====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 13-11-2007 al 19-11-2007 47/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Usa. Contrattisti privati impiegati per combattere la droga in Messico - Messico. Perche' si deve legalizzare la marijuana? NOTIZIE - Italia. Gasparri: Turco si rassegni, non ci sara' alcuna narcosala. Radicali: bluff di Turco - Italia. Presidente Cassazione: legale coltivare cannabis in piccole quantita' per uso personale - Canada. Cani antidroghe per perquisire i soldati stanziati in Afghanistan - Italia. Anche a Lucca cresce il consumo di droghe fra i teenagers - Italia. Lazio. Morto in carcere per overdose - Italia. Narcosale. Radicali a Ferrero: niente da dire su lettera del ministro Turco - Italia. Perugia. Direttore carcere su morte Aldo Bianzino: "un enigma" - Usa. Potrebbe diminuire la durata di alcune condanne per droga - Gb. Scozia. Soldati prendono droghe per non andare in Afghanistan - Austria. INCB:oppio sufficente per supplire a domanda legalmente - Italia. Tribunale: false le accuse alla Fondazione Villa Maraini - Arabia Saudita. Ancora una decapitazione per traffico di droga - Italia. Gip Torino: inutile arrestare trafficanti. Csm: aprire inchiesta disciplinare - Italia. Napoli. In camper contro le dipendenze - Italia. Pacchetto sicurezza. Domenici: e ora poteri contro drogati e prostitute - Italia. Centro-sinistra ripensa alla legge Fini-Giovanardi: studiamola meglio - Italia. Gorizia. Arrestato dirigente Anticrimine. L'accusa: aiutava trafficanti di droga - Afghanistan. Onu: oltre meta' del Pil da coltivazione oppio - Usa. Dubbi del Congresso su programma antidroga del presidente Bush - Usa. Hawaii. Gruppo per i diritti civili contro test antidroghe agli insegnanti - Italia. Lazio. De Lillo (Fi): non criminalizzare giovani che si divertono - Italia. Cristiano Riformisti e Don Gelmini: ripristinare Fini-Giovanardi - Italia. Federfarma: a Perugia droga circola come in ogni citta' universitaria - Italia. Test antidroga obbligatori per conducenti: intesa pubblicata in Gazzetta Ufficiale - Italia. Puglia. Convegno 'Liberi di essere liberi - i danni delle droghe' - Italia. Narcosala e voto Comune Torino: lettera aperta dei promotori della petizione - Italia. Torino. Mozione narcosale fa saltare consiglio comunale - Italia L'ambasciata della Colombia lancia progetto contro la cocaina - Gb. Le narcosale funzionano - Usa. Il cannabinolo puo' bloccare il cancro al seno - Grecia. Aumenta la coltivazione di canapa indiana ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 3 morti - 177 arresti - 459,568 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 281,634 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 177,934 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 285778 piante di cannabis - 121 giorni di detenzione ARTICOLI 15-11-2007 Usa. Contrattisti privati impiegati per combattere la droga in Messico Stati Uniti e Messico hanno stanziato fondi per 1,4 milioni di dollari nella lotta ai cartelli messicani delle droghe. Accordo applaudito da molti, ma di cui sono stati tralasciati alcuni fondamentali aspetti. A prima vista, il programma chiede la collaborazione dei privati per combattere lo spaccio, ma l'uso dei "contrattisti privati" e' stato prepotentemente inserito nella agenda politica nazionale statunitense per le violazioni dei diritti umani commessi in Iraq dalla Blackwater USA, accusata di aver assunto dei mercenari. L'utilizzo in Messico di contrattisti genera il pericolo che si verifichino simili abusi. Contrattisti privati sono parte del pacchetto antidroghe, cosi' come e' stato riportato nell'articolo del Dallas Morning News del 18 ottobre, e il loro utilizzo e' stato al centro dei problemi piu' discussi nell'accordo tra i due governi. Silvestre Reyes, presidente della commissione per i Servizi Segreti della Casa Bianca, ha dichiarato: "Ho sentito che ci sono stati dei dubbi da parte messicana, e inoltre e' aumentata la preoccupazione da parte nostra per come i contrattisti sono stati usati in Iraq. Questo non ci aiuta a fare dei passi avanti". Proprio perche' l'utilizzo dei mercenari in Iraq e' sulle pagine dei media statunitensi e' inusuale non trovare discussioni simili sulla legge antidroghe discussa. Come Reyes suggerisce, e' perche' la legge tratta argomenti particolarmente sensibili per entrambe le parti. Se questo fosse vero, forse non e' stata sufficientemente resa nota nei media di proposito. Oppure, come e' stato detto nell'intervista rilasciata al giornale texano, il ruolo dei contrattisti non e' cosi' significativo e i dettagli del programma non sono stati ancora definiti. Allo stesso tempo, pero', se saranno assunti contrattisti e' giusto che l'opinione pubblica sappia. Il presidente Felipe Calderon respinge nettamente l'idea dell'utilizzo delle "truppe nere", mercenari privati operativi sul territorio messicano. Il Messico non ha mai autorizzato l'ingresso di truppe militari straniere sul proprio territorio, e dei "privati" sono certamente fuori discussione. Il Paese ha esperienze con gruppi paramilitari, come i Zetas, gruppi armati che rapinano, commettono omicidi e rubano. Per i messicani, eserciti privati e spacciatori sono la stessa cosa. Contrattisti privati non possono essere considerati l'alternativa valida ai cartelli, perche' i mercenari lavorano per gli spacciatori, non contro di essi. La presenza di mercenari nella lotta alle droghe mina la credibilita' della proposta. I messicani sono spessi cinici e credono che ci siano delle teorie complottistiche dietro ogni decisione, e che le campagne antridroghe siano in realta' un modo per ristabilire il potere tra i cartelli. Nel passato, i leader messicani hanno utilizzato fondi pubblici per campagne antidroghe che spesso si sono rivelate un modo per eliminare alcuni competitori dal gioco e per entrare nel business loro stessi. Ma il popolo ora ha fiducia nel presidente Calderon, ma non e' certo delle intenzioni di George W. Bush. Molti ritengono che i contrattisti privati, entrati a far parte del programma di elargizione dei fondi, siano in realta' il cavallo di Troia di una strategia piu' grande. Sembra una offerta generosa verso il Messico, ma gli Stati Uniti con il controllo dei contrattisti potrebbero entrare e segretamente controllare punti chiave della lotta alle droghe. Gli agenti antidroghe che lavoravano in Messico sono stati per molto tempo elementi corrotti della CIA e della DEA, e forse questi mercenari sono i nuovi che rimpiazzeranno i vecchi elementi. Per eliminare tutte queste teorie complottistiche, i due governi dovrebbero chiarire il ruolo dei contrattisti e discutere la questione apertamente. Nancy Conroy, giornalista e direttrice del Gringo Gazette 16-11-2007 Messico. Perche' si deve legalizzare la marijuana? E' importante far passare il messaggio che legalizzare la marijuana e' meglio -fissando regole e norme, non semplicemente liberalizzandola come vorrebbero molti liberali- anziche' mantenere il proibizionismo, utile solo a incrementare i profitti dei delinquenti e delle organizzazioni mafiose dedite al narcotraffico. E va detto ora ai cittadini, nel momento in cui il Governo sta per impegnarsi con gli Stati Uniti in una serie di obiettivi, in cambio di 500 milioni di dollari convertiti in mezzi militari, polizia, consulenti. Proprio ora, nel momento in cui lo Stato messicano e' sul punto d'investire settemila milioni di dollari in una guerra persa. Ora, quando e' importante dire che nulla si potra' contro il crimine fino a quando una quantita' enorme di denaro fluira' dal mercato nero. C'e' un modo molto piu' razionale d'affrontare il problema delle droghe, della dipendenza e i costi sociali e famigliari ad esse collegate: sia lo Stato a regolamentare il mercato, anche per far sparire gli incentivi che agganciano ragazzi e giovanissimi al narcotraffico. Un mercato regolato dallo Stato, con monopoli specifici di alcune droghe -quelle pesanti, per esempio-, e con la liberalizzazione regolamentata della marijuana, toglierebbe motivazioni e affari alle organizzazioni criminali. E' vero, come dice in un suo recente articolo Gabriel Zaid, che i guadagni delle organizzazioni mafiose provengono da tutti i mercati clandestini e non solo dalle droghe. Ma proprio per questo e' necessario ridurli al massimo. Bisogna individuarli e regolarli. Nel caso delle droghe e' evidente che anziche' spendere settemila milioni di dollari in una guerra persa, si potrebbero sottrarre soldi ai cartelli legalizzando e facendo gestire il mercato delle droghe allo Stato. Il denaro risparmiato, e quello derivante dalle entrate fiscali, potrebbe essere investito in educazione, informazione e prevenzione, e usato per migliorare il clima della convivenza urbana, in attivita' ricreative e culturali a favore dei giovani. E' perfettamente possibile incominciare con la marijuana. Non si tratta di fare l'apologia di questa sostanza come le tante che circolano in Internet. Ma e' evidente che si tratta di una droga ingiustamente demonizzata, quando invece e' legale l'alcol violento e assassino, colpevole della stragrande maggioranza degli incidenti mortali sulle strade, o lo e' il tabacco -droga inutile, per nulla divertente, dall'effimero effetto placenta- drogante fino alla disperazione e indubbiamente mortale. Il tabacco cattura quasi tutti coloro che lo consumano e una buona parte li uccide. Anche l'alcol cattura e distrugge. Non tutti, ma molti. Uccide anche chi non c'entra. E il proibizionismo ha dimostrato il suo fallimento dove e' stato imposto. Nel caso dell'alcol in Usa, dodici anni sono stati sufficienti per consentire enormi affari alle mafie che gia' operavano in altri mercati clandestini. Quando Roosvelt fece cessare quello sproposito puritano, si passo' dal proibizionismo alla liberta' assoluta, e cosi' nacque un mercato multimilionario che ha abusato della pubblicita', ancora piu' di quanto facciano i produttori di tabacco oggi colpevolizzati. La politica che si sta adottando con il tabacco e' un'opzione piu' razionale. Si cerca di restringere gli spazi pubblici dove si puo' fumare e si sta eliminando la pubblicita', ma senza proibire ne' la vendita ne' il consumo. Questo e' un esempio di regolazione severa del commercio di un prodotto che da' dipendenza, dannoso per la salute e con conseguenze sociali, e nello stesso tempo a nessuno verrebbe in mente di proibire completamente il tabacco. Perche' subito sorgerebbe il mercato nero e si moltiplicherebbero i profitti del crimine organizzato. La marijuana e' meno dannosa. Nessuno e' mai morto di overdose da Thc; anche perche' ci sono modi di assumerla che evitano la combustione e gli effetti nei polmoni, e comunque crea molta meno dipendenza. Chi fuma spinelli non aggredisce il prossimo come puo' farle un ubriaco, e sebbene siano un pericolo al volante, non lo sono piu' degli ubriachi che si sentono campioni di Formula 1. L'atteggiamento dello Stato dovrebbe essere uguale in ambedue i casi: tolleranza zero per chi guida in stato di ebbrezza o abbia assunto marijuana. Ma se non si guida e se non si coinvolge il prossimo, allora, sia chi ha bevuto, sia chi ha assunto cannabis devono essere rispettati dagli altri. C'e' una via possibile per stimolare la legalizzazione della marijuana in Messico, ora. Se si uniscono tutte le voci dei cittadini favorevoli a un percorso in tre tappe. La prima cercherebbe d'eliminare la criminalizzazione dei consumatori di marijuana. Si tratterebbe di fissare le quantita' del possesso legale per consumo personale -tre grammi appaiono sensati- e stabilire obblighi informativi per i consumatori. In un secondo momento si dovrebbe avviare la legalizzazione dell'uso terapeutico della cannabis, adeguatamente documentato. La terza tappa riguarderebbe la legalizzazione della canapa per uso industriale, con cui molti agricoltori potrebbero convertire le loro coltivazioni destinate alla marijuana in piantagioni redditizie della canapa specializzata in fibra o cellulosa, senza contenuti significativi di sostanza attiva Thc. In questo, come per altri temi, e' indispensabile l'azione dei cittadini che credono nella possibilita' di trovare soluzioni migliori a problemi di convivenza; alla base di un'azione efficace c'e' uno Stato laico che fonda le sue posizioni su criteri scientifici e non su particolari visioni morali. Quella della marijuana e' una causa gia' istruita. Ci sono molti intellettuali, artisti e persino politici che fumano abitualmente spinelli senza essere ne' criminali ne' mostri. Nella stragrande maggioranza le persone che assumono cannabis non sono dei drogati che necessitano di un programma di riabilitazione, e coloro che lo richiedono ne hanno bisogno piu' per l'alcol che per abuso di spinelli. E' arrivato il momento di partire con la difesa di una causa che coinvolge tutti, senza ipocrisia e senza moralismi idioti. Jorge Javier Romero Vadillo docente di Scienze Politiche Articolo tratto dal quotidiano messicano Cronica il 14 novembre 2007 (traduzione di Rosa a Marca) -------------------------------------- NOTIZIE 13-11-2007 Italia. Gasparri: Turco si rassegni, non ci sara' alcuna narcosala. Radicali: bluff di Turco 'La Turco si rassegni. Non passera' mai alcuna proposta di legge che preveda in Italia l'istituzione delle cosiddette narcosale'. E' quanto ha dichiarato Maurizio Gasparri dell'Ufficio politico di Alleanza Nazionale. 'Le leggi attuali non lo consentono ed ogni tentativo del ministro della Salute e di alcune amministrazioni comunali di andare contro l'ordinamento giudiziario trovera' il fermo ostacolo del centrodestra. In questo paese - ha aggiunto Gasparri - il Parlamento ha ancora il potere legislativo e noi impediremo che la scellerata proposta di istituire delle stanze dove distribuire droga di Stato trovi mai la luce. Intanto con soddisfazione ribadisco al ministro che come avevo piu' volte sostenuto nessuna sperimentazione contra legem puo' essere consentita. Non lo e' ora e non lo sara' mai'. "Quello che si doveva dire e' stato detto. Si sono fatte fin troppe chiacchiere. Il ministro Livia Turco si e' espressa sull'infattibilita' della proposta con l'attuale legislazione e il ministro Paolo Ferrero ha risposto ad una nostra interrogazione parlamentare dicendo chiaramente che le narcosale non sono nel programma di centrosinistra". Dunque "basta perdere tempo a spese dei cittadini". È questo il commento di Stefano Allasia, segretario provinciale di Torino, e di Mario Carossa, segretario cittadino torinese e capogruppo del Carroccio. "Esistono delle leggi- spiegano gli esponenti della Lega- possono piacere o meno, i Radicali non vengano a lamentarsi. Ma a Torino ci sono tanti problemi, non si puo' perdere tempo dietro a queste banalita'". Dopo aver sostenuto insieme al collega Paolo Ferrero l'iniziativa sulle narcosale del sindaco di Torino Chiamparino, dal ministro Livia Turco giunge ora 'una virata di 180 gradi'. Lo affermano la presidente dei Radicali Rita Bernardini e Giulio Manfredi del Comitato nazionale. sottolineando che su questo tema 'il ministro Turco rilancia, ma il bluff e' smaccato'. Nella sua lettera di risposta al sindaco il ministro della salute scrive che per attivare le narcosale occorre prima modificare la legge antidroga; inoltre, sostiene, che quello che serve veramente e' la somministrazione controllata di eroina. Secondo i Radicali il richiamo che la Turco fa al rispetto delle convenzioni internazionali sugli stupefacenti e' 'del tutto fuori posto, visto che i Paesi che ospitano attualmente le narcosale continuano a rispettare tali convenzioni'. I due esponenti ricordano infine al ministro che il suo governo non e' riuscito ad abrogare la legge Fini-Giovanardi, e chiedono 'come puo' pensare di avere la forza politica di imporre alla sua componente moderata la sperimentazione controllata dell'eroina'. 'Di fronte a tutto questo il ministro Ferrero non ha nulla da dichiarare?'. "Ho sempre valutato positivamente la proposta avanzata dalla maggioranza al Comune di Torino di istituire delle 'sale del consumo', quelle che vengono spesso definite come 'narcosale'. E mi risulta che la maggioranza abbia stabilito di discutere questa proposta la prossima settimana. Credo che la cosa importante e positiva sia di arrivare a una mozione in tal senso. Che ciò avvenga questa o la prossima settimana non mi sembra costituisca quindi un problema": lo dichiara il ministro alla Solidarietà sociale Paolo Ferrero (Prc). 13-11-2007 Italia. Presidente Cassazione: legale coltivare cannabis in piccole quantita' per uso personale La coltivazione domestica di canapa indiana è "legittima solo quando siano specificamente provate in fatto l'irrilevante quantità e l'assenza della destinazione all'uso di terzi". E' quanto si "è limitata a ribadire" la VI Sezione Penale della Cassazione. Lo precisa, in relazione alla sentenza depositata il 31 ottobre scorso, il primo presidente della Suprema Corte Vincenzo Carbone, in una nota. Nella sentenza si faceva riferimento alla coltivazione a casa di 5 piantine di canapa. 14-11-2007 Canada. Cani antidroghe per perquisire i soldati stanziati in Afghanistan La polizia militare canadese ha usato cani antidroghe per controllare i bagagli di alcuni soldati, per il sospetto che alcuni di essi avessero consumato eroina, hashish e marijuana. Anche se non sono state trovate droghe, e' noto che gli stupefacenti siano disponibili e che siano una tentazione per le truppe sia per uso personale che per spaccio. Nel documento ufficiale che lo rivela, diffuso dalla Canadian Press, si legge che nel mese di giugno e luglio ci sono stati minimo cinque perquisizioni mirate e casuali tra gli effetti personali di alcuni soldati dell'aeronautica stanziati a Kandahar. La Canadian Forces National Investigation Service, un'unita' militare indipendente, ha ispezionato circa 90 soldati e 100 tende. Il documento rivela anche che dalla perquisizione non e' stata emessa alcuna accusa, ma la polizia ne terra' conto in caso ci siano prove di traffici o consumo tra i soldati sospettati. La portavoce del Dipartimento della difesa, capitano Julie Roberge non ha voluto commentare l'azione, affermando che la polizia militare usa i cani quando ha "ragionevoli dubbi" che circolino droghe tra i militari. "Se ci sono dubbi, e' meglio verificare. I cani, inoltre, facevano parte della NATO. Le forze militari canadesi addestrano propri cani antidroghe per eventualmente utilizzarli in Afghanistan", ha concluso. Il documento ufficiale riporta anche la preoccupazione che con queste perquisizioni si siano violati i Diritti dei soldati, soprattutto la privacy e il diritto di non essere perquisiti senza un ragionevole motivo, ma conclude che "le perquisizioni mirate e casuali dei convogli sono degli efficienti deterrenti, che non interferiscono con le operazioni militari in corso". La scorsa settimana e' stato formalmente accusato un soldato per traffico di marijuana e hashish dopo un'investigazione durata undici mesi. Il colonnello maggiore Steven Pearson ha ricevuto cinque capi d'accusa per traffico e possesso nel gennaio 2006 di marijuana e hashish. Investigazione non solitaria, perche' si sono verificati diversi casi di militari coinvolti in traffici illeciti. 14-11-2007 Italia. Anche a Lucca cresce il consumo di droghe fra i teenagers Cresce il consumo di droghe fra i giovanissimi: nel 2006 e' salito nel nostro Paese allo 0,2%, rispetto allo 0,1% di quindici anni fa. Un dato preoccupante su cui la Provincia di Lucca, il Ce.I.S. Gruppo Giovani e Comunita' di Lucca e il Cesdop (Centro Studi e Documentazione Provinciale sulle dipendenze e l'emarginazione) rifletteranno nel corso di due iniziative in programma il 16 e il 23 novembre a Palazzo Ducale. In base a dati Ars (Agenzia Regionale Sanita' Toscana) relativi al 2006, nella nostra regione le sostanze cannabinoidi vengono usate dal 23% della popolazione. L'uso tra i giovanissimi sembra essere in aumento (fra i giovani tra i 14 e i 19 anni circa il 65% ha provato a fumare e 1/3 di questi diventera' presumibilmente un fumatore regolare). Inoltre, in controtendenza rispetto alle altre droghe, la prevalenza dei giovani fumatori e' maggiore tra le ragazze. Per l'alcol negli ultimi anni si e' registrato un forte aumento del numero di consumatori donne e giovanissimi: il 70% degli studenti delle scuole superiori fa uso di alcol (dati della relazione sullo stato delle tossicodipendenze 2006). Per questa ragione, e per la rilevanza che anche nella nostra provincia assume il 'fenomeno' (molti sono i segnali che vanno in questa direzione), verra' promossa l'iniziativa 'Punti di Vista' articolata in due incontri con l'obiettivo di avviare una seria riflessione sul preoccupante fenomeno dell'uso di droghe tra i giovani e i giovanissimi. L'incontro del 16 novembre si svolgera' in due parti: la mattina con l'ausilio della trasmissione Osvaldo, sara' riservato ai giovani che potranno porre domande, dubbi e punti di vista a quattro esperti: Mariano Loiacono, psichiatra e psicoterapeuta, direttore del Centro Medicina Sociale degli Ospedali Riuniti di Foggia, don Bruno Frediani, Presidente del Ce.I.S. Gruppo 'Giovani e Comunita' di Lucca, la dottoressa Ellena Pioli, Responsabile del SERT (Servizio Tossicodipendenze) di Lucca e Guido Intaschi, Responsabile del SERT della Versilia. Nel pomeriggio gli esperti dalle ore 17 alle ore 19 saranno a disposizione di genitori, educatori, insegnanti per esporre alcuni punti di vista sul fenomeno droga e soprattutto sulle motivazioni che spingono i giovanissimi ad avvicinarsi anche in fasce di eta' particolarmente giovani. Gli adulti potranno anche porre domande, esporre dubbi e opinioni agli esperti. Il secondo incontro avra' luogo il 23 novembre dalle ore 10 alle ore 13 e avra' come principale interlocutore il prof. Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta di fama internazionale,direttore direttore della rivista 'ITACA: costruzione di un ruolo terapeutico nel campo delle dipendenze' e direttore responsabile delle riviste 'Quaderni di Saman: rassegna di studi e di approfondimenti sulle tematiche della dipendenza' e di 'Ecologia della mente: rivista interdisciplinare per la costruzione di un comportamento terapeutico'. 14-11-2007 Italia. Lazio. Morto in carcere per overdose Un giovane detenuto italiano di 24 anni Mirko V. e' morto domenica scorsa per una overdose di eroina nel nuovo complesso del carcere romano di Rebibbia. Lo rende noto il garante regionale dei Diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni. La vittima, insieme ad un altro detenuto, sempre in overdose, sono stati immediatamente trasferiti al Pronto soccorso dell'ospedale Sandro Pertini, ma per Mirko non c'e' stato nulla da fare, mentre l'altro detenuto, dopo essere stato sottoposto alle cure del caso, e' tornato in carcere. La vittima era entrato in carcere nell'agosto scorso dopo essere stato condannato, in primo grado, per furto. La sua pena sarebbe terminata a marzo 2008. Il giovane era ospitato all'interno del braccio G9 del carcere romano, come l'altro detenuto coinvolto nella vicenda. A quanto risulta al Garante, il giovane non si era dichiarato tossicodipendente al momento dell'ingresso in carcere e, dunque, non era in carico al Sert. All'interno delle celle dei due reclusi, si legge nel comunicato del Garante del Lazio, la polizia penitenziaria ha sequestrato altra droga. "Giudico gravissimo quanto accaduto -ha detto Angiolo Marroni- Ritengo che le autorita' penitenziarie e la magistratura debbano impegnarsi per capire come la droga possa essere entrata in carcere". 14-11-2007 Italia. Narcosale. Radicali a Ferrero: niente da dire su lettera del ministro Turco "Caro ministro Ferrero, sulla lettera della sua collega Turco non ha nulla da dichiarare?". I radicali tornano sulla questione delle narcosale, e tornano a chiamare in causa Paolo Ferrero: "Ne era stato informato preventivamente?", domandano la segretaria Rita Bernardini e Giulio Manfredi. "E' consapevole che tale lettera ha congelato qualsiasi effetto pratico della mozione torinese? E' d'accordo?". 14-11-2007 Italia. Perugia. Direttore carcere su morte Aldo Bianzino: "un enigma" Continua l'"enigma" Bianzino. Stamani la terza commissione permanente del consiglio comunale di Perugia ha convocato il direttore del carcere di Capanne, Giacobbe Pantaleone, ponendo all'ordine del giorno le questioni legate alla morte, esattamente un mese fa, di Aldo Bianzino. Di cosa è morto Bianzino, all'età di 42 anni, arrestato dalla polizia, per droga, e trovato deceduto, da solo, nella sua cella, 36 ore dopo l'arresto? Questa domanda rimane insoluta, anche dopo l'audizione, che, se non altro, ha permesso al direttore del carcere di dare la propria versione dei fatti. Questa versione si differenzia da quella della stampa locale su di un unico ma fondamentale punto: secondo il direttore, seguendo il parere del medico legale, Bianzino è deceduto di morte naturale e non riportava affatto i segni di percossa di cui parlano i giornali. I risultati dell'autopsia, in attesa di essere noti, potranno fornire ulteriori elementi su cio' che lo stesso direttore non ha però esitato a definire "un enigma". L'audizione e' stata registrata da Radio Radicale ed e' disponibile qui. Link: http://veritaperaldo.noblogs.org 15-11-2007 Usa. Potrebbe diminuire la durata di alcune condanne per droga Per la pressione di giudici federali, lobby e gruppi per i diritti civili, il Governo federale sta considerando di diminuire il numero dei detenuti delle prigioni federali. La proposta dovrebbe diminuire di almeno due terzi le condanne di circa 19,500 detenuti. Quasi uno su dieci ogni 200 mila detenuti. Piu' di 2,500, che hanno scontato quasi completamente la pena, saranno rilasciati se la legge passera'. Questa e' una decisione senza precedenti. In due decadi, nessuna decisione della Commissione per le condanne, nessun atto presidenziale di clemenza o leggi specifiche hanno raggiunto un cosi' alto numero di detenuti, e in un periodo di tempo cosi' ristretto. La proposta e' certa di porre rimedio alla disparita' delle leggi federali sulla cocaina approvate negli anni '80, che prevedevano punizioni maggiori per i consumatori e spacciatori di crack rispetto a quelli di cocaina. Sono afro-americani circa l'80% dei condannati per reati connessi al crack. 15-11-2007 Gb. Scozia. Soldati prendono droghe per non andare in Afghanistan Soldati consumano droga deliberatamente per evitare di partire per l'Afghanistan. Diciassette soldati delle compagnie di Argyll e Sutherland Highlanders sono stati allontanati dall'esercito per essere risultati positivi a droghe di Classe A. Quelli di Argylls sarebbero partiti per l'Afghanistan nel marzo 2008. L'esercito ha dichiarato cher qualche membro dell'esercito ha desiderato essere "scoperto positivo" perche' cio' significava venire immediatamente allontanato. Un soldato ha dichiarato alla stampa: "Lo abbiamo fatto perche' non vogliamo morire in Afghanistan. Qualcuno potrebbe pensare che siamo codardi, ma significa che non ha mai visto la morte in faccia. Non siamo pronti per andare in guerra, e non c'e' altro modo per evitarlo. Chiediamo solo all'opinione pubblica di non essere troppo severa con noi". E un altro ha aggiunto: "Posso assicurare che questi soldati volevano essere scoperti. E' il modo piu' veloce per uscire dall'esercito, per la politica di tolleranza zero applicata. Sono giovani, inesperti e impauriti di dover andare in Afghanistan. Qualcuno potrebbe definirli codardi, ma e' qualcosa che spaventa i piu' giovani". La madre di un soldato risultato positivo ha dichiarato: "Mio figlio e un altro ragazzo hanno preso droghe per il terrore di andare in guerra senza alcuna esperienza". Dal 2001, ottantatre' soldati britannici sono morti in Afghanistan. I diciassette soldati sono risultati positivi durante una pausa a Cancun, in Messico. I commenti degli altri commilitoni non sono stati teneri. "Non posso credere che quei soldati siani stati cosi' stupidi. Sono la vergogna dell'esercito e sono felice che siano stati cacciati", e un altro: "La maggioranza di noi lavora dura, ed e' un soldato che si dedica al suo lavoro. Siamo arrabbiati che una minoranza renda ridicoli tutti e infanghi il nostro buon nome". 15-11-2007 Austria. INCB:oppio sufficente per supplire a domanda legalmente Secondo l'International Narcotics Control Board (INCB) c'e' oppio grezzo sufficiente per avviarne una produzione legale, medica. "Ma la paura della tossicodipendenza porta ad una diffidenza alla somministrazione degli oppiacei nel mondo occidentale", si legge nel comunicato dell'Agenzia, "che sottolinea il declino dell'uso dell'oppio da parte delle compagnie farmaceutiche come composto degli antidolorifici". La INCB, unica agenzia internazionale con il compito di monitorare la produzione e il consumo legali degli stupefacenti nel mondo, sta compiendo ora uno studio accurato sulla produzione e sul consumo, i cui risultati saranno pubblicati il prossimo anno. Sempre per i dati INCB, l'Europa e il Nord America nel 2006 hanno consumato l'89% della morfina mondiale, e nel 2000 la produzione legale di oppio per fini medici e' diminuita, raggiungendo nel 2005 le 345 tonnellate. Circa il 15% della produzione mondiale di oppiacei deriva dall'oppio. L'India, che ne produce la quantita' legale maggiore, negli ultimi anni ha significativamente ridotto le aree destinate alle piantagioni di papavero. 15-11-2007 Italia. Tribunale: false le accuse alla Fondazione Villa Maraini Erano 'false' le accuse rivolte due anni fa alla Fondazione Villa Maraini di richieste di denaro imposte agli utenti. Gli operatori sono stati 'prosciolti' da ogni presunto addebito. Il Tribunale di Roma, lo scorso maggio, ha infatti condannato A. T., uno degli accusatori, a 5 anni e 10 mesi di reclusione per calunnia continuata commessa ai danni degli operatori della Fondazione. Lo rende noto Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini e presidente della Croce Rossa Italiana. La vicenda 'ha causato gravissimo danno alle attivita' della Fondazione, svolte non solo all' interno della comunita' ma nelle carceri, nelle strade di Roma, nei tribunali e solo la professionalita' e l'impegno degli operatori sono stati capaci di superare i pregiudizi creati da tali accuse. Adesso che la verita' sta venendo a galla, ci domandiamo come mai, dopo aver curato 40 mila tossicodipendenti di tutto il paese senza mai aver dato adito alla minima contestazione, Villa Maraini sia stata accusata da alcuni tossicomani attivi abitanti nello stesso quartiere e se per caso la vicenda non sia stata costruita da una regia occulta a noi sconosciuta'. 15-11-2007 Arabia Saudita. Ancora una decapitazione per traffico di droga Un ghanese e' stato decapitato in Arabia Saudita dopo essere stato condannato per contrabbando di droga. Jamaeel Hassan e' stato giustiziato a Jeddah, nel Mar Rosso, per aver introdotto droga nel paese. Lo ha reso noto il ministro degli interni in una dichiarazione riportata dall'agenzia di stampa SPA. L'esecuzione porta a 147 il numero di persone decapitate quest'anno in Arabia Saudita. 15-11-2007 Italia. Gip Torino: inutile arrestare trafficanti. Csm: aprire inchiesta disciplinare Il Csm sollecita un intervento disciplinare nei confronti del gip di Torino Alessandro Prunas Tola, che avrebbe negato l'arresto per 34 persone sospettate di trafficare in droga sostenendo che tanto era inutile perchè sarebbero stati subito scarcerati; e del pm di Milano che avrebbe scarcerato gli ultrà per un 'errore', ammettendo di aver utilizzato una vecchia edizione del codice. Due "notizie sconcertanti", le definiscono i vertici di Palazzo dei Marescialli, riportate oggi dai quotidiani. Immediato l'intervento del comitato di presidenza dell'organo di autogoverno delle toghe, del quale fanno parte il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, il primo presidente della Cassazione Vincenzo Carbone e il procuratore generale della Suprema Corte Mario Delli Priscoli. E proprio a quest'ultimo, titolare assieme al ministro della Giustizia dell'azione disciplinare nei confronti dei giudici, i vertici del Csm hanno chiesto di valutare il comportamento dei due magistrati. "Il comitato di presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura -riferisce una nota di Palazzo dei Marescialli- è intervenuto a seguito delle notizie riportate dalla stampa secondo cui: il Gip di Torino avrebbe negato il carcere nei confronti di trafficanti di droga con la motivazione che tanto 'con queste leggi uscirebbero subito'; a Milano nei confronti di autori di recenti violenze negli stadi sarebbe stata utilizzata da parte del pm di udienza un'edizione non aggiornata del codice". "Il Comitato del Csm, alla luce di queste sconcertanti notizie, ha chiesto al procuratore generale presso la Corte di Cassazione, dott. Mario Delli Priscoli, presente alla seduta, di valutare, dal punto di vista disciplinare, le eventuali responsabilità dei suddetti magistrati", riferisce la nota. 15-11-2007 Italia. Napoli. In camper contro le dipendenze Due progetti per la prevenzione di dipendenze patologiche, sono stati messi a punto dall'ufficio di piano ambito sociale 17 costituito dai comuni di Portici (capofila), S. Giorgio a Cremano, S. Sebastiano al Vesuvio e dall' Asl Na 5 distretto n. 81-83. Le proposte progettuali 'Fly Operators' e 'Percorsi in Centro' (Pic), si avvalgono di finanziamenti regionali del fondo lotta alla droga e sono destinate ad adolescenti e studenti di scuola superiore. Nello specifico, il progetto 'Fly Operators' prevede un camper itinerante sul territorio del Comune di Portici: assistenti sociali sosteranno fuori agli istituti scolastici superiori, nelle piazze di ritrovo e, dopo un attento monitoraggio, daranno vita a una serie di attivita' di prevenzione, riduzione del danno e inclusione sociale rivolte ai giovani a rischio di devianza e ai consumatori di sostanze stupefacenti. 'Tra gli obiettivi specifici che si intende perseguire la prevenzione al disagio sociale e in particolare alla tossicodipendenza, la lotta all'esclusione sociale e la riduzione dei costi sociali sostenuti dalla collettivita' per le problematiche connesse al disagio sociale e alla tossicodipendenza. Inoltre, la sperimentazione di una collaborazione con le scuole dell'ambito sociale n 17 e dei centri socio educativi sulle tematiche della lotta alla droga e del disagio giovanile'. Il progetto 'Percorsi in Centro' prevede la nascita, a Portici, di un centro educativo che svolga, nel contempo, funzioni di attivita' aggregativa e di servizio di ascolto e accoglienza. In sede, operatori proporranno percorsi educativi e daranno risposte ai problemi legati al consumo delle 'droghe ricreazionali' e ai nuovi stili di consumo. 'L'obiettivo e' sperimentare una nuova strategia di intervento educativa strettamente legata alla realta' della persona, del suo contesto, delle opportunita' che la comunita' territoriale offre'. I progetti hanno una durata di dodici mesi e a breve saranno operativi sul territorio. 15-11-2007 Italia. Pacchetto sicurezza. Domenici: e ora poteri contro drogati e prostitute "Abbiamo riproposto con forza la necessita' di continuare il lavoro sul pacchetto sicurezza e chiesto la convocazione del tavolo al Viminale su altre due questioni rimaste escluse: lo spaccio di droga e la prostituzione". Lo ha detto il presidente dell'Anci Leonardo Domenici al termine della Conferenza Stato-Citta', dove i sindaci hanno dato il loro parere favorevole al pacchetto sicurezza varato dal governo, "frutto di lungo lavoro iniziato a marzo con il contributo importante dei comuni nei tavoli tecnici e politici al Viminale". 16-11-2007 Italia. Centro-sinistra ripensa alla legge Fini-Giovanardi: studiamola meglio Il netto contrasto tra Unione e CdL emerso dal dibattito nelle Commissione Giustizia ed Affari Sociali sulle pdl dirette a rivedere la legge Fini-Giovanardi sulle droghe ha, almeno per il momento, registrato un punto di convergenza: l'opportunita' di effettuare un ampio approfondimento della questione attraverso una specifica indagine che accerti se la normativa introdotta alla fine della scorsa legislatura ha realmente portato ad un peggioramento sul piano delle carcerazioni, se l'azione di contrasto alla diffusione degli stupefacenti e' stata o no piu' efficace. Tesi sulle quali i due schieramenti continuano a contrapporsi in modo frontale come hanno confermato gli interventi in Commissione di Carlo Giovanardi (UDC), Mariella Bocciardo (F.I.) e Daniele Farina (RC-SE), ma concorde e' stato l'accoglimento della proposta di Luigi Cancrini (Com.It) di affrontare la questione, senza ulteriori rigide posizioni preconcette, sulla base di un reale approfondimento effettuato con una indagine conoscitiva o, se necessario, con una Commissione d'inchiesta. Il Presidente della Affari Sociali, Mimmo Luca' e quello della Giustizia Pino Pisicchio hanno condiviso l'esigenza di procedere ad un ciclo di audizioni informali prima di affrontare la messa a punto di un testo unificato tenendo conto che alle pdl gia' da tempo depositate se ne e' aggiunta un'altra che punta ad introdurre specifiche sanioni anche nei confronti di alcol e nicotina. 16-11-2007 Italia. Gorizia. Arrestato dirigente Anticrimine. L'accusa: aiutava trafficanti di droga Il dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Gorizia, C. L., e' stato arrestato oggi con le accuse di corruzione, favoreggiamento e rivelazione di segreti d'ufficio a un'organizzazione dedita allo spaccio di droga tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto. L'indagine, condotta dalla Procura della repubblica di Trieste, ha portato in carcere altre due persone, entrambe accusati di aver venduto cocaina a consumatori della provincia di Trieste. Lorito -secondo quanto reso noto dal Procuratore capo di Trieste, Nicola Maria Pace- avrebbe coperto l'attivita' di spaccio gestita dai due in cambio di favori personali, in particolare ricevendo egli stesso sostanze stupefacenti. Gli ordini di custodia cautelare, emessi dal Gip su richiesta dei pm Raffaele Tito e Lucia Baldovin, e' stato eseguito oggi dalla Squadra mobile della Questura di Trieste. Sono state inoltre eseguite numerose perquisizioni in abitazioni delle province di Trieste, Gorizia e Treviso. L'inchiesta era nata da accertamenti su un incendio doloso che aveva danneggiato, nel luglio scorso, una pescheria aperta da pochi giorni nel Comune di Duino Aurisina (Trieste). Dalle indagini e' venuta alla luce l'esistenza di un traffico di stupefacenti tra le tre province. Le intercettazioni telefoniche hanno cosi' portato alla scoperta dei legami tra i due presunti gestori del traffico di cocaina. Dalle loro rivelazioni sono scaturite le accuse al dirigente della Questura isontina, che e' stato arrestato oggi. 16-11-2007 Afghanistan. Onu: oltre meta' del Pil da coltivazione oppio L'oppio rappresenta l'equivalente di oltre la metà del prodotto interno lordo (pil) in Afghanistan. Lo ha annunciato l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) nella sua relazione finale 2007 su questo Paese. "L'oppio rappresenta adesso l'equivalente di più della metà (53 per cento) del pil ufficiale dell'Afghanistan", afferma questa relazione pubblicata dall'Onu a Vienna. Così, il valore delle esportazioni di oppio ha raggiunto nel 2007 un totale di 4 miliardi di dollari, rispetto ai 3,1 miliardi di dollari l'anno scorso, vale a dire l'equivalente del 53 per cento del pil stimato in 7,5 miliardi di dollari dal governo afgano. Kabul non inserisce in questa stima l'oppio. Secondo il direttore esecutivo dell'Unodc, Antonio Maria Costa, il 25 per cento delle entrate ottenute dall'esportazione dell'oppio -ossia un miliardo di dollari- va agli agricoltori che coltivano il papavero da cui si estrae l'oppio. I responsabili distrettuali incassano le tasse sui raccolti, i ribelli si finanziano con la produzione e la distribuzione dell'eroina, mentre i trafficanti guadagnano con il commercio della droga. Dalle stime dell'Unodc emerge che nel 2007 le esportazioni afgane di oppio hanno fruttato 1,7 miliardi di dollari, quelle di eroina e morfina circa 2,3 miliardi: nel 2006 gli incassi ammontavano rispettivamente a 1,2 e 1,9 miliardi. 16-11-2007 Usa. Dubbi del Congresso su programma antidroga del presidente Bush Il presidente George W. Bush ha proposto 1,4 miliardi di dollari da destinare alla lotta ai cartelli delle droghe in Messico e a sei nazioni sudamericane, proposta accolta con ostilita' dai membri della Commissione che l'ha esaminata. Questa iniziativa e' arrivata in ritardo, non convincendo del tutto i membri della Commissione per gli affari esteri della House, i quali ritengono che questi fondi dovrebbero essere spesi per "togliere l'interesse verso le droghe", mentre temono che i militari messicani e la polizia (corrotti) se ne impadroniscano o li usino impropriamente, e sono stupiti che il Congresso non abbia considerato queste possibilita'. "Abbiamo appreso dell'iniziativa del presidente dai Media, e questo e' un comportamento non propriamente corretto e profondamente fastidioso", ha dichiarato il presidente democratico della Commissione Tom Lantos, mentre per il collega repubblicano David Scott il presidente Bush, ignorando il Congresso, ha messo in pericolo le relazioni estere del Paese. "Il Congresso non e' una banca dove il presidente si reca per ottenere finanziamenti. Questo e' il tipo di politica che ha messo gli Stati Uniti nella posizione in cui e' oggi a livello mondiale". In ottobre, dopo mesi di negoziati a porte chiuse, Bush ha rivelato il piano chiamato "Initiative Merida", come la citta' messicana dove la maggior parte degli accordi sono stati siglati. Il presidente Felipe Calderon ha inserito la lotta agli stupefacenti come priorita' nella sua agenda, mandando truppe militari contro i cartelli delle droghe, che solo negli ultimi due anni hanno ucciso piu' di 4 mila persone. Lo stanziamento iniziale di 550 milioni di dollari fa parte dell'anno fiscale 2008, all'interno degli ulteriori fondi militari richiesti per l'Iraq e l'Afghanistan. Dei cinquecento milioni destinati al Messico, 208 sono per gli elicotteri e il resto per l'addestramento militare, tecnologie ed equipaggiamento, e 50 a sei nazioni sudamericane. "Le attrezzature comprendono una rete di comunicazioni sicura, tecnologie informatiche di supporto per svolgere le indagini", ha dichiarato David T. Johnson, vice segretario di Stato per il Bureau of International Narcotics and law Enforcement Affairs. Questo piano e' stato attaccato sia dai democratici che dai repubblicani. "Dodici anni fa' gli Stati Uniti diedero 73 elicotteri al Messico, ma erano usati e non funzionavano bene, cosi' fini' che il Messico ce li ridiede indietro", conclude Lantos. I repubblicani sono preoccupati soprattutto per la corruzione. "Ho letto che due ragazze hanno attraversato il confine per un concerto e sono state rapite dalla polizia e portate ad alcuni trafficanti come regalo", ha detto il Congressman Tom Tancredo, "E' preoccupante che diamo dei soldi e ci aspettiamo che li spendano correttamente", e il collega Ted Poe, mostra la foto di un trafficante vestito da poliziotto mentre tenta di passare il confine con armi e uno zaino pieno di cocaina. Molti membri della Commissione ritengono che sia necessario un addestramento migliore, ma temono che alcuni soldati si uniscano ai gruppi paramilitari che pagano molto di piu' dell'esercito e usino la conoscenza dei segreti militari contro il Governo messicano. Inoltre, le attrezzature possono essere rubate e usate contro la polizia. Merida, un programma di tre anni di aiuti, e' il piu' grande lanciato per combattere i cartelli latino americani dopo il Plan Colombia di sette anni fa'. Secondo stime ufficiali statunitensi, i trafficanti trasportano ogni anno dal Messico agli Stati Uniti tra 8 e i 24 miliardi di dollari derivati dei proventi delle droghe. (Los Angeles Times) 17-11-2007 Usa. Hawaii. Gruppo per i diritti civili contro test antidroghe agli insegnanti Un gruppo di attivisti per i diritti civili ha chiesto a piu' di 200 insegnanti se siano interessati a partecipare ad una azione civile contro la nuova politica sulle droghe che prevede test, casuali, sugli insegnanti delle scuole pubbliche. Carlie Ware, avvocato dell'American Civil Liberties Union's Drug Law Reform Project (ACLU) ha dichiarato che l'organizzazione ha intervistato un numero sufficiente di potenziali attori del processo che sara' presentato entro gennaio 2008. "Gli insegnanti delle scuole pubbliche delle Hawaii sono demoralizzati per la decisione del Governo di spendere centinaia di dollari per i tests antidroghe mentre ci sono pochi soldi per testi scolastici e per altro materiale scolastico". Per la ACLU questa e' una politica incostituzionale, e ha inviato una dura lettera al governatore Linda Lingle preannunciandole l'azione civile, chiedendole di rinunciare a questa politica, ma il governatore ha dichiarato di sostenerla. "Sono stata votata dalla maggioranza degli insegnanti, crediamo che sia importante per la sicurezza degli studenti e per quella degli insegnanti e del personale scolastico in generale". Questa linea politica e' stata aggiunta come non negoziabile all'interno del contratto ratificato lo scorso anno dai 13 mila membri dell'associazione degli insegnanti (Hawaii State Teachers Association), e a maggio, il 61,3% degli 8 mila iscritti al sindacato ha approvato il nuovo contratto. Il ministro della Giustizia Mark Bennet ha dichiarato che la ratifica rende il contratto non piu' discutibile, mentre per la ACLU i diritti costituzionali degli insegnanti, quali quello alla privacy, non possono essere inseriti e dunque negoziati nei contratti di lavoro. I test, per insegnanti, bibliotecari, autisti degli autobus, fisioterapisti e consulenti scolastici, partiranno il 30 giugno 2008. La ACLU non si oppone ai test in caso di ragionevole sospetto su un soggetto. 17-11-2007 Italia. Lazio. De Lillo (Fi): non criminalizzare giovani che si divertono 'Un'iniziativa che si colloca nell' impegno del consiglio regionale del Lazio contro la droga'. Con queste parole il consigliere regionale di Fi Stefano De Lillo e' intervenuto durante la presentazione del libro 'Cocaina connection' di Orfeo Notaristefano. 'Non dobbiamo criminalizzare i giovani e il divertimento ma dobbiamo sensibilizzare, evidenziando che la cocaina e' la droga che fa piu' morti in Italia, mille all' anno, un quarto degli infarti sotto i 50 anni. Questo libro evidenzia e spiega questa realta''. Tra le altre iniziative del consiglio regionale del Lazio contro le droghe, il consigliere ha ricordato la Giornata regionale per la sicurezza stradale e ha annunciato future iniziative nelle scuole, 'perche' da dati dei Sert rileviamo che lo 0,2% dei ragazzi sotto i 15 anni fa gia' uso di droghe'. 18-11-2007 Italia. Cristiano Riformisti e Don Gelmini: ripristinare Fini-Giovanardi La tavola rotonda si chiama 'Fede e Politica' e va in scena al primo meeting nazionale dei Cristiano riformisti che ospita, seduti in prima fila, il leader di An Gianfranco Fini, il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi. In platea tanti esponenti di Alleanza nazionale perchè il movimento, "pur non volendo diventare un partito ma funzionando come un gruppo di pressione", è molto vicino ad An. E le tesi sono quelle care alla destra, a cominciare dalla lotta 'senza se e senza ma' alla droga tant'è vero che in più di uno invoca dal palco il ripristino della legge Fini-Giovanardi -legge che in realta' e' tutt'ora in vigore senza modifica alcuna da due anni. Per tutti parla don Pierino Gelmini, padre della comunità 'Incontro', che attacca a testa bassa il ministro della Salute Livia Turco. "Il ministro Turco è arrivato con una sanità al disastro e come primo pensiero ha avuto quello di aumentare le dosi minime di hashisc: vergogna, vergogna, vergona. C'era un vecchio detto che diceva 'mamma li turchi' ora io dico: 'Mamma la Turco...'". E poi rivolto alla platea don Gelmini conclude: "Ascoltate questo vecchio prete, la droga è morte, non si fanno patti con la droga, non esistono le droghe leggere". 19-11-2007 Italia. Federfarma: a Perugia droga circola come in ogni citta' universitaria Anche i farmacisti entrano nel dibattito sull'immagine ('distorta', secondo il Comune) della citta' di Perugia, fornita da alcuni media dopo l'omicidio di Meredith Kercher. In riferimento, in particolare, alla diffusione della droga, il presidente della Federfarma umbra, Augusto Luciani, ha affermato che 'da qualche anno la vendita delle siringhe e' 'standardizzata'' e la situazione, a Perugia, 'e' analoga a quella di molte altre citta' universitarie'. Nelle quattro farmacie del centro storico si vendono in media 100 siringhe al giorno, ma gia' in periferia la richiesta e' praticamente nulla'. 'Il consumo e' standardizzato, se non, probabilmente, diminuito'. 'Una delle ragioni potrebbe essere un aumento del consumo di cocaina rispetto all'eroina. Ma in ogni caso, dal nostro 'osservatorio', non rileviamo una degenerazione del fenomeno del consumo della droga, negli ultimi anni'. 19-11-2007 Italia. Test antidroga obbligatori per conducenti: intesa pubblicata in Gazzetta Ufficiale E' stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'intesa della conferenza unificata Stato Regioni che rende obbligatori i test antidroga ai lavoratori del settore dei trasporti, conducenti di autobus, treni, navi, piloti di aerei, controllori di volo, addetti alla guida di macchine di movimentazione terra e merci,ecc, o per quanti si trovano a maneggiare sostanze pericolose come gas tossici, esplosivi e fuochi d'artificio. La Conferenza Unificata ha ratificato l'intesa lo scorso 30 ottobre. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (il 15 novembre) entro 90 giorni dovranno essere emanate le norme sulle procedure dei test (compresa la garanzia di privacy). Ma nel frattempo i datori di lavoro, di fronte al dubbio che un proprio dipendente possa usare droghe, possono gia' rivolgersi da ora ad un medico competente (quelli per la sicurezza sul lavoro) e chiedere un controllo sulla base di quanto previsto dal Dm 186 del 1990. Previsto l'arresto da due a quattro mesi o un ammenda fino a quasi 26 mila euro per il datore di lavoro che non rimuove il lavoratore dalle mansioni pericolose in caso di accertata tossicodipendenza. Il lavoratore che rifiuta il controllo rischia l'arresto fino a 15 giorni e l'ammenda da 103 euro fino a 309 oltre al licenziamento I controlli, i cui costi sono a carico del datore di lavoro, prevedono visite mediche ed esami di laboratorio. L'obiettivo e' quello prevenire gli infortuni e degli incidenti, sospendendo il lavoratore che risulta positivo ai test, ma anche favorire il recupero della tossicodipendenza, avviandolo verso programmi di riabilitazione, dopo i quali potra' tornare alle sue mansioni. L'intesa non prevede il licenziamento se si accetta il percorso di riabilitazione. Qualora sia accertato un uso solo occasionale, il medico competente puo' riconsiderare l'inidoneita' del lavoratore, dopo parere favorevole in tal senso del Sert, ma saranno previsti ulteriori controlli. E' prevista anche la possibilita' per il lavoratore di essere adibito a mansioni diverse. Per la natura sperimentale dell'accordo stesso e' stato opportunamente previsto che sulla base delle esperienze acquisite e dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche le disposizioni possano essere aggiornate. 19-11-2007 Italia. Puglia. Convegno 'Liberi di essere liberi - i danni delle droghe' L'81 per cento dei giovani pugliesi tra i 15 e i 19 anni fa uso di alcol, il 25 per cento di tabacco, il 20 per cento di cannabis, il 3,2 per cento di cocaina e l'1,7 per cento di eroina. I dati sono citati dal deputato di Forza Italia Grabriella Carlucci, componente e consigliere dell'associazione Valori e Liberta' che ha organizzato per stamattina a Bari un convegno-dibattito sul tema 'Liberi di essere liberi - i danni delle droghe'. Una iniziativa per dire 'un forte no a tutte le droghe e a chiunque abbia un atteggiamento tollerante nei confronti del loro utilizzo'. Al convegno parteciperanno oltra a Carlucci, l'on.Raffaele Fitto di Forza Italia, Antonio Tinelli, rappresentante della comunita' di San Patrignano e Giovanni Serpelloni, direttore dell'Osservatorio regionale delle Dipendenze della Regione Veneto, che presentera' uno studio sul consumo di sostanze stupefacenti in Italia. Oltre alla situazione sulle dipendenze in Puglia, a preoccupare sono anche i dati sulla diffusione delle droghe a livello nazionale. Secondo il rapporto previsionale dell'Osservatorio lombardo Prevo.Lab, infatti nel 2009 il numero di consumatori di cocaina aumentera' del 40-50 per cento rispetto ai consumatori del 2006, mentre l'eroina si va diffondendo soprattutto fra i giovani di eta' compresa fra i 15 ei 19 anni. Ragazzi socialmente ben inseriti, non tossicodipendenti relegati ai margini della societa'. 'Questo governo con la scusa della tolleranza, scivola sempre di piu' verso l'ammirazione dell'autodistruzione. L'ultimo caso eclatante e' stata la scellerata ipotesi di sperimentare le cosiddette 'narcosale', su cui il ministro della Salute Livia Turco ha fortunatamente preso tempo pur condividendo, a suo dire, lo spirito dell'iniziativa. Non possiamo e non dobbiamo agevolare in nessun modo una pratica che uccide fisicamente un individuo'. 'Questo convegno sara' dunque un'importante occasione per evidenziare la necessita' di emarginare un fenomeno in preoccupante espansione anche tra i giovanissimi, che non conosce piu' barriere sociali e anagrafiche. L'ultimo rapporto nazionale dei Sert, che ben presto finira' in parlamento, dimostra infatti come si sia abbassata l'eta' di chi fa uso di stupefacenti, spesso appena adolescenti, e neanche i recenti studi sugli effetti psicotici della cannabis possono ormai lasciare indifferenti'. 19-11-2007 Italia. Narcosala e voto Comune Torino: lettera aperta dei promotori della petizione Nei giorni scorsi i promotori della petizione popolare per l’istituzione di una narcosala a Torino hanno inviato una lettera aperta al ministro Turco e, per conoscenza, al sindaco, ai gruppi consiliari e all’assessore regionale alla sanita'. I presentatori della petizione (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta – Alessandro Orsi/Malega 9 – Franco Cantù/Forum Droghe) hanno cosi' riassunto i contenuti del documento: "Il ministro Livia Turco, interpellata dal sindaco Chiamparino, pur dicendosi d’accordo con l’istituzione delle stanze del consumo (o narcosale) come servizi di riduzione del danno, ha anche affermato l’attuale loro improponibilità, di fatto offrendo una sponda al blocco della sperimentazione cittadina. Riteniamo non fondati i motivi addotti dalla ministra e ci saremmo aspettati da questo governo – che, e' bene ricordarlo, non ha ancora abrogato la sedicente legge "Fini-Giovanardi" nonostante cio' fosse previsto nel programma elettorale – un maggiore coraggio politico. Tre sono i punti che contestiamo: 1) La legge vigente non impedisce la sperimentazione di questo servizio perchee' cio' che e' sanzionato e' il favoreggiamento di consumo e spaccio in locali pubblici e circoli privati (art. 79 DPR 309/90), e certo non si puo' far rientrare in questa categoria la narcosala, un servizio socio-sanitario di riduzione del danno, gestito da medici, infermieri, operatori professionisti. 2) Il timore di entrare in collisione con le Convenzioni internazionali sulle droghe non esiste: pur polemizzando con gli stati che perseguono politiche di riduzione del danno, nessuna agenzia ONU ha mai potuto intraprendere alcun atto formale contro tali stati, poiche' le suddette Convenzioni non possono interferire con le scelte nazionali in merito ai servizi socio-sanitari. 3) La proposta di "risolvere" la questione legale ipotizzando una somministrazione controllata di eroina e' del tutto priva di ogni fondamento: la prescrizione di eroina medica – per altro difficilmente ipotizzabile nell’Italia di oggi – e' in tutta Europa un trattamento terapeutico destinato a gruppi ristretti e selezionati di tossicodipendenti, una terapia ad alta soglia che nulla ha a che vedere con un servizio di prevenzione a bassa soglia quali sono le stanze del consumo. Invocare una futura e del tutto ipotetica somministrazione controlla di eroina come soluzione da privilegiare rispetto all’istituzione, qui ed ora, delle stanze del consumo serve solo a creare confusione e a rinviare a tempo indeterminato ogni decisione. Rivolgiamo un forte appello al Sindaco e ai consiglieri comunali di Torino affinche' domani, in sede di discussione e di votazione della mozione contenente anche la previsione delle narcosale, tengano presente le nostre osservazioni e tengano presente che oltre mille cittadini torinesi hanno firmato una petizione che chiede l’isituzione di almeno una narcosala a Torino, qui ed ora e non nell’anno del mai.". N. B. La lettera aperta citata e' disponibile a questo link: http://www.associazioneaglietta.it/LetteraPromotoriTurco.pdf La lettera del ministro Turco al sindaco Chiamparino e' disponibile a questo link: http://www.associazioneaglietta.it/Turco_Chiamparino.doc 19-11-2007 Italia. Torino. Mozione narcosale fa saltare consiglio comunale Il consiglio comunale di Torino e' stato sospeso, oggi, per la mancanza di numero legale, nella seduta in cui sarebbe finalmente dovuta votare la discussa mozione sulla sperimentazione delle narcosale. E' stato proprio il mancato accordo all'interno della maggioranza sul documento a causare lo stop. In un lunga e a quanto pare convulsa riunione della conferenza dei capigruppo, Prc, Pdci, Rosa nel pugno e Sinistra Democratica hanno chiesto di andare al voto oggi, mentre Andrea Giorgis, capogruppo dell'Ulivo, ha preferito il rinvio alla prossima seduta. Dopo l'appello nominale, la seduta del consiglio e' cominciata ma dopo pochi minuti e' stata interrotta quando si e' votato sull'ordine dei lavori. In aula erano presenti 25 consiglieri, uno in meno rispetto al numero legale. 'Ancora una volta la maggioranza - attaccano i partiti di minoranza (Udc, Fi, An, Lega Nord, La Destra) - pur contando su 35 consiglieri non e' stata in grado di assicurare la prosecuzione dei lavori. E' una mancanza di rispetto verso i cittadini che non puo' essere tollerata oltre'. Giorgis replica minimizzando: 'Non ci vedo niente di scandaloso, succede talvolta che manchi il numero legale. Oggi e' capitato perche' l'ordine dei lavori e' stato mutato e al momento di discutere le interpellanze, mancavano i tre consiglieri del gruppo dei Moderati e due di Prc piu' uno dell'Ulivo perche' malato. Ma domani decideremo che il consiglio si riunira' giovedi' per discutere di narcosale, senza ostruzionismi da parte delle minoranze'. Anche Luca Cassano, capogruppo di Prc, e' critico nei confronti del capogruppo dell'Ulivo: 'Ho avuto l'impressione - afferma - che si sia avuto paura di arrivare ad esprimere il voto in aula. Ed e' un peccato che la conseguenza sia stata la sospensione del consiglio comunale che cosi' non e' riuscito ad approvare, oggi, neppure una delibera. Davvero non comprendo le ragioni politiche del rinvio'. 19-11-2007 Italia L'ambasciata della Colombia lancia progetto contro la cocaina 'La cocaina consuma il mondo, oltre che la salute di chi ne fa uso'. L'ambasciata di Colombia a Roma lancia il progetto 'Vita senza droga', promosso per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica di tutto il mondo sui gravi danni provocati all'umanita' e all'ambiente dal consumo di cocaina. E lo fa organizzando un grande concerto del premio Oscar Ennio Morricone, che si terra' mercoledi' all'Auditorium di via della Conciliazione. 'Ogni anno i trafficanti distruggono 240.000 ettari di bosco nativo. La coltivazione della coca e il commercio degli stupefacenti sono causa di devastazioni ambientali, deforestazioni, diminuzione della fertilita' del suolo e di inquinamento idrico. Coltivare un ettaro di piante di coca equivale a distruggere tre/quattro ettari di Foresta Amazzonica', denuncia l'ambasciata colombiana, nel comunicato in cui da' notizia dell'evento di mercoledi'. 'La Colombia e' un paese ricco di cultura, arte e natura, con una democrazia solida e un'economia in pieno sviluppo. Una nazione moderna con una delle biodiversita' piu' ricche del pianeta. Un Paese orgoglioso di possedere il 18% delle specie volatili e il 15% di quelle vegetali. Uno Stato con un potenziale idrico tra i piu' abbondanti del mondo e un territorio grande quasi quattro volte la superficie dell'Italia, del quale un terzo e' coperto dalla Foresta Amazzonica, il polmone che costituisce una delle principali risorse di ossigeno della Terra', sottolinea l'ambasciata precisando che l'obiettivo del progetto 'Vita senza droga' e' quello 'di riuscire a raggiungere efficacemente i diversi interlocutori (giovani, genitori, opinion leader e media) attraverso eventi e attivita' di comunicazione e informazione mirate'. L'ambasciata colombiana fa inoltre presente la sua ricerca per 'reclutare' partner istituzionali e aziende 'interessate a sostenere il progetto e a promuovere il messaggio'. 19-11-2007 Gb. Le narcosale funzionano 'Le narcosale sembrano aver ridotto la criminalita' e l'uso di droga in Gran Bretagna. Questi i primi risultati, non ancora ufficiali, dell'esperimento che ha preso il via due anni fa, sul modello dell'Olanda e della Svizzera. Le cliniche sono state create per le persone che non sono riuscite a disintossicarsi con metodi convenzionali e che continuano a far uso delle sostanze stupefacenti. L'esperimento, condotto a Londra, Brighton e a Darlington, coinvolge 150 pazienti divisi in tre categorie: una che assume il metadone oralmente, l'altra per via endovenosa e l'altra ancora che, sotto il controllo del personale medico, si inietta la diamorfina (eroina pura) importata dalla Svizzera e fornita direttamente dalla clinica. 'Il 40 per cento degli utenti - ha detto alla Bbc il professor John Strang del National addiction centre - non ha piu' nessun coinvolgimento con la strada, mentre il resto e' passato da una frequenza quotidiana a quattro presenze al mese. I crimini correlati sono scesi da 40 al mese a 4'. Secondo gli esperti, il successo e' dovuto al fatto che i pazienti conducono una vita piu' stabile e trascorrono piu' tempo con i propri cari, perche' essendo meno coinvolti nei crimini, non fanno piu' dentro e fuori dal carcere. Il progetto, che dara' dati piu' accurati il prossimo anno, e' costato finora allo stato quasi 4milioni di euro, dai 13mila euro ai 22mila per paziente, tre volte tanto la spesa annuale della cura col metadone. 19-11-2007 Usa. Il cannabinolo puo' bloccare il cancro al seno Un componente della cannabis potrebbe fermare la diffusione delle metastasi del cancro al seno, e forse del cancro in generale. E' quanto sostengono i ricercatori del California Pacific Medical Center Research Institute, secondo i quali l'uso del cannabidiolo potrebbe in futuro proporsi come valida alternativa alla chemioterapia. Il cannabidiolo, infatti, e' in grado di bloccare un gene chiamato Id-1, che e' ritenuto il responsabile della diffusione aggressiva delle cellule cancerose al di fuori del tumore originale. In una parola, della metastasi. Studi passati avevano gia' dimostrato l'efficacia del cannabidiolo nel bloccare l'aggressivita' del cancro al cervello, ma ora si e' scoperto che ha lo stesso effetto sul tumore al seno, aprendo nuove prospettive nella cura a tutti i tipi di tumori. "Fino a oggi - ha spiegato alla Bbc il capo dei ricercatori, Sean McCallister - avevamo uno spettro di opzioni molto limitato per le forme aggressive di cancro, che si fondano sostanzialmente sulla chemioterapia, che puo' essere estremamente tossica per il paziente. Il cannabidiolo offre la speranza di una terapia non tossica che potrebbe ottenere gli stessi risultati senza effetti collaterali". La ricerca, avverte tuttavia Joanna Owens, dell'istituto Cancer Research del Regno Unito, e' ancora al primo passo: "Dobbiamo ancora capire se il cannabidiolo e' sicuro, e se gli effetti benefici sono replicabili. Molti farmaci anticancro sono gia' basati su vegetali e usati frequentemente, come la Vincristina, derivata da un fiore chiamato Madagascar Periwinkle, usata per il tumore al seno e per quello al polmone. Sara' interessante appurare se anche il cannabidiolo sara' tra questi". Naturalmente, tengono a precisare gli scienziati, il cannabidiolo non e' la cannabis: non e' una sostanza psicotropa, e il suo uso non viola alcuna legge. "Non stiamo suggerendo ai pazienti di fumare marijuana - mettono in chiaro i ricercatori - anche perche' e' altamente improbabile che si raggiunga la quantita' di cannabidiolo necessaria fumando cannabis". 19-11-2007 Grecia. Aumenta la coltivazione di canapa indiana La polizia greca sta scoprendo sempre nuove piantagioni di canapa indiana in tutto il Paese dopo recenti scoperte di questo tipo sull'isola di Creta che hanno attirato l'attenzione dei media. Tanto che l'autorevole quotidiano ateniese Kathimerini e' arrivato a titolare 'La Grecia sta diventando la Colombia dell'Europa' riferendo i risultati di un'indagine della polizia da cui e' emerso che ogni anno in 51 dei 53 Nomoi (Prefetture) del Paese vengono effettuati sequestri di piante di cannabis, primo fra questi la Creta. Anche in altre Prefetture, pero', come Arcadia, Messinia, Ilia e Laconia (tutte nel Peloponneso) la quantita' delle piantine sequestrate non e' di poco conto mentre solo due sono quelle che finora sono rimaste fuori dal giro della droga, ovvero Arta e Grevena' nel Nord del Paese. Ogni anno in Grecia, sempre secondo i dati ufficiali, vengono sequestrate in media circa 35.000 piante che corrispondono solo al 30-40% del totale di quelle effettivamente coltivate nel Paese. Se, come sembra, da ogni pianta si ottiene un chilogrammo di hashish pronto per il consumo, allora la produzione totale 'nazionale' arriva o supera le 80 tonnellate. Calcolando che, come hanno detto fonti della polizia, un chilogrammo di hashish viene venduto sul mercato a 1.000 euro, cio' significa che il giro d'affari della cannabis prodotta in Grecia tocca gli 80 milioni di euro all'anno. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------