====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 30-01-2007 al 06-02-2007 n.6/2007 (Anno VII) ARTICOLI - Il ministro Amato denuncia il fallimento dell'attuale politica sulle droghe. Legalizzare e controllare il mercato unica via NOTIZIE - Vietnam. In otto condannati a morte per narcotraffico - Italia. Bologna. Agente indagato per aver sottratto cocaina sequestrata - Olanda. I soldati non parteciperanno all'eradicazione dei campi di papavero afghani - Usa. La produzione di oppio in Afghanistan sta perdendo importanza - Usa. In calo il consumo delle metanfetamine - Usa. Minnesota. Senato approva legge per il consumo terapeutico della cannabis - Italia. Studiosa: Dante consumava cannabis - Italia. Piobbichi (Prc): utilizzare l'oppio afghano per produrre medicinali - Colombia. Distrutti 210 mila ettari di coca - A.Saudita-Yemen. Colloqui per bloccare il traffico di droga - Usa. Ecco come funzionano gli allucinogeni - Australia. Le scuole per fermare l'Ice - Italia. Franco Corleone in sciopero della fame per calendarizzazione pdl Boato - Afghanistan. Cri-Mezzaluna: 4% della popolazione e' dipendente da eroina - Australia. Polizia federale in Afghanistan contro l'oppio - Italia. Nardini (Sims): perche' non e' stato abrogato l'articolo 4 della legge Fini-Giovanardi? - Italia. Amato: gli italiani consumano quantita' gigantesche di cocaina - Venezuela. Controversie sulla cocaina boliviana - Italia. Ferrero: 8 febbraio al Senato discussione su modifica Fini-Giovanardi - Italia. Miss Usa ammette di aver consumato cocaina - Italia. Ricercatori mettono a punto terapia per ischemia da cocaina - Gb. Vaccino contro la droga per tutti i neonati? - Italia. Casini: guerra senza quartiere alla cocaina e ai salotti bene - Italia. Fioroni: entro un mese campagna di prevenzione nelle scuole - Italia. Si insedia commissione Salute sulle politiche di prevenzione - Usa. Georgia. Proposta di legge per vietare lecca-lecca al gusto di marijuana - Italia. Cancrini: chi consuma cocaina non si considera un drogato - Italia. Roma. Veltroni al Prefetto: piu' controllo e repressione contro la droga - Italia. Genova. Arrestati due poliziotti, vendevano cocaina - Norvegia. Aumento dei tentativi di suicidio colpa anche della droga - Italia. Roma. Prefetto: siano i giornalisti a denunciare gli spacciatori ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 112 arresti - 281,616 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 164,049 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 117,567 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 95 giorni di detenzione ARTICOLI 02-02-2007 Il ministro Amato denuncia il fallimento dell'attuale politica sulle droghe. Legalizzare e controllare il mercato unica via Il ministro dell'Interno Giuliano Amato, nel denunciare il consumo "gigantesco" di cocaina in Italia, ha gia' attirato numerosi appelli ad una politica di maggiore contrasto e repressione. Eppure, quello che il ministro denuncia e' innanzitutto il fallimento dell'attuale politica sulle droghe. A fronte di due milioni di italiani che hanno fatto uso di cocaina almeno una volta nella loro vita, davvero l'unica risposta mantenere la rotta ("staying the course"), per usare una espressione cara al presidente americano George Bush? Davvero la soluzione e' incarcerare o rinchiudere in una comunita' di recupero due milioni di cittadini? Noi riteniamo che la strada da seguire sia tutt'altra, ovvero riconoscere che le droghe (dall'alcool alla cocaina) fanno parte da sempre della storia e della natura umana. Proibirne l'uso equivale a vietare l'adulterio o l'ingordigia, comportamenti individuali che non ledono la liberta' altrui, e quindi non sanzionabili in una democrazia liberale. E' invece urgente limitare il danno delle droghe, prima di tutto non punendone il consumo, legalizzandone (e quindi controllando) la vendita, ed informando sui suoi reali effetti. Oggi invece, a causa di una politica che vuole imporre alla societa' modelli "virtuosi" irrealizzabili e che appartengono alla vecchia concezione etica dello Stato, si preferisce lasciare alla malavita il monopolio della vendita di sostanze stupefacenti. Cosi' la droga dilaga in ogni angolo delle nostre citta' ed in ogni scuola, senza alcun controllo medico e senza alcuna certezza sulla sua composizione chimica (spesso, sono piu' nocive le sostanze additive della droga stessa che si vorrebbe eliminare). Non ci aspettiamo che la politica attuale cambi a breve, anche se ce lo auguriamo. Ma sarebbe illogico e non scusabile, nel cercare soluzioni piu' efficaci, non includere nel dibattito anche l'ipotesi che larga parte dei disastri della droga sono frutto dell'attuale politica. Pietro Yates Moretti -------------------------------------- NOTIZIE 30-01-2007 Vietnam. In otto condannati a morte per narcotraffico Otto vietnamiti sono stati condannati a morte ed altri 13 al carcere a vita per il traffico di 216 kg di eroina e di altri stupefacenti provenienti dal Laos. Lo ha annunciato oggi una fonte giudiziaria vietnamita secondo la quale, al termine di un processo durato dieci giorni e organizzato nella provincia di Son La -210 km a nord ovest di Hanoi- altre undici persone sono state condannate a pene che vanno da sei mesi a 22 anni di carcere. Il presidente della corte popolare provinciale ha definito il processo 'il piu' importante per traffico di droga, per quantita' e numero degli accusati'. In Vietnam, chiunque sia trovato in possesso di oltre 600 grammi di eroina o di oltre 20 kg di oppio e' passibile di pena di morte. L'anno scorso sono state condannate alla pena capitale in Vietnam 71 persone e 25 sono state giustiziate, per lo piu' per traffico di stupefacenti e omicidio. 30-01-2007 Italia. Bologna. Agente indagato per aver sottratto cocaina sequestrata Avrebbe sottratto la cocaina che doveva custodire in Questura come prova del reato per assumerla e, probabilmente, condividerne l'assunzione con amici: e' questa l'ipotesi che sta dietro all'avviso di garanzia per peculato e detenzione non solo a fini personali di droga, che e' stato notificato dalla Procura ad un agente della squadra Mobile di Bologna, in servizio proprio all'ufficio reperti e finito all'ospedale qualche settimana fa in seguito all'uso di cocaina. Il peculato e' un reato che viene compiuto dal pubblico ufficiale che si appropria di denaro o beni che ha nella propria disponibilita' per il suo incarico. In questo caso il poliziotto doveva custodire la droga sequestrata: dagli accertamenti condotti dai suoi stessi colleghi della squadra mobile, che stanno indagando coordinati dal Pm Lorenzo Gestri, e' risultato un ammanco di cocaina di oltre 700 grammi. Il fascicolo era stato aperto dalla Procura dopo una segnalazione sul ricovero del poliziotto fatta ai magistrati dal Questore Francesco Cirillo. Inizialmente il fascicolo era stato aperto come atti relativi a fatti non costituenti reato. L'uso di droga non e' reato, anche se per un agente comporta provvedimenti disciplinari. La Questura aveva gia' avviato un procedimento interno nei confronti del poliziotto. Ora e' stato accertato l'ammanco di cocaina e l'agente e' finito indagato. La vicenda era venuta alla luce a inizio anno, quando, in seguito ad alcuni malesseri di carattere nervoso, l'agente era stato ricoverato in un ospedale cittadino. Gli accertamenti sanitari, avevano stabilito che i suoi problemi di salute erano dovuti all'assunzione di stupefacenti, in particolare cocaina. La Questura aveva deciso accertamenti medici ulteriori, e informato della vicenda oltre alla Procura anche il ministero dell'Interno. Al poliziotto erano stato subito ritirati tesserino e pistola. Inoltre era stato sottoposto ad un regime di 'sorveglianza sanitaria'. 30-01-2007 Olanda. I soldati non parteciperanno all'eradicazione dei campi di papavero afghani Il ministro Agnes van Ardenne ha dichiarato che i soldati olandesi stanziati in Afghanistan non parteciperanno alla distruzione delle coltivazioni di papavero, "perche' questo non fa parte dell'opera di ricostruzione del Paese". "Il Governo afghano vuole distruggere i campi di papavero perche' sono fonte di guadagno dei talebani, ma l'oppio e' spesso l'unica fonte di reddito per i contadini", ha dichiarato il ministro, aggiungendo che Kabul dovrebbe garantire ai contadini un'altra fonte di reddito. "Partecipare alla distruzione dei campi comprometterebbe la fiducia che i soldati olandesi hanno raggiunto nella regione", ha concluso. 31-01-2007 Usa. La produzione di oppio in Afghanistan sta perdendo importanza Richard Boucher, vice segretario di Stato per gli Affari per l'Asia centrale e meridionale, ha dichiarato che, all'interno dell'economia afghana, le coltivazioni d'oppio stanno diminuendo d'importanza. Lo scorso anno, circa un terzo dell'economia afghana dipendeva dall'oppio, ma la produzione e' diminuita per la crescita di un'economia legale, inclusa la coltivazione di altre colture. Boucher, che sta partecipando ad una conferenza internazionale a Berlino per la ricostruzione dell'Afghanistan, ha inoltre aggiunto che molto deve essere ancora fatto per sviluppare un'economia alternativa alla produzione dell'oppio. Lo scorso anno, l'amministrazione Bush ha stanziato piu' di 10 miliardi di dollari per la ricostruzione e la sicurezza dell'Afghanistan. 31-01-2007 Usa. In calo il consumo delle metanfetamine Secondo i dati del "National Survey on Drug Use and Health" (NSDUH), tra il 2002 e il 2005 e' diminuito il consumo delle metanfetamine, e la popolazione che vive nella parte occidentale del Paese sembra che ne consumi di piu' rispetto alle altre parti del Paese. Dati del "Substance Abuse and Mental Health Services Administration" (SAMHSA) rivelano che nel 2004, l'8% delle persone in cura erano consumatori di metanfetamine (come prima droga). Il 45% delle persone in cura nel 2004 erano donne, percentuale piu' alta rispetto al 26% del 2003, delle alcolizzate o in disintossicazione dalla marijuana. John Walters, responsabile della politica sulle droghe della Casa Bianca, ha cosi' commentato questi dati: "Dobbiamo essere grati ai genitori, ai legislatori cittadini e alle agenzie antidroghe che hanno lavorato sodo per ridurre il consumo delle metanfetamine nelle comunita'. Essi hanno dimostrato che lavorando insieme e' possibile sconfiggere il problema delle droghe illegali. Hanno lavorato duramente per salvare vite umane dalla tossicodipendenza, dalla violenza e dal crimine". Secondo la ricerca, nel 2005 circa 1,3 milioni di persone maggiori di 12 anni hanno consumato le metanfetamine, di cui 741 mila uomini e 556 mila donne. La ricerca e' pubblicata nel "Substance Abuse and Mental Health Services Administration". 31-01-2007 Usa. Minnesota. Senato approva legge per il consumo terapeutico della cannabis I senatori hanno votato la legge che consente il consumo terapeutico della marijuana ai malati gravi o cronici. La proposta di legge non era nuova. Negli ultimi due anni, le commissioni del Senato hanno approvato alcune leggi che consentivano il consumo della sostanza per fini terapeutici, ma senza essere approvate poi dal Senato. Qui il testo di legge approvato (in Pdf): href=http://www.revisor.leg.state.mn.us/bin/showPDF.php 31-01-2007 Italia. Studiosa: Dante consumava cannabis 'Non solo e' possibile ma probabile'. Giulio Leoni, professore di letteratura italiana che per Mondadori ha scritto tre libri su Dante 'investigatore', non ha dubbi sul fatto che il Divin Poeta abbia consumato stupefacenti come sostiene in prima pagina il 'Times Literary Supplement'. 'Dante drogato' e' il titolo con il quale la rivista recensisce il libro di una delle massime dantiste inglesi, Barbara Reynolds, che ha recentemente pubblicato 'Dante: the poet, the political thinker, the man'. Uno studio di circa 500 pagine che scandaglia minuziosamente la vita e le opere di Dante. 'La dantistica ufficiale ha lasciato in ombra molti aspetti della vita di Dante. E' stato imbrigliato dalla critica accademica, quasi tutta di impianto cattolico, che lo voluto un po' imbalsamare come grande poeta della cristianita'. E cosi' anche Dante come persona ha avuto questa sorte'. 'Eppure sono temi che si discutono da piu' di un secolo. Gia' nell'antichita' si conoscevano le particolarita' di alcune piante; dall'oppio alla cannabis. Dante da giovanissimo si iscrisse all'arte degli speziali: lo aveva fatto strumentalmente per aggirare il divieto di fare politica, ma le Corporazioni difficilmente ammettevano qualcuno che non sapesse nulla di quello che insegnavano. Dante conosceva bene la farmacopea e quindi sapeva quali piante usare. Nel miei romanzi immagino piu' volte che si preparasse da solo 'rimedi' per i suoi malanni. Perche' non avrebbe dovuto utilizzare quelle piante per altri scopi? chi puo' escluderlo?'. 'Inoltre, nell'immaginario di Dante c'e' una forte componente 'visiva' come emerge da molte delle sue poesie e dalla stessa 'Commedia'. Avete presente l'Inferno? Tutto lascia presumere, anche senza prove certe e in base ad indizi, che quanto sostenuto dalla studiosa inglese possa essere avvenuto'. Per lo scrittore che ha fatto di Dante un'investigatore di eccellenza del suo tempo (tre i libri scritti: 'I delitti della Medusa', 'I delitti del mosaico' e 'I delitti della luce') anche sui viaggi 'misteriosi' del poeta la studiosa inglese e' molto vicina alla realta': 'e' probabile che sia andato in Francia come il fatto di essere entrato in contatto con la Scuola Averroistica'. 'Dante aveva anche una forte componente sensuale, come giustamente dice la Reynolds: 'Il Fiore' con cui esordisce il poeta e' chiaramente di impianto erotico e lui stesso ci tenne a tenerlo in secondo piano' 'Nei miei gialli storici io voglio accreditare una visione di Dante che non e' certo quella della critica ufficiale: sono convinto della sua visione ghibellina in contrasto con i valori della cristianita' piu' banale. Dante e' molto diverso da quello che e' stato rappresentato, molto piu' vicino all'immagine che esce da quello che leggo della Reynolds'. 'Siamo di fronte a una sciocchezza, ad una totale scemenza. Pensare che la struttura del Paradiso possa derivare da qualche abuso di mescalina mi sembra cosa risibile'. Vittorio Sermonti, il celebre divulgatore dell'opera di Dante Alighieri, boccia sonoramente Barbara Reynolds. 'Sono ipotesi che non ho mai sentito', aggiunge Sermonti, che si e' detto meravigliato che possa aver scritto di un 'Dante drogato' proprio Reynolds conosciuta come studiosa seria e talvolta 'anche noiosa: mi sembra davvero strano che possa aver scritto un libro scandalistico'. 'Comunque leggero' il libro di oltre 700 pagine per approfondire meglio le interpretazioni della Reymolds ma gia' fin da ora ho la sensazione che sia stata fatta qualche esagerazione scandalistica di cio' che lei ha soltanto accennato in pochissime righe', conclude Sermonti. 31-01-2007 Italia. Piobbichi (Prc): utilizzare l'oppio afghano per produrre medicinali Gli oltre 110 chilogrammi di eroina sequestrati a Trieste dalla Guardia di Finanza proveniente dall'Afghanistan confermano che quello che sta avvenendo in quella nazione ci riguarda da vicino: il rischio concreto e' dato dal fatto che l'enorme produzione di oppio interamente gestita dal narcotraffico determini nel nostro paese una disponibilita' enorme di eroina'. E' quanto afferma Francesco Piobbichi, settore droghe di PRC, secondo il quale, 'gia' oggi il 90 per cento dell'eroina consumata in Europa proviene dall'Afghanistan, ma e' altrettanto vero che il controllo della produzione e' in mano sia ai Talebani sia ai Signori della Guerra alleati con il Governo Karzai. Oggi da parte dei governi assistiamo ad un balletto di proposte che oscillano tra guerra a tutto campo alle coltivazioni e immobilismo piu' assoluto per non disturbare gli utili alleati'. 'In Italia oltre ai sequestri abbiamo i primi segnali di un ritorno dell'eroina che le reti criminali stanno immettendo nel mercato dei giovanissimi con una nuova modalita' d'assunzione. Noi proponiamo alle forze dell'Unione di aprire una discussione seria rispetto all'Afghanistan, prendendo in seria considerazione le proposte che ha fatto di recente la Croce Rossa Internazionale che parlano di acquisto dell'Oppio per trasformarlo in medicinali oppioidi, da destinare sia come scorta per l'OMS per intervenire nelle situazioni di emergenza sia come terapia a basso costo per i paesi che in questo momento non possono accedere ai farmaci oppioidi'. 31-01-2007 Colombia. Distrutti 210 mila ettari di coca Le autorità colombiane si sono impegnate a distruggere 210mila ettari di piantagioni di coca illegali entro la fine dell`anno, nell`ambito del programma anti-droga appoggiato finanziariamente e logisticamente dagli Stati Uniti. Lo riferisce l'agenzia Misna. Delle piantagioni coinvolte, 160mila ettari -ha detto il comandante della polizia anti-narcotici- saranno eliminati con fumigazioni aeree di erbicidi; i rimanenti verranno sradicati da squadre di `campesinos` assoldati per le operazioni. Nel 2006, secondo il governo di Bogotà, gli ettari distrutti sono stati 214mila, una cifra record nella storia del paese. 31-01-2007 A.Saudita-Yemen. Colloqui per bloccare il traffico di droga Le misure per contrastare il contrabbando al confine tra Yemen e Arabia Saudita saranno il tema dei colloqui previsti a fine febbraio tra le due parti. Lo ha rivelato il direttore generale delle guardie di frontiera saudita, Talal Mohsen Angawi, spiegando che negli ultimi tempi queste attività illegali si sono intensificate. Recentemente è stato sventato un tentativo di far entrare in Arabia quattro missili anticarro, un Rpg (rocket propelled grenade), 390 bombe e grossi quantitativi di dinamite ed altri tipi di esplosivo. 'Questo sarà il primo incontro con la partecipazione delle guardie di confine di entrambi i paesi', ha sottolineato Angawi, come riferisce il quotidiano locale 'Arab News'. Nel corso della riunione verranno esaminati diversi aspetti per il rafforzamento della sicurezza lungo il confine, con particolare attenzione al contrabbando di droga e armi e all'ingresso illegale di persone.Angawi ha riferito di aver notato un considerevole aumento del passaggio di armi, droga e generi alimentari. Per quanto riguarda invece l'ingresso di individui, è in diminuzione dalla frontiera irachena di nord est mentre è in crescita dal sud, dove sono prevalentemente eritrei, somali e altri africani ad infiltrarsi nel Regno. 31-01-2007 Usa. Ecco come funzionano gli allucinogeni Acidi, LSD, mescalina, funghi magici e molto altro: il segreto degli allucinogeni e di come sortiscano i loro effetti sul cervello e' stato finalmente svelato dopo anni di ricerche. La scoperta, resa nota dalla rivista Neuron, potrebbe avere un profondo impatto nella ricerca in campo psichiatrico, in quanto potrebbe portare alla comprensione del meccanismo d'azione di molti farmaci oggi in uso contro disturbi neuropsichiatrici ma dei quali tuttora non si conosce il meccanismo d'azione esatto. Le pericolose droghe, spiega Stuart Sealfon della Mount Sinai School of Medicine di New York, esercitano i loro effetti allucinogeni 'accendendo' con un'intensita' smisurata gli stessi 'interruttori' accesi fisiologicamente dal cosiddetto neurotrasmettitore del buon umore, la serotonina. Acidi come LSD, alcaloidi di origine vegetale come la mescalina e i funghi magici sono tra i piu' comuni composti con poteri allucinogeni. Il loro effetto sul cervello e' fortissimo ma finora, per quanto si sapesse che queste molecole si legano ai recettori per la serotonina, i recettori 5-HT2A, rimaneva un mistero il motivo per cui lo stesso recettore non da' luogo a fenomeni allucinogeni quando e' la serotonina a legarsi ad esso. I ricercatori Usa hanno scoperto che e' l'intensita' con cui si accende il recettore a fare la differenza: testando LSD e una sostanza analoga ma non allucinogena su topolini, gli studiosi hanno visto che mentre l'acido lisergico (LSD) sovraeccita i recettori 2ARs, il composto non allucinogeno si limita ad accenderli. 31-01-2007 Australia. Le scuole per fermare l'Ice Potrebbe essere la scuola a guidare la lotta alle droghe sintetiche, nel caso specifico all'Ice, evitando cosi' che i consumatori diventino criminali o assassini. Il suggerimento e' stato avanzato dal principale organo di consulenza del Governo, l'Australian National Council on Drugs, secondo il quale il consumo delle droghe sarebbe in aumento soprattutto tra i ragazzini del ceto medio. Il Consiglio evidenzia, inoltre, la pericolosita' delle altre sostanze legali, come l'alcol, auspicando un aumento della tassazione. Secondo una recente ricerca, quasi il 10% degli australiani ha provato l'Ice; lo scorso anno, 500 mila persone l'hanno provata, e sono 45 mila gli eroinomani. Si legge nel rapporto del Consiglio: "E' difficile prevedere l'impatto sul Paese del consumo delle metanfetamine, anche se si registra un aumento dei casi di psicosi, omicidi e altri crimini violenti, nonche' il rischio della trasmissione del virus dell'HIV". Dopo un anno di consumo regolare, quasi uno su quattro tossicodipendenti e' vittima di psicosi. Secondo John Herron, ex ministro del Governo Howard, le comunita' dovrebbero risolvere le dipendenze da tutte le droghe, comprese alcol e tabacco. 01-02-2007 Italia. Franco Corleone in sciopero della fame per calendarizzazione pdl Boato Per sollecitare l'immediato incardinamento della proposta di legge Boato sul tema delle droghe e la nomina dei relatori nelle due Commissioni congiunte alla Camera (Giustizia e Affari sociali), Franco Corleone iniziera' venerdi' un digiuno 'di dialogo con il Parlamento'. Lo rende noto lo stesso ex sottosegretario alla giustizia, che sottolinea come la pdl, 'in linea con il programma dell'Unione sul tema, ha raccolto le firme di parlamentari di tutto il centrosinistra'. L'iniziativa di Corleone sara' successivamente sostenuta da altri esponenti del movimento che in questi anni ha contestato la legge Fini-Giovanardi sulle tossicodipendenze. 01-02-2007 Afghanistan. Cri-Mezzaluna: 4% della popolazione e' dipendente da eroina Un nuovo centro terapeutico antidroga e' stato inaugurato a Kabul. Il 'nawai zwand' (nuovo inizio) e' un progetto comune della Croce rossa italiana, della Mezzaluna rossa afghana e del Senlis council afghano. 'Il centro sara' dedicato al problema delle tossicodipendenze che costituisce un fattore di rischio sostanziale per la diffusione dell'hiv/Aids nel Paese'. Un rapporto delle Nazioni Unite stima in un milione il numero di tossicodipendenti in Afghanistan, quasi il 4% della popolazione totale. 'Questa crescita -prosegue la nota- e' in parte dovuta al flusso dei rifugiati che rientrano dai paesi confinanti, quali il Pakistan e l'Iran, dove le tossicodipendenze sono notevolmente cresciute negli ultimi anni'. 'La tossicodipendenza e' un problema crescente in Afghanistan, spero che il centro contribuira' ad aiutare il paese ad affrontare questo problema sempre piu' pressante', ha sottolineato Norine MacDonald, presidente e fondatrice del Senlis council. 'Nella Comunita' Terapeutica di Roma, Massimo Barra ha dimostrato che e' possible combattere un problema difficile come la tossicodipendenza con successo ed e' questo modello che vogliamo adottare nel Centro terapeutico di Kabul'. Un gruppo di medici, di infermiere e di operatori sociali della Mezzaluna rossa afghana ha ricevuto una formazione specifica a Villa Maraini nel dicembre del 2006. 'Un team della Cri si rechera' prossimamente a Kabul per aiutare ad avviare il centro ed adattare la propria filosofia di intervento alla realta' ed ai bisogni locali'. 'In trent'anni di esperienza nell'aiutare i tossicodipendenti ho trovato che la comprensione e la compassione per le loro sofferenze sono gli unici strumenti efficaci per aiutarli ad affrontare la dipendenza', ha affermato Massimo Barra presidente della Cri. 'Troppo spesso lo stigma associato con la tossicodipendenza trattiene il tossicodipendente dal chiedere aiuto e dal richiamare l'attenzione di cui ha disperatamente bisogno. A Villa Maraini cerchiamo di capire le persone e cerchiamo di aiutarle ad affrontare le molte difficolta' che incontrano nella loro vita'. 'Lo scambio di siringhe e' un veicolo sicuro di trasmissione del virus dell'Hiv', ha aggiunto Barra. 'C'e' bisogno urgente di interventi terapeutici mirati per le tossicodipendenze in Afghanistan se vogliamo prevenire una pandemia da Hiv. La Croce rossa italiana e la Mezzaluna rossa hanno la vocazione e la responsabilita' umanitaria di prendersi cura delle categorie piu' vulnerabili; l'Afghanistan e' un paese molto vulnerabile e necessita di particolare attenzione '. Negli ultimi due anni i ricercatori del Senlis council hanno riscontrato livelli crescenti di uso di eroina a Kabul, Herat, Lashkar Gar (Helmand) e Kandahar. 'Queste zone urbane, dove rientrano i rifugiati in cerca di lavoro, sono le zone a rischio per una prossima epidemia da Hiv in Afghanistan', ha affermato Norine MacDonald. 'L'Hiv/Aids e' una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in Afghanistan', ha sostenuto Fatima Gailani, presidente della Mezzaluna rossa afghana. 'Se agiamo in fretta, possiamo fermare la crisi dell'Hiv/Aids prima che esploda in Afghanistan, se non agiamo, i risultati saranno catastrofici e dovremo affrontare un'epidemia di dimensioni spaventose'. Alla Croce rossa italiana e' stata espressa la gratitudine della Mezzaluna rossa afghana da parte del segretario generale, Abdul Kazimi, 'per il ruolo giocato nell'apertura del Centro antidroga della Mezzaluna rossa Afghana. Barra ha visitato ieri il centro ortopedico del Cicr di Kabul, diretto da Alberto Cairo, cui ha manifestato il supporto della Cri per il 2007 ed ha incontrato il capo della delegazione del Cicr in Afghanistan'. 01-02-2007 Australia. Polizia federale in Afghanistan contro l'oppio Agenti della polizia federale (Australian Federal Police) saranno inviati in Afghanistan per combattere il traffico dell'oppio, malgrado le voci che danno per fallite le politiche internazionali sulle droghe. Il ministro della Giustizia Chris Ellison ha dichiarato che quattro agenti partiranno a marzo. Due poliziotti saranno stanziati a Kabul come consiglieri della polizia nazionale afghana, e gli altri a Jalalabad, centro della coltivazione del papavero, per aiutare le forze antinarcotici locali. 01-02-2007 Italia. Nardini (Sims): perche' non e' stato abrogato l'articolo 4 della legge Fini-Giovanardi? Pubblichiamo questa lettera giuntaci dal presidente del Gruppo Sims, Roberto Nardini, inviataci per conoscenza: Nel maggio del 2006, con il messaggio quì di seguito riportato, chiedevo un riscontro che nessuno si è mai degnato di fornire. In sostanza, si chiedeva, ed ancora si chiede, per quale nodo procedurale, legale o politico non si è abrograto l'articolo 4 della legge Fini Giovanardi ed interrotto immediatamente gli effetti della variazioni che ha prodotto sulla 309/90. C'era poi tutto il tempo di ridiscutere per una nuova normativa che andasse oltre, normativa che ancora non si sa se, come, e quando potrà concretizzarsi. Dopo ben otto mesi di governo molte delle aspettative per una svolta sostanziale sono state bruciate e i tempi stanno allungandosi in modo incredibile, tanto che nessuno ancora sa per quanto tempo gli effetti delle variazioni sono destinati a prodursi. Questo silenzio aumenta le preoccupazioni, che non sono soltanto le nostre, e l'amarezza sul fatto che tutto sembra giocarsi sui problemi della cannabis. Siamo anche noi antiproibizionisti, ma i problemi sono anche e soprattutto altri, anche se nessuno pare rendersene conto o, comunque, farsene carico. Sono quelli dell'assistenza, della qualificazione dei servizi, sul controllo di effettiva qualità, efficacia e sicurezza, del rispetto dei diritti di chi si cura, del rinforzo sull'attuazione di questi diritti e sulla liberalizzazione dei pazienti dal monopolio dei SERT come aveva stabilito il referendum del 1993 e reso possibile dalla 309/90 prima che fosse variata. Perfino il disegno di legge Boato su questo terreno non fa un passo avanti rispetto alla vecchia normativa, né conserva neanche quelle pochissime cose positive che la Fini Giovanardi aveva previsto, come per esempio, la possibilità di prescrizione del farmaco, e quindi del suo affidamenbto per 30 giorni anziché per soli 8. Ed infine, che il ministro Turco consumi tutte le sue iniziative sulla cannabis è veramente triste. Qualcuno sa dirci qualcosa? Segue il messaggio del 20 maggio 2006: La legge 49/2006 nella quale sono state inserite con procedura singolare, un vero e proprio colpo di mano, le nuove norme in materia di droga e tossicodipendenze ha già iniziato a produrre gravi disastri e non solo per il suo impianto punizionista. La modifica dell'art. 43, per esempio, ha di fatto ridotto le possibilità di assistenza dei tossicodipendenti da parte degli esercenti la professione medica non inseriti nei SERT, facoltà che era stata loro riconosciuta in seguito al referendum del 1993, e letteralmente rideportato un numero consistente di soggetti che avevano intrapreso percorsi efficaci presso i loro medici di fiducia e specialisti di riconosciuta preparazione, all'interno di servizi pubblici che non sempre e dovunque sono in grado di offrire risposte adeguate a questi pazienti. Alcuni di questi, gettati in autentica disperazione, hanno dichiarato di preferire i rischi dell'abbandono delle cure, piuttosto che rientrare in servizi dai quali già da tanti anni e per diversi condivisibili motivi, si erano allontanati. Per questo, in perfetto accordo con il mondo degli operatori, con le associazini dei consumatori e dei pazienti e con le società scientifiche, richiediamo che gli effetti devastanti di questa nuova normativa vengano IMMEDIATAMENTE interrotti per decreto, rispristinando i disposti della 309/90 nelle more di una discussione per il superamento in senso migliorativo della stessa. Si prega i destinatari di fornirci un cenno di riscontro. Roberto Nardini, Presidente Gruppo S.I.M.S. 02-02-2007 Italia. Amato: gli italiani consumano quantita' gigantesche di cocaina In Italia c'e' 'un consumo gigantesco di cocaina, una spaventosa domanda di cocaina'. A lanciare l'allarme e' stato ieri il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, al termine degli incontri tenuti negli uffici della Prefettura di Napoli per verificare l'andamento del 'Piano Napoli' per la sicurezza. Ma il responsabile del Viminale ha parlato anche di possibili misure di controllo per sconfiggere la criminalita', che tenta di controllare anche gli appalti pubblici. Tra le misure ipotizzate c'e' quella della 'stazione appaltante unica'. Per quanto attiene al consumo della droga il ministro ha ricordato che in Campania, in un anno, e' stata sequestrata una tonnellata di cocaina. 'Tutta questa cocaina forse non era destinata alla regione, ma vuol dire comunque che c'e' un consumo gigantesco nel Paese', ha spiegato il ministro. 'Non si puo' chiedere alle forze dell' ordine di contrastare se c'e' una tale domanda che viene dalle famiglie, dagli italiani adulti, dagli italiani giovani adulti'. Un terreno, questo, ha detto Amato, in cui 'l'azione di contrasto si intreccia con le azioni di natura pubblica e privata, sulle quali e' bene che si rifletta'. La diffusione della cocaina 'e' una delle attivita' che provoca piu' tensioni', ha aggiunto. E anche gli arresti effettuati non sono pochi, ma sono in crescita. L'altro fronte e' quello della trasparenza degli appalti: per garantirla vanno fatti passi decisivi. Il primo potrebbe essere proprio quello di rafforzare le singole amministrazioni. Come? La strada ipotizzata e' quella quella dell'istituzione di una 'stazione appaltante unica'. Per ora, ha detto il ministro, 'stiamo valutando provincialmente, non regionalmente. Nessuno impedisce ai comuni o ad un certo numero di comuni di convenire tra di loro che il conferimento dei loro appalti e, quindi, le loro gare, avviene avvalendosi di un unico, chiamiamolo ufficio, che e' la stazione appaltante'. Riguardo all'attuazione del Piano Napoli per la sicurezza (sottoscritto lo scorso 3 novembre), che ha tenuto impegnato il ministro in una verifica con i vertici, Amato si e' detto 'soddisfatto'. Il responsabile del Viminale e' stato in trasferta a Napoli tre volte in pochi mesi, proprio per confrontarsi con i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni. 'Percepisco che e' cambiato il clima, c'e' la percezione di un'azione continua che, pezzo dopo pezzo, sta smontando situazioni di relativa impunita'. Naturalmente non mi azzardo a dire che la percezione che i napoletani hanno della sicurezza e' migliorata, perche' questo me lo devono dire loro, non lo devo dire io'. 'Spero che possa esserci anche questo - ha aggiunto - ma mi rendo conto che la percezione e' l'ultima a cambiare'. PIU' DI 4,6 TONNELLATE DI COCAINA SEQUESTRATE NEL 2006 - Nel corso del 2006 sono stati sequestrati 4.624,763 chilogrammi di cocaina con un aumento del 5,74% rispetto ai 4.373,625 chilogrammi recuperati dalle forze dell'ordine nel corso del 2005. Sono le cifre diffuse dal ministero dell'Interno all'indomani delle dichiarazioni del ministro Giuliano Amato sul consumo di droga in Italia. In calo, invece, i sequestri di eroina passati dal 2005 al 2006 da 1.373,763 chilogrammi a 1.325,628 (-3,5%). Fortissimo incremento per quanto riguarda i sequestri di marijuana, passati nell'arco di un anno da 2.484,598 chilogrammi a 5.445,906 chilogrammi. Le operazioni antidroga sono state lo scorso anno 20.580, in aumento (+3,7%) rispetto alle 19.845 dell'anno precedente. Le persone segnalate all'autorita' giudiziaria sono state 32.807 nel 2006, mentre erano state 31.580 nel 2005. Ha riguardato il contrasto del traffico di cocaina la maggior parte delle operazioni antidroga (6.451). Piu' di un terzo delle persone denunciate all'autorita' giudiziaria (12.471 su 32.807) e' stata coinvolta in un'operazione di polizia per il contrasto del traffico di cocaina. In termini assoluti, il quantitativo maggiore di droga sequestrata e' relativo all'hashish (19.207, 661 kg). Nel complesso sono stati sequestrati nel 2006 33.135,097 kg di sostanze stupefacenti, con un aumento del 4,78% rispetto all'anno precedente. In calo i sequestri di droghe sintetiche (meno 59,54%) e di piante di cannabis (meno 32,60%). Oltre alla cocaina, le operazioni antidroga hanno riguardato in prevalenza l'hashish (6.297), l'eroina (3.477) e la marijuana (2.469). COMMENTI "Bisogna annullare il decreto del ministro della Salute Livia Turco che ha aumentato il quantitativo massimo di cannabis per uso personale in quanto si sta dimostrando un vero e proprio incentivo al consumo di droga". Lo dichiara il capogruppo vicario della Democrazia cristiana per le Autonomie alla Camera Giampiero Catone. "Non sorprende quindi che il 30 per cento dichiara di aver fatto uso di cannabis se la domanda di sostanze stupefacenti e' aumentata lo si deve agli effetti anche psicologici che il decreto ha provocato, facendo passare il messaggio anostro avviso sbagliato che consumare droga si puo'. C'e' un vero e proprio allarme sociale nelle famiglie italiane - prosegue Catone - che vivono sempre di piu' il dramma pei i propri figli 'incentivati' al consumo di droghe. E che dire dell'immane lavoro delle forze dell'ordine, gia umiliate dal Governo con un'irrisorio aumento economico del contratto, costrette ad andare in giro con bilancini di precisione per verificare i quantitativi di droga personale, svolgendo controlli pericolosi, estenuanti e scoraggianti. Il raddoppio delle dosi personali ha solo innescato un raddoppio degli spacciatori, dei consumatori e aperto la strade al consumo anche di altre droghe". Cosi' Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno: Le dichiarazioni di ieri del ministro dell'Interno, Giuliano Amato, sull'eccessivo consumo di cocaina in Italia, hanno sollevato l'ennesimo allarme droga. E come nei precedenti teatrini, stanno arrivando puntuali commenti tipo: "lo sapevo", "tutta colpa della Turco che ha innalzato le tabelle" ecc... Per cui non e' male ricordare che il decreto del ministro della Salute, Livia Turco, ha aumentato il quantitativo massimo di cannabis per uso personale, ma la cannabis non e' cocaina, anche se la per la legge Fini-Giovanardi sono equiparate. Inoltre non esiste dimostrazione scientifica che il consumo di una induca al consumo dell'altra. Non si puo' continuare a non guardare cosa succede al di là dei propri confini nazionali per accorgersi cosa succede in altri Paesi (Svizzera, Olanda ecc..) dove con legislazioni di tutt'altro tono si e' raggiunta una diminuzione di consumi e morti. In Italia per ora siamo fermi a guardare quello che succede, lasciando in mano alla malavita organizzata lo spaccio di droga, e nell'illegalita' milioni di persone che usufruiscono di sostanze stupefacenti. Il ministro della Solidarieta' Sociale Paolo Ferrero, rispondendo ad una mia interrogazione, mi ha rassicurato ma solo in parte. Non c'e' ancora un ddl del Governo in materia di droga, ma e' stato istituito un tavolo interministeriale per tracciare delle linee guida che dovrebbero prevedere la depenalizzazione del consumo come indicato dal referendum del 1993; l'eliminazione delle sanzioni amministrative e delle tabelle, affidando al giudice la scelta di distinguere tra consumo e spaccio e l'inquadramento del fenomeno dal punto di vista socio-sanitario e non di polizia. L'allarme del ministro Giuliano Amato va letto anche in questo senso e la peggiore risposta sarebbe quella di aumentare la repressione e basta. Secondo il sociologo Luigi Caramiello, autore del saggio 'La droga della modernità', l'8% degli studenti napoletani fa uso di cocaina. Caramiello ne ha parlato in un'intervista sul quotidiano napoletano 'Corriere del Mezzogiorno'. "Ho coordinato una ricerca, che verrà pubblicata in primavera, su un campione di 500 studenti delle scuole medie ed è venuto fuori un dato molto impressionante: l'8% dei ragazzi fa uso di cocaina ed è altissima anche la percentuale di consumo tra gli adolescenti visto che il consumo di cocaina, a Napoli e in Campania, riguarda soprattutto i giovani (oltre 35 anni le statistiche crollano) bisogna chiedersi perché questo accada". "A cavallo delle due rivoluzioni industriali gli operai europei erano dediti all'alcolismo distrutti dalla disperazione e dalla considerazione di essere l'anello più debole della catena, oggi, invece, la situazione si è ribaltata e a sentirsi deboli sono i giovani, anche per un cambiamento epocale". Prima c'erano quattro giovani per ogni anziano, ora il rapporto è esattamente capovolto e i giovani sono diventati una minoranza. "La nostra società è vecchia e si difende tenendo i giovani in panchina fino alla soglia della maturità. Un altro dato è la considerazione di cui godono i giovani: per il livello enormemente cresciuto delle conoscenze sono precocemente adulti, ma la società continua a considerarli come adolescenti visto che ormai la soglia di autonomia scatta non prima dei 35 anni". "Le esternazioni d'allarme-cocaina di Amato,devono molto preoccupare.L'aumento e' figlio di una palese cultura dell'iresposabilita' di cui non e' immune nemmeno la televisone pubblica.Saggezza vorrebbe che la Turco prendesse atto della comportamento indirettamente indotto non solo dal suo decreto ma anche dalle irresponsabili e frequenti dichiarazioni di Ferero". Lo dice Luca Volonte' in una nota. "Il Ministro degli Interni pero' non puo' limitarsi a denunciare la gravita' dei fatti, esca dal ruolo di commentatore! -esorta il capogruppo Udv alla Camera- Passi dalla denuncia all'azione. Agisca duramente contro questo fenomeno come contro la poligamia.Anche su questa piaga,si e' dimostrato un eccellente commentatore ma un inefficace Ministro". "L'allarme lanciato da Amato sul consumo di cocaina in Italia da una parte allarma, ma dall'altra puo' costituire una buona occasione per riflettere sulle politiche di contrasto alla droga". E' quanto sostiene la deputata di Italia dei valori Silvana Mura. "La diffusione della cocaina, ma anche di altre droghe, va si' contrastata combattendo duramente l'importazione e lo spaccio, ma e' impossibile -aggiunge- rinunciare a misure disincentivanti che agiscano sui consumatori finali". "Ho gia' avuto modo di esprimere le mie perplessita' sulla decisione del ministro Turco di innalzare i livelli consentiti sulla cannabis, ma su un punto -sottolinea Mura- sono assolutamente contraria, la totale depenalizzazione delle droghe, che pure alcuni vorrebbero. Se per le droghe leggere si giungesse ad eliminare qualsiasi sanzione, comprese quelle amministrative, equivarrebbe a lanciare un messaggio disastroso che invita a farne uso. La droga -conclude- deve rimanere vietata ed e' necessario prevedere una sanzione per chi ne fa uso". "Se la cocaina e' diffusa in proporzioni spaventose, il ministro Amato ha un rimedio: chiamare la sua collega Turco e il suo collega Ferrero e invitarli a smettere di lanciare proclami devastanti per la societa'. Il governo Prodi sta drogando l'Italia. Mettano giu' le mani dalla legge Fini: drogarsi non e' un diritto, ma un delitto contro se stessi e contro la societa'". Lo dice il senatore di AN Francesco Storace. "L'Italia e' veramente il Paeseà della meraviglia: si meraviglia oggi il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, scoprendo, a Napoli!, il gigantesco consumo di cocaina e la spaventosa domanda. Eppure, per capire il fenomeno basterebbe circoscrivere la propria attenzione nell'area di una decina di chilometri quadrati dove sono compresi i palazzi della Camera, del Senato e di alcuni ministeri". La provocazione arriva da Rita Bernardini, segretaria di Radicali italiani. "A parte le indagini a colpi di tampone delle Iene- prosegue Bernardini- si scoprirebbe la stranezza rilevata dal cittadino comune di sospetti e continui passaggi di proprieta' di locali commerciali come bar e ristoranti (ma non solo), ristrutturati da cima a fondo per tre volte nel giro di tre anni: che si tratti di fenomeni di riciclaggio di denaro sporco proveniente dal traffico di droga, sembra non chiederselo nessun abitante dei palazzi del potere, magistrati compresi". Ancora piu' "stupefacente", per Bernardini, e' il fatto che non si riesca ad aprire e poi a tenere un serio e approfondito dibattito sui costi del proibizionismo sulle droghe. "C'e' da scommettere, invece- conclude la leader radicale- che nelle prossime ore si scateneranno i proibizionisti e punizionisti di ogni risma che invocheranno norme ancora piu' repressive di quelle vigenti per 'salvare' le giovani generazioni". 'Un Ministro della Repubblica non puo' dire che e' impossibile contrastare la droga se troppa gente la chiede'. Cosi' il presidente del Copaco, Claudio Scajola, nel suo discorso al convegno organizzato da Forza Italia a Napoli, ha commentato le dichiarazione del Ministro dell'Interno Giuliano Amato sulla diffusione della droga in Italia. 'La guerra contro la droga - ha poi aggiunto - non si vince solo stigmatizzando il consumo ma bensi' colpendo veramente l'immigrazione clandestina che campa con il traffico di stupefacenti'. 'Dobbiamo ricominciare a parlare di sicurezza - ha sottolineato ancora Scajola - e lo dico non per caso a Napoli, in una terra che ha conosciuto e conosce momenti di vera emergenza criminale. Non e' possibile rassegnarsi ad una vera e propria perdita del controllo del territorio, da parte delle forze dell'ordine, in interi quartieri di grandi citta' italiane. In tutt'Europa la sicurezza e il controllo della criminalita' diffusa - ha poi concluso - sono priorita' assolute, sono le precondizioni per un risanamento delle realta' piu' disgregate. Gli scippi e i furti a Napoli non possono essere ridotti a colore locali, gli omicidi a una tragica fatalita' ineluttabile'. "Come si concilia l'allarme lanciato da Amato sul vero e proprio boom del consumo di sostanze stupefacenti con la volonta' del governo di fare strame della legge Fini e vararne una pro-droga?". A chiederlo e' Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia che spiega come "per troppo tempo si sono trasmessi ai giovani messaggi nocivi che hanno avuto effetti deleteri nella societa', il piu' inquietante dei quali e' stato l'assuefazione culturale alla droga". Quello che si realizzava era per il deputato di Alleanza nazionale "un vero e proprio 'droga pride' sulla pelle dei nostri figli, con i risultati che abbiamo ancora sotto gli occhi". Attraverso la legge Fini "abbiamo quindi voluto porre in essere una grande opera di delegittimazione culturale della droga, che ne presentasse l'uso come un grave disvalore, meritevole della piu' chiara riprovazione sociale, una vera e propria controffensiva ad ampio respiro, basata sulla convinzione che e' la cultura della droga che va combattuta se si vuole sconfiggere il flagello della tossicodipendenza". Il dramma "e' che ora tutta questa operazione e' messa in discussione e minata dalle fondamenta- conclude l'esponente di An- dal governo Prodi, al quale Amato, se fosse coerente e conseguente, dovrebbe dire: giu' le mani dalla legge Fini". "Aumento della cocaina? Cari Scajola, Storace, Pedrizzi questi sono 'fatti' vostri". Lo dichiara Francesco Piobbichi, responsabile droghe del Prc. "Banalizzazione del fenomeno droghe equiparate tutte sullo stesso piano, spacciatori che rischiano la stessa sanzione sia che spacciano droghe pesanti che leggere, raddoppio dei consumi di cocaina nei 5 anni del governo Berlusconi, frammentazioni delle azioni delle forze dell'ordine, indirizzati ad inseguire i piccoli consumatori anziche' le reti criminali, inefficacia delle sanzioni amministrative come deterrente contro il consumo, inefficacia delle politiche preventive nelle scuole, rarefazione dei servizi di assistenza e di riduzione del danno, incapacita' di dotare il nostro paese di un piano d'azione sulle droghe come nel resto dell'Europa (solo l'Italia e Malta non hanno un piano d'azione sulle droghe). Potrei continuare ancora a lungo per evidenziare il fallimento delle politiche del centro destra sulle droghe in questi anni, cari Scajola, Storace e Pedrizzi che urlate alla luna, questi sono 'fatti vostri'". E' necessario invece, conclude Piobbichi, che "l'Unione avvii al piu' presto la discussione per una nuova legge non ideologica in grado di costruire consapevolezza e porre rimedio agli effetti nefasti delle politiche del centro destra". L'allarme sulla diffusione della cocaina dimostrano il 'fallimento delle politiche proibizioniste' e in particolare della legge Fini-Giovanardi: lo afferma il ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, che giovedi' prossimo, in commissione sanita' del Senato, illustrera' le linee con cui 'superare' l'attuale legge sulle tossicodipendenze. 'Come la Bossi-Fini non ha ridotto ma ha anzi contribuito a far crescere il fenomeno della clandestinita' tra gli immigrati - spiega Ferrero - anche la Fini-Giovanardi non ha in alcun modo ridimensionato la diffusione di una sostanza come la cocaina, il cui consumo e', come indica anche la relazione annuale che abbiamo fatto al Parlamento, addirittura raddoppiato negli ultimi anni'. 'I numeri assunti dal fenomeno nel nostro paese - continua il ministro - indicano tutto il fallimento delle politiche proibizioniste attuate dalle destre e la necessita' che si intervenga con decisione sulla prevenzione, distinguendo nettamente tra spaccio e consumo anche per poter meglio consentire alle forze dell'ordine di svolgere un efficace contrasto al narcotraffico'. 'Per questo - conclude - l'8 febbraio presentero' alla Commissione Sanita' del Senato le linee con cui superare la Fini-Giovanardi'. 'Al ministro Amato diciamo che condividiamo pienamente il suo grido di dolore sul consumo di cocaina, ma molto di questo e' figlio di una cultura del permissivismo che ignora come 4,5 mln di italiani siano arrivati a consumare hascisc e cannabis: in pratica, per alcune fasce d'eta' il rapporto e' superiore addirittura al 50%'. E' quanto affermano, in una nota congiunta, i senatori di Fi Maria Burani Procaccini, responsabile del dipartimento Famiglia e minori del partito e Antonio Gentile, segretario della Commissione parlamentare antimafia. 'Si tratta di un giro di affari complessivo - sostengono Burani e Gentile - che frutta alla mafia, alla camorra, alla 'ndrangheta ed alla Sacra Corona Unita, solo per l'Italia, almeno 2 mld di dollari annui. Il rapporto fra droghe cosidette leggere e droghe pesanti e', ormai, di concatenazione e seppure, fortunatamente, non tutti i consumatori di hascisc passano alla cocaina e' assolutamente certo che tutti i consumatori di cocaina sono passati dall' hascisc. Per Burani e Gentile 'la presenza nella maggioranza di forze politiche cosidette antiproibizioniste rischia di vanificare l'allarme di Amato, che merita, invece, un approfondimento serio e responsabile del Parlamento, per difendere la vita e per contrastare un largo consumo di droghe che e' sinonimo di aberrazione'. Nei centri che si occupano di tossicodipendenze il fenomeno cocaina e' avvertito in maniera molto seria. Non solo. Nell'esperienza di uno degli ospedali maggiori di Roma, il Policlinico 'Gemelli', la percezione della gravita' della situazione e' anche piu' marcata rispetto ai dati emersi ieri a Napoli e commentati con allarmismo dal ministro degli Interni, Amato. "I casi di dipendenza da cocaina che vediamo quotidianamente sono molto piu' che raddoppiati", spiega Luigi Janiri, docente di psichiatria e responsabile dell'unita' di Alcologia e tossicodipendenze nel Day hospital del Policlinico capitolino. "I pazienti con questo problema, e che si rivolgono a noi, sono aumentati di quattro, cinque volte di piu' rispetto a cinque anni fa. Prima vedevamo molti eroinomani puri o poli-tossicodipendenti, ora senz'altro i cocainomani sono moltissimi". Le cifre che sono state diffuse, che indicano in 700 mila i consumatori abituali della polvere bianca, sembrano, in questo caso, molto al di sotto della realta' del fenomeno. Questo nonostante la pericolosita', anche questa sottovalutata, della cocaina. "E'una droga molto pericolosa sia dal punto di vista delle complicanze somatiche, perche' puo' dare problemi cardiovascolari importanti, come infarto e ictus, sia dal punto di vista neurologico, perche' puo' indurre crisi epilettiche- sottolinea Janiri-. Da un punto di vista psichiatrico, inoltre, puo' provocare anche fenomeni importanti, come la psicosi paranoideia". Per diventare dipendenti ci vuole poco tempo. Con 'sniffate' da 0,5 o 1 grammo al giorno, in tre, quattro mesi, si raggiunge una situazione di intossicazione cronica. "Per lo sviluppo dei sintomi di dipendenza psichica bastano invece pochi giorni. Il fenomeno del 'craving', l'intenso desiderio compulsivo della sostanza, si manifesta entro brevissimo tempo". Le crisi di astinenza da cocaina possono essere "molto pericolosa perche'- prosegue Janiri- si possono verificare suicidi con una frequenza molto maggiore, accompagnata o meno da depressione". La terapia oggi e' insufficiente, perche' non ci sono al momento farmaci specifici per bloccare l'effetto di questo tipo di droga. "Si usano psicofarmaci e antidepressivi uniti a sedativi e neurolettici per curare i sintomi di tipo psicotico, a questi si aggiungono anche stabilizzatori dell'umore perche' aiutano a normalizzare gli sbalzi indotti farmacologicamente dalla droga, oltre alla psicoterapia". Oggi una speranza allo studio, per contrastare il fenomeno, e' offerta dai vaccini, gia' utilizzati in altri Paesi, che creano anticorpi contro la cocaina. Ma uscire dalla dipendenza e' molto difficile, il rischio e' che almeno 1 su 4 ricada nella dipendenza. L'Italia dimostra di non essere attrezzata per affrontare le conseguenze sulle persone di questa ondata di cocaina. "Non ci sono centri specializzati il precedente governo aveva indicato la necessita' di individuare riferimenti adatti per la cura di questa dipendenza, ma nulla poi e' avvenuto". Non si e' preparati da nessun punto di vista, ne' terapeutico, ne' culturale: "Anche la maggior parte degli psichiatri oggi ha difficolta' ad individuare una terapia specifica per affrontare i problemi della cocaina. C'e' molta strada da fare". "Il problema della cocaina e' complesso, da un lato soddisfa il bisogno di efficienza e rapidita' di oggi, dall'altro c'e' anche un'offerta abnorme che ha permesso un abbassamento del prezzo e, quindi, un aumento dei consumatori". Cosi' Piergiorgio Zuccaro, direttore dell'Osservatorio 'Fumo, alcol e droga' dell'Istituto superiore di sanita', spiega il fenomeno che sta dilagando nel nostro Paese. E' stato proprio il suo centro di ricerca ad evidenziare il fatto che dal 2001 al 2005 i consumatori di cocaina sono raddoppiati, da 350 mila a 700 mila, e a lanciare l'allarme. "Questo e' in linea anche con l'incremento dei sequestri che vengono fatti dalle forze dell'ordine", sottolinea Zuccaro. I consumatori non sono solo i giovani, "che restano comunque particolarmente interessati", sottolinea il dirigente Iss. "Mentre per altre sostanze d'abuso come ecstasi ed eroina ci sono piu' acquirenti nella fascia d'eta' 15-24- spiega Zuccaro- la cocaina risulta essere l'unica sostanza d'abuso con una percentuale d'utilizzo simile nella fascia 24-35 anni, che riguarda i piu' adulti e inseriti nel mondo del lavoro". Non e' piu', inoltre, e' l'analisi dell'Iss, una droga che riguarda solo alcune fasce sociali, quelle alte, ma, grazie al basso costo, ora e' utilizzata da tutti. "Questo crea ulteriore allarme- aggiunge Zuccaro- perche' e' una droga che nel tempo non si riesce ad abbandonare: non e' come la cannabis, legata ad un periodo dell'esistenza, ma comincia a far parte dello stile di vita, con conseguenze nel tempo estremamente pericolose". Ma l'Italia non appare in grado di affrontare l'emergenza cocaina. "I consumi non sono aumentati solo in Italia- specifica Zuccaro- ma nel mondo. Questo fa capire che le campagne non hanno funzionato, dovremmo cercare di cambiare e di studiare cosa fare per la prevenzione". Dopo diversi anni che consumano la 'polvere bianca', le persone cominciano ad avere problemi cardiaci e di dipendenza. "Dobbiamo prepararci ad aiutarli- aggiunge a questo proposito il dirigente- ma non solo mandandoli nei servizi pubblici, che fanno un ottimo lavoro, bensi' cercando di aiutarli tramite la rete dei medici di famiglia e inserendo le tossicodipendenze, soprattutto da cocaina, tra le patologia che vano affrontate con metodo". Si prevede un aumento del fenomeno? "Non ci sara' un grosso aumento nei prossimi anni- risponde Zuccaro- anche perche' il 'grande salto' gia' c'e' stato". La tendenza sembra essere quella "di un consolidamento del mercato", mentre la produzione mondiale non salira' di molto. "E' aumentata negli ultimi ani grazie alle nuove tecniche di coltivazione- conclude Zuccaro- perche', Colombia in primis, i Paesi produttori hanno ridotto le aree di coltivazione di piante aumentando la percentuale attiva della droga. Questo grazie all'ingegneria genetica: si produce molta piu' cocaina con molte meno piante". 'Oggi la cocaina non e' piu' percepita come droga, e' diventata un bene di consumo come un altro, una merce che serve a migliorare le proprie prestazioni sessuali o sportive, a vincere le proprie paure e la solitudine in cui lasciamo vivere i giovani'. Lo afferma il responsabile della comunita' di San Patrignano, Andrea Muccioli, che parla di una 'emergenza annunciata'. Per recuperare le persone dalla cocaina, 'ultima prevista e annunciata emergenza - sottolinea - servono le comunita' residenziali educative di lungo periodo, senza alcun utilizzo di droghe sostitutive. Cioe' quelle serie, le comunita' che educano e ti riconsegnano alla tua vita'. 'La nostra societa' ha sdoganato gli stupefacenti. Cosi' il consumo e il mercato della coca si allargano esponenzialmente', continua Muccioli sottolineando che questo e' confermato anche dai dati degli ingressi in comunita' di nuovi ospiti nel periodo 2002-2006, anni in cui sono state accolte 3mila persone. Nel 2002 solo il 28% dichiarava di non avere mai usato stupefacenti per via iniettiva. La percentuale sale al 34% nel 2003, aumenta fino al 40% nel corso del 2004, mentre si stabilizza su piu' di meta' della popolazione della comunita', il 59%, nel biennio 2005-2006. Per questo 59% gli stupefacenti di uso primario erano cocaina e ecstasy. All'eroina, semplicemente fumata o inalata - spiega ancora Muccioli - si approdava solo al termine del percorso di tossicodipendenza, per ridurre effetti stimolanti ed eccitanti delle altre sostanze. 'In questa situazione - conclude il responsabile di Sanpa - abbiamo bisogno di seri interventi di prevenzione, non certo di decreti che raddoppino la quantita' di spinelli che un ragazzo puo' tenersi in tasca e fumare'. "Dobbiamo lottare perche' un giovane non si droghi e diffondere dalle scuole l'amore e il rispetto nei confronti della famiglia". Aniceto, uno dei dj italiani piu' impegnati nel sociale, da' ragione al ministro dell'Interno, Giuliano Amato. "Imperversa dappertutto -ricorda Aniceto- e nelle discoteche te la puoi procurare facilmente. Da un paio di anni, gira una specie di inno 'dance', il brano intitolato 'Rum e cocaina', un campione della canzone 'Maracaibo' di diversi anni fa di cui riprende solo il ritornello. E' impressionante vedere i ragazzi che riempiono la pista alzare le braccia e cantare a squarciagola 'rum e cocaina'. Se togli il disco, loro continuano...". Lanciato da Piero Chiambretti nel programma "Markette", Aniceto e' stato testimonial di una campagna anti-ecstasy su Rai 3 ed online, patrocinata dalla regione Campania, nonche' promotore di feste in discoteca contro la droga e per la sicurezza stradale. "Dovrebbe esserci il divieto di suonare certi brani -prosegue il dj- e occorre censurare alcuni media. Perche' molti, specie al sud, sniffano per scimmiottare un'atteggiamento da vip, quelli che loro considerano 'arrivati'. Per alcuni ventenni si tratta di esempi da imitare. Non farei differenza nemmeno tra droghe leggere e pesanti: 'servono' tutte a rovinare la vita di un ragazzo. Bisogna fare presto. Dopo, quando ci sono di mezzo i morti, non serve essere duri". 'Invece che attaccare ogni giorno l'equilibrata legge in vigore, il Governo Prodi ci dica che cosa intende fare per prevenire e reprimere lo spaccio della cocaina'. Lo ha detto, parlando a Udine a una manifestazione del'Udc, Carlo Giovanardi, che nel Governo Berlusconi era ministro con delega alle tossicodipendenze. 'Ricordo che due progetti speciali, che avevamo messo in campo e finanziato lo scorso anno con il Governo Berlusconi - ha detto Giovanardi - riguardavano proprio la prevenzione in famiglia e il recupero dei cocainomani. Di questi progetti non abbiamo piu' avuto notizia, mentre purtroppo il Governo Prodi ha come primo atto azzerato il dipartimento delle tossicodipendenze presso la presidenza del Consiglio e moltiplicato i segnali di benevolenza verso l'uso degli stupefacenti'. "Il Governo Prodi è proprio 'stupefacente': dopo aver attaccato con forza la legge Fini, il ministro Amato ha incredibilmente scoperto che la droga è un problema e non un diritto. Peccato che per un ministro che si sveglia dal letargo, ce ne sono altri che non perdono l'occasione per strumentalizzare il dramma della tossicodipendenza, per questioni di target elettorale interno". Lo afferma Giorgia Meloni (An), vicepresidente della Camera. "Siamo sempre più convinti - aggiunge - che l'unico modo per sconfiggere quella che viene considerata una delle piaghe sociali più gravi del nostro tempo, sia percorrere la strada della prevenzione e della cura e non quella liberalizzazione, professata dalle compagini più radicali ed estreme dell'Unione. Non ci aspettiamo però proposte ragionevoli da una maggioranza che porta avanti la cultura dell'illegalità, con esponenti che si vantano per aver piantato marijuana nei vasi di Montecitorio, propone l'innalzamento delle dosi di detenzione ad uso personale di droghe e parla di istituzione delle stanze del buco". 'Prendo atto della celerita' con cui il ministro Ferrero seguita a sfornare idee, per rimanere in tema stupefacenti. Dopo aver prospettato un superamento della Bossi-Fini con l'apertura indiscriminata ai clandestini, tramite brillanti soluzioni come la non obbligatorieta' del permesso di soggiorno per periodi inferiori a tre mesi, ora annuncia che vuole superare il proibizionismo spalancando le porte all'internazionale dei tossicodipendenti'. Lo dichiara il deputato di An e vicesindaco di Milano Riccardo De Corato. 'Invito il ministro Ferrero, che scopre oggi il problema cocaina - aggiunge De Corato - a fare un tour panoramico lungo viale Monza. Se vuole mettero' a sua disposizione un mezzo ad hoc per una osservazione in tutta sicurezza. Li' potra' constatare che l'antiproibizionismo e' gia' in atto, con spaccio sulle strade in pieno giorno e a cielo aperto. Sarebbe interessante che il ministro spiegasse ai residenti, alle mamme dei tanti ragazzi del quartiere, la sua proposta. Sono curioso di sapere come verrebbe accolta'. 'Dopo quella per la cocaina, la prossima emergenza sara' per il crack, come e' gia avvenuto negli Stati Uniti e in Inghilterra'. A sostenerlo e' il direttore dell'Osservatorio sulle dipendenze della Regione del Veneto, Giovanni Serpelloni, che ha commentato con i giornalisti l'allarme lanciato dal ministro Giuliano Amato sul 'consumo gigantesco di cocaina' che si sta registrando attualmente in Italia. 'Come Osservatorio e' un allarme che avevamo gia' previsto due anni fa. Basta guardare i dati dei sequestri di droga e il trend dei soggetti che si recano ai servizi di assistenza'. La grande offerta di cocaina, ha detto ancora il direttore dell'Osservatorio, ha consentito di abbassare i prezzi fino a farla costare come l'eroina: 'Ma ora sul mercato si trovano pezzature anche da 10 euro'. La facilita' di reperimento di questa droga e di assunzione (non servono siringhe, ne' altri strumenti), l'hanno fatta diventare una sostanza di uso trasversale, sia come fasce di eta' che come fasce sociali: 'Ma la lotta contro la cocaina sara' molto piu' difficile della battaglia contro l'eroina' perche' chi ne fa uso arriva piu' tardi ai Sert ed e' piu' integrato nella societa', quindi piu' difficile da individuare e 'agganciare'- 'Invece di meravigliarsi per questa emergenza -ha commentato da parte sua l'assessore alle Politiche sociali della Regione del Veneto Antonio Valdegamberi- il ministro Amato farebbe meglio a parlare con la sua collega Livia Turco, che ha fatto la 'scelta fortemente dannosa' di aver innalzato la quantita' per uso personale di sostanze stupefacenti'. 'L'allarme sui consumi di cocaina esiste gia' da tempo, ci meravigliamo della meraviglia del ministro': cosi' Federica Massobrio, portavoce della Fict (Federazione italiana comunita' terapeutiche), una delle realta' piu' importanti del mondo dei servizi per le tossicodipendenze, commenta le parole del ministro dell'interno. Oggi, spiega, la cocaina 'rappresenta purtroppo uno stile di vita diffuso, un modus vivendi, e chi la usa non si considera certo malato'. C'e' quindi una grande difficolta', da parte dei servizi, ad 'agganciare' i consumatori, che raramente vivono l'assunzione di cocaina come un problema: arrivano a farsi curare 'solo quando sopraggiunge una patologia fisica' come ad esempio un problema cardiaco. 'Stiamo studiando le strategie migliori - afferma Massobrio - per recuperare la domanda prima che le persone la formulino'. Come arrivano, dunque, i cocainomani ai centri Fict? 'Al momento - spiega - sono i familiari del consumatore che si rivolgono ai nostri centri e insieme si studia una strategia per agganciare il parente'. La Fict dispone di una ventina di centri terapeutici, su tutto il territorio nazionale, specializzati nel trattamento dei cocainomani. 'Sono strutture ambulatoriali - precisa Massobrio - che lavorano in stretto contatto con le Prefetture, che svolgono essenzialmente programmi di consulenza psicosociale e che all'occorrenza funzionano anche di sera o nei fine settimana, come questo speciale tipo di utenza spesso richiede. Alle persone viene garantito l'anonimato, e vengono aiutate anche a prendere periodi di aspettativa dal lavoro per curarsi'. I costi, al momento, non vengono riconosciuti dal Ssn. C'e' anche un sito, 'Drogaonline', sorta di sportello gratuito al quale ci si puo' rivolgere. 'Ci stiamo inoltre occupando - aggiunge - della prevenzione che riguarda gli stili di vita. Stiamo studiando con gli psicologi i modi per far capire, ad esempio, che il piacere che procura la cocaina si puo' ottenere in maniera diversa'. La novita' e' infatti questa: che 'si tratta di una droga che non e' usata, come accadeva per l'eroina, per alleviare una sofferenza, ma per aumentare il piacere e le proprie performance'. "Il ministro Amato in fondo ha ragione, una cosa vera l'ha lasciata intendere: un Governo che raddoppia la dose minima di cannabis consentita per uso personale, che abbatte tutte le barriere possibili all'immigrazione, che come prima azione di politica giudiziaria concede l'indulto, non ha alcuna possibilita' di contrastare efficacemente il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti'. Lo dichiara Roberto Cota, vice presidente della Lega Nord alla Camera. 'Di questo passo -conclude Cota- il nostro Paese sara' presto la Mecca dello spaccio'. 'Giusta la decisione di Luca Pancalli di sospendere il campionato di calcio, ma la classe dirigente politica eviti di sommergerci con la solita valanga di ipocrisia'. Lo afferma il deputato di Forza Italia Francesco Giro. 'Di fronte ai ripetuti episodi di violenza di cui si rendono protagonisti sempre piu' spesso giovani e giovanissimi - sostiene Giro, consigliere politico di Sandro Bondi - la politica dovrebbe reagire con risposte precise e tempestive e invece e' prevalsa l'indifferenza e il lassismo. E' di oggi l'allarme del ministro dell'Interno Amato sulla diffusione impressionante della droga fra i giovani e il governo aumenta le dosi minime consentite per uso personale quando si sa che l'abuso degli stupefacenti e' una delle cause scatenanti della violenza di gruppo, perche' la rabbia che anche stasera abbiamo visto non puo' che essere prodotta da una massa di teppisti esaltati e gia' predeterminati alla violenza'. 'Di fronte a questi fenomeni - prosegue il deputato di Forza Italia - non bastano le belle parole. Occorre reagire e dimostrare tolleranza zero. A questo si dovra' aggiungere una politica che dimostri cura e premura per il disagio giovanile, nella scuola, in famiglia e invece non si fa e non si sta facendo niente, ma proprio nulla e tutto si riversa nel calcio che diventa un prodigioso bacino sociale di tensioni, di rabbia, di dolore'. 02-02-2007 Venezuela. Controversie sulla cocaina boliviana Secondo Mildred Camero, ex presidente della Comision Nacional contra el Uso Ilicito de las Drogas (Conacuid), il Governo andrebbe a violare i trattati internazionali sottoscritti, e in particolare la convenzione di Vienna, qualora realizzasse cio' che ha annunciato il suo ambasciatore a La Paz, Julio Montes, ossia che il Venezuela acquistera' dalla Bolivia la coca industrializzata. L'argomento della signora Camero e' che la coca e' inserita nella lista numero 1 delle sostanze controllate, in base alla convenzione di Vienna (approvata nel 1961, ratificata il 19 dicembre 1988) e il bando concerne tutte le fasi, dalla produzione al consumo fino all'importazione. Senza dimenticare che anche la legge nazionale contempla la stessa formulazione. A suo giudizio, non si puo' parlare "legalmente" dei benefici curativi ed alimentari della coca fintanto che l'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) non certifica l'uso della coltivazione per finalita' medicinali. "Finora l'Oms non ha nessuna prova per convalidare le supposte virtu' della coca. E fino a quando non lo fara', i Paesi che la comprano violano le convenzioni internazionali". E' per questo che l'ex funzionaria del governo di Hugo Chavez ritiene che la misura annunciata da Montes si tradurrebbe in una "legalizzazione indiretta dei prodotti derivati dalla coca", e ricorda che, nel 2003, la Junta Internacional de Fiscalizacion de Estupefacientes (Jife) disse chiaramente che dare appoggio legale alla foglia di coca e' andare contro la Convenzione di Vienna. Sarebbe una politica dello Stato e cambierebbero schema e piano nazionale antidroga: si passerebbe dalla penalizzazione della coca alla sua legalizzazione. Sul piano internazionale -spiega Camero- l'ONU potrebbe sanzionare il Venezuela con una risoluzione. "Essa implicherebbe una riduzione della cooperazione internazionale. Diminuirebbero gli aiuti di altri Paesi verso il Venezuela in materia di controlli antidroga", ha concluso l'ex presidente di Conacuid, oggi Oficina Macional Antidrogas diretto da Luis Correa. In vista della prossima riunione della Convenzione di Vienna che si terra' in Austria l'anno prossimo, l'amministrazione del presidente boliviano Evo Morales ha avviato una campagna per depenalizzare la coca in ambito internazionale; cio' implica togliere la foglia di coca dalla lista delle sostanze proibite. 02-02-2007 Italia. Ferrero: 8 febbraio al Senato discussione su modifica Fini-Giovanardi 'Come la Bossi-Fini non ha ridotto ma ha anzi contribuito a far crescere il fenomeno della clandestinita' tra gli immigrati, anche la Fini-Giovanardi non ha in alcun modo ridimensionato la diffusione di una sostanza come la cocaina'. Lo afferma il ministro per la Solidarieta' Paolo Ferrero in una nota, dopo il richiamo di ieri del ministro degli Interni Amato rispetto all'allarmante diffusione della sostanza, in particolare tra i piu' giovani. 'Per questo l'8 febbraio presentero' alla Commissione Sanita' del Senato le linee con cui superare la Fini-Giovanardi', annuncia Ferrero, che ricorda come la relazione annuale presentata dal suo dicastero al Parlamento ha indicato un raddoppio del consumo di cocaina negli ultimi anni. 'I numeri assunti dal fenomeno nel nostro Paese indicano tutto il fallimento delle politiche proibizioniste attuate dalle destre e la necessita' che si intervenga con decisione sulla prevenzione, distinguendo nettamente tra spaccio e consumo anche per poter meglio consentire alle forze dell'ordine di svolgere un efficace contrasto al narcotraffico'. 02-02-2007 Usa. Miss Usa ammette di aver consumato cocaina "Si', ho provato anche la cocaina". Lo ha ammesso miss Stati Uniti, Tara Conner, che qualche tempo fa ha rischiato di perdere il titolo per problemi di alcol. La Conner ha appena finito di passare un mese in un centro di recupero per alcolisti, la fondazione Caron, ubbidendo all'ultimatum che le aveva dato Donald Trump, il magnate patron della manifestazione che a meta' dicembre aveva voluto dare alla bionda bellezza del Kentucky una seconda 'chance'. Nella prima intervista rilasciata dopo la disintossicazione, la 21enne Conner spiega che la cocaina "era una delle droghe che consumavo. Mi da' dolore ricordarlo. Prima provavo di tutto". Il problema dell'alcol era gia' presente nella sua famiglia, per lei "non e' nato dalla sera alla mattina", ha raccontato la giovane, sottolineando che "non e' stato colpa di New York". All'epoca dello scandalo, nel mese di dicembre, sua mamma, Brenda Johnson, aveva raccontato che una volta la 14enne Tara era tornata ubriaca da scuola; proprio quell'anno aveva vinto il suo primo concorso di bellezza e i suoi genitori avevano divorziato. Nel mese che ha passato al centro Conner ha raccontato di aver molto riflettuto: "pensavo che avevo bisogno di essere circondata dalla gente, che volevo essere accettata". Ma ora, ha aggiunto, "non posso aspettare piu' e devo tornare al lavoro. Sono miss Stati Uniti, mi chiamo Tara Conner, piacere di conoscervi" conclude la Miss nell'intervista che lo show 'NBC's Today' mandera' in onda domani. 02-02-2007 Italia. Ricercatori mettono a punto terapia per ischemia da cocaina Alcuni danni dovuti al consumo di cocaina soprattutto se iniettata, come l'ischemia degli arti periferici che occlude i vasi sanguigni, possono essere curati grazie a un farmaco che dilata i vasi e inibisce l'aggregazione delle piastrine. A scoprire gli effetti benefici della prostaciclina PGI2 sono stati i ricercatori italiani dell'ospedale di Legnano e dell'Istituto superiore di sanita'. In uno studio pubblicato su Clinical Toxicology, gli scienziati hanno verificato gli effetti positivi di un medicinale a base di un analogo sintetico della PGI2. Il farmaco sperimentato si e' dimostrato in grado di guarire un'ischemia che stava trasformandosi in gangrena a tre dita della mano di un paziente. A provocare il danno, una iniezione intra-arteriosa di cocaina che aveva causato un'ischemia acuta alla mano destra, con i primi sintomi di gangrena. L'uomo, 31 anni, aveva cominciato ad avvertire dolore intenso e scarsa sensibilita' all'arto, con senso di freddo e un inizio di necrosi dei tessuti. A quel punto i medici hanno somministrato al paziente, oltre ad antibiotici e anticoagulanti, anche l'analogo sintetico della PGI2 per cinque giorni per cinque mesi. Al termine della terapia, l'uomo ha completamente recuperato la mano danneggiata dall'iniezione di cocaina. 02-02-2007 Gb. Vaccino contro la droga per tutti i neonati? I neonati britannici potrebbero essere 'vaccinati' contro la droga e il fumo, secondo un piano segreto che secondo il Sun di Londra verrebbe discusso dal governo britannico. Secondo il tabloid, i bebe' riceverebbero una dose di un farmaco -che sarebbe in fase di studio- capace di impedire al cervello di reagire agli stimoli di droghe come eroina e cocaina, o della nicotina. Il Sun afferma di aver visto un documento riservato di Downing Street, nel quale si evince che la campagna di 'vaccinazioni' costerebbe qualcosa come 30 miliardi di euro. L'idea, coperta dal massimo riserbo, viene al momento vagliata dal gruppo di lavoro contro la criminalita' e definita 'immunoterapia'. Nel documento di cui parla il Sun, si legge che 'un giovane potrebbe essere vaccinato e le droghe non raggiungerebbero ne' influenzerebbero mai il suo cervello. I crimini collegati alla droga verrebbero ridotti se potessero essere sviluppati questi vaccini. Il Sun precisa che oltre al naltrexone, un farmaco che riduce i sintomi nelle crisi d'astinenza, esiste gia' un vaccino anti-cocaina chiamato Ta-Cd: stimolerebbe gli anticorpi nel sangue, bloccando la reazione del cervello allo stupefacente. 03-02-2007 Italia. Casini: guerra senza quartiere alla cocaina e ai salotti bene 'E' ora che i politici si assumano la responsabilita'. E' necessario che si faccia una guerra senza quartiere alla cocaina anche soprattutto partendo dai cosiddetti salotti bene. Non e' accettabile che si conviva con fenomeni di questo tipo nel mondo dello sport, dello spettacolo e della politica'. Lo ha affermato il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, a margine della riunione con i segretari regionali e provinciali del partito. 'La cosa scandalosa e' che il mondo politico non abbia raccolto il monito del ministro Amato sul consumo di cocaina. Non possiamo perdere la capacita' di indignazione ed e' quindi necessaria una grande rivoluzione morale'. Per Casini, infatti, 'e' inquietante che la politica si occupi di tutto, mentre, invece, rimane in silenzio quando si sollevano questi problemi'. 03-02-2007 Italia. Fioroni: entro un mese campagna di prevenzione nelle scuole "Con il ministro alle Politiche Sociali Paolo Ferrero, abbiamo messo a punto una campagna di prevenzione sulle sostanze stupefacenti nelle scuole". Cosi', il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ieri a Bologna per partecipare a un incontro alle scuole salesiane, risponde a chi gli chiede un commento all'appello del ministro dell'Interno, Giuliano Amato, per la lotta all'uso della cocaina tra i giovani. "Mi auguro di presentare la campagna entro un mese- aggiunge Fioroni- una campagna che dia una formazione corretta su cosa l'uso e l'abuso di sostanze produce. In questo modo i nostri ragazzi sapranno quali sono i comportamenti da tenere", conclude Fioroni. 03-02-2007 Italia. Si insedia commissione Salute sulle politiche di prevenzione Rilancio delle politiche e delle iniziative di prevenzione ed educazione sanitaria; definizione dei livelli di assistenza per le dipendenze patologiche; formazione; ricerca e assistenza ai tossicodipendenti detenuti: questi alcune delle tematiche sulle quali opererà la nuova "Commissione consultiva sulle dipendenze patologiche" insediata ieri dal Ministro della Salute Livia Turco. Obiettivo della Commissione è la messa a punto di un Piano d`azione complessivo per il 2007 per incrementare le azioni di contrasto all`uso delle droghe ma anche all`uso e all`abuso di sostanze legali come l`alcol, il fumo o gli psicofarmaci che danno dipendenza e che provocano danni alla salute dei cittadini. All`attenzione della Commissione anche i comportamenti compulsavi, come il gioco d`azzardo, causa di vere e proprie patologie psico-sociali. La Commissione, presieduta dal Sottosegretario Antonio Gaglione, vicepresidente Giuseppe Vaccari, è composta dai rappresentanti delle associazioni e società scientifiche più rappresentative nel campo delle dipendenze, da esponenti di comunità terapeutiche e reti di comunità, da rappresentanti dei ministeri coinvolti nella prevenzione delle tossicodipendenze, dalle regioni, dagli enti locali. Più in dettaglio la commissione interviene nei seguenti ambiti: prevenzione (in particolare secondaria e terziaria); educazione alla salute; definizione dei livelli di assistenza che il SSN deve garantire per le dipendenze patologiche; linee di indirizzo, in collaborazione ed accordo con le regioni, sulla organizzazione dei servizi; monitoraggio continuo del fenomeno con la costruzione di un sistema informativo ed epidemiologico informatizzato; formazione degli operatori sanitari; ricerca sanitaria finalizzata; assistenza ai tossicodipendenti detenuti. 03-02-2007 Usa. Georgia. Proposta di legge per vietare lecca-lecca al gusto di marijuana Niente più lecca-lecca, caramelle e gomme da masticare al gusto di marijuana per i teenager della Georgia. Almeno è quanto vorrebbe una proposta di legge presentata al Parlmento statale da alcuni deputati. I dolciumi in questione contengono un aroma prodotto da olio di cannabis considerato legale, e hanno nomi che fanno chiaro riferimento alla droga, come "Kronic Kandy" e "Pot Sucker". Il testo di legge sostiene che questi prodotti al sapore di marijuana "danno agli adolescenti la falsa idea agli adolescenti che la marijuana sia qualcosa di sicuro e divertente". Per i trasgressori, sorpresi a vendere i prodotti ai minori, viene proposta una multa di mille dollari. I produttori, da parte loro si difendono, sostenendo che tali dolci non sono nocivi, sono completamente legali, e che ne viene consigliata la vendita solo agli adulti. Non è la prima volta che il governo della Georgia tenta di mettere al bando i dolci alla cannabis. L'anno scorso, il deputato democratico di Atlanta Vincent Fort aveva cercato di far approvare una proposta di legge ancora più severa: il bando totale delle vendite, anche agli adulti, e fino a 5 anni di reclusione per i trasgressori. La proposta non aveva tuttavia raggiunto i voti necessari in Senato, all'epoca controllato dai repubblicani. "Questa volta spero che avremo più chance" ha commentato uno dei promotori di quest'ultima iniziativa, il deputato statale repubblicano Judy Manning, che presiede anche la comissione Giovani della Camera della Georgia. I dolci al gusto di marijuana sono già stati banditi nelle città di Chicago e New York, e nelle contee di Alameda, in California, e Suffolk, nello stato di New York. 03-02-2007 Italia. Cancrini: chi consuma cocaina non si considera un drogato "Il cocainomane non si sente un drogato e quando chiede aiuto per disintossicarsi lo fa, sostanzialmente, per due ragioni: la sua abitudine gli ha creato seri danni patrimoniali, oppure gravi problemi di relazione con gli altri, soprattutto nella vita effettiva". Lo ha dichiarato in un'intervista al quotidiano 'La Stampa' Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta e deputato dei Comunisti italiani. Per il medico la dipendenza e' "psicologica". Cancrini ha infatti spiegato che la cocaina "da' senso di benessere, lucidita' e forza. E un certo stato d'animo euforico. Non a caso e' considerata la droga dei manager, delle persone di successo, sempre in tiro, sempre integrate. Inoltre, a differenza dell'eroina, non da' dipendenza fisica". La dipendenza psicologica invece subentra, secondo il medico, "perche' non si accetta la fase down. Bisogna essere continuamente produttivi". Cancrini ha spiegato che "le conseguenze letali possono essere ictus o infarto. Ma si sono riscontrate anche psicosi acute, con allucinazioni". E riguardo al nuovo tipo di droga, chiamata 'all inclusive', uno spinello con cocaina, hashish ed eroina ha aggiunto: "Ne ha parlato un ragazzo che, rientrando in comunita' dopo un permesso per andare allo stadio in una citta' del Sud, e' risultato positivo alle tre sostenze". 04-02-2007 Italia. Roma. Veltroni al Prefetto: piu' controllo e repressione contro la droga Il sindaco di Roma Walter Veltroni chiede con una lettera al prefetto Achille Serra 'misure straordinarie di controllo, prevenzione e repressione, mirate verso i luoghi e le situazioni dove c'e' piu' bisogno di intervenire' per sconfiggere il mercato della droga nella Capitale. Veltroni prende spunto dalle inchieste giornalistiche pubblicate oggi da la Repubblica, a firma Federica Angeli ed Emilio Radice e Il Messaggero, a firma Claudio Marincola, 'importanti, perche' documentano, con dovizia di particolari, l'ampiezza del fenomeno e la facilita' di spaccio e di acquisto della droga in diversi luoghi e locali della citta''. 'Credo che questo prezioso lavoro degli organi di informazione debba servire da forte stimolo per tutte le istituzioni -in particolare quelle preposte alla tutela dell ordine pubblico e della sicurezza- per intensificare tutte le possibili azioni di prevenzione e di contrasto di questa vera e propria piaga che rovina tante vite, in particolare giovani e dietro la quale si nascondano traffici diretti dalla criminalita' organizzata'. Il Sindaco sottolinea di sapere 'bene quanto intenso sia gia' ora l'impegno in questo senso delle forze dell'ordine e della sicurezza' e di 'come la battaglia contro la diffusione delle sostanze stupefacenti non sia solo locale e richieda anche un grande impegno corale contro la 'cultura della droga'. Tuttavia ritengo che questo impegno e questa azione di contrasto possano e debbano essere intensificati, anche con misure straordinarie di controllo, prevenzione e repressione, mirate verso i luoghi e le situazioni -precisamente indicati dalle inchieste giornalistiche dove c e' piu' bisogno di intervenire'. Veltroni conclude la sua lettera confermando 'la piena disponibilita' dell'Amministrazione Comunale di Roma a collaborare, per quanto di propria competenza, con le forze dell'ordine e della sicurezza in questa battaglia, che considero davvero fondamentale'. "A noi non serviva leggere alcuni allarmanti e scabrosi servizi giornalistici sui maggiori quotidiani nazionali per accorgersi che Roma e' diventata in questi ultimi mesi, e con una sorprendente accelerazione, uno dei maggiori supermarket d'Europa della droga pesante, della cocaina e dell'eroina, distribuita a piene mani a giovani e giovanissimi nei bar, nei pub, negli pseudo circoli culturali nati come funghi nel centro storico di Roma". E' quanto ha denunciato Francesco Giro, deputato di Forza Italia, coordinatore del Lazio e Commissario di Roma. "Io personalmente lo denuncio da anni e per questo sono stato minacciato di querele e denuncie da parte di esponenti anche autorevoli dei Ds di Roma. A Trastevere e non solo a Campo de Fiori e Piazza Navona la cocaina circola alla luce del sole. A Capodanno era possibile vedere affissi sulle porte di alcuni pub nei pressi di Piazza Trilussa cartelli del tipo: 'Aperti fino a tarda notte. Abbiamo la Coca!'. Ho spesso denunciato che i giovani e i giovanissimi in pieno centro storico di Roma si bucano di eroina, sniffano cocaina, fumano erba, e l'ho dichiarato sulle maggiori agenzie di stampa ma soltanto i giornali di centro e di centro destra hanno ripreso la notizia mentre Repubblica, Messaggero e Corriere della Sera hanno taciuto e censurato tutto. E oggi scoprono l'acqua calda. Il sindaco Veltroni invece di inviare le sue lettere, ormai innumerevoli, al Prefetto Serra farebbe forse meglio a costringerlo ad assumersi le proprie responsabilita'. Ricordo ancora le dichiarazioni rese dal prefetto di Roma sull'emergenza Trastevere dove rimproverava i comitati di quartiere di essere troppo allarmisti, insofferenti ed esagerati. Ora l'effetto di questo lassismo e' sotto gli occhi di tutti: abbiamo giovani e giovanissimi che si drogano, che nelle ore notturne si trasformano in formidabili teppisti ai quali tutto sembra possibile anche accoltellare la gente, ed e' gia' accaduto a Campo de Fiori, e anche uccidere. Forse dobbiamo aspettare il morto, come allo stadio di Catania, per fare qualcosa?". 'Finalmente, dopo le inchieste giornalistiche sulla diffusione della cocaina a Roma, il Sindaco si e' reso conto della grande emergenza dello spaccio che vive la nostra citta' '. Lo sostiene il commissario della federazione romana di An Gianni Alemanno. 'Non basta scrivere al prefetto Serra - ha detto - ma e' necessario dedicare una riunione speciale del Consiglio provinciale dell'ordine e della sicurezza sul crescente ruolo della criminalita' organizzata nella diffusione delle droghe leggere e pesanti nella nostra citta'. Ma non solo, Veltroni dovrebbe anche scrivere al ministro Turco le cui improvvide iniziative per aumentare la dose minima giornaliera aprono buchi nella lotta contro la diffusione degli stupefacenti. La Sinistra, nel suo complesso, dovrebbe riflettere quanto il permissivismo e l'antibroibizionismo hanno contribuito ad abbassare le difese culturali, morali e sociali contro il dilagante fenomeno della tossicodipendenza'. 'Ci aspettiamo - ha concluso l'esponente di An - da tutte le istituzioni una dura battaglia per reagire a questo stato di cose invocando la strada della denuncia morale e della repressione della criminalita' e abbandonando quella dell'indifferenza e del permissivismo'. 'Di fronte al giusto allarme del ministro Amato, crediamo sia giunto il momento di rendere operativa, da subito, una legge che ne vieti l'uso, con conseguenze penali, per i pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblici servizi, chi ne fa uso, infatti, finanzia la mafia'. Lo afferma Saverio Romano, segretario regionale Udc in Sicilia. Giovedi' scorso il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha affermato 'In Italia c'e' un consumo gigantesco di cocaina, una spaventosa domanda di cocaina'. 04-02-2007 Italia. Genova. Arrestati due poliziotti, vendevano cocaina Due ispettori di polizia, in servizio presso la squadra narcotici della Squadra Mobile di Genova, sono stati fermati dalla Guardia di finanza con l'accusa di spaccio di droga e peculato. La prima accusa riguarda la cessione di un chilo di cocaina, del valore di circa 70000 euro, ad un pregiudicato genovese. Il peculato deriva dall'ipotesi che i due si siano appropriati di tre pc portatili sequestrati ad un cittadino romeno durante una operazione di polizia. Secondo quanto riferito dagli investigatori, i due ispettori, dei quali non sono state rese note le generalita', avrebbero concordato con il pregiudicato la cessione a rate della partita di cocaina: la prima parte della somma, 5000 euro, doveva essere consegnata nei pressi del centro commerciale della Fiumara. Nei giorni precedenti, pero', i militari della Finanza avrebbero intercettato il pregiudicato, gia' sospettato da tempo di essere nel giro del traffico di stupefacenti, e lo avrebbero interrogato, scoprendo cosi' i contatti con gli ispettori di polizia. All'appuntamento fissato si sono cosi' presentati i finanzieri che hanno bloccato uno dei due ispettori. L'altro e' stato raggiunto nel suo ufficio nella questura di Genova. Ora i due si trovano rinchiusi uno nel carcere di Pontedecimo e l'altro in quello d Chiavari. Saranno interrogati nelle prossime ore dal Gip Lucia Vignale per la convalida del fermo. L'accusa di peculato riguarda l'appropriazione di tre pc portatili. Nel corso di una operazione, i due ispettori avrebbero sequestrato ad un cittadino romeno tre pc, ma nel verbale di sequestro avrebbero parlato di 16 macchinari sequestrati. Durante le perquisizioni negli alloggi e negli uffici dei due poliziotti sono stati trovati 2 dei tre pc: uno in casa di un ispettore, l'altro nell'ufficio del secondo. 05-02-2007 Norvegia. Aumento dei tentativi di suicidio colpa anche della droga Sono aumentati di un 30% i tentativi di suicidio tra gli adolescenti in Norvegia, secondo uno studio pubblicato oggi: una tendenza legata all'aumento del consumo di droghe ed alcool, cosi' come a una preoccupazione sempre piu' crescente per l'aspetto fisico. Lo studio, condotto dall'Istituto norvegese delle ricerche sociali, finanziato dal governo, e' stato realizzato su 24.000 adolescenti di entrambi sessi tra i 13 e i 19 anni. I risultati mostrano che un 13,6% delle ragazze ha tentato di togliersi la vita nel 2002, mentre nel 1992 era stato un 10,6%. I tentativi di suicidio tra i maschi invece sono rimasti stabili: 6,2% nel 2002 contro il 6,0% nel 1992. 'Il consumo di alcool e di cannabis e' aumentato', ha spiegato Lars Wichstroem, docente di psicologia infantile e giovanile all'Universita' di scienze e tecnologia di Trandheim. Inoltre, 'l'aspetto fisico e' molto importante per gli adolescenti e puo' condurre a svalutare la propria immagine (il che puo' portare fino al tentativo di suicidio)', ha aggiunto Wichstroem. 05-02-2007 Italia. Roma. Prefetto: siano i giornalisti a denunciare gli spacciatori "Sarebbe bello se, in modo riservato, i giornalisti denunciassero i gestori dei locali del centro che vendono abitualmente droga: non passerebbe neanche un minuto e i responsabili sarebbero assicurati alla giustizia". Dopo l'inchiesta sulla droga di un noto quotidiano, da cui e' risultato che nel centro di Roma alcuni proprietari di locali spacciano anche cocaina, il prefetto di Roma Achille Serra ricorda che "la forze dell'ordine operano quotidianamente sul fronte della lotta allo spaccio di droga, operando sequestri e arresti soprattutto nelle zone del centro". Il problema, comunque, e' il primo punto all'ordine del giorno del Comitato per l'ordine e la sicurezza di giovedi' prossimo. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------