====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2006 Numero 122 15-09-2006 la prossima edizione: 29-09-2006 EDITORIALE Le staminali nei miei primi 100 giorni alla Camera dei Deputati di Donatella Poretti ARTICOLI - Usa. Wisconsin. Anche candidato governatore repubblicano per la ricerca con le staminali di Pietro Yates Moretti - Vivere 100, 200 o 1.000 anni? di Donatella Poretti - L'Andalusia e la clonazione terapeutica, mentre in Italia ancora tutto bloccato dalla legge 40 di Donatella Poretti NOTIZIE - Usa. Massachusetts. Governatore: nuove linee guida per evitare futuro "orwelliano" - Usa. Rhode Island. Nuova task force per la ricerca con le staminali - Canada. La ricerca con le staminali potrebbe avere enorme impatto sul terzo mondo - Uae. Apre la prima banca privata di staminali del cordone ombelicale - Australia. Commissione del Senato prende in esame proposte di legge sulla clonazione - Usa. Cellule staminali contro i tumori cerebrali - Giappone. L'erede dona il cordone - Spagna. Soria: staminali embrionali unica fonte illimitata di insulina - Usa. Composto chiave stimola le staminali del cervello - Italia. Carlo Alberto Redi sulla ricerca di Robert Lanza: non e' un falso - Italia. Potenza. Due trapianti di staminali per battere il linfoma - Spagna. Cellule staminali da tessuto adiposo controllano il rigetto del midollo trapiantato - Italia. Uno studio svedese sui messaggi delle cellule del sangue - Usa. Tre studi su Nature scoprono la proteina della vecchiaia - Spagna. Ricerca contro il Parkinson: accordo del Cima con societa' Usa - Italia. Staminali scoperte nel fegato - Spagna. Tra 2-3 anni le staminali rigenereranno il cuore - Usa. Quei repubblicani che prendono le distanze da Bush - Argentina. Finanziamento pubblico per curare la malattia del Chagas - Vaticano. Congresso cattolico: "Cellule staminali: quale futuro terapeutico? Aspetti scientifici e problematiche bioetiche" - Usa. 1400 geni misteriosi in ovociti potenziale fonte di cellule staminali embrionali - Italia. Molecola per richiamare staminali del midollo a rigenerare il cuore - Italia. Warm si appella al Consiglio di Stato sulle linee guida della legge 40 -------------------------------------- EDITORIALE - Le staminali nei miei primi 100 giorni alla Camera dei Deputati E' forse troppo presto per fare un bilancio della mia attivita' in materia di staminali come parlamentare della Rosa nel Pugno alla Camera dei Deputati, ma non lo e' per fare il punto su quanto ho incardinato e su cui occorrera' lavorare nei prossimi mesi. Ecco quindi un rendiconto su quanto fatto, o meglio su quanto avviato, e su cui chiedo aiuto e suggerimenti. Si e' tenuta il 13 settembre scorso la riunione dei capigruppo della Commissione Affari Sociali di cui io sono segretaria per decidere su cosa lavorare. Le premesse non erano delle migliori, ma alla fine posso dichiararmi moderatamente soddisfatta. La commissione da qui a dicembre sara' impegnata su un'indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie in Italia, l'Istituzione del Fondo per la non autosufficenza, una serie di audizioni informali sulla RU486, una pdl sui defribillatori, una sulle protesi mammarie, sulla dispersione e conservazione delle ceneri e sul riconoscimento della lingua dei segni. Per quanto mi riguarda avevo segnalato il parto indolore -calendarizzato per settembre- e la necessita' di riaprire il dibattito sulla legge 40 sulla fecondazione assistita e sulla ricerca con le staminali embrionali. Su quest'ultima legge, tema delicato e in grado di creare spaccature nella maggioranza da un lato, ma anche di far convergere sostegni dall'opposizione, si e' alla fine deciso di discutere prioritariamente la relazione annuale che il ministro della Salute ha presentato lo scorso giugno sull'applicazione della legge, per poi valutare se e come intervenire. LE INIZIATIVE AVVIATE STAMINALI CORDONALI E BANCHE PRIVATE Uno tra gli ultimi provvedimenti del Governo Berlusconi e' stata la pubblicazione dell'ordinanza in materia di donazione e conservazione del cordone ombelicale, che ribadisce il divieto di apertura in Italia di banche private che consentano la conservazione delle staminali cordonali per uso autologo. Sara' bene ricordare, per capire l'importanza di cio' di cui stiamo parlando, che quello del cordone ombelicale e' un sangue ricco di cellule staminali utili per combattere malattie del sangue stesso, con capacita' di rigenerazione tissutale nel caso di -per esempio- leucemia, anemia e talassemia. Mentre il Senato ha incardinato il dibattito per legiferare sull'argomento, per parte nostra abbiamo sollecitato la neoministra della Salute Livia Turco a prendere un provvedimento a spesa zero annullando questa ordinanza e preparando l'applicazione della direttiva Ue in cui si permette proprio l'apertura di queste banche private. Abbiamo anche presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al ministro: "quali sono i tempi previsti dal Governo per l'emanazione del decreto per l'istituzione di una rete nazionale di banche per la conservazione di cordoni ombelicali ai fini di trapianto ai sensi dell'art. 10, comma 3, della Legge 219/2005; sulla base di quali requisiti e presupposti, nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie in materia, verranno individuate le strutture private idonee ad essere accreditate per la conservazione di cordoni ombelicali ai fini di trapianto". Occorre su questo tema prevedere iniziative trasversali, per questo sono gia' in contatto con l'on. Daniela Santanche' di An, e ci siamo date appuntamento per settembre. Nel frattempo e' gia' pronta una semplice proposta di legge che si basa su un principio molto semplice secondo cui "ogni donna ha il diritto di poter conservare il sangue del proprio cordone". STAMINALI ADULTE E FINANZIAMENTI Con la collaborazione dell'Associazione Coscioni abbiamo depositato un'interrogazione al ministro della Salute in cui si sollecita trasparenza sull'assegnazione di fondi per le ricerche con le cellule staminali da parte dell'Istituto Superiore della Sanita' e si chiede al Governo di annullare un bando istituito nel 2001 da 7,5 milioni di euro. La "Commissione sulle staminali", presieduta da Enrico Garaci, composta da 12 persone avrebbe assegnato finanziamenti a piu' progetti i cui responsabili erano gli stessi componenti della commissione; i progetti finanziati, i componenti della commissione e tutto cio' che informava sul bando e' letteralmente scomparso dal sito Internet e non rintracciabile in altro modo. LEGGE 40: LIBERARE LA RICERCA E LA PROCREAZIONE ASSISTITA Con l'auspicio che l'incarico a Maura Cossutta di revisionare le linee guida della legge 40 possa risultare presto in una qualche limitazione dei danni provocati da questa legge, nel frattempo abbiamo depositato una serie di proposte di legge per rivedere la legge sulla procreazione medicalmente assistita, si' da rendere praticabile sia la fecondazione assistita che la ricerca con le staminali embrionali e la clonazione terapeutica. Un progetto di legge a parte e' stato depositato anche solo per prevedere la possibilita' di donare gli embrioni soprannumerari sia ad altre coppie che alla ricerca. Quando il ministro dell'Universita' e della Ricerca, Fabio Mussi, ha ritirato il sostegno che l'Italia aveva dato alla dichiarazione congiunta di alcuni Paesi dell'Ue contrari ai finanziamenti europei alla ricerca con le cellule staminali embrionali abbiamo auspicato fosse solo il primo passo per abrogare i divieti italiani. Ma mentre la legge 40 resta in vigore, avvengono anche casi di cronaca grotteschi. Si verifica che Salvino Madonia, detenuto in regime di 41bis, pur non essendo sterile, puo' ricorrere a tecniche di fecondazione assistita a differenza delle coppie "libere". Su questo abbiamo chiesto al ministero della Salute, insieme all'Associazione Amica Cicogna, se non si ritiene utile proporre una modifica dell’articolo 4 della legge 40/2004 al fine di consentire la fecondazione artificiale alle coppie che, sebbene non sterili come i portatori di patologie virali e di patologie genetiche, non possono oggi accedervi, rischiando di trasmettere il virus o la patologia genetica o al partner o al nascituro. Sulla corretta informazione dei farmaci e in particolare all'assunzione di gonadotropine nelle terapie dell'infertilita', con un'interrogazione sollecitata dal Coordinamento federativo associazioni dei Pazienti sterili, abbiamo chiesto come mai l’Italia risulti essere l’unico Paese nell’Ue dove farmaci estratti dalle urine umane non riportino nelle avvertenze alcune informazioni sulle possibilita' di contrarre patologie virali dagli stessi. Nell’interrogazione si chiede il ripristino del rispetto alla corretta informazione del paziente, con l’inserimento di idonee avvertenze nel foglio illustrativo delle gonadotropine da urinari. Inoltre, anche se non strettamente materia "staminali", ricordo alcune altre iniziative che potrei definire collaterali alla nostra materia, piu' che altro in ambito di liberta' terapeutica: RISPARMIARE SUI FARMACI: LIBERALIZZAZIONE E DOSI INDIVIDUALI La richiesta della liberalizzazione della vendita dei farmaci senza obbligo di ricetta (SOP) e da banco (OTC) e' stata oggetto del primo question time e di una delle prime proposte di legge, realizzate in collaborazione con l'Aduc. La vendita di questi prodotti in altri canali diversi dalle farmacie per adeguarsi alle direttive europee e spezzare il monopolio del sistema farmaceutico come piu' volte segnalato dall'Antitrust consentendo cosi' una maggiore concorrenza, con conseguenze positive per i consumatori sia nel prezzo che nel servizio. E su questo come sappiamo e' intervenuto il decreto Bersani e anche se con la limitazione dell'obbligo della presenza del farmacista ha dato una svolta positiva in materia. Ma per risparmiare sui farmaci abbiamo sollecitato il ministro della Salute a riprendere una sperimentazione in corso in Galizia (Spagna) con la somministrazione di dosi individuali di antibiotici, con il medico che prescrive e il farmacista che consegna la dose idonea al paziente e non la confezione intera, che ha portato a risparmiare il 35% della spesa per questo tipo di medicinali. In Italia tale modalita' di somministrazione dei soli antibiotici consentirebbe di risparmiare circa 400 milioni di euro, superiore allo sfondamento di spesa registrato nel 2005. TESTAMENTO BIOLOGICO E LIBERTA' DEL PAZIENTE Grazie alla collaborazione dell'Associazione Luca Coscioni e dell'Aduc e' stato elaborato un progetto di legge per intervenire in una materia scottante come quella della liberta' della scelta terapeutica e del testamento biologico. In questo testo e' previsto che il paziente non senziente possa rifiutare tutto cio' che gli puo' essere somministrato da terzi o macchinari, come gia' oggi puo' fare il paziente cosciente. Le sue dichiarazioni anticipate saranno vincolanti per i sanitari, come lo sono gia' il consenso e rifiuto del paziente cosciente. Inoltre, e' prevista la creazione di un registro nazionale telematico a cui potra' accedere in tempo reale ogni struttura sanitaria al momento del ricovero. PILLOLA DEL GIORNO DOPO SENZA RICETTA MEDICA Dopo la Gran Bretagna e la Francia, anche gli Usa hanno deciso, con una disposizione della Fda (Food and drugs administration) e perfino il Cile di consentire la vendita in farmacia, senza la presentazione della ricetta medica, la pillola del giorno dopo, contraccettivo d'urgenza. In Italia come piu' volte denunciato da inchieste giornalistiche, si verifica, in particolare nel fine settimana, la difficolta' di farsi fare la ricetta medica anche negli ospedali pubblici che dovrebbero garantire questo servizio. Una difficolta' che con il trascorrere delle ore puo' tradursi nell'impossibilita' di fatto di assumere la pillola ed evitare cosi' una gravidanza non desiderata. La richiesta fatta alla ministra Turco con una interpellanza e' quella di fare un provvedimento a costo zero: consentirne l'acquisto in farmacia senza ricetta medica, seguendo il metodo francese, cioe' per chiunque in forma anonima e gratuitamente per le minorenni. Di conseguenza, se intende programmare distribuzioni e promozioni nelle scuole, nelle universita' e nei centri per le immigrate. EPIDURALE In occasione dell'audizione del ministro della Salute, Livia Turco, in Commissione Affari Sociali alla fine di giugno insieme alle tematiche gia' ricordate, abbiamo colto l'occasione per sollecitare un suo intervento in materia di parto indolore scavalcando le amministrazioni locali. I dati della Commissione Maternita' e Parto del ministero delle Pari Opportunita', parlano chiaro. Il parto indolore e' un miraggio e l'anestesia epidurale e' boicottata. Solo nel 37% delle strutture sanitarie vi si puo' ricorrere. Gia' un'indagine Aduc dello scorso febbraio, sul territorio toscano aveva rilevato questa situazione con una percentuale del 43%. Se poi ricordiamo che l'Italia detiene il record in Europa per i parti cesarei con il 35,2%, si capisce l'urgenza di un intervento. Contemporaneamente ho preparato una proposta di legge di un unico articolo per far inserire tra i livelli essenziali di assistenza (Lea) del Sistema Sanitario Nazionale l'anestesia in sala parto per poter garantire questa prestazione a tutte le donne che la richiedano. di Donatella Poretti -------------------------------------- ARTICOLI - Usa. Wisconsin. Anche candidato governatore repubblicano per la ricerca con le staminali Il candidato repubblicano a Governatore dello Stato del Wisconsin, Mark Green, ha annunciato lo scorso 5 settembre un piano di investimento di 25 milioni di dollari da destinare alla ricerca con le cellule staminali che non distrugge l'embrione. "I soldi andrebbero al WiCell (Research Institute), un banca di cellule staminali nazionale", ha detto Luke Punzemberger, portavoce di Green. "WiCell poi li darebbe ai ricercatori che operano con le cellule staminali nel Wisconsin. Questa sarebbe la prima volta che la ricerca con le cellule staminali riceverebbe finanziamenti pubblici". Ma il Governatore democratico Jim Doyle si e' prontamente detto contrario alla proposta di Green, sostenendo che i soldi sarebbero limitati ad una sola tecnica che e' stata messa in discussione da molti scienziati. "Mark Green ha parlato di un possibile finanziamento ad una tecnica che ancora non esiste, concentrandosi sul non danneggiamento dell'embrione", ha detto Matt Center, direttore delle comunicazioni di Doyle. "Il Governatore e' invece interessato a finanziare la ricerca con le cellule staminali il cui scopo e' trovare nuove cure". La tecnica che Green finanzierebbe e' quella messa a punto dalla societa' di ricerca californiana Advanced Cell Technology e riportata su Nature, che ha pero' successivamente ammesso che gli embrioni erano morti comunque. "Gli embrioni impiegati in quella ricerca sono poi morti, ma e' la metodologia che sta dietro la ricerca -non gli esperimenti stessi- a cui noi puntiamo", ha ribadito Punzemberger. L'annuncio di Green giunge dopo alcuni giorni di spot televisivi in cui Doyle accusava il proprio avversario di essere contrario alla ricerca e quindi a salvare vite umane nel nome di una fede. La settimana precedente Doyle aveva annunciato la creazione di una associazione elettorale, Stem Cell Champions, che include alcuni scienziati dell'University of Wisconsin e alcuni pazienti affetti da malattie potenzialmente curabili con le cellule staminali. L'University of Wisconsin "e' il luogo di nascita della ricerca con le cellule staminali e rimane un leader in questa area di ricerca", ha detto Canter. "Il Governatore vuole essere certo che rimanga leader a livello nazionale e che la politica non metta i bastoni fra le ruote della ricerca". Quasi un anno fa Doyle aveva annunciato che WiCell si era assicurata un finanziamento di 16 milioni di dollari da parte del National Institute of Health per creare la modernissima struttura che ospita la prima banca nazionale di cellule staminali negli Stati Uniti. di Pietro Yates Moretti ------------------- - Vivere 100, 200 o 1.000 anni? Vivere in eterno o comunque prolungare l'eta' media della vita fino a 100, 200 o 1.000 anni e' una di quelle fantasie che si ripetono nel corso degli anni. Elisir di lunga vita, sistemi di crioconservazione nella speranza di essere riportati in vita quando nuove scoperte lo consentiranno, il tutto quasi sempre accompagnato da venditori di sogni e di illusioni. Eppure oggi c'e' un gruppo di scienziati e di filosofi che crede di poter superare le frontiere biologiche per poter divenire ultracentenari. Si chiamano "transumanisti" e sostengono che e' giunta l'ora perche' gli umani si liberino dalle "catene biologiche". A marzo si e' tenuta una conferenza internazionale all'Istituto James Martin dell'Universita' di Oxford: "La gente di domani: la sfida delle tecnologie per l'allungamento e il miglioramento della vita". Tra le piu' ottimiste la genetista di Cambridge Aubrey de Grey che ritiene che molte delle persone che oggi sono giovani possono arrivare fino a 120 anni, senza escludere che si possa arrivare fino a mille anni. In un nuovo libro "Designer Evolution: manifesto transumanista" Simon Young cerca di spiegare come la scienza messa adeguatamente in pratica puo' aiutare a "eliminare le malattie, vincere la morte e migliorare il corpo e la mente oltre le limitazioni della condizione umana". Per Peter Healey, uno degli organizzatori della conferenza di Oxford, non c'e' unanimita' tra gli scienziati: "Alcuni credono che i nuovi progressi ci permetteranno di dominare la nostra stessa natura e vivere centinaia di anni. Altri sostengono che i miglioramenti nell'aspettativa di vita saranno progressivi". Di sicuro la vita si e' allungata: nel 1901 la durata media della vita era 45 anni per gli uomini e 49 per le donne, oggi una persona di 45 anni si considera giovane. Nel 2000 l'aspettativa di vita era di 75 e 80 anni per gli uomini e le donne, rispettivamente. E allora si chiede Healey se le scoperte mediche e scientifiche proseguono, perche' non pensare di vivere piu' di cento anni? Una delle strade e' senza dubbio quella della medicina rigenerativa. "Attraverso la ricerca con le cellule staminali si cerca di trovare la maniera di rigenerare i tessuti. Per esempio, un topo a cui vengono trapiantate alcune cellule puo' rigenerare la coda in caso l'abbia persa. Occorre immaginare questa tecnologia su persone ferite o su coloro che hanno un cuore debole. Forse anche loro potrebbero rigenerare cio' di cui hanno bisogno". A chi gli contesta che questa ricerca per allungare la vita assomiglia all'eugenetica, replica che le cose avvengono "in un contesto chiaro e morale", per cui non c'e' da avere timore. A mettere in guardia dal perdere l'obbiettivo della qualita' della vita a scapito della quantita' e' Michael Fitzpatrick, collaboratore della rivista medica Lancet e autore di "La tirannia della salute". "La domanda chiave non e' per quanto tempo in piu' possiamo vivere, ma come possiamo raggiungere lo scopo e come la societa' puo' fare passi in avanti se viviamo vite piu' lunghe e piu' sane?". Una risposta sembrerebbe arrivare dalla proposta di Marco Pannella di lanciare una grande "Lega dei diritti umani, civili e politici dei cittadini ultrasessantenni" del nostro Paese, cominciando dall'abolire l'obbligo di andare in pensione riconoscendolo invece come una facolta' e un diritto. di Donatella Poretti ------------------- - L'Andalusia e la clonazione terapeutica, mentre in Italia ancora tutto bloccato dalla legge 40 La Junta dell'Andalucia ha approvato una legge che permette e regolamenta la clonazione terapeutica. Il Governo dell'autonomia spagnola guidato da Manuel Chaves ha battuto cosi' sul tempo quello nazionale di Zapatero che da tempo ha annunciato una legge sulla biomedicina che prevede la clonazione terapeutica. Il progetto di legge, che ora sara' trasmesso al parlamento andaluso, regolamenta la tecnica del trasferimento nucleare e vieta al contempo la clonazione riproduttiva. Magari anche in Italia ci fosse questa rincorsa tra governi locali e nazionali a favore della ricerca scientifica.... In Italia questa tecnica e' vietata esplicitamente nella legge 40 che si occupa di procreazione medicalmente assistita e la difficolta' dell'Unione nel volerla rimettere in discussione e' stata evidente anche nella riunione di ieri 13 settembre della commissione affari sociali della Camera dei Deputati. Anche a fronte della disponibilita' di alcuni parlamentari dell'opposizione a rivedere parti di quella legge, abbiamo infatti deciso di prendere in esame la relazione annuale sulla legge 40 che il ministro della Salute ha gia' depositato al Parlamento da giugno. E solo dopo di valutare se la legge e' da cambiare. Mentre in Italia facciamo le nostre valutazioni, gli altri Paesi vanno avanti nella ricerca scientifica sostenendola e supportandola con leggi adeguate, dando cosi' speranze di cura a malattie ad oggi incurabili come il Parkinson o l'Alzheimer. di Donatella Poretti ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Usa. Massachusetts. Governatore: nuove linee guida per evitare futuro "orwelliano" Il Governatore repubblicano del Massachusetts Mitt Romney ha detto che le nuove restrizioni sulla ricerca con le cellule staminali embrionali sono state adottate per prevenire un futuro "orwelliano". La nuova regolamentazione del Massachusetts Public Health Council, che ha effetto su una legge dello Stato (SB 2039) che il Parlamento ha passato nonostante il veto del Governatore, proibisce la creazione di un ovocita fecondato in vitro con il preciso intento di donarlo. Gli oppositori della regolamentazione sostengono che il legislatore non abbia incluso questa proibizione in quanto riguarda gli scienziati. Paul Cote, ministro della Salute, ha detto che le nuove regole sono state scritte insieme all'ufficio di Romney e che il ministero della Salute aveva ricevuto l'ordine di eliminare alcune "lacune" della legge. Romney ha ribadito che creare embrioni per fare ricerca "oltrepassa un confine etico molto chiaro", e che vi e' il rischio di trovare "vassoi con nuovi embrioni creati" nei laboratori. Ma per B.D. Colen, portavoce dell'Universita' di Harvard, Romney sta semplicemente cercando di utilizzare il ministero della Salute per "ottenere cio' che non e' stato in grado di ottenere attraverso il legislatore". - Usa. Rhode Island. Nuova task force per la ricerca con le staminali Il membro del Congresso James Langevin e alcuni parlamentari dello Stato del Rhode Island hanno annunciato la creazione di una nuova task force statale per lo studio della ricerca con le cellule staminali. Langevin e' rimasto paralizzato a seguito di un incidente con un'arma da fuoco ed e' da sempre un sostenitore di questo tipo di ricerca. Ha detto di essere frustrato dalle azioni del Governo federale, che ha impedito un aumento dei finanziamenti pubblici alla ricerca. La task force studiera' come altri Stati dell'Unione e istituti di ricerca hanno agito in materia di ricerca con le cellule staminali al fine di sviluppare leggi per promuoverla anche nel Rhode Island. - Canada. La ricerca con le staminali potrebbe avere enorme impatto sul terzo mondo Secondo un nuovo studio, la ricerca con le cellule staminali potrebbe avere un enorme impatto sulle malattie che affliggono i Paesi in via di sviluppo. Eliminare la necessita' di iniezioni costose di insulina per i diabetici, rigenerare i tessuti del cuore dopo un attacco, e migliorare la resistenza alle malattie attraverso cellule immunitarie geneticamente modificate. Queste alcune delle promesse che la medicina rigenerativa offre al terzo mondo. La lista, creata dai ricercatori dell'Universita' di Toronto, e' stata pubblicata sul numero di settembre della rivista PLoS Medicine. La ricerca con le cellule staminali ha una enorme potenzialita' per aiutare i poveri nel mondo, ma solo se ha come obiettivo le priorita' del terzo mondo -spesso differenti da quelle del mondo industrializzato. Le priorita' di ricerca sulla lista sono state basate su criteri quali l'impatto, sofferenza, fattibilita', economicita', accettabilita' e benefici indiretti. Ad esempio, lo sviluppo di tecnologie per il trattamento di perdita di pelle dovuta a bruciature, ferite, e ulcere da diabete -patologie molto comuni in Paesi poveri- e' stato messo al quarto posto. Mentre la creazione di emosostituti sintetici per trasfusioni, che potrebbero alleviare la deficienza di scorte di sangue e preoccupazioni per sangue infettato con Hiv, sono stati messi al quinto posto della lista. - Uae. Apre la prima banca privata di staminali del cordone ombelicale Cryo-Save Arabia, la prima banca privata di cellule staminali del cordone ombelicale, e' stata inaugurata ufficialmente dal ministro della Salute degli Emirati, Humaid Mohammed Obaid Al Qatami, presso il Parco della Biotecnologia e della Ricerca di Dubai. Una societa' controllata da Cryo-Save, la piu' grande banca privata in Europa, la Cryo-Save Arabia e' nata con l'obiettivo di raccogliere cellule staminali nei Paesi mediorientali. A giugno il primo centro pubblico di ricerca sulle cellule staminali era stato aperto presso l'ospedale di Al Wasl. Durante il primo anno, il nuovo centro privato puo' ospitare piu' di 1000 unita' di sangue. Per ridurre il rischio di perdere le preziose cellule, meta' del sangue sara' conservato a Dubai mentre l'altra meta' sara' ospitata dalle strutture della Cryo-Save in Europa. "Anche se la struttura sara' piu' costosa di quella pubblica, c'e' ancora un gran bisogno di questo tipo di strutture perche' Dubai e' un centro importante che continua a crescere", ha detto il ministro. Cryo-Save Arabia sara' temporaneamente ospitato da Media City Boutique Offices, per poi trasferirsi nel 2007 nel Parco della Biotecnologia e della Ricerca. - Australia. Commissione del Senato prende in esame proposte di legge sulla clonazione Una commissione del Senato e' stata creata per esaminare proposte di legge che mirano ad eliminare alcune restrizioni alla ricerca, tra cui quella che proibisce la clonazione terapeutica. La commissione esaminera' anche la proposta di legge della senatrice liberale Key Patterson e della senatrice democratica Natasha Stott Despoja. Le audizioni pubbliche cominceranno all'inizio del prossimo mese, mentre una decisione e' attesa per la fine di ottobre. La proposta di legge della senatrice Stott Despoja dovrebbe essere messa in calendario al Senato il 14 settembre. Su questa ci si aspetta un accesissimo dibattito che precedera' il voto di coscienza promesso dal premier Howard. Intanto uno dei piu' importanti scienziati australiani, Jim Peacock, ha detto che la ricerca con le cellule staminali embrionali potrebbe andare avanti anche senza utilizzare le uova degli animali come incubatrici. Gli oppositori della ricerca con le staminali embrionali sostengono che questa pratica potrebbe aprire la strada alla creazione di ibridi uomo-animale. Peacock ha detto che a questo stadio non e' necessario usare le uova animali. Allo stesso tempo ha negato che ci sia alcun pericolo di ibridi uomo-animale: "Ma sarebbero solo cellule umane - il nucleo umano non riceverebbe alcun gene di materiale Dna dalle cellule animali". - Usa. Cellule staminali contro i tumori cerebrali Un trattamento basato sulle cellule staminali del paziente migliora considerabilmente la salute dei bambini affetti da tumore al cervello, conosciuto come medulloblastoma. I bambini che soffrono di questa patologia hanno solamente il 30-40% di probabilita' di sopravvivere cinque anni, mentre la chemioterapia ritarda la morte mediamente di 12 mesi. "Non solo possiamo ora curare il 70% dei bambini che sono affetti da medulloblastoma ad alto rischio, ma possiamo anche curare l'80% dei bambini che sono colpiti da patologie meno severe, con una terapia di chemioterapia molto piu' corta e pertanto molto piu' conveniente", ha spiegato Amar Gajjar, del Centro di ricerca dell'ospedale infantile di S. Jude a Memphis (Tenessi), e direttore dello studio. Le cellule staminali estratte dal bambino sono poi impiantate dopo ogni singolo trattamento di chemioterapia, il che permette all'organismo di recuperare dopo il danno procurato dalla terapia, prima di procedere con la dose successiva. - Giappone. L'erede dona il cordone La principessa Kiko, che ha dato il 6 settembre alla luce il primo maschio nella Casa imperiale giapponese in 41 anni, ha espresso la volonta' di donare il sangue del cordone ombelicale. Lo scrive l'agenzia di stampa nipponica Kyodo, riportando le dichiarazioni di Masao Nakabayashi, capo del team medico che ha gestito il parto. Nakabayashi ha riferito che la principessa Kiko, 39 anni, ha permesso l'estrazione del sangue del cordone, affermando che dava il permesso "in modo che sia d'aiuto ad altre persone". Il sangue del cordone ombelicale contiene molte cellule staminali in grado di produrre componenti emativi e del midollo osseo, utili nella cura di malattie come la leucemia. - Spagna. Soria: staminali embrionali unica fonte illimitata di insulina Il direttore del Centro Andaluz de Biología Molecular y Medicina Regenerativa (Cabimer), Bernat Soria, parla su 'Gaceta Medica' delle possibilita' attuali e future offerte dalla ricerca con le cellule staminali. Quali sono i principali ambiti clinici sui quali si concentrano le applicazioni di cellule staminali? Principalmente sono cellule di origine adulta. Le mesenchimali, che si possono ottenere dal midollo osseo o dal tessuto adiposo, possono essere utili per la rigenerazione ossea o la immunomodulazione. Possono anche essere impiegate per la cura della pseudoartrosi atrofica, osteonecrosi, la cicatrizzazione della fistula nella malattia di Crohn, ecc. Quelle del cordone ombelicale possono essere utilizzate nella sclerosi laterale amiotrofica; e poi, piu' lontane, ci sono le cellule staminali embrionali da utilizzare contro il diabete, le malattie neurodegenerative o le lesioni del midollo spinale. A che punto e' la ricerca con le cellule staminali per la cura del diabete? Grazie al trapianto di isolotti provenienti da donatori, sappiamo che la terapia cellulare funziona; il problema e' che se non troviamo qualche fonte alternativa, non ci saranno cellule per tutti. Oggi l'unica fonte illimitata di cellule e' di origine embrionale. Il mio gruppo ha messo in atto protocolli efficienti per la differenziazione di cellule staminali embrionali di topo in cellule produttrici di insulina. In pratica, il Cabimer cerca di riprodurre questi risultati con cellule staminali di origine umana. Quali progetti di applicazione clinica delle cellule staminali sta mettendo in pratica il Cabimer? Un aspetto fondamentale e' la stabilita' del genoma durante il processo di rigenerazione. Altri gruppi lavorano alla progettazione di protocolli di coltivazione in assenza di feeder-layer che nella differenziazione creino cellule produttrici di insulina o nei meccanismi epigenetici durante la differenziazione cellulare. Quali sono i risultati ottenuti e le complicazioni incontrate nella ricerca sul morbo di Parkinson? Nei modelli animali i risultati sono promettenti. Nonostante questo, non sono sempre riproducibili con sufficiente fedelta' la etiopatogenia e i meccanismi della malattia umana. In quanto a complicazioni, in questo momento la terapia cellulare sostitutiva funziona. Ma se non si risolve il processo fondamentale che causa la malattia, questa tende a riapparire. Si devono impiantare le cellule fino a quanto non si interrompe il processo che causa la loro scomparsa. Un fattore addizionale puo' essere l'uso dei fattori di crescita. Quali avanzamenti ci sono per quanto riguarda i trapianti di organi, di tendini e patologie ossee? I risultati della rigenerazione ossea sono molto positivi e spero che siano presto una pratica clinica consolidata. L'effetto antinfiammatorio, immunomodulare e cicatrizzante delle cellule mesenchimali ha dimostrato la loro capacita' di risolvere casi per i quali non abbiamo ad oggi una offerta terapeutica migliore. - Usa. Composto chiave stimola le staminali del cervello Gli scienziati della Harvard University hanno scoperto un composto 'chiave', che stimola la crescita delle cellule staminali nel cervello dei topi. Si tratta di un elemento che potrebbe portare nel futuro a elaborare nuove terapie in grado di ripristinare le funzioni cerebrali dei malati di Parkinson, sclerosi multipla e altre patologie finora incurabili. Se ne parla sul numero di settembre di 'Faseb (Federation of American Societies for Experimental Biology) Journal'. La ricerca si e' focalizzata sullo studio di due composti: Ltb4 e Lxa4. Entrambi contribuiscono a regolare la proliferazione di diversi tipi di cellule e le infiammazioni. Ma quando le cellule staminali isolate dal cervello di embrioni di roditori sono state esposte a Ltb4 hanno proliferato e si sono differenziate, dando vita ad altre cellule e neuroni indivisibili. Mentre invece, se esposte a Lxa4, queste cellule rallentavano la loro crescita e sperimentavano l'apoptosi (suicidio programmato). - Italia. Carlo Alberto Redi sulla ricerca di Robert Lanza: non e' un falso Sono "inconsistenti" le notizie pubblicate negli ultimi giorni, "che dicono essere una frode (o falso scientifico) l'impegno della comunita' scientifica di trovare soluzioni tecniche al 'problema dell'embrione'. Questi scoop falsano il dibattito della societa' civile sulla derivazione delle cellule staminali embrionali". Il direttore del Laboratorio di biologia dello sviluppo dell'universita' di Pavia e direttore scientifico del policlinico San Matteo della stessa citta', Carlo Alberto Redi, torna oggi sulle polemiche relative alla ricerca pubblicata su Nature, in cui si descriveva la possibilita' di ottenere linee di staminali a partire da un sola cellula prelevata dall'embrione allo stadio di blastocisti, con una tecnica che permette di mantenere integro l'embrione. "Il disporre di linee staminali embrionali e' una necessita' impellente per la ricerca biomedica" ma, aggiunge, "pregiudizi ideologici presentano anche gli onesti tentativi, come quello del Prof. Lanza, in maniera calunniosa per gli scienziati". Quello di Lanza, prosegue Redi, e' un "lavoro di una autorita' indiscussa: tutta la comunita' scientifica studia sui testi di Robert Lanza. Lavoro passato al vaglio di una rivista leader. Lavoro che dimostra come impiegando una tecnica di routine nei centri di fecondazione in vitro sia possibile derivare linee staminali 'senza distruggere gli embrioni'. E' chiaro che questa affermazione deve essere inserita nel quadro generale di queste tecniche: se ne perdono circa il 7% contro il 62% del disegno naturale. Lanza non mente ne' falsa i dati ma, con grande senso di responsabilita' e senza voler creare false aspettative, termina il proprio articolo dicendo espressamente che si dovra' lavorare per migliorare la tecnica prima di impiegarla". Secondo Redi, quindi, "non aiuta il dibattito, lo falsa, il riprendere le obiezioni ideologiche del rappresentante delle attivita' Pro-Vita della Conferenza cattolica episcopale americana, Richard Doerflinger, e presentarle non come legittime critiche ma come se Doerflinger avesse dimostrato che il lavoro e' falso: il lavoro e' veritiero e dal 24 agosto sappiamo che si possono ottenere linee embrionali da una sola cellula dell'embrione e non dall'embrione intero (il che si', necessita di distruggerlo). Il giornalismo scientifico ha precise responsabilita' di informazione dei cittadini, responsabilita' alle quali non si puo' sottrarre". "Mi auguro che i Ministri della Sanita', dell'Universita' e della Istruzione non credano ai boati della carta stampata, ma chiedano agli scienziati; ed inoltre che vogliano promuovere una scuola di giornalismo scientifico che obblighi chi scrive di scienza a distinguere i commenti ai lavori scientifici dai contenuti dei lavori originali riportando in maniera veritiera i contenuti stessi". - Italia. Potenza. Due trapianti di staminali per battere il linfoma Due donne sono state sottoposte con successo al trapianto di midollo osseo presso l'ospedale San Carlo di Potenza. Stanno bene e sono state gia' dimesse. Gli interventi sono avvenuti tra luglio e agosto, e' seguito quindi il monitoraggio del decorso. La prima paziente, di 69 anni, affetta da linfoma ad alto grado di malignita' in seconda ricaduta, e' stata sottoposta a reinfusione delle cellule staminali autologhe, ad opera dell'equipe del professor Attilio Olivieri, direttore dell'unita' operativa di Ematologia del nosocomio potentino. Anche la seconda paziente, di 40 anni e affetta da linfoma aggressivo, e' stata sottoposta alla reinfusione delle cellule staminali autologhe. In entrambi i casi si e' verificato l'attecchimento. Nel primo caso, ha spiegato l'equipe, la Tac ha rivelato la scomparsa del linfoma, la seconda paziente dovra' invece completare la terapia con un secondo trapianto perche' la sua patologia e' maggiormente aggressiva. - Spagna. Cellule staminali da tessuto adiposo controllano il rigetto del midollo trapiantato Un gruppo di scienziati spagnoli ha dimostrato che le cellule mesenchimali derivate dal tessuto adiposo permettono di controllare la risposta di rigetto potenzialmente mortale di un trapianto di midollo osseo di un donatore ad un recettore che non sia geneticamente identico. Questi risultati sono stati pubblicati alla fine di luglio sulla versione online della rivista Stem Cells, e appariranno stampati sulla rivista cartacea il prossimo mese. I ricercatori della División de Hematopoyesis del Centro de Investigaciones Energéticas, Medioambientales y Tecnológicas (Ciemat) e del Servicio de Oncología Pediátrica dell'ospedale Niño Jesús hanno rivelato che l'iniezione di questo tipo di cellule mesenchimali nei ratti insieme ad un trapianto allogenico previene il decesso dovuto al rigetto. - Italia. Uno studio svedese sui messaggi delle cellule del sangue Decodificate in Italia le istruzioni che guidano le cellule nel labirinto da percorrere per 'trasformarsi' in sangue. Le cellule del sangue hanno, infatti, una vita limitata: devono continuamente essere rimpiazzate da riserve fresche, che 'coprano' tutti i tipi di cellule ematiche necessarie all'organismo. Ora il team di Claus Nerlov dell'European Molecular Biology Laboratory di Monterotondo, in collaborazione con colleghi svedesi dell'Universita' di Lund, ha scoperto come specifici messaggi intracellulari contribuiscono alla formazione delle cellule del sangue. Un lavoro, pubblicato online su 'Nature Immunology', che potra' essere utile anche nella lotta alla leucemia e ad altre malattie del sangue. Lavorando su cellule staminali ematopoietiche di topo, i ricercatori hanno decodificato i messaggi che spingono le cellule a differenziarsi al momento giusto. Non solo, se questo sistema viene disattivato artificialmente, ad esempio modificando una proteina chiave (la beta-catenina), si hanno conseguenze drammatiche: in pratica viene alterato totalmente il destino delle future cellule del sangue. - Usa. Tre studi su Nature scoprono la proteina della vecchiaia La pelle raggrinzisce lasciando spazio a solchi incolmabili, il cervello non e' piu' agile e ricettivo come una volta, giunture e articolazioni stridono come ammortizzatori usurati: e' la vecchiaia che, anche senza particolari malattie, si fa sentire perche' con gli anni organi e tessuti non ricevono piu' manutenzione e ricambio cellulare e cessano di funzionare in modo perfetto. Da oggi, grazie a tre studi indipendenti tutti pubblicati sulla prestigiosa rivista britannica Nature, si conosce il colpevole di questo 'stato di abbandono' nel nostro corpo: una molecola che aumenta con gli anni, via via impedendo alle cellule progenitrici dei vari tessuti, le staminali adulte, di compiere quel ricambio cellulare necessario alla loro manutenzione. Senza queste 'cure', hanno spiegato i tre gruppi di ricerca -rispettivamente al Harvard Stem Cell Institute di Boston, alla University of North Carolina (UNC) presso Chapel Hill e alla University of Michigan presso Ann Arbor- il funzionamento del corpo diventa claudicante e noi invecchiamo. La proteina, 'p16INK4a', gia' nota agli esperti per il suo ruolo di primo piano nel proteggerci dal cancro, causa quindi quel processo di senescenza cellulare a carico delle staminali, rendendole a un certo punto incapaci di proliferare e produrre nuove cellule che sostituiscano quelle usurate di organi e tessuti. Poiche' la quantita' cellulare di p16INK4a aumenta con gli anni, hanno spiegato gli scienziati, il primo sviluppo di questa importantissima scoperta e' che p16INK4a potrebbe divenire un marcatore per testare l'efficacia di nuovi ipotetici prodotti contro l'invecchiamento. Ma se un giorno si riuscisse a modificare la quantita' di p16INK4a in modo che tale intervento non ci metta a rischio di cancro, la "molecola della vecchiaia" potrebbe divenire un bersaglio di nuove terapie per rallentare i segni del tempo. Ogni organo e tessuto del nostro corpo possiede un'officina di manutenzione dove sono al lavoro le cellule staminali adulte. Via via che ce n'e' bisogno, queste staminali si dividono dando sia cellule adulte che sostituiscono quelle usurate, sia altre staminali che rimangono come "sorgente di giovinezza". Per comprendere questo processo di ricambio basti pensare alla pelle: lo strato piu' superficiale viene continuamente eliminato e in profondita' c'e' un letto di staminali cutanee pronto a rifornire di nuove cellule la pelle. A un certo punto, pero', l'eta' avanza e compaiono le odiate rughe. Perche'? Quei brutti segni indicano che il ricambio cellulare non avviene piu' come dovrebbe e le staminali cutanee non producono piu' come in passato cellule della pelle nuove di zecca. Insomma, le staminali cutanee, e lo stesso avviene per gli altri organi del corpo, si sono impigrite, si dividono poco e sono ormai senescenti. Finora le basi di questo meccanismo erano sconosciute, ma si sapeva che esso e' funzionale ad evitare la formazione di tumori. Infatti, con gli anni e il susseguirsi di generazioni di cellule staminali, queste accumulano errori nel loro codice genetico e possono dar vita a un tumore. Un imperscrutabile equilibrio fa si' che cio' non avvenga mandando le staminali 'in pensione', ma il pegno da pagare e' che invecchiamo. Ebbene, gli scienziati hanno scoperto che detentore dello scettro di questo equilibrio e' proprio la proteina p16INK4a. In particolare, l'equipe di Janakiraman Krishnamurthy della UNC ha mostrato il ruolo di p16INK4a nelle cellule produttrici di insulina nel pancreas. Quando invecchiamo quest'organo non e' piu' efficace nel regolare la glicemia e in molti casi si sviluppa il diabete; gli esperti hanno scoperto che p16INK4a aumenta nelle staminali pancreatiche mettendole 'KO' e questo processo e' direttamente collegato all'efficienza del pancreas nel produrre insulina. Topolini transgenici senza p16INK4a, infatti, continuano anche da vecchi ad avere proliferazione delle cellule produttrici di insulina. Nello studio di Sean Morrison del Michigan, invece, e' stato esaminato il ruolo di p16INK4a nella senescenza delle staminali neurali: anche in questo caso la molecola aumenta con l'eta' e la senescenza di queste staminali e' rallentata in topolini privi della proteina. Stessi risultati anche per le staminali emopoietiche, la fonte di ricambio per le cellule del sangue, studiate dal team di Harvard diretto da David Scadden. Sembra chiaro, concludono gli esperti, che modulare l'aumento di p16INK4a negli anni potrebbe essere una delle strategie per rallentare il processo di invecchiamento, anche se la proteina p16INK4a non e' l'unico attore in gioco e il suo ruolo protettivo contro i tumori la rende indispensabile e, quindi, non eliminabile tout court. - Spagna. Ricerca contro il Parkinson: accordo del Cima con societa' Usa Il Centro de Investigación Médica Aplicada (CIMA) dell'Universidad de Navarra ed una societa' di ricerca statunitense hanno raggiunto un accordo per trovare nuove cure contro il morbo di Parkinson. Se i primi risultati saranno positivi, la sperimentazione clinica su pazienti umani comincera' nel 2007 a Pamplona. Si tratta di un accordo con la societa' di New York BrainStorm Cell Therapeutics, un leader della ricerca con le cellule staminali. La direzione del progetto sara' affidata a due esperti, il ricercatore del Cima José Obeso, con piu' di venti anni di esperienza in questo campo, ed il capo del dipartimento di neurologia del Rabin Medical Center dell'Universita' di Tel Aviv, Eldad Melamed. Anche se il progetto iniziale e' finalizzato al trattamento del Parkinson, i promotori pensano che, se avra' un buon esito, potra' essere applicato ad altre malattie, come l'Huntington, le lesioni al midollo, la sclerosi laterale amiotrofica e l'ictus. La tecnologia oggi disponibile permette di convertire le cellule staminali del midollo osseo del paziente in cellule gliali produttrici di fattori neurotrofici (sostanze rigenerative) e di dopamina. - Italia. Staminali scoperte nel fegato Scienziati italiani hanno scoperto nel fegato umano adulto cellule staminali pluripotenti, che hanno cioe' la capacita' di trasformarsi in cellule di vari tessuti del corpo e che potrebbero quindi avere grandi potenzialita' nella medicina rigenerativa. La ricerca e' stata coordinata da Benedetta Bussolati, dell'universita' di Torino, ed e' pubblicata sulla rivista Stem Cells. Finora nel fegato umano adulto si conoscevano solo cellule staminali capaci di differenziamento in epatociti e cellule duttali, ovvero esclusivamente in cellule dello stesso organo. Invece, secondo quanto riferito dalla scienziata, le nuove staminali trovate nel fegato sono molto piu' versatili perche', oltre che in cellule del fegato, possono trasformarsi in cellule di ossa, vasi sanguigni e nelle isole pancreatiche produttrici di insulina. Inoltre, se inoculate in topi affetti da insufficienza epatica, le nuove staminali sono in grado di localizzarsi nel fegato e rigenerare il tessuto danneggiato. Risale solo a pochi mesi fa, da parte dello stesso gruppo di ricerca torinese, la scoperta di cellule staminali nel rene umano adulto. Adesso gli scienziati si ripetono, facendo registrare un nuovo primato della ricerca italiana: per la prima volta hanno isolato nel fegato adulto cellule che, per la loro versatilita', sono paragonabili a quelle del midollo osseo. Finora infatti, ha spiegato Bussolati, erano state isolate nel fegato umano adulto solo cellule staminali dette "cellule ovali", ovvero cellule "bipotenti" (capaci cioe' di dare origine solo a epatociti e cellule duttali). Invece, ha proseguito l'esperta, cellule pluripotenti, quelle piu' promettenti in campo clinico, erano state identificate finora solo nell'animale sperimentale. Gli esperti italiani le hanno dunque isolate per la prima volta nel fegato umano adulto provvedendo a tutte le prove del caso per dimostrare che sono una popolazione distinta dalle cellule ovali e che hanno ampia capacita' di trasformarsi in vari tipi cellulari, non solo quindi in cellule del fegato. "Le cellule progenitrici epatiche isolate dal nostro gruppo sono in grado di differenziare in epatociti, nonche' in osteociti (cellule ossee), cellule endoteliali e cellule di insule pancreatiche. Inoltre, se inoculate in topi con insufficienza epatica, sono in grado di localizzarsi nel fegato e rigenerare il tessuto danneggiato". Secondo l'esperta "le prospettive dell'utilizzo di cellule staminali pluripotenti derivate dal fegato adulto sono di usarle in vitro per lo studio dell'infezione da virus epatotropici e della tossicita' di farmaci", ha anticipato l'esperta. "Inoltre le capacita' differenziative di queste cellule possono prospettare una loro utilizzazione in medicina rigenerativa come terapia cellulare, alternativa all'uso di cellule staminali embrionali". - Spagna. Tra 2-3 anni le staminali rigenereranno il cuore Nel giro di due o tre anni le cellule staminali potranno essere utilizzate con sicurezza per la rigenerazione dei tessuti di un cuore infartuato o che ha sofferto una perdita importante di cellule. A sostenerlo e' il capo del servizio di cardiologia dell'ospedale di Fuenlabrada, Joaquin Alonso, al Congresso Internazionale di Cardiologia che si e' tenuto a Barcellona. L'intensificazione degli studi di terapia cellulare e l'introduzione del concetto di "medicina rigenerativa" -che consiste nell'aggiungere ai tradizionali evitare, trattare e curare la malattia un quarto stadio della procedura, che sarebbe appunto la rigenerazione- puntano a questa idea. Per parte sua il dottor Ulrich Fischer-Rawskoat del dipartimento di cardiologia di Francoforte, Germania, ha presentato uno studio che dimostra il miglioramento della funzione cardiaca mediante l'uso di cellule staminali del midollo osseo. Al congresso sono state presentati 145 studi sulla terapia cellulare, un campo a suo modo ancora giovane. In Spagna ha 5 anni di eta' e a livello globale e' da 8 anni che si sta studiando. - Usa. Quei repubblicani che prendono le distanze da Bush Quando mancano poche settimane alle elezioni politiche e a quelle dei governatori, diversi candidati repubblicani cercano di prendere le distanze dal presidente esprimendo differenze di vedute su temi che vanno dalla guerra in Irak fino alla ricerca con le cellule staminali. Secondo l'ultimo sondaggio dell'Associated Press-Ipsos la popolarita' del presidente George Bush e' arrivata al 33%, la piu' bassa dall'inizio del suo mandato. La conseguenza e' che repubblicani che prima erano orgogliosi di essere fotografati con Bush, ora cercano di ignorare la sua presenza. Un esempio e' la parlamentare Deborah Pryce, quarta in una sorta di graduatoria della gerarchia repubblicana alla Camera dei rappresentanti. La Pryce e' impegnata a cercare di farsi rieleggere in un distretto della regione centrale dell'Ohio, vicino a Columbus. Nel 2004 la sua pagina web della campagna elettorale la mostrava in compagnia di Bush, seduti e sorridenti. Nel suo ultimo spot televisivo la parlamentare si definisce "indipendente". Di piu', precisa come "si e' scontrata nel suo stesso partito" e con il presidente, per sostenere un aumento dei fondi federali per fare ricerca con le cellule staminali derivate da embrioni. - Argentina. Finanziamento pubblico per curare la malattia del Chagas Lo scorso 13 settembre e' stata firmata la convenzione per un finanziamento pubblico all'ospedale di Rawson per la trasformazione del centro di ricerca in uno dei piu' moderni del Paese contro il 'Mal de Chagas'. In Argentina sono 400 mila le persone che oggi soffrono di problemi cardiaci causati da questa malattia, anche detta "malattia dei poveri". Senza un trattamento specifico e' molto poco cio' che i medici possono fare per frenare il deterioramento cardiaco che giorno dopo giorno colpisce la qualita' e l'aspettativa di vita dei pazienti. Grazie alle cellule staminali e alle terapie sperimentali gia' realizzate in Brasile e Argentina, sembra che per questi malati possano esserci nuove speranze. Questa semplice procedura di trapianti di staminali puo' rigenerare tra il 50 e il 60% del tessuto cardiaco morto a causa della malattia di Chagas, che si trasmette a causa di una puntura di un insetto. L'ambiziosa idea dietro al finanziamento di un milione di pesos (circa 255 mila euro) e' quello di trasformare l'ospedale di Rawson in un istituto di ricerca modello contro questa malattia per tutta la provincia e per tutto il Sudamerica. La convenzione e' stata firmata da José Luis Gioja ed dal direttore della segreteria della Salute pubblica, Roberto Correa. Il finanziamento proviene dalla segreteria della Scienza e della Tecnica -diretta da Tulio del Bono- e dal ministero della Salute nazionale. - Vaticano. Congresso cattolico: "Cellule staminali: quale futuro terapeutico? Aspetti scientifici e problematiche bioetiche" Bisogna aprire un confronto permanente con i ricercatori, per individuare insieme uno strumento verso il progresso della ricerca sulle cellule staminali, considerando l'etico non come un nemico della ricerca ma come una bussola che la guida. E' quanto auspicato lo scorso 14 settembre da mons. Elio Sgreccia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, un'apertura della 3 giorni dei lavori del convegno "Cellule staminali: quale futuro terapeutico? Aspetti scientifici e problematiche bioetiche", organizzato dalla Federazione internazionale delle associazioni dei medici cattolici e dalla pontificia Accademia per la vita, in collaborazione con la fondazione Lejeune di Parigi, nel corso del quale saranno presentati gli ultimi risultati delle piu' recenti ricerche in questo campo. "Diciamo no alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, ma apriamo agli altri territori". "Noi incoraggiamo la strada delle cellule staminali adulte proprio perche' si va via via dimostrando la non veridicita' e affidabilita' scientifica dell'uso delle cellule embrionali". Le cellule staminali dell'embrioni infatti, ha precisato Sgreccia, possono per esempio produrre dei teratomi, ovvero dei tumori di tipo embrionale, in quanto a differenza delle cellule adulte possono trasformarsi in diversi tipi di tessuti e sono meno controllabili. Questo fatto, ha proseguito mons. Sgreccia, avvalora ancora di piu' l'importanza di porre le speranze e anche i soldi sulla ricerca sulle cellule staminali adulte. "Vogliamo incoraggiare le conoscenze etiche per vedere da vicino il lavoro dei ricercatori perche' pensiamo che lo stesso dialogo che abbiamo come chiesa da oltre 50 anni con i medici si possa aprire anche con i ricercatori di base, che hanno un grande peso sulla ricerca". "Vogliamo inoltre incoraggiare le conoscenze etiche per vedere se in quei territori dove esistono gravi malattie ma pochi guadagni si possa incentivare la ricerca scientifica". Questo non significa, ha precisato mons. Sgreccia, solo considerare le malattie rare ma anche considerare il terzo mondo dove non ci sono soldi e strutture per promuovere la ricerca scientifica. "Noi siamo d'accordo che si faccia ricerca sulle cellule staminali embrionali degli animali perche' bisogna vedere prima cosa succede su di loro". Mons. Sgreccia ha infine ribadito l'importanza che queste tematiche siano portate al di sopra degli schieramenti politici, e che si punti a scelte ragionate sia per orientare i finanziamenti alla ricerca sia per scegliere gli scienziati migliori che possano produrre i risultati piu' validi, senza farsi condizionare dalla politica. Servono due milioni di euro per avviare le prime sperimentazioni cliniche con cellule staminali adulte neurali, per testarne l'efficacia contro alcune malattie del cervello. E' quanto ha dichiarato il professor Angelo Vescovi dell'universita' Bicocca di Milano nella serata di apertura del congresso. "Il futuro e' vicinissimo. Oggi per la prima volta possiamo dire ai pazienti che ci stiamo attrezzando per iniziare le sperimentazioni", e come e' avvenuto anni fa per la chirurgia dei trapianti, secondo l'esperto, anche l'uso delle staminali in un futuro prossimo potrebbe diventare realta'. Numerosi test su animali, ha spiegato Vescovi, hanno dimostrato in questi ultimi anni la possibilita' di utilizzare cellule staminali neurali, ovvero cellule staminali adulte del cervello, per riparare il tessuto celebrale lesionato o colpito da malattie. Nel centro di ricerca che ha avviato i lavori di recente a Terni, ha proseguito Vescovi, tutto e' pronto per avviare le prime ricerche cliniche usando cellule staminali neurali ricavate da feti ottenuti da aborti spontanei, ma per avviare queste ricerche servono molti soldi, perche' e' necessario trattare in tutte le fasi dell'esperimento le cellule da utilizzare con metodi stringenti quali quelli oggi utilizzati per la produzione di farmaci, metodi, ha precisato lo scienziato, molto costosi. "Ci servono due milioni di euro; noi abbiamo gia' raccolto 250 mila euro ma non e' abbastanza". Questo sarebbe solo il punto di partenza per avviare le prime ricerche, alle quali potrebbero seguirne altre non solo nel centro di Terni, ha spiegato l'esperto, ma in tanti altri centri di ricerca in Italia e all'estero. Inoltre, "presto ci troveremo in una situazione in cui anche le cellule staminali embrionali saranno disponibili per la ricerca senza distruggere embrioni poiche' gia' oggi si susseguono promettenti risultati che indicano questa possibilita'". Tuttavia, mentre attendiamo questo prossimo traguardo, ha concluso Vescovi, e' importante che non si arresti la ricerca sul fronte delle staminali adulte che potrebbe, iniziando i primi esperimenti sui pazienti, sortire dei risultati terapeutici anche a piu' breve termine. - Usa. 1400 geni misteriosi in ovociti potenziale fonte di cellule staminali embrionali Sono oltre 1.400 i geni completamente sconosciuti e misteriosi che si trovano nella cellula uovo: per la prima volta un gruppo di ricerca americano li ha individuati tutti e ne sta studiando la funzione. L'obiettivo della ricerca, pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Usa, PNAS, e' capire se questi geni sono i "registi della vita", vale a dire se sono loro a controllare il destino delle cellule (germinali o adulte) che, una volta introdotte all'interno dell'ovocita, possono azzerare il loro programma genetico e farlo ripartire per trasformarsi in un embrione o in cellule di tipo diverso. Obiettivo ultimo della ricerca, condotta nell'universita' del Michigan, e' mettere a punto una tecnica per riuscire a ottenere cellule staminali embrionali senza passare per la produzione di embrioni. A guidare il lavoro e' uno dei pionieri delle ricerche sulle cellule staminali, il fisiologo Jose Cibelli. "Cos'e' che da' alla cellula uovo questo potere?", si chiede Cibelli. "Riteniamo che siano proprio alcuni di questi geni a dare agli ovociti questa capacita' 'magica' di trasformarsi". Quando lo spermatozoo penetra al loro interno, le cellule uovo cominciano a dividersi fino a dare origine a un nuovo individuo, mentre introducendo all'interno di un ovocita privato del suo nucleo una cellula adulta (come e' stato fatto negli esperimenti di clonazione, dalla pecora Dolly in poi), questa regredisce ad uno stadio di sviluppo primitivo e puo' essere fatta sviluppare in nuove direzioni, per dare origine a nuovi tessuti. L'obiettivo di Cibelli e del suo gruppo e' ottenere cellule staminali senza produrre embrioni. Per questo si sono serviti solo di ovociti umani non fecondati, prelevati da donne che volevano sottoporsi a fecondazione in vitro, di eta' non superiore a 35 anni e la cui infertilita' dipendeva dal partner. Subito dopo il prelievo degli ovociti, i ricercatori hanno estratto dagli ovuli non fecondati l'Rna, congelando tutto il materiale, ricco di informazioni genetiche. Dopo aver analizzato migliaia di geni con l'aiuto della bioinformatica, i ricercatori sono riusciti a identificare 5.331 geni in eccedenza nelle cellule uovo, rispetto al resto dell'organismo, di cui 1.430 'misteriosi', cioe' con funzioni sconosciute. "Ci sono migliaia di geni superflui - spiega Cibelli - Noi ne abbiamo scoperto circa un migliaio, presenti solo negli ovociti, e di alcuni di loro non conosciamo la funzione. Ora possiamo clonare questi geni, metterli nelle cellule e vedere se hanno un ruolo nella creazione di cellule staminali, senza fecondare ovociti o distruggere embrioni umani" - Italia. Molecola per richiamare staminali del midollo a rigenerare il cuore Scienziati italiani hanno scoperto la molecola che potrebbe essere somministrata subito dopo un infarto per promuovere la rigenerazione del tessuto cardiaco, incentivando la mobilitazione di cellule staminali "riparatrici" dal midollo osseo fino al cuore. Si tratterebbe di una molecola naturalmente prodotta dal nostro corpo, la "G-CSF", una citochina che, secondo lo studio dell'equipe di Antonio Rebuzzi dell'Istituto di Cardiologia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma, funziona da richiamo delle staminali "CD34(+)" dal midollo osseo fino al cuore, dove queste cellule ripareranno il tessuto danneggiato. La notizia e' stata riportata sull'International Journal of Cardiology. Ormai sono molte le prove a favore del ruolo positivo delle staminali CD34(+) nella rigenerazione del tessuto cardiaco danneggiato da un infarto acuto del miocardio. L'idea dei ricercatori che nel mondo lavorano di quest'ambito di ricerca e' che le staminali CD34(+) siano mobilizzate dal midollo e dirette al cuore dall'effetto di molecole 'sirena' che le fanno viaggiare dal midollo al cuore, le citochine presenti nel sangue. Ma l'identita' della citochina con poteri da sirena per le staminali rimaneva un mistero. I ricercatori italiani hanno scoperto che tra tante citochine quella cruciale per stimolare il viaggio delle CD34(+) al cuore potrebbe essere la molecola G-CSF. Gli esperti, infatti, hanno osservato pazienti reduci da un infarto acuto del miocardio, pazienti con angina e individui sani di controllo ed hanno misurato i livelli nel sangue di diverse citochine, la G-CSF ma anche SCF, VEGF, SDF1-alfa. Tra tutte queste molecole quella cruciale per la mobilitazione delle staminali riparatrici verso il cuore sembra essere la G-CSF, infatti la sua concentrazione cresce al crescere delle CD34(+) circolanti subito dopo un infarto, mentre i livelli di questa citochina sono piu' bassi nei soggetti sani e in quelli con angina. "In questo studio abbiamo dimostrato per la prima volta che la mobilizzazione spontanea delle staminali CD34(+) nel sangue periferico dei pazienti reduci da un infarto acuto e' correlata ai livelli di G-CSF. Considerando i dati che suggeriscono un ruolo positivo delle CD34(+) sulla funzione ventricolare sinistra, questo studio supporta la somministrazione farmacologica di G-CSF come opzione di trattamento non invasivo per la rigenerazione del tessuto miocardico dopo un infarto". - Italia. Warm si appella al Consiglio di Stato sulle linee guida della legge 40 Sara' discusso nel merito il prossimo 19 dicembre il ricorso in appello al Consiglio di Stato della societa' Warm -World Association Reproductive Medicine- contro le linee guida in materia di procreazione medicalmente assistita definite con decreto ministeriale del 21/7/2004, la cui legge di riferimento e' stata oggetto di consultazione referendaria gli scorsi 12 e 13 giugno. La Warm ha impugnato la sentenza con la quale, nello scorso mese di maggio, il Tar del Lazio aveva respinto la richiesta di annullamento del decreto definendo "infondata, se non addirittura inammissibile" una delle principali censure della societa' ricorrente circa "la mancata definizione della nozione di embrione da parte delle Linee guida". Sempre secondo il Tar "non ha fondamento la pretesa di avere un 'figlio sano' e il divieto di diagnosi preimpianto risulta coerente con la legge n.40". Nell'udienza di ieri presso il Consiglio di Stato le parti si sono accordate per una definizione della questione direttamente nel merito, saltando la fase cautelare. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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