====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 06-11-2007 al 12-11-2007 n.46/2007 (anno VII) ARTICOLI - America Latina. Carlos Fuentes si schiera per la legalizzazione delle droghe NOTIZIE - Usa. Equiparate le pene per crack e cocaina - Italia. Torino. Quattro anni di carcere per cessione di 1 grammo di hashish - Usa. Bush chiede finanziamenti per la guerra alle droghe in Messico - Guatemala. Presidente neoeletto: lotta al narcotraffico e' priorita' - Croazia. Vescovo definisce Sdp partito "satanico" per proposta su legalizzazione droghe - Italia. Toscana. Un terzo degli studenti di scuola media ha provato sostanze stupefacenti - Italia. Roma. Dimostrazione con cani antidroga in reparto di neuro psichiatria infantile - Italia. Palermo. Messineo: droga piu' lucrosa dell'estorsione - Italia. Farina (Prc): Giovanardi sia processato a Norimberga - Italia. Ferrero: sperimentazione narcosale potrebbe dare risultati positivi - Italia. A San Patrignano delegazione da comune norvegese - Italia. Torino. Promotori petizione narcosala scrivono a Chiamparino - Colombia. Walters (Casa Bianca): il prezzo della cocaina e' aumentato grazie a guerra alla droga - Marocco. L'Africa occidentale al centro della cocaina diretta in Europa - Italia. Sassuolo. Un tossicodipendente su quattro e' cocainomane - Italia. Torino. An: quattro circoscrizioni contro narcosale - Arabia Saudita. Decapitazione per traffico di droga - Olanda. Ministro prolunga di cinque anni il programma della marijuana terapeutica - Italia. Torino. Sit-in di Alleanza Nazionale contro la sperimentazione narcosala - Finlandia. Arrestato ex-nazionale hockey per traffico di droga - Gb. Brown: sussidi ad agricoltori che distruggono coltivazioni papavero - Usa. Studio: cocainomani meno motivati a fare soldi - Svizzera. Studio: buoni voti malgrado la cannabis - Italia. Rapporto ministero Salute: cresce numero teenagers in trattamento - Spagna. Proposta una rete internazionale di "sale del consumo" - Italia. Direzione antidroga: cocaina a basso costo diventa droga diffusa - Italia. Neurofarmacologo: non esistono farmaci contro la dipendenza da cocaina - Italia. Turco a Chiamparino: per narcosale cambiare prima la legge ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 2 morti - 144 arresti - 391,793 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 234,903 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 156,890 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 243556 piante di cannabis - 166 giorni di detenzione ARTICOLI 06-11-2007 America Latina. Carlos Fuentes si schiera per la legalizzazione delle droghe L'autore di Terra Nostra e La morte di Artemio Cruz, ha partecipato all'VIII Foro Iberoamerica, che la settimana scorsa ha riunito a Santiago del Cile un centinaio tra intellettuali, politici, imprenditori dell'America latina, Spagna e Portogallo per discutere delle grandi sfide della regione. Carlos Fuentes ha sostenuto che gli Stati Uniti devono combattere il narcotraffico a casa loro, e che bisogna evitare in tutti i modi la presenza delle forze armate straniere sul territorio messicano. In un'intervista a Notimex ha detto: "Cio' che il Messico non puo' tollerare in nessuna maniera, per evidenti ragioni storiche, e' la presenza di elementi armati degli Stati Uniti nel territorio messicano". Dev'essere un principio assolutamente incontrovertibile, ha affermato. Riferendosi alla Iniciativa Mérida, concordata tra i governi del Messico e degli Usa per lottare contro il narcotraffico, Fuentes ha detto che nessun piano antidroga "dovrebbe avere un nome; bisognerebbe fare le cose senza dargli un nome". Questo perche' "il Plan Colombia" (la strategia antidroga elaborata da Colombia e Stati Uniti) ha lasciato un sapore amaro nella memoria della gente", del Paese sudamericano. Il Governo messicano ha precisato che Iniciativa Mérida, che potra' contare su un finanziamento di 500 milioni di dollari se il Congresso Usa lo approvera', non prevede in alcun modo la presenza di truppe ne' la partecipazione operativa di agenti stranieri in Messico. Per lo scrittore, gli Stati Uniti devono attaccare il narcotraffico "sul loro territorio, poiche' e' li' che ci sono i grandi interessi, e' li' che si ricicla il denaro sporco, ed e' li' che c'e' il consumo. Sono tre cose fondamentali per comprendere perche' esiste il problema droga". Il fenomeno del narcotraffico "non lo hanno creato ne' il Messico ne' la Colombia; semplicemente hanno risposto alla domanda del consumatore nordamericano, giacche' la pelota fa parte delle abitudini dei nordamericani", ha aggiunto. "Fintanto che gli Stati Uniti non ammetteranno che il problema viene da loro, e che se c'e' l'offerta messicana e colombiana (di droghe) e' perche' esiste la domanda nordamericana, fino a che giocheranno a fare i puritani e a non riconoscere che sono loro la radice del problema, allora il problema continuera' a esserci". Fuentes, che ha presieduto al Foro Iberoamericano insieme all'ex presidente cileno Ricardo Lagos, ha sostenuto che in materia di narcotraffico si dovrebbe riconoscere che l'unico modo per sconfiggerlo e' depenalizzare l'uso delle droghe. "Depenalizzazione (delle droghe), legalizzazione, come voi desiderate chiamarlo, non vedo altra uscita", ha sostenuto lo scrittore -anche se e' ipotizzabile che, in un primo tempo, la depenalizzazione incrementi il numero dei tossicodipendenti, "e' possibile, ma quello che non ci sara' sono i boss" del narcotraffico. Ha ricordato che quando il presidente statunitense, Franklin D.Roosevelt, nel 1933 derogo' dalla legge che proibiva la vendita di alcol, "ci furono ubriachi, ma non gli Al Capone". Allo stesso modo, la depenalizzazione delle droghe eliminerebbe le mafie del narcotraffico. -------------------------------------- NOTIZIE 06-11-2007 Usa. Equiparate le pene per crack e cocaina Senza alcuna opposizione da parte del Congresso, e' diventata legge l'emendamento che modifica le guide linea federali sulla detenzione per i crimini connessi al crack. L'emendamento, presentato dallo U.S. Sentencing Commission, abbassa la durata delle condanne per i crimini connessi al crack, equiparandoli ai minimi previsti per la cocaina. Questa variazione, che influenzera' le condanne di circa 3.500 persone condannate l'anno, riduce la pena minima a 15 mesi. Il prossimo passo sara' l'audizione presso la Sentencing Commission per considerare la retroattivita' della legge. Se cio' accadesse, ne usufruiranno circa 20 mila persone ora in carcere. 06-11-2007 Italia. Torino. Quattro anni di carcere per cessione di 1 grammo di hashish Cede un grammo di hashish e viene condannato a quattro anni e due mesi di carcere: succede a Torino, dove un giudice del tribunale, Odilia Meroni, ha applicato la riforma 'Fini-Giovanardi' della legge sugli stupefacenti. L'imputato, il marocchino Mohammed N., era stato fermato domenica dalle forze dell'ordine a Torino nella zona di Porta Palazzo mentre consegnava a un acquirente 1,3 grammi di hashish: una dose minima che gli e' costata un processo per direttissima e una condanna severa perche' il giudice ha tenuto conto del fatto che aveva dei precedenti. L'attenuante della minima quantita' e' stata giudicata equivalente all'aggravante della recidiva. "Quattro anni e 2 mesi di carcere per poco più di un grammo di hashish. La sentenza di condanna emessa oggi a Torino, nei confronti della quale il giudice ha applicato la 'Fini-Giovanardi', è senza dubbio l'esempio della stupidità giuridica prodotta dalla logica securitaria della destra". E' quanto dichiara in una nota Francesco Piobbichi, responsabile politiche sociali del Prc. "Il nostro Paese prevede più galera per chi cede qualche spinello che nel caso d'infanticidio in condizioni di abbandono, l'Unione deve al più presto eliminare tale abominio giuridico". 06-11-2007 Usa. Bush chiede finanziamenti per la guerra alle droghe in Messico La scorsa settimana il presidente George W. Bush ha chiesto al Congresso di approvare lo stanziamento di 500 milioni di aiuti al Messico, come prima porzione di un pacchetto di 1,4 miliardi di finanziamenti all'interno della "guerra alle droghe". I fondi serviranno per l'addestramento della polizia, l'acquisto di elicotteri, aeroplani e per altre operazioni di sicurezza. Negli ultimi 30 anni, decine di milioni di dollari sono stati spesi nella lotta antidroghe, e tutttavia gli stupefacenti negli Stati Uniti sono sempre disponibili. Bill Piper, direttore della "Drug Policy Alliance", gruppo che si batte per una nuova politica sulle droghe, ha dichiarato: "Queste politiche sono state fallimentari per la cocaina, eroina, marijuana e per tutte le sostanze stupefacenti, cosi' come per l'alcol durante il proibizionismo. Una legge fondamentale dell'economia afferma che finche' c'e' domanda ci sara' anche l'offerta". 06-11-2007 Guatemala. Presidente neoeletto: lotta al narcotraffico e' priorita' E' uno dei paesi più violenti dell'America latina, con oltre cinquemila omicidi all'anno. Il suo territorio è considerato un 'ponte' per il traffico di droga fra la Colombia e gli Usa. La povertà colpisce la metà della popolazione, quasi sempre di origine maya. E' un panorama particolarmente aspro quello che si apre di fronte al neoeletto presidente del Guatemala Alvaro Colom. Non a caso il rappresentante della socialdemocratica Unione Nazionale della Speranza ha deciso di puntare sulla lotta contro il narcotraffico, la criminalità e la povertà, per il programma dei suoi primi 100 giorni. Una volta assunto ufficialmente il mandato presidenziale (il 14 gennaio), Colom lancerà un piano a tutto campo contro il traffico di stupefacenti e il crimine organizzato che soffocano in una doppia morsa il Guatemala. Il paese centroamericano ha già buone relazioni con gli Usa, ma Colom -un socialdemocratico moderato, più vicino al brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva che al venezuelano Hugo Chávez- vuole rafforzare questa relazione, chiedendo a Washington maggiore collaborazione contro i potenti cartelli dei narcotrafficanti. La stessa cooperazione verrà richiesta e approfondita con il resto del Centroamerica e con la Colombia. L'obiettivo di questa prima fase sarà chiudere i rubinetti della rete del traffico di droga, con l'aiuto di polizia ed esercito. Altro punto chiave dei suoi primi 100 giorni sarà l'economia: la metà della popolazione di questo 'piccolo' paese di 13 milioni di persone è povera. "Per noi la cosa più importante è risolvere il problema della povertà", ha detto il neopresidente, ricordando che soltanto così si potranno affrontare altre piaghe come l'insicurezza. Serve un cambiamento anche a livello di microeconomia, sanità o educazione. Si partirà da iniziative concrete, come un piano di efficienza per i 44 ospedali che esistono in tutto il paese. Colom crede nella "libera impresa" e nella "diversificazione degli investimenti". Ed è convinto che in settori come il turismo, la costruzione, lo sviluppo rurale o i servizi, ci sia spazio per creare 700mila posti di lavoro. L'altra grande sfida sarà la fine della discriminazione sociale, politica ed economica della popolazione di origine maya, che rappresenta il 42 per cento del totale. Serve un "nuovo periodo di armonia etnica per sopprimere totalmente la discriminazione". Le ferite della lunga guerra civile che si consumò in Guatemala dal 1960 al 1996 non sono ancora del tutto chiuse. Colom è convinto della necessità di uno sforzo comune, dell'impegno di tutti i partiti per far fronte ai narcotrafficanti e superare gli alti indici di povertà. Per questo discuterà con il resto della classe politica un possibile patto di 'conciliazione nazionale'. 06-11-2007 Croazia. Vescovo definisce Sdp partito "satanico" per proposta su legalizzazione droghe Il presidente croato Stipe Mesic ha aspramente criticato una predica dell'ordinario militare del Paese, il vescovo Juraj Jezerinac, che si sarebbe impegnato nella campagna politica per le elezioni del 25 novembre attaccando il principale partito di opposizione di centro sinistra, definendolo 'satanico'. Lo scrive oggi il quotidiano di Fiume Novi List. 'Nell'esercito non ci possono essere persone che in alcun modo appoggino pubblicamente una qualsiasi formazione politica', ha dichiarato il presidente croato indirettamente annunciando la possibilita' di chiedere la destituzione del vescovo se si ripetera' un simile caso. Mesic ne ha parlato oggi anche con il nunzio apostolico monsignor Francisco-Javier Lozano, convocato d'urgenza ed ha precisato che 'non si immischia negli affari ecclesiastici', ma interviene in quelli militari. Come ha riportato la stampa di Zagabria, il vescovo Jezerinac avrebbe nella sua predica domenicale definito 'sataniche' le promesse del Partito socialdemocratico (Sdp) che fra tre settimane sfidera' per la guida del Paese il centrodestra capeggiato dal premier uscente Ivo Sanader. 'Alcuni ci promettono che non ci sara' piu' l'educazione religiosa nelle scuole, che i nostri figli saranno liberi perche' legalizzeranno le droghe', ha detto mons. Jezercinac, non nominando direttamente l'Sdp: tuttavia, dopo le recenti polemiche proprio su questi punti, la stampa ha immediatamente riconosciuto nei socialdemocratici l'obiettivo delle critiche. Il partito di Sanader, la Comunita' democratica croata (Hdz), ha invece elogiato le parole del vescovo. 'I prelati croati hanno il dovere di rivolgersi al popolo, anche in vista delle elezioni', hanno spiegato dall'Hdz, che secondo gli ultimi sondaggi, e' alla pari, al 30 per cento, con i rivali dell'Sdp. 07-11-2007 Italia. Toscana. Un terzo degli studenti di scuola media ha provato sostanze stupefacenti Piu' del 33% degli studenti delle scuole medie superiori della Toscana si stima abbiano assunto una droga illegale almeno una volta, e che i consumatori abituali siano oltre 30.000. La maggior prevalenza d'uso si rileva sul territorio di competenza dell'Asl di Firenze (43%) mentre la droga piu' usata e' la cannabis (56% dei diciannovenni). I dati, relativi alla relazione del 2006 al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, sono stati diffusi oggi in occasione della presentazione della giornata di studio "Se cosi' fan tutti. Uso di droghe e comportamenti a rischio: nuovi scenari e nuove sfide per i servizi e per la comunita'", organizzata per giovedi' 8 novembre a Scandicci dalla Societa' della salute Nord Ovest. La cocaina, in base a dati del 2005 dell'Agenzia regionale per la sanita' Toscana (Ars) tramite l'Osservatorio di epidemiologia, e' stata sperimentata almeno una volta nella vita dal 5,6% degli studenti. Secondo l'Ars in Toscana circa 9.300 ragazzi hanno provato la cocaina mentre si stima che circa 3.000 studenti toscani la consumino mensilmente. I dati dell'Ars, relativi al 2007, rivelano anche che il consumo di cocaina tra i giovani risulta raddoppiato dal 2001 a oggi. "Inquietanti" infine appaiono i dati riferiti al primo uso: secondo l'Osservatorio di epidemiologia, il 70% dei giovani dichiara di aver consumato la prima droga entro i 15 anni. Nel corso della presentazione della giornata di studio sono stati diffusi dati relativi anche all'uso del tabacco e alle dipendenze da alcol e gioco d'azzardo. Riguardo al tabacco, in base a dati Ars di quest'anno, viene usato dal 23% della popolazione; l'uso tra i giovanissimi sembra essere in aumento (nei giovani tra i 14 e i 19 anni circa il 65% ha provato a fumare e 1/3 di questi diventera' presumibilmente un fumatore regolare). Inoltre, in controtendenza rispetto alle altre droghe, la prevalenza dei giovani fumatori e' maggiore tra le ragazze. Per l'alcol negli ultimi anni si e' registrato un forte aumento del numero di consumatori donne e giovanissimi: il 70% degli studenti delle scuole superiori fa uso di alcol. 07-11-2007 Italia. Roma. Dimostrazione con cani antidroga in reparto di neuro psichiatria infantile Domani, dalle 9.30, presso l'Azienda Policlinico Umberto I di Roma, al reparto di Neuro Psichiatria Infantile di via dei Sabelli, la Compagnia Carabinieri-Nucleo Cinofili di Roma Cassia (Santa Maria di Galeria) effettuera' una dimostrazione delle abilita' dei cani davanti ai bambini degenti nella struttura. In programma esercitazioni per la ricerca di droga, ricerca di armi e difesa personale. 07-11-2007 Italia. Palermo. Messineo: droga piu' lucrosa dell'estorsione "Esprimo una mia opinione che in quanto tale e' assolutamente controvertibile. Credo che la mafia abbia una grande capacita' strategica e si sia resa conto che alla lunga, la pratica delle estorsioni, benche' lucrosa, e' pericolosa. In termini di costi e benefici attira piu' antipatie di quanto possa rendere'. Cosi' il procuratore di Palermo Francesco Messineo, in un passaggio dell'intervista rilasciata a Radio Radicale a pochi giorni dalla cattura di Salvatore e Sandro Lo Piccolo, ha espresso la sua idea sui 'rapporti' e 'strategie' tra le famiglie siciliane e statunitensi di Cosa nostra. 'Probabilmente l'organizzazione stava esaminando la possibilita' di attivare un canale forte di finanziamento, un canale importante, attraverso la ripresa in grande stile del traffico di stupefacenti dagli Stati Uniti e dal Sud America verso l'Europa, l'Italia e la Sicilia". Per Messineo "le estorsioni, infatti, piu' di tanto non possono dare ed inoltre aumentano sempre piu' i casi di ribellione che dalla stessa organizzazione mafiosa vengono ripagati con pesanti arresti. Quindi, il canale del traffico degli stupefacenti, tutto sommato e' piu' sicuro perche' i corrieri sono sacrificabili ed ogni carico che arriva procura profitti che sono multipli rispetto ad una diffusa pratica di estorsione". 07-11-2007 Italia. Farina (Prc): Giovanardi sia processato a Norimberga 'Giovanardi dovrebbe essere perseguito per disastro colposo presso il tribunale di Norimberga'. Il deputato del Prc, Daniele Farina, vice presidente della commissione Giustizia alla Camera, reagisce cosi' alle dichiarazioni del parlamentare centrisita Giovanardi e pubblicate oggi da alcuni organi di stampa, in seguito alla condanna a quattro anni di carcere, inflitta ad un cittadino marocchino, per la cessione di un grammo di hashish. 'Giovanardi parla di 'mercanti di morte' ma la notizia apparsa su tutti i giornali di oggi, urta con il buon senso che la gente dimostra ogni giorno di piu' in tema di droghe. Tutti, tranne Giovanardi e questa destra securitaria ed ideologizzata, si rendono conto dell'assurdita' di quanto accaduto ieri a Torino'. 'In questo Paese bisognerebbe discutere non solo di certezza della pena ma anche della stoltezza di alcune leggi, come la Fini-Giovanardi. A quasi due anni dalla sua approvazione e' chiaro che essa e' totalmente inefficace e controproducente'. 'I fatti di cronaca quotidiani ci spingono fortemente ad accelerare l'iter di riforma dell'attuale legge sulle droghe attualmente incardinato nella commissione Giustizia alla Camera. Questo si' sarebbe un grande servizio per la sicurezza dei cittadini'. Carlo Giovanardi replica cosi' a Daniele Farina. 'Gli italiani ora sanno - replica Giovanardi - che per l'on. Farina, di Rifondazione comunista, e' scandaloso e tale da indicarmi come criminale nazista l'aver condiviso la sentenza del giudice di Torino che ha condannato a quattro anni di carcere per spaccio di droga un marocchino recidivo gia' condannato in via definitiva ad otto mesi per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale e in primo grado per rapina, condotte che in alcuni stati americani comportano il carcere a vita'. 'C'e' da rabbrividire - conclude Giovanardi - a pensare che questo governo e questa maggioranza sono quelli che dovrebbero garantire la sicurezza dei nostri concittadini'. 'In politica c'e' da aspettarsi di tutto, ma apprendere che Gasparri giudica come inaccettabile il linguaggio del deputato Farina supera ogni limite': cosi' Francesco Piobbichi, responsabile politiche sociali del Prc, commenta le affermazioni dell'esponente di An. 'Mentre An usa toni fascistoidi e razzisti contro le minoranze etniche l'ex ministro si permette persino di dire che e' una vergogna la presenza di un deputato, solo perche' chiede al piu' presto l'abrogazione di una legge fallimentare come la Fini-Giovanardi'. 'La vergogna del nostro Parlamento non e' chi fa un commento ironico, ma chi per accaparrare qualche voto soffia sul vento della xenofobia'. 08-11-2007 Italia. Ferrero: sperimentazione narcosale potrebbe dare risultati positivi 'Nelle parole sulla mozione del Comune di Torino a favore delle 'Sale del consumo' destinate a chi fa uso di sostanze illegali. Enrico Montani esprime le sue opinioni, non certo le mie. Come noto, condivido la mozione in questione e ritengo che la sperimentazione delle 'Sale di Consumo' integrate in un sistema di servizi possa dare risultati positivi cosi' come accade in esperienze similari di altri paesi europei'. Ad affermarlo e' il ministro della Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero sulla mozione del Comune di Torino relativa alle 'Sale del consumo' per sostanze illegali. La mozione presentata al consiglio comunale di Torino sulla sperimentazione delle narcosale 'e' in contrasto con quanto dichiara il ministro della Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero'. E' quanto afferma Enrico Montani, capogruppo della Lega Nord alla commissione Affari Sociali della Camera, riferendosi alla 'risposta data da Ferrero' ad un'interrogazione presentata dallo stesso parlamentare del Carroccio. 'Il ministro ha risposto che le narcosale non sono nel programma del centrosinistra. Come si giustifica la mozione dei consiglieri comunali torinesi che impegna il sindaco Chiamparino, in accordo con la Regione, a promuovere la sperimentazione delle stanze del buco? Capiamo l'imbarazzo di Ferrero costretto a mediare tra il ruolo istituzionale e l'animo rifondarolo, ma una buona amministrazione deve prima di tutto pensare alla salute dei cittadini, compresi quelli che hanno problemi di droga'. 08-11-2007 Italia. A San Patrignano delegazione da comune norvegese La comunita' di San Patrignano continua la sua lotta contro la droga, nel segno del fondatore Vincenzo Muccioli, anche fuori dai confini italiani. E fa scuola. Intensa, infatti, l'attivita' di relazioni e rapporti con le Nazioni Unite, da cui e' riconosciuta come organizzazione non governativa (Ong), e con istituzioni pubbliche e associazioni di volontariato. Ieri si e' svolta la visita dei responsabili dei servizi sociali della municipalita' di Kristiansend (Norvegia), il cui obiettivo e' costruire, nel loro Paese, un centro di recupero basato sul metodo di Sanpa. Il 13 novembre arrivera' invece a Sanpa una delegazione del ministero degli Affari Sociali danese, e il 14 e il 16 tocchera' a un gruppo di operatori della comunita' olandese 'De Hoop', entrambi interessati a comprendere come San Patrignano affronta le nuove forme di dipendenza. Nei giorni successivi, una delegazione dell'associazione inglese 'Tomorrow's People', presieduta dalla contessa del Wessex Sophie Rhys-Jones, moglie di Edoardo d'Inghilterra, visitera' la comunita' per valutare come inserire le metodologie antidroga del centro riminese all'interno dei loro programmi di reinserimento sociale e lavorativo di ragazzi emarginati o con problemi con la giustizia. Infine, a fine mese sara' una delegazione di San Patrignano a raggiungere gli uffici delle Nazioni Unite a Vienna per una riunione con tutte le Ong europee che operano nel campo delle droga, in vista dell'assemblea generale delle Nazione Unite del 2008, destinata a discutere le convenzioni internazionali su produzione, traffico e consumo di droga. 08-11-2007 Italia. Torino. Promotori petizione narcosala scrivono a Chiamparino Oggi, i promotori della petizione popolare per una narcosala a Torino (Domenico Massano/Associazione Radicale Adelaide Aglietta - Alessandro Orsi/Malega 9 – Franco Cantù/Forum Droghe) hanno inoltrato al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino (e per conoscenza a tutti i consiglieri ed assessori comunali) una lettera aperta (vedi sotto), in cui, tra l’altro, chiedono di poter essere ricevuti dal primo cittadino per potergli illustrare personalmente la loro iniziativa. I tre promotori hanno così spiegato il significato della lettera aperta: “Dopo aver letto sui giornali stralci delle ultime dichiarazioni del Sindaco Chiamparino, da cui emergeva il rischio di confusione fra il servizio socio-sanitario della “sala del consumo” ed il trattamento sanitario con eroina, abbiamo ritenuto necessario ed urgente ribadire, nero su bianco, alcuni punti da cui riteniamo non si possa prescindere, pena la confusione e il rischio di finire fuori strada: 1) Le “sale del consumo” (o narcosale) sono luoghi protetti e igienicamente garantiti, per l’assunzione di sostanze psicoattive che il cittadino consumatore si procura all’esterno e che assume all’interno della struttura, con l’assistenza di personale sanitario professionale, formato allo scopo. Sono una concreta iniziativa di riduzione del danno e sono parte di una più ampia rete di servizi, non in contrasto bensì in continuità, in sinergia, con gli altri interventi di prevenzione e di cura delle dipendenze, al fine di raggiungere il più alto numero possibile di tossicodipendenti, in particolare quella fascia di tossicodipendenti più marginale e difficilmente agganciabile con altri tipi di servizi. Sono un servizio che tutela sia il cittadino tossicodipendente, limitando il rischio di morte per overdose e di contrarre malattie infettive, sia gli altri cittadini, limitando l’impatto sociale provocato dall’uso di sostanze in strada (abbandono di siringhe ed altro materiale, problemi di sicurezza e di ordine pubblico). Sono attive già da tempo in altri paesi europei (Germania, Spagna, Svizzera, Olanda, …), dove hanno contribuito a migliorare la qualità della vita sia dei consumatori sia dei quartieri cittadini coinvolti nel consumo di sostanze illegali, ed in molti casi sono state l'occasione per l'aggancio e l'avvio di percorsi di distacco dalle droghe del tossicodipendente. 2) La somministrazione controllata del farmaco eroina (trattamento con eroina) è un servizio di tipologia strettamente sanitaria che nulla ha a che vedere con le narcosale, tanto è vero che, in tutta Europa, i luoghi dove sono situate quest’ultime sono diversi da quelli dove è somministrata l’eroina sotto controllo medico (e il rapporto quantitativo fra narcosale e trattamenti con eroina è di 10 a 1). Inoltre, se la somministrazione controllata di eroina richiederebbe, quantomeno, la definizione di un protocollo sperimentale a livello nazionale, l’attivazione del servizio socio-sanitario della “sala del consumo” è, invece, attuabile con la legge vigente. L’art. 79 del DPR 309/90 non vieta l’attivazione di una “sala del consumo”, servizio socio-sanitario di riduzione del danno, parte integrante di quella che comunemente viene definita come la “politica dei quattro pilastri” per il contrasto alle dipendenze (lotta al narcotraffico, prevenzione, cura e riabilitazione, riduzione del danno). Nella nostra lettera aperta, ricordiamo, infine, al nostro Sindaco che le condizioni politiche per attuare le “stanze del consumo” sono attualmente le migliori possibili, difficilmente ripetibili in futuro: i due ministri competenti in materia (Paolo Ferrero/Solidarietà Sociale e Livia Turco/Salute) hanno espresso pubblicamente la loro approvazione; l’Assessore regionale alla Sanità è dello stesso avviso; è possibile raggiungere sulla mozione presentata in Consiglio Comunale da ben venti esponenti della maggioranza il necessario consenso. Occorre, però, agire subito, senza rinvii, senza tentennamenti e, soprattutto, senza creare inutili confusioni che potrebbero rivelarsi controproducenti. Se non ora quando?” Per approfondimenti: www.associazioneaglietta.it - www.fuoriluogo.it - www.lastanzadeifigli.it Per informazioni: narcosalatorino@libero.it *** LETTERA APERTA AL SINDACO DI TORINO, SERGIO CHIAMPARINO Signor Sindaco, intendiamo, innanzitutto, informarla che lunedì 29 ottobre abbiamo depositato presso gli uffici comunali una petizione popolare rivolta al Consiglio Comunale per l’istituzione nella città di Torino di almeno una “sala del consumo”, corredata dalle firme di un migliaio di cittadini torinesi. A tale proposito, dopo aver letto sui giornali notizie relative a sue dichiarazioni, da cui emergeva il rischio di confusione fra il servizio socio-sanitario della “sala del consumo” ed il trattamento sanitario con eroina, ci permettiamo di precisare quanto segue: 1) Le Sale del consumo (altrimenti dette “narcosale”, “sale da iniezione”, …) sono luoghi protetti e igienicamente garantiti, per l’assunzione di sostanze psicoattive (che il consumatore si procura all’esterno); sono ambienti gestiti da uno staff sanitario professionale, formato allo scopo, e sono parte di una più ampia rete di servizi, al fine di raggiungere il più alto numero possibile di tossicodipendenti, in particolare quella fascia di tossicodipendenti più marginale e difficilmente agganciabile con altri tipi di servizi. Sono dei servizi di bassa soglia, ovvero di accesso semplice, immediato e diretto, dove i cittadini che consumano droghe per via endovenosa possono evitare: • la morte per overdose, grazie a un soccorso immediato con l’utilizzo di farmaci salvavita e con l’intervento di personale specializzato per tali situazioni di emergenza; • le sieroconversioni da HIV (Aids) e HCV (Epatite C), utilizzando materiale sterile e monouso, che sarà immediatamente distrutto dopo l’uso; • endocarditi, ulcere, piaghe, lesioni cutanee anche croniche ed infezioni provocate spesso dalle pessime condizioni igieniche dei luoghi di assunzione, da modalità di consumo non informate e consapevoli e dall’uso promiscuo di siringhe e altro materiale utilizzato per iniezioni. Sono una concreta iniziativa di riduzione del danno, non in contrasto bensì in continuità, in sinergia, con gli altri interventi di prevenzione e di cura delle dipendenze: chi frequenta le sale del consumo può trovare servizi interni atti a migliorare le condizioni di una vita di strada sempre più sommersa ed emarginata, con pochi mezzi, a rischio di atti di violenza, perdita della salute e quant’altro. Può trovare: infermeria, colloqui con medici, relazioni socio-educative e riabilitative con educatori e psicologi, con l’ulteriore opportunità di accedere ad una vasta rete di servizi che comprende: dormitori, sportelli legali, docce, lavanderie, guardaroba, mense, drop-in, sert, centri crisi, comunità terapeutiche, aziende ospedaliere… All’interno delle sale del consumo, équipes miste, composte da diverse figure professionali socio-sanitarie, instaurano rapporti cosiddetti “deboli” (non immediatamente trattamentali) con i pazienti del servizio, per acquisire nel tempo un buon grado di fiducia, senza che essi si sentano giudicati, e lasciando a loro la decisione del se e quando abbandonare il consumo di sostanze stupefacenti. A questo punto la sala del consumo, in rete con gli altri servizi sul territorio, potrà innescare un percorso che l’utente sentirà più suo, meno imposto, orientandosi verso una maggior stabilità e consapevolezza nel consumo, magari fino a decidere di abbandonare la sostanza e di intraprendere il cammino verso l’astinenza. Dunque, una tutela ed un miglioramento della vita sociale ed individuale, nella prospettiva di quella riacquisizione di fiducia e autostima personale necessaria ed indispensabile per il cambiamento dello stile di vita. 2) La somministrazione controllata del farmaco eroina (trattamento con eroina) è un servizio di alta soglia (ovvero con criteri rigidi e selettivi di accesso), di tipologia strettamente sanitaria, che rientra negli interventi di cura e non di riduzione del danno relativamente alle tossicodipendenze e nulla ha a che vedere con il servizio sopra citato. Dove esiste la somministrazione “controllata” (lo dice l’appellativo stesso) il profilo di chi può accedere a tale servizio deve corrispondere a regole ben precise (es.: età avanzata, diversi programmi terapeutici falliti, deficit dello stato di salute, riconoscimento clinico dello stato di cronicizzazione della tossicodipendenza, …). Il monitoraggio degli utenti è costante e rigoroso; chi arriva ai servizi di somministrazione controllata sono coloro che vivono una vita già fortemente debilitata dal precedente uso/abuso di sostanze stupefacenti. Inoltre, se la somministrazione controllata di eroina richiederebbe, quantomeno, la definizione di un protocollo sperimentale a livello nazionale, l’attivazione del servizio socio-sanitario della “sala del consumo” è, invece, attuabile con la legge vigente. L’art. 79 del DPR 309/90 non vieta l’attivazione di una “sala del consumo”, servizio socio-sanitario di riduzione del danno, parte integrante di quella che comunemente viene definita come la politica dei quattro pilastri per il contrasto alle dipendenze (lotta al narcotraffico, prevenzione, cura e riabilitazione, riduzione del danno). Infine, signor Sindaco, converrà con noi sul fatto che le condizioni politiche per attuare le “stanze del consumo” sono attualmente le migliori possibili, difficilmente ripetibili in futuro: i due ministri competenti in materia (Paolo Ferrero/Solidarietà Sociale e Livia Turco/Salute) hanno espresso pubblicamente la loro approvazione; l’Assessore regionale alla Sanità è dello stesso avviso; è possibile raggiungere sulla mozione presentata in Consiglio Comunale da ben venti esponenti della sua maggioranza il necessario consenso. Occorre, però, agire subito, senza rinvii, senza tentennamenti. Se non ora quando? Saremmo lieti se Lei, sulla base di queste considerazioni, ci concedesse un appuntamento per poter approfondire le questioni esposte. In attesa di un cortese cenno di riscontro, Le rivolgiamo distinti saluti. 08-11-2007 Colombia. Walters (Casa Bianca): il prezzo della cocaina e' aumentato grazie a guerra alla droga Per John Walters, responsabile della politica sulle droghe della Casa Bianca, i piani americani contro le droghe hanno interrotto il flusso di cocaina dal Messico e dalla Colombia verso gli Stati Uniti, facendo aumentare del 44% il prezzo. Nel suo viaggio a Bogota' con Karen Tandy, capo della DEA, Walters ha voluto fornire il suo sostegno alle autorita' colombiane. Walters in una dichiarazione scritta, ha sostenuto che la carenza di cocaina dovuta all'inasprimento delle azioni di polizia negli utlimi mesi in 37 citta' sia una prova che i programmi contro le droghe possano interrompere la macchina che distribuisce violenza, corruzione e tossicodipendenza. Il prezzo della cocaina pura, ha continuato Walters, e' diminuito del 44%, arrivando a 136,93 dollari tra gennaio e settembre, e allo stesso tempo la qualita' e' diminuita del 15, un'altro segno chiaro del calo dell'offerta. Alcuni analisti dissentono dalle dichiarazioni di Walters, definendole "troppo positive e probabilmente infondate". Un recente rapporto del Dipartimento della giustizia ha rivelato che dallo scorso luglio il prezzo in alcuni mercati potrebbe essere tornato ai livelli dei mesi precedenti. "L'aumento sottolineato da Walters rispecchia un andamento buono, ma non e' stato un risultato unico e la storia ci domostra che il prezzo cambia velocemente e torna come era precedentemente" ha dichiarato John Walsh, del Washington Office on Latin America. Malgrado la campagna per l'eradicazione delle piante dal 2000 sia costata 5 miliardi di dollari al Governo statunitense per aiutare quello colombiano, la produzione di coca continua ad aumentare, come dimostrano i dati delle ultime ricerche della Casa Bianca. Alcuni importanti parlamentari statunitensi hanno recentemente criticato Walters di sopravvalutare i risultati ottenuti dal suo ufficio. Lo scorso anno il senatore repubblicano e presidente dell'International Narcotics Control del Senato Charles Grassley ha invitato il presidente George W. Bush a licenziare Walters per avere falsificato i bilanci, e per avere celebrato dei successi ottenuti, poi smentiti. 08-11-2007 Marocco. L'Africa occidentale al centro della cocaina diretta in Europa L'Africa occidentale e' sempre piu' un punto di passaggio per la cocaina proveniente dall'America latina diretta in Europa. "E' un andamento radicato", ha dichiarato Emmanuel Leclaire, vice direttore dell'Ufficio contro le droghe e il crimine dell'Interpool nella conferenza annuale delle organizzazioni di polizia mondiali che si svolge a Marrakech. "I trafficanti tradizionalmente usavano i Caraibi per la droga diretta in Europa e negli Stati Uniti, ma dal 2005 usano altre rotte". Secondo i dati dell'Unodc, le autorita' hanno sequestrato 5,7 tonnellate di cocaina nei primi 9 mesi del 2007, il 99% nei Paesi dell'Africa occidentale. Quantita' maggiore rispetto alle 2,8 dell'anno precedente. I maggiori raccolti sono avvenuti in Senegal, Mauritania, Guinea e Capo Verde. Gli stupefacenti sono trasportati dall'America latina su piccole imbarcazioni da pesca. Tutta la droga sequestrata negli aeroporti europei negli ultimi 21 anni arriva dall'Africa, e il 90% dalle zone occidentali. La cocaina colombiana e boliviana arriva in Europa passando prima anche per le coste del Brasile o del Venezuela. Da qui arriva in Guinea, Mauritania e Senegal. Per Leclaire il controllo maggiore sui Caraibi ha fatto si' che i baroni delle droghe trovassero altre rotte, e l'Africa offre lunghe coste poco controllate e molti funzionari corrotti. Per affrontare il problema, l'Interpol ha creato lo scorso anno un progetto chiamato "COCAF", per facilitare la cooperazione tra le forze dell'ordine internazionali. 08-11-2007 Italia. Sassuolo. Un tossicodipendente su quattro e' cocainomane Nel comune di Sassuolo un tossicodipendente su quattro e' cocainomane, e per far fronte a questa criticita' e' stato avviato un programma intensivo per aiutare proprio chi fa uso di cocaina. E' uno dei passaggi della relazione annuale 2006 sulle attivita' del Settore dipendenze patologiche del Distretto sanitario di Sassuolo, dalla quale emerge, tra l'altro, un aumento complessivo degli alcolisti. L'anno scorso complessivamente hanno fruito dei trattamenti attuati dal servizio per le dipendenze patologiche 576 persone, di cui 277 tossicodipendenti, 194 alcolisti, 105 tabagisti. Rispetto al passato sono state seguite anche alcune nuove tipologie di utenti: quattro persone con problematiche legate al gioco d'azzardo, assuntori di psicofarmaci e giovani 'sperimentatori' di varie sostanze stupefacenti. Per fornire assistenza, nel 2006 il servizio dipendenze patologiche ha attuato percorsi personalizzati di cura per affrontare le problematiche correlate all'uso di droga, alcol, tabacco e gioco d'azzardo, oltre a una serie di programmi di prevenzione diretti in particolare ai giovani. Gli interventi di prevenzione, diagnosi e trattamento delle dipendenze patologiche vengono svolti in molti casi in collaborazione con le associazioni del privato sociale, i gruppi di auto-aiuto e con altri servizi sanitari e sociali. 08-11-2007 Italia. Torino. An: quattro circoscrizioni contro narcosale Dopo l' approvazione della mozione contro le narcosale alla Circoscrizione 10, al no si sono unite anche la Circoscrizione 1 (Centro Crocetta), la Circoscrizione 3 (San Paolo - Cit Turin - Pozzo Strada) e la Circoscrizione 9 (Nizza Lingotto). Lo afferma An. 'In quattro Circoscrizioni, sulle sette che si sono gia' espresse e' prevalsa la linea che si oppone all'ipotesi di realizzazione di stanze del buco in citta', a dimostrazione di quanto sia divisa la maggioranza su una proposta cosi' palesemente ipocrita e criminale'. 'E' un dato di particolare rilevanza, soprattutto se consideriamo che tre circoscrizioni non si sono ancora espresse e non hanno ancora messo ai voti la mozione contro le narcosale. A prescindere dall'esito delle votazioni nelle restanti circoscrizioni, e' evidente come la proposta di sperimentare le stanze del buco sia frutto di una posizione ideologica dell'estrema sinistra che, senza essere stata in grado di fornire dati concreti sull'utilita' delle narcosale, laddove sono state attivate, ha voluto schiacciare l'acceleratore su una proposta che se mai venisse approvata costituirebbe un ulteriore primato negativo per Torino'. 'Il Consiglio comunale ed il sindaco dovranno tenere conto di un simile risultato e, prendendo atto della posizione espressa dagli enti decentrati, riconoscere che la citta' non e' pronta, e ci auguriamo non lo sia mai, per la creazione di luoghi utili soltanto a nascondere il problema della tossicodipendenza, non a risolverlo'. 08-11-2007 Arabia Saudita. Decapitazione per traffico di droga Un uomo di nazionalità pachistana, condannato a morte in Arabia Saudita per traffico di droga, è stato decapitato oggi. Lo ha riferito il ministero dell'Interno di Riad. L'uomo si chiamava Bahrour Sadbar Khan ed è stato giustiziato nella capitale saudita. In Arabia Saudita la legge islamica è interpretata e applicata in modo rigoroso, e le persone condannate a morte per rapina a mano armata, traffico di droga, omicidio e stupro vengono decapitate in pubblico con una spada. Nel 2007 sono state finora giustiziate in questo modo 129 persone. Lo scorso anno erano state decapitate 38 persone. 09-11-2007 Olanda. Ministro prolunga di cinque anni il programma della marijuana terapeutica Il ministro della Salute ha annunciato che estendera' per ulteriori cinque anni il programma per la marijuana terapeutica. Nel programma, iniziato nel 2003, la marijuana e' coltivata e venduta in alcune farmacie dietro autorizzazione del Governo. Malgrado cio' alcuni pazienti, pur con la prescrizione medica, comprano la marijuana nei coffee shop per un terzo di quanto la pagherebbero nelle farmacie. La vendita nei coffee shop e' illegale, ma consentita solo per piccole quantita' di marijuana. Il programma fu istituito dalla Commissione per la cannabis terapeutica per tenere i malati lontani dal mercato illegale, consentendo allo stesso tempo ad alcune compagnie di sviluppare delle medicine a base di cannabis. Il Ministro Ab Klink in una lettera al Parlamento ha dichiarato che la compagnia farmaceutica "Echo Pharmaceuticals BV" ha fatto molto progressi e vorrebbe offrirle piu' tempo per migliorare ancora. "Lo sviluppo richiede anni, ma potra' fornire prove scientifiche e dimostrare la sicurezza e l'efficacia della cannabis terapeutica. Fornendo la marijuana terapeutica grezza per cinque anni, voglio fornire al programma una ulteriore possibilita'", si legge nel documento. Il portavoce della Echo, Geert Woerlee ha dichiarato che il prossimo anno la compagnia iniziera' ulteriori test scientifici con la forma pura di THC, auspicando che un nuovo medicinale possa sostituire la marijuana venduta nelle farmacie. 10-11-2007 Italia. Torino. Sit-in di Alleanza Nazionale contro la sperimentazione narcosala Alleanza nazionale terra' un presidio di protesta, lunedi' pomeriggio, davanti al Municipio di Torino per protestare contro la sperimentazione delle narcosale, proposta con una mozione da 21 consiglieri comunali, e che dovrebbe essere discussa dall'assemblea nello stesso giorno. 'E' -afferma il capogruppo Agostino Ghiglia- una proposta ipocrita e criminale. Alla luce delle allarmanti notizie di cronaca sull'escalation della violenza assume valenza ancora piu' negativa la posizione del sindaco Chiamparino intenzionato a procedere la sperimentazione delle stanze del buco, che tutto sono tranne che una risposta al dilagare dello spaccio e della richiesta di sicurezza'. 10-11-2007 Finlandia. Arrestato ex-nazionale hockey per traffico di droga L'ex nazionale finlandese Jere Karalahti è stato arrestato con l'accusa di gravi reati legati al traffico di droga. Lo ha riferito ieri l'emittente finlandese Yle, specificando che il giocatore 32enne è sospettato di avere collaborato nel mese di luglio con un'organizzazione dedita all'importazione di stupefacenti. All'inizio della settimana Karalahti era stato costretto ad interrompere un allenamento della sua squadra, il Karpat di Oulu, per essere interrogato dalla polizia. Secondo i media locali il giocatore sarebbe dovuto partire per Los Angeles, dove aveva intenzione di presentare domanda di riammissione nella National Hockey League in seguito alla sospensione di 6 mesi subita nel 2002 per positività ad un controllo antidoping. Tra il 2000 ed il 2002 Karalahti ha giocato 121 incontri nella lega professionistica nordamericana vestendo le maglie dei Los Angeles Kings e dei Nashville Predators. Nei Mondiali del 1998 e del 1999 l'ex nazionale finlandese era stato eletto tra i migliori giocatori del torneo iridato. 10-11-2007 Gb. Brown: sussidi ad agricoltori che distruggono coltivazioni papavero Sussidi agli agricoltori afgani per convincerli ad abbandonare la coltivazione dell'oppio. E' il progetto con il quale il primo ministro britannico Gordon Brown intende avviare una nuova, dura, battaglia contro la produzione di sostanze stupefacenti in Afghanistan, i cui proventi finiscono spesso per finanziare l'attività della guerriglia locale contro la coalizione internazionale e il governo di Kabul. Il Foreign Office, riferisce oggi il Guardian, ha ammesso che l'aumento smisurato della coltivazione di oppio nel paese mediorientale non permette più di "andare avanti come se nulla fosse accaduto". E così il governo di Londra e le forze alleate stanno studiando nuove soluzioni che possano garantire un successo, anche parziale, là dove finora si è miseramente fallito. Brown presenterà il suo progetto nelle prossime settimane, ma nel frattempo gli esperti britannici verificando la possibilità di una collaborazione con la Banca Mondiale. L'obiettivo è quello di aiutare gli agricoltori afgani e colpire "i produttori, gli spacciatori e tutti coloro che hanno benefici dalla produzione di oppio", fanno sapere dal ministero degli Esteri di Londra. D'altra parte, in Afghanistan si produce oltre il 90% dell'oppio distribuito in occidente. Le Nazioni Unite hanno reso noto che per l'anno 2007 le coltivazioni di oppio hanno interessato fino a 193.000 ettari di terreno afgano, per una produzione che ha raggiunto le 8.200 tonnellate. 10-11-2007 Usa. Studio: cocainomani meno motivati a fare soldi Il cervello dei cocainomani mostra una sensibilita' ridotta nei confronti di motivazioni astratte come il denaro. Lo rivela uno studio del Laboratorio Nazionale Brookhaven del Dipartimento dell'Energia statunitense, illustrato nell'incontro annuale della Societa' di Neuroscienze in corso a San Diego. Secondo Rita Goldstein, responsabile della ricerca, "la sensibilita' alterata alla ricompensa potrebbe aiutare a spiegare perche' alcuni individui dipendenti da droghe sono incapaci di modificare la loro condotta di consumo malgrado le conseguenze negative cui vanno incontro o rispetto agli incentivi positivi del cambio di condotta". I ricercatori hanno studiato 18 consumatori di cocaina e 18 persone di controllo, assimilabili ai primi per eta'. Tutti sono stati dotati di una cuffia con elettrodi per misurare la loro attivita' cerebrale, previa istruzione di come premere o no un pulsante in risposta a determinati stimoli visivi. I ricercatori avevano spiegato ai partecipanti che avrebbero guadagnato una certa somma di denaro se eseguivano il compito velocemente e in modo corretto. Gli studiosi erano particolarmente interessati alla componente P300 delle onde cerebrali durante lo svolgimento del compito, poiche' il potenziale di voltaggio correlato alla presentazione di stimoli nuovi o significativi risultava attenuato negli alcolisti e loro discendenti. Lo studio attuale mostra, per la prima volta, una risposta P300 attenuata verso una ricompensa astratta generalizzata e comune, il denaro, nelle persone dipendenti da cocaina che hanno assunto la sostanza da poco. Gli individui del gruppo di controllo hanno svolto piu' in fretta e correttamente il compito assegnato, e la loro risposta P300 e' stata piu' elevata quando gli e' stata offerta una ricompensa monetaria in confronto a situazioni in cui non era prevista un compenso economico. Tra i cocainomani, le risposte sono state inferiori nelle misurazioni cerebrali e comportamentali anche di fronte alla promessa di denaro. Questi risultati confermano le scoperte di ricerche precedenti svolte dalla stessa equipe, in cui erano state utilizzate immagini di risonanza magnetica funzionale; anche li' appariva un'alterazione simile nella sensibilita' neuronale verso ricompense economiche da parte dei consumatori di cocaina. Secondo i ricercatori, sarebbe interessante analizzare se esistano differenze tra i consumatori di cocaina studiati, che non seguono nessun trattamento, e quelli curati o in astinenza per periodi lunghi. La comparazione consentirebbe di capire se si puo' sperare in un recupero della sensibilita' alla ricompensa e valutare il tempo necessario a questo processo. 10-11-2007 Svizzera. Studio: buoni voti malgrado la cannabis Uno studio dell'Universita' di Losanna conclude che fumare saltuariamente uno spinello non riduce le prestazioni scolastiche; se mai c'e' differenza tra chi usa solo cannabis e chi fuma anche sigarette. L'altra notizia e' che il rischio di sconfinare su droghe pesanti e' molto esiguo. Ancora, i consumatori occasionali di cannabis hanno un vantaggio sui non fumatori di tabacco: di solito hanno un rapporto migliore con gli amici e sono piu' attivi nello sport. In compenso hanno relazioni meno buone con i genitori. Gli autori dello studio mettono pero' in guardia dalla banalizzazione della cannabis, se non altro perche' lo spinello porta facilmente all'uso regolare di tabacco. 11-11-2007 Italia. Rapporto ministero Salute: cresce numero teenagers in trattamento Progressivo invecchiamento negli ultimi 15 anni dei tossicodipendenti in cura ai Servizi territoriali; aumenta il consumo di cocaina anche se piu' del 70% degli assistiti entra nei Sert per aver consumato eroina; piu' ingressi degli adolescenti in cura nei servizi (da 87 casi del 1991 a 327 casi dello scorso anno). Sono alcuni dei dati salienti del rapporto sull'attivita' dei Sert 2006 a cura del ministero della salute, che e' stato alla base della relazione al Parlamento di questa estate. OVER 40 SONO IL 27% : Lo studio afferma che la percentuale delle persone in cura di eta' 20-24 e' diminuita (28,6% nel 1991, 11,0% nel 2006) e quella relativa alla fascia di eta' piu' avanzata ( superiore ai 39 anni) e' regolarmente aumentata (2,8% nel 1991, 27,5% nel 2006). In termini assoluti questa fascia e' passata da 2560 persone a 47.206. I giovanissimi sotto i 15 anni sono passati dallo 0,1% del totale degli assistiti (87 persone ) allo 0,2 (327 ragazzi). 79% OSPITI RIENTRATI O GIA' ASSISTITI: nel corso del 2006 sono stati presi in carico dai 514 Servizi pubblici per le tossicodipendenze considerati nel rilevamento (su 544 attivi) 171.353 tossicodipendenti. I nuovi utenti dell'anno scorso rappresentano il 20,9% ( 35.766) del totale dei soggetti presi in carico; il resto degli ospiti 135.587 pari al 79,1% del totale, e' rappresentato da utenti rientrati o gia' in carico dagli anni precedenti. 86% UTENTI SONO MASCHI: distinguendo l'utenza per sesso, i maschi sono 148.396 (86,6%) e le femmine 22.957 (13,4%) con un rapporto M/F pari a 6,5. Questo valore, costante negli anni piu' recenti, conferma che la tossicodipendenza e' una patologia prevalentemente maschile. EROINA RIMANE AL TOP: il consumo di eroina rimane il principale motivo della cura dei tossicodipendenti nei Sert ma e' aumentato quello di cocaina. 'Per quanto riguarda le sostanze stupefacenti per le quali ci si e' rivolti o si e' stati segnalati dalle Prefetture ai Sert l'eroina resta la droga piu' presente con il 71,3% degli utenti in carico. Al secondo posto la cocaina con il 14% e al terzo la cannabis con il 9,6% '. Negli ultimi 15 anni la situazione si e' modificata perche' nel 1991 'eroina rappresentava il 90,1% dei casi e la cocaina solamente l 1,3%. 90% UTENTI TRENTO PER EROINA; 60% IN LOMBARDIA: nella provincia autonoma di Trento risultano eroinomani almeno il 90,7% degli utenti; viceversa l uso di tale sostanza e' inferiore alla media nazionale in 5 regioni con un minimo in Lombardia (60,6%). L assunzione di cannabinoidi e' piuttosto elevata nella Provincia autonoma di Bolzano, in Veneto, in Friuli Venezia Giulia, in Liguria, nelle Marche, in Molise e in Puglia (rispettivamente 14,6%, 12,0%, 12,1%, 12,2%, 11,6%, 11,1% e 15,6%), mentre quella di cocaina soprattutto in Lombardia (26,1%) ma anche in Emilia Romagna (14,2%), nel Lazio (16,6%) e in Campania (15,3%). "Il Rapporto sui Sert diffuso dal Ministero della salute dimostra che esiste nel mondo della tossicodipendenza un'emergenza del baby consumo di cocaina e di cannabinoidi. Dal 1991 ad oggi la quota percentuale di ragazzi al di sotto dei 15 anni assistiti dai Sert e' raddoppiata passando dallo 0,1 allo 0,2 per cento del totale, da 87 a 327 utenti giovanissimi sotto cura'. Lo afferma il parlamentare di Fi Francesco Giro. 'La droga fra gli adolescenti -osserva Giro- e' una realta' diffusa soprattutto nei centri urbani medio-grandi e le motivazioni della tragedia di Perugia con l'omicidio di una giovane ragazza per futili motivi vanno ricercati in questo degrado prodotto dal consumo della droghe che qualcuno ancora in modo tenerario distingue fra pesanti e leggere. Gli indagati dell'omicidio, alcuni giovanissimi, per loro stessa ammissione facevano largo consumo di cannabinoidi e i dati dei sert in quest'ottica sono inquietanti'. 12-11-2007 Spagna. Proposta una rete internazionale di "sale del consumo" Una rete internazionale di "Sale di consumo di droga". La proposta viene dai Paesi Baschi dove a fine ottobre si sono riuniti i rappresentanti di 15 sale di consumo provenienti dalle otto nazioni in cui e' presente una Sala: Spagna, Olanda, Lussemburgo, Svizzera, Germania, Norvegia, Canada e Australia. Nucleo propulsore di questo nuovo network e' la sede basca della Ong spagnola "Medicos del Mundo" che a Bilbao ha avviato e gestisce una "Sala de consumo supervisado" dal novembre 2003. Quella di Bilbao non e' l'unica, in Spagna ne esiste anche una Madrid e tre a Barcellona. In Italia il dibattito si e' aperto a Torino, dove questa sera prendera' il via la maratona in Consiglio comunale per votare la proposta di istituzione proprio di una 'narcosala'. Alla prima riunione internazionale di Bilbao si sono unite, oltre alle sale spagnole, quelle di Amsterdam, Francoforte, Ginevra, Vancouver, Lussemburgo, Oslo e Sidney. L'asse che le unisce e' la comune convinzione che le sale per il consumo -che non amano chiamare "Narcosale"- sono fondamentali nella strategia di riduzione dei rischi e dei danni associati all'utilizzo di droga. E pertanto ritengono che sia necessaria la rivendicazione di questo tipo di strumento a livello sanitario, socio-politico e legale. Le finalita' della Rete sono di proseguire la ricerca scientifica per contribuire al dibattito, favorire la comunicazione con lo scambio di conoscenze ed esperienze e di appoggiare lo sviluppo di spazi controllati per il consumo di droga in nuovi contesti. A questo proposito, alla vigilia del voto a Torino per la creazione di una Sala del consumo, gestita dal Servizio sanitario pubblico, Jose' Julio Pardo, presidente della sezione basca di Medicos del Mundo, intervistato da Redattore Sociale vuol far sapere che: "Medicos del Mundo e la Rete delle Sale sono disponibili per qualsiasi tipo di supporto e consiglio in Italia. Possono consultarci. Il confronto e' importante". L'aspetto amministrativo con le funzioni di segreteria sara' svolto per i primi due anni proprio dalla Ong spagnola (e-mail: saladeconsumoeuskadi@medicosdelmundo.org). "E' essenziale -aggiunge Pardo- fare uno studio preliminare sui possibili utenti. Nel nostro caso ne furono calcolati 600 potenziali e invece ne abbiamo avuti ben 1.800. Altro aspetto da valutare bene e' la collocazione di una eventuale sala, valutando contemporaneamente i punti di vendita della droga e quelli del consumo in citta'. E poi muoversi in accordo con le associazioni cittadine e di quartiere". La dichiarazione di intenti per la creazione della Rete e' stata firmata da: Sala Consumo-Medicos del Mundo, Bilbao; Centro Asistencial de Reducción de Daños Las Barranquillas, Madrid; Sala Baluard, Centro de Atención y Seguimiento Vall d'Hebrón-Cas e Servicio de Atención Social y Sanitaria-SAPS Barcellona; RegenboogAMOC, Amsterdam; La Strada, AIDS-Hilfe Frankfurt e V., Francoforte; Premie're Ligne, Quai9, Ginevra; Insite, Vancouver; Tox-In, Lussemburgo; Oslo Kommune; MSIC, Sydney; Sala Consumo, Basilea; Bouman GGZ, Rotterdam; Cactus, Bienne Berna. (Dire) 12-11-2007 Italia. Direzione antidroga: cocaina a basso costo diventa droga diffusa Prezzi ridotti fino a 10 euro per dose, che fanno della cocaina una droga da piccola e media borghesia, e non piu' un prodotto di élite, ritorno massiccio dell'eroina, boom delle droghe sintetiche tra i giovanissimi. Sono queste le tendenze del mercato della droga, nell' analisi della Direzione centrale dei Servizi Antidroga del Ministero degli Interni. Una proiezione a fine d' anno sui sequestri effettuati tra ottobre 2006 e 2007, segnala un aumento del 64,5% per l' eroina, oggi piu' pura e meglio raffinata, del 214% per l' ecstasy, e del 1517% della cannabis. Diminuiscono (-12,74%) i quantitativi di cocaina intercettati, ma -secondo il generale Carlo Gualdi, direttore centrale dei servizi antidroga- il dato reale e' destinato ad aumentare di qui alla fine del 2007. 'Da droga di nicchia la cocaina e' diventato stupefacente generalizzato grazie al crollo dei prezzi -afferma il magistrato Raffaele Cantone- ormai circola tra impiegati e commercianti'. L' Italia e' al quarto posto in Europa per consumo di cocaina, mentre la Spagna, maggior consumatore, e' anche la principale porta d' ingresso di questo tipo di droga. Per contrastare il narcotraffico 280 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri delle regioni meridionali saranno formati specificamente nell' ambito del PON (Programma Operativo Nazionale) Sicurezza. Il progetto e' stato presentato in un incontro nella Reggia di Capodimonte alla presenza del vicedirettore generale di PS Luigi De Sena, autorita' di gestione del PON Sicurezza, ed e' stato elaborato dalla Direzione centrale per i servizi antidroga. Quattro i corsi previsti per il personale direttivo e sei per i quadri intermedi, oltre ad un seminario conclusivo ed all' allestimento di un Portale Internet (www.antidroga.eu) il ciclo formativo si concludera' a febbraio 2008. L' obbiettivo e' quello di potenziare le capacita' investigative delle forze di polizia e di aggiornare sulla normativa piu' recente. Le sedi di svolgimento dei corsi sono Caserta, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Vibo Valentia e Catania. 12-11-2007 Italia. Neurofarmacologo: non esistono farmaci contro la dipendenza da cocaina Aumentano le persone dipendenti dalla cocaina, ma 'non esistono attualmente farmaci adeguati, possiamo dare solo palliativi. Si millanta la scoperta di un vaccino, ma e' solo un'illusione': lo ha detto oggi a Roma uno dei maggiori esperti italiani di neurofarmacologia, Gian Luigi Gessa, nel convegno sulle buone pratiche nella salute mentale organizzato dalla Fondazione 'Mario Lugli'. 'Abbiamo finalmente imparato a gestire la dipendenza da alcol e da eroina. Ci sono i farmaci e c'e' un'organizzazione che funziona', ha osservato l'esperto. 'Ma il mondo sta cambiando e la gente comincia a usare la cocaina molto piu' dell'eroina, cosi' come i giovani satanno usando molto di piu' la cannabis e con concentrazioni piu' alte'. Nascono quindi nuovi problemi medici 'perche' non ci sono farmaci e non c'e' un'organizzazione che permetta di rispondere in modo adeguato'. In Italia come negli Stati Uniti, ha proseguito Gessa, la cocaina e' il terzo killer fra le droghe. Uccide infatti oltre mille persone l'anno, preceduta dal fumo (130.000) e dall'alcol (40.000). L'eroina segue con circa 800 vittime. 'A consumare la cocaina si comincia per tante ragioni', ha detto ancora il neurofarmacologo, e nella maggior parte dei casi viene inalata. I tossicodipendenti da eroina cominciano a consumare cocaina per vincere la depressione, ma di fatto 'finiscono soltanto per sommare gli effetti tossici delle due droghe'. Va aumentando anche il consumo della cocaina freebase, ottenuta estraendo solo la base libera della cocaina, che puo' bruciare e puo' quindi essere fumata. 'In questo caso l'effetto e' immediato ma effimero, seguito immediatamente da depressione. Con l'uso prolungato sparisce anche l'euforia, ma si continua a non fare a meno di prenderla'. 12-11-2007 Italia. Turco a Chiamparino: per narcosale cambiare prima la legge No alle narcosale dove i tossicodipendenti arrivano gia' muniti di droga. Lo dice il ministro della Salute, Livia Turco, scrivendo al sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Questo il testo della missiva: “Voglio subito dirti che condivido pienamente lo spirito della proposta di sperimentazione delle cosiddette “narcosale”, che mi hai comunicato nella tua lettera del 30 ottobre. Ritengo anch’io, infatti, che l’iniziativa potrebbe offrire un valido supporto alle azioni di prevenzione e di contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti, nell’ambito delle strategie di riduzione del danno. Ho sottoposto, pertanto, la questione ai competenti uffici tecnici del Ministero, chiedendo loro di fare una prima valutazione, finalizzata a individuare un possibile percorso per l’avvio di un progetto sperimentale. Le risposte che ho ricevuto mi segnalano che l’attivazione di una sperimentazione nel senso proposto richiede comunque un intervento di livello legislativo, che – mediante un’apposita disciplina derogatoria rispetto alle previsioni del Testo unico sugli stupefacenti (D.P.R. 309/1990), come recentemente modificato dalla legge Fini-Giovanardi (Legge 49/1996) – ponga sia i tossicodipendenti, sia gli operatori sanitari coinvolti nella sperimentazione stessa al riparo dal rischio di irrogazione delle sanzioni previste dalla norme vigenti e consenta di mantenere l’iniziativa in un ambito di sostanziale rispetto degli impegni che lo Stato ha assunto con le convenzioni internazionali in materia di stupefacenti. Sono certa che anche Tu, come me, avresti serie perplessità nel realizzare una sperimentazione incentrata sul consumo, in locali controllati, di eroina acquisita dai tossicodipendenti sul mercato illecito e da loro stessi portata nella sala di somministrazione. Infatti, benché questa fattispecie, come è noto, sia quella già realizzata nelle esperienze di altri Stati, appare difficile superare il disagio che la stessa suscita, sia perché non è idonea a scalfire l’illegalità del mercato delle sostanze, sia perché rende più difficile un efficace controllo sulla quantità e, soprattutto sulla qualità degli stupefacenti assunti, con maggiori rischi per i tossicodipendenti. Ritengo senz’altro più utile, sotto il profilo sanitario, una sperimentazione – certo più ardua e complessa ma anche ben più significativa – che affidi a personale sanitario specializzato il compito di consegnare in modo controllato l’eroina e poi assistere e monitorare nel tempo il tossicodipendente. L’impatto di questa soluzione sulla normativa vigente, peraltro, è assai più pesante, a cominciare dalla individuazione delle modalità con cui la struttura sanitaria viene a disporre della sostanza stupefacente. Ma credo che l’importanza della posta in gioco giustifichi un forte impegno da parte delle istituzioni. Per procedere concretamente sul terreno della fattibilità, si potrebbe istituire un gruppo di lavoro misto fra i tecnici del Ministero e quelli del Comune di Torino e della Regione, che, anche con il sostegno tecnico dell’Istituto Superiore di Sanità, possa, dopo aver approfondito le esperienze straniere, individuare le linee essenziali di una possibile proposta di disciplina della sperimentazione, da sottoporre al legislatore”. 'Le leggi vigenti in Italia non consentono l'istituzione delle narcosale, quelle stanze del 'buco' dove consumare droga con l'assistenza delle strutture pubbliche. Lo ha dovuto ammettere tardivamente Livia Turco'. Cosi' in una nota l'on. Maurizio Gasparri di An, commenta la lettera. 'Anche Chiamparino, che aveva avanzato l'illegale proposta a Torino, e' stato sconfitto prima dalla battaglia di An poi dalla verita' delle leggi. Il partito della droga e della morte e' stato messo all'angolo ancora una volta e con esso le follie della Turco. Esprimo soddisfazione per questa ulteriore vittoria, invitiamo i demagoghi a rinunciare a proposte simili e ad applicare la legge Fini-Giovanardi'. 'Bisogna fare prevenzione e recupero con le comunita'. Non propaganda alla droga con Sert, metadone e stanze del buco. Sara' opportuno assumere oltre che iniziative politiche anche iniziative legali e penali contro chi voleva a Torino il Comune spacciatore'. "Il ministro Turco, in modo del tutto irresponsabile, torna di nuovo a sponsorizzare le narcosale". Lo afferma il vice presidente dei deputati di Forza Italia, Isabella Bertolini, sottolineando che "lo Stato non deve trasformarsi in spacciatore" e che "il governo e "le amministrazioni locali devono investire le proprie risorse in programmi di prevenzione e recupero e non creare spazi nei quali sia permesso drogarsi liberamente. Oggi, fortunatamente- aggiunge- cio' e' vietato dalla legge votata dalla Cdl". Secondo l'esponente azzurra "volere le narcosale significa la resa senza condizioni dello Stato di fronte all'opportunita' di recuperare e curare i tossicodipendenti". Dunque, conclude Bertolini, "e' sbagliato e diseducativo per i nostri giovani far passare il messaggio che se vuoi drogarti il governo ti offre gratis la possibilita' di farlo. Noi diciamo no alle istituzioni che distribuiscono droga e morte. Quindi diciamo no alle pericolose proposte del ministro Turco e del suo governo". "A qualcuno fa comodo un elettorato di storditi". Gabriella Carlucci, Forza Italia, si rivolge cosi' ai ministri Livia Turco e Paolo Ferrero, "che insistono per la sperimentazione delle stanze della morte". L'unica assistenza sanitaria per un tossicodipendente "consiste nella disintossicazione biologica dallo stupefacente- afferma- e le narcosale non vanno certo in questa direzione". Secondo l'azzurra, "l'unica sperimentazione che la Turco puo' proporre e' quella dell'applicazione delle leggi italiane, ben contrarie al suo progetto. Al legislatore, invece, puo' sempre sottoporre le sue dimissioni. Non e' mai troppo tardi". "Le narcosale sono una iniziativa da sostenere pienamente". Lo afferma Tommaso Pellegrino, deputato Verde della commissione Affari sociali, secondo il quale "l'avvio della sperimentazione che noi Verdi abbiamo sempre sostenuto e' un esempio di intervento e sostegno pubblico alla piaga delle tossicodipendenze". Le critiche, avverte Pellegrino, "sono molto ipocrite, e nascono dal tentativo di nascondere il problema anche a costo di abbandonare le persone colpite a se stesse". La stessa logica, conclude, "con cui la Cdl approvo' in tutta fretta l'attuale legge Fini-Giovanardi che noi siamo pronti a rivedere in parlamento". ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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