====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 10-06-2008 al 16-06-2008 n.25/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Usa. Testo di legge "alleggerito" per non urtare la sensibilita' del Governo messicano - Italia. Grazie alle Iene e' stata esposta una intollerabile ipocrisia - Gb. Nelle carceri le droghe sono un grave problema - Fini: 'non puo' esistere la liberta' di farsi del male' - Spagna. I danni dell'alcool per il cervello dei giovani sotto i 21 anni - Argentina. Intervista al giurista Luigi Ferrajoli NOTIZIE - Italia. Scoperta coltivazione di oppio nel centro storico di Siena - Belgio. Tom Boonen positivo alla cocaina? - Francia. Studio, il tabacco danneggia la memoria - Usa. Scoperta proteina che diminuisce il desiderio di bere alcool - Italia. Federserd: nuovi tossicodipendenti sono giovani poliassuntori. Giovanardi 'smentisce' - Italia. Test ai parlamentari, le Iene condannate per violazione della privacy - Messico. Poniatowska si schiera a favore della legalizzazione delle droghe - Belgio. Studio: il fumo e l'obesita' fanno diventare sordi - Italia. Pace (Dda): intercettazioni telefoniche contro narcotraffico e immigrazione clandestina - Italia. Gianfranco Fini contro le droghe: non e' lecito farsi del male - Usa. L'attivita' fisica aiuta a prevenire la tossicodipendenza - Usa. New York. Lo spaccio di marijuana non e' reato grave se avviene in prigione - Italia. Dl sicurezza: niente sospensione della pena per chi detiene sostanze illecite - Usa. Cape Cod. Depressione e droga nella penisola dei ricchi e potenti - Usa. Problemi per Obama 'tossicodipendente': ho fumato qualche sigaretta negli ultimi mesi - Afghanistan. Ennesima risoluzione Onu contro la coltivazione di oppio - Italia. Bologna. Udc e San Patrignano: la Fiera della Cannabis va censurata - Usa. Casa Bianca: marijuana mai cosi' potente - Carla Bruni canta di 'coca colombiana', e' incidente diplomatico fra Fancia e Colombia - Italia. Oltre 160 autovetture confiscate in due fine settimana per guida in stato di ebbrezza - Afghanistan. Studio Gb: il mercato illegale finanzia l'insurrezione talebana - Italia. Governo: si' alle intercettazioni telefoniche anche per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio - Libano. Hashish e pace non vanno d'accordo - Gb. La guerra alla droga dimenticata in treno - Uruguay. Zar antidroga: il Paese era centro riciclaggio dei narcotrafficanti - Italia. Sul sito della Polizia le nuove regole sulla guida in stato di ebbrezza - Italia. Storie di proibizionismo: uccide il figlio tossicodipendente - Italia. La droga come automedicazione - Italia. Rinasce il Dipartimento antidroga - Gb. Allarme farmaci antidoping per studenti ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 68 arresti - 477,382 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 299,092 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 178,290 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 166800 piante di cannabis - 88 giorni di detenzione ARTICOLI 10-06-2008 Usa. Testo di legge "alleggerito" per non urtare la sensibilita' del Governo messicano Al termine di un incontro di due giorni a Monterrey, in Messico, i parlamentari statunitensi, per superare l'opposizione messicana, hanno deciso di "alleggerire il linguaggio del pacchetto degli aiuti al Messico contro le droghe". Sia la House che il Senato hanno approvato aiuti al Messico, chiamati "Merida Initiative", in cui si chiede al Governo messicano di certificare che le forze di polizia impiegate contro i "cartelli delle droghe" non siano corrotte o non compiano violazioni dei diritti umani. Condizione gia' rifiutata dall'amministrazione del presidente Felipe Calderon. I nove senatori e parlamentari statunitensi che hanno partecipato al meeting messicano hanno acconsentito a togliere dal testo della legge ogni riferimento alla certificazione. All'agenzia Bloomberg, il senatore del Connecticut Christopher Dodd ha dichiarato: "Il linguaggio deve cambiare. Stiamo per avere instaurare una relazione bilaterale e dobbiamo essere cauti". Il Messico cerca l'aiuto degli Stati Uniti per dimezzare la violenza connessa alle droghe, che ha gia' fatto quest'anno 1.600 vittime. Lo scorso anno, il presidente George W. Bush ha proposto per il Messico, l'America Centrale, Haiti e la Repubblica Dominicana un pacchetto di 1,4 miliardi di dollari per tre anni. Il Senato ha approvato 450 milioni per il 2009, di cui 350 solo per il Messico, mentre la House ha approvato aiuti per 461 milioni, di cui 400 al Messico. Per il senatore Dodd, probabilmente sara' il testo della House ad essere approvato. Il senatore messicano Rosario Green, ex ministro degli Esteri, ha dichiarato di essere lieto di quanto dichiarato dai delegati statunitensi. "Hanno capito che per il Governo messicano, per i parlamentari e per il popolo messicano le parole usate erano inaccettabili. Cambiando le parole, hanno dimostrato uno spirito collaborativo". Il senatore democratico del Vermont Patrick Leahy, in una lettera inviata al collega Dodd e letta anche dai delegati messicani, ha dichiarato che "al Congresso c'e' un sostegno bipartisan per gli gli obiettivi della Merida Initiative, che rappresenta una collaborazione piu' unita e maggiore tra gli Stati Uniti, il Messico e l'America Centrale", e riconosce che gli Stati Uniti sono il mercato primario delle droghe illegali e la fonte delle armi usate dai cartelli messicani. Lo scorso mese, il senatore difese l'idea di mettere delle condizioni agli aiuti al Messico, per la corruzione vigente in quel Paese. "Da quando e' una politica negativa dichiarare che i soldi dei contribuenti non siano dati a Paesi in cui c'e' corruzione, violazioni dei diritti civili da parte della polizia o dei militari, e dove raramente sono condannati questi comportamenti illegali?" Ma la scosa settimana il presidente Bush ha chiesto al Congresso di approvare il "pacchetto aiuti" senza inserire "irragionevoli condizioni per il Governo messicano". Ruth Zavaleta, speaker per la Camera Bassa del Messico, ha detto che con questi cambiamenti, il testo e' piu' accettabile. Katia Moscano 10-06-2008 Italia. Grazie alle Iene e' stata esposta una intollerabile ipocrisia Quella stessa Cassazione che ha sancito il carcere per chi coltiva anche una sola piantina di cannabis per uso personale, ha condannato Le Iene per aver rivelato che su un campione di oltre 60 parlamentari, circa un terzo faceva uso di sostanze illecite (1). Anche se vi e' stata violazione della privacy, cosi' come insindacabilmente sancito dalla Cassazione, il servizio delle Iene ha esposto l'intollerabile ipocrisia con cui oggi si legifera in materia di droghe. Da una parte i legislatori impongono sanzioni severe per il consumo di sostanze illecite, invocando controlli antidroga a tappeto nelle scuole e nei luoghi di lavoro in barba a qualsiasi concetto di privacy. Dall'altra, si nascondono dietro la privacy per non far emergere la realta' che li riguarda. Niente di male, se non fosse che a causa di queste leggi vi sono ogni anno decine di migliaia di arresti, centinaia di decessi per overdose o droghe killer, centinaia di miliardi di profitti per le organizzazioni criminali, ed un costante aumento del consumo. Peccato davvero che la Corte non abbia avuto il coraggio di riconoscere il diritto di cronaca e di informazione quale bene infinitamente superiore alla privacy. In questo caso non si trattava di privati cittadini, ma di uomini pubblici che hanno il compito di legiferare proprio sui quei comportamenti dei quali evidentemente non possono essere chiamati a rispondere in prima persona. Un grazie sentito alle Iene. Il loro contributo non e' stato invano. A nostro avviso, la condanna e' un piccolo prezzo da pagare per un servizio pubblico degno di tale nome. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18229 Pietro Yates Moretti 11-06-2008 Gb. Nelle carceri le droghe sono un grave problema Hussain Djemil conosce meglio di qualsiasi altro la relazione tra le droghe e la prigione. Nato in Gran Bretagna da una famiglia turco-cipriota, e' cresciuto a Stoke Newington, a nord di Londra, dove i giovani sono spesso a contatto con gli stupefacenti. Negli anni '80, Djemil spendeva 100/150 sterline a giorno in crack ed eroina. All'eta' di 22 anni e dopo molti anni di tossicodipendenza ha cercato aiuto. Dopo 23 mesi in comunita' si e' disintossicato. Djemil ha messo la sua esperienza al servizio dei tossicodipendenti dello Oxfordshire. Nel 2002, dopo essere rimasto "pulito" per 16 anni, e' stato nominato coordinatore antidroga di alcuni istituti di detenzione. Lo scorso anno e' stato nominato capo della politica per la disintossicazione del National Offender Management Service, ma ha presentato le dimissioni dopo alcune settimane a causa della caotica struttura dell'organizzazione e per la impossibilita' di risolvere i problemi esistenti. Dopo mesi di silenzio, Djemil pubblichera' con il Centre for Policy Studies, un pamphlet di 36 pagine che sottolinea i tentativi infruttuosi del Governo di combattere la minaccia delle droghe nelle carceri. "Negli istituti penitenziari le droghe sono diffuse, minando ogni tentativo di disintossicazione dei detenuti e aumentando il rischio di recidivita' dei reati e la corruzione dello staff", si legge nel rapporto steso da Djemil dopo le dichiarazioni del ministero della Giustizia, secondo il quale si sta vincendo la battaglia della diffusione delle droghe nelle prigioni. Djemil attacca il Governo perche' cerca semplicemente di non peggiorare il problema invece di affrontarlo e risolverlo. "Ci sono oggi rispetto al passato molte piu' droghe". Ma sono in molti a preoccuparsi per la diffusione delle droghe nelle carceri. Coloro che vi lavorano, rivelano che le droghe sono molto diffuse, e spesso quelli che entrano puliti diventano tossicodipendenti. In molte carceri, la maggior parte dei detenuti e' tossicodipendente. Tratto da un articolo di Jamie Doward pubblicato su Observer Katia Moscano 11-06-2008 Fini: 'non puo' esistere la liberta' di farsi del male' Gianfranco Fini ribadisce la sua contrarieta' ad ogni legalizzazione e difende la sua legge (la cosiddetta Fini-Giovanardi): "Oggi il rischio della societa' contemporanea non e' in un eccesso di autoritarismo, ma in una deriva che lede la dignita' umana: il rischio e' la liberta' che diviene anarchia, ma non puo' esistere la liberta' di farsi del male". Eccetto che per le sigarette... Nota: Morti ogni anno in Italia per consumo di tabacco: 90mila (dati del ministero della Salute) Anni di carcere per cessione o vendita di tabacco: 0 Morti ogni anno in Italia per consumo di cannabis: 0 (dati del ministero della Salute e dell'Oms) Anni di carcere per cessione o vendita di cannabis: da 6 a 20 Pym 15-06-2008 Spagna. I danni dell'alcool per il cervello dei giovani sotto i 21 anni L'attuale modello di consumo d'alcol tra i giovani puo' provocare un deficit d'attenzione, una diminuzione della memoria e problemi d'apprendimento, ha spiegato la Consigliera per la Sanita' e il Consumo di Valencia, Lourdes Bernal, inaugurando il primo incontro del ciclo "Dibattiti sulle tossicodipendenze". E Consuelo Guerri, direttrice del laboratorio di patologia cellulare del Centro di Ricerche Principe Felipe, ha aperto il ciclo delle conferenze che si ripeteranno a cadenza trimestrale, con una relazione proprio sull'attuale consumo d'alcol. Davanti a una cinquantina di operatori a vario livello nel campo delle tossicodipendenze, la signora Guerri, biologa e ricercatrice in Spagna e Stati Uniti, ha spiegato che i giovani spagnoli copiano le modalita' d'assunzione d'alcol dei Paesi anglosassoni, e che quel tipo di consumo nell'adolescenza "puo' causare danni cerebrali irreversibili in una fase in cui il cervello e' ancora in formazione". Bere grandi quantita' d'alcol in poche ore, senza accompagnarlo con del cibo -fenomeno noto come botellon-, e' piu' neurotossico di un'assunzione media prolungata, giacche' aumenta a livelli molto alti il tasso alcolico nel sangue e nel cervello. I "picchi" d'etanolo possono essere molto rischiosi per i consumatori, soprattutto prima dei 21 anni, quando il cervello e' ancora in fase di formazione. "I danni neuronali che si producono in questa tappa della maturazione e dello sviluppo sono irreversibili", ha spiegato la biologa. Da esperimenti fatti, risulta che la maggiore neurotossicita' dovuta all'assunzione concentrata di alcol si produce nelle regioni cerberali implicate nella memoria e nell'apprendimento (ippocampo e regione prefrontale), per cui gli adolescenti con quel modello di consumo possono avere problemi in ambito scolastico. La signora Guerri ha riconosciuto che un consumo moderato d'alcol puo' avere effetti benefici nelle malattie cardiovasciolari, ma ha avvertito che l'abuso e le nuove modalita' di consumo diffuse tra i giovani possono creare grossi problemi di dipendenza da alcol e altre droghe. Le dosi massime raccomandate per un consumo moderato sono 20-30 grammi al giorno (2-3 bicchieri di vino) per l'uomo e 10 grammi (un bicchiere) per la donna. Donne incinte, persone affette da epatopatie ed ex-alcolisti dovrebbero rinunciarvi completamente. Nel corso del dibattito e' stata ribadita la necessita' d'informare i giovani sulle conseguenze di quel tipo di consumo, l'obbligo di condurre un'attivita' preventiva efficace non solo nelle unita' di prevenzione e centri d'assistenza, bensi' anche in altri ambiti (medicina di base, pediatria, ginecologia) e la necessita' d'individuare nuove strategie di prevenzione per rendere consapevoli, senza allarmare, di quel genere di consumo. Rosa a Marca 16-06-2008 Argentina. Intervista al giurista Luigi Ferrajoli Uno dei principali teorici del garantismo in materia penale, il giurista Luigi Ferrajoli, e' a Buenos Aires per il terzo congresso dell'Asociacion Interamericana de Defensorias Publicas (Aidef) finanziato dalla Commissione Europea. In un'intervista al quotidiano pagina 12 ha parlato di droga, depenalizzazione, diritto, globalizzazione e liberta'. Garantismo -Alla fine degli anni novanta, Lei diceva che il garantismo era una parola nuova nel lessico giuridico poiche' era stato inserito vent'anni prima, in Italia, nel Diritto Penale. Com'e' la situazione a livello universale? -Il garantismo e' una parola coniata negli anni settanta, in Italia, in ambito del Diritto Penale. Tuttavia, puo' essere estesa come paradigma teorico alle garanzie di tutti i diritti fondamentali, non solo del diritto di liberta' in materia penale, bensi' anche nei diritti sociali. E non solamente rispetto ai poteri pubblici, ma anche rispetto a quelli privati. E non solo rispetto al potere di uno Stato, ma anche ai poteri internazionali. -Lei afferma che esistono degli ampliamenti del garantismo che dovrebberpo essere presi d'urgenza. A quali questioni si riferisce? -Uno degli ampliamenti dovrebbe andare in direzione dei diritti sociali. Un altro verso i poteri privati, che la tradizione liberale ha sempre confuso con le liberta', quando sono cose differenti. Per esempio, si confonde cio' che e' la proprieta' dei media con cio' che e' la liberta' di stampa. O anche verso il potere del mercato, che si pone al di sopra dei diritti civili. Il garantismo si e' sviluppato esclusivamente rispetto ai poteri pubblici, come espressione dello stato di diritto, invece di manifestarsi anche nei confronti dei poteri privati. Il diritto al lavoro, il diritto all'ambiente non hanno un disegno costituzionale. Questi ampliamenti devono essere strutturali. -C'e' un terzo ampliamento di cui lei parla. -Il terzo e' il diritto internazionale. Abbiamo molte Carte internazionali: dichiarazioni di diritti, convenzioni, patti, ma senza garanzie. In questo vuoto di garanzie, il potere privato e quello delle grandi imprese private colmano il vuoto di garanzie pubbliche. Cio' permette ai poteri privati, senza che ne abbiano il diritto, di svilupparsi in maniera selvaggia e illimitata. -Tornando al tema della liberta' di stampa, in Argentina, in alcuni momenti storici poteva essere meno complicato lavorare con una certa liberta' in un organo di stampa statale che in uno privato. -Succede anche in Italia ed e' il segno dell'importanza dei concetti teorici. E' il frutto di una confusione concettuale che fa parlare di "liberta' di stampa" quando in realta' e' "liberta' della proprieta' dei media". La polemica che c'e' stata in Italia, sul monopolio dei media da parte di (Silvio) Berlusconi, ha posto l'accento sul pluralismo della proprieta', che e' un valore da garantire, naturalmente. Ma io credo che si debba anche affermare la separazione della liberta' di stampa, ossia la liberta' dei giornalisti d'informare, dalla proprieta' dei media. La proprieta' non dovrebbe influenzare l'opinione dei giornalisti e nessuno dovrebbe avere piu' di una rete televisiva o di un giornale. Cio' dovrebbe essere assicurato per legge. Altrimenti sono solo garanzie di carta, senza un'applicazione reale. Droga -Si e' incontrato con il ministro Anibal Fernandez e ha parlato con lui del progetto di depenalizzazione del possesso di droghe per uso personale. Qual'e' la Sua opinione su quest'iniziativa? -La legislazione antidroga che si e' sviluppata nel mondo sotto la pressione degli Stati Uniti e' totalmente irrazionale. Essa produce solo criminalita' e non la diminuzione del consumo. Il proibizionismo significa affermare il monopolio criminale del mercato della droga, che produce, inevitabilmente, criminalita' grande e piccola, in questo caso dei piccoli venditori di droga. La criminalita' esercita una pressione su tutti i giovani che la legalizzazione non produrrebbe. Esiste un interesse dei piccoli consumatori-spacciatori di corrompere altri giovani. Questo e' legato alla pressione dei grandi monopoli della droga. Tutto cio' fa si' che la repressione cada sulla mano d'opera bassa e non sulle grandi imprese. -La legalizzazione della droga sarebbe la soluzione del problema? -E' possibile che la legalizzazione in un primo momento porti a un aumento del consumo, ma nel lungo termine ci sarebbe una diminuzione poiche' non ci sarebbero la pressione e la corruzione sui consumatori, i quali devono convincere i propri compagni a consumare. -Che opinione ha del progetto argentino di depenalizzazione? -Non ho letto il progetto, non conosco i dettagli. Mi e' parso che il ministro abbia una politica molto razionale. Uno dei passi da fare, nella lotta alla droga, e' prevedere l'impunibilita' del consumo. E' un principio classicamente liberale dire che "gli atti contro se stessi non sono punibili". Ciascuno e' sovrano sulla propria persona. La criminalizzazione peggiora soltanto il problema. Un'altra misura potrebbe essere di differenziare la droga pesante da quella leggera. Importante e' ridurre il danno. E per questo, il Diritto Penale non e' una bacchetta magica. Armi -Ho sentito che s'interessa anche del piano di disarmo della societa' civile -Una politica importante sarebbe quella di legalizzare l'uso delle armi.Le armi dovrebbero essere considerate, piu' della droga, dei beni illegali. Le armi sono destinate a uccidere, provocano guerra e criminalita'. Perche' non parlare di armi-traffico anziche' parlare tanto di narco-traffico? -Prima parlava di "irrazionalita'" della politica in materia di droghe promossa dagli Stati Uniti. E' possibile ottenere un cambio sostanziale per smetterla con le droghe e le armi se sono due mercati favolosi? -E' legittimo il sospetto che ci siano degli interessi molto forti a sostegno del proibizionismo sulle droghe. Non e' credibile, visto che gli Stati Uniti hanno sperimentato il proibizionismo, negli anni '20, che ha provocato il gangsterismo, il quale ha causato una criminalita' feroce. Globalizzazione -Lei parla del rapporto tra Diritto e globalizzazione. -E' importante analizzare come si possa utilizzare il Diritto per neutralizzare gli effetti negativi della globalizzazione. La globalizzazione si caratterizza come un vuoto del diritto pubblico, un vuoto di garanzie dei diritti fondamentali. Noi abbiamo accordi di diritti umani, molte convenzioni interamericane, europee, africane. Abbiamo molte carte e dichiarazioni, ma sono solo diritti di carta se mancano le leggi che consentono la loro applicazione pratica. -Come si frena una globalizzazione che, per molti aspetti, sta portando alla distruzione dell'ambiente, come avviene in Argentina con le imprese che sfruttano le miniere a cielo aperto? -Esiste una totale assenza di limiti per le imprese, le quali possono devastare l'ambiente e le risorse naturali. Le imprese sanno individuare le vulnerabilita' dei paesi e quindi decidere in quali e' possibile lavorare e sfruttare al meglio, distruggere l'ambiente e corrompere i governanti. Cio' si chiama, con un eufemismo, la "concorrenza" tra assetti nazionali piu' benigni e assetti delle imprese. E' una cosa buona solo per le imprese che sfruttano gli Stati dalle legislazioni meno garantiste. -In Argentina ci sono state proteste da parte delle comunita' interessate per evitare la distruzione delle risorse naturali, ma le imprese continuano a distruggere l'ambiente. -Sono processi difficili, di lungo termine. Solo le lotte sociali possono evidenziare la violazione dei diritti, l'incostituzionalita' di cio' che sta accadendo. E' necessario segnalare il carattere suicida di questa mancanza di limiti per le imprese private. Questo e' l'unico pianeta che abbiamo. Rispetto alle grandi catastrofi del passato, oggi c'e' una differenza: potremmo non essere piu' in tempo per dire "mai piu'". -Significa che c'e' il rischio che non potremo mai piu' dire "mai piu'". -Bravo. Abbiamo detto "mai piu'" al fascismo, "mai piu'" alla dittatura, "mai piu'" alla distruzione del pianeta, "mai piu'" alla disuguaglianza che causa milioni di morti. Adesso potremo non essere piu' in tempo per prendere le decisioni che occorrono. Carlos Rodriguez -------------------------------------- NOTIZIE 10-06-2008 Italia. Scoperta coltivazione di oppio nel centro storico di Siena Una coltivazione di papaveri da oppio e' stata scoperta dalla guardia di finanza nel pieno centro storico di Siena. Le piante, circa 500 con 1000 capsule, sono state trovate in un piccolo appezzamento di mille quadrati vicino a Porta Camollia, uno degli accessi al centro storico senese. L'area e' a libero accesso ed e' presumibile che qualcuno vi abbia seminato i papaveri per poi, successivamente, raccoglierli e trasformarli in droga. La coltivazione e' stata scoperta dalle guardie gialle dopo una serie di segnalazione di alcuni cittadini circa la presenza di 'strani papaveri' nel centro della citta'. Le piante da oppio hanno petali di colore violaceo, sono alte piu' di un metro e i grossi e caratteristici calici secernono il lattice da cui si ricava l'oppio. Fra l'altro le abbondanti piogge di questi giorni hanno accelerato il processo di maturazione e le piante erano gia' pronte per il raccolto. Le 500 piante e le oltre 1000 capsule di oppio trovate nel terreno sono state estirpate e poste sotto sequestro; adesso le indagini puntano a scoprire l'autore della singolare coltivazione. 10-06-2008 Belgio. Tom Boonen positivo alla cocaina? Una notizia choc diffusa questa mattina dal quotidiano belga Het Laatste Nieuws scuote ancora il mondo del ciclismo. Il ventottenne belga Tom Boonen, campione del mondo nel 2005 e tra i migliori velocisti del gruppo, sarebbe infatti risultato positivo alla cocaina ad un controllo antidoping effettuato fuori competizione lo scorso 25 maggio nelle Fiandre, tre giorni prima del via del Giro del Belgio. L'Het Laatste Nieuws cita come conferme la comunità fiamminga responsabile dei controlli e due fonti giudiziarie. Secondo il giornale le autorità avrebbero provveduto anche ad una perquisizione ieri sera nella casa dei genitori di Boonen, a Postel, e della sua compagna Lore, a Meerhout. Al momento - scrive questa mattina il sito de L'Equipe - nessun commento da parte della Quick Step, la squadra di Boonen. Lo scorso dicembre Boonen era stato citato per una storia di cocaina dal corridore di ciclocross Tom Vanoppen, lui stesso positivo. Vanoppen aveva accusato Boonen di essere il suo fornitore. 10-06-2008 Francia. Studio, il tabacco danneggia la memoria Nuovo capo d'accusa per le sigarette. Fumare, oltre a danneggiare la salute, brucia anche la memoria dei 'viziosi' di mezz'eta'. Lo rivela uno studio francese, pubblicato sugli 'Archives of Internal Medicine', proponendo un nuovo, buon motivo per smettere. Chiudendo una volta per tutte con pacchetto e accendino, infatti, si annullano i danni alla memoria causati boccata dopo boccata. Severine Sabia e i colleghi dell'Istituto nazionale di sanita' e ricerca medica a Villejuif hanno analizzato i dati di oltre 10 mila funzionari pubblici dai 35 ai 55 anni, arruolati in un mega-studio (denominato Whitehall II) fra il 1985 e l'88. Particolare attenzione e' stata rivolta alla diffusione del vizio del fumo fra i partecipanti, in quegli anni e poi fra il '97 e il '99. Circa 5.300 persone sono state sottoposte a test di memoria, ragionamento e capacita' verbale fra il '97 e il '99 e 4.659 sono stati nuovamente testati 5 anni dopo. Ebbene, quanti fumavano all'inizio dello studio avevano le maggiori probabilita' di morire, proprio a causa di questa loro pessima abitudine, durante i 17 anni di 'follow up'. Quelli che sono riusciti ad arrivare fino in fondo allo studio, ottenevano nei test i risultati peggiori: in pratica, le sigarette aspirate negli anni avevano mandato in fumo la loro memoria e danneggiato altre funzioni cognitive. Il danno, pero', sembra reversibile. Gli ex fumatori risultavano meno a rischio deficit delle capacita' mnemoniche, della ricchezza di vocabolario e della fluidita' di linguaggio. Un rischio ridotto del 30% rispetto ai coetanei che perseveravano con le sigarette. La decisione di smettere, inoltre, si accompagnava a un cambiamento piu' generale nel proprio stile di vita, abbandonando comportamenti poco salutari come bere ed essere sedentari, a favore di un'alimentazione piu' sana e di una maggiore attivita' fisica. 10-06-2008 Usa. Scoperta proteina che diminuisce il desiderio di bere alcool E' stato forse trovato un modo semplice e veloce per aiutare gli alcolisti a smettere di bere in modo definitivo. Sebastien Carnicella, un ricercatore del Gallo Research Center ha scoperto insieme ai suoi colleghi che aumentare i livelli di una proteina cerebrale, GDNF, Fattore Neurotrofico derivato da cellule gliali fa diminuire immediatamente il desiderio di bere e previene anche le ricadute tipiche in persone abituate a bere eccessivamente. La sperimentazione pubblicata su Proceedings of National Academy of Sciences (Pnas) è stata fatta su topolini di laboratorio ai quali è stato iniettato nel cervello, nella zona ritenuta responsabile di comportamenti che creano dipendenza dall'alcool, il fattore di crescita e hanno visto che gli animali, dopo soli 10 minuti dall'iniezione, non mostravano piú desiderio di bere. Un comportamento che hanno mantenuto nel tempo anche quando il vino è stato reso ancora piú disponibile e dopo che erano state negate le ricompense per due settimane. Carnicella fa notare che questa molecola non inibisce il desiderio per altre sostanze che procurano piacere, infatti non ha avuto effetti negativi sul consumo di zucchero da parte dei topolini. Inoltre GDNF una volta iniettato non "dilaga" in altre zone del cervello, ma rimane attivo nella regione in cui è stato messo e questo fa pensare che la molecola che è un fattore di crescita naturale dell'organismo, ha un ruolo specifico e determinante nel bloccare la dipendenza dall'alcool. Data la somiglianza delle vie chimiche molecolari tra animali e umani, i ricercatori pensano che GDNF possa diventare un candidato potenziale per trattare l'alcolismo nell'uomo. 10-06-2008 Italia. Federserd: nuovi tossicodipendenti sono giovani poliassuntori. Giovanardi 'smentisce' Hanno tra i 15 e i 18 anni, cominciano assumendo alcol e sostanze psicostimolanti (ecstasy); le comprano con i soldi che gli regalano i nonni o rubando dal portafoglio dei genitori. Poi assumono hashish o piccole quantita' di eroina per sedare gli effetti stimolanti prima di tornare a casa e nel giro di poco tempo si ritrovano assuefatti da un mix letale. Sono i giovani tossicodipendenti di oggi, che tali proprio non si identificano e per questo rifiutano aiuti dai Ser. T. (Servizi per la Tossicodipendenza): 'Si autogiudicano normali ma con qualche vizio, perche' non corrispondono all'immagine comune di tossicodipendente, riverso in terra o costretto all'elemosina ' spiega il Dr Claudio Leonardi, membro del Consiglio direttivo FeDerSerD e direttore U.O.C. Prevenzione e Cura Tossicodipendenze ed Alcolismo, Ser. T. ASL Roma C ' La maggior parte dei consumatori di oppioidi in terapia e' dedita alla poliassunzione: l'associazione e' con altre sostanze secondarie, in prevalenza altri oppioidi (35), cocaina (23) e cannabis (17). Le radici di un tale disagio le rintracciamo certamente in famiglia. Nel 90% dei casi la figura di un padre completamente assente e l'immagine di una mamma 'che porta i pantaloni' ma che perde di autorita'. Genitori impegnati a portare i soldi a casa che perdono di vista la vita parallela dei figli. 'Non lasciamoci incantare, quello degli adolescenti tossicodipendenti non e' un fenomeno dilagante come qualcuno vuol far credere': Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla droga e alla famiglia, invita a 'fare attenzione alle esagerazioni'. Commentando all'Ansa l'identikit dei nuovi tossicodipendenti, Giovanardi sostiene che 'solo un giovane su 100 assume cocaina o eroina'. E anche gli spinelli, per il sottosegretario sono un'abitudine soltanto per una minoranza di giovani. Quanto al fatto che i ragazzi che assumono droga, sempre secondo l'identikit, provengano da famiglie dove il padre e' assente e spesso sono protagonisti o vittime del bullismo, Giovanardi non ha dubbi: 'la disgregazione familiare e' un fenomeno preoccupante, come dimostra l'allarme in Gran Bretagna, e i ragazzi che hanno i genitori separati o single hanno maggiori probabilita' di avere problemi come l'assunzione di droga o di diventare bulli o vittime di bulli'. Insomma, 'una famiglia stabile, con entrambi i genitori, garantisce maggiormente l'equilibrio dei figli e il loro inserimento sociale' e per questo le famiglie 'vanno sostenute, anche economicamente, come il governo intende fare anche introducendo il quoziente familiare'. 10-06-2008 Italia. Test ai parlamentari, le Iene condannate per violazione della privacy Hanno violato le regole sulla privacy raccogliendo campioni organici di 50 deputati e 16 senatori per fare un test su eventuali tracce di stupefacenti. Per questo la Cassazione ha confermato la pena inflitta a Davide Parenti, autore del programma 'Le Iene', e alla 'iena' Matteo Viviani, che avevano patteggiato davanti al gup di Roma nell'ottobre scorso la condanna a 5 mesi e 10 giorni di reclusione, convertita in pena pecuniaria. La Suprema Corte (terza sezione penale, sentenza n.23086) ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dagli imputati, che avevano ideato un servizio televisivo (mai andato in onda) in cui, attraverso un tampone, erano state prelevate particelle di sudore su diversi parlamentari. I campioni organici erano dunque stati analizzati, senza il consenso degli interessati e l'autorizzazione del Garante per la privacy, e alcuni politici erano risultati positivi al test antidroga. "Il giornalista - ricordano gli 'ermellini' - deve rispettare i limiti del diritto di cronaca, in particolare, quello dell'essenzialita' dell'informazione riguardo a fatti di interesse pubblico" e "puo' trattare i dati personali relativi a circostanze o fatti resi noti direttamente degli interessati o attraverso un loro comportamento pubblico". Questa condizione, pero', non e' stata rispettata da 'Le Iene', poiche' "i campioni biologici sono stati carpiti con un comportamento ingannevole e fraudolento". Gli imputati, inoltre, osservano ancora i giudici di 'Palazzaccio', "hanno diffuso la notizia che alcuni senatori e deputati, pur rimasti anonimi, erano positivi all'analisi per l'individuazione di sostanze stupefacenti" e in tale situazione "tutti i parlamentari potevano essere indiscriminatamente sospettati di assumere stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera dei Deputati, nonche' l'istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica ed onorabilita'". "La cosa e' comica e quindi ridiamoci su. Io non mi pento in alcun modo di quel servizio, peraltro mai andato in onda. Ci hanno condannato per aver violato la privacy di persone di cui non abbiamo mai rivelato i nomi. Non abbiamo detto chi assumeva droga ma solo il numero dei 'positivi'. Come se a Milano condannassero chi ha dedotto il numero di milanesi che assume cocaina dopo i test sulle acque delle fogne". Cosi' Davide Parenti, capo autore e papa' de 'Le Iene'. "Sapevamo che sarebbe andata cosi' -spiega Parenti alla Adnkronos- perche' abbiamo patteggiato. Un patteggiamento che abbiamo voluto non per riconoscerci colpevoli ma perche' l'accanimento seguito alla vicenda aveva coinvolto non solo il programma e quindi noi ma persone che non avevano responsabilita' sull'ideazione del servizio come il fonico, ll cameraman e la truccatrice che non avevano certo scelto il servizio da fare. Ci siamo sentiti responsabili del loro coinvolgimento, gli abbiamo provocato delle richieste di danni e il minimo che potevamo fare era tirarli fuori da questa vicenda. Questa condanna non lascia nessun segno sulla nostra vita giudiziaria. E io credo che ne saremmo usciti bene anche se non avessimo patteggiato ma sarebbe accaduto molto piu' tardi e avremmo trascinato in una lunga vicenda anche persone che non avevano alcuna responsabilita'. Quindi abbiamo fatto l'unica cosa che potevamo", conclude Parenti. I politici come i calciatori: narcotest occasionale prima di entrare in Parlamento. La proposta arriva da Alessandra Mussolini, leader di Azione sociale, che "solidarizza" con le 'Iene' condannate in Cassazione per il test antidroga ai parlamentari. "Ma scherziamo, noi non rappresentiamo un'elite ma il popolo, quindi dobbiamo essere trattati come tutti gli altri. Anche per dare il buon esempio". Da qui la proposta:"prima di entrare in Parlamento, visto che rappresentiamo gli italiani, si faccia anche a noi un test come si fa l'antidoping ai calciatori. Ma non in base volontaria, bensi' occasionale come accade ai ragazzi il sabato sera quando si fa la prova del palloncino, quando la si fa". Carlo Giovanardi, l'ex ministro 'padre' della legge sulla droga, plaude alla sentenza della Cassazione che ha condannato le 'Iene' per il narcotest fatto ai parlamentari, ma annuncia: "e' in dirittura d'arrivo il narcotest per le categorie a rischio. Finalmente riusciro' a rendere obbligatorio il test antidroga per le categorie a rischio. Coloro tra piloti, autisti, e tutte le categorie dalle quali dipende la collettivita', che risulteranno positivi ai test dovranno cambiare mansione". Tornando poi alla sentenza della Suprema Corte, l'ex ministro ricorda: "non ero stato fermato dalle 'Iene', ma mi ero sottoposto anche al test del capello. In ogni caso, la sentenza della Cassazione e' importante perche' ha messo in luce che non ci si puo' intromettere in maniera invasiva nella vita altrui. Invece da quella vicenda ne nacque un polverone". Ma e' giusto che se tra i parlamentari qualcuno fa uso di sostanze stupefacenti resti impunito? "L'idea sbagliata e' fare passare il messaggio che in Parlamento si drogano tutti. Dire che qualcuno ne fa uso e' scoprire l'acqua calda, ma in tutti i settori, si sa, c'e' gente che si droga, ma non nelle dimensioni propagandate". E allora come se ne esce? "Proprio per questo riusciro' a rendere obbligatorio, in tempi stretti, il narcotest sulle categorie a rischio". Quanto al messaggio lanciato oggi dalla Cassazione, "e' molto chiaro: si dice chiaro e tondo che non si possono offendere le persone per le ragioni piu' svariate perche' c'e' una sfera di dignita' che va rispettata". 11-06-2008 Messico. Poniatowska si schiera a favore della legalizzazione delle droghe Il 6 giugno, la scrittrice messicana Elena Poniatowska ha dichiarato che la legalizzazione degli stupefacenti sarebbe un modo pertinente per fermare le inquantificabili morti sul territorio messicano causate dalla guerra tra narcotrafficanti. Ha ammesso che e' una misura difficile da prendere, giacche' crede che in quelle vicende siano coinvolti anche dei politici. Da questo punto di vista, e' vero che il Messico si sta trasformando in un campo di battaglia ed e' sempre piu' simile alla Colombia. La letterata e' favorevole alla legalizzazione perche' le droghe sono un grande affare per chi le vende, per chi le produce, per chi le distribuisce. E' ora che il Governo adotti misure adeguate: la "colombianizzazione" del Messico sarebbe una cosa terribile. 11-06-2008 Belgio. Studio: il fumo e l'obesita' fanno diventare sordi Ancora cattive notizie per i fumatori: il fumo, ma anche l'obesita', causano danni permanenti all'udito e obesita' potrebbero causare danni permanenti all'udito, fino a perdere buona parte della capacita' di sentire, senza possibilita' di guarigione. E' l'allarme lanciato da uno studio dell'Universita' di Anversa, pubblicato sul Journal of the Association for Research into Otolaryngology, che studiando i casi di piu' di 4.000 uomini e donne tra i 53 e i 67 anni hanno scoperto che il vizio del fumo dopo appena un anno minaccia il flusso di sangue all'orecchio. Cosi' come l'obesita'. Erik Fransen, dell'Universita' di Anversa, conferma che "la capacita' di cogliere i suoni ad alta frequenza e' risultata danneggiata in fumatori e obesi, anche se non con la stessa gravita' di quelli esposti a rumori molto forti nel luogo di lavoro. La perdita di udito e' proporzionale alla quantita' di sigarette fumate e all'indice di massa corporea (BMI)". Un dato allarmante, anche perche' "a differenza di altre parti del corpo, una volta che si danneggia l'orecchio non c'e' alcuna prospettiva di recupero". Il fumo e l'obesita', in sostanza, sono fattori che danneggiano il flusso di sangue in tutto il corpo, e la conseguente mancanza d'ossigeno alle cellule dell'orecchio, insieme alla mancata capacita' di eliminare rifiuti tossici, puo' portare seri danni alle capacita' uditive. Secondo il ricercatore Amanda Sandford, del gruppo Smoking and Health (ASH), "i risultati dello studio dovrebbero servire da monito in particolare per i giovani fumatori. Tanti di loro sono convinti che il fumo dia problemi solo dalla mezza era' in su, ma non sanno che alcuni danni potrebbero gia' essere stati fatti, e irreparabili". 11-06-2008 Italia. Pace (Dda): intercettazioni telefoniche contro narcotraffico e immigrazione clandestina 'Le intercettazioni telefoniche sono un mezzo della ricerca della prova fondamentale soprattutto per i cosiddetti reati complessi, cioe' quei reati che contengono quei fenomeni all'interno dei quali ci sono una pluralita' di reati'. Lo ha detto il Procuratore Capo della Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Trieste Nicola Maria Pace a margine della Festa della Marina Militare svoltasi ieri a Trieste. 'Parlo in particolare di quei fenomeni che si evolvono a filone come i traffici internazionale di droga, ma soprattutto l'immigrazione illegale, un fenomeno che qui noi abbiamo contrastato efficacemente proprio attraverso le intercettazioni telefoniche'. 'Senza le intercettazioni tutta la sfera dei reati collegati all'immigrazione illegale rimarrebbe impunita, questo e' sicuro'. 'Per cui al momento l'auspicio e' che si possa intervenire sulla materia delle intercettazioni ma con molta attenzione facendo in modo di salvaguardare le possibilita' investigative che devono rimare intatte soprattutto di fronte a fenomeni emergenti come quelli citati'. Sul fatto che il Tribunale di Trieste abbia impegnato nel 2007 una cifra di circa 4 milioni di euro, il Procuratore Pace sostiene che 'questo e' un altro discorso. E' un discorso economico e credo che poco si accordi con le esigenze concrete, perche' se abbiamo a che fare con fenomenologie di forte portata come quelle che ho detto non possiamo affrontarle in un ottica esclusivamente economica'. 11-06-2008 Italia. Gianfranco Fini contro le droghe: non e' lecito farsi del male La legge Fini-Giovanardi sulle tossicodipendenze deve essere pienamente "attuata e pensiamo di farlo" attraverso il ricorso ai regolamenti d'attuazione della normativa. E' Gianfranco Fini, primo firmatario insieme a Carlo Giovanardi della legislazione in vigore sulla droga, a sottolinearlo mettendo pero' in guardia sul fatto che "non basta soltanto intervenire con le leggi e con il contrasto". Quello che occorre, rileva il presidente della Camera intervenendo alla presentazione del libro di Alessandro Barbano 'Degenerazioni - droga, padri e figli nell'Italia di oggi' (Rubbettino Editore), e' "una politica di valori sani" in cui svolgano un ruolo tutte le componenti della societa' come la Chiesa, le associazioni di volontariato e lo stesso mondo politico". Si tratta, spiega Fini, di "combattere cio' che si puo' definire l'anemia morale di chi trova nelle sostanze un motivo per superare la propria condizione di debolezza". Un fenomeno che deriva anche "dai modelli veicolati dalla societa' dei consumi, finalizzati alla valorizzazione di quel che appare e non di quel che e'. Quante sciocchezze sono state dette o cantate come se fossero il trionfo dell'antagonismo generazionale mentre sono invece la cancellazione dell'identita' personale". Per Fini e' quindi necessario "non assecondare le tendenze e le tentazioni largamente diffuse nella societa', l'errore di chi e' convinto che il valore fondamentale della liberta' possa essere declinato senza regole o confini determinati'. 'Oggi il rischio della societa' contemporanea non e' in un eccesso di autoritarismo, ma in una deriva che lede la dignita' umana: il rischio e' la liberta' che diviene anarchia, ma non puo' esistere la liberta' di farsi del male" perche' nel relativismo del 'tutto e' lecito' "non si distingue piu' tra cio' che e' bene e cio' che e' male". Il problema della droga "investe tutti" ma "ci si occupa con molta maggiore intensita' di questioni meno importanti. Questo dovrebbe essere un tema centrale piu' di tante altre questioni su cui litiga la politica". E' Giuliano Amato a sottolinearlo, dicendo no al "giustificazionismo. Non c'e' alcuna ragione per cui i giovani del nostro tempo debbano cadere nel nichilismo". I dati sul consumo di stupefacenti "sono drammatici e c'e' da contrastare le dicerie sbagliate sulle quali c'e' chi poi conquista voti". L'ex ministro dell'Interno si riferisce ad esempio al fatto che "lo spinello di oggi non e' quello di tanti anni fa, che aveva principi attivi molto meno alti". Le 'canne' in circolazione tra i giovani "possono devastare il cervello se se ne fa un certo uso giornaliero. E' una battaglia che investe tutti e puo' essere fatta solo se tutti se ne rendono partecipi. Quando sento che bisogna 'fargliela vedere agli islamici con il nostro cristianesimo', mi si rizzano i capelli: la 'chiamata alle armi' la dobbiamo fare contro noi stessi perche' siamo noi che stiamo perdendo noi stessi". Tra gli intervenuti alla presentazione del libro anche monsignor Vincenzo Paglia. "Il libro di Barbano -rileva Paglia- fotografa un problema di ordine culturale e morale. L'emergenza educativa e' la vera emergenza, se non trasmettiamo a questi giovani una dimensione per cui valga la pena vivere e non 'sballare' falliremo. Lo 'sballo' e' una domanda d'amore, questo e' quello che non si riesce a capire. E' come se dicessero 'esisto anch'io'. Il problema di fondo e' il vuoto di questi giovani che poi e' il vuoto che gli adulti trasmettono ai giovani". 12-06-2008 Usa. L'attivita' fisica aiuta a prevenire la tossicodipendenza Uno studio rivela che l'esercizio fisico puo' aiutare a prevenire la dipendenza da alcol e da droghe. Il Governo finanziera' ulteriori ricerche per approfondire questi risultati. La fondamentale domanda e' capire se una regolare attivita' fisica influisca sui neuroni. Dalla ricerca della Brown University condotta su donne in procinto di smettere di fumare e' risultato che le probabilita' di smettere raddoppiano se insieme al programma di disintossicazione facevano esercizi fisici almeno tre volte a settimana. Risultati simili sono stati raggiunti anche per gli adolescenti e i ventenni. Coloro che fanno giornalmente attivita' fisica hanno dimezzate le probabilita' di fumare, e il 40%di probabilita' in meno di provare la marijuana. La connessione tra l'attivita' fisica e la tossicodipendenza e' importante data la sedentarieta' dei bambini. 12-06-2008 Usa. New York. Lo spaccio di marijuana non e' reato grave se avviene in prigione Per la Corte d'Appello di New York, il possesso in carcere di una piccola quantita' di marijuana non costituisce reato di "pericoloso contrabbando". Con questa decisione, la Corte ha ordinato ai tribunali di ridurre la pena comminata a due carcerati in primo grado. La sentenza della Corte stabilisce che per "pericoloso contrabbando" si intende quando esso e' causa di decessi, incidenti, evasioni, o pericoli per la sicurezza della struttura carceraria. Le incarcerazioni per il semplice possesso di marijuana negli ultimi trenta anni nello Stato di New York: periodo 1977-1986: 33 mila periodo 1987-1996: 30 mila periodo 1997-2006: 353 mila 12-06-2008 Italia. Dl sicurezza: niente sospensione della pena per chi detiene sostanze illecite Il decreto legge sulla sicurezza pubblica e' giunto in Aula al Senato dopo un breve passaggio in commissione Affari costituzionali e Giustizia. E fra le modifiche approvate, anche quella che esclude la sospensione della pena per la detenzione di stupefacenti. A parte qualche piccolo ritocco e ad eccezione delle proposte di modifica dei relatori sulla confisca dei patrimoni mafiosi, il decreto arriva in Aula del Senato nella formulazione del governo. Tutte le altre proposte di modifica sono state eliminate, a cominciare dall'emendamento di Berselli sulla prostituzione, che trovera' collocazione nel disegno di legge, gia' presentato ma non ancora incardinato al Senato. Sempre nel disegno di legge trova posto anche il reato di ingresso illegale in Italia, inizialmente inserito nel dl. Un testo che non ha convinto l'opposizione che ha attaccato duramente la maggioranza "chiusa, litigiosa e intransigente" che "non è stata aperta al dialogo" e preferisce "mostrare i muscoli piuttosto che accettare gli emendamenti dell'opposizione". Se si eccettuano alcune proposte, "come quella dell'identificazione dei clandestini, la maggioranza ha chiuso su tutto, dalle misure di contrasto al traffico internazionale dei clandestini, alle norme anti-violenza per le donne, come lo stalking, dal diniego al gratuito patrocinio per i mafiosi alla lotta per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori clandestini" ha detto il presidente del gruppo del Pd Anna Finocchiaro. Critiche sono arrivate anche da Italia dei valori che, assieme al Pd, ha presentato le pregiudiziali di incostituzionalità, che sono state bocciate dall'Aula (122 sì, 163 no e sei astenuti). Aggravante per clandestinità e confisca degli immobili per chi affitta a immigrati irregolari sono i due punti su cui si erano concentrate le questioni pregiudiziali. La norma che prevede un'aggravante per i clandestini che compiono un reato, ha detto il vicepresidente vicario dei senatori del Pd Luigi Zanda, è "in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione, con l'articolo 14 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e con l'articolo 21 della carta di Nizza" perché "sancisce una disparità di trattamento fra soggetti che compiono lo stesso reato". Luigi Li Gotti di Italia dei valori ha invece citato l'articolo 1 del decreto che riguarda l'obbligo di espulsione o di allentamento dello straniero dallo Stato. "L'allontanamento e l'espulsione sono subordinati all'accertamento della pericolosità sociale del condannato. Nella relazione al decreto si afferma questo - ha rimarcato Li Gotti - ma nel testo non si è voluta inserire la precisazione". Un secondo punto di critica da parte del partito di Antonio Di Pietro è l'articolo 5 del dl che ha introdotto la confisca degli immobili di chi affitta a immigrati irregolari percependo "un ingiusto profitto". La maggioranza, ha aggiunto Li Gotti, "dimentica" che "la confisca è obbligatoria solo qualora il bene sia intrinsecamente pericoloso". A rimandare le critiche al mittente ci pensa il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri: "L'opposizione ha presentato delle pregiudiziali, soprattutto sulla parte di contrasto all'immigrazione clandestina, che per noi, invece, è urgente e necessaria. Il nostro obiettivo è approvare rapidamente il decreto legge, perché abbiamo bisogno di norme più efficaci che la sinistra non è riuscita a dare al paese. Il governo Berlusconi intende invece dare maggiori certezze e tutele ai cittadini. Il confronto resta comunque aperto". Superate le pregiudiziali, per il dl è iniziata la discussione generale. Entro lunedì vanno presentati gli emendamenti, poi spazio alle repliche dei relatori e del governo, quindi il voto. - AGGRAVANTE CLANDESTINI - L'art.1 del dl prevede per lo straniero che delinque una specifica aggravante (pena aumentata di un terzo) legata al suo status di clandestino. Su questo l'opposizione ha annunciato in Aula due pregiudiziali di costituzionalita'. - TRASFORMAZIONE CPT IN CIE - Il Centri di permanenza temporanea diventano Centri di identificazione ed espulsione. Per il momento il decreto stabilisce solo un cambio di denominazione le cui conseguenze pratiche e funzionali saranno definite nel ddl. - ESPULSIONI - Espulsione per tutti gli stranieri che siano stati condannati a una pena superiore a due anni, ed espulsione immediata per gli stranieri comunitari o clandestini che delinquono o (comunitari, dopo due mesi di permanenza nel nostro Paese) che non sono in grado di dimostrare una fonte lecita di guadagno. Per questi e' previsto il rito per direttissima ed e' abolito il patteggiamento in fase di appello. - CONFISCA IMMOBILI AFFITTATI A CLANDESTINI - Dopo una serie di modifiche e riformulazioni si conferma la confisca degli immobili ceduti a titolo oneroso a clandestini e irregolari, nel caso in cui il proprietario ne derivi un 'illecito guadagno'. Con questo escamotage si sono voluti salvaguardare i casi delle badanti e colf alloggiate nelle case dei datori di lavoro. - CONFISCA BENI PATRIMONIALI DI ORIGINE MAFIOSA - Vengono inserite norme per la confisca dei beni di origine mafiosa o di provenienza illecita o la cui consistenza risulti sproporzionata al proprio reddito dichiarato o alla propria attivita' economica. Obiettivo e' 'svuotare i forzieri' della criminalita' organizzata e indebolirne i cardini, come spiegano i relatori che hanno firmato gli emendamenti in questione. Sempre in tema di lotta alla mafia vengono ampliati i poteri di coordinamento del procuratore nazionale antimafia anche in materia di prevenzione. - PENE PIU' PESANTI PER GUIDA IN STATO UBRIACHEZZA - Per chi guida ubriaco o sotto l'effetto di stupefacenti si prevedono pene piu' severe in caso di lesioni gravi, gravissime o di omicidio colposo, sia a livello penale che a livello di sanzione amministrativa accessoria. Le pene salgono fino a 10 anni in caso di omicidio (15 se le vittime sono piu' di una), 4 anni in caso di lesioni gravissime e carcere da 6 mesi a due anni per lesioni gravi. Sono escluse le attenuanti. Per chi guida ubriaco c'e' la confisca del veicolo (tassoalcolemico superiore a 1,5 grammi/litro) e chi rifiutera' i controlli (alcol e droga) andra' in carcere (da 3 mesi a 1 anno) e si vedra' confiscare il veicolo e sospendere la patente. Anche chi omette soccorso sara' punito piu' severamente. - PIU' POTERI A SINDACI E PREFETTI - Sono ampliati i poteri dei sindaci in tema di ordine e sicurezza urbana e quelli dei prefetti, prevedendo inoltre una collaborazione tra apolizia locale e statale. Il sindaco potra' adottare provvedimenti urgenti per fronteggiare ed eliminare gravi pericoli per la sicurezza urbana. - ACCESSO POLIZIA MUNICIPALE AL CED VIMINALE - Il personale della polizia municipale avra' accesso al centro elaborazione dati del Viminale e vi potranno immettere anche dati acquisiti autonomamente. Fino ad ora la consultazione riguardava solo veicoli rubati o rinvenuti, qui e' estesa anche a documenti di identita' smarriti o rubati. - NORMA SALVA BADANTI - Una norma "salva-badanti" che prevede il carcere e la confisca dell'immobile solo per quanti danno alloggio a immigrati privi di titolo di soggiorno, percependo da essi "un ingiusto profitto". - NIENTE SOSPENSIONE DELLA PENA - Ampliamento dei reati per i quali non è concessa la sospensione della pena. Tra questi: atti osceni, violenza sessuale, furto e tutti i delitti aggravati dalla clandestinità, produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e psicotiche. 12-06-2008 Usa. Cape Cod. Depressione e droga nella penisola dei ricchi e potenti Nella Cape Cod del mitico ritrovo dei Kennedy ad Hyannis, lungo la penisola del Massachusetts circondata dall'Atlantico dove passano le loro estati tanti ricchi e famosi, la depressione dilaga. Tra i residenti locali, quelli che vivono nella 'dorata Cape' non solo nei mesi estivi ma durante i lunghi e piovosi inverni, la depressione ha raggiunto livelli tali che il sistema sanitario locale sta lanciando un sonoro allarme: il 43% degli abitanti soffre di depressione da moderata a severa. A rivelarlo e' una nuova indagine epidemiologica condotta a partire dal 2004 in quattro centri sanitari della penisola su 15.200 pazienti: ben 6.500 di loro sono risultati depressi con un tasso del 43%. L'incidenza della depressione a livello globale in America si calcola pari al 26% della popolazione. Allo stesso modo il tasso di abuso di sostanze stupefacenti o di alcol e' a Cape Cod pari al 18%, ossia piu' alto della media nazionale. Secondo i medici e' proprio la particolarita' di un'esistenza divisa tra due estremi per gli abitanti locali - che passano da estati rumorose, invase dai turisti ma piene di lavoro ad inverni desolatamente solitari e con scarsa possibilita' di occupazione - a peggiorare l'umore. 12-06-2008 Usa. Problemi per Obama 'tossicodipendente': ho fumato qualche sigaretta negli ultimi mesi La via per conquistare la nomination democratica e' stata lunga e difficile. E nonostante la solenne promessa di smettere di fumare fatta alla moglie Michelle in cambio del permesso di entrare in lizza, Barack Obama ha ammesso di essersi concesso qualche sigaretta negli ultimi mesi. Un tempo un fumatore accanito, il senatore aveva avuto abbastanza successo nella battaglia contro il tabacco, soprattutto grazie all'aiuto delle gomme alla nicotina che mastica in continuazione. Gia' in passato aveva detto di aver ceduto alla tentazione in alcune occasioni, ma senza specificare a quando risaliva l'ultima sigaretta fumata. "Agli ultimi mesi" ha invece detto ieri ai giornalisti durante una conferenza stampa a St. Louis e come riportato dall'emittente Abc News. La questione potrebbe danneggiare il candidato democratico non solo per l'incapacita' di mantenere una promessa, ma anche perche' fumare sigarette negli Usa e' sempre piu' spesso equiparato alla tossicodipendenza. 12-06-2008 Afghanistan. Ennesima risoluzione Onu contro la coltivazione di oppio 'Giro di vite' dell'Onu sul traffico di droga in Afghanistan. Ieri il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto alla comunita' internazionale di fare di piu' per arginare la coltivazione di oppio nel Paese, ancora in mano ai Taleban e ad altri gruppi armati. I Quindici hanno approvato all'unanimita' una risoluzione, la numero 1817, chiedendo di 'accrescere la cooperazione internazionale e regionale per contrastare la produzione e il traffico di droga in Afghanistan'. Il documento - presentato dalla Francia e appoggiato, tra gli altri, anche dall'Italia - chiede 'a tutti i Paesi coinvolti nel traffico della droga di varare leggi nazionali adeguate'. La risoluzione, inoltre, chiede al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon di preparare 'osservazioni e raccomandazioni sulla lotta alla produzione e al traffico della droga'. Aldo Mantovani, ambasciatore aggiunto dell'Italia all'Onu, ha auspicato che il documento approvato possa 'stimolare la discussione alla conferenza di domani sull'Afghanistan, a Parigi'. Leggi anche: Afghanistan. La Nato ammette: proibizione e repressione sull'oppio non funzionera' mai I campi di papavero in Afghanistan ed i campi di granturco in Ohio Afghanistan. La Bbc accusa: truppe Onu smerciano oppio Afghanistan. Consiglio sicurezza Onu approva risoluzione italiana su lotta alla droga 12-06-2008 Italia. Bologna. Udc e San Patrignano: la Fiera della Cannabis va censurata Dopo aver esposto in Consiglio comunale i suoi acquisti fatti alla Fiera della cannabis, la consigliera comunale de La Tua Bologna, in quota Udc, torna alla carica. Kit per sniffare cocaina, lecca-lecca alla marijuana, cime di canapa e semi di "vedova bianca" sono tornati a "sventolare" sotto gli occhi stupefatti di oltre un centinaio di persone, radunate allo chalet dei Giardini Margherita per il convegno "No alla fiera della droga" organizzato appunto dall'Udc. Ad assistere alla scena anche una ventina di ragazzi di San Patrignano, invitati insieme ad alcuni rappresentanti della comunita', perche' portassero la loro testimonianza. "Ho speso qualche centinaia di euro per comprare queste cose", spiega Noe', che poi invita i presenti a "fare massa in critica: in futuro chiedero' il vostro impegno per impedire che la fiera della cannabis di Bologna si ripeta". Noe' cede poi la parola ad alcuni dei ragazzi di San Patrignano, a cui chiede di raccontare la loro storia. Parlano Angelo e Francesca: entrambi hanno cominciato con uno spinello a 14 anni. Poi "ho avuto grossi problemi con la droga -dice Angelo- non avrei mai pensato di andare oltre, anzi: quando vedevo i tossici, guardavo dall'altra parte. Invece sono le cose piccole ad essere le piu' infide, perche' le prendi sottogamba". Stessa esperienza per Francesca. "La cannabis non e' una droga leggera, e' una droga vera, che fa male, ed e' solo l'inizio. Prima si faceva fatica a trovare queste sostanze. Ora invece e' allarmante che siano quasi di pubblico dominio". 13-06-2008 Usa. Casa Bianca: marijuana mai cosi' potente Chi fuma marijuana oggi fa uso di una sostanza stupefacente ben piu' forte e dannosa che in passato, in virtu' delle sempre piu' sofisticate tecniche di produzione utilizzate dai narcotrafficanti. E' la conclusione di un rapporto pubblicato dalla Casa Bianca secondo il quale nel 2007 la marijuana ha raggiunto il massimo livello di sempre di concentrazione di THC, il principale principio attivo presente nella sostanza. Secondo le ricerche condotte dal Potency Monitoring Project dell'universita' del Mississippi - che monitorizza campioni di marijuana dal 1975 - la concentrazione di THC presente nella marijuana ha raggiunto nel 2007 un tasso del 9,6% contro l'8,75% registrato nell'anno precedente. La potenza della sostanza, sottolinea il rapporto americano, e' cresciuta cosi' piu' del doppio dal 1983, quando il livello di cannabinoidi attivi era inferiore al 4%. 'La potenza della marijuana e' cresciuta rapidamente negli ultimi decenni, con serie ripercussioni soprattutto per i giovani', ha affermato il direttore dell'Office of National Drug Control Policy della Casa Bianca, John Walters secondo il quale le cause dell'incremento del livello di THC sono da attribuire alle sempre piu' sofisticate tecniche usate dai produttori di droga degli Stati Uniti e del Canada. 13-06-2008 Carla Bruni canta di 'coca colombiana', e' incidente diplomatico fra Fancia e Colombia A causa dei suoi riferimenti alla droga, non piace al governo colombiano una delle canzoni del nuovo album di Carla Bruni, ex top model, cantautrice e moglie del presidente francese Nicolas Sarkozy. Il ministro degli esteri del paese sudamericano, Fernando Araujo, ha detto di ritenere 'molto doloroso' il fatto che in uno dei pezzi dell'album si parli esplicitamente di cocaina, sostanza di cui la Colombia e' il primo produttore mondiale. 'Sei la mia droga, piu' letale dell'eroina afghana, piu' pericolosa della coca colombiana', canta Carla Bruni nel ritornello del brano dell'album, 'Comme si de rien n'e'tait', che sara' messo in vendita il mese prossimo. Araujo ha detto che la Colombia denuncia l'uso di cocaina 'in qualsiasi scenario, a qualsiasi livello', perche' 'questo poi provoca morte e violenza' nel paese sudamericano. 'Noi auspichiamo che il mondo intero, invece di fare apologia del consumo (di droga), ci accompagni nella lotta contro il narcotraffico, e dunque pensiamo certe affermazioni da parte della consorte del presidente francese sono molto dolorose per la Colombia', ha sottolineato. 13-06-2008 Italia. Oltre 160 autovetture confiscate in due fine settimana per guida in stato di ebbrezza Sono 162 i veicoli sequestrati ai fini della confisca ad automobilisti che guidavano sotto effetto di alcol o droga nelle ore notturne ultimi due weekend. Sono i primi risultati dell'applicazione del decreto sicurezza che consente appunto il sequestro del mezzo in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droga. I dati - emersi dai servizi di contrasto alle cosidette stragi del sabato sera predisposti da polizia stradale e carabineri - sono stati illustrati dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, alle associazioni familiari vittime della strada. Mantovano ha esposto alle associazioni le misure contenute nel decreto legge e nel disegno di legge che compongono il 'pacchetto sicurezza', relative alla prevenzione e al contrasto delle cause degli incidenti stradali. Tra queste, l'inasprimento delle sanzioni per chi ometta di prestare soccorso, guidi in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, si rifiuti di sottoporsi agli accertamenti alcolemici. L'occasione, ha spiegato il sottosegretario, e' stata utile per raccogliere proposte e suggerimenti delle associazioni. I maggiori sequestri di auto si sono avuti in Lombardia (25), Emilia Romagna (20), Toscana e Marche (13). La piu' alta quota di guidatori positivi sul totale dei controllati (10.942) si e' registrata in Liguria (16,34%), Lombardia (15,07%), Sardegna (14,69%) e Veneto (14,86%). Questi dati "dimostrano che una robusta politica di prevenzione e di repressione e' in grado di far diminuire al di la' di ogni ottimistica previsione, il numero dei morti e feriti negli incidenti stradali". E' il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. Aggiunge il sottosegretario: "Ai soliti noti che sembrano piu' interessati a somministrare alcol a go-go sino all'alba piuttosto che salvare vite umane in nome del profitto di qualche operatore economico, ricordiamo che in termini monetari il calo del numero dei morti e dei feriti ha prodotto un risparmio per la collettivita' pari a circa 400 milioni di euro, senza contare il valore incalcolabile delle vite salvate". 13-06-2008 Afghanistan. Studio Gb: il mercato illegale finanzia l'insurrezione talebana Secondo un documento pubblicato sul Daily Telegraph, il mercato delle droghe e il fallimento nel combattere la corruzione prolungano l'insurrezione dei talebani. Riporta il quotidiano che il breve report del primo ministro Gordon Brown ammonisce che "la crescente connessione tra il mercato illegale delle droghe e l'insurrezione nel sud prolunga l'attivita' dei talebani". Si legge: "Nel sud, il mercato delle droghe finanzia l'insurrezione. Questo e' il risultato della corruzione del Governo. Il presidente Hamid Karzai ha evitato di affrontare duramente i narcotrafficanti e non ha impedito alcune nomine governative sospette". La Gran Breatagna ha in Afghanistan circa 7.800 sodati, la maggior parte dei quali sono stanziati nella Provincia di Helmand, nel sud del Paese, dove e' nel 2001 e' iniziata l'insurrezione talebana. 14-06-2008 Italia. Governo: si' alle intercettazioni telefoniche anche per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio Il disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri prevede la completa riscrittura dei limiti dell' ammissibilita' delle intercettazioni telefoniche previste dall' art. 266 del codice di procedura penale. Le intercettazioni sono consentite nei procedimenti relativi ai seguenti reati: - delitti non colposi per i quali e' prevista la pena dell' ergastolo o della reclusione superiore nel massimo a dieci anni; - associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga, terrorismo, stragi, omicidio, riduzione in schiavitu', rapina, traffico di armi e altri reati specificamente indicati; - delitti contro la pubblica amministrazione per i quali e' prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni (e' il caso specifico della corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio per la quale l' art. 319 prevede una pena da 2 a cinque anni); - reati di ingiuria, minaccia, usura, molestia, disturbo delle persone con il mezzo del telefono. Negli stessi casi e' consentita l' intercettazione di comunicazioni tra presenti solo se vi e' fondato motivo di ritenere che nei luoghi ove e' disposta si stia svolgendo l' attivita' criminosa. Il terzo comma stabilisce che l' intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche 'sono consentite su richiesta della persona offesa e limitatamente alle utenze ovvero ai luoghi nella disponibilita' della stessa, nei procedimenti relativi ai delitti non colposi per i quali e' prevista la pena della reclusione superiore nel massimo a cinque anni'. 14-06-2008 Libano. Hashish e pace non vanno d'accordo (Le Monde) Ali Hassan non è affatto contento degli ultimi sviluppi politici, della fragile pace che si sta lentamente consolidando tra le fazioni libanesi. «Se l'esercito non sarà più impegnato a mantenere l'ordine nelle regioni più calde - spiega sconsolato l'agricoltore - , tornerà qui, nella valle della Bekaa, a distruggere i nostri raccolti». Robusto, con un po' di pancetta, le mani di chi lavora duro nei campi, Ali possiede una ventina di ettari di buona terra ai piedi del Monte Libano, coltiva pomodori, orzo e patate. Non è per quelle che è preoccupato. Ali pensa al piccolo campo, un ettaro, dove a marzo ha seminato la canapa che adesso comincia a mostrare le prime foglioline. Continua... 15-06-2008 Gb. La guerra alla droga dimenticata in treno Alcuni documenti segreti del governo di Londra sono stati ritrovati su un treno britannico, per la seconda volta a distanza di poche ore. E' quanto riferisce l'edizione domenicale dell'Independent, spiegando che si tratta di documenti sulla lotta contro il finanziamento del terrorismo internazionale, il traffico di droga e il riciclaggio di denaro sporco. Il quotidiano riferisce che i documenti sono stati ritrovati su un treno per Londra nella giornata di mercoledí, lo stesso giorno del ritrovamento di documenti analoghi su al Qaida e l'Iraq, consegnati a un giornalista della Bbc. 15-06-2008 Uruguay. Zar antidroga: il Paese era centro riciclaggio dei narcotrafficanti L'Uruguay "era una grande lavanderia di denaro" proveniente dal narcotraffico. Ad ammettere sul quotidiano locale "Ultimas Noticias" che il Paese del Sudamerica e' stato un paradiso per il riciclaggio di denaro sporco e' Milton Romani, segretario generale della Giunta nazionale della Droga, ovvero l'organismo che si occupa della lotta al narcotraffico. "Oggi si continua con il riciclaggio, ma molto meno", afferma Romani, spiegando che ora le politiche del governo di Montevideo puntano a eliminare l'esistenza di finanziarie anonime che investono nel Paese e che spesso non sono altro che una copertura di attivita' illecite. "I capitali sporchi sono il pane di oggi e la fame di domani -continua- Non li vogliamo e preferiamo sanare tutto, non importa a che prezzo". Nelle ultime settimane diverse persone vincolare a questo tipo di reati sono state arrestate. 16-06-2008 Italia. Sul sito della Polizia le nuove regole sulla guida in stato di ebbrezza Torna ad essere reato il rifiuto a sottoporsi al test di alcool e droga e aumentano le pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Prevista la revoca della patente, la confisca del veicolo e l'arresto fino a un anno. E' la Polizia di Stato a ricordare, sul proprio sito ufficiale www.poliziadistato.it, le modifiche al codice della strada contenute nel decreto legge che fa parte del pacchetto sicurezza approvato dal Governo. 'Nell'attesa di essere convertite in legge dal Parlamento (ci sono 60 giorni di tempo) le nuove norme sono comunque in vigore dal 27 maggio.Nello specifico: per chi guida con un tasso alcolico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro si prevede l'arresto fino a 6 mesi, la sospensione della patente per un periodo di tempo compreso fra 6 mesi e 1 anno e un'ammenda da 800 a 3.200 euro. Chi supera anche il limite di 1,5 g/l -rileva la Polizia- puo' stare in carcere pure per un anno, pagare una multa fino a 6.000 euro e in piu' gli viene confiscata l'auto'. Rifiutare di sottoporsi al test 'comporta la multa da 1.500 a 6.000 euro e l'arresto da 3 mesi a 1 anno. Il pacchetto sicurezza inserisce anche alcune modifiche al codice penale in tema di omicidio colposo e lesioni colpose, elevando da 5 a 6 anni il massimo della pena detentiva, nel caso di omicidi commessi violando le norme sulla circolazione stradale (da 12 a 15 anni se muoiono piu' persone). Viene innalzata la pena per chi, dopo aver provocato un incidente, non si ferma o non presta soccorso: da 6 mesi a 3 anni di reclusione per chi non si ferma, da 1 a 3 anni per chi non presta soccorso'. Se una persona provoca un incidente stradale sotto effetto di alcool o droga 'le sanzioni previste dal codice della strada (articoli 186 e 187 ) sono raddoppiate. Inoltre -continua la Polizia sul suo sito ufficiale- se lo stato di alterazione e' provocato da un tasso alcolemico superiore a 1,5 gr/l o per l'uso di sostanze stupefacenti, sono in vigore specifiche sanzioni per i reati di omicidio colposo (reclusione da 3 a 10 anni) lesioni colpose gravi (e' prevista la reclusione da 6 mesi a 2 anni) lesioni colpose gravissime (reclusione da 1 anno e 6 mesi fino a 4 anni). In piu', con la sentenza di condanna, il giudice dispone il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni'. Sono stati 10.942 i controlli effettuati sulle strade italiane nei due weekend seguiti all'entrata in vigore delle misure contenute nel decreto legge che compone il 'pacchetto sicurezza'. Le cifre relative alle verifiche delle forze dell'ordine fanno registrare una percentuale dell'8,58% di automobilisti trovati positivi ai test per verificare i casi di guida in stato di ebbrezza. Nel corso dei servizi di prevenzione e contrasto delle 'stragi del sabato sera' effettuati dalla Polizia stradale e dai Carabinieri nei due fine settimana seguiti all'approvazione del decreto, altri 33 automobilisti sono stati scoperti alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Sono stati in tutto 162 i veicoli sequestrati ai fini della confisca dalle forze dell'ordine. In tema di sicurezza stradale, 'Non ti bere la vita. Esci con Bob' e' una delle iniziative di maggior successo della Polizia Stradale. All'ingresso delle discoteche viene consegnato un braccialetto di gomma blu. Il ragazzo e' scelto dal proprio gruppo come la persona che non berra' alcolici per tutta la serata. Il Bob di turno, mantenendo il suo impegno, potra' guidare l'auto in modo sicuro, riaccompagnare gli amici a casa e ricevere in premio una maglietta. 'Non berti la vita!': questo lo slogan dell'iniziativa realizzata dalla Polizia di Stato insieme alla Fondazione Ania per la sicurezza stradale e al Silb (associazione degli imprenditori dei locali da ballo) che ha l'obiettivo di combattere la guida in stato di ebbrezza. Lo scopo e' soprattutto quello di prevenire gli incidenti causati dall'alcol che secondo le stime dell'istituto superiore di Sanita' costituiscono il 30 per cento degli incidenti gravi. Favorire comportamenti piu' corretti alla guida da parte dei giovani consente di lavorare sul futuro, cercando di far capire ai giovani che e' possibile divertirsi senza rischiare. Al termine della campagna 2006 ai ragazzi risultati negativi alla prova dell'etilometro sono stati consegnati oltre 3600 ingressi omaggio per le discoteche. 'In generale dopo aver bevuto qualcosa di alcolico le persone tendono a sentirsi comunque perfettamente in grado di guidare, ma non e' cosi'. I sintomi che esprime chi ha nel sangue 0,5 grammi/litro sono sicuramente poco evidenti rispetto a chi ne ha 0,8 ma in entrambi i casi comunque il sistema centrale nervoso risulta compromesso o alterato. Studi scientifici -si legge sulle pagine web istituzionali della Polizia- dimostrano infatti che una percentuale anche piccola di alcol nel sangue rallenta i riflessi e dunque i tempi di reazione'. 'Si riduce il campo visivo; diminuisce anche del 30/40 per cento la capacita' di percezione degli stimoli sonori e luminosi e quindi la capacita' di reazione cosi' come la percezione del rischio. Peso, sesso ed eta' -fa notare la Polizia- influenzano il metabolismo dell'alcol e possono quindi anche essere determinanti nel raggiungimento o meno del limite previsto dalla legge'. E' comunque provato che 12 grammi di alcool, che comportano una concentrazione di 0,2 grammi di alcol nel sangue in una persona di circa 60 chili di peso a stomaco pieno, corrispondono in linea di massima a: 1 bicchiere da 125 ml di vino; 1 lattina da 330 ml di birra; 1 bicchierino da 40 ml di superalcolico; 1 bicchiere da 80 ml di aperitivo. 'Per superare i limiti massimi -viene rilevato- dunque basta poco. Ancora meno per le donne, la cui costituzione fisica le rende piu' vulnerabili all'alcool'. 16-06-2008 Italia. Storie di proibizionismo: uccide il figlio tossicodipendente A Pianoro nel bolognese, un uomo ha ucciso a colpi di pistola il proprio figlio, tossicodipendente. Un litigio in famiglia è sfociato in tragedia quando, spiegano i carabinieri intervenuti sul posto: il giovane, V.G. Di 23 anni, è rientrato a casa attorno alle 3 di notte e ha iniziato a litigare con il padre, V.G. Di 75 anni, camionista in pensione. Dopo averlo svegliato, infatti, ha cominciato a chiedergli del denaro sempre con maggiore insistenza: a quanto sembra il ragazzo si drogava e stava attraversando un momento difficile, era aggressivo e violento anche nei confronti dei genitori. Quando la lite è arrivata al culmine, spiegano i carabinieri, il padre ha raggiunto una pistola che teneva in camera da letto e ha sparato al figlio cinque colpi di pistola con la sua Smith & Wesson, alla presenza della moglie. Poi, ha chiamato il 112 dicendo ai carabinieri di Pianoro che aveva sparato al proprio figlio. Sul posto sono arrivati subito i sanitari del 118, ma il ragazzo era morto sul colpo e i soccorsi sono stati inutili. Il padre è stato arrestato e tradotto nel carcere bolognese della Dozza: è accusato al momento di omicidio volontario aggravato. Il caso è affidato al pm della procura di Bologna Giuseppe di Giorgio. "Il recente dramma di Bologna, dove un padre esasperato ha ucciso il figlio tossicodipendente a causa delle continue aggressioni, evidenzia come di fronte al problema droga, le istituzioni siano ancora bloccate da scelte culturali e politiche inadeguate". Questo il commento di Mariella Bocciardo (Pdl), membro della commissione Affari Sociali della Camera. "E' venuto il momento, ormai inderogabile, - prosegue - di far scattare il Tso (Trattamento sanitario obbligatorio) nei confronti dei tossicodipendenti cronici. Quando un drogato reagisce in modo tale da evidenziare disturbi comportamentali e' necessaria una maggiore tutela, soprattutto per chi, vive a stretto contatto con queste persone. L'augurio e' che il Parlamento si faccia portavoce di una proposta di legge che preveda per questi casi, oltre all'introduzione del Tso, anche, una riorganizzazione dei Sert, che, a mio parere, non rispondono alle esigenze per cui sono nati". 16-06-2008 Italia. La droga come automedicazione La droga ormai e' un'automedicazione' per problemi psicologici profondi, che andrebbero affrontati insieme a quello della dipendenza. Lo hanno affermato gli esperti riuniti a Roma dalla fondazione di Noopolis, in un convegno su 'La doppia diagnosi nelle dipendenze'. 'Lo scopo del convegno e' far capire che dietro le dipendenze da droghe o alcool ci possono essere problemi eclatanti, come la depressione grave - spiega Bruno Silvestrini, presidente della fondazione - ma anche meno eclatanti, ed e' necessario affrontarli anche per poter fare una diagnosi precoce'. Secondo i dati presentati al convegno, il fenomeno delle dipendenze non accenna a diminuire, anzi ha raggiunto dimensioni drammatiche:'Secondo l'osservatorio di Lisbona un europeo su cinque rischia di entrare a contatto con sostanze che danno dipendenza - conferma Massimo Clerici, del dipartimento di Neuroscienze dell'universita' di Milano Bicocca - se si pensa che lo 0,5% degli europei viene seguito nei centri appositi si ha un'idea di quanto possa essere sommerso il fenomeno. Una delle nuove forze che traina le dipendenze e' la presenza di un nuovo mercato su Internet, che rende piu' accessibili le sostanze'. 16-06-2008 Italia. Rinasce il Dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni (1), capo del Dipartimento delle dipendenze di Verona, sara' il direttore del nuovo Dipartimento antidroga che il governo Berlusconi vuole ripristinare dopo l'abolizione fatta dal precedente esecutivo. Lo ha confermato all'agenzia Ansa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, che ha anche preannunciato che entro la fine di giugno presentera' la Relazione annuale al Parlamento sulle dipendenze. 'Ho scelto Serpelloni -ha spiegato Giovanardi- perche' e' un personaggio prestigioso, una persona di grandi competenze e di esperienza amministrativa'. Molto attivo sul fronte delle dipendenze, il 53.enne medico internista -che e' anche direttore del Centro di medicina preventiva e del Reparto di Medicina delle Dipendenze/Alcologia della Ulss 20 di Verona- ha fra l'altro diretto un gruppo di studio internazionale sulle reazioni del cervello alle sostanze stupefacenti e coordina il progetto sperimentale di un sistema di allerta e risposta rapida contro il dilagare del consumo di droghe tra i giovani. Ha inoltre coordinato uno studio preliminare di fattibilita' per la sperimentazione del 'vaccino' anti-cocaina. Durante la scorsa legislatura, Serpelloni fu chiamato dal ministro Paolo Ferrero a far parte della Consulta degli esperti sulle tossicodipendenze del Ministero della Solidarieta' Sociale, e dal ministro Livia Turco a far parte della Commissione consultiva in materia di dipendenze patologiche del Ministero della Salute. Con l'attuale governo, Serpelloni ha sicuramente in comune una netta presa di posizione rispetto alle droghe cosiddette 'leggere': 'l'Italia -ha detto poco tempo fa- dovrebbe seguire l'esempio della Gran Bretagna e considerare la cannabis come droga altamente pericolosa'. E, ancora: 'e' necessario come istituzioni dare un messaggio chiaro e inequivocabile alle giovani generazioni sulle sostanze stupefacenti, che sono tutte tossiche per il nostro cervello e in grado di alterare anche permanentemente le normali funzioni psichiche della persona. Sulla base di questo si devono creare condizioni di tutela della salute dei cittadini, soprattutto se minorenni, che ne vietino esplicitamente l'uso e la circolazione'. Serpelloni sara' in un primo tempo a capo di una 'struttura di missione', un organismo provvisorio -con le stesse funzioni del Dipartimento- previsto dal Decreto legislativo 303, la cui creazione richiede tempi meno lunghi rispetto all'istituzione del Dipartimento. La struttura di missione lascera' poi il posto, appena possibile, al nuovo Dipartimento. (1) http://www.giovanniserpelloni.it/index.php?pa=2 16-06-2008 Gb. Allarme farmaci antidoping per studenti Farmaci per gravi malattie (come l'Alzheimer) assunti da persone giovani e sane, per migliorare le proprie prestazioni incuranti dei rischi per la salute. Il doping e' un fenomeno ormai noto e diffuso, ma stavolta non si tratta di sportivi. L'Accademia inglese delle Scienze Mediche lancia una proposta provocatoria ma non troppo: sottoporre a test antidoping gli studenti delle scuole e delle universita'. E' la conclusione a cui e' giunto un gruppo di ricerca istituito dall'Accademia nel 2006 e coordinato dal massimo esperto in neuroscienze dell'Universita' di Cambridge, sir Gabriel Horn. Che ha studiato l'effetto "stimolante" per il cervello di numerose sostanze, da quelle contenute nei farmaci contro l'Alzheimer alla semplice caffeina, scoprendo da un'indagine a campione che farmaci come Aricept, per il morbo di Alzheimer, Ritalin, usato per i deficit di attenzione, modafinil, contro la sonnolenza diurna, venivano utilizzati massicciamente da giovani che non avevano nessuno di questi problemi, solo per "potenziare" la capacita' di attenzione e la memoria. Un'abitudine sconsiderata per la salute, ma anche, sottolinea il team di esperti, scorretta dal punto di vista etico: proprio come il doping nello sport, assumere farmaci da' di fatto un vantaggio sleale negli esami e nelle prove di ammissione. Come la maturita', dove il fenomeno non e' stato ancora studiato con attenzione ma che potrebbe riservare sorprese inquietanti. Da qui la necessita' in futuro di un esame delle urine per gli studenti, magari alla vigilia di appuntamenti importanti come esami e selezioni. Gli scienziati hanno analizzato anche i meccanismi innescati da alcuni farmaci in diverse aree del cervello: molte droghe che danno dipendenza, ma anche dipendenze comportamentali come il gioco d'azzardo, "dirottano" i circuiti neuronali in una particolare regione del cervello. Scoperte che tuttavia hanno portato a progressi limitati sul piano farmacologico: e ora che anche per giovani e studenti si apre l'inquietante possibilita' di diventare dipendenti da farmaci, assunti a cuor leggero magari per ripassare la lezione tutta la notte alla vigilia dell'esame, gli esperti pensano allo sviluppo di veri e propri vaccini per neutralizzare le dipendenze, come gia' e' stato fatto in forma sperimentale per i fumatori. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------