====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2007 Numero 146 17-08-2007 la prossima edizione: 31-08-2007 EDITORIALE Negato il diritto alla conservazione del cordone ombelicale all'Ospedale Buzzi di Milano di Donatella Poretti ARTICOLI - Usa. Utah. I mormoni e la ricerca con le staminali embrionali di Peggy Fletcher Stack NOTIZIE - Giappone. Nato maiale clonato di quarta generazione. Esperto: speranza per trapianti - Italia. Cremona. Centro raccolta staminali di cani e gatti per futuri cloni - Australia. Trattamento con staminali per riparare tessuto cardiaco - Italia. A S. Giovanni Rotondo nuova banca delle staminali cordonali - Italia. Osidea Onlus ricorre al Tar contro ordinanza Turco su banche del cordone - Italia. Lazio. Intervento salvavita con staminali cordonali - Spagna. Bernat Soria sara' nominato "ricercatore emerito" del Camiber - Usa. Scoperto meccanismo che impedisce la formazione di cellule staminali del cervello nei malati di Hiv/Aids - Italia. Bonino: Siamo al turismo sanitario, come sempre solo per pochi - Italia. Smart Bank: perche' conservare le staminali del cordone - Corea del Sud. Hwang un grande scienziato, suo malgrado - Australia. New South Wales. Governo stanzia mezzo milione di dollari per ricerca su staminali - Usa. Michigan. Gli oppositori della ricerca con le staminali embrionali fanno causa al Governatore - Usa. Candidato "pro life" alle presidenziali detiene ancora azioni di societa' di ricerca con staminali embrionali - Usa. Ricerca: le cellule staminali del sangue non sono tutte uguali -------------------------------------- EDITORIALE - Negato il diritto alla conservazione del cordone ombelicale all'Ospedale Buzzi di Milano La conservazione del cordone ombelicale e delle preziose cellule staminali in Italia e' una vera e propria odissea. La stessa donazione e' realizzata neppure nel 10% dei punti nascita e non tutti i giorni della settimana. In continuita' con il Governo precedente persiste il divieto per la nascita delle biobanche private e mentre e' ammessa la sola conservazione allogenica a fini di donazione nelle strutture pubbliche. Per chi vuole conservare il cordone per uso autologo esiste comunque la possibilita' dell'esportazione. Solo nel mese di dicembre 2006 erano più di 16 al giorno le donne che ricevevano il via libera. La procedura e' normata dall'ordinanza "Misure urgenti in materia di cellule staminali da cordone ombelicale" del ministro della Salute recentemente rinnovata. Nell'articolo 4 si disciplina la materia prevedendo un "counselling con il Centro Nazionale Trapianti, e previo accordo con la Direzione Sanitaria sede del parto". E come se la situazione non fosse gia' abbastanza complicata, ecco che anche ospedali importanti mettono i bastoni fra le ruote. E' il caso dell'ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano, dove ogni anno nascono 4.000 bambini. Grazie ad alcune segnalazioni e dopo avere provato io stessa a chiamare il centralino, sono venuta a conoscenza che alla richiesta di avviare le procedure per conservare il cordone ombelicale nelle banche estere, il centralino risponde che il primario in accordo con la direzione sanitaria, non consente il prelievo del sangue cordonale a fini autologhi ma solo allogenici. Cioe' al Buzzi di Milano non si applica la legge. Ho rivolto, quindi, al ministro della Salute un'interrogazione per sapere quali provvedimenti intenda prendere per far si' che venga rispettato il diritto alla conservazione autologa nelle banche estere previsto nell'ordinanza dello stesso ministero (1) e per fronteggiarne questa evidente violazione. Il ministro Livia Turco, in recenti dichiarazioni, aveva sottolineato l'ipocrisia della legge italiana che vieta le banche private nel nostro territorio ma permette l'esportazione del cordone in quelle all'estero. Al Buzzi di Milano hanno deciso di risolvere l'ipocrisia contro la legge e sulla pelle delle donne! L'Ospedale, interpellato dall'agenzia Ansa, ha dato "massima disponibilita'" sulla questione, ma ha detto di aver bisogno di tempo per esprimere una posizione, anche perche' secondo un portavoce fino ad oggi "nessuno sapeva niente dell'interrogazione della Poretti". Sul fatto che fosse depositata o meno un'interrogazione poco importa, cio' che invece importa e' che si rispetti la legge e non che si prendano posizioni. Incredibile poi che occorra anche del tempo per capire se e come rispettare la legge! (1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20070504-CordoneOrdinanzaTurco.pdf Qui il testo dell'interrogazione: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=597 di Donatella Poretti -------------------------------------- ARTICOLI - Usa. Utah. I mormoni e la ricerca con le staminali embrionali Per la maggioranza delle persone di fede, l'uso di cellule staminali embrionali e' questione filosofica: in quale momento una cellula diventa un essere umano? La risposta piu' comune e': al momento della concezione, quando l'ovocita incontra lo sperma. Ma per i mormoni la risposta e' differente, cosi' come e' diversa la loro concezione del corpo e dell'anima, lasciando aperta la porta alla ricerca con le staminali embrionali, senza timori di violazioni etiche. Lo ha spiegato Rick Jepson durante un forum indipendente di mormoni riunitosi la scorsa settimana a Salt Lake City. Jepson, che lavora con i pazienti con problemi ai reni, ha iniziato il suo intervento parlando della biologia del corpo umano e del suo sviluppo. Dopo la fertilizzazione dell'ovocita, la cellula inizia a duplicarsi ripetutamente. Durante i primi sei-sette giorni, queste cellule non si differenziano e possono cosi' formare qualsiasi organo o tessuto. Ma questo ammasso di cellule e' o no un essere umano? Secondo Jepson, la risposta e' no. Solo dopo due settimane, queste cellule cominciano a differenziarsi e cominciano a dare forma ad un individuo. "Questo e' il primo momento in cui si puo' dire che si tratta di una vita umana", ha detto Jepson, facendosi forte anche della posizione ufficiale della Chiesa dei mormoni. Per i mormoni, le anime di ogni singolo individuo esistono prima che la vita nasca e dopo la sua morte. Sono esseri non creati ed eterni. Brigham Young sostiene addirittura che la vita abbia inizio quando una madre sente il feto muoversi in pancia. Quei feti che muoiono prima di nascere non producono la morte dell'anima, che puo' rientrare nella pancia di una donna per un secondo tentativo. Uno dei leader dei mormoni, J. Reuben Clark, sostiene che lo spirito non entra nel corpo se non al momento della nascita, anche se tiene d'occhio lo sviluppo del feto. Da parte sua, la Church of Jesus Christ of Latter-day Saints non ha preso posizione sull'inizio della vita e sulle cellule staminali. Secondo un sondaggio del 2001, il 62 per cento dei cittadini dello Utah (tra cui il 56 per cento dei mormoni ed il 47 per cento dei conservatori) e' favorevole alla ricerca. Il senatore repubblicano Orrin Hatch, anch'egli mormone, e' favorevole alla ricerca con le staminali embrionali, cosi' come l'altro senatore dello Utah, Bob Bennett, ed il deputato democratico Jim Matheson. "Questo coro di mormoni pro-ricerca" potrebbe spingere altri conservatori cristiani a sostenere la ricerca con le staminali embrionali, ha detto Michael Goldsmith, docente di legge alla Brigham Young University. Per due mesi, Goldsmith ha tentato di porre fine a luoghi comuni riguardanti i mormoni, come quello secondo cui la sua chiesa sarebbe contraria alla ricerca, o che sosterrebbe la maggiore potenzialita' delle staminali adulte sopra quelle embrionali. Queste sono false credenze, dice Goldsmith, che non fanno bene alla Chiesa dei mormoni, alla sua dottrina e alla sua etica. "Creiamo un esercito di missionari mormoni per promuovere la ricerca con le staminali embrionali. Questo e' un cambiamento per cambiare il mondo". di Peggy Fletcher Stack The Salt Lake Tribune ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Giappone. Nato maiale clonato di quarta generazione. Esperto: speranza per trapianti E' nato il 23 luglio scorso all'Universita' di Meiji a Tokyo ed e' il primo pronipote di un maiale fotocopia, che, negli auspici dei suoi 'papa' di provetta, apre nuove frontiere per la 'coltivazione' di tessuti e organi per trapianti umani. E' la prima volta, infatti, che gli scienziati sono riusciti a clonare un animale cosi' grande per piu' generazioni e Hiroshi Nagashima, esperto biotech che coordina il progetto, ha detto che la nascita del maialino fotocopia dimostra che anche un grande mammifero puo' essere replicato, al di la' di ogni scetticismo, per piu' generazioni successive. 'Si diceva che gli animali clonati per piu' generazioni manifestano problemi perche' il materiale genetico del nucleo della cellula donatrice si degrada ad ogni generazione successiva'. Ma il maialino giapponese e' nato vivo e al momento non presenta alcuna malformazione o patologia. I ricercatori statunitensi avevano gia' clonato in precedenza un topo di sesta generazione, ma Nagashima ha puntualizzato che il risultato ottenuto con il maialino giapponese e' piu' utile perche' il suino e' geneticamente piu' vicino all'essere umano. Se le ricerche nell'area andranno nella direzione sperata, il gruppo di Tokyo e' convinto che organi e tessuti provenienti da maiali potranno essere trapiantati a essere umani e risolvere diverse patologie. Nagashima ha spiegato che si potrebbe, ad esempio, presto trasferire ad una persona diabetica un pancreas di maiale clonato. Dopo la clonazione 'stabile' di un maiale per quattro generazioni 'occorre introdurre immediatamente un sistema di etichettatura di provenienza per consentire la rintracciabilita' ed impedire che carne proveniente da animali clonati finisca inconsapevolmente nel piatto'. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'ottenimento di un clone in un animale di allevamento particolarmente utilizzato per la produzione di carne destinata al consumo umano. Secondo il ricercatore che ha realizzato l'esperimento si e' trattato del primo risultato mondiale di clonazione stabile per generazioni multiple che apre la strada a sperimentazioni su larga scala anche per animali diversi come mucche e cavalli. Una strada che stanno gia' percorrendo gli Usa, dove la Food and Drug Administration (Fda) ha dato l'autorizzazione alla libera circolazione degli alimenti frutto della clonazione (latte e carni) che non dovranno essere distinti dagli altri con etichette particolari e potrebbero quindi varcare le frontiere senza alcuna informazione per i consumatori. La stessa Commissione europea ha chiesto all'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) di valutare sotto il profilo scientifico la sicurezza alimentare e al Gruppo europeo sull'etica di aggiornare il loro parere sulla tecnica della clonazione che si prepara a uscire dai confini della semplice ricerca. 'Si tratta di una preoccupante novita' che, oltre alle evidenti perplessita' di natura etica, pone un problema di scelta consapevole da parte dei consumatori che non sembrano interessati ai 'parenti' piu' o meno stretti della pecora Dolly'. I ricercatori giapponesi che hanno clonato il 'pronipote' di un maiale fotocopia, e che hanno suggerito la possibilita' all'utilizzo di tessuti e organi provenienti da suini 'biotech' nei trapianti umani, hanno dato annunci 'decisamente ottimistici', perche' 'c'e' una grande differenza tra un successo a livello sperimentale, il suo uso terapeutico i problemi che crea, sia di natura etica, sia di natura psicologica', soprattutto per le speranze che suscita nei pazienti malati e, in particolare, in quelli in attesa di trapianto. Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, spiega all'ASCA che sono troppe le questioni che dichiarazioni entusiastiche come quelle dei ricercatori giapponesi lasciano aperti ed e' 'doveroso, a prescindere da ogni oscurantismo, un atteggiamento di fortissima cautela'. Rispetto agli xenotrapianti (cioe' quelli da animale a uomo) 'in Europa vige un regime di moratoria - ricorda lo studioso -, ed e' possibile solo la sperimentazione da animale ad animale. E' in corso un progetto europeo da scimpanze' a maiale in corso, di cui l'Universita' di Padova e il Consorzio di ricerca sui trapianti CORIT hanno la leadership europea, che sta affrontando problematiche di rigetto e di rischio di infezioni virali che non sono ancora risolte, comuni a molte altre ricerche'. Quanto, invece, alla clonazione terapeutica umana, 'tutti i Paesi del mondo sono concordi nel vietarla', aggiunge Nanni Costa, ma anche quella animale, che in Italia e' vietata, 'fortissime problematiche etiche che sono, a tutt'oggi, irrisolte'. A livello tecnico, inoltre, le successive generazioni provenienti da una cellula madre hanno presentato seri danneggiamenti, come ad esempio quello della 'Pecora Dolly', nata vecchia. Ultimo, ma non meno importante, e' l'effetto che notizie come questo provocano nei malati: 'spesso i pazienti traducono queste dichiarazioni con la lente di un ancor maggiore ottimismo e questo e' un problema serio perche' se la ricerca, con i limiti di funzionamento che deve avere, magari potra' dare risultati tra trent'anni, puo' dare oggi false speranze a malati con piu' urgenti aspettative'. La raccomandazione del direttore del CNT, dunque, a stampa e ricercatori, e' quella di utilizzare, maneggiando temi di cosi' grande importanza, 'grande attenzione, misura ed equilibrio'. La nascita in Giappone di un maiale fotocopia di quarta generazione e' "un ottimo risultato, molto importante per la ricerca" di settore. Ne e' convinto Cesare Galli, direttore del Laboratorio di tecnologie della riproduzione (Ltr) di Cremona e docente di Fisiologia della riproduzione all'universita' di Bologna, noto alle cronache come 'papa' del toro Galileo e della cavalla Prometea. Il suino nipponico "e' in effetti unico al mondo -conferma l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE- Prima d'ora esperimenti simili hanno avuto successo solo nei topi, mentre nei bovini siamo fermi ai cloni di seconda generazione", ossia fotocopia di animali a loro volta gia' clonati. Il maiale creato dal team di Hiroshi Nagashima della Meiji University di Tokyo "conferma che se un animale clonato nasce e cresce sano e' del tutto identico a un animale normale - assicura Galli - E questo principio vale indipendentemente dalla specie considerata, anche se e' vero che la clonazione del suino e' meno problematica di quella di altri animali, specialmente dei ruminanti". In ogni caso, lo specialista crede che "nel tempo, il traguardo giapponese potra' essere riprodotto anche su altre specie". Galli nega inoltre che i derivati alimentari degli animali fotocopia possano rappresentare una minaccia per la sicurezza dei consumatori. "Non so prevedere se in futuro gli allevamenti utilizzeranno la clonazione su larga scala. Questo dipendera' da considerazioni politiche e commerciali, ma dal punto di vista della sicurezza esistono gia' oggi sufficienti evidenze per invitare i cittadini alla tranquillita'. Conclusioni in tal senso sono gia' state espresse dalla Fda e dalle autorita' giapponesi. Quanto all'Europa, l'Agenzia per la sicurezza alimentare Efsa sta raccogliendo pareri e si pronuncera' entro la fine di quest'anno o l'inizio dell'anno prossimo", afferma Galli. Dopo avere archiviato successi storici come il primo toro clonato e la prima cavalla 'fotocopia' al mondo, e dopo avere arricchito il suo 'zoo di doppioni' con il primo clone di cavallo campione, da qualche anno Galli sta concentrando i suoi studi sui maiali. "Su cavalli e tori, invece, al momento siamo fermi per mancanza di clienti. Il problema, infatti, e' che equini e bovini frutto di clonazione vengono in un certo senso discriminati. Non vengono cioe' registrati nel libro genealogico in cui si dice che un dato animale e' figlio di 'x' e di 'y', e senza avere questo pedigree nessun allevatore utilizza un capo per la riproduzione o il miglioramento della specie", precisa. Ecco perche' "attualmente stiamo lavorando sulla clonazione di suini ogm in grado di fornire organi piu' tollerati per gli xenotrapianti", ribadisce l'esperto. In particolare, ricorda, "siamo inseriti in un progetto europeo preclinico, che inizialmente utilizzera' gli organi ottenuti sui primati. Ma a medio, lungo termine, ossia nel giro di 5-10 anni la nostra speranza e' di riuscire a mettere a disposizione della medicina organi-ponte per i pazienti gravi in lista d'attesa per trapianto". - Italia. Cremona. Centro raccolta staminali di cani e gatti per futuri cloni utrono e coccolano il cucciolo di casa come fosse un figlio. E quando muore non si rassegnano alla perdita, fino al punto di pagare una retta mensile per conservare le cellule del proprio beniamino in un centro ad hoc. Nella trepidante attesa di trovare una struttura disposta a produrre cani e gatti fotocopia. La 'banca della speranza' italiana ha sede a Cremona, presso il Laboratorio di tecnologie della riproduzione (Ltr) diretto da Cesare Galli, 'papa' del toro Galileo e della cavalla Prometea. "La nostra struttura non lavora direttamente sugli animali da compagnia -spiega l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE. Ma esperimenti statunitensi e coreani hanno dimostrato che clonare cani e gatti e' tecnicamente possibile. Percio', circa tre anni fa, abbiamo istituito una banca delle cellule per stoccare, congelato in azoto liquido, il materiale genetico fornito dai padroni che hanno amato moltissimo il loro pet defunto" e che sognano di farlo rivivere. "Al momento conserviamo le cellule di una decina di cani, una ventina di gatti e persino di qualche cavallo", aggiunge Galli. Ai proprietari disperati Galli non vuole dare illusioni, ma neppure togliere la speranza. "Ai clienti, che pagano una quota per il deposito e successive rate mensili di una decina di euro diciamo appunto che clonare cani e gatti e' possibile, pur con limiti tecnici e a prezzi molto elevati. Al momento non esiste praticamente alcun centro che lo faccia di routine, ma se un giorno ci fossero strutture specifiche potremmo inviare le cellule dalla nostra banca al centro estero". Gli utenti della biobanca cremonese vengono informati su ogni dettaglio, garantisce l'esperto. Anche se, "in genere, si tratta di persone perfettamente aggiornate su ogni novita' in materia. Fanno ricerche su Internet e leggono moltissimo", e sono quindi loro a farsi sentire per discutere della notizia di turno. Per qualcuno, poi, l'esigenza di salvare almeno alcune cellule di 'fido' e 'micio' e' piu' che altro un palliativo psicologico: "Superato il trauma della perdita e metabolizzato il lutto a volte si tranquillizzano e non ci pensano piu'". - Australia. Trattamento con staminali per riparare tessuto cardiaco Cardiologi australiani hanno messo a punto un rivoluzionario trattamento che promette di salvare la vita a milioni di pazienti di malattie cardiovascolari nel mondo. La procedura, che usa cellule staminali del paziente per generare nuovi vasi sanguigni e riparare tessuto cardiaco degradato, e' stata presentata lo scorso 6 agosto dagli specialisti dell'Istituto di ricerca cardiaca Victor Chang dell'Ospedale St. Vincent a Sydney. Nella prima fase dello studio, ai pazienti e' stato iniettato un ormone detto Gcsf (granulocyte colony stimulating factor), che rilascia cellule staminali dal midollo osseo e le immette nel flusso sanguigno. I pazienti si esercitano poi sul tapis roulant per incoraggiare le cellule a viaggiare fino al cuore, dove creano nuovi vasi sanguigni per ripristinare la circolazione e potenziare la funzione cardiaca. La sperimentazione ha anche dimostrato che l'ormone puo' attivamente riparare e proteggere i muscoli cardiaci deteriorati. Gli ormoni Gcsf sono stati sottoposti a test di sicurezza, e nei giorni scorsi sono iniziate le sperimentazioni umane della seconda fase. Il prof. David Ma, direttore delle ricerche sul sangue e le cellule staminali dell'ospedale, ha definito sorprendenti gli sviluppi del trattamento. "Alcuni anni fa quando abbiamo iniziato questo studio, tutte le nostre ipotesi erano differenti. I risultati ci hanno offerto una direzione completamente nuova", ha detto. I risultati sono significativi, ha aggiunto, perche' le malattie cardiache sono gia' un grave problema nelle nazioni sviluppate, ma sono in rapida crescita nei paesi in via di sviluppo, come India e Cina". - Italia. A S. Giovanni Rotondo nuova banca delle staminali cordonali L'appello trasversale dei consiglieri Ignazio Zullo (L'Italia di Mezzo), Francesco Damone (La Puglia prima di Tutto) e Donato Pentassuglia (Primavera pugliese) per l'istituzione in Puglia di una banca di sangue del cordone ombelicale, ha conseguito un primo successo: l'individuazione nella struttura ospedaliera 'Casa sollievo della sofferenza' di San Giovanni Rotondo del centro che raccogliera' le cellule staminali del cordone ombelicale dei bambini pugliesi. E' stato sottolineato in una conferenza stampa tenuta il 9 agosto, cui hanno partecipato anche il prof. Filippo Boscia, presidente nazionale della Societa' italiana di bioetica e comitati etici, e Alessia Ferreri Caputo, presidente dell'associazione 'Un cordone per la vita'. Il consigliere Ignazio Zullo (IdM) ha sottolineato di aver presentato per l'istituzione della Banca del cordone ombelicale una proposta di legge 'piu' complessa' e con 'l'obiettivo di regolamentare e organizzare le azioni formative di ginecologi, consultori, associazioni di volontariato e persino aziende atte al trasporto di materiali biologici'. 'Nel provvedimento di giunta questa regolamentazione manca. Continueremo quindi a pungolare perche' i bambini talassemici o affetti da varie forme di anemie e immunodeficienza possano ritrovare la vita con il trapianto di cellule staminali'. Concorde il parere del capogruppo consiliare de 'La Puglia prima di Tutto', Francesco Damone: 'Quando le leggi mirano alla salute del cittadino bisogna essere compatti nel sostenerle, senza sterili divisioni politiche. Credo che la scelta di San Giovanni Rotondo sia ideale, perche' la 'Casa sollievo della sofferenza' e' una struttura altamente qualificata con personale che ha studiato a lungo le problematiche del trapianto. Ho appreso che la giunta vorrebbe sdoppiare la sede della banca anche a Bari. Credo, pero', che in questo tipo di azione sanitaria sia importante l'unitarieta' di interventi. E' importante, comunque, che il dialogo con la Giunta si intensifichi per realizzare e recepire `in toto' la proposta di legge da noi presentata'. Di altro avviso il consigliere della Primavera Pugliese Donato Pentassuglia, che pure approva la scelta di San Giovanni Rotondo: 'La Puglia e' una regione molto lunga e il Grande Salento rimarrebbe fuori da questa realta' sanitaria importante. In Puglia c'e' una percentuale altissima di donne che gia' vorrebbero dare il proprio contributo in termini di donazione. Sarebbe quindi importante poter sperimentare centri di raccolta periferici che possano poi avere come punto di riferimento San Giovanni Rotondo'. 'Bisogna lavorare in rete -ha detto il prof. Boscia- indipendentemente dalla sede di allocazione del centro di raccolta. Sicuramente dev'essere garantito il massimo della raccolta e bisogna considerare che i vari ospedali di Bari fanno raggiungere al capoluogo di regione il primo posto per numerosita' di nascite. Occorre pero' una corresponsabilizzazione di tutte le strutture sanitarie e ospedaliere legate alla natalita', opportunamente messe in rete'. 'Abbiamo ottenuto un grande risultato -ha aggiunto Alessia Ferreri Caputo- ma l'azione del nostro comitato non si fermera' qui. In primo luogo daremo battaglia perche' la proposta di legge dei consiglieri presenti sia recepita in maniera completa perche' e' importante normare ed organizzare la donazione. L'individuazione di San Giovanni Rotondo, inoltre, non ci soddisfa pienamente perche' da sola quella sede non sara' sufficiente a svolgere un'adeguata azione di raccolta. Per esempio, le donne salentine potrebbero essere discriminate a causa della lontananza dal territorio foggiano. Solleciteremo dunque l'istituzione di una seconda banca o di un grande centro di raccolta per il Salento'. - Italia. Osidea Onlus ricorre al Tar contro ordinanza Turco su banche del cordone La settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha approvato uno schema di disegno di legge in materia di cellule staminali. E' il motivo indicato dai legali dell' Associazione Osidea Onlus per chiedere al Tar del Lazio di rinviare alla discussione di merito, in attesa di successivi risvolti, il ricorso proposto contro una parte dell'ordinanza del ministro della Salute che ha stabilito 'misure urgenti in materia di cellule staminali da cordone ombelicale'. L'associazione cagliaritana contesta la parte dell'ordinanza ministeriale che ha vietato 'l'istituzione di banche -si legge nell'ordinanza ministeriale- per la conservazione di sangue da cordone ombelicale presso strutture sanitarie private anche accreditate ed ogni forma di pubblicita' alle stesse connessa'. Secondo l'Osidea l'ordinanza e' del tutto incompatibile con l'art. 10 della legge 219/05 'ai sensi del quale il ministero della Salute era tenuto ad emanare entro luglio 2006 un decreto per l'istituzione di una rete nazionale di banche pubbliche e private accreditate per la conservazione delle cellule staminali del sangue del cordone ombelicale'. - Italia. Lazio. Intervento salvavita con staminali cordonali "La notizia della guarigione di un giovane ecuadoregno malato di leucemia grazie al trapianto di cellule staminali da cordone ombelicale effettuato al San Camillo di Roma e' una ulteriore testimonianza, se mai ce ne fosse bisogno, delle potenzialita' delle cellule staminali emopoietiche nella ricerca scientifica e nelle applicazioni terapeutiche in caso di malattie rare e gravi". Lo ha detto Luigi Canali, del gruppo consiliare del Partito Democratico alla Regione Lazio, che ha aggiunto: "la proposta di legge che ho presentato lo scorso giugno al consiglio regionale del Lazio mira proprio a promuovere l'impiego delle cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale e dalla placenta, creando una banca di raccolta e conservazione a disposizione di tutti. Con questa legge la regione Lazio sara' la prima regione italiana a dotarsi di una struttura di fondamentale importanza per la salute dei cittadini". "Desidero ricordare che, da un punto di vista scientifico questo particolare tipo di cellule staminali presenta minori problemi di rigetto e maggiore efficacia in termini di risposta terapeutica, mentre, da un punto di vista etico, il suo utilizzo evita alla radice tutta la problematica sull'uso delle cellule staminali embrionali che provocano la morte del feto". La pdl, ha aggiunto Canali, "verra' discussa in commissione Sanita' in settembre per poi essere sottoposta al giudizio del consiglio. La sua approvazione e' importante, poiche' la cellule staminali emopoietiche rappresentano, come si e' visto, dei veri e propri salva-vita. Ho quindi motivo di sperare in un'ampia convergenza su questa legge da parte di tutte le forze politiche presenti nell'assemblea elettiva della regione". La metodica del trapianto intra-osseo e' stata introdotta nel Centro Cellule Staminali e Terapia Cellulare dell'Ospedale San Martino di Genova per superare il ritardato o fallito attecchimento delle cellule del cordone ombelicale nel paziente adulto. 'Siamo felici ed orgogliosi che la tecnica del trapianto intra-osseo ideata e messa a punto nel nostrato centro sia applicata da altri con successo', ha dichiarato il direttore del Centro, prof. Francesco Frassoni, riferendosi all'intervento fatto al San Camillo di Roma. 'Questa e' la migliore evidenza che nostra scoperta funziona e che molti pazienti potranno beneficiarne'. 'Questa scoperta e' il frutto di un lungo lavoro sperimentale. Dal 2000 al 2003 abbiamo fatto esperimenti di trapianto intra-osseo nel topo in cui abbiamo potuto osservare un migliore attecchimento rispetto alla usuale via endovenosa. Siamo poi passati all'applicazione clinica ed abbiamo fatto il primo trapianto intra-osseo nell'uomo nel marzo 2006. Da allora, abbiamo trapiantato 31 pazienti con neoplasie ematologiche. Questo nuovo modo di fare trapianti di cellule staminali ematopoietiche e' stata giudicato estremamente importate dalla comunita' scientifica internazionale tanto che sono stato invitato ad Harvard ed in altri convegni scientifici nazionali ed internazionali per illustrarne la tecnica ed i risultati. Inoltre sono venuti a seguire direttamente in sala operatoria il nostro intervento da Centri Trapianti di molte parti d'Europa incluso una dottoressa del San Camillo di Roma'. - Spagna. Bernat Soria sara' nominato "ricercatore emerito" del Camiber Bernat Soria, neo ministro della Salute, sara' nominato "ricercatore emerito" dal Centro andaluso di Biologia molecolare e Medicina rigenerativa. Questo per eludere l'incompatibilita' fra il suo nuovo incarico e quello di direttore della clinica. In questo modo, qualora Soria non fosse confermato ministro della Salute dopo le elezioni del 2008, egli potra' tornare a dirigere il Camiber. "Il nostro obiettivo e' quello di mantenerlo in funzione di direttore emerito, aggiunto o qualche altra carica che gli permetta di rientrare dopo la fine del suo impegno governativo", ha detto il ministro della Salute dell'Andalusia, Maria Jesús Montero. Soria e' stato nominato ministro della Salute proprio grazie alle sue ricerche con le staminali embrionali. - Usa. Scoperto meccanismo che impedisce la formazione di cellule staminali del cervello nei malati di Hiv/Aids Uno dei problemi causati dall'Aids e' una forma di demenza che priva il paziente della capacita' di concentrarsi e muoversi normalmente. Gli scienziati del Burnham Institute for Medical Research hanno scoperto come l'Hiv/aids interrompe la riproduzione normale delle cellule staminali adulte del cervello, impedendo cosi' la normale rigenerazione delle cellule nervose. Stuart Lipton, Marcus Kaul, Shu-ichi Okamoto ed i colleghi hanno scoperto un nuovo meccanismo molecolare che inibisce la proliferazione di cellule staminali e che potrebbe essere causata anche da altre malattie neurodegenerative. Un cervello che funziona normalmente ha la capacita' di sostituire e riparare le cellule neuronali attraverso cio' che si chiama neurogenesi. La neurogenesi puo' avvenire solo in alcune zone specifiche del cervello, come nel giro dentato dell'ippocampo, l'area dove avviene la gran parte dei processi fondamentali per l'apprendimento e la memoria. La squadra di Burnham si e' concentrata su una proteina associata con l'Aids, chiamata Hiv/gp120, che ha un ruolo fondamentale nello sviluppo della demenza provocata dalla malattia. "Abbiamo dimostrato per la prima volta come l'Hiv e l'Aids inibiscono la proliferazione di cellule staminali neurali e prevengono la formazione di nuove cellule nervose nel cervello adulto", ha detto Stuart Lipton, direttore del Del E. Webb Center for Neuroscience, Aging, and Stem Cell Research di Burnham. "Questo studio offre una speranza concreta di curare uno degli effetti peggiori dell'Aids sulle cellule staminali del cervello". I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cell Stem Cell. - Italia. Bonino: Siamo al turismo sanitario, come sempre solo per pochi Pubblichiamo integralmente questa intervista di Simone Della Ripa al ministro per il Commercio internazionale e per le Politiche europee Emma Bonino, pubblicata sul Corriere del Ticino lo scorso 8 agosto 2007. Emma Bonino, ministro per il Commercio internazionale e per le Politiche europee del Governo Prodi, ha accettato di rispondere alle nostre domande sulla questione della regolamentazione in materia di cellule staminali. Ministro Bonino, il Consiglio dei Ministri italiano ha fatto propria la direttiva europea in materia di donazione e la conservazione dei tessuti e delle cellule staminali del cordone ombelicale ma non è andato fino alla decisione chiara. Un'occasione persa per l'Italia? Rimedi e discussioni in vista dopo la pausa estiva? "Sì. È stata un'occasione persa e l'ho detto chiaramente sia in Consiglio dei Ministri sia pubblicamente. Mi auguro - visto che lo schema di decreto legislativo approvato dal Governo andrà all'esame del Parlamento - che il provvedimento possa essere rivisto, recependo lo spirito delle direttiva europea e adeguandoci a quanto già avviene nella maggioranza degli altri paesi dell'UE". Esiste davvero un "ostacolo" che affonda le proprie radici in motivazioni religiose frapposto alla legge che favorirebbe la nascita di banche private per la conservazione delle cellule? "In questa come in altre decisioni che riguardano aspetti etici, le radici cattoliche di chi governa o del legislatore si fanno certamente sentire. Non è da oggi che noi Radicali lo diciamo. Simili motivazioni sono emerse molto fortemente anche per il referendum sulla fecondazione assistita o, ancor più recentemente, per le unioni di fatto. Nel caso del cordone ombelicale, poi, si aggiunge anche la contraddizione di aver autorizzato centri privati ma solo quelli 'senza fini di lucro' (leggi gestiti dalla Chiesa), dando per scontato che chi opera 'con fini di lucro', ancorché convenzionato e controllato, non può che essere uno speculatore". Qualcuno parla di lobby della "pubblica sanità", condivide? "Il pieno recepimento di questa direttiva costituiva l'occasione per superare l'ingiustificato monopolio della sanità pubblica in questo settore, monopolio che si è dimostrato finora incapace di offrire un servizio efficiente e alla portata del cittadino. Attualmente in Italia le banche autorizzate alla raccolta ed alla conservazione di queste cellule sono cinque realmente funzionanti, di cui quattro al Nord e una in Sicilia. L'intero Centro-Sud del paese ne è quindi praticamente sfornito. Prenda la Sardegna per esempio, dove è diffusa la talassemia: neanche un centro. Non c'è dubbio che in questo caso è prevalsa la posizione del Ministero della Salute, ma a mio modo di vedere il servizio pubblico è un servizio 'rivolto' al pubblico, privato o statale che sia. Aggiungo che potenziare la rete pubblica non sarà cosa facile avendo già una spesa sanitaria alle stelle". Lo Stato italiano è consapevole che fino a quando non ci sarà una normativa seria, innumerevoli coppie, migreranno all'estero, in Ticino? "In Ticino oppure in uno dei 16 paesi dell'Unione europea che già ammettono le banche private nel loro ordinamento. Il cosiddetto 'turismo sanitario'. Come nel passato per l'aborto e come ancora oggi per la fecondazione assistita. Saranno però solo le coppie facoltose a poterselo permettere. Una discriminazione che si ripete nel tempo". - Italia. Smart Bank: perche' conservare le staminali del cordone Intervento della dott.ssa Irene Martini, responsabile scientifica Smart Bank (*) Il dibattito sulla conservazione autologa o la donazione del cordone ombelicale pone i genitori di fronte ad una scelta difficile soprattutto per la scarsa informazione che circola a riguardo benche' ogni giorno sulla stampa appaiono articoli, gestiti da opinionisti, che dicono tutto e il contrario di tutto, promuovendo un discorso emozionale e ben poco scientifico. Il personale sanitario ha il dovere di essere informato correttamente sulle potenzialita' delle cellule staminali cordonali perche' i genitori chiedono sempre un parere sull’argomento al proprio ginecologo e alle ostetriche. Di fatto molti ricercatori investono la loro carriera sulla medicina rigenerativa e i fondi stanziati dalla Commissione Europea per il VII programma quadro sono aumentati vertiginosamente. Le nuove frontiere della ricerca parlano di trials nella distrofia muscolare previsti per il 2008, di ricostruzione di tendini e legamenti, di ricostruzione della mucosa vaginale a partire da staminali autologhe, di produzione di insulina a partire da cellule staminali cordonali, di uso di staminali per la cura della cecita'. Queste le novita' del mese di giugno 2007. E’ una vera corsa contro il tempo. La conservazione autologa ha come enorme vantaggio quello di generare un potenziale per uso autologo, per donazione intrafamiliare e per donazione eterologa seguendo dei protocolli di crioconservazione che operano ai massimi livelli di efficienza. I genitori hanno in tal modo la possibilita' di scegliere se e quando donare, sulla base di una reale compatibilita' del materiale biologico con il soggetto ricevente e sulla base di informazioni specifiche del loro campione come la vitalita' cellulare al momento della crioconservazione, la quantita' di cellule CD34+, la quantita' di cellule mononucleate, il volume del prelievo oltre al controllo microbiologico del campione cosi' come delle patologie trasmissibili da parte materna secondo la normativa europea sui trapianti in vigore da aprile 2006. Di fondamentale importanza e' quindi l'opportunita', nel caso in cui si voglia donare, di effettuare la tipizzazione HLA, allo scopo di rendere reperibile il campione conservato privatamente sui registri internazionali secondo i criteri formulati dalla III edizione del FACT-NETCORD pubblicata nel gennaio 2007. Statistiche relative all’uso autologo di cellule staminali di origine midollare parlano di 1:20.000 di possibile utilizzo sulla base dell’incidenza delle patologie per le quali oggi si fa uso clinico delle cellule staminali nei trapianti. Statistiche di istocompatibilita' delle cellule di origine midollare per l’uso eterologo mostrano che esiste 1:40.000 di trovare un soggetto compatibile a livello della popolazione mondiale secondo i criteri di alta risoluzione di sovrapposizione HLA (loci A, B, Cw, DR e DQ). E' quindi vero che tanti bambini sono in cerca di un donatore e che non sempre vi sono i requisiti di elegibilita' per essere considerati potenziali donatori. Questi dati sono relativi alle cellule staminali di origine midollare perche' non esistono ancora statistiche rilevabili sulle cellule staminali di origine cordonale ovvero non si sono ancora verificati un numero di eventi tale da avere rilevanza statistica. Le caratteristiche delle cellule di origine cordonale pongono, oggi, l'accento sulle loro qualita' più che sui loro limiti: maggiore versatilita', maggiore plasticita', non invasivita' del prelievo, reperibilita' immediata, maggior successo nell’engrafment, minore probabilita' di rigetto. Unico limite? Il numero. La media dei prelievi italiani stimata da Smart Cells International e' di 2.700.000 cellule CD34+ con un numero di leucociti pari a 730.000.000 e un corrispondente volume di prelievo pari a 98cc. Medie superiori ai quantitativi registrati dal servizio nazionale del sangue del Regno Unito pubblicate il 7 giugno scorso sulla rivista Stem Cells dove si registra negli ultimi dieci anni una media di 2.300.000 cellule CD34+. E’ quindi importante conservare il sangue cordonale? Si', in assoluto, su questo tema le voci sono concordi nel considerare un errore quello di buttarlo via come rifiuto biologico perche' e' una fonte di vita. I protocolli sui trapianti di ultima generazione ricorrono a trapianti misti di sangue autologo ed eterologo o di sangue eterologo proveniente da due diverse fonti compatibili, quando reperibili, perche' cio' tende a massimizzare la quantita' di cellule staminali trapiantate e ad attenuare i problemi legati al rigetto e ad una forma di patologia nota come il VHGD (versus host graft disease). Secondo i dati dei centri trapianti internazionali, le patologie che trovano maggior supporto dalle cellule staminali cordonali sono la leucemia linfoblastica acuta (ALL), la leucemia mieloide acuta e cronica (AML), le immunodeficienze e le talassemie. Smartcells International, solo nel 2006, ha corrisposto a tre richieste di espatrio di cellule staminali cordonali per uso eterologo intrafamiliare per la cura della talassemia. Uno dei vantaggi di maggior rilievo della conservazione autologa e' la disponibilita' di cellule staminali per uso intrafamiliare vista la elevata omologia di istocompatibilita' all’interno del nucleo familiare pari 1:4 dei casi. Singapore, dicembre 2005: un bambino di Dubai affetto da talassemia ha ricevuto un trapianto di cellule staminali cordonali derivate dalla sorellina e conservate nell’aprile 2005. Il trapianto e' avvenuto con successo e il bambino non necessita piu' di trasfusioni. Prima del trapianto questo bambino riceveva trasfusioni mensili soffriva di complicazioni indotte dalla patologia e dai trattamenti terapeutici e aveva una aspettativa di vita non superiore ai 35 anni. USA, North Carolina, agosto 2006: alla Duke’s University Paediatric Blood and Marrow Transplant Center, la dott. Joanne Kurtzberg ha effettuato un trapianto tra fratellini di cellule staminali cordonali conservate presso il nostro laboratorio di Plymouth. Il trapianto e' avvenuto con successo. Per maggiori informazioni contattare il sito www.cancer.duke.edu/pbmt Germania, Munchen, ottobre 2006: al Kinderklinic und Poliklinic der Technischen Universitat, e' avvenuto il terzo trapianto del 2006 per talassemia con donazione eterologa tra fratellini. Oggi, il bambino e' indipendente dalle trasfusioni. Per maggiori informazioni contattate i siti www.kind.med.tu-muenchen.de o www.kms.mhn.de (*) Smartbank Srl e' il partner italiano del gruppo inglese Smart Cells International che opera sul territorio italiano dal 2005. - Corea del Sud. Hwang un grande scienziato, suo malgrado Il medico sudcoreano Woo Suk Hwang, noto alle cronache per aver falsificato nel 2005 alcuni dati sulla clonazione di embrioni, e' stato citato dalla rivista scientifica americana "Cell Stem Cell" per un importante risultato scientifico. Secondo la prestigiosa pubblicazione, Woo Suk Hwang sarebbe riuscito, pur involontariamente, a creare in laboratorio un nuovo tipo di cellula umana utilizzando la partenogenesi, una tecnica di riproduzione propria di piante, funghi e alcuni animali -come lucertole, api e alcune specie di pesci e uccelli. Una procedura particolarmente difficile da applicare a cellule di mammiferi. La scoperta dell'equipe medica guidata dal dottor Hwang, costretto alle dimissioni dall'ospedale di Seoul all'indomani dello scandalo delle false cellule clonate "su misura", pur essendo avvenuta del tutto casualmente, secondo la comunita' scientifica statunitense meriterebbe un riconoscimento formale. - Australia. New South Wales. Governo stanzia mezzo milione di dollari per ricerca su staminali Il Governo dello Stato del New South Wales ha annunciato un finanziamento di 500mila dollari per incoraggiare gli scienziati a studiare le cellule staminali. Il Governo ha gia' approvato una legge che legalizza la clonazione terapeutica, ma fino ad oggi nessuno ha richiesto un'autorizzazione per poterla studiare. Il ministro della Scienza e della Ricerca medica, Verity Firth, ha detto che i soldi saranno probabilmente destinati ad una sola organizzazione. "E' un incoraggiamento da parte del Governo. Come qualsiasi nuova area scientifica, il mercato non si sviluppa istantaneamente, ma ha bisogno di sapere prima cosa ne potra' ricavare", ha detto Firth. "Ora e' il momento in cui il sostegno del Governo e dei cittadini e' molto importante. Conosciamo la potenzialita' di questa ricerca, ma il mercato non e' ancora in grado di tradurla in azione concreta". Intanto, uno dei maggiori studiosi del diabete ha accolto con favore il finanziamento, che certamente servira' ad attrarre piu' scienziati in questa area di ricerca. Bernie Tuch, docente all'Universita' di Sidney, ha detto che il suo team sara' uno dei primi a fare domanda del finanziamento. "Ora che la legge e' passata e che i soldi sono stati messi a disposizione, la nostra squadra alzera' la mano per poter disporre di questi soldi". - Usa. Michigan. Gli oppositori della ricerca con le staminali embrionali fanno causa al Governatore Un gruppo di legali conservatori ha fatto causa al Governatore del Michigan Jennifer Granholm, in quanto avrebbe agito in maniera discriminatoria nei confronti dei cittadini contrari alla ricerca con le staminali embrionali, impedendo loro di raccogliere firme per una petizione su un sito pagato con denaro pubblico. Il Thomas More Law Center ha fatto sapere di aver depositato una citazione in una corte federale a nome dell'associazione dei medici cattolici di Lansing, delle associazioni "per la vita" Flint-Area Right To Life e Right To Life-Lifespan. Granholm, che da tempo chiede che vengano eliminate le restrizioni contro la ricerca con le staminali embrionali, ha messo un link sul suo sito con cui invita i cittadini a firmare una petizione rivolta al Parlamento per legalizzare la ricerca. I legali hanno spiegato che il Governatore si e' rifiutato di aggiungere al sito il link ad un'altra petizione contraria alla ricerca. La richiesta e' stata fatta sia verbalmente, sia per iscritto. "Quello che sta facendo ha importanti conseguenze", ha detto Patrick Gillen, il legale che sta curando la causa. "Sta usando fondi pubblici per favorire quelli che la pensano come lei". Il portavoce del Governatore, Liz Boyd, ha detto che la citazione sara' studiata approfonditamente dal Governatore. "In nessuna circostanza il Governatore abbandonera' la sua battaglia per eliminare gli ostacoli alla ricerca con le cellule staminali in Michigan", ha risposto Boyd. La legge dello Stato proibisce l'utilizzo di embrioni sovrannumerari per la ricerca. Gli scienziati possono utilizzare le linee di staminali prodotte altrove, ad esempio quelle della California, dell'Illinois e di altri Stati con leggi piu' liberali. - Usa. Candidato "pro life" alle presidenziali detiene ancora azioni di societa' di ricerca con staminali embrionali Nonostante la sua repentina conversione "pro life" poco prima di candidarsi alle primarie presidenziali del Partito Repubblicano, l'ex Governatore del Massachusetts Mitt Romney detiene ancora molte azioni di due societa' che si occupano di ricerca con le staminali embrionali. Nel giustificare la sua presa di posizione "pro life", che molti hanno letto come un tentativo di conquistare i voti dei delegati piu' conservatori, Romny aveva citato proprio una visita ad un centro di ricerca con le staminali embrionali, visita che lo avrebbe scioccato spingendolo in pochi giorni ad essere contro questo tipo di ricerca e contro l'aborto. Romney detiene tutt'oggi le azioni di Novo Nordisk e Millipore Corp., societa' private che utilizzano embrioni sovrannumerari per ottenere staminali embrionali. "Credo che dovrebbe perlomeno vendere queste sue azioni", ha detto Mildred Jefferson, presidente del Massachusetts Citizens for Life. "Sono convinta che Romney sia un uomo d'onore, e avendo dichiarato di aver compreso le violazioni etiche della ricerca con le staminali embrionali, sono certa che non voglia contribuire a finanziarla". Secondo le associazioni politiche che hanno spulciato gli assetti finanziari dell'ex Governatore, Romney avrebbe investito in queste societa' fra 100mila e 250mila dollari. - Usa. Ricerca: le cellule staminali del sangue non sono tutte uguali I ricercatori del BC Cancer Agency hanno scoperto che non tutte le cellule staminali del sangue sono create uguali. Pubblicato nell'edizione agostana della rivista scientifica Cell Stem Cell, lo studio di Connie Eaves del Terry Fox Laboratory, ha identificato diversi sottotipi di cellule staminali adulte del sangue di topo. Ogni tipo di cellula agisce in maniera differente e produce cellule mature del sangue con caratteristiche diverse. "Per la prima volta, siamo stati in grado di dimostrare che nei topi vi sono diversi tipi di cellule staminali del sangue che possono perpetuarsi all'infinito", ha detto Brad Dykstra, un altro autore della ricerca. "Questa scoperta potrebbe aiutarci a capire molto meglio malattie come la leucemia, che sembrano causate da un singolo tipo di cellula staminale del sangue". Se la scoperta fosse confermata, potrebbe spiegare il motivo per cui alcune forme di leucemia sono piu' resistenti ai trattamenti di altre. Il trapianto di particolari sottotipi di cellule staminali del sangue potrebbe quindi rivelarsi molto piu' efficace, anche nel trattamento di malattie del midollo spinale. Secondo i ricercatori, questa scoperta rivoluziona questa area di studio. "Per molti anni, abbiamo creduto che tutte le cellule emopoietiche fossero identiche e che i loro diversi comportamenti fossero stimolati dall'ambiente piuttosto che dalla struttura interna" ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------