====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 27-01-2009 al 02-02-2009 n.5/2009 (Anno IX) ARTICOLI - Coltivazione ed errore di fatto NOTIZIE - Colombia-Venezuela, alleanza contro la droga - Meglio drogato che omosessuale - Italia. Storie di proibizionismo: traffico di cocaina al San Vittore - Afghanistan. Melograni al posto del papavero - Italia. Torino. Polizia municipale: 50 spacciatori identificati in due anni al 'Tossic Park' - Australia. Cala il sostegno alla legalizzazione della cannabis, ma aumenta il consumo - Gb. Genitori contrari alla diffusione di un un volantino sulle droghe - Usa. Cittadina vieta di fumare in casa propria - Germania. Sempre piu' adolescenti finiscono in ospedale per aver ecceduto con l'alcol - Italia. Napoli. Narcotest ai tassisti - Afghanistan. Guerra alla droga, il generale Nato: ai soldati licenza di uccidere i trafficanti - Italia. Lombardia. Commissione Sanita' da' il via libera all'osservatorio sulle tossicodipendenze - Italia. Padova. Il sindaco firma l'ordinanza 'anti-droga': multe ai tossicodipendenti - Svizzera. Polizia scopre piantagione di marijuana grazie a Google - Italia. Padova. Prima multa di 500 euro per uomo che si accingeva a consumare cocaina - Italia. Torino. I Radicali dopo due nuove morti per overdosi: attivare Agenzia per le Tossicodipendenze - Kenya. Arrestato fratellastro di Obama per possesso di cannabis - Italia. Censis: giovanissimi fumano di meno ma bevono di piu' - Usa. Michael Phelps sorpreso mentre fuma con un bong. Carriera finita? - Italia. Storie di proibizionismo. Giornalisti e 'esperti' apparentemente sorpresi per la crescita del consumo ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 2 morti - 177 arresti - 410,812 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 212,345 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 198,467 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 4890 piante di cannabis - 133 giorni di detenzione ARTICOLI 31-01-2009 Coltivazione ed errore di fatto La sentenza del GUP di Grosseto affronta una pluralità di tematiche a sfondo penalistico, le quali esulano da un rapporto strictu sensu con la materia degli stupefacenti. E' evidente che la dinamica concernente il T.U. sulla droga costituisce, comunque, il volano della decisione, ma è, altresì, palesemente apprezzabile e fondamentale ai fini della decisione, quella disamina operata, in sentenza, in ordine alla condizione soggettiva in cui si sono trovati a vertere, nella fattispecie, gli imputati. Le osservazioni sullo specifico punto assumono un valore di assoluta decisività e concludenza in relazione alla pronunzia assolutoria cui il giudice perviene. Con ordine. 1) LA COLTIVAZIONE COME CONDOTTA SEMPRE SANZIONABILE SUL PIANO PENALE. Il primo aspetto e preliminare che la sentenza affronta riguarda la censurabilità in sede penale della condotta di coltivazione di piante suscettibili di produrre sostanze stupefacenti. La posizione, così espressa dal GUP, appare assolutamente orientata nel senso che è palese un'adesione ortodossa rispetto all'insegnamento recentemente formulato dalla nota sentenza delle SS.UU n. 28605 del 10 luglio 2008. In particolare, il giudicante incentra la propria attenzione sul fatto che mancherebbe nella coltivazione (a differenza della detenzione, dell'acquisto e dell'importazione) un rapporto di collegamento diretto ed immediato rispetto all'eventuale e successivo uso personale del prodotto ottenuto con la condotta presupposta. L'attività coltivativa, dunque, troverebbe la propria reale e concreta ragione di punibilità nella circostanza di non potere essere considerata un antecedente naturale, necessario e fattuale, rispetto al consumo, anche nell'ipotesi in cui il coltivatore sia anche il consumatore del prodotto così ottenuto. Questa assenza di diretta correlazione costituirebbe, pertanto, il profilo distintivo della coltivazione rispetto alla detenzione, all'acquisto ed all'importazione, condotte, le quali, risultando intimamente connesse, propedeutiche e contigue con l'uso personale, trovano in tale condizione fattuale la ratio della loro non punibilità. Il giudicante, quindi, conclude operando una separazione in modo rigoroso e sul piano ontologico del momento coltivativo rispetto a quello assuntivo. Su tale abbrivio ermeneutico egli qualifica la coltivazione come comportamento certamente finalizzato alla diffusività delle sostanze stupefacenti. Si tratta di un arresto giurisprudenziale che pur nella sua ineccepibilità sul piano formale (ponendosi, come detto, in relazione di stretta osservanza della posizione espressa dalle SS.UU.), chi scrive non ritiene di potere condividere assolutamente in concreto, come già ha avuto modo di affermare1 in precedenza. 2) L'OPERATIVITA' DELLA ESIMENTE DELL'ERRORE NELLA SPECIFICA FATTISPECIE L'elemento ad effetto interrompente rispetto la eziologia che deve collegare direttamente la condotta alla sanzione punitiva, nel caso che ci occupa, è costituito dalla giustificazione addotta a discolpa dagli imputati e dalla conferma estrinseca che a tale difesa, le indagini hanno obbiettivamente offerto2. Il principio, cui il giudicante si è – quindi – uniformato, impone ed opera una rigorosa distinzione fra i due elementi necessari al perfezionamento del reato e cioè, da un lato la condotta materiale e dall'altro il profilo psicologico dell'agente. In buona sostanza, se la ricostruzione dei fatti induce a ritenere che la condotta ascritta agli imputati (coltivazione) perfezioni l'aspetto oggettivo del reato di cui all'art. 73 co. 1° ed 1 bis dpr 309/90, non altrettanto si può affermare per quanto concerne il dato della volontarietà e coscienza di versare in re illicita. Questo insieme di indizi favorevoli agli inquisiti legittima l'applicabilità dell'esimente concernente l'errore sul fatto che costituisce il reato. Non può esservi, infatti, dubbio in ordine alla esattezza dell'individuazione dell'esimente citata, quale esclusivo canone operativo nel caso ci occupa, anche se, va rilevato che, in sentenza, il giudicante preferisce operare riferimento alla cd. "ignoranza inevitabile del precetto penale” Il giudice di prime cure, infatti, muove da premesse argomentative di maggiore articolazione e complessità rispetto a quelle che ictu oculi potrebbero e dovrebbero venire richiamate. Si legge, infatti, quale premessa in sentenza, che l'ignoranza della legge penale – da parte del cittadino - deve essere necessariamente posta in correlazione con la funzione rieducativa della pena prevista per il singolo reato dall'ordinamento vigente. Da tale pregiudiziale, dunque, in assenza dei requisiti tipici della colpevolezza dell'autore, e cioè non venendo rilevato il dolo o, quantomeno, la colpa, quale elemento psicologico che si ponga a guida l'azione dell'inquisito, il comminare una eventuale sanzione in relazione al supposto, quanto imperfetto, reato, non sarebbe pertinente. Essa, infatti, per le ragioni che precedono – a parere del GUP - apparirebbe del tutto inidonea a produrre e raggiungere l'effetto rieducativo, perchè – si afferma testualmente - "..non avrebbe infatti senso la rieducazione di chi, non essendo almeno in colpa (rispetto al fatto) non ha, certo, bisogno di essere rieducato”. A prescindere dal carattere estremamente seduttivo e suggestivo della struttura argomentativa cui approda il giudice, venendo posta, comunque, in posizione di centralità la cd. "buona fede” degli imputati, ritiene chi scrive che, in maniera molto più pragmatica, come anticipato, si debba attribuire al co. 1° dell'art. 47 c.p. valenza decisiva nel caso concreto. Si deve, quindi, individuare la carenza dell'elemento psicologico quale conseguenza dell'erronea supposizione svolta dagli imputati di agire in ambito di liceità, o, comunque, di irrilevanza penale. E' pacifico che la causa di giustificazione di cui all'art. 47 c.p. sussista ove si versi in presenza di un convincimento (sicurezza) dell'agente circa l'esistenza di una situazione che – in concreto - non corrisponde alla realtà. Esso incide, dunque, su di un elemento materiale del reato e si estrinseca in una difettosa percezione o in una difettosa ricognizione della percezione che alteri il presupposto del processo volitivo, indirizzandolo verso una condotta viziata alla base3 L'istituto in parola differisce sensibilmente dall'errore sull'interpretazione tecnica della realtà percepita e sulle norme che la disciplinano, situazione psicologica che appare del tutto ininfluente ai fini dell'applicazione della citata disposizione. Per converso, la scriminante in questione viene esclusa in toto ove si appalesi qualsiasi forma di dubbio in ordine al fatto posto che uno stato di incertezza impedisce – nella pratica - il formarsi dell'erronea certezza richiesta dalla norma4. Or bene, anche alla luce dei riferimenti operati a pg. 7 della sentenza in commento, laddove – in modo del tutto condivisibile – si individua nell'oscillante e contraddittoria giurisprudenza di legittimità, (formatasi sino alla pronunzia delle SS.UU.) in tema di coltivazione, un effetto di destabilizzante confusione nel cittadino destinatario del relativo precetto penale (e non solo nei confronti di esso), si viene a concretare il convincimento dell'esistenza di un errore commesso dagli imputati in ordine alla liceità della propria condotta. Ma vi è certamente di più. Il dato dell'incertezza giurisprudenziale, testè ricordato, non sarebbe di per sé decisivo (anzi potrebbe apparire solo meramente ed inutilmente strumentale) se non fosse, invece, processualmente palese quello che viene ritenuto dal giudice il "genuino convincimento” degli imputati di potere coltivare liberamente le piante rinvenute. Vale a dire che – nella fattispecie – opera fattivamente e positivamente, ai fini del giudizio reso, l'analisi della reale condizione psicologica che sottende alla condotta tenuta dagli agenti. Costoro, infatti, hanno esaurientemente dimostrato di avere da tempo, costantemente, continuativamente e, dunque, con carattere di effettivà, assunto un particolarissimo stile di vita, come detto, ispirato alla comunità degli indiani di America di fine '800. Opinabile sul piano etico, esso rileva indubbiamente su quello giuridico. In siffatto contesto la condotta coltivativa, come – d'altronde - quella assuntiva, giunge ad assumere una valenza totalmente differente da quelli che sono usualmente i canoni che presiedono a tali comportamenti. La ritualità ed eccezionalità del momento assuntivo-consumativo della droga leggera (sono escluse a priori tutte le sostanze pesanti), il rigoroso circoscrivere l'uso dello stupefacente autoprodotto ai soli componenti della comunità, i quali, consapevoli tutti di queste regole, negano qualsiasi forma di proselitismo o di manifestazione o di pubblicizzazione delle loro condotte all'esterno, risultano elementi che influenzano il giudizio relativo anche alla fase coltivativa. Nella fattispecie, escluso – quindi - quel profilo di offensività dell'azione, che, consistendo nella possibilità di una proliferazione della produzione di stupefacente destinabile a terzi, connota in modo penalmente rilevante la coltivazione, è corretto affermare che l'accento in ordine alla raggiunta prova della originaria volontà degli imputati di destinare il prodotto ottenuto dalla attività di coltivazione all'autoconsumo (rectius escludere qualsiasi cessione a terzi), privi del connotato dell'antigiuridicità il fatto ascritto agli stessi. Cooperano indubitabilmente al perfezionamento della prova dell'assenza di volontà colpevole e, sopratutto, del convincimento – maturato dagli imputati - di tenere un comportamento non suscettibile di superare la soglia del "penalmente rilevante” e, quindi, di non legittimare la sanzionabilità dello stesso, anche le condizioni soggettive di costoro, privi di pregiudizi penali. Il principio giuridico che, dunque, emerge dalla sentenza appare – una volta che la condizione psicologica degli agenti, relativa alla condotta accertata, venga ricondotta all'istituto dell'errore di fatto (ex art. 47 c.p.) - assolutamente condivisibile, posto che il giudizio relativo non si struttura e conforma alla mera considerazione del fatto nella sua componente materiale, ma elabora – come spesso purtroppo non accade – anche l'iter volitivo del soggetto. Ferme, quindi, le divergenti opinioni in tema di antigiuridicità e punibilità della coltivazione – ove la produzione miri a soddisfare il solo bisogno del coltivatore – rimane, comunque, ferma la necessità che di volta in volta si pervenga all'esame della voluptas originaria che anima l'azione del singolo, onde potere vedere se effettivamente il reato possa essere definito perfetto o meno. Qui il testo della sentenza: http://droghe.aduc.it/20090131-grosseto-zaina.pdf Carlo Alberto Zaina -------------------------------------- NOTIZIE 27-01-2009 Colombia-Venezuela, alleanza contro la droga I comandi di polizia colombiana e venezuelana si sono accordati per lavorare insieme contro sequestri, narcotraffico e altri crimini sulla frontiera comune. Lo ha annunciato il direttore della sicurezza cittadina della polizia colombiana, il generale Orlando Paez. L'idea di cooperare per combattere questo tipo di delinquenza di frontiera e' nata da l'incontro fra i presidenti dei due paesi, Alvaro Uribe e Hugo Chávez, che si sono riuniti lo scorso sabato a Cartagena de las Indias. "Bisogna affrontare il problema dei crimini perpetuati sul nostro territorio, che danneggiano i cittadini di questa zona di frontiera cosi' ampia che condividiamo con il Venezuela", ha detto Uribe. La Conferenza episcopale venezuelana ha dichiarato la settimana scorsa che "il Venezuela e' uno dei paesi piu' violenti al mondo. Fra le cause principali si contano il traffico di armi, il consumo di droga, il pareggiamento dei conti, vili sequestri e l'aumento vertiginoso del sicariato". 27-01-2009 Meglio drogato che omosessuale E' piu' malvisto chi si droga o un omosessuale? In Spagna il quesito non si pone, nell'Europa dell'Est invece si'. I dati di Onusida mostrano chiaramente che in Stati come l'Ucraina l'omosessualita' e' tuttora un tabu'. L'agenzia dell'Onu per l'Aids rileva che in vent'anni d'epidemia, i registri ucraini riportano solo 158 omosessuali sieropositivi, mentre in Spagna, con lo stesso numero di abitanti (46 milioni), ne sono dichiarati 10.649. E la causa non e' la differenza di comportamento. Secondo Onusida, quello che cambia e' la disponibilita' dei sieropositivi nell'ammettere l'una o l'altra pratica. E questa e' una delle poche -ed eloquenti- quantificazioni del marchio che accompagna ancora gli omosessuali. I dati del Centro Europeo di Controllo delle Malattie indicano che un 30% delle infezioni da Hiv e' causato da rapporti omosessuali a rischio, cio' che moltiplica per cinque la popolazione gay del continente. 28-01-2009 Italia. Storie di proibizionismo: traffico di cocaina al San Vittore Sgominata all'alba di mercoledì una banda di trafficanti di droga che operava in tutta la zona a sud-est di Milano: fra i trenta arrestati c'è anche un assistente della polizia penitenziaria, addetto ai colloqui a San Vittore, che portava ai detenuti messaggi, cocaina e tessere telefoniche. L'operazione è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese insieme con quelli di Lodi, Pavia, Piacenza, Milano e Lecco. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardano un gruppo criminale che gestiva il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina ed hashish. Gli arrestati, molti dei quali già pregiudicati per reati specifici, sono tutti italiani tranne due nordafricani, e vivono in gran parte in un’area di San Donato Milanese, il quartiere «Di Vittorio», noto per la commissione di reati legati agli stupefacenti. L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano Ester Nocera, è durata quasi due anni e ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale di trafficanti e soprattutto spacciatori che si avvalevano anche della collaborazione di un assistente della polizia penitenziaria, addetto ai colloqui del carcere di San Vittore. L'assistente portava messaggi, cocaina e tessere telefoniche ai detenuti indicatigli, permettendo alla banda di mantenere i contatti con chi veniva, di volta in volta, arrestato. (CdS) 28-01-2009 Afghanistan. Melograni al posto del papavero Un "ex senza tetto, ed ex tossicodipendente" potrebbe essere la persona giusta per aiutare l'economia afghana. James Brett, 39 anni, che ha trascorso un anno sulla strada prima di diventare un imprenditore di successo nel campo dei succhi di frutta, sta lavorando per sostituire le coltivazioni di papavero con quelle di melograni. L'Afghanistan produce il 90% della produzione mondiale di oppio, ma prima della rivoluzione, 30 anni fa, era fiorente quella della frutta e in particolare dei melograni. Il progetto di Brett e' di piantare nella provincia orientale di Nangahar circa 10 mila piante, sperando poi di arrivare a circa 175 mila ettari di coltivazioni in tutto il Paese. Il programma, denominato POM354, dovrebbe partire nel mese di marzo. L'idea nacque due anni fa, quando visito' l'Afghanistan per un giro di conferenze in quanto imprenditore e proprietario dell'azienda Pomegreat. Il Governo afghano ha gia' dichiarato di partecipare con una raccolta fonda annuale di 8 sterline per alberello, da devolvere ai contadini come sostentamento dei cinque anni di attesa prima che gli alberi diano i frutti. Con circa 150 alberi per acro (4047 metri quadrati) e un reddito di 50 dollari per albero, ogni appezzamento potrebbe valere circa 7500 dollari per anno, mentre il papavero ha un valore di 2/3 mila per acro. L'incognita per la riuscita del programma sono i signori delle droghe e i talebani. Hekmatullah Seyal, analista politico, ha dichiarato: "Fonti credibili ci dicono che gruppi armati, in alcune aree di Nangahar, hanno minacciato i contadini che coltivano il grano". 29-01-2009 Italia. Torino. Polizia municipale: 50 spacciatori identificati in due anni al 'Tossic Park' Piu' di 50 spacciatori identificati, 52 persone denunciate a piede libero e 16 arrestate. E' il bilancio dell'attivita' svolta negli ultimi due anni e mezzo dalla polizia municipale per contrastare il traffico di droga a Parco Stura, la zona di Torino ribattezzata con il nome di Tossic Park. 'Questi numeri - spiega l'assessore comunale alla polizia municipale Beppe Borgogno - confermano che l'impegno della Citta' per il recupero del Parco Stura e', al di la' di qualsiasi polemica, molto forte. L'amministrazione comunale sta anche valutando di costituirsi parte civile in uno dei processi contro gli spacciatori della zona'. Dalla primavera del 2006 a oggi, i vigili urbani hanno sequestrato oltre tre chili di droga. Eroina e cocaina, in particolare, destinata ai numerosi tossici che frequentavano il parco oggi al centro di un importante intervento di bonifica. Sequestrati anche numerosi telefoni cellulari e migliaia di euro in contanti provento dell'attivita' dello spaccio. 29-01-2009 Australia. Cala il sostegno alla legalizzazione della cannabis, ma aumenta il consumo Negli ultimi quattro anni e' aumentato il consumo di cannabis, mentre e' diminuito il sostegno alla legalizzazione. Allo stesso tempo, per combattere la diffusione incontrollata delle droghe e' aumentato l'interesse per i programmi di scambio delle siringhe sicure e per le stanze del buco, politiche preferite all'irrigidimento delle leggi. La ricerca condotta dal Centro per la ricerca sull'alcol e droghe dell'universita' del Nuovo Galles del Sud rivela che negli anni e' diminuito il sostegno alla legalizzazione della cannabis: lo scorso anno era un australiano su dieci, mentre nel 2004 era uno su quattro. Nel 2007, piu' della maggioranza della popolazione era contraria alla legalizzazione, la percentuale era del 44,5 nella decade precedente. Invece della legalizzazione, pare che gli australiani appoggino l'inasprimento delle pene per lo spaccio. Nel 2004, chiedevano che fosse la politica, e non la polizia, a gestire il consumo. Francis Matthew-Simmons, coautore della ricerca, ha dichiarato che piu' della meta' degli australiani e' favorevole ai programmi di scambio sicuro delle siringhe e il 40% alle stanze del buco, mentre sono contrari, rispettivamente il 15% e il 26%, con il 30% circa di indecisi. "Gli australiani hanno dimostrato di non avere un approccio politico o ideologico al problema, piuttosto cercano una soluzione pragmatica", conclude il professore. 29-01-2009 Gb. Genitori contrari alla diffusione di un un volantino sulle droghe Alcuni genitori hanno chiesto che dalle scuole siano rimossi dei volantini sulle droghe perche' istigherebbero al consumo. Nel volantino "Conosci la cannabis", diffuso tra gli studenti che devono superare l'esame per la scuola secondaria, ci sono suggerimenti su come consumare la sostanza, sugli attrezzi da adoperare e come rollare una sigaretta; informa anche gli adolescenti sui rischi associati al consumo e come evitarli. Solamente a pagina 14, delle 20, e' riportato che la cannabis e' illegale e che i minori di 18 anni, dopo il terzo fermo, possono essere condannati. Nel nord est, i consulenti dei centri usano apparentemente senza problemi il volantino, ma e' nella zona di Tyneside che i genitori si sono opposti alla diffusione. Un consulente della zona ha dichiarato che il volantino fa parte del Programma nazionale sull'educazione alle droghe. 29-01-2009 Usa. Cittadina vieta di fumare in casa propria Fumatori incalliti e impuniti, cominciate a tremare. Parte dalla tranquilla cittadina di Belmont, nella californiana Silicon Valley, un esperimento che se imitato vi riserverebbe sgraditisime sorprese. Da due settimane infatti a Belmont è in vigore un totale divieto di fumare. Più chiaramente, è proibito consumare tabacco non soltanto in edifici e locali pubblici o nei luoghi di lavoro, ma anche in qualsiasi appartamento privato che abbia in comune un piano, un tetto o un muro con un altro. Insomma, a meno non abbiate dimora in una villa o in una costruzione isolata, non potete fumare neppure a casa vostra. Pena una multa fino a 100 dollari. Continua: http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_29/california_belmont_divieto_totale_fumo_4ad167c6-edd9-11dd-b7db-00144f02aabc.shtml 29-01-2009 Germania. Sempre piu' adolescenti finiscono in ospedale per aver ecceduto con l'alcol Sono sempre piu' numerosi gli adolescenti che finiscono in ospedale per aver ecceduto con l'alcol. Nel 2007 ne sono stati ricoverati 23.165 (dai 10 ai 20 anni), mai cosi' tanti, e il 20% in piu' sul 2006. Lo ha riferito la responsabile governativa per i problemi delle droghe, Sabine Baetzing. Rispetto alla prima rilevazione del 2000, e' un incremento del 143%. "L'evoluzione inquietante e' il rapidissimo aumento tra le ragazze", ha dichiarato la signora Baetzing: il doppio del duemila. Cio' che stigmatizza e' soprattutto la continua violazione della legge che vieta di vendere alcolici ai minori di 16 anni. E critica in particolare la pubblicita' che si rivolge volutamente ai giovanissimi, come nel caso dei mix alla birra. 30-01-2009 Italia. Napoli. Narcotest ai tassisti Due notti fa sono stati eseguiti una quindicina di narcotest ai tassisti in servizio in 4 parcheggi cittadini: Piazza Garibaldi, davanti alla stazione centrale e nella zona di Chiaia, in Piazza Amedeo, via Santa Lucia e Mergellina. La polizia municipale estendera' poco per volta il narcotest a tutti i tassisti napoletani. Gli esami hanno dato esito negativo per tutti i conducenti delle vetture bianche che hanno accolto favorevolmente l'iniziativa della polizia municipale che ha operato su disposizione del comandante generale Luigi Sementa. 30-01-2009 Afghanistan. Guerra alla droga, il generale Nato: ai soldati licenza di uccidere i trafficanti Conflitto aperto tra i vertici della Nato in Afghanistan, dopo l'iniziativa del generale americano John Craddock, comandante supremo dell'Alleanza Atlantica in Europa, per concedere ai soldati dell'Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza a guida alleata, una vera e propria 'licenza di uccidere' nei confronti dei narcotrafficanti. Il settimanale tedesco 'Der Spiegel' e' entrato in possesso di un documento segreto, in cui Craddock chiede di adottare una lotta senza quartiere contro "tutti i trafficanti di droga e le loro installazioni e attrezzature". A sollevare proteste all'interno dell'Alleanza e' il fatto che il generale Usa intenderebbe far eliminare fisicamente i baroni della droga afghani, anche in assenza di prove che li ricolleghino specificamente ai Talebani e ai canali di finanziamento degli ex studenti coranici. In una lettera datata 5 gennaio, Craddock scrive infatti come "non sia piu' necessario impiegare i servizi di intelligence o produrre prove, in base alle quali un singolo trafficante di droga o un determinato laboratorio di raffinazione rientrino nei criteri che ne fanno un obiettivo militare". Lo 'Spiegel' scrive che il generale americano e' da mesi irritato con i suoi colleghi, in particolare con i tedeschi, per il loro rifiuto di adottare metodi spicci contro i trafficanti di oppio. Craddock motiva la sua 'licenza di uccidere' con il fatto che, in occasione del vertice Nato dell'ottobre 2008 a Budapest, i ministri della Difesa degli Stati membri avrebbero concordato sull'impiego delle truppe Isaf contro i trafficanti di droga afghani, in quanto l'Alleanza avrebbe "riconosciuto un chiaro e inestricabile nesso tra narcotraffico e insurrezione (dei Talebani, ndr)". Il settimanale di Amburgo sottolinea in particolare come non intendano applicare la direttiva proprio i destinatari della missiva: il comandante delle truppe Isaf a Kabul, il parimenti americano David McKiernan, e il generale Egon Ramms, tedesco, responsabile della centrale Nato di Brunssum, nei Paesi Bassi, cui fa capo la stessa Isaf; entrambi considerano infatti tali indicazioni contrarie alle regole di ingaggio della missione in Afghanistan, e ancor prima al diritto internazionale. Il quartier generale di McKiernan a Kabul ha replicato a Craddock che la sua iniziativa crea "una nuova categoria di forze armate nemiche", e "annulla" la promessa fatta dall'Isaf alle autorita' afghane di "impiegare il minimo indispensabile di forza militare, per evitare al massimo le vittime civili". Al suo superiore gerarchico, appunto Craddock, il generale Ramms avrebbe invece ribattuto di non essere disposto a deviare dalle regole di ingaggio prestabilite, mandandolo cosi' su tutte le furie. Lo 'Spiegel' aggiunge che il generale Usa, uomo di fiducia dell'ex presidente George W. Bush, avrebbe adesso timore di essere sollevato dal proprio incarico da Barack Obama, mentre a sua volta avrebbe fatto sapere di voler sostituire quei comandanti che si rifiuteranno di eseguire le discusse direttive. Il settimanale tedesco denuncia peraltro che gia' a fine dicembre 2008 il 'Central Command' della Florida, il quartiere generale Usa competente per le attivita' militari in Afghanistan, avrebbe allentato le regole di ingaggio esistenti, consentendo alle forze americane di bombardare i laboratori della droga a condizione che potessero trovarvi la morte "non piu' di dieci civili". Nel frattempo il segretario generale dell'Alleanza, l'olandese Jaap de Hoop Scheffer, ha definito in un comunicato "inaccettabile" il fatto che "documenti confidenziali siano stati fatti filtrare all'esterno", e annunciato "un'immediata inchiesta sulla vicenda, che sara' perseguita vigorosamente". Secondo stime realistiche, oltre il 50 per cento del Pil afghano e' realizzato attraverso la produzione e il commercio di oppio, e dell'eroina che se ne ricava. Da un simile traffico i Talebani otterrebbero proventi superiori all'equivalente di 100 milioni di dollari l'anno, con cui pagare i loro combattenti, provvedere all'acquisto di armi e coprire ogni altra esigenza per proseguire la lotta armata. 30-01-2009 Italia. Lombardia. Commissione Sanita' da' il via libera all'osservatorio sulle tossicodipendenze La Lombardia avra' il suo osservatorio sulle dipendenze. Il progetto ha strappato il parere favorevole della commissione Sanita' che ha dato via libera alla Giunta per la sua attivazione. L'Osservatorio regionale sulle dipendenze, previsto dalla legge regionale sul 'Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario', era gia' stato inserito nel Piano socio-sanitario 2007/2009. Sul provvedimento approvato oggi si sono astenuti Pd, Verdi, Sd e il consigliere Alessandro Ce' (Misto-Cristiani e Federalisti). Il nuovo ente - riferisce una nota - monitorera' i consumi di droghe e le dipendenze da sostanze lecite e illecite, condurra' studi e ricerche sulla loro evoluzione su richiesta delle Asl e fara' attivita' di supporto per la pianificazione di interventi preventivi, terapeutici e riabilitativi. Tra i suoi compiti anche la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e gestionali di assistenza e il raccordo con gli osservatori locali dei Dipartimenti dipendenze. L'organigramma prevede un comitato direttore, un comitato direttore allargato, un comitato d'indirizzo, una direzione e un comitato scientifico. L'idea di un osservatorio regionale nasce da un'esigenza riscontrata sul campo dalla Pirellone: "I cambiamenti profondi e rapidi dei fenomeni di uso, abuso e dipendenza da sostanze lecite e illecite - spiega in una nota la relatrice Margherita Peroni (Fi-Pdl) - rendono infatti necessario mettere in atto nuove strategie di osservazione in grado di orientare la programmazione regionale". 30-01-2009 Italia. Padova. Il sindaco firma l'ordinanza 'anti-droga': multe ai tossicodipendenti Il sindaco di Padova, Flavio Zanonato ha firmato l'ordinanza che sanzionerà con 500 euro di multa chi acquista, detiene e consuma in luogo pubblico sostanze stupefacenti. Dopo il via libera del Prefetto, il provvedimento entra quindi in vigore su tutto il territorio comunale. L'amministrazione padovana contrasta cosí il dilagante degrado cittadino dovuto proprio allo spaccio e al consumo di droga nel centro storico e in altre zone residenziali della città. Nell'ordinanza firmata da Zanonato si fa divieto di "acquistare o ricevere a qualsiasi titolo sostanze stupefacenti e di consumare le sostanze in luogo pubblico o aperto al pubblico". Nel documento si legge anche che il provvedimento dell'amministrazione vuole essere un ulteriore ausilio sul territorio per garantire ai cittadini maggiore sicurezza. Il sindaco ha spiegato che si tratta di "un piccolissimo strumento per combattere lo spaccio e la distribuzione di droghe che distruggono i nostri giovani. Come previsto dal decreto Maroni,- ha proseguito - proviamo a dare un contributo: è un'arma in piú sul difficile versante della lotta alle dipendenze". L'ordinanza non entra nel merito della lotta allo spaccio, puntualizza Zanonato. "Non ci occupiamo in questa ordinanza degli spacciatori - dice - perche' chi vende droga è già sanzionato con multe da migliaia di euro e anni di carcere dalla legge ordinaria. L'ordinanza - chiarisce il primo cittadino di Padova - prevede in alternativa alla multa da 500 euro,la possibilità di ovviare alla sanzione amministrativa, con un percorso di recupero al Sert". Riguardo alla 'spinellata' in piazza annunciata dal Centro sociale Pedro per mercoledí sera, Zanonato commenta: "Max Gallob probabilmente non sa - continua il sindaco - che se si autodenuncia per il consumo di sostanze stupefacenti in piazza, contravviene all'ordinanza ma magari per ragioni di opportunità non viene immediatamente sanzionato, peró dà la facoltà al Prefetto di sospendergli la patente di guida da un mese ad un anno". 31-01-2009 Svizzera. Polizia scopre piantagione di marijuana grazie a Google La polizia svizzera ha scoperto una vera e propria piantagione di marijuana grazie all'uso di Google Earth, il software che crea immagini virtuali della Terra utilizzando immagini satellitari. La scoperta, scrive The Independent, ha portato all'arresto di 16 persone e al sequestro di 1,1 tonnellata metrica di marijuana e contanti e valori per 900mila franchi ( 604mila euro). I poliziotti hanno scoperto il campo nel cantone nord orientale di Thurgau l'anno scorso mentre indagavano su un presunto giro di droga. La piantagione misura cirac due acri (7.500 metri quadri) ed era nascosta all'interno di un campo di grano. Ma i poliziotti, utilizzando Google Earth per trovare l'indirizzo di due contadini sospetti di narcotraffico, hanno scoperto la coltivazione. La banda è accusata di aver venduto 7,7 tonnellate di hashish e marijuana tra il 2004 e il 2008 per 3-10 milioni di franchi all'anno. 31-01-2009 Italia. Padova. Prima multa di 500 euro per uomo che si accingeva a consumare cocaina Un padovano di 46 anni e' il primo multato dopo l'ordinanza antidroga firmata ieri dal sindaco di Padova Flavio Zanonato. L'ordinanza prevede una sanzione di 500 euro per chiunque acquista o riceve sostanze stupefacenti in aree pubbliche o aperte al pubblico 'insistenti in zone residenziali' a Padova. L'uomo e' stato visto da una pattuglia della polizia municipale ieri pomeriggio mentre stava preparando una dose di cocaina in una zona non lontana dalla stazione ferroviaria. 'Abbiamo elevato questa sanzione - ha detto Maria Luisa Ferretti, vice comandante della polizia municipale - in applicazione dell'ordinanza firmata dal sindaco Zanonato. La persona multata ha tempo 30 giorni per fare richiesta di essere inserita in un programma di riabilitazione. Una richiesta che gli permetterebbe di evitare la sanzione di 500 euro'. 31-01-2009 Italia. Torino. I Radicali dopo due nuove morti per overdosi: attivare Agenzia per le Tossicodipendenze Dopo aver appreso dai giornali la notizia delle morti di due giovani tossicodipendenti nei giorni scorsi, gli esponenti radicali torinesi Domenico Massano e Giulio Manfredi hanno dichiarato: Le ennesime morti per overdose di due giovani ventenni e quella evitata per un soffio grazie ad un pronto ricovero di un loro coetaneo interrogano tristemente le nostre istituzioni cittadine. Il loro immobilismo, associato alle politiche proibizioniste, continua a produrre frutti mortali: lo sbarco dei militari a Parco Stura non ha certo risolto il problema, lo ha solo spostato e sparso nuovamente per la città, marginalizzando ancora di più le persone tossicodipendenti, lasciandole con sempre minori tutele per la vita e opportunità di recupero. L'intervento dell'esercito, oltre ad aver cambiato la distribuzione cittadina del fenomeno, ha anche cambiato le modalità di consumo, che avviene in forme sempre più nascoste, senza alcuna possibilità che i servizi che sono tenuti a sostenere e promuovere la salute delle persone tossicodipendenti possano agganciare i consumatori di sostanze. Non serve certo a modificare la situazione l'intenzione manifestata dal Comune di costituirsi parte civile nei processi contro gli spacciatori, idea tra l’altro neppure originale, perché copiata da quella dei comitati spontanei di quartiere. Basta con le iniziative "foglia di fico”; si riattivi subito l'agenzia comunale delle tossicodipendenze, vergognosamente e colpevolmente accantonata dal Comune, e si definiscano strategie capaci di governare efficacemente il fenomeno delle tossicodipendenze a Torino. Lo ripetiamo a chi fa finta di non vedere: è meglio una narcosala vera e propria o le "stanze del buco” che il mercato criminale proibizionista garantisce ogni giorno ai suoi sventurati clienti, in ogni angolo di Torino?! 01-02-2009 Kenya. Arrestato fratellastro di Obama per possesso di cannabis Il fratellastro di Barack Obama, George Obama, è stato arrestato ieri in Kenya per droga. Lo ha reso noto la polizia di Nairobi, precisando che l'uomo, che vive in uno 'slum' alla periferia della capitale keniota, è stato fermato perché in possesso di uno spinello di marijuana e lunedì dovrà comparire di fronte ai giudici. Secondo la Cnn al ventenne, figlio di un secondo matrimonio del padre del presidente americano, è stato contestato anche il reato di resistenza ad un pubblico ufficiale. La tv ha precisato che il giovane Obama si è dichiarato innocente. Praticamente Barack e George si conoscono appena, e il ragazzo è stato uno dei pochi familiari kenioti di Obama che non si sono recati a Washington per la cerimonia di insediamento. Nel suo libro di memorie, 'Dreams from My Father', Obama ha descritto il suo incontro con George - quando si recò ormai adulto la prima volta nella terra del padre - come molto doloroso, ricordando che il padre era morto in un incidente stradale quando il fratello aveva appena sei mesi. 01-02-2009 Italia. Censis: giovanissimi fumano di meno ma bevono di piu' Italiani poco trasgressivi secondo il Rapporto Censis presentato ieri a Roma. A cominciare dai fumatori il cui numero fa registrare un significativo calo: dal 1993 al 2006 i fumatori di 15 anni e più passano dal 25,8% al 23,0%, mentre i grandi fumatori (cioè coloro che fumano più di venti sigarette al giorno) passano dal 10,8% al 7,5% del totale dei fumatori. Una diminuzione significativa si è registrata anche nel consumo di alcol. Sempre nello stesso arco di tempo, i litri di alcol pro-capite consumati passano da 8,7 a 6,7. Il consumo ai pasti si riduce e così, in corrispondenza, i consumatori abituali di vino (che passano dal 1993 al 2006 dal 36,5% delle persone con più di 15 anni al 28,7%), ma aumenta l'assunzione di alcol fuori pasto, che riguarda il 22,6% della popolazione di 11 anni e più nel 2000 e sale al 25,6% nel 2006. (Asca) 02-02-2009 Usa. Michael Phelps sorpreso mentre fuma con un bong. Carriera finita? Il proibizionismo potrebbe porre fine alla piu' strepitosa carriera nella storia olimpionica moderna. Tutto per un 'tiro' di marijuana. "Il mio è stato un comportamento deplorevole". Micheal Phleps ha così commentato la foto che lo ritrae ad una festa mentre fuma marijuana, ammettendo di aver fatto uso di stupefacenti. "Ho 23 anni e nonostante il successo che ho avuto in piscina mi sono comportato in modo adolescenziale ed inappropriato", si legge nella dichiarazione rilasciata dal pluridecorato nuotatore. Lo scoop era stato dato dal tabloid inglese News of the World che ha ottenuto una foto scattata all'otto volte campione olimpico durante una festa nell'Università della Carolina del Sud il 6 novembre scorso. Nell'immagine si vede Phelps mentre aspira da un "bong", un contenitore solitamente usato per fumare cannabis. "Mi dispiace e prometto ai miei fan ed al pubblico che non succederà un'altra volta", ha aggiunto il nuotatore. Nonostante le scuse però l'episodio potrebbe costare molto caro al nuotatore più famoso del mondo, intenzionato a bissare il successo di Pechino alle prossime Olimpiadi di Londra nel 2012. Il comitato sportivo che si occupa di anti-doping prevede infatti il divieto di partecipare a competizioni sportive per quattro anni per gli atleti che facciano uso di stupefacenti. 02-02-2009 Italia. Storie di proibizionismo. Giornalisti e 'esperti' apparentemente sorpresi per la crescita del consumo Una diciottenne che finisce in coma dopo aver assunto un cocktail di metanfetamine, il nuovo, triste speed. Un narcotraffico internazionale che tocca anche la Maremma, con arresti della polizia anche nel capoluogo. Infine una casalinga denunciata dalla Guardia di Finanza alla Prefettura perché scoperta a fumarsi uno spinello mentre era al mercato. Questo non è altro che il resoconto di fatti di cronaca accaduti in provincia di Grosseto nell’ultima settimana. Ma che cosa sta succedendo in Maremma? Il problema droga è davvero diventato di così scottante gravità? Pare di sì. A confermarlo sono gli esperti, coloro che da anni sono impegnati quotidianamente su questo fronte e che danno un quadro forse anche ancor più allarmante di quello dipinto dai fatti di cronaca. "Casi come quello verificatosi a Porto Santo Stefano — ricorda Umberto Paioletti, responsabile della Comunità di Vallerotana e presidente regionale delle comunità terapeutiche — ci fa capire come il problema, in questi termini, sia quanto mai presente anche da noi e non si verifichi soltanto in città più grandi e lontane dalla nostra". Continua: http://lanazione.ilsole24ore.com/grosseto/2009/01/28/147614-dosi_mani_sempre_giovani.shtml ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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