====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 24-03-2009 al 30-03-2009 n.13/2009 (Anno IX) ARTICOLI - Cassazione sull'uso di gruppo. Commento alla sentenza 956/2008 NOTIZIE - Italia. Pavia, incontro Comunita' casa del giovane - Messico. Domani arriva Clinton per parlare di guerra alla droga - Italia. Regione Basilicata lancia sito antidroga - Usa-Messico. Fallito il piano 'Merica', Obama invia cento agenti speciali al confine - Italia. Crollati nel 2008 i sequestri di droghe sintetiche - Usa. Per gli adolescenti la marijuana meno dannosa dell'alcool - Gb. Scozia. Troppa droga nelle carceri - Mondo. La contraffazione di Dvd rende alle mafie piu' della droga - Colombia. Storie di guerra alla droga, Uribe: cambiare costituzione per criminalizzare chi consuma stupefacenti - Messico. Hillary Clinton: gli statunitensi sono consumatori 'insaziabili' - Italia. Cassazione: conducente ubriaco che uccide passante non commette omicidio volontario - Italia. Sicurezza stradale: verso inasprimento sanzioni per chi guida intossicato - Usa. Obama: legalizzare la marijuana non risolverebbe crisi economica - Italia. Rapporto Espad: un giovane su dieci usa psicofarmaci per 'sballarsi' - Italia. Oops...Maroni: aumenta il consumo di droga e alcool fra i giovani - Usa. New York dice basta a tolleranza zero: curare, non punire i tossicodipendenti - Messico. Clinton ai giovani messicani: combattete il narcotraffico - Usa. Storie di proibizionismo: Hezbollah si finanzia grazie a narcotrafficanti messicani - Svizzera. Solo sanzione amministrativa per chi fuma spinelli - Italia. Manganelli (Polizia) e Maroni lanciano i concerti antidroga, per parlare il 'linguaggio dei giovani' - Brasile. Rapporto governativo: il narcotraffico a Rio frutta fino a 285 milioni di dollari l'anno - Italia. Giovanardi: sia il cattolicesimo a guidare il Pdl per un Paese con meno droghe ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 66 arresti - 149,458 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 90,456 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 59,002 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 31 giorni di detenzione ARTICOLI 27-03-2009 Cassazione sull'uso di gruppo. Commento alla sentenza 956/2008 Torna di attualità la tematica dell'uso di gruppo di sostanze stupefacenti. La IV Sezione penale della Suprema Corte, infatti, con la sentenza n. 956 del 2008 ha, infatti, escluso che possa essere ravvisabile la citata esimente, la quale permette di affermare la insussistenza del reato di spaccio, laddove non siano ravvisabili alcuni elementi peculiari, che si identificano : 1. nel preventivo accordo fra le parti che si deve tradurre necessariamente in un palese mandato a favore di uno dei componenti del gruppo, a procedere all'acquisto di stupefacente, che dovrà essere, poi, ripartito tra tutti gli interessati. Ha, infatti, affermato in proposito la Corte di Cassazione Sez. VI [sentenza, 1 Marzo 2007, n. 37078 (rv. 237274), CED Cassazione, 2007] che “...non sono punibili, e rientrano pertanto nella sfera dell'illecito amministrativo previsto dall'art. 75 d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 (testo unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope), l'acquisto e la detenzione di droga destinata all'uso personale che avvengano sin dall'inizio per conto e nell'interesse anche di altri soggetti dei quali sia certa l'identità e manifesta la volontà di procurarsi le sostanze destinate al proprio consumo, giacché in tal caso l'omogeneità teleologica della condotta dell'agente rispetto allo scopo degli altri componenti del gruppo caratterizza la detenzione come codetenzione e impedisce che egli si ponga in rapporto di estraneità e diversità rispetto agli altri, con conseguente impossibilità di connotazione della sua condotta come cessione”; 2. nella correlativa attività materiale di acquisto dello stupefacente da parte di uno solo dei contraenti il patto (azione che sottende a ragioni di assoluta evidenza, che non mette conto dovere compiutamente spiegare), il quale debba essere, peraltro, a propria volta assuntore. In proposito va rilevato che nulla è mutato, pur con la sopravvenuta vigenza della novella del 2006, e, dunque, si può ritenere attuale la pronunzia della Sez. IV, 5 Maggio 2005, n. 27393 , Rossi[1], che ebbe a precisare “In caso di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, affinché la fattispecie esuli dall'ambito dell'illecito penale per refluire in quello di rilevanza amministrativa, è necessario che l'acquirente sia anche assuntore e che abbia effettivamente avuto mandato all'acquisto e alla detenzione della sostanza per uso personale dai componenti del gruppo, cioè che sia certa sin dall'inizio l'identità dei medesimi, nonché manifesta la volontà dei medesimi di procurarsi la sostanza destinata al consumo personale”; 3. nella costituzione preventiva di una provvista di natura economico-finanziaria, scelta che avviene attraverso il conferimento da parte di tutti i potenziali acquirenti di una somma di danaro, si che ciascuno di costoro possa essere ritenuto aderente al patto di acquisto sin dall'origine; 4. nella divisione – fra gli aderenti al patto - del compendio, così, acquistato, di modo che ciascuno fruisca della quota di sostanza originariamente pattuita, in relazione al contributo economico apportato. Su questo punto, pare importante sottolineare come il mandatario non debba e non possa assolutamente lucrare, in questa fase di ripartizione pro quota, forme di surplus di rilevanza economica tangibile a scapito dei mandanti. Una simile eventualità rientrerebbe, non a caso, in quella nozione di utilità, che costituisce il fulcro del rapporto sinallagmatico che avvince la condotta consistente nel cedere stupefacente a quella concernente il pagare il relativo prezzo – anche e seppur con modalità differenti da quella della consegna del danaro – conferendo, così, un valore concreto allo scambio operato e determinandone la sanzionabilità sotto il profilo penale; 5. nella dimostrazione dell'esistenza di un potere – in capo a ciascuno dei sodali - di disporre della sostanza, in modo pieno ed autonomo[2]. E' certamente questo un requisito che presenta maggiori difficoltà sul piano strettamente probatorio. Ci si deve, infatti, domandare quale sia la reale estensione di quel potere di fatto “sulla cosa in cui si sostanzia la detenzione”, che – riconosciuto al singolo sin dai prodromi – possa qualificare l'acquisizione dello stupefacente (altrimenti illecita) come, invece, espressione di un'attività di gruppo. Ritiene che scrive che, al di là degli equilibrismi lessicali cui le sentenza spesso ricorrono (e quella richiamata in nota non fa eccezione), non possa essere revocabile in dubbio la circostanza che – vertendosi in ambito di compossesso – a ciascuno dei destinatari sia ascrivibile una signoria sul bene, che li ponga sul medesimo piano di colui, che per scelta, appare il detentore materiale. Attesa la natura illecita della codetenzione – quanto meno sotto il profilo amministrativo – ed escluso recisamente che la situazione descritta possa configurare una situazione analoga a quella costituita dalla titolarità di un diritto soggettivo (e come tale meritevole di tutela da parte dell'ordinamento), parrebbe ineludibile la scelta di dovere, comunque, in linea teorica (e per paradosso) ragionare in termini analoghi al regime civilistico concernente la situazione di compossesso. Aderendo a tale orientamento si finirebbe, dunque, a legittimare il ricorso ad una fictio iuris, in base alla quale il singolo partecipante al sodalizio verrebbe considerato come titolare in via autonoma dell'intero compendio, senza che siffatta situazione pregiudichi analoga pretesa degli altri. E' questa, però, una impostazione che, anche se trae spunto da lontane pronunzie, le quali sostennero che “La detenzione di stupefacenti per uso di gruppo non consente l'applicabilità dell'esimente della modica quantità, trattandosi di compossesso e non di detenzione pro-quote” (Cfr. Cassazione 23-01-1986, Dell'Aquila, in Riv. Pen., 1987, 284, idem 20-5-1987), non persuade appieno. La sua accettazione farebbe sì di trovarsi, come detto innanzi, ad operare sulla scorta di una vera e propria fictio giuridica, perchè si dovrebbe valutare – contro la realtà dei fatti – il compendio, inteso nella sua unitarietà e complessività, tante volte quanti sono i partecipi all'acquisto, moltiplicando, così, in astratto l'effettivo quantitativo. Una più recente (e realistica) giurisprudenza, partendo dal principio ricordato al punto 1) [l'esistenza di una mandato analogo teoricamente all'istituto di cui agli artt. 1388 e 1706 c.c. conferito dalla pluralità di acquirenti in favore di un singolo soggetto] riconosce, invece, come in subiecta situazione, ciascuno dei mandanti “abbiano acquisito la disponibilità "pro quota" della sostanza, con l'effetto che la successiva ripartizione per l'uso in comune finirebbe con l'essere penalmente non significativa” [Cfr.Sez. IV, sent. n. 4842 del 06-02-2004 (ud. del 02-12-2003) (rv 229368)]. Questa impostazione risulta, senza dubbio, maggiormente coerente e calzante rispetto al fatto specifico, e presenta il pregio indiscutibile di non stravolgere la realtà, ricorrendo a prospettazioni puramente strumentali. Ergo, ritiene lo scrivente che il rapporto di disponibilità fattuale sopra esplicitato debba essere circoscritto alla parte ponderale acquistata dal singolo, ancorchè essa non abbia ancora formato oggetto di frazionamento o separazione materiale rispetto all'intero. La prova specifica dovrà – dunque – essere desunta o da facta concludentia o da dichiarazioni dei singoli soggetti, che possano fungere da riscontro a particolari condotte. ** ** ** A tale gamma di requisiti si deve, però, aggiungere un ulteriore elemento che la giurisprudenza, post riforma, ha valorizzato come idoneo a configurare una situazione di uso di gruppo. Si tratta dell'ipotesi in cui “più persone decidano concordemente e unitariamente di consumare un quantitativo di droga già detenuto da una di esse” La Sez. VI della Corte di Cassazione con la sentenza, 10 Marzo 2008, n. 29174 [(rv. 240580), D.C.M.M., CED Cassazione, 2008] ha apprezzato nella fattispecie la cd. “omogeneità teleologica della condotta del procacciatore rispetto allo scopo degli altri componenti del gruppo” Questa decisione pone alcuni interrogativi, in quanto sembra porsi in conflitto con i principi sopra esposti. In primo luogo, non convince affatto il concetto di omogeneità teleologica invocato in sentenza. La nozione in parola presuppone, infatti, l'esistenza di un evidente, quanto originario rapporto finalistico fra più condotte tra loro, quindi, connesse. L'acquisto della droga detenuta dal singolo – alla luce della prospettazione di cui alla sentenza – dovrebbe aver trovato, ab origine, ragione essenziale, nella consapevole destinazione all'uso di un gruppo di persone ben individuate, o sommariamente, individuate. La realtà dei fatti, invece, porta a ritenere che la sequenza fattuale non si sviluppi, per nulla, nel senso prospettato. Va, infatti, rilevato che non può parlarsi di nesso teleologico, laddove, come nella fattispecie, ci si trovi di fronte ad un comportamento – quello che assumere stimmate di strumentalità – che solo in via successiva, non premeditata e del tutto eventuale, e preordinato divenga prodromico, sul piano finalistico, ad altro comportamento. Manca, infatti, in simile situazione una iniziale matrice comune, un unico disegno che avvinca i comportamenti descritti, i quali solo in progresso di tempo, paiono assumere un riconducibilità al medesimo scopo. L'iniziale acquisto da parte del detentore, infatti, solo medio tempore viene orientato e considerato quale mezzo per l'uso del gruppo. I componenti di questo sodalizio sono, invece, rimasti del tutto estranei alla determinazione originaria del singolo e non hanno affatto partecipato alla deliberazione concernente l'acquisto stesso. Pare, dunque, di poter cogliere una patente frattura fra i due momenti in questione : l’esatto contrario di quanto suppone la nozione di nesso teleologico! Pur riconoscendo, quindi, che quella in commento costituisca espressione di una visione palesemente ispirata al principio del favor rei, si deve affermare che ben limitati paiono gli ambiti applicativi di questo indirizzo. L’approdo in parole può – al più - avere applicazione solo a condizione che sia fornita la prova rigorosa ed indefettibile del fatto che l'originaria detenzione fosse concepita ad uso esclusivamente personale (escludendo qualsiasi possibilità di spaccio o cessione) e che tale comportamento non penalmente illecito si sia trasformato, senza deroghe o digressioni di sorta, in modo diretto, nell'utilizzo di gruppo. Si tratta, nella specie, di una prova certamente non agevole, perché involge l’elemento psicologico che presiede alla condotta detentiva del singolo e – al contempo – suppone riscontri in equivoci e coerenti con il sistema tratteggiato dalla giurisprudenza formatasi in relazione al vigente co. 1 bis dell’art. 73 dpr 309/90. Ciò posto, chi scrive rimane indubbiamente perplesso e reputa opinabile la posizione espressa dalla Suprema Corte in questo particolare frangente, non ritenendo perfezionata l'ipotesi della codetenzione di gruppo, sì da impedire che il soggetto detentore si ponga in un rapporto di estraneità e di diversità nei confronti degli altri. ** ** ** Si deve concludere, quindi, nel senso di ritenere che l’individuazione di specifiche situazione di conformità di condotte allo stereotipo dell’uso di gruppo postula necessariamente la sussistenza di quei requisiti che la sentenza 956/2008 ha indicato. Altre e differenti ipotesi non appaiono – francamente – coerenti, né in fatto, né – soprattutto – in diritto con la struttura dell’istituto esaminato. Qui la sentenza (.pdf): droghe.aduc.it/20090327-cassazione-uso_di_gruppo.pdf NOTE: [1] Guida al Diritto, 2005, 40, 78 nota di GALDIERI. [2] Cfr . App. Milano Sez. II, 20-05-2008 , Ma.Mo. e altri, che ha affermato: In materia di stupefacenti, l'acquisto della sostanza stupefacente in nome e per conto degli altri, cui procede uno degli appartenenti ad un gruppo, può essere considerato come acquisto per uso di gruppo soltanto laddove venga accertato che gli altri componenti del gruppo abbiano avuto, fin dall'inizio, e cioè fin dal momento dell'acquisto, autonomo potere di fatto sulla cosa, in cui si sostanzia la detenzione. Ne consegue che l'acquisto della sostanza stupefacente e la successiva consegna agli altri soggetti si configura come cessione penalmente rilevante, in mancanza di detto accertamento, l'acquirente deve considerarsi l'unico originario detentore della sostanza. (Cass. n. 3442 del 10 giugno 2004; Cass. n. 31443 del 4 luglio 2006) Carlo Alberto Zaina -------------------------------------- NOTIZIE 24-03-2009 Italia. Pavia, incontro Comunita' casa del giovane Riceviamo e pubblichiamo Mercoledì 25 marzo h. 21.00 a Pavia presso la Comunità Casa del Giovane in via Lo monaco 45 al salone III Millennio sarà proiettato il videoclip Hip-Hop “NON CAMBIARE MAI”, prodotto da Mediatutor/Grado 16 in collaborazione con l'Ufficio Sevizio Sociale Minorenni del Ministero di Giustizia Dipartimento Minorile, con la regia di Giorgio Magarò. Il lavoro, realizzato con la partecipazione di alcuni ex-detenuti del carcere minorile Beccaria di Milano, affronta il delicato argomento del reato, della detenzione e della crescita in questa esperienza così difficile. I protagonisti, autori della storia e dei testi della canzone originale (con il supporto dei media educator Francesco Menichella e Arianna Cocchi) hanno affrontato la loro storia e il loro vissuto creando un messaggio forte e coraggioso destinato a tutti i giovani in difficoltà. Il tema principale è quello del significato di ogni vero cambiamento attraverso la scoperta delle identità che compongono la nostra personalità. La tematica del cambiamento, legata a una forma di disagio, è quella che sicuramente accomuna questo progetto con la realtà della Casa del Giovane. Quello che ogni giorno all’interno della Comunità si vuole raggiungere, attraverso la proposta di uno stile di vita alternativo, è proprio un cambiamento radicale del proprio modo di vivere non solo relativamente alle abitudini quotidiane, ma anche alla concezione che la persona ha di sé rispetto alla propria persona, alle proprie abilità e obiettivi futuri. Il motto del nostro fondatore d.Enzo Boschetti ‘Saranno i giovani che salveranno i giovani’ passa proprio attraverso questa solidarietà e condivisione dei propri vissuti ed esperienze di giovani raccontate a giovani, con lo scopo finale di lanciare un messaggio di speranza e vittoria su ogni forma di disagio (sociale, penale, esistenziale...) Il video, infatti, non racconta solo la storia di un giovane che vive l’esperienza dell’arresto, del carcere e di un possibile percorso di redenzione ma si propone, attraverso un documentario con le riflessioni dei protagonisti, di offrire uno strumento utile sia a chi lavora nelle scuole e nel sociale sia ai giovani stessi che vivono in prima persona la contraddittoria avventura del crescere. L’ingresso è gratuito e Vi aspetto numerosi. 24-03-2009 Messico. Domani arriva Clinton per parlare di guerra alla droga Mercoledì prossimo il segretario di Stato americano Hillary Clinton sarà in Messico e per le prossime ore è attesa da Washington la presentazione di una nuova strategia per rafforzare le relazioni con il Paese latinoamericano. Secondo il segretario alla Sicurezza nazionale, Janet Napolitano, che si recherà in missione in Messico il mese prossimo, gli Stati Uniti potrebbero inviare al confine più agenti federali. Usa e Messico, infatti, condividono una frontiera di tremila chilometri e l'ondata di violenze scatenate dai cartelli del narcotraffico, che dall'inizio dell'anno hanno già provocato 1.501, non preoccupano più solo il Paese latinoamericano. Il dato, pubblicato dal quotidiano 'El Universal', sembra indicare che l'allarmante trend del 2008 (oltre 5.600 vittime) è destinato a continuare, anche se le autorità messicane negli ultimi tre anni, durante il governo di Felipe Calderón, hanno arrestato oltre 45mila persone collegate a sette organizzazioni criminali dedite al narcotraffico. Il fenomeno sta diventano un tema di sicurezza interna per gli Stati Uniti e i segnali di avvicinamento lanciati da Washington lasciano prevedere una più forte cooperazione nella lotta contro i narcos. Negli Stati Uniti si pensa anche alla creazione di una squadra specializzata di esperti che aiuti le autorità messicane a combattere il narcotraffico. La droga messicana sbarca sul mercato statunitense, ma anche il conflitto fra cartelli si sta trasferendo poco a poco al di là della frontiera e ha già raggiunto diverse città americane. Tra l'altro, le armi di questa "guerra", secondo fonti messicane, provengono spesso dagli Stati Uniti. Così, il Paese latinoamericano reclama maggiori controlli per bloccare questo flusso verso il suo territorio. E intanto il Messico acquisisce importanza nell'agenda statunitense, come dimostrano i prossimi viaggi ufficiali. Oltre alla Clinton e alla Napolitano, all'inizio di aprile arriverà in visita nel Paese latinoamericano il procuratore generale americano Eric Holden. L'attività politico-diplomatica culminerà a metà aprile con la missione di Obama, il primo viaggio in America latina del nuovo inquilino della Casa Bianca. 25-03-2009 Italia. Regione Basilicata lancia sito antidroga La Regione Basilicata, Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarieta' Sociale Ufficio Gestione Interventi assistenziali Socio-Sanitari e di Solidarieta' Sociale ha pubblicato il sito 'Cocaina? No grazie' rivolto a tutti coloro che pensano di avere un uso problematico di cocaina/crack e/o altre sostanze psicostimolanti. Il sito offre la consulenza totalmente gratuita di esperti del settore e di servizi preposti attraverso due attivita': quelle rivolte alla intercettazione del problema sommerso il cui target e' rappresentato da adolescenti, genitori, operatori, insegnanti, medici di famiglia e le attivita' cliniche di presa in carico e cura rivolte a consumatori di cocaina e altri psicostimolanti, genitori e familiari di consumatori problematici e non, operatori invianti. Il sito offre, inoltre, una vasta informazione sulle principali droghe, gli effetti devastanti, i contatti a cui indirizzarsi ma c'e' spazio anche per rilasciare una testimonianza personale o consultare le maggiori domande in merito alla problematica garantendo al massimo l'anonimato. 25-03-2009 Usa-Messico. Fallito il piano 'Merica', Obama invia cento agenti speciali al confine Cento agenti speciali al confine e una Fbi speciale per il coordinamento delle operazioni: sono i due punti chiave della nuova strategia di Barack Obama per combattere il narcotraffico in Messico. Il presidente americano ha reso noto il suo piano per arginare il fenomeno, caratterizzato negli ultimi tempi dall'esplosione di una sanguinosissima guerra tra cartelli che sta mietendo centinaia di vittime. La strategia impegnera' personale del Dipartimento per la sicurezza interna, della Drug Enforcement Administration (l'agenzia federale antidroga) e del Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms and Explosives (ATF). Gli agenti speciali saranno inviati al confine con il Messico entro 45 giorni. Il presidente americano ha detto che gli Stati Uniti sono pronti 'a fare di piu'' al confine del Messico se l'iniziativa non dara' risultati.'Stiamo continuando a sorvegliare la situazione e se le nostre azioni non daranno i risultati attesi - ha detto Obama in una conferenza stampa martedi' sera alla Casa Bianca - allora faremo di piu'' al confine col Messico. DEPUTATI MESSICO, FALLITO PIANO 'MERIDA' - Poco prima dell'arrivo a Citta' del Messico del segretario di Stato Usa Hillary Clinton, parlamentari del partito al governo e dell'opposizione hanno concordato oggi sul fatto che il Piano Merida, istituito nel giugno del 2008 da Washington per collaborare con il Paese nella lotta al narcotraffico e al contrabbando d'armi, 'e' fallito'. 'E' indispensabile derogarlo ed includervi anche il Canada, poiche' anche la sua frontiera e' minacciata dai Cartelli della droga', ha avvertito il deputato Eduardo de la Torre Jaramillo del partito di destra Azione Nazionale (Pan), che fa capo al presidente Felipe Calderon. 'Il Messico non deve continuare con tale piano, poiche' dopo ne verrebbe uno del tipo Piano Colombia, che punterebbe ad un intervento militare Usa', gli ha fatto eco il collega Roberto Badillo dell'oppositore Partito Rivoluzionario Istituzionale (Pri). Per il deputato Alfonso Suarez del Real, del Partito della Rivoluzione Democratica (Prd) di sinistra e a sua volta all'opposizione, il Piano Merida, con il quale il governo Usa si e' impegnato a collaborare con le Forze armate messicane con 400 milioni di dollari, 'e' solo una questione mediatica'. Jaramillo, che come i due colleghi fa parte della Commissione Difesa della Camera dei deputati, ha anche sostenuto che 'il Cartello del Golfo e' infiltrato in 195 citta' statunitensi ed e' gia' presente in 41 Paesi, Canada incluso'. Intanto, il sottosegretario alla sicurezza pubblica federale Genaro Garcia Luna ha assicurato che a Ciudad Juarez, la citta' piu' violenta del Paese - 1.600 morti nel 2008 -, la presenza di 11.000 soldati e agenti federali, dispiegati nella zona dal 25 febbraio scorso, 'ha ridotto gli omicidi del 70%'. NEW YORK TIMES, PROSSIMA CRISI USA SARA' LA GUERRA MESSICANA ALLA DROGA - Altro che Iran o Afghanistan, la prossima crisi di politica estera di cui dovrà occuparsi la amministrazione Obama potrebbe essere alle porte di casa, in Messico: lo scrive il New York Times mentre giunge nel vicino meridionale oggi il segretario di Stato Hillary Rodham Clinton per la prima di una sfilza di visite: in aprile ci sarà lo stesso Obama. I rapporti fra i due paesi sono tesi per un ventaglio di motivi. La crisi economica colpisce l'economia messicana e viene da nord: l'export messicano ha perso 65.000 posti di lavoro da ottobre e il 32% in gennaio; l'export del settore automobilistico (pezzi di ricambio) il 50% fra gennaio e febbraio. La drammatica guerra di frontiera contro i narcotrafficanti sta uccidendo migliaia di persone: 7.000 in 16 mesi, fra guerra fra bande per il controllo del traffico, e guerra con l'esercito e la polizia mandati dal presidente Calderon a migliaia a pattugliare i punti piú caldi, per esempio la città di frontiera Ciudad Juarez. Ma la droga serve a rifornire i tossicodipendenti statunitensi. L'amministrazione Obama ha già annunciato la possibilità del dispiegamento di truppe alla frontiera per arginare la violenza. D'altra parte il 90% delle armi usate dai cartelli messicani viene dagli Usa. Infine l'immigrazione fortissima dal Messico verso Texas e California, contro la quale sulla lunga frontiera è stato in certi tratti costruito anche un 'muro', una palizzata sorvegliata. Ancora, la crisi economica e la lotta per i posti di lavoro aggravano la situazione. Obama potrebbe dover studiare il "caso Messico" molto prima del previsto, anche a causa dei passi falsi di alcuni membri del suo governo, come il direttore dell'intelligence nazionale Dnnis C. Blair, che in una audizione al Congresso ha suggerito con scarso tatto che certe zone del Messico sono ormai gestite dai narcos e non dal governo. Il presidente Felipe Calderon si è risentito e ha parlato di una "campagna" degli Usa contro il Messico: i 'warning' del Dipartimento di Stato lo dichiarano zona pericolosa, scoraggiando investimenti e turismo. Ma il Messico, ha detto Calderon, ha un tasso di omicidi inferiore a quello di New Orleans. E a proposito di commercio, un altro motivo di irritazione tutt'altro che minore riguarda i camion messicani: avrebbero dovuto circolare liberamente sulle strade Usa in base a un accordo del Nafta, il North American Free Trade Agreement. Ma Washington li ha dichiarati "pericolosi" e ha chiuso la frontiera ai tir del sud. Il Messico allora per rappresaglia ha imposto dazi su 89 prodotti statunitensi, dai pompelmi alle lavapiatti. In certi casi, roba prodotta nei collegi elettorali di certi influenti membri del Congresso a Washington. 25-03-2009 Italia. Crollati nel 2008 i sequestri di droghe sintetiche Forte calo dei sequestri di droghe sintetiche, soprattutto ecstasy, nel 2008. Rispetto al 2007, si registra una diminuzione dell'85,43%; di segno negativo anche le operazioni (-20,64%) e le denunce (-19,42%). Complessivamente, le operazioni di polizia di contrasto al fenomeno sono state 296 con 448 denunce (373 arresti e 75 a piede libero), mentre le dosi sequestrate sono 57.333, contro le 393.437 registrate nel 2007. I dati sono stati resi noti ieri dalla direzione centrale per i servizi antidroga del ministero dell'Interno. Gran parte delle denunce (96,87%) riguarda il reato di traffico illecito, seguita dal reato di associazione finalizzata al traffico (3,13%). Delle 448 persone denunciate, 42 (9,37%) sono donne e 33 (7,37%) sono minorenni. I cittadini stranieri coinvolti sono 79 (17,63% del totale dei denunciati). Il sequestro piú significativo si registra a Giugliano in Campania, nel napoletano: a luglio sono stati sequestrate 7.353 pastiglie di ecstasy. Le etnie maggiormente coinvolte nel traffico di droghe sintetiche sono quelle marocchina (24), cinese (11) e albanese (4). Nessuna denuncia è stata registrata nei confronti di stranieri per il reato di associazione finalizzata al traffico. L'Emilia Romagna è la regione italiana che guida la classifica per il numero di persone segnalate dalla polizia (88 casi), seguita da Lombardia (79), Veneto (49), Toscana (48) e Piemonte (34). Quanto ai sequestri, la Lombardia guida la classifica con 17.521 dosi, seguita da Campania (8.071), Toscana (7.016), Veneto (5.021) ed Emilia Romagna (4.807). Le droghe sequestrate, provenienti in gran parte dall'Olanda, erano per lo piú nascoste in auto o nelle abitazioni. L'ecstasy è quella maggiormente sequestrata. Considerando il decennio, si nota un andamento altalenante di sequestri, operazioni e denunce per droghe sintetiche. Il picco dei sequestri è stato registrato nel 2000 con 579.349 dosi (nel 2006 sono stati 133.979); quello delle operazioni nel 1999 con 533, quello delle segnalazioni nel 2004, con 802 casi. I dati 2008 relativi a operazioni antidroga per droghe sintetiche, numero di dosi sequestrate e segnalazioni all'autorità giudiziaria per le droghe sintetiche, sono i piú bassi registrati negli ultimi dieci anni. 25-03-2009 Usa. Per gli adolescenti la marijuana meno dannosa dell'alcool Secondo una ricerca pubblicata sul Clinical EEG and Neuroscience, numero di gennaio, la marijuana in eta' adolescenziale peggiorerebbe le abilita' neurocognitive, ma meno di quanto faccia l'alcol. Si legge nella ricerca eseguita da ricercatori dell'universita' di San Diego e della California: "Recenti ricerche hanno rivelato che il consumo di sostanze illegali comporta anormalita' nelle funzioni cerebrali, che nel tempo portano ad una minore abilita' neurocognitiva. Differenze sono state trovate nella grandezza della struttura cerebrale. Minore funzionalita' delle capacita' in adolescenti che consumino regolarmente e abbondantemente alcol (20 bicchieri mensili, e specialmente quattro o cinque bicchieri uno dietro l'altro) e droghe. Il consumo della marijuana ha rivelato delle anomalie nelle funzioni cognitive degli adolescenti, ma non cosi' differenti rispetto ai coetanei che non la fumino". Al contrario, il consumo della marijuana in eta' adulta, anche qualora fosse quotidiano, e' raramente associato a peggioramento delle abilita' cognitive, anche a lungo termine. Paul Armentano, della Norml, ha cosi' commentato la ricerca: "Essa conferma che la cannabis, anche se non e' innocua, e' comunque meno rischiosa dell'alcol. E' percio' controversa la decisione dei governi di approvare la vendita dell'alcol e continuare il proibizionismo della marijuana per gli adulti". 25-03-2009 Gb. Scozia. Troppa droga nelle carceri Dati ufficiali rivelano che i sequestri di droghe nelle carceri scozzesi e' cinque volte superiore alla media. Tra gennaio 2008 e marzo 2009 ci sono stati 2,122 sequestri. Per Annabel Goldie, del partito Conservatore, il problema e' peggiorato negli ultimi cinque anni, e le carceri sono adesso "inondate" dalle droghe. I dati sono stati pubblicati su richiesta della parlamentare, che ha commentato: "E' incredibile la quantita' di droga trovata nelle carceri negli ultimi cinque anni. I numeri sono raddoppiati. Nel 2003 i sequestri erano 2,3 al giorno, negli ultimi anni sono stati piu' del doppio. E' inaccettabile che nelle nostre prigioni ci sia cosi' tanta droga". I Conservatori hanno proposto che all'interno degli istituti penitenziari ci siano delle aree in cui i detenuti possano andare se intenzionati a disintossicarsi. "Dobbiamo aiutarli a disintossicarsi, invece di farli stare in luoghi dove non solo c'e' droga, ma anche in abbondanza", ha aggiunto la Goldie, che chiede pene piu' severe per gli spacciatori all'interno delle strutture. "I colloqui dovrebbero avvenire dietro schermi di vetro, cosi' da impedire ogni contatto tra i detenuti e i visitatori". Il portavoce del Governo ha dichiarato che nelle prigioni e' gia' stato dimezzato l'uso dei cellulari, usati spesso per gestire i traffici all'interno. "Il Governo e' impegnato nella lotta alle droghe con la politica della tolleranza zero per i consumatori e gli spacciatori. Investimenti sono stati fatti per nuove tecnologie in grado di individuare lo spaccio di droghe". 26-03-2009 Mondo. La contraffazione di Dvd rende alle mafie piu' della droga I ricercatori della stimata Rand Corporation a Santa Monica (California) hanno interrogato 120 agenzie di mantenimento dell'ordine in oltre 20 Stati, per analizzare il "mercato" della pirateria dei film. "Esistono prove sostanziali di un legame forte tra la pirateria di film e il crimine organizzato", conclude il rapporto Film Piracy, Organized Crime and Terrorism, commissionato dagli studios di Hollywood, e pubblicato a marzo. Ancora: "La pirateria e' un'attivita' ad alto rendimento -con dei margini di guadagno superiori al traffico di stupefacenti- e comporta pochi rischi, poiche' sfugge alla sorveglianza delle autorita'". Il costo di fabbricazione di un Dvd piratato e' di circa 70 centesimi di dollaro (0,52 euro) e il prezzo di vendita al mercato nero arriva a 9 dollari (6,70 euro), ossia un beneficio "tre volte piu' alto del traffico di droga", precisano i ricercatori. La tecnologia di riproduzione digitale e' accessibile e poco onerosa, e le penalita' piuttosto leggere per gli autori della contraffazione. 26-03-2009 Colombia. Storie di guerra alla droga, Uribe: cambiare costituzione per criminalizzare chi consuma stupefacenti Il governo della Colombia ha dichiarato oggi l'intenzione di punire penalmente il possesso e il consumo di droga, proponendo una riforma costituzionale che preveda l'istituzione di 'Tribunali del Trattamento', i quali determineranno la reclusione o meno dell'imputato in un centro di riabilitazione. 'Se una persona attenta contro la propria salute, lo stato deve proteggerla anche contro la sua volonta'', ha affermato il ministro dell'interno Fabio Valencia nell'annunciare quanto gia' anticipato dal presidente Alvaro Uribe nel Forum sulle droghe recentemente organizzato dalle Nazioni Unite a Vienna. L'atto legislativo per riformare la Costituzione stabilendo la proibizione del possesso di stupefacenti e' gia' stato presentato in parlamento. Il passo successivo sara' la formulazione di un progetto di legge che preveda la reclusione in centri di riabilitazione per chi venga scoperto in tale infrazione. 26-03-2009 Messico. Hillary Clinton: gli statunitensi sono consumatori 'insaziabili' La promessa di una lotta piu' aggressiva contro i cartelli della droga messicani ma anche un 'mea culpa' a nome degli Stati Uniti, che con il loro 'insaziabile' consumo di droga, alimentano una delle piu' violente galassie criminali del mondo: questo ha portato il segretario di stato Usa, Hillary Clinton, al presidente messicano, Felipe Calderon, nella sua visita in Messico. Clinton, che poco dopo il suo arrivo a Citta' del Messico per una visita di due giorni ha tenuto una conferenza stampa congiunta con Calderon, e con la sua collega, Patricia Espinosa, sull'onda di una 'vasta offensiva' annunciata ieri dalla Casa Bianca proprio su questo fronte, ha promesso che i cartelli del narcotraffico messicano sono destinato a 'fallire'. Ma ha anche ammesso la 'corresponsabilita'' del proprio Paese nella piaga del narcotraffico che affligge il Messico, denunciando 'l'insaziabile domanda di droghe illegali' degli americani e 'l'incapacita' ' di Washington 'nel prevenire il contrabbando di armi verso l'altro lato della frontiera'. 'I trafficanti messicani agiscono motivati dalla domanda di droga negli Stati Uniti', ha detto la capo della diplomazia di Washington, aggiungendo che i cartelli dei 'narcos' 'si armano con armi di contrabbando che arrivano dagli Usa' e che 'dunque consideriamo essere nostra responsabilita' assistere il Messico perche' sconfigga un nemico che causa grave danni con la sua violenza'. Clinton ha anche annunciato la creazione di un ufficio bilaterale in Messico, nel quale 'messicani e americani lavoreranno insieme contro la violenza', e lo sblocco di 80 milioni di dollari per acquistare unita' di elicotteri Blackhawk che serviranno per la lotta contro i narcotrafficanti. La Casa Bianca ha da poco annunciato il varo di un piano, una 'vasta offensiva' contro il traffico di fdroga dal Messico che prevede anche 700 milioni di dollari a sostegno della lotta lanciata dal governo di Calderon con i cartelli della droga, che hanno ucciso oltre 10 mila persone dall'inizio del suo mandato presidenziale, nel dicembre del 2006. Dopo il suo incontro con il presidente messicano, la segretario di Stato ha sottolineato l'importanza data dall'amministrazione Obama al Messico, dichiarando che 'il nostro vincolo e' piu' forte di qualsiasi minaccia e i nostri popoli condividono un legame solido, perche' il Messico ha appoggiato gli Stati Uniti in momenti critici della nostra storia'. 26-03-2009 Italia. Cassazione: conducente ubriaco che uccide passante non commette omicidio volontario Non basta essere ubriachi al volante ed aver `falciato' un gruppo di persone sul marciapiede per meritare una condanna per omicidio volontario. La Cassazione si oppone, di fatto, alla `linea dura' delle procure contro i pirati della strada e conferma una sentenza dei giudici di Salerno che hanno `trasformato' in omicidio colposo l'originaria accusa di omicidio volontario contestata ad un romeno che, ubriaco al volante di un'auto di grossa cilindrata in compagnia di alcuni amici, era finito sul marciapiede travolgendo due persone. I pm salernitani, nel luglio 2008, avevano arrestato per omicidio volontario un romeno di 24 anni che ubriaco alla guida, in pieno centro di Salerno, era finito sul marciapiede uccidendo un passante e ferendone un altro. Come non bastasse era ripartito a tutta velocità finendo la corsa nelle vetrine di un negozio. Ma i giudici hanno derubricato, come si dice in gergo, l'accusa di omicidio volontario in quella, assai piú lieve, di omicidio colposo. Anche se aggravato. La Procura, seguendo la linea che vede diversi uffici inquirenti contestare l'omicidio volontario nei casi in cui l'automobilista sia sotto l'effetto di alcol o droghe, ha perció presentato ricorso in Cassazione. Ma i giudici della quarta sezione penale, con la sentenza 13083, non hanno condiviso la `linea dura' sottolineando invece gli aspetti `sociologici' del comportamento. In particolare la Corte ha evidenziato il fatto che, a loro parere, ``la giovane età del conducente e la disponibilità di un veicolo di grossa cilindrata rendono evidente il quadro di un giovane spericolato ed eccitato, indotto ad una condotta di guida estremamente imprudente e negligente, e intesa a rimarcare agli occhi degli amici passeggeri la propria sicurezza, il predominio, la padronanza dell'auto e della strada'. In sintesi, secondo la Cassazione la ricostruzione dei fatti sarebbe la prova che il ragazzo ``non voleva l'evento'. La Corte aggiunge inoltre che è proprio ``stato di ubriachezza che ingenera il senso di onnipotenza'. Due `ingredienti', conclude la Cassazione, che associati ``alla giovane età' hanno portato il ragazzo a credere ``di non correre rischi'. Insomma, anche se ubriacarsi e mettersi alla guida è una scelta, le conseguenze che ne derivano sono involontarie. 27-03-2009 Italia. Sicurezza stradale: verso inasprimento sanzioni per chi guida intossicato Ormai non passa mese in cui non siano annunciati inasprimenti di sanzione per 'combattere' le stragi del sabato sera. E cosi', anche questo mese sono in arrivo una serie di modifiche al Codice della Strada, tutte rivolte ad incrementare la sicurezza sulle strade e per evitare un allargamento di una piaga sociale quali sono le cosiddette 'stragi del sabato sera'. Le misure che verranno adottate sono diverse: sanzioni piu' severe, foglio rosa a 17 anni, scatola nera a bordo delle automobili, divieto assoluto di alcol per giovani e autisti di professione, assistenza alle vittime della strada come misura alternativa al carcere. Il tessuto normativo delle nuove leggi e' stato messo a punto dalla Commissione Trasporti della Camera e verra' recepito con un Decreto Legge. Per quanto riguarda le sanzioni, sale da tre a sei mesi il minimo di arresto per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro o sotto l'effetto di droga. Ma la novita' piu' importante e' l'introduzione del tasso alcolemico 'zero', vale a dire un divieto assoluto di bere alcolici per chi ha meno di 21 anni e per chi guida per lavoro, come autisti, autotrasportatori etc. Il testo prevede, inoltre, l'introduzione di multe piu' salate anche per l'eccesso di velocita': ci saranno aumenti da 370 a 500 euro delle sanzioni minime per chi supera il limiti di oltre 40 km/h e meno di 60 km/h, e da 1.458 a 2.000 euro delle sanzioni massime. Con in aggiunta la sospensione della patente da tre a sei mesi; fino a 3.200 euro, invece, l'aumento previsto per la multa massima per chi supera i limiti di oltre 60 km/h. 27-03-2009 Usa. Obama: legalizzare la marijuana non risolverebbe crisi economica Il presidente Barack Obama ha detto ieri di non pensare che una legalizzazione della marijuana potrebbe risolvere la crisi economica degli Stati Uniti. Obama ha risposto alle domande poste dal pubblico via Internet. Quella sulla marijuana era una delle oltre 100 mila domande inviate dal pubblico alla Casa Bianca. Il presidente americano ha detto che quella sulla marijuana e' stata una delle domande piu' popolari. 'Non so cosa questo riveli - ha scherzato Obama - sul pubblico online'. E' questa la prima volta che un presidente Usa risponde in diretta alle domande online degli americani. L'umorismo del presidente Usa non e' piaciuto a Jack Cole, direttore dell'associazione della polizia contro il proibizionismo, il Law Enforcement Against Prohibition (LEAP): "Nonostante i commenti irridenti del presidente, i gravi danni inflitti dalla proibizione della marijuana non sono roba di cui ridere. Certamente, le 800.000 persone arrestate lo scorso anno per possesso di marijuana non ci trovano niente di divertente, cosi' come neanche milioni di americani che cercano di sopravvivere in questa crisi economica. Sarebbe uno stimolo economico enorme se smettessimo di buttar via cosi' tanti soldi per arrestare e incarcerare la gente per reati non violenti legati agli stupefacenti ed invece utilizzassimo i proventi delle tasse sulla vendita legale, proprio come quando abbiamo posto fine al proibizionismo sull'alcool 75 anni fa durante la Grande Depressione". In ogni caso, c'e' anche chi nota come Obama non abbia escluso del tutto la legalizzazione: ha solo negato che la legalizzazione possa risolvere la crisi economica. 27-03-2009 Italia. Rapporto Espad: un giovane su dieci usa psicofarmaci per 'sballarsi' Cresce il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica tra gli studenti italiani, che li usano per "sballare". A lanciare l'allarme è il rapporto Espad (European school project on alcohol and other drugs), progetto europeo di indagini sull'uso di alcol, droga e sostanze psicoattive nelle scuole, curato per la parte italiana dall'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa. Dai dati, che si riferiscono all'anno 2007 e riguardano giovani tra i 15 e i 16 anni di 35 Paesi europei, emerge infatti che il 10% dei ragazzi italiani interpellati dice di avere fatto uso almeno una volta di psicofarmaci senza prescrizione medica. "I dati italiani - ha spiegato ad Apcom la ricercatrice del Cnr Sabrina Molinaro - sono in linea con la media europea praticamente per tutte le sostanze, con un'eccezione: gli psicofarmaci senza ricetta". In questo ambito infatti la media europea è di quattro punti percentuali piú bassa rispetto a quella italiana, e lo stesso divario si rileva tra i dati del nostro Paese nel 2003, quando il consumo di tranquillanti e antidepressivi al di fuori delle terapie mediche tra i giovanissimi era fermo al 6%. In particolare la tendenza generale registrata dall'Ifc-Cnr mostra un ritorno verso i livelli massimi registrati a metà anni Novanta: 11% nel 1995. In particolare emerge che a fare uso degli psicofarmaci sono piú le ragazze (13%) rispetto ai ragazzi (7%) ed entrambi i dati restano al di sopra della media europea. "La percentuale di studenti che ne fa uso senza ricetta una tantum - ha aggiunto Molinaro che, pur essendo precaria, cura da anni queste ricerche per il Cnr - è piú alta nel gruppo delle femmine rispetto al gruppo dei maschi, ma questi ultimi ne fanno poi un uso piú frequente". Cercando di scavare in profondità nei numeri della statistica, la dottoressa Molinaro spiega che le tipologie di farmaco che i ragazzi dichiarano di assumere sono, nell'ordine, quelli per dormire, quelli per l'umore (antidepressivi), quelli per l'iperattività (anfetaminici vari) e quelli per le diete. Inoltre "l'8% degli studenti dice di averne fatto uso una volta negli ultimi dodici mesi, il 4% almeno una volta negli ultimi 30 giorni e un 1% che dice di averne fatto uso almeno 20 volte nell'ultimo mese. Questi sono i ragazzi che ne fanno un uso regolare senza prescrizione medica". I dati del rapporto del Cnr possono poi essere letti in maniera trasversale per rilevare che l'uso dei farmaci tra i ragazzi è piú frequente quando si è in presenza di un cattivo rapporto con genitori e insegnanti oppure quando gli studenti hanno un rendimento scolastico insufficiente. La domanda principale, peró, resta forse quella legata al modo in cui i 16enni si possono procurare i farmaci senza la regolare e necessaria ricetta. Secondo il professor Edoardo Spina, ordinario di farmacologia all'Università di Messina, la cosa piú probabile è che i ragazzi li trovino in casa, nell'armadietto dei medicinali di famiglia. "Le benzodiazepine sono farmaci molto usati dagli anziani - ha spiegato il docente - si possono usare come sedativi blandi per l'insonnia ed è possibile che i ragazzi, che ne fanno uso occasionale, li prendano in casa senza che i loro parenti se ne accorgano". Secondo il professore è molto difficile che i ragazzi se li possano procurare in farmacia, anche perch‚, al di là dell'obbligo di ricetta, si tratta di medicinali che normalmente non si utilizzano per curare i 15enni, salvo in alcuni rari casi di gravissime patologie. Quali rischi si corrono assumendo farmaci di questo tipo? Per il professor Spina le benzodiazepine (che tra l'altro comprendono marchi noti cone Valium, Xanax, Lexotan, Tavor) sono "tra gli psicofarmaci quelli piú 'leggeri' e danno meno effetti collaterali. Danno sedazione, riflessi e prestazioni rallentate. Per questo diventa pericoloso assumerli prima di usare dei veicoli". Ma per "sballare" spesso si ricorre al mix tra farmaci e alcol (lo dichiara, secondo il rapporto Espad, il 6% dei giovani europei e il 4% di quelli italiani): "Due o tre compresse con dei superalcolici possono creare problemi seri, non prevedibili, al sistema cardiocircolatorio o polmonare per esempio. Da soli sono farmaci tranquilli, ma con l'alcol no". Alcol che, insieme alle sigarette e alle sostanze illecite, è stato anch'esso oggetto dello studio del Cnr. E dal rapporto sul 2007 emerge che il consumo episodico di quantità elevate di alcol - ovvero il "binge drinking" che equivale a cinque o piú bevute di fila - negli ultimi 30 giorni è aumentato in Italia in modo significativo, dal 34% al 38% tra il 2003 e quattro anni dopo. In questo periodo l'aumento di consumatori in Italia interessa soprattutto le ragazze, passate dal 35 al 42%, con una significativa riduzione del divario tra i generi rispetto al 1995. Un divario che peró resta significativo quando ci si mette al volante: dai dati dell'Osservatorio permanente delle stragi del sabato sera è infatti emerso che circa il 9% delle persone fermate dalle forze dell'ordine è risultato positivo al test sul tasso alcolemico. Ma tra gli uomini i positivi erano l'11%, mentre tra le donne meno del 4%. 27-03-2009 Italia. Oops...Maroni: aumenta il consumo di droga e alcool fra i giovani Non sono bastati sei anni di Carlo Giovanardi (2001-2006 e 2008-2009) per incidere sull'aumento del consumo di droghe in Italia. Droga e alcol sono infatti in aumento tra i giovani. Il dato e' stato confermato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, a margine della manifestazione 'Una nota di sicurezza' in corso a Roma. Un aumento registrato "nonostante tutti gli interventi fatti (da quello sulle discoteche al divieto di vendita degli alcolici), si trova sempre il modo di eludere le norme", ha detto il ministro rispondendo ai giornalisti. Per evitare un ulteriore peggioramento della situazione Maroni vede con favore ogni iniziativa di sensibilizzazione rivolta ai ragazzi e soprattutto il coinvolgimento della scuola e degli educatori. 27-03-2009 Usa. New York dice basta a tolleranza zero: curare, non punire i tossicodipendenti Una terapia, al posto della prigione. E' in questa direzione che lo stato di New York ha intenzione di muoversi verso chi fa uso di droghe. Basta dunque alla legge Rockfeller, approvata nel 1973, e cosí chiamata perchè sponsorizzata dall'allora governatore dello stato di New York, Nelson A. Rockfeller. In quella che è stata senza ombra di dubbio una decisione storica, il governatore dello stato americano David A. Paterson ha raggiunto infatti un accordo con i leader del Parlamento a maggioranza democratico per abrogare e smantellare quanto stabilito dal testo legislativo. Un testo che, ricorda il New York Times, decise che la prigione fosse la soluzione migliore per chi assume droghe, e che volle essere una risposta decisa - e per molti eccessiva - alla forte diffusione dell'eroina e della cocaina che caratterizzó quegli anni. Per diventare effettivo, l'accordo tra Paterson e il Parlamento dovrà essere votato dall'Assemblea legislativa e dal Senato dello stato di New York. Ma la direzione, nell'attesa di definire meglio il piano, è sicuramente contro il carattere punitivo delle sentenze che sono state comminate finora a chi fa uso di droga, e punta su un altro principio, che è quello della cura e del trattamento. Una volta operativo, l'accordo permetterebbe infatti a chi è in prigione di presentare una richiesta per vedere la propria sentenza commutata. Stiamo mettendo i giudici nella posizione di essere in grado di determinare le sentenze a seconda dei casi, e non sulla base di sentenze obbligatorie che impongono un minimo" di anni di prigione, ha detto Jeffrion L. Aubry, membro dell'assemblea legislativa di New York che si è battuto per l'abrogazione della legge del 1973. La legge Rockfeller limita infatti lo stesso potere decisionale dei giudici, in quanto al momento il giudice è costretto ad aderire a una struttura punitiva predefinita che impone il carcere per una durata minima di un anno per tutti coloro che detengono anche piccole quantità di cocaina ed eroina, per fare un esempio. Con l'accordo raggiunto oggi, ai giudici verrebbe invece finalmente riconosciuta l'autorità di decidere di mandare gli imputati, non solo quelli che hanno avuto problemi con la droga ma anche i piú recidivi, non piú dietro le sbarre ma in terapia. In realtà, il carattere punitivo della legge Rockfeller era stato smussato nel 2004, quando lo stato eliminó le sentenze di ergastolo su alcuni crimini di droga, riducendo contestualmente anche la lunghezza di altre sentenze. Le critiche contro la legge tuttavia continuarono: ora, un accordo tra Paterson e i democratici è stato finalmente raggiunto. E, riguardo a quanto decideranno le due camere del Parlamento, Eric T. Schneiderman, democratico di Manhattan, si è detto fiducioso sulla possibilità che il Senato approvi la misura. Soprattutto ora che non è piú in mano alla maggioranza repubblicana. Non è un segreto che la vecchia maggioranza del Senato è stata la prima barriera, che ha impedito la riforma delle leggi. Ma questa è una delle ragioni che ci ha spinti a lottare cosí tanto per avere la maggioranza. Questo è quanto i nostri sostenitori si aspettavano da noi". 27-03-2009 Messico. Clinton ai giovani messicani: combattete il narcotraffico Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha detto ieri che la situazione di violenza sulla frontiera settentrionale del Messico 'risulta intollerabile per i cittadini sinceri e pacifici, che rispettano la legge', aggiungendo che i narcotrafficanti 'stanno seminando il terrore nelle comunita' di frontiera'. In una conferenza pronunciata all'Universita' Tec Milenio di Monterrey - capoluogo della provincia di Nuevo Leon, nel nord del Messico - Clinton ha ribadito che il narcotraffico 'non e' solo un problema messicano, e' anche un problema degli Stati Uniti, ed e' per questo che dobbiamo combatterlo insieme'. 'Ho lasciato in chiaro durante la mia visita che il problema e' anche nostro', ha ribadito il segretario di Stato, arrivata ieri in Messico, ricordando che la questione riguarda direttamente i 60 milioni di cittadini statunitensi che vivono lungo la frontiera meridionale del paese. Per rispondere alla sfida della violenza e del narcotraffico, ha aggiunto, risultera' cruciale il ruolo dei giovani, che ha chiamato a 'unirsi alla lotta per la democrazia e contro la corruzione', perche' possono 'una forza cruciale di cambiamento nella storia del loro paese'. Clinton ha sottolineato che i rapporti fra Usa e Messico 'assomigliano a quelli di una famiglia', perche' 'qualsiasi siano le nostre differenze, continueremo a collaborare', come sta avvenendo in questo momento, a causa della crisi economica globale. 'Lo sviluppo del Messico e' totalmente legato al nostro: oltre due milioni di beni e servizi passano ogni giorno la frontiera fra i due paesi: quando le cose vanno bene per l'economia messicana, negli Usa milioni di persone vedono aumentare le loro risorse', ha concluso la segretaria di Stato. 28-03-2009 Usa. Storie di proibizionismo: Hezbollah si finanzia grazie a narcotrafficanti messicani Il gruppo integralista sciita libanese di Hezbollah ha rafforzato i suoi collegamenti col cartello della droga messicano e piu' volte ha usato questi contatti per operazioni di attraversamento clandestino del confine dal Messico agli Stati Uniti, sostiene il quotidiano Washington Times in un servizio in esclusiva. Il giornale, citando funzionari Usa anti-droga, afferma che Hezbollah ha sfruttato i legami con i trafficanti messicani soprattutto per svolgere a sua volta operazioni di contrabbando di droga (per finanziare le sue operazioni in Medio Oriente) piuttosto che per infiltrare terroristi negli Usa. Hezbollah conta sui finanziamenti degli espatriati sciiti e sui traffici di droga per rastrellare il denaro necessario alle sue attivita', afferma il quotidiano. Il gruppo e' molto attivo nel traffico di droga in Paraguay, Argentina e Brasile ma in tempi piu' recenti anche il confine tra Messico e Stati Uniti e' entrato nel mirino delle attivia' del gruppo, secondo il Washington Times. 28-03-2009 Svizzera. Solo sanzione amministrativa per chi fuma spinelli L'uso della cannabis resta vietato, ma sara' sanzionato solo in via amministrativa. Lo propone la commissione Sanita' del Consiglio nazionale (Camera bassa) che lo ha deciso con 17 voti contro 3. Se la Commissione consorella del Consiglio degli Stati (Camera alta) ne seguira' l'esempio, la prima elaborera' un testo da sottoporre all'assemblea. Si tratterebbe d'alleggerire la macchina giudiziaria -istanza che risale al 2004 e che viene ripresentata ora, dopo che, a novembre 2008, un referendum popolare aveva respinto la depenalizzazione dello spinello. 29-03-2009 Italia. Manganelli (Polizia) e Maroni lanciano i concerti antidroga, per parlare il 'linguaggio dei giovani' ''La sicurezza va proposta ai giovani con il loro linguaggio, con i loro artisti e personaggi come quelli sul palco ieri, perche' capiscano che non e' un'imposizione, ma una cosa utile per loro''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, a margine dell'iniziativa 'La sicurezza...mi... fa...re..', concerto musicale organizzato dalla Polizia di Stato per oltre tremila studenti di tutta Italia. Tra gli artisti sul palco al Gran Teatro di Roma, ci sono Raul Bova, Enrico Brignano, Gianluca Grignani, Teo Mammuccari, Claudio Amendola e Belen. Presenti, inoltre, il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, il capo della Polizia, Antonio Manganelli e il questore di Roma Giuseppe Caruso. ''No alla droga, no all'alcol e mettere il casco sulla moto - ha spiegato Maroni - sono le regole principali per i giovani e la musica e' una delle attivita' migliori per socializzare ed imparare che alcune cose e' bello ed e' giusto farle ed altre no''. Il ministro ha poi rilevato che ''nonostante tutti gli interventi contro la droga e l'alcol, mi riferisco ad esempio al divieto di vendita degli alcolici nelle discoteche, si trova sempre un modo per eludere le norme. La via maestra da seguire - ha aggiunto - e' quindi quella di parlare ai giovani con il loro linguaggio e far capire che e' da stupidi rischiare la vita per sentirsi piu' grandi di quelli che si e'''. Maroni ha inoltre rilevato che ''per la prima volta l'iniziativa musicale della Polizia coinvolge anche studenti del nord; questo perche' la sicurezza non e' legata solo alla lotta contro la criminalita' organizzata, ma anche alle norme grazie alle quali ci si salva la vita pur se non si rischia la pallottola''. Prevenzione e repressione ha concluso ''devono camminare insieme, perche' e' ampiamente dimostrato che le misure restrittive da sole in questi ambiti non bastano''.(''Occorre mettersi in sintonia con i giovani''. Lo ha detto il capo della Polizia, Antonio Manganelli, a margine della quarta edizione dell'iniziativa 'La sicurezza...mi...fa...re...', un concerto che vede la partecipazione di artisti famosi al Gran Teatro di Roma. L'iniziativa, organizzata dalla Polizia, vuole essere una occasione per sensibilizzare sul pericolo delle droghe e dell'abuso di alcol gli oltre tremila studenti provenienti da tutta Italia. ''Questo tipo di iniziative - ha spiegato Manganelli - crediamo siano lo strumento per raggiungere quelle forme di sicurezza partecipata di cui parliamo da tempo. Possiamo farlo con le associazioni, con i comuni, province e regioni, ma dobbiamo farlo con i giovani cittadini che saranno i dirigenti di domani''. 30-03-2009 Brasile. Rapporto governativo: il narcotraffico a Rio frutta fino a 285 milioni di dollari l'anno Il narcotraffico di Rio de Janeiro e' un affare che frutta 58 milioni di dollari l'anno. A dare una stima dell'utile del mercato della droga e' un rapporto del ministero del Tesoro dello stato di Rio, divulgato ieri dalla stampa locale. Il rapporto rileva che la cifra e' significativa, ma inferiore a quanto si fosse stimato finora. Secondo l'analisi intitolata 'L'economia del narcotraffico nella citta' di Rio de Janeiro: un tentativo di calcolare il valore degli affari', le bande criminali fatturano tra i 142 ed i 285 milioni di dollari l'anno dalla vendita di marijuana, cocaina e crack, ma l'utile che ne ricavano e' molto piu' ridotto a causa dei continui 'investimenti in armi' e dei 'sequestri che subiscono dalla polizia'. Solamente per sostenere il proprio arsenale e per comprare i prodotti necessari alla raffinazione della droga, le bande affrontano costi compresi tra i 54 ed i 98 milioni di dollari l'anno, ed a questo vanno aggiunte molte altre spese dovute alla 'logistica' dell' attivita' illegale, precisa l'analisi. I tecnici del ministero del tesoro di Rio hanno elaborato il rapporto negli ultimi mesi dell'anno scorso, incrociando dati della polizia con indicatori sociali ed economici. Il quotidiano Estado de Sao Paulo lo ha pubblicato ieri. 30-03-2009 Italia. Giovanardi: sia il cattolicesimo a guidare il Pdl per un Paese con meno droghe 'I valori del cattolicesimo liberale dovranno essere alla base dell'azione futura del PDL e in questo giorno cosi' importante per la storia politica dell'Italia e' quasi superfluo ricordare che quei valori, che ispirarono l'azione politica dell' Italia nel dopoguerra, ha fatto crescere e migliorare un paese allora povero e prostrato dal conflitto'. Lo ha detto Carlo Giovanardi intervenendo al congresso fondativo del Pdl e delineando precisi interventi a favore di una moralizzazione della societa' italiana: piu' oratori -ha detto- e meno sociali, piu' famiglia e meno droghe, piu' societa' sportive e meno sballo in discoteche. 'Il comunismo al contrario ha creato poverta' e disperazione ed oggi gli eredi di quella ideologia, che si proclamano democratici, si alleano con l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che anni fa intascava valori per oltre 100 milioni di lire ed ora pretende di dare lezioni di morale'. 'Noi guardiamo al futuro di un paese con piu' famiglia e meno droghe; con piu' scuole sia pubbliche che private e meno cortei; con piu' oratori e meno centri sociali; con piu' associazioni sportive e meno sballo in discoteca'. ----------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA. Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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