====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 24-04-2007 al 30-04-2007 n.18/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Messico. Pdr: gli Usa legalizzino consumo di droghe - Messico. Zacatecas. Ex Procuratore Giustizia: urgente legalizzazione delle droghe - Ecco la mia esperienza con la cannabis terapeutica - Europa. Studio sul trattamento riservato ai consumatori di cocaina e crack - Croce Rossa Internazionale adotta riduzione del danno. Evento epocale. E il Governo italiano? NOTIZIE - Usa. Comandante Usa: "L'oppio afghano finanzia i talebani e rovina l'economia" - Italia. "Stand up for medical marijuana", 3 e 4 maggio a Pisa - Bolivia. Foglia di coca in Costituzione e simbolo nazionale - Gb. Aumentano in Inghilterra i ricoveri per droghe - Gb. Ancora una confessione "shock": ministro Salute si ha fumato cannabis all'universita' - Gb. Belfast. Un adolescente su dieci consumatore abituale di cannabis - Usa. Studio: la dipendenza e' un "errore" della memoria - Onu. Costa: sparite 1.500 tonnellate di oppio - Usa. Casa Bianca: attenzione alla marijuana superpotente - Olanda. Maastricht. Sindaco chiede regolamentazione cannabis anche in Belgio e Germania - Australia. SA. Parlamentare favorevole alla legalizzazione della marijuana terapeutica - Italia. Professore arrestato per acquisto di foglie di coca. Tisana o cocaina? - Italia. Como. Indagine Asl: 40% teenager fa uso di stupefacenti - Italia. Chiusura Link, Livello 57: proibizionismo e' ipocrita e criminale - Italia. Lioni. Manifesto-appello per Piazza Campo - Peru'. Poteri speciali a presidente Garcia contro narcotraffico. Governera' per decreto - Svizzera. Nuova strategia Federazione internazionale Croce Rossa: adottare misure di riduzione del danno - Uruguay. Montevideo. Marcia mondiale per la legalizzazione della marijuana ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 98 arresti - 378,189 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 201,887 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 176,302 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 673 piante di cannabis - 145 giorni di detenzione ARTICOLI 24-04-2007 Messico. Pdr: gli Usa legalizzino consumo di droghe Il coordinatore del PRD a San Lazaro, Javier Gonzales Garza, propone di legalizzare il consumo di droghe negli Stati Uniti. Questa la sua motivazione: l'unico modo per combattere radicalmente il narcotraffico e' legalizzare il consumo in Usa, giacche' le misure poliziesche messe in campo dal Messico sono dei meri palliativi. Ma la controparte, i deputati federali del PAN e del PRI, contestano che attraverso la legalizzazione delle droghe si possa controllare l'escalation di violenza registrata in questi giorni nel Paese e sfociata nell'uccisione di 21 persone nel giro di ventiquattr'ore. In un'intervista, Gonzales Garza ha sostenuto che la violenza e' da tempo ormai fuori controllo, per cui "e' necessario pensare ad altre misure per combattere il narcotraffico, visto che i sistemi operativi in vigore da sei anni non stanno dando risultati". Ha spiegato la sua proposta in questo modo: se sul mercato piu' grande, com'e' quello del Paese che confina a nord, si regolamenta il consumo di certi tipi di stupefacenti, allora si potranno eliminare alcuni dei problemi che il Messico deve affrontare. Poi si dovra' pensare a misure aggiuntive da realizzare all'interno del Messico, visto che la strategia attuale contro il narcotraffico e' una guerra persa; urgono modifiche. Non crede che mandare l'esercito per le strade risolva il problema; fin quando in Usa il consumo resta cosi' elevato, le misure adottate in Messico saranno sempre inadeguate. Contrario il coordinatore del PAN, Hector Larios, secondo il quale legalizzare il consumo di droghe non risolve il problema del narcotraffico e della violenza in atto, per cui bisogna continuare a combattere il flagello come si sta facendo ora. Ha aggiunto che esistono solo due alternative: "una e' non fare nulla fingendo di non vedere i reati e quindi lasciare il controllo in mano alla delinquenza, l'altra e' combatterla anche se cio' comporta delle vittime". E' chiaro che la battaglia avviata dal Governo contro il narcotraffico avra' i suoi costi e, purtroppo, anche la perdita di vite umane, ma la cosa importante e' vincere a vantaggio dei ragazzi del Paese. Da parte sua, il coordinatore del PRI, Emilio Gamboa Patron, ha asserito che la lotta al narcotraffico richiede piu' impegno nel legiferare e punire severamente coloro che commettono illeciti, ma "la legalizzazione del consumo di droghe mi pare un argomento piu' profondo". Senza scartare la possibilita' che una simile misura possa essere strumentalizzata, Gamboa Patron ha detto che in primo luogo bisognera' consultare degli esperti in medicina per sapere come agisce il consumo di droghe sull'essere umano. E' un tema molto delicato, e non si puo' pensare che basti legalizzare il consumo di sostanze proibite per sconfiggere radicalmente il narcotraffico. Rosa a Marca 25-04-2007 Messico. Zacatecas. Ex Procuratore Giustizia: urgente legalizzazione delle droghe Tratto da El Sol de Zacatecas del 22-04-2007 Il deputato Aquiles Gonzales Navarro e' convinto dell'urgenza di legalizzare le droghe, considerata l'ondata di violenza nel Paese, non piu' sostenibile, e del fatto che molte droghe legali (bevande) sono piu' pericolose di quelle illegali (marjiuana). Da quando il tema e' divenuto oggetto di discussione nazionale, in seguito alla posizione assunta dal deputato federale Javier Garza Gonzales, il legislatore locale, che la sostiene fin da quando era Procuratore di Giustizia dello Stato di Zacatecas, ha ribadito di stare dalla stessa parte. Ha ricordato d'averla proposta anni fa da un canale televisivo nazionale, cosa che gli procuro' qualche guaio; eppure i consiglieri dell'azienda televisiva ritennero che avesse ragione, cosi' come alcuni personaggi della letteratura, per cui la pressione contro di lui poi si affievoli'. Adesso e' ancora piu' convinto della necessita' di legalizzare le droghe perche' l'ondata di violenza e' divenuta insostenibile. Gonzales Navarro ha spiegato che, da Procuratore di Giustizia, aveva pianificato la depenalizzazione delle droghe mediante un meccanismo di regolamentazione della vendita ai tossicodipendenti. Esso consentirebbe di creare dei centri di terapia riabilatativa per chi e' clandestino, e quando non lo fosse piu' potrebbe acquistare la droga da assumere. Un altro argomento a sostegno della sua tesi e' che la guerra alla droga come la sta affrontando il Presidente della Repubblica, Felipe Calderon, provoca una situazione di violenza molto grave. Non e' con l'esercito che si puo' sconfiggere il narcotraffico poiche' esso funziona come una guerriglia, con attacchi e ritiri a sorpresa, mentre l'esercito non puo' funzionare con questo tipo di meccanismo; l'esercito si muove frontalmente, l'avversario no. "Sento che una lotta di questa natura la si perde, e l'ideale sarebbe togliere valore alla droga, darle il valore che corrisponde al mercato effettivo, con un meccanismo regolatore, non totalmente aperto". Ha sottolineato che la depenalizzazione delle droghe dovebbre essere oggetto di accordi internazionali; in Europa e in altri Paesi esistono sistemi di questo tipo senza che i consumi siano esplosi o che sia successo chissa' che. Un ulteriore argomento a favore della legalizzazione e' che molte droghe legali in libera vendita sono piu' pericolose delle droghe illegali. In altre parole, la marjiuana e' una droga innocua rispetto a molte tequile adulterate che ciascuno puo' comprare a 30 pesos al litro; ci sono molte marche di tequila ad alto contenuto di metanolo; se si studiasse la cosa con medici, psichiatri e psicologi, si scoprirebbe che certe droghe legali acquistate dai giovani in un qualsiasi negozio sono piu' rischiose, per le conseguenze psicologiche e mentali, della cocaina o della marjiuana. Quindi e' il sistema che non funziona. D'altro lato, c'e' il diffondersi di droghe sintetiche come l'ecstasy, la pseudoefedrina e le metamfetamine, o anche dei cubetti di ghiaccio con l'etere, che sono deleteri per la mente dei giovani. Capita spesso che i giovani in discoteca chiedano una bibita fredda e immediatamente si sentono in cima al mondo perche' il cubetto di ghiaccio contiene la droga -etere e pseudoefedrina- che e' una miscela esplosiva. Il deputato locale avverte che se non ci s'avvicina al tema con serieta', affrontandolo con soluzioni radicali, si continuera' a contare i morti. "Si e' giunti a un tale grado di cinismo che si comunica attraverso i morti, e questi sono divenuti mezzi di corrispondenza". Lamenta che il Paese stia toccando il fondo, per cui, prima o poi, il Governo dovra' affrontare il tema della depenalizzazione delle droghe; non ce ne sono altre. O si finge come Vicente Fox o si agisce con durezza come Calderon, con tutte le conseguenze che si stanno vivendo, o l'approccio e' quello della depenalizzazione. "O simuliamo o combattiamo con tutte le conseguenze, o depenalizziamo", ha affermato. Diana Ponce 26-04-2007 Ecco la mia esperienza con la cannabis terapeutica Carissimi compagni di viaggio, desidero rendervi partecipi della mia gioia per avere aperto una nuova opportunità di cura che credo possa portare ottimi benefici a molti di Voi. L'esperienza fin qui maturata m'induce, stante un mondo d'incerta informazione, ad un doveroso aggiornamento nel tentativo di portare un contributo di chiarezza in questo strano Paese dove talune terapie vengono ancora lette come una deviazione di personali egoismi, mentre -nella realtà- si sta facendo luce sull'effettiva portata terapeutica della Marijuana. Già immagino le potenziali espressioni di scherno che possono derivare dal solo fare cenno a detto "Prodotto". Sono arrivato alla convinzione invece che non debbano esistere criteri o giudizi preconfezionati: la Marijuana , conosciuta da millenni dalla Medicina di tutto il Mondo, ha offerto importanti aiuti per alleviare e curare Malattie e Dolori. Nel mio Mondo di Dolore hanno fatto la loro apparizione, in senso cronologico: Diabete, Sclerosi Multipla, Tumori, alterazioni nel sangue, spasmi muscolari con coinvolgimento della motilità gastrica, problemi alle articolazioni e alla schiena, nausea e depressione infinita. A tale calvario non hanno trovato soluzione adeguata l'applicazione dei protocolli previsti dalla Medicina Ufficiale, costringendomi ad interminabili sequenze di sofferenza fisica e purtroppo anche psichica. L'insieme di tale dolorosa odissea ha visto con l'assunzione del nuovo farmaco Sativex (unico farmaco registrato al mondo per la cura dei danni causati dalla Sclerosi Multipla) un progressivo miglioramento delle mie condizioni generali di benessere fisico. Dopo due mesi e mezzo d'uso del "farmaco" ho potuto eliminare tutti gli antidolorifici (Morfina) e antidepressivi; ho riguadagnato appetito il ché mi ha consentito di recuperare qualche chilo di peso; sono ritornato ad assaporare qualche ora di meritato riposo notturno con conseguente beneficio generale. Desidero dedicare un particolare ringraziamento alla Sanità locale e ai Politici che l'amministrano in particolare modo l'ass. Richard Theiner; a volte è solo la Politica che può decidere la sorte di Noi ammalati. Grazie a tutti i Politici di ogni orientamento, che mi hanno aiutato: Mauro Minniti, on. Francesco Storace, Alberto Sigismondi, Alessandro Urzì, on. Giorgio Holzmann, Claudio Degasperi, Umberto Maniezzi, on. Daniele Capezzone, Thomas Widmann, Vice Pres. Luisa Gnecchi, dr. Giuseppe Vaccari (consigliere Ministro Livia Turco) e dr. Petriccione (UCS). Ringrazio tutti i Dottori che si sono prodigati: il mio neurologo dr. Francesco Teatini per avermi proposto tale necessario e insostituibile farmaco; non potrò mai ripagarlo per tutto il tempo che ha dedicato nel starmi vicino in questa lunga attesa. Ringrazio il Farmacista del S. Maurizio dr. Guenther Morandell, per il faticoso lavoro necessario per tale fornitura; basti pensare l'invio di oltre 160 e-mail di richieste in 10 mesi, una media di una al giorno per ogni giorno lavorativo! Ringrazio il primario dr. Schònhuber per la professionalità dimostrata nell'avere accettato l'utilizzo di questo nuovo "Farmaco" nel reparto da Lui ottimamente diretto. Grazie al dr. Ceppetelli, dr. Dobrilla, dr. Bernardi, dr. Rudi Carella, per i numerosi e volontari comunicati, che hanno certamente aiutato a" tranquillizzare"gli animi delle persone dubbiose. Grazie ai numerosi giornalisti che si sono prodigati: Davide Bucci, Luca Fregona, Claudia Toller, Christine Losso, Susanna Petrone, Verena Girardi, Enrico Lucci, Barbara Sala e tutti i giornalisti di Radio Radicale. Grazie al Presidente "associazione sclerosi multipla Bz" Conte Mamming, e Ugo Beltram per l'appoggio datomi. Infine ringrazio l'A.C.T. (Associazione cannabis terapeutica), il dr. Salvatore Grasso, che è impegnato nella battaglia a livello nazionale, senza il quale non avrei avuto la forza di combattere e coinvolgere così tante persone. Nella speranza di non aver dimenticato nessuno (perdonatemi), invito tutti gli ammalati a non mollare mai. Con affetto Stefano Balbo Nota tecnica personale per tutti coloro che utilizzano o utilizzeranno Marijuana o farmaci a base di cannabinoidi: L'effetto del Delta-9-tetrahydrocannabinolo (THC) viene ridotto se non addirittura eliminato quando i valori glicemici superano i 200mg/dl . Normalmente molti ammalati di SM assumono cortisone, questo ormone è antagonista dell'insulina! Consiglio a tutti gli ammalati di fare un controllo della propria "emoglobina glicata", evitate gli zuccheri e diete iper-caloriche, altrimenti il farmaco o la vostra marijuana servirà a poco. N.B. Non sono un medico, questa è la mia personale esperienza. Stafano Balbo 27-04-2007 Europa. Studio sul trattamento riservato ai consumatori di cocaina e crack Cocaine and crack use and dependence in Europe -experts view on an increasing public health problem. Addiction Research and Theory, vol.14, n.5, p.437-452, 2006 Benche' siano sempre piu' numerosi i Paesi che svolgono indagini periodiche sul consumo di droghe e che ci sia piu' informazione sulle tendenze del consumo di cocaina e crack tra la popolazione europea, i dati disponibili sono ancora scarsi. Di fronte alla mancanza di prove empiriche e, soprattutto, considerato l'aumento nell'ultimo decennio del consumo di cocaina in Europa -e, in minor misura, del crack-, la Commissione Europea all'inizio del 2002 ha finanziato un ambizioso progetto di ricerca, volto a raccogliere informazioni su una serie di aspetti specifici legati al consumo di cocaina. Lo studio e' stato realizzato in nove grandi citta' (Barcellona, Budapest, Dublino, Stoccolma, Amburgo, Londra, Roma, Vienna e Zurigo) ed e' stato affrontato da tre prospettive diverse: quella dei consumatori, quella delle autorita' locali e, ultima, quella degli esperti. I risultati delle indagini relative alle prime due fasi sono gia' stati pubblicati. Mancavano ancora le conclusioni degli esperti, e quest'articolo ne da' conto. Per questa parte della ricerca sono stati intervistati sei professionisti appartenenti ad istituzioni di vario tipo in ciascuna delle nove citta' considerate. E' stata utilizzata un'intervista strutturata, che e' servita ad interpellarli su quattro temi fondamentali: la prevalenza del consumo di cocaina e crack; i problemi specifici di chi ne fa uso; i servizi di trattamento disponibili per questo tipo di consumatori; le loro proposte per migliorare l'assistenza. A sua volta, l'informazione richiesta agli esperti si e' focalizzata su tre sottogruppi di consumatori specifici: persone in trattamento per dipendenza da oppiacei, e con la cocaina come seconda droga; quelle appartenenti a gruppi socialmente emarginati che consumano cocaina come droga principale; gruppi di consumatori di queste due sostanze in contesti ricreativi. Riguardo alla prima delle questioni analizzate, tutti gli esperti consultati sono concordi nel segnalare la tendenza all'aumento del consumo di cocaina e crack negli ultimi cinque anni. Una tendenza confermata anche per Stoccolma e Budapest, citta' dove il consumo di queste sostanze finora si e' mantenuta piuttosto bassa. Al di la' della tendenza comune, le prevalenze stimate per ciascuna citta' evidenziano differenze molto vistose -ancorche' non troppo precise- con variazioni che vanno dal 7,8% di Barcellona allo 0,1% di Roma o Amburgo. Si registrano inoltre differenze importanti per la quota di consumatori di cocaina e crack che sono in cura. In questo caso le quote variano dal 30-80% segnalato per Londra all'1-10% di Budapest, mentre nelle altre citta' ci si attesta attorno al 20%. In quanto al livello di consumo stimato per gruppi di emarginati, i dati forniti mostrano anche qui una forbice tra 1-15% di Budapest e 80-90% di Zurigo. Infine, per quanto attiene il sottogruppo di consumatori di cocaina in contesti ricreativi, ci sono i dati di due sole citta': Zurigo, con una prevalenza situata tra il 20-30%, ed Amburgo con una quota stimata oltre il 50%. Maggiore unanimita' si riscontra nella percezione dei professionisti riguardo ai problemi specifici di salute e benessere sociale. A questo proposito, tutti, senza eccezione, hanno segnalato la circostanza, per altro non nuova ne' sorprendente, che a mostrare una condizione di salute deteriorata sono soprattutto i consumatori di cocaina iniettata e i fumatori compulsivi di crack. In termini generali, si segnala inoltre che, diversamente dai consumatori di altre sostanze, ad esempio l'eroina, i consumatori di cocaina e crack mostrano comportamenti piu' violenti, una minore percezione dei loro problemi e una bassa motivazione per farsi curare. Le valutazioni degli esperti sui servizi di trattamento per consumatori di cocaina e crack, disponibili in ciascuna delle citta' contemplate, indicano, di nuovo, l'esistenza di differenze significative in quanto a programmi di prevenzione e riabilitazione. Sotto quest'aspetto spiccano Londra, Amburgo e Zurigo, che, in base alle risposte raccolte, sono le citta' con l'approccio piu' comprensivo del problema, rivolto sia a prevenzione e riabilitazione sia alla riduzione del danno. Viceversa, a Barcellona e a Roma gli esperti hanno registrato solo l'esistenza di programmi classici, basati fondamentalmente su trattamenti farmacologici e psicoterapia. All'estremo opposto si trovano Budapest e Stoccolma, due citta' dove il consumo prevalente di crack e cocaina e' minimo, e dove i consumatori problematici sono curati in strutture psichiatriche o psicoterapeutiche. Di fronte a questo panorama, gli esperti ritengono che il livello attuale dei servizi offerti e', generalmente, insufficiente ad offrire una risposta adeguata al problema della cocaina e del crack. Pertanto, suggeriscono d'ampliare la portata dei programmi di prevenzione -quelli esistenti rivestono spesso un ruolo marginale- e di dotare piu' mezzi per la ricerca nel campo della riabilitazione. In quanto alla riduzione del danno, auspicano la sua estensione; deve valere per i consumatori piu' problematici -per esempio, con l'istituzione delle narcosale-, ma deve'essere indirizzata anche a coloro che fanno un uso delle sostanze meno frequente, attraverso campagne d'informazione sull'assunzione sicura negli spazi ricreativi. Rosa a Marca (traduzione) 30-04-2007 Croce Rossa Internazionale adotta riduzione del danno. Evento epocale. E il Governo italiano? Croce Rossa Internazionale adotta riduzione del danno. Evento epocale. E il Governo italiano? Voglio esprimere il mio sincero apprezzamento per il documento approvato all'unanimita' dalla Federazione internazionale della Croce Rossa. La nuova strategia globale di questa organizzazione sara' improntata anche sulla riduzione del danno. E' certamente uno degli eventi piu' significativi degli ultimi anni sul triste fronte della guerra alla droga, altrimenti caratterizzato da un monolite di Governi e organizzazioni internazionali improntato prevalentemente alla repressione. La Croce Rossa non entra nel dibattito sulla proibizione o legalizzazione; semplicemente chiede di poter avanti la propria missione al meglio nel nome di coloro che assistono, i tossicodipendenti. Sono molte le cose che possono salvare la vita a centinaia di migliaia di loro: offrire l'analisi chimica delle sostanze prima della loro assunzione; supervisione medica (safe injection room); distribuzione controllata di eroina; etc. Tutte misure di buon senso, razionali, che tendono a limitare l'impatto sulla salute di sostanze stupefacenti. L'irrazionalita' e' continuare a respingere queste misure nel nome dello Stato etico. Credo sia stato fondamentale il contributo della Croce Rossa italiana, il cui presidente, Massimo Barra, da tempo si adopera per una politica sulla droga piu' ragionevole. Mi auguro davvero che il documento della Federazione internazionale della Croce Rossa faccia riflettere coloro che ostinatamente percorrono invano la strada della repressione "senza se e senza ma". In particolare, mi auguro che il Governo, in attesa di una improbabile riforma della Fini-Giovanardi, si attivi da subito nella direzione adottata dalla Croce Rossa, non ostacolandone gli obiettivi. In fondo era cio' che aveva promesso ai propri elettori. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno -------------------------------------- NOTIZIE 24-04-2007 Usa. Comandante Usa: "L'oppio afghano finanzia i talebani e rovina l'economia" William J. Fallon, comandante dell'U.S Central Command intervenendo in una seduta del Congresso ha dichiarato che gli introiti illegali del mercato dell'oppio finanziano i talebani mettendo a repentaglio l'economia afghana. Parlando ai membri della Commissione della House Armed Service, ha dichiarato che secondo alcuni analisti politici la recente calma delle attivita' dei talebani sia dovuta al loro impegno nella raccolta stagionale dell'oppio. "Questa e' la stagione della mietitura, e forse e' questa la ragione, secondo le analisi dei servizi segreti, per la quale essi sono stati nelle ultime settimane relativamente calmi. Sono impegnati nella raccolta dell'oppio", ha dichiarato Fallon alla Commissione, aggiungendo che sia una sfortuna che alcuni afghani dipendano economicamente dalle coltivazioni illegali. "Le attivita' criminali sono diffuse in tutte il Paese e presumo che questo sia uno dei motivi della difficolta' sociali dei cittadini. Sarebbe meglio procedere con la sostituzione delle coltivazioni illegali con quelle legali". Fallon ha suggerito alla Commissione che potrebbero essere piantati dei frutteti, come auspicato da alcuni. Aggiungendo, pero', che non sappia quanto questo sia possibile, essendo i collegamenti molto difficili per via delle pessime condizioni stradali. "Per questo si sta procedendo alla loro costruzione, e le alte cariche dello Stato con cui ho parlato, tra cui il presidente Hamid Karzai, concordano, ritenendolo un passo importante per l'economia del Paese", ha concluso. 24-04-2007 Italia. "Stand up for medical marijuana", 3 e 4 maggio a Pisa Il 3 e 4 maggio inizia la nostra abituale primavera canapeggiante. Quest’anno prima del festival di giugno, il Salviamoci la Canapa, che si svolgerà in due fine settimana - 1,2 giugno e 8,9 giugno a Riotorto (LI), NOJERKSITE organizza due giornate di informazione sulla canapa a Pisa. Il giorno 3 maggio nell’aula magna di Scienze Politiche a Pisa dalle 10.00 alle 16.30 si terrà una giornata studio sulla canapa terapeutica con tanti ospiti. Su tutti Martin Barriuso che da Bilbao ci viene a raccontare che si è stati capaci di fare in Spagna per la canapa medica e non solo.Il giorno seguente video proiezioni sulla canapa by Coseloschevideo (Pisa) e a chiudere DANCEHALL NIGHT con SOUND QUAKE dalla Germania e Stanzion (Pisa), Lion King (Follonica), Sincontrol (Firenze) e Combostyle (Grosseto). La dance si svolgerà a Pisa - Ospedaletto sul prato dell’area Expo dalle 21.00 till the light! Ingresso libero fino alle 23.00, con consumazione obbligatoria dalle 23.00 in poi. PROGRAMMA: 3 MAGGIO AULA SCIENZE POLITICHE PISA STAND UP FOR MEDICAL MARIJUANA: Partners · Comune di Pisa – Assessorato alla Salute · Provincia di Pisa - Politiche sociali, giovanili e dell’immigrazione, Associazionismo, Volontariato e Terzo Settore · Università di Pisa – Facoltà di Lettere e Filosofia · Società della Salute · P.I.C. – Pazienti Impazienti Cannabis · Associazione Cannabis Terapeutica Obiettivi: la giornata ha lo scopo di confrontarsi e sollecitare un impegno del mondo medico, di dare voce alle esigenze dei malati, di sensibilizzare sul tema le istituzioni e il pubblico più largo I temi dell’incontro: - breve cenni al dibattito internazionale sulla canapa - il punto di vista dei malati - il quadro normativo in Italia (ordinanze del Ministero della Salute, disegno di legge presentato dalla Ministro Turco (Atto Senato n. 1249) sulla terapia del dolore, progetti di riforma del Testo Aggiornato DPR 309/90 del 15/3/06) - il ruolo delle Regioni e delle Aziende sanitarie Relazioni di base: Dopo il saluto del Sindaco di Pisa e dell’Assessore alla salute del Comune di Pisa * Il dibattito internazionale sulla canapa medica e il contributo di Lester Grinspoon (Grazia Zuffa, direttrice di Fuoriluogo) * L’evoluzione del dibattito scientifico (Nunzio Santalucia, tossicologo) * Gli obiettivi delle associazioni per la cannabis terapeutica: perché il sintetico quando abbiamo il naturale? La parola ai pazienti (Giampiero Tiani di ACT e Alberto Sciolari di Pic) * L’iniziativa del Ministero della Salute (Giuseppe Vaccari, consulente del Ministero della Salute) * Le iniziative regionali (Anna Pizzo, consigliere regionale del Lazio e Fabio Roggiolani, consigliere regionale della Toscana) * La riforma della legge sulle droghe: Franco Corleone (segretario di Forum droghe) * Le conseguenze della legge Fini-Giovanardi: interventi del Procuratore della Repubblica di Pisa dott. Enzo Iannelli e del Prefetto di Pisa dr.ssa Maria Fiorella Scandurra * Presidente della Federación de Asociaciones Cannábicas (FAC) (Martín Barriuso) * Canapa e terapia dl dolore (Prof. Francesco Giunta) Presentazione del volume Viaggio nella canapa. Il movimento internazionale per gli usi terapeutici di Lester Grinspoon (il volume è uno strumento base di informazione e sensibilizzazione, da distribuire agli operatori sociosanitari, ai medici di base, agli amministratori pubblici oltre che ai partecipanti al seminario) 4 MAGGIO DANCEHALL NIGHT D’INFORMAZIONE SULLA CANAPA prato spazio expo Pisa - Ospedaletto Open 21.00 Video proiezioni, informazione e solidarietà. Verrà effettuata una raccolta a favore di Stand up for Jamaica. Ai video: COSELOSCHEVIDEO LINE UP DANCE HALL LION KING - SINCONTROL - COMBOSTYLE - STANZION - SOUNDQUAKE Ingresso libero fino alle 23.00 - dalle 23.00 consumazione obbligatoria 24-04-2007 Bolivia. Foglia di coca in Costituzione e simbolo nazionale La foglia di coca sara' protetta dalla nuova Costituzione della Bolivia. La commissione sulla coca all'interno dell'Assemblea Costituente che sta scrivendo la nuova Carta costituzionale ha proposto tre articoli sulla foglia di coca. Si prevede innanzitutto che la coca sia legalizzata come prodotto di consumo all'interno del Paese. La Bolivia si impegnera' anche a promuovere in altre Nazioni campagne per il riconoscimento e la depenalizzazione di questa pianta, e a promuovere l'industrializzazione dei suoi derivati. La commissione ha proposto che la foglia di coca sia riconosciuta come simbolo della patria e inserita nello scudo nazionale. 24-04-2007 Gb. Aumentano in Inghilterra i ricoveri per droghe Secondo Information Centre for Health and Social Care, aumentano in Inghilterra le persone ricoverate in ospedali per abuso di droghe, in particolare cocaina. In media vengono curate oltre 100 persone al giorno per consumo massiccio di stupefacenti, con conseguenze che si ripercuotono principalmente sul sistema nervoso del paziente. Nel 1996 il numero di persone con problemi mentali per uso di droghe era di 13.300, nel 2005-06 38.400. 25-04-2007 Gb. Ancora una confessione "shock": ministro Salute si ha fumato cannabis all'universita' Riacceso il dibattito sulla cannabis dopo che la vice ministro alla Salute Patricia Hewitt ha ammesso di averla fumata quando era all'universita'. La Hewitt, figura di primo piano nel partito laburista, alla domanda se aveva mai assunto droghe ha da principio rifiutato di rispondere, in seguito ha ammesso di averlo fatto, "ma solo una volta e non mi e' piaciuto", ha dichiarato. Intervistata dall'Indipendent ha aggiunto: "Ho provato la cannabis una sola volta, ero una studentessa. Non ho avuto alcun effetto e non ho mai piu' provato. Non ho mai assunto alcuna altra droga". Ha poi ribadito la sua contrarieta' alla declassificazione della cannabis, anche se al momento della legge (gennaio 2004) era un membro del Cabinetto. 25-04-2007 Gb. Belfast. Un adolescente su dieci consumatore abituale di cannabis Secondo una ricerca della Queen University di Belfast uno studente su dieci ha provato la cannabis, diventando conseguentemente consumatore abituale. Il dottor Patrick McCrystal ha dichiarato: "Anche se il numero di consumatori sembra esiguo, ci dimostra che i quindicenni sono oltre un consumo sporadico, arrivando ad un consumo costante di sostanze illegali". Inoltre, questi studenti sono piu' predisposti anche ad un consumo abituale di tabacco e alcol, cosi' come di altre droghe. Quasi uno su sei (tra i consumatori) consuma solventi e un terzo ingerisce settimanalmente pasticche di ecstasy. Spesso il consumo di cannabis e' associato a quello di cocaina. Dalla ricerca e' emerso che il 70% dei consumatori e' di sesso maschile, quasi due terzi appartengono ad una fascia sociale bassa, mediamente con un solo genitore, senza sufficienti stimoli allo studio, con alti livelli delinquenziali e comportamenti antisociali. Un quarto di essi ha avuto problemi con la polizia minimo dieci volte nel corso della vita, e quasi un quinto e' comparso in tribunale nei dodici mesi della ricerca. 26-04-2007 Usa. Studio: la dipendenza e' un "errore" della memoria La morfina agisce sul cervello togliendo il 'freno a mano' che regola la produzione di dopamina, la sostanza che viene prodotta naturalmente quando si prova piacere. Uno studio dell'universita' americana di Brown, pubblicato sulla rivista Nature, suggerisce anche una nuova teoria sulle dipendenze come 'errori' della memoria. Julie Kauer, che ha coordinato la ricerca, ha studiato come la morfina agisce sul processo chiamato 'Long term potentiation' (LTP), che consiste nel progressivo rafforzarsi delle sinapsi quando sono sottoposte a stimoli ripetuti. Nelle cavie, una sola dose di droga e' stata capace di bloccare la LTP per piu' di 24 ore. Il fenomeno e' stato osservato nell'area del cervello chiamata 'area ventrale segmentale', coinvolta nella produzione di dopamina. 'Le sinapsi affette in questa zona sono proprio quelle fra i neuroni inibitori e quelli che regolano la dopamina. In un cervello sano, i neuroni inibitori limitano il rilascio di questa sostanza, mentre le sostanze che danno assuefazione lo aumentano'. In pratica, secondo lo studio, l'effetto di morfina e altri oppioidi e' di aumentare la 'ricompensa' che il cervello offre per gli stimoli piacevoli. 'Se si rimuove il 'freno' e le cellule della dopamina cominciano a produrne in quantita' -spiega ancora la ricercatrice- questa attivita', combinata con gli altri effetti sul cervello, puo' aumentare la vulnerabilita' alla dipendenza. Il cervello, in pratica, impara a desiderare moltissimo la droga'. I ricercatori hanno individuato anche qual'e' la molecola precisa che la morfina 'disabilita': si tratta del guanilato ciclasi, un enzima che potra' essere obiettivo per farmaci che prevengono o curano le dipendenze. 26-04-2007 Onu. Costa: sparite 1.500 tonnellate di oppio Un mistero sta emergendo nella lotta alla produzione di oppio in Afghanistan. Il paese asiatico ne ha prodotto lo scorso anno una quantita' enorme, assai superiore alla domanda globale di eroina, ma il surplus non sembra aver invaso i mercati mondiali e mancano all'appello tonnellate di oppio. A sollevare interrogativi sul fenomeno, tentando alcune risposte, e' Antonio Maria Costa, direttore dell'ufficio antidroga dell'Onu. Con un articolo sul Washington Post, Costa ha diffuso le cifre sull'oppio 'scomparso', ipotizzando che ci siano alcuni grandi narcotrafficanti che stanno accumulando vaste riserve di stupefacente. Visto lo stretto legame tra il traffico di oppio e il finanziamento a terroristi di Al Qaida e guerriglieri taleban, una realta' di questo genere sarebbe secondo Costa 'sinistra': i narcotrafficanti potrebbero essere in attesa di capitalizzare sulle riserve di oppio per finanziare poi operazioni terroristiche in Afghanistan o in altre parti del mondo. Costa ha ricordato come la domanda mondiale di oppio sia pari a circa 4.500 tonnellate l'anno. Nel 2006, pero', l'Afghanistan da solo ne ha prodotte 6.100 tonnellate, superando del 30% il 'fabbisogno' planetario. Visto che la materia prima da cui si ricava l'eroina ha dimostrato di seguire le normali regole del mercato, secondo Costa una sovrapproduzione del genere dovrebbe essere accompagnata da un crollo nei prezzi anche al livello degli spacciatori di strada. Invece i prezzi sembrano non aver risentito di cambiamenti significativi. Difficilmente, secondo Costa, si puo' pensare che un surplus di 1.500 tonnellate di oppio - che hanno un valore di mercato di oltre un miliardo di dollari - giaccia inutilizzato nelle case dei poveri coltivatori afghani, come una sorta di forma di risparmio per il futuro. Potrebbero essersi formati, ipotizza il capo dell'antidroga delle Nazioni Unite, nuovi mercati in Asia, ma non sono stati individuati segnali in questo senso (sequestri di droga, incremento nei casi di overdose). La spiegazione piu' probabile, e per Costa piu' preoccupante, e' quindi che sia in corso una gigantesca manovra da parte dei grandi narcotrafficanti, che potrebbero decidere di immettere sul mercato vaste quantita' di oppio al momento in cui intendono capitalizzare sulle loro riserve. 26-04-2007 Usa. Casa Bianca: attenzione alla marijuana superpotente La marijuana che sta circolando sul mercato statunitense e' di una potenza senza precedenti e questo potrebbe spiegare il crescente numero delle emergenze mediche legate all'uso di stupefacenti. L'ipotesi e' stata avanzata dall'Istituto nazionale sull'abuso di droghe, un osservatorio alle dipendenze della Casa Bianca, che ha esaminato i risultati delle analisi condotte dall'Universita' del Mississippi, nell'ambito del Progetto potenza delle marijuana, su campioni di marijuana e hashish in circolazione. I dati hanno evidenziato un contenuto molto elevato di 'thc', tetra-idro-cannabinolo, vale a dire il principio attivo, passato dal 7 per cento nel 2003 all'8,3 per cento nel 2006. Dal 1988 la percentuale di 'thc' ha avuto un incremento medio annuo del 3,5 per cento. La direttrice dell'Istituto nazionale, dottoressa Nora Volkow, teme che il problema non sia stato preso sul serio, perche' molti adulti ricordano come innocua la marijuana di cui facevano uso in gioventu'. "Ma non e' proprio lo stesso tipo", ha assicurato l'esperta, "e questo potrebbe spiegare l'aumento delle emergenze mediche legate al suo consumo". Il dipartimento di Farmacia dell'Universita' del Mississippi ha raccolto dati su 59.369 campioni di cannabis (marijuana), 1.225 di hashish e 443 di olio di hashish confiscati dal 1975. "La piu' alta concentrazione di 'thc' e' stata del 33,12 per cento ed e' stata trovata in un campione di marijuana sequestrato dalla Polizia dell'Oregon". Quella percentuale prova che si e' di fronte a un 'upgrade' della cannabis diventata tutta un'altra cosa rispetto a quella che circolava negli anni Sessanta e Settanta. L'istituto diretto dalla Volkow ha studiato gli effetti della cannabis, i cui principi attivi sono molto simili a importanti sostanze chimiche prodotte dal cervello e chiamate cannabinoidi endogeni. Secondo la dottoressa Volkow la marijuana e' una sostanza che da' dipendenza e se assunta da bambini o adolescenti puo' avere effetti sul cerebro ancora in fase di sviluppo. 26-04-2007 Olanda. Maastricht. Sindaco chiede regolamentazione cannabis anche in Belgio e Germania Per il sindaco di Maastricht, il Belgio e la Germania dovrebbero aprire propri "coffee shop", e regolamentare la vendita della cannabis cosi' da impedire che arrivino i "turisti delle droghe" in Olanda. Intervistato dalla EUX.TV, Gerd Leers ha dichiarato che la vendita della cannabis dovrebbe essere regolata a livello europeo. "Il modo migliore e' che i leaders europei si riuniscano, ascoltino i problemi e decidano in maniera concreta". Leers, del partito democratico CDA, e' intervenuto in risposta ad una lettera del Primo ministro belga Guy Verhoftstadt inviata al collega olandese Jan-Peter Balkenende, anche lui del CDA. Il belga, del partito liberale fiammingo VLD, ha fortemente contestato i piani di Maastricht di ricollocare alcuni coffee shop, avvicinandoli al confine belga. Il disegno di legge, di Leers, e' stato approvato la scorsa settimana dal Consiglio comunale. Per molti il problema dei turisti delle droghe in Olanda potrebbe essere risolto chiudendo i coffee shop, ma per Leers questa non e' una soluzione, in quanto il mercato diventerebbe clandestino. "Se la chiusura fosse la soluzione, sarei il primo a proporla, ma e' stato provato che al proibizionismo consegue l'illegalita', che peggiora il problema. Penso che sia meglio regolamentare la vendita", ha concluso. 27-04-2007 Australia. SA. Parlamentare favorevole alla legalizzazione della marijuana terapeutica La parlamentare democratica Sandra Kanck vorrebbe la legalizzazione della marijuana per fini terapeutici, e' per questo sta lavorando alla stesura della legge da presentare in Parlamento. La lege intente evitare che i consumatori malati a cui la sostanza e' prescritta dai dottori ricevano la multa prevista per il consumo. Per la Kanck alcuni malati e' giusto che ricevano la sostanza cosi' come avviene in Canada, Olanda e in alcuni Stati nordamericani. La parlamentare sostiene anche la "volontarieta' dell'eutanasia". 27-04-2007 Italia. Professore arrestato per acquisto di foglie di coca. Tisana o cocaina? 'E' solo una tisana peruviana a base di coca'. Cosi' il legale del professore di una scuola superiore di Massa difende il suo assistito arrestato due giorni fa con l'accusa di aver acquistato on line ingenti quantitativi di foglie di cocaina allo stato grezzo per poi -secondo l'accusa- 'purificarla'. Il docente e' stato rimesso in liberta', ma il gip ha convalidato l'arresto. Il legale annuncia che impugnera' il provvedimento. L'operazione portata a termine dalla Guardia di finanza e' scattata a Roma nei giorni scorsi, quando, durante dei controlli nel deposito di un corriere internazionale, l'attenzione dei militari era stata attirata da un involucro contenente un chilo di foglie di coca polverizzate, proveniente dal Peru' e destinato a Massa, presso l'abitazione del professore. I militari, travestitisi da corrieri, si sono presentati con il pacco a casa dell'uomo e quando questo ha firmato 'per ricevuta' e' scattato l'arresto. In seguito alla perquisizione della casa era stato trovato -secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza- un altro chilo di foglie di cocaina polverizzate ed immerse in un recipiente, nonche' numerosi prodotti chimici. Il professore deve rispondere dell'accusa di importazione e detenzione di sostanza stupefacente. 27-04-2007 Italia. Como. Indagine Asl: 40% teenager fa uso di stupefacenti Sempre piu' giovani comaschi consumano droga nella fascia di eta' tra i 15 e 19 anni: e' il risultato di una ricerca effettuata dall'ASl di Como attraverso 560 questionari distribuiti nelle scuole superiori della citta': il 40 per cento ha dichiarato di avere usato almeno una volta sostanze psicoattive. Le droghe maggiormente utilizzate sono la cannabis (37%), popper (13%) e cocaina (9%), questa sempre piu' in aumento. 'Il problema e' in crescita -ha spiegato Simona Mariani, direttrice generale dell'Asl- e la tendenza e' la progressiva diminuzione dell'eta' dei consumatori. L'eroina e' in calo, ma si registra l'aumento del consumo di cocaina e cannabis'. Dai questionari emerge che per i ragazzi e' piuttosto facile acquistare cannabis e cocaina, quest'ultima disponibile anche a 20 euro a dose (sia pure con basso principio attivo): i canali di acquisto piu' diffusi sono gli amici (39%), discoteche (35%) e luoghi isolati (25%). Risulta inoltre che per 7 giovani su 10 il motivo dell'assunzione di droghe e' la ricerca dello 'sballo' o la necessita' di 'dimenticare problemi'. I dati forniti dall'inchiesta trovano conferma nel numero di utenti del servizio tossicodipendenze dell'Asl, passati in tre anni da 1636 a 1805. Nel triennio, i consumatori di cocaina affetti da patologie gravi sono piu' che raddoppiati, aumentando dal 6,3 al 14 per cento. 'Il consumo di cocaina -ha osservato Raffaella Olandese, responsabile del Sert di Como- e' da correlarsi al contesto ricreazionale/ trasgressivo o all'esigenza di sentirsi sempre all'altezza della situazione in termini di prestazione'. 28-04-2007 Italia. Chiusura Link, Livello 57: proibizionismo e' ipocrita e criminale "Continuare a perseguire la linea proibizionista e' ipocrita e criminale". Non e' una provocazione, ma un vero e proprio attacco quello che arriva dai responsabili del Livello 57, che si inseriscono cosi' nella polemica nata dopo la chiusura del Link disposta ieri, a causa del ricovero di un ragazzo di 21 anni caduto in coma da overdose mentre era nel locale. "E' una follia -sostengono dal Livello- pensare di controllare l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti reprimendo i consumatori o chiudendo tutti i luoghi di aggregazione che, per forza di cose, sono frequentati anche da chi consuma droghe". Secondo i responsabili del centro sociale, sotto sequestro da un anno perche' al suo interno sono stati riscontrati episodi di spaccio e consumo di sostanze, "solo creando conoscenza e coscienza priva di moralismi si potranno diminuire i danni alla societa' e alla persona"; continuare invece a "perseguire la linea proibizionista e' ipocrita e criminale". Tra l'altro, prosegue il comunicato del centro sociale, "la prevenzione viene considerata un reato, perche' informare sugli effetti delle droghe equivale per le autorita' a istigare al consumo". E quindi, nelle scuole e nei bar, "si preferisce fare propaganda terroristica con messaggi ridicoli, come la campagna dell'Arci" contro l'abuso di alcol. Ma allora, si chiedono infine dal Livello 57, "cosa succedera' quando tutti i locali saranno chiusi e le scuole controllate da telecamere? E i consumatori problematici staranno male o moriranno nelle loro case o per strada? Cosa faranno le autorita'? Chiuderanno la citta'?". 28-04-2007 Italia. Lioni. Manifesto-appello per Piazza Campo Un manifesto per unire opinione pubblica e mondo medico nella lotta alle tossicodipendenze e per aiutare chi e' caduto nell'incubo della droga e cerca aiuto. E' l'iniziativa proposta a Lioni, nell'ambito della manifestazione 'Piazza Campo' in programma fino a oggi, dal dipartimento di scienze mediche preventive dell'universita' degli studi di Napoli Federico II, diretto dalla professoressa Maria Triassi. Un evento, quello di Piazza Campo, che, ha affermato la professoressa Triassi, 'ha come obiettivo quello di favorire lo scambio delle esperienze e delle buone pratiche tra le agenzie che svolgono attivita' di prevenzione e riabilitazione nel campo delle dipendenze patologiche, che diventano sempre piu' articolate, diffuse e subdole'. Il Manifesto e' un appello per coinvolgere l'opinione pubblica e le professionalita' del mondo medico nella lotta alle tossicodipendenze. 'I nostri servizi', recita il manifesto, 'sono assediati da migliaia di persone in cerca di aiuto. Sono persone dentro trappole chimiche e le loro liberazioni sono difficili. Eroina, cocaina, alcool, infiniti cocktails chimici: per gioco, per malattia, per moda, per fame di altro, per noia'. 'Un mondo complesso si avvicina ogni giorno e pone assillanti domande. Noi abbiamo poche risposte, povere risposte. Corriamo il rischio di negare la complessita' con interventi elementari e riduttivi'. Il documento e' stato sottoscritto da diversi medici, operatori, rappresentanti delle istituzioni e della comunita' ecclesiastica, giornalisti, professionisti e semplici cittadini. Il Manifesto del Campo propone una strategia 'a ruota' per combattere le dipendenze: i Ser.T, come una ruota con tanti raggi. I raggi sono tutte le risorse del territorio che si coinvolgono nei programmi terapeutici e diventano protagonisti di cura. L'obiettivo e' mobilitare intorno ad ogni storia difficile un cerchio di risorse, di presenze utili, forti e formate. In questa direzione nasce l'iniziativa 'Piazza Campo': Regione e Universita', insieme a tutti gli operatori per cercare il nuovo - continua il manifesto - Il nuovo sulle droghe e' la forza del collettivo. Il Campo diventa, quindi, il laboratorio-contenitore per camminare con piu' consapevolezza, per affrontare i nodi della formazione integrata, per agevolare i nuovi contatti e per fare una nuova storia dei Ser.T in Campania. Il Manifesto sara' oggi uno dei temi in discussione nell'incontro, alle ore 10:30 tra i giovani, gli operatori e le istituzioni con gli interventi di Angelo Montemarano, assessore alla sanita' della Regione Campania, Rosa D'Amelio, assessore alle politiche sociali della Regione Campania, e la professoressa Maria Triassi. 28-04-2007 Peru'. Poteri speciali a presidente Garcia contro narcotraffico. Governera' per decreto Mentre i 'cocaleros' peruviani protestano con blocchi stradali contro la campagna governativa di eradicazione delle piantagioni di coca, il congresso ha accordato i poteri speciali al presidente, Alan Garcia, che per 60 giorni potra' governare per decreto su narcotraffico e criminalita' organizzata. Garcia ha assicurato che non intende abusare dei poteri speciali appena ricevuti dal parlamento, ma ha sottolineato la necessita' di varare una riforma delle leggi sulla droga perche' "aumentano il narcotraffico, il terrorismo, la corruzione, il riciclaggio e l'attivita' delle bande". Dopo la Colombia, il Peru' e' il maggior produttore di coca, la materia prima della cocaina, e sono in forte aumento gli episodi di violenza correlati al traffico di droga. Non e' la prima volta che ad un presidente peruviano vengono accordati poteri speciali. Prima di lui li aveva ottenuti diverse volte Alberto Fujimori nei dieci anni che e' stato al governo che sono coincisi con la sconfitta dei terroristi di "Sendero Luminoso". 30-04-2007 Svizzera. Nuova strategia Federazione internazionale Croce Rossa: adottare misure di riduzione del danno Includere, nelle azioni in tema di prevenzione della salute, pratiche di riduzione del danno da abuso di sostanze; sviluppare i propri servizi verso le persone piu' vulnerabili; coinvolgere i giovani ad assumere un ruolo leader nella advocacy a tutti i livelli: sono le linee della nuova strategia mondiale della Croce Rossa in tema di droga, approvate a Ginevra dalla Commissione Salute della Federazione Internazionale. La commissione ha approvato all'unanimita' un documento presentato dalla Croce Rossa Neozelandese, intitolato 'Per un nuovo impegno verso una politica umanitaria nel campo delle tossicodipendenze, basato sulla ragione e sulla compassione, che generi un'azione libera dalle ideologie, dalla violenza, dallo stigma e dalla discriminazione', che reperisce in pieno le raccomandazioni dei 'Rome Consensus' sulle tossicodipendenze, firmati a Roma nel 2005 e nel 2007 complessivamente da 44 Societa' Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. In esso si invitano la Federazione Internazionale e le Societa' Nazionali ad adottare misure di salute pubblica, advocacy e riduzione del danno 'volte a umanizzare il fenomeno delle tossicodipendenze attraverso una forma di assistenza basata sulla ragionevolezza e privata di ogni pregiudizio'. 30-04-2007 Uruguay. Montevideo. Marcia mondiale per la legalizzazione della marijuana Il 5 maggio si celebra la Marcia Mondiale per la Legalizzazione della Marijuana (GMM), e Montevideo sara' tra le 214 citta' che partecipano per la terza volta al movimento internazionale. L'appuntamento e' per sabato, 5 maggio, dalle 14.00 alle 22.00 al Molino de Perez. La manifestazione contempla musica, teatro, giochi, fiera dell'artigianato. Questo il comunicato del Movimiento por la liberacion del Cannabis: Noi convocatori della Marcia Mondiale per la Legalizzazione della Marijuana a Montevideo rivendichiamo il diritto ad usare la marijuana come stabilito dalla legge Numero 17.016. Riteniamo che la legislazione in materia di droghe, anziche' attaccare il narcotraffico e gli usi problematici delle droghe, stigmatizzi e criminalizzi il consumatore, obbligandolo ad infrangere la legge per accedere a una sostanza il cui consumo e' garantito dalla legge. Per questo, proponiamo che si abroghino le proibizioni relative all'accesso della stessa. Reclamiamo, pertanto, che il Potere Esecutivo autorizzi l'accesso alla cannabis e a tutte le attivita' preparatorie al suo consumo, inclusa l'autocoltivazione, anch'essa autorizzata per legge. Desideriamo ribadire che la stessa legge consente al Potere Esecutivo di modificare le liste delle sostanze e dei precursori chimici proibiti, tra i quali figura la cannabis. Esigiamo che il Potere Esecutivo faccia uso della potesta' che gli conferisce la legge Numero 17.016, e depenalizzi la cannabis e la marijuana mediante modifica delle liste vigenti secondo le convenzioni di New York (1961) e Vienna (1971). ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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