeso infantile viene dal Royal Children's Hospital di Melbourne, e ribalta il cliche' familiare. Dice che sono i padri, non le mamme, ad essere decisivi sul tipo e la quantita' di cibo che assumono i figli piccoli. L'indagine ha coinvolto 5.000 bambini di 4 e 5 anni, e ha stabilito che e' l'atteggiamento del papa' -troppo tollerante o disattento- ad avere un'incidenza sui chili in eccesso. MONDO / Aumentano le vendite dei quotidiani a pagamento Smentita l'idea che i giornali cartacei sono al tramonto. L'Associazione mondiale Amj e Pdg hanno presentato il rapporto annuale 2007 "I fatti, non i miti", sostenendo che l'anno scorso la diffusione dei quotidiani a pagamento e' aumentata del 2% nel mondo (4,3% se si aggiungono i gratuiti) e dell'8,7% rispetto a cinque anni fa. Si tratta di 510,4 milioni di copie distribuite ogni giorno. MONDO / L'Onu gela gli entusiasmi di chi punta all'uso massiccio di biocomustibili L'Onu gela gli entusiasmi di chi punta all'uso massiccio di biocomustibili in alternativa ai carburanti fossili: la corsa alla produzione di ingenti quantita' d'energia ricavata da mais, canna da zucchero, soia e palma accelera la deforestazione mondiale e causa poverta', fame, inquinamento. "E' un tema delicato e dev'essere maneggiato con molta responsabilita'", dicono le Nazioni Unite. USA / Sesso: i genitori ne parlano per le malattie, gli amici e i media per il piacere Sesso. I genitori parlano soprattutto dei rischi -Aids, malattie veneree, gravidanza non voluta- mentre amici e media incoraggiano l'attivita' sessuale e i rapporti non fissi. Questa la sintesi di uno studio che appare su "Journal of Youth and Adolescence" e realizzato dalla University del Michigan tra studenti di 18-24 anni. Differenze etniche: nelle famiglie d'origine africana se ne parla di piu' che in quelle asiatiche o bianche. CINA / Verso il boom demografico: la multa per il secondo figlio non e' piu' un deterrente Nei prossimi anni la Cina dovra' affrontare un picco di natalita' dal forte impatto sulle strutture sociali ed economiche, dicono gli esperti di pianificazione nazionale. Motivo? L'inadempienza della politica del figlio unico da parte delle classi benestanti e il formarsi di milioni di coppie cui la legge consente d'avere piu' di un figlio essendo ambedue figli unici. La multa sul secondo figlio (20.000 euro) non e' piu' un deterrente. ITALIA / Il 90% dei clienti apprezza i veterinari il medico veterinario supera l'esame dei padroni di animali domestici che si affidano loro per il benessere di cani e gatti. L'Anmvi (l'associazione nazionale medici veterinari italiani) ha presentato una ricerca sull'indice di gradimento riscosso dai veterinari tra i propri utenti. Secondo lo studio, il 93,4% del campione giudica positivamente il proprio operato, l'89% degli intervistati non ha mai cambiato veterinario. USA / Censura sul fumo nei film Dopo aver messo al bando le sigarette in bar, ristoranti e persino stadi e spiagge, la lobby antifumo ha portato la sua crociata a Hollywood. La Motion Picture Association of America, che dal primo novembre 1968 dispensa ai film le temute classifiche di censura 'vietato ai minori di...' ha annunciato che includera' le scene di fumo tra i criteri per vietare la visione di una pellicola ai minorenni, come sesso, violenza e parolacce. SPAGNA / Il problema del rifiuto-telefonino Del telefonino, come del maiale, non si butta via niente: batterie, schermo ai cristalli liquidi, plastica. Ma solo sulla carta. In realta', c'e' il problema del riciclaggio di uno strumento che e' alla portata di tutti, ma produce una mole di rifiuti elettronici e che ha un forte impatto sull'ambiente. Sarebbero 25-30 milioni i cellulari usati, e solo il 20% viene riciclato. I produttori lanciano una campagna di raccolta in varie sedi. GERMANIA / Si' all'importazione di staminali fresche per la ricerca "Per poter proseguire con le ricerche, gli scienziati chiedono la modifica della legge sulle cellule staminali, in modo da consentire l'importazione di staminali fresche. E' d'accordo con questa modifica della legge?" Si' il 65%. No il 27%. Il quesito e' stato posto il 30 aprile/primo maggio da Tns a un campione di mille persone. ----------------------------------------------------------------- NEWS Notizie istituzionali dall'Italia e dall'Ue SPAGNA / Pneumatici usati per rendere migliore l'asfalto Il Governo ha deciso che d'ora in poi le strade statali dovranno essere costruite utilizzando, per l'asfalto, polvere di pneumatici usati. La polvere di caucciu', unita al bitume, rende le strade meno rumorose, piu' resistenti, con una maggiore capacita' di filtrare l'acqua. Il provvedimento consente, inoltre, di smaltire in pochi anni le centinaia di migliaia di gomme oggi accumulate nelle discariche. AUSTRIA / Una coppia omosessuale e' soggetta alle norme che regolano il diritto agli alimenti Per la prima volta, l'Alta Corte di Giustizia ha emesso una sentenza, secondo cui anche una coppia omosessuale e' soggetta alle norme che regolano il diritto agli alimenti. Questa la decisione: una donna, che ha lasciato il marito per andare a convivere con un'altra donna portando con se' i figli, non ha diritto all'assegno di mantenimento -la stessa prassi che verrebbe adottata per una coppia eterosessuale. AUSTRIA / Voto ai 16enni in tutte le elezioni Sedici anni: e' l'eta' per poter votare a tutte le elezioni in Austria. Con la riforma adottata il 2 maggio dal Consiglio dei ministri, gli austriaci diventano cosi' i piu' giovani elettori dell'Ue e, oltre all'abbassamento dell'eta' di voto, potranno anche farsi eleggere a partire dai 18 anni. Unica eccezione la presidenza della Repubblica, dove l'eta' minima richiesta e' di 35 anni. La maggiore eta' legale rimane fissata a 18 anni. ITALIA / Come cambia la famiglia Secondo l'indagine conoscitiva della commissione Affari Sociali i nuclei familiari si stanno restringendo. Nell'arco di 10 anni quelli con cinque o piu' componenti sono scesi dall'8,4% al 6,5%, mentre aumentano fortemente le persone sole e le coppie senza figli. Crescono anche le coppie di anziani. Nell'ultimo decennio e' aumentata fortemente (+70%) la percentuale dei nati fuori dal matrimonio, passati dall'8,1 al 13,7%. ITALIA / Si spende di piu' per vetture e casa Secondo i dati della "Relazione generale sulla situazione economica del Paese 2006" pubblicata dal ministero dell'Economia, le spese per le vetture e per la casa sono state quelle che maggiormente hanno inciso sulle tasche degli italiani. Rispettivamente registrano un aumento del 4,2 e 4,8%. In diminuzione solo i costi per l'elettronica (-6,3%) e telefoni (-1,2%). ITALIA / Olio vergine ed extra-vergine: etichette con zona di coltivazione e ubicazione del frantoio Un decreto del ministero delle Politiche agricole e di quello per lo Sviluppo Economico, prevede, per l'olio d'oliva vergine ed extra-vergine, l'obbligo di riportare in etichetta l'indicazione della zona geografica di coltivazione delle olive e l'ubicazione del frantoio in cui si producono. ITALIA / Cordone ombelicale: timida apertura alla raccolta autologa Il ministro della Salute ha emanato un'ordinanza che apre parzialmente alla conservazione autologa del sangue del cordone ombelicale. Fino ad oggi si poteva solo essere autorizzati a portarlo all'estero, ora invece lo si potra' conservare in parte in banche pubbliche con costi proporzionali al reddito. Vietate le banche private e comunque partira' una campagna per scoraggiare la conservazione autologa. ITALIA / In crescita i viaggi della speranza tra regione e regione E' ancora cresciuto l'esodo degli italiani per i cosiddetti "viaggi della speranza". Sono in 980 mila che nel 2004 sono andati da una regione all'altra in cerca di cure. L'aumento e' stato dell'1% rispetto al 2003. I dati emergono dalle schede di dimissione ospedaliere appena pubblicati dal ministero della Salute. Aumento nonostante siano cresciuti i ricoveri in "day hospital". GERMANIA / A Berlino il primo parco giochi per anziani Nasce a Berlino, e avra' senz'altro degli imitatori, il primo "parco giochi" per anziani. In una societa' che invecchia, qualcuno ha pensato che fosse opportuno preservare la salute e il benessere di chi vive la terza e quarta eta'. Cosi' e' nato l'inedito parco, che costa un quarto di una struttura analoga per bambini, ma che e' munita di attrezzi ginnici e dispositivi utili a migliorare il sistema cardiovascolare e l'agilita'. SVEZIA / Aborto fino a 18 settimane anche per le straniere Dal 1975 la Svezia autorizza l'aborto volontario senza restrizioni nelle prime 18 settimane di gravidanza. Questa normativa tanto liberale, finora era riservata solo alle svedesi o alle donne residenti nel Paese. Ma ora, il partito cristiano-democratico al potere sfida l'accusa di trasformare la Svezia "nel paradiso dell'aborto", e propone, tramite il ministro degli Affari Sociali, d'estendere l'Ivg alle straniere. FRANCIA / Iniziative contro lo spam Lo "spam", autentico inquinamento della posta elettronica, copre quasi l'80% delle e-mail in scala mondiale, e alcuni Governi cominciano a reagire. La Francia sta per lanciare "Signal Spam", una piattaforma nazionale di segnalazione dei messaggi indesiderati, che consentira' agli internauti d'inviare tutti i messaggi spazzatura ricevuti a un interlocutore unico, il quale li centralizzera'. Servizio facile e gratuito. SVEZIA / Primo premio europeo per l'energia rinnovabile L'Ue intende ridurre del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020. Ma Vaexjoe le supera gia' di una bella spanna: oltre la meta' dell'energia consumata da questa cittadina svedese (80.000 abitanti) proviene da fonti rinnovabili; percio', tra il 1993 e il 2005 ha registrato un calo del 24% di Co2, e puo' ragionevolmente sperare di dimezzarli entro il 2010. L'impegno le e' valso il primo premio europeo per l'energia rinnovabile. U.E. / Nuove linee guida sull'igiene alimentare nei locali pubblici L'Unione Europea ha presentato nuove linee guida sull'igiene alimentare nei locali pubblici, incluso il controllo delle temperature dei frigoriferi e dei surgelatori. Migliaia di caffe', pub, e ristoranti saranno sottoposti a severi controlli igienici a causa dell'aumento di fenomeni di intossicazione alimentare. Una recente indagine della Food Standards Agency ha rilevato che il 60% del cibo avariato proveniva dai 'takeaway'. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE dal 1 al 14 maggio 2007 Musei chiusi a Firenze Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=179273 BOLLETTE GONFIATE. E' ONLINE IL MODULO PER RICHIEDERE CON LE NUOVE NORME LA DISATTIVAZIONE DEI NUMERI A PAGAMENTO COME 899, 892 E SATELLITARI Dopo anni di truffe, sono finalmente in vigore nuove regole che dovrebbero eliminare le bollette gonfiate dai numeri speciali come 899, 892, satellitari, ecc.. Le novita' permettono agli utenti di difendersi, richiedendo la disattivazione permanente o selettiva di tutte le direttrici numeriche e gratuitamente. Finora la disattivazione era possibile solo per alcune tipologie di numeri, per altre era ottenibile pagando un canone mensile. In teoria i gestori dovrebbero informare gli utenti (1), ma vista la poca chiarezza della norma e la reticenza dei gestori, abbiamo impostato una modulistica affinche' gli utenti ufficializzino la richiesta di disattivazione: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=178105 Vista l'esperienza negativa, sono anni che tali truffe vanno avanti, abbiamo suggerito di agire tramite raccomandata ar. Un'impostazione che meglio tutelera', anche perche' l'Agcom (l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni) ancora non ha emesso una sua delibera chiarificatrice e siamo sicuri che i gestori non faranno nulla per aiutare i loro clienti a tutelarsi. (1) Decreto 2 marzo 2006, n. 145 OTTO PER MILLE ALLO STATO. UNA GESTIONE DA SCANDALO NELLO SCANDALO L'otto per mille, il contributo obbligatorio che viene stornato dalla nostra denuncia dei redditi (anche se non diamo alcuna indicazione) verso alcune confessioni religiose (a) o, in alternativa verso lo Stato, non smette mai di stupire. Probabilmente, nato male, da un punto di vista amministrativo, fiscale e politico, non poteva che continuare a generare "mostri". Nello scandalo ora si e' insinuato un altro scandalo. Quello principale e' bifronte: 1) la devoluzione di questa quota della denuncia dei propri redditi anche per chi non da' indicazioni, seguendo le indicazioni percentuali di chi si e' invece espresso; 2) la presenza dello Stato tra i destinatari, oltre a sei confessioni religiose, quasi che il medesimo Stato volesse offrire una sponda al contribuente obbligato ma riottoso a devolvere ad una confessione (in termini "spicci" si dice: salvarsi la faccia). Lo scandalo nello scandalo e' nel come lo Stato gestisce i fondi che dovrebbe utilizzare per iniziative su fame nel mondo, calamita' naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali. Gia' lascio' perplessi l'uso di questi fondi negli anni 1999, 2000 e 2001 per le missioni militari all'estero, in ambito Nato e non. Ma dopo una corretta erogazione negli anni 2002 e 2003, ecco che nel 2004 lo Stato si e' autoscippato ben 80 milioni di euro dalla somma spettantegli per far fronte a urgenti impegni statutari correnti o straordinari; sempre 80 milioni autoscippati nel 2005, mentre nel 2006 diventano 85 milioni. In percentuale: nel 2004 e nel 2005 e' l'87,14% del totale ricevuto grazie alle indicazioni dei cittadini; il 94,74% nel 2006. Quindi, il contribuente che credeva di devolvere le proprie tasse per un certo uso da parte dello Stato, e' stato preso in giro: "Il Presidente del Consiglio dei Ministri … visto l'art. 48 della L. 222/1985 … visto il DPR 76/1998 … fa come gli pare"... questo potrebbe essere il riassunto della gestione dell'otto per mille statale in questi anni. Cercare i dati, confrontarli, metterli insieme, renderli intellegibili ai piu', proprio li' dove sembra che il legislatore abbia operato perche' non lo fossero, e' una sorta di opera magna, a cui ci dedichiamo da tempo (b) grazie alla nostra specifica collaboratrice Annapaola Laldi, con la rubrica quindicinale "La Pulce nell'Orecchio" che proprio nell'edizione odierna affronta, con dovizia di particolari, questo scandalo nello scandalo: http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=179186 (a) per il momento continuano ad essere queste: 1) Chiesa cattolica romana; 2) Valdesi; 3) Ebrei; 4) Luterani; 5) Avventisti; 6) Assemblee di Dio in Italia (ADI). Le nuove confessioni che dovrebbero usufruirne, devono ancora essere ratificate dal Parlamento: mormoni e induisti, testimoni di Geova e buddisti, piu' altre quattro confessioni minori; mentre rimangono sempre in lista d'attesa i buddisti Soka Gakkai. (b) - Dossier otto per mille: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/dossierottopermille.html - Archivio otto per mille: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/indiceottopermille.html LIBERALIZZAZIONI. LE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI ARRUOLATE DAL GOVERNO PER PROMUOVERE IL GOVERNO. QUANTO COSTANO AI CONTRIBUENTI? Oggi viene lanciata una nuova iniziativa del Governo per promuovere il proprio operato in materia di liberalizzazioni: "Piu' liberalizzazioni + diritti". Questa opera di evangelizzazione pro Governo sara' curata da sei "associazioni di consumatori" arruolate per l'occasione dal ministero per lo Sviluppo economico: Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori. C'e' da chiedersi come facciano queste associazioni (che in teoria rappresentano i cittadini/consumatori che vi aderiscono liberamente) a farsi portavoce del Governo, visto che spesso e' proprio il Governo la loro controparte (basti pensare ad Alitalia, Telecom, Poste, tribunali, enti locali, etc.). Inoltre quanti soldi pubblici spende lo Stato per pubblicizzare i propri provvedimenti, e quanti di questi soldi finiscono nelle tasche di queste associazioni? Finche' nel nostro Paese i controllati (il Governo nella fattispecie) continueranno a pagare i controllori (le associazioni di consumatori) per elogiare il proprio operato, parlare di politiche dei consumatori, mercato, concorrenza, trasparenza, semplicita' e rapporti diretti, continuera' ad essere argomento di comizio delle varie feste di partito, ma non di norme e leggi. Per conto nostro continueremo ad informare i cittadini gratuitamente, senza finanziamenti pubblici e quindi senza il timore del ricatto di chi puo' in ogni istante tagliare i fondi. Il nostro servizio e' gratuito, finanziato da cittadini che volontariamente si iscrivono e contribuiscono alla nostra associazione. Il solo costo, per chi preferisce telefonare piuttosto che scriverci via Internet, e' quello della telefonata interurbana (non ci possiamo permettere un numero verde). Molto meno di quanto le altre associazioni di consumatori costano ogni anno in tasse ad ogni contribuente. ANDREA RIVERA E' VITTIMA DELLA NUOVA INQUISIZIONE. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON LO LASCI SOLO I veri martiri sono quelli della nuova inquisizione. In questo caso tocca ad Andrea Rivera, accusato di terrorismo, di aver detto frasi stupide. E lui costretto a chiedere scusa. Ci rendiamo conto del clima in cui viviamo? Altro che dilagante anticlericalismo, questo e' tirannide clericale. Sul palco di concerti, programmi tv e radio siamo liberi di offendere pesantemente i nostri Governanti, e quelli di altri Paesi. Basti pensare a cosa e' stato detto su Berlusconi, su Prodi o su Bush. Ed invece una critica, nient'affatto offensiva, solleva l'ira e le ingiurie del Vaticano, con politici e sindacati prostrati a chiedere perdono. Non e' il primo caso di censura. Ricordiamo che due forum del nostro sito sono stati sequestrati dall'autorita' giudiziaria dopo che le autorita' ecclesiastiche non avevano gradito alcuni interventi che –a loro dire- "vilipendono la religione cattolica". Se Rivera e' un "terrorista" per quello che ha detto, lo siamo anche noi con lui, e con tutti coloro che lo hanno applaudito in quella piazza. Il Presidente della Repubblica, come gia' per Bagnasco, non lasci solo Rivera e coloro che come noi si battono per la laicita' dello Stato e per la liberta' di espressione. Otto per Mille Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=179465 IL MOVIMENTO PER LA VITA VIOLA LA PRIVACY E LA PROCURA DELLA REPUBBLICA CHIEDE L'ARCHIVIAZIONE La procura della Repubblica di Firenze ha chiesto l'archiviazione per la vicenda del gennaio scorso in cui, gli Amici del Movimento per la Vita di Firenze, avevano inviato a mia figlia Alice l'invito a presenziare e a far presenziare i propri genitori alla messa celebrata dal Cardinale per domenica 4 febbraio alla chiesa SS. Annunziata sempre di Firenze. La letterina, rivolta alla bambina di neppure un anno, invitava i genitori alla celebrazione per ricevere nell'occasione "un piccolo, ma simpatico, regalino". Tramite l'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), mi sono rivolta alla Procura della Repubblica esponendo la violazione della normativa sulla privacy e lamentando la rilevanza penale del fatto, dal momento che Alice ne' i suoi genitori avevano mai ricevuto informativa sull'esistenza dei propri dati da parte di questa associazione, ne' mai avevo sottoscritto liberatoria al trattamento degli stessi o al loro uso a fini di proselitismo o pubblicita'. Depositato l'esposto in data 31 gennaio 2007, il Procuratore della Repubblica di Firenze ha chiesto l'archiviazione dopo soli 5 giorni, senza aver effettuato alcun atto di indagine e adducendo che "mancano gli elementi per individuare gli autori del reato"! Il Procuratore, tuttavia, ha evidentemente ritenuto fondati gli argomenti giuridici dell'esposto perche' non ha negato la rilevanza penale del fatto, ne' chiesto l'archiviazione in relazione ad essa. In realta' nella lettera inviata ad Alice, non solo compare chiaramente il mittente, essendo la lettera sottoscritta dal Movimento per la Vita, ma vi sono riportati per esteso gli estremi della Associazione, l'ubicazione della sua sede, indirizzo e numero telefonico e di fax, nonche' il codice fiscale del soggetto. Cos'altro necessitava il Pubblico Ministero per effettuare una breve indagine? Perche' non ha neppure provveduto ad effettuare, tramite polizia giudiziaria, un sopralluogo presso la sede per verificare chi fosse e come fosse il responsabile del trattamento dei dati illegalmente posseduti, fra cui quello di Alice Poretti? Oggi ho depositato, tramite il legale dell'Aduc, Avv. Claudia Moretti, l'atto di opposizione all'archiviazione, con la quale si chiede al Giudice per le Indagini Preliminari di Firenze di rigettare l'archiviazione e avvertire il Procuratore Generale della Corte d'Appello (il superiore gerarchico del Procuratore della Repubblica che ha chiesto l'archiviazione) affinche', stante l'evidente inerzia e visto l'obbligo dell'esercizio dell'azione penale, avochi a se' l'indagine. Donatella Poretti, deputata Rosa nel Pugno - Esposto alla Procura della Repubblica di Firenze http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=179472 - Atto di opposizione all'archiviazione al Gip di Firenze http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=179473 POSTE. IL SERVIZIO PACCOCELERE INTERNAZIONALE IMPIEGA QUANTO LA POSTA ORDINARIA, ANCHE SE COSTA 56 VOLTE DI PIU' Dopo numerose segnalazioni giunteci sull'inefficienza del servizio Paccocelere delle Poste italiane, abbiamo fatto noi una prova. Il giorno 24 aprile abbiamo spedito due lettere negli Stati Uniti, la prima con il servizio Paccocelere Internazionale, che garantisce il recapito in massimo 3 giorni (come specifica il sito delle Poste: http://www.poste.it/online/pacchi_estero/privati/index.php); l'altra per posta prioritaria. La consegna del Paccocelere e' avvenuta solo il 30 aprile, impiegando ben 7 giorni (piu' del doppio di quanto pubblicizzato). Incredibilmente, anche la posta prioritaria ha impiegato 7 giorni ovvero quanto l'altra lettera inviata lo stesso giorno per posta prioritaria. Solo che il Paccocelere e' costato ben 56 volte la posta prioritaria, ovvero 47,70 euro a fronte di 0,85 euro. Come consigliamo di fare a coloro che ci chiedono consigli in materia, stiamo inoltrando un reclamo presso l'ufficio postale, chiedendo il rimborso di 46,85 euro (ovvero la differenza fra il costo del Paccocelere e quello della prioritaria). In questo modo, visto che molti utenti hanno segnalato attese di mesi e mesi, potremo verificare anche i tempi necessari a Poste italiane per risarcire il maltolto e chiedere scusa. VOTO AI SEDICENNI, PER ORA IN AUSTRIA. MA COME SERVIREBBE IN ITALIA E IN UE... Lo scorso 2 maggio, il Consiglio dei ministri austriaco ha approvato l'abbassamento dell'eta' per il diritto di voto. I sedicenni potranno esercitarlo in tutte le elezioni, mentre per poter essere eletti dovranno avere almeno 18 (35 per diventare presidente della Repubblica). La maggiore eta' e' rimasta a 18 anni. E' bene ricordare che in Italia occorre avere 18 anni per votare alle amministrative, regionali, europee e per la Camera, mentre per il Senato l'eta' minima e' 25. Il diritto di elettorato passivo, invece, e' di 18 anni, tranne 25 per la Camera, 40 per il Senato e 50 per la presidenza della Repubblica. Una bella differenza con la vicina Austria. Non c'e' che dire! A nostro avviso recuperare questi due anni (18-16) all'elettorato attivo e tutti quegli altri all'elettorato passivo, sarebbe un ottimo contributo a svecchiare le istituzioni rappresentative, facendo decidere, e portando un po' di persone nei luoghi decisionali, con un'eta' piu' rispondente alla realta' della composizione e dei bisogni sociali ed economici. E' notorio che un sedicenne di oggi, per esempio, non puo' essere paragonato ad un suo coetaneo di quando fu deciso che per votare occorrevano 21 anni (che diventarono poi 18 nel 1975): l'evoluzione fisica e culturale non e' questione di opinioni ma di presa d'atto della realta'. Se a questo aggiungiamo quanto previsto dal disegno di legge Amato-Ferrero sull'immigrazione, che da' il diritto di elettorato passivo e attivo alle elezioni comunali per gli immigrati residenti da cinque anni in Italia, il sistema di formazione dei rappresentanti istituzionali ci sembra che sarebbe piu' completo. Tutti i soggetti attivi sul nostro territorio, potrebbero contribuire ad amministrare le citta' e il Paese, portando istanze e opinioni che oggi sono solo filtrate –e spesso deformate- da diversi approcci, per culture e per eta'. Sarebbe auspicabile che sulla formazione del consenso –il primo e principale approccio al metodo democratico- ci fosse unicita' nell'Unione Europea. Un passo importante per arrivare anche ad una Unione politica, fondamentale per non continuare ad essere solo una Unione zoppa dei mercanti/mercati. Allo stato dei fatti, i diritti dei consumatori sono solo quelli di subire le decisioni degli Stati nazionali e dei loro veti alla istituzione e applicazione dei diritti sul territorio dell'Unione. ESTINZIONE ANTICIPATA DEI MUTUI. ONLINE LA MODULISTICA E' online la modulistica per chiedere l'estinzione del mutuo con applicazione delle penali massime fissate dall'accordo del 2/5/07 sottoscritto dall'Abi (Associazione bancaria italiana) e dal Cncu (Consiglio Nazione dei Consumatori e degli Utenti, emanazione del ministero dello Sviluppo Economico) a seguito di quanto previsto dal decreto Bersani-Bis (d.l.7/2007 convertito nella legge 40/07). Si tratta di due facsimili: Il primo (Modulo per richiesta estinzione mutuo) e' la richiesta in se'. Il secondo (Dichiarazione sostituiva di notorieta') e' la dichiarazione sostitutiva di notorieta' attestante il possesso dei requisiti necessari. Possono essere utilizzati in caso di richiesta di estinzione anticipata o parziale di mutui "prima casa" stipulati con le banche prima del 2/2/2007 e dei mutui per l'acquisto o la ristrutturazione della casa di abitazione o dell'unita' immobiliare adibita allo svolgimento della propria attivita' ecomonico/professionale con qualsiasi soggetto (banca, finanziaria, etc.) prima del 3/4/2007. E' importante ricordarsi che l'applicazione di queste condizioni deve essere richiesta dal risparmiatore, la banca o la finanziaria non le applicano automaticamente. Siccome e' facilmente prevedibile che, specialmente nei primi mesi, le banche ne faranno un'applicazione/interpretazione "allegra", e' importante che ognuno sia ben documentato e non si fidi di quanto, in modo difforme dalla legge magari spacciandolo per interpretazione genuina, gli istituti bancari cercheranno di propinare per garantirsi guadagni maggiori. L'invio della richiesta alla banca tramite raccomandata A/R con copia conoscenza all'Aduc, e' a nostro avviso un buon metodo per far capire che si e' assistiti da chi, come un associazione di consumatori, sa bene qual'e' la legge e come si applica ed e' attrezzata per muoversi velocemente in caso di sopruso. Qui la modulistica e le schede esplicative: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=179544 BOLZANO: NIENTE PANE FRESCO DI DOMENICA E FESTIVI, ARTIGIANI PROFESSIONISTI... MA LI VOGLIONO I TURISTI? La giunta provinciale di Bolzano ha approvato il nuovo disegno di legge provinciale sull'ordinamento dell'artigianato. Spicca il divieto di panificazione la domenica e gli altri giorni festivi e gli artigiani che, per iscriversi alla camera di commercio, devono aver frequentato una scuola professionale e svolto un tirocinio di 18 o 24 mesi. Ci resta oscura la decisione sull'iscrizione alle camere di commercio. La tendenza semplificativa in Italia e in Europa, sta gia' prendendo in considerazione la possibilita' di abolizione di queste camere, ma qui si possono avere anche idee diverse. Ma ci chiediamo, per esempio, quale scuola professionale debba aver seguito una persona per lavorare in proprio come impresa di pulizia e quale tirocinio debba seguire. Di esempi se ne possono fare a iosa, ma crediamo di aver espresso il nostro dubbio/critica. Per il divieto festivo di panificazione, ci domandiamo se una provincia con economia turistica cosi' alta e rinomata anche per qualita', abbia intenzione di mandar via i visitatori. Oggi il pane fresco nei festivi si trova anche nelle citta', per cui andando in vacanza nelle Dolomiti, invece di stare meglio si stara' peggio, a meno che qualcuno non ci convinca che il pane raffermo e' meglio di quello fresco o che nei ristoranti e' meglio il pane precotto e presentato come fresco dopo un passaggio nel forno della cucina che non quello che viene direttamente dai forni a legna. Ci risulta che l'Alto Adige sia una provincia di ottima arte culinaria... puo' questo conciliarsi col pane raffermo o precotto? Certo che in un clima di liberalizzazioni (che ha coinvolto anche i fornai nei cui locali di vendita, secondo il decreto Bersani, si puo' anche consumare direttamente i loro prodotti), le decisioni del Governo della provincia di Bolzano vanno nella direzione contraria. I consumatori di Bolzano credo che si organizzeranno per conto loro, se vogliono vivere e lavorare piu' liberi, per cercare di far cambiare idea ai loro amministratori. Noi che a Bolzano non abbiamo insediamenti territoriali possiamo dare il nostro contributo chiedendo a chi ha intenzione di andare in quella provincia, per lavoro o per turismo, di valutare bene le difficolta' che avranno e se non sia il caso di comunicare il loro dissenso con il non-consumo. STAMINALI CORDONE OMBELICALE: LA NUOVA ORDINANZA FA UN PASSO AVANTI CON LA CONSERVAZIONE AUTOLOGA, MA RESTA IL PREGIUDIZIO SULLE BANCHE PRIVATE Intervento dell'on Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno, segretario della Commissione Affari Sociali Con la nuova ordinanza del ministro della Salute Livia Turco si consente, per la prima volta in Italia, la conservazione delle cellule staminali contenute nel cordone ombelicale per uso autologo, cioe' terapeutico personale del nascituro. Destinandone comunque una quota da donare a fini pubblici. Ma la conservazione sara' ammessa solo nei centri pubblici chiedendo alle famiglie un contributo in base al reddito. Fino ad ora, invece, era possibile conservare il cordone per uso terapeutico personale solo se in famiglia c'erano casi di malattie curabili esclusivamente con l'uso di queste cellule, oppure inviandole all'estero, che continuera' ad essere consentito. L'apertura che la nuova ordinanza fa sulla conservazione autologa e' un primo timido passo avanti rispetto alla posizione di retroguardia tutta italiana. La soddisfazione e' perche' si e' in parte superato il divieto ideologico alla conservazione autologa, ma ne resta pesante traccia nella campagna informativa che sara' promossa: non si limitera' alla promozione della donazione, ma scoraggera' quella autologa in virtu' dell'assenza di evidenze scientifiche sull'efficacia della stessa... assenza tutta da dimostrare rispetto alla vorticosa evoluzione dell'uso di queste staminali. Il pregiudizio ideologico, invece, rimane tutto nel divieto che la conservazione avvenga anche in strutture private: un ostacolo da rimuovere per permettere l'esercizio di un diritto che altrimenti resterebbe solo sulla carta. Oggi la rete pubblica e' carente e non riesce a coprire neppure il servizio della donazione, pensare che riesca anche a farsi carico della conservazione autologa e' semplicemente utopistico. La soluzione e' dietro l'angolo ed gia' scritta nella proposta di legge di cui sono prima firmataria (1) e che raccoglie un consenso trasversale ai partiti: vi si sancisce il diritto di ogni donna a conservare il sangue del proprio cordone ombelicale, scegliendo se destinarlo ad uso autologo o donarlo attraverso le banche pubbliche; e si stabiliscono le modalita' di autorizzazione e accreditamento dei privati per svolgere la funzione di banca. I privati devono stipulare una convenzione con un centro trasfusionale pubblico, si' da rendere possibile una donazione del sangue cordonale anche successivamente. Questo centro trasfusionale pubblico gestisce il passaggio delle cellule conservate da donatore a ricevente, richiedendo l’autorizzazione al proprietario, fornendo adeguata informativa medica e rimborsando le eventuali spese sostenute. Sarebbe cosi' garantita, attraverso la convenzione, la qualita' del privato, e in capo al pubblico resterebbe la gestione per l'eventuale e successiva donazione per trapianto. Se e' il pubblico a fare la parte del privato, come dice l'ordinanza, si rischia di dare un colpo definitivo alla donazione, se invece il pubblico si avvale della collaborazione del privato, seguendo il principio di sussidiarieta', si possono ottenere risultati migliori e meno dispendiosi per le casse dello Stato. Mi auguroche questa carenza possa essere superata presto con provvedimenti parlamentari che la stessa ordinanza sollecita. (1) Disposizioni in materia di conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale: http://www.donatellaporetti.it/prop.php?id=175 ICI: NON CI SARA' L'ABOLIZIONE Non ci sara' l'abolizione, parziale o totale, dell'Ici. Scrivevamo il 29 marzo scorso "Ici si', Ici no. E' stato un vero e proprio balletto. Sara' ridotta l'Ici oppure no? La posizione del Governo sulla diminuzione, o eliminazione, dell'imposta piu' odiosa, quella sulla casa, assume gli aspetti di un balletto. Si susseguono dichiarazioni contrastanti sulle decisioni da prendere. Abolire totalmente la tassa? Diminuirla per tutti o per categorie di soggetti svantaggiati riempie le pagine dei giornali, suscitando attese e delusioni. Nel Ddl illustrato dal Governo ci sono gli sgravi sull'Ici. Vedremo quello che succedera' in Parlamento." Ora sappiamo che, nonostante le promesse, nero su bianco, fatte da questo Governo, l'odiatissima tassa rimarra'. Anzi, con furbizia gattopardesca, si adegueranno prima i valori catastali e poi si mettera' mano all'Ici. Risultato: l'82% degli italiani paghera' piu' tasse per la casa. Insomma questo Governo pensa una cosa, ne dice un'altra e ne fa un'altra ancora! Le tante leggi italiane Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=179885 ROMA: GLI ASSESSORI CADONO DALLE NUVOLE A Roma quando si verifica un disservizio "strutturale", gli assessori competenti cadono dalle nuvole. E' successo con le lettere di "avviso di fermo amministrativo" delle automobili (ganasce fiscali), inviate dalla Gerit (societa' a capitale pubblico titolare delle riscossioni per conto del comune di Roma) a decine di migliaia di romani che non avrebbero pagato tributi o sanzioni amministrative. L'assessore al Bilancio, Marco Causi, si arrabbia con la Gerit perche' ha repentinamente inviato le lettere, dimenticando che i ruoli glieli ha trasmessi il Comune stesso, il quale e' responsabile delle procedure messe in atto e che la Gerit potrebbe essere chiamata a rispondere del mancato introito di tasse e multe. La Gerit, poi, ci mette del suo, complicando la vita ai cittadini, con comunicazioni fantozziane del tipo: dovete pagare entro 20 giorni ma potete ricorrere entro 60 giorni! Oggi registriamo lo stupore dell'assessore alla Mobilita', Mauro Calamante, il quale si meraviglia che gli impianti video per la sorveglianza del traffico non sono attivi. Per l'assessore Calamante le telecamere dovevano essere in funzione dal novembre scorso, nel frattempo sono passati 6 mesi e l'assessore non si e' accorto di nulla. Evidentemente gli assessori Causi e Calamante vivono tra le nuvole e ogni tanto cadono sulla Terra. Quando decideranno di fare gli amministratori della Capitale d'Italia? DROGA. NEO-PROIBIZIONISTA CHIAMPARINO SOSTENGA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE PER PROIBIRE ALCOOL E TABACCO In una intervista al Corriere della Sera, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha affermato che e' giunta l'ora di punire il consumo. Pur ritenendo che il consumo di cannabis debba essere depenalizzato, e vi debbano essere misure di riduzione del danno, Chiamparino sostiene che chi acquista droghe illegali finanzia la criminalita', e per questo deve essere punito. Siamo certi, e ne abbiamo avuto prova in passato, dell'intelligenza di Chiamparino in materia di droga. Questa volta pero' ci sfugge il ragionamento logico della sua "svolta" repressiva. E' proprio il proibizionismo che ha creato realta' come il Tossik park di Torino, una sorta di zona-franca in cui i tossici vanno a comprare droga e ad iniettarsela, che ha tanto influenzato Chiamparino per fargli cambiare idea. E' proprio il proibizionismo che sta regalando miliardi di euro ogni anno alle organizzazioni criminali. Comprendiamo la frustrazione di chi ogni giorno combatte la droga, senza risultato alcuno. Ma cio' non e' dovuto certo all'antiproibizionismo, visto che vige in Italia una delle leggi piu' repressive del mondo occidentale e che il consumo, anche di piccole quantita' (basta poco per superare le tabelle della Fini-Giovanardi), e' punito con pesanti sanzioni amministrative e spesso anche con il carcere. Su una cosa comunque siamo d'accordo con Chiamparino: la legge attuale e' ipocrita e contraddittoria. Infatti, se le droghe sono da proibire perche' creano danni alla salute e alla societa', dobbiamo essere coerenti e proibire subito anche alcool e tabacco. Sono queste le droghe piu' letali, con 140mila morti ogni anno solo in Italia e 4 milioni nel mondo. Rivolgiamo quindi un invito al sindaco neo-proibizionista affinche' sostenga la nostra campagna "tutte legali o tutte proibite" (http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15741), che include una proposta di legge per inserire nelle tabelle del Testo unico sugli stupefacenti anche alcool e tabacco. CIECO = IMBECILLE? LETTERA APERTA ALL'ON.DILIBERTO Daniela De Nuzzo e Fabio Santini, collaboratori dell'Aduc, hanno inviato la seguente lettera all'on. Oliviero Diliberto. Spett.le Onorevole In un'intervista apparsa sul Corriere della Sera del 7 maggio 2007, Lei dice, parlando della attuale attivita' politica in termini di percentuali e di consensi, chiamandola "operazione", che quella dell'on. Angius e' del 3 per cento e che la sua vale il 15 per cento. E poi aggiunge: - "E' lo spazio a sinistra del Pd, solo un cieco non lo capisce." - Ora, posto che la mediazione giornalistica sia stata corretta, cosi' come la trascrizione per la stampa del giornale, noi non comprendiamo perche' politici di professione, sindacalisti e personaggi pubblici in genere, utilizzano continuamente i ciechi, come in questo caso, e in unione coi sordi, in generale, come indice di imbecillita', insensibilita', ignoranza, e chi piu' me ha, piu' ne metta. Anche se la Sua affermazione fosse stata: "anche un cieco lo capisce", come per usare un paradosso, presuppone chiaramente che per Lei, i ciechi sono degli individui che, per il solo fatto che al di la' del palmo del loro naso nulla vedono, nulla capiscono. Ci permetta di farLe notare che questi modi di dire, sicuramente di effetto immediato, affossano l'intelligenza di chi li usa, perche' si basano sull'ignoranza della platea che li dovrebbe condividere, e li condividera' a pieno solo se ignoreranno il vero significato delle parole, e non sapranno nulla sull'evoluzione che, ad esempio, noi ciechi abbiamo avuto nell'ultimo secolo. Sulle parole, poiche' essere cieco e' un dato di fatto e non una volonta' o un atteggiamento, sull'evoluzione perche' in un secolo siamo passati dal chiedere l'elemosina fuori dalle chiese, ad essere liberi professionisti, parlamentari, eccetera, ma soprattutto, da derelitti a persone giuridicamente riconosciute. Quindi, mentre noi cerchiamo col lavoro, con l'esempio personale e col dialogo con i cittadini e le istituzioni, di dare alla nozione di cieco il giusto significato oggettivo, legato alla persona e non ai pregiudizi, Lei fa leva su delle immagini stereotipate di pregiudizi sul nostro passato di derelitti, per fissare con esse il Suo pensiero nell'immaginazione dei lettori. Se poi, le conseguenze del Suo stile oratorio, come di molti politici, sono quelle di annullare anni e anni di lavoro socio-culturale... Chi se ne frega!.. Pur di accaparrare un po' di consenso. A questo punto, dovremmo avanzare delle richieste, qualcosa da rivendicare. Ma non e' un vocabolo da cambiare o una norma da modificare. Bensi', un rispetto della persona, una liberazione culturale, un atteggiamento piu' civile da mettere in atto, che, sicuramente, Lei ha gia' effettuato per altre categorie di persone piu' numerose. Allora: Sono ancora validi i principi umani degli illuministi? Se si', chi Le scrive sono persone, con problemi anche seri, ma persone. Chi vive in Italia, oltre che ai doveri, deve anche osservare i diritti sanciti dalla Costituzione? Se si', chi Le scrive sono dei cittadini. Ovviamente, tutto questo vale in astratto. Nella realta', a cominciare dal linguaggio, le cose son diverse, come dimostra la Sua intervista. Eppure, con questa lettera, vorremmo essere costruttivi e non lamentosi, vorremmo far sentire che i giornali li leggiamo, nonostante le difficolta' oggettive, che ci sentiamo cittadini a pieno titolo che vogliono partecipare alla vita pubblica del nostro Paese, che, in quanto disabili, proveniamo da esperienze di emarginazione sociale, e che metterle in comune porterebbe un contributo positivo alla collettivita'. TAXI, MONOPOLIO E ARROGANZA. ABOLIRE IL CONTINGENTAMENTO DELLE LICENZE Dopo il boicottaggio del tentativo di timida liberalizzazione di luglio scorso, i taxisti "padroncini" oggi sono tornati all'attacco con uno sciopero nazionale. Questa volta nel mirino il disegno di legge sul cosiddetto "trasporto innovativo" per il trasporto privato, per esempio, di anziani e bambini con incentivazioni da parte dei Comuni. E' evidente che questi taxisti cavalcano l'onda minacciando il terrore dell'immobilizzazione delle citta': qualunque cosa si muove nell'ambito del trasporto privato di autonoleggio con conducente, deve solo ed esclusivamente riguardare la tutela e lo sviluppo dei loro interessi di corporazione. Le amministrazioni hanno sempre ceduto ai loro ricatti, cosi' come ha fatto il Governo e il ministro Bersani, e altrettanto accadra' ora con questo disegno di legge. Mentre la realta' di questo servizio urbano continuera' ad essere la solita: costosa e con disponibilita' a macchia di leopardo. E' proprio di questi giorni la condanna di un taxista per aver saltato un appuntamento ed aver fatto perdere l'aereo a chi lo aveva prenotato. Un caso estremo (tra quelli che si conoscono), ma certamente una cartina al tornasole di una qualita' di servizio che, in regime di monopolio, non puo' che scadere e mettere sempre al centro gli interessi dei prestatori dei servizi piuttosto che dei consumatori. Se ce ne fosse stato ancor bisogno, lo sciopero di oggi e' la dimostrazione che una trattativa con queste corporazioni non e' possibile. Urgono quindi provvedimenti drastici come l'abolizione del contingentamento delle licenze. Ottenere una licenza, quindi, deve essere legato solo al possesso di alcuni requisiti tecnico/normativi individuali, cosi' come avviene per chiunque voglia intraprendere un'attivita'. Basta che qualcuno non venga fuori con, per esempio, l'albo dei taxisti..... RIASSETTO FERROVIE REGALANDO SCONTI A CHIUNQUE? E' di alcuni giorni fa l'approvazione da parte del Governo di un piano di riassetto delle ferrovie che prevede, tra l'altro, aumenti delle tariffe fino al 35% in piu'. E proprio oggi il presidente del Consiglio Romano Prodi dice che il trasporto ferroviario per i pendolari e' da terzo mondo. In occasione della manifestazione Family Day organizzata per il 12 maggio, sul sito del Forum Famiglia (al seguente link http://www.forumfamiglie.org/manifestazione/procedure_treno.html ) e' possibile scaricare una credenziale da consegnare alle biglietterie delle stazioni ferroviarie di tutta Italia per comprare un biglietto di A/R con destinazione Roma con una tariffa standard scontata del 20%, valido per viaggiare dal 11 al 13 maggio 2007. Secondo le informazioni fornite sul sito e dall'operatore del call center (06.689.6930) la credenziale scaricabile in pdf dal sito e da consegnare in biglietteria non e' nominativa e per essere valida non ha bisogno di alcun tipo di autorizzazione da parte dell'organizzazione della manifestazione. E' dunque possibile per chiunque voglia recarsi a Roma dall'11 al 13 maggio usufruire di uno sconto del 20% sul biglietto ferroviario esclusivamente stampando e consegnando la credenziale alla biglietteria. Oltre a consigliare di scaricarsi il pdf a coloro che si recheranno a Roma per l'altra e contrapposta manifestazione organizzata nella stessa data per l'"Orgoglio laico", ci domandiamo se il metodo di Trenitalia debba essere considerato come quello della svolta per il risanamento economico di tutto il gruppo. Lo domandiamo al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e lo facciamo presente a chi nel Governo ha preso sul serio il piano di risanamento delle Ferrovie. FAMILY DAY. SI E' SCATENATA LA BAGARRE Si e' scatenata la bagarre sulla famiglia. Tutti si sentono in dovere di difenderla. Come topi attratti dal formaggio c'e' la corsa all'appuntamento del 12 maggio per il Family Day (scritto in inglese per confermare la nostra sudditanza culturale) o comunque per dichiarare che si e' per la difesa della famiglia. In Italia la famiglia e' sacra, ed e' la struttura portante dell'economia e quindi guai a chi attenta all'istituto familiare. Ergersi a paladini della famiglia fa bene in termini elettorali alla nostra classe (si fa per dire) politica e quindi siamo sommersi da un diluvio di dichiarazioni. Un po' di razionalita' farebbe bene a tutti ma, tant'e', in questo modo non si farebbero piu' le guerre, di tutti i tipi. Purtroppo la storia ci insegna che i quattro millimetri di corteccia cerebrale spesso non dirigono ne' il pensiero ne' le azioni delle persone. Cos'e' la famiglia? La famiglia e il matrimonio come supporto legale, non e' ne' un fatto naturale ne' universale, poiche' se cosi' fosse la sua definizione non dovrebbe variare nel tempo e nello spazio: la certezza dell'istituzione famiglia, cioe' dell'insieme di un uomo di una donna e dei relativi figli, formalizzata dal matrimonio, dovrebbe essere condivisa da tutto il gruppo umano come legge di natura che escluda la possibilita' che ve ne siano altre. Non e' cosi', come la lettura di qualche testo di antropologia puo' dimostrare (1). Vaticano e gregari genuflessi hanno un concetto della famiglia che tentano di imporre alla societa'. E' una battaglia di retroguardia. Perderanno. (1) Vedasi: C. Levi-Strauss, The family. K. Gough, The origin of the family. FAMILY DAY O CORAGGIO LAICO? INTERPELLANZA AL MINISTRO DEI TRASPORTI: Intervento dell'on Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno Lo scorso gennaio e' stato lanciato un piano di riassetto delle Ferrovie dello Stato per arginare la grave crisi finanziaria e organizzativa in cui versa la struttura pubblica. Tra i provvedimenti presi nel piano e' stato deciso di aumentare i prezzi dei biglietti. Alla fine del 2011 l'aumento sara' del 35% (escluse alcune categorie di treni). Per fare un esempio la tratta in eurostar Firenze-Roma e' gia' aumentata negli ultimi mesi di circa quattro euro (da 29 siamo passati a 33 euro). Grazie ad una segnalazione dell'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) sono venuta a conoscenza che in occasione della manifestazione Family Day organizzata per il 12 maggio, sul sito del Forum Famiglia (al seguente link http://www.forumfamiglie.org/manifestazione/procedure_treno.html) e' possibile scaricare una credenziale da consegnare alle biglietterie delle stazioni ferroviarie di tutta Italia per comprare un biglietto di A/R con destinazione Roma con una tariffa standard scontata del 20%, valido per viaggiare dal 11 al 13 maggio 2007. L'Aduc ha fatto una piccola indagine e ha "scoperto", grazie alle informazioni fornite sul sito gia' citato e dall'operatore del call center (06.689.6930), che la credenziale scaricabile in pdf e da consegnare in biglietteria non e' nominativa e per essere valida non ha bisogno di alcun tipo di autorizzazione da parte dell'organizzazione della manifestazione. E' dunque possibile per chiunque voglia recarsi a Roma dall'11 al 13 maggio usufruire di uno sconto del 20% sul biglietto ferroviario esclusivamente stampando e consegnando la credenziale alla biglietteria. Con l'interpellanza che rivolgo al Ministro dei Trasporti insieme ai deputati Marco Beltrandi, Angelo Bonelli Bonelli, Daniele Capezzone, Sergio D'Elia, Franco Grillini, Bruno Mellano, Gennaro Migliore, Maurizio Turco, vorremo sapere: - se tali iniziative di sconti sui biglietti in vista della manifestazione Family day del 12 maggio, sono state prese nel rispetto del piano di riassetto delle Ferrovie e come si coordino con i previsti aumenti dei biglietti; - se si ritenga opportuno fare viaggiare verso Roma dall'11 al 13 maggio, senza alcun controllo e autorizzazione, chiunque stampi la suddetta. Consigliamo comunque a tutti a coloro che si recheranno a Roma per l'altra e contrapposta manifestazione, "Coraggio laico", organizzata sempre il 12 maggio e promossa dalla Rosa nel Pugno, SDI e Partito Radicale con l'adesione di molti altri partiti (http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/15933), di scaricarsi il pdf per usufruire, ugualmente agli amici del Family Day, dello sconto. Il testo dell'interpellanza: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=180019 DROGA. GOVERNO PRODI SUPERA GOVERNO BERLUSCONI SULLA STRADA DEL PROIBIZIONISMO. SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO? Siamo al paradosso: Carlo Giovanardi difende la depenalizzazione del consumo dagli attacchi di una maggioranza che aveva chiesto i voti degli italiani impegnandosi appunto a depenalizzare il consumo di droga e a rivedere la legge Fini-Giovanardi, una delle piu' repressive nel mondo occidentale. Non solo, in un anno dal suo insediamento esso non ha modificato una virgola di quella legge, ma ora il ministro della Salute –evidentemente ispirata dalla svolta neo-giustizialista del sindaco di Torino- parla addirittura di inasprire le punizioni per il consumo. Ricordiamo al ministro Livia Turco che il consumo e' gia' punito con pesanti sanzioni amministrative e spesso, a causa delle rigide tabelle sulle minime quantita', anche con il carcere da 6 a 20 anni. Basta infatti superare di poco il limite minimo dell'ingrediente attivo nella sostanza illecita, impossibile da individuare senza un laboratorio chimico portatile, per essere condannato alla stregua di uno spacciatore. Cosa fa piu' male alla societa' e all'individuo, qualche spinello, o anni di imprigionamento? Fino ad ora l'azione di Governo in materia di droga era quella dell'incapace buono a nulla. Oggi sembra entrare in una nuova, e ben piu' pericolosa fase: quella dell'incapace pronto a tutto. In materia di tossicodipendenze il Governo ha prodotto solo proposte estremiste e dannose: divieto della pubblicita' dell'alcool, sanzioni arbitrarie previste nel ddl sulla sicurezza stradale per chi e' sospettato di guida sotto l'influenza di droghe, ed ora la criminalizzazione del consumo. Vien proprio da dire che si stava meglio quando si stava peggio. CONSERVAZIONE DEL CORDONE OMBELICALE: COMPLIMENTI AL MINISTRO TURCO PER ESSERSI FATTA BELLA PER UNA COSA NON FATTA! Intervento dell'on Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno, segretario della Commissione Affari Sociali Dispiace dover denunciare il comportamento del ministro-ministero della Salute in merito all’ordinanza sul cordone ombelicale: sabato e’ stato annunciato con una nota stampa un provvedimento di apertura alla possibilita’ della conservazione autologa del cordone ombelicale. Lanci di agenzia, annunci nei telegiornali e conseguenti articoli di giornale riportavano questa decisione in discontinuita’ con le ordinanze precedenti. Dal ministro-ministero nessuna smentita. Oggi e’ finalmente consultabile non solo il comunicato stampa, ma anche il testo dell’ordinanza in cui si legge che l’unica apertura che viene fatta all’autologa e’ quella che viene chiesta al legislatore, decidendo perfino di mettere un’ipoteca nel merito. Si chiede infatti di fare una legge per autorizzare l’autologa con contestuale donazione, cioe’ con obbligo di donazione, un concetto che supera perfino il silenzio-assenso, stravolgendo cioe’ il principio stesso della donazione (1)! Dispiace dover smentire me stessa e la soddisfazione espressa in un primo momento per quello che avevo ritenuto un primo timido passo in avanti, restava e resta l’assurdo e controproducente divieto perche’ questa conservazione possa avvenire in strutture private nel territorio italiano, mentre viene consentito all’estero. Pensavo fosse un ostacolo da rimuovere per permettere l'esercizio di un diritto che altrimenti sarebbe restato solo sulla carta. Oggi dobbiamo denunciare che quel diritto non e’ neppure sulla carta, ma e’ solo un auspicio rivolto al Parlamento! Dispiace dover prendere atto che il ministro-ministero messo alle strette di fronte ad un divieto non piu’ sostenibile, non ha avuto il coraggio di cambiare l’ordinanza, limitandosi ad una operazione immagine: rivendendo cioe’ un’apertura alla conservazione del cordone che in realta’ e’ un desiderio, ma non un fatto! Oggi in commissione Affari Sociali e’ stata chiesta dal collega di Forza Italia Giuseppe Palumbo e dalla sottoscritta una audizione del ministro per relazionarci nel merito: nell’ordinanza si sollecita un intervento del legislatore, puo’ chiedercelo anche di persona! (1) http://staminali.aduc.it/php_docushow_6080_4_t_l.html “Nelle more di una iniziativa legislativa che disciplini le modalità e le condizioni per la conservazione ad uso autologo del sangue cordonale, con contestuale donazione allogenica su base solidaristica, il servizio sanitario nazionale promuove la donazione volontaria di sangue cordonale ad uso allogenico, a fini solidaristici.” LAZIO E I COSTI DELLA POLITICA. COME SI RISPARMIANO 108 MILIONI E SI RAZIONALIZZA IL SETTORE DELLE SOCIETA' REGIONALI Si possono risparmiare 108 milioni di spese e razionalizzare il settore accorpando societa' e agenzie regionali? Si puo', basta volerlo. Questo e' il senso della proposta di legge presentata dal consigliere regionale Roberto Alagna, in discussione in Consiglio regionale, alla quale l'Aduc ha dato il pieno sostegno chiedendo ai consiglieri di discuterla e approvarla. Occorre, certo, scontrarsi con le duplicazioni, le lottizzazioni e gli interessi dei partiti, insomma con i costi della cosiddetta politica. Nella proposta si prevede di adottare, per i settori dell'Edilizia Pubblica, del Turismo, dei Parchi, dei Consorzi di Bonifica e dei Consorzi Industriali, il medesimo modello organizzativo, basato su 1 solo Ente Regionale che accorpa tutti i singoli Enti esistenti. Per essi varra' la regola generale prevista dalla proposta di legge secondo la quale la direzione e la gestione degli Enti non sara' affidata ad amministratori esterni alla Regione ma a dirigenti regionali competenti per materia. Attualmente gli Enti e Agenzie regionali prevedono 45 Presidenti, 167 Consiglieri di Amministrazione, 39 Direttori generali, 189 Revisori dei conti, 88 membri di Comitati Tecnico-Scientifici. Se la proposta di legge sara' approvata, gli enti regionali passeranno dagli attuali 75 a 38 con un risparmio di 108 milioni di euro. MYWAY/4YOU: C'E' UN GIUDICE (ANCHE) A SALERNO: IL CONTRATO MYWAY NON E' MERITEVOLE DI TUTELA GIURIDICA NEL NOSTRO ORDINAMENTO! E' stata pubblicata una recente sentenza (n. 921/07 del Tribunale di Salerno) sul caso MyWay/4You. Si inserisce nel filone di nuove sentenze favorevoli ai risparmiatori che sta modificando la prima giurisprudenza, formatasi a seguito di una non attenta analisi tecnica del prodotto. Anche questa sentenza e' stata il frutto di un'istruttoria che ha incluso una consulenza tecnica d'ufficio per l'analisi del prodotto. Essa approfondisce ed argomenta una tesi gia' sostenuta in primis dal Tribunale di Brindisi a cui hanno fatto seguito altri tribunali fra i quali quello di Pescara (1), ovvero la non meritevolezza di tutela giuridica del contratto. Cio' che fa impressione e' la lucidita' con la quale il Tribunale argomenta e fonda la propria tesi, si prenda ad esempio questo passaggio: “Un contratto atipico di tale fatta, che si presenta come contratto di mutuo ma che non ha nulla del suo schema; che dirotta la somma mutuata verso incontrollate forme di investimento; che non consente all'investitore alcuna forma di intervento sul tipo di investimento; che non consente, in particolare, al contraente di adottare a tutela del suo risparmio, ad esempio, altro piu' prudente investimento, se il mercato azionario ha un andamento di forti ribassi, cosi' da dover supinamente subire qualsiasi pregiudizio economico; non appare, un tale contratto, comunque meritevole di tutela giuridica, secondo quanto prescrive l'art. 1322 c.c., in quanto troppo squilibrato in favore del contraente che lo ha predisposto, troppo lasciato al suo arbitrio e troppo poco tutelante la posizione del terzo investitore, che e' l'unico che nella fattispecie mette a rischio i suoi denari” (2). Da questo passaggio si evince che il Tribunale ha dapprima compreso sul piano tecnico il funzionamento del prodotto e quindi ha fondato il giudizio. Auspichiamo che altri Tribunali, anche nei gradi successivi di giudizio, facciano tesoro del lavoro compiuto a Salerno e altrove, fondando le sentenze sulla comprensione tecnico-finanziaria del prodotto. (1) Per un elenco di sentenze favorevoli si puo' fare riferimento a questo articolo: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=176305 (2) La sentenza completa e' scaricabile anche qui: http://investire.aduc.it/allegati/176190-MyWay%2007%2004%2012%20Salerno.pdf SCUOLABUS VERCELLI/DROGA. NON CONFONDERE TRACCE DI CANNABIS NEL SANGUE CON ALTERAZIONE FISICA E PSICHICA Da qualche ora i siti Internet di quotidiani e le agenzie di stampa mettono in primo piano le "tracce di cannabis" trovate nel sangue del conducente dello scuolabus che si e' ribaltato ieri a Vercelli, provocando la morte di un bambino. Vorremmo far presente, specialmente in questo periodo di rinnovato furore proibizionista da destra e da sinistra, che "tracce" di cannabis nel sangue non significa necessariamente che il conducente fosse sotto l'influenza di sostanze stupefacenti al momento dell'incidente. La cannabis puo' essere trovata nel sangue anche giorni e settimane dopo averla consumata per l'ultima volta. Se passasse l'equazione antiscientifica tracce=intossicazione, giungeremmo ad una criminalizzazione senza precedenti del consumo di cannabis. Chiunque, dei milioni di consumatori di cannabis, si metta alla guida anche dopo svariate settimane successive al consumo di uno spinello, rischierebbe il carcere, la revoca della patente e la confisca del mezzo. Ricordiamo che il Codice della Strada vieta la guida in stato di "alterazione fisica e psichica". Uno spinello fumato giorni addietro, anche se rintracciabile nel sangue, non provoca alterazione se non per poche ore. Solo se dimostrabilmente il conducente dello scuolabus aveva consumato cannabis nelle ore immediatamente precedenti all'incidente, egli dovra' incorrere nelle giustamente severe sanzioni amministrative e penali previste dal Codice della Strada. Fs e Family Day Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=180235 NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI - COMPLIMENTI AL MINISTRO TURCO PER ESSERSI FATTA BELLA PER UNA COSA NON FATTA! E' uscito il numero centotrentanove, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco il numero odierno: http://staminali.aduc.it/php_index_139.html EUTANASIA / OLANDA. I CASI IN FORTE DIMINUZIONE GRAZIE ALLA LEGGE CHE L'HA LEGALIZZATA La legalizzazione dell'eutanasia non produce un effetto valanga, ma, anzi, diminuisce i casi di aiuto attivo alla morte. Secondo una ricerca finanziata dal Governo e condotta da ricercatori dell'universita' di Utrecht, dell'Istituto nazionale di statistica e di quattro ospedali universitari, il numero dei casi di eutanasia e' in forte diminuzione in Olanda: nel 2005 sono stati 2.325, a fronte di 3.500 nel 2001, quando fu approvata la legge. Anche i casi di suicidio medicalmente assistito sono scesi da 300 a 100. La percentuale di mortalita' attribuita all'eutanasia e' scesa dal 2,6% nel 2001 a 1,7% nel 2005. Il rapporto dichiara la legge che legalizza l'eutanasia un successo, in particolar modo per quanto riguarda il numero di medici che hanno dichiarano di averLA praticata. "La scoperta piu' importante di questa ricerca e' che l'80% dei casi di eutanasia e' praticato in modo legale", ha detto Jet Bussemaker, viceministro della Salute, mentre sei anni fa solo il 54% dei casi veniva alla luce. Il rapporto mette in luce il maggior grado di trasparenza prodotto da questa legge, che ha fatto emergere una pratica clandestina ed incontrollata. Oggi, l'eutanasia puo' essere praticata solamente con il dimostrabile consenso del paziente ed almeno due pareri medici, ed in molti casi solo dopo una perizia psichiatrica. Tutti i casi vengono poi riesaminati dalla commissione di controllo governativa, che analizza le cartelle cliniche dei pazienti e puo' sentire i parenti ed i medici coinvolti. Questo rapporto dimostra ancora una volta che la legalizzazione dell'eutanasia non produce alcun "effetto valanga", con conseguente sterminio di invalidi ed anziani, come asseriscono coloro che si oppongono alla legalizzazione di questa pratica. Risultati simili emergono anche da rapporti e studi condotti in Belgio, dove e' in vigore una legge simile a quella olandese, ed in Oregon (Usa) dove e' legale il suicidio medicalmente assistito. Al contrario, legalizzare porta alla luce l'eutanasia clandestina, questa si' incontrollabile e pericolosa per anziani e disabili, sottoponendola a rigidi controlli medici e dell'autorita' giudiziaria. Continuare a proibire questa pratica costituisce oggi il vero "effetto valanga". Ci riflettano coloro che affermano continuamente di avere a cuore la vita. RIGNANO FLAMINIO E GINO GIROLIMONI Comunque vada, le persone sbattute in carcere per i presunti reati di pedofilia commessi nella scuola di Rignano Flaminio (Roma), sono segnate, marchiate a fuoco. Innocenti o colpevoli, quando la nostra lentissima macchina giudiziaria emettera' la sentenza, il destino di queste persone e' definito e il danno irreparabile. Chi potra' piu' vivere in un paese ed essere additato come persona sospetta di un reato infamante? Quale genitore affidera' i propri figli alla scuola e al personale reputato colpevole? Alla mente ci torna il caso di Gino Girolimoni che nel 1927 fu accusato di aver violentato e ucciso 7 bambini. Girolimoni venne arrestato, il suo volto, il suo nome, impressi nelle prime pagine di tutti i giornali, messo all'indice dalla folla e accompagnato al patibolo dall'inchiostro degli opinionisti del tempo. Eppure non ci vollero che una manciata di mesi, dieci, per far comprendere al giudice istruttore, Rosario Marciano, l'inconsistenza del castello accusatorio. Girolimoni fu scarcerato, l'imputazione, dopo parecchi anni, definitivamente archiviata. Nonostante l'assoluzione l'onta, il marchio, il sospetto non riuscirono mai piu' a scollarsi dal suo volto e ancor piu' dal suo nome. Ancora oggi la parola "Girolimoni" a Roma, nel Lazio, serve a designare l'immonda persona che molesta sessualmente i bambini, ancora oggi al suo nome e' legato il pregiudizio piu' autentico. Del mostro vero di Roma non si seppe piu' nulla. FAMILY DAY / FERROVIE. L'ADUC DISTRIBUISCE SCONTI DEL 20% A CENTINAIA DI PERSONE IN PARTENZA PER ROMA E' di alcuni giorni fa l'approvazione da parte del Governo di un piano di riassetto delle ferrovie che prevede, tra l'altro, aumenti delle tariffe fino al 35% in piu'. In questo quadro, le Ferrovie italiane -i cui debiti sono continuamente ripianati dai contribuenti, anche non sposati!- hanno deciso di offrire uno sconto del 20% a coloro che si recano alla manifestazione Family Day. Fin qui niente di strano, gli sconti sono giustamente per chiunque.... ma nel nostro caso, per ottenere lo sconto "gruppo" non e' necessario presentarsi in gruppi di almeno 10 persone, ma basta stamparsi una pagina Internet dal sito degli organizzatori (1) e chiunque, INDIVIDUALMENTE E IN FORMA ANONIMA, potra' usufruirne. Un fatto mai accaduto in passato e che e' stato anche oggetto di una interrogazione parlamentare (2). Cosi' stamani ci siamo recati alla stazione Santa Maria Novella di Firenze ed abbiamo distribuito il buono sconto scaricato dal sito del Forum famiglie a centinaia di persone dirette a Roma, probabilmente non per andare al "Family Day". L'iniziativa l'abbiamo presa per dimostrare come questo sconto senza precedenti sia in realta' un ulteriore danno al contribuente. Ci aspetteremmo un comportamento meno politico di parte dai vertici delle Ferrovie. Fintanto che saranno un soggetto economico pubblico, e' sicuro che useranno soldi altrettanto pubblici per risanare le loro gestioni fallimentari, ma dovranno renderne conto all'intero Paese, e il favore fatto al "Family Day" non ci sembra proprio rientrare in una gestione oculata delle proprie risorse pubbliche. (1) http://www.forumfamiglie.org/manifestazione/procedure_treno.html (2) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=180019 AUTOBUS VERCELLI. CONDUCENTE AMMETTE DI AVER BEVUTO UNA BIRRA. E ORA SI DIRA' "BIRRA KILLER" E "AUTISTA ALCOLIZZATO"? E' emerso che l'autista dell'autobus che si e' ribaltato a Vercelli aveva bevuto una birra nella pausa pranzo della gita. Tutti coloro che hanno usato questo tragico evento per manifestare le proprie idee sulla cannabis, senza sapere se effettivamente vi fosse intossicazione, siano coerenti e facciano altrettanto con la birra e con l'alcool. Espressioni come "canna killer" e "autista drogato" siano traslate anche all'alcool: "birra killer" e "autista alcolizzato". Sicuramente questo non avverra', in quanto sono molti i proibizionisti che fanno uso di bevande alcoliche, i cui produttori costituiscono una delle lobby piu' potenti nel Paese. Queste sono le contraddizioni macroscopiche e troppo poco evidenziate della strategia repressiva in atto. Poco importa se effettivamente il conducente era in stato di alterazione psicofisica per assunzione di stupefacenti o di alcool: cio' che conta e' che abbia fatto uso di cannabis, una sostanza illegale. Basta questo per condannarlo alla gogna come un killer drogato. Guidare in stato di alterazione psicofisica e' criminale, e legalizzare una sostanza o proibirne un'altra non cambia questo dato di fatto. La birra, il vino, gli psicofarmaci sono legali, ma mettersi alla guida dopo aver bevuto mezza bottiglia di vino rimane un atto criminale. Non dormire per tre notti di fila e' legale, ma mettersi alla guida per 72 ore filate e' criminale. Lo stesso vale e varra' per la cannabis, legale o illegale. FAMILY DAY. TRA IL DIRE E IL FARE C'E' DI MEZZO IL MARE. LE BALLE DI CERTI POLITICI E' proprio vero che tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare. La manifestazione di sabato a Roma, il Family Day, ha visto la partecipazione di numerosi politici, in maggioranza di centro-destra, che hanno ribadito la loro volonta' di "difendere la famiglia". A parte le incoerenze personali, per le quali la manifestazione si sarebbe dovuta chiamare Families Day invece di Family Day, a costoro, che hanno governato per un periodo e con una maggioranza mai visti dalla nascita della Repubblica italiana, ci piacerebbe chiedere cosa hanno fatto per il sostegno alla famiglia, visto che le difficolta' sono prevalentemente di carattere socio-economico. Ci si stupisce del fatto che in Francia le coppie hanno un numero di figli impensabile in Italia. Le ragioni le possiamo comprendere analizzando la percentuale di tasse in piu' che nel 2006 una famiglia italiana ha pagato rispetto ad una analoga francese, con un reddito da lavoro dipendente e con due figli a carico: 1. Reddito di 25.000 euro l'anno.....+ 4826%. 2. Reddito di 50.000 euro l'anno.....+ 424%. 3. Reddito di 75.000 euro l'anno.....+ 325%. 4. Reddito di 100.000 euro l'anno...+ 183%. 5. Reddito di 150.000 euro l'anno...+ 111%. Come si vede la percentuale di tassazione in piu' che paga una famiglia italiana rispetto a quella francese e' davvero sconvolgente e a pagare di piu' e' proprio la famiglia con reddito basso, con un +4826% (quattromilaottocentoventisei)!!! E certi politici ci vogliono far credere che vogliono "difendere la famiglia". Nella laicissima Francia le famiglie sono tutelate, come si vede, senza l'intervento del Vaticano. Ci prendono in giro? Ovvio che si'! ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi DOSSIER OTTO PER MILLE. LA GESTIONE DELL'OTTO PER MILLE DELLO STATO/3 DAL 1998 AI NOSTRI GIORNI B) La gestione dell'OPM statale ai sensi della normativa vigente (DPR 76/1998) Come abbiamo gia' visto nel capitolo: "La gestione dell'otto per mille dello Stato"/3 lettera A) (http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=179186), a parte gli anni 2002 e 2003, l'OPM a diretta gestione statale e' stato falcidiato per coprire spese effettuate ampiamente al di fuori della normativa vigente. Adesso vediamo invece quello che e' stato fatto anno per anno con la parte dell'OPM statale che si e' "salvata" dalla falcidie dei decreti legge e finanziarie varie, e che e' stata quindi spesa secondo la lettera e lo spirito degli artt. 47 e 48 della L. 222/1985 e del relativo DPR 76/1998. Per avere una visione d'insieme, sarebbe bene tenere presente anche il precedente capitolo di questo DOSSIER, che si trova all'indirizzo riportato sopra. Si segnala inoltre che i dati sotto riportati sono visibili in forma di tabella al seguente indirizzo: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/RIPARTIZIONE_OPM_STATO_DPCM.doc (NOTA BENE: Le cifre dal 1998 al 2001 sono riportate in milioni di lire con conversione in euro arrotondata all'unita'). ANNO 1998 DPCM 30.11.1998 (G.U. s.o. al n. 50 del 12.3.1999) Domande: pervenute n. 495, valide n. 323, finanziate n. 44. Somma gestita con DPCM: Lire 35.201 (E. 18.179.799) pari al 20,10% dell'intero OPM statale Fame nel mondo: L. 4.113,54 (E. 2.124.466) (11,68%); interventi n. 9; Calamita' naturali: L. 4685,46 (E. 2.419.838) (13,31%); interventi n. 7; Assist. rifugiati: L. 650 (E. 335.697) (1,86%); interventi n. 1; Conservazione beni culturali: Opere civili: L. 17.128 (E. 8.845.874) (48,65%); interventi n. 17; Conf. cattolica: L. 8.624 (E. 4.453.924) (24,50%); interventi n. 10. ANNO 1999 DPCM 26.11.1999 (G.U. s.o. al n. 39 del 17.2.2000) Domande: pervenute n. 332, valide n. 256, finanziate n. 65. Somma gestita con DPCM: Lire 34.740 (E. 17.941.712) pari al 17,26% dell'intero OPM statale Fame nel mondo: L. 154,446 (E. 79.765) (0,44%); interventi n. 2; Calamita' naturali: L. 2.798 (E. 1.445.046) (8.05%); interventi n. 7; Assistenza rifugiati: L. 828,714 (E. 427.995) (2,4%);interventi n. 1; Conservazione beni culturali: Opere civili: L. 14.854,692 (E. 7.671.808) (42,76%); interventi n. 29; Conf. cattolica: L. 16.104,148 (E. 8.317.098) (46,35%); interventi n. 26. ANNO 2000 DPCM 20.11.2000 (G.U. s.o. al n. 56 del 8.3.2001) Domande: pervenute n. 910, valide n. 677, finanziate n. 95 Somma gestita con DPCM: Lire 82.745,716 (E. 42.734.595,90) pari al 42,9% dell'intero OPM stato Fame nel mondo: L. 000; Calamita' naturali: L. 11.160 (E. 5.763.659) (13,49%); interventi n. 9; Assistenza rifugiati: L. 20.000 (E. 10.329.138) (24,17%); interventi n. 1; Conservazione beni culturali: Opere civili: L. 27.474,716 (E. 14.189.506) (33,20%); interventi n. 45; Conf. cattolica: L. 24.022 (E. 12.406.328) (29,03%); interventi n. 39; Conf. ebraica : L. 89 (E. 45.965) (0,11%); interventi n. 1. ANNO 2001 DPCM 29.11.2001 (G.U. s.o. al n. 52 del 2.3.2002) Domande: pervenute n. 1205, valide n. 532, finanziate n. 116 Somma gestita con DPCM: Lire 66.228,708 (E. 34.204.273) pari al 30,54% intero OPM statale Fame nel mondo: L. 1.000 (E. 516.457) (1,51%); interventi n. 2; Calamita' naturali: L. 7.451 (E. 3.848.120) (11,26%); interventi n. 9; Assistenza rifugiati: L. 6.000 (E. 3.098.741) (9,08%); interventi n. 1; Conservazioni beni culturali: Opere civili: L. 29.096 (E.15.026.830) (43,92%); interventi n. 50; Conf. cattolica: L. 21.481,708 (E. 11.094.376) (32,43%); interventi n. 51; Conf. ebraica: L. 400 (E. 206.583) (0,60%); interventi n. 2; Conf. valdese: L. 800 (E. 413.166) (1,20%); interventi n. 1. ANNO 2002 DPCM 20.11.2002 (G.U. s.o. al n. 57 del 10.3.2003) Domande: pervenute n. 1.232, valide n. 632, finanziate n. 236. Somma gestita con DPCM: Euro 99.229.249,00 pari all'intera somma assegnata. Fame nel mondo: Euro 2.595.537,00 (2,62%); interventi n. 11; Calamita' naturali: Euro 17. 976.497,00 (18,12%); interventi n. 26; Assistenza rifugiati:Euro 8.640.807,00 (8,70%); interventi n. 1; Conservazione dei beni culturali: Opere civili: Euro 36.629.957,00 (36,91%); interventi n. 105; Conf. cattolica: Euro 33.098.058,00 (33,36%); interventi n. 92; Conf. ebraica: Euro 288.393,00 (0,29%); interventi n. 1. ANNO 2003 DPCM 20.12.2003 (G.U. s.o. del n. 52 del 3.3.2004) Domande: pervenute n. 1.265, valide n. 528, finanziate n. 203. Somma gestita con DPCM: Euro 101.458.441,64, pari all'intera somma assegnata. Fame nel mondo: Euro 2.555.993,00 (2,52%); interventi n. 10; Calamita' naturali: Euro 26.059.904,00 (25,70%); interventi n. 43; Assistenza rifugiati:Euro 8.750.000,00 (8,60%); interventi n. 1; Conservazione dei beni culturali: Opere civili: Euro 27.099.060,00 (26,72%); interventi n. 61; Conf. cattolica: Euro 36.993.484,64 (36,46%); interventi n. 88; ANNO 2004 DPCM 23.11.2004 (G.U. s.o. del n. 20 del 26.1.2005) Domande: pervenute n. 1.632, valide n. 800, finanziate n. 76. Somma gestita con DPCM: Euro 20.517.592,00, pari al 20,41% della somma attribuita allo Stato (tale conteggio e' fatto per deduzione, come spiegato nel capitolo precedente del DOSSIER): Fame nel mondo: Euro 910.941,85 (4,44%); interventi n. 5; Calamita' naturali: Euro 5.073.661,12 (24,73%); interventi n. 8; Assistenza rifugiati:Euro 648.000,00 (3,16%); interventi n. 3; Conservazione dei beni culturali: Opere civili: Euro 4.274.000,00 (20,83%); interventi n. 19; Conf. cattolica: Euro 9.610.989,03 (46,84%); interventi n. 41; ANNO 2005 DPCM 30.1.2006 (G.U. n. 54 del 6.3.2006) Domande: pervenute n. 1.512, valide n. 808, finanziate n. 58. Somma gestita con DPCM: Euro 11.812.067,37, pari al 12,86% della somma attribuita allo Stato (idem come sopra): Fame nel mondo: Euro 470.000,00 (3,98%); interventi n. 3; Calamita' naturali: Euro 2.826.000,00 (23,92%); interventi n. 3; Assistenza rifugiati:Euro 620.967,37 (5,26%); interventi n. 3; Conservazione dei beni culturali: Opere civili: Euro 3.184.100,00 (26,96%); interventi n. 18; Conf. cattolica: Euro 4.711.000,00 (39,88%); interventi n. 31; ANNO 2006 DPCM 10.11.2006 (G.U. n. 19 del 24.1.2007) Domande: pervenute n. 1601, valide n. 888, finanziate n. 25 (di cui 17 solo parzialmente). Somma gestita con DPCM: Euro 4.719.586,80 pari al 5,26% della somma attribuita allo Stato (idem come sopra): Fame nel mondo: Euro 4.719.586,80 (100%); interventi n. 25, di cui 17 solo parzialmente Calamita' naturali: Euro 0 (zero); interventi zero Assistenza rifugiati: Euro 0 (zero); interventi zero Cons. beni culturali: Euro 0 (zero); interventi zero. (aggiornamento al 13 maggio 2007) LINK - I DPCM dal 1998 in poi sono disponibili alla voce "Decreti del presidente del consiglio dei ministri" presente nell'indice alfabetico del "DOSSIER OTTO PER MILLE": http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/dossierottopermille.html - Il DPCM relativo all'OPM 2005 e' consultabile anche sul sito del Governo, con gli allegati elenchi delle domande in regola e non in regola, a questo indirizzo: http://www.governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/normativa/DECRETO%20DEL%20PRESIDENTE%20DEL%20CONSIGLIO%20DEI%20MINISTRI%2030%20gennaio%202006.doc - Il DPCM relativo all'OPM 2006 e' consultabile, con gli elenchi delle domande in regola e non in regola, anche (per ora, 13 maggio 2007) sul sito del Governo a questo indirizzo: http://www.governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/documenti2007/DPCM_10_11_2006.pdf ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Vaticano e Terrorismo. Quando le religioni sono di Stato Il giorno 3 Maggio il quotidiano l'Osservatore Romano intitolava: "Chi dice male del Vaticano, e' terrorista". E' singolare l'uso di questa terminologia, molto famigliare a certi Presidenti che del terrorismo ne hanno fatto personalissima lotta politica. Ancor di piu' singolare e' che venga usata, da una istituzione religiosa. Ma si tratta proprio di una istituzione religiosa? Questo momento storico e politico e' costellato dalla Chiesa Cattolica Romana con la sua attuale, continua, oppressiva, pressante, aberrante ingerenza dei suoi dogmi negli affari laici dello Stato italiano su quasi tutto, in particolare sui temi delicati della bioetica, sulla eutanasia, il testamento biologico, sui Pacs, i Dico, sulla famiglia, sulla ricerca scientifico-medica. Nel propulsivo e schiacciante tentativo di assaltare -per scardinare- addirittura le leggi dello Stato italiano, quale per esempio l'aborto, ci preme richiamare tutti al senso di una civilta' laica e alla personale autodeterminazione . Abbiamo deciso di non parlare dei fatti attuali, che' si commentano da soli, ma di offrire ai giovani di oggi, sempre piu' disorientati e distratti da una moltitudine di problemi, qualche frammento di storia, un po' di passato che apra orizzonti nuovi e che permetta di comprendere meglio il periodo attuale. Un viaggio virtuale nella memoria celata, nelle meraviglie di una citta' che sviscera emozioni; testimonianza degli obbrobri del passato, del pericoloso attuale e di un futuro non auspicabile per la istituzione politica millenaria: il Vaticano. Una gita a Roma, per chi a Roma non vive, non e' una grande impresa. Situata nel bel mezzo della penisola, si raggiunge con estrema facilita', a quasi ogni eta'. Ero ancora minorenne quando la conobbi, restandone folgorato per l'enormita' dei suoi monumenti, la mole dell'arte posseduta, la storia che incarnava. A Roma, prima o poi, tutti ci andranno. Chiunque, anche per il solo espletamento di un concorso, passera' da Roma. Spesso e' la stazione Termini il primo "quadretto" romano ad essere incontrato dall'occhio del visitatore, soprattutto se di eta' giovanile . Nel corso degli ultimi due decenni, la struttura di questa stazione ferroviaria, ha cambiato faccia, rifatto il look diverse volte, fino a raggiungere una bellezza tale -quella odierna- da non sembrare una stazione ferroviaria. Le cose da vedere a Roma sono talmente tante che ci vorrebbe una intera enciclopedia turistica per poterle descrivere. Personalmente -minorenne- ebbi ad inseguire due fatti che gia' allora erano turbolenti nella mia mente: Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e Giordano Bruno. Il primo, il Caravaggio, per il suo passato -pur se fugace- in Sicilia, ma in verita' per altro che vedremo. Il secondo per avermi fatto incarnare, sin dalla piu' tenera eta', gli ideali assoluti della Liberta'. Cosi', nemmeno sedicenne, "fregando" mamma e papa' con la scusa di una gita scolastica, ci ritrovammo una freddissima mattina di febbraio, io ed un mio caro amico d'infanzia, in quella Termini, cosi' diversa da come e' oggi. Poco piu' che adolescenti, non sapevamo praticamente nulla su dove incamminarci e cosa fare. Volta dopo volta, passo dopo passo, in altre occasioni prendemmo tale confidenza con la citta' che era divenuta la nostra seconda citta'. Roma e' talmente cosi ricca di arte che qualsiasi luogo del mondo avrebbe fatto la propria fortuna se solo avesse avuto, ad esempio, i soli sei capolavori (gratuiti) (non considero quelli presenti in gallerie e musei) del Caravaggio, che custodisce come Cappelle da chiesa! Invece a Roma e' tutto normale. Nulla fa caso, direbbe Marcel Proust. Le tele del maestro che si trovano in citta' sono sei, sarebbero dovute essere sette se non fosse stato per la barbarie ecclesiastica. Ci arriveremo per tempo. Caravaggio e Giordano Bruno sono legati da un filo conduttore che mi colpiva tormentandomi durante la mia adolescenza: la violenza, le torture fisiche e l'inesorabile condizione umana. All'inseguimento del Caravaggio. A piedi seguimmo un tracciato indicatoci da un vigile esperto in storia dell'arte, come ce ne sono tanti a Roma, e che parlano anche in fluente inglese…, arrivammo a piazza del Popolo. Il nome non ci piaceva, ma proprio alla sua porta vedemmo una imponente basilica, la Chiesa di Santa Maria del Popolo. Questa Chiesa, che osservammo con occhi da profani, poi prese contorni diversi. Ad esempio imparammo che era stata costruita nel 1099 per sconfiggere l'anima inquieta di Nerone ( Imperatore di Roma), che vagava proprio da quelle parti (la tomba di famiglia e' nei pressi) , almeno cosi' narrava una leggenda. Lo sguardo su questa basilica e' emozionante, fa perdere l'orientamento in termini di quantita' di opere: Raffaello, Bernini, del Piombo, Bramante ed altri ed altri ancora. Adolescenti, mirammo dritti al Caravaggio. Lo trovammo alla sinistra, due capolavori messi li' gratuiti per tutto il mondo! Era una meraviglia, che comprendevamo solo a meta'. Roma e' anche questa, capolavori senza prezzo e valore, messi in Cappelle, gratuitamente a disposizione del mondo intero. A Roma, questi capolavori si confondono e si perdono nella maestosita' oceanica ed artistica di tutto il resto. La Crocifissione di San Pietro, il primo capolavoro, mostra un Pietro vecchio, ancora forte e logorato dalla vita; osserviamo come i suoi aguzzini fatichino drammaticamente per issare quella croce. Ancora piu' penetrante e' l'immagine di San Paolo, con quelle braccia al cielo, in un tormento interiore per non aver compreso per tempo, quindi adesso e' spaventato dalla forza della verita' e della fede. Accanto un cavallo di tale bellezza, come non se ne erano mai visti fino a quel momento, come non se ne vedranno nei secoli a venire. Ci furono altri viaggi nascosti su Roma per ritrovare ancora i nostri due amici. Ma gia' era chiaro che quell'uomo, il Caravaggio, un po' abbondante dagli occhi, capelli e ciglia simili ai nostri –neri- riversava drammaticamente, come ogni grande artista, tutti i suoi nascosti tormenti interiori nei lavori, divenuti poi capolavori. E -l'inconscio- i tormenti di Michelangelo Merisi erano simili ai nostri: la violenza fisica, le torture fisiche, il supplizio umano in nome della Chiesa Cristiana. Il Caravaggio Roma l'aveva conosciuta molto diversa da come appariva a noi . Ai suoi tempi era un miscuglio di rovine. Chiese a ridosso di ruderi poveri e poverissimi, erbacce, greggi al pascolo e niente altro. Una disgrazia per quello splendore che, secoli prima, questa citta' aveva conosciuto. Un vero regresso sociale e politico in nome della Chiesa e dei suoi valori. La violenza dilagava in ogni aspetto. Disordine, ferocia, miracoli e atrocita' della fede, una continua turbolenza, una citta' scossa da mille problemi di ogni natura, soprattutto religiosi, straboccante di rischi per la vita. Caravaggio, arrivatoci , anche se piu' grandicello di noi due, appena ventenne, non poteva che trovare non pochi disagi. Anche per noi, poco piu' che adolescenti, Roma presentava non pochi rischi, ma certamente minori di come doveva essere la medesima citta' quattro secoli prima. E, come qualsiasi essere umano sensibile come il Caravaggio, non poteva che risentirne di quelle ordinarie follie giornaliere di condizione e di vita. Si rilevavano nella sua incostanza e nella condotta non certo tranquilla. Sempre armato, non si ritraeva di fronte a qualche rissa. Ma in definitiva cercava protezione. Nell'arte del Caravaggio ci sono tutte le atrocita' della condizione alla quale l'uomo si era relegato in quei tempi. Un artista-cronista, come oggi ne necessiteremmo, per le atrocita' che si compiono, per esempio, in Medio Oriente, in nome della suprema cultura Occidentale, e non solo. Ai tempi del Caravaggio, spostarsi in citta' di notte significava rischiare la propria vita. Il Caravaggio rischiava sicuramente cercando di rifuggire dai tormenti che giornalmente lo avvolgevano, e forse per sfuggire a se stesso. Nel cuore della notte si cercava anche il sesso. La zona di piazza di Spagna e di Trinita' dei Monti, a quei tempi, era solo una montagnetta buia fitta di erbacce. Piazza di Spagna era costellata da taverne e cavernicole,osterie e semi-bordelli, ove le donne volteggiavano in un via vai, incontravano i loro clienti e gli sbrigavano in camere apposite, oppure negli antraci degli angoli bui che la zona offriva. Si beveva fino a tarda notte, artisti e scapestrati da ogni parte d'Europa si trovavano li' e, sempre li' venivano sviscerati i tormenti personali, la violenza che quella vita offriva; nascevano le risse, spuntavano le spade, i coltelli, arrivavano le fughe nella notte, corse a mozzafiato, spezzate da horror-grida che, il silenzio del buio amplificava. Questa era la vita di Caravaggio in quella societa' coronata dal potere della Chiesa romana. Forse non molti sono a conoscenza che a quell'epoca c'era una vera tolleranza (incredibile!) alle "case di meretricio"; erano nella zona del mausoleo di Augusto, ed erano tante. L'enorme presenza di prelati, soldati, pellegrini, avventurieri privi di compagnia femminile, faceva affluire su Roma un numero enorme di donne, sicure del buon mercato che avrebbero trovato. Si contano, in certi antichi testi, da censimenti e atti di Polizia Giudiziaria di allora, che fossero almeno 15 mila su tutta Roma. A quell'epoca, quando il Caravaggio passeggiava per le vie romane, gli abitanti non raggiungevano i centomila. Quindi un numero impressionante di "lavoratrici". Non solo la Chiesa le tollerava, perche' sapeva bene che i suoi prelati, obbligati al celibato, avevano peculiari esigenze, ma addirittura il Pontefice istitui' la tassa per le "meritrici". Fu cosi' che tanto denaro inizio' ad affluire nelle casse del Vaticano, e si trovarono cosi' fondi per ulteriori costruzioni, nuovi segni della Cristianita' romana. Ovviamente, il Caravaggio era un frequentatore del Mausoleo di Augusto. Nei tempi moderni, il Vaticano insieme al proprio braccio armato in Parlamento, si invento'. Creo' ed applico' la Legge Merlin, legge di puro interesse ideologico. Dopo la famosa Legge, tutto e' rimasto tramutando in versione "proibizionismo". Quando vidi Roma per la prima volta, a 15 anni, il "proibizionismo" era gia' vigente da un pezzo, quei locali al Mausoleo di Augusto si erano spostati, per la maggior parte tutti nella tenebrosa zona Termini, altamente pericolosa di notte. Tante locande, di qui e di la', si sforzavano di sembrare camere per pellegrini ed avventurieri, ma erano nient'altro che case di meretricio. La gente tranquilla, le fanciulle, gli anziani, dovevano escludere categoricamente di uscire la sera in quella zona, perche' poteva risultare fatale. Solo scapestrati dal forte accento siciliano –quali io ed il mio amico eravamo- potevano muoversi nella notte, in cerca di qualche avventura, cosi' come ogni anima giovane e poco esperta puo' fare. Altri meravigliosi capolavori del Caravaggio, gratuiti da Cappella di Chiesa, sono all'interno della basilica di Luigi dei Francesi. Arrivarci e' semplice, la basilica e' molto vicina a palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Al suo interno, come sempre, tanti capolavori, ma noi andiamo dritti al caro Caravaggio. Ne ammiriamo ben tre (in quale altra parte del mondo potrebbe accadere?), sono tutti per Matteo. Matteo e l'angelo, S.Matteo e la sua vocazione, S.Matteo ed il suo martirio. L'impostazione dei lavori e' sempre la stessa, e dovremo attendere il 1800 per vedere nascere come movimento culturale la forma di realismo che caratterizza la pittura del Caravaggio . Osserviamo Matteo, con quella espressione che piu' reale non si puo', con quel dito: " Signore, dice a me, vuole me?" . La statua della donna un po' curva, che si vede posizionata al lato dell'uscita, e' un ulteriore omaggio al prossimo, regalo della Chiesa Cattolica: Giovanna D'Arco. Quasi come discepolo di Leonardo da Vinci, il Caravaggio seguitava nella memoria dei consigli, come quelli di osservare rigorosamente ogni particolare degli aspetti umani. Pertanto, non di rado capitava che il Caravaggio seguisse di proposito ogni martirio comandato in nome della Chiesa Cristiana, come tutti quelli che si eseguivano ad esempio a Castel S. Angelo, luogo dei supplizi per eccellenza. Attento e vigile osservatore, penetravano indelebili nella sua memoria gli sguardi dei torturati, il sangue che sgorgava, le grida di supplizio, le invocazioni di pieta', le particolarita' degli occhi umani persi nella paura e nella sofferenza, la mimica degli aguzzini, e poi, attraverso un incredibile gioco di luci e colori come solo lui poteva fare, li riversava nei suoi lavori. In sostanza, il Caravaggio rimane testimone degli orrori della Chiesa Cristiana. E se non fosse per tali orrori, i capolavori a Roma, almeno quelli liberi, sarebbero stati sette, non sei come oggi. Il settimo si trova al Louvre di Parigi. Le motivazioni saranno presto comprese. Gli altri capolavori si ammirano alla basilica di S. Agostino ( vicinissima a piazza Navona), e qui il quadro e' la Madonna dei Pellegrini. Osserviamo come questa Madonna, piu' che le raffigurazioni "celestiali" piu' o meno moderne, e' tutt'altro. Difatti e' una persona qualsiasi, nell'aspetto piu' realistico umano, perche' la Madonna era prima di ogni cosa donna, con ogni sofferenza carnale ed umana. Ma alla Chiesa, quell'aspetto penetrante di natura umana non piaceva, come non piace ancora oggi. Secondo il loro modo di pensare, quei piedi grossi e sporchi, non erano " celestiali". Ma noi sospettiamo -anzi ne siamo convinti- che, dietro si muovevano esigenze di ideologia critica e politica. Quella Chiesa Cristiana era, come oggi, niente altro che politica. Arretrava in consensi, accerchiata dall'avanzare del Protestantesimo, aveva una impellente necessita' di imporsi con ogni mezzo, e lo faceva con atrocita'. Aveva una edificante necessita' di ideologie e l'arte de il Caravaggio era l'antitesi. Non dico che i lavori del Caravaggio fossero considerati lascivi, ma erano fuori dal loro modo "idealizzato" ( ed ideologico) di concepire la Cristianita'. Com'e' ancora oggi: la Chiesa Cattolica sempre distante dalla realta' e dalle necessita' delle "cose" umane. In quel momento agonizzante per la politica vaticana, tormentata, come dicevo, dalle confessioni protestanti, dagli attacchi dei Turchi, dalle politiche filo spagnole e filo francesi, si penso' fosse bene attuare una autentica ideologia politica, inasprendo ogni simbolismo cattolico. Uno degli ordini diretti del Vaticano fu di ampliare ed amplificare i simbolismi ecclesiastici per il popolo, nonche' celare ogni aspetto licenzioso che l'arte offriva . Anche un piccolo atteggiamento che poteva suscitare passioni doveva essere se non cancellato nascosto. Ma questo per i poveri cittadini. Poi, il Clero e il ricco nobiliato -come sempre- avevano la loro "arte di classe", come noi fino a qualche tempo fa avevamo il nostro aborto di classe, fatto all'estero da chi poteva, altrimenti affidato alle sorti delle "mammane". Nascosta dietro tendine, o addirittura quadri e sculture piu' accattivanti poste in stanze segrete, offerte agli amici piu importanti come segno di appartenenza "Patrizia". Dovremo attendere secoli per rivedere una censura cosi' forte, con Stalin. E se i frati Carmelitani a S. Maria in Trastevere non si fossero stoltamente atterriti di fronte alla cruda realta' del settimo quadro, oggi non sarebbe che li', invece che al Louvre di Parigi. Dissero al Caravaggio che quella non era una Madonna, ma una sporca meretrice! Ancora un ringraziamento. Caravaggio introduce nell'arte sacra un brillante realismo che sconvolge i canoni e i classici copioni ecclesiastici . Nei suoi quadri compaiono i poveri, i senza-nulla, i sotto-proletari, gli stessi giovinetti di borgata, scapestrati ed insicuri, che nel Novecento saranno vissuti e narrati da Pier Paolo Pasolini (http://www.google.com/search?hl=it&rls=com.microsoft%3Aen-US&q=pierpaolo+Pasolini&lr=). E c'e' anche qualche critico d'arte che asserisce che Caravaggio, nei suoi quadri, rinforzava le tesi di un suo maestro spirituale, Filippo Neri (http://www.google.com/search?hl=it&rls=com.microsoft%3Aen-US&q=filippo+Neri&lr=), che con toni aggressivi tentava di umiliare l'élite raffinata (tra i quali anche il clero), portandoli davanti alla realta' della Cristianita', quella della sofferenza oggettiva, della "carne" e dell'animo umano. Dovremo raccontare Roma, quella del 1800, per osservare come quella attuale e' una penosa continuita' di quella precedente, tagliata fuori da ogni progresso europeo, dai "valori" costantemente onnipresenti della chiesa Romana. E Giordano Bruno? Un martire sacrificato agli altari dell'ideologia politica. La sua orribile fine nasce a Venezia, dopo un peregrinaggio nella quasi intera Europa. Qui viene denunziato al tribunale del "Sant'Uffizio", che era un tribunale speciale per crimini contro la fede. Quando qualsiasi persona poteva essere sospettata di avere atteggiamenti contro la linea canonica della Chiesa, di qualsiasi natura, filosofica o scientifica, le competenze erano di tale tribunale: una discrezionalita' enorme. Dopo almeno due mesi in carcere a Venezia, cerca di chiudere il cerchio, chiedendo ogni scusa in ginocchio davanti ai magistrati. Non e' cosi, il Sant'Uffizio veneziano e' solo sede distaccata da Roma: il processo deve continuare proprio li'. Giordano Bruno restera' rinchiuso a Roma, prima di morire, ulteriori altri otto anni. Ripetute udienze e nuovi processi, torture ed ancora torture. Ormai sfinito, Giordano Bruno non sa nemmeno perche' si trovi davanti a quel manipolo di spregiudicati assassini, di uomini falsi e bigotti. A nulla valgono le sue implorazioni di pieta', di uomo solo, lontano da tutti, senza alcuna protezione, un uomo buono che ha un unico neo: solo idee che, con la passione dell'amore, difende perche' giuste. Ma non perde la speranza e continua a parlare: "Mose' 'mago' certo, ma c'e nella «magia una forte potenzialita' conoscitiva che non e' giusto trascurare; molteplicita' dei mondi certo, ma l'ipotesi non contrasta con l'onnipotenza divina, anzi la esalta; il mondo nella sua forma attuale e' stato creato certo, ma questo non vieta di considerare che la materia, al pari di Dio, sia eterna, vale a dire essa stessa immortale e immutabile. E poi: se la materia fosse davvero cosi', non vorrebbe dire che altri mondi potrebbero essere abitati da creature intelligenti simili all'uomo? Se Adamo ed Eva non avessero commesso il peccato originale, non sarebbero stati essi stessi immortali?". Il povero Giordano difende Coperrnico, apre la nuova frontiera della Astronomia, parla di uno spazio infinito con infiniti mondi in evoluzione per un tempo infinito. Anticipa di secoli le nuove scoperte astronomiche, parla di tanti mondi, esclude l'idea di un Dio Creatore, in sostanza Giordano Bruno era, probabilmente senza saperlo, un autentico buddista. Non si comprende se per stanchezza, perche' drogato, si abbandona cosi' imprudentemente a tali inutili discussioni davanti a quelle teste cosi' bacate e vuote. Fa crollare l'impalcatura Canonica, e quel messaggio e' letto in maniera nefasta. E' molto probabile che Giordano Bruno non si rendesse conto di dove si fosse cacciato, e chi fossero quelle rape che aveva di fronte. Invece di tagliare corto, tergiversa, insiste sulla autenticita' delle idee, sul fatto che non distruggono anzi possono collimare con il Cristianesimo, insomma ha stranamente gli occhi completamente ignari al suo destino, schiva, addirittura duella con la corte, incurante che essa ha pronto lo strumento adatto a farlo redimere. Ci pensera' a "sistemare" il tutto il cardinale Roberto Bellarmino. Un autentico politico, e non certo un semplice teologo delle sacre scritture. La sua visione del processo e' sintetica, politica. Ha intuito che Giordano, con la sua visione di un infinito aperto ad una pluralita' di mondi, ha inaugurato una nuova era per la liberta' del pensiero. Comprende, da autentico politico, che se si mette in discussione l'edificio costruito sulla interpretazione canonica delle sacre scritture, molte cose rischiano di precipitare. E le cose stavano precipitando, proprio in quel momento, con Lutero, che aveva scisso il pensiero comune ecclesiastico. Bisognava recuperare il terreno perduto anche in una Europa sempre piu' protestante, e riagganciare gli intellettuali e la nobilta' almeno in Italia, e quindi Giordano Bruno sembrava adatto a questo scopo. Con mano lesta, il cardinale da' l'ultimatum, chiede la ritrattazione di tutte le sue teorie o la morte. Giordano rifiuta, asserendo: "egli non deve ne' vuole ritrattare, che non ha da ritrattare e che non ha materia di ritrattazione, e che non sa su cosa debba ritrattare". Certo non e' facile comprendere l'ostinazione di Giordano Bruno, ma restiamo convinti che, tuttavia, non si sarebbe salvato lo stesso. Giordano era preziosa pedina, da giocare bene nella scacchiera politica del momento. E sempre Giordano, con quelle teorie e quella capacita' di propagarle, era il pericolo maggiore per l'istituzione canonica. Una curiosita': nel 1930 il Cardinale Roberto Bellarmino ebbe da papa Pio XI la triplice glorificazione di beato, di santo e di dottore della Chiesa, in contromossa offensiva a Benito Mussolini. Che Santo! Questo il capo d'accusa che fu letto a Giordano Bruno: "Lo si incolpa d'aver dubitato della verginita' di Maria, d'esser vissuto in paesi eretici secondo costumi eretici, d'aver scritto contro il papa, sostenuto l'esistenza di mondi innumerevoli ed eterni, affermato la trasmigrazione delle anime, ritenuto la magia cosa lecita, identificato lo Spirito Santo con l'anima del Mondo, dichiarato che la Scrittura non e' che sogno e che perfino i demoni si salveranno". Giordano recita una frase che passera' alla storia di tutti i martiri della Liberta' di ogni epoca. "Forse con piu' timore pronunciate voi la sentenza contro di me, di quanto ne provi io ad accoglierla". I giudici, ascoltando quelle parole non compresero nulla, la loro mente bacata e vuota gli faceva comprendere solo i meri interessi della Chiesa Romana. Non si renderanno nemmeno conto che scriveranno una delle pagine piu' orrende della storia della Cristianita' e della Chiesa Cattolica. Politica anche la scelta del luogo del supplizio, Campo de Fiori, praticamente sotto le finestre della sede dell'ambasciatore Francese di quel tempo, che si lamentava per quell'obbrobrio, per tutto quel fumo ed il puzzo. Oggi l'ambasciata di Francia si e' spostata di poco, e' a Palazzo Farnese. Il messaggio era inequivocabile verso Enrico IV, che aveva deluso il Papa ammettendo il culto del protestantesimo. All'alba del 17 febbraio 1600, Giordano Bruno viene zittito per sempre, prima dal taglio della lingua, e poi, a Campo de Fiori, legato ad un palo, gli viene dato fiamme. Il rogo del 1600 segna il culmine degli sforzi della Chiesa Cattolica di esorcizzare il nascente pensiero moderno. Ci furono altri tentativi, ma meno cruenti. Pio IX, rifiutando la "moderna civilta'", definiva un errore la liberta' di culto e di opinione. Nel 1889 venne inaugurato il monumento a Giordano Bruno in Campo de' Fiori. Papa Leone XIII, in quella circostanza, indirizzo' ai fedeli una lettera di censura. In sostanza, ancora una volta, Giordano Bruno veniva diffamato. Molti sono stati in seguito i tentativi del Vaticano per far demolire la statua di Campo de Fiori. Molti forse non sono a conoscenza che fu Benito Mussolini, a resistere opponendosi al progetto del Vaticano, e noi lo ringraziamo. In tempi piu' recenti, Giovanni Paolo II fece presiedere il Cardinal Sodano, in occasione a Napoli dell'anniversario dei 400 anni dalla morte di Giordano Bruno. Il cardinale Sodano ammise gli errori della Chiesa Cattolica, ma affermo' che le idee di Giordano Bruno erano incompatibili con la dottrina della Chiesa. Vale bene la pena, per tutti i giovani, tutti gli uomini di Liberta', di sostare anche per un sol attimo nel luogo del martirio, Campo de Fiori, deponendo un fiore alla sua memoria, alla sua statua silenziosa, composta. Giordano Bruno e' ancora vivo tra noi. Vivo tra gli uomini liberi. P.S. - Per estrema necessita' di spazio, abbiamo omesso di descrivere la significativa esperienza umana di un altro grande, Michelangelo Buonarroti. Padre di tantissime opere, in particolare la "cappella Sistina", e di una delle sue tante "Pieta'", come la piu' famosa, oggi custodita in una teca, alla destra dell'entrata centrale di San Pietro. Non e' affatto estremo riferire che i suoi sentimenti profondi erano vicini al nascente Luteranesimo, piuttosto che alla Chiesa Cattolica. - Il Caravaggio assistette anche ad una barbara esecuzione, sempre a Castel S. Angelo, ordinata dallo stesso pontefice (Clemente VIII Aldobrandini) che successivamente aveva messo a morte Giordano Bruno. Da quella orrenda esperienza nacque una tela di realismo sconvolgente, Giuditta che decapita Oloferne. - Vale la pena, dalle letture della storia di Beatrice Cenci (http://www.google.com/search?hl=it&rls=com.microsoft%3Aen-US&q=beatrice+cenci&lr=), notare come i beni della famiglia Cenci, molto ricca, furono confiscati dal Vaticano. - Napoleone Bonaparte, riferendosi al Vaticano, disse: " Questa vecchia macchina presto si sfaciera'". Probabilmente non osservava bene che quella "macchina", quell'abbrutimento, quella oscurita' e quella barbarie contro lo sviluppo e la crescita umana, non stava durando solo da qualche anno. Bonaparte si sbaglio' e di tanto. - La grottesca arretratezza sociale e culturale che il Vaticano impose, si porto' avanti fino a pochi decenni fa, ma vive ancora nel sottobosco politico e culturale Italiano. L'espressione oscurantista della Chiesa romana, raggiunse il suo apice nell'anno mille, quando Roma era gia' citta' Santa. - Annota Marcel Proust: "I veri popoli barbari non sono quelli che non hanno mai conosciuto la grandezza, ma quelli che, avendola conosciuta in passato, non sono piu' in grado di riconoscerla". Probabilmente si riferiva agli italiani, in maggior parte alla romanita' bigotta ed arretrata che, ancora oggi, vive ed e' osservabile nell'aspetto clericale delle borgate e, purtroppo, anche nelle istituzioni di una Repubblica che stenta a divenire "civilta' laica". ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Dialers, 899 e altri servizi a pagamento. Il decreto che difende i consumatori e la latitanza della giustizia Con decreto del 2 marzo 2006 n. 145, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 10 aprile 2006, il ministero delle Comunicazioni ha emanato il Regolamento recante la disciplina dei servizi a sovrapprezzo, con il chiaro e lodevole intento di limitare le truffe ai danni del consumatore, fiorite nel corso degli ultimi anni da parte di gestori di servizi a pagamento di vario genere. Fra questi i maledetti dialers o i numeri speciali satellitari. Chi di noi non ha ricevuto ancora una bolletta gonfiata da telefonate o connessioni mai effettuate alzi la mano! Pochi o nessuno. Ma un regolamento che interviene su una situazione pregressa tanto generalizzata e putrida, alla quale la giustizia non ha avuto la capacita' di porre rimedio (nessuno va in causa per 80 euro!), risente inevitabilmente di un vizio originario: vuole troppo! Mira, cioe', a coprire tutti gli spazi, i buchi e le intercapedini possibili in cui il "nemico" si potrebbe, nostro malgrado, infilare. E infatti, tanto e' complicata che riassumerla e' un'operazione non da poco, anche per gli operatori del diritto. Ne indichiamo i punti che ci paiono salienti per la tutela dell'utente: 1. Le informazioni o prestazioni dei servizi a sovrapprezzo devono esser precedute, indipendentemente dalla durata del servizio, da un "messaggio di presentazione" -audio e video- chiaro, esplicito e gratuito, contenente prezzi Iva inclusa, nome e ragione sociale di chi eroga i servizi, importi massimi addebitabili, modalita' di pagamento, necessarieta' del consenso espresso ecc... 2. In caso di servizi a sovrapprezzo forniti tramite Internet, il messaggio di cui sopra non comporta l'abbattimento della connessione inizialmente prescelta dall'utente finale, e, nel caso venga proposto un siffatto servizio, questa modalita' operativa deve esser preventivamente ed espressamente enunciata nell'informativa. Insomma, in teoria niente piu' dialers che si istallano automaticamente! 3. Il consenso all'attivazione deve seguire il messaggio ed esser ripetuto a cadenza periodica (es. mensilmente nei casi di abbonamento ultramensile) a seguito di nuovi messaggi gratuiti. 4. Sono previsti del costi massimi per i servizi in questione, ad esempio 12,50 euro Iva esclusa per ogni comunicazione. 5. Il gestore del servizio di comunicazione (es. Telecom) entro 12 mesi dall'entrata in vigore del regolamento (e cioe' dal 26 aprile 2007) deve inviare ai vecchi e ai nuovi abbonati una comunicazione, nella prima bolletta utile, contente un modulo di adesione in cui e' contenuta la possibilita' di disabilitare gratuitamente i servizi a pagamento. In particolare e' prevista per l'utente l'opzione di bloccare selettivamente detti servizi se superano la soglia massima o di 50 euro o di 100 euro. In caso non si scelga alcuna delle due soluzioni, non si avra' il blocco in questione. Molte altre cose sono contenute nel decreto, che a nostro avviso pero', pur tentacolando a destra e a manca, non possono supplire all'ineliminabile vacanza della giustizia in materia. E' difficile e sfiancante, infatti, coprire tutti gli spazi del nemico, giocare al suo gioco, inseguirlo, normando tutti, ma tutti i passaggi che ha percorso per truffare il consumatore. Oggi i dialers e la connessione automatica ad altro operatore Internet, domani messaggio di testo sms o quello sublimilale col mezzo televisivo, di fatto si insegue con le leggi un nemico che ha gia' vinto, spesso per mesi e per anni, in un perenne ritardo (si pensi agli 899 in bolletta Telecom!). E nel frattempo il nemico si riorganizza per altre nuove inesplorate modalita' di guadagno! E ' del tutto inadeguato, dunque, affidare ad un colpo del Garante oggi, un colpo del Ministro domani, la lotta a quello che, in termini penali si chiama truffa contrattuale, in termini civili dolo del contraente. Ma se cosi' e' come e' -e lo sa bene chi ci legge-, in tutto questo vi e' un tassello mancante: dove e' la giustizia? Se ne sentono gli echi lontani di qualche sentenza di primo grado qua e la', casi risolti dopo anni dal loro accadimento, nemmeno piu' utilizzabili come precedente utile, tanto tempo e' ormai passato! Lenta, costosa, burocratica, incomprensibile, cavillosa, inaccessibile. Peccato, perche' nell'aula di tribunale i giudici non avrebbero bisogno di tanti regolamenti ministeriali complicati e astrusi. Applicherebbero semplici precetti del codice civile in vigore, quale la buona fede nelle trattative, nell'esecuzione del contratto, nell'interpretazione dello stesso. Nulla sfugge a tanta semplicita' e chiarezza. Una truffa e un inganno, sono inequivocabilmente una truffa e un inganno. Punto e basta, senza troppi doveri, oneri, opzioni, fogli, liberatorie. Sotto la scure della malafede (quale obbligo giuridico) cascherebbero i nemici uno ad uno, come forse accade gia' in altri Paesi dove la ragionevolezza ha ancora un posto d'onore nel diritto delle obbligazioni e dei contratti. Ma ahinoi, si sa, sotto una certa soglia economica come per i casi in questione, di fatto, ci manca una giustizia a cui, nonostante gli sforzi, un regolamento ministeriale non puo' supplire. ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Mutui: i rischi della corsa al tasso fisso/2. L'ammortamento alla francese Ho chiesto di estinguere il mio mutuo a tasso variabile per aprirne uno a tasso fisso, ma dopo aver pagato per tre anni circa 50 mila euro, il mio debito si e' ridotto di soli 19 mila euro. Ora che il quadro normativo sulle penali di estinzione dei vecchi mutui e' chiaro (1), e' utile ritornare sul tema gia' affrontato nello scorso numero: nonostante la riduzione o l'annullamento delle penali, il passaggio da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso non sempre e' un'operazione conveniente, non solo per le argomentazioni descritte in precedenza. I piani di ammortamento. A un certo punto della trattativa con una banca per ottenere un mutuo, l'addetto di turno tira fuori un prospetto, detto piano di ammortamento, con indicati una serie infiniti di valori e con almeno cinque colonne: data, ammontare della rata, quota capitale, quota interessi e capitale residuo. L'attenzione del cliente si sofferma essenzialmente sulla colonna ammontare della rata. Al nostro scopo, pero', e' utile comprendere il significato delle ultime tre colonne. Ogni rata si scompone tra interessi e rimborso del capitale. Il debito residuo e' dato dalla differenza tra il finanziamento ricevuto e la quota capitale rimborsata. Esempio: debito residuo al 31 gennaio: 100 rata pagata il 1 febbraio: 10 quota capitale: 4 quota interessi: 6 debito residuo al 1 febbraio: 96 (100-4) I piani di ammortamento possono essere redatti secondo diversi metodi: a rate crescenti, decrescenti o costanti (salvo naturalmente le oscillazioni dei tasso per i mutui a tasso variabile). Quello utilizzato da tutte le banche per il rimborso dei mutui e' detto "alla francese" che prevede rate costanti. L'ammortamento alla francese. Questo metodo implica che le prime rate siamo composte in prevalenza dalla quota interessi. In un mutuo con queste caratteristiche: importo erogato 100 mila euro durata 20 anni tasso 5% la prima rata e' di 659,96 euro di cui solo 243,29 euro di quota capitale e 416,67 di quota interessi. Dopo tre anni di pagamenti (36 rate mensili) a fronte di pagamenti pari a circa 24 mila euro, il debito residuo e' di 90.571 euro. Cio' significa che il nostro debito si e' ridotto di soli 9.500 euro. E' questo il punto importante ai nostri fini. Cosa occorre valutare se si vuole estinguere il vecchio mutuo per accenderne uno nuovo? Attenzione al debito residuo. Per rendere l'idea, perche' il cambio risulti conveniente occorre che il miglioramento delle condizioni sia di notevole entita'. Nel nostro esempio, il cambio sarebbe conveniente solo se il tasso di interesse scendesse oltre il 4,3% dall'originario 5%. Riportando il tutto all'attualita', per garantirsi da possibili nuovi aumenti di tassi, e' probabile che si apra la corsa dal tasso variabile a quello fisso. Un cambio potrebbe rivelarsi non conveniente se non si valutano gli elementi indicati. Estinguendo il mutuo e' come se avessimo "regalato" una bella fetta degli interessi pagati alla banca. Quindi, occhio e, se occorre, non esitate a investire qualche centinaia di euro per pagare un consulente che vi aiuti a fare le giuste valutazioni. (1) http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=170308 (2) http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=179270 ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA BANCHE, ASSICURAZIONI, FINANZIARIE: CONTRATTI A DISTANZA E DIRITTO DI RECESSO Col diffondersi di Internet diventa sempre piu' frequente acquistare prodotti o stipulare contratti (telefonici, di assicurazione, etc.etc.) a distanza, senza recarsi fisicamente presso il venditore e spesso senza nemmeno averci un minimo contatto personale. La normativa italiana si e' via via adeguata alle direttive della comunita' europea al riguardo, sia con normative di carattere generale inerenti i contratti a distanza (come il d.lgs. 185/99, confluito poi nel codice del consumo, il d.lgs. 206/2005: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/codiceconsumo.pdf), sia con leggi piu' specifiche, in questo caso relative a contratti di assicurazione, bancari, etc. Con il d.lgs.190/2005 (vedi link in calce) e' stata infatti recepita la direttiva 2002/65/CE che disciplina la vendita di servizi bancari, assicurativi e creditizi realizzati a distanza. Questa legge integra, in un certo senso, il codice del consumo che esplicitamente esclude, dalle proprie regolamentazioni, i suddetti servizi. Rientrano nella competenza di questo decreto tutti i contratti conclusi tra imprese e consumatori tramite tecniche di comunicazione come Internet, il telefono, il fax, etc. che abbiano per oggetto servizi di natura bancaria, creditizia, di pagamento, di investimento, di assicurazione e di previdenza sociale. INFORMAZIONI AL CONSUMATORE PRIMA DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO In fase di trattativa debbono essere fornite specifiche informazioni in modo chiaro e comprensibile, indipendentemente dal tipo di tecnica di comunicazione a distanza che venga utilizzata. La mancanza di tale informativa comporta la nullita' del contratto, nullita' che deve essere fatta valere dal consumatore. L'onere della prova sull'adempimento degli obblighi ricade sul fornitore. Per i dettagli e per i consigli sulle contestazioni si veda piu' avanti. Le informazioni da ricevere sono: SUL FORNITORE DEL SERVIZIO (banca, compagnia di assicurazioni, finanziaria, etc.) - identita' del fornitore, sua attivita' ed indirizzo geografico della sede e di eventuali altri punti di riferimento rilevanti per il consumatore; - indentita' dell'eventuale rappresentante del fornitore e suo indirizzo geografico; - identita' dell'eventuale professionista che abbia diretto contatto col consumatore; - il registro di commercio a cui sia eventualmente iscritto il fornitore e gli estremi della competente autorita' di controllo qualora il fornitore sia soggetto ad autorizzazione. E' importante verificare che la compagnia assicurativa che si sceglie, per esempio, sia autorizzata ad operare in Italia. Le verifiche possono essere fatte rivolgendosi all'ISVAP, o consultandone il sito: http://www.isvap.it/isvap/imprese_jsp/HomePage.jsp SUL SERVIZIO VENDUTO (contratto r.c.auto, finanziamento, etc.) - descrizione delle principali caratteristiche del servizio; - prezzo TOTALE che il consumatore dovra' corrispondere per il servizio, compresi tutti gli oneri, commissioni e spese nonche' le imposte. Se non e' possibile indicare il prezzo esatto, va fornita la base di calcolo dello stesso, in modo che il consumatore possa verificarlo; - avvisi riguardanti l'eventuale rapporto del servizio con strumenti che implicano rischi dovuti a loro caratteristiche o alle operazioni da effettuare oppure nei casi in cui il prezzo sia legato alla fluttuazione dei mercati finanziari. Cio', tipicamente, nei casi di servizi di investimento; - l'eventuale esistenza di altre imposte e costi non pagati direttamente tramite il fornitore. - eventuali scadenze dell'offerta proposta; - le modalita' di pagamento e di esecuzione del servizio nonche' le condizioni di sicurezza delle operazioni di pagamento; - eventuali costi inerenti l'utilizzo della comunicazione a distanza; - gli eventuali collegamenti con altri servizi finanziari (per esempio un contratto di conto corrente legato all'attivazione di una carta di credito), con illustrazione degli effetti derivanti dalla combinazione. SUL CONTRATTO - informazioni sull'esistenza o la mancanza del diritto di recesso con le condizioni e le modalita' per il suo esercizio specificando i mezzi (dev'essere prevista in ogni caso la raccomandata a/r) ,i termini massimi e l'indirizzo geografico a cui inviare la lettera. Devono essere date informazioni anche sugli importi che potrebbero venir trattenuti nonche' sulle conseguenze del mancato esercizio di tale diritto (per i dettagli sul recesso si veda piu' avanti); - la durata minima del contratto, in caso di prestazione permanente o periodica; - tutte le informazioni sui diritti delle parti riguardo la rescissione anticipata, anche unilaterale, comprese le penali eventualmente dovute; - lo Stato membro o gli Stati membri sulla cui legislazione si basa il rapporto prima della conclusione del contratto e le clausole contrattuali sulla legislazione applicabile al contratto nonche' il foro competente per le controversie; - la lingua o le lingue utilizzate per le comunicazioni delle condizioni contrattuali e delle varie informative e le comunicazioni da emettersi durante il periodo di validita' del contratto. SUI RICORSI - esistenza o mancanza di procedure conciliative di reclamo e/o ricorso accessibili al consumatore e le modalita' per avvalersene; - esistenza di fondi di garanzia o altri mezzi di indennizzo. SE I PRIMI CONTATTI AVVENGONO PER TELEFONO l'identita' del fornitore e lo scopo della chiamata devono essere dichiarate all'inizio della conversazione. In questo caso le uniche informazioni da fornire, su consenso del consumatore, sono: - identita' del chiamante e suo rapporto col fornitore; - descrizione delle principali caratteristiche del servizio; - prezzo totale del servizio comprensivo di imposte. Se non e' possibile indicare il prezzo esatto, va fornita la base di calcolo dello stesso, in modo che il consumatore possa verificarlo; - l'eventuale esistenza di altre imposte e costi non pagati direttamente tramite il fornitore; - informazioni sull'esistenza o la mancanza del diritto di recesso con le condizioni e le modalita' per il suo esercizio specificando i mezzi (dev'essere prevista in ogni caso la raccomandata a/r) ,i termini massimi e l'indirizzo geografico a cui inviare la lettera. Devono essere date informazioni anche sugli importi che potrebbero venir trattenuti nonche' sulle conseguenze del mancato esercizio di tale diritto (per i dettagli sul recesso si veda piu' avanti). Riguardo alle altre informazioni (fornitore, contratto e ricorsi) l'operatore deve comunicare al consumatore che essere saranno disponibili su richiesta, precisandone la natura. In ogni caso il fornitore deve dare le informazioni nel momento in cui il contratto viene concluso, inviandone copia scritta. CONCLUSIONE DEL CONTRATTO In caso di adesione da parte del consumatore all'offerta, il fornitore deve inviare copia del contratto, cartacea o su un supporto durevole (tipicamente dischetti o cd rom, o comunque strumenti che ne consentano la memorizzazione e la riproduzione). L'invio “fisico” avviene, tipicamente, nel caso in cui la conclusione sia avvenuta per telefono, mentre nel caso si sia utilizzato Internet, le condizioni contrattuali sono di solito rese disponibili subito, on-line, ed e' bene leggerle attentamente -nonche' memorizzarle o stamparle- perche', una volta confermata l'adesione, esse sono date come conosciute e sottoscritte. In tutti i casi il contratto deve giungere, o risultare accessibile, prima che diventi definitivamente vincolante, in tempo utile per esercitare il recesso. Il consumatore ha diritto, inoltre, di ricevere copia cartacea delle condizioni contrattuali in qualsiasi momento, su specifica richiesta. SICUREZZA DEI MEZZI DI PAGAMENTO I pagamenti sono effettuati nei tempi e modi previsti dal contratto. Possono esservi incluse le carte di credito o di debito ed in tal caso, ovviamente, l'ente che gestisce tale strumento deve provvedere a riaccreditare gli importi non autorizzati o per i quali il consumatore dimostri l'eccedenza rispetto a quanto pattuito col fornitore del servizio oppure l'esecuzione fraudolenta sia da parte del fornitore che di terzi. L'onere della prova riguardo la regolarita' degli addebiti spetta al gestore della carta. IL DIRITTO DI RECESSO Il consumatore dispone di un termine di 14 giorni per recedere dal contratto senza penali e senza dover indicare il motivo della sua decisione, ovvero incondizionatamente. Il termine e' di 30 giorni, invece, per tutti i contratti di assicurazione sulla vita e per i PIP (piani individuali pensionistici). Il termine decorre: - dalla data di conclusione del contratto (vedi sopra). Per le assicurazioni sulla vita, il termine decorre dal momento in cui al consumatore e' data notizia di tale conclusione; - dalla data in cui il consumatore riceve le condizioni contrattuali, se cio' avviene dopo la conclusione (tipicamente quando l'adesione e' avvenuta telefonicamente). Perche' il recesso sia esercitato correttamente, il consumatore deve inviare entro il suddetto termine una comunicazione scritta mediante raccomandata a/r o altro mezzo indicato nel contratto (la raccomandata a/r va sempre bene e deve essere inclusa nei mezzi di recesso previsti). Il consumatore che esercita il recesso e' tenuto a pagare SOLO l'importo del servizio eventualmente gia' prestato dal fornitore, tenendo conto che l'esecuzione del contratto puo' iniziare solo su propria richiesta. Per i contratti di r.c.auto, per esempio, puo' essere trattenuta la quota di premio relativa al periodo in cui il contratto e' stato valido (esempio: se una polizza viene sottoscritta in data 3 Maggio e la copertura assicurativa parte dallo stesso giorno -come normalmente avviene- il recesso esercitato in data 10 Maggio comporta il pagamento dei sette giorni di copertura). Tale importo non puo' essere di entita' tale da costituire una penale e va calcolato in modo proporzionale considerando il periodo di validita' del contratto ed il tipo di prestazioni previste. Il pagamento di tale somma e' condizionato dalla prova che il consumatore sia stato informato sul prezzo del servizio e dal fatto che la prestazione sia partita subito -prima che decorresse il termine di recesso- su richiesta del consumatore. Non e' dovuto alcun importo, quindi, in tutti i casi in cui fornitore abbia dato avvio all'esecuzione del contratto prima della scadenza del termine di recesso e senza preciso consenso del consumatore. Entro 15 giorni dal ricevimento della raccomandata di recesso il fornitore deve restituire tutti gli importi riscossi e non dovuti. Il consumatore, da parte sua, deve restituire i beni che eventualmente avesse gia' ricevuto -nonche' gli importi che avesse gia' incassato- entro 15 giorni dalla comunicazione di recesso. Non e' prevista la restituzione di eventuali indennizzi -riferiti al verificarsi dell'evento assicurato- gia' percepiti nel frattempo (sono esclusi i contratti r.c.auto, per i quali il manifestarsi dell'evento preclude la possibilita' di recedere, si veda piu' avanti). IL RECESSO NON SI PUO' ESERCITARE: - in TUTTI i casi in cui il contratto sia stato interamente eseguito da ambedue le parti, dietro richiesta scritta del consumatore, prima che sia decorso il termine utile per il recesso; - per i contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilita' civile per i danni derivanti dalla circolazione di veicoli a motori e natanti (r.c.auto), nei casi in cui si sia verificato l'evento assicurato (un incidente, tipicamente) prima che sia decorso il termine utile per il recesso; - per le polizze di assicurazione inerenti i bagagli, i viaggi, o polizze analoghe a breve termine, di durata inferiore al mese; - per quei servizi, tipicamente di investimento, il cui prezzo dipende da fluttuazioni di mercato finanziario che il fornitore non e' in grado di controllare e che possono manifestarsi durante il periodo concesso per il recesso, come i servizi inerenti le operazioni di cambio, gli strumenti del mercato monetario, i valori mobiliari (azioni, obbligazioni), quote di fondi comuni di investimento, etc. Rimangono praticamente incluse nel recesso solo le gestioni patrimoniali (si veda l'art.11 del decreto inserito tra i link in calce). NOTE IMPORTANTI: * durante il periodo previsto per il recesso l'effetto dei contratti di investimento si sospende; * se al contratto da cui si vuole recedere ne e' collegato un altro (sempre sottoscritto a distanza, e inerente servizi finanziari prestati dallo stesso fornitore o da un terzo sulla base di accordi intercorrenti tra loro), tale contratto aggiuntivo si risolve automaticamente, senza penali, al momento in cui si esercita il recesso per quello principale. Esempi: un conto corrente a cui sia legato un contratto relativo ad una carta di credito o un'assicurazione r.c.auto collegata ad un conto corrente. Attenzione! Per i contratti di credito al consumo stipulati a distanza per acquistare beni o servizi la cui vendita e' disciplinata dal codice del consumo (acquisto di beni di consumo, multiproprieta', e di tutti i servizi diversi da quelli finanziari) si applicano le regole dettate dallo stesso codice anche per il recesso, il cui termine rimane di 10 giorni sia per il contratto principale che per quello di finanziamento eventualmente collegato. Si veda la scheda LE VENDITE A DISTANZA NEL NUOVO CODICE DEL CONSUMO: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40722 SERVIZI E COMUNICAZIONI NON RICHIESTE Come per tutti i servizi, anche quelli finanziari trattati in questa scheda non possono essere attivati se non su esplicita richiesta del consumatore. In caso di attivazione non richiesta, valutata tenendo conto della regola generale secondo cui “la mancata risposta del consumatore non significa consenso” , non sono dovute prestazioni pecuniarie di alcun tipo da parte del consumatore. Anche l'utilizzo da parte del fornitore di determinate tecniche di comunicazione a distanza, e-mail, telefax e telefono, etc. deve essere preventivamente autorizzata dal consumatore e non devono comportare costi per quest'ultimo. Per tutte le segnalazioni in merito sono competenti gli specifici organi di vigilanza (ISVAP, Banca d'Italia, etc.), che possono sanzionare il fornitore che contravviene alle regole. Si veda il prossimo paragrafo per i dettagli. SANZIONI, CONTESTAZIONI I contratti attivati senza rispettare le regole di informativa precontrattuale dettate dalla legge, o per i quali il fornitore ostacoli l'esercizio del diritto di recesso o non rimborsi nei termini previsti le somme eventualmente gia' pagate, sono nulli.. La nullita' dev'essere fatta valere dal consumatore e obbliga le parti alla restituzione di quanto eventualmente percepito. Il consumatore e', inoltre, libero di agire per il risarcimento dei danni. Sono nulle anche tutte le eventuali clausole contrattuali che privassero il consumatore dei diritti sanciti dalla legge trattata in questa scheda. Anche in questo caso la nullita' deve essere fatta valere dal consumatore. I fornitori che contravvengono alle regole sono punibili con sanzioni che variano da 5.000 a 50.000 euro, da comminarsi da parte delle specifiche autorita' di vigilanza (ISVAP nel caso di assicurazioni, la Banca d'Italia per i servizi bancari, etc.). E' interessante osservare che l'onere della prova riguardo all'adempimento degli obblighi di informazione, alla prestazione del consenso del consumatore inerente la conclusione del contratto, all'esecuzione dello stesso e agli eventuali inadempimenti, GRAVA SUL FORNITORE. Sono considerabili vessatorie tutte le clausole che prevedessero qualcosa di diverso. Per quanto detto risulta chiaro, quindi, che ogni irregolarita' o ritardo va contestata tempestivamente, per raccomandata a/r (magari di messa in mora), facendo nel contempo una specifica segnalazione all'autorita' di vigilanza competente. Tutte le istruzioni in merito, anche relative ai passi successivi, possono essere trovate in questa scheda sulla MESSA IN MORA: href=http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 LINK UTILI - Il testo del decreto: Commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori (d.lgs.190/2005): http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=178845 Per le assicurazioni in generale: - Guida dell'ISVAP. Raccomandazioni utili per acquistare una polizza in Internet: http://www.isvap.it/isvap/imprese_jsp/PageGenerica.jsp?numObj=191578&nomeSezione=PER_IL_CONSUMATORE - Per l'r.c.auto, consultare anche la scheda R.C.AUTO, I CONTRATTI E LE REGOLE : http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=159603 (Rita Sabelli) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci credete utili, sosteneteci con l'adesione di Euro 25,00 o un contributo a scelta: ccpostale 10411502 oppure cc bancario 7977 Abi 06160 Cab 02817 Cin S - coordinate bancarie BBAN S0616002817000007977C20 - coordinate bancarie IBAN IT19S0616002817000007977C20 oppure tramite carta di credito, direttamente dal portale dell'associazione https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. 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