AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori (il numero integrale si trova nel file di testo allegato) Avvertenze numero 2007-20 del 15 Ottobre 2007 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Fisco, finanziaria e decreti incredibili. 150 milioni per celebrazioni, 25 per gli asili nido http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=226 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=226 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=226 - La scheda. PUBBLICITA' E PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE, INGANNEVOLI, AGGRESSIVE: le nuove norme http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=134099 - La pulce nell'orecchio. GERMANI http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Cibo degli angeli o cibo dei polli? http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. Telecom e i dialer http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. I lavoratori flessibili finanziano la pensione a 57 anni di chi ha avuto il posto fisso http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, un sito per i diritti degli immigrati in Italia e un sito sulla liberalizzazione di Internet e della telefonia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione Con aggiornamenti quotidiani; news, lettere, articoli, documenti. - Ultimomiglio.news - liberalizzare Internet e telefonia http://www.aduc.it/dyn/tlc Con aggiornamenti quotidiani: news, lettere, articoli, documenti, iniziative ------------------------------------------- EDITORIALE Fisco, finanziaria e decreti incredibili. 150 milioni per celebrazioni, 25 per gli asili nido Sono piu' importanti le celebrazioni o gli asili nido? Per il Governo sono piu' importanti le celebrazioni. Con decreto legge (!!!) (1) sono stati definiti gli stanziamenti per la celebrazione del 150mo anniversario dell'Unita' nazionale: 150 milioni di euro. Nulla da eccepire se le casse erariali fossero pingui. Purtroppo, come ricorda il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, siamo sempre con l'acqua alla gola e non ci possiamo permettere di scialacquare. A fronte di questa spesa lo stesso decreto integra con 25 milioni di euro il fondo per i servizi socio-educativi per la prima infanzia, cioe' per gli asili nido. E' appena il caso di ricordare che l'Italia, per la quota parte di spesa sociale destinata alla famiglia e all'infanzia, si colloca al penultimo posto in Europa con un investimento di appena il 3,8% del totale, circa un quarto di quanto spendono il Lussemburgo (16,3%) e l'Irlanda (14,3%). Insomma per inaugurare, al suono di trombe e tamburi e sventolio di bandiere, qualche monumento e riassestare un po' di edifici si spendono cifre maggiori di quelle destinate agli asili nido. E meno male che questo e' un Governo serio che si occupa delle famiglie! Sono questi i veri costi della politica e non gli stipendi di ministri e parlamentari dei quali, se facessero il loro mestiere seriamente, non avremmo nulla da eccepire. (1) http://www.parlamento.it/leggi/decreti/07159d.htm (Primo Mastrantoni) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono sei, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci PER L'APPROVAZIONE DELLA CLASS ACTION La petizione, rivolta al ministro per lo Sviluppo Economico, Presidente della Camera dei Deputati, Presidente della II Commissione Giustizia, Relatore in merito della medesima commissione, Commissari della II Commissione Giustizia, a tutti gli onorevoli, chiede l'approvazione di un testo di legge che consenta di avviare un'azione collettiva a chiunque ne abbia interesse e prevedendo un meccanismo di risarcimento automatico http://www.aduc.it/dyn/classaction.html ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo USA / Sempre piu' famiglie a test antipiombo "fai da te" per esaminare giocattoli made in China Sempre piu' genitori acquistano test anti-piombo per esaminare i giocattoli dei propri figli, secondo il New York Times. Questo perche' c'e' una vasta percezione, dopo gli innumerevoli ritiri dal mercato di giocattoli made in China che contengono vernici ad alto contenuto di piombo, che le autorita' federali di controllo siano inadeguate a svolgere funzioni di controllo. Ma gli esperti sulla sicurezza dei prodotti da consumo sono scettici sui test "fai da te", non sempre affidabili. La Consumer Product Safety Commission, l'Environmental Protection Agency ed il Centers for Disease Control and Prevention non consigliano questi test per la loro attendibilita'. AFRICA / La cultura del cellulare L'Onu segnala che in Africa il numero dei cellulari e' salito da 25,3 milioni del 2001 a 192,5 milioni nel 2006. La maggioranza degli utenti lo compra al mercato "libero", e i contratti non prevedono ne' un canone ne' un importo minimo. Ma per risparmiare ancora di piu' sono nati dei particolari codici d'uso. Il piu' noto si chiama "beeping" ed e' ormai fenomeno di massa. Con questo termine s'intende un solo squillo che vuol dire: "Richiamami". E' una modalita' che richiede un po' di buona educazione. E infatti e' riservato all'utente povero che contatta l'interlocutore piu' danaroso. Oppure, e' disdicevole insistere per piu' di due volte, cosi' come usarlo con la fidanzata o per chiedere un favore. Il beeping copre il 20-30% delle chiamate col telefonino, rileva il sociologo Jonathan Donner in un articolo per "Journal of Computer-Mediated Communication". FRANCIA / Carte bancarie sponsorizzate Dal primo ottobre, in Francia e' possibile pagare con una carta di credito siglata Orange o Nouvelles Frontieres. Presto s'aggiungeranno Renault, Fiat e altri. Bruxelles ha infatti tolto il divieto del "cobranding" (doppia firma). La Francia era il solo Paese europeo a resistere alla sirena del "cosiglage", per la forte resistenza delle banche commerciali francesi, che si sono costituite in un gruppo d'interesse economico (Gie) contro questa novita'. Ma una nuova regolamentazione europea unifica lo spazio di pagamento, avvicinando le prassi tra Paesi membri. Il suo nome e' Sepa (Single Euro Payments Area). Domanda: il cobranding banalizzera' il consumo a credito? E la Francia assomigliera' sempre di piu' alla Gran Bretagna, dove il cobranding pullula e l'indebitamento privato esplode? G.BRETAGNA / Privacy telefonica addio: 800 istituzioni potranno controllare gli inglesi Complice la lotta al terrorismo e la crescente voglia di sicurezza, avanza il Grande Fratello. La Gran Bretagna, fino a poco tempo fa, di incursioni nella privacy non voleva neppure sentirne parlare, neppure con le motivazioni piu' nobili. Da oggi ben 795 tra agenzie governative, enti locali e autorita' pubbliche (dai comuni al ministero della Sanita', dal Servizio immigrazione, all'agenzia che vigila sul gioco d'azzardo) potranno avere accesso ai dettagli delle telefonate fatte dai cittadini. Per oltre un anno le societa' telefoniche dovranno infatti mantenere il registro delle telefonate fatte dall'utenza. Che potranno essere consultate non solo dai funzionari di polizia o dai servizi di sicurezza, ma anche da una miriade di altre istituzioni. La legge adottata in forma di decreto il 26 luglio e' entrata in vigore il primo ottobre. MONDO / Migliora la sicurezza aerea Nel 1996, due disastri aerei di ValuJet (oggi AirTRan) e Twa, avvenuti in poco tempo e responsabili della morte di 350 persone, fecero si' che il Governo Usa imponesse al trasporto civile un obiettivo severo: entro dieci anni il tasso di sinistrosita' deve scendere dell'80%. Risultato? Benche' la quota non sia stata raggiunta, il calo e' stato comunque del 65%, e nel 2007 non s'e' verificato nessun incidente mortale. Questo per gli Stati Uniti. Nel resto del mondo, la sicurezza e' migliorata del 49%, sebbene con forti discrepanze regionali. Iata segnala che nel 2006 la quota europea e' stata di 0,35 incidenti ogni milione di ore di volo -inferiore allo 0,48 del Nord America e pari al Sudest asiatico. L'America del Sud (2,12) e l'Africa del Sud (2,37) hanno invece molto da recuperare in termini di infrastrutture, addestramento, controlli. ITALIA / La tariffa bioraria Enel Chi usera' meglio l'energia risparmiera' sulla bolletta. La promessa viene dall'Enel, che lancia ufficialmente la versione definitiva delle sue tariffe elettriche biorarie, rese possibili dai nuovi contatori digitali (l'Enel li ha installati praticamente a tutti i suoi 30 milioni di clienti). Ecco allora il kilowattora dal prezzo un po' piu' pesante (11,17 centesimi, dalle 8 alle 19) per chi consuma di giorno, ma alleggerito non poco (solo 6,97 centesimi, dalle 19 alle 8) per chi avra' l'accortezza di accendere lavatrice, lavastoviglie (e per quanto possibile gli scaldabagni) di notte e nei giorni festivi. U.E. / Truffa fondi Ue: l'ltalia prima in Europa Italia prima in fondi europei, ma e' un primato negativo. Il Belpaese nel 2006 ha accusato erogazioni irregolari di finanziamenti (siano essi frutto di risorse proprie, aiuti all'agricoltura o fondi strutturali), per un totale di 318.103.697 euro. In palese crescita rispetto a quanto fatto registrare nel 2005, anno in cui gia' l'Italia era in testa alla classifica delle truffe al bilancio dell'Unione, con 227.803.827 euro. I casi di frode segnalati in Italia nel 2006 sono in tutto 1221. ITALIA / La Sanita' italiana e' la peggiore d'Europa Cattive notizie per la sanita' italiana. L'Euro Health Consumer Index, l'indagine annuale sull'assistenza sanitaria dell'Ue, per il 2007, ha assegnato al sistema sanitario pubblico italiano il 18esimo posto in classifica su 29 Paesi. E' pero' anche l'ultimo, perche' l'Italia condivide la posizione con altre 8 nazioni. Lo ha reso noto la Health Consumer Powerhouse che ogni anno realizza un'indagine per valutare il livello dei servizi sanitari nei Paesi europei. Il vincitore quest'anno e' l'Austria con 806 punti. Tra le ultime posizioni in compagnia dell'Italia ci sono Repubblica Ceca, Regno Unito, Malta, Spagna e Slovenia. I principali difetti imputati alla sanita' italiano sono le liste d'attesa e le scarse informazioni ai pazienti. SPAGNA / Scuola sempre piu' privata In Spagna un istituto scolastico su tre e' privato o parificato. E dalla scuola materna alle medie superiori, il 30% dei genitori preferisce non iscrivere i figli alla scuola pubblica. La quota e' molto alta, come indica il "Barometro dell'Educazione 2007"; la Spagna e' terza in Europa, dietro a Olanda e Belgio che contano il 73,6% e il 54,6% di centri privati. Secondo gli esperti, il fatto d'essere un Paese cattolico non c'entra molto. Ce ne sono altri che lo sono altrettanto se non di piu', come Irlanda e Italia, che pero' hanno una quota di scuole private molto bassa (l'1% e il 6%). Se la confessionalita' non e' decisiva, i motivi della scelta sono la voglia di distinguersi, la disciplina, i servizi. E se un terzo della popolazione opta per la scuola privata, un altro terzo la sceglierebbe, ma non puo' per ragioni economiche. IRAN / Parlamentari contro Benetton Cinque parlamentari hanno lanciato una campagna di protesta contro Benetton, che negli ultimi due anni ha aperto numerose filiali a Teheran. La lettera di denuncia inviata a Benetton parla di "un'influenza negativa" sulle iraniane, e inoltre, insegne e cartelli dei negozi sono scritti in inglese e non nella lingua farsi. Ma i parlamentari se la prendono anche con il sindaco della capitale, il conservatore Mohammad Baqer Qalibaf, che appoggia l'azienda italiana. Alla protesta s'e' aggiunta la parlamentare Fetemeh Alia, nota per le sue iniziative contro le donne poco coperte. GERMANIA / Treno batte aereo: Lufthansa sospende il volo Francoforte-Colonia Come nella favola di Esopo "la lepre e la tartaruga", l'aereo perde la gara con il treno. Un caso forse unico, ma significativo. Per anni le ferrovie tedesche (DB) hanno cercato d'imitare quel modello di trasporto, e ora hanno la soddisfazione di leggere che, dal 28 ottobre, la compagnia Lufthansa sospende i voli tra Francoforte e Colonia. La rotta non e' piu' conveniente da quando, cinque anni fa, e' migliorata la tratta ferroviaria che consente al treno ad alta velocita' (Ice) di collegare le due citta' in poco piu' di un'ora, contro le due e passa di prima. In aereo ci vogliono almeno 40 minuti, cui bisogna aggiungere gli spostamenti da e per gli aeroporti. Dunque, il treno vince la corsa. USA / Il virus della grippe aviaria e' mutato Il ceppo H5N1 del virus dell'influenza aviaria e' cambiato in una forma che puo' infettare l'uomo piu' facilmente, annuncia il Dr.Yoshihiro Kawaoka dell'Universita' del Winsconsin-Madison. "Abbiamo identificato un cambiamento specifico che consente all'influenza aviaria di svilupparsi nelle vie respiratorie superiori degli esseri umani". La mutazione e' presente in tutti i campioni prelevati recentemente dagli uccelli malati di Africa ed Europa, sottolinea lo studio pubblicato su "PLoS Pathogens". Il professore si sente in dovere di dare conto della mutazione, ma ci tiene anche a precisare che questa non si e' ancora trasformata in un focolaio epidemico. ITALIA / Il 62% degli italiani non legge libri Mentre gli italiani ricchi comprano piu' libri, i poveri smettono di leggere. Passa anche per il censo, oltre che per il grado di istruzione, l'affezione alla lettura secondo la fotografia scattata da una ricerca Ipsos per conto di Mondadori. I lettori in condizioni economiche svantaggiate sono scesi dal 14% del 2003 all'attuale 10%. Gli acquirenti che appartengono alla classe economica superiore, viceversa, sono cresciuti, dal 50% del 2003 al 60% di oggi. Sono in calo anche i lettori adulti, dal 46% del 2005 al 38% del 2007, mentre i non lettori rappresentano il 62% della popolazione. G.BRETAGNA / Londra ha i migliori servizi di trasporto pubblico Secondo un sondaggio di Tripadvisor, sito italiano di vacanze e viaggi, la citta' con i migliori trasporti pubblici del mondo e' la capitale britannica. Londra, precede New York, Parigi, Washington e Hong Kong. Non solo, il sistema londinese e' stato giudicato anche il piu' sicuro e inoltre quello dotato della migliore metropolitana, la mitica Tube. La capitale inglese primeggia anche nel servizio taxi, che surclassa gli yellow car della Grande Mela. L'unica critica viene riservata ai prezzi della metropolitana, 4 pound (circa 6 euro) a corsa. Nessuna citta' italiana rientra nelle classifiche. Intanto, il premier britannico, Gordon Brown ha annunciato un mega investimento di 16 miliardi di sterline per migliorare i collegamenti ferroviari di Londra. SVEZIA / Rappresaglia telematica turca Da quando e' stata pubblicata una caricatura di Maometto su un giornale svedese (il 19 agosto), si sono registrati oltre 5.000 attacchi a pagine web da parte di "hacker" turchi. Il 7 ottobre, il fornitore Proinet ha comunicato che i suoi siti ne hanno subito 1.600 e 3.800 quelli di un altro operatore. Gli hacker hanno cancellato i dati e in alcuni casi li hanno sostituiti con propri messaggi. EUROPA / Il successo della tassa piatta La "flat tax" continua la sua marcia trionfale nell'Europa dell'est e nei Balcani. E' l'imposta sui redditi personali caratterizzata da una sola aliquota, generalmente combinata con un reddito base esentasse, cio' che assicura comunque un certa progressivita'. I ricchi pagano infatti di piu'. Un tempo, la "tassa piatta" aveva cittadinanza solo a Hongkong e in alcune isole. Ma da quando e' caduta la cortina di ferro, i Paesi dell'est l'hanno adottata uno dopo l'altro. A suo favore ci sono due argomenti: la semplificazione del sistema fiscale con il conseguente abbattimento dei costi amministrativi; l'incentivo a lavorare e a investire di piu'. NORVEGIA / Modi per tenersi cari i clienti "Abbiamo fiducia nei nostri clienti. Se ci dicono d'essere insoddisfatti di qualcosa, non facciamo domande", dice un portavoce di Coop, la seconda catena distributiva in Norvegia. Il cliente che si lamenta della cattiva qualita' di un prodotto alimentare, anche se gia' consumato, deve solo riportare la confezione vuota e lo scontrino per ottenere il rimborso senza ulteriori formalita'. Persino lo scarso gradimento del mangime da parte dell'animale di casa da' diritto al rimborso. Perche' tanta generosita'? Quando la concorrenza si fa dura, bisogna cercare soluzioni innovative. USA / I messaggi di sventura nei biscotti 'Oggi e' una giornata disastrosa'. 'Non puoi farcela da solo: rivolgiti a un terapeuta'. I bigliettini ripiegati nei biscotti della fortuna distribuiti nei ristoranti cinesi in America, contengono messaggi sempre piu' inquietanti. La societa' Wonton Food, il maggior produttore americano, ha deciso di cambiare registro rispetto ai consueti messaggini positivi e un po' banali, e di adeguarsi all'inquietudine che scuote l'America contemporanea. GERMANIA / Indagine sulla vendita di farmaci non autorizzati Svariati milioni di euro. Questo l'ammontare del danno economico subito dalle casse malattia tedesche. E ancora non si conoscono le conseguenze per la salute dei pazienti. Al momento la Procura di Mannheim sta indagando sull'attivita' di due commercianti e di un centinaio di farmacie sparse su tutto il territorio per vendita di medicinali non autorizzati, soprattutto medicine contro il cancro. Inoltre, c'e' il sospetto che la truffa riguardi anche medicine contraffatte. FRANCIA / Pacs: sempre piu' amati dalle coppie non omosessuali Cecilia e Sebastiano sono piu' numerosi delle coppie formate da Giulio e Stefano. Per la prima volta, sul sito della Cancelleria si trovano i dati relativi ai firmatari di un Pacs (patto civile di solidarieta'). Finora si conoscevano le cifre grezze: 154.000 nel 2006, contro 540.000 matrimoni, ma nulla riguardo a sesso, eta', durata. Ora si dispone di un quadro piu' dettagliato. E vi si legge che, nel 2006, le unioni omosessuali sono rimaste sotto al 10%, mentre otto anni fa rappresentavano circa la meta' delle coppie di fatto. Cio' significa che all'inizio i pacs hanno risposto a un'esigenza degli omosessuali, soprattutto maschili, e che poi man mano hanno regolato altre situazioni di coppia. U.E. / Sentenza: il contratto di finanziamento decade se e' nullo il contratto principale La nullita' di un contratto di vendita ottenuta dal consumatore puo' determinare la risoluzione di un contratto di credito, anche quando non e' specificato che il finanziamento e' concesso per comprare un determinato bene. Spetta poi ai giudici nazionali applicare d'ufficio le norme comunitarie e che aggiungono ai normali diritti previsti dall'ordinamento interno ulteriori forme di protezione. E' questo il quadro delle Garanzie per il consumatore disegnato dalla Corte di Giustizia delle Comunita' europee, che si e' pronunciata in via pregiudiziale sulla direttiva 87/102 sul ravvicinamento delle disposizioni legislative degli Stati membri in materia di credito al consumo, nella sentenza del 4 ottobre 2007. GERMANIA / Gli immigrati incrementano la popolazione britannica Secondo un'indagine dell'Office for National Statistics, negli ultimi 5 anni l'arrivo degli immigrati ha fatto aumentare la popolazione di oltre 900 mila unita', portandola oltre i 60 milioni. Dal 2002 al 2006 ogni giorno arrivano in media in Gran Bretagna 515 stranieri. BULGARIA / Un turismo inquietante Lungo le coste del Mar Nero l'estate e' finita e le meravigliose spiagge di Varna sono quasi deserte. Ma la pace e' disturbata da una discoteca "open-air" che si sente fino alle tre del mattino e a distanza di chilometri. Il locale e' strapieno, frequentato soprattutto da giovani scandinavi, per i quali la Bulgaria e' il paradiso alcolico. Al supermercato una bottiglia di vodka costa l'equivalente di 2 euro, sicche' alcuni operatori turistici fanno leva anche sull'acquisto illimitato e conveniente dei superalcolici. "Turismo dell'alcol" e non solo. Se le cifre sono piu' che buone -a fine agosto il nuovo entrato nell'Ue ha ospitato il 7% in piu' di stranieri rispetto al 2006-, gli esperti dicono che la strada intrapresa porta dritto alla "sindrome di Mallorca": troppe costruzioni a basso prezzo che favoriscono pericolose concentrazioni di persone, con l'assenza di infrastrutture importanti, come le autostrade. EUROPA / All'est aria e acque inquinate Sbagliato illudersi in un buon miglioramento dell'ecosistema europeo. Nell'Europa orientale l'inquinamento va avanti e, secondo l'agenzia europea per l'ambiente (Eea), sono in cattivo stato soprattutto aria e acqua. Il rapporto del 10 ottobre riferisce di 53 Paesi: dall'Ue al Sudest fino all'ex-Urss. All'est la presenza di ossidi d'azoto, di sostanze organiche volatili e dei precursori dell'ozono e' aumentata oltre il 10% rispetto all'inizio del nuovo millennio. L'incremento si spiega con lo sviluppo economico, con piu' trasporti, la scarsa sensibilita' dei politici. L'inquinamento e' aumentato anche al Sud, ma meno. Diversa la situazione al centro e all'ovest: negli ultimi anni c'e' stato un progresso, anche se restano troppo alti i tassi di ozono a livello terra e le polveri sottili. MONDO / Piu' divario tra ricchi e poveri Oggi la maggior parte delle persone vive meglio di qualche decennio fa. Eppure il divario nella distribuzione della ricchezza aumenta in molti Paesi e aree del mondo. Spetta quindi alla politica far si' che i benefici della globalizzazione siano distribuiti piu' equamente. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale nel suo ultimo rapporto, dove spiega che la leva giusta non e' tanto quella fiscale, quanto l'istruzione e l'aggiornamento culturale. Se infatti negli ultimi vent'anni il reddito lordo medio pro capite e' salito quasi dappertutto, e anche tra le fasce piu' povere, i piu' svantaggiati sono stati coloro che hanno perso il treno dello sviluppo tecnologico. G.BRETAGNA / Dubbi sul documento di Al Gore Il giudice Michael Burton, del Tribunale Superiore di Londra, contesta il documentario sull'Ambiente dell'ex vicepresidente Usa, Al Gore, "Una verita' scomoda". La decisione del Governo britannico di proporre il filmato nelle scuole secondarie era stata attaccata da un direttore scolastico della contea di Kent, che e' ricorso in giudizio. Esito: il giudice riconosce che il film, premiato con due Oscar, e' "abbastanza esatto" nell'indicare le cause e i probabili effetti del cambio climatico, ma dice che alcune delle affermazioni contenute nel video sono "allarmiste ed esagerate". Il verdetto parla di "visione apocalittica", politicamente di parte, un'analisi non imparziale. MONDO / Moratoria sui biocarburanti? Lo svizzero Jean Ziegler, relatore speciale dell'Onu per l'alimentazione, propone una moratoria di cinque anni nella produzione di biocarburanti. La sua richiesta l'ha depositata l'11 ottobre all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questo il ragionamento di Ziegler: i biocarburanti dovrebbero essere prodotti con piante non commestibili o con rifiuti agricoli, ma non attraverso coltivazioni destinate alla nutrizione. E' cosi' che si evita l'aumento di prezzo dei cereali e quindi un nuovo sterminio per fame nel mondo. Basta l'1% in piu' d'aumento del prezzo degli alimenti base perche' 16 milioni di persone soffrano di malnutrizione, dice. Un altro dato: per un pieno di carburante da 50 litri servono 200 chili di mais, che e' la quantita' sufficiente per sfamare una persona per un intero anno. ITALIA / La provenienza sulle etichette dell'olio Esulta la Toscana dell'agricoltura per la decisione del Ministro De Castro di imporre sulle etichette dell'olio la provenienza del prodotto. Finalmente, commenta Coldiretti Toscana, dopo anni di battaglie in piazza ed in parlamento i cittadini potranno sapere da dove viene l'olio che consumano tutti i giorni. Il decreto prevede infatti che sulle confezioni di olio d'oliva vergine ed extravergine siano indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte e dove si trova il frantoio in cui e' stato estratto l'olio. Se le olive sono state prodotte in piu' Paesi, questi andranno tutti indicati. Ai trasgressori multe fino a 9500 euro. G.BRETAGNA / Le scarpe da ginnastica possono danneggiare i piedi Secondo un test dei ricercatori della Ninewells Hospital and Medical School di Dundee, alcuni tipi di scarpe da ginnastica piu' economiche (40 sterline) causano meno danni ai piedi rispetto a calzature piu' costose (circa 75 sterline). E' stato rilevato che le calzature piu' care possono causare problemi alle ossa dei piedi e di conseguenza alle ossa di altre parti del corpo, dolori alle ginocchia, strappi muscolari, artrosi. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista British Journal of Sport Medicine. MONDO / Studio sulla percentuale di aborti nel mondo Uno studio globale sull'aborto ha rilevato che la percentuale di interruzioni di gravidanza e' piu' o meno la stessa nei Paesi dove questa pratica e' legale e dove non lo e'. I ricercatori dell'Oms di Ginevra e del Guttmacher Institute di New York hanno scoperto anche che gli aborti sono piu' sicuri nei Paesi dove questa pratica e' legale, molto rischiosi per la salute delle donne nei Paesi dove l'aborto e' bandito. U.E. / Le compagnie aeree e le agenzie online hanno violato le leggi Secondo un sondaggio condotto dalle autorita' per la protezione dei consumatori e coordinata dall'Ue, centinaia di compagnie aeree e agenzie di viaggi online potrebbero aver ingannato gli utenti proponendo prezzi piu' alti di quelli pubblicizzati e pubblicando le condizioni di acquisto di biglietti in una lingua che i clienti non potevano capire. Il rapporto ha esaminato i siti web di 433 societa', incluse agenzie di viaggio e compagnie aeree: 217 sono risultate aver violato le leggi dell'Unione Europea, che richiedono chiarezza nei prezzi e nelle condizioni di vendita. SVEZIA / Telefonino e tumori L'uso del telefonino mobile nuoce alla salute e non solo quando si e' al volante. L'analisi di diciotto studi conclude che, dopo dieci anni d'utilizzo di un cellulare, il rischio di sviluppare un tumore cerebrale maligno -il glioma- dal lato dove si tiene piu' spesso l'apparecchio e' doppio. Un'incidenza di 6 persone su 100.000. Per la malattia del nervo acustico -il neuroma-, il rischio e' di due volte e mezzo. Pubblicato sulla rivista "Occupational and Environmental Medecine" (Oem), l'analisi, condotta da ricercatori svedesi dell'Universita' di Orebro e Umea, contraddice uno studio apparso a settembre in Gran Bretagna, secondo cui "non e' dimostrato che i telefonini siano associati ad effetti biologici o deleteri". E' vero pero' che gli studiosi britannici ammettevano la provvisorieta' dei risultati: c'e' effettivamente incertezza, a causa dei tempi di latenza tra l'esposizione ai campi elettromagnetici e l'eventuale sviluppo di un tumore. CINA / Censura in Internet La Cina ha perfezionato e reso sistematici i metodi di vigilanza e censura di Internet, secondo un rapporto di un esperto cinese pubblicato da "Reporter sans Frontieres" e "China Human Rights Defenders". "Prima del 2005, le autorita' di Pechino non avevano organizzato dei veri sistemi di controllo d'Internet", scrive un esperto. Oggi, esse sorvegliano strettamente la rete, inviano rapporti quotidiani e settimanali ai dirigenti, ricorrono a varie tattiche per controllare il contenuto dei siti in un Paese che conta 162 milioni d'internauti. Tanto per dare un'idea: ci sono tra 400 e 500 termini "sensibili" o "tabu'" e i siti si autocensurano per evitare le multe. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA CALVIZIE E LOZIONI. CONSIGLI E' in arrivo l'autunno e insieme alle foglie sembra che devono cadere anche i capelli, sicche' in questo periodo la pubblicita' dello lozioni anticalvizie e' piu' insistente. Servono? "Lasciate ogne speranza, voi ch'intrade". Ci siamo permessi di citare il Sommo Poeta (sperando di essere perdonati) per affrontare un tema che interessa il 48% dei maschi: la calvizie. "Intrare" nel club dei calvi significa lasciare ogni speranza di uscirne. Come abbiamo detto, la caduta delle foglie e' collegata ad un aumento della perdita dei capelli, e quindi in autunno il problema si ripropone: sono efficaci i prodotti contro la caduta dei capelli e per la loro ricrescita? Non ci risulta che un calvo abbia riacquistato la capigliatura utilizzando i vari prodotti in commercio e il motivo e' semplice: non e' possibile. La perdita dei capelli ha diverse motivazioni, dalla componente genetica, all'eta', alla produzione ormonale, allo stress, ad una cattiva alimentazione ad un'alterazione della funzionalita' epiteliale. Se in qualche modo e' possibile limitare i danni dovuti a situazioni contingenti (stress, alimentazione, ecc.), ben diverso e' il caso di situazioni legate a fattori come l'eta' o le caratteristiche genetiche. In commercio, oltre a shampoo, lozioni o balsami, vi sono anche prodotti farmaceutici, come il minoxidil e il finasteride, che danno qualche risultato ma che devono essere usati per lunghissimi periodi o per sempre. Rivolgersi ad un dermatologo e' sempre cosa utile, con un'avvertenza: i soldi spesi per prodotti che fanno ricrescere i capelli non sono proprio ben spesi, e' bene saperlo. CONCORSI A PREMIO INGANNEVOLI IN TV: LA SOCIETA' POLACCA SOTTO LA LENTE DELL'ANTITRUST A seguito della nostra segnalazione e di due consumatori, l'Antitrust ha avviato un procedimento contro la societa' Pbu Natmar Sp z.o.o. con sede legale a Radom, in Polonia, soggetto-promotore della trasmissione televisiva che, spacciando per quiz una vendita di loghi e suonerie, induceva i consumatori a telefonare ad un numero 899 al costo di 15 euro. L'Autorita' per la concorrenza e il mercato valutera' se nel pseudo-quiz sia ravvisabile una pubblicita' ingannevole, a tal fine ha chiesto ulteriori informazioni direttamente ai soggetti coinvolti: oltre alla Pbu Natmar, le emittenti televisive che mandavano in onda la trasmissione (Canale Italia, Ies Tv-Video 1) e le societa' che risultavano assegnatarie dei numeri 899 (C.S.C.-Credits security consultants srl e Consulform srl). A seguito della nostra segnalazione si era gia' attivato il ministero della Sviluppo economico per verificare la legittimita' dei finti quiz. Di seguito i documenti con il riepilogo di tutta la vicenda. DENUNCIA DELL'ADUC Numeri 899 e bollette gonfiate. Chi canta viva la pappa col pomodoro? E scatta l'addebito di 15 euro http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=191627 INTERVENTO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Concorsi a premio ingannevoli su emittenti tv: bene il ministero dello Sviluppo economico. Ulteriori segnalazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=193926 PROVVEDIMENTO DELL'ANTITRUST Comunicazione avvio procedimento http://www.aduc.it/dyn/tlc/ProcedimentoAntitrustVsPbuNatmar.pdf I rincari Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=195349 FISCO E FINANZIARIA. FINANZIARIA CORIANDOLO Dice Giuseppe De Rita, sociologo, tra i fondatori del Censis (Centro studi investimenti sociali): quella di oggi e' una società a coriandoli, sempre piu' sparpagliata. Spezzettata. Potremmo cosi' definire la proposta di Finanziaria uscita dal Consiglio dei Ministri: un po' a tutti per non dare a nessuno, con molta furbizia. Il 43% delle imposte sui redditi piu' alti non e' tale perche' il 17% ufficiale di ricchezza sommersa, in realta', e' quasi il doppio, il che significa che l'aliquota del 43% aumenta considerevolmente oltre il 50%, incidendo su una base imponibile minore. I punti in meno di Ires (imposta sul reddito delle societa') vengono assorbiti dalla indeducibilita' di una serie di voci, il che porta alcune imprese a pagare di piu'. L'Irap (imposta regionale sulle attivita' produttive), in attesa che muoia, e' stata lasciata alle regioni che avranno i loro problemi nel futuro, lo sconto sull'Ici (imposta sugli immobili) dovra' essere parallelo alla rivalutazione catastale, che e' stata affidata ai comuni sempre piu' affamati di entrate e non si sa quanti proprietari avranno diritto allo sconto. Dopo la stangata della Finanziaria 2007 si aspetta quella furba del 2008. Il contribuente se ne accorgera' a fine mese, nonostante quel che dicono i telegiornali di Stato. CODICE DELLA STRADA/CONFISCA. ANCHE PREFETTI E FORZE DELL'ORDINE RISPETTINO LA LEGGE Oltre a convertire in legge il decreto del 3 agosto 2007 sulla sicurezza stradale, il Senato ha approvato il disegno di legge del Governo sulla stessa materia. In questo disegno di legge, che ora torna alla Camera dopo alcune modifiche, e' prevista la restituzione del ciclomotore sequestrato per la violazione di alcuni articoli del codice stradale (art. 213, comma 2-sexies). Non ci e' chiaro per quale motivo il ministro non abbia inserito tale norma nel decreto legge appena convertito, cosa che avrebbe risolto gia' da mesi i problemi creati da una legge ingiusta -e riconosciuta tale da questo Governo- che prevedeva la confisca definitiva dei motorini anche per lievi violazioni del codice della strada come guidare col casco slacciato. Ora, migliaia e migliaia di cittadini rimangono privati del mezzo in attesa dell'approvazione del disegno di legge da parte del Parlamento. Il problema e' che il ddl prevede la restituzione del mezzo sequestrato, previa pagamento delle spese di custodia, solo ove non sia intervenuto ancora il provvedimento di confisca. Piu' tempo passa, piu' mezzi gia' sequestrati saranno soggetti a confisca e, conseguentemente, non potranno essere restituiti neanche in base ad una eventuale legge Bianchi. Vista la lentezza e parzialita' degli interventi del ministro Bianchi, rivolgiamo un appello al ministro dell'Interno affinche' inviti i prefetti a non emettere ulteriori confische, che impedirebbero la restituzione del mezzo una volta approvata la legge. Ai ministri dell'Interno e dei Trasporti infine chiediamo che impongano il rispetto della legge a quei prefetti e forze dell'ordine che rifiutano la restituzione dei mezzi sequestrati da oltre sei mesi. In assenza di un provvedimento di confisca, infatti, dopo sei mesi decade il sequestro, cosi' come prevede la legge n.689/1981 all'articolo 19, comma 3: "Quando l'opposizione al sequestro e' stata rigettata, il sequestro cessa di avere efficacia se non e' emessa ordinanza-ingiunzione di pagamento o se non e' disposta la confisca entro due mesi dal giorno in cui e' pervenuto il rapporto e, comunque, entro sei mesi dal giorno in cui e' avvenuto il sequestro". Non si puo' continuare ad inasprire la legge e pretenderne il rispetto quando sono prima di tutto le istituzioni a violarla. SONAGLI DALLA CINA RITIRATI DAL MERCATO AMERICANO. LETTERA AL MINISTRO BERSANI Il gigante americano della distribuzione al dettaglio Target ha ritirato dal mercato circa 82mila sonagli "made in China" perche' potrebbero causare soffocamento. Lo rivela la l'Agenzia per la sicurezza dei beni da consumo. Secondo l'autorita' federale americana questi giocattoli -a forma di palla da baseball, football e basketball- possono rompersi e rilasciare le palline all'interno. Se queste finiscono in bocca ai bimbi, potrebbero soffocarli. Nessun incidente e' stato riportato, ma molti acquirenti hanno segnalato il problema. La scorsa settimana, Target aveva ritirato 350mila sedie per bambini prodotte in Cina per le vernici ad alto contenuto di piombo. Non sappiamo se tale tipologia di giocattoli sia stata importata in Europa ed in particolare in Italia, ed e' per questo che abbiamo scritto al ministro allo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, per sapere se tali prodotti siano presenti nel nostro Paese. Una interrogazione in tal senso e' stata annunciata dalla deputata Donatella Poretti (RNP). BOLLETTE TELEFONICHE GONFIATE: TRUFFE COI NUMERI SATELLITARI. Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali Globalstar, societa' Usa quotata al Nasdaq, e' l'intestataria di numeri satellitari internazionali (iniziano per 0088 18 e 0088 19), che spesso compaiono nelle bollette telefoniche gonfiate, che da anni svuotano il portafoglio degli utenti telefonici italiani (in modo analogo a quel che succede con i famigerati numeri 899). Il distributore in Italia dei servizi della Globalstar e' Elsacom, che e' una societa' controllata da Finmeccanica, a sua volta controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze, con il 32,45% del capitale sociale. Secondo l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) la Elsacom e' consapevole dell'uso improprio che si fa delle numerazioni satellitari da parte dei soggetti a cui vengono "affittate" le numerazioni, direttamente o tramite intermediari (1). Secondo l'associazione dei consumatori gli incassi derivanti a Elsacom dall'affitto delle numerazioni 0088 18-19 raggiungerebbero i 15 milioni di euro, che sono solo una parte degli addebiti globali fatti agli utenti, che pagano anche il gestore telefonico a cui sono abbonati e le societa' che affittano i numeri da Elsacom. Anche il presidente dall'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), nell'aprile scorso, descrivendo il fenomeno ai deputati della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, e' intervenuto riguardo questa situazione dichiarando che: "sono ancora diffusi i problemi causati da pratiche truffaldine messe in atto da organizzazioni criminose che hanno come risultato l’addebito nelle bollette di ignari utenti di chiamate per servizi, mai effettuati, a sovrapprezzo". Rivolgo ai ministri delle Comunicazioni e dell'Economia e Finanze un'interrogazione per sapere: se non ritengano che ci siano problemi che una societa' controllata dal ministero dell'Economia partecipi e sia protagonista dello scandalo dei servizi non richiesti a sovrapprezzo. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=194566 il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=195607 GESTIONE IN VALUTE DA MINIMO 10% MENSILE... OCCHIO ALLA TRUFFE Ecco una delle tante "super-offerte" di investimenti in valute sul Forex (mercato dei cambi) che si trovano in giro per il web e che ci sono state segnalate: Uno 0,33% giornaliero come minimo. Ogni giorno lo 0,33%!! Cio' supone il 10% mensile d'interesse come minimo! https://www.finanzasforex.com/Ita/Invertir.asp Puo' ottenere incluso un interesse fisso del 17% mensile, piu' un variabile che puo' supponere un 22% - 25% - 27% e piu', secondo i risultati delle operazioni che i nostri esperti in Forex hanno realizzato nel mese in corso. https://www.finanzasforex.com/Ita/InvierteYa.asp Gia' l'italiano utilizzato fa capire non poco sulle qualita' dell'iniziativa. Se qualcuno fosse sicuro di guadagnare quelle percentuali, poi, non perderebbe tempo a cercare clienti perche' in pochi anni diventerebbe ricchissimo. Il denaro, poi, si dovrebbe spedire a Panama. Evolution Market Group, Inc. Altos del Romeral Calle Aranjuez, nº 601 Panama Republica de Panama Ovviamente, sconsigliamo di aderire a questi mirabolanti "investimenti", tra l'altro abusivi perche' privi delle autorizzazioni in Italia. AUTO IN GARANZIA. NON OBBLIGATORIO RICORRERE AL CONCESSIONARIO E' obbligatorio effettuare l'assistenza e le riparazioni presso un meccanico o un concessionario formalmente autorizzato durante il periodo di garanzia dell'auto? In poche parole il tagliando dell'auto si deve fare dal concessionario? No. Il regolamento della Ue (1), che disciplina i contratti per la distribuzione degli autoveicoli a motore e la relativa manutenzione non lo prevede, anzi, la Commissione europea ha ritenuto ingiusta l'imposizione di tale vincolo. La maggior parte dei costruttori tende a subordinare la validita' della garanzia al ricorso a proprie officine, ma hanno torto. Si puo' quindi ricorrere a meccanici indipendenti, scelti dal consumatore, sempre che il lavoro sia compiuto a "regola d'arte" e siano utilizzati ricambi corrispondenti all'originale. (1) Reg. Ue 1400/2002/Ec. SONAGLI CINESI RITIRATI DAL MERCATO USA. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali L'Agenzia Usa per la sicurezza dei beni da consumo ha dato notizia che il gigante americano della distribuzione al dettaglio Target, ha ritirato dal mercato circa 82mila sonagli "made in China" perche' potrebbero causare soffocamento. Secondo questa autorita' federale i giocattoli -a forma di palla da baseball, football e basketball- possono rompersi e rilasciare le palline all'interno. Se queste finiscono in bocca ai bimbi, potrebbero soffocarli. La notizia e' stata riportata dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che ha precisato che nonostante nessun incidente sia stato riportato, molti acquirenti hanno segnalato il problema. L'associazione dei consumatori ha ricordato che la scorsa settimana Target aveva gia' ritirato 350mila sedie per bambini prodotte in Cina per le vernici ad alto contenuto di piombo. Nel dubbio che tale tipologia di giocattoli sia stata importata in Europa ed in particolare in Italia l'associazione ha scritto al ministro allo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, per sapere se tali prodotti siano presenti anche nel nostro Paese. Ho rivolto, quindi, ai ministri della Salute, Livia Turco, e dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, un'interrogazione per sapere se: - siano a conoscenza di questa situazione e se non ritengano di aumentare i controlli su questi prodotti provenienti dalla Cina; - se non ritengano necessario svolgere accurati controlli per verificare se questi prodotti siano gia' nel nostro mercato e, in caso affermativo, se non sia urgente ritirarli dal mercato. il testo del'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=195633 ABORTO E MINISTRO TURCO. LA PAURA DI PESTARE I PIEDI ALLA MORALE CATTOLICA ROMANA E AL FISCO E' singolare come il ministro della Salute, Livia Turco, sia intervenuta ad una trasmissione di Rai3, esternando la sua volonta' di voler fare il piu' possibile per prevenire l'aborto. Ha manifestato la sua intenzione di incontrare le case produttrici di preservativi perche' questi ultimi sarebbero troppo costosi per i giovani e quindi i prezzi dovrebbero calare. Ma come? Forse chiedendo che diminuiscano i profitti o impegnandosi perche' il suo collega dell'Economia e Finanze stabilisca particolari esenzioni fiscali per questi prodotti? Non lo ha detto, ma dubitiamo si tratti della seconda possibilita'... Ma sulla pillola del giorno dopo il "non detto" del ministro Turco diventa complicita' con la situazione di clandestinita' che questo contraccettivo d'emergenza e' costretto a subire. Sulla possibile distribuzione nelle scuole, il ministro dice: 'non penso che sia una grande informazione alla salute, con il ministro Fioroni abbiamo previsto l'ora di educazione alla Salute'. Perche' la pillola del giorno dopo dovrebbe svolgere questa grande funzione di informazione, non lo sappiamo. Ma sappiamo che e' sempre difficile avere la ricetta per acquistare questo contraccettivo e che, addirittura, violando tutte le norme deontologiche possibili e immaginabili, sono numerosi i medici in servizio pubblico che si rifiutano di fare questa ricetta. Comunque il ministro Turco non ci stupisce, perche' lei sovente e' contro cio' che possa in qualche modo alleviare i problemi delle donne di fronte all'aborto. Lo e' nei confronti della pillola del giorno dopo, anche mantenendo l'assurdo obbligo di acquisto dietro presentazione di ricetta medica, cosi' come lo e' negando il diritto ad abortire con tecniche meno invasive che non quelle attuali chirurgiche, cioe' con la pillola Ru486. E' il prezzo che le donne e la sanita' italiana devono pagare per la genuflessione del nostro ministro alla morale cattolica romana. EUTANASIA. SU CASO ENGLARO ENNESIMO SCONTRO FRA LIBERTA' E IMPOSIZIONE La situazione di Eluana Englaro e' l'emblema dello scontro fra due visioni della societa' e delle istituzioni, ben al di la' del testamento biologico o dell'eutanasia (http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=195770). Da una parte c'e' chi rivendica il diritto alla liberta' di scelta, qualunque essa sia, dall'altra chi vuole imporre le proprie idee, legittimamente diverse, sul resto della societa'. Englaro e la sua famiglia, ma anche migliaia di malati che non possono usufruire degli sviluppi della ricerca con le staminali, migliaia di genitori talassemici che non hanno diritto a figli liberi dalla loro malattia, e cosi' via all'infinito, sono vittime di una visione della societa' dove le opinioni di una parte, meglio se divinamente informate, sono imposte sugli altri. Englaro, da oltre 5mila giorni in stato vegetativo in un letto d'ospedale e' vittima del potere temporale della Chiesa cattolica e di tutti coloro che da decenni fanno carriera politica grazie ad essa, imponendo su tutti noi leggi che ricalcano fede e dottrina. Noi vorremmo solo che tutti fossero liberi di scegliere liberamente se rifiutare un trattamento o se rimanere in vita il piu' al lungo possibile. E' una richiesta legittima e anche banale in una democrazia occidentale. Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc Vivere & Morire Bollette telefoniche gonfiate Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=195640 DROGA/METADONE. BRAVA MINISTRO TURCO La decisione del ministro Livia Turco di permettere la consegna di metadone in dosi che coprono fino ad un mese, e' sensata, oltre che umana (http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17080). Un tossicodipendente che usa metadone, e che quindi cerca di uscire dal mercato illegale di eroina, ha il diritto di riprendere una vita il piu' possibile normale. Dovendosi recare ogni giorno al Sert, il reinserimento nella societa' e nel mondo del lavoro e' assai molto piu' difficile, esponendolo al rischio di ricadere nella vecchia abitudine. Tutto questo e' ancora piu' vero nel momento in cui quel giorno si e' in ritardo e si trova il Sert chiuso. E' come se il malato di cuore dovesse andare all'Asl ogni giorno a prendere i medicinali. Oltre alla enorme perdita di tempo e denaro (anche per le Asl), rischierebbe spesso di non assumere i medicinali necessari perche' il treno, il tram o l'autobus sono in ritardo. In questo modo, la terapia metadonica potra' essere continuativa ed efficace per il trattamento della dipendenza da oppiacei. Ci auguriamo che i soliti noti non usino nuovamente questo provvedimento, prettamente di carattere sanitario, per chiedere ancora la condanna all'inferno per i tossicodipendenti che chiedono di curarsi. FIRENZE/LAVAVETRI. IL COMUNE SMENTISCE SE STESSO E MOSTRA TUTTO IL PROPRIO SFASCISMO, MASCHILISMO, ARROGANZA, RIDICOLO... CIOE' E' PERICOLOSO!! Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali. La vicenda dei lavavetri e del Comune di Firenze sta avanzando nei termini in cui era prevedibile. Al ridicolo e arrogante sfascismo dell'ordinanza illecita con cui avevano vietato l'esercizio del mestiere di lavavetri perche' chi lo esercitava era sprovvisto della necessaria autorizzazione, subissati di "fischi" anche da parte della magistratura, gli amministratori fiorentini avevano replicato con una nuova ordinanza in cui al divieto dei lavavetri avevano sostituito il divieto per chiunque importunasse i cittadini... e anche su questa ordinanza sono stati subissati di fischi come sopra. Io mi sono mossa in modo meticoloso per far capire loro che non hanno i poteri del Podesta' o del Prefetto o del Questore, ma quelli di Sindaco, di per se' piu' che sufficienti per impedire la presenza dei lavavetri ai semafori, ma sui quali –elezioni comunali incipienti e attraenti prime pagine dei media- hanno voluto strafare. Mi si consenta, ma ho il vizio della certezza del diritto e della separazione dei poteri.... Alla prima ordinanza ho replicato chiedendo, con Vincenzo Donvito presidente dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), l'autorizzazione a svolgere l'attivita' di lavavetri. Alla seconda ordinanza mi sono invece fatta denunciare per il reato (a loro dire) che stavo commettendo mentre lavavo vetri ad un semaforo di Firenze, ed ho impugnato questa ordinanza davanti al Tar della Toscana che ha convocato udienza per il prossimo 16 ottobre. Oggi il Comune, tramite raccomandata AR che ho ritirato alle Poste, mi ha notificato il diniego della richiesta di autorizzazione per il "mestiere ambulante di lavavetri di parabrezza auto" "in quanto detta attivita' non e' prevista nelle linee programmatiche adottate attualmente dall'Amministrazione Comunale". Cioe' il Comune ha confermato di aver preso in giro se stesso e tutto il mondo che ne e' stato spettatore, perche' nella prima ordinanza aveva sostenuto che non si poteva esercitare quel mestiere senza la necessaria autorizzazione... autorizzazione che, pero', non e' prevista nelle loro linee programmatiche. Ma, siccome non bastava, la raccomandata con cui mi ha notificato il diniego non era indirizzata a me direttamente, ma solo a Vincenzo Donvito e, sulla busta, con penna a biro era aggiunto il mio nome, mentre dentro c'erano due fogli con numeri diversi di protocollo. Eppure le domande presentate erano due, i bolli e le tasse pagate erano doppie, ma il Comune ha ritenuto opportuno inviarlo solo al maschio, forse perche' ritenuto piu' consapevole nel rapporto con le istituzioni, ma salvandosi in calcio d'angolo con l'aggiunta a penna sulla busta. Che vergogna. Anzi, che tripla vergogna: 1) il Comune che smentisce se stesso; 2) il Comune che comunica con un dna maschilista; 3) il Comune che vieta sul suo territorio un mestiere... ma chi si crede di essere? Ora la parola spetta al Tar della Toscana, il prossimo 16 ottobre dove, l'amministrazione di Leonardo Domenici si e' anche costituita in giudizio. Si smentira' anche questa volta grazie ai propri azzeccagarbugli che l'hanno aiutato nella compilazione, e ora nella difesa, di cio' che farebbe sbuzzare gli occhi anche ad uno studente del primo anno di Giurisprudenza? FIRENZE/LAVAVETRI. ALCUNE REAZIONI ALL'ARROGANZA DELL'AMMINISTRAZIONE "Il re e' nudo. E' la conferma di un'azione propagandistica". E' la reazione del sottosegretario all'Economia Paolo Cento al diniego, da parte del comune di Firenze, dell'autorizzazione a praticare legalmente il mestiere di lavavetri all'onorevole Donatella Poretti (Rnp) e al presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che avevano inoltrato la domanda dopo la prima ordinanza antilavavetri della giunta Dominici. [1] "Questa decisione conferma che c'e' un vuoto amministrato che non puo' essere colmato da una sanzione prevista dal codice penale", aggiunge Cento. Analoga posizione e' stata espressa da due parlamentari fiorentini della Sinistra Democratica. L'onorevole Marisa Nicchi ha dichiarato: "E' la dimostrazione di quanto non regga l'ordinanza del Comune, che e' sbagliata sul piano simbolico, politico e giuridico, come ha confermato la stessa magistratura. Dimostra la stumentalita' e la fragilita' della scelta". Concorda il senatore Giovanni Bellini. "E' una conferma. Firenze e' l'unico caso in cui si insiste a voler regolamentare un disagio sociale con metodi sproporzionati e inutili. Per praticare accoglienza in questo modo occorrerebbe gerarchizzare in modo cameratesco la citta'". [1] http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=195802 FISCO E FINANZIARIA. DECRETO LEGGE E AREE SVANTAGGIATE 20 milioni di euro, per il 2007, per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale. E' quanto prevede il decreto legge (1), detto anche collegato alla Finanziaria, emanato nei giorni scorsi dal Governo. La prima osservazione e' di metodo: si possono stabilire queste cifre per l'anno in corso quando l'anno sta sostanzialmente per finire? Prima di attivare tutte le procedure, per individuare le aree su cui intervenire e predisporre i pagamenti, passeranno anni. Allora a che serve fare un decreto legge che ha i caratteri di urgenza, come se si dovesse intervenire per un terremoto o una alluvione? La seconda osservazione riguarda gli obiettivi di questo decreto: cosa si intende ottenere? Cerchiamo di capire. Ci sono alcune aree confinanti con alcune regioni a statuto speciale che si sono stancate delle lungaggini burocratiche, della scarsa efficienza della pubblica amministrazione nonche' della mancanza di interventi finanziari. Viene in mente la questione di numerosi comuni del Veneto che vogliono "passare" con il Trentino Alto Adige (tra i quali Cortina d'Ampezzo) o con il Friuli. Ecco, quindi, l'intervento del Governo che cerca di rabbonirli promettendo fondi che arriveranno chissa' quando perche' non ci risulta che Cortina sia area svantaggiata. Insomma si cerca di mettere una pezza al buco non immaginando che cosi' facendo si aprira' una voragine, perche' ogni zona di "confine" reclamera' la propria fetta di investimenti. Invece di governare "cum grano salis" questi nostri ministri parlano di bamboccioni e di tasse meravigliose. Roba da 118. (1) http://www.parlamento.it/leggi/decreti/07159d.htm - (art. 35). NOBEL MEDICINA PER STAMINALI EMBRIONALI... ITALIANO SI', MA COME CERVELLO EMIGRATO DA UN PAESE IN CUI TALE RICERCA E' EMARGINATA Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali. Ci deve far riflettere (se ancora ce ne fosse bisogno) il Premio Nobel alla medicina assegnato all'americano Mario Capecchi e ai britannici Oliver Smithies e Martin Evans per la loro ricerca con le cellule staminali embrionali. L'enfasi che e' gia' partita un po' ovunque sul fatto che Capecchi sia nato a Verona e quindi l'inorgoglimento per l'italo-americano sul gotha della scienza, oltre che ridicolo e provinciale e' preoccupante perche' la dice lunga sullo stato della ricerca nel nostro Paese. Mario Capecchi, che lavora e studia in Usa da mezzo secolo, e' il tipico cervello fuggito all'estero per esser tale e non solo funzionario di un sistema universitario che la ricerca la conosce poco grazie alla mancanza di fondi che, quando ci sono, sono soggetti a leggi di ispirazione vaticana approvate dal nostro Parlamento. In Italia, quindi, Capecchi non avrebbe potuto fare niente per due motivi: - la ricerca sulle staminali embrionali e' culturalmente e politicamente emarginata; - soldi non ne avrebbe avuti. Secondo una ricerca (1) otto piccole universita' private degli Usa spendono piu' di tutti gli atenei pubblici italiani. La spesa per ogni studente nelle otto universita' americane e' di oltre 157 mila euro, a fronte degli 8 mila spesi per gli studenti italiani. Il risultato e' che queste otto piccole universita' private hanno piu' volumi nelle loro biblioteche di tutte le biblioteche universitarie pubbliche italiane. Mentre le nostre universita' pubbliche sono state premiate con 6 premi Nobel, le otto piccole universita' statunitensi ne hanno ricevuti ben 105. Registriamo solo dati negativi? Ma probabilmente non accadra' nulla con l'attuale Governo. Lo scorso luglio la Camera ha approvato con un voto trasversale un mio ordine del giorno presentato al disegno di legge "Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca" (C. 2559). Nonostante il Governo avesse espresso parere contrario, la maggioranza dei deputati aveva ritenuto importante e utile l'impegno di valutare l'opportunita' di elaborare strategie per attrarre capitali italiani e stranieri per il potenziamento dei nostri atenei, anche attraverso agevolazioni fiscali per coloro che investono nell'universita' e nella ricerca (2) (1) ricerca dell'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori): http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=161289 (2) http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=544 Le tasse di Padoa Schioppa Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=196206 ALIMENTI: CROSTA DEL PANE BENEFICA Protegge dal cancro e dalle malattie cardiovascolari. Sono le proprieta' della crosta del pane, scoperte da due ricercatori tedeschi, esperti in chimica degli alimenti, il dott. Thomas Hofmann dell'Universita' di Monaco e la dott.ssa Veronica Faist, dell'Istituto di nutrizione umana e scienze alimentari di Kiel (Germania). L'effetto benefico e' dovuto alla formazione di un derivato della lisina. La lisina e' un amminoacido essenziale, presente in molte proteine animali e vegetali, favorisce la crescita, la riparazione dei tessuti e la produzione di anticorpi, ormoni, enzimi; il nostro organismo non e' in grado di produrlo per cui dobbiamo assumerlo dagli alimenti. Durante la cottura, l'amminoacido lisina si combina con l'amido contenuto nella farina e forma un derivato (pronil lisina) presente sulla superficie indurita del pane, la crosta appunto, in particolare in quello di segale e frumento. Il processo di formazione del derivato della lisina e' favorito da una lunga lievitazione. Insomma ritornare alle antiche abitudini, una lievitazione prolungata e una buona cottura del pane, non puo' che far bene: al gusto e alla salute. FLAT TAX La flat tax continua la sua marcia trionfale nell'Europa dell'Est e nei Balcani. E' l'imposta sui redditi personali caratterizzata da una sola aliquota, generalmente combinata con un reddito base esentasse, cio' che assicura comunque un certa progressivita'. I ricchi pagano infatti di piu'. Un tempo, la "tassa piatta" aveva cittadinanza solo a Hongkong e in alcune isole. Ma da quando e' caduta la cortina di ferro, i Paesi dell'Est l'hanno adottata uno dopo l'altro. A suo favore ci sono due argomenti: * la semplificazione del sistema fiscale con il conseguente abbattimento dei costi amministrativi; * l'incentivo a lavorare e a investire di piu'. In Italia, invece, la tassazione ha raggiunto livelli record che, come insegna la storia, costituisce un incentivo all'evasione, a meno che non si voglia istituire uno stato poliziesco. La semplificazione amministrativa e' di la' da venire. Il ministro "delle tasse", Tommaso Padoa-Schioppa, parla di tasse alte come una cosa meravigliosa. Insomma l'esperienza non serve ad un bel niente. Mah! INFLAZIONE E PRANZO DI NATALE: FEDERALIMENTARE SI INVENTA I DATI? Federalimentare, la Federazione Italiana dell'Industria Agroalimentare, ha diffuso i dati del proprio Quinto Rapporto sugli scenari della filiera agroalimentare stilato con l'Ismea (1), da cui ha evinto che per il prossimo Natale, l'impatto degli aumenti dei prezzi sara' di 2-3 euro sul pranzo della festa rispetto all'anno scorso. Se volevano stupire, ci sono riusciti. Ma dopo lo stupore, ci si consenta una dose gigantesca di scetticismo e, in un certo senso, anche di preoccupazione. Lo scetticismo nasce dal fatto che non ci sembra che dallo scorso Natale ad oggi i prezzi siano aumentati di cosi' poco. Non solo, ma tutti gli osservatori, nazionali ed internazionali, ci stanno riempiendo da mesi di informazioni e dati sugli aumenti dei prezzi alla produzione di molte materie prime, aumenti che per il momento non sono ancora arrivati sul nostro mercato, a parte diffuse ed endemiche speculazioni tipiche di quella cultura e dell'economia bottegaia che ad un preannuncio e ad una preoccupazione fa sempre seguire listini in crescita. La preoccupazione, invece, ci viene dalla constatazione che un'associazione come la Federalimentare, pur di buttare un po' di acqua sul fuoco degli aumenti alle porte e anche gia' con "un piede oltre l'uscio", si destreggia in valutazioni come quella comunicata oggi. L'informazione ha un grande potere nel condizionamento delle persone, ma usarla in questo modo ci sembra controproducente per tutti, compresi i produttori. (1) http://www.federalimentare.it/news_det.asp?ID=360 RU486. ANCORA UNA VOLTA L'EUROPA IMPONE ALL'ITALIA LA TUTELA DELLA SALUTE Come gia' abbiamo annunciato da mesi (1), il produttore della pillola abortiva Ru486, Exelgyn Laboratoires, presentera' entro Novembre richiesta di mutuo riconoscimento dell'autorizzazione alla commercializzazione al ministero della Salute italiano. La richiesta si basa sull'autorizzazione francese, informata dal parere positivo dell'agenzia europea del farmaco, Emea, e della Commissione europea. Per questo, qualora il ministero della Salute, ed in particolare l'agenzia italiana del farmaco Aifa, non facessero propria l'autorizzazione, il procedimento tornerebbe nuovamente all'Europa per la procedura centralizzata, il cui esito sarebbe vincolante per tutti i Paesi Ue dove e' legale l'aborto. E visto il parere gia' espresso dalle autorita' europee, nonche' dai ministeri della Salute di 21 Paesi dove la pillola e' gia' in commercio da anni, non vi sono dubbi che alla fine la Ru486 verrebbe comunque imposta in Italia. E' triste che ancora una volta sia l'Europa a doverci imporre il rispetto e la tutela della salute delle donne, che oggi sono in grandissima parte obbligate alla scelta dell'aborto chirurgico tramite aspirazione e raschiamento. E' ancora piu' triste che ne' i ministri della Salute precedenti, ideologicamente contrari a tutto cio' che riguarda l'interruzione di gravidanza, ne' quello presente, una donna, abbiano voluto evitare la figuraccia facendo il proprio dovere: autorizzare un farmaco la cui sicurezza ed efficacia e' dimostrata da oltre 20 anni di studi. Il caso della Ru486 dimostra ancora una volta che le autorita' del nostro Paese sono piu' attente al dibattito etico-religioso che a quello medico-scientifico. E' cosi' anche per la ricerca sulle cellule staminali, sulla fecondazione artificiale, sull'eutanasia, sulle narcosale, etc. etc. etc. Mala tempora currunt. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=181263 FRUTTI DI BOSCO: DEL BOSCO HANNO SOLO IL NOME! L'immagine che immediatamente ci viene alla mente, quando a fine di un pranzo ci propongono frutti di bosco, e' quella bucolica di verdi distese e di boschi incantati. Evidentemente non e' cosi' perche' i frutti di bosco, del bosco hanno solo il nome. Suggeriti come dessert, sotto forma di macedonia, di crostata, immersi nella panna o con un po' di succo di limone e miele, i frutti di bosco lusingano la nostra fantasia, e' difficile negarsi. I lamponi, i mirtilli, i ribes, la mora e l'uva spina (varieta' di ribes) si trovano sul mercato tutto l'anno, benche' il loro periodo di maturazione vada da maggio a ottobre. Sono quindi coltivati in serra, specialmente in Germania, Olanda e Polonia, ma anche in Italia, nel Trentino e in Emilia-Romagna, con tutto cio' che comporta una coltivazione forzata: uso di fitormoni, di fertilizzanti. Il nostro consiglio: mangiare i frutti di bosco nella stagione della loro maturazione naturale. CANONE/TASSA RAI. IL MINISTERO NON RISPONDE SU CHI DEVE PAGARE. PAGANO ANCHE I TURISTI, E PER COSA? INTERROGAZIONE PARLAMENTARE Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali Lo scorso 4 aprile avevo presentato un'interrogazione in cui chiedevo chiarimenti su chi dovrebbe pagare il canone/tassa della Rai (1), perche' da un'indagine dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) presso le autorita' preposte, risultava che avrebbe dovuto essere pagato anche da chi e' in possesso di un videocitofono (!). A questa interrogazione non mi e' stata data risposta e l'Aduc ha fatto sapere di essere pronta ad uno sciopero della fame per indurre i ministeri a rispondere (2). Nel frattempo, sempre l'Aduc ha svolto una nuova indagine per "denunciare" il fatto che la legge in vigore (la 246/1938) prevede che il pagamento di questa tassa sia dovuto anche dal turista in visita nel nostro Paese e che le autorita' preposte all'applicazione di questa legge hanno dato riposte contraddittorie o addirittura negando l'obbligo di questo pagamento (3). Per questo motivo ho rivolto ai ministeri dell'Economia e Finanze, nonche' delle Comunicazioni, insieme ai deputati Gianluca Pini (Leganord) Bruno Mellano, Sergio D'Elia e Angelo Piazza (Rnp) un'interrogazione per sapere: - quali degli apparecchi sottoelencati e non presuppongono il pagamento della licenza di importazione ex articolo 14 del r.d.l. 21 febbraio 1938, n. 246: videoregistratore, registratore dvd, computer senza scheda tv con connessione ad Internet, computer senza scheda tv e senza connessione Internet, videofonino, tvfonino, ipod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a se stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale; - quanti turisti e viaggiatori residenti all'estero hanno pagato nel 2006 la licenza temporanea di importazione di cui all'articolo 14 del r.d.l. 21 febbraio 1938, n. 246; - se tale licenza temporanea di importazione non sia in contrasto con le norme comunitarie che prevedono la libera circolazione dei cittadini dell'Unione Europea. (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=177035 (2) http://www.aduc.it/dyn/rai/mostra.php?tipo=comu&id=194688 (3) http://www.aduc.it/dyn/rai/mostra.php?tipo=comu&id=194974 il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=196439 Flat tax Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=196580 Notiziario Cellule Staminali - NOBEL A MARIO CAPECCHI E ORGOGLIO TRICOLORE E' uscito il numero centocinquanta, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco il numero odierno: http://staminali.aduc.it/php_index_150.html INTERNET E I COMPUTER FANNO MALE AI BAMBINI PICCOLI L'Alleanza per l'infanzia (Alliance for Childhood), una organizzazione americana composta da educatori e psicologi, ha pubblicato un rapporto secondo il quale Internet e i computer fanno male alla socializzazione dei bambini piu' piccoli. Gli esperti dell'associazione sconsigliano l'uso della telematica prima delle elementari, perche' i bambini hanno bisogno di una educazione viva, con delle persone vere e criticano quelle scuole che risparmiano sul personale, gite, libri ed educazione artistica per destinare somme ingenti all'informatica. Studi precedenti avrebbero dimostrato che l'uso precoce dei computer non aumenta la creativita' dei piccoli ma crea problemi, quali la tensione oculare, dolori muscolari e obesita'. Il dibattito e' aperto perche' altri esperti contestano questi risultati. A nostro parere, come spesso accade, e' semplicemente una questione di misura, come l'uso della televisione. ASSOLUZIONE MARIUANA.IT. SPLENDIDA NOTIZIA, MA IL PM ORA SIA PUNITO L'assoluzione di Matteo Filli, gestore del sito Mariuana.it, e' una splendida notizia. Lo avevamo sostenuto allora e lo sosteniamo ora: chiedere la legalizzazione della marijuana o vendere prodotti legali legati a tale sostanza, non costituisce reato. Ci auguriamo, anche se sappiamo bene che cosi' non sara', che il Consiglio superiore della magistratura punisca lo zelante pubblico ministero, le cui azioni hanno violato non solo l'individuo Filli, facendolo arrestare per un reato inesistente, ma hanno anche profondamente ferito il diritto alla liberta' di espressione. L'impunita' di tali magistrati, che usano la giustizia come una clava per imporre una loro visione della societa', e' una grave minaccia alla liberta' di qualsiasi cittadino. ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi GERMANI Il capo … La storiella è carina. L'ho vissuta in prima persona e mi ci sono divertita fin dalle prime battute, e anche quando, a un certo punto, ho fatto la voce grossa, dentro di me sapevo che, tutto sommato, stavo giocando. E un evento successivo mi ha confermato questa valenza giocosa del fatto -semplici e mirabili intrecci della vita. Tutto è successo fra giugno e luglio. Mentre finivo di tradurre un interessante libro in cui una signora tedesca (Heidemarie Schwermer) racconta la sua vita (da diversi anni basata sullo scambio non monetario), portai la stampa del primo capitolo alla persona che doveva fare la revisione del testo italiano per trovare il giusto modo di lavorare insieme. Dopo una settimana tornai a riprenderla per controllare le sue annotazioni: a parte una falcidia di virgole che, in effetti, spargo con una certa qual generosita', i rilievi erano davvero pochi e tutti accettabili … salvo uno. Infatti la giovane revisora aveva cancellato il termine "germani" sostituendolo con "tedeschi". Ma no, la correzione non andava bene ne' per la fedelta' al testo tedesco ne' per il senso della frase. E, se sulla fedelta' letterale al testo si puo' (e molto spesso perfino si deve) anche soprassedere per farlo comprendere bene nella lingua d'arrivo, sul significato, sul tenore del testo, no, niente sconti. Tanto piu' che qui il termine "germani" era chiaramente usato dall'autrice (germana pure lei) in senso ironico. Raccontava infatti che, da giovane, era stata in Brasile da dei parenti che vivevano in una piccola città fondata proprio da immigrati tedeschi; i nuovi arrivati si erano ben sistemati e andavano fieri della fortuna che avevano costruito dal niente con le proprie forze, mentre disprezzavano la gente del posto che viveva miseramente, ritenendola addirittura responsabile della sua condizione. Heidemarie, che era gia' molto toccata dalla miseria che aveva visto ovunque in quel grande paese, si era sdegnata della presunzione (lei la chiama "ignoranza") dei suoi connazionali e se ne va piu' in fretta che puo', commentando: "Fui contenta come una pasqua di allontanarmi da questi bravi germani!". Il riferimento, in chiave evidentemente ironica, e' all'antica stirpe gloriosa dei Germani, a cui quegli immigrati tedeschi, sembra di capire, si vantavano di appartenere. Cosi', pazientemente, spiegai tutto in calce alla stampata di prova, che restituii alla revisora quando le consegnai la traduzione. Credevo di aver chiarito la questione … ma non fu cosi'. Quando rilessi sul computer il testo con le revisioni proposte, mi ritrovai daccapo: "germani" sostituito con "tedeschi"; non solo. Utilizzando quella magia della funzione "revisioni" che consente anche di inserire dei commenti, la simpatica (per davvero) giovane signora aveva aggiunto: "Scusa, ma a me fanno venire in mente i paperi". E qui non seppi proprio se arrabbiarmi o scoppiare in una grande risata. Diciamo che rimasi ovviamente ferma nella mia convinzione che bisognava scrivere "germani" e non "tedeschi", ma, nello stesso tempo, colsi l'occasione di divertirmi; non, si badi bene, alle spalle di S., la revisora, la quale esprimeva un suo legittimo sentire basato sul fatto che "germano" e' anche il nome di una specie di anatre, ma proprio perche' immediatamente mi venne in mente che, in fondo, cos'era la Germania se non una Paperlandia? E anche qui, come si dice in latino, absit iniuria verbis, cioe' nelle parole non c'e' l'intenzione di offendere; solo di giocare un po' per rendere piu' lieve la fatica del vivere. L'idea mi piacque e mi tenne allegra compagnia per diverso tempo, sviluppandosi in diverse variazioni sul tema: te lo immagini se ci fosse stato scritto "galli", quanti "chicchirichi'", e se ci fosse stato scritto "alani", quanti "bau bau", e via ripassando i nomi dei popoli antichi che si prestano a simpatici equivoci. Tanto mi ha rallegrato (e tuttora mi rallegra) questo gioco che sono molto grata a S. che, in un certo senso, gli ha dato il via, e della quale, peraltro, ho potuto apprezzare subito l'intelligenza e la pazienza con cui ha sopportato qualche altra mia impennata. Alla quale pero', li' per li', feci una parte seria, sempre usando la magica funzione "revisioni" del computer: quello che veniva in mente a lei non faceva testo; li' "Germanen" era scritto in tedesco e "Germani" doveva essere in italiano. Punto e basta. L'unico cambiamento, la lettera maiuscola, anche perche' cosi' e' piu' corretto nella nostra lingua. Devo anche ricordare che, facendo la definitiva rilettura di qualche punto restato in sospeso, e questa volta con un'altra revisora, quest'ultima torno' timidamente alla carica: "ma, forse, questo "Germani" …". E fu allora che, dopo averle rispiegato perche' li' aveva da starci quella parola e non altra, come per un compromesso, avanzai la proposta (accettata subito) di sostituire "bravi" con "valorosi", che, tutto sommato, sottolinea ancor piu' il tenore ironico del testo. Fin qui la storia dei "germani" nel libro, prima di chiudere la quale, voglio osservare che questa fatidica parola, oltre a essere il nome di un antico popolo, i Germani, appunto, da cui, guarda caso, viene il nome "Germania", e a designare una specie di anatre, ha anche un terzo significato; indica infatti i fratelli (e sorelle) nati dallo stesso padre e dalla stessa madre, ragion per cui si parla di "fratelli germani". Per amore di completezza si puo' dire anche che Germano (e Germana) sono pure nomi propri, in italiano non molto diffusi, ma molto di piu' in Francia, con i suoi numerosi (Saint) Germani. … e la coda Si' perche' c'e' anche una coda. Nel senso piu' vero, reale, concreto, materiale della parola. Una lunghissima coda sull'Autobrennero, udite udite, "il di' 28 di luglio 2007 a ore 10 di mattina" per 30/40 chilometri da subito dopo Bolzano fino a San Michele all'Adige, dove, dopo almeno due ore, all'improvviso, come per magia, l'autostrada quasi si svuoto'. Ma dove erano finite tutte le auto, i camper e anche le roulotte dalle targhe austriache, tedesche, olandesi, belghe, con qualche spruzzata di Svezia, che mi avevano circondato per tutto questo tempo? Mi sono data una manata sulla fronte! Ma si'! Il lago di Garda! Ma certo! Tutti germani desiderosi di andare a sguazzare nel Gardasee! E sta' a vedere che, alla fin fine, S. aveva proprio ragione! (a cura di Annapaola Laldi) ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Cibo degli angeli o cibo dei polli? Mangia sano e proteggi il tuo cuore Aiuta a rinforzare le difese naturali Bifidobatteri e Lattobacilli: i batteri amici Rallenta l'invecchiamento cellulare Migliora le funzioni intestinali Addio a disturbi digestivi e stipsi Sara' per caso che, sempre di piu', troveremo tali frasi sulle confezioni dei nostri cibi al supermercato? Parecchi anni fa, a Bologna, insieme ad una mia vecchia amica bolognese, ci recammo ad uno show dal vivo, totalmente gratuito, alle porte del capoluogo, Casalecchio. Lo spettacolo era del comico Beppe Grillo. Non c'era moltissima gente, eravamo circa un centinaio, tutti in piedi, all'aperto. A quell'epoca, il suo famosissimo blog non esisteva nemmeno, ma esisteva un Grillo che, tra una battuta e l'altra,sviscerava fragorose risate e taglienti informazioni, del quale io medesimo restavo sorpreso per la sua delineatissima preparazione e formazione culturale, quasi impossibile per quello che era in effetti: un comico. Malgrado il suo dire e fare, con veloci "voli pindarici" riusciva a mantenere altissima la concentrazione della gente a cio' che raccontava, e questo era molto importante per far albergare nella memoria dei presenti ogni informazione che lui stesso desiderava e forniva. Incredibile era la sua preparazione culturale, in diversificati ambiti, tra i quali la nutrizione umana, quando asseriva che "ci facevamo trattare come polletti", facendoci crepare in ogni maniera, pagando il triplo del valore, soprattutto in termini di salute", e subito delineava con sobrieta' , senza sprofondare nell'accademico, quale fosse tale porcheria di cui noi felicemente ce ne servivamo anche giornalmente. Per me medico e nutrizionista, quel suo dire e fare suonava come un bel violino, e presumo che quel centinaio di persone che erano li' dovettero, come me e la mia amica, rimanere scioccate da quell'incalzare di battute commiste a precise informazioni, tutto quel contorno scenografico era il preludio del suo occuparsi successivo con gli spettacoli/informazione in giro per l'Italia, chiamati, e non a caso, "incantesimi", in fondo eravamo incantati tutti, davvero. " comprate il sale jodato, magari in... farmacia, perche' fa bene alla tiroide?" "il sale originale e naturale, quello grezzo marino, e' ricchissimo di jodio! " "vi prendono per il c…." "prima lo raffinano, togliendo ogni sostanza nutritiva elementare, cosi' diventa una porcheria che non serve a nulla, ma che vi vendono" "poi , poi, gli sparano addosso lo jodio" "ma che senso ha, se prima questo jodio era li, messoci dalla natura?" " che senso ha?" " il motivo?" "creano il mercato alias porcherie, e ve lo vendono al prezzo che decidono loro" " e' come se prendo una bottiglia di acqua, la demineralizzo -acqua distillata quindi- e poi ci sparo dentro qualche minerale disciolto, ma ve la vendo al quintuplo", andrebbe bene anche l'acqua che piove, tanto e' la distillata per antonomasia, in quanto, poi, ogni traccia dei suoi disciolti in traccia, minerali, li raccoglie lungo il suo percorso sottoterra", ma se il sottoterra non e' piu' come prima? "non facciamo prenderci per il c…." Il trucco delle sciagurate politiche delle catene industriali agro-alimentari , nate a ridosso del boom economico in Europa e gia' presenti oltreoceano ancor prima della seconda guerra mondiale, stavano per cambiare volto, sensibili e percettive alle esigenze del mercato. Questi, il mercato, non lo conoscevano, bensi' lo creavano loro… , la creazione era business, ed il business era il business. Ad esempio, il nuovo mercato, era quello dei cibi raffinati. Tale procedura era sistematica, tanto grave che sviscerava in maniera lampante come le aziende fossero lontane dalle esigenze della salute delle persone. Tutto cio' ha trovato, nella politica e nei media, forti complicita' a livello nazionale e sopranazionale. Il povero ignaro cittadino/consumatore, e' rimasto all'ombra di tutto, indifeso di fronte a diritti inalienabili, come quello della salute, individuale e collettiva. Dagli Stati Uniti all'Europa, dagli anni '50 a tutt'oggi, la lista nera degli obbrobri agro-alimentari e' notevole, tanto da vanificarne una lettura tra i dettagli. Ancor prima della ultima guerra mondiale, erano state le industrie americane a sfornare il "dado" di carne, che consisteva di un sistema di essiccazione, compressione, disidratazione e aggiunta di tutto di piu', compreso il non salutare "glutammato sodico". In Italia arrivo' a ridosso, tra gli anni '950 e '960, trovando il suo boom successivamente negli anni '970, rendendo felici tutte le mamme, che restavano convinte che quel brodo fosse stato uguale a quello al quale erano state abituate dalle loro medesime mamme. Ecco che la macelleria, punto di vendita di lusso nel primissimo dopoguerra, volta dopo volta cambiava look, adattandosi e plasmandosi al re mercato. Ossa, scarti un tempo preziosi come le orecchie, l'occhio, la coda, la lingua, le zampe, gli intestini, le interiora, non si trovavano nemmeno a pagarle, le stesse vendute dapprima anche per la preparazione di un salutare e prezioso brodo di carne. Il pentolone con ossa e pezzi di tutto, stava diventando qualcosa di inesistente, come successivamente lo divenne. Ma questo e' ancora nulla, in confronto a quanto fummo costretti, durante questi decenni. E la complicita' di autorita', politica e media? Ad esempio, ormai e' divenuto dominio scientifico, la cancerogeneita' dei "nitriti", sovente presenti nelle carni trattate, quali affettati o conservati industriali. Consumarne un qualcosina piccola piccola ogni tanto, quale peccato di gola, e' comprensibile, lo diventa molto meno quando osserviamo intoccabili cattedratici universitari, invitati da quelle trasmissioni Rai, e non solo, sulla salute -che tanto costano al contribuente italiano- che invitano gli ascoltatori ad inserire nella dieta giornaliera 70 gr. o anche piu' di prosciutto o salame. Meno male che a contrastare tale pervasa maldicenza non rimaniamo i soli, ed ai tanti medici bravi e coscienziosi si aggiunge anche la voce autorevolissima dell'oncologo piu' famoso del mondo, lui, convinto vegetariano, che mai mangerebbe carni, e ancor meno loro preparati (Umberto Veronesi). Il sistema della raffinazione. La raffinazione e' una tecnica ingenerosa per l'uomo, a tal punto che, ad esempio, la canna da zucchero dove sono presenti numerosissimi agenti minerali e sostanze traccia, devono essere eliminati, per ingannare il palato del consumatore. Difatti, la raffinazione nacque, sostanzialmente, per rendere il cibo uniforme nel suo gusto, forma e colore. Accontentano il palato e distruggono la salute. Incredibilmente, uno dei punti di maggior forza della vendita degli anti-diabetici orali, quelli quindi usati per un diabete di tipo II (e' il classico diabete alimentare), sta nel consumo di zuccheri raffinati! Se mangiassimo zuccheri non raffinati, come venderebbero antidiabetici orali? Inoltre, i medici che si occupano del naturale lo sapevano gia', ed e' ormai divenuto dominio della comunita' scientifica, tanto che di recente e' stato pubblicato sul "British journal of medicine": aggiungere polvere di cannella nei preparati a base di zucchero, abbassa fortemente il potere diabetogeno degli stessi. Ma l'effetto della cannella non si limita solo a tanto... ci fermiamo qui, per non sconfinare. La complicita' della politica e delle varie comunita' scientifiche, ha permesso anche di peggio. Si spendono milioni di euro per sfruttare nuove tecnologie -le famigerate biotecnologie- che nascono e si sviluppano dalla necessita' di correre solamente ai ripari. Ogni tanto sentiamo la notizia che qualche "Cnr" (centro nazionale delle ricerche) ha messo a punto il carciofo probiotico, che rinforza le difese immunitarie. Tuttavia, la biotecnologia futuristica non potra' mai eguagliare la natura: chi potra' mai costruire in laboratorio l'essenza organolettica e biologica di un uovo di gallina? Chi il succo di uva, con quasi le sue 3 mila differenti sostanze disciolte? E nessuno ci dice che, se dagli anni '50 in avanti la metodica del trattamento con le sostanze chimiche di sintesi nelle filiere agro-alimentari non fosse stata sistematica, oggi avremmo agri di produzione biologica, a prezzi normali, non proibitivi come in effetti sono. Altra ingiustizia ai danni del diritto alla salute. Lo sapevano perfino i cinesi oltre 4 mila anni fa, che la "terra" cioe' l'agro, include e trattiene ogni nutrimento in simbiosi con l'uomo. Ecco perche' ogni uomo dovrebbe mangiare soprattutto frutta e verdura di stagione e fresca, attinta alla latitudine ove vive. Chi ancora crede che una terra concimata chimicamente possa mantenere le sue proprieta' biologiche, organolettiche, energetiche di una terra concimata con letame? Potrebbero cosi' frutta e verdura essere mai uguali nel loro equilibrio di principi naturali, minerali, sostanze traccia? Oligoelementi, quindi coenzimi che come catalizzatori svolgono un lavoro profondo nel mantenimento della omeostasi biologica del nostro organismo garantendo una efficiente salute? Chi vi dice, ad esempio, che l'agro chimico blocca il fluire di energia e non permette che il frutto abbia ogni sua naturale presenza di elementi nutritivi e in traccia? Che la sostanza chimica, in poche parole, la chimica di sintesi, rompe il fluire di informazioni energetiche tra agro-frutto ed uomo? Che un frutto senza valore energetico non e' piu' frutto, non e' nemmeno natura, e' uno zombi? Oggi, le produzioni delle filiere agro-alimentari sfornano frutta e verdura, prive di quegli elementi specifici che sono sostanze in traccia, che tanto servono al nostro organismo. Per avvicinarci un poco alla frutta e alla verdura "normale", dobbiamo acquistarla "biologica"... per favore, mi scriva chi se lo puo' permettere. In ogni caso, tali sistematicita' non sono state presenti solo in Italia, ma hanno interessato in diversa misura tutto l'Occidente. Oggi stanno interessando intensivamente soprattutto i Paesi cosiddetti in via di sviluppo, dove una chimica di sintesi delle peggiori e' attualmente usata nelle produzioni delle filiere agro-alimentari. C'e' un inquinamento profuso di terre ed acque, i fiumi di ogni Paese del sud-est asiatico sono veicoli di passaggio delle scorie delle varie industrie chimiche, forzatamente costruite a loro ridosso. Le tecniche industriali, che servivano per ingannare i nostri palati, si sono trasferite, ad esempio, in Asia, continente ove il riso (ottimo cereale) e' il piatto principale e ormai viene consumato brillato, quindi raffinato perche' di colore bianco… considerato piu' buono. Mangiare riso integrale, quindi di colore scuro, oltremodo e' divenuto un piatto da "poverelli", ed il riso dei poverelli e' dato, paradossalmente, ai carcerati, che cosi' si nutrono molto meglio dei poveri uomini liberi, e nessun ristorante ne e' pertanto fornito. Ed il riso prodotto in Cina, si impone sui mercati asiatici, senza che ci possa essere una verifica e controllo di provenienza dei terreni di sua produzione. Diversi anni or sono, in Europa, si mettevano in movimento nuovi meccanismi per la creazione di nuovi mercati di consumo, che proprio adesso stanno iniziando a divenire realta'. Dopo un periodo di sfruttamento con demolizione dei principi naturali assoluti, durato alcuni decenni, il mercato si e' orientato, e si sta orientando, sul naturale, inseguendo gusti e non esigenze, marketing e business, non certo la salute dei consumatori. Medesimo ragionamento, adesso, con le iniziative sui "cibi funzionali", di cui parleremo la prossima volta. La natura, nel suo equilibrio immutabile e perfetto, ci ha donato cibi naturali, veri cibi degli angeli. L'uomo, dopo, li ha trasformati in cibi per polli. E li ha dati in pasto a noi consumatori. ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Telecom e i dialer La storia si ripete, nonostante leggi e delibere del Garante delle Comunicazioni. La denuncia querela e l'opposizione alla richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero. Pubblichiamo una denuncia querela contro il rappresentante legale di Telecom per interruzione di pubblico servizio e per altri reati che si vogliano ravvisare nelle ormai consuete truffe ai danni degli utenti di telefonia fissa, a causa delle connessioni involontarie. Ci e' pervenuta grazie al prezioso contributo di un avvocato che ci ha scritto ed inviato il proprio lavoro, l'avv, Domenico A. Marando. del foro di Locri. Il Pubblico Ministero ha chiesto l'archiviazione del caso non avendo ravvisato gli estremi di reato nella vicenda; l'avvocato si e' opposto con un atto che pubblichiamo, chiedendo al Giudice per le Indagini Preliminari di obbligare la Procura a formulare l'imputazione, che dovra' decidere se rinviare gli atti alla Procura oppure archiviare definitivamente il caso. Crediamo che chiunque possa provare a interpellare la magistratura penale, oltre che quella civile per i danni e per le questioni contrattuali, ce ne sono a nostro avviso tutti i presupposti. Per questo gli atti che pubblichiamo potranno servire da modulistica per chiunque si trovi nella medesima situazione e intenda proporre querela alla Procura del luogo dove risiede, e per opporsi all'eventuale archiviazione. DENUNCIA QUERELA Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Io sottoscritto ………………………., nato a……….. il………….., e residente in …………….. alla via…………………………. , C.F…………………... titolare dell'utenza telefonica n. ………………… e con contratto stipulato con Telecom Italia spa Premesso che: - in data ……….. 2007 mi è pervenuta la bolletta telefonica relativa al 4 bimestre 2007 e per l'importo di € ……..; - a prima vista, l'importo mi è sembrato esagerato; - in relazione al traffico telefonico di cui faccio uso e soprattutto in relazione alle opzioni contrattuali che ho sottoscritto: "Teleconomy Quando Vuoi" e "Teleconomy Internet", la mia bolletta bimestrale non dovrebbe superare mai € 80?; - nel leggere i dettagli del consumo, vi ho trovato la sorpresa, la voce: A Satellitari internazionali, telefonate 2 e per un tempo pari 17,07 minuti e per un costo complessivo di € …….; - ho immediatamente telefonato al 187, numero del servizio clienti Telecom Italia per chiedere spiegazioni in merito; - l'operatore mi ha risposto: "si tratta di n. 2 telefonate internazionali effettuate a Globalstar, il cui prefisso inizia con 00881++++++ " ; - successivamente, ho scoperto il raggiro di cui sono stata vittima per l'ennesima volta: connessione internet verso il sito "GLOBALSTAR B"; - ho provveduto a inoltrare reclamo scritto alla Telecom Italia spa, ma senza alcun esito; - ho provveduto a pagare l'importo riportato in bolletta, decurtata dalla somma contestata; - comunicare tramite il telefono è ormai un diritto sacrosanto riconosciuto da tutti gli Stati del mondo; - una volta stipulato il contratto, la mancata fornitura del servizio di telefonia costituisce interruzione di pubblico servizio e può compromettere seriamente la vita di relazione di qualsiasi persona; - con decreto del 2 marzo 2006 n. 145, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 10 aprile 2006, il ministero delle Comunicazioni ha emanato il Regolamento recante la disciplina dei servizi a sovrapprezzo, con il chiaro e lodevole intento di limitare le truffe ai danni del consumatore, fiorite nel corso degli ultimi anni da parte di gestori di servizi a pagamento di vario genere. Fra questi i maledetti dialers o i numeri speciali satellitari; - attualmente è in atto una truffa pianificata su tutto il territorio nazionale, ai danni di tutti gli utenti di telefonia di rete fissa; - Ormai le bollette gonfiate da telefonate o connessioni internet hanno raggiunto tutti, ma proprio tutti: utenze pubbliche e private; - il gestore della telefonia si sente protetto ed invulnerabile in relazione alla lentezza della giustizia ed alla consapevolezza che difficilmente un utente si sobbarca le spese di un processo civile (lento, costoso, incomprensibile, cavilloso e bisognevole di assistenza tecnica), a fronte di 30 o 50 euro di truffa patita; - la buona fede nelle trattative, nell'esecuzione e nell'interpretazione del contratto, sembra sia definitivamente tramontata; - la truffa regna sovrana e viene evidenziata dalla stessa telecom con l'allegato alla fattura e al bollettino di pagamento dove si legge: telecomnews: AVVISO AGLI UTILIZZATORI DI INTERNET: "Segnaliamo la possibilità di truffe da parte di alcuni fornitori di informazione ai danni di chi naviga in internet, realizzate facendo compiere automaticamente al computer, all'insaputa dell'utilizzatore, connessioni verso numerazioni……". Per quanto sopra, chiedo l'intervento della S.V.I. affinché voglia ordinare, alla telecom italia spa in persona del legale rappresentante pro tempore, l'immediato ripristino della linea telefonica, perchè trattasi di interruzione di pubblico servizio, e il reato non venga portato ad ulteriori conseguenze. Chiedo di essere informato dello sviluppo e dell'esito della richiesta di Giustizia che precede ex art. 408 e segg c.p.p.. Allego alla presente: Fotocopia ricevute di pagamento firma OPPOSIZIONE ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE Tribunale di Locri Ufficio del Giudice per le indagini preliminare opposizione alla richiesta di archiviazione Il sottoscritto avv. ..... a .....residente in........, titolare dell'utenza telefonica n. ......, con contratto stipulato con la società Telecom Italia- parte offesa nel procedimento penale n..........contro ignoti per il reato di truffa. Vista la richiesta di archiviazione presentata in data ................... dal P.M............, con il presente atto propone opposizione avverso la richiesta anzidetta, chiedendo la prosecuzione delle indagini ed in ogni caso instando perché il sig Giudice Ill.mo voglia rigettare la richiesta ed ordinare la formulazione dell'imputazione a carico delle persone responsabili, per i sottoelencati motivi. Il P.M. reputa che i fatti denunciati non integrano la fattispecie di alcun reato e in particolare quello di truffa, per questi motivi: 1) riconduce l'episodio al fenomeno dell'utente internet che si vede addebitare sulla bolletta telefonica somme corrispondenti al prezzo di un collegamento realizzato con un server diverso da quello abituale; 2) presuppone l'accettazione del collegamento e della offerta del servizio con consapevolezza; 3) sostiene che le tecniche adoperate dall'operatore del servizio non raggiungono la soglia degli artifici e raggiri per la configurabilità dell'ipotesi del reato in contestazione. Ciò premesso, si osserva: La richiesta del P.M. fa seguito esclusivamente alla lettura, forse frettolosa, dell'atto di denuncia-querela, ma non un solo atto di indagine è stato esperito. Il P.M. non ha pensato minimamente all'"arma del delitto" ai c.d. "dialer", non ha fatto alcuna ricerca su internet per conoscere e valutare il fenomeno nella sua attuale dimensione; non ha ritenuto necessario consultare la polizia delle comunicazioni. Sarebbe bastato collegarsi, ad esempio, al sito dell'A.D.U.C. (http://www.aduc.it/) o ad uno dei tanti "forum" della rete (es. http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=153138) per rendersi conto del fenomeno e delle dimensioni che di giorno in giorno assume. Il dialer (dall'inglese to dial = comporre), è quel programma per computer di pochi kilobyte che crea una connessione ad Internet, a un'altra rete di calcolatori o semplicemente a un altro computer tramite la comune linea telefonica o un collegamento ISDN. Ora è bene sapere che un dialer è un programma che altera i parametri della connessione a Internet, cambiandone soprattutto il numero telefonico e sostituendolo con un numero a pagamento maggiorato su prefissi come il costosissimo 899 (in Italia) o prefissi internazionali, dove parte di quello che si paga per la telefonata viene girato dall'operatore telefonico (Telecom Italia, Albacom, eccetera) a una terza persona o società: quella che appunto dissemina i dialer. Il dialer sarebbe di per sé uno strumento lecito del commercio via Internet. Per esempio, una società potrebbe usarlo per offrire consulenze o informazioni per telefono e farsi pagare per questi servizi direttamente tramite la bolletta del chiamante, senza dover scomodare carte di credito, fatture e quant'altro. Purtroppo, però, questo strumento viene abusato, nel senso che viene offerto spessissimo in modo disonesto, ossia facendo di tutto per rendersi invisibile e nascondere i costi di connessione. Se il programma si comportasse onestamente, dichiarando in modo non ambiguo quanto costa il servizio, il meccanismo sarebbe perfettamente accettabile: il consumatore inequivocabilmente avvisato che decide consapevolmente di pagare anche centoquaranta euro l'ora per ricette, musica, suonerie o donnine (sono questi, principalmente, i servizi offerti tramite i dialer), ha il sacrosanto diritto di farlo (i soldi sono i suoi e ci fa quel che gli pare). L'unica eccezione è costituita dai servizi a carattere erotico e pornografico su numerazione 166, 144 e 899, che sono vietati dalla legge. Purtroppo la maggior parte dei dialer è confezionata in modo ingannevole e ogni giorno si ripresenta sulla rete telematica sempre più sofisticato e pericoloso. Il dialer è un fantasma che colpisce in maniera invisibile e dal quale non ci si può difendere. - Salvaguardare l'utente telefonico da accessi indesiderati attraverso la linea telefonica è responsabilità esclusiva del gestore, posto che "Il contratto di utenza telefonica è inquadrabile come un rapporto di Fornitura-appalto continuativo di servizi, ai sensi dell'articolo 1577 del c.c., al quale sono applicabili in quanto compatibili le norme dell'appalto e quelle relative al contratto di somministrazione, per cui gli obblighi del gestore non si risolvono esclusivamente nella fornitura tecnica del servizio telefonico e delle apparecchiature connesse, ma anche nel garantire la sicurezza della linea da possibili intrusioni e attacchi da parte di terzi. Ne consegue che l'utente non è tenuto a pagare bollette telefoniche, per chiamate verso il numero 166 o altri similari, avvenute non tramite telefono ma in automatico attraverso il modem utilizzato per il collegamento a internet, in presenza di un "Dialer". Solo il gestore del servizio telefonico, infatti, poteva essere (e non poteva non essere) al corrente del rischio rappresentato dai "Dialer", mentre l'utente medio, quale indubbiamente da considerare l'abbonato, non dispone normalmente delle conoscenze necessarie per evitare di cadere vittima di un "Dialer", né é grado di difendersene in modo appropriato salvo rinunziare a internet o sostituire windows con altri meno diffusi sistemi operativi. In conclusione spetta quindi al gestore garantire e proteggere la funzione internet dall'aggressione di "Dialer" spregiudicati o addirittura illegali, al di la del fatto che si tratta di servizi a valore aggiunto dai quali lo stesso gestore trae un non indifferente profitto. (Tribunale di Genova - Sezione IV civile - Sentenza 25 gennaio-20 febbraio 2006 Giudice Marchesiello in Guida al Diritto 26 agosto 2006 n°33); Ma vi è di più: L'episodio narrato nella denuncia-querela: connessione internet verso il sito "GLOBALSTAR B" non è mai avvenuto né volontariamente, né involontariamente, poiché le connessioni ad internet sono state sempre sotto osservazione. Un eventuale dialer avrebbe potuto agire solo ed esclusivamente con un collegamento esterno sulla linea telefonica del sottoscritto, quindi al di fuori di ogni suo vigile controllo, poichè dalla sua utenza telefonica, nel periodo relativo alla contesta bolletta telefonica, non è mai partita una connessione automatica o "volontaria" ad internet verso numeri sconosciuti. P.Q.M. Si chiede dunque che l'Ill.mo Signor Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Locri voglia respingere la richiesta di archiviazione della notizia di reato, formulata in data 24/9/2007 dal Pubblico Ministero, ordinare allo stesso di formulare l'imputazione a carico dei responsabili dei fatti denunciati, con ogni conseguente formalità di rito, previa fissazione di udienza camerale ai sensi dell'art. 410, 3° co c.p.p. Ai fini della prosecuzione delle indagini preliminari, si chiede che la Procura provveda: 1) ad acquisire le generalità complete dei responsabili delle società coinvolte nelle c.d. "bollette telefoniche gonfiate: truffe coi numeri satellitari" precisando che il distributore in Italia dei servizi della Globalstar è Elsacom, che è una società controllata da Finmeccanica, a sua volta controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze, con il 32,45% (notizia ADUC); 2) ad acquisire informazioni sul fenomeno delle connessioni automatiche presso la polizia di Stato, presso l' A.D.U.C. (associazione per i diritti degli utenti e consumatori - http://www.aduc.it/), presso gli utenti del forum http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=153138; 3) ad acquisire copia dell'interrogazione del Presidente dell' Agcom ai Ministri delle Comunicazioni e dell'Economia e Finanze (aprile 2007); 4) ad acquisire copia dell'intervento alla Camera dei deputati dell'on. Donatella Poretti (3 ottobre 2007). Luogo, data Firma ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone I lavoratori flessibili finanziano la pensione a 57 anni di chi ha avuto il posto fisso Da oltre un decennio si parla in Italia di conflitto generazionale, intendendo dire che le regole attuali portano a penalizzare i piu' giovani. Non e' difficile trovare conferme a questa realta'. Non occorre scavare, basta grattare leggermente nelle migliaia e migliaia di norme che hanno la pretesa di regolare la societa' italiana. Perche' e' vero che le attuali incongruita' vengono compensate dal welfare family (genitori che erogano 'paghette' a figli di trenta-trentacinque anni, che garantiscono alle banche il pagamento del mutuo casa per conto dei 'bamboccioni', che pagano la mazzetta per far ottenere al figlio un posto di lavoro, ecc.). Ma e' inevitabile che questo meccanismo non durera' a lungo. Finira' la generazione di genitori che, grazie a pensioni erogate generosamente, 'mantiene' i figli. Le pensioni sono l'ambito in cui si annidano le peggiori fregature per i ventenni e i trentenni di oggi. Proviamo a grattare.E' recente la decisione del Governo di trasformare lo 'scalone' deciso dal precedente esecutivo, sostituendolo con dei 'gradini'. La riforma Maroni aveva stabilito nel 2004 che, a partire dal 2008, per andare in pensione occorreva avere 35 anni di contributi e l'eta' di 60 anni. In precedenza le regole imponevano un'eta' minima di 57 anni (58 per i lavoratori autonomi). La modifica ipotizzata dal Governo Prodi permettera' a circa 130 mila lavoratori di andare in pensione prima dei 60 anni, evitando lo 'scalone'. Questa gradualita' ha un costo stimato in circa 10 miliardi di euro. Visti i pochi margini di manovra che lascia il debito pubblico, che e' il 107% del Prodotto interno lordo, si e' ben pensato che a finanziare la riforma della riforma siano i giovani, aumentando i contributi pensionistici obbligatori sui contratti a progetto, dall'attuale 23,5% al 26,5%. La motivazione data e' di una ipocrisia ignobile. Si dice: versando di piu' i giovani lavoratori avranno una pensione migliore; rendendo piu' onerosi alle aziende i contratti a progetto, si stimola la stipula di contratti 'normali'. Della serie, vi stiamo rendendo la vita piu' difficile, ma solo per il vostro bene. Se fosse vero, i soldi in piu' andrebbero a finanziare cospicue indennita' di disoccupazione per i lavoratori flessibili, fondi di garanzia per ottenere piu' facilmente finanziamenti per comprare casa o pagare un periodo di formazione all'estero. Invece vero non e': i maggiori contributi daranno la possibilita' a circa 130 mila lavoratori di andare in pensione quando hanno meno di 60 anni. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA PUBBLICITA' E PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE, INGANNEVOLI, AGGRESSIVE: le nuove norme Due recenti decreti legislativi, entrati in vigore il 21/9/07,hanno riscritto ed ampliato le regole relative alla pubblicita' ingannevole e comparativa, recependo le nuove norme introdotte dalla comunita' europea con la direttiva 2005/29/CE. Il decreto legislativo piu' interessante ed importante per i consumatori e' il 146/07, che ha introdotto il nuovo concetto di pratica commerciale sleale ampliando quello di pubblicita' ingannevole gia' disciplinato dal codice del consumo. Questo decreto ha in pratica riscritto parte del d.lgs.206/05 (il codice del consumo), piu' precisamente gli articoli dal 18 al 27. Le vecchie norme, in realta', non sono state abrogate ma leggermente modificate e riportate su un secondo decreto, il d.lgs. 145/07, che si occupa di pubblicita' ingannevole e comparativa limitatamente all'ambito dei rapporti tra professionisti concorrenti, nei quali il consumatore non e', almeno direttamente, coinvolto. In questa scheda ci occupiamo ovviamente del d.lgs. 146/07, d'interesse diretto del consumatore, chiarendo per prima cosa il concetto di pratica commerciale sleale o scorretta, concetto che include anche la pubblicita'. Il nuovo concetto di pratica commerciale sleale o scorretta E' definita pratica commerciale qualsiasi “azione, omissione, condotta o dichiarazione, comunicazione commerciale (compresa la pubblicita' e la commercializzazione del prodotto), posta in essere da un professionista in relazione alla promozione, vendita o fornitura di un bene o servizio ai consumatori. Essa e' scorretta, ovvero illecita e vietata, se * contraria alla diligenza professionale, ovvero al normale grado di competenza ed attenzione che ragionevolmente i consumatori attendono da un professionista nei loro confronti rispetto ai principi generali di correttezza e di buona fede; * falsa; * idonea a falsare il comportamento del consumatore, ovvero che alteri la capacita' dello stesso di scegliere consapevolmente, inducendolo a prendere una decisione che non avrebbe altrimenti preso. Le nuove regole si applicano alle pratiche commerciali poste in essere prima, durante e dopo un'operazione commerciale relativa a un prodotto o servizio. Quindi, vi sono sottoposti -oltre alla pubblicita'- comunicazioni, promozioni, offerte, preventivi, contratti, etc.etc.. Lo stesso divieto vige per le pratiche commerciali che sono atte a falsare il comportamento di gruppi di consumatori chiaramente individuabili e particolarmente vulnerabili a quel tipo di pubblicita' o a quel prodotto o servizio a causa di un'infermita' mentale o fisica oppure dell'eta' o dell'ingenuita' , in un modo che il professionista/venditore poteva facilmente prevedere (per esempio la pubblicita' destinata a bambini e/o adolescenti). In termini generali, tra le pratiche commerciali scorrette rientrano anche quelle che riguardano prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori ed omettono di darne notizia nonche' quelle che possono, anche indirettamente, minacciare la sicurezza di bambini ed adolescenti. Vengono inoltre fatte rientrare nelle pratiche commerciali scorrette le forniture non richieste relative a contratti attivati a distanza (disciplinate dal codice del consumo art.50 e segg.) e i servizi finanziari non richiesti relativi a contratti attivati a distanza (quelli bancari, assicurativi, creditizi, etc.disciplinati dal d.lgs. 190/05). Rimane lecita la pratica pubblicitaria consistente in dichiarazioni palesemente esagerate o non destinate ad essere prese alla lettera. Rientrano nelle pratiche commerciali scorrette quelle ingannevoli e quelle aggressive. Entriamo nel dettaglio: UNA PRATICA COMMERCIALE E' INGANNEVOLE SE 1) contiene informazioni non rispondenti al vero; 2) e' di fatto corretta ma in qualsiasi modo (anche nella sua presentazione complessiva) induce o e' idonea ad indurre in errore il consumatore riguardo ad uno o piu' dei seguenti elementi, portandolo a prendere una decisione che non avrebbe altrimenti preso: * l'esistenza o la natura del prodotto; * le caratteristiche principali del prodotto, quali la sua disponibilita', i vantaggi, i rischi, l'esecuzione, la composizione, gli accessori, l'assistenza post-vendita al consumatore (garanzia) e il trattamento dei reclami, il metodo e la data di fabbricazione o della prestazione, la consegna, l'idoneita' allo scopo, gli usi, la quantita', la descrizione, l'origine geografica o commerciale o i risultati che si possono attendere dal suo uso, o i risultati e le caratteristiche fondamentali di prove e controlli effettuati sul prodotto; * la portata degli impegni del professionista, i motivi della pratica commerciale e la natura del processo di vendita, qualsiasi dichiarazione o simbolo relativi alla sponsorizzazione o all'approvazione dirette o indirette del professionista o del prodotto; * l prezzo o il modo in cui questo e' calcolato o l'esistenza di uno specifico vantaggio quanto al prezzo; * la necessita' di una manutenzione, ricambio, sostituzione o riparazione; * la natura, le qualifiche e i diritti del professionista o del suo agente, quali l'identita', il patrimonio, le capacita', lo status, il riconoscimento, l'affiliazione o i collegamenti e i diritti di proprieta' industriale, commerciale o intellettuale o i premi e i riconoscimenti; * i diritti del consumatore, incluso il diritto di sostituzione o di rimborso previsti dalla garanzia di legge di due anni (codice del consumo art.128 e segg.). 3) induce o e' idonea ad indurre il consumatore a prendere una decisione che non avrebbe altrimenti preso ed ingeneri confusione con i prodotti, i marchi, la denominazione sociale e altri segni distintivi di un concorrente, ivi compresa la pubblicita' comparativa illecita; 4) comporta il mancato rispetto da parte del professionista degli impegni contenuti nei codici di condotta che il medesimo si e' impegnato a rispettare, ove si tratti di un impegno fermo e verificabile, e il professionista indichi in una pratica commerciale che e' vincolato dal codice (si veda piu' avanti). 5) omette informazioni rilevanti di cui il consumatore ha bisogno per prendere una decisione consapevole e induce o e' idonea ad indurre in tal modo il consumatore a prendere una decisione che altrimenti non avrebbe preso; 6) occulta o presenta in modo oscuro, incomprensibile, ambiguo o intempestivo le informazioni rilevanti di cui il consumatore ha bisogno per prendere una decisione consapevole oppure non indica l'intento commerciale della pratica stessa ed induca -o sia idonea ad indurre- il consumatore a prendere una decisione che altrimenti non avrebbe preso. LE CONDOTTE CONSIDERABILI INGANNEVOLI sono: * esibire un marchio di fiducia, di qualita' o un marchio equivalente senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione; * asserire, contrariamente al vero, che un professionista, le sue pratiche commerciali o un suo prodotto sono stati autorizzati, accettati o approvati, da un organismo pubblico o privato o che sono state rispettate le condizioni dell'autorizzazione, dell'accettazione o dell'approvazione ricevuta; * invitare all'acquisto di prodotti ad un determinato prezzo senza rivelare l'esistenza di ragionevoli motivi che il professionista puo' avere per ritenere che non sara' in grado di fornire o di far fornire da un altro professionista quei prodotti o prodotti equivalenti a quel prezzo entro un periodo e in quantita' ragionevoli in rapporto al prodotto, all'entita' della pubblicita' fatta del prodotto e al prezzo offerti; * invitare all'acquisto di prodotti ad un determinato prezzo e successivamente: a) rifiutare di mostrare l'articolo pubblicizzato ai consumatori, oppure b) rifiutare di accettare ordini per l'articolo o di consegnarlo entro un periodo di tempo ragionevole, oppure c) fare la dimostrazione dell'articolo con un campione difettoso, con l'intenzione di promuovere un altro prodotto. * dichiarare, contrariamente al vero, che il prodotto sara' disponibile solo per un periodo molto limitato o che sara' disponibile solo a condizioni particolari per un periodo di tempo molto limitato, in modo da ottenere una decisione immediata e privare i consumatori della possibilita' o del tempo sufficiente per prendere una decisione consapevole; * impegnarsi a fornire l'assistenza post-vendita a consumatori con i quali il professionista ha comunicato prima dell'operazione commerciale in una lingua diversa dalla lingua ufficiale dello Stato membro in cui il professionista e' stabilito e poi offrire concretamente tale servizio soltanto in un'altra lingua, senza che questo sia chiaramente comunicato al consumatore prima del suo impegno a concludere l'operazione; * affermare, contrariamente al vero, o generare comunque l'impressione che la vendita del prodotto sia lecita; * presentare i diritti conferiti ai consumatori dalla legge come una caratteristica propria dell'offerta fatta dal professionista; * impiegare contenuti redazionali nei mezzi di comunicazione per promuovere un prodotto (ovvero fare pubblicita' sotto forma di notizia o servizio giornalistico), qualora i costi di tale promozione siano stati sostenuti dal professionista senza che cio' emerga dai contenuti o da immagini o suoni chiaramente individuabili per il consumatore. Rimane esclusa la pubblicita' radiotelevisiva, disciplinata dall'apposito testo unico (d.lgs.177/05) * formulare affermazioni di fatto inesatte per quanto riguarda la natura e la portata dei rischi per la sicurezza personale del consumatore o della sua famiglia se egli non acquistasse il prodotto; * promuovere un prodotto simile a quello fabbricato da un altro produttore in modo tale da fuorviare deliberatamente il consumatore inducendolo a ritenere, contrariamente al vero, che il prodotto e' fabbricato dallo stesso produttore; * avviare, gestire o promuovere un sistema di promozione a carattere piramidale nel quale il consumatore fornisce un contributo in cambio della possibilita' di ricevere un corrispettivo derivante principalmente dall'entrata di altri consumatori nel sistema piuttosto che dalla vendita o dal consumo di prodotti; * affermare, contrariamente al vero, che il professionista e' in procinto di cessare l'attivita' o traslocare; * affermare che alcuni prodotti possono facilitare la vincita in giochi basati sulla sorte; * affermare, contrariamente al vero, che un prodotto ha la capacita' di curare malattie; * comunicare informazioni inesatte sulle condizioni di mercato o sulla possibilita' di ottenere il prodotto allo scopo d'indurre il consumatore all’acquisto a condizioni meno favorevoli di quelle normali di mercato; * affermare in una pratica commerciale che si organizzano concorsi o promozioni a premi senza attribuire i premi descritti o un equivalente ragionevole; * descrivere un prodotto come gratuito o senza alcun onere, se il consumatore deve pagare un supplemento di prezzo rispetto al normale costo necessario per rispondere alla pratica commerciale e ritirare o farsi recapitare il prodotto; * includere nel materiale promozionale una fattura o analoga richiesta di pagamento che lasci intendere, contrariamente al vero, al consumatore di aver gia' ordinato il prodotto; * dichiarare o lasciare intendere, contrariamente al vero, che il professionista non agisce nel quadro della sua attivita' commerciale, industriale, artigianale o professionale, o presentarsi, contrariamente al vero, come consumatore; * lasciare intendere, contrariamente al vero, che i servizi post-vendita relativi a un prodotto siano disponibili in uno Stato membro diverso da quello in cui e' venduto il prodotto. *affermare, contrariamente al vero, di essere firmatario di un codice di condotta (vedi sotto); *asserire, contrariamente al vero, che un codice di condotta ha l'approvazione di un organismo pubblico o di altra natura; INFORMAZIONI RILEVANTI DELL'INVITO ALL'ACQUISTO (offerte, promozioni, etc.) Per non essere ingannevole l'invito all'acquisto deve contenere: * adeguate informazioni sulle caratteristiche principali del prodotto; * indirizzo geografico e identita' del professionista, sua denominazione sociale e -se pertinente- indirizzo geografico e identita' del professionista per conto del quale egli agisce; * prezzo comprensivo delle imposte o, se la natura del prodotto comporta l'impossibilita' di calcolare ragionevolmente il prezzo in anticipo, le modalita' di calcolo del prezzo e, se del caso, tutte le spese aggiuntive di spedizione, consegna o postali oppure, qualora tali spese non possano ragionevolmente essere calcolate in anticipo, l'indicazione che tali spese potranno essere addebitate al consumatore; * modalita' di pagamento, consegna, esecuzione e trattamento dei reclami qualora esse siano difformi dagli obblighi imposti dalla diligenza professionale; * esistenza di un diritto di recesso o scioglimento del contratto per i prodotti e le operazioni commerciali che comportino tale diritto. UNA PRATICA COMMERCIALE E' AGGRESSIVA SE: mediante molestie, coercizione (compreso il ricorso alla forza fisica) o indebito condizionamento (lo sfruttamento di una posizione di potere per esercitare pressioni), limitano o sono idonee a limitare considerevolmente la liberta' di scelta o di comportamento del consumatore tanto da indurlo a prendere una decisione che altrimenti non avrebbe preso. Rientrano in questo ambito, per esempio, tutti i casi in cui i venditori facciano uso di minacce fisiche o verbali, sfruttino qualsivoglia evento tragico o fatto grave per influenzare il consumatore, pongano ostacoli -non previsti da un contratto- onerosi o sproporzionati alla liberta' del consumatore di far valere i propri diritti contrattuali, (come recedere, rescindere, cambiare prodotto etc.), minaccino di promuovere azioni legali in modo temerario o palesemente infondato. Sono condotte considerabili aggressive, invece: * creare l'impressione che il consumatore non possa lasciare i locali commerciali fino alla conclusione del contratto; * effettuare visite presso l'abitazione del consumatore, ignorando gli inviti del consumatore a lasciare la sua residenza o a non ritornarvi, fuorche' nelle circostanze e nella misura in cui siano giustificate dalla legge nazionale ai fini dell'esecuzione di un'obbligazione contrattuale; * effettuare ripetute e non richieste sollecitazioni commerciali per telefono, via fax, per posta elettronica o mediante altro mezzo di comunicazione a distanza, fuorche' nelle circostanze e nella misura in cui siano giustificate dalla legge nazionale ai fini dell'esecuzione di un'obbligazione contrattuale. Ricordiamo in merito quanto previsto dall'art.58 del codice del consumo -e ribadito dal codice della privacy (d.lgs.196/03) all'art.130-, ovvero che l'uso delle tecniche di comunicazione a distanza richiede il consenso del consumatore. * imporre al consumatore che intenda presentare una richiesta di risarcimento del danno in virtu' di una polizza di assicurazione di esibire documenti che non possono ragionevolmente essere considerati pertinenti per stabilire la fondatezza della richiesta, o omettere sistematicamente di rispondere alla relativa corrispondenza, al fine di dissuadere un consumatore dall'esercizio dei suoi diritti contrattuali; * includere in un messaggio pubblicitario un'esortazione diretta ai bambini affinche' acquistino o convincano i genitori o altri adulti ad acquistare loro i prodotti reclamizzati. Rimane fuori la pubblicita' radiotelevisiva, disciplinata a parte dall'apposito testo unico (d.lgs.177/05); * esigere il pagamento immediato o differito o la restituzione o la custodia di prodotti che il professionista ha fornito, ma che il consumatore non ha richiesto. Ricordiamo in proposito che lo stesso codice del consumo, all'art.54 comma 2, prevede che il venditore a distanza non possa adempiere fornendo una cosa diversa da quella pattuita, se non con il preventivo consenso del consumatore; * informare esplicitamente il consumatore che, se non acquista il prodotto o il servizio saranno in pericolo il lavoro o la sussistenza del professionista; * lasciare intendere, contrariamente al vero, che il consumatore abbia gia' vinto, vincera' o potra' vincere compiendo una determinata azione un premio o una vincita equivalente, mentre in effetti non esiste alcun premio ne' vincita equivalente oppure che qualsiasi azione volta a reclamare il premio o altra vincita equivalente e' subordinata al versamento di denaro o al sostenimento di costi da parte del consumatore. Una nota sulla PUBBLICITA' OCCULTA Nonostante, come gia' detto, le norme suddette abbiano in pratica riscritto il codice del consumo, la regola di trasparenza della pubblicita' continua a valere essendo stata semplicemente “trasferita” (dall'art.23 del codice del consumo all'art. 5 del d.lgs. 145/07). Continua ad essere illecita e vietata, quindi, la pubblicita' che non e' riconoscibile come tale, occulta o subliminale che sia. L'organo preposto alla vigilanza e all'intervento (sia d'ufficio che dietro segnalazione) e' sempre l'autorita' garante della concorrenza e del mercato, l'Antitrust. Le modalita' di segnalazione sono le stesse della pubblicita' ingannnevole o aggressiva, meglio descritte piu' avanti. CODICI DI CONDOTTA E PROCEDURE DI “AUTODISCIPLINA” I professionisti/venditori possono organizzarsi (tramite le proprie associazioni di categoria, per esempio) ed adottare appositi codici di condotta che definiscano i comportamenti commerciali da adottare, impegnandosi a rispettarli ed indicando il soggetto responsabile (o l'organismo incaricato) del controllo della loro applicazione. Attenzione. Il consumatore dev'essere informato dell'eventuale esistenza del codice al quale il professionista avesse aderito, anzi deve poterlo visionare e conoscerne il contenuto. I consumatori, da soli o tramite le proprie associazioni, possono “mettersi d'accordo” con il professionista/venditore riguardo alla cessazione della pratica commerciale scorretta, tramite una procedura che puo' essere definita “di conciliazione”. Cio' ovviamente prima di rivolgersi al garante antitrust o a un giudice, con ampia liberta' di farlo qualsiasi sia l'esito della procedura “conciliativa”. Durante la procedura, che si svolge davanti all' organismo di “autodisciplina” previsto e definito dal codice di condotta, possono essere presi accordi riguardo l'astensione dal rivolgersi al garante prima che la questione sia definita o la sospensione del procedimento davanti all'autorita' nel caso che sia stato comunque attivato anche da soggetto diverso. La sospensione puo' essere accordata dal garante antitrust per massimo 30 giorni. ORGANO DI VIGILANZA, SEGNALAZIONI L'organo a cui compete la vigilanza e il potere d'intervento (nonche' investigativo e di accertamento) e' l'Autorita' garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), che puo' anche disporre la sospensione provvisoria delle pratiche commerciali scorrette, in casi di particolare urgenza. Una volta accertata la scorrettezza della pratica commerciale, l'autorita' puo' farla cessare e comminare le relative sanzioni (variabili da 5.000 a 500.000 euro). Ulteriori sanzioni, inoltre, sono previste nel caso in cui le sue delibere non vengano rispettate. Il d.lgs. 146/07 trattato in questa scheda prevede, per quanto riguarda la procedura istruttoria con la quale l'Autorita' Antitrust gestisce le segnalazioni e decide in merito, che la stessa adotti, entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore, un regolamento attuativo. Al momento esso non e' stato ancora emanato, ma la legge e' pienamente in vigore e -per quanto ci ha riferito la stessa autorita'- sono temporaneamente applicabili le “vecchie” procedure di gestione delle segnalazioni. Ricordiamo pertanto che dette segnalazioni vanno redatte su carta semplice ed inoltrate per posta o consegnate di persona (per volere dello stesso garante non puo' essere utilizzata la posta elettronica) all''indirizzo: Autorita' garante della concorrenza e del mercato - Piazza G.Verdi 6/a - 00198 Roma Sul sito del garante possono essere trovate utili informazioni al riguardo (al link http://www.agcm.it/index.htm) ed un utile schema di segnalazione (al link http://www.agcm.it/B2.htm). LINK UTILI -Testo del nuovo decreto: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=192969 - Il codice del consumo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/leggienorme/legg_mostra.php?id=119126 Ha collaborato Pietro Moretti (Rita Sabelli) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. 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