====== AVVERTENZE ========================= Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it Avvertenze numero 2009-2 del 15 Gennaio 2009 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Canone Rai sul pc e l'ineffabile sottosegretario Romani: a voce dice che va pagato, per iscritto il contrario http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=256 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=256 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=256 - La scheda. INCENTIVI 2009 E DETRAZIONI FISCALI http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=246199 - La pulce nell'orecchio. POLLI UMANI E NON NELLA SPAGNA DELL'INQUISIZIONE http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? La Virtu' e l'illusionismo http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. La semplificazione normativa del Governo: l'impresa titanica http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Legge elettorale e selezione della classe politica http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php - Il Condominio. Impugnare una delibera assembleare: legittimazione, tempi e forma http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php - Gli Articoli ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------- EDITORIALE Canone Rai sul pc e l'ineffabile sottosegretario Romani: a voce dice che va pagato, per iscritto il contrario La vicenda del canone/imposta Rai si tinge di un nuovo episodio che rende il tutto ancor piu' parossistico e preoccupante. Nell'ambito della trasmissione "Le mani in tasca" di Telelombardia, e' intervenuto in collegamento telefonico il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani che, tra le varie argomentazioni a difesa dell'attuale sistema di informazione pubblica Rai, a domanda precisa ha sostenuto che il canone/imposta va pagato anche per il possesso di un computer. Un'affermazione contraddetta dalla stesso Romani. Infatti, lo scorso 8 gennaio e' arrivata la risposta a firma di Paolo Romani ad un'interrogazione presentata lo scorso 11 giugno 2008 (1) dalla senatrice Donatella Poretti, in cui si chiedevano lumi sul pagamento del canone/imposta anche per il computer. Il sottosegretario cosi' conclude la risposta: "In considerazione del fatto che non sussiste ancora una interpretazione univoca circa la individuazione degli apparecchi, diversi dai televisori tradizionali, atti od adattabili alla ricezione delle trasmissioni, si ritiene opportuno procedere ad un approfondimento tecnico-giuridico della questione, anche attraverso il confronto con il Ministero dell'economia e delle finanze, l'agenzia delle entrate e la concessionaria del servizio pubblico" (2). Tradotto vuol dire: non lo sappiamo se chi possiede un pc e non un televisore deve pagare il canone. Nel frattempo la Rai, sul suo sito e nelle lettere che invia a casa dei contribuenti, intima il pagamento alle famiglie anche per il possesso del computer (3), mentre per le aziende (canone speciale) lo intima solo per il possesso di un apparecchio tv (4). Che deve fare a questo punto il contribuente che possiede un computer e non un apparecchio tv? A nostro avviso non deve pagare l'imposta e se la Rai insiste, col nostro sostegno anche legale, deve portare la tv di Stato in tribunale, facendo riferimento alle risposte della Rai medesima, dell'Agenzia delle entrate e del ministero delle Comunicazioni. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=223208 (2) qui il testo della risposta: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090114-interrogazione.pdf (3) http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/RisposteFAQ.aspx?ID=24 (4) http://www.abbonamenti.rai.it/Speciali/IlCanoneSpeciali.aspx (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo ITALIA / Pasti pronti e meno provviste nella spesa degli italiani Acquisti sempre piu' last minute, concentrati sull'essenziale, con grande attenzione al prezzo, senza pero' farsi sedurre piu' di tanto dalle promozioni di prodotti di scarso interesse, mentre si ridimensiona l'interesse per le grandi marche a vantaggio dei prodotti a marchio dei distributori. Comunque, nessuna rinuncia a spendere per il benessere personale: vacanze, arredo della casa, cosmetici e informatica di ultima generazione. Sono i dati di una indagine Iri-Infosca. Gli hard discount volano con una crescita del business del 5%. Gli ipermercati segnano il passo. MONDO / Quanto costa mangiare nelle citta' turistiche Secondo una ricerca del Cesdoc (Centro studi dottori commercialisti e contabili) la citta' turistica in cui fare uno spuntino costa di piu', e' Londra (8,50 euro) seguita da Parigi (8,33), New York (8,28), Barcelona (7,97), Monaco di Baviera (7,36) e Venezia (6,77 euro). Mentre per un locale medio la citta' piu' cara e' Barcelona (43,25 euro) e poi: Londra 41,60; Parigi 40,88; New York 39,75; Venezia 36 e Monaco di Baviera 35,57. Per i locali di lusso al primo posto New York 80,99; quindi Londra 79,11; Parigi 77,25; Barcelona 68,92; Venezia 66.98 e Monaco di Baviera 63,52 euro. ITALIA / Meno incidenti e in calo i morti per strada Dal 1 gennaio al 28 dicembre 2008 e' stata registrata una diminuzione degli incidenti stradali rispetto al 2007: -9%. 122.254 incidenti (12.122 in meno) con una riduzione del 5,5% per quelli mortali e del 5,8% dei deceduti (184 morti in meno). 10% in meno per gli incidenti con feriti. Controllati con etilometro 282.299 conducenti, il 9% dei quali e' risultato positivo. 26.487 persone denunciate per guida in stato di ebbrezza e 847 per guida sotto l'effetto di stupefacenti. Confiscati 1.345 veicoli. NORVEGIA / Vietata la prostituzione Divieto totale della prostituzione, anche quella dei cittadini norvegesi all'estero. Il rischio e' una multa pesantissima e sei mesi di carcere, che diventano tre anni se la prostituta e' minorenne. TURCHIA / La prima tv in curdo Il Governo ha inaugurato la prima emittente televisiva statale in lingua curda, Trt6. Il riconoscimento di maggiori diritti alla minoranza curda e' fra le richieste dell'Ue ad Ankara. PORTOGALLO / Operativa la maggiore centrale solare del mondo La centrale solare di Amalereja, presentata come "la piu' grande al mondo", ha iniziato a funzionare a pieno regime nel sud del Portogallo, fornendo l'equivalente del consumo energetico di 30.000 abitazioni, ha spiegato uno dei responsabili. L'impianto, che ha cominciato a produrre energia nel marzo 2008, funziona a pieno ritmo dal 23 dicembre. Ha una potenza di oltre 46 Mw, puo' produrre 93 milioni di kwh l'anno e consente d'evitare l'emissione annuale di 89 tonnellate di Co2. L'unita', costata 261 milioni di euro, e' composta di 262.080 pannelli fotovoltaici istallati su 2.520 moduli, distribuiti su una superficie di 250 ettari. MAURITANIA / Esperimento: l'elettricita' prepagata In Mauritania, un progetto pilota finanziato dallo Stato consente di fornire ai meno abbienti elettricita' a basso costo mediante un sistema di prepagamento. Avviato da Gret -gruppo di ricerca e di scambi tecnologici-, il progetto Nour (luce, in arabo) e' basato sul sistema delle ricariche per telefonini cellulari. "Ogni nucleo e' collegato a un dispositivo istallato sotto il contatore. Il cliente compra un credito elettrico da un rivenditore e compone sul bussolotto le 20 cifre della sua tessera. Ed ecco che la corrente arriva!" U.E. / Panoramica sulle regolamentazioni nazionali dei saldi Belgio: i due periodi annuali dei saldi -4 settimane a gennaio e 4 a luglio- sono stabiliti per legge. Sono preceduti da "fasi d'attesa", che iniziano il 15 novembre e il 15 maggio, in cui i commercianti dei settori cuoio e abbigliamento non possono proporre sconti. Lussemburgo: non c'e' la fase d'attesa e sono i poteri pubblici a decidere ogni anno durata e periodo. Olanda: abolizione totale dei saldi, massima liberalizzazione del commercio, autorizzate le vendite sottocosto. Spagna: ognuna delle 17 regioni autonome fissa il proprio calendario, che puo' durare dal primo gennaio al 31 marzo come a Madrid. In questo lasso di tempo, ogni negoziante deve scegliere un periodo che puo' essere di una sola settimana o di due mesi. Germania: il sistema e' stato liberalizzato a piu' riprese dal 2001. Dal 2004 e' ufficialmente autorizzato il sistema di trattare sul prezzo, e i saldi a data fissa sono stati aboliti. Ma la maggioranza dei commercianti si mette d'accordo su una data comune per avviare la pratica degli sconti (quest'anno dal 21 gennaio). Italia: saldi regolamentati per legge, i periodi variano da Regione a Regione. Gran Bretagna: non esistono periodi stabiliti per legge, ma grandi magazzini e negozi di moda organizzano i ribassi di fine stagione. Portogallo: saldi due volte l'anno, per due mesi, determinati per legge. Svezia: subito dopo Natale e' il periodo piu' propizio alle vendite, insieme all'inizio dell'estate. I saldi non sono fissati in modo preciso, bensi' valutati caso per caso, in funzione delle esigenze dei singoli settori. ITALIA / Antitrust condanna nove societa' di vendita di elettricita' L'Antitrust ha condannato nove societa' di vendita di elettricita' e gas per pratiche commerciali scorrette, infliggendo loro multe per un totale di 1,275 milioni di euro. Le societa' sono Enel Energia, Eni, AceaElectrabel Elettricita', Aem Energia, Asm Energia e Ambiente, Trenta, Enia Energia, Mpe Energia e Italcogim Energie. Secondo l'Autorita', le societa' "hanno organizzato campagne pubblicitarie, attraverso diversi mezzi di comunicazione, in grado di indurre in errore i consumatori sul prezzo complessivo applicato per l'erogazione del servizio richiesto, con indicazioni non rispondenti al vero, inesatte o incomplete. Le campagne hanno riguardato in particolare le offerte cosiddette 'prezzo fisso/certo/bloccato/ e cosiddetta 'bioraria' di energia elettrica e gas". In particolare, prosegue in una nota l'Antitrust, "in tali offerte non e' stata sufficientemente specificata la presenza di componenti di prezzo regolamentate dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas e, quindi, soggette a variazioni. Tali componenti possono ammontare anche ad oltre il 40% del costo complessivo sostenuto dal consumatore per i consumi di energia elettrica e gas. Inoltre, non sono stati adeguatamente indicati i maggiori costi dell'energia previsti nelle fasce diurne delle proposte reclamizzate". ITALIA / Boom di sequestri per i cibi adulterati Tra gennaio e novembre 2008 i Nas dei Carabinieri hanno effettuato 25.800 ispezioni nel comparto alimentare, con i seguenti risultati: 5.170 infrazioni di carattere penale per le quali sono state denunciate all'Autorita' giudiziaria 2.520 persone; 14.500 infrazioni di carattere amministrativo, per le quali sono state segnalate 2.060 persone; 784 strutture chiuse con il sequestro di ulteriori 553, per un valore di 445 milioni di euro; oltre 33 mila tonnellate di alimenti sottratte al commercio. Di questi controlli, 7.500 hanno riguardato il settore della ristorazione, con 5.400 violazioni e 363 strutture od esercizi chiusi o sequestrati. L'aumento rispetto al 2007, per quanto riguarda le oblazioni, e' del 22%, mentre i sequestri sono cresciuti del 30%. EUROPA / L'80% del gas serra viene dall'energia L'80% delle emissioni di gas a effetto serra in Europa proviene dal settore energetico. Nonostante il contributo all'abbattimento delle emissioni legato al miglioramento dell'efficienza energetica, al ricorso alle fonti rinnovabili e alla progressiva sostituzione di carbone e petrolio con il gas naturale, il comparto energetico continua a generare un impatto significativo sull'ambiente. E' quanto fa sapere l'Agenzia europea per l'ambiente (Aea) nella propria relazione su energia e ambiente del 2008, riferita ai dati 2005. Un tipo di trend che, se non subisce modifiche nelle abitudini degli europei, portera' ad una ulteriore crescita del 2030 del 26%, coi combustibili fossili che continueranno ad essere la principale fonte di approvvigionamento. ITALIA / Gas e luce: indennizzo di 20 euro per i reclami Risposte scritte ai reclami degli utenti del servizio di energia elettrica e gas naturale e indennizzo di 20 euro per l'omesso riscontro alla segnalazione. Lo prevede la deliberazione n.164 del 18/11/2008 pubblicata in Gazzetta ufficiale il 3 gennaio e operativa da questa data. Il testo si propone di migliorare i processi di gestione dei reclami e delle rettifiche di fatturazione. ITALIA / Gioco online: 1.447 siti illegali 1.447 sono i siti di gioco online non autorizzato che, al 29 dicembre 2008, sono stati oscurati negli ultimi tre anni dal ministero dell'Economia. Sono i risultati delle norme introdotte per la prima volta con la Finanziaria 2006. SVIZZERA / Titoli Lehman: sta per partire un'azione collettiva contro Credit Suisse L'"Autodifesa degli investitori" e' un'organizzazione che tutela gli interessi dei clienti bancari che su consiglio di Credit Suisse avevano comprato titoli Lehman subendone gravi danni finanziari. In questi giorni si e' aggregata a una denuncia contro la grande banca di Zurigo. In Svizzera non esiste la class action di stampo Usa, tuttavia l'organizzazione puo' aderire al procedimento avviato dall'avvocato Daniel Fischer contro Credit Suisse per gli stessi motivi, in una forma simile all'azione collettiva, compatibile pero' con le leggi svizzere. L'Autodifesa degli investitori sostiene che Credit Suisse ha lasciato a bocca asciutta il 95% degli investitori in titoli Lehmann, convinta che questi clienti non si sarebbero mai potuti permettere un processo. Dell'organizzazione fanno parte almeno 350 "investitori totalmente inesperti". CINA / Le autorita' tentano di ridurre al silenzio le vittime del latte infetto Se a fine dicembre una ventina di persone e' stata processata per l'affare del latte alla melamina, i genitori delle piccole vittime lamentano il silenzio imposto dalle autorita' cinesi. Le duecento famiglie che hanno cercato d'intentare azione legale, per ora hanno visto respinte le loro denunce. Inoltre, giudicano inadeguate le compensazioni annunciate nell'ultima settimana di dicembre: i fondi cui devono contribuire anche le 22 aziende responsabili della vendita del latte contaminato coprono le cure dei 294.000 bambini colpiti solo fino al compimento di 18 anni, e non per tutta la vita se le conseguenze dovessero persistere. ITALIA / Antitrust. Pratiche commerciali scorrette: 44 milioni di sanzioni nel 2008, quasi 20 milioni per banche e tlc Poco meno di 44 milioni di euro di sanzioni, con le multe per pratiche commerciali scorrette a fare la parte del leone: e' questo, in cifre, il bilancio dell'attivita' dell'Antitrust nel 2008. Tra i settori piu' censurati dall'Antitrust per pratiche commerciali scorrette figurano le telecomunicazioni (44 sanzioni per un totale di 9.971.890 euro di multe) e le banche che con 'solo' 15 multe hanno totalizzato ben 9.680.000 euro. USA / Per chi sta cercando di smettere, vedere qualcuno fumare fa 'accendere' il cervello Una risonanza magnetica effettuata su un fumatore, che sta cercando di smettere, mentre vede qualcuno fumare, evidenzia l'accensione dello striato dorsale del cervello, l'area preposta all'apprendimento di azioni abituali o automatiche: come andare in bici e accendersi una sigaretta. Lo ha evidenziato una ricerca della Duke University, negli Usa. CINA / Progettato il piu' grande impianto d'energia solare al mondo Il deserto del Qaidam all'ovest della Cina e' ricco di materie prime e sta per accrescere il suo potenziale grazie alla costruzione del maggiore impianto d'energia solare mai realizzato al mondo, progettato dalle societa' China Technology Development Group (CTDG) e Qinghai New Energy Group. Inizialmente saranno investiti 150 milioni di dollari in una centrale da 30 megawatt per l'energia fotovoltaica, ma a lavori ultimati la centrale sara' in grado di produrre un gigawatt d'elettricita', che e' il doppio dell'impianto californiano delle societa' OptiSolar e PG&E Corp (500 megawatt). USA / Il puzzo di fumo nell'ambiente nuoce ai bambini I residui del fumo di sigaretta tra i capelli, sui vestiti, in camera, non solo lasciano un odore sgradevole, ma nuocciono alla salute degli altri. Esiste un termine per definire il puzzo di fumo, third hand smoke. "Se fumate, non importa dove, le particelle tossiche del fumo di tabacco finiscono sui vostri capelli e negli abiti", mette in guardia Jonathan Winickoff del Massachusetts General Hospital for Children di Boston, che insieme ai suoi colleghi ha scritto un articolo sui danni del fumo di "terza mano", riportato dall'ultimo numero di Pediatrics. I piu' esposti sono i figli dei fumatori. Quando un fumatore prende in braccio il suo bambino, lo mette a contatto con le sostanze nocive, anche se non sta fumando. Un'osservazione simile e' stata fatta alcuni anni fa anche dal Centro di ricerche oncologiche tedesco, che avvertiva come le sostanze emesse dal fumo accorcino il sonno dei neonati. ITALIA / Prezzo benzina come nel 2003 Il prezzo industriale della benzina, al netto delle tasse, nel periodo 16 luglio - 19 dicembre 2008 e' diminuito di circa 37 centesimi euro/litro, mentre dal 19 dicembre ad oggi di 0,7 centesimi. Il prezzo al consumo (comprensivo delle tasse) nei due periodi e' invece sceso, rispettivamente, di 44 e 0,8 centesimi euro/litro. A rilevarlo in una nota e' Unione Petrolifera. Il livello dei prezzi alla pompa e' tornato ai livelli del 2003. FRANCIA / Prezzi piu' trasparenti nella Sanita' Dopo le consultazioni mediche e gli interventi odontologici, sul sito dell'Assicurazione malattia si troveranno pubblicate anche le tariffe praticate dai medici che esercitano la libera professione riguardo alle attivita' tecniche (radiografie, ecografie, posa di protesi, intervento alla prostata, parto...). Trasparenza. Lo sforamento degli onorari resta un tema ipersensibile sia per l'opinione pubblica, che non l'accetta, sia per i medici, secondo cui, alcune tariffe della Sécu sono inferiori ai costi. Su pressione politica, a fine gennaio Assurance-maladie e sindacati medici tenteranno l'ennesima negoziazione per limitare le discrepanze. Ma intanto, la Cassa nazionale dell'assicurazione malattia (Cnam) mette sul suo sito le tariffe che ogni medico pratica per le 99 operazioni tecniche piu' frequenti. GERMANIA / La trappola dei cibi light I cosiddetti prodotti light non sono adatti a far perdere peso. "E' vero che contengono meno calorie, in compenso spesso abbondano di zuccheri, aromi e sostanze sostitutive che stimolano l'appetito", spiega Ulrike Roth, specialista in medicina del lavoro. L'unica via per buttar giu' i chili in eccesso, dice, e' l'esercizio fisico abbinato a una nutrizione corretta e ricca di frutta, verdura, cereali integrali, povera di grassi. Ma il principale ingrediente per dimagrire e'... la pazienza. G.BRETAGNA / Obbligo di registrare le E-mail. Polemiche Polemica per la nuova legge che da marzo obblighera' i gestori dei servizi Internet a registrare per un anno ogni E-mail. Una misura, dicono i critici, costosa e insufficiente a combattere la minaccia terrorista e che, al contrario, porrebbe seri vincoli alle liberta' civili. G.BRETAGNA / Nasce una bambina libera dal cancro al seno All'ospedale University College di Londra e' nata la prima bimba britannica selezionata geneticamente per evitare che i suoi genitori le potessero trasmettere la mutazione del gene BRCA1, causa della possibile ereditarieta' del cancro al seno. Se non ci fosse stata la selezione genetica, la bambina avrebbe potuto sviluppare il tumore con una probabilita' del 50%-80%. Non sono note le identita' della bimba e dei suoi genitori, ma la stampa ha informato che il padre e' portatore del gene e che la diagnosi del cancro al seno ha colpito tre generazioni della sua famiglia: la nonna, la madre e la sorella. SPAGNA / Triplicata la 'fuga' dei cordoni ombelicali per uso autologo In poco piu' di un anno, i cordoni ombelicali inviati in banche private estere hanno registrato un balzo vertiginoso. Se nell'ottobre 2007 si contavano 10.000 coppie decise a estrarre il sangue cordonale dei figli, ricco di cellule staminali, per conservarlo fuori dalla Spagna, oggi sono almeno 25.000. "C'e' un chiaro incremento della domanda", commenta il presidente e fondatore di Vida-Cord, societa' attiva a Nottingham e a Varsavia, dove sono conservati 6.000 campioni. Poco importa che le applicazioni mediche per uso autologo siano ancora remote, o che, nel 2006, sia stata permessa la creazione di banche private anche in Spagna, a condizione che il sangue conservato sia disponibile per chiunque ne abbia necessita'; i due aspetti non impediscono che ci siano sempre piu' genitori fiduciosi nelle tecniche, ancora da sviluppare, capaci di sfruttare le cellule staminali congelate per curare eventuali malattie dei figli. Estrarre, trasferire, congelare e conservare per vent'anni le cellule del sangue cordonale costa dai 1.300 ai 2.000 euro. E se non esistono registri ufficiali sull'invio in altri Paesi, per cui l'informazione si basa sui dati forniti dalle banche private, il direttore dell'Organizzazione Nazionale dei Trapianti (ONT), Rafael Matesanz, non ne mette in dubbio la veridicita'. "La cifra non appare esagerata", dice. Certo e' che i campioni inviati all'estero tallonano le 34.048 unita' custodite nelle banche pubbliche delle Autonomie. Ma il responsabile della ONT ricorda che, oggi, le cellule staminali si usano per trattare una ventina di malattie, quasi tutte leucemie e che, a fronte dei "quattro casi" al mondo in cui l'autotrapianto (sangue proprio in banche private) si e' dimostrato efficace, ci sono stati ben 8.000 trapianti allogenici (sangue donato per altri). Pero' aggiunge che e' importante rispettare la liberta' di chi vuole conservare il sangue per uso autologo, visto che la legge lo permette. ITALIA / Tasse 2009: due giorni di piu' Nel 2009 il Fisco si mangera' due giorni in piu': grazie all'aumento della pressione tributaria, un contribuente tipo, impiegato con moglie e figlio a carico, dovra' lavorare 48 ore in piu' per pagare tasse e contributi. Il "Tax freedom day", il giorno della liberazione fiscale, slittera' al 23 giugno mentre nel 2008 era stato il 20 giugno (di un anno bisestile, quindi il peggioramento e' di due giorni). Cosi' le elaborazioni del CorriereEconomia. SPAGNA / E' possibile bloccare il 905, il numero gonfiabollette equivalente all'899 L'organizzazione dei consumatori Facua informa che dal 12 gennaio gli utenti possono richiedere alla propria societa' telefonica il blocco dell'accesso ai numeri con prefisso 905 (l'equivalente degli 899 'italiani'). Facua dice d'aver ricevuto oltre 1.500 denunce di utenti cui erano state addebitate ingiustamente centinaia o migliaia di chiamate a queste numerazioni speciali. Ma l'organizzazione denuncia anche la tariffa addizionale al 905, decisa lo scorso dicembre dalla Segreteria di Stato per le Tlc (Setsi). "Setsi ha regalato alle aziende telefoniche e alle imprese responsabili di queste linee un sostanzioso aumento delle tariffe". CINA / In 22 contro la tv che fa solo propaganda Un gruppo di dissidenti -scrittori, avvocati e giornalisti- ha preparato una lettera di dissenso contro la tv di Stato che, a loro avviso, farebbe solo propaganda, dando buone notizie dalla Cina e cattive notizie dal resto del mondo. Il primo firmatario e' Ling Cangzhou, autore di una serie di lettere aperte scritte per promuovere riforme democraiche. Quattro i no che vengono indicati: non la guarderemo, non vi compariremo, non la ascolteremo, non ne parleremo. ITALIA / Dio non esiste: pubblicita' sui bus di Genova Dopo Londra, Washington, Barcelona e Madrid (dove partira fra poco) e' arrivata anche in Italia la pubblicita' sull'ateismo usando gli autobus urbani. La propone l'Uaar (Unione atei agnostici e razionalisti) sulle fiancate di quelli di Genova, a partire dal prossimo 4 febbraio. "La cattiva notizia e' che dio non esiste. Quella buona e' che non ne hai bisogno", cosi' lo slogan. E' stata scelta Genova perche' e' la citta' del presidente della Cei, Angelo Bagnasco e sede del prossimo Gay Pride. Ovvie polemiche da parte dei politici confessionali e silenzio da parte della Chiesa cattolica. USA / Google e produzione di Co2... Ogni ricerca con il motore Internet Google produce 7 grammi di Co2 contribuendo all'innalzamento del riscaldamento della temperatura sul pianeta. Lo sostiene Alex Wissner-Gross, ricercatore all'Universita' di Harvard. Sarebbe la stessa quantita' di anidride carbonica che produciamo per preparare due tazze da te'. Google replica che l'elettricita' consumata dal pc per fare la propria ricerca, e' maggiore da quella che lui usa per rispondere alla medesima ricerca. CINA / Latte alla melamina, la censura del Governo polverizza la fiducia dei consumatori Malgrado gli arresti di 60 imprenditori, malgrado gli Sms di scuse inviate alle famiglie, malgrado le promesse del Governo, malgrado tutto... i cinesi non si fidano. Le organizzazioni dei diritti umani e gli attivisti nello scandalo del latte alla melamina fanno notare che senza liberta' d'espressione e senza media indipendenti non possono esserci controlli efficaci. Dicono che dei processi in corso si sa poco, e ricordano che gia' cinque anni fa nella provincia di Anhui decine di bambini morirono perche' il latte in polvere non conteneva sufficienti sostanze nutritive -e anche allora furono promessi punizioni severe e controlli a tappeto. Nel frattempo e' boom per il latte e gli alimenti infantili d'importazione, tanto che alcune aziende hanno gia' triplicato i prezzi. Da parte sua, il ministero della Sanita' ha redatto un elenco dei 17 additivi alimentari proibiti, tra cui figurano formaldeide, vernice per il legno, acido borico. Una delle principali cause dell'ultimo scandalo del latte e' che le aziende fregiate con un certo status di qualita' vengono esentate da tanti controlli. MONDO / La rivoluzione tranquilla dei 200 mila bambini nati in provetta Negli ultimi trent'anni, la fecondazione medicalmente assistita si e' pacificamente insediata nel panorama francese: oggi, in ogni classe di scuola materna ci sono uno o due bambini che per poter nascere hanno avuto bisogno di una spinta della medicina, rileva il bollettino informativo Ined. Nata in Inghilterra nel 1978, Louise Brown e' stato il primo bimbo in provetta della storia dell'umanita'. Quattro anni dopo, Amandine ha inaugurato la lunga storia francese dei bimbi fecondati in vitro (FIV). Da allora la pratica si e' molto diffusa, e nel 2007 ne sono nati oltre 20.000 con questa tecnica. Eppure non e' una via facile, considerato che solo il 20-25% dei tentativi si conclude con la nascita di un bimbo, e che la quota scende in funzione dell'eta'. Nel 2006, la Fiv ha permesso la nascita di 200.000 bambini nel mondo. Germania e G.Bretagna hanno un tasso simile a quello della Francia (1,74%) mentre Belgio e Paesi nordici hanno quote piu' alte. Non cosi' gli Usa, che registrano un tasso inferiore. SPAGNA / I prezzi delle case nel 2008 Nel 2008, in Spagna il prezzo delle case e' sceso dell'8,8% rispetto all'anno prima, rileva uno studio della societa' Tinsa; cio' corrisponde al livello registrato nel primo semestre del 2005. Sono soprattutto le abitazioni sulla costa mediterranea ad aver subito il taglio piu' brusco (14,3%) mentre nelle aree metropolitane c'e' stata una caduta del 10,2%, nelle grandi citta' dell'8,1%, negli altri Comuni del 6,6%. ITALIA / Vendite prodotti tecnologici a Natale, in controtendenza i pc portatili Le vendite dei prodotti tecnologici durante il periodo natalizio hanno registrato rispetto al 2007 una flessione sia a quantita' (-4,6%) che a valore (-11,9%). E' quanto emerge dalle rilevazioni di Gfk Retail & Technology effettuate nelle ultime cinque settimane del 2008. Il trend e' dunque negativo, testimoniato dal calo di vendite dei lettori mp3 (-48% a quantita' e -66% a valore), dei navigatori satellitari (-19% a quantita' e -33% a valore), delle stampanti (-46% a quantita' e -44% a valore), dei Pc desktop (-18% a quantita' e -24% a valore). A chiudere con vendite in crescita solo pochi prodotti: Pc portatili (+39% a quantita' e +5% a valore), flat Tv (+15% a quantita' e -9% a valore), lettori mp4 (+11% a quantita' e -18% a valore) e fotocamere digitali (+5% a quantita' e -24% a valore). ITALIA / Case: prezzi in discesa nel 2009 Tecnocasa prevede prezzi delle case in discesa fra l'1% e il 4% per il 2009. A Milano si stima un calo del 2-4%, a Roma del 3-4%. L'anno che si e' appena aperto, quindi, proseguira' sulla stessa falsa riga di quello appena chiuso con una flessione di compravendite e prezzi. "Si e' di fronte a una situazione contrassegnata da una maggiore offerta di immobili - sottolinea Tecnocasa - da una domanda piu' selettiva e un allungamento dei tempi di vendita". FRANCIA / Radioattivita': controlli non affidabili Leader mondiale del nucleare per numero di reattori in gestione, EDF (Electricite de France) e' sotto accusa per mancanza d'affidabilita' nelle misurazioni della radioattivita'. Infatti, i suoi laboratori incaricati di rilevare la radioattivita' attorno alle 19 centrali atomiche, il 16 dicembre si sono visti sospendere o rifiutare i consensi dall'Autorita' per la sicurezza nucleare (ASN). Dal primo gennaio 2009, l'insieme delle misure regolamentari devono essere effettuate da laboratori forniti di consenso, spiega ASN. E viste la carenze riscontrate, occorre che EDF attivi fin da subito un programma d'azione correttivo per renderlo operativo dal primo febbraio 2009. Eventualmente ci sono altri laboratori, soprattutto universitari e associativi, che dispongono del consenso, chiarisce ASN. ------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA Passata la festa... i postumi Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=245402 Iberia e 180 persone inferocite. Interrogazione parlamentare 180 persone inferocite contro Iberia, la compagnia aerea spagnola. Il volo di ieri Madrid-Roma (n. 3678 delle ore 16.20) e' partito con ben 4 ore di ritardo, delle quali i passeggeri ne hanno passate 3 in aeroporto e 1 nell'aereo, senza nessuna assistenza da parte del personale dell'Iberia e in aperta violazione del Regolamento (CE) 261/2004 che prevede la fornitura gratuita di pasti, bevande e la disponibilita' per due telefonate o messaggi via telex, fax o posta elettronica. Una analoga situazione si era verificata il 29 dicembre scorso per il volo Roma-Madrid (n.3677) che e' partito "solo" con 2 ore di ritardo e con una assistenza a terra degna di una compagnia da terzo mondo, con lunghe file al check-in, che ha aperto con 45 minuti di ritardo per i passeggeri della classe economica (i paria) e senza assistenza ai viaggiatori. Da rilevare che il volo in questione dura 2 ore e 10 minuti e i ritardi sono stati, quindi, il doppio o eguali alla durata del volo stesso. Abbiamo inviato una dura nota di protesta all'Iberia e abbiamo sollecitato l'Enac perche' assuma tutte le iniziative del caso, anche sanzioni amministrative, affinche' i diritti dei passeggeri siano rispettati. Una interrogazione in tal senso e' stata preannunciata dalla senatrice Donatella Poretti. Energia elettrica e multe Antitrust: la liberalizzazione modello telefonia... L'Antitrust ha sanzionato per pratiche commerciali scorrette le principali società energetiche italiane (1). Pubblicizzavano tariffe solo apparentemente convenienti. La liberalizzazione all'italiana produce i suoi effetti, avendo lasciato un potere non scalfibile ai gestori dominanti, Enel ed Eni, e con l'Autorita' per l'energia e il gas incapace di controllare il settore e tutelare gli utenti. Il settore dell'energia sta seguendo le medesime logiche della telefonia dopo la liberalizzazione, con raggiri continui, autorita' di controllo inefficaci e Governo piu' interessato agli assetti di potere, che a garantire lo sviluppo di un settore concorrenziale. Cosi' come nella telefonia il mantenimento di gestori stradominanti non incentiva a comportamenti corretti i concorrenti, soprattutto se e' stato permesso, per esempio, ad Enel di farsi in due: "Enel Energia" che opera nell'ambito del libero mercato ed "Enel servizio elettrico" che opera nell'ambito del mercato a maggior tutela. Un'indecenza: gli operatori dei call center di Enel energia possono tranquillamente telefonare a casa degli utenti dicendo: siamo dell'Enel, volete risparmiare sulla bolletta elettrica? E che ne sa il consumatore in quale ginepraio va a cacciarsi! Qui alcune lettere di chi subisce queste angherie: http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=enel+energia&tipo=cara Siccome abbiamo poca fiducia nel Governo, nelle autorita' indipendenti e le sanzioni dell'Antitrust per pratiche commerciali scorrette a giganti come Enel ed Eni non fanno neppure il solletico (mezzo milione di euro in due nell'ultimo provvedimento), e siccome il miglior difensore del consumatore e' un consumatore informato, consigliamo agli utenti, per meglio difendersi, la lettura della scheda pratica in materia sul nostro sito a questo link http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=236401 (1) Scrive l'Antitrust. "Le pratiche commerciali scorrette sanzionate vanno inquadrate, secondo l'Autorita', all'interno della recente liberalizzazione del settore della vendita dell'energia, avvenuta per il mercato del gas nel gennaio 2003 (ma che sta avendo effetti solo recentemente), e nel luglio 2007 per il mercato dell'energia elettrica. La liberalizzazione ha comportato l'ingresso sul mercato di numerosi nuovi operatori che, come anche gli ex-monopolisti, hanno cercato di guadagnare rapidamente quote di mercato investendo soprattutto in massicce campagne di comunicazione. Questa fase iniziale di presentazione di offerte sul mercato da parte dei diversi operatori ha reso il consumatore maggiormente bisognoso di chiarimenti e di informazioni, specie per quanto riguarda le reali condizioni economiche del servizio. A cio' non ha invece corrisposto un'informazione particolarmente chiara e corretta alla quale invece gli operatori sarebbero stati obbligati". Qui il testo integrale del provvedimento: http://www.agcm.it/autn_page.asp?id=2260 Qui la notizia: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/noti.php?id=245571 Oroscopi. Invito alla Rai Ogni anno, a dicembre, compro alcune riviste di astrologia, le ripongo e, senza aver letto una sola riga, attendo il dicembre successivo per le verifiche. Ebbene le predizioni relative ai vari anni, non hanno avuto riscontri in tutti quei settori che vengono presi in considerazione dalle previsioni astrologiche, come amore, denaro, carriera, etc.. Qualcuno dira' che il mio e' un caso isolato, ma e' dal 1991 (!!!) che raccolgo le previsioni astrologiche, e ci fosse stato un anno nel quale coincidevano le previsioni con la realta'! Suggeriamo, al servizio pubblico RAI e ad altri canali televisivi, di effettuare trasmissioni nelle quali si analizzino, in un quadro sinottico, le previsioni e le verifiche delle annate precedenti. A titolo di esempio ricordo (tanto per non far riferimenti recenti) la previsione di una nota astrologa che, il 31 dicembre 1993, riporto', nella seconda pagina di un noto quotidiano della Capitale, le predizioni relative al futuro politico dell'allora segretario del Pds, Achille Occhetto: si annunciava un grande successo politico; sappiamo come e' andata a finire. Che dire? Certo, ognuno vuol essere assicurato dell'incerto avvenire ma affidarsi ai maghi, che ci guadagnano, non e' esattamente una scelta compatibile con quei 3 millimetri di corteccia cerebrale che giocano un ruolo fondamentale nell'elaborazione del pensiero. Le riviste di astrologia, a fine anno, finiscono nel cestino. Voli in ritardo senza l'assistenza di legge. Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti, Radicali - Partito Democratico I ritardi dei voli aerei sono ancor piu' insopportabili quando, verificandosi sotto le feste, colpiscono i passeggeri che si sono presi una vacanza, magari solo un week-end, ed hanno il tempo centellinato. La legge su questo e' molto chiara: ci sono una serie di adempimenti che il vettore deve prendere per rendere meno problematico e meno dannoso il ritardo per colpa propria. Ma spesso, per precisa volonta' dei responsabili (che fidano talvolta anche sull'ignoranza dei passeggeri) cio' non accade, e i provvedimenti delle autorita' preposte o non arrivano o sono troppo blandi per far capire alle compagnie aeree che il diritto al trasporto non e' un optional da depliant ma una prerogativa per la fornitura di un servizio, dove ognuno si deve assumerne diritti e doveri e pagare nel caso in cui cio' non accada. E' il caso di due voli della compagnia Iberia che, per chi aveva programmato una serena vacanza di pochi giorni a cavallo del Capodanno, hanno avuto ritardi tali da violare i diritti dei passeggeri. Ritardi a fronte dei quali, cosi' come prescrive il regolamento Ue recepito anche dal nostro Paese, non hanno provveduto a garantire la dovuta assistenza. Su segnalazione dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che ha raccolto le proteste dei passeggeri (1), con il senatore Marco Perduca ho presentato una interrogazione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per sapere quali provvedimenti intende prendere l'Enac (ente preposto al controllo in questi casi) nei confronti delle palesi inadempienze della compagnia aerea spagnola. Nello specifico si tratta del volo Madrid-Roma delle 16,20 dello scorso 2 gennaio, in cui i passeggeri hanno dovuto attendere 3 ore in piu' in sala d'attesa e 1 ora dentro l'aeromobile dove, alle proteste, l'Iberia ha replicato che se volevano potevano scendere dall'aereo... perdendo il diritto al titolo di viaggio. Quindi disagio e beffa! Simile ritardo, inoltre, si era verificato anche sul volo Roma-Madrid delle 10,20 dello scorso 29 dicembre: in questo caso "solo" due ore, con 45 minuti di ritardo nell'apertura della postazione di consegna bagagli. In entrambi i casi il regolamento comunitario 261/2004, entrato in vigore lo scorso 17/02/2005, e' stato violato (2). Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=245684 (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=245575 (2) http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897 Oroscopo e diritto di recesso Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=245696 Saldi/Firenze. Un marziano a Palazzo Vecchio? L'assessore al commercio dell'amministrazione comunale di Firenze, Silvano Gori, ha diffuso un appello al suo equivalente regionale e alle associazioni di categoria per ritrovarsi e fissare un incontro in cui stabilire le regole dei saldi. Ce lo fa sapere oggi, 6 gennaio, coi saldi che, nella citta' di cui e' amministratore, iniziano il 7 gennaio, mentre in diverse citta' italiane sono gia' cominciati, con un trend di mercato, a parte il contesto economico mondiale leggermente diverso dagli anni precedenti, sostanzialmente identico all'anno scorso. Il nostro assessore, in sostanza, ha, scoperto solo oggi che gli sconti e le promozioni sono partiti da prima della fatidica data di avvio dei saldi, non solo ma ha scoperto anche oggi che ci sono strutture commerciali, come gli outlet, che dello sconto fanno una propria ragion d'essere sempre, tutto l'anno. Un marziano a Palazzo Vecchio? O un finto tonto? Lasciando la risposta a questo dubbio ai vari analisti delle vicende e del modo di vivere del "palazzo" che e' in Palazzo Vecchio, preferiamo soffermarci sull'aspetto consumeristico della vicenda. Noi viviamo per strada, nei negozi, nei mercati e supermercati, in coda agli uffici comunali, alle attese dei vari centralini e delle fermate degli autobus, in coda nel traffico allucinante.... cioe' non ci accorgiamo, una mattina per caso -come l'assessore Gori- di quello che tutti sanno e vivono quotidianamente. Siamo inoltre consapevoli che la domanda dei cittadini-consumatori ha si' bisogno di regole, ma di quelle che possano servire ai loro bisogni e non a quelli di un potere fine a se stesso. I bisogni dei consumatori sono di poter liberamente, sempre e ovunque scegliere di acquistare, bisogni in armonia anche con quelli di commercianti che vorrebbero poter sempre e ovunque offrire le proprie merci. I bisogni del potere fine a se stesso, invece, sono di porre regole per esercitare il controllo fin nelle tasche di consumatori e commercianti, piuttosto che dar loro opportunita' e garantire la liberta' di scelta. Il drammatico -in senso istituzionale- e' che le regole per esercitare il potere come sopra ci sono gia', ma per amministrare una citta' e non vedersela esplodere col malcontento e il disagio, ha portato gli amministratori a non applicare queste regole, cioe' ad applicarle discrezionalmente... fino a farsele sfuggire di mano: ecco perche' il nostro marziano a Palazzo Vecchio ha oggi aperto la finestra sul nostro pianeta e cerca di ripristinare questo controllo. Ma perche', invece, non si fa alfiere dell'abolizione dei saldi, visto che sarebbe una misura di benessere per economia e citta' e visto che il mercato, tutt'altro che improduttivo e lesivo degli interessi di tutti, va in questa direzione? Abbozziamo una risposta: forse perche' chi amministra Palazzo Vecchio e' solo nel "palazzo" invece di essere per strada, nei negozi, in coda agli uffici, etc, cioe' ha interessi diversi? Esenzione canone/imposta Rai per gli ultra 75enni: una bufala. Interrogazione parlamentare L'esonero dal pagamento del canone/imposta Rai per gli ultra 75enni? Una bufala! Il ministero dell'Economia, Giulio Tremonti, non ha ancora emanato il decreto di regolamentazione in merito, per cui gli ultra 75enni dovranno pagare il canone Rai. Come e' noto la legge 244 del 24 Dicembre 2007, Finanziaria per il 2008, prevedeva l'esenzione del pagamento del canone Rai, a partire dal 2008 (!), per le persone ultra 75enni con reddito non superiore a 516,46 euro per tredici mensilita', assenza di conviventi oltre al coniuge e detenzione del televisore nella residenza anagrafica. La legge doveva essere resa operativa con un decreto attuativo, di regolamentazione, della materia ma a tutt'oggi non se ne sa nulla, come si puo' vedere dal sito stesso della Rai (1). Insomma l'ennesima bufala di questo e del precedente Governo. 107,40 euro di canone risparmiati avrebbero fatto comodo a tutte le persone anziane e povere ma si preferisce fare altro. Sollecitiamo il ministro Tremonti ad attuare quanto stabilito da una legge della Repubblica Italiana. Una interrogazione in tal senso e' stata preannunciata dalla senatrice Donatella Poretti. (1) http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/Esonero75.aspx Scontrino fiscale che svanisce. Come tutelarsi In questo periodo di saldi cresce la richiesta dei consumatori per sapere in che modo sono tutelati da prodotti che hanno difetti. Con le norme in vigore (1) il consumatore e' maggiormente tutelato perche' la garanzia sui beni acquistati si estende fino a due anni. Il consumatore puo' cosi' rivalersi, denunciando il difetto di un prodotto difettoso al venditore entro due mesi dalla scoperta, chiedendone la riparazione o la sostituzione. La prova piu' semplice dell'acquisto in contanti e' ovviamente lo scontrino fiscale, che deve essere allegato alla richiesta, a certificare l'acquisto effettuato. Lo scontrino spesso e' stampato su carta chimica e l'inchiostro dopo un po' di tempo svanisce sicche' il consumatore non ha nessun documento valido per attestare il pagamento effettuato del prodotto difettoso. Che fare dunque? Non rimane che effettuare una fotocopia dello scontrino, da presentare come prova di pagamento. Quando non si paga in contanti, invece, si ha anche la possibilita' di dimostrare l'acquisto tramite le ricevute del bancomat o della carta di credito. (1) Per approfondimenti si veda: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40777 Canone/imposta Rai. Recuperare l'evasione? Basta che la legge sia applicata a tutti Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico Il sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani, insiste anche oggi coi suoi dati fasulli sull'evasione dell'imposta/canone Rai, decantando riduzioni della stessa che sa gia' che saranno impossibili. Infatti, parlando a "Radio anch'io" sciorina i dati della Rai che parlano di una evasione del 27% e auspica, se questa evasione fosse risolta, una riduzione dell'imposta dagli attuali 107,50 a 80-85 euro. Numeri di fantasia in tutti i sensi: - il 27% di evasione e' riferito alle famiglie anagrafiche e non a tutti coloro che devono pagare l'imposta, tra cui ci sono le imprese che, mi risulta, evadono a circa il 95%, cosi' come riferisce l'Aduc-associazione per i diritti degli utenti e consumatori (1), con un danno erariale annuale di oltre un miliardo di euro. Situazione in cui la Rai "galleggia", inviando controlli molto intrusivi e arroganti solo alle famiglie e non alle aziende. Non solo, ma come si evince dal sito Internet dedicato dalla Rai alla bisogna (2), la tv di Stato ha deciso di cambiare la legge di sua iniziativa: per le famiglie l'imposta e' richiesta per il possesso di un qualunque apparecchio atto od adattabile alla ricezione di programmi tv (in teoria, quindi, anche il computer), mentre per le aziende si paga solo per il possesso di un apparecchio tv. - l'ipotesi di riduzione a 80-85 euro credo sia calcolata solo sull'evasione stimata al 27%, quindi di fantasia, scientifica omissiva e non casuale. Mi rendo conto che se la legge fosse applicata e' molto probabile che salterebbe il sistema economico di finanziamento della tv di Stato: tutti i possessori di partita Iva dovrebbero pagare l'imposta (chi non possiede un computer?) e non credo che abbiano tanta voglia e possibilita' di farlo, ma l'alternativa e' quella di oggi: un sistema iniquo e anticostituzionale di finanziamento che, comprensibilmente, stimola nei contribuenti l'evasione e non il rispetto della legge. Un metodo che giova solo allo sfascismo istituzionale. Il sottosegretario Romani potrebbe chiarire la situazione anche rispondendo alle mie numerose interrogazioni in merito (3): un'occasione per aprire il confronto su una diversa informazione pubblica, nel finanziamento, nel metodo e nei contenuti, partendo da cio' che gli italiani avevano gia' chiesto con un referendum, cioe' la privatizzazione della Rai. (1)http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=198240 (2) http://www.abbonamenti.rai.it/home.aspx (3) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=243999 http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=243300 http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=239726 http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=223582 OPG Montelupo: prima mancava l'acqua calda, ora quella fredda! La commissione Sanita' del Senato si occupi con urgenza di un problema sanitario Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico Dopo un altra visita all'Ospedale Psichiatrico di Montelupo fiorentino, la seconda nel giro di poche settimane (1), una interrogazione parlamentare (2), propongo alla Commissione Sanita' del Senato, appellandomi direttamente al suo presidente Antonio Tomassini, di effettuare una indagine conoscitiva e delle audizioni dei responsabili sanitari degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Grazie alla riforma della medicina penitenziaria, ora di competenza delle Asl, gli Opg possono essere di esclusiva competenza sanitaria, regionalizzando e distribuendo in piccole strutture medicalizzate, con sorveglianza e sicurezza solo esterna. Accanto ai malati devono esserci medici, infermieri e attivita' di recupero. Puo' sembrare paradossale, ma e' in realta' esemplificativo di una vicenda grottesca, che dopo essere rimasti senza acqua calda e termosifone per molti giorni a dicembre, l'impianto dell'ala ristrutturata (consegnato a settembre 2007) fa uscire dai rubinetti solo acqua calda, e cosi' gli internati per berla devono metterla a raffreddare alla finestra! Questa e' la situazione cui mi sono trovata davanti stamani durante la visita ispettiva accompagnata da: Marco Bazzichi, membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani e Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc (Associazione Diritti Utenti e Consumatori). Un esempio di come ristrutturare quella struttura e' come gettare un bicchiere d'acqua in mare, sono soldi che sarebbe meglio impiegare in altro modo, ripensando alla radice un meccanismo infernale che non cura persone malate, e che non puo' che aggravare disagi mentali e psichiatrici gia' in essere. Celle progettate per tre o cinque persone, ne ospitano sette o otto. La Asl di Empoli che certifica come in situazione di sovraffolamento non puo' essere garantito il livello minimo di assistenza sanitaria e il Dap continua ad inviare detenuti o internati. Un meccanismo perverso che decreta come persone che devono essere curate -e che infatti non vengono neppure condannate, ma prosciolte e a cui viene comminata una misura di sicurezza, o che vengono mandate in "cura" dalle carceri- vengono chiuse nelle celle, e sorvegliate dagli agenti penitenziari. Il sistema carcerario e' definito spesso come la pattumiera della societa', in questo sistema gli Opg sono il deposito di persone che non sono accettate neppure nelle carceri. Gli internati sono gli ultimi degli ultimi, non possono godere della riforma Basaglia e della fine dell'istituzionalizzazione del malato mentale, non possono godere dei benefici della legge Gozzini perche' dipendono da perizie psichiatriche e da comunita' terapeutiche che con le Asl di residenza dovrebbero realizzare programmi di recupero, un miraggio. Fino ad arrivare al paradosso che per chi non ha una residenza non avra' mai una Asl che se ne faccia carico e non riuscira' a uscire mai, gli "ergastoli bianchi". (1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=408 (2) http://blog.donatellaporetti.it/?p=377 Acquisti: essere rimborsati quando si paga di piu' Capita di pagare un prodotto piu' di quanto si dovrebbe, specialmente in questo periodo di saldi. Ad esempio una merce in offerta con uno sconto che invece viene fatta pagare a prezzo intero o con uno scontrino che erroneamente e' stato scambiato e indica un prezzo maggiore. Il consumatore deve avere la differenza tra il prezzo battuto al registratore di cassa e quanto effettivamente si dovrebbe pagare per il semplice motivo che la responsabilita' e' da attribuirsi al venditore e non al compratore. A volte il commerciante, invece di rimborsare prontamente in moneta, offre al consumatore un buono spesa, equivalente alla differenza tra il prezzo pagato e quello dovuto, con la giustificazione che il registratore ha gia' stampato l'importo e non e' possibile annullare l'operazione. Questo non e' vero: il registratore ha il tasto di "resa" proprio per questo tipo di operazioni. Occorre quindi insistere per ottenere in denaro quanto dovuto. Altra situazione riguarda la resa della merce venduta, per esempio una gonna il cui colore non piace piu'. In questo caso il consumatore non puo' rivendicare la restituzione dei soldi sborsati (a meno che il prodotto non abbia un difetto), perche' nel momento in cui si e' ritirata la merce ed effettuato il pagamento, si conclude un contratto in piena regola. I ripensamenti nei luoghi commerciali, come i negozi, non sono ammessi: e' solo grazie alla disponibilita' del commerciante che si puo' riavere indietro il denaro o il cambio della merce oppure un buono di acquisto. Libri di testo e tetti di spesa sforati. Siano le scuole ad acquistarli Grazie a provvedimenti prevedibilmente inutili, continua la saga dello sforamento dei tetti di spesa per i libri scolastici. Come segnala oggi l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, si e' verificato "uno sforamento rilevante dei tetti di spesa adottati dal Ministero, se si inseriscono nella dotazione scolastica, oltre ai testi da adottare, anche i testi "consigliati". Testi consigliati che spesso sono necessari per seguire le lezioni. Dopo il fallimento -prevedibilissimo- di Mister Prezzi, dei vari osservatori e dei tetti massimi, l'Antitrust consiglia: cambiare la definizione dei 'testi consigliati' in 'testi da acquistare'. Problema risolto? Ma non scherziamo! L'unico modo per 'obbligare' gli editori a diminuire i prezzi, a meno di non voler nazionalizzare l'editoria scolastica, e' aumentare drammaticamente il potere contrattuale dell'acquirente. E per fare cio', possiamo seguire l'esempio degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di altri Paesi europei: siano le scuole ad acquistare i libri di testo e a distribuirli agli studenti, i quali a fine anno li restituiranno per gli studenti dell'anno successivo. Se i libri vengono danneggiati, lo studente paga per ripararli oppure riacquistarli. La vita media di un libro di testo potrebbe cosi' essere di cinque anni, con un risparmio dell'80%. In questo modo, non sarebbero soltanto gli editori a stabilire i prezzi, ma anche le scuole o addirittura i distretti scolastici, che avrebbero un maggiore potere d'acquisto rispetto al singolo studente. Gli editori sarebbero cosi' disincentivati dal produrre una nuova edizione ogni anno con l'intento di evitare il "riciclaggio" dei libri usati, perche' le scuole probabilmente non comprerebbero nuovi libri per alcuni anni. Questa e' la soluzione adottata dal sistema educativo pubblico degli Stati Uniti, dove il primo giorno di scuola ogni studente, dalle elementari alle superiori, riceve gratuitamente i libri di testo. Per ultimo, visto che i libri di testo rappresentano la maggiore spesa che le famiglie devono affrontare per mandare i propri figli alla scuola dell'obbligo, riusciremmo a rendere effettivo l'articolo 34 della Costituzione, laddove prevede che almeno l'istruzione inferiore sia gratuita oltre che obbligatoria. Scontrini che sbiadiscono Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=246087 L'Aduc da' i propri numeri 2008. Un portale Internet per informare e rendere consapevoli i cittadini dei propri diritti di consumatori e utenti Dal 1998 il sito Internet e' il cuore della nostra attivita' di informazione per i cittadini utenti e consumatori. Una scelta per rispondere in tempi rapidi alle loro esigenze. Nel 2008 abbiamo avuto 9.143.663 visitatori unici che hanno sfogliato il sito con 185.594.756 contatti. La forza sono i contenuti. A cominciare da "Cara Aduc", la sezione del sito che pubblica molte delle lettere che quotidianamente riceviamo con relative risposte. Un archivio che nel 2008 e' arrivato a 245.375 lettere/risposte pubblicate con tempi di risposta in media di 24/48 ore. Non e' richiesto nessun pagamento per accedere ai vari servizi, ma contributi e iscrizioni all'associazione sono graditi, in quanto fonte di autofinanziamento. Contrariamente a quasi tutte le altre associazioni, infatti, siamo contrari a qualsiasi forma di finanziamento pubblico -ad esempio, partecipare a tavoli di conciliazione con le aziende, prendere parte al Consiglio nazionale consumatori e utenti presso il ministero dello Sviluppo Economico, ricevere il 5 per mille, contributi alla stampa, etc. Oltre al portale generale, con il notiziario quotidiano su utenze e consumi in Italia e nel mondo Usi&Consumi, ci sono specifici siti su specifici argomenti: - Investire Informati (quotidiano sulla tutela finanziaria dei risparmiatori). - Aduc Salute (quotidiano sulla liberta' di cura e di ricerca scientifica). - Aduc Droghe (quotidiano sulle politiche della droga). - Aduc Immigrazione (quotidiano sui diritti degli stranieri in Italia). - Aduc Tlc (quotidiano sui diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia) Inoltre, sono state pubblicate 113 rubriche quindicinali: - La Pulce nell'Orecchio (riflessioni per mettere il dubbio sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi) - MediCare? (sulle politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali) - MacroMicro Economia (sulla macro sulla micro, sulla nostra economia) - Osservatorio Legale (approfondimento giuridico su leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori). - Il Condominio (sui diritti di proprietari e inquilini). Le pubblicazioni del 2008: - 813 comunicati stampa; - 10.033 notizie; - 515 articoli; - 24 numeri di "Avvertenze", la rivista quindicinale con oltre 105mila abbonati; - 34 schede pratiche (in totale 236); - 10 moduli Sos (in totale 89); - 104 vignette satiriche. Da segnalare il forum di discussione fra i frequentatori del portale "Di' la tua", non moderato, con una media di oltre 5mila interventi al mese. Per concludere, ecco i nomi: Presidente: Vincenzo Donvito; vice-Presidente: Pietro Yates-Moretti; Segretario: Primo Mastrantoni; Coordinatori iniziative tutela del risparmio: Alessandro Pedone, Giuseppe D'Orta; Consiglieri: Domenico Murrone (resp. ufficio stampa); Studio legale: Pietro Adami (class action in Usa), Emmanuela Bertucci (Immigrazione), Annamaria Fasulo, Elisa Fontanelli, Alessandro Gallucci (Condominio), Claudia Moretti (Immigrazione), Massimo Morettoni, Antonella Porfido; Aggiornamento normativo: Rita Sabelli; Rubriche e collaborazione giornalistica: Rosa a Marca, Marco Bazzichi, Libero Giulietti, Alessandra Impallazzo, Annapaola Laldi, Marcello La Spina, Giuseppe Parisi, Katia Moscano, Edoardo Quaquini, Roberto Rogai, Luigi Oliviero, Filippo Sgherri, Carlo Alberto Zaina e -per le vignette- Joshua Held e Giannino (Gianluigi Corinto); Aduc-Parlamento: Donatella Poretti, Irene Testa; Delegati territoriali: Andrea Ansalone, Roberto Cappiello, Carlo Coluzzi, Franco Laruccia, Maria Grazia Lucchiari, Gianfranco Mannini, Davide Monaco, Giulio Signorelli, Umberto Poretti, Antonio Valente; Amministrazione e gestione web: Francesca Melucci (tesoriere), Marco Pieraccioli (webmaster), Paolo Bianchi, Leonardo Serni. Aduc-Osservatorio Lecce. Le massacranti attese in coda per Inps e Inpdap Diversi cittadini ci hanno segnalato il disagio che sono costretti ad affrontare ogni qualvolta devono recarsi presso le sedi INPDAP e INPS di Lecce. Entrambi gli enti, infatti, prima dell’orario di apertura degli sportelli non consentono l’ingresso nelle sale di attesa -pur essendo già presente il personale d’accoglienza o di vigilanza- lasciando i malcapitati utenti in balia delle intemperie atmosferiche. Molti anziani si sono lamentati perché, in questo periodo, sono costretti ad aspettare fuori dai portoni sia che piova, sia che faccia freddo; anche l’estate la situazione è la stessa e molte volte, soprattutto il pomeriggio, l’attesa è sotto il sole cocente. Ci è stato anche detto che non di rado qualche persona si è sentita male ed ha dovuto desistere allontanandosi. Il tutto reso insopportabile da un odiosa ressa che si crea sempre per accaparrarsi i primi numeri per gli sportelli. Gli stessi cittadini ci hanno detto che i dipendenti dei due uffici previdenziali sono sordi alle loro ripetute lamentele, e si limitano a dire che gli uffici aprono solo all’orario indicato sui cartelli. Rivolgiamo un appello ai dirigenti INPS e INPDAP: trattandosi spesso di un’utenza anziana e con difficoltà fisiche, sarebbe il caso che predisponessero quanto meno un’accoglienza migliore, cercando di limitare al minimo i disagi delle lunghe attese. In fondo, gli istituti previdenziali si reggono sui contributi di ogni lavoratore, quindi una maggiore cortesia sarebbe doverosa… Fisco. Tassa per la benzina al 68% e per il gioco al 13%? La pazzia del nostro sistema fiscale. Innalzare la tassa al 20% Occorre innalzare la tassa sul gioco delle slot al 20%. Il Governo tassa la benzina al 68% (1) e il gioco delle new slot al 13% (al 12,6% secondo le ultime proposte del decreto anti-crisi). In sintesi la benzina e' tassata il 520% in piu' rispetto al gioco con le slot. Lo scorso anno gli italiani si sono "giocati" 47 miliardi di euro dei quali 20 con gli slot e il fisco ha incassato complessivamente 8 miliardi di "percentuale". Non abbiamo nulla contro il gioco, d'azzardo o meno, che' ognuno dei propri soldi fa cio' che vuole, ma occorre avere una misura diversa per la tassazione di un prodotto che e' divenuto essenziale per la mobilita' e cio' che attiene al divertimento. In quel 68% di tasse per il nostro litro di benzina ci sono le addizionali per la guerra di Abissinia, la crisi di Suez, il disastro del Vajont, l'alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, Irpinia e Friuli e la guerra nel Libano che se eliminate dal prezzo del carburante lo farebbero scendere del 20%. Insomma lo Stato fa il biscazziere, favorisce il gioco d'azzardo e incassa una montagna di soldi! Ovviamente se ne frega del contribuente che continua a pagare salato il proprio diritto alla mobilita'. (1) http://www.sviluppoeconomico.gov.it/organigramma/documento.php?id=1913&id_area=1&id_servizio=10&sezione=organigramma&tema_dir=tema2 L'Autorita' delle Autorita' Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=246301 Canone/imposta Rai. Che fine hanno fatto le agevolazioni gia' stabilite per legge per gli ultra 75enni. Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali - PD Puntualmente come all'inizio di ogni anno, nelle case degli italiani sono arrivati, oltre ai biglietti d'auguri, le lettere dell'Agenzia delle entrate per la riscossione del canone/imposta Rai, quest'anno di 107,50 Euro. La novita', oltre all'aumento rispetto all'anno scorso, avrebbe dovuto essere l'esonero dal pagamento di questa tassa per gli ultra 75enni poveri e soli, cosi' come stabilito dalla Finanziaria 2008 un anno fa. Ma non e' cosi', visto che non altrettanto puntualmente il Ministero dell'Economia, da oltre un anno per l'appunto, non emana il decreto di attuazione previsto dal comma 132, art. 1 della legge Finanziaria 2008, per dispensare queste persone, con un reddito totale compreso quello del coniuge non superiore a 516,46 euro per 13 mensilita', senza altri conviventi, e detentori di apparecchi televisivi installati nella sola residenza anagrafica, dal pagamento di un canone che, per la loro condizione economica, e' sicuramente esoso. Sono intanto numerose le richieste di spiegazioni in merito a tali fantomatiche agevolazioni che arrivano all'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), e numerosi sono stati gli interventi pubblici di questa associazione a riguardo. Per questi motivi, anche in considerazione che una tale situazione sia evidente sintomo dell'attenzione che il Governo attuale riserva alle classi piu' deboli e ai redditi piu' bassi (e questo non da' certo rassicurazioni sull'efficacia degli interventi contenuti nel dl anti-crisi che si apprestano a far approvare), assieme al senatore Marco Perduca abbiamo depositato un'interrogazione al Ministro dell'Economia per sapere se non intenda disporre l'urgente attuazione di quanto stabilito dalla legge della Repubblica. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=246309 Alitalia morta? Macche' e' viva! E' morta la "vecchia" Alitalia? Macche', come l'araba fenice, l'Alitalia risorge e continua a prosciugare le tasche degli italiani: 3,2 miliardi costa l'operazione Alitalia-Cai, in piu' ci mettiamo l'aumento della tassa di imbarco e il monopolio della rotta Roma-Milano, che vuol dire prezzi elevati per i biglietti aerei. Nei dieci anni trascorsi, dal 1997 al 2007, l'Alitalia ha chiuso il suo diciannovesimo bilancio in passivo (su venti anni), nel 2001 una azione Alitalia valeva 8,5 euro, a giugno 2008 ne valeva 0,4, dal 1998 al 2008 l'Alitalia e' costata ai cittadini 5 miliardi e 187 milioni tra ricapitalizzazioni e prestiti. Si e' continuato a perdere nonostante che il costo del personale, su quanto incassato, fosse inferiore a quello di Air France, British Airways, Lufthansa e Iberia. Problemi di gestione? Qualcuno ne dovrebbe rispondere. Sarebbe utile una commissione di indagine ma siamo nel paese di Arlecchino e Pulcinella e non se ne fara' nulla. Intanto la "nuova" Alitalia continuera' ad essere attaccata al tubo dell'ossigeno che origina nel portafoglio del cittadino, utente e contribuente. Alitalia: Faz, vecchia zavorra su spalle italiani Il salvataggio di Alitalia, oltre a costare caro agli italiani, ha "prodotto finora solo ingiustizie". Lo scrive in un lungo fondo dal titolo "Alitalia senza concorrenza" il quotidiano 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', secondo il quale "la resurrezione forzata di Alitalia con gli aiuti di Stato non promette vantaggi economici, a Roma, ne' a Milano, ne' all'Italia nel suo complesso. E ad attendere i viaggiatori ci sono spiacevoli sorprese, fatte di crescenti prezzi monopolistici e peggiori servizi di monopolio". Il quotidiano di Francoforte scrive che "il salvataggio di Alitalia, che costera' allo Stato oltre tre miliardi, non e' il simbolo della ripresa dell'economia italiana, ma l'immagine di una vecchia zavorra che l'Italia continua a trascinarsi dietro". La 'Faz' critica anche le autorita' di Bruxelles, "solitamente rigidi guardiani del mercato, ma che nei confronti di Alitalia si sono mostrate indulgenti. Da Bruxelles non e' venuta nessuna obiezione contro i molti e discutibili aspetti del risanamento di Alitalia. In fondo il Commissario ai Trasporti Antonio Tajani ha iniziato la sua carriera politica come portavoce di Berlusconi". Il giornale sottolinea che "per tre anni le regole sulla concorrenza non saranno in vigore", mentre "la redditivita' del nuovo monopolista risultera' migliorata dal fatto che la nuova Alitalia mantiene i vecchi slot, anche se ha ridotto sensibilmente il numero dei suoi collegamenti". Il giornale mette in evidenza che "mentre a Malpensa l'offerta di voli internazionali e' crollata al 10 per cento, i nuovi concorrenti devono superare ostacoli giuridici, se vogliono colmare i vuoti". La 'Faz' aggiunge che "lentamente gli italiani cominciano ad accorgersi che il salvataggio di Alitalia sara' caro anche sul piano della politica economica. Il nuovo monopolista offre meno collegamenti per riempire i suoi aerei". Fisco. Perche' Sky al 20% e il gioco al 12,6%? Quale e' la ratio che porta ad innalzare il prelievo fiscale dell'abbonamento a Sky al 20% e invece stabilisce al 12,6% quello relativo al gioco con le new slot (1)? E' del tutto incomprensibile l'atteggiamento del Governo. Tra l'altro si applicano differenti aliquote (dal 12,6% all'8%) per scaglioni di raccolta delle somme giocate rispetto alla raccolta effettuata nel 2008. Si vuole favorire l'occupazione e l'impresa promuovendo il gioco? Quale elemento aggiuntivo si intende perseguire "per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale"? Vero e' che lo Stato lo scorso anno ha incassato 8 miliardi dalla tassazione complessiva dei giochi ma non e' certo sull'incremento delle somme giocate con apparecchi che si modifica il quadro economico del Paese. Rimangono con una tassazione inferiore al 20% alcune categorie di beni e servizi altrettanto incomprensibile (2), come, ad esempio il cacao e cioccolato (se non c'e' il pane mangiare le brioche) acque minerali (ma non c'e' quella di rubinetto?), collezioni di francobolli e francobolli da collezione (per chi se li puo' permettere), la birra (ma non s'era detta che l'alcol fa male?), tabacchi greggi (il fumo fa 80mila morti l'anno!), oggetti di antiquariato (per pochi), i fertilizzanti (che ci ritroviamo nei cibi), il materiale da stampa attinente le campagne elettorali (pro domo loro), ecc. Insomma il tutto sembra un tentativo di favorire determinate categorie simpatetiche con l'attuale maggioranza e di limitare l'espansione di una rete televisiva che si ritaglia sempre piu' spazi di ascolto in concorrenza con quelle che fanno capo all'attuale presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il dubbio c'e' e intanto noi paghiamo! (1) Art. 30 bis, Dl n.185 29 novembre 2008, "Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale"; (2) http://www.unisi.it/ammin/uff-ragi/Fisco/DPR633-72.htm Contratti Telecom illegittimi. Le penali che non dovrebbero esserci. Intervenga l'Autorita' Dopo l'approvazione della legge Bersani e' ormai appurato che, salvo il preavviso di 30 giorni, si puo' recedere da un contratto con un gestore telefonico in qualunque momento e senza spese non giustificate da costi dell'operatore. Invece il principale operatore del Paese, Telecom Italia, prevede per il noleggio apparecchiature strettamente connesse al servizio (modem, telefoni, ecc.) una durata contrattuale minima di tre anni e costi di recesso fino all'80% dei canoni residui (1). Sono tanti gli utenti che optano per il noleggio, anche perche' il gestore raccomanda l'utilizzo di proprie apparecchiature per garantire un servizio senza intoppi. Ma nessun call center informa che nel momento in cui si attiva una linea telefonica con contemporaneo noleggio di un telefono o di un modem, in caso di recesso prima di tre anni si dovra' pagare una penale per recesso anticipato. Anche se Telecom utilizza i termini "indennizzo per i servizi prestati ed i costi sostenuti", si tratta di una penale a tutti gli effetti che -in caso di canone mensile di 3,5 euro per un model Adsl e recesso dopo nove mesi- tocca quota 75 euro (i costi al dettaglio di un modem partono da 25 euro). Lo spirito della Bersani non viene rispettato. L'articolo 3 della legge 40/2007 recita: "I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, devono prevedere la facolta' del contraente di recedere dal contratto … senza vincoli temporali o ritardi non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell'operatore e non possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni". Quindi: - il vincolo triennale e' da considerarsi nullo (il noleggio e' a tutti gli effetti contratto d'adesione, quindi rientrante nella regolamentazione della legge 40/2007); - le cifre richieste in caso di recesso prima dei tre anni sono troppo elevate per considerarle mero recupero di costi, come autorizza la legge. Dietro questo contratto si puo' leggere la filosofia che ispira il gestore dominante al pari dei suoi concorrenti. Modem, videotelefoni sono apparecchi, in questi tempi, a rapidissima obsolescenza (dopo un anno sono gia' superati), quindi non e' interesse dei gestori riprenderseli indietro, difficilmente sarebbero nuovamente noleggiati. Quando vengono restituiti il gestore avrebbe costi, non tanto per il recupero in se' (che potrebbero essere addebitati), quanto per l'affitto di un mega magazzino in cui riporre tutto il materiale ormai privo di valore: e' questo costo che in modo furbo i gestori vogliono far pagare. Abbiamo deciso di chiedere il parere su questo contratto all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, a cui la stessa legge 40/2007 assegna il compito di vigilare sull'applicazione. Nella linee guida emanate dall'Agcom a chiarimento della legge (2) viene già confermata la nostra interpretazione, per cui chiediamo solo un parere sullo specifico contratto. Inoltre, chiediamo all'Agcom di monitorare i costi previsti a carico degli utenti da tutti i gestori in caso di recesso dai contratti linea base, Adsl, ecc.. Si tratta a tutti gli effetti di penali, mascherate. Non si puo' dire il contrario se, per la semplice disattivazione di una linea (operazione che nella maggior parte dei casi richiede pochi click al computer), vengono richieste cifre a partire da una cinquantina di euro. I consumatori, in caso di richieste immotivate, possono farsi valere con una raccomandata ar di messa in mora in cui intimano una liberatoria http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 (1) Il contratto e' visibile integralmente a questo link, l'articolo di riferimento e' il 3 http://www.187.alice.it/di/187/html/ITA/faq/contratto_noleggio06.pdf (2) http://www.agcom.it/comunicazioni/com_28_06_07.htm#01 ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi POLLI UMANI E NON NELLA SPAGNA DELL'INQUISIZIONE Ogni tanto mi torna in mente un'opera del poeta e scrittore spagnolo del "secolo d'oro" Francisco de Quevedo, che fu al centro di un di un mio esame universitario. Si tratta della Vida del buscavida, che in italiano e' tradotta come "Vita del briccone", oppure "Vita del pitocco" o in altri modi ancora, dato che il termine buscavida non ha un solo corrispondente in italiano, anche se si intuisce immediatamente di cosa si tratta; in fondo l'espressione "buscarsi la vita" e' nota anche in italiano con la stessa allusione non propriamente laudatoria. Il motivo per cui mi viene spesso da pensare a questo romanzo picaresco e' il ricordo divertito che ne conservo, anche se, andandolo a rileggere oggi, mi sono accorta di quanto sia cambiata la mia sensibilita'; infatti adesso alcuni passaggi mi danno decisamente fastidio e trovo a volte sgradevole tutto quello spietato fuoco di fila disamorato e sarcastico su tutto e su tutti, compreso l'Io narrante, don Pablo. Il quale, a dispetto del "don", che dovrebbe alludere a una nobile nascita, e' figlio di un barbiere ladro e di una fattucchiera di Segovia, piu' volte fatti oggetto di attenzioni molto concrete (leggi: galera e botte) da parte della cosiddetta Giustizia. Il fatto e' che, all'universita', questo libro ci fu letto a lezione interamente in lingua originale, tradotto e commentato, dal docente di Lingua e letteratura spagnola, che aveva un nome famoso, e che, in quel corso, si divertiva davvero come un matto. In particolare, mi ricordavo un episodio che ha a che vedere con i polli, che ho messo nel titolo di queste noterelle, e che fra poco raccontero'. Nel rileggere il romanzo ho verificato che questo episodio, tutto sommato, e' fra quelli meno violenti dell'opera che, come si sara' capito, e' tutto fuorche' "politicamente corretta". Del resto il concetto chiave per Quevedo e' il disinganno, che, essendo egli cresciuto molto vicino alla Corte, deve avere respirato fin dal primo vagito e bevuto col primo latte, maturando, quindi un'autentica misantropia (e non solo misoginia, come molti sottolineano). Nella marcia di avvicinamento alla burla, di cui e' protagonista don Pablo proprio, guarda caso, ad Alcalá, dove aveva studiato Quevedo, e' bene dare qualche maggiore informazione sul protagonista. Come gia' accennato, i genitori si distinguevano, come dice l'autore, per una loro particolare nobilta' d'animo, che consisteva, fra l'altro, nell'alleggerire tasche troppo pesanti o ridare alle ragazze verginita' perdute … Tuttavia il figlio non intendeva seguire le orme paterne o materne, ma voleva elevarsi un po', e pretese di andare a scuola, il che ottenne. Li' strinse amicizia con don Diego, il figlio di un cavaliere, e fini' con l'accasarsi da lui, senza cessare di avere molte avventure nella sua citta' natale, Segovia, finche' il padre di don Diego decise di mandare il figlio e l'amico, fatto "scudiero", prima a pensione da don Cabra, un istitutore estremamente tirchio che riduceva tutti i pensionanti alla fame fino a farne morire uno, poi ad Alcala' dove si svolge l'episodio che piace a me. Naturalmente tutti i personaggi e gli eventi sono descritti con dovizia di particolari ironici oppure apertamente sarcastici, creando quadri di indubbia potenza evocativa di una societa' corrotta da cima a fondo, dove ciascun individuo viene sottoposto, suo malgrado, a spietati riti di iniziazione, di fronte ai quali, probabilmente, gli scherzi dei "nonni" nella vita di naja meriterebbero il Nobel per la pace. Ecco dunque Diego e Pablo ad Alcala', dove alloggiano in una casa presa in affitto con altri studenti. C'era qui una governante che faceva ampie creste sulla spesa, e alla quale si uni' il nostro eroe che, pur volendo bene, a modo suo, a don Diego, non perdeva occasione di ingannarlo. Nel cucinare, osserva Pablo, se la governante poteva usare carne di capra o di pecora non c'era verso che ci entrasse del castrato e, se disponeva di ossi, quella che veniva a mancare per il brodo era proprio la carne. Ragion per cui "faceva dei minestroni tisici …. e dei brodi che, se fossero stati solidi, avrebbero assomigliato a una collana di cristalli". E per le feste, per dare una parvenza di grasso alla minestra, ci aggiungeva moccoli di candela. Quando compravano all'ingrosso olio, lardo o carbone, la meta' dell'acquisto la mettevano via i due furfanti, e poi, dopo un po', cominciavano a invitare gli studenti a moderare i consumi, perche' l'olio o il carbone stava gia' per finire e bisognava comprarne dell'altro … A ogni nuovo acquisto la governante e Pablo ne mettevano da parte la meta' per se' e cosi' andavano avanti, senza ignorare certi trucchetti per dimostrare ai padroni che loro erano onesti. A volte, dunque, la governante si metteva a questionare con Pablo sul prezzo che aveva pagato per un certo acquisto, e davanti a don Diego quasi lo accusava di volere ingannare tutti, cosi' che don Diego mandava qualcuno al mercato a sincerarsi se il prezzo pagato era stato davvero quello e, avutane conferma, la sua fiducia in Pablo cresceva, mentre anche la governante faceva la sua bella figura di donna attenta agli interessi dei padroni. Andando avanti cosi', in capo a un anno avevano raggranellato una somma di denaro veramente forte. Che non c'era necessita' di restituire, osserva Pablo, dato che la governante ogni settimana si confessava e faceva la comunione … E qui si apre la descrizione di questa santa donna che portava al collo un grande rosario carico di immagini, croci e indulgenze. Rivolgeva le sue preghiere a un centinaio di santi e aveva bisogno davvero di tutti questi protettori, vista la mole di peccati che commetteva. Quando andava a dormire, diceva un profluvio di preghiere, tutte in latino "per fingersi innocente", e quando Pablo e don Diego riuscivano a sentirla si sbellicavano dalle risate per gli sfondoni che naturalmente diceva. Oltre che fare la governante, la donna svolgeva qualche "secondo lavoro": era "conquistatrice di cuori" e "dispensatrice di piaceri, vale a dire ruffiana", e quest'ultima attivita' la considerava una sorta di dono celeste o di vocazione, come era per il re di Francia guarire i malati di scrofola. Nonostante tali affinita' elettive fra la governante e Pablo, quest'ultimo non le risparmio' una delle sue trovate. Bisogna dire che la vita degli studenti, e specialmente quella dei loro servitori, sembra fosse sempre all'insegna della fame. Di sicuro era cosi' per Pablo che amava fare succulenti pasti, possibilmente a sbafo. La governante teneva in cortile diverse galline e un giorno a Pablo venne voglia di mangiarsene una. Ma, come fare a impadronirsene? Un giorno la donna ando' in cortile col pastone e comincio' a chiamare i polli, dicendo piu' volte: "Pio pio pio!". Pablo si mise subito a gridare: "Ma cosa avete fatto? O povero me! Mi tocchera' di andare a denunciarvi". La governante si turbo' e gli chiese che cosa avesse mai fatto perche' lui si agitasse a tal punto, insinuando che lui la stesse prendendo in giro. "Prendervi in giro? Giammai. E' una cosa troppo grave. Non posso fare a meno che andare all'Inquisizione senno' saro' scomunicato". Sentendo parlare di Inquisizione, la donna chiese se avesse fatto qualcosa contro la fede. "Sciagurata", le rispose Pablo, "non vi rendete neppure conto di quel che avete commesso. Questo e' il peggio. Direte all'Inquisizione che siete stata una scema e che ritrattate tutto, ma non osate negare la bestemmia". "Ma che cosa ho mai fatto?", insiste' la donna a questo punto davvero spaventata. "Ma come fate a non esservene accorta?", incalzo' Pablo, "se non riesco neanche a proferire le vostre parole per paura di bestemmiare anch'io!". E cosi' Pablo le spiego' che, chiamando i polli con "pio pio", aveva pronunciato il santo nome dei papi, vicari di Dio e capi della chiesa. La governante divento' bianca come un cencio lavato e comincio' a giustificarsi: non aveva usato malizia nel chiamare i polli a quel modo, e avrebbe ritrattato, ma adesso chiedeva a Pablo di non denunciarla. Al che lui giuro' e spergiuro' che non poteva passare sopra alla cosa, perche' ne andava della salvezza della sua anima. In un, diciamo cosi', impeto di generosita', le fece pero' una proposta. Lei doveva giurargli che non c'era stata malizia da parte sua e dargli i due polli che erano accorsi a quel richiamo perche' erano di certo dannati a causa della bestemmia; lui sarebbe andato a portarli a un famiglio dell'Inquisizione perche' li bruciasse… Quando la donna, ancora in preda a un forte tremito, si disse d'accordo, Pablo sembro' ripensarci a causa del rischio che correva personalmente. E se il famiglio avesse pensato che fosse stato lui, proprio lui a bestemmiare? E se lo avesse fatto torturare? E concluse che sarebbe stato meglio che a portare i polli all'inquisizione ci fosse andata la governante stessa. La povera donna comincio' a implorarlo e infine Pablo acconsenti' a farle questo grande, enorme, smisurato piacere e si fece consegnare i due polli, che nascose nella sua stanza. Poi fece vista di uscire e dopo qualche tempo torno' dalla governante a raccontarle che era riuscito non tanto a convincere il famiglio, quanto a seminarlo, quando se ne era visto seguito. Ora il pericolo era passato, e la donna, sollevata e riconoscente, gli dette mille abbracci e, cosa piu' importante di tutte, gli regalo' un altro pollo. E tre! Cosi' Pablo porto' i tre polli a un rosticciere, se li fece cuocere a puntino per mangiarseli in compagnia degli altri servitori. La beffa, come quasi tutte le altre di questo romanzo, fu scoperta anche dalla vittima, la quale, mentre tutta la casa ne rideva, si abbatte' moltissimo e poco manco' che, per la rabbia, svelasse le ruberie perpetrate da Pablo. Ma fu abbastanza lucida da rendersi conto che cio' non le conveniva, dato che anche lei era stata, all'occasione, grande parte in causa. Dopo questo episodio, e' naturale, il rapporto con la governante si guasto', e di li' a poco finirono anche il suo servizio a don Diego e il soggiorno ad Alcalá. Non prima pero' che Pablo venisse a sapere da un suo zio, che faceva il boia a Segovia, di quanto elegantemente e nobilmente fosse salito sul patibolo suo padre, mentre la madre stava adesso nelle prigioni di Toledo perche' sorpresa a disseppellire i morti; in casa le avevano trovato "piu' gambe, braccia e teste che in una cappella di ex voto …". Adesso era in attesa di recitare "in un auto" con altri quattrocento condannati (in spagnolo "auto" significa rappresentazione sacra e "autodafe'", cioe' il rogo, e naturalmente, qui, e' a questa seconda rappresentazione che l'autore ironicamente si riferisce). Con questa sorta di paterna e materna benedizione, Pablo prende la sua strada che lo portera' a spennare nuovi polli e a essere a sua volta spennato, finche', decidera' di tentare la fortuna nelle Indie, ma, come osserva rivolgendosi al signore destinatario della storia della sua vita, "mi ando' ancora peggio …. Perche' non migliora mai il proprio stato chi muta solamente il luogo, e non anche il modo di vivere e i costumi". Una conclusione che rivela il moralismo di Quevedo, che del resto e' una costante di questo romanzo e di altre opere di questo disincantato uomo di corte. NOTA Le citazioni sono riprese da: Quevedo, Vita del briccone, (introduzione, traduzione e note di Raoul Precht), Garzanti, Milano 1991. L'episodio narrato si trova nel sesto capitolo della parte prima (pp.43-51). Informazioni sull'autore e sull'opera vengono sia dal predetto libro sia dal Dizionario delle opere e dei personaggi e dal Dizionario degli autori, entrambe di Bompiani. Questa traduzione segue una delle redazioni dell'opera di Quevedo che contiene l'episodio, a cui faccio riferimento. Infatti, non tutte le edizioni lo riportano perche' vengono da testi censurati dall'Inquisizione. La storia del testo di questo romanzo e' interessante. Composto nei primi anni del XVII secolo, deve aver girato in copie manoscritte passate da privato a privato, e fu pubblicato, anonimo, nel 1626 a Saragoza. Quevedo non ne rivendico' mai la paternita', e si puo' capire, dato che, come si vedra' nella breve biografia che segue, aveva gia' abbastanza problemi. L'attribuzione dei critici, peraltro certa, e' avvenuta dopo la sua morte, e solo nel 1908 fu pubblicato, come redazione originale dell'opera, il testo di un manoscritto rinvenuto nella biblioteca dello studioso Menendez y Pelayo, che presentava molte diversita' con le edizioni a stampa -segno che non era caduto sotto le forbici della censura. Francisco de Quevedo y Villegas nacque a Madrid 17 settembre 1580 e mori' a Villaneuva de los Infantes l'8 settembre 1645. In virtu' dell'attivita' dei genitori conobbe molto presto la vita della corte spagnola; infatti, il padre era segretario di Anna d'Austria (quarta moglie di Filippo II) e la madre era dama di corte. Studio' al Collegio imperiale dei gesuiti fino al 1596, quando si reco' all'universita' di Alacalá de Benares, dove studio' lingue classiche e moderne e inoltre filosofia, retorica, logica, matematica e fisica, dotandosi di un grande bagaglio culturale tanto che pote' corrispondere in latino con l'umanista fiammingo Justus Lipsius (Giusto Lips) che ne elogiava la vastita' del sapere, nel quale spiccava la conoscenza diretta dei classici greci e latini, alla cui traduzione Quevedo si dedico' con passione. Si puo' anche dire subito che l'esperienza studentesca si riversera' nella Vida del buscavida, che peraltro dovrebbe essere stato scritto fra il 1601 e il 1608, quasi in presa diretta con la vita universitaria dell'autore, ma di cui Quevedo, dopo la pubblicazione nel 1626, non rivendichera' mai la paternita'. Abbandonata l'idea di studiare teologia, Quevedo, che si era occupato a Corte, nel 1601 ne segui' il trasferimento da Madrid a Valladolid, e nel 1603 comincio' a diventare noto come poeta perche' alcuni suoi componimenti furono inclusi in un'antologia Flores de poetas illustres españoles, accanto a poesie dei gia' famosi Lope de Vega e Góngora; con quest'ultimo Quevedo ebbe sempre un rapporto acrimonioso che dette materia a molte polemiche letterarie dell'epoca. Nei primi anni del Seicento, il giovane Quevedo sara' anche protagonista di fatti di cronaca che lo videro valente spadaccino. Nel 1606, al ritorno della Corte a Madrid, Quevedo si dedico' definitivamente alla letteratura, pubblicando altre poesie e lavorando anche a un'altra opera satirica Sogni e discorsi morali. In quel periodo divenne uomo di fiducia del duca di Osuna che nel 1613 fu nominato vicere' di Sicilia e con lui si trasferi' nell'isola svolgendo delicati incarichi diplomatici. Nel 1615 Quevedo fu inviato a Madrid come ambasciatore siciliano, fra l'altro, con lo scopo di corrompere i ministri di Filippo III per far ottenere a Osuna il vicereame di Napoli. Ottenuto il quale, Osuna nomino' l'amico ministro delle finanze. Nel 1620, fallita la congiura, che aveva per obiettivo quello di portare la Repubblica veneta sotto il dominio spagnolo e che coinvolse sia Osuna sia Quevedo, obbligo' i due a tornare in patria per essere arrestati. Mentre Osuna mori' in carcere, Quevedo ottenne dopo qualche tempo, di essere relegato nella propria casa di Torre de Juan Abad. Tornato in liberta', lo troviamo accompagnatore di Filippo IV in Andalusia, e poi, nel 1626, in Aragona. Del 1627 e' la pubblicazione dei celebri scritti satirici Sogni e discorsi morali. In seguito gode' della protezione dal favorito di Filippo IV, Olivares, che gli ottenne il titolo onorifico di segretario reale. Il rapporto col conte-duca non fu lineare; da un lato Quevedo lo elogio', facendone addirittura un panegirico, dall'altro ne critico' alcune azioni; rifiuto' anche la sua proposta di recarsi ambasciatore a Genova. Cedette pero' alle insistenze della moglie di Olivares in fatto di matrimonio; nel 1634, si sposo' infatti con una ricca vedova, alla quale, secondo dei pettegolezzi, cerco' di sottrarre parte del patrimonio. Prima del matrimonio aveva avuto una lunga relazione con un'attrice, dalla quale forse ebbe dei figli. Nel 1639 Quevedo fu accusato di essere l'autore di un memoriale contro Olivares, fatto pervenire, anonimo, al re. Senza un'accusa specifica, fu gettato in carcere, da dove uscira' soltanto alla caduta di Olivares, nel 1643. Quevedo trascorse gli ultimi due anni di vita prima a Torre e poi in un'altra sua tenuta, Villanueva de los Infantes. Quevedo ha scritto moltissimo su argomenti diversi; verso la fine della vita scrisse il Trattato della divina provvidenza, la biografia di San Paolo e quella di Marco Bruto. Raccolse anche la sua opera poetica, che pero' fu pubblicata dopo la sua morte, fra il 1648 e il 1670, con il titolo di Il parnaso spagnolo. Su Quevedo e le sue opere si possono consultare i seguenti siti: http://aliso.pntic.mec.es/agalle17/entre_amigos/carmen_avila/quevedo.jpg (ritratto) http://it.wikipedia.org/wiki/Francisco_de_Quevedo (vita e opere) http://www.bol.it/libri/ricerca?tpr=30&sort=7&g=Francisco%20G.%20de%20Quevedo%20y%20Villegas&swe=S (opere di Quevedo disponibili in italiano) ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi La Virtu' e l'illusionismo Un articolo del quotidiano Osservatorio Romano, sul fatto che pillola anticoncezionale provoca il cancro nelle donne, oltre che inquinamento di ambiente ed habitat umano, mi ha dato la possibilita' di sostare qualche ora, in sereno raccoglimento. Sono giunto a illuminate considerazioni. Un pensiero, per resistere alla forza della credibilita' e del tempo deve avere come prima regola l'etica della moralita'. Tuttavia, "moralita'" puo' solo essere il fluire di "sentimenti" sinceri, e di coerenti comportamenti, che devono creare un virtuoso "esempio" da seguire. Per questo, moralita', sentimenti, coerenza, possono essere anche denominati "virtu'". Ma cosa e' la "virtu'"? E' un flusso di pensieri positivi, che determinano particolari azioni nello spazio e nel tempo. Per poter essere "virtu'" e' necessario avere alcune peculiarita'. La piu' grande peculiarita' e' l'"utilita'", e questa deve essere per tutti e non per pochi. La mancanza di una utilita' rende una virtu' "trasformista", fino ad essere un deposito negativo di "dogmi". Il comunismo che sembrava "costruito" come utilita' per l'equita' sociale, in verita' aveva creato burocrazia, poteri vari e sotto-poteri, non era piu' una utilita' e si e' sfasciato. Il capitalismo sembrava piu' giusto, ma l'utilita' era creare una societa' che dipendesse dai consumi, per il benessere di pochi, si e' sfasciato. Anche le religioni possono essere utili e quindi essere virtuose, ma i dogmi devono essere sostituiti con la forza della virtu' delle verita', le medesime che reggono l'utilita' per tutta l'umanita'. Utilita', ad esempio, sono le risorse energetiche innovative e cosiddette rinnovabili, e una miriade di urgenti questioni che stanno minando la vita del nostro pianeta. Dalla rivoluzione industriale sulle orme del capitalismo nascente, non abbiamo mai osservato un Vaticano acerrimo nemico delle perfide metodiche capitalistiche, nemmeno in tempi come quelli attuali. Gli interessi economici, sulle leggi del capitalismo, hanno creato lo sfruttamento selvaggio delle risorse del mondo, modificato i vari habitat, le terre, le acque terrestri e marine. La lista sarebbe lunga, basti pensare ai danni alla salute umana, per inefficienti e quasi sempre inesistenti controlli e verifiche dell'impatto ambientale di ogni innovazione "tecnologica: per fare un esempio, l'uso banale della plastica e', a tutt'oggi, la causa principale della diminuzione della concentrazione di liquido seminale nell'uomo e quindi di infertilita'. Sempre cagione di infertilita' e diminuzione di liquido spermatico sono l'uso incontrollato di additivi alimentari, oltremodo dei pesticidi usati in agricoltura. A differenza della distratta stampa italiana, un giornale inglese come "The Guardian", alcuni anni fa, aveva preso in seria considerazione l'enorme inquinamento del mondo, soffermandosi sul problema delle acque del rubinetto; l'articolo–dossier valutava l'enorme quantitativo di principi attivi da farmaci, presenti in quantita' diverse nelle acque del rubinetto di casa. Il capitalismo si e' autodistrutto da se', le sue virtu' non avevano una utilita' per tutti, bensi' per pochi. Quando questo avviene, il declino e' inesorabilmente piu' vicino. Discernere di salute umana e Habitat (quando mai si sono interessati in questo?) attraverso la pillola anticoncezionale, e' una utilita' senza virtu', perche' per pochi; alla medesima maniera, il declino e' inesorabilmente piu' vicino. A salvare quotidianamente dal certo declino questo carrozzone senza virtu', operano agevolazioni, favoritismi, e l'8 per mille, i nostri risparmi tolti ai nostri figli e versati nelle tasche di questi maestri senza maestria. Il nostro 8 per mille, alla chiesa Valdese invece che alla Chiesa Romana, e' un gesto che potra' salvare l'umanita' dalla mistificazione dei dogmi, stando ben attenti a non lasciare in bianco la parte dedicata, perche' i fondi andranno comunque al Vaticano, un virtuoso inizio del difficile 2009. PS. … ci sarebbe piaciuto un po' meno clericalismo…. Notizie utili: - http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/dossierottopermille.html - http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2009/01_gennaio/12 /papa_radicali_marrazzo_continua_a_regalare_soldi_al_vaticano,17530829.html ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti La semplificazione normativa del Governo: l'impresa titanica Le migliaia di leggi che si accavallano nell'ordinamento italiano rendono difficilissimo per il cittadino conoscere i propri diritti e farli valere nelle sedi competenti. I risvolti di una non conoscibilita' di fatto delle norme che vigono nel nostro Paese, non consente di muoversi con disinvoltura nelle relazioni giuridiche ed economiche con le quali si ha a che fare anche quotidianamente. O comunque, non senza aver prima speso tempo e denaro per consulenze approfondite o pareri tecnici di difficile soluzione. Alla congerie di disposizioni di leggi e leggiucchie si affianca l'incertezza delle interpretazioni che se ne puo' dare in sede giudiziale. Insomma un caos di norme sovrapposte, sovrapponibili e interpretabili che azzera la certezza del diritto, requisito fondamentale per una ordinata e dinamica vita di relazioni giuridiche fra le persone. Persino l'avvocato piu' esperto e il giudice in carriera corrono forti rischi di non chiarire a se' e al cittadino i dubbi che la situazione legislativa pone, e nessuno di noi "esperti" lo e' mai abbastanza, ne' sicuro di aver completato l'elenco delle disposizioni in materia, frutto di cento e passa anni di stratificata legislazione (vigono in Italia ancora oggi leggi del secondo 1800). Il Governo lo scorso 22 dicembre, ha licenziato un decreto legge in corso di conversione (dl 200/2008 *), con il quale si mette mano al "grande mostro" che e' il diritto vigente. Non possiamo che applaudire. Gia' in precedenza (Dl. 112 del 2008 e prima ancora con legge 246/2005) il legislatore aveva provveduto a compiere analoghe operazioni di razionalizzazione. Il Dl 200 si propone di realizzare l'informatizzazione e la classificazione della normativa vigente "per facilitarne la ricerca e la consultazione gratuita da parte dei cittadini". Oggi e' di fatto impossibile accedere alle norme vigenti in modo gratuito e semplice e sicuro, il cittadino deve rassegnarsi a spulciare i siti (non ufficiali) di settore e sperare che siano realmente aggiornati, oppure dovra' rivolgersi a professionisti che hanno a disposizione le banche dati in commercio, costose e di non facile consultazione. Il Dl 200 abroga, con un allegato, una ingente quantita' di leggi *, anche molto antiche, abrogazione che entrera' in vigore entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto stesso. L'attuale decreto demanda ad una successivo atto l'individuazione delle normative secondarie implicitamente abrogate insieme alle rispettive leggi primarie. Lo strumento e' quello dell'atto ricognitivo, con il quale l'esecutivo indica cio' che a proprio parere e' "superato" in quanto connesso alle norme eliminate. Sarebbe stato preferibile che l'operazione, anziche' implicita e interpretativa (l'atto ricognitivo non ha di per se' valore legale e non vincola i giudici nell'applicazione della legge) fosse stata programmata con altro e piu' efficace provvedimento, indicante espressamente le disposizioni secondarie che si intende abrogare. La semplificazione normativa, in ogni caso, deve andare di pari passo con l'effettivita' dell'informazione al cittadino, che e' il primo destinatario delle leggi e il primo a doverle recepire, se se ne pretende da lui il rispetto (ignorantia legis non escusat, ossia la legge non ammette ignoranza). Per far questo e' fondamentale l'accesso di tutti al sistema informatizzato di consultazione di tutte (ma proprio tutte) le leggi, e forse neppure questo e' sufficiente. Chi si trova a dover affrontare una bega giudiziaria sa bene la grave incertezza dovuta alle diverse interpretazioni delle varie norme. Una legge non sempre di per se' "dice qualcosa", ma permette ad un giudice di "dire qualcosa in base" alla norma stessa. Ogni giudice, poi, e' una persona (ogni giudice una testa, si dice in gergo avvocatesco) che decide secondo la propria scienza e coscienza. I contrasti giurisprudenziali spesso si trascinano a lungo irrisolti dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite o dalla Adunanza Plenaria del Consiglio di stato (per le materie trattate nella giurisdizione amministrativa). Insomma, nulla impedisce al Giudice di Pace del paesello di 3000 anime di deviare dall'interpretazione maggioritaria, o alla Corte di Cassazione di mutare orientamento piu' volte in un anno. E il cittadino non sa cosa aspettarsi da una causa o non sa come muoversi nelle proprie relazioni giuridiche. E allora, a nostro avviso, deve esser fornita, almeno per quello che attiene alle giurisdizioni superiori (ma in un futuro si dovra' estendere e rendere obbligatoria per ogni tribunale d'Italia), lettura integrale informatizzata delle sentenze emesse "in nome del popolo italiano", affinche' si sia in grado di leggere e di conoscere, oltre alla norma teorica, anche la norma pratica. * http://www.parlamento.it/leggi/decreti/08200d.htm ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Legge elettorale e selezione della classe politica Si votera' a giugno per le elezioni europee. A distanza di pochi mesi gli italiani non sanno con quale sistema elettorale andranno a votare: l'attuale proporzionale puro con voto di preferenza? Oppure sara' approvata una nuova legge? Azzardiamo: gli italiani sostanzialmente se ne fregano. Ormai le speranza riposte nella modifica del sistema elettorale sono scemate, azzerato e' l'impulso dei primi Anni 90, con i referendum che portarono l'Italia dal sistema proporzionale della Prima Repubblica, all'uninominale maggioritario spurio (il cosiddetto Mattarellum), che mantenendo il 25% dei seggi alla Camera assegnati col proporzionale, non semplifico' il numero dei partiti. Che rimpossessandosi definitivamente della materia hanno riportato la legge elettorale per il Parlamento al proporzionale con sbarramento e premio di maggioranza per le coalizioni. Troppo complicato? E' ovvio: tutto ormai e' in mano ai partiti che hanno completamente esautorato il corpo elettorale da ogni possibile 'interferenza'. I partiti fanno e disfanno, i cittadini esausti votano, pensando che le regole elettorali non abbiano piu' alcun effetto sulla loro vita concreta, sul loro portafogli e sulle loro speranze. Si vota con le regole scelte da quella classe politica criticata aspramente per 364 giorni all'anno. Questo disinteresse e' un errore, comprensibile, ma tale rimane. Perche' alla base di un sistema che funziona c'e' una efficace selezione delle persone piu' adatte ad un ruolo. Il sistema universitario italiano (con tutte le eccezioni positive) non funziona: atenei nelle posizioni di retrovia nella classifica, poca ricerca e poche pubblicazioni nelle riviste scientifiche. Il perche'? Non per le poche risorse. Il governo dell'istituzione universitaria e' in mano ad una casta di baroni che seleziona i nuovi docenti con metodi nepotistici, e' questa la prima causa della poca efficacia. Anche il sistema Italia e' bloccato, genera scontento e poco sviluppo, non riuscendo mai a risolvere un problema che sia uno, anche per la cattiva selezione della classe dirigente politica. Che questi meccanismi siano determinati dai partiti (o dalle loro componenti) con l'unico obiettivo di difendere il fortino del potere, lo dimostrano le ipotesi in campo per riformare la legge elettorale europea. Gli attori in campo sono i due Pd: Partito democratico e Partito delle liberta'. D'accordo ambedue per introdurre uno sbarramento al 3-4%, la contesa si sposta sulle preferenze: solo liste bloccate (i primi dell'elenco predisposto dal partito vengono eletti) o la possibilita' di sovvertire le indicazioni del partito, esprimendo un voto per un candidato? Il primo Pd, vuole le preferenze, il secondo Pd (quello con la l) no. Cosi' si media copiando gli svedesi: con la tipica inventiva della politica italiana dei momenti di difficolta', si cerca una soluzione che accontenterebbe tutti e due i Pd. La legge elettorale in vigore in Svezia mette si' a disposizione dell'elettore la preferenza, ma prevede che quest'ultima conti solo se il singolo candidato riceve una certa percentuale di voti. L'Italia ha bisogno di questo ulteriore meccanismo? Probabilmente no, ma tanto, ormai, e' tutta roba loro. ------------------------------------------- IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci Impugnare una delibera assembleare: legittimazione, tempi e forma Accade spesso che di fronte a una delibera ingiusta qualche condomino ritenga opportuno ricorrere all’Autorita’ Giudiziaria. Si premette che quando si parla di impugnazione di delibera lo si fa per comodita’ discorsiva: infatti, e’ ben possibile impugnare una deliberazione assembleare non nella sua interezza, ma con riferimento a un singolo punto che si considera illegittimo, considerando di per se’ valida la restante parte. Molto spesso sono oggetto d’impugnazione le delibere concernenti lavori condominiali di notevole entita', diverse volte la decisione assembleare contestata riguarda l’utilizzo degli spazi comuni ed infine, trovano spazio nella casistica le impugnazioni che hanno alla base le dispute personali (e sovente di principio) tra condomini o tra condomini ed amministratore. Di certo, tanto piu' alto e’ l’interesse economico, tanto e’ piu’ probabile che sorga un contenzioso. Non e’ raro vedere rigettato un ricorso per errori relativi alla legittimazione ad impugnare, ai tempi ed alla forma del ricorso. Cerchiamo di fare chiarezza su questi aspetti iniziali che possono incidere in modo decisivo sulla controversia condominiale. La legittimazione La legittimazione e' l’individuazione del soggetto che ha diritto ad opporsi alla delibera condominiale. In via generale, unico legittimato ad impugnare la decisione dell’assemblea e’ il condomino che relativamente alla deliberazione impugnata (o ad un suo singolo punto) ha votato in modo contrario o era assente al momento della votazione. E’ incerta la posizione dell’astenuto: nelle decisioni giurisprudenziali alle volte lo si e’ ritenuto legittimato, altre volte carente di tale legittimazione. Certamente, essere dissenziente o essere assente incide sulla tempistica del ricorso all’Autorita’ Giudiziaria. Infatti, per il dissenziente il termine per l’impugnazione inizia a decorrere dalla data della votazione, ossia dal giorno dell’assemblea. Per l’assente, invece bisogna considerare il giorno in cui ha ricevuto comunicazione del verbale dell’assemblea. Il vizio di nullita' Ad oggi, un altro fattore incide sulla tempistica delle impugnazioni: ferma restando la mancanza di pronunce contrarie alla nota sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 4806 del 2005 (http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=218428), il vizio di nullita’ in tema di delibere condominiali trova applicazione minoritaria rispetto al piu’ ricorrente vizio di annullabilita’. Cio’, cosi' come per la distinzione tra assente o dissenziente, puo’ rappresentare un ulteriore ostacolo alla corretta impugnazione della delibera. Difatti mentre la deliberazione nulla e' impugnabile in ogni tempo, quella annullabile deve essere impugnata entro 30 giorni che decorrono diversamente a seconda che il condomino sia assente o dissenziente. Ricapitolando: di fronte ad una delibera annullabile (ad es. per omessa convocazione), chi e' legittimato puo’ impugnare la deliberazione assembleare entro 30 giorni con le decorrenze di cui sopra. Nessun vincolo temporale, invece, quando la deliberazione e' nulla. La forma dell'atto Per ultimo, il rischio di "sforare" i 30 giorni dipende dalla forma dell’atto prescelta per impugnare la deliberazione condominiale. Andiamo per gradi. Per prima cosa chi decide di impugnare una deliberazione condominiale deve rivolgersi ad un avvocato. Per la materia, infatti, non vi e’ possibilita’ per le parti di difendersi personalmente. Una volta rivoltisi ad un legale, occorre che quest’ultimo scelga con attenzione l’atto giudiziale introduttivo del giudizio. Il codice civile parla "a-tecnicamente" di ricorso, sicche’ e’ possibile iniziare il giudizio sia con un atto di citazione sia con un ricorso. Qualora si propenda per la citazione, questa dovra’ essere notificata alla controparte (il condominio) entro i 30 gg. di cui sopra. Qualora si propenda per il ricorso, esso dovra’ essere depositato in cancelleria entro i 30 gg. Le notevoli differenze, che incidono sull’evolversi della controversia a seconda che si introduca il giudizio con citazione o con ricorso e la sostanziale arbitrarieta’ di tale scelta, dovrebbero indurre il nostro legislatore ad una attenta rivisitazione di questa disciplina al fine di introdurre i piu’ adeguati correttivi legislativi. Per chi volesse approfondire questa tematica, si segnala http://www.diritto.it/all.php?file=26789.pdf ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA INCENTIVI 2009 E DETRAZIONI FISCALI Le varie leggi emanate a fine 2008 in materia fiscale, il cosiddetto "decreto anticrisi" (DL 185/08), la legge Finanziaria 2009 (legge 203/08), e il "decreto milleproroghe" (DL 207/08), hanno sostanzialmente confermato i bonus fiscali previsti dalle precedenti leggi finanziarie. Costituiscono eccezione i contributi per la rottamazione e l'acquisto di auto e moto, che non sono stati confermati per l'anno 2009 (rimane attivo solo il bonus per acquisto veicoli ecologici). Per ogni indicazione al riguardo si rimanda alla scheda INCENTIVI 2008: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=206239 Per il 2009, sostanzialmente, sono confermate le detrazioni inerenti interventi sulla casa, spese per asili nido e per abbonamenti al trasporto pubblico. Rimangono anche attive molte delle detrazioni introdotte da Finanziarie precedenti che hanno definitivamente integrato il relativo testo di legge (D.p.r. 917/86). Per praticita' elenchiamo le principali in calce alla scheda. Per quanto riguarda i bonus per i poveri e per la famiglia (carta acquisti, bonus elettricita', etc.) introdotti dal "decreto anticrisi" e dal decreto fiscale "estivo" (d.l.112/08 ora legge 133/08) si rimanda alla scheda AGEVOLAZIONI E BONUS PER LE FAMIGLIE: UNA GUIDA: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=242529 ACQUISTO VEICOLI ECOLOGICI In caso di acquisto di autovetture e/o autocarri nuovi ed omologati dal costruttore per la circolazione mediante alimentazione -esclusiva o doppia- a gas metano, GPL, elettricita' od idrogeno, e' concesso un contributo di: ** 2.000 euro per veicoli con immissioni inferiori ai 120 gr di CO2 per km. Il Ministero dell'economia e delle finanze, con nota del 13/2/07, chiarisce che il limite a cui fare riferimento e' quello relativo al tipo di alimentazione meno inquinante riportato sulla carta di circolazione. Per i veicoli ad alimentazione ibrida (elettrico-benzina o idrogeno-benzina) vale il dato di emissione di CO2 specificato sulla stessa carta. Per i veicoli esclusivamente alimentati ad elettricita' od idrogeno il beneficio si applica sempre nella misura piena di 2.000 euro; ** 1.500 euro negli altri casi. Note sull'applicazione: - queste agevolazioni valgono per contratti di acquisto stipulati 3/10/2006 al 31/12/2009, per mezzi immatricolati non oltre il 31/3/2010. - esse sono cumulabili con le agevolazioni previste per la rottamazione con riacquisto di autovetture od autocarri euro 4 ed euro 5, limitatamente al periodo Ott. 2006/Dic. 2008. - esse spettano anche ai soggetti che stipulano un contratto di leasing per l'acquisto del veicolo, con la specifica che i benefici debbono essere goduti dal locatario e NON dalla societa' di leasing (nota del Ministero dell'economia e delle finanze del 13/2/07); - non spettano se il veicolo acquistato e' a "km zero", poiche' questi non possono essere considerati nuovi in quanto gia' immatricolati (nota del Ministero dell'economia e delle finanze del 13/2/07); - non spettano, inoltre, per l'acquisto di veicoli per la cui produzione o al cui scambio e' diretta l'attivita' dell'impresa. Come per gli anni scorsi, i suddetti contributi vengono anticipati dai venditori come detrazione dal prezzo. I Concessionari-venditori vengono poi rimborsati dai centri autorizzati che hanno effettuato la rottamazione oppure dalle imprese costruttrici o importatrici del veicolo. Questi, da parte loro, recuperano il contributo detraendolo dalle proprie tasse. Nota: NON sono invece stati prorogati per il 2009 gli incentivi per la rottamazione auto, con o senza riacquisto. Riferimenti normativi: Finanziaria 2007 (legge 296/06) art.1 commi 228/229. INTERVENTI SULLA CASA: DETRAZIONI FISCALI DETRAZIONE 36% SU RISTRUTTURAZIONI Le Finanziarie 2008 e 2009 hanno prorogato questo bonus fiscale fino a tutto il 2011. Ricordiamo che si tratta di una detrazione fiscale sulle spese sostenute per la ristrutturazione della casa, con tetto massimo di 48.000 euro per unita' immobiliare. Le condizioni per usufruirne sono rimaste invariate rispetto a quelle valide per il 2007, e rimane valida la possibilita' -reintrodotta dal 2008- di utilizzare il bonus anche in caso di acquisto di un edificio ristrutturato o in corso di ristrutturazione. In questo caso l'agevolazione, del 36% calcolato sul 25% del prezzo dell'immobile, e' usufruibile per ristrutturazioni eseguite dal 1/1/2008 al 31/12/2011 con vendita o assegnazione entro il 30/6/2012 (fa fede l'atto di rogito). Maggiori approfondimenti sula scheda RESTAURARE UN IMMOBILE DETRAENDO IL 36% DALLE TASSE, al link: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40695 DETRAZIONE 55% SU INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO La Finanziaria 2008 ha prorogato a tutto il 2010 i benefici fiscali introdotti dalla Finanziaria 2007 per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Si tratta di detrazioni fiscali del 55% inerenti vari tipi di interventi che consentano un risparmio energetico. Il cosiddetto "decreto anticrisi" (d.l.185/08 art.29 comma 6 e segg.) ha pero' introdotto una serie di novita' non gradite che hanno scatenato non poche polemiche soprattutto riguardo l'entrata in vigore retroattiva alle spese sostenute nel 2008, retroattivita' che pare sara' tolta in sede di conversione in legge, quindi entro fine Gennaio 2009. Queste le novita', che per il 2008 sono da confermare - necessita' dell'invio preventivo, all'Agenzia delle entrate e per via telematica, di un istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto di limiti annuali di spesa dello Stato (82,7 milioni di euro per l'anno 2009, 185,9 milioni di euro per l'anno 2010, e 314,8 milioni di euro per l'anno 2011). L'agenzia tratta le istanze in ordine di arrivo e risponde entro 30 giorni dando o meno il proprio assenso. Se entro tale termine non arriva risposta, la richiesta si deve intendere rigettata. La detrazione e' poi applicabile solo in caso di assenso. L'agenzia delle entrate predisporra' un modulo di istanza e lo pubblichera' sul proprio sito; - effetto retroattivo della precedente disposizione. Per le spese sostenute nel 2008 l'istanza dovra' essere presentata dal 15/1/09 e fino al 27/2/09. Per le spese sostenute negli anni 2009 e 2010 l'istanza e' presentata dal 1/6 al 31/12 di ciascun anno. Se il contribuente non presenta l'istanza o non riceve l'assenso, la detrazione non puo' avvenire ma puo' beneficiare del cosiddetto "bonus ristrutturazioni", ovvero la detrazione fiscale del 36% che la stessa Finanziaria 2008 ha prorogato fino a tutto il 2010. Il tetto massimo detraibile e' in questo caso di 48.000 euro "spalmabili" per massimo 10 anni (vedi scheda pratica gia' linkata sopra). Le detrazioni, applicabili in sede di dichiarazione dei redditi sull'irpef lorda dovuta, riguardano:. 1) SPESE DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per interventi che consentano un risparmio energetico annuale -sull'energia primaria per il riscaldamento- di almeno il 20% rispetto ai valori di legge (d.lgs.192/2005 allegato C, numero 1, tabella 1). Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 100.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. 2) SPESE PER STRUTTURE OPACHE VERTICALI (PARETI), ORIZZONTALI (TETTI E PAVIMENTI) E FINESTRE COMPRENSIVE DI INFISSI sostenute entro il 31/12/2010, documentate, relative ad interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unita' immobiliari, consistenti nella coibentazione (isolamento termico). La condizione per usufruire del beneficio e' che siano rispettati i "requisiti di trasmittanza termica U" , che dipendono dalla zona climatica del comune e dal tipo di struttura, fissati nella tabella 3 allegata alla finanziaria 2007 (corretta e sostituita dalla finanziaria 2008, all'art.1 comma 23). Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 60.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. Nota su queste due detrazioni:I valori annui-limite di fabbisogno di energia nonche' quelli di trasmittanza termica sono stati definiti con decreto del Ministero dello sviluppo economico dell'11/3/08 del quale inseriamo copia tra i link utili. 3) SPESE PER INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA PER USI DOMESTICI ED INDUSTRIALI sostenute entro il 31/12/2010 e documentate. Sono comprese anche le spese per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e universita'. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 60.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. 4) SPESE PER LA SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE CON IMPIANTI DOTATI DI CALDAIE A CONDENSAZIONE sostenute entro il 31/12/2010, documentate. Sono comprese le spese di messa a punto del sistema di distribuzione. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 30.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. Attenzione, la finanziaria 2008 ha esteso questa detrazione anche alle spese per la - sostituzione di impianti non a condensazione sostenute entro il 31/12/2009, fino ad un tetto limite massimo di spesa (fondo statale) di 2 milioni di euro l'anno. Le modalita' applicative, per quanto ci risulta, devono ancora essere emanate dal Ministero dell'economia e delle finanze. -sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia, sostenute fino al 31/12/2010 (art.1 comma 286). COME USUFRUIRE DEI BENEFICI I dettagli sono stati stabiliti con decreto del Ministero dell'economia del 19/2/07 (la cui validita' e' stata confermata anche dalla Finanziaria 2008) modificato dal decreto interministeriale del 26/10/07, dalla circolare dell'Agenzia delle entrante n.36 del 31/5/07 e dal decreto interministeriale del 7/4/2008. Queste, in breve, le istruzioni che possono essere approfondite leggendosi direttamente i testi di questi provvedimenti riportati piu' avanti, tra i link utili: Soggetti ammessi alla detrazione: Possono usufruire delle detrazioni le persone fisiche o giuridiche che sostengono le spese per lavori su edifici esistenti da loro posseduti o detenuti. Tra le persone fisiche sono ammessi, oltre ai proprietari, i titolari di un diritto reale sul bene (usufrutto, etc.), gli inquilini o i comodatari e i condomini nel caso di lavori sulle parti condominiali. Le spese detraibili sono quelle sostenute -e rimaste a proprio carico- fino al 31/12/2010. Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il possessore o detentore dell'immobile, che abbiano sostenuto le spese. Edifici interessati: Le agevolazioni riguardano sia gli edifici residenziali che quelli strumentali, di qualsiasi categoria catastale, anche rurale, a patto che siano "esistenti". Sono quindi esclusi tutti gli edifici di nuova costruzione, ovvero gli interventi effettuati in fase di edificazione. La prova dell'esistenza dell'edificio puo' essere prodotta esibendo l'iscrizione al catasto e/o i pagamenti dell'ICI. Per quanto riguarda tutti gli interventi agevolabili, inoltre, gli edifici devono essere gia' dotati di impianto di riscaldamento. Unica eccezione e' l'installazione di pannelli solari, per la quale non e' necessario tale requisito. Per le ristrutturazioni che prevedano il frazionamento dell'unita' immobiliare, il beneficio e' compatibile solo con la realizzazione di un impianto termico centralizzato che serva tutte le nuove unita' realizzate. Se invece gli interventi prevedono la demolizione con successiva ricostruzione, le detrazioni sono godibili solo nei casi di "fedele ricostruzione". Sono esclusi, quindi, i lavori di ampliamento. Gli interventi agevolati: Sono inclusi gli interventi che comportano una riduzione della trasmittanza termica degli elementi opachi costituenti l'involucro dell'edificio e delle finestre, e gli interventi impiantistici concernenti la climatizzazione invernale e/o la produzione di acqua calda. Sono incluse inoltre le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonche' inerenti la redazione degli attestati. Sia il decreto ministeriale che la circolare dell'Agenzia delle entrate sono molto dettagliate nel definire i tipi di interventi per i quali si puo' beneficiare della detrazione. Per i dettagli rimandiamo alla lettura degli stessi, disponibili piu' avanti, tra i link utili. Adempimenti: - affidarsi ad un tecnico abilitato che attesti la corrispondenza degli interventi ai requisiti previsti dalla legge. In alcuni casi puo' eseguire queste funzioni il direttore dei lavori; - acquisire tutta la documentazione necessaria, ovvero la copia dell'attestato di certificazione energetica o dell'attestato di qualificazione energetica (a seconda del tipo di intervento) emesso da un tecnico abilitato e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati con determinati dati specificati dal decreto ministeriale (nell'allegato E) (**); - inviare detta documentazione entro 90gg dal termine dei lavori (termine che vale per le spese sostenute dal 2008 in poi, anche relative a lavori di prosecuzione iniziati prima; per le spese sostenute nel 2007 il termine era di 60gg con scadenza ultima 29/2/08) all'ENEA attraverso il sito www.acs.enea.it oppure per raccomandata a/r all'indirizzo: Enea Dipartimento Ambiente Via Anguillarese 301 - 00123 Santa Maria di Galeria ROMA, specificando il riferimento "Detrazioni fiscali-riqualificazione energetica"; - pagare gli interventi tramite bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il proprio codice fiscale e la partita IVA (o il codice fiscale) del beneficiario. - conservare tutta la documentazione (attestati, fatture, bonifici, etc.) per almeno cinque anni ed esibirla su richiesta dell'amministrazione finanziaria; - invio preventivo della documentazione all'Agenzia delle entrate per ottenere il "via libera" alla detrazione. Per questa novita', introdotta dal cosiddetto "decreto anticrisi" che ha previsto la validita' retroattiva al 2008, si veda la nota introduttiva. (**) La certificazione energetica dell'edificio non e' necessaria in caso di sostituzione di finestre comprensive di infissi e di installazione di pannelli solari, ovvero le detrazioni gia' viste ai punti 2) e 3). NOTE SPECIFICHE: Ripartizione della detrazione in piu' anni Il contribuente deve scegliere il numero delle quote in cui vuole ripartire la detrazione (da 3 a 10, annuali e di uguale importo), a partire dall'anno 2008, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in cui la spesa e' stata sostenuta. Decesso dell'avente diritto In caso di decesso dell'avente diritto la fruizione del beneficio si trasmette per intero esclusivamente all'erede che conserva la detenzione dell'immobile. Trasferimento dell'immobile oggetto di intervento La variazione del possesso dell'immobile comporta il trasferimento delle quote di detrazione residue in capo al nuovo titolare. Tale traslazione riguarda, in particolare, i casi di vendita o donazione della proprieta' o di un diritto reale (usufrutto, etc.). I benefici rimangono invece in capo al conduttore (inquilino) o al comodatario quando questi abbiamo sostenuto le spese di ristrutturazione anche nei casi in cui cessi nel frattempo il contratto di affitto o di comodato. Cumulabilita' delle detrazioni Le suddette detrazioni non sono cumulabili con quelle previste da altre disposizioni di legge, come per esempio la detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie da tempo in vigore. Dato che le opere agevolate del 55% rientrano tra quelle per le quali e' usufruibile la detrazione del 36%, e' ovvio che va fatta una scelta tra le due soluzioni. La nuova detrazione e' molto vantaggiosa perche' si puo' "spalmare" in tre anni invece che in dieci ed i tetti di spesa sono, in molti casi, piu' alti di quelli della "vecchia" agevolazione del 36%. Una valutazione e' comunque soggettiva e complessa, e va fatta, semmai, con l'aiuto di un esperto fiscale. Iva applicabile Non essendo state emanate particolari norme relative all'Iva applicabile sulle operazioni di riqualificazione energetica, il regime da utilizzare e' quello relativo alle opere di recupero del patrimonio immobiliare (manutenzione, ristrutturazione, etc.). In particolare c'e' da tener conto che e' stata prorogata al 2010 l'Iva ridotta al 10% sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su immobili residenziali. Essa quindi e' applicabile anche sulle fatture emesse dopo il 1/1/2008. Fonte normativa: Finanziaria 2008 (legge 244/07 art.1 commi dal 17 al 24), integrata dal decreto "anticrisi" (d.l.185/08 art.29 comma 6 e segg.) e dalla Finanziaria 2009 (legge 203/08 articolo 2 comma 5) che ha prorogato la detrazione del 36% fino al 2011. LINK UTILI: - Guida dell'Agenzia delle entrate aggiornata a Giugno 2008: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb1004034d668fb/GUIDA%20Risp_Energ.pdf - Sito dell'ENEA per la compilazione e l'invio telematico della documentazione: http://finanziaria2008.acs.enea.it/index.php - Sito dell'AGENZIA DELLE ENTRATE dove sara' pubblicato il modulo per ottenere il "via libera" alla detrazione: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi - Testo del decreto del ministero dell'economia del 19/2/07 con modifiche apportate dal Decreto del 7/4/2008: http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/decreto_edifici_2008.pdf - Decreto Ministero sviluppo economico dell'11/3/2008: http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dm_11-03-08.pdf - Testo della circolare dell'Agenzia delle entrate n.36: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebc4650e2f3d829/circ_36.pdf ALTRE DETRAZIONI ACQUISTO FRIGORIFERI, MOTORI ELETTRICI ED INVERTER La Finanziaria 2008 ha prorogato al 2010 anche le seguenti detrazioni, da applicarsi in sede di dichiarazione dei redditi sull'irpef lorda dovuta -in questi casi- per l'anno in cui si effettua l'acquisto. - Le spese sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 20% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 200 euro per ciascun apparecchio, in un'unica rata. Per usufruire di questa detrazione e' necessario documentare sia l'acquisto -con una fattura o uno scontrino "parlante" recanti i dati identificativi dell'acquirente, la classe energetica non inferiore ad A+ del frigorifero acquistato e la data di acquisto- sia l'avvenuta sostituzione del vecchio elettrodomestico. A tal scopo e' possibile redigere un'autodichiarazione riportante il tipo di apparecchio sostituito (frigorifero, congelatore, etc.) e le modalita' utilizzate per la dismissione dello stesso con indicazione dell'impresa o dell'ente che si e' occupato del ritiro e dello smaltimento. Questa autocertificazione non va allegata alla dichiarazione dei redditi ma solo conservata ed esibita a richiesta. Possono essere inclusi, nell'importo portato a detrazione, tutti i costi inerenti la sostituzione, a partire da quelli di trasporto del nuovo elettrodomestico fino ad arrivare a alle spese eventualmente sostenute per lo smaltimento (tutte documentate con fattura o scontrino "parlante"). Questi chiarimenti sono stati emessi dall'Agenzia delle entrate il 27/4/07, nella circolare n.24/E, che ha precisato che gli stessi adempimenti devono essere presi anche da chi avesse gia' provveduto alla sostituzione del frigo prima di tale data. - Le spese sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per l'acquisto e l'installazione di motori ad elevata efficienza di potenza elettrica, compresa tra 5 e 90 kW, nonche' per la sostituzione di motori esistenti con motori ad elevata efficienza di potenza elettrica, compresa tra 5 e 90 kW. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 20% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 1.500 euro per motore, in un'unica rata. - Le spese sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per l'acquisto e l'installazione di variatori di velocita' (inverter) su impianti con potenza elettrica compresa tra 7,5 e 90 kw. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 20% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 1.500 euro per intervento, in un'unica rata. Fonte normativa: Finanziaria 2008 (legge 244/07 art.1 commi 20/21/22) LINK UTILI Per quanto riguarda queste ultime due agevolazioni rimangono valide le disposizioni attuative emanate nel 2008 dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell'economia, inerenti i soggetti che possono beneficiarne, le caratteristiche dei motori e dei variatori, la spesa massima ammissibile (variabile a seconda della potenza in kw) e le modalita' di utilizzo, etc. Si veda in proposito il Decreto Ministero sviluppo economico del 9/4/08: http://www.ambientediritto.it/Legislazione/Energia/2008/dm_9apr2008.htm DETRAZIONE RETTE ASILI NIDO Sono detraibili le spese sostenute nel corso del 2008 dai genitori, documentate, per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido (sia comunali che privati) di bambini di eta' compresa tra i tre mesi e i tre anni. Il meccanismo e' lo stesso dello scorso anno (l'agevolazione e' stata prorogata), ovvero potranno beneficiare della detrazione solo i genitori, per ogni figlio naturale od adottato, affiliato o affidato. Nota sull'applicazione: La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi dell'anno 2008 per una quota del 19% delle spese per un massimo di 632 euro annui per ogni figlio (quota detraibile 120 euro). Fonte normativa: Finanziaria 2008 (legge 244/07 art.1 comma 201) con proroga della Finanziaria 2009 (legge 203/08 art.2 comma 6). DETRAZIONE ABBONAMENTO TRASPORTO PUBBLICO La detrazione fiscale del costo sostenuto per acquistare un abbonamento al servizio di trasporto pubblico e' stato prorogato al 2009, quindi risultano detraibili -nelle rispettive dichiarazioni, dall'irpef lorda- le spese sostenute nel 2008 e nel 2009. Sono detraibili le spese sostenute per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La detrazione spetta anche se la spesa e' stata sostenuta dai familiari a carico. Nota sull'applicazione: La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi 2009 (per il 2008) e 2010 (per il 2009) per una quota del 19% delle spese per un massimo di 250 euro (quota detraibile 47,5 euro). I soggetti che possono fruirne sono studenti, lavoratori e pensionati, pendolari e non, ovvero tutti coloro che utilizzano il mezzo pubblico per la propria mobilita' quotidiana. Le spese detraibili sono quelle riferibili all'acquisto di abbonamenti al servizio pubblico locale, regionale e interregionale (bus, treno, ecc.). Con abbonamento si intende un titolo di viaggio che consente un numero illimitato di viaggi, per piu' giorni, su un determinato percorso o sull'intera rete, in un periodo di tempo specificato. Non rientrano nella detrazione, quindi, i biglietti orari, giornalieri o validi per periodi piu' lunghi (come le tessere che durano 72 ore), ne' le carte di trasporto integrate che includono altri servizi come musei o spettacoli (carte turistiche). Sono detraibili le spese sostenute nel 2008 e nel 2009 (rispettivamente dal 1/1 al 31/12), anche se l'abbonamento acquistato ha scadenza successiva. Il tetto di 250 euro e' unico, riferito cumulativamente agli abbonamenti acquistati dal contribuente per se' e per i propri familiari a carico. Se non e' possibile effettuare la detrazione per incampienza (ovvero in mancanza di redditi da dichiarare), il diritto viene perso e non e' possibile rinviarlo all'anno successivo. La documentazione necessaria, da conservare ed esibire in caso di richiesta, e' il titolo di viaggio che deve contenere indicazioni riguardo la ditta o societa' che rende il servizio (ragione sociale, logos distintivo, partita iva), descrizione delle caratteristiche del trasporto, ammontare del corrispettivo dovuto, numero progressivo, data da apporre al momento dell'emissione o dell'utilizzo. La descrizione del tipo di trasporto e l'ammontare dovuto possono essere espressi anche con dei codici alfanumerici la cui decodificazione sia stampata sul biglietto stesso o comunque preventivamente comunicata all'Agenzia delle entrate. Per i titoli nominativi occorre l'indicazione della durata dell'abbonamento e la spesa sostenuta nonche' ogni documento che possa attestare la data di acquisto (una fattura, per esempio). In mancanza di tale documentazione la spesa si intendera' sostenuta in coincidenza con la data di inizio di validita' dell'abbonamento. In caso di titoli elettronici (tessere magnetiche) si deve disporre di documentazione aggiuntiva che attesti tutte le informazioni necessarie come il soggetto utilizzatore, il periodo di validita', la spesa sostenuta e la data di acquisto. Per i titoli non nominativi occorre un'autocertificazione resa dal contribuente in cui si attesta che l'abbonamento e' stato acquistato per se' o per un familiare a carico. La stessa deve essere redatta con un'intestazione che faccia riferimento alla legge che la disciplina, ovvero "Dichiarazione sostitutiva di atto notorio di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, art.47". La firma non deve essere autenticata se viene allegata una fotocopia del documento di identita' del dichiarante. Fonte normativa: Finanziaria 2008 (legge 244/07 art.1 comma 309) con proroga -per il 2009- della Finanziaria 2009 (legge 203/08 art.2 comma 7). LINK UTILI Per le modalita' attuative si veda la circolare dell'Agenzia delle entrate n.19 del 7/3/08, scaricabile a questo link: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebe1c909822938a/circ19e.pdf DETRAZIONI FISCALI USUFRUIBILI SEMPRE Per praticita' riassumiamo alcune detrazioni e deduzioni fiscali previste dalla legge (Dpr 917/86), via via integrate dalle varie leggi Finanziarie, di particolare interesse per il consumatore: DETRAZIONE INTERESSI MUTUI Detrazione interessi su mutui "casa di abitazione" E' applicabile nei casi in cui venga acquistato un immobile che entro un anno viene adibito ad abitazione principale. L 'acquisto deve avvenire nei 12 mesi antecedenti o successivi alla data di stipula del contratto di mutuo (termine non preso in considerazione nei casi in cui il contratto venga estinto per stipularne uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare). Per gli immobili locati, invece, deve risultare notificato l'atto di sfratto entro tre mesi dall'acquisto (stante la condizione ulteriore che l'immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dal rilascio). Nota sull'applicazione: La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi per una quota del 19% degli interessi ed oneri. Dal 2008 (quindi dalle dichiarazioni presentate nel 2009) il nuovo tetto massimo di interessi e oneri su cui calcolare la detrazione e' di 4.000 euro, per un massimo detraibile di 760 euro annui (19% di 4.000). Detrazione interessi mutui per costruzione "casa di abitazione" La detrazione e' possibile quando il contratto di mutuo -stipulato dopo il 1998 ed intestato al proprietario dell'immobile- sia stato stipulato nei sei mesi antecedenti -o nei diciotto mesi successivi- all'inizio dei lavori di costruzione della casa di abitazione. Nota sull'applicazione:La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi per una quota del 19% degli interessi ed oneri per un massimo detraibile di 491 euro annui (19% di 2.582,28). Ci pare opportuno aggiungere che ambedue le suddette detrazioni si applicano anche nel caso di estinzione e successiva stipula di un nuovo contratto (la cosiddetta "surrogazione"). Cio' e' stato ribadito da una recente risoluzione dell'agenzia delle entrate (n.390/E del 21/12/07) scaricabile qui: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb98ca40c0318fe/ris390.pdf Fonte: D.p.r. 917/86 art.15 comma 1 lettera b e comma 1 ter DETRAZIONI CANONI AFFITTO Detrazioni per inquilini di case adibite ad abitazione principale: Agli inquilini di qualsiasi tipo di contratto di affitto stipulato o rinnovato per la casa adibita ad abitazione principale ai sensi della legge 431/98 spettano queste detrazioni: - euro 300, se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71; - euro 150, se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41. (introdotto dalla Finanziaria 2008) Detrazioni per i giovani inquilini: Ai giovani di eta' compresa tra i 20 ed i 30 anni che stipulano un contratto di locazione ai sensi della legge 431/98 per una casa da adibire ad abitazione principale diversa da quella dei genitori o di coloro a cui sono affidati, spetta una detrazione per i primi tre anni di locazione di: - euro 991,65 se il reddito complessivo non supera lire euro 15.493,71. (introdotto dalla Finanziaria 2008) Detrazione per i contratti di affitto a canone convenzionato, con esclusione dei contratti stipulati con gli enti pubblici: - euro 495,80 se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71; - euro 247,90 se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41. Detrazione per i contratti di affitto di case adibite ad abitazione principale da parte di lavoratori dipendenti che abbiano trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti quello di richiesta della detrazione, a condizione che l'abitazione sia situata nel nuovo comune di residenza, a non meno di 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. A questi spetta una detrazione per i primi tre anni di: - euro 991,65 se il reddito complessivo non supera lire euro 15.493,71; - euro 495,80 se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41. Detrazione per studenti fuori sede E' riconosciuta agli studenti che frequentano universita' in un comune diverso da quello di residenza (distante da quest'ultimo almeno 100 km e comunque in una provincia diversa) relativamente ai canoni di locazione di abitazioni poste nel comune ove ha sede l'universita' stessa, derivanti da contratti di affitto stipulati ai sensi della legge 431/98 oppure da contratti di ospitalita' o dagli atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, universita', collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative. Entita' della detrazione: - 19% dei canoni per un massimo di 2.633 euro: massimo detraibile dall'imposta lorda: 500 euro l'anno. (introdotta dalla Finanziaria 2007 e integrata dalla Finanziaria 2008) Note sull'applicazione: - le detrazioni suddette non sono cumulabili (chi avesse diritto a piu' di una deve scegliere quella piu' favorevole) e devono essere ripartite proporzionalmente tra gli aventi diritto se gli stessi sono piu' di uno; - tutte le detrazioni suddette debbono essere rapportate al periodo dell'anno durante il quale la casa e' adibita ad abitazione principale, intendendo con essa quella nel quale il soggetto titolare del contratto di locazione (e i suoi familiari) dimorano abitualmente. - Le detrazioni si applicano all'imposta lorda diminuita delle altre detrazioni previste dalla legge (carichi di famiglia, lavoro dipendente, etc.) Se l'imposta lorda non e' sufficiente perche' piu' bassa, la parte eccedente rimane a credito del soggetto; - la detrazione dei canoni di affitto per l'abitazione principale puo' essere goduta anche se il contratto e' stato stipulato precedentemente all'entrata in vigore della legge 431/98, se su di esso non vi sono riferimenti alla stessa o se i riferimenti riguardano leggi precedenti (risoluzione Agenzia delle Entrate n. 200 del 16/5/08); - le detrazioni di cui sopra, spettanti a favore di lavoratori dipendenti o assimilati, pensionati, liberi professionisti, etc., devono essere usufruite evidenziandole sulle dichiarazione dei redditi (Decreto Min.Finanze 11/2/08); - le detrazioni di cui sopra, spettanti dal 2008 in poi a favore di pensionati e lavoratori dipendenti o assimilati, possono essere erogate dai sostituti d'imposta in sede di liquidazione del conguaglio, ovvero dai datori di lavoro o dall'ente erogatore della pensione nel momento in cui questi liquidano le imposte per conto del dipendente o del pensionato. Cio' dietro presentazione di una specifica richiesta dove viene dichiarato il possesso dei requisiti, gli estremi di registrazione del contratto di locazione e il numero di mesi per i quali l'immobile e' adibito ad abitazione principale. Per i percettori di altri redditi (liberi professionisti, etc.) la sede di detrazione rimane la dichiarazione dei redditi, anche in compensazione (Decreto Min.Finanze 11/2/08). Fonte: Dpr 917/86 art.16 e art.15 comma 1 lettera i-sexies (detrazioni studenti fuori sede) DETRAZIONE PROVVIGIONE MEDIATORI A partire dal 2007 sono detraibili i compensi pagati ai mediatori immobiliari per l'acquisto dell'abitazione principale. Se l'acquisto e' effettuato da piu' proprietari la detrazione deve essere ripartita in ragione della percentuale di proprieta'. Per fruire della detrazione devono essere rispettate le disposizioni introdotte dal cosiddetto Decreto Bersani (d.l.223/06, diventato legge 248/2006) riguardo al rogito, ovvero l'obbligo di riportare sullo stesso l'entita' dei compensi pagati e i dati fiscali del mediatore. La detrazione e' del 19% della mediazione pagata, per un massimo di 1.000 euro. Fonte: D.p.r.617/86 art.15 comma 1 lettera b-bis. DETRAZIONE PALESTRA RAGAZZI Sono detraibili le spese sostenute per l'iscrizione annuale e abbonamento di ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. La detrazione e' del 19% delle spese per un importo non superiore a 210 euro. Le modalita' per usufruire di questa detrazione sono state fissate da un Decreto del Ministero per le politiche giovanili: http://www.politichegiovaniliesport.it/cms-upload/decreto-detrazioni-palestre.pdf Fonte: D.p.r. 917/86 art.15 comma 1 lettera i-quinquies DETRAZIONE ACQUISTO FARMACI Sono detraibili le spese di acquisto di: - medicinali con obbligo di prescrizione (ricetta da conservare insieme allo scontrino "parlante") oppure di fascia C (quelli detti "da banco", per i quali puo' bastare, oltre allo scontrino, un'autocertificazione); - prodotti omeopatici (equiparati ai medicinali dal Ministero della sanita' ai sensi del d.lgs.178/81); - occhiali da vista, lenti a contatto e relativi liquidi; - attrezzature sanitarie (aerosol, macchine per misurare la pressione, aghi, siringhe, etc.) - prodotti veterinari; - specialita' elencate nel decreto del Ministero della sanita' n. 332/1999 relative a mezzi ausiliari di un organo carente o menomato (esempio: pannoloni per incontinenti). E' detraibile il 19% della spesa che eccede la franchigia di 129,11. Per i farmaci veterinari, stante la suddetta franchigia, il massimo detraibile e' 387,34 euro. La novita' in vigore dal 2008 e' che per usufruire di questa detrazione ci si deve munire di una fattura o di uno scontrino riportanti la la natura, qualita' e quantita' dei medicinali acquistati, oltre che il codice fiscale dell'acquirente (il cosiddetto "scontrino parlante" che dovra' essere specificatamente richiesto al farmacista fornendogli il proprio codice fiscale). Fonte: D.p.r. 917/86 Art.15 comma 1 lettere c e c bis DETRAZIONE AGGIUNTIVA PER FAMIGLIE NUMEROSE Per le famiglie con almeno quattro figli a carico e' prevista una detrazione aggiuntiva rispetto a quelle gia' previste per i famigliari a carico dalla legge (Dpr 917/86 art.12), cumulabile con le stesse. La fruizione e' possibile solo se i redditi dei figli non superano i 2.840,51 euro al lordo delgi oneri deducibili. La detrazione e' di 1.200 euro da ripartirsi al 50% tra i genitori non separati. In caso di separazione o divorzio la detrazione spetta a ciascun genitore in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. Se un genitore e' a carico dell'altro la detrazione spetta tutta intera a quest'ultimo. Fonte: D.p.r. 917/86 art.12 comma 1 bis LINK UTILI Per una panoramica su tutte le detrazioni fiscali di interesse per le persone fisiche si rimanda alla lettura del Dpr 917/86: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=245843 (Rita Sabelli) ------------------------------------------- ARTICOLI ll visto di ingresso per motivi turistici Claudia Moretti Cogliamo spunto da una recente sentenza del Tar Lazio, la n. 9439 del 2008 – Sez. 1-quater (che effettua una chiara ricognizione della materia) per chiarire alcuni punti relativi ai visti di ingresso per turismo. Spesso ci giungono lamentele su disservizi e illegalita' nelle nostre ambasciate nel mondo, soprattutto in merito all'ottenimento del visto di ingresso per turismo, per la concessione del quale, il personale addetto ha un bel margine di discrezionalita'. Spesso i procedimenti non si concludono nemmeno con un provvedimento scritto, ma per "fatti concludenti", ossia con un silenzio diniego dell'Amministrazione. A volte al richiedente non e' dato nemmeno sapere i motivi per i quali gli viene negato il visto in questione. La normativa consente infatti, in deroga alle norme sul procedimento amministrativo, di concludere il procedimento senza dar conto dei motivi, ma solo laddove cio' sia giustificato da ragioni di ordine pubblico o sicurezza nazionale. Avverso detti dinieghi non esistono purtroppo veri rimedi giudiziali, dal momento che il richiedente (che si trova all'estero) deve procedere con una impugnativa al Tar Lazio. Il che, per tempi, costi e procedure, equivale di fatto ad un diniego di giustizia. Ma quali requisiti occorrono per ottenere un visto di ingresso per motivi turistici? Ecco in breve cosa prevede la normativa: - secondo l'art. 5 del trattato di Schengen, ratificato dall'Italia con la l. n. 388/93, per l'ingresso nel territorio dei Paesi contraenti lo straniero deve esibire "i documenti che giustificano lo scopo e le condizioni del soggiorno previsto e disporre dei mezzi di sussistenza sufficienti, sia per la durata prevista del soggiorno, sia per il ritorno nel paese di provenienza"; tale condizione deve, in particolare, essere rispettata per il rilascio del visto uniforme di durata non superiore a tre mesi (artt. 10, 11 e 15 del trattato); - nello stesso senso l'art. 4 comma 3 d. lgs. n. 286/98 prevede che per conseguire il visto d'ingresso lo straniero deve dimostrare "di essere in possesso di idonea documentazione atta a confermare lo scopo e le condizioni del soggiorno, nonche' la disponibilita' di mezzi di sussistenza sufficienti per la durata del soggiorno e, fatta eccezione per i permessi di soggiorno per motivi di lavoro, anche per il ritorno nel Paese di provenienza"; - l'art. 5 comma 6 d.p.r. n. 394/99 (regolamento attuativo del T.U.) stabilisce, inoltre, che al momento della domanda, oltre alla documentazione necessaria per il tipo di visto richiesto, lo straniero deve depositare quella concernente "la finalità del viaggio"; - secondo il punto 20 dell'allegato al decreto del Ministro degli Affari Esteri del 12/07/00 il visto d'ingresso per ragioni di turismo e' subordinato al deposito di documentazione comprovante: a) adeguati mezzi finanziari di sostentamento, non inferiori all'importo stabilito dal Ministero dell'interno con la Direttiva di cui all'art. 4, comma 3, del testo unico n. 286/1998; b) il titolo di viaggio di andata e ritorno (o prenotazione) ovvero la disponibilita' di autonomi mezzi di viaggio; c) la disponibilità di un alloggio (prenotazione alberghiera, dichiarazione di ospitalità, ecc.): http://www.google.com/url?sa=t&source=web&ct=res& ;cd=3&url=http%3A%2F%2Fwww.permessodisoggiorno.net%2Fdecr%2 520mae%252012.07.00.doc&ei=PMJYSa-RFJW20gWsxLWDBA&usg =AFQjCNFiuo5PMAaGrHa0xrJdVl4J4-TJWw&sig2=6BX6E8sB9x3BBklrccnNsg - la direttiva del Ministero dell'Interno del 01 marzo 2000 quantifica, poi, gli importi dei mezzi di sussistenza necessari per il rilascio del visto d'ingresso per turismo graduandoli in relazione alla durata del soggiorno: http://www.asplazio.it/asp_online/att_ospedaliera/files/files_fen _migratori/immigrazione/normativa/diret.%20minist.Inter_1_3_2000.pdf Lo straniero che richiede il visto d'ingresso per turismo, dunque, non deve solo dimostrare la disponibilita' dei mezzi necessari ad assicurarne la sussistenza per la durata del soggiorno ed il ritorno in patria ma, piu' in generale, deve esibire quegli atti indispensabili a comprovare "lo scopo e le condizioni del soggiorno previsto" (art. 5 del trattato di Schengen e art. 4 comma 3 d. lgs. n. 286/98). L'interessato deve inoltre comprovare all'amministrazione competente l'esistenza delle condizioni che giustificano le finalita' del soggiorno e, trattandosi di visto d'ingresso per turismo caratterizzato da necessaria temporaneita' (confermata dalla durata dello stesso mai superiore a novanta giorni), dei presupposti dai quali si possa ragionevolmente ritenere l'interesse dello straniero a fare rientro nel Paese d'origine onde scongiurare il c.d. "rischio migratorio". Si consideri, infine, che le condizioni in esame possono essere desunte, tra l'altro, dall'esercizio di attività economiche o, ancora, dal possesso di fonti di reddito o altre circostanze atte a comprovare che nel Paese di provenienza lo straniero abbia il centro della sua vita affettiva e dei suoi interessi economici e, per tale via, a dimostrare la natura temporanea del soggiorno in Italia e il probabile ritorno nel Paese di provenienza. Tutto cio' ovviamente consente ampio margine di discrezionalita' all'Amministrazione competente, che rende difficilmente attaccabile i provvedimenti di quest'ultima. Nel caso non si ottenga una risposta alla richiesta di visto di ingresso, occorre intimare il compimento del proprio dovere d'ufficio (ossia l'emanazione di un atto scritto e motivato) all'Ambasciata di riferimento: http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=165528 Questo il nostro approfondimento sul silenzio della pubblica amministrazione: http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=231355 Cordone ombelicale: emanare il decreto per la conservazione autologa, la storia di Dallas Hextell e i cattivi consiglieri del ministero della Salute Donatella Poretti * A poche settimane dalla scadenza per l'emanazione del decreto ministeriale in materia di conservazione autologa del cordone ombelicale (1) una notizia di cronaca pubblicata sulla rivista "Newsweek" riapre il dibattito sull'utilita' di questa pratica. Fino ad oggi il divieto di conservazione autologa in Italia si basava sul fatto che mentre la donazione era utile e che molti trapianti allogenici (dove donatore e paziente sono diversi) sono stati realizzati con successo per curare malattie del sangue, come talassemia e leucemia, non era invece documentata l'utilita' del trapianto autologo (dove donatore e paziente coincidono). Argomentazioni non convincenti: la donazione in Italia e' un miraggio e l'alternativa al cestino dei rifiuti della sala parto resta la conservazione nelle biobanche private all'estero. Se ad oggi la ricerca scientifica internazionale ha validato solo alcune applicazioni cliniche delle staminali cordonali, in futuro queste cellule potrebbero avere molte altre applicazioni, e la medicina rigenerativa appare sempre il piu' grande investimento della scienza attuale. Infine il compito dello Stato dovrebbe essere di promozione e incoraggiamento della pratica della donazione, compito fino ad oggi disatteso, ma non di vietare una pratica che non solo non e' dannosa, ma che puo' portare benefici per i propri familiari e, con la formula dell'autologo solidale, a tutta la societa' piu' in generale. A sfatare l'inutilita' della conservazione autologa arrivano sempre piu' fatti di cronaca. L'ultimo e' quello di Dallas Hextell, un bimbo americano di 9 mesi che ha ricevuto una diagnosi di paralisi cerebrale, una lesione neuronale molto grave causata da deprivazione di ossigeno in utero o alla nascita. I genitori hanno consultato diversi neurologi, ma le prospettive di guarigione erano pressoche' inesistenti. Circa 9 mesi dopo, quando si e' presentata l'occasione di far entrare il bambino in uno studio clinico sperimentale della Duke University su trapianti di cellule staminali autologhe (cioe' conservate per l'uso eventuale sullo stesso donatore), la coppia non si e' fatta sfuggire l'opportunita'. Infatti alla nascita di Dallas il sangue del suo cordone ombelicale era stato prelevato e conservato a pagamento in una banca privata. Una settimana dopo il trapianto, il bambino ha iniziato improvvisamente a parlare chiamando la mamma, e oggi che ha 2 anni cammina senza aiuto e ha un'attivita' impensabile per un bambino con paralisi cerebrale. Una vicenda e un racconto che inviamo per conoscenza al ministero della Salute, e in particolare alla sottosegretaria Eugenia Roccella che alla fine di giugno scorso, seguendo l'invito che gli giungeva dalle colonne del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana Avvenire, aveva rimandato l'emanazione del decreto per consentire la conservazione autologa come invece era previsto dalla legge 31/2008. Al tempo, a fronte delle mie interrogazioni al Senato, il ministro Sacconi disse che erano "deludenti i risultati scientifici circa l'uso autologo" (seduta del Senato del 26 giugno 2008), e la sottosegretaria Roccella fu perfino piu' netta nel dichiarare che "allo stato attuale non sussistono evidenze scientifiche che riconoscano come valida opzione terapeutica la conservazione di dette cellule per un eventuale uso nel corso dell'intera vita del neonato" (seduta del Senato del 10 luglio 2008). Confidiamo che la storia di Dallas, nonche' il dovuto rispetto del Parlamento che esattamente un anno fa chiese di rimuovere un dannoso divieto e di consentire anche in Italia, come nel resto del mondo, la nascita di biobanche private per la conservazione di cellule, facciano emanare al piu' presto il decreto. (1) 28 febbraio 2009 * senatrice Radicali - Pd Svizzera. Dignitas ancora nel mirino della giustizia Matthias Herren La Procura di Zurigo vuole sapere da Dignitas come impiega le sue risorse. L'organizzazione d'assistenza al suicidio sarebbe passibile di denuncia se emergessero prove di "motivi egoistici". A novembre, la Giunta comunale di Zurigo dichiarava che tutti i provvedimento giudiziari contro Dignitas erano sospesi per "mancanza di validi sospetti d'attivita' illecita". La sospensione non significa pero' capitolazione da parte della Giustizia ne' il cessato allarme per il direttore di Dignitas, Ludwig A.Minnelli, come dimostrano le esternazioni del sostituto procuratore di Zurigo Juerg Vollenweider. Egli invoca le disposizioni di legge che puniscono l'assistenza al suicidio per "motivi egoistici" ed esige dalle organizzazioni trasparenza finanziaria."Se non permettono d'esaminare la loro contabilita', ci potrebbero essere dei motivi egoistici". La Procura ha nel mirino proprio Dignitas. "Ancora non ci e' dato sapere come Dignitas spenda i 10.000 franchi (6.700 euro) per un'assistenza al suicidio", spiega Vollenweider, che parla di indizi concreti su come Dignitas non utilizzi i suoi soldi unicamente per coprire i costi. In un'intervista rilasciata al quotidiano francese Le Monde, Minnelli una volta ha spiegato che impiega i soldi anche per promuovere, in Europa, il diritto a decidere della propria morte. Inoltre, qualche tempo fa, alla tv francese M6 ha accennato al fatto che Dignitas "deve sostenere grosse spese in vertenze giudiziarie". Queste dichiarazioni fanno dire a Vollenweider: "Se i soldi per l'aiuto al suicidio sono utilizzati in propaganda o per coprire spese legali, mi pongo il quesito se non sussistano motivi egoistici". Il procuratore non ha voluto dire se quelle dichiarazioni di Minelli potranno essere il capo d'accusa contro di lui. Per ora, la Procura di Zurigo e' in attesa delle previste nuove regole per il controllo dell'assistenza al suicidio. Entro la primavera, infatti, la ministra della Giustizia, Eveline Widmer-Schlumpf, dovra' presentare al Governo altre norme per l'attivita' di queste organizzazioni. La Commissione Etica Nazionale vorrebbe soprattutto che facessero una seria verifica della volonta' degli aspiranti suicidi. Non basta un periodo di riflessione come si pretende oggi da chi viene dall'estero; non e' un cammino percorribile, dice la Commissione. "Esigiamo colloqui ripetuti e approfonditi, e che ci sia un secondo parere prima di procedere al suicidio assistito", ha spiegato il suo presidente, Christoph Rehmann-Sutter -fiducioso che gli argomenti della Commissione saranno inseriti tra le raccomandazioni della ministra al Governo. Il responsabile di Dignitas, Ludwig A.Minelli, per ora non si pronuncia su "procedimenti in corso". Exit, l'altra grande organizzazione svizzera d'aiuto al suicidio, ha invece elaborato con l'amministrazione giudiziaria di Zurigo un accordo gia' pronto per la firma. "Con quest'accordo vogliamo assicurare qualita' all'assistenza al suicidio e semplificare le procedure alle autorita'", ha detto il presidente di Exit, Hans Wehrli. Exit non condivide pero' l'opinione della Commissione etica, secondo cui in futuro il suicidio assistito dovra' essere autorizzato solo in caso di "una sofferenza grave, causata da malattia"."Cio' contrasta con il diritto umano all'autodeterminazione", sostiene Wehrli. Pasticcio embrioni abbandonati: la legge criminogena produce i suoi effetti, ma il Governo non puo' scegliere le leggi da applicare e quelle da disattendere Donatella Poretti * Ci fa piacere che anche la sottosegretaria Eugenia Roccella confermi la tesi che abbiamo sostenuto fin dall'emanazione del decreto Sirchia sugli embrioni orfani (quelli in cui le coppie da cui sono stati generati per la fecondazione assistita, non sono state rintracciate nell'arco di un anno) da conservare in una biobanca a Milano: un'operazione faraonica, inutile e nella pratica impossibile. Oggi sul Corriere della Sera, la sottosegretaria spiega che il decreto del 2004 non avra' seguito: portare questi embrioni li' e' troppo costoso e giuridicamente impossibile mancando il consenso dei legittimi proprietari. Ma, al contrario di quanto ha detto la nostra sottosegretaria, ci risultava che al Governo spetta il compito di far rispettare le leggi, anche i decreti che qualcuno giudica assurdi. In caso ci si dovrebbe assumere la responsabilita' di cambiare queste leggi e fare altre scelte. E' anomalo e irresponsabile che un membro dell'Esecutivo sostenga l'inapplicabilita' di una norma e non proponga altro. Questa degli embrioni sovrannumerari e della banca milanese e' una vicenda su cui il Governo deve assumersi le proprie responsabilita', e sarebbe utile lo facesse con una voce sola. Il sottosegretario Ferruccio Fazio in risposta ad una mia interrogazione (1) ha sostenuto che il trasferimento a Milano non e' stato attivato perche' il censimento non e' terminato e quindi non e' possibile stanziare ulteriore denaro per il trasferimento. Sono invece terminati i soldi stanziati, erogati e rendicontati per l'operazione: 50 mila euro all'Istituto Superiore della Sanita' per il censimento e 450 mila per l'Ospedale Maggiore di Milano ove, Paolo Rebulla direttore del relativo centro di risorse biologiche, fa sapere essere tutto pronto -ambiente, macchinari e personale- in attesa dell'arrivo degli embrioni. Ad essere stata congelata e' invece la fase successiva che il decreto prevedeva ma non disciplinava. Nel decreto si sostiene come gli "embrioni definiti in stato di abbandono sono, invece, trasferiti dai centri di procreazione medicalmente assistita unicamente alla Biobanca Nazionale", senza specificare a carico di chi sia questa operazione. Ed oggi la sottosegretaria Roccella sostiene che potrrtebbe costare altri 450 mila euro. Abbiamo una legge che specifica come gli embrioni non possono essere crioconservati e non ci si possa fare ricerca scientifica, tantomeno per derivarne linee di cellule staminali. Abbiamo un decreto che stabilisce che gli embrioni crioconservati prima dell'entrata in vigore della legge 40 debbano essere censiti e quelli definiti orfani debbano essere inviati ad una biobanca creata appositamente con denaro pubblico per la loro crioconservazione e per una ricerca sulla crioconservazione stessa. Operazione azzardata visto che, se mai venisse fatta tale inutile ricerca, si rischierebbe la distruzione degli embrioni, che e' vietata dalla legge 40 stessa. Che la legge 40 in materia di fecondazione assistita sia criminogena l'ho sostenuto fin dalla sua applicazione, oggi ne abbiamo solo una delle tante conferme a livello governativo. L'irresponsabilita' di non aver voluto decidere per quegli embrioni una destinazione altra, utile alla societa' e al progresso della medicina, impiegandoli per la ricerca scientifica, e' un atteggiamento che ha accomunato tutti i ministri, i Governi e i Parlamenti che dal 2004 ad oggi si sono susseguiti. Il "pasticcio degli embrioni abbandonati" speriamo serva per ricondurre la politica sulla strada del governo e non dello sfascio. (1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=106 * senatrice Radicali - Pd Neve e gelo: centinaia di migliaia di animali selvatici sono morti. Stop alla caccia. Appello al Governo! Donatella Poretti * Ritengo inaccettabile e grave il silenzio delle Regioni in merito all’allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste ed animaliste per l’ondata di straordinario maltempo che ha portato neve e gelo in Italia e che ha causato la morte di centinaia di migliaia di animali selvatici, soprattutto uccelli. Prima la siccità e poi il freddo polare hanno avuto conseguenze gravissime sulla sopravvivenza di tutta la fauna le cui popolazioni sono notevolmente diminuite. Mi aggiungo all'allarme di queste associazioni e chiedo al Governo e in particolare al Ministro dell’Ambiente un intervento immediato per bloccare la caccia: la fauna selvatica è un bene indisponibile dello Stato, che ha il compito e il dovere di tutelarla e difenderla sopra ogni interesse di parte. Dove sono le associazioni venatorie estremiste, che sostengono disegni di legge oggi in discussione per l’allungamento della stagione venatoria, l’ampliamento del numero delle specie cacciabili, la depenalizzazione dei reati, la "caccia selvaggia"? E' urgente adottare provvedimenti che tutelino la fauna, come la sospensione dell’attività venatoria, proprio perché la perdita di biodiversità in Italia è sempre più grave. * senatrice Radicali - Pd Tv pubblica francese senza spot: audience invariata, polemiche in Parlamento Apcom Quattro giorni dopo il "big bang" che avrebbe dovuto rivoluzionare la televisione, la fine della pubblicita' sulle reti pubbliche dopo le 20, e' ora di fare un primo bilancio. E, a sorpresa, la prima settimana senza "pub" non ha portato la rivoluzione: secondo l'istituto di ricerche sugli audiovisivi ZenithOptimedia infatti, i dati di ascolto delle televisioni pubbliche e private non sono sostanzialmente cambiati. L'audience delle reti pubbliche France 2 e France 3 non ha subito variazioni, malgrado l'anticipo alle 20.35 (anziche' le 20.50) dei programmi della serata, e gli spettatori di TF1, la principale rete privata, non sono migrati verso le reti pubbliche durante il lungo intermezzo pubblicitario che segue il tg delle 20 e va avanti fino alle 20.50. Tuttavia, fanno notare gli analisti, la settimana appena trascorsa e' "atipica", poiche', a causa del grande freddo, i francesi hanno preferito rimanere a casa la sera e poiche', in previsione del "big bang", le reti avevano particolarmente curato i programmi. L'abolizione della pubblicita' dopo le 20 (e nell'intera giornata a partire dal 2011) e' stata fortemente voluta dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, che ne ha fatto uno dei perni della riforma della radiotelevisione pubblica in discussione in Parlamento. Una discussione che si sta protraendo a causa dell'ostruzionismo dell'opposizione di sinistra: cosi' il governo ha intimato al presidente del gruppo pubblico France Televisions di decretare lui stesso l'abolizione della pubblicita', per rispettare la data annunciata da Sarkozy mesi fa per il "big bang". E proprio il fatto che la misura sia entrata in vigore mentre il Senato sta ancora discutendo la riforma e' all'origine del malumore dei senatori, costretti a esaminare e a pronunciarsi un testo su un provvedimento che, di fatto, e' gia' applicato e che quindi, non puo' essere emendato. Numerosi senatori della stessa maggioranza hanno per questo boicottato l'emiciclo. Il malumore dei senatori della maggioranza, che si sentono "presi per i fondelli", come ha dichiarato piu' d'uno, si aggiunge all'ostilita' condivisa da molti di loro con i colleghi dell'opposizione per la misura stessa. Molti temono infatti che i mancati introiti derivati dalla pubblicita' non vengano compensati dai fondi pubblici stanziati (445 milioni di euro previsti dalla finanziaria 2009) ne' da quelli derivanti dalla nuova tassa sugli operatori di telefonia mobile e sui fornitori di accesso a internet, e da quella sul fatturato della pubblicita' sulle reti private. E proprio queste ultime, denunciano sindacati e opposizione, dovrebbero trarre maggiormente profitto dall'abolizione progressiva della pubblicita' sulle reti pubbliche. Reti private, fanno osservare i critici, che in gran parte appartengono a persone molto vicine al capo dello Stato. Come Martin Bouygues (TF1), Vincent Bollore' (Direct 8) o Arnaud Lagardere (Gulli, Europe2 TV, Mezzo). Ospedali psichiatrici giudiziari. Lettera al Presidente della commissione Sanità al Senato: si avvii indagine conoscitiva Donatella Poretti * Oggi ho inviato al sen. Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanita' al Senato, la seguente lettera: Caro Presidente scrivo in merito a quanto da me riscontrato in due visite, a distanza di pochi settimane l'una dall'altra, presso l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino, per i molteplici motivi di grave preoccupazione che questa struttura configura, per i problemi strutturali aggravati da un pesante sovraffollamento, e per il senso giuridico e il trattamento sanitario e "penale" in base al quale questo e gli altri Opg sul territorio nazionale operano. Il degrado umano e lo stato di abbandono terapeutico in cui versano gli Opg in Italia da tempo, rappresenta qualcosa che non può essere oltremodo taciuto e accettato. Sono in totale circa 1200 gli ospiti-detenuti (più tecnicamente "internati") dei 6 ospedali psichiatrici giudiziari. Nonostante il nome rassicurante di "ospedale" sono veri e propri manicomi criminali, dove l'aspetto della cura e della terapia passa in secondo piano rispetto a quello della detenzione e della sicurezza. Un meccanismo perverso, che decreta come persone che devono essere curate -e che infatti non vengono neppure condannate, ma prosciolte, cui viene comminata una misura di sicurezza, o che vengono mandate in "cura" dalle carceri- vengono chiuse nelle celle, e sorvegliate dagli agenti penitenziari. Quindi, a seguito di un proscioglimento per incapacità di intendere e di volere, o per sopravvenuta incapacità durante la carcerazione, si può finire in questo vero e proprio girone dantesco che si configura come un "ergastolo bianco". Le proroghe di 2, 5 o 10 anni possono ripetersi, infatti, all'infinito, laddove una perizia psichiatrica ravveda gli estremi della pericolosità sociale. Perciò una persona mai condannata per alcun reato si può ritrovare a scontare di fatto un "fine pena mai". Grazie alla riforma della medicina penitenziaria, ora di competenza delle Asl, gli Opg possono essere di esclusiva competenza sanitaria, regionalizzati e magari distribuiti in piccole strutture medicalizzate, con sorveglianza e sicurezza solo esterna, mentre accanto ai malati internati dovrebbero esserci medici, infermieri e attività di recupero. A Montelupo Fiorentino, celle progettate per tre o cinque persone, ne ospitano sette o otto per volta. Durante la mia prima visita (22 dicembre) erano ospiti dell'Istituto 186 persone a fronte di una capienza prevista di circa 110. La Asl di Empoli certifica come, in situazione di sovraffollamento, non può essere garantito il livello minimo di assistenza sanitaria, ma il Dap continua ad inviare detenuti o internati. Gli agenti di polizia penitenziaria risultano essere appena 100, di cui 20 destinati al nucleo "traduzioni": nel complesso, conteggiati i distaccati, risultavano mancanti almeno 20 agenti, rispetto ad un organico comunque tarato su 110 internati. Per la parte sanitaria, affidata ora al SSN, è presente 24 ore su 24 solamente il servizio di guardia medica, perché manca lo psichiatra dalle 18 alle 9 e dalle 14 del sabato alle 9 del lunedì. In base alla grave situazione riscontrata a Montelupo Fiorentino ho depositato una dettagliata interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali, per la quale attendo risposta. Ma più in generale, dato anche che la materia ora è di esclusiva competenza sanitaria, ritengo sia indispensabile che anche le commissioni Sanità dei due rami del Parlamento siano al più presto investite della conoscenza, dello studio e di una mobilitazione in termini di proposte legislative sulla situazione degli Opg. E' questo, dunque, il punto di questa mia lettera con la quale mi appello affinché la Commissione Sanità al Senato, da Te presieduta, possa al più presto considerare l'opportunità di divenire sede istituzionale per una approfondita indagine conoscitiva sullo stato giuridico e di gestione di queste strutture. Certa di trovare adeguata accoglienza a questa mia richiesta, porgo i miei saluti più cari. * senatrice Radicali - Pd Pasticcio embrioni abbandonati. La ricerca scientifica secondo i Governi Berlusconi: dal 2004 ad oggi, l'involuzione continua? Interrogazione Donatella Poretti * Nel 2004 pochi mesi dopo l'approvazione della legge 40 in materia di procreazione medicalmente assistita, il Governo Berlusconi emanava un decreto che "considerata la necessita' di attivare studi e ricerche sulle tecniche di crioconservazione" stabiliva come gli embrioni prodotti prima della sua entrata in vigore venivano giuridicamente riconosciuti come abbandonati per esplicita autorizzazione della donna o della coppia o per impossibilita' da parte del centro di fecondazione di contattare la donna o la coppia. Questi, dopo un censimento realizzato dall'Istituto Superiore della Sanita', dovevano essere inviati all'Ospedale Maggiore di Milano perche' fossero crioconservati e destinati alla ricerca. Oggi, a distanza di 5 anni e con un nuovo Governo Berlusconi, si sta prefigurando un nuovo destino per questi embrioni? Di sicuro c'e' un decreto non applicato se non nello sperpero di denaro pubblico, e ci sono annunci del sottosegretario all'Etica Eugenia Roccella di non voler tener conto del decreto in vigore, schierandosi per una soluzione alternativa come quella della possibile loro adottabilita'. E la ricerca scientifica? Attualmente la neccesita' della ricerca e' passata in secondo piano e il decreto ha avuto applicazione solo per elargire i finanziamenti previsti. 50 mila euro ricevuti dall'Istituto Superiore della Sanita' per realizzare il censimento di 2.527 embrioni abbandonati e 400 mila euro a favore dell'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico "Ospedale Maggiore" di Milano, cosi' rendicontati nel 2005: 230 mila per la creazione dell’area di criobiologia, 96 mila per spese di materiale e software e 74 mila per spese di personale. Ecco perche' con il senatore Marco Perduca abbiamo depositato una nuova interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro Salute e Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, per sapere: - quali provvedimenti intenda prendere nei confronti del sottosegretario Eugenia Roccella, che dichiara di non tenere conto del Decreto del 4 Agosto 2004, che prevede un consenso scritto o tacito per l'abbandono degli embrioni da parte della coppia, ed inoltre ne configura giuridicamente l’utilizzo, e che preannuncia la volonta' di non voler dar seguito al decreto stesso; - come mai in violazione di legge non e' stato attuato il trasferimento presso l’Ospedale Maggiore di Milano, degli embrioni prodotti prima del 2004, per cui risulta conclusa la fase del censimento; - per quali motivi non viene emanato il provvedimento tecnico che definisca le modalita' di trasferimento degli embrioni abbandonati presso il centro di Raccolta di Milano; - il materiale acquistato e il personale assunto con denaro pubblico nel rispetto e applicazione di legge dall'Ospedale Maggiore di Milano, se attualmente non viene utilizzato per i fini previsti dal decreto, per quali altri compiti e' utilizzato, e con che tipo di contratto il personale sia stato assunto nel 2004, con quali soldi venga retribuito e quali mansioni svolga attualmente; - se il Governo e' consapevole che da oltre 4 anni gli embrioni abbandonati sono crioconservati presso i centri di procreazione a spese dei centri medesimi, e se intenda prevedere un rimborso; - gli embrioni abbandonati destinati per decreto del 4 agosto 2004 all’attivazione di "studi e ricerche sulle tecniche di crioconservazione", da quale data potranno essere disponibili e se si prevede anche l’utilizzo su richiesta di laboratori al di fuori dell’Ospedale Maggiore di Milano. A questo link il testo integrale dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=422 A questo link la prima interrogazione a cui ha gia' risposto il sottosegretario Fazio: http://blog.donatellaporetti.it/?p=334 * senatrice Radicali - Pd ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. Se ci ritenete utili, potete sostenerci con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a scelta intestandolo ad Aduc, via Cavour 68, 50129 Firenze: - con carta di credito sul nostro sito sicuro: https://ssl.sitilab.it/aduc.it - CC/postale 10411502 - IBAN: IT 81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 - Cassa di Risparmio di Firenze, agenzia 17 di Firenze IBAN: IT 11 O 06160 02817 000007977C00 (N.B. il carattere a se' stante e' la lettera O e non la cifra 0) ------------------------------------------- ------------------------------------------- legge sulla privacy. 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