====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 19-02-2008 al 25-02-2008 n.9/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Italia. Sono due anni che la legge del centrodestra esiste ed e' diventata legge del centrosinistra... - Germania. Candis versus Cannabis - Italia. Leggi e canne - Italia. La legge Fini-Giovanardi e 'la Sinistra l'Arcobaleno' NOTIZIE - La Marina militare per riconquistare le favelas dai narcotrafficanti - Gb. Polizia chiede che possesso di cannabis divenga precedente penale - Italia. Umbria centro del narcotraffico? Questore Perugia: non lo escludo - Canada. La cannabis potrebbe rallentare la lucidita' dei malati di sclerosi multipla - Usa. Studiosa: droghe danneggiano sperma - Italia. Toscana. In aumento i reati di droga - Ue. I radicali portano la canapa al Parlamento europeo - Italia. Lorenzo Cesa: non ricandidiamo Mele - Italia. Psichiatra: giovani impulsivi a maggior rischio droga - Usa. New York. Proposta per tassare il guadagno dello spaccio - Usa. Kansas. House da' l'ok per test antidroghe agli automobilisti - Afghanistan. I guadagni dell'oppio minano la crescita economica del Paese - Italia. Radicali: bene Governo Prodi su riduzione del danno - Italia. Abruzzo. Mozione SD per cannabis terapeutica - Giappone. Aumento dei sequestri di amfetamine e droghe in generale - Italia. Sondaggio Studenti.it: un minore su tre ammette l'uso di droghe - Italia. Cassazione condanna genitore che incatenava figlio tossicodipendente. Muccioli: non sempre e' sbagliato farlo - Italia. Umberto Veronesi candidato per il Partito Democratico. Le accuse dei cattolicisti: troppo laico - Australia. Un bambino su otto vive con genitori che abusano alcol o droga ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 68 arresti - 387,793 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 243,884 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 143,909 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 112 giorni di detenzione ARTICOLI 20-02-2008 Italia. Sono due anni che la legge del centrodestra esiste ed e' diventata legge del centrosinistra... Domani e' il secondo compleanno della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, una delle leggi piu' repressive nel mondo occidentale. Era il 21 febbraio 2006 quando il Parlamento approvo' la legge di riforma sulle tossicodipendenze, modificando in fase di conversione un decreto legge per assicurare il corretto svolgimento delle Olimpiadi invernali di Torino. L'opposizione di centro-sinistra in Parlamento mostro' tutto il proprio disappunto, sconcerto, rabbia e annuncio' dura battaglia che, nella legislatura in chiusura, ha solo significato conferma di una legge che ha visto i suoi maggiori oppositori trasformati nei suoi esecutori per eccellenza. Abbiamo ripercorso il travagliato tentativo di alcuni deputati e forze politiche per cercare di tener fede agli impegni elettorali in materia delle elezioni che avevano visto il centrosinistra prevalere, ma, piuttosto, abbiamo registrato l'immobilismo, l'incapacita' e la complicita' di fatto di quei ministri (Salute e Affari Sociali soprattutto) che avrebbero dovuto porre le basi per una modifica. Qui tutta la cronistoria: http://droghe.aduc.it/fini-giovanardi.html Ora c'e' il rinnovo del Parlamento e, ad oggi, non sembra che la riforma di questa legge sia nei programmi di qualche forza politica. Certamente c'e' da aspettare che i vari tentativi di alleanza (soprattutto nel centrosinistra, ufficialmente piu' disponibile in merito) si concludano, ma non ci sembra che si discuta anche di droga che, ormai, sembra essere divenuto un tema cosiddetto sensibile, cioe' di cui e' meglio non parlarne perche' ci si spacca in tante parti. Eppure a noi sembrava essenzialmente un problema di sicurezza, ordine pubblico e sanita'..... ma bisogna ricordarsi che occorre pur sempre fare i conti con chi crede di affrontare questi problemi con un taglio ideologico piuttosto che razionale e pragmatico. Proprio come si e' fatto fino ad oggi, con i disastrosi risultati tangibili da ognuno in ogni angolo della vita sociale, civica ed economica. Vincenzo Donvito 21-02-2008 Germania. Candis versus Cannabis Che non potesse continuare in quel modo, Martin lo sapeva gia' da tempo. Sono anni che usa cannabis tutti i giorni. Senza "erba" non riesce a pensare ad altro che al fumo. Senza "spinello" dorme male e suda molto. Se non si fa una "canna" e' depresso. Ha cominciato nove anni fa in un circolo d'amici ad Amburgo. Perche' fumavano tutti, e per rilassarsi. Ma fin dall'inizio la sostanza lo rendeva apatico. E tuttavia e' riuscito a portare a termine l'apprendistato."Da quando ho iniziato gli studi a Dresda il consumo e' diventato sempre piu' massiccio", racconta il ventisettenne. "Si parte subito dopo colazione". E' un maledetto circolo vizioso. E regolarmente Martin dice che... be' oggi ormai e' andata, ma domani si cambia. La dose giornaliera e' di uno o due grammi, che fuma con una pipa ad acqua (bong). Ad Amburgo Martin riusciva ancora ad essere attivo -praticava sport, suonava la batteria in un complessino. Invece a Dresda non ha quasi piu' contatti se non con Alex e Markus e i due coinquilini. "A volte non esco di casa per tutto il giorno, tranne che per andare a comprare le sigarette, la pizza o l'erba". I suoi studi d'economia aziendale si trascinano per le lunghe. Gli mancano sempre gli attestati per il pre-diploma malgrado sia gia' al settimo semestre. Spesso gli fa fatica tutto e non frequenta i seminari. "Nel lavoro mi manca la concentrazione. Quando leggo un testo, alla fine di una pagina non ricordo piu' l'inizio". Per il professor Gerhard Buehringer dell'Universita' Tecnica di Dresda, Martin e' il tipico cannabisdipendente. Quello che inizia da giovanissimo e ne e' subito schiavo. Secondo alcuni studi, in Germania ci sarebbero 600.000 persone che corrispondono ai criteri di dipendenza da cannabis o quanto meno di un suo abuso. In totale sono 12,5 milioni i tedeschi che hanno avuto a che fare con la sostanza. I dipendenti dalla cannabis hanno spesso difficolta' di concentrazione, d'apprendimento e di memoria. Le ripercussioni negative sul rendimento scolastico e l'abbandono della scuola sono testimoniate da solide prove empiriche. Specialmente gli adolescenti che iniziano con gli spinelli a quindici anni rischiano d'incorrere in danni rilevanti, poiche' l'assunzione prolungata causa squilibri nella maturazione cerebrale. Alcuni ricercatori v'intravedono anche possibili psicosi future. Negli ultimi quindici anni, l'abuso di cannabis ha incrementato enormemente la domanda di cura. Oggi il numero dei 'cannabisdipendenti' che si rivolgono ai servizi d'assistenza e' dieci volte superiore a quello della meta' degli anni '90. "La Germania ha complessivamente una buona struttura per curare i tossicodipendenti; ma, a differenza di Australia e America, non e' attrezzata per trattare i consumatori di cannabis", sostiene Buehringer. Un sedicenne che si fa le canne necessita di un'assistenza diversa da un eroinomane o da un alcolista con il doppio della sua eta'. A cio' s'aggiunga che la cannabis, contrariamente ad altre sostanze, a lungo e' stata considerata innocua dagli stessi specialisti. Ancora pochi anni fa, nei consultori i genitori preoccupati si sentivano dire: "Come, vostro figlio si fa solo di canne? Ma siate contenti!". Quattro anni fa e' stato avviato un modello di trattamento psicoterapeutico specifico per 'cannabisdipendenti', diretto dalla psicologa Eva Hoch. Dalla primavera del 2006, 122 soggetti tra i 16 e i 46 anni hanno preso parte alla terapia di disassuefazione Candis. L'80% era costituito da maschi; quasi tutti avevano iniziato a fumare attorno ai quindici anni. Dopo 8-12 settimane di terapia di disassuefazione, l'80% ha smesso o ridotto fortemente il consumo. Adesso bisogna accertare se i risultati reggono nel lungo periodo. La terapia e' suddivisa in tre fasi e segue un piano ben preciso. Nella prima fase, il terapeuta parla con Martin dei benefici e dei danni dello spinello. Martin riflette sui principali motivi che lo portano ad assumere la cannabis; riflette anche sui principali motivi che lo spingono a smettere, e sugli elementi che favoriscono il consumo (quella certa poltrona dove fuma in pace, gli incontri con l'amico Alex). Nella seconda parte -terapia comportamentale-, Martin impara le strategie che servono a limitare il consumo. Gia' alla quarta seduta decide di non fumare piu' per sei mesi. Il suo terapista gli ha spiegato che l'uso continuativo ha causato dei processi di ristrutturazione cerebrale, che possono essere reversibili solo con l'astinenza. Sicche', quello che sul momento appare come un obiettivo piu' facile da raggiungere -limitare il consumo- in realta' e' piu' difficile che non smettere di punto in bianco. Si comincia due giorni dopo. Martin smonta l'angolino del fumo in camera sua per liberarsi dalla tentazione. Poi pianifica la sua giornata: fare tanto sport e visitare musei; la sera frequentare i compagni trascurati da troppo tempo. Martin resiste tre giorni, poi trova uno spinello nella tasca della giacca e lo fuma senza pensarci. La cosa lo impressiona, ma il terapeuta lo loda per l'astinenza dei giorni precedenti. "E' importante un atteggiamento di fondo orientato a valorizzare il paziente e non a biasimarlo", spiega lo psicologo Rene' Noack di Candis. Una volta, i terapeuti stigmatizzavano le ricadute, come in un interrogatorio in tribunale, dice Buehringer. Una ricaduta veniva interpretata come la prova che non si era stati abbastanza duri. "Prevaleva l'idea che si dovesse prima distruggere la mentalita' dipendente per poi costruire qualcosa di nuovo. Nel progetto Candis noi privilegiamo la motivazione e il sostegno attraverso una terapia cognitivo-comportamentale ed esercizi psicosociali per trovare le soluzioni ai problemi". Con Martin la ricetta funziona. Racconta d'essersi sbarazzato della pipa d'acqua buttandola da un ponte di Dresda: e' stato un atto simbolico. Con orgoglio enumera i giorni trascorsi senza piu' fumare. In seguito le sedute servono essenzialmente a prevenire eventuali ricadute. Le occasioni piu' pericolose sono le feste, soprattutto se ha bevuto alcol. Cosi' come gli appare una prova dura da superare l'incontro con i vecchi conoscenti di Amburgo: di sicuro li' si continua a fumare cannabis. In una delle ultime sedute, Martin si e' preparato a resistere alle tentazioni recitando in uno spettacolo. Martin finora ha resistito bene. E lo stesso e' accaduto alla meta' dei partecipanti al progetto, mentre il 30% ha comunque ridotto sensibilmente il consumo. A distanza di tre mesi il risultato si conferma. Intanto, l'imprevisto successo di Dresda ha ottenuto grande risonanza, e non solo tra gli specialisti. Sostenuto dal ministero della Sanita', Candis verra' istituito in dieci centri di cura per tossicodipendenti sparsi sul territorio. Entro la fine del 2009, attraverso la prosecuzione dell'esperimento, Candis II, si dovra' valutare l'efficacia di questa modalita' di trattamento in condizioni di routine con altri 450 'cannabisdipendenti'. Quanto sia forte il bisogno di esperienze simili, lo dimostra il fatto che piu' di 50 consultori si siano rivolti agli esperti di Dresda per annunciare la loro volonta' di partecipazione. A fine febbraio la procedura di selezione dovra' essere completata. Reiner Burger Articolo tratto da Frankfurter Allgemeine Zeitung del 19 febbraio 2008 (trad. Rosa a Marca) 21-02-2008 Italia. Leggi e canne - vignetta http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=211191 Joshua Held 21-02-2008 Italia. La legge Fini-Giovanardi e 'la Sinistra l'Arcobaleno' Caro direttore, facendole i miei complimenti per il notiziario sulle droghe, le chiedo cortesemente di pubblicare questa mia risposta. La ringrazio fin da ora. Caro Vincenzo Donvito, ho letto il suo (1) articolo nel quale ricorda che oggi e' il compleanno di quel mostriciattolo chiamato Fini Giovanardi, un'entita' proibizionista che purtroppo e' destinata a crescere tra i falò della cristoterapia e le sirene della zero tolleranza. Le cose che scrive sono vere, l'Unione prima delle elezioni ha promesso di abrogare la Fini Giovanardi e non l'ha fatto, come purtroppo per tante altre leggi come la Bossi Fini, la Cirielli, la stessa legge 30 che delineano un modello di societa' ingiusta, dove nella stessa citta' (Torino) se porti il cognome di qualche grande famiglia e vieni beccato sei da comprendere, ma se sei un poveraccio prendi 4 anni e 2 mesi per un grammo di fumo. Per gente come me, che e' cresciuta nelle curve degli stadi ed ha lavorato nella strada come operatore, e' stato duro sostenere un governo che applicava la Fini Giovanardi sulla pelle dei consumatori, che sono continuati a morire come e piu' di prima per overdose nell'indifferenza generale, per non parlare dei casi specifici, dei suicidi, delle morti sospette in carcere, e tutto il resto. Ho tenuto duro pur essendo in una posizione difficile, sperando che prima o poi, si potesse portare a casa qualcosa di quel compromesso sancito nel programma. Cosi' non e' stato, le cose scritte non sono state mantenute per responsabilita' specifiche, da addebitarsi principalmente alle forze neocentriste che di fatto hanno congelato la discussione sui temi eticamente sensibili. La nascita del PD ha fatto il resto. Non va pero' dimenticato che anche in caso di approvazione della legge in Consiglio dei Ministri il Senato sarebbe stato un passaggio quasi impossibile visti i numeri e la permeabilita' di molte forze politiche del centro sinistra ai proclami del Vaticano da un lato, o alla zero tolleranza dall'altro. Segnalo anche il ruolo dei media nell'alimentare una campagna demagogica (basta pensare semplicemente all'emergenza bufala spinello killer) che ha ideologizzato la discussione sulle droghe. Se noi abbiamo sbagliato, e sicuramente lo abbiamo fatto, e' stato nel non comprendere a fondo che quando si parla di droghe, si parla di rapporti di forza nella societa', perche' decidere se sia giusto sanzionare un comportamento o pubblicizzare una bevanda alcolica e' prettamente un atto di potere, che riguarda, ma e' un'opinione personale, la disciplina sociale dei consumi, il controllo della poverta' attraverso il circuito penale e tanto altro ancora che non penso sia giusto riassumere adesso. Per quanto riguarda la questione dei programmi pero', vorrei semplicemente dire una cosa, in quello della Sinistra l'Arcobaleno l'abrogazione della Fini Giovanardi ci sara', come ci sara' l'idea di costruire per il nostro paese un'ipotesi di riforma non proibizionista sulle droghe. Non siamo noi quindi che per trovare un accordo congeliamo la discussione su un tema così importante che riguarda i diritti, la salute, la vivibilita' delle nostre citta'. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17617 Piobbichi Francesco responsabile nazionale droghe Prc -------------------------------------- NOTIZIE 19-02-2008 La Marina militare per riconquistare le favelas dai narcotrafficanti Le autorita' di Rio de Janeiro sembrano decise a mettere fine al potere che i cartelli del narcotraffico esercitano nelle grandi favelas della citta' carioca. Il governo di Luiz Inacio Lula da Silva ha varato un programma milionario per ristrutturare grandi zone urbane, trasformandole in veri e propri quartieri. Ma per avviare il Pac (Programma di accelerazione della crescita), serve sicurezza. Oggi, invece, ci sono favelas dove la polizia non puo' ancora entrare. Nella lotta contro i narcos -veri 'signori' delle favelas- e' stata chiamata in causa anche la Marina brasiliana. La polizia sta organizzando l'occupazione di due aree urbane ad alto rischio dove prossimamente partiranno i lavori di ristrutturazione del Pac: il complesso di Alemao e la famigerata favela di Rocinha. Come rivela il quotidiano 'O Globo', il corpo militare navale collaborera' con il governo locale in diversi ambiti a iniziare da una fornitura da parte della Marina di 500 fucili automatici leggeri alla polizia locale. Ma non basta. L'accordo prevede anche l'uso di elicotteri e navi della Marina per controllare le favelas e la Bahia di Guanabara, che secondo le autorita' e' la principale porta di ingresso di armi e droga diretti alle zone piu' povere e conflittive di Rio. Come ha confermato a 'O Globo' il viceammiraglio Gilberto Max Roffe', nuovo comandante del I Distretto Navale, ad Alemao la Marina mettera' a disposizione anche i propri apparecchi per le telecomunicazioni, cercando cosi' di colmare le gravi carenze della polizia nelle cosiddette "zone d'ombra", dove gli agenti non riescono a parlare. Infine, gli uomini della Marina vigileranno gli arsenali della polizia per mettere fine al traffico illecito di armi, che spesso coinvolge gli stessi agenti. Al momento la Marina e' l'unico corpo ad aver risposto alla richiesta di "aiuto" delle autorita' di Rio per le operazioni nelle favelas. L'Esercito non prevede per ora iniziative di questo genere anche se nel 1996, aveva ceduto alla Segreteria della Sicurezza Pubblica di Rio de Janeiro 500 fucili per combattere il violento mercato della droga. Ma parte di quelle armi furono deviate dalla polizia e finirono nelle mani dei narcotrafficanti. Nel 2007 almeno1214 persone sono state uccise nel corso di "azioni di resistenza all'autorita'", colpite dalla polizia durante le operazioni nelle favelas. La scorsa settimana, durante uno scontro fra gli agenti e i narcotrafficanti di Rocinha, e' morta una bambina di 11 anni. 19-02-2008 Gb. Polizia chiede che possesso di cannabis divenga precedente penale Per la proposta avanzata dalla polizia, ci sara' una "iscrizione non ufficiale nel casellario penale" per il possesso di una sigaretta di cannabis, soluzione che potrebbe rovinare il futuro lavorativo dei soggetti Nuova proposta all'interno di una strategia che tenta di fermare la diffusione di una qualita' molto potente di cannabis, ossia l'80% di quella spacciata nelle strade. La polizia vorrebbe l'approvazione di questa proposta indipendentemente dalla decisione ministeriale di riclassificare la cannabis nelle droghe di Fascia B. Nel Paese, e' punito solo una frazione dei tre milioni di fumatori di cannabis. Statistiche della Metropolitan Police rivelano che tra l'aprile 2005 e gennaio 2006, 24.916 persone sono state accusate per il possesso di cannabis, ma quasi sette su dieci sono state rilasciate senza alcuna conseguenza (penale o civile). Per la nuove proposte, sono previste una multa e una nota penale per il possesso di cannabis, che rimangono iscritte nel computer della polizia nazionale. Questo consentira' alla polizia di tenere un registro per i reati reiterati e, se necessario, agire di conseguenza. Le note penali potrebbero essere esibite a potenziali datori di lavoro, ma non impedire l'ingresso dei soggetti in Paesi stranieri (ad esempio Stari Uniti) dove c'e' il divieto di accesso per coloro con la fedina penale sporcata da reati connessi alle droghe. 19-02-2008 Italia. Umbria centro del narcotraffico? Questore Perugia: non lo escludo L`Umbria al centro dei traffici di droga nazionali e internazionali? E' un'ipotesi che non e' stata esclusa dal questore di Perugia, Arturo De Felice, nel corso della conferenza stampa avvenuta oggi nel capoluogo umbro dopo l`ultima operazione che ha portato al sequestro di 1kg di cocaina purissima. "Le ultime operazioni hanno portato a sequestri consistenti di stupefacenti. E l'impegno della squadra mobile e' sempre piu' puntato a bloccare i flussi della droga in entrata e in uscita dalla nostre regione". Il Questore non ha voluto aggiungere di piu' sulle ipotesi investigative relative a chi controlla il mercato umbro degli stupefacenti. Tra le operazioni antidroga piu' recenti figura quella denominata 'Piccolo Lord' (coinvolti 57 albanesi) e poi i sequestri record di droga effettuati a Citta' di Castello dai carabinieri, destinati al mercato locale. 19-02-2008 Canada. La cannabis potrebbe rallentare la lucidita' dei malati di sclerosi multipla I malati di sclerosi multipla trovano giovamento con la cannabis, ma forse a costo della lucidita'. Uno studio preliminare rivela che coloro che fumano la marijuana potrebbero avere l'elaborazione dei pensieri piu' lenta rispetto ai non fumatori. Se la ricerca fosse confermata, potrebbero derivare conseguenze per i malati di sclerosi, il cui 40% accusa disfunzioni cognitive come parte dei sintomi della malattia. Omar Ghaffar e Anthony Feinstein del Sunnybrook Health Sciences Centre di Toronto intendono proseguire la ricerca e verificare l'efficacia della droga sullla malati. I ricercatori hanno esaminato 140 malati, di cui 10 fumatori regolari di cannabis, ed e' risultato che questi ultimi avevano piu' problemi di depressione e ansieta', ma non altri specifici sintomi di mlattie mentali, e neppure i loro test cognitivi erano peggiori. Erano, pero', piu' lenti nei tests di associazione dei simboli. "Questo 'e stato uno studio preliminare", ha specificato il dottor Feinstein, il quale invita a maggiori studi. Mark Ware, della McGill University di Montreal, ha invece sottolineato come nella cannabis gli effetti indesiderati siano minori e la connessione non chiara, specificando che anche i dolori incontrollati dei pazienti hanno effetti sulla loro cognizione. In Canada i malati di sclerosi multipla possono fumare legalmente la marijuana a fini terapeutici. 19-02-2008 Usa. Studiosa: droghe danneggiano sperma Le colpe dei padri ricadranno sui figli. Non e' solo un espediente drammaturgico declinato dai tragici dell'antica Grecia, ma una verita' scientifica. Gli uomini che si concedono troppi eccessi a base di alcol e droghe, infatti, danneggiano la qualita' del loro sperma. E dunque, nel momento in cui decidono di avere dei figli rischiano di trasmettere loro alcuni difetti e problemi di salute. "Se fossi un giovane uomo che desidera avere un figlio -spiega Cynthia Daniels, ricercatrice della Rutgers University di New York, in occasione del congresso dell'American Association for the Advancement of Science in corso a Boston- certo smetterei di bere birra e di fumare". "Gli uomini che consumano troppo alcol producono grandi quantita' di sperma con anomalie. E visto che il 60% dei difetti alla nascita e' di origine sconosciuta, perche' non indagare sugli effetti di quei comportamenti eccessivi?". Il presupposto suggerito e' quello che i difetti trasmessi al feto non siano solo un'eredita' della donna. "La buona notizia per l'uomo e' che lo sperma viene prodotto continuamente, con un ciclo di 74 ore. Dunque basta qualche giorno di 'fioretti' per rimediare". 19-02-2008 Italia. Toscana. In aumento i reati di droga Più reati commessi ma anche più delitti scoperti in materia di droga, prostituzione e contraffazione in Toscana nel 2007: sono stati presentati oggi a Firenze dal prefetto Andrea De Martino, dal questore Francesco Tagliente e dai comandanti regionali di Carabinieri e Guardia di Finanza, Ugo Zottin e Giorgio Toschi, i dati salienti dell'attività svolta dalle forze dell'ordine nella regione durante il periodo aprile-dicembre 2007. Riguardo alle tre tipologie di reato che, secondo la Prefettura, incidono maggiormente sulla percezione di sicurezza, in materia di prostituzione è stato scoperto l'81,08% dei delitti commessi ed è stato registrato il 17,60% in più delle persone denunciate, arrestate o fermate. Sul fronte del traffico di droga, si è verificato un aumento del 50,41% dei reati, mentre arresti e denunce sono cresciuti del 52,63%. Il contrasto alla contraffazione ha permesso di sequestrare, nel periodo esaminato, 2.238.520 pezzi, il 34,58% in più rispetto agli stessi mesi del 2006: fra i prodotti più contraffatti portafogli, borse e cinture. I controlli sono stati accurati anche sotto il profilo della sicurezza per i consumatori, con 8.411.375 articoli non a norma sequestrati. Per il 2008, De Martino ha confermato che la lotta alla droga, alla prostituzione e alla contraffazione resta il cardine dell'attività, ma che una specifica attenzione sarà rivolta anche a furti e rapine, fenomeni che hanno fatto registrare un aumento complessivo nella regione. "I dati presentati oggi sono il frutto di un grande sforzo corale delle forze dell'ordine -ha commentato, ringraziando il personale per il suo impegno quotidiano- ma nessun trionfalismo, la partita da giocare è ancora lunga perché la domanda è forte. Ci darà una mano anche la capacità dei cittadini di prendere le distanze da questi fenomeni". 20-02-2008 Ue. I radicali portano la canapa al Parlamento europeo Da un comunicato stampa tratto dal sito radicali.it Ieri al Parlamento europeo, durante la sessione plenaria di Strasburgo, Marco Cappato ha inaugurato la mostra “Canapa in Europa: storia, cultura e prospettive dell’utilizzo industriale della canapa”. L’esposizione è dedicata al radicale Plinio De Toffol, morto nel 2002 dopo essere stato condannato a un anno e sette mesi per aver coltivato canapa. Plinio era un militante antiproibizionista e nonviolento, impegnato per la legalizzazione della cannabis per uso terapeutico. All’inaugurazione erano presenti molti eurodeputati tra cui Vittorio Agnoletto, Luisa Morgantini, Pasqualina Napoletano, Francesco Ferrari, Patrizia Toia, Carlo Fatuzzo, Donato Veraldi, Alessandro Battilocchio, Istvan Szent Ivany, Marios Matsakis, Eva Lichtenberger. L'esibizione vuole dimostrare come la canapa sia una delle piante più ecologiche, resistenti e versatili, di cui è possibile impiegare ogni parte per ottenere tessuti, carta, cosmetici, prodotti alimentari, farmaci, con oltre 50.000 differenti usi. Fino all’inizio del Novecento l’Italia era la seconda produttrice al mondo di canapa e leader europeo di produzione con 400.000 ettari coltivati e ancora oggi l'unione europea sovvenziona la sua coltivazione. Nonostante tutto ciò la canapa è vittima di un pregiudizio e di una vera e propria persecuzione, causata dalla disinformazione e dalla morale proibizionista. In Italia, anche se nessuna legge vieta la sua coltivazione per fini industriali, molte interpretazioni fanno sì che un produttore incorra quasi certamente nel sequestro della coltivazione e in numerosi problemi legali. Cappato, ribadendo il fallimento delle politiche proibizioniste, ha ricordato l’importante utilizzo della canapa in medicina e l’assurdità del suo divieto di impiego nella terapia del dolore, che costringe i malati alla sofferenza. Durante la presentazione i radicali hanno indossato magliette con una foglia di marijuana, simbolo censurato dai questori del Parlamento europeo, che hanno imposto numerose altre limitazioni all'esibizione, già richiesta, ma non autorizzata, durante la scorsa legislatura. La mostra è stata organizzata in collaborazione con il "Canapaio Ducale" di Parma, il museo della vita contadina in Romagna e diverse aziende fornitrici che hanno fornito prodotti a base di canapa come alimenti bio, soia e seitan, prodotti di panetteria, salse, birra, cosmetici, tessuti, materiali isolanti, carta e colori. Tra i pannelli espositivi, che esponevano le proprietà della pianta, la sua storia, e le iniziative antiproibizioniste del Partito radicale, sono stati mostrati anche i quadri di Nicola Natale, pittore e scultore che lavora con la canapa. 20-02-2008 Italia. Lorenzo Cesa: non ricandidiamo Mele "Assolutamente no alla ricandidatura di Cosimo Mele. Per noi la vicenda e' una storia chiusa". Lorenzo Cesa, Segretario nazionale dell'Udc, ribadisce cosi', durante un'intervista a Radio Monte Carlo, che il partito centrista non ricandidera' il deputato Cosimo Mele, coinvolto l'anno scorso in una storia di squillo e droga. Molto diverso invece il giudizio su un altro 'consumatore' eccellente. Il segretario del partito, intervistato da Radio Monte Carlo, definisce Amy Winehouse, la giovane, eccentrica e lanciatissima cantante soul inglese, martoriata da problemi di alcol, droga e disavventure con la giustizia, "una voce straordinaria che mi hanno fatto scoprire i miei figli". E si parla addirittura di impiegare la voce di Winehouse come colonna sonora della campagna elettorale dell'Udc. "Tra i miei cantanti preferiti c'e' Amy Winehouse, di cui certo non condivido lo stile di vita, ma della quale apprezzo molto la voce e le melodie". 20-02-2008 Italia. Psichiatra: giovani impulsivi a maggior rischio droga Campanello d'allarme se un adolescente si mostra eccessivamente impulsivo: e' il segnale di una iniziale alterazione del comportamento che determina una forte propensione all'uso di sostanze e droghe. Il dato emerge da uno studio coordinato dallo psichiatra Alessandro Rossi, dell'Universita' de L'Aquila, presentato in occasione del XII/o congresso della societa' italiana di psicopatologia (Sopsi). L'impulsivita', ha spiegato l'esperto, 'e' definita come la messa in atto di comportamenti senza tenere conto dei potenziali rischi; si tratta cioe' di una tendenza ad agire non valutando ne' il contesto ne' le ripercussioni dell'azione'. Il gruppo di ricercatori guidati da Rossi ha dunque 'misurato' l'impulsivita' (con strumenti clinici e test) in un campione di 300 soggetti con disturbi di ansia, depressione e problemi di abuso di sostanze. L'indicazione 'piu' alta di impulsivita' e' stata registrata proprio nel gruppo di coloro che facevano uso di droghe. L'impulsivita' sembra dunque essere una condizione di rischio che predispone all'uso di sostanze'. Ecco perche', ha avvertito lo psichiatra, 'va riconosciuta, soprattutto nei giovani, e trattata adeguatamente'. Quindi, un consiglio ai genitori: 'anche se il comportamento impulsivo e' una caratteristica dell'eta' adolescenziale, se la sottovalutazione del rischio da parte del ragazzo diventa molto frequente o addirittura la regola, allora e' bene valutare la situazione e rivolgersi ad uno specialista'. 21-02-2008 Usa. New York. Proposta per tassare il guadagno dello spaccio Se non puoi batterla, tassala. Questo sembra essere l'assioma della citta' di New York, dove il governatore Eliot Spitzer, per risanare un buco nel bilancio di 4,4 miliardi di dollari ha chiesto che siano tassati i guadagni degli spacciatori. La tassa si applicherebbe allo spaccio di cocaina, eroina e marijuana, e pagata attaccando un bollo ai contenitori degli stupefacenti. Alcuni, criticando, hanno detto che forse anche il governatore ha fumato. 21-02-2008 Usa. Kansas. House da' l'ok per test antidroghe agli automobilisti La House ha approvato una legge che aumenta la presenza dei test antidroghe. Legge sorta sulla tragedia avvenuta un anno fa, in cui una ragazza rimase uccisa per un mancato stop da parte di un altro automobilista. L'uomo e' stato multato e ha ricevuto sei mesi di liberta' condizionata, ma i genitori della ragazza chiedevano che dovesse essere sottoposto anche ad un test antidroghe. La legge, Bill 2617, e' stata inviata al voto del Senato. Per la legge vigente, e' previsto l'esame del sangue da prelevare solo in caso di sospetti nei confronti di una persona coinvolta in incidente stradale, mentre la nuova chiede che siano richiesti in ogni grave incidente. 21-02-2008 Afghanistan. I guadagni dell'oppio minano la crescita economica del Paese Per il Fondo Monetario Internazionale, lo sviluppo economico del Paese e' minato dai guadagni dei contadini, circa un miliardo di dollari nel 2007, dalle prosperose colture d'oppio e dall'aumento dell'insurrezione armata. Nel rapporto annuale sull'economia afghana, si legge che la produzione e' cresciuta dalle 185 tonnellate del 2001 alle 8,200 del 2007, diventando la fonte di maggior reddito del Paese. 21-02-2008 Italia. Radicali: bene Governo Prodi su riduzione del danno Dichiarazione di Giulio Manfredi, della Giunta di Segreteria Radicali Italiani e Domenico Massano, della Giunta di segreteria Ass.ne Radicale Adelaide Aglietta: “Eravamo ormai rassegnati a commemorare tristemente il secondo anniversario della sedicente legge “Fini-Giovanardi” (legge 21 febbraio 2006, n. 49), che il governo Prodi non è riuscito minimamente a scalfire, nonostante la sua abrogazione facesse parte, nero su bianco, del programma elettorale. L’Accordo sul Piano d’azione, che ha avuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 24 gennaio, attua, in zona Cesarini, una sorta di riduzione del danno arrecato dalla “Fini-Giovanardi”. Niente di eclatante, ma di questi tempi non si può fare troppo gli schizzinosi. Andando nel dettaglio, è, innanzitutto, da sottolineare che, finalmente, l’Italia adotta per la prima volta un Piano di azione sulle droghe; il primo piano d’azione dell’Unione Europea risale a dieci anni fa. Il Ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, è riuscito a mettere insieme un “Tavolo di lavoro” (composto da rappresentanti dei vari ministeri interessati, delle regioni e degli enti locali), che in soli tre mesi è riuscito a enucleare ben 66 “Obiettivi”, a ciascuno dei quali corrisponde una precisa “Azione”, una “Parte responsabile” della stessa e uno “Strumento di valutazione/Indicatore”. A noi qui interessa rilevare che l’Obiettivo n. 28 è il seguente: sostenere la trasformazione degli interventi di riduzione del danno da “sperimentazioni a progetto” a competenza ordinaria delle ASL. E che l’Obiettivo n. 29 si prefigge di: ridurre i rischi di salute per le persone tossicodipendenti e per la comunità nel suo insieme. Le “parti responsabili” dell’attuazione sono, in sinergia fra loro, i Ministeri della Solidarietà Sociale e della Salute assieme a regioni e province autonome. Finalmente, la “riduzione del danno” acquista la rilevanza che merita e che l’Unione Europea le ha sempre attribuito (politica dei quattro pilastri: prevenzione, lotta al narcotraffico, cura, prevenzione del danno). L’auspicio è che le belle parole lette sulla carta si tramutino in azioni conseguenti, magari qui in Piemonte, magari qui a Torino, per fare in modo che si realizzino servizi di riduzione del danno come le sale del consumo (o narcosale), che rappresentano un'alternativa alla repressione pura e semplice dei cittadini tossicodipendenti e alla situazione di tensione e paura che continua a persistere a Parco Stura. E proprio pensando a coloro che sono buttati tutti i giorni nelle braccia degli spacciatori (e, in più, sotto i bastoni dei “giustizieri di Barriera”) dal proibizionismo sulle droghe, ci piace sottolineare che, nella premessa del provvedimento, è scritto che “L’attività internazionale dell’Italia si svolgerà nel quadro delle pertinenti Convenzioni della Nazioni Unite … avendo, quali criteri irrinunciabili, il rispetto dei diritti dell’uomo e del diritto internazionale, nonché della dignità della persona che consuma droghe”. Non vorremmo sbagliare ma ci pare che sia la prima volta in Italia che in un provvedimento che ha comunque valore normativo sia scritto l’impegno a rispettare la “dignità” dei consumatori di droghe. E’ poco ma -pensando al rischio di trovarci, dopo il 13 aprile, Fini e Giovanardi al governo- teniamocelo ben stretto”. 22-02-2008 Italia. Abruzzo. Mozione SD per cannabis terapeutica Il capogruppo di Sinistra Democratica nel consiglio regionale d'Abruzzo, Gianni Melilla, ha presentato una mozione per rappresentare a Governo e Parlamento la necessita' di regolamentare l'uso medico della canapa indiana e suoi derivati. 'E' gia' stata approvata una specifica legge, la n.12/2001 che contiene 'Norme per agevolare l'impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore' e che consente ai medici chirurghi e ai medici veterinari di poter prescrivere detti farmaci nella terapia del dolore severo. L'obiettivo della legge e' quello di garantire un accesso piu' facile ai medicinali oppiacei con lo scopo di offrire un trattamento piu' efficace del dolore e della sofferenza ai malati terminali, o a pazienti affetti da dolore cronico che non rispondono ai comuni trattamenti antalgici, cosi' come previsto dalle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanita', riguardanti la disponibilita' dei farmaci oppiacei nella terapia del dolore'. Melilla ha precisato che 'data la delicatezza della materia, occorre fugare ogni dubbio per non cadere in eventuali errori interpretativi o banali strumentalizzazioni, poiche' la mozione presentata riguarda solo ed esclusivamente la scelta di approvare l'utilizzo terapeutico della canapa indiana e non rientra affatto nel confronto tra l'approccio proibizionista e quello antiproibizionista sulle droghe'. 22-02-2008 Giappone. Aumento dei sequestri di amfetamine e droghe in generale Nel 2007 la polizia ha sequestrato 339,2 kg di stimolanti, un aumento del 160% rispetto al 2006. Le metamfetamine sequestrate nel 2006 sono state 126,8 kg. La quanita' di marijuana sequestrata e' stata di 436,5 kg, circa il doppio dell'anno precedente. Il rapporto della polizia, "Drugs and Firearms" rivela, inoltre, che ci sono stati 12.010 arresti connessi alle droghe, un aumento del 3,5% rispetto al 2006. Il Giappone e' uno dei piu' grandi compratori di droghe sintetiche fabbricate nella Corea del Nord. Dal 1997 al 2002, il 40% degli stimolanti disponibili nel Paese arrivava dal quel Paese. 22-02-2008 Italia. Sondaggio Studenti.it: un minore su tre ammette l'uso di droghe Il 30% dei giovani ammette di aver fatto uso di droghe ed oltre la metà di questi ne fanno uso abitualmente: è il dato che emerge da un'inchiesta on line condotta dal sito internet Studenti.it a cui hanno risposto oltre 3 mila giovani. Dall'indagine risulta che solo il 69% dei ragazzi, in genere con meno di 18-20 anni, dichiara di non aver mai fatto uso di droghe leggere (in genere hashish e marijuana), mentre l'11% dice di averne fatto uso, ma ha smesso; l'1% ha anche ammesso di aver assunto sostanze pesanti (come cocaina, eroina e crack) ma, anche in questo caso, di essere riuscito ad uscirne. Dei giovani che hanno partecipato all'inchiesta, attualmente assumono droghe il 16%: per il 13% si tratta di sostanze leggere, mentre per un 3% di droghe di tipo pesante. Nel sito Studenti.it sono riportate alcune delle risposte più rappresentative della ricerca: "sono un adolescente normalissimo -spiega Okie- che va bene a scuola, ho un tot di amici e nessun problema in famiglia. Eppure mi fumo le canne (neanche le canne, 4 bong al dì) mi prendo circa una volta ogni 4 mesi in tranquillità e tiravo di coca". "E per esperienza vi dico che le cose sono troppo montate, io ho fatto tutto il 2005 a tirare di coca e fumare il crack una volta ogni due settimane, ma non ci sono rimasto sotto. Basta riuscire a farle con la testa le cose. Comunque è da gennaio dell'anno scorso che non vedo della cocaina e non mi manca per niente". Per i realizzatori dell'inchiesta "i risultati sono in linea con quanto sottolineato dal rapporto del Viminale secondo il quale le droghe leggere -hashish e marijuana- sono le sostanze preferite dagli under 18". Nel rapporto del ministero dell'Interno, che ha studiato come sono cambiati i consumi di droga in Italia tra il 1991 ed il 2006, si era evidenziato come hashish e marijuana siano le sostanze preferite dagli under 18 e che la tossicodipendenza da eroina sia in netto calo (si è passati da un 50% nel '91 ad un 8% nel 2006). Sempre per il Viminale, l'uso di cocaina in questi 15 anni è quasi triplicato, passando da un 5% del 1991 ad un 14% nel 2006. Rimane stabile negli anni l'utilizzo di anfetamine ed lsd mentre aumenta il consumo di ecstasy. Cambierebbe anche la tipologia di chi ne fa uso: non più emarginati o disoccupati bensì persone istruite, benestanti ed integrate nel tessuto sociale, che si "affidano" alle droghe per divertimento e dichiarano di assumerle contemporaneamente ad alcolici: il 98% dei segnalati alla prefettura sono italiani che hanno avuto un primo approccio alle droghe tra i 14 ed i 18 anni; vivono ancora in famiglia e di questi solo l'8% è disoccupato. 22-02-2008 Italia. Cassazione condanna genitore che incatenava figlio tossicodipendente. Muccioli: non sempre e' sbagliato farlo Aveva tenuto legato al letto per piú di una settimana il figlio drogato con lo scopo di farlo disintossicare: per questo -nonostante le buone intenzioni- un padre pugliese è stato condannato, per sequestro di persona, a nove mesi di reclusione dalla Cassazione che, confermando la sentenza della Corte di appello di Lecce, dice 'no' ai metodi antidroga 'fai da te' adottati da genitori che non sanno piú cosa fare con i figli tossici. Voleva mettere fine alla spirale dell'uso di stupefacenti e si era limitato a salvaguardare l'integrita' psicofisica del figlio, insomma aveva agito per motivi di elevato significato etico e sociale: cosí ha tentato di giustificarsi il padre 'sequestratore'. L'uomo ha poi ricordato che 'nella prestigiosa Comunità di S. Patrignano era stato piú volte adoperato il sistema della coazione a fin di bene', la cui liceità era stata riconosciuta dalla Corte di Appello di Bologna'. Non solo, secondo il padre poi non si trattava di coercizione perchè il figlio aveva una mano libera ed il telefono a disposizione e non aveva mai chiesto aiuto. La Quinta sezione penale della Cassazione (sentenza n.8276) non ha condiviso questa linea difensiva e ha ricordato che: 'non è configurabile un parallelismo con la situazione di chi, tossicodipendente, accettando la condizione di essere trattenuto a forza in una comunità, ha anticipatamente previsto e consentito di accettare la privazione della propria libertà personale'. Inoltre mai il sequestro di persona - concludono gli 'ermellini' - puó meritare di non essere punito, anche nel caso del tossicodipendente sottoposto, in comunità di recupero, a programmi terapeutici comprendenti la restrizione della libertà personale, allorchè la privazione della libertà venga attuata con modalità tali, ad esempio l'incatenamento, da lederne la dignità di persona umana'. Per il responsabile della comunita' di San Patrignano Andrea Muccioli occorre 'non generalizzare e verificare se, da un parte, ci siano state reali condizioni di incapacita' di volere da parte delle persona, nel caso da parte del figlio dell'uomo condannato dai giudici. Dall'altra le reali preoccupazioni e intenzioni del genitore ad agire esclusivamente a difesa e tutela della vita della dignita' del figlio'. 'Se queste ultime erano le condizioni nella quali i fatti sono avvenuti, a mio parere la decisione della Corte di Cassazione non e' corretta. Nel caso contrario, ovviamente, i giudici hanno ragione'. 23-02-2008 Italia. Umberto Veronesi candidato per il Partito Democratico. Le accuse dei cattolicisti: troppo laico 'La mia riflessione e' che e' un dovere morale, dopo una vita dedicata alla salute e alla ricerca scientifica, mettere la mia esperienza al servizio del futuro Ministro della sanita' per l'intero Paese'. Cosi' il professor Umberto Veronesi spiega le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la candidatura nel Pd alle elezioni del 13-14 aprile, sottolineando che suoi obiettivi sono il miglioramento della sanita' e lo sviluppo della ricerca scientifica. 'Ho deciso di accettare l'invito di Walter Veltroni, dopo una iniziale perplessita' perche' credo che in questo momento di sfiducia degli italiani non solo nei partiti, ma nella stessa democrazia, sia necessario l'impegno culturale di tutti coloro che sentono di poter dare un contributo alla vita pubblica'. Veronesi chiarisce quindi quali siano i suoi obiettivi: 'Migliorare la sanita' e sviluppare la ricerca scientifica, non solo biomedica. Il nostro sistema sanitario e' molto buono, fra i migliori del mondo ma molto puo' essere fatto sopratutto a livello di struttura e organizzazione degli ospedali. La nostra ricerca e' molto creativa, ma necessita di una rete di Centri in grado di richiamare i nostri ricercatori dall'estero, di trattenere i nostri giovani e di attirare gli studiosi di altri Paesi. Occorre ovviamente per questo riportare il livello dei finanziamenti alla ricerca a quello dei Paesi avanzati, vale a dire circa l'1,5% del Pil'. Ma Veronesi afferma anche di voler 'far rientrare nell' attivita' parlamentare pure i grandi temi etici oggi dimenticati come il disarmo (bisognerebbe riprendere le Conferenze Internazionali sul disarmo) e la fame nel mondo. Io sono un pacifista: e' mia intenzione rafforzare nel PD la tendenza a stabilire una dialettica politica di dialogo e uno stile di rapporti basati su una serena discussione dei fatti e dei dati, e non sugli attacchi personali'. Veronesi ha dedicato la vita a combattere i tumori. Ma non si e' mai tirato indietro nemmeno dal dibattito politico, specialmente quando erano in ballo i diritti dei malati o il progresso della scienza. Una delle sue prime battaglie e' stata quella intrapresa nel 1995, per la depenalizzazione e la legalizzazione delle droghe leggere, al fine di raggiungere una regolamentazione dei derivati della canapa indiana (marijuana). Questo, per gli usi terapeutici della cannabis nella terapia del dolore. Piu' recentemente, si e' dichiarato favorevole alle 'stanze del buco', una sorta di centri controllati dallo Stato per seguire i tossicodipendenti. Da sempre orientato politicamente a sinistra, dal 2000 al 2001 e' stato ministro della Sanita' nel governo di Giuliano Amato, mandato durante il quale ha sostenuto fortemente la campagna anti-fumo (che ha portato alla successiva legge Sirchia). E' intervenuto piu' volte nei dibattiti sull'eutanasia, sostenendo il diritto dei malati incurabili alla 'dolce morte', argomento sul quale ha scritto nel 2005 anche un libro ('Il diritto di morire'). Ha inoltre sostenuto la proposta per rendere i notai depositari del testamento biologico, e si e' piu' volte schierato contro l'accanimento terapeutico. E' stato piu' volte indicato come probabile candidato alla carica di sindaco di Milano, ma dopo l'esperienza di ministro, Veronesi ha sempre detto di non voler piu' assumere un altro incarico politico.( "Ne sono veramente felice, saranno tante, tantissime le persone che voteranno per Umberto Veronesi". Mina Welby, raggiunta telefonicamente durante una pausa dei lavori di un incontro a Bolzano sui temi etici, apprende la notizia della scelta del celebre oncologo di correre come capolista per il Senato nelle fila del Partito democratico in Lombardia, ed esprime il suo entusiasmo. La vedova di Piergiorgio Welby ricorda quanto "il professor Veronesi, coraggiosamente, difese il dottor Mario Riccio", il medico che stacco' la spina a suo marito, nel dicembre del 2006. "Spero- prosegue- che la presenza di Veronesi in Parlamento serva a far si' che il provvedimento sul testamento biologico, in commissione Sanita' al Senato, non venga accantonato, ma venga, invece, ripreso li' dove si e' fermato" per la fine della legislatura. Per Mina Welby, infine, la candidatura dell'ex ministro della salute e l'accordo fra Partito democratico e Radicali rappresentano "le due belle notizie della giornata". PD-RADICALI: ROCCELLA(PDL), INTESA E'OK A EUTANASIA E ABORTO (ANSA) - ROMA, 22 FEB - 'Qualunque sia l'esito della trattativa con il Pd, Pannella e' gia' riuscito a mettere Veltroni in un angolo. Le candidature proposte dai radicali hanno ciascuna un significato e un obiettivo preciso: Mina Welby, l'eutanasia, Maria Antonietta Coscioni, la ricerca fondata sulla distruzione di embrioni umani, Silvio Viale, l'aborto fai-da-te, Maurizio Turco, la campagna europea contro la Chiesa'. E' il giudizio di Eugenia Roccella, portavoce del Family Day e ora candidata del Pdl alle elezioni. 'Il tentativo del Pd di tenere i temi etici ai margini dalla campagna elettorale e' gia' fallito - aggiunge - non e' la presenza dei Radicali a rendere la vita difficile ai cattolici del Pd, ma la volonta' politica di Pannella, evidente nella proposta delle candidature, di far entrare dalla finestra, attraverso i nomi dei candidati, le questioni che Veltroni ha cercato di chiudere fuori dalla porta'. 'A questo punto - conclude la Roccella - conta poco cosa sara' scritto nel programma: non credo che Mina Welby o Silvio Viale in Parlamento si occuperanno di liberalizzazioni'. "Dopo l'accordo con i radicali, oggi arriva l'inserimento nelle liste del Prof. Veronesi. Il Pd si candida ad essere il primo partito di stretta confessione laicista e relativista. Gli Italiani stiano bene attenti a votare una compagine che arruola i paladini della cultura della morte e della droga libera. Eutanasia, aborto, antiproibizionismo sono i temi che accomunano il Prof. Veronesi ed il movimento radicale. A questo punto la presenza dei cattolici nel Pd diventa sempre piu' scomoda, inspiegabile e irrilevante. Veltroni alla fine ha mostrato la sua vera faccia. Niente tutela dei valori, ma una pessima e deleteria scimmiottatura di Zapatero'. Lo ha detto Isabella Bertolini, vicepresidente dei Deputati di Forza Italia. Mentre si attende la conferma della presenza di esponenti del Partito Radicale nelle liste del Pd, dopo l'annuncio della candidatura di uno scienziato schierato a favore dell'eutanasia come Umberto Veronesi a capolista in Lombardia, l'Associazione "Scienza e Vita" scende in campo per chiedere alle forze politiche di assumere impegni precisi con gli elettori in difesa della vita umana "dal concepimento sino alla morte naturale". Una richiesta di chiarezza sui temi "sensibili" fatta anche "in considerazione del riassetto del sistema politico italiano, delle grandi novita' che stanno emergendo sulla scena pubblica e della sfida costituita dalle tecnoscienze". "Scienza e Vita - spiega una nota - chiede a tutte le forze politiche in campo, e in particolare ai due maggiori partiti, di esprimersi chiaramente sui temi che piu' stanno a cuore all'Associazione: legge 194, linee guida legge 40, pillola del giorno dopo, pillola RU486, disabilita', testamento biologico, trattamento sociale e sanitario del fine vita, identita' e genere". Sulla base delle risposte dei partiti, gli elettori potranno "giudicare e scegliere le singole forze politiche che forniranno sui temi indicati nel corso della campagna elettorale", ovviamente alla luce dei valori propri dell'Associazione presieduta dal genetista Bruno Dalla Piccola e dalla bioeticista Luisa Di Pietro. Elaborato da giuristi, filosofi e scienziati aderenti all'Associazione che promosse l'astensione nei referendum del 2005 sulla procreazione, il documento reso noto oggi sottolinea "la centralita' acquisita dalla questione antropologica e dai temi eticamente sensibili nel dibattito pubblico italiano", ed afferma che "le questioni etiche sono anche propriamente politiche e pertanto oggetto delle scelte partitiche e parlamentari e in quanto tali non sottraibili, in virtu' del semplice ricorso alla liberta' di coscienza, al confronto democratico che costitutivamente pubblico". "E ci preoccupiamo dell'intesa Pd-Radicali? La candidatura come capolista in Lombardia del professor Veronesi e' qualcosa di piu'. Intanto perche' non si spreca una carta del genere se - in un'ottica di successo elettorale - non vi e' una prospettiva di governo, o similare, nel ruolo congeniale al luminare: ministro della Salute (l'ha gia' fatto in un governo di centrosinistra) o, al peggio, presidente della Commissione sanita'. E poi perche', per se' e per il ruolo che avra', si puo' immaginare quali decisioni adottera' in tema di droga (libera), di eutanasia (si rileggano i suoi libri in materia), di tutela della vita nascente e di manipolazioni genetiche. Complimenti ai teodem e a chi pensa ancora che nel Pd ci sia spazio per i principi di diritto naturale!". Lo afferma il senatore di An Alfredo Mantovano. 25-02-2008 Australia. Un bambino su otto vive con genitori che abusano alcol o droga Il consumo di alcol tra i 16/17enni e' piu' alto di quanto si pensasse. Uno su cinque, infatti, beve settimanalmente (in maniera compulsiva e molti drink uno dietro l'altro) e circa 500 mila bambini sono a rischio perche' vivono con genitori con pessime abitudini riguardo agli alcolici. Anche il tasso del consumo di cannabis e' sorprendente, uno su sette studenti di scuola superiore l'ha consumata almeno una volta nelgi ultimi 12 mesi. "L'alcol e la droga hanno raggiunto questi livelli, perche' sono considerate attivita' normali per i giovani, considerate quasi come tappe per arrivare all'eta' adulta", ha dichiarato John Herron, presidente dell'Australian National Council on Drugs. Il rapporto "Supporting Families of Young People with Problematic Drug Use", dell'agenzia federale sulla politica delle droghe, rivela che un bambino su otto vive con un consumatore di alcol o droghe, di cui 230 mila vivono in abitazioni a rischio e 400 mila con adulti che fumano cannabis giornalmente. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice IBAN: IT11O0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------