====== NOTIZIARIO DROGHE ======



Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, 

alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai 

sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.



Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.

Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze

Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452

URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it 



Archivio settimanale

Dal 27-01-2009 al 02-02-2009

n.5/2009 (Anno IX) 



ARTICOLI

- Coltivazione ed errore di fatto



NOTIZIE

- Colombia-Venezuela, alleanza contro la droga

- Meglio drogato che omosessuale

- Italia. Storie di proibizionismo: traffico di cocaina al San Vittore

- Afghanistan. Melograni al posto del papavero 

- Italia. Torino. Polizia municipale: 50 spacciatori identificati in due anni al 

'Tossic Park'

- Australia. Cala il sostegno alla legalizzazione della cannabis, ma aumenta il 

consumo

- Gb. Genitori contrari alla diffusione di un un volantino sulle droghe

- Usa. Cittadina vieta di fumare in casa propria

- Germania. Sempre piu' adolescenti finiscono in ospedale per aver ecceduto con 

l'alcol

- Italia. Napoli. Narcotest ai tassisti

- Afghanistan. Guerra alla droga, il generale Nato: ai soldati licenza di 

uccidere i trafficanti

- Italia. Lombardia. Commissione Sanita' da' il via libera all'osservatorio 

sulle tossicodipendenze

- Italia. Padova. Il sindaco firma l'ordinanza 'anti-droga': multe ai 

tossicodipendenti

- Svizzera. Polizia scopre piantagione di marijuana grazie a Google

- Italia. Padova. Prima multa di 500 euro per uomo che si accingeva a consumare 

cocaina

- Italia. Torino. I Radicali dopo due nuove morti per overdosi: attivare Agenzia 

per le Tossicodipendenze

- Kenya. Arrestato fratellastro di Obama per possesso di cannabis

- Italia. Censis: giovanissimi fumano di meno ma bevono di piu'

- Usa. Michael Phelps sorpreso mentre fuma con un bong. Carriera finita?

- Italia. Storie di proibizionismo. Giornalisti e 'esperti' apparentemente 

sorpresi per la crescita del consumo



...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA

Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia.

Durante la scorsa settimana sono stati riportati:

- 2 morti

- 177 arresti

- 410,812 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze 

dell'ordine dei quali: 212,345 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e 

simili), 198,467 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina)

- 4890 piante di cannabis

- 133 giorni di detenzione



ARTICOLI





31-01-2009 Coltivazione ed errore di fatto 

   La sentenza del GUP di Grosseto affronta una pluralità di tematiche a sfondo 

penalistico, le quali esulano da un rapporto strictu sensu con la materia degli 

stupefacenti.

   E' evidente che la dinamica concernente il T.U. sulla droga costituisce, 

comunque, il volano della decisione, ma è, altresì, palesemente apprezzabile e 

fondamentale ai fini della decisione,  quella disamina operata, in sentenza, in 

ordine alla condizione soggettiva in cui si sono trovati a vertere, nella 

fattispecie,  gli imputati.

    Le osservazioni sullo specifico punto assumono un valore di assoluta 

decisività e concludenza in relazione alla pronunzia assolutoria cui il giudice 

perviene.

   Con ordine. 



1) LA COLTIVAZIONE COME CONDOTTA SEMPRE SANZIONABILE SUL PIANO PENALE. 

    Il primo aspetto e preliminare che la sentenza affronta riguarda la 

censurabilità in sede penale della condotta di coltivazione di piante 

suscettibili di produrre sostanze stupefacenti.

    La posizione, così espressa dal GUP, appare assolutamente orientata nel 

senso che è palese un'adesione ortodossa rispetto all'insegnamento recentemente 

formulato dalla nota sentenza delle SS.UU n. 28605 del 10 luglio 2008.

    In particolare, il giudicante incentra la propria attenzione sul fatto che 

mancherebbe nella coltivazione (a differenza della detenzione, dell'acquisto e 

dell'importazione) un rapporto di collegamento diretto ed immediato rispetto 

all'eventuale e successivo uso personale del prodotto ottenuto con la condotta 

presupposta.

    L'attività coltivativa, dunque, troverebbe la propria reale e concreta 

ragione di punibilità nella circostanza di non potere essere considerata un 

antecedente naturale, necessario e fattuale, rispetto al consumo, anche 

nell'ipotesi in cui il coltivatore sia anche il consumatore del prodotto così 

ottenuto.

    Questa assenza di diretta correlazione costituirebbe, pertanto, il profilo 

distintivo della coltivazione rispetto alla detenzione, all'acquisto ed 

all'importazione, condotte, le quali, risultando intimamente connesse, 

propedeutiche e contigue con l'uso personale, trovano in tale condizione 

fattuale la ratio della loro non punibilità.

    Il giudicante, quindi, conclude operando una separazione in modo rigoroso e 

sul piano ontologico del momento coltivativo rispetto a quello assuntivo.

    Su tale abbrivio ermeneutico egli qualifica la coltivazione come 

comportamento certamente finalizzato alla diffusività delle sostanze 

stupefacenti.

    Si tratta di un arresto giurisprudenziale che pur nella sua ineccepibilità 

sul piano formale (ponendosi, come detto, in relazione di stretta osservanza 

della posizione espressa dalle SS.UU.), chi scrive non ritiene di potere 

condividere assolutamente in concreto, come già ha avuto modo di affermare1 in 

precedenza. 



2) L'OPERATIVITA' DELLA ESIMENTE DELL'ERRORE NELLA SPECIFICA FATTISPECIE 

    L'elemento ad effetto interrompente rispetto la eziologia che deve collegare 

direttamente la condotta alla sanzione punitiva, nel caso che ci occupa, è 

costituito dalla giustificazione addotta a discolpa dagli imputati e dalla 

conferma estrinseca che a tale difesa, le indagini hanno obbiettivamente 

offerto2.

    Il principio, cui il giudicante si è – quindi – uniformato, impone ed opera 

una rigorosa distinzione fra i due elementi necessari al perfezionamento del 

reato e cioè, da un lato la condotta materiale e dall'altro il profilo 

psicologico dell'agente.

    In buona sostanza, se la ricostruzione dei fatti induce a ritenere che la 

condotta ascritta agli imputati (coltivazione) perfezioni l'aspetto oggettivo 

del reato di cui all'art. 73 co. 1° ed 1 bis dpr 309/90, non altrettanto si può 

affermare per quanto concerne il dato della volontarietà e coscienza di versare 

in re illicita.

    Questo insieme di indizi favorevoli agli inquisiti legittima l'applicabilità 

dell'esimente concernente l'errore sul fatto che costituisce il reato.

    Non può esservi, infatti, dubbio in ordine alla esattezza 

dell'individuazione dell'esimente citata, quale esclusivo canone operativo nel 

caso ci occupa, anche se, va rilevato che, in sentenza, il giudicante preferisce 

operare riferimento alla cd. "ignoranza inevitabile del precetto penale” 

    Il giudice di prime cure, infatti, muove da premesse argomentative di 

maggiore articolazione e complessità rispetto a quelle che ictu oculi potrebbero 

e dovrebbero venire richiamate.

    Si legge, infatti, quale premessa in sentenza, che l'ignoranza della legge 

penale – da parte del cittadino - deve essere necessariamente posta in 

correlazione con la funzione rieducativa della pena prevista per il singolo 

reato dall'ordinamento vigente.

    Da tale pregiudiziale, dunque, in assenza dei requisiti tipici della 

colpevolezza dell'autore, e cioè non venendo rilevato il dolo o, quantomeno, la 

colpa, quale elemento psicologico che si ponga a guida l'azione dell'inquisito,  

il comminare una eventuale sanzione in relazione al supposto, quanto imperfetto, 

reato, non sarebbe pertinente.

    Essa, infatti, per le ragioni che precedono – a parere del GUP - apparirebbe 

del tutto inidonea a produrre e raggiungere l'effetto rieducativo, perchè – si 

afferma testualmente - "..non avrebbe infatti senso la rieducazione di chi, non 

essendo almeno in colpa (rispetto al fatto) non ha, certo, bisogno di essere 

rieducato”.

    A prescindere dal carattere estremamente seduttivo e suggestivo della 

struttura argomentativa cui approda il giudice, venendo posta, comunque, in 

posizione di centralità la cd. "buona fede” degli imputati, ritiene chi scrive 

che, in maniera molto più pragmatica, come anticipato, si debba attribuire al 

co. 1° dell'art. 47 c.p. valenza decisiva nel caso concreto.

    Si deve, quindi, individuare la carenza dell'elemento psicologico quale 

conseguenza dell'erronea supposizione svolta dagli imputati di agire in ambito 

di liceità, o, comunque, di irrilevanza penale.

    E' pacifico che la causa di giustificazione di cui all'art. 47 c.p. sussista 

ove si versi in presenza di un convincimento (sicurezza) dell'agente circa 

l'esistenza di una situazione che – in concreto - non corrisponde alla realtà.

    Esso incide, dunque, su di un elemento materiale del reato  e si estrinseca 

in  una difettosa percezione o in una difettosa ricognizione della percezione 

che alteri il presupposto del processo volitivo, indirizzandolo verso una 

condotta viziata alla base3

    L'istituto in parola differisce sensibilmente dall'errore 

sull'interpretazione tecnica della realtà percepita e sulle norme che la 

disciplinano, situazione psicologica che appare del tutto ininfluente ai fini 

dell'applicazione della citata disposizione.

    Per converso, la scriminante in questione viene esclusa in toto ove si 

appalesi qualsiasi forma di dubbio in ordine al fatto posto che uno stato di 

incertezza  impedisce – nella pratica - il formarsi dell'erronea certezza 

richiesta dalla norma4.  

    Or bene, anche alla luce dei riferimenti operati a pg. 7 della sentenza in 

commento, laddove – in modo del tutto condivisibile – si individua 

nell'oscillante e contraddittoria giurisprudenza di legittimità, (formatasi sino 

alla pronunzia delle SS.UU.) in tema di coltivazione, un effetto di 

destabilizzante confusione nel cittadino destinatario del relativo precetto 

penale (e non solo nei confronti di esso), si viene a concretare il 

convincimento dell'esistenza di un errore commesso dagli imputati in ordine alla 

liceità della propria condotta.

    Ma vi è certamente di più.

    Il dato dell'incertezza giurisprudenziale, testè ricordato, non sarebbe di 

per sé decisivo (anzi potrebbe apparire solo meramente ed inutilmente 

strumentale) se non fosse, invece, processualmente palese quello che viene 

ritenuto dal giudice il "genuino convincimento” degli imputati di potere 

coltivare liberamente le piante rinvenute.

    Vale a dire che – nella fattispecie – opera fattivamente e positivamente, ai 

fini del giudizio reso, l'analisi della reale condizione psicologica che 

sottende alla condotta tenuta dagli agenti.

    Costoro, infatti, hanno esaurientemente dimostrato di avere da tempo, 

costantemente, continuativamente e, dunque, con carattere di effettivà, assunto 

un particolarissimo stile di vita, come detto, ispirato alla comunità degli 

indiani di America di fine '800.

    Opinabile sul piano etico, esso rileva indubbiamente su quello giuridico.

    In siffatto contesto la condotta coltivativa, come – d'altronde - quella 

assuntiva, giunge ad assumere una valenza totalmente differente da quelli che 

sono usualmente i canoni che presiedono a tali comportamenti.

La ritualità ed eccezionalità del momento assuntivo-consumativo della droga 

leggera (sono escluse a priori tutte le sostanze pesanti), il rigoroso 

circoscrivere l'uso dello stupefacente autoprodotto ai soli componenti della 

comunità, i quali, consapevoli tutti di queste regole, negano qualsiasi forma di 

proselitismo o di manifestazione o di pubblicizzazione delle loro condotte 

all'esterno, risultano elementi che influenzano il giudizio relativo anche alla 

fase coltivativa.

    Nella fattispecie, escluso – quindi - quel profilo di offensività 

dell'azione, che, consistendo nella possibilità di una proliferazione della 

produzione di stupefacente destinabile a terzi, connota in modo penalmente 

rilevante la coltivazione, è corretto affermare che l'accento in ordine alla 

raggiunta prova della originaria volontà degli imputati di destinare il prodotto 

ottenuto dalla attività di coltivazione all'autoconsumo (rectius escludere 

qualsiasi cessione a terzi), privi del connotato dell'antigiuridicità il fatto 

ascritto agli stessi.

    Cooperano indubitabilmente al perfezionamento della prova dell'assenza di 

volontà colpevole e, sopratutto, del convincimento – maturato dagli imputati - 

di tenere un comportamento non suscettibile di superare la soglia del 

"penalmente rilevante” e, quindi, di non legittimare la sanzionabilità dello 

stesso, anche le condizioni soggettive di costoro, privi di pregiudizi penali.

    Il principio giuridico che, dunque, emerge dalla sentenza appare – una volta 

che  la condizione psicologica degli agenti, relativa alla condotta accertata, 

venga ricondotta all'istituto dell'errore di fatto (ex art. 47 c.p.) - 

assolutamente condivisibile, posto che il giudizio relativo non si struttura e 

conforma alla mera considerazione del fatto nella sua componente materiale, ma 

elabora – come spesso purtroppo non accade – anche l'iter volitivo del soggetto.

    Ferme, quindi, le divergenti opinioni in tema di antigiuridicità e 

punibilità della coltivazione – ove la produzione miri a soddisfare il solo 

bisogno del coltivatore – rimane, comunque, ferma la necessità che di volta in 

volta si pervenga all'esame della voluptas originaria che anima l'azione del 

singolo, onde potere vedere se effettivamente il reato possa essere definito 

perfetto o meno.



Qui il testo della sentenza: http://droghe.aduc.it/20090131-grosseto-zaina.pdf 

   Carlo Alberto Zaina



-------------------------------------- 

NOTIZIE 



27-01-2009 Colombia-Venezuela, alleanza contro la droga 

I comandi di polizia colombiana e venezuelana si sono accordati per lavorare 

insieme contro sequestri, narcotraffico e altri crimini sulla frontiera comune. 

Lo ha annunciato il direttore della sicurezza cittadina della polizia 

colombiana, il generale Orlando Paez. L'idea di cooperare per combattere questo 

tipo di delinquenza di frontiera e' nata da l'incontro fra i presidenti dei due 

paesi, Alvaro Uribe e Hugo Chávez, che si sono riuniti lo scorso sabato a 

Cartagena de las Indias. "Bisogna affrontare il problema dei crimini perpetuati 

sul nostro territorio, che danneggiano i cittadini di questa zona di frontiera 

cosi' ampia che condividiamo con il Venezuela", ha detto Uribe. La Conferenza 

episcopale venezuelana ha dichiarato la settimana scorsa che "il Venezuela e' 

uno dei paesi piu' violenti al mondo. Fra le cause principali si contano il 

traffico di armi, il consumo di droga, il pareggiamento dei conti, vili 

sequestri e l'aumento vertiginoso del sicariato".  





27-01-2009 Meglio drogato che omosessuale 

E' piu' malvisto chi si droga o un omosessuale? In Spagna il quesito non si 

pone, nell'Europa dell'Est invece si'. I dati di Onusida mostrano chiaramente 

che in Stati come l'Ucraina l'omosessualita' e' tuttora un tabu'. L'agenzia 

dell'Onu per l'Aids rileva che in vent'anni d'epidemia, i registri ucraini 

riportano solo 158 omosessuali sieropositivi, mentre in Spagna, con lo stesso 

numero di abitanti (46 milioni), ne sono dichiarati 10.649. E la causa non e' la 

differenza di comportamento. Secondo Onusida, quello che cambia e' la 

disponibilita' dei sieropositivi nell'ammettere l'una o l'altra pratica. E 

questa e' una delle poche -ed eloquenti- quantificazioni del marchio che 

accompagna ancora gli omosessuali.

I dati del Centro Europeo di Controllo delle Malattie indicano che un 30% delle 

infezioni da Hiv e' causato da rapporti omosessuali a rischio, cio' che 

moltiplica per cinque la popolazione gay del continente. 



28-01-2009 Italia. Storie di proibizionismo: traffico di cocaina al San Vittore 

Sgominata all'alba di mercoledì una banda di trafficanti di droga che operava in 

tutta la zona a sud-est di Milano: fra i trenta arrestati c'è anche un 

assistente della polizia penitenziaria, addetto ai colloqui a San Vittore, che 

portava ai detenuti messaggi, cocaina e tessere telefoniche. L'operazione è 

stata condotta dai carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese insieme 

con quelli di Lodi, Pavia, Piacenza, Milano e Lecco. Le ordinanze di custodia 

cautelare in carcere riguardano un gruppo criminale che gestiva il traffico e lo 

spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina ed hashish.

Gli arrestati, molti dei quali già pregiudicati per reati specifici, sono tutti 

italiani tranne due nordafricani, e vivono in gran parte in un’area di San 

Donato Milanese, il quartiere «Di Vittorio», noto per la commissione di reati 

legati agli stupefacenti. L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della 

Repubblica di Milano Ester Nocera, è durata quasi due anni e ha permesso di 

disarticolare un sodalizio criminale di trafficanti e soprattutto spacciatori 

che si avvalevano anche della collaborazione di un assistente della polizia 

penitenziaria, addetto ai colloqui del carcere di San Vittore. L'assistente 

portava messaggi, cocaina e tessere telefoniche ai detenuti indicatigli, 

permettendo alla banda di mantenere i contatti con chi veniva, di volta in 

volta, arrestato. (CdS)





28-01-2009 Afghanistan. Melograni al posto del papavero 

Un "ex senza tetto, ed ex tossicodipendente" potrebbe essere la persona giusta 

per aiutare l'economia afghana.



James Brett, 39 anni, che ha trascorso un anno sulla strada prima di diventare 

un imprenditore di successo nel campo dei succhi di frutta, sta lavorando per 

sostituire le coltivazioni di papavero con quelle di melograni.



L'Afghanistan produce il 90% della produzione mondiale di oppio, ma prima della 

rivoluzione, 30 anni fa, era fiorente quella della frutta e in particolare dei 

melograni.



Il progetto di Brett e' di piantare nella provincia orientale di Nangahar circa 

10 mila piante, sperando poi di arrivare a circa 175 mila ettari di coltivazioni 

in tutto il Paese. Il programma, denominato POM354, dovrebbe partire nel mese di 

marzo.



L'idea nacque due anni fa, quando visito' l'Afghanistan per un giro di 

conferenze in quanto imprenditore e proprietario dell'azienda Pomegreat.



Il Governo afghano ha gia' dichiarato di partecipare con una raccolta fonda 

annuale di 8 sterline per alberello, da devolvere ai contadini come 

sostentamento dei cinque anni di attesa prima che gli alberi diano i frutti.



Con circa 150 alberi per acro (4047 metri quadrati) e un reddito di 50 dollari 

per albero, ogni appezzamento potrebbe valere circa 7500 dollari per anno, 

mentre il papavero ha un valore di 2/3 mila per acro.



L'incognita per la riuscita del programma sono i signori delle droghe e i 

talebani. Hekmatullah Seyal, analista politico, ha dichiarato: "Fonti credibili 

ci dicono che gruppi armati, in alcune aree di Nangahar, hanno minacciato i 

contadini che coltivano il grano". 







29-01-2009 Italia. Torino. Polizia municipale: 50 spacciatori identificati in 

due anni al 'Tossic Park' 

Piu' di 50 spacciatori identificati, 52 persone denunciate a piede libero e 16 

arrestate. E' il bilancio dell'attivita' svolta negli ultimi due anni e mezzo 

dalla polizia municipale per contrastare il traffico di droga a Parco Stura, la 

zona di Torino ribattezzata con il nome di Tossic Park.

'Questi numeri - spiega l'assessore comunale alla polizia municipale Beppe 

Borgogno - confermano che l'impegno della Citta' per il recupero del Parco Stura 

e', al di la' di qualsiasi polemica, molto forte. L'amministrazione comunale sta 

anche valutando di costituirsi parte civile in uno dei processi contro gli 

spacciatori della zona'.

Dalla primavera del 2006 a oggi, i vigili urbani hanno sequestrato oltre tre 

chili di droga. Eroina e cocaina, in particolare, destinata ai numerosi tossici 

che frequentavano il parco oggi al centro di un importante intervento di 

bonifica.

Sequestrati anche numerosi telefoni cellulari e migliaia di euro in contanti 

provento dell'attivita' dello spaccio.





29-01-2009 Australia. Cala il sostegno alla legalizzazione della cannabis, ma 

aumenta il consumo 

Negli ultimi quattro anni e' aumentato il consumo di cannabis, mentre e' 

diminuito il sostegno alla legalizzazione. Allo stesso tempo, per combattere la 

diffusione incontrollata delle droghe e' aumentato l'interesse per i programmi 

di scambio delle siringhe sicure e per le stanze del buco, politiche preferite 

all'irrigidimento delle leggi.



La ricerca condotta dal Centro per la ricerca sull'alcol e droghe 

dell'universita' del Nuovo Galles del Sud rivela che negli anni e' diminuito il 

sostegno alla legalizzazione della cannabis: lo scorso anno era un australiano 

su dieci, mentre nel 2004 era uno su quattro.



Nel 2007, piu' della maggioranza della popolazione era contraria alla 

legalizzazione, la percentuale era del 44,5 nella decade precedente. Invece 

della legalizzazione, pare che gli australiani appoggino l'inasprimento delle 

pene per lo spaccio. Nel 2004, chiedevano che fosse la politica, e non la 

polizia, a gestire il consumo.



Francis Matthew-Simmons, coautore della ricerca, ha dichiarato che piu' della 

meta' degli australiani e' favorevole ai programmi di scambio sicuro delle 

siringhe e il 40% alle stanze del buco, mentre sono contrari, rispettivamente il 

15% e il 26%, con il 30% circa di indecisi. "Gli australiani hanno dimostrato di 

non avere un approccio politico o ideologico al problema, piuttosto cercano una 

soluzione pragmatica", conclude il professore. 





29-01-2009 Gb. Genitori contrari alla diffusione di un un volantino sulle droghe 



Alcuni genitori hanno chiesto che dalle scuole siano rimossi dei volantini sulle 

droghe perche' istigherebbero al consumo. Nel volantino "Conosci la cannabis", 

diffuso tra gli studenti che devono superare l'esame per la scuola secondaria, 

ci sono suggerimenti su come consumare la sostanza, sugli attrezzi da adoperare 

e come rollare una sigaretta; informa anche gli adolescenti sui rischi associati 

al consumo e come evitarli. Solamente a pagina 14, delle 20, e' riportato che la 

cannabis e' illegale e che i minori di 18 anni, dopo il terzo fermo, possono 

essere condannati.



Nel nord est, i consulenti dei centri usano apparentemente senza problemi il 

volantino, ma e' nella zona di Tyneside che i genitori si sono opposti alla 

diffusione. Un consulente della zona ha dichiarato che il volantino fa parte del 

Programma nazionale sull'educazione alle droghe. 







29-01-2009 Usa. Cittadina vieta di fumare in casa propria 

Fumatori incalliti e impuniti, cominciate a tremare. Parte dalla tranquilla 

cittadina di Belmont, nella californiana Silicon Valley, un esperimento che se 

imitato vi riserverebbe sgraditisime sorprese. Da due settimane infatti a 

Belmont è in vigore un totale divieto di fumare. Più chiaramente, è proibito 

consumare tabacco non soltanto in edifici e locali pubblici o nei luoghi di 

lavoro, ma anche in qualsiasi appartamento privato che abbia in comune un piano, 

un tetto o un muro con un altro. Insomma, a meno non abbiate dimora in una villa 

o in una costruzione isolata, non potete fumare neppure a casa vostra. Pena una 

multa fino a 100 dollari.



Continua:

http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_29/california_belmont_divieto_totale_fumo_4ad167c6-edd9-11dd-b7db-00144f02aabc.shtml







29-01-2009 Germania. Sempre piu' adolescenti finiscono in ospedale per aver 

ecceduto con l'alcol 

Sono sempre piu' numerosi gli adolescenti che finiscono in ospedale per aver 

ecceduto con l'alcol. Nel 2007 ne sono stati ricoverati 23.165 (dai 10 ai 20 

anni), mai cosi' tanti, e il 20% in piu' sul 2006. Lo ha riferito la 

responsabile governativa per i problemi delle droghe, Sabine Baetzing. Rispetto 

alla prima rilevazione del 2000, e' un incremento del 143%. "L'evoluzione 

inquietante e' il rapidissimo aumento tra le ragazze", ha dichiarato la signora 

Baetzing: il doppio del duemila. Cio' che stigmatizza e' soprattutto la continua 

violazione della legge che vieta di vendere alcolici ai minori di 16 anni. E 

critica in particolare la pubblicita' che si rivolge volutamente ai 

giovanissimi, come nel caso dei mix alla birra. 



30-01-2009 Italia. Napoli. Narcotest ai tassisti 

Due notti fa sono stati eseguiti una quindicina di narcotest ai tassisti in 

servizio in 4 parcheggi cittadini: Piazza Garibaldi, davanti alla stazione 

centrale e nella zona di Chiaia, in Piazza Amedeo, via Santa Lucia e Mergellina. 

La polizia municipale estendera' poco per volta il narcotest a tutti i tassisti 

napoletani. Gli esami hanno dato esito negativo per tutti i conducenti delle 

vetture bianche che hanno accolto favorevolmente l'iniziativa della polizia 

municipale che ha operato su disposizione del comandante generale Luigi Sementa.





30-01-2009 Afghanistan. Guerra alla droga, il generale Nato: ai soldati licenza 

di uccidere i trafficanti 

Conflitto aperto tra i vertici della Nato in Afghanistan, dopo l'iniziativa del 

generale americano John Craddock, comandante supremo dell'Alleanza Atlantica in 

Europa, per concedere ai soldati dell'Isaf, la Forza Internazionale di 

Assistenza per la Sicurezza a guida alleata, una vera e propria 'licenza di 

uccidere' nei confronti dei narcotrafficanti. Il settimanale tedesco 'Der 

Spiegel' e' entrato in possesso di un documento segreto, in cui Craddock chiede 

di adottare una lotta senza quartiere contro "tutti i trafficanti di droga e le 

loro installazioni e attrezzature". A sollevare proteste all'interno 

dell'Alleanza e' il fatto che il generale Usa intenderebbe far eliminare 

fisicamente i baroni della droga afghani, anche in assenza di prove che li 

ricolleghino specificamente ai Talebani e ai canali di finanziamento degli ex 

studenti coranici. In una lettera datata 5 gennaio, Craddock scrive infatti come 

"non sia piu' necessario impiegare i servizi di intelligence o produrre prove, 

in base alle quali un singolo trafficante di droga o un determinato laboratorio 

di raffinazione rientrino nei criteri che ne fanno un obiettivo militare". Lo 

'Spiegel' scrive che il generale americano e' da mesi irritato con i suoi 

colleghi, in particolare con i tedeschi, per il loro rifiuto di adottare metodi 

spicci contro i trafficanti di oppio. Craddock motiva la sua 'licenza di 

uccidere' con il fatto che, in occasione del vertice Nato dell'ottobre 2008 a 

Budapest, i ministri della Difesa degli Stati membri avrebbero concordato 

sull'impiego delle truppe Isaf contro i trafficanti di droga afghani, in quanto 

l'Alleanza avrebbe "riconosciuto un chiaro e inestricabile nesso tra 

narcotraffico e insurrezione (dei Talebani, ndr)". Il settimanale di Amburgo 

sottolinea in particolare come non intendano applicare la direttiva proprio i 

destinatari della missiva: il comandante delle truppe Isaf a Kabul, il parimenti 

americano David McKiernan, e il generale Egon Ramms, tedesco, responsabile della 

centrale Nato di Brunssum, nei Paesi Bassi, cui fa capo la stessa Isaf; entrambi 

considerano infatti tali indicazioni contrarie alle regole di ingaggio della 

missione in Afghanistan, e ancor prima al diritto internazionale. 

 Il quartier generale di McKiernan a Kabul ha replicato a Craddock che la sua 

iniziativa crea "una nuova categoria di forze armate nemiche", e "annulla" la 

promessa fatta dall'Isaf alle autorita' afghane di "impiegare il minimo 

indispensabile di forza militare, per evitare al massimo le vittime civili". Al 

suo superiore gerarchico, appunto Craddock, il generale Ramms avrebbe invece 

ribattuto di non essere disposto a deviare dalle regole di ingaggio 

prestabilite, mandandolo cosi' su tutte le furie. Lo 'Spiegel' aggiunge che il 

generale Usa, uomo di fiducia dell'ex presidente George W. Bush, avrebbe adesso 

timore di essere sollevato dal proprio incarico da Barack Obama, mentre a sua 

volta avrebbe fatto sapere di voler sostituire quei comandanti che si 

rifiuteranno di eseguire le discusse direttive.

Il settimanale tedesco denuncia peraltro che gia' a fine dicembre 2008 il 

'Central Command' della Florida, il quartiere generale Usa competente per le 

attivita' militari in Afghanistan, avrebbe allentato le regole di ingaggio 

esistenti, consentendo alle forze americane di bombardare i laboratori della 

droga a condizione che potessero trovarvi la morte "non piu' di dieci civili". 

Nel frattempo il segretario generale dell'Alleanza, l'olandese Jaap de Hoop 

Scheffer, ha definito in un comunicato "inaccettabile" il fatto che "documenti 

confidenziali siano stati fatti filtrare all'esterno", e annunciato 

"un'immediata inchiesta sulla vicenda, che sara' perseguita vigorosamente". 

Secondo stime realistiche, oltre il 50 per cento del Pil afghano e' realizzato 

attraverso la produzione e il commercio di oppio, e dell'eroina che se ne 

ricava. Da un simile traffico i Talebani otterrebbero proventi superiori 

all'equivalente di 100 milioni di dollari l'anno, con cui pagare i loro 

combattenti, provvedere all'acquisto di armi e coprire ogni altra esigenza per 

proseguire la lotta armata. 



30-01-2009 Italia. Lombardia. Commissione Sanita' da' il via libera 

all'osservatorio sulle tossicodipendenze 

La Lombardia avra' il suo osservatorio sulle dipendenze. Il progetto ha 

strappato il parere favorevole della commissione Sanita' che ha dato via libera 

alla Giunta per la sua attivazione. L'Osservatorio regionale sulle dipendenze, 

previsto dalla legge regionale sul 'Governo della rete degli interventi e dei 

servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario', era gia' stato 

inserito nel Piano socio-sanitario 2007/2009. Sul provvedimento approvato oggi 

si sono astenuti Pd, Verdi, Sd e il consigliere Alessandro Ce' (Misto-Cristiani 

e Federalisti).



Il nuovo ente - riferisce una nota - monitorera' i consumi di droghe e le 

dipendenze da sostanze lecite e illecite, condurra' studi e ricerche sulla loro 

evoluzione su richiesta delle Asl e fara' attivita' di supporto per la 

pianificazione di interventi preventivi, terapeutici e riabilitativi. Tra i suoi 

compiti anche la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e gestionali di 

assistenza e il raccordo con gli osservatori locali dei Dipartimenti dipendenze.



L'organigramma prevede un comitato direttore, un comitato direttore allargato, 

un comitato d'indirizzo, una direzione e un comitato scientifico. L'idea di un 

osservatorio regionale nasce da un'esigenza riscontrata sul campo dalla 

Pirellone: "I cambiamenti profondi e rapidi dei fenomeni di uso, abuso e 

dipendenza da sostanze lecite e illecite - spiega in una nota la relatrice 

Margherita Peroni (Fi-Pdl) - rendono infatti necessario mettere in atto nuove 

strategie di osservazione in grado di orientare la programmazione regionale". 



30-01-2009 Italia. Padova. Il sindaco firma l'ordinanza 'anti-droga': multe ai 

tossicodipendenti 

Il sindaco di Padova, Flavio Zanonato ha firmato l'ordinanza che sanzionerà con 

500 euro di multa chi acquista, detiene e consuma in luogo pubblico sostanze 

stupefacenti. Dopo il via libera del Prefetto, il provvedimento entra quindi in 

vigore su tutto il territorio comunale.

L'amministrazione padovana contrasta cosí il dilagante degrado cittadino dovuto 

proprio allo spaccio e al consumo di droga nel centro storico e in altre zone 

residenziali della città.



Nell'ordinanza firmata da Zanonato si fa divieto di "acquistare o ricevere a 

qualsiasi titolo sostanze stupefacenti e di consumare le sostanze in luogo 

pubblico o aperto al pubblico".

Nel documento si legge anche che il provvedimento dell'amministrazione vuole 

essere un ulteriore ausilio sul territorio per garantire ai cittadini maggiore 

sicurezza. Il sindaco ha spiegato che si tratta di "un piccolissimo strumento 

per combattere lo spaccio e la distribuzione di droghe che distruggono i nostri 

giovani. Come previsto dal decreto Maroni,- ha proseguito - proviamo a dare un 

contributo: è un'arma in piú sul difficile versante della lotta alle 

dipendenze".



L'ordinanza non entra nel merito della lotta allo spaccio, puntualizza Zanonato. 

"Non ci occupiamo in questa ordinanza degli spacciatori - dice - perche' chi 

vende droga è già sanzionato con multe da migliaia di euro e anni di carcere 

dalla legge ordinaria. L'ordinanza - chiarisce il primo cittadino di Padova - 

prevede in alternativa alla multa da 500 euro,la possibilità di ovviare alla 

sanzione amministrativa, con un percorso di recupero al Sert". Riguardo alla 

'spinellata' in piazza annunciata dal Centro sociale Pedro per mercoledí sera, 

Zanonato commenta: "Max Gallob probabilmente non sa - continua il sindaco - che 

se si autodenuncia per il consumo di sostanze stupefacenti in piazza, 

contravviene all'ordinanza ma magari per ragioni di opportunità non viene 

immediatamente sanzionato, peró dà la facoltà al Prefetto di sospendergli la 

patente di guida da un mese ad un anno".







31-01-2009 Svizzera. Polizia scopre piantagione di marijuana grazie a Google 

La polizia svizzera ha scoperto una vera e propria piantagione di marijuana 

grazie all'uso di Google Earth, il software che crea immagini virtuali della 

Terra utilizzando immagini satellitari. La scoperta, scrive The Independent, ha 

portato all'arresto di 16 persone e al sequestro di 1,1 tonnellata metrica di 

marijuana e contanti e valori per 900mila franchi ( 604mila euro).



I poliziotti hanno scoperto il campo nel cantone nord orientale di Thurgau 

l'anno scorso mentre indagavano su un presunto giro di droga. La piantagione 

misura cirac due acri (7.500 metri quadri) ed era nascosta all'interno di un 

campo di grano. Ma i poliziotti, utilizzando Google Earth per trovare 

l'indirizzo di due contadini sospetti di narcotraffico, hanno scoperto la 

coltivazione. La banda è accusata di aver venduto 7,7 tonnellate di hashish e 

marijuana tra il 2004 e il 2008 per 3-10 milioni di franchi all'anno.



 

 







31-01-2009 Italia. Padova. Prima multa di 500 euro per uomo che si accingeva a 

consumare cocaina 

Un padovano di 46 anni e' il primo multato dopo l'ordinanza antidroga firmata 

ieri dal sindaco di Padova Flavio Zanonato. L'ordinanza prevede una sanzione di 

500 euro per chiunque acquista o riceve sostanze stupefacenti in aree pubbliche 

o aperte al pubblico 'insistenti in zone residenziali' a Padova.

L'uomo e' stato visto da una pattuglia della polizia municipale ieri pomeriggio 

mentre stava preparando una dose di cocaina in una zona non lontana dalla 

stazione ferroviaria.

'Abbiamo elevato questa sanzione - ha detto Maria Luisa Ferretti, vice 

comandante della polizia municipale - in applicazione dell'ordinanza firmata dal 

sindaco Zanonato.

La persona multata ha tempo 30 giorni per fare richiesta di essere inserita in 

un programma di riabilitazione. Una richiesta che gli permetterebbe di evitare 

la sanzione di 500 euro'.

 

 







31-01-2009 Italia. Torino. I Radicali dopo due nuove morti per overdosi: 

attivare Agenzia per le Tossicodipendenze 

Dopo aver appreso dai giornali la notizia delle morti di due giovani 

tossicodipendenti nei giorni scorsi, gli esponenti radicali torinesi Domenico 

Massano e Giulio Manfredi hanno dichiarato:



Le ennesime morti per overdose di due giovani ventenni e quella evitata per un 

soffio grazie ad un pronto ricovero di un loro coetaneo interrogano tristemente 

le nostre istituzioni cittadine.



Il loro immobilismo, associato alle politiche proibizioniste, continua a 

produrre frutti mortali: lo sbarco dei militari a Parco Stura non ha certo 

risolto il problema, lo ha solo spostato e sparso nuovamente per la città, 

marginalizzando ancora di più le persone tossicodipendenti, lasciandole con 

sempre minori tutele per la vita e opportunità di recupero.



L'intervento dell'esercito, oltre ad aver cambiato la distribuzione cittadina 

del fenomeno, ha anche cambiato le modalità di consumo, che avviene in forme 

sempre più nascoste, senza alcuna possibilità che i servizi che sono tenuti a 

sostenere e promuovere la salute delle persone tossicodipendenti possano 

agganciare i consumatori di sostanze.



Non serve certo a modificare la situazione l'intenzione manifestata dal Comune 

di costituirsi parte civile nei processi contro gli spacciatori, idea tra 

l’altro neppure originale, perché copiata da quella dei comitati spontanei di 

quartiere.



Basta con le iniziative "foglia di fico”; si riattivi subito l'agenzia comunale 

delle tossicodipendenze, vergognosamente e colpevolmente accantonata dal Comune, 

e si definiscano strategie capaci di governare efficacemente il fenomeno delle 

tossicodipendenze a Torino.



Lo ripetiamo a chi fa finta di non vedere: è meglio una narcosala vera e propria 

o le "stanze del buco” che il mercato criminale proibizionista garantisce ogni 

giorno ai suoi sventurati clienti, in ogni angolo di Torino?! 



01-02-2009 Kenya. Arrestato fratellastro di Obama per possesso di cannabis 

Il fratellastro di Barack Obama, George Obama, è stato arrestato ieri in Kenya 

per droga. Lo ha reso noto la polizia di Nairobi, precisando che l'uomo, che 

vive in uno 'slum' alla periferia della capitale keniota, è stato fermato perché 

in possesso di uno spinello di marijuana e lunedì dovrà comparire di fronte ai 

giudici. Secondo la Cnn al ventenne, figlio di un secondo matrimonio del padre 

del presidente americano, è stato contestato anche il reato di resistenza ad un 

pubblico ufficiale. La tv ha precisato che il giovane Obama si è dichiarato 

innocente.

Praticamente Barack e George si conoscono appena, e il ragazzo è stato uno dei 

pochi familiari kenioti di Obama che non si sono recati a Washington per la 

cerimonia di insediamento. Nel suo libro di memorie, 'Dreams from My Father', 

Obama ha descritto il suo incontro con George - quando si recò ormai adulto la 

prima volta nella terra del padre - come molto doloroso, ricordando che il padre 

era morto in un incidente stradale quando il fratello aveva appena sei mesi. 





01-02-2009 Italia. Censis: giovanissimi fumano di meno ma bevono di piu' 

Italiani poco trasgressivi secondo il Rapporto Censis presentato ieri a Roma. A 

cominciare dai fumatori il cui numero fa registrare un significativo calo: dal 

1993 al 2006 i fumatori di 15 anni e più passano dal 25,8% al 23,0%, mentre i 

grandi fumatori (cioè coloro che fumano più di venti sigarette al giorno) 

passano dal 10,8% al 7,5% del totale dei fumatori. Una diminuzione significativa 

si è registrata anche nel consumo di alcol. Sempre nello stesso arco di tempo, i 

litri di alcol pro-capite consumati passano da 8,7 a 6,7. Il consumo ai pasti si 

riduce e così, in corrispondenza, i consumatori abituali di vino (che passano 

dal 1993 al 2006 dal 36,5% delle persone con più di 15 anni al 28,7%), ma 

aumenta l'assunzione di alcol fuori pasto, che riguarda il 22,6% della 

popolazione di 11 anni e più nel 2000 e sale al 25,6% nel 2006. (Asca)





02-02-2009 Usa. Michael Phelps sorpreso mentre fuma con un bong. Carriera 

finita? 

Il proibizionismo potrebbe porre fine alla piu' strepitosa carriera nella storia 

olimpionica moderna. Tutto per un 'tiro' di marijuana.  "Il mio è stato un 

comportamento deplorevole". Micheal Phleps ha così commentato la foto che lo 

ritrae ad una festa mentre fuma marijuana, ammettendo di aver fatto uso di 

stupefacenti. "Ho 23 anni e nonostante il successo che ho avuto in piscina mi 

sono comportato in modo adolescenziale ed inappropriato", si legge nella 

dichiarazione rilasciata dal pluridecorato nuotatore.



Lo scoop era stato dato dal tabloid inglese News of the World che ha ottenuto 

una foto scattata all'otto volte campione olimpico durante una festa 

nell'Università della Carolina del Sud il 6 novembre scorso. Nell'immagine si 

vede Phelps mentre aspira da un "bong", un contenitore solitamente usato per 

fumare cannabis.



"Mi dispiace e prometto ai miei fan ed al pubblico che non succederà un'altra 

volta", ha aggiunto il nuotatore.



Nonostante le scuse però l'episodio potrebbe costare molto caro al nuotatore più 

famoso del mondo, intenzionato a bissare il successo di Pechino alle prossime 

Olimpiadi di Londra nel 2012. Il comitato sportivo che si occupa di anti-doping 

prevede infatti il divieto di partecipare a competizioni sportive per quattro 

anni per gli atleti che facciano uso di stupefacenti.





02-02-2009 Italia. Storie di proibizionismo. Giornalisti e 'esperti' 

apparentemente sorpresi per la crescita del consumo 

Una diciottenne che finisce in coma dopo aver assunto un cocktail di 

metanfetamine, il nuovo, triste speed. Un narcotraffico internazionale che tocca 

anche la Maremma, con arresti della polizia anche nel capoluogo. Infine una 

casalinga denunciata dalla Guardia di Finanza alla Prefettura perché scoperta a 

fumarsi uno spinello mentre era al mercato. Questo non è altro che il resoconto 

di fatti di cronaca accaduti in provincia di Grosseto nell’ultima settimana. Ma 

che cosa sta succedendo in Maremma? Il problema droga è davvero diventato di 

così scottante gravità? Pare di sì. A confermarlo sono gli esperti, coloro che 

da anni sono impegnati quotidianamente su questo fronte e che danno un quadro 

forse anche ancor più allarmante di quello dipinto dai fatti di cronaca. "Casi 

come quello verificatosi a Porto Santo Stefano — ricorda Umberto Paioletti, 

responsabile della Comunità di Vallerotana e presidente regionale delle comunità 

terapeutiche — ci fa capire come il problema, in questi termini, sia quanto mai 

presente anche da noi e non si verifichi soltanto in città più grandi e lontane 

dalla nostra".



Continua: 

http://lanazione.ilsole24ore.com/grosseto/2009/01/28/147614-dosi_mani_sempre_giovani.shtml







-----------------------------

Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi.

Se ci ritenete utili, potete sostenerci con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a scelta intestandolo ad Aduc, via Cavour 68, 50129 Firenze:

- con carta di credito sul nostro sito sicuro:
https://ssl.sitilab.it/aduc.it

- CC/postale 10411502 - IBAN: IT 81 F 07601 02800 000010411502 

- CC/bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 - Cassa di Risparmio di
Firenze, agenzia 17 di Firenze
IBAN: IT 11 O 06160 02817 000007977C00
(N.B. il carattere a se' stante e' la lettera O e non la cifra 0)

-----------------------------