====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 04-11-2008 al 10-11-2008 n.46/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Tabacco. Soldi pubblici per scoraggiarne il consumo ma incentivarne la produzione. Tutto ok? - Italia. Gravissime accuse di Carlo Giovanardi al provveditore agli Studi di Como - Meno male che c'e' la legge Fini-Giovanardi... parola di Giovanardi - Giornalisti, droga e statistiche: il solito pasticcio NOTIZIE - Usa. Michigan. Sondaggio favorevole alla ricerca sulle staminali e marijuana terapeutica - Cile. Lanciata una campagna anti marijuana - Italia. Valle d'Aosta, arrivano le esenzioni fiscali sull'alcool - Gb. L'alcool causa l'Azheimer - Spagna. Si beve di meno, si fuma di meno, ci si droga di meno - Italia. Verso nuovi incentivi alla coltivazione del tabacco - Usa. Referendum, si' a suicidio medicalmente assistito, marijuana terapeutica, depenalizzazione della marijuana - Spagna. La cocaina resiste alle campagne antidroga - Svizzera. Aumentano le aggressioni facilitate dalle 'droghe dello stupro' - Italia. Milano, al via le multe per chi consuma droghe. Critiche da Radicali e Pdl - Italia. Storie di guerra alla droga: genitori fanno analizzare i capelli dei figli - Colombia. Uribe lancia un messaggio ad Obama: continuiamo la guerra alla droga - Italia. Giovanardi: vietato parlare di politiche sulla droga che non siano le mie - Ue. Rapporto sulle droghe: e' boom di cocaina, l'Italia regina della cannabis - Giappone. Storie di proibizionismo: 10 anni di carcere per il consumo, ma e' boom di cannabis fra gli studenti - Italia-Russia, accordi di guerra alla droga - Ue. Osservatorio sulle droghe: vola su Internet lo smercio di stupefacenti - Italia. Disastro sulla prevenzione e lotta al tabacco, le lobby appoggiate da destra e da sinistra - Italia. Giovanardi: vietare vendita alcool dopo le 2 di notte - Italia. Interviene Berlusconi: si' agli incentivi alla produzione del tabacco - Italia. Corso di cucina alla marijuana...e' polemica - Egitto. Storie di proibizionismo: arrestato spacciatore di sette anni - Colombia. Storie di guerra alla droga: esercito uccide undici giovani dei quartieri poveri e li dichiara guerriglieri - Venezuela. Storie di guerra alla droga: nuove basi militari al confine con la Colombia - Italia. Storie di proibizionismo: agente della penitenziaria arrestata per droga - Bolivia-Usa. La Dea ha fatto le valigie - Italia. Storie di proibizionismo: muore in carcere sniffando gas ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 76 arresti - 356,732 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 190,334 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 166,398 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 88 giorni di detenzione ARTICOLI 06-11-2008 Tabacco. Soldi pubblici per scoraggiarne il consumo ma incentivarne la produzione. Tutto ok? Rivolgiamo un sincero applauso al Governo per la politica sul tabacco. Grazie all'Italia, i contribuenti italiani ed europei dovranno sborsare denaro per finanziare campagne di informazione contro il tabacco, dall'altra per incentivarne la produzione. L'Italia guida infatti il fronte dei Paesi europei, riunitosi ieri a Verona, che chiede nuovi incentivi Ue ai coltivatori di tabacco. Ringraziamo anche il Governo perche' nei suoi spot pubblicitari contro "tutte le droghe" ha escluso da queste proprio quella droga (il tabacco) che causa piu' morti di tutte le altre messe insieme. Con ammirabile destrezza questo Governo e' riuscito ad evitare che i media italiani (e di conseguenza i contribuenti) si accorgessero dell'evidente contraddizione. Contrariamente a qualche maligno osservatore, che potrebbe pensare che i nostri media siano indegni per la completa mancanza di approfondimento alcuno, siamo convinti che il merito vada attribuito interamente alla straordinaria abilita' del Governo di persuadere l'opinione pubblica. E anche noi siamo ora persuasi: nessuna contraddizione. Almeno fino a quando non se ne accorgera' anche la gloriosa stampa italiana. ***AGGIORNAMENTO*** Segnaliamo una importante ed encomiabile eccezione. La trasmissione di Radio 1 Rai "Zapping", condotta da Aldo Forbice, ha lanciato lo scorso 3 novembre una campagna di informazione dal titolo "Fumo uguale cancro? Riconvertiamo le colture": http://www.radio.rai.it/radio1/zapping/ Pietro Yates Moretti 06-11-2008 Italia. Gravissime accuse di Carlo Giovanardi al provveditore agli Studi di Como Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle tossicodipendenze, dovrebbe chiedere immediatamente scusa al provveditore agli studi di Como, Benedetto Scaglione, accusato di essere favorevole alle droghe per aver suggerito la legalizzazione della cannabis quale misura per combattere il narcotraffico ed anche il consumo. (1) La violenza censoria di Giovanardi si spinge fino a sostenere che chi ha un ruolo pubblico non possa esprimere la propria opinione su come affrontare la questione delle droghe. Le accuse di Giovanardi hanno lo stesso sapore di quelle che George Bush lanciava a chi si opponeva alla guerra in Iraq: non pensarla come me significa essere per il nemico. Scaglione ha detto cio' che pensano in molti (oltre quattro italiani su dieci). L'unica strategia per porre fine al commercio illegale e dilagante di sostanze incontrollate ed incontrollabili e' la loro legalizzazione e controllo. Non piu' lo spacciatore nei bagni di scuola, non piu' miliardi di proventi per le organizzazioni mafiose, non piu' sostanze tagliate con chissa' quale veleno. Dire questo non solo non e' da condannare, come vorrebbe Giovanardi, ma da incoraggiare come un contributo prezioso al dibattito politico che il sottosegretario vuole soffocare del tutto. Chiedere la legalizzazione non significa essere a favore del consumo di droga, cosi' come condannare l'invasione dell'Iraq non significava essere pro Saddam. Il fatto e' che la guerra alla droga e' fallita, come dimostrano ogni giorno i dati sul dilagare del consumo e sulle nuove super potenze del commercio mondiale di droga come la 'Ndrangheta. Proprio ieri sono usciti i dati sul consumo in Europa, (2) dove l'Italia risulta ai primissimi posti per il consumo di cannabis e cocaina nonostante in Italia sia in vigore dal 2005 una delle leggi sulla droga piu' repressive nel mondo occidentale. Possiamo scegliere di continuare ad errare, come ormai da 40 anni, oppure possiamo chiederci se la strategia sia da rivedere. E' un dovere morale per qualsiasi persona, specialmente se riveste ruoli istituzionali, fare proposte per ricalibrare i nostri sforzi. Guai se prevalesse il pensiero unico di "bushiana" memoria del "mantenere ferma la rotta" senza se e senza ma. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18894 (2) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18895 Pietro Yates Moretti 07-11-2008 Meno male che c'e' la legge Fini-Giovanardi... parola di Giovanardi In inglese l'espressione e' 'state of denial'. In italiano, questa locuzione esprime diversi attributi: diniego, disonesta' intellettuale, avere la faccia come il culo, etc. E questa espressione ('state of denial'), cosi' famosamente usata dal giornalista Bob Woodward per descrive la politica sull'Iraq dell'amministrazione Bush, si applica bene al nostro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega sulle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi. Ecco cosa ha avuto il coraggio di dire il Nostro a proposito dei risultati sconfortanti dell'Osservatorio Ue sulle droghe, che ha individuato l'Italia quale regina europea del consumo di cocaina e cannabis: "Il rapporto Ue dimostra che i paesi Europei che hanno fatto una rigorosa politica di repressione e prevenzione hanno ottenuto lusinghieri risultati contro la diffusione delle droghe, mentre in altri Paesi, come l'Italia e la Spagna, dove, negli anni scorsi, ci sono state atteggiamenti di lassismo e di permissivismo nei confronti dell'uso delle droghe, la situazione e' oggi piu' preoccupante". Peccato che: - in Italia vige dal 2005 una delle leggi sulla droga piu' repressive nel mondo occidentale; - Giovanardi e' autore di questa legge, conosciuta col nome Fini-Giovanardi; - anche se il Governo Prodi avesse voluto disapplicare la legge Giovanardi, non avrebbe potuto per due semplici motivi: 1. in Italia vige l'obbligatorieta' dell'azione penale (una volta approvata la legge, e' la magistratura che la applica); 2. il Governo Prodi era incapace di fare qualsiasi cosa, tanto e' vero che non e' stato in grado di modificare neanche una virgola della legge Giovanardi, nonostante gli impegni elettorali. Vedremo quale scusa riuscira' ad inventarsi Giovanardi nel 2009, quando uscira' il prossimo rapporto dell'Osservatorio. Ecco alcune possibilita': la crisi economica; la mancanza di collaborazione dei 'lassisti'; i cambiamenti climatici; il traffico di Roma. Pym 08-11-2008 Giornalisti, droga e statistiche: il solito pasticcio Scoprirete o avete già scoperto sui giornali (e sentito nei TG), che è disponibile l'ultimo rapporto dell'Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze (EMCDDA), il quale, a sentire i mezzi di informazione, lancia (l'ennesimo) "allarme cocaina"; infatti, secondo i giornalisti, sarebbero 4 milioni gli europei che fanno uso di cocaina. Cifre da capogiro? In realtà si tratta dell'1,2% della popolazione europea, ed è il risultato di una media, dato che da Paese a Paese i dati oscillano moltissimo (solo 4 Paesi hanno una prevalenza superiore all'1%, tra questi l'Italia). Basta prendersi la briga di confrontare i dati 2008 con quelli 2007 per rendersi conto che il consumo di cocaina nell'ultimo anno è diminuito: nel 2007 la percentuale media era infatti dell'1,3%. Gli stessi redattori del Rapporto indicano che il consumo di sostanze stupefacenti illecite in Europa è "stabilizzato" (non si assite a una crescita maggiore rispetto agli anni scorsi) e che la vera questione oggi in dibattito riguarda gli aspetti economici, cioè la spesa pubblica in materia di droghe: non si sa bene quanto denaro venga speso, come e perché. Ma ai giornalisti questo interessa relativamente: molto meglio lanciare l'ennesimo allarme. La cifra di 4 milioni si riferisce al numero (medio) di persone che nell'arco dell'ultimo anno hanno consumato almeno una volta cocaina: non che sono cocainomani o che la usano cronicamente. Non "che fanno uso", ma che "hanno provato". E' come indagare quanti maschi italiani hanno fatto cilecca a letto almeno una volta nell'ultimo anno e poi proclamare che la percentuale risultante corrisponde agli impotenti italiani. Da notare che si tratta comunque di un passo avanti, per i giornalisti: fino all'altro anno consideravano "tossicodipendenti" tutti coloro che almeno una volta nella vita avevano provato una determinata sostanza. Adesso almeno si basano sull'ultimo anno. Il dato realmente utile ad indicare la problematicità del consumo di sostanze è quello riferito all'ultimo mese (meglio ancora all'ultima settimana): sono 2 milioni gli europei che hanno consumato cocaina negli ultimi 30 giorni. Questi consumatori possono essere considerati "problematici" più a buon diritto, anche se bisognerebbe incrociare questo dato con la prevalenza annuale e nell'arco della vita, per essere ragionevolmente sicuri che chi ha usato cocaina nell'ultimo mese non fosse anche alla prima esperienza. Bisogna fare attenzione a come si interpretano e trasmettono i dati statistici: messa come la mettono i mezzi di informazione, sembra che usare cocaina sia una cosa normalissima. Sebbene si proceda effettivamente verso la "normalizzazione" dei consumi di cocaina e stimolanti in genere (che è simbolica, più che reale: il suo uso è considerato sempre più spesso "coerente" anche da chi se ne astiene), questi restano attestati a percentuali molto basse: se l'1,2% usa cocaina, significa che il 98,8% non lo fa. Come ha affermato anche Gregor Burkhart, responsabile dell'area prevenzione dell'EMCDDA, se si va in giro a proclamare che tutti i giovani sono cocainomani, l'effetto che si rischia di ottenere è che i giovani che non consumano si sentano "anormali". Meglio affermare, sostiene Burkhart, che la maggior parte degli europei NON consuma cocaina: che è la verità, fa sentire "normali" anche i ragazzi che non "sniffano", e non sminuisce per nulla la questione. Ci si domanda, inoltre, perché quell'1,2%, media che comprende la popolazione dai 15 ai 64 anni, dovrebbe preoccupare di più del fatto che la media di consumo di alcol procapite in Europa si attesta a 15 litri l'anno (dati 2006; sono 26 mila in media le morti alcol-correlate all'anno in Italia), o del fatto che il 90% dei giovani di 15-16 anni ha bevuto alcol almeno una volta nella vita (dati 2006), ma non è considerata, per fortuna, alcolista. Per non parlare poi del tabacco: il consumo viene scoraggiato sempre più insistentemente a livello europeo, ma contemporaneamente la sua coltivazione viene sovvenzionata con i soldi dei contribuenti. E' comprensibile l'allarme per l'aumento dei consumi di droghe, l'allarmismo no. Allarmismo più incoerenza sono una miscela micidiale: si vede chiaramente, basta aprire gli occhi. L'ultimo elemento evidenziato dai giornali (indico la Repubblica come riferimento, ma tutti travisano allo stesso modo, dato che la prima travisatrice è l'ANSA stessa), in bilico tra l'assurdo e il ridicolo, ma in realtà drammaticamente coerente con la visione pubblicamente condivisa della questione, è l'idea che l'aumento dei consumi sia sostanzialmente dovuto da un lato alla (presunta) maggior disponibilità di "droga", e dall'altro alle "strategie di marketing" messe in atto dal narcotraffico globale. Imputare la responsabilità di tutto questo alla criminalità organizzata può apparire ovvio e scontato: sono loro che vendono la droga. Ma è anche un modo semplice ed efficace per eludere il fatto che la responsabilità dell'aumento dei consumi risiede nel nostro stile di vita, non nelle velleità dei criminali, i quali, da bravi e schifosi avvoltoi, abituati a occupare i vuoti lasciati dalle istituzioni, non fanno che intercettare (e soddisfare) un bisogno inculcatoci dal nostro stesso sistema di sviluppo: il bisogno della prestazione a tutti i costi, del primato, del superamento dei limiti. Luca Borello ricercatore e documentalista su sostanze e dipendenze -------------------------------------- NOTIZIE 04-11-2008 Usa. Michigan. Sondaggio favorevole alla ricerca sulle staminali e marijuana terapeutica Un recente sondaggio rivela una forte appoggio al referendum che vuole ampliare la ricerca sulle staminali e legalizzare la marijuana terapeutica. Il sondaggio telefonico condotto per il Detroit Free Press e la WDIV-TV rivela che il 51% e il 61% degli intervistati si sono dichiarati favorevoli alla ricerca e alla marijuana terapeutica, rispetto al 40 e al 30% contrari. Un sondaggio condotto il 26 ottobre dall'EPIC-MRA per il Detroit News e per i canali televisivi WXYZ, WILX, Wood e WJRT rivelo' che il 46% degli intervistati era favorevole alla ricerca e il 57% alla legalizzazione della marijuana terapeutica, mentre il 44% e il 36% contrari. 04-11-2008 Cile. Lanciata una campagna anti marijuana Lanciata dal Governo cileno una massiccia campagna contro il consumo della marijuana, perche' i giovani sembrano sottovalutarne i rischi. L'iniziativa e' stata presentata da Maria Teresa Chadwick, presidente del National Drug Control Council, intervistata dal quotidiano El Mercurio. Con lo slogan: "Sii intelligente, non fumare marijuana", la campagna durera' 45 giorni, e sara trasmessa in Tv e radio. "E' sottovalutato il danno causato dalla marijuana, c'e' una mistificazione degli effetti anche per il consumo terapeutico che si fa della sostanza e questo riduce la percezione dei rischi tra i giovani". "L'obiettivo della campagna e' di fare riflettere sugli effetti della marijuana, e sul dato che sia additiva esattamente come le altre sostanze", ha concluso la Chadwick. 04-11-2008 Italia. Valle d'Aosta, arrivano le esenzioni fiscali sull'alcool Entro la fine dell'anno ritorneranno in circolazione in Valle d'Aosta i buoni alcool, che prevedono uno sconto sul pagamento delle accise. La Giunta regionale ha licenziato infatti un disegno di legge, da sottoporre ora al Consiglio regionale, che va a modificare l'attuale normativa in materia di alcool in esenzione fiscale, ma anche birra e zucchero, al fine di renderne più efficaci i benefici al momento della vendita. All'inizio del 2008 l'assessorato alle Attività produttive aveva sospeso i buoni perché i vantaggi garantiti ai distillatori non sembravano avere ripercussioni sui prezzi finali. La nuova legge, frutto anche degli approfondimenti di un gruppo di lavoro costituito 'ad hoc', definisce quindi modalità di vendita dei prodotti in esenzione fiscale che evidenzino in maniera trasparente lo sgravio per i consumatori. Tra le principali novità introdotte, c'é anche il monitoraggio dei prezzi medi di vendita praticati dai soggetti assegnatari, confrontati, ove possibile, con i prezzi medi dello stesso prodotto venduto senza l'esenzione fiscale. In base agli indirizzi espressi dall'Unione europea, vengono eliminati inoltre i vincoli sulle tipologie di bevande alcoliche ammesse all'esenzione fiscale, nonché sulle quantità. "L'iniziativa - hanno detto il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l'assessore alle Attività produttive, Ennio Pastoret - è di rilievo in questo particolare momento, che coincide con le vendemmie e la vinificazione". La nuova legge, che interviene sulla 16/2006, consentirà pertanto ai proprietari di alambicchi privati che distillano vinacce ad uso familiare di poter presentare, ai competenti uffici regionali, le domande per il rilascio dei relativi buoni alcool e ai consumatori valdostani di avere prezzi più vantaggiosi sugli scaffali. (ANSA). 04-11-2008 Gb. L'alcool causa l'Azheimer Gli inglesi la chiamano alcohol-related dementia, ovvero la demenza collegata al consumo di alcolici che, se assunti in grande quantità, contribuiscono sensibilmente a diminuire la massa cerebrale. LO STUDIO - Una ricerca pubblicata sul British Journal of Psychiatry e guidata dai due ricercatori Susham Gupta e James Warner sottolinea ancora una volta il legame esistente tra alcool e demenza, diffondendo numeri inquietanti a questo proposito. Nell’Alzheimer, considerata la forma più comune di demenza, l’alcool in quantità significativa è responsabile di un decimo dei casi, e se il consumo è stato pesante la responsabilità del bicchiere di troppo sale a un caso su quattro. Le lesioni alle cellule e alle sinapsi provocate dagli alcolici sono note da tempo, ma il rapporto direttamente proporzionale tra il vizio del bere e la degenerazione cerebrale è ulteriormente sottolineato dai dati di quest’ultima ricerca britannica. Continua... http://www.corriere.it/salute/08_novembre_03/alzheimer_alcol_4a24801e-a9ab-11dd-bcaf-00144f02aabc.shtml 05-11-2008 Spagna. Si beve di meno, si fuma di meno, ci si droga di meno Il consumo di alcool, tabacco e droghe in Spagna, principale porta d'ingresso della cannabis e della cocaina in Europa, si è sensibilmente ridotto tra il 2007 e il 2008, secondo uno studio pubblicato oggi. "Stiamo andando nella giusta direzione", ha commentato il ministro dell'Interno, Alfredo Perez Rubalcaba, in occasione della presentazione dello studio biennale sull'alcool e le droghe in Spagna (Edades) realizzato su un campione di 23.715 spagnoli tra i 15 e i 64 anni. Negli ultimi due anni la Spagna ha registrato le percentuali di consumo quotidiano di tabacco (29,6%) e alcool (10,2%) piú basse dal 1997. Il ministro della Sanità e del Consumo, Bernat Soria, ha sottolineato che da dieci anni non si registrava una percentuale cosí bassa tra i consumatori di alcol. 05-11-2008 Italia. Verso nuovi incentivi alla coltivazione del tabacco Una posizione comune quella di Italia, Bulgaria, Francia, Grecia, Polonia, Romania, Spagna e Ungheria, sulle prospettive del settore tabacchicolo. Dall'incontro tra i maggiori paesi europei produttori di tabacco svolto a Verona, che fa seguito all'incontro trilaterale di Lussemburgo della scorsa settimana tra il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, il presidente della Commissione di turno Michel Barnier e il commissario Ue all'Agricoltura Mariann Fischer Boel, e' emersa una situazione assolutamente non tesa tra quella "California d'Europa" - come piu' volte Zaia ha definito l'Italia - e l'Unione a 27. Oramai e' certo, si puntera' alla proroga della fase transitoria degli aiuti fino al 2013. Praticamente gli stati membri sono tutti d'accordo: bisogna andare nella direzione del mantenimento dell'accoppiamento per dare piu' certezze ai lavoratori, ai produttori e ai trasformatori del comparto. Anche le organizzazioni tabacchicole europee si sono mostrate coese. Unitab, Efap e Fetrab hanno fatto fronte unico nel chiedere la proroga degli aiuti per i prossimi cinque anni. E hanno pronta una manifestazione, per il prossimo 19 novembre, alla quale parteciperanno seimila operatori del settore tabacchicolo. Un vero e proprio sit in davanti al Palazzo del Consiglio di Bruxelles per far sentire la voce del comparto nel giorno in cui il Consiglio dei ministri Ue si riunira' per parlare proprio di tabacco. "Ma le aspettative sono buone", spiega al VELINO il vice presidente vicario di Copagri Franco Verrascina. "Il lavoro svolto da Zaia sta andando nella direzione giusta e si stanno aprendo nuovi spiragli per l'Italia". La filiera del tabacco italiana rappresenta 12.300 imprese, per un valore di oltre 250 milioni di euro. Gli ettari coltivati sono 28 mila, e gli addetti ai lavori oltre centomila. Tra gli otto paesi presenti al vertice l'Italia e' in cima alla lista per quanto riguarda la quantita' di tabacco prodotto, nonostante il calo del 6 per cento registrato negli ultimi due anni. Contro il calo del 26 per cento francese e dell'11 per cento spagnolo. Tra le regioni italiane a fare la parte del leone e' la Campania con il 44 per cento della produzione raccolta, seguita dal Veneto con il 27 per cento e dall'Umbria con il 24 per cento. Ma per ora non si e' parlato ancora di ristrutturazione di filiera, come aveva auspicato gia' al VELINO il presidente dell'associazione nazionale tabacchicola Ont Gennaro Masiello "per svincolare una volta per tutte il comparto dagli aiuti Ue". "E' troppo presto - prosegue Verrascina - sono passi che vanno fatti in maniera graduale". Ora bisognera' aspettare il prossimo consiglio dei ministri Ue di Bruxelles, il 18, 19 e 20 novembre prossimo. 05-11-2008 Usa. Referendum, si' a suicidio medicalmente assistito, marijuana terapeutica, depenalizzazione della marijuana Non c'è solo la Casa Bianca al centro dell'attenzione degli americani questa notte; dalle urne è atteso infatti anche il verdetto sui 153 referendum che sono stati sottoposti agli elettori in concomitanza con le elezioni presidenziali. Oltre ai democratici a cantare vittoria questa notte possono essere cosí anche molti sostenitori dei diritti civili. Dal voto esce una decisione storica nello Stato di Washington dove i cittadini hanno approvato la proposta di introdurre il suicidio assistito ai malati terminali. Quello di Washington diventa cosí il secondo stato americano dopo l'Oregon a consentire l'eutanasia. In California invece si attende il risultato di uno dei quesiti piú discussi, la cosiddetta "proposition 8" che mira a ribaltare la decisione della Corte Suprema dello Stato che ha introdotto la possibilità di sposarsi per le coppie gay, sollevando una fortissima battaglia politica attorno al referendum. I primi dati, limitati a poche migliaia di schede, mostrano un risultato ancora indeciso. Durante la campagna elettorale entrambi i candidati alla Casa Bianca, Barack Obama e John McCain, si sono dichiarati contrari al matrimonio gay. Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, è stato uno dei maggiori oppositori alla decisione della Corte. Nelle ultime settimane centinaia di coppie omosessuali californiane hanno fatto richiesta di unirsi in matrimonio in vista di un possibile divieto in futuro. Gli oppositori alla "proposition 8" hanno racimolato ben 70 milioni di dollari per sostenere la loro campagna. Gli elettori dell'Arkansas hanno approvato invece con oltre il 56% dei consensi il divieto che impedisce alle coppie non sposate di adottare figli. Possono cantare vittoria invece gli attivisti per i diritti civili in Sud Dakota che vedono respinta la proposta di vietare l'aborto se non nei casi di stupro, incesto e di serio pericolo di vita per la madre. Il Massachusetts ha approvato invece la proposta che depenalizza il possesso di piccole quantità (un'oncia) di marijuana, sostituendola con una multa amministrativa di 100 dollari. Il Michigan invece diventa il tredicesimo Stato americano a consentire l'uso di cannabis a scopo terapeutico. I malati potranno anche coltivare la marijuana al fine di alleviare i dolori della malattia. In Ohio invece i cittadini hanno respinto la proposta di aprire il primo casinó dello Stato, mentre in Arkansas è stato abolito il divieto che impediva dal 1874 di avere una lotteria nazionale. In Missouri le principali società elettriche dovranno provvedere entro il 2021 a produrre almeno il 15% della propria capacità produttiva da fonti rinnovabili. 05-11-2008 Spagna. La cocaina resiste alle campagne antidroga Sia gli sforzi per sfatare il binomio "consumo di cocaina = successo", sia la mera repressione, non hanno ottenuto, per ora, che un risultato molto relativo. Rispetto a un calo dell'uso pressoche' generalizzato di tutte le sostanze stupefacenti -legali e illegali-, la quota di persone che assume cocaina e' rimasta stabile, secondo la Encuesta Domiciliaria sobre Alcohol y Drogas en Espana presentata dai ministri della Sanita', Bernat Soria, e degli Interni, Alfredo Pérez Rubalcaba. I dati sulla cocaina (conseguiti nel 2007 e nel 2008 tramite 23.715 interviste fatte a persone dai 15 ai 64 anni residenti in Spagna) sono la copia di quelli di due anni fa: l'ha usata, negli ultimi12 mesi, il 3% della popolazione, e negli ultimi 30 giorni (considerato un uso frequente) l'1,6%. Soria ha aggiunto che sebbene sia un tasso di consumo piuttosto basso rispetto ad alcol, tabacco e cannabis, il 46% delle persone che ricorrono a un centro di disintossicazione indica la cocaina come prima sostanza (prevalgono i poliassuntori). La buona notizia e' che esiste piu' consapevolezza del rischio e una maggiore difficolta' ad accedere a questa come alle altre sostanze. Forse si puo' interpretarla come un maggior controllo da parte dei consumatori. Rispetto alle due droghe piu' consumate -tabacco e alcol-, il ministro della Sanita' ha spiegato che la quantita' dei consumatori regolari (29,6% e 10,2%) e' la piu' bassa degli ultimi dieci anni. Anche l'uso di cannabis, la terza sostanza della lista, e' in regresso: oggi l'assume sporadicamente il 10,1% della popolazione contro l'11,3% del 2003. I ministri hanno anche sottolineato il minor consumo d'alcol, in particolare il numero dei bevitori a rischio (uomini che ingeriscono oltre 50 cc d'alcol al giorno, pari a un litro di birra, mezzo di vino o tre superalcolici e le donne con 30 cc giornalieri); in questa categoria si trova il 3,4% della popolazione (4,6% maschi e 2,2% donne): le cifre piu' basse dell'ultimo decennio. In quanto ad altre sostanze (extasy, allucinogeni, anfetamine, eroina), il loro consumo e' minoritario e si e' stabilizzato o in calo: l'uso abituale di extasy riguarda lo 0,6% della popolazione e l'eroina meno dello 0,1%. 05-11-2008 Svizzera. Aumentano le aggressioni facilitate dalle 'droghe dello stupro' Aumenta il numero di aggressioni attraverso sostanze definite "droghe dello stupro". Nel 2007 il Centro tossicologico svizzero ne ha registrati 47, ossia 16 in piu' dell'anno prima. E per quest'anno si prevede un cifra simile. Le segnalazioni arrivano al Centro dai medici o direttamente dalle vittime che parlano di "gocce Ko". Cosi' vengono descritte le sostanze gamma-idroxybutrato (GHB) o GBL. Per lo piu' vengono aggiunte alle bibite in discoteca, club, feste private, ma ci sono casi di persone aggredite e derubate con questo sistema in treno, di notte. 06-11-2008 Italia. Milano, al via le multe per chi consuma droghe. Critiche da Radicali e Pdl Da ieri sono sanzionati con una multa di 500 euro, l'uso e lo spaccio di droga all'aperto, il consumo di alcolici che puo' creare situazioni di pericolo o di degrado, chi avvicina le prostitute per strada, gli imbrattatori dei muri e gli accattoni molesti. Il sindaco di Milano Letizia Moratti ha infatti firmato sei ordinanze per la sicurezza e il decoro urbano. 'Queste ordinanze - ha spiegato il sindaco Moratti - tutelano i cittadini da comportamenti pericolosi e che limitano la liberta''. Non soltanto i vigili, ma anche le forze dell'ordine, in virtu' delle disposizioni della legge 125, possono sanzionare questi comportamenti. L'ammenda, fissata per tutte le trasgressioni a 500 euro, sara' ridotta a 450 se sara' pagata entro i primi cinque giorni dalla notifica. Accanto alle sei ordinanze la giunta ha finanziato con 3 milioni di euro il potenziamento degli interventi di prevenzione e recupero per i trasgressori. 'Siamo la prima citta' che ha emesso le ordinanze per la sicurezza unite a interventi di prevenzione, di sostegno e di recupero sociale dei comportamenti devianti'. A seguito dei provvedimenti adottati dalla giunta Moratti per combattere il degrado urbano, Valerio Federico, segretario di Radicali Milano commenta in modo ironico:"Ci permettiamo di proporre un ulteriore provvedimento: da anni i piccioni molestano i milanesi, e' ora di multarli senza se e senza ma, tolleranza zero signora Moratti!". Per Nathalie Pisano del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, invece, le ordinanze non servono a risolvere ben altri problemi:" Il sindaco ha annunciato che stanziera' 3 milioni di euro per il "recupero" dei tossicodipendenti, ne indirizzi una parte per riattivare le macchine scambiasiringhe che ha da piu' di un anno irresponsabilmente disattivato attentando cosi' alla salute dei tossicodipendenti e dei cittadini milanesi". Concludono Federico e Pisano:"Chiediamo al Partito Democratico di sostenere la petizione di Radicali Milano sulle macchine scambiasiringhe senza titubanze. Il 24 novembre a Quarto Oggiaro ci saremo anche per raccogliere le firme. No alla riduzione degli spazi di liberta' a Milano, Si' alla riduzione del danno per i non garantiti!" "Le ordinanze volute dal sindaco Moratti, sono misure pensate per il decoro urbano, e per questo motivo positive, ma non e' certo con una multa da 500 euro che si supera e risolve il problema droga in Italia". Lo dichiara Mariella Bocciardo deputato del Pdl e membro della commissione Affari Sociali e parlamentare Infanzia. "Anche l'ultimo fine settimana ci ha lasciato la drammatica dote di un numero altissimo di giovani vittime e famiglie distrutte. Un bollettino di guerra senza soluzione di continuita'. La verita' e' che la lotta alla droga si vince con operazioni di prevenzione e informazione nelle scuole, nelle universita', nelle istituzioni stesse che, come ben sappiamo, non sono immuni da questo flagello". "Per droga, prostituzione e accattonaggio, quello che va combattuto e' il racket che manovra, guadagna e specula alle spalle di persone sfortunate e sfruttate. Le multe possono essere considerate un segnale di attenzione, non un deterrente". 06-11-2008 Italia. Storie di guerra alla droga: genitori fanno analizzare i capelli dei figli Credevate di avere genitori spioni che non si fidano di voi e vi perquisiscono la camera di nascosto? E' niente rispetto a quella cinquantina di genitori che in pochi giorni si sono rivolti a un laboratorio specializzato di Castelfranco Emilia, nel Modenese, dove viene fatto un test antidroga attraverso i capelli. Come riferisce il Qn-Resto del Carlino, il test, realizzato su una ciocca di capelli, permette di scoprire se la persona abbia assunto sostanze stupefacenti, con quale frequenza e in quale quantita'. 'A chi ci chiama garantiamo l'anonimato assoluto, perche' le famiglie voglio sapere, ma senza correre il rischio di far sapere o di esporre i propri ragazzi', dicono Milena Dondi e Roberta Mazza, le due socie del laboratorio. I genitori inviano la ciocca di capelli in busta chiusa e anonima, e a ogni busta corrisponde un codice cui fanno riferimento i risultati. Secondo quanto riferito dalle biologhe, circa la meta' delle ciocche sottoposte ai primi test e' risultata positiva, ma in un 40 per cento dei casi i genitori si sbagliavano sui loro figli. Per fare il test, occorre spendere circa 150 euro: la risposta viene fornita in una decina di giorni. 06-11-2008 Colombia. Uribe lancia un messaggio ad Obama: continuiamo la guerra alla droga L'elezione di Barack Obama alla presidenza e' stato un grande esempio di democrazia e alla Colombia conviene che esistano democrazie cosi' forti e importanti come quella negli Usa, esempio di liberta', di rispetto per l'iniziativa privata e di responsabilita' sociale. Lo ha dichiarato ieri a Bogota' il presidente colombiano Alvaro Uribe. In un'intervista a Radio Caracol, riproposta dal sito della presidenza on line, Uribe ha ricordato che la Colombia ha storicamente mantenuto con Washington una alleanza ed un approccio bipartisan'. 'Dobbiamo continuare a lavorare insieme e a cercare appoggio per mantenere un coordinamento nella politica contro il narcotraffico, contro il terrorismo e per proseguire il rafforzamento delle istituzioni democratiche'. 06-11-2008 Italia. Giovanardi: vietato parlare di politiche sulla droga che non siano le mie Il provveditore agli Studi di Como, Benedetto Scaglione, dalle pagine del Corriere di Como on line lancia la sua proposta: liberalizzare le droghe leggere per combattere la diffusione a scuola. Proposte che oltre alle critiche del mondo politico cittadino, hanno suscitato la dura reazione del sottososegreatrio alla Presidenza del Consiglio con delega alle tossicodipendenze Carlo Giovanardi: "Si tratta di frasi e proposte totalmente da condannare". Il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale ha cosí dichiarato al quotidiano locale: "Il mercato della droga puó essere sottratto alla malavita solo facendo intervenire in maniera decisa il nostro Stato. Sono quindi favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere che andrebbero vendute in farmacia sotto stretta sorveglianza e con limiti ben precisi". E ancora: "Tutto ció consentirebbe di tenere monitorato questo orribile fenomeno e combatterne la diffusione crescente anche nelle nostre scuole". E allora "Quis custodiet custodes?" si chiede il senatore Carlo Giovanardi: "Si tratta di frasi e proposte totalmente da condannare e rigettare soprattutto in considerazione del ruolo istituzionale rivestito dal funzionario dello Stato in ambito educativo", sottolinea in una nota. E anzi "sembra impossibile che ad un uomo di studi possano sfuggire le evidenze scientifiche piú recenti in tema di danni cerebrali provocati dalle droghe che hanno evidenziato in maniera inconfutabile l'alterazione della normale maturazione del cervello degli adolescenti che ne fanno uso", bacchetta il sottosegretario ricordando anche "la grave compromissione dei meccanismi di memorizzazione, dell'attenzione e quindi dell'apprendimento con gravi conseguenze per la capacità cognitive e il rendimento scolastico", per "non parlare poi dell'alterazione dei meccanismi della motivazione e della gratificazione che tali sostanze provocano, riducendo la voglia e la volontà di affrontare e risolvere i problemi e la soddisfazione derivante dal raggiungimento di obiettivi". Dagli educatori Giovanardi non vuole "rese incondizionate" di fronte agli spacciatori e al problema della diffusione e del consumo giovanile, ma si aspetta che "puntino sul rendere sempre piú consapevoli i ragazzi dei danni provocati dalla droga e dell'opportunità di fare la scelta piú giusta". Ovvero, conclude il sottosegretario con delega alle tossicodipendenze, "bisogna dire loro chiaramente e senza tentennamenti di non usare alcun tipo di droghe o abusare di alcol". Oltre a questo vale l'obbligo per tutti, "soprattutto se appartenenti ad amministrazioni pubbliche, a vigilare e controllare ció che succede all'interno degli ambienti affidati alla nostra responsabilità, specialmente se frequentati da giovani, che per la loro naturale condizione, sono piú vulnerabile e quindi da proteggere". 06-11-2008 Ue. Rapporto sulle droghe: e' boom di cocaina, l'Italia regina della cannabis Piu' coca, soprattutto tra i giovanissimi, e meno spinelli. Crollo del consumo di ecstasy, mentre l'eroina continua ad uccidere. Questa in estrema sintesi la fotografia scattata dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze nel suo rapporto annuale sull'evoluzione del fenomeno in Europa. Rapporto in cui si segnala anche il boom incontrollato dei negozi on line dediti alla vendita di droghe sintetiche altamente dannose per la salute. In questo quadro l'Italia, negli ultimi dodici mesi, figura tra i Paesi europei che fa registrare il piu' alto consumo di cocaina: il 3,2% dei giovani tra i 15 e i 34 anni. Ma nel nostro Paese anche la vecchia 'canna', nonostante negli ultimi anni siano state introdotte norme piu' severe sull'uso personale di cannabis, e' lungi dal passare di moda: l'Italia e' infatti al primo posto insieme alla Spagna. - COCAINA. Nel rapporto si lancia un vero e proprio allarme. In Europa il suo consumo 'e' in costante crescita'. Ne fanno ricorso oltre 4 milioni di persone. E di gran lunga 'la sostanza stimolante piu' diffusa in molti Paesi della Vecchia Europa', mentre in quelli del nord e in quelli dell'est si ricorre prevalentemente al consumo di anfetamine. Sul fronte della coca l'aspetto piu' impressionante e' che aumenta costantemente il numero dei giovani che ne fanno uso: nell'ultimo anno 3,5 milioni tra i 15 e i 34 anni e 2 milioni tra i 15 e i 24 anni. L'Italia non fa eccezione: negli ultimi dodici mesi ha consumato 'polvere bianca' il 3,2% della popolazione tra i 15 e i 34 anni. Percentuali maggiori si incontrano solo in Spagna (5,2%) e nel Regno Unito (5,4%). Nulla - secondo l'Osservatorio - lascia al momento intraveder una inversione di tendenza, anche perche' dietro il traffico internazionale della cocaina ci sono interessi fortissimi legati alla criminalita' organizzata. - CANNABIS: i dati piu' recenti - sottolinea l'Osservatorio - indicano che il consumo negli ultimi anni si e' stabilizzato, anche se nell'ultimo anno gli estimatori dello spinello ammontano a 23 milioni. 'Aumentano i segnali di un possibile declino della popolarita' della cannabis', si legge nel rapporto. Anche tra i giovani. Ma probabilmente il fenomeno e' legato in gran parte al dilagare delle droghe sintetiche, che in questi ultimi anni sembrano aver preso sempre piu' spesso il posto degli spinelli tra le preferenze di adolescenti e ragazzi. Nonostante cio', l'Italia ha il record del consumo di cannabis in Europa: e' prima insieme alla Spagna, con l'11,2% della popolazione tra i 15 e i 64 anni. - NEGOZI ON LINE: e' la nuova frontiera della lotta allo spaccio di droghe illegali. 'Il numero complessivo di vendite effettuate attraverso internet - si spiega nel rapporto - mette a dura prova le politiche di contrasto alla droga e i meccanismi di controllo a livello nazionale e internazionale'. I negozi on line specializzati nella vendita di quelle che vengono falsamente definite 'droghe legali' o 'droghe vegetali' si stanno moltiplicando, e dall'ultimo censimento risulta che in Europa sono 68, di cui piu' della meta' nel Regno Unito. Piu' di 200 le sostanze pubblicizzate illegalmente sul web: ecstasy, cannabis, Lsd, oppiacei e sostanze sintetiche. Qui il rapporto Ue anche in italiano: http://www.emcdda.europa.eu/publications/annual-report/2008 In Europa si diffonde sempre piu' l'uso di cocaina: questa, secondo l'eurodeputato radicale Marco Cappato, la principale indicazione che emerge dal rapporto annuale dell'Osservatorio europeo sulle droghe, avvenuto ieri di fronte alla Commissione liberta' pubbliche del Parlamento europeo. Il fenomeno,osserva Cappato in una nota, si sta diffondendo anche attraverso la nuova 'via africana', in particolare nei Paesi dell'Est europeo grazie alla enorme penetrazione della criminalita' organizzata. Le reti criminali sono sempre piu' collegate tra loro, come dimostrano anche le nuove rotte del narcotraffico. Continua inoltre, aggiunge Cappato,la diffusione dell'HIV e dell'epatite C, a fronte dell'assenza di serie politiche di riduzione del danno in Paesi come l'Italia, che non a caso sono tra i piu' intensamente impegnati in un'assurda e liberticida guerra al consumatore, trattato come un pericoloso criminale mentre i criminali veri fanno profitti. Dove sono stati fatti studi di valutazione dell'eroina controllata e delle cosiddette 'stanze del buco', conclude l'eurodeputato radicale, i risultati appaiono positivi. 'Come Radicali non possiamo che confermare le nostre proposte di controllo legale di tutte le sostanze e di assistenza medico-sanitaria ai or=red>consumatori che ne hanno bisogno. 07-11-2008 Giappone. Storie di proibizionismo: 10 anni di carcere per il consumo, ma e' boom di cannabis fra gli studenti Sorprende alcuni la notizia che gli studenti giapponesi fumino, di tanto in tanto, la marijuana. Secondo le ultime notizie, il Giappone e' nel mezzo di una 'epidemia' di marijuana che coinvolge gli studenti, le casalinghe e i lottatori di sumo. L'attenzione della polizia e' sulle metamfetamine e sostanze stimolanti, mentre le statistiche recenti rivelano un aumento dei reati connessi al consumo di cannabis. Nella prima meta' del 2008, il numero dei sospetti arrestati e' salito a 1.202, il 12% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2007. Le coltivazioni domestiche sono aumentate del 50%. Nel 2006, sono stati 2.423 i reati connessi con la marijuana, e la polizia ritiene che quest'anno il numero sara' superato. I fumatori, per non correre il rischio di comprare la droga dagli spacciatori, preferiscono coltivarla da se'. Negli ultimi dieci anni e' quintuplicato il numero delle coltivazioni domestiche di cannabis. Attivisti giapponesi pro marijuana terapeutica si battono per una nuova legge. "La cannabis e' innocua, se la paragoniamo all'alcol e alla nicotina, ma per il Governo rimane dannosa, continuando ad arrestare e dunque a rovinare per sempre la vita dei consumatori. Chiediamo al Governo le prove di questa pericolosita', ma non riceviamo risposta", ha dichiarato Koichi Maeda, fondatore del Japan Medical Marijuana Association. Per la legge vigente, il consumo a scopo ricreativo e' punito con massimo dieci anni di detenzione, e con una sostanziosa multa: l'importazione, l'esportazione, la coltivazione, l'acquisto e la vendita. 07-11-2008 Italia-Russia, accordi di guerra alla droga Attivita' congiunte per prevenire e contrastare l'uso e il traffico di droga, comprese operazioni di 'consegna controllata', scambio di esperienze tecniche, assistenza giuridica, collaborazione nell'esecuzione di perizie e istruzione del personale. Questi i punti piu' importanti dell'intesa siglata oggi a Mosca dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni con il Servizio Federale per il controllo sul traffico di droghe della Federazione Russa. L'intesa parte dalla preoccupazione comune degli Stati 'per l'espansione su vasta scala del traffico illegale di sostanze stupefacenti e psicotrope e del loro abuso' e dalla consapevolezza che 'il traffico illegale di droghe e dei loro precursori rappresenta una seria minaccia all'integrita' fisica e alla sicurezza delle popolazioni dei due Stati'. Italia e Russia si impegnano, dunque, allo scambio di informazioni sulle attivita' di contrasto al traffico di droga, all'assistenza reciproca nelle azioni di prevenzione, assistenza tecnica e giuridica nell'esecuzione di perizie e alla collaborazione nelle ricerche scientifiche. L'intesa prevede anche lo scambio di notizie sui metodi di occultamento delle coltivazioni, di produzione, trasporto e vendita delle droghe e dei loro precursori. Il tutto avvera' 'nel rispetto delle legislazioni nazionali e degli impegni internazionali dei due Stati'. 07-11-2008 Ue. Osservatorio sulle droghe: vola su Internet lo smercio di stupefacenti E' internet la nuova frontiera per chi desidera rifornirsi di droga, soprattutto attraverso i forum di discussione e le chat room, senza tralasciare i siti web dei negozi online, dove si vendono prodotti che spaziano dalle sostanze alternative psicoattive alle sostanze controllate. E' quanto afferma la relazione dell'Osservatorio europeo sulle droghe e le tossicodipendenze che fotografa l'evoluzione del fenomeno in Europa. Secondo il rapporto esiste un vero e proprio "mercato elettronico" delle sostanze stupefacenti: per individuare gli sviluppi in atto in questo modernissimo mercato nei primi mesi del 2008 l'Oedt ha condotto uno studio istantaneo che ha interessato 25 negozi online. Dallo studio è emerso che esiste un numero crescente di negozi online che vendono sia sostanze alternative psicoattive sia sostanze controllate come Lsd, ecstasy, cannabis e oppiacei. Sebbene le sostanze in vendita in questi negozi siano spesso denominate 'legal highs' o 'herbal highs', droghe legali o vegetali, in alcuni paesi europei esse sono soggette alle stesse leggi delle sostanze stupefacenti controllate, il cui utilizzo puó essere punito con le medesime sanzioni. All'interno dell'Unione europea la maggioranza dei negozi online individuati dallo studio si trova nel Regno Unito e nei Paesi Bassi nonch‚, in misura minore, in Germania e Austria. Questi negozi, in genere, si specializzano in certi tipi di prodotti legati al consumo di droghe: alcuni trattano gli strumenti legati all'uso di droga, altri funghi allucinogeni o droghe ricreative, altri ancora si occupano di una vasta gamma di sostanze vegetali, semisintetiche e sintetiche. I negozi online europei pubblicizzano piú di 200 prodotti psicoattivi: tra le droghe legali che si trovano con maggiore frequenza la Salvia divinorum, il kratom (Mitragyna speciosa), la Argyreia nervosa, i funghi allucinogeni e un'ampia scelta di 'party pills'. Delle sostanze poste in vendita viene reclamizzato l'effetto analogo a quello delle sostanze controllate. Secondo le descrizioni, sia la Salvia divinorum che la Argyreia nervosa, assieme alla piú rara Ipomoea violacea, producono effetti allucinogeni simili a quelli dell'Lsd. Il kratom viene spesso commercializzato come un sostituto degli oppiacei, mentre diversi preparati vengono offerti in alternativa alla cannabis e le 'party pills' in alternativa all'Mdma. Queste ultime, in particolare, possono contenere sia estratti vegetali che sostanze semisintetiche o sintetiche. In molti casi l'ingrediente principale delle 'party pills' è la benzilpiperazina (BZP), ma pare che i negozi online siano già in possesso della sostanza con cui essa sarà sostituita quando sarà soggetta a misure di controllo negli Stati membri dell'Ue. I prezzi indicati per le sostanze in vendita sono compresi tra 1 euro e 11 euro per una dose. 07-11-2008 Italia. Disastro sulla prevenzione e lotta al tabacco, le lobby appoggiate da destra e da sinistra CAMPAGNA UE 'HELP',ECCO RISULTATI 4 ANNI LOTTA TABACCO - Sono 152 milioni i cittadini europei che ricordano di aver visto lo spot televisivo contro il fumo in cui l'assurda' sigaretta veniva sostituita da un'altrettanto assurda trombetta. Ed e' questo uno dei migliori risultati della campagna antifumo 'Help - Per una vita senza tabacco', finanziata dalla Commissione europea con oltre 60 milioni di euro in quattro anni, i cui frutti sono stati presentati oggi dagli stessi organizzatori. 'La campagna che ha interessato 27 paesi europei dal 2005 ad oggi - spiega Emile Clemens, dell'agenzia Ligaris Europe che ha gestito il progetto - aveva tre obiettivi: dare aiuto per non cominciare a fumare, per resistere alla pressione degli amici e per affrontare il fumo passivo'. Per raggiungere il pubblico piu' giovane, tra i 15 e i 34 anni, era obbligata la scelta di tv e internet come canali di comunicazione. 'La saga di quattro spot televisivi, per un totale di 70 mila spot - aggiunge - e' stata trasmessa da 96 canali nazionali, entrando nella testa di 152 milioni di europei, secondo i dati Ipsos. Il sito internet ufficiale, tradotto in 22 lingue, e' stato visitato da 7 milioni di persone, di cui 140 mila si sono iscritte al servizio di tutor via e-mail per smettere di fumare'. A questi sforzi si sono aggiunti poi numerosi eventi, come la campagna del test del respiro per monitorare il monossido di carbonio, a cui hanno partecipato 340 mila europei, i 19 progetti specializzati (seminari, training e concorsi web) che hanno coinvolto 226 mila giovani, e ancora i 5.300 kit didattici distribuiti agli insegnanti per affrontare in classe il tema del fumo. ITALIA AL DECIMO POSTO IN EUROPA PER POLITICHE PREVENZIONE - Non e' bastata la legge Sirchia del 2005 che, con i suoi divieti di fumo nei locali pubblici, ha provocato in soli tre anni la defezione di 600 mila tabagisti. E poco ha pesato anche la scelta di disattivare i distributori di sigarette dalle 7 alle 21 e nei giorni festivi, per evitare che gli under 16 le acquistino. L'Italia resta lontana dai primi posti nella classifica dei Paesi europei piu' virtuosi sul fronte delle politiche di prevenzione al tabagismo. Sulla base dei punteggi assegnati dagli esperti Ue, si aggiudica un decimo posto (voto 57). A strapparle il podio nel ranking europeo sono Regno Unito, primo con 83 punti, Irlanda e Islanda, argento con 74 punti, e Norvegia, terza con 66. Precedono il Belpaese anche Malta, Svezia, Francia, Finlandia e Belgio. "Ad abbassare la nostra performance, pesando in negativo sul giudizio - spiega Cinzia De Marco, dell'Unita' di prevenzione danni da fumo dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano - e' il fatto che in Italia e' possibile, anche se con difficolta' burocratiche enormi, aprire aree fumatori nei locali". Un aspetto che non e' ben visto nell'Unione, impegnata in una strenua lotta contro il tabacco. Se l'Italia si colloca a meta' classifica, ma pur sempre fra i Paesi virtuosi, una sonora bocciatura viene riservata ad Austria (fanalino di coda nella classifica generale), Lussemburgo, Grecia e Germania che, con le loro performance, finiscono dietro Slovenia e Repubblica Ceca. MA CONTINUA LA BATTAGLIA BIPARTISAN DELL'ITALIA PER INCENTIVARE LA PRODUZIONE DI TABACCO 'Il tabacco non fa parte dell'Health Check, questa coltura e' stata separata nel 2004 con una decisione unanime dal resto della Pac. Riaprire questo capitolo, questa riforma, e' quindi fuori discussione'. Cosi' il commissario dell'agricoltura Mariann Fischer Boel ha risposto a chi nel corso dell'audizione le faceva presente le difficolta' del settore. 'Saro' brutale, ma non si puo' continuare a produrre tabacco che nessuno vuole fumare. Dite ai vostri agricoltori di diversificare'. E alla lotta pro-tabacco del ministro dell'Agricoltura italiano Zaia, si aggiungono le voci di esponenti di tutte le parti politiche. "Destano meraviglia" per la Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, le affermazioni del Commissario europeo all'agricoltura Mariann Fischer Boel sulla questione del tabacco, "soprattutto - sostiene Lorenzetti - all'indomani dell'incontro di Verona durante il quale il Ministro Zaia aveva annunciato al riguardo un impegno non solo del governo italiano, ma di altri paesi maggiori produttori di tabacco, nel richiedere una proroga al 2013 dell'attuale regime di aiuti al settore". "Dichiarazioni oltremodo inaccettabili - prosegue la Presidente - perche' non tengono in alcun conto quanto deciso in Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che ha approvato un preciso ordine del giorno con il quale si chiede l'inserimento della produzione del tabacco all'interno dell'Health Check (valutazione dello stato di salute della Politica agricola comunitaria ndr). Le dichiarazioni del Commissario sono altresi' irrispettose del Parlamento europeo che della questione si occupera' in seduta plenaria il prossimo 19 novembre". "Resta fermo - sottolinea Lorenzetti - che l'Umbria e' determinata a difendere un comparto che vede occupate decine di migliaia di persone in Italia ed in Europa. Non e' con questa demagogia e brutalita' che si porta avanti una pur condivisibile lotta al tabagismo. A questo punto ce la vedremo il 19 novembre a Bruxelles quando saremo a manifestare in difesa dei diritti dei lavoratori e di intere economie locali". 'Le affermazioni della Fischer Boel sulla questione tabacco, alcune delle quali peraltro false, denotano una tendenza al delirio da onnipotenza della commissaria e la sua protervia nel non voler ascoltare la voce del settore, dei paesi produttori e, soprattutto, del parlamento europeo e' inaccettabile'. E' questo il duro giudizio del segretario nazionale della Uila-Uil Pietro Pellegrini sulle dichiarazioni fatte dalla Commissaria europea all'Agricoltura Mariann Fischer Boel in risposta alle osservazioni poste da diversi parlamentari nel corso dell'audizione congiunta delle commissioni Agricoltura di Camera e Senato. 'Delirio da onnipotenza -spiega Pellegrini- perche' la commissaria si considera piu' autorevole e al di sopra del parlamento europeo che ha ripetutamente chiesto di inserire il tabacco nella revisione di medio termine della Pac e ha sostenuto la richiesta di tutta la filiera europea di mantenere, al pari di tutti gli altri prodotti, il regime attuale di aiuti al settore fino al 2013. La Fischer Boell afferma poi il falso quando sostiene che gli europei non vogliono piu' fumare perche' le importazioni di tabacco extra-Ue, peraltro di qualita' inferiore a quello europeo, sono aumentate negli ultimi anni'. 'Noi andremo avanti nella nostra lotta a difesa dell'occupazione di oltre 400 mila addetti in Europa, 100 mila solo in Italia, perche' non accettiamo l'assurda equazione: azzeramento della produzione europea del tabacco = lotta al tabagismo, su cui si basa la posizione puramente ideologica della commissaria europea - ha concluso Pellegrini - e saremo in piazza a Bruxelles il prossimo 19 novembre a spiegare le nostre ragioni'. 'Le dichiarazioni del commissario europeo all'Agricoltura Fischer Boel sulla questione della coltivazione del tabacco sono arroganti e non tengono conto delle ragioni fondate dei paesi produttori. Inoltre, l'accostamento tra la produzione di tabacco e la lotta condivisibile al tabagismo e' usato dal commissario europeo in modo semplicistico e tendenzioso, senza valutare la complessita' della situazione di un settore che sta comunque attraversando, come lei stessa auspica, una delicata fase di ristrutturazione'. Lo afferma il deputato Pd Gianpiero Bocci. 'Solo 2 giorni fa -ricorda Bocci- si e' tenuto a Verona un summit dei paesi europei produttori di tabacco e con posizione unanime si e' deciso di chiedere alle istituzioni europee il mantenimento del regime attuale di aiuti fino al 2013. Il Parlamento Europeo sostiene gia' questa richiesta e invitiamo il ministro Zaia a dare rapidamente seguito alle istanze uscite dall'incontro di Verona e a sostenere con forza presso le istituzioni europee le ragioni di migliaia di aziende e lavoratori che rischiano danni gravissimi se dovesse prevalere la posizione intransigente del commissario Fischer Boel'. 08-11-2008 Italia. Giovanardi: vietare vendita alcool dopo le 2 di notte "Riguardo agli abusi di alcol e droghe sto cercando di introdurre la cultura del limite. A proposito dell'alcol, riprovero' in Senato, nell'ambito della discussione del decreto sicurezza, a fissare dei limiti, come ad esempio il divieto di somministrazione dell'alcol nei locali dopo le due di notte". Lo ha detto il sottosegretario con delega alle Politiche per la famiglia e al contrasto delle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi, intervenuto questa mattina alla consegna dei premi 'Amico del consumatore 2008'. "Non mi hanno ancora convinto - ha proseguito Giovanardi - che non si possano mettere insieme un bicchiere di vino e il divertimento notturno senza che questo ci costi migliaia di morti e che il lunedi' mattina si debbano contare le vittime come in un bollettino di guerra. Ci vuole un segnale culturale perche' le conseguenze degli abusi sono catastrofiche. Ci vuole la repressione ma anche la cultura del limite e della prevenzione che insegni ai giovani - ha concluso il sottosegretario - che non tutto e' possibile". 08-11-2008 Italia. Interviene Berlusconi: si' agli incentivi alla produzione del tabacco I produttori agricoli, i trasformatori ed i lavoratori del settore del tabacco greggio e dell'indotto, di tutte le Regioni italiane, esprimono profondo compiacimento per i contenuti della lettera inviata dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Presidente della Commissione Europea Jose' Manuel Barroso, per chiederne l'intervento volto a scongiurare la messa a rischio di sistemi economici e posti di lavoro, in particolare in un momento come questo, di difficile congiuntura economica. Nella lettera il Presidente Berlusconi chiede che il settore tabacchicolo sia "parte del negoziato sullo stato di salute" della PAC e che "possano essere mantenuti gli attuali sistemi di sostegno diretto", accoppiato alla produzione "per un adeguato periodo transitorio". Il Presidente del Consiglio sottolinea, quindi, la dimensione sociale e la "importanza vitale" del settore tabacchicolo che da' lavoro a quasi 100.000 addetti in Italia e 500.000 in Europa, in prevalenza donne, ed afferma che "il consenso dell'Italia alle misure previste nel negoziato sullo stato di salute della PAC" verra' condizionato in misura determinante dall'individuazione di misure soddisfacenti in materia. Gli operatori ed i lavoratori italiani del settore, assieme ai loro colleghi di tutta Europa, formulano al Presidente Berlusconi un vivo ringraziamento per la sensibilita' dimostrata, e confidano che le Istituzioni comunitarie accoglieranno le richieste italiane che vanno nella direzione di un'Europa attenta e vicina ai reali problemi dei cittadini. 08-11-2008 Italia. Corso di cucina alla marijuana...e' polemica 'Imparare a cucinare con la marijuana': questo il singolare tema del corso di cucina che iniziera' domani al centro sociale Paci' Paciana, struttura finanziata dal Comune di Bergamo. E subito si e' scatenata la polemica. Il corso, che iniziera' domani alle 20,30, ha un piu' banale titolo ufficiale 'Cucina Verde'. Ma prevede la spiegazione su come preparare torte, grappe e biscotti, tutti con la marijuana come ingrediente di base. E non manca nemmeno il corso propedeutico: visto che per cucinare l'erba' bisogna procurarsela, dalle 15 alle 18 si svolgera' il corso per imparare a coltivarla in proprio. Titolo: 'Accendi l'ingegno'. La Lega Nord ha subito presentato un'interpellanza urgente per fare chiarezza sull'iniziativa. "Chiediamo se il continuo silenzio da parte della Giunta su questa manifestazione illegale finalizzata alla diffusione libera della marijuana va intesa come una condivisione o un appoggio - si legge nell'interpellanza firmata dai consiglieri Daniele Belotti, Guglielmo Redondi, Silvia Lanzani e Luciana Frosio Roncalli - Premesso che l'uso della marijuana e' illegale e che il capannone in cui ha sede il centro sociale e' di proprieta' comunale chiediamo che venga vietata la manifestazione illegale". "Il questore e' stato informato - e' la risposta dell'assessore alla Sicurezza Dario Guerini - se riterra' necessario fare controlli sara' la polizia a farli. Mi auguro che quella dei ragazzi del Paci' Paciana sia solo una provicazione fantasiosa". 08-11-2008 Egitto. Storie di proibizionismo: arrestato spacciatore di sette anni La polizia ha arrestato il piu' giovane trafficante di droga d'Egitto, un bambino di sette anni, sorpreso con una borsa piena di due chili di marijuana, nella zona di Tell El Kebir, nella provincia di Ismailia. Fermato da due poliziotti, il bambino ha affermato di avere nella borsa due pacchetti che suo zio paterno stava mandando a suo zio materno. Al controllo i pacchetti sono risultati due confezioni di stupefacenti, pronte per essere spacciate. Successivamente e' stato stabilito che il bambino ha il soprannome di 'diavolo' ed appartiene ad una famiglia nota per essere coinvolta nel traffico di stupefacenti. La marijuana e' stata sequestrata ed il bambino e' stato restituito ai familiari. In Egitto si calcola che siano presenti circa sei milioni di tossicodipendenti, l'8,5 per cento della popolazione, secondo un rapporto del Consiglio Nazionale per la lotta contro la dipendenza da stupefacenti, pubblicato nel 2007. 10-11-2008 Colombia. Storie di guerra alla droga: esercito uccide undici giovani dei quartieri poveri e li dichiara guerriglieri Il presidente colombiano, Alvaro Uribe, ha difeso la sua politica di "sicurezza democratica" anti-guerriglia e antidroga, rimessa in discussione a seguito dell'omicidio di undici giovani che l'esercito aveva fatto passare per guerriglieri. Uribe ha elogiato i risultati della sua politica, che ha dovuto affrontare la violenza e l'impunità dei trafficanti di droga, ha sottolineato durante il vertice dell'Internazionale democratica di centro (Idc) a San Cristobal Guanajuato, nel centro del Messico. "Il traffico di droga rende difficili i processi di pace. Li rende impossibili", ha insistito, "Prima, i colombiani non volevano n‚ denunciare n‚ testimoniare, avevano paura o lo consideravano inutile. Oggi regna la fiducia e vengono presentate denunce, che non c'erano. Si rivelano sevizie che erano commesse ma di cui non si parlava". C'è un clima paragonabile a quello che combatte oggi il governo messicano, in una lotta che costituisce "un esempio per il mondo", ha affermato alla presenza dell'ex presidente messicano Vicente Fox, organizzatore del vertice e copresidente dell'Icd. La rivelazione dell'assassinio da parte dell'esercito, all'inizio dell'anno, di undici giovani dei quartieri poveri di Bogotà, descritti falsamente come guerriglieri morti in combattimento, probabilmente per ottenere ricompense, ha causato la destituzione di 27 soldati, tra i quali tre generali. È stata seguita dalle dimissioni dal comandante capo delle truppe di terra, il generale Mario Montoya, considerato vicino a Uribe. Gli Stati Uniti, tra i principali contribuenti dell'esercito colombiano, hanno da parte loro deciso di non portare assistenza in futuro a tre reparti dell'esercito colombiano, coinvolti nello scandalo. Questa sanzione ha una portata simbolica perchè arriva dagli Stati Uniti, primo alleato di Bogotà nella lotta antidroga e antiguerriglia attraverso il "Piano Colombia", che prevede un aiuto di circa 600 milioni di dollari l'anno. L'organizzazione di difesa dei diritti umani Amnesty International ha chiesto un'indagine sugli omicidi. L'organizzazione umanitaria Human Rights Watch (Hwr) ha denunciato che si commettono ogni anno in Colombia tante violazioni di diritti umani quante ne sono avvenute in Cile durante tutta la dittatura di Augusto Pinochet. Uribe ha iniziato ieri una visita ufficiale in Messico e lunedí ha in agenda un incontro con il presidente Felipe Calderon. 10-11-2008 Venezuela. Storie di guerra alla droga: nuove basi militari al confine con la Colombia Il governo del Venezuela ha annunciato l'intenzione di costruire cinque nuove basi militari al suo confine con la Colombia. Il ministro della Giustizia Tarek El Aissami ha spiegato che le basi serviranno per combattere il traffico di droga e il crimine organizzato. Le basi verranno costruite lungo la Sierra de Perija, una catena montuosa nel Venezuela occidentale. Il presidente Chavez ha spiegato che il Venezuela sta facendo tutto il possibile per neutralizzare i movimenti ribelli di sinistra, i gruppi para-militari di destra e altre organizzazioni criminali coinvolte nel traffico di droga, estorsione e rapimenti lungo il confine. 10-11-2008 Italia. Storie di proibizionismo: agente della penitenziaria arrestata per droga Ancora un'operazione della squadra mobile contro lo spaccio di droga nel centro di Alessandria: quattro gli arrestati, tra cui una agente di polizia penitenziaria. Sono i marocchini Omar Ghafir e Mohammed Hammani, 49 e 38 anni, residenti nel milanese; il tunisino Ridha Jendoubi, 42 anni, abitante in citta' e l'agente di polizia penitenziaria Monica Cavo, 43 anni. I primi due e la donna rispondono di trasporto e detenzione di 51 grammi di cocaina pura, il tunisino di spaccio ed evasione. Agli arresti domiciliari in un'abitazione situata in un vicolo del centro storico, vendeva le dosi nell'androne di casa, dove la sera arrivavano i clienti. Su segnalazione di alcuni abitanti del centro, la mobile ha iniziato i servizi di appostamento e l'altra sera, verso mezzanotte, nei pressi dell'abitazione di Jendoubi, ha visto arrivare una Smart con a bordo Ghafir e Hammani. I marocchini sono scesi, subito dopo sono arrivati Jendoubi accompagnato dalla Cavo, sua amica da tempo. La donna ha velocemente messo in borsetta il pacchetto che il tunisino ha ricevuto dagli altri due, allontanandosi a piedi. I poliziotti sono intervenuti, bloccando fornitori e acquirenti. Hammani e' stato trovato in possesso di 3 mila euro, in casa di Jendoubi ne sono stati trovati altri 3 mila. La Cavo, in servizio alla casa circondariale Don Soria di Alessandria e da alcuni mesi distaccata ad Aosta per un procedimento disciplinare a suo carico, da qualche giorno era in malattia. 10-11-2008 Bolivia-Usa. La Dea ha fatto le valigie Il direttore ed altri sei funzionari dell'agenzia statunitense per la lotta agli stupefacenti (Dea) in Bolivia hanno lasciato ieri il paese, diretti in Peru', dopo la decisione adottata una settimana fa dal presidente Evo Morales di sospendere la loro attivita' sul territorio boliviano. Lo scrive l'agenzia di stampa statale Abi. 'Abbiamo appreso - ha indicato al riguardo il ministro dell'Interno boliviano Alfredo Rada - che effettivamente sette dipendenti della Dea hanno lasciato il nostro territorio diretti a Lima'. Una decisione logica, ha aggiunto, perche' 'non aveva senso che dopo gli ultimi sviluppi della situazione continuassero a rimanere qui'. Morales ha accusato la Dea di aver realizzato operazioni di spionaggio politico, abbandonando i suoi compiti specifici ed anche di aver appoggiato la rivolta dei dipartimenti della cosiddetta Mezzaluna orientale contro il governo. Giovedi', inoltre, il ministro della Presidenza Juan Ramon Quintana ha convocato una conferenza stampa sostenendo che la Dea avrebbe 'incoraggiato il narcotraffico in Bolivia', e mostrando documentazione a sostegno di questa accusa. 10-11-2008 Italia. Storie di proibizionismo: muore in carcere sniffando gas Non e' stato un suicidio, ma un tentativo di sballarsi sniffando del gas, a provocare la morte di Alessandro Mascaro, il detenuto 31enne trovato privo di vita ieri pomeriggio nel carcere delle Sughere, a Livorno. Il sostituto procuratore Gianfranco Petralia ha aperto un'inchiesta sull'accaduto, a seguito della ricostruzione dei fatti da parte degli agenti della polizia penitenziaria. Mascaro, originario di Catanzaro, avrebbe cercato di sballarsi infilando la testa in una busta di plastica collegata a una bomboletta per pic-nic, al fine di sniffare il gas. Una sorta di 'droga per poveri' in grado di provocare uno stato di euforia. L'uomo invece e' morto asfissiato. Il detenuto albanese che gli avrebbe procurato la bomboletta e' indagato per omicidio colposo. Secondo quanto emerso da alcune testimonianze, Mascaro aveva gia' sniffato gas in altre occasioni. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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