====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 13-02-2007 al 19-02-2007 n.8/2007 (anno VII) ARTICOLI - Cannabis terapeutica: in California risultati positivi, in Italia aspettiamo e aspettiamo e aspettiamo ancora.... - Austria.Cannabis & Co: "Non esistono droghe leggere" - Italia. Legge sulle tossicodipendenze: cosa aspettiamo? NOTIZIE - Usa. La marijuana riduce il dolore degli arti inferiori dei malati di Aids - Italia. Arrestati poliziotti, finanzieri e guardie forestali per traffico di cocaina - Italia. Barra (Cri): operatori tossicodipendenze senza stipendio per mancanza di fondi - Gb. Lacrime (di coccodrillo) per il leader conservatore che si faceva le canne - Brasile. Cuffaro visita comunita' di recupero siciliana - Italia. Burani (Fi): non dimentichiamoci dell'emergenza eroina - Spagna-Argentina. Accordi contro il narcotraffico - Spagna. Canarie. Piu' poteri alla polizia contro il consumo di droghe - Belgio. Parte sperimentazione sulla distribuzione controllata di eroina - Italia-Francia. Ormone potrebbe contrastare le crisi d'astinenza - Italia. Benevento. Consiglieri An consegnano test antidroga - Gb. Senlis Council: sbagliata la strategia della Nato contro l'oppio afghano - Italia. Botta e risposta Gasparri-Ferrero su Susanna Ronconi - Italia. Toscana. Dibattito in Consiglio regionale sulle stanze del buco - Brasile. Rio de Janeiro. Ancora sei morti nella guerra alla droga - Usa. Fumo di cannabis comporta medesimi rischi del tabacco - Emirati Arabi. Pena di morte per traffico di hashish - Gb. L'81% dei cittadini perdona Cameron, ma solo se ha fumato esclusivamente marijuana - Usa. Nuovo Messico. Il 72% degli elettori favorevole alla marijuana terapeutica - Italia. Consiglio Provinciale di Modena: fallita la Fini-Giovanardi - Italia. Verdi al Governo: compriamo noi l'oppio afghano - Italia. Spacciatore con polpastrelli abrasi e' da assolvere - Italia. Corleone sospende digiuno dopo incontro con Bertinotti - Messico. Narcotrafficanti uccidono ancora quattro poliziotti - Usa. Problemi cardiaci e metanfetamine - Argentina. "Il Paese non e' pronto per la depenalizzazione" - Australia. La marijuana perde appeal fra i giovani - Svizzera. Non somministrate canapa alle mucche - Italia. Rapporto dell'antimafia: sequestri in aumento - Italia. Mantovano: la legge Fini funziona - Canada. Parlamentare liberale a favore della legalizzazione dell'oppio afghano - Italia. Legale solleva legittimita' costituzionale della Fini-Giovanardi - Italia. Cdl Umbria: la Fini-Giovanardi funziona - Gb. Capo polizia: eroina gratis ai tossicodipendenti ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 1 morti - 129 arresti - 393,593 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 214,689 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 178,904 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 136 giorni di detenzione ARTICOLI 13-02-2007 Cannabis terapeutica: in California risultati positivi, in Italia aspettiamo e aspettiamo e aspettiamo ancora.... Secondo uno studio condotto a San Francisco e pubblicato dalla rivista scientifica Neurology, il consumo di marijuana riduce un tipo di dolore cronico che colpisce gli arti inferiori degli ammalati di Aids. Dalla ricerca risulta che la meta' degli affetti dal virus Hiv che hanno consumato marijuana, fumando foglie di canapa indiana tre volte al giorno durante tutto il periodo di trattamento, hanno avuto una riduzione del dolore del 30%. In Italia, come ha ricordato il ministro della Salute Livia Turco in commissione Affari Sociali, l'attuale legge Fini-Giovanardi ha aggravato la situazione, levando la cannabis dalla tabella delle sostanze che possono essere importate come farmaci. E' evidente che la criminalizzazione di una sostanza per i suoi possibili usi ludici ha di fatto creato l'impossibilita' per il suo uso terapeutico. Situazione ancora piu' paradossale per l'Italia, che e' il Paese tra gli ultimi per le terapie del dolore. Il Governo per questo ha presentato un disegno di legge per l'introduzione dell'uso terapeutico dei derivati sintetici della cannabis. Ma, mentre nel mondo la scienza fa progressi in materia, in Italia i tempi di approvazione della proposta del Governo sembrano jurassici, anche perche' occorre modificare la legge Fini-Giovanardi. La proposta di legge che ho presentato con altri colleghi, e redatta in collaborazione con l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) (1) offre una soluzione per arginare l'attuale situazione: legalizzare l'autocoltivazione, la vendita di cannabis naturale per uso medico e l'utilizzo dei farmaci derivati da estratti di cannabis, sempre e comunque sotto controllo medico e previa autorizzazione dell'azienda sanitaria locale. Vi e' infatti una notevole differenza tra l'utilizzo della cannabis in forma naturale e nei farmaci derivati dai suoi estratti. Secondo sperimentazioni cliniche e le testimonianze di pazienti, in questi farmaci c'e il problema del metodo di somministrazione, non in grado di dare all'organismo la quantita' sufficiente di cannabinoidi per alleviare efficacemente il dolore. Contrariamente al consumo di cannabis in forma naturale, ad esempio, la cannabis in pillole (Marinol) impiega da 1 a 4 ore per fare effetto. La forma sintetica e' costosissima per l'utente e per il sistema sanitario, ad esclusivo beneficio delle case farmaceutiche che la producono. In attesa che il Governo faccia sua la mia proposta di legge, auspico comunque che il Senato approvi rapidamente il Ddl del Governo per l'introduzione dell'uso terapeutico dei derivati sintetici della cannabis. (1) Qui il testo della proposta di legge: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=15744 Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno 16-02-2007 Austria.Cannabis & Co: "Non esistono droghe leggere" Dopo alcol e nicotina, la cannabis continua ad essere lo stupefacente preferito dagli austriaci. Secondo un sondaggio realizzato da Ifes, il 17% dei viennesi ha assunto hashish o marjiuana almeno una volta, il 23% piu' di due volte, ma sotto i trent'anni si arriva al 34%. Pero' il consumo di cannabis non e' innocuo: un terzo dei pazienti assistiti dal servizio per le tossicodipendenze Lukasfeld nel Vorarlberg necessita di un trattamento contro i suoi effetti: difficolta' di concentrazione, perdita di memoria, perfino allucinazioni e propositi suicidi (la cannabis puo' acuire lo stato depressivo). E si presentano sempre prima perche' nel frattempo il principio attivo Thc e' aumentato; si e' passati dal 2% al 20%, dieci volte tanto. L'effetto e' quindi maggiore e dura piu' a lungo, e in persone psichicamente labili puo' scatenare reazioni psicotiche. "Oggi l'hasish contiene cosi' tanto Thc, che andrebbe inserito tra le droghe pesanti", commenta Roland Woelfle, direttore della clinica Lukasfeld. Anzi, sarebbe meglio distinguere tra abuso e consumo controllato, giacche' "non esistono droghe pesanti e droghe leggere". Egli mette in guardia anche dalle droghe bio che, stando al sondaggio, sono consumate dal 3% dei viennesi. "Alcuni pensano che essendo definite droghe bio siano piu' sane. Ma un'amanita e' mortale anche se e' bio". La voglia di sperimentarle e' molto aumentata, grazie alle numerose informazioni che circolano in Internet e alla maggiore disponibilita'. "Tramite i negozi della canapa si puo' accedere a sostanze che una volta non esistevano", dice Woelfle, e intende "droghe alla moda" come il cactus peyote o la salvia degli atzechi. L'accesso alle piante allucinogene e' facile: una sessantina cresce nei prati austriaci, altre sono reperibili sugli scaffali delle spezie o nei negozi di fiori -basta saperle riconoscere. Capita anche che dei giovani facciano un'escursione in campagna e li', a quattro zampe, si mettano a cercare funghi psicoattivi. Lo sostiene Ewald Hoeld, direttore dell'Istituto viennese per la diagnosi delle dipendenze. Quante siano le persone dedite alle droghe bio Hold non lo sa. "Le droghe bio non sono inserite nella legge sugli stupefacenti, percio' mancano le cifre". Ma l'esperienza gli suggerisce che chi fuma cannabis, qualche volta consuma anche funghi allucinogeni o sperimenta il cactus peyote. Non sono pero' motivo di grosse preoccupazioni, poiche' "queste sostanze non vengono assunte da persone psichicamente labili, che in ogni caso passerebbero poi ad altre droghe, e comunque rappresentano una fase transitoria". Difficile e' invece valutare la pericolosita' delle droghe bio. Il concentrato di sostanza attiva puo' variare moltissimo a seconda della stagione e della diffusione, per cui l'overdose non e' un evento raro. Woelfle: "I consumatori spesso non hanno la minima idea di cosa ingeriscono". Judith Lecher (da Die Presse del 14 febbraio 2007) Traduzione di Rosa a Marca 16-02-2007 Italia. Legge sulle tossicodipendenze: cosa aspettiamo? Il problema delle tossicodipendenze continua ad essere un tabu' per questo Governo. La legge Fini-Giovanardi continua inspiegabilmente ad essere in vigore: paradossalmente ha prodotto la maggiorparte dei suoi effetti durante il Governo che non l'ha partorita e che continua a dichiarare, attraverso molti dei suoi rappresentanti, di non volerla. Cosa succede allora? Come e' possibile che non si riesca ad abrogarla? Dal 2 febbraio scorso l'ex sottosegretario alla giustizia Franco Corleone e' addirittura in sciopero della fame per chiedere che almeno venga calendarizzata in Commissione Giustizia e Affari Sociali la pdl a prima firma di Marco Boato (Verdi). Questa proposta prevede l’abrogazione delle parti più inaccettabili della legge Fini-Giovanardi e ripropone alcuni temi forti che potrebbero dare una svolta alle politiche per le tossicodipendenze. Sto parlando di tutte quelle misure che costituiscono una alternativa concreta alle norme in vigore, come la depenalizzazione del consumo di sostante stupefacenti, insieme a credibili alternative al carcere per i tossicodipendenti e ad efficaci sperimentazioni di riduzione del danno. E' per questo che appoggio lo sciopero della fame di Corleone. Nella Commisisone Affari Sociali e' stata piu' volte rinviata la calendarizzazione della proposta Boato insieme a tutte le altre sul medesimo argomento, con la scusa -non posso che ritenerla tale- di attendere il disegno di legge del Governo in materia. A questo punto e' arrivato il momento di cominciare a parlarne, considerato che anche il ministro della Soliderieta' Sociale, Paolo Ferrero, la scorsa settimana in commissione Giustizia al Senato, ha esposto quelle che dovrebbero essere le linee guida per modificare l'attuale legge. Nonostante non si parli ancora di disegni di legge ma solo di linee guida, auspico che il Governo arrivi al piu' presto ad una abrogazione dell'attuale normativa sulle droghe, e per questo, Roberto Villetti , capogruppo alla Camera della Rosa Nel Pugno, chiedera' alla prima riunione dei capigruppo della Camera che venga al piu' presto calendarizzata una riforma della Fini - Giovanardi. Donatella Poretti, deputata della Rosa nel Pugno -------------------------------------- NOTIZIE 13-02-2007 Usa. La marijuana riduce il dolore degli arti inferiori dei malati di Aids Il consumo di marijuana riduce un tipo di dolore cronico che colpisce gli arti inferiori degli ammalati di Aids. Lo sostiene uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Neurology. La ricerca e' stata condotta su pazienti che hanno sviluppato una neuropatia periferica, che si manifesta su un terzo degli ammalati di Aids con forti dolori, disturbi o tumefazioni ai piedi e alle gambe. Lo studio e' stato condotto tra il 2003 e il 2005 su cinquanta pazienti in un ospedale di San Francisco che soffrivano di questa neuropatia periferica e che erano consumatori di marijuana. La meta' degli ammalati ha fumato foglie di canapa indiana tre volte al giorno durante tutto il periodo del trattamento, mentre all'altra meta' sono state fatte consumare sigarette placebo, senza tetraidrocannabinolo, il principio attivo della cannabis. Tra coloro che hanno consumato marijuana -ha sottolineato il dottor Donald Abrams, responsabile dello studio la meta' ha affermato che il dolore si era ridotto del 30% mentre nel secondo gruppo solo il 25% ha sperimentato lo stesso effetto. Questo risultato dimostrerebbe che il consumo di cannabis garantisce a questo tipo di pazienti "benefici clinici" apprezzabili. 13-02-2007 Italia. Arrestati poliziotti, finanzieri e guardie forestali per traffico di cocaina Tredici persone sono state arrestate dalla polizia di Enna che ha scoperto una vasto giro di droga in diverse province siciliane. Un centinaio le persone denunciate. Tra i fermati sottufficiali di polizia e della guardia di finanza e un agente della guardia forestale. I rappresentanti delle forze dell'ordine coinvolti nel giro di stupefacenti, come accertato dall'inchiesta coordinata dalla Dda di Caltanissetta, prestavano servizio a Enna, Caltanissetta e uno a Napoli. La banda era attiva soprattutto nello smercio di cocaina destinata a una clientela di riguardo, come imprenditori, commercianti, funzionari pubblici, manager e politici. Nel dettaglio, tra i 13 arrestati nell'operazione "Clapton", che avrebbe stroncato un vasto giro di cocaina che approvvigionava la Enna bene, ci sono due militari delle Fiamme gialle, un agente di polizia e uno del Corpo forestale. Le indagini sono state coordinate dalla Dda di Caltanissetta e sono partite oltre due anni fa. Sono state registrate quasi 50 mila intercettazioni fra telefoniche e ambientali. Coinvolti anche alcuni dipendenti di un gestore di telefonia mobile che avrebbero avvisato alcune persone in vista delle utenze sotto intercettazione, e un impiegato di banca che per gli inquirenti avrebbe riciclato il denaro proveniente dalla spaccio. A rifornire di cocaina gli spacciatori arrestati sarebbero stati esponenti del clan mafioso catanese "Cappello", tra i quali il boss Angelo Cacisi. I particolari nella conferenza stampa convocata alla Dda di Caltanissetta per le 10.30. Due fratelli gemelli, entrambi marescialli della guardia di finanza, un ispettore capo della polizia di stato, e una guardia scelta del corpo forestale regionale, sono fra i tredici arrestati all'alba nell'ambito dell'operazione "Clapton" contro un vasto traffico di cocaina acquistata a Catania e poi rivenduta a clienti della Enna bene. In base alle indagini durate oltre due anni e condotte dalla squadra mobile di Enna, con il coordinamento della Dda di Caltanissetta, le figure centrali sarebbero Filippo Bellomo, 43enne di Mazzarino, la guardia forestale in servizio a Caltanissetta, e Vincenzo Maria Colaleo, 46 anni, il maresciallo delle fiamme gialle di Enna, in servizio a Napoli. Bellomo, con la complicita' di Rosangela Cammarata, 35enne di Enna, avrebbe effettuato decine di viaggi tra Enna e Catania dove si rifornivano soprattutto di cocaina, ma anche di hashish, da Michele Guglielmino, 38 anni, pregiudicato, organico al clan mafioso etneo dei Cappello, riferendosi alla merce con nomi come "conigli", "fagiani" e "battute di caccia". Bellomo avrebbe poi rivenduto lo stupefacente a esponenti politici, funzionari pubblici, manager, noti professionisti e commercianti, soprattutto con il tramite di Virgilio Mantegna, ennese, 44 anni, che intratteneva i rapporti con la clientela. La droga veniva venduta in bar, esercizi commerciali, luoghi spesso molto centrali del capoluogo e, secondo gli inquirenti, con ogni cliente era stabilito un posto diverso. Quando Bellomo non riusciva a rifornirsi a Catania, si rivolgeva a Colaleo. Denunciate un centinaio di persone, in gran parte consumatori, tra i quali due tecnici della Telecom che avvisarono uno degli indagati che la sua utenza cellulare era sotto controllo. Gli altri arrestati sono Salvatore Bonfirraro, di Mazzarino, 37 anni, residente a Barrafranca, Giuseppe Cammarata di Enna, 39 anni, Alessandro Colombo, 40 anni, di Barrafranca, Luca Alfonso Milazzo, 38 anni, di San Cataldo, Eleonora Rosa Sollami, 32 anni, nata in Svizzera e residente a San Cataldo, Daniele Urso, 32 anni, di San Cataldo, Carlo Ernesto Colaleo, 46 anni, maresciallo delle Fiamme Gialle e fratello gemello di Vincenzo, e Angelo Antonio Messina, 44 anni, di Enna, ispettore capo della polizia di stato al quale sono stati concessi gli arresti domiciliari. All'ispettore, che all'epoca delle indagini era in servizio a Enna e che da un anno era stato trasferito ad Agrigento per incompatibilita' ambientale, e' contestato il favoreggiamento. I due sottufficiali della guardia di finanza sono stati immediatamente sospesi. 13-02-2007 Italia. Barra (Cri): operatori tossicodipendenze senza stipendio per mancanza di fondi 'Voglio fare un appello alle Istituzioni: facciamo funzionare bene i centri antidroga'. E quanto ha detto il Presidente Nazionale della CRI, Massimo Barra, intervenendo oggi alla trasmissione di Raitre. 'Le istituzioni operano continui tagli ai bilanci destinati a tali problematiche. Gli operatori di Villa Maraini, ad esempio, non hanno preso lo stipendio a gennaio e molto probabilmente non lo riceveranno neanche a febbraio. Il problema e' che ai politici i tossicodipendenti non interessano. Il drogato e' un vuoto a perdere: non porta voti, non porta soldi, porta solo disperazione e malessere. La verita' e' che la droga non interessa a nessuno, solo a chi questi problemi li ha in casa. 13-02-2007 Gb. Lacrime (di coccodrillo) per il leader conservatore che si faceva le canne Dopo aver detto che erano fatti suoi, David Cameron, leader 40enne del partito Conservatore britannico, torna a parlare della sua esperienza con la cannabis -fumata a 15 anni mentre studiava al blasonato college di Eton. "Molte persone, da giovani, hanno fatto cose che non avrebbero dovuto fare, e io sono tra queste. Usare droga è una pessima idea, e nel nostro paese è in atto una vera e propria epidemia, e noi dobbiamo intervenire". Cameron, in Svezia per incontrare il Premier Fredrik Reinfeldt, non ha concesso maggiori dettagli sulle circostanze che lo videro coinvolto in un piccolo scandalo all'hashish, in cui altri studenti furono espulsi da Eton per aver fatto uso di sostanze stupefacenti. Cameron si è però confidato con il Daily Mail, confermando le indiscrezioni degli scorsi giorni. "Mi dispiace di aver commesso degli errori", ha detto Cameron, "ma credo che la gente debba ora giudicarmi sul mio programma politico. E questo è un messaggio che giunge direttamente dal partito Conservatore". Cameron ha poi sottolineato di voler sconsigliare caldamente i giovani dal seguire il suo esempio: "E' sbagliato. E' contro la legge. Ho visto come sono finiti male i conoscenti e la gente della mia circoscrizione elettorale che hanno intrapreso la strada della droga". Il leader dei Tories ha dunque criticato l'attuale legislazione britannica in materia di stupefacenti, sostenendo anche che la prevenzione nelle scuole sia fin troppo capillare e quindi controproducente. "Non credo che ci sia una corretta educazione sul problema in Gran Bretagna", ha riflettuto Cameron. "Anzi, in certe scuole si informa sin troppo, invogliando i ragazzi a sperimentare". David Cameron ha proseguito criticando anche la decisione presa dal governo laburista di declassificare la cannabis a droga di classe C e il sistema delle fasce nella sua totalità. "I tempi cambiano e le droghe pure", ha detto Cameron, "vengono immesse sul mercato sempre nuove droghe che a volte non rientrano nelle fasce. Il sistema ha bisogna di una totale revisione". 13-02-2007 Brasile. Cuffaro visita comunita' di recupero siciliana Il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, ha visitato oggi la comunità "Dom Oscar Romero", vicino a Porto Velho, nello stato brasiliano di Rondonia. Il centro, promosso e retto dall'associazione siciliana "Casa famiglia Rosetta" di Caltanissetta, si occupa dell'accoglienza, del recupero e del reinserimento sociale dei bambini di strada e di giovani con problemi di droga e alcool. Anche la Regione siciliana contribuisce al sostegno dell'attività della comunità con un programma per la creazione di impresa che fa parte delle iniziative avviate dal governo nel campo della cooperazione internazionale. La comunità venne inaugurata 15 anni fa dall'Arcivescovo di Palermo, Salvatore Pappalardo. Il presidente Cuffaro, accompagnato dal fondatore di Casa famiglia Rosetta, padre Vincenzo Sorce, si è soffermato a parlare con i giovani ospiti del centro, ha visitato le attività che vi svolgono, nel campo dell'agricoltura e dell'allevamento ovicolo; stasera assisterà alla messa celebrata dall'Arcivescovo di Porto Velho, monsignor Moacir Grechi, per festeggiare i 15 anni di attività della comunità in Brasile. Sono circa 120 i giovani accolti nel centro di recupero. Per sette di loro, oggi è un giorno importante: hanno concluso il percorso di recupero, lasciano la comunità e sono pronti a iniziare una nuova vita, grazie all'esperienza maturata nel centro. Ieri il presidente Cuffaro aveva visitato la comunità terapeutica "Porto della speranza" che si occupa dell'assistenza di bambini con gravi handicap e un centro per la cura dei malati di lebbra. Domani il presidente Cuffaro interverrà a Porto Velho a un incontro istituzionale, promosso dalle autorità locali, volto, tra l'altro, a promuovere gli scambi culturali tra la Sicilia e lo Stato di Rondonia sui tema della legalità e della lotta al crimine organizzato. In questa occasione, il governatore dello Stato di Rondonia e il sindaco di Porto Velho consegneranno a Cuffaro un premio per la sua attività nel campo della solidarietà nei confronti dei giovani e dei disabili. 13-02-2007 Italia. Burani (Fi): non dimentichiamoci dell'emergenza eroina 'Dai tossicodipendenti morti a Cosenza alla signora di Milano uccisa dal figlio per una dose, l'eroina continua a mietere morti nell'indifferenza, mentre il dibattito sembra troppo bloccato fra la cocaina 'borghese' e la marijuana 'proletaria''. Lo afferma in una nota Maria Burani Procaccini, responsabile nazionale del dipartimento famiglia e minori di Forza Italia. Burani sottolinea come 'sembra di essere agli inizi degli anni ottanta, con un'avanzata forte della dipendenza da eroina e con nuovi e pericolosi tagli'. La Burani chiede ' una riflessione seria che parta dalla consapevolezza di dover verificare i reali servizi esistenti sul territorio, la loro agibilita', la capacita' di recupero'. La Burani chiede inoltre ai ministri ' Turco ed Amato di voler predisporre un piano di interventi in emergenza ed in programmazione, che parta anche dalla modifica dei Sert e dal loro potenziamento preventivo e di recupero. Siamo veramente in uno stato drammatico e dobbiamo rendercene conto prima che ci sia una nuova avanzata di morti'. 14-02-2007 Spagna-Argentina. Accordi contro il narcotraffico Il 13 febbraio, a Madrid, il ministro argentino degli Interni, Anibal Fernandez, e il suo omologo spagnolo, Alfredo Perez Rubalcaba, hanno firmato un accordo con cui s'impegnano ad avviare una migliore intesa in materia di lotta al narcotraffico e altri reati. L'accordo di reciproca collaborazione serve a fare in modo che le forze di sicurezza di ambedue i Paesi comunichino in modo piu' stringente, e quindi ad essere piu' efficaci nelle investigazioni complesse, contro la delinquenza internazionale organizzata, il narcotraffico, il lavaggio di danaro sporco. L'intesa tra Spagna ed Argentina e' di primario interesse per la polizia spagnola, posto che "l'America Latina costituisce un'area geografica prioritaria ed e' la base di partenza delle principali rotte della droga, in primo luogo della cocaina destinata alla penisola iberica e al resto d'Europa". Documenti del Centro d'intelligence contro il crimine organizzato (Cico) affermano inoltre che "l'America Latina e' destinataria, con sempre piu' frequenza, di droghe sintetiche prodotte in Europa". In questo contesto, il cosiddetto Gabinetto di Analisi e di Prospettiva (GAP), che analizza le informazioni sul controllo dell'offerta di droghe in Spagna, ha contatti permanenti con i responsabili di polizia, delle dogane e del sistema giudiziario della maggior parte dei Paesi dell'America del Sud e del Centroamerica, al fine di scambiarsi esperienze sui "modus operandi" delle organizzazioni criminali. L'ultimo rapporto della Procura Antidroga spagnola del 2005, elaborato con dati 'ONU, assicura che nel mondo sono 13,3 milioni i consumatori di cocaina. E se Spagna e Stati Uniti figurano rispettivamente al primo e secondo posto, con 2,6 e 2,7 milioni di consumatori, l'Argentina, con 1,9 milioni, e' al quinto posto e primo tra i Paesi dell'America Latina, seguita da Colombia e Cile. Le cifre che situano la Spagna alla testa dei consumatori sono state modificate nell'ultimo anno, giacche' gli Stati Uniti, con una popolazione superiore, hanno rilevato il primo posto. Tuttavia, tanto per l'Argentina quanto per la Spagna, "le statistiche evidenziano come i Paesi occidentali e quelli dove passano le grandi rotte del traffico hanno le quote di consumo piu' elevate", segnala il documento. Secondo i dati della Procura spagnola, Colombia e Stati Uniti sono i leader mondiali dei sequestri di cocaina, mentre per l'Europa in testa c'e' la Spagna, con 33 tonnellate. In quanto all'Argentina, secondo fonti ufficiali nel 2005 sono stati sequestrati almeno 5.618 chili di cloridrato di cocaina, una cifra storica che supera dell'8,2% i 5.192 chili confiscati nel 1997, il primo record dal 1991, l'anno in cui la Segreteria di Programmazione per la Prevenzione della tossicodipendenza e la Lotta contro il narcotraffico (Sedronar) ha iniziato a fornire dati centralizzati sulle sostanze sequestrate. 14-02-2007 Spagna. Canarie. Piu' poteri alla polizia contro il consumo di droghe A fine febbraio, la polizia di La Laguna avra' la competenza per punire il consumo di droghe nei luoghi pubblici. Una nuova ordinanza le conferisce infatti la potesta' sanzionatoria in materia di detenzione illecita e consumo di droghe. Le sanzioni proposte nell'ordinanza variano in funzione della sostanza sequestrata, della quantita', dell'eta' del soggetto e della sua residenza. Le multe oscillano tra i 100 e i 600 euro. Esempi: se si tratta di hashish, marjiuana o cannabis, la multa sara' di 100 euro per un ragazzo di 14-15 anni con una quantita' fino a 3 grammi; se invece i fermati sono maggiorenni con 20-30 grammi, la multa raggiunge i 600 euro. Inoltre, l'ordinanza stabilisce che a partire da quest'ultima quantita', si applicano altri 100 euro di multa ogni 10 grammmi aggiuntivi. Se le sostanze sono amfetamine, cocaina, eroina o ecstasy la multa di 600 euro vale per maggiorenni in possesso di 6 - 8 grammi. Anche qui, per quantita' superiori scattano 100 euro ogni 2 grammi in piu'. Comunque, l'ordinanza prevede la possibilita' di sospendere la sanzione se il "reo" si sottopone a un trattamento di disassuefazione in un centro accreditato e per il tempo prescritto. A questo riguardo, la Polizia Local di La Laguna ha stabilito un nuovo protocollo d'attuazione e un accordo con l'Istituto di tossicologia di Santa Cruz de Tenerife per le analisi delle sostanze sequestrate. Il consigliere della Sicurezza Cittadina, Fernando Clavijo, ha spiegato che attualmente le pratiche concernenti gli atti eseguiti dalla Polizia Locale in materia di stupefacenti sono istruiti dalla subdelegazione del Governo, mentre dopo la potesta' sanzionatoria verra' assunta dall'amministrazione comunale (Ayuntamiento), come la legge consente. In questo modo e' possibile completare sul proprio territorio l'intero iter, da quando viene rilevata l'infrazione fino all'esecuzione della sanzione amministrativa. 14-02-2007 Belgio. Parte sperimentazione sulla distribuzione controllata di eroina Dopo la Germania, la Spagna e la Svizzera anche il Belgio tenta la strada della distribuzione controllata di eroina, per cercare di aiutare i tossicomani ad uscire dalla spirale della droga e curarli. A Liegi infatti il prossimo autunno partira' un progetto pilota, destinato a 100 tossicodipendenti (a cui sara' affiancato come campione di controllo un gruppo di 100 persone trattate con metadone) cui sara' distribuita gratuitamente eroina 'medica', la diacetilmorfina. Un modo, anzitutto, per rompere la terribile routine quotidiana della caccia al denaro per comprarsi la polvere bianca e poi ricominciare daccapo non appena consumata la dose. In cambio, pero', i tossicomani coinvolti nel test dovranno accettare condizioni ben precise: dovranno accettare tre visite al giorno, sette giorni su sette, con valutazioni sociali, fisiche e psicologiche regolari. Il test durera' tre anni, se irisultati saranno incoraggianti sara' esteso ad altre citta' belghe. Il sindaco di Liegi Willy Demeyer ha difeso a spada tratta l'esperimento. "Il test e' frutto di matura riflessione -ha detto, riferendosi al fatto che della questione si discute da 10 anni- il suo obiettivo primo e' la sanita' pubblica. Se cio' risolvera' anche problemi di sicurezza, sara' un effetto benefico collaterale". Dal canto suo, il ministro della Sanita' Rudy Demotte ha respinto al mittente le accuse di quanti parlano di permissivismo. "Ma per carita', al contrario il progetto moltiplica i controlli e gli obblighi e consente di affrontare il nocciolo duro" della tossicodipendenza. "L'obiettivo -gli ha fatto eco il ministro della Giustizia Laurette Onkelinx- non e' di mantenere la tossicodipendenza, ma che alla fine i candidati si orientino verso l'astinenza o il trattamento con un prodotto sostitutivo". Il costo complessivo dell'esperimento e' di 3,3 milioni di euro finanziati in massima parte dal ministero della Sanita' di Bruxelles. 14-02-2007 Italia-Francia. Ormone potrebbe contrastare le crisi d'astinenza Uno studio italo-francese ha svelato un possibile modo per contrastare la crisi d'astinenza, ovvero quei sintomi tipici che rendono cosi' difficile smettere di drogarsi quando si e' precipitati nell'incubo di una dipendenza. Infatti, spiegano Angelo Contarino e Francesco Papaleo che lavorano tra l'Universite' Victor Segalen di Bordeaux e il Dipartimento di Farmacologia e Anestesiologia dell'universita' di Padova, e' bastato somministrare a topolini l'ormone dello stress corticosterone per alleviare la crisi d'astinenza provocata dalla dipendenza da morfina. Secondo quanto riferito sulla rivista Neuron, al contrario, distruggendo il meccanismo di risposta allo stress nel cervello, i sintomi dell'astinenza sono esacerbati. Forte dolore, senso di nausea, sudorazione e stato di agitazione incontrollabile: questi e altri devastanti sintomi mettono a dura prova chi e' attanagliato dalla morsa della tossicodipendenza e sono dei forti deterrenti al desiderio anche profondo di smettere e disintossicarsi. Chi prova questi sintomi, chi deve fare i conti con la crisi d'astinenza, non sempre trova dentro e fuori di se' la forza e il supporto per accettarli, sopportarli nella prospettiva di perdere la dipendenza. Per questo motivo molte delle ricerche scientifiche volte all'ideazione di rimedi alle tossicodipendenze mirano proprio a farmaci che allevino i sintomi dell'astinenza. I ricercatori italiani hanno studiato topolini dipendenti da morfina, parte dei quali per una modifica genetica erano privi dei normali meccanismi di risposta allo stress. In pratica in questi topolini era saltato il gene per il recettore 'CRF1' che ha un ruolo chiave nella risposta allo stress. Privati della morfina i topolini senza CRF1 vanno incontro a una fortissima crisi di astinenza, molto piu' dirompente di quella di topolini col recettore CRF1 funzionante. Ma quando i ricercatori hanno somministrato ai topolini 'ipersensibili' allo stress l'ormone corticosterone, appunto una sostanza che aiuta a fronteggiare lo stress, la crisi d'astinenza e' risultata alleviata. Questo studio, concludono gli esperti italiani, dimostra che i meccanismi naturali di risposta allo stress giocano un ruolo chiave nelle reazioni somatiche all'astinenza e che lavorando su questi circuiti cerebrali si potrebbe trovare un bersaglio farmacologico per trattare la crisi d'astinenza. 14-02-2007 Italia. Benevento. Consiglieri An consegnano test antidroga Cinque consiglieri di Alleanza Nazionale (Nicola Boccalone, Antonio Capuano, Sandro D'Alessandro, Nazzareno Orlando e Fernando Petrucciano) hanno consegnato al presidente del Consiglio comunale di Benevento Giovanni Izzo le risultanze del test antidroga da loro effettuato presso una struttura sanitaria pubblica. L'iniziativa fa seguito a un precedente annuncio degli stessi consiglieri sulla necessita' che la classe politica, a fronte del dilagare del fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti anche nella citta' di Benevento, offrisse 'una dimostrazione tangibile sulla propria estraneita' a tale gravissima piaga'. Tanto piu', all'indomani del grido di allarme lanciato, nel corso di una conferenza stampa, da un magistrato della Procura della Repubblica di Benevento, sull'aumentata diffusione della cocaina in tutti i ceti sociali della citta' e in presenza delle preoccupate dichiarazioni del ministro dell'Interno, Giuliano Amato, sul 'gigantesco' traffico di droga che investe la Campania. 'La provocazione/testimonianza -scrivono in una nota i consiglieri comunali alleatini- era stata concepita soprattutto per sollecitare e alimentare la volonta' di dibattere che, troppo spesso nella nostra citta', su alcuni seri e delicati argomenti sembra non decollare mai svanendo, a volte, tra la totale indifferenza. Le preannunciate analisi cliniche resteranno a disposizione di chiunque voglia prenderne visione'. 'Auspichiamo, in proposito, che l'esempio sia seguito da altri, politici e non, per dare cosi' all'opinione pubblica, in particolare alle giovani generazioni, non solo l'immagine ma anche la concreta consapevolezza di una classe dirigente cittadina estranea a tali degenerazioni'. 14-02-2007 Gb. Senlis Council: sbagliata la strategia della Nato contro l'oppio afghano Gli esperti di un centro di ricerca britannico, che tra l'altro fornisce consulenze al governo di Tony Blair, hanno duramente criticato la strategia militare della Nato in Afghanistan. Secondo il 'Senlis Council', l'Alleanza Atlantica si e' inimicata la popolazione locale con le campagne di bombardamenti aerei che, in particolar modo nelle regioni meridionali dove e' appostata la guerriglia talebana, hanno causato decine di vittime tra i civili. Alla vigilia dell'incontro a Downing Street tra Blair e il presidente afghano Hamid Karzai, il think tank ha ammonito la Nato anche sulle possibili e "controproducenti" conseguenze dell'imminente offensiva di primavera contro i talebani. Il segretario generale della Nato, l'olandese Jaap de Hoop Scheffer, si e' detto fiducioso la scorsa settimana alla conferenza dei ministri della Difesa a Siviglia che "entro il 2009 ai talebani sara' spezzata la schiena". Per risolvere in maniera efficace il conflitto afghano, secondo gli analisti del 'Senlis Council', e' necessario puntare sulla soluzione dei nodi di ordine politico, economico e sociale che affliggono il Paese, impedendo ad ampi strati della popolazione ad uscire dallo stato di indingenza. Inoltre, affermano gli analisti britannici, e' sbagliato anche il giro di vite contro i coltivatori di oppio: ai produttori devono essere offerti programmi per incentivarne la riconversione, ad esempio fornendo droghe legali alle societa' farmaceutiche. 14-02-2007 Italia. Botta e risposta Gasparri-Ferrero su Susanna Ronconi "Per quanto il ministro Ferrero tenti di spiegare ruolo e luogo in cui opera la ex brigatista Ronconi, il fatto rimane. Questa maggioranza, questo governo, ricicla personaggi che rappresentano un pessimo esempio. La presenza di un ex terrorista in ambiti istituzionali e' comunque una vergogna, a qualsiasi titolo essa sia chiamata ad operare". Ribatte cosi' Maurizio Gasparri (Alleanza nazionale) al ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, in relazione alla ex terrorista rossa Susanna Ronconi. "Nel caso della Consulta degli esperti in materia di tossicodipendenza, poi il governo ha preferito emarginare operatori laici e cattolici, facendo entrare la Ronconi, sol perche' non si sono piegati alla linea "piu' droga per tutti", dando al paese tutt'altro messaggio. E' proprio sicuro il ministro Ferrero- si chiede a questo punto Gasparri- che certe forme di "riabilitazione" non costituiscano piuttosto un precedente al quale altri fanatici si potranno un domani appigliare?". "Forse- conclude il deputato di An- quello cui stiamo assistendo in queste ore sul fronte del terrorismo interno dovrebbe fargli trarre conclusioni diverse e piu' sagge". Il ministro Ferrero ha replicato cosi': "Gasparri ha definito erroneamente Susanna Ronconi 'consulente del governo'. Colgo l'occasione per ribadire per l'ennesima volta che Susanna Ronconi non e' in alcun modo consulente del mio ministero o del governo e non percepisce alcun emolumento. Ronconi fa parte della 'Consulta degli esperti e degli operatori sociali sulle tossicodipendenze', la cui formazione ha seguito criteri di pluralita', professionalita' e ricerca delle esperienze maturate in questa materia. Il nome di Susanna Ronconi e' stato indicato dal 'Forum droghe' sulla base delle esperienze da lei acquisite da anni in questo campo. Quanto alla vicenda precedente di Susanna Ronconi, credo che i principali testimoni della vittoria che lo Stato democratico ha ottenuto sul terrorismo, anche e soprattutto grazie all'impegno del movimento operaio e delle sue organizzazioni politiche e sindacali, siano proprio le persone che come lei hanno preso parte a quella stagione violenta e che oggi non solo considerano sbagliate le scelte che fecero all'epoca, ma si sono impegnate concretamente nella societa' facendo scelte del tutto diverse e in favore degli altri". 14-02-2007 Italia. Toscana. Dibattito in Consiglio regionale sulle stanze del buco Cinque mozioni presentate, dibattito e parole accese, un pezzo di maggioranza che si defila dalle posizioni del resto della coalizione insieme a Rifondazione comunista mentre anche l'opposizione appoggia la posizione della giunta. Questo il risultato di oltre due ore di discussione, in Consiglio regionale, della questione delle cosiddette 'stanze del buco', sulle quali e' stata da tempo presentata una proposta di legge. Da Fabio Roggiolani (Verdi), Luca Ciabatti (Prc) e Filippo Fossati (Ds) sono arrivati i 'distinguo' rispetto al resto del centrosinistra e anche rispetto alla posizione dell'assessore regionale Enrico Rossi. Quest'ultimo ha risposto in aula a una interrogazione di alcuni consiglieri di Forza Italia precisando che 'le 'stanze del buco' al momento, con la legislazione vigente (la legge Fini-Giovanardi), sono illegali in quanto le norme non prevedono un locale pubblico adibito a una riunione di persone che assumano droga'. Per Rossi 'le 'stanze' rappresentano una questione marginale', da non poter comunque essere 'sposata ufficialmente'. 'Bene viaggiare e confrontare le esperienze -ha detto Rossi riferendosi al recente viaggio della commissione consiliare sanita' per visitare le 'stanze del buco' di Barcellona- ma invito il Consiglio a verificare di persona cosa fanno i nostri operatori contro la droga e ricordo che la Regione spende 85 mila euro l'anno per la lotta alle dipendenze, ha 13 mila utenti in carico , 65 comunita' terapeutiche di cui 13 pubbliche e quasi duemila operatori'. Se il centrodestra, nei vari interventi, ha puntato l'attenzione sulla priorita' da dare alla prevenzione e alla cura, sottolineando che 'la droga non e' un diritto', per Roggiolani, Ciabatti e Fossati la discussione ha assunto toni 'troppo mediatici e ideologizzati'. 'Quelle che chiamate 'stanze del buco' -ha affermato Roggiolani- si chiamano in Catalogna 'Caffe' calor' e sono prima di tutto luoghi dove ottenere un minimo di conforto fisico e anche psicologico, e solo poi luoghi dove iniettarsi la propria dose. Senza dimenticare che la meta' di chi li frequenta ha avviato un programma di recupero'. Alla fine l'unica mozione approvata e' stata quella, presentata all'ultimo momento, da Maurizio Bianconi (An), la quale approva le dichiarazioni di Rossi anche 'in relazione alle strutture pubbliche per assumere sostanze stupefacenti' e 'impegna la giunta a proseguire nella via intrapresa'. Il si' e' arrivato da tutti i gruppi a eccezione di Verdi e Prc che hanno votato contro mentre il Pdci si e' astenuto (e Fossati non era in aula). Sono state bocciate due mozioni del centrodestra, sostanzialmente contrarie alle 'stanze', e ritirate una mozione di Ds e Margherita e una di Ciabatti-Fossati, che avrebbe avuto l'appoggio anche di Roggiolani. La prima condivideva 'in pieno' le dichiarazioni di Rossi e confermava 'l'approccio della prevenzione e della cura e l'assoluta contrarieta' a sperimentazioni a essa estranee'. L'altra, pur non citando le 'stanze', poneva tra l'altro l'accento sulla 'riduzione del rischio per la salute dei tossicodipendenti'. Dichiarazione di Antonio Bacchi, membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani e della Rosa nel Pugno: La cronaca dell'odierno dibattito in aula del Consiglio regionale della Toscana, con l'Assessore Enrico Rossi che ribadisce la netta contrarietà alle cosìddette 'stanze del buco', e la spaccatura della maggioranza che arriva addirittura a far passare una mozione contraria dell'opposizione, dovrebbe preoccupare -e non poco- tutti coloro che sono convinti della necessità dell'affermazione di una sinistra liberale e laica nel nostro paese. Il rifiuto ideologico, anche di una parte della sinistra, di un approccio al problema della tossicodipendenza che è già ampiamente sperimentato -e con ottimi risultati- all'estero, dimostra una volta di più quanto sia fondato l'allarme lanciato più volte dalla Rosa nel Pugno rispetto a quelli che potranno essere i contenuti del costituendo Partito Democratico in materia di libertà individuali. 14-02-2007 Brasile. Rio de Janeiro. Ancora sei morti nella guerra alla droga Almeno sei persone sono morte e due sono rimaste ferite durante una operazione della polizia brasiliana in un quartiere nel nord di Rio de Janeiro, mentre poco lontano il vicepresidente di una scuola di samba e sua moglie sono stati 'giustiziati' a colpi d'arma da fuoco, a pochi giorni dall'inizio del Carnevale. In un comunicato, l'Assessorato per la sicurezza pubblica della citta' carioca ha indicato che le vittime causate dall' intervento ieri di ingenti forze di polizia nella favela Alemao sono quattro narcotrafficanti e due abitanti della zona dove vi sono stati vari scontri a fuoco. Intanto la polizia di Rio ha reso noto che sconosciuti hanno aggredito oggi all'alba Guaracy Paes Falcao, di 42 anni, vicepresidente della scuola di samba Academicos de Salgueiro, e sua moglie Simone Moujarkian, di 35 anni, uccidendoli. Secondo una prima ricostruzione, l'auto su cui viaggiavano i due e' stata attaccata da un'altra da cui sono partiti almeno 20 colpi d'arma da fuoco che hanno centrato ripetutamente i bersagli umani. All'arrivo di una pattuglia, gli agenti hanno soltanto potuto constatare il decesso dei coniugi. Quello di Paes e' la seconda uccisione di un dirigente di una scuola di samba negli ultimi cinque mesi. Nell'ottobre 2006, un commando ha ucciso a colpi d'arma da fuoco nel quartiere Bonsucesso il presidente della scuola Estacio de Sa', Flavio Jose' Eloterio, di 46 anni. 14-02-2007 Usa. Fumo di cannabis comporta medesimi rischi del tabacco I fumatori abituali di cannabis sono soggetti ai medesimi problemi di salute dei tabagisti. Secondo i ricercatori della Yale School of Medicine, i fumatori di cannabis sviluppano i medesimi problemi polmonari dei fumatori, quali tosse, respiro affannato ed un eccesso di muco. La ricerca, pubblicata nell'Archive of Internal Medicine, e' stata condotta dalla dottoressa Jeanette Tetrault, la quale ha analizzato, insieme al suo team, i dati sulle ricerche condotte tra il 1966 e il 2005 per stabilire le relazioni a lungo termine tra il fumo della cannabis e le funzioni polmonari. Dai dati e' emerso che un prolungato consumo nel tempo della cannabis comporta un aumento dei problemi polmonari, mentre sul consumo a breve termine non ci sono associazioni tra la cannabis e l'insorgenza di enfisemi. 15-02-2007 Emirati Arabi. Pena di morte per traffico di hashish La Corte islamica di Sharja, uno degli Emirati Arabi Uniti (Eau), ha condannato a morte un cittadino iraniano per contrabbando e spaccio di droga. Lo ha riferito oggi il quotidiano Gulf News. Il condannato, 45 anni e identificato solo come Jamshid T., e' stato accusato di aver contrabbandato un carico di 282 kg. di hashish proveniente dall'Iran e diretto in Arabia Saudita. La consegna sarebbe avvenuta sull'imbarcazione dell'iraniano, a largo delle coste degli Eau. L'imputato, cosi' come gli altri suoi otto coimputati, tutti prosciolti per mancanza di prove, si e' sempre dichiarato innocente. La pena capitale negli Eau e' prevista per i reati di omicidio premeditato, sequestro, stupro, traffico di droga e adulterio. L'ultimo caso di condanna a morte per lapidazione di un adultero risale allo scorso giugno. Le condanne a morte, che devono obbligatoriamente passare per il riesame d'appello, vengono tuttavia raramente eseguite. 15-02-2007 Gb. L'81% dei cittadini perdona Cameron, ma solo se ha fumato esclusivamente marijuana L'opinione pubblica britannica approva la decisione del leader dei Tories David Cameron di non voler discutere il presunto consumo di marijuana durante i suoi anni a Eton: ma se il dirigente conservatore avesse utilizzato droghe più pesanti o dopo l'università, i problemi politici potrebbero essere gravi. Questo il risultato di un sondaggio pubblicato dal quotidiano britannico The Times. L'81% degli intervistati ritiene infatti che non abbia alcuna importanza se Cameron abbia veramente fumato marijuana quando quindicenne frequentava il prestigioso liceo, come si racconta in una biografia non autorizzata; inoltre, l'85% approva la sua decisione di non voler confermare o smentire la notizia perché "tutti i politici hanno diritto ad aver commesso degli errori in gioventù". Ma per il 71% avrebbe invece importanza eccome se "dovesse risultare che Cameron ha consumato droga da adulto, dopo aver iniziato a lavorare". Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 522 persone, senza che sia stato indicato alcun margine di errore. Stando ai tabloid Cameron, nella sua epoca di alunno dell'esclusiva scuola privata di Eton avrebbe fatto uso di cannabis: l'allora quindicenne Cameron, secondo il Mail on Sunday, si sarebbe guadagnato due settimane di consegna dopo aver ammesso di aver fumato erba; da notare che il quarantenne leader dei Tories ha sempre evaso ogni domanda relativa alle sue esperienze con le droghe leggere prima di essere eletto deputato, nel 2001. Stando al Sunday Telegraph la storia farebbe parte di una biografia non autorizzata di Cameron che dovrebbe venire pubblicata nel prossimo aprile, dal titolo "Cameron: l'ascesa del nuovo conservatore". Francis Elliott, coautore del libro insieme a James Henning, aveva dichiarato ieri alla rete televisiva Sky News di non ritenere la rivelazione dannosa per la carriera politica di Cameron: "Credo che la maggior parte della gente penserà che per un uomo della sua età si tratta di qualcosa di usuale". Dopo la storica ammissione dell'ex presidente statunitense Bill Clinton di aver fumato marijuana -con l'ancor più storica precisazione di "non aver inalato" il fumo- decine di parlamentari britannici hanno raccontato in passato di avere fatti uso di droghe leggere, come l'ex Ministro per L'Irlanda del Nord Mo Mowlam -che nel 2000 precisò di "aver inalato, al contrario di Clinton". In un videopodcast trasmesso nel gennaio scorso Cameron aveva avanzato l'idea di incoraggiare i consumatori di droghe a raccontare ai giovani le loro esperienze; sulla legalizzazione della marijuana il leader Tory si era detto contrario: "Mi sembra giusto che sia ancora un droga criminalizzata". 15-02-2007 Usa. Nuovo Messico. Il 72% degli elettori favorevole alla marijuana terapeutica La maggioranza della popolazione e' favorevole alla somministrazione terapeutica della marijuana. Il sondaggio, condotto dal SJC Research e commissionato dalla Drug Policy Alliance rivela inoltre che gli elettori sono piu' disposti a votare per un candidato favorevole alla marijuana terapeutica, mentre un terzo di essi non ritiene di essere influenzato dal parere personale del candidato. Reena Szcepanski, del New Mexico Drug Policy Alliance, ha dichiarato che i parlamentari, alla luce del sondaggio, non devono avere paura di votare per la "Senate Bill 238", legge recentemente approvata dal Senato e in discussione alla House. Per il sondaggio, nel dettaglio: il 72% degli intervistati e' favorevole alla legalizzazione della marijuana per fini terapeutici (per malattie gravi, come Aids, glaucoma e cancro), il 20% si e' dichiarato contrario e l'8% e' risultato indeciso. Sono stati intervistati 800 elettori tra il 29 gennaio e il 1 febbraio, e il margine di errore e' del 3,5%. 15-02-2007 Italia. Consiglio Provinciale di Modena: fallita la Fini-Giovanardi Nuove misure contro la droga: educare, prevenire, curare, non incarcerare. Questi i capisaldi dell'ordine del giorno approvato in Consiglio Provinciale e presentato da Ds, Margherita, Verdi e Rifondazione Comunista. Il consumo di sostanze stupefacenti, l'abuso di bevande alcoliche, la diffusione di sostanze dopanti e i comportamenti compulsivi come il gioco d'azzardo sono in crescente aumento, come si desume dal rapporto annuale dell'osservatorio europeo e dalla relazione del governo al parlamento. " La legge Fini-Giovanardi ha dimostrato il suo fallimento -spiega Demos Malavasi capogruppo dei Ds- come centrosinistra proponiamo un metodo alternativo di lotta alle dipendenze, facendo nostra la strategia dell'Unione Europea basata sulla prevenzione, la cura, la riduzione del danno e la lotta al traffico è necessario uno sforzo straordinario e coordinato delle istituzioni, della scuola, del servizio sanitario, delle comunità terapeutiche e del volontariato per contrastare la diffusione delle tossicodipendenze. Per questo abbiamo chiesto al Presidente e alla Giunta l'impegno a promuovere momenti di approfondimento e coordinamento con il coinvolgimento dei Comuni,della regione, dell'Ausl, degli organi competenti dello stato, della scuola, delle comunità terapeutiche e del volontariato e ad attivare nelle proprie politiche scolastiche, sociali e giovanili, azioni volte ad arginare e prevenire le forme di dipendenza". Il Consiglio provinciale chiede inoltre al parlamento di abrogare la legge Fini-Giovanardi e di approvare una nuova legge che preveda, tra gli altri, il rilancio e la qualificazione del ruolo dei Ser.T e dei servizi territoriali che negli ultimi cinque anni sono stati sistematicamente penalizzati nei tagli alla spesa sociale, che salvaguardi il pluralismo e valorizzi l'opera delle comunità terapeutiche sostenendo quanti sono impegnati a costruire percorsi personalizzati di prevenzione, cura e riabilitazione. 15-02-2007 Italia. Verdi al Governo: compriamo noi l'oppio afghano Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, ha incontrato in questi giorni i capigruppi di Verdi, Pdci e Prc per discutere del decreto sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. "Abbiamo illustrato a Chiti le proposte dei Verdi -ha detto Angelo Bonelli, capogruppo alla Camera- che prevedono di acquistare l'oppio e riconvertire le colture, l'istituzione di un comitato di monitoraggio che vigili sugli obiettivi della missione, sui rapporti con la popolazione e sugli aiuti civili, e infine una conferenza internazionale di pace istituendo un fondo per la sua realizzazione". I Verdi, ha spiegato Bonelli "a differenza del Pdci che punta sulla mozione che accompagni il decreto" chiedono di inserire nel provvedimento legislativo le loro proposte. "L'esperienze di luglio ci dice che è meglio inserirle nel Dl". Anche il Prc, ha riferito Bonelli "propone la realizzazione di una conferenza di pace". Il capogruppo dei Verdi si dice ottimista sulla possibilità che le proposte vengano accolte dal governo, "da parte di Chiti c'è stata disponibilità", ma di diverso avviso potrebbe essere il titolare della Farnesina, Massimo D'Alema, "soprattuto riguardo al comitato di monitoraggio". 16-02-2007 Italia. Spacciatore con polpastrelli abrasi e' da assolvere Gli spacciatori di droga che si cancellano le impronte digitali devono essere assolti se, al momento del processo, non e' raggiunta la certezza sulla loro identita': e' questo il principio di una sentenza, emessa dal tribunale di Torino, che ha prosciolto un immigrato dall' Africa che, al momento dell' arresto, aveva i polpastrelli abrasi. L' uomo, quando nel 2005 i carabinieri della compagnia di Mirafiori lo sorpresero con 23 ovuli di cocaina, aveva detto di chiamarsi Charle Saadio, di essere originario del Gabon e di essere minorenne; i dubbi sulla sua eta' sono stati rapidamente fugati da una serie di test, ma quelli sulla sua identita' sono rimasti, tanto piu' che l' imputato, scarcerato dal tribunale del riesame dopo qualche settimana di detenzione, non si e' mai presentato in aula. Il giudice Fabrizia Pironti, su richiesta dello stesso pubblico ministero Andrea Padalino, all' udienza preliminare ha cosi' disposto il 'non luogo a procedere per essere rimasto ignoto l' autore del reato', applicando un orientamento gia' espresso dalla Corte di Cassazione in alcune occasioni analoghe. 'Questa decisione impedisce che, in caso di scambio di identita', qualcuno che si chiami effettivamente Charle Saadio si ritrovi con una condanna per spaccio senza saperlo e senza aver commesso nessun illecito'. Il sostituto procuratore Andrea Padalino, insieme al collega Paolo Borgna, alcuni mesi fa si e' fatto promotore di una proposta di legge -recepita da diversi parlamentari torinesi- che puo' risolvere il problema: fra le misure previste spicca l' introduzione del reato di 'alterazione di creste papillari', destinato a reprimere il fenomeno dei pusher che per sfuggire all' identificazione utilizzano l' acido per cancellare temporaneamente i propri polpastrelli. 16-02-2007 Italia. Corleone sospende digiuno dopo incontro con Bertinotti Franco Corleone, ex sottosegretario alla giustizia e segretario di 'Forum droghe', ha deciso di sospendere il digiuno che portava avanti da 14 giorni per chiedere al Parlamento di avviare l'iter della pdl Boato sulle tossicodipendenze, dopo un incontro ieri con il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. Ne da' notizia lo stesso Corleone. 'Ho illustrato al presidente il senso dell'iniziativa del digiuno 'di dialogo' avviato da me, al quale hanno poi anche aderito anche altre persone -spiega Corleone- e l'ho ringraziato per la sua sollecitudine'. Proprio 'per un senso di rispetto e di considerazione' nei confronti del presidente della Camera, l'ex sottosegretario ha deciso di sospendere il suo digiuno, 'ma la staffetta sara' continuata dagli altri'. Bertinotti, secondo quanto riferisce Corleone, si sarebbe detto d'accordo sulla necessita' che il Parlamento discuta di una nuova legge sulla droga e sull'idea che l'iniziativa parlamentare non sia in contrasto con l'eventuale iniziativa del governo su questo tema. Bertinotti, inoltre, si sarebbe impegnato a parlare con i presidenti delle commissioni affari sociali e giustizia della Camera, per sollecitare l'esame della proposta Boato. 'Dopo l'incontro mi e' stata data notizia che mi giungera' una lettera dai due presidenti delle commissioni, Luca' e Pisicchio, per informarmi che il 28 febbraio le commissioni congiunte ascolteranno il ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, in merito al ddl governativo. Sulla base degli intendimenti del governo, le commissioni decideranno se aspettare la proposta dell'esecutivo o partire con l'esame della pdl Boato'. 16-02-2007 Messico. Narcotrafficanti uccidono ancora quattro poliziotti Quattro poliziotti sono stati uccisi ieri da una banda di trafficanti ad Aguascalientes, nel Messico occidentale. E' l'ultimo episodio di una serie di uccisioni di forze dell'ordine nel Messico. I quattro agenti della polizia cittadina di Aguascalientes sono accorsi sul luogo di un incidente d'auto e hanno sorpreso diversi uomini che stavano scaricando armi da fuoco da veicolo. I poliziotti hanno cercato di arrestarli, ha riferito in una conferenza stampa il procuratore generale dello stato di Aguascalientes, Xavier Gonzalez. Un secondo veicolo è arrivato sul posto con circa otto uomini armati che hanno aperto il fuoco sui poliziotti uccidendoli. Secondo gli investigatori gli attacchi alla polizia sono collegati ai cartelli della droga che guadagnano miliardi di dollari con il contrabbando di narcotici verso gli Stati Uniti. 17-02-2007 Usa. Problemi cardiaci e metanfetamine Una recente ricerca rivela una connessione tra un disturbo cardiaco, la cardiomiopatia, e il consumo delle metanfetamine. I dati di un ospedale di Honululu (Hawaii) rivelano che un'alta percentuale di pazienti di 45 anni di eta' (massima), a cui e' stata diagnosticata la cardiomiopatia o altri problemi cardiaci, sono anche risultati consumatori di droghe sintetiche. Il team del dottor Khung Keong Yeo dell'Universita' della California ha studiato le cartelle cliniche dei pazienti a cui e' stata diagnosticata una cardiomiopatia tra il gennaio 2001 e il giugno 2003. Il dottor Yeo ha riscontrato che il tasso di cardiomiopatie era del 3,7% piu' alto nei consumatori di metanfetamine rispetto ai non consumatori. La ricerca e' stata pubblicata nell''"American Journal of Medicine". 17-02-2007 Argentina. "Il Paese non e' pronto per la depenalizzazione" "La droga non sara' depenalizzata perche' il Paese non e' preparato", sostiene Lucia Garin de Tula, titolare della Commissione Prevenzione delle tossicodipendenze e Controllo del narcotraffico, parlando di quello che il Parlamento sta fecendo contro questa piaga. Come si combatte la droga dentro una commissione parlamentare? La commissione della Camera bassa deve occuparsi di due fronti ben distinti, indicati dai due termini che la compongono. Da un lato, la lotta e il controllo del narcotraffico; dall'altro, la prevenzione. L'Argentina combatte con durezza il narcotraffico? Il nostro Paese dovrebbe combatterlo di piu' giacche' l'ubicazione geografica l'ha trasformato in un Pase di transito e, attualmente, anche in un Paese di consumo. Le nostre frontiere sono molto vulnerabili rispetto al passaggio dei carichi di droga poiche' non siamo adeguatamente attrezzati ne' abbiamo sufficiente personale di gendarmeria. Da dove entra la droga? Soprattutto da Salta, Misiones, Juiuy e Formosa -le province che confinano con il Paraguay, il Brasile e la Bolivia. Ma entra anche dal nod, da Santa Fe, con elicotteri ed aerei di piccole dimensioni che atterrano su piste clandestine. Inoltre, il contrabbando brulica in tanti posti di frontiera, come per esempio a Salvador Mazza, a Jujuy, dove la gente che lo fa, sostiene essere l'unica forma di vita. L'anno scorso sono stati dibattuti vari progetti di depenalizzazione della droga. Sara' questo l'anno della depenalizzazione o della legalizzazione?. E qui la risposta e' che il Governo nazionale dice no sia alla depenalizzazione sia alla legalizzazione, percio' lei scarta queste due possibilita', convinta che il Paese non sia pronto. In quanto al fallimento delle campagne di prevenzione, la signora sostiene che la colpa e' dei pochi soldi e del personale inadeguato. Ultima domanda: E' da modificare la legge sugli stupefacenti?. Prima ancora bisognerebbe aggiornarla perche' sono passati 18 anni; esistono nuove droghe e con esse nuove abitudini, come il consumo di "paco". 19-02-2007 Australia. La marijuana perde appeal fra i giovani La marijuana sembra aver perso il suo fascino fra i giovani australiani, grazie in buona parte alle pubbliche campagne educative, al punto che uno su tre considera lo spinello inaccettabile (not cool, nel linguaggio giovanile) e la maggioranza la considera una droga pericolosa. Secondo uno studio del Centro nazionale di ricerca su droga e alcool, quasi meta degli under 30 hanno amici che la usano ma la droga, un tempo ritenuta innocua, e' ora vista dai piu' come causa di dipendenza e di gravi problemi di salute e sociali. Mentre cresce l'allarme fra le autorita' per il boom delle droghe chimiche e da discoteca come ecstasy e ice che hanno effetti stimolanti, praticamente opposto a quello della cannabis, i risultati dello studio, pubblicato nell'ultimo Rapporto Pfizer sulla salute, riflettono un cambiamento di atteggiamento, anche fra le persone che hanno piu' probabilita' di entrare in contatto con la droga. Dei 1500 adulti intervistati, tre su quattro ritengono che fumare cannabis sia pericoloso o molto pericoloso, e la meta pensano che possa far scattare schizofrenia o disturbi di ansieta'. Circa il 40% pensa che crei sempre dipendenza e uno su cinque crede che conduca sempre alle droghe piu' pesanti. Il 68% pensa che il suo uso porti a commettere altri reati. Il direttore del centro di ricerca, Paul Dillon, ritiene che l'atteggiamento sia conseguenza delle campagne educative. 'Non ci siamo concentrati sugli effetti a lungo termine sulla salute, e nemmeno sugli effetti psicologici, ma abbiamo osservato l'impatto sociale, la maniera in cui puo' avere effetto sulle relazioni, sulla situazione finanziaria... queste sono le cose che i giovani percepiscono', ha detto in un intervista radio. I risultati del sondaggio suggeriscono anche che i giovani vedono la marijuana come il tabacco. 'Fumare sigarette e' ora realisticamente inaccettabile in Australia, e sembra che lo stesso atteggiamento si sia esteso agli spinelli'. 19-02-2007 Svizzera. Non somministrate canapa alle mucche E' vietato somministrare canapa alle mucche. Lo ribadisce oggi il ministero dell'Agricoltura svizzero allarmato perché "ultimamente sulla stampa agricola si moltiplicano gli annunci che raccomandano la coltivazione di canapa nonché il rispettivo impiego quale foraggio per animali da reddito". Queste informazioni -si legge in una nota- "sono fallaci e disorientano i contadini". Dal 1° marzo 2005 vige in Svizzera il divieto di somministrare canapa al bestiame e di coltivarla a scopo di foraggio. Il divieto è motivato dal fatto che il tetraidrocannabinolo (THC), una sostanza psicotropa che costituisce il principio attivo della canapa, passa dal foraggio somministrato alle vacche al latte. "Sotto il profilo della tutela della salute ciò è inaccettabile, in particolar modo considerato che il latte viene consumato anche dai neonati", ricorda il ministero. "Gli stessi presupposti sono sufficienti per affermare che attraverso il foraggiamento il THC può giungere anche nel tessuto adiposo degli animali da macello". Ultima considerazione: "Infine, va considerato che anche nei Paesi verso cui la Svizzera esporta latticini la presenza di residui di THC non è tollerata e queste esportazioni, segnatamente quelle di formaggio, sono di vitale importanza per l'agricoltura svizzera". Misure amministrative e azioni penali colpiranno chi impiega la canapa per nutrire i vitelli. 19-02-2007 Italia. Rapporto dell'antimafia: sequestri in aumento FENOMENO TRAFFICO STUPEFACENTI SEMPRE PIU' 'GLOBALIZZATO' Aumentati del 35,2% nel solo primo semestre del 2006 i sequestri di sostanze stupefacenti nel nostro paese. Un ulteriore aumento rispetto al 21,8% registrato nel 2005 nel corso del quale sono stati sequestrati complessivamente 31.597 kg di sostanze. E' quanto emerge dalla relazione contenuta nel Rapporto 2006 della Procura nazionale antimafia, consegnato dal procuratore Piero Grasso alla commissione parlamentare antimafia riunita a San Macuto per la sua audizione. La relazione sul Narcotraffico evidenzia come, complessivamente dal gennaio 2005 all'agosto 2006 risultano iscritti al registro generale della Dda 1.909 procedimenti di cui 1.143 presenti anche nel sistema Sidda. ''L'esame del contenuto delle principali indagini in corso -si legge nella relazione- fa constatare che negli ultimi anni si e' verificata una globalizzazione del traffico di stupefacenti. In primo luogo -rileva ancora la relazione- e' estremamente aumentato il consumo, tanto che si stima che nel mondo 250 milioni di persone facciano uso di droga. L'Europa costituisce uno dei principali mercati e gli indicatori suggeriscono che la tendenza al consumo e' in continuo aumento''. Questo trend, avverte il Rapporto, e' particolarmente significativo anche per l'Italia. Nel nostro Paese, nel 2005 sono stati sequestrati quasi 32 mila kg di sostanze stupefacenti con un aumento percentuale del 21,8% rispetto al 2004 e, prosegue la relazione, i dati riferiti al primo semestre del 2006 denotano un ulteriore aumento percentuale del 35,2%. NEL 2005 COMPIUTE 19.810 OPERAZIONI ANTIDROGA, 31.860 I DENUNCIATI La relazione evidenzia quindi che la quantita' di sequestri di stupefacenti conferma la tendenza all'aumento della domanda di hashish e la cocaina rispetto all'eroina. E' interessante notare che in Italia nel 2005 sono state compiute 19.810 operazioni antidroga e sono stati denunciati 31.860 indagati di cui 8.865 cittadini stranieri e 1.202 minori. I dati relativi al contrasto antidroga nel primo semestre 2006, prosegue la relazione, confermano la gravita' del fenomeno in quanto sono stati perseguiti 14.398 delitti per i quali sono stati indagati 15.237 soggetti di cui 11.881 in stato di arresto, con il sequestro di 20.574 kg di sostanze stupefacenti. La relazione, poi, rileva che le indagini attualmente in corso presso le Dda confermano che la cocaina continua ad essere prodotta interamente nel continente Sudamericano e, per la quasi totalita', nei paesi tradizionalmente coltivatori come Colombia, Peru' e Bolivia. Quanto alle rotte del narcotraffico la relazione sottolinea che dalle aree di produzione la droga entra in Europa attraverso l'Oceano Atlantico, con containers nei porti di Spagna, Olanda e Portogallo, ma anche via aerea mediante plichi, bagagli e 'ovulatori'. Il traffico di hashish, invece, si sviluppa soprattutto dal Marocco attraverso lo stretto di Gibilterra e le vie del Mediterraneo. ALLEANZE TRA GRUPPI SIMILI DI ALTRI PAESI Nell'organizzazione del traffico, rileva ancora la relazione, si riscontra una maggior presenza della criminalita' organizzata, in considerazione della capacita' offerta da queste organizzazioni nello spostamento di grosse partite di stupefacenti (l'obiettivo e' quello di trasportare maggiori quantitativi con il minor numero possibile di persone implicate). Tale situazione impone ai narcotrafficanti una maggiore efficienza e flessibilita' nonche' la conoscenza di normative internazionali per poter approfittare di legislazioni inadeguate o della minore capacita' di controllo che caratterizza le forze di polizia di alcuni paesi. Conseguentemente, denuncia la relazione, alcuni gruppi criminali sono usciti dalle loro naturali aree di attivita' per formare alleanze con gruppi simili di altri paesi per ottimizzare il traffico di droga e il riciclaggio del denaro. PER GESTIONE TRAFFICO NASCONO GRUPPI MISTI DI 'BROOKERS' Significativa in tal senso e' l'evoluzione che si e' determinata negli ultimi anni nelle mafie storiche che hanno costituito un nuovo modello organizzativo per la gestione del narcotraffico predisponendo gruppi misti di ''Brookers'' che effettuano una intermediazione tra i gruppi internazionali che curano la vendita e i clan locali che si occupano dello spaccio sul territorio. L'attivita' dei Brookers ha progressivamente sviluppato una internazionalizzazione della struttura, in modo da inserire nelle associazioni di narcotraffico, direttamente i componenti delle organizzazioni colombiane e sudamericane, dei gruppi spagnoli, dei marsigliesi, in perfetta sinergia con i componenti delle mafie italiane. 19-02-2007 Italia. Mantovano: la legge Fini funziona "I dati sui reati connessi agli stupefacenti pubblicati da il Sole 24 Ore di oggi costituiscono un contributo importante alla riflessione sul tema, se la riflessione vuole essere libera da condizionamenti ideologici. Da essi emerge infatti che da quando e' in vigore la legge Fini: i delitti di droga calano; vi e' maggiore chiarezza, derivante dalla piu' chiara formulazione delle norme; non vi e' alcuna criminalizzazione del mero assuntore; al contrario, vi e' un favore per il recupero e per la riabilitazione; e' piu' facile l'aggiornamento delle tabelle che permettono di classificare una sostanza come stupefacente. Tutto cio' non viene fuori da un manifesto di An, ma dalla comparazione statistica e dalla esposizione che ne fa un giornale come il Sole". E' quanto afferma Alfredo Mantovano, senatore di An. "Sarebbe interessante una valutazione da parte del ministro Ferrero: di quel ministro, cioe', che piu' di altri si e' data la mission di demolire la legge Fini, sul presupposto -rivelatosi falso- che avrebbe riempito le carceri di tossicodipendenti, di ripristinare l'errata distinzione fra droghe 'pesanti' e droghe 'leggere', di rendere queste ultime libere e legali, e di distribuire le prime in forma controllata. Se mostrera' indifferenza alle cifre de il Sole, vorra' dire che l'ideologia prevale su tutto, anche sul recupero del tossicodipendente. Se mai vi prestera' attenzione, non e' necessario che ammetta di aver sbagliato: e' sufficiente che non vada oltre". Carlo Giovanardi, uno dei 'padri' della disciplina antidroga varata dal Governo Berlusconi, commenta positivamente i dati in materia di lotta alle tossicodipendenze: "quando si passa dai proclami ideologici alla realta' dei fatti -dice- la campagna di bugie e mistificazioni messe in campo dalla sinistra per contrastare la nuova legge sulla droga crolla miserevolmente. Oggi e' stato autorevolmente certificato che la saggia e ponderata normativa che discrimina il semplice consumo dallo spaccio di sostanze stupefacenti, ha avuto come effetto il calo e non l'aumento degli arresti, avendo le forze di polizia e la magistratura, elementi piu' chiari per distinguere le vittime dei mercanti di morte. Particolarmente innovativa appare poi la possibilita' di applicare al consumatore/spacciatore pene alternative al carcere come quella di svolgere lavori socialmente utili, possibilita' di cui, per fortuna, i magistrati si sono accorti, applicandola, mentre troppi disinformati polemisti ne ignorano ancora l'esistenza". "Scientificamente infondato". Cosi' il ministro della Solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, replica in una nota all'esponente di An, Alfredo Mantovano. Scrive Ferrero: "i dati pubblicati oggi dal Sole 24 ore all'interno di un servizio significativamente intitolato: 'Droga: a sorpresa la Fini-Giovanardi ha tagliato i reati', non dimostrano in alcun modo la tesi sostenuta. Infatti il decreto legge Fini-Giovanardi del 30/12/2005, convertito con modificazioni in legge, la n.49 del 21/02/2006, demandava la definizione della quantita' di sostanza, al fine di definire il confine tra spaccio e consumo, ad un successivo decreto ministeriale, datato 11 aprile 2006 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 aprile 2006 e formalmente entrato in vigore quindici giorni dopo. Far discendere dall'applicazione della Fini-Giovanardi il fatto che tra il 1 luglio 2005 e il 30 giugno 2006 si sono ridotti del 4,3% i reati relativi agli stupefacenti e' quindi scientificamente infondato, perche' la legge e' stata formalmente applicabile, proprio nella parte sottolineata da Mantovano, per 2 mesi sui 12 presi a riferimento. Non occorre essere statistici di professione per rendersi conto che il dato non e' significativo e che probabilmente dipende proprio dal relativo vuoto normativo determinato dall'entrata in vigore 'a rate' della nuova legge e dalle difficolta' in sede di applicazione della medesima". Conclude il ministro Ferrero: "dati scientificamente fondati sugli effetti penali della Fini-Giovanardi potremo averli quando verranno resi noti i dati sul periodo 1 luglio 2006-30 giugno 2007 e non prima. Per quanto mi riguarda -a differenza di quanto sostiene Mantovano- non ho proposto di rendere 'libere' le droghe leggere, ma sto cercando di individuare le forme piu' efficaci di prevenzione delle dipendenze, perche' il vero problema e' che negli anni in cui ha governato il centro destra e' raddoppiato il consumo di cocaina, sostanza quanto mai pericolosa e 'ben trattata' nelle tabelle varate dal governo Berlusconi". "È incredibile come Ferrero pieghi la realta' dei fatti all'ideologia, arrivando perfino a negare l'evidenza e a trattare le cifre, i numeri, come fossero opinabili opinioni". Cosi' l'onorevole Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di Alleanza nazionale per le politiche della famiglia, presidente nazionale della Consulta etico-religiosa e membro dell'esecutivo politico nazionale del partito. "I dati riportati dal Sole 24 ore sono confermati sia da quelli del dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria che da quelli del ministero dell'Interno, forniti in maniera distorta, a suo tempo, nell'aula della Camera, dal ministro Turco, che fece un clamoroso autogol. Sia i dati del Dap che quelli del Vicinale, infatti, dimostrano che dalla piena (e sottolineiamo piena) entrata in vigore della legge Fini gli arresti totali sono diminuiti di quasi il 10 per cento (Dap) e quelli mensili del 16 per cento (Viminale). Insomma: con la legge Fini a pieno regime (cioe' a tabelle sulle quantita' vigenti), cosi' come era stata congegnata prima del decreto Turco, nessuno e' finito in galera per la detenzione di qualche spinello. E' avvenuto, anzi, il contrario: e' diminuito sia il numero degli arrestati che quello dei detenuti. Ora, la verita' puo' far male, ma non per questo va occultata dalla propaganda mistificatoria". 19-02-2007 Canada. Parlamentare liberale a favore della legalizzazione dell'oppio afghano Per il parlamentare liberale Michael Ignatieff il Canada dovrebbe porsi alla guida della comunita' internazionale per favorire la produzione legale dell'oppio afghano da destinare a quella, carente, della morfina per uso medicinale. Ignatieff condivide la proposta avanzata tempo fa dal think-tank Senlis Council, secondo il quale la produzione afghana dovrebbe essere convertita per la produzione di cocaina e morfina. Infatti, sostiene il gruppo, "legalizzando la sostanza che finanzia le attivita' criminali si risveglierebbe l'economia afghana". Ignatieff si e' confrontato con un rappresentante del Senlis, convincendosi della giustezza della proposta. "Ho esaminato a fondo la proposta, perche' non accetto un'idea finche' non la esamino a fondo, e ho fiducia nelle persone che lavorano al Senlis. Mi hanno dimostrato che c'e' un mercato legale per quest'oppio. Il Canada potrebbe assumere la guida politica internazionale con una nuova strategia per far si' che questa proposta funzioni", ha dichiarato Ignatieff intervenendo al simposio sulla sicurezza militare, a cui hanno partecipato alti rappresentanti delle forze militari canadesi. 19-02-2007 Italia. Legale solleva legittimita' costituzionale della Fini-Giovanardi La nuova legge sugli stupefacenti, conosciuta come Fini-Giovanardi, non rispetta la Costituzione perche' prevede pene troppo alte per chi viene condannato per spaccio di droghe 'leggere': e' il parere di un avvocato di Torino, Antonio Genovese, che nel corso di un processo ha sollevato una questione di legittimita'. Il giudice, Simone Perelli, decidera' il 22 marzo se interpellare o meno la Consulta. Il processo in questione riguarda una nigeriana trovata in possesso di marijuana per un principio attivo di 195 grammi. La legge mette sullo stesso piano le droghe cosiddette 'pesanti' e quelle 'leggere', il cui spaccio viene punito indifferentemente (a differenza di quanto avveniva in passato) con il carcere da sei a vent'anni. Il possesso di hashish e marijuana viene dunque equiparato a quello della cocaina e dell'eroina, con punizioni assai severe: con la concessione delle attenuanti, il minimo e' due anni e otto mesi. Il problema, secondo l'avvocato Genovese, e' che 'viene violato il principio della ragionevolezza della pena, visto che si infliggono condanne pesanti per condotte di minima offensivita'', e anche il principio secondo cui 'una pena deve tendere alla rieducazione del condannato'. 'La legislazione -scrive l'avvocato nella sua questione di legittimita'- e' un'espressione tipica della legislazione simbolica, volta a rasserenare la societa' civile rovesciando sul potere giudiziario il compito di infliggere sanzioni penali sempre piu' eclatanti anche per fatti di minima offensivita''. 19-02-2007 Italia. Cdl Umbria: la Fini-Giovanardi funziona 'Dalla relazione presentata in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione emerge che dopo l'entrata in vigore della legge Fini-Giovanardi sul consumo delle sostanze stupefacenti, i reati sono diminuiti di oltre il 4%'. Pietro Laffranco, presidente del Gruppo Cdl per l'Umbria a palazzo Cesaroni ed Alfredo De Sio, consigliere regionale di Alleanza nazionale, hanno fatto riferimento ai dati presentati dal Presidente Gaetano Nicastro, sottolineando che 'sono stati sbugiardati tutti coloro che a sinistra parlavano di legge repressiva e persecutoria che avrebbe riempito le aule dei tribunali e spalancato perfino le porte del carcere ai piccoli consumatori. Il Governo Prodi, che aveva iniziato la sua attivita' dichiarando di voler cambiare questa legge, dovrebbe prendere atto dei dati che dimostrano come questa sia stata invece efficace nel far diminuire i reati in materia. In riferimento al totale della popolazione carceraria, nel periodo giugno 2005/luglio 2006, i reati in materia di stupefacenti ascritti ai detenuti hanno registrato un -37,3%; con la diffusione di questi dati viene definitivamente smontato il castello di falsita' che da sinistra avevano costruito per far passare il concetto che il semplice possesso di uno spinello potesse spalancare le porte del carcere a coloro che ne fanno uso. L'obiettivo della normativa era ed e' invece un altro: quello di introdurre il concetto per cui non esiste il diritto di drogarsi, perche' chi assume delle sostanze stupefacenti crea dei danni a se stesso ed alla societa' in cui vive ed e' giusto che lo Stato sanzioni, almeno amministrativamente, il consumo personale mentre e' altrettanto giusto che la legge sia repressiva per cio' che concerne lo spaccio'. 'Per la prima volta -hanno concluso i due esponenti del centrodestra umbro- possiamo constatare che una legge in materia funziona da deterrente, riuscendo a far diminuire i reati e a scoraggiare tanti, soprattutto giovani, dal farsi il primo spinello, dall'assumere la prima pasticca, dall'inalare la prima striscia di cocaina, o dal farsi il primo buco'. 19-02-2007 Gb. Capo polizia: eroina gratis ai tossicodipendenti Ai tossicodipendenti il servizio sanitario nazionale dovrebbe 'passare' l'eroina gratuitamente per evitare che commettano crimini al fine di rimediarsi la droga. Lo propone Ken Jones, il presidente dell'Associazione dei Capi della Polizia. A suo giudizio le attuali tattiche per il controllo e il mantenimento dell'ordine non riescono a sconfiggere una irriducibile minoranza di drogati di eroina. Jones ha richiamato l'attenzione dei politici perche' trovino un comune terreno di discussione e un diffuso consenso circa la decisione di poter prescrivere l'eroina attraverso la mutua. L'ex capo della polizia del Sussex ha anche auspicato un piu' realistico approccio nell'affrontare l'abuso prolungato di stupefacenti. Ken Jones ha tenuto a sottolineare che 'questa minoranza puo' diventare molto violenta e incontrollabile quando va in cerca di soldi per finanziare il proprio bisogno di droga'. 'Dobbiamo percio' trovare un modo vincente di approcciare questo problema e rendere l'eroina un farmaco prescrivibile dal servizio sanitario, potrebbe essere davvero una soluzione cui pensare'. Il leader dei conservatori David Cameron, caldeggio' la stessa idea nel 2002, mentre una simile proposta era stata avanzata, sempre nel 2002, da Sir David Phillips, ex presidente dell'Associazione dei Capi della Polizia. Ken Jones ha anche aggiunto di 'non essere in alcun modo a favore della legalizzazione delle droghe. "Per quel che mi riguarda, sono preoccupato solo di come adattarci e quali contromisure adottare per affrontare queste complesse realta'''. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 Coordinate Nazionali codice BBAN: S0616002817000007977C20 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------