====== NOTIZIARIO DROGHE ====== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it - Email: aduc@aduc.it Archivio settimanale Dal 29-07-2008 al 05-08-2008 n.32/2008 (Anno VIII) ARTICOLI - Argentina. Depenalizzare il consumo di droghe e combattere il narcotraffico - Usa. Repubblicani in Congresso chiedono la legalizzazione della marijuana NOTIZIE - Italia. Torino. Radicali a sindaco e assessore: pensate anche alla salute dei tossicodipendenti - Europa. Il consumo di droghe tra i giovani europei induce a una sessualita' senza precauzioni - Usa. Studio: se sposi un fumatore sei a rischio ictus - Italia. Lombardia. Progetto per reinserimento tossicodipendenti - Ignazio Marino sul caso Garon: Il trapianto? Non te lo meriti - Italia. Procuratore Palermo: diminuisce il ruolo della Mafia nel mercato della droga - Germania. Incostituzionale il divieto di fumo nei locali - Usa. La marijuana e' il primo prodotto agricolo, un giro da 36 miliardi l'anno - Usa. Scoperta la 'memoria della dipendenza' - Spagna. Un appello a trattare le dipendenze come malattia specifica - Italia. Torino. Radicali su Parco Stura: e' emergenza sanitaria, servono siringhe pulite e non ruspe - L'Ecuador sfratta i militari americani impegnati contro il narcotraffico - Italia. Interrogazione parlamentare sulle cyber-droghe - Messico. Il Governo fa un'eccezione e distribuisce metadone alla conferenza sull'Aids - Messico. Si dimette alto magistrato antidroga - Italia. Garante detenuti: troppo difficile accedere a servizi Sert - Italia. Giovanardi: la guerra alla droga si combatta anche su Internet - Spagna. Primato europeo per presenza cocaina sulle banconote - Italia. Ddl Meloni contro la 'cultura dello sballo' - Colombia. Chavez snobba vertice latino-americano contro il narcotraffico - Italia. Torino. Radicali a Chiamparino: aprire tavolo per interventi socio-sanitari - Usa. Storie di proibizionismo: arrestati poliziotti messicani legati al narcotraffico - Colombia. Pedine Farc anche in Italia - Italia. Torino. Emergenza sanitaria a Parco Stura, arrivano le truppe ...IL PREZZO QUOTIDIANO DELLA LEGISLAZIONE ITALIANA Dalle cronache locali, gli effetti della legislazione vigente in Italia. Durante la scorsa settimana sono stati riportati: - 2 morti - 78 arresti - 278,412 chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dalle forze dell'ordine dei quali: 188,023 kg di droghe leggere (marijuana, hashish e simili), 90,389 kg di droghe pesanti (eroina e cocaina) - 173880 piante di cannabis - 39 giorni di detenzione ARTICOLI 01-08-2008 Argentina. Depenalizzare il consumo di droghe e combattere il narcotraffico Con l'aiuto di Ong specializzate, il governo argentino sta mettendo a punto un progetto per depenalizzare l'uso personale di droghe e combattere narcotraffico e lavaggio di danaro sporco. Dovrebbe essere pronto entro fine anno, ha comunicato il ministro della Giustizia, Anibal Fernandez, il 30 luglio. "Non mi piace che si condanni come criminale chi ha una dipendenza. A essere condannati devono essere quelli che vendono la sostanza", aveva detto il giorno prima la presidente Cristina Kirchner, presentando un'indagine nazionale sul consumo di stupefacenti, alcol e tabacco. Secondo quest'indagine, che suddivide i dati per regioni, il problema maggiore in Argentina e' l'alcol, consumato dal 76% della popolazione, e che compare nei delitti, negli incidenti stradali e nei decessi molto piu' spesso delle droghe illegali. L'inchiesta e' stata condotta nel 2008 in tutto il territorio, e ha coinvolto 51.162 persone residenti in localita' con piu' di 5.000 abitanti, un campione rappresentativo del 96% della popolazione. Tra gli intervistati, il 9,9% degli uomini e il 4,9% delle donne hanno ammesso d'avere consumato marijuana qualche volta, una quota che sale rispettivamente al 24,5% e al 15,6% a Buenos Aires, dove vivono 2,7 milioni di persone. Il 4,8% degli abitanti della capitale assume cocaina, contro una media nazionale del 2%. Poi c'e' il "paco", il derivato a basso costo della cocaina, che fa strage nei luoghi in cui le bande di narcotrafficanti dettano legge. L'Argentina e' anche Paese di transito e traffico di droghe tra Europa e Stati Uniti. In Argentina il possesso di droghe e' considerato un reato, anche se in quantita' minime per uso personale, e la maggioranza delle cause giudiziarie riguardano i consumatori, benche' la tendenza sia ad archiviare le pratiche o ad avviare i drogati in centri di recupero. Il ministro ha sostenuto che il Governo sta "cercando una norma moderna, intelligente e che dia al magistrato la responsabilita' di risolvere la problematica in base a cio' che si sta presentando". L'idea e' d'applicare "una politica di trattamento quando si tratta di consumo, e una forte politica di repressione contro tutte le forme di collocazione di prodotti e sostanze illegali e di lavaggio di denaro da narcotraffico", ha spiegato il ministro. Un comitato scientifico di esperti, coordinato dalla procuratrice Monica Cunarro, lavora al progetto da tre anni e fornisce consulenza al Governo. "E' necessario abbandonare l'approccio criminalizzante. Le politiche delle droghe devono tornare nell'ambito della salute dal quale non sarebbero mai dovute uscire", sostiene Ricardo Paveto, segretario dell'Associazione per la riduzione del danno (ARDA). Secondo lui, "la criminalizzazione dell'utente si sostanzia in un immaginario di pericolosita' sociale del consumatore di droghe, malgrado che, statisticamente, delle 400.000 persone detenute dal 1989 per possesso per consumo personale, il 90% non avesse precedenti penali e lavorasse o studiasse". Da parte sua, Graciela Touze', di Asociacion Civil Interscambios, vede con favore una revisione delle politiche e della legislazione in materia di droghe. "Occorre riesaminare i risultati della legge sulle droghe che da vent'anni penalizza il possesso per consumo senza che, come e' evidente, abbia condotto alla riduzione dell'abuso di droghe". Rosa a Marca 01-08-2008 Usa. Repubblicani in Congresso chiedono la legalizzazione della marijuana Il deputato repubblicano Barney Frank, con il collega repubblicano Ron Paul, ha presentato una proposta di legge per porre fine alle pene federali per il possesso di 100 grammi di marijuana. Per Frank, l'attuale legge usa le risorse di polizia, punendo anche i consumatori di marijuana terapeutica, e spesso e' causa di disparita' razziali di trattamento. "Le attivita' personali non devono essere affare dello Stato. Io ritengo che non siano affari del governo dire come trascorrere il proprio tempo libero", ha dichiarato, aggiungendo che il consumo, e non l'abuso, dovrebbe essere decriminalizzato . La Drug Enforcement Administration ha specificato che spesso per il semplice possesso non si rischia quasi mai la detenzione. L'Agenzia e l'Uffico per la politica sulle droghe della Casa Bianca da tempo si oppongono alla legalizzazione della marijuana, per qualsiasi uso. La marijuana e' inserita nella Schedule I, ossia e' classificata nella fascia piu' alta di pericolosita' per dipendenza, e non ne e' ammesso il consumo per fini terapeutici. "Il consumo della marijuana non e' supportato dalla scienza, non e' una medicina e non e' salubre fumarla", si legge nel sito della DEA. "Legalizzando la marijuana, indipendentemente dai motivi, si mettono a rischio i bambini e la sicurezza pubblica. Puo' creare dipendenza e necessita' di cure, apre la porta ad altre droghe, mina la salute, provoca comportamenti delinquenziali, e disturba la guida". Ha dichiarato Allen St.Pierre, portavoce della NORML (Organizzazione per la riforma delle leggi sulla marijuana) che negli Stati Uniti sono circa dieci milioni i fumatori di marijuana, incluso lui stesso, e ogni anno centinaia di persone sono arrestate per il consumo medico della sostanza. "Dal 1965, ci sono stati circa 20 milioni di arresti per consumo, e 11 milioni dal 1990. Ogni 38 secondi un fumatore e' arrestato". Rob Kampia, direttore del Marijuana Policy Project, ha dichiarato che il numero degli arrestati per marijuana supera quello per i reati violenti, ossia la polizia spende molte delle sue risorse per perseguire crimini non violenti. "La chiave per una riforma sulla marijuana e' porre fine agli arresti", ha concluso. Per i Democratici Lacy Clay e Barbara Lee, non solo la polizia persegue i crimini non violenti, ma le leggi sulla marijuana puniscono specialmente gli afro-americani. Clay non ammette il consumo della droga, ma si oppone all'uso dei soldi pubblici per una strategia inutile, che mette le persone in prigione, specialmente quelle di colore. Troppe leggi e risorse sono state dirette contro i consumatori di marijuana, e poco e' stato fatto per colpire i trafficanti. Un arresto per marijuana puo' comportare la perdita del posto di lavoro, problemi per le borse di studio universitarie, per l'assistenza sociale e il diritto ad una abitazione popolare. La House Resolution 5843, detta Personal Use of Marijuana by Responsible Adults Act 2008, esprime un piccolo sostegno per un gruppo di individui, malati, che fumano la marijuana a rischio di essere arrestati. Frank, anche presidente della Commissione finanza, ha ricordato che gia' alcuni Stati hanno legalizzato il consumo medico della marijuana, e il Governo federale dovrebbero fermare l'attuale politica e rispettare le leggi statali. Se la HR 5843 fosse approvata, sarebbe legale il possesso di massimo 100 grammi di marijuana, e possibile la cessione, senza profitto, di massimo un'oncia (poco piu' di 28 grammi). La proposta non riguarda la coltivazione, l'importazione o l'esportazione, la vendita di marijuana. E non riguarda le leggi statali sulle droghe. -------------------------------------- NOTIZIE 29-07-2008 Italia. Torino. Radicali a sindaco e assessore: pensate anche alla salute dei tossicodipendenti Dichiarazione di Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (giunta di segreteria di Radicali Italiani): Abbiamo assistito ieri a un’indecente sfilata di politici della PDL al Parco Stura, “a vedere i drogati”, come si vanno a vedere gli animali allo zoo. Con giudizio finale del sottosegretario Michelino Davico, che ha bollato le persone tossicodipendenti come esempi di "aberrazione e depravazione umana", destituendoli di umanità. Ricordiamo all'onorevole Ghiglia, che pone come priorità il "recupero della persona umana", che una persona morta difficilmente è recuperabile. Invitiamo, inoltre, sia lui che il consigliere Carossa (Lega) a mantenere un decoroso silenzio in questi frangenti, visto il nulla che hanno saputo proporre in consiglio comunale per affrontare e per prevenire il ripetersi delle morti di questi giorni. La rabbia demagogica che li ha portati a contrastare senza alcuno spazio di dialogo e confronto la proposta di una narcosala, dimostra in questi giorni tutta la sua sterilità. Lo ripetiamo e lo ripeteremo: la priorità è e deve essere la tutela della salute e della vita delle persone tossicodipendenti, da perseguire attraverso adeguati interventi socio-sanitari e con la definizione di strategie di intervento basate su quella che viene definita a livello internazionale la politica dei quattro pilastri: repressione, prevenzione, cura e riduzione del danno. La narcosala è un intervento di riduzione del danno che ha la finalità non solo di tutelare la vita e la salute delle persone tossicodipendenti, ma anche di favorire il loro aggancio per un recupero possibile. Sui banchi del consiglio comunale è ancora depositata la petizione popolare che a gennaio chiedeva l'istituzione di almeno una sala del consumo a Torino. Ci auguriamo che qualche consigliere sappia raccogliere e rilanciare questa proposta nata dal basso, nata dalla cittadinanza consapevole e responsabile, che ha fatto una proposta concreta e realizzabile. Nell'attesa che si riapra un dibattito serio attorno a questa proposta, invitiamo il Sindaco Chiamparino a non sfuggire nuovamente alle proprie responsabilità con la proposta della somministrazione controllata di eroina. Sindaco, siamo seri: il governo Prodi non è nemmeno riuscito ad abolire la legge “Fini-Giovanardi”, Fini e Giovanardi dovrebbero impazzire e dare ragione a Pannella? Chiamparino si attivi, invece, con l'assessore regionale alla salute, Eleonora Artesio, per fronteggiare l'emergenza di questi giorni: si istituisca almeno (attraverso l'ASL competente) al Parco Stura un servizio di pronto intervento (distribuzione di narcan, di materiale sterile, con la presenza di operatori che possano intervenire in caso di overdose); un’iniziativa di riduzione del danno già proposta tra gli altri da Leopoldo Grosso del Gruppo Abele. L’unica figura istituzionale che ieri abbia avuto la ragionevolezza di ricordare che occorrono, oltre alle ruspe, anche interventi socio-sanitari coordinati per i consumatori è stato il prefetto di Torino, Paolo Padoin. Occorre ripartire dalle sue parole: «Enti locali e autorità sanitarie devono studiare azioni di prevenzione e di assistenza. La prefettura è disponibile a concorrere per quanto di sua competenza». 30-07-2008 Europa. Il consumo di droghe tra i giovani europei induce a una sessualita' senza precauzioni In Europa, le abitudini di consumo di droghe e alcol "ad alti livelli" da parte dei giovani incrementano le pratiche sessuali non sicure e "senza precuazioni", rileva un'indagine condotta per la Rete europea di ricerca e prevenzione dei problemi dei giovani (IREFREA). Allo studio hanno partecipato oltre 1.300 persone tra i 16 e i 35 anni di nove Stati, che hanno riconosciuto come l'assunzione di alcol e determinate droghe li porti ad "alterare le proprie decisioni" e ad avere rapporti sessuali "di cui dopo si pentono". Malgrado cio', il 28,6% degli intervistati ammette di bere alcol perche' "facilita il contatto con un possibile partner sessuale", mentre un consumatore di cocaina su quattro la usa "per prolungare il rapporto sessuale", ha spiegato una delle autrici dello studio, Montse Juan, in dichiarazioni al Servizio d'informazione e notizie scientifiche (SINC) raccolte da Europa Press. I ricercatori hanno trovato un legame tra consumo di droghe e sessualita' in eta' precoce: l'uso di alcol, cannabis, cocaina ed ecstasy prima dei sedici anni e' infatti associato al fatto d'aver avuto rapporti sessuali prima di quell'eta'. Inoltre, il consumo di droghe dei partecipanti all'indagine si lega con l'avere piu' partner sessuali. E' emerso che, negli ultimi dodici mesi, i consumatori abituali di cocaina hanno avuto cinque volte piu' probabilita' d'avere cinque o piu' compagni sessuali o d'aver "pagato per fare sesso", ha spiegato l'esperta. Di fronte a questi dati, gli autori concludono che si devono proporre programmi e strategie preventive, e continuare ad analizzare l'assunzione di droghe connessa agli aspetti sociali, psicologici e fisici legati alla sessualita', partendo dall'esperienza viva dei giovani. 30-07-2008 Usa. Studio: se sposi un fumatore sei a rischio ictus Non solo cattivo odore in camera da letto e mozziconi dappertutto. Per chi ha sposato un fumatore aumentano, infatti, i rischi di subire un ictus. E questo anche se il malcapitato non ha mai acceso una sigaretta in vita sua. Insomma, la colpa e' tutta delle 'bionde' altrui. Lo rivela uno studio dell'Universita' di Harvard (Usa), che ha monitorato i dati relativi a oltre 16.000 persone, in uno studio pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine. Secondo i ricercatori, diretti da Maria Glymour, per chi non ha il vizio delle bionde ma ha sposato un fumatore il pericolo di ictus sale fino al 72%. Il fumo passivo dunque fa male anche in casa. Gli studiosi hanno esaminato persone 'over 50', sposate, per un periodo di oltre 9 nove anni. Dopo aver aggiustato i risultati, per tenere conto anche degli altri fattori di rischio ictus, si e' visto che per i non fumatori che convivono con un tabagista il pericolo e' reale. E passa dal 42% in piu' fra quanti non hanno mai acceso una sigaretta, al 72% di chi -anche per un breve periodo- si e' fatto contagiare dal vizio del marito o della moglie. Al contrario, aver sposato un ex fumatore non aumenta il pericolo di ictus. Questo suggerisce che il rischio crolla se il partner si decide a buttare il pacchetto. "Questi risultati -spiega la Glymour- indicano che il fumo del proprio compagno di vita aumenta i pericoli di ictus per non fumatori ed ex fumatori. E che i benefici legati al fatto di smettere -conclude- si estendono anche al proprio sposo". 30-07-2008 Italia. Lombardia. Progetto per reinserimento tossicodipendenti Reinserire nel mondo del lavoro e nella societa' tossicodipendenti con gravi problemi di esclusione sociale. Questo l'obiettivo del progetto del Ministero della Solidarieta' Sociale 'Budget per l'inclusione sociale di persone tossicodipendenti in trattamento o da attrarre in trattamento, ad elevata emarginazione', al quale la Giunta regionale della Lombardia ha deciso di aderire. Il 'budget per l'inclusione sociale' consiste in 400 euro al mese assegnato a ciascun soggetto per la durata di un anno che dovra' essere speso per realizzare 'inserimenti socio- terapeutici' e 'inserimenti lavorativi', intendendo con cio' azioni di avvicinamento al mondo della formazione e del lavoro. Gli inserimenti potranno avvenire in imprese, in opportuni laboratori o in strutture protette che simulano le imprese. Sono previsti anche momenti di accompagnamento o di tuttoraggio. Obiettivo: mettere in atto un continuum, che va da un'attivita' lavorativa 'a bassissima soglia', ritagliata sulle limitate capacita' lavorative delle persone, agli inserimenti socio-terapeutici e lavorativi, in particolare nelle cooperative sociali. E per realizzare questo progetto di reinserimento, la Regione avra' a disposizione 768 mila euro che verranno ripartiti tra le Asl e le associazioni del privato sociale, alle quali spetta di mettere in atto concretamente le azioni previste dal progetto stesso. 30-07-2008 Ignazio Marino sul caso Garon: Il trapianto? Non te lo meriti Timothy Garon aveva 56 anni e faceva il musicista a Seattle. Aveva bisogno di un trapianto di fegato per guarire dalla cirrosi, causata dal virus dell'epatite C con cui aveva convissuto dall'adolescenza. Per alleviare i dolori della malattia, contrastare la nausea e aumentare un po' l'appetito, un medico gli aveva suggerito l'uso della marijuana a scopo terapeutico, certamente non sapendo che quella prescrizione avrebbe segnato le sorti del suo paziente. Una volta superati tutti gli esami di routine per accedere alla lista d'attesa per il trapianto, Timothy Garon si è infatti visto negare l'iscrizione perché considerato tossicodipendente e, senza trapianto e senza più speranza, è morto nel giro di qualche settimana, lo scorso aprile. La triste vicenda ha dell'inverosimile, ma è tutta drammaticamente vera al punto che negli Usa si è aperto un ampio dibattito sull'uso delle droghe leggere, anche sotto forma di farmaci per il dolore autorizzati e prescritti dai medici, in relazione alle terapie mediche, in particolare ai trapianti. Continua... 30-07-2008 Italia. Procuratore Palermo: diminuisce il ruolo della Mafia nel mercato della droga "All'organizzazione si rivolgeva un pubblico particolarmente qualificato, ma il ruolo di Cosa nostra in questi traffici e' sempre piu' limitato". Lo ha detto, a margine della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i 28 arresti effettuati dai carabinieri del Gruppo di Monreale e della Compagnia di Cefalu', il procuratore di Palermo, Francesco Messineo. "La mafia si occupa del traffico, ma per quanto riguarda la distribuzione degli stupefacenti e la strategia seguita dalle organizzazioni criminali il suo ruolo e' molto limitato. Questo era gia' venuto fuori da altre indagini e esce confermato pure da quest'inchiesta". A chi gli chiedeva del ruolo delle donne nelle tre organizzazioni di spacciatori smantellate dai carabinieri, Messineo ha risposto: "Era un ruolo attivo ma non direttivo, comunque essenziale per l'organizzazione". Secondo quanto e' emerso, ci sarebbero stati centinaia e centinaia di contatti tra i cosiddetti pusher e i consumatori di droga. "E questo e' un quadro preoccupante perche' la droga e' diffusa in un sempre maggior numero di ambienti. E' confermato anche che la consegna a domicilio per i professionisti, gli impiegati e gli altri "clienti" continua ad avvenire". 30-07-2008 Germania. Incostituzionale il divieto di fumo nei locali Permesso fumare nelle piccole osterie del Baden Wuerttemberg e Berlino, da subito: lo ha deciso oggi la Corte costituzionale di Karlsruhe con una sentenza che giudica incostituzionale la legge in vigore da settembre 2007. La causa e' stata promossa da tre piccoli ristoratori. Il giudice ha dato tempo alle regioni fino alla fine del 2009 per emanare una nuova regolamentazione in materia. Fino ad allora, il divieto e' sospeso per le piccole osterie con meno di 75 mq e una sola stanza disponibile. La sentenza e' motivata dalla considerazione che i locali di dimensioni piu' grandi possono predisporre sale per fumatori mentre i piccoli esercenti risentono economicamente in maniera piu' grave del divieto. Questo viola la liberta' dei ristoratori 'insorti', secondo i giudici costituzionali, di esercitare la professione. Formalmente la sentenza e' valida solo per le due regioni in questione, ma e' facile immaginare che presto anche le altre regioni della Germania seguiranno l'esempio. 30-07-2008 Usa. La marijuana e' il primo prodotto agricolo, un giro da 36 miliardi l'anno La marijuana e' diventata il principale prodotto agricolo degli Stati Uniti, un business da 35,8 miliardi di dollari, circa 23 miliardi di euro: a rivelarlo e' l'agenzia cattolica Fides, in base ad una elaborazione di dati provenienti da vari organismi federali americani. E con l'aumento della produzione - aggiunge l'agenzia - aumenta anche il consumo e la preoccupazione della Chiesa statunitense per i danni sociali e individuali provocati dall'uso di droghe. Nel Paese si contano - riferisce l'agenzia - 56,4 milioni di piante di marijuana coltivate all'aperto, con una rendita di 31,7 miliardi, e altri 11,7 milioni di piante coltivate all'interno di serre e spazi chiusi, il cui 'fatturato' ammonta a 4,1 miliardi. La marijuana - secondo i dati diffusi dalla Fides - e' il primo raccolto in termini monetari in 12 Stati, tra i primi 3 in 30 Stati, e uno dei primi 5 in 39 Stati. La coltura di marijuana e' piu' estesa di quella del cotone in Alabama, di quella combinata di uva, ortaggi e fieno in California, di arachidi in Georgia, e di tabacco in South Carolina e North Carolina. Secondo stime del governo degli Stati Uniti - citate dall'agenzia - la produzione interna di marijuana e' aumentata di dieci volte negli ultimi 25 anni: da mille tonnellate nel 1981 a 10mila tonnellate nel 2006. In cinque Stati (California, Tennessee, Kentucky, Hawaii e Washington) la coltivazione di marijuana ha avuto un valore di oltre 1 miliardo di dollari. La California e' il principale produttore ed esportatore all'interno della federazione statunitense, tanto che ormai sostituito il suo primato nella produzione di vino con quello della cannabis. I consumatori californiani di marijuana sono il 13,25% del totale degli Stati Uniti, mentre la California produce il 38,68% della marijuana statunitense. La produzione illecita di droga - osserva ancora la Fides - si basa in gran parte su un mercato del lavoro clandestino, soprattutto manodopera latinoamericana, e su un aggressivo sistema di sicurezza delle coltivazioni, fatto di guardie armate, trappole esplosive e cani da guardia, 'che rendono difficile e pericolosa l'attivita' delle forze di polizia'. 31-07-2008 Usa. Scoperta la 'memoria della dipendenza' Scoperta la 'memoria della dipendenza' dalle droghe, si forma nel cervello dell'individuo che assume stupefacenti e persiste per anni e anni dall'ultima dose, rendendolo sempre suscettibile a ricadute anche a disintossicazione avvenuta. Resa nota sulla rivista Neuron, la scoperta porta la firma italiana. Si tratta del primo meccanismo fondamentale alla base della sensazione di astinenza e della facilita' alle ricadute, spiega all'ANSA Antonello Bonci dell'Universita' della California a San Francisco. In Usa dal 1998 dopo una laurea in medicina all'universita' Cattolica di Roma e una specializzazione in Neurologia a Tor Vergata, l'esperto ha studiato l'astinenza e il rischio ricaduta da cocaina su topolini e registrato la formazione di questa memoria potenziata che dura tantissimo tempo (mesi nei topi equivalenti ad anni negli uomini) e che si instaura in uno dei centri nervosi fondamentali per lo sviluppo dei comportamenti di dipendenza. 'Questo meccanismo fondamentale - aggiunge Bonci - non solo suggerira' nuove strategie anti-dipendenza, ma serve anche da avvertimento a tutti i giovanissimi che credono di poter dominare l'assunzione di sostanze'; bisogna che sappiano che, invece, a causa di questa memoria con facilita' rimarranno 'schiavi' della dipendenza, e suscettibili a ricadute. 'Apprendiamo con interesse e soddisfazione la notizia scientifica relativa alla scoperta che chiarisce ulteriormente i meccanismi dell'instaurarsi della dipendenza da droghe fatta dal prof. Antonello Bonci dell'Universita' della California a San Francisco'. Lo afferma Giovanni Serpelloni, direttore del dipartimento nazionale antidroga, ricordando che Bonci e' 'uno scienziato italiano all'estero che collabora anche con strutture italiane nell'ambito delle neuroscienze al fine di dare un reale contributo di conoscenza per migliorare anche gli approcci terapeutici'. Il Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio ha nei suoi programmi di 'promuovere e incentivare studi come questo nell'ambito delle neuroscienze coniugandoli, pero', fortemente con l'approccio psicologico ed educativo (valorizzando cosi' l'esperienza delle Comunita' e dei Sert) al fine di studiare e sperimentale nuovi modelli di intervento. A questo proposito - conclude la nota - abbiamo chiesto e ottenuto di poter avviare delle collaborazioni scientifiche di alto livello con i piu' rinomati Centri di ricerca internazionali in Europa e negli Stati Uniti, anche tentando di recuperare i nostri 'cervelli scientifici emigrati', senza tuttavia trascurare i Centri italiani, magari meno conosciuti ma che, in questi anni, hanno dato un grande contributo alla conoscenza in questo settore'. 31-07-2008 Spagna. Un appello a trattare le dipendenze come malattia specifica Il medico chirurgo della fondazione IMABIS, Fernando Rodriguez, sostiene che la tossicodipendenza dev'essere considerata una malattia specifica, una "necessita'", l'ha definita durante i corsi estivi di Velez Malaga. Per lo specialista, la tossicodipendenza non e' unicamente un problema sociale, bensi' una malattia cronica, per la quale occorre che la ricerca elabori medicine e strategie terapeutiche. Rodriguez spiega che la include tra le malattie perche' "c'e' un processo patologico in cui si altera la normalita', esiste una perdita di salute per il benessere psichico, fisico e sociale e, anche, un processo interno dell'organismo di difesa". In Spagna la tossicodipendenza non viene curata negli ospedali, tranne che in alcuni centri della Catalogna. Attualmente, certe regioni cominciano a trasferirla nell'area della Sanita', ma per lo piu' viene relegata agli Affari Sociali. Fernando Rodriguez spiega che lo stesso effetto indotto dagli ormoni in fase infantile e giovanile, "si ha con le droghe, che agiscono sul cervello modificandolo plasticamente". In Andalusia l'eta' d'inizio del consumo di cannabis s'aggira attorno agli 11 anni, quello della cocaina ai 13, dell'alcol ai 14. Dopo il primo contatto, alcuni giovani si trasformeranno in tossici e altri sperimenteranno problemi comportamentali. Stando cosi' le cose, Fernando Rodriguez rifiuta la permissivita' assoluta e la legalizzazione delle droghe. "Significherebbe avallare un grave problema". Al riguardo, ha citato gli argomenti dei fautori della legalizzazione, ad esempio quello che si faciliterebbe il controllo sulla droga. Lo giudica un errore. Con la legalizzazione, sostiene, nascerebbe un mercato multimilionario, simile a quello del tabacco e dell'alcol, oltre a un crescente consumo incontrollato, a danno soprattutto dei piu' giovani, i quali sarebbero condannati a essere "malati per sempre". "Nel XIX secolo Alcolisti Anonimi sapeva che la persona alcoldipendente avrebbe mantenuto il vizio per tutta la vita: e' stato, e' e sara' alcolista anche se non beve per vent'anni. Deve restare vigile fino alla fine dei suoi anni", puntualizza. Si rivolge al buon senso comune affinche' si dica no alla legalizzazione, e sollecita le amministrazioni affinche' stanziino fondi per la formazione di una rete sanitaria adeguata ad avviare il trattamento dei tossicodipendenti, che non puo' ricadere soltano sugli organismi non governativi. 31-07-2008 Italia. Torino. Radicali su Parco Stura: e' emergenza sanitaria, servono siringhe pulite e non ruspe Dichiarazione di Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (giunta di segreteria di Radicali Italiani): Condividiamo l'allarme lanciato sulle colonne de “La Stampa” da Augusto Consoli, direttore del Ser.T. dell'ASL 4 (nella cui competenza rientra Parco Stura): "A Parco Stura c'è una vera e propria emergenza sanitaria di cui finora nessuno si è occupato abbastanza." Dopo la presa di posizione del Dr. Paolo Jarre, un altro medico autorevole parla pubblicamente dei rischi sanitari che le persone tossicodipendenti corrono quotidianamente a Parco Stura. Si tratta di passare dalle parole, dalla consapevolezza dell’esistenza del problema, ai fatti, all’incardinamento di misure di riduzione del danno. Noi la proposta l’abbiamo fatta e la rifacciamo: subito un presidio medico fisso a Parco Stura, dove i consumatori possano trovare non ruspe o soldati ma siringhe pulite, Narcan, ma soprattutto personale in grado di saper rispondere alle loro esigenze primarie, in modo professionale e umano. Il Direttore Generale dell’ASLTO4, l’Assessore regionale alla Salute, il Sindaco Chiamparino raccolgano la sollecitazione del Dr. Consoli e aprano un tavolo di lavoro con gli operatori pubblici e privati, per affrontare finalmente l'emergenza sanitaria a Parco Stura. Dopo, fatto questo, si potrà discutere seriamente di narcosale. Ma seriamente. Al Dr. Consoli ricordiamo che non abbiamo mai detto che la narcosala è la “soluzione” del problema. Semplicemente, le narcosale andrebbero a completare l'attuale offerta di servizi di riduzione del danno, offrendo un'alternativa ed una concreta possibilità di tutela della vita per molte persone tossicodipendenti sino ad oggi costrette ad usare le sostanze in solitudine sotto i ponti e/o tra i rifiuti. Nelle città europee in cui tale servizio è stato sperimentato i riscontri sono stati sempre positivi, sia relativamente alla salute delle persone tossicodipendenti che al contesto cittadino in cui sono state realizzate. Infine, ricordiamo a Consoli che non è vero che l’attuale normativa vieta l’istituzione delle narcosale. Il Testo Unico sugli stupefacenti (DPR 309/90), all’art. 79, vieta di adibire locali pubblici e circoli privati al consumo di sostanze stupefacenti. La narcosala non è né un “locale pubblico” né tantomeno un “circolo privato”, bensì un servizio socio-sanitario preposto alla tutela della salute. L’articolo della legge fu invocato a suo tempo anche per proibire gli scambiasiringhe, ma i giudici respinsero i ricorsi riconoscendo il carattere di difesa della salute pubblica rivestito dagli stessi; lo stesso discorso vale per la narcosala. 31-07-2008 L'Ecuador sfratta i militari americani impegnati contro il narcotraffico L'Ecuador ha comunicato ufficialmente agli Stati Uniti la sua intenzione di non rinnovare, al momento della sua scadenza nel 2009, l'accordo di cooperazione grazie al quale dal 1999 le Forze armate statunitensi utilizzano la base di Manta, sull'Oceano Pacifico, per azioni anti-narcotraffico e, informalmente, anti-guerriglia. In un comunicato, il ministero degli Esteri di Quito ha reso noto ieri che il governo 'ha notificato in modo ufficiale all'ambasciata statunitense la sua decisione di considerare concluso' l'accordo decennale firmato il 12 novembre 1999. Si e' inoltre appreso che, se non interverranno fatti nuovi, 'le operazioni dell'aviazione statunitense nel paese termineranno nell'agosto 2009', inizio di un processo di smobilitazione della base che terminera' nel novembre dello stesso anno, quando Manta passera' di nuovo sotto l'autorita' dell'aviazione ecuadoriana. Il recupero della base di Manta e' stata una delle promesse della campagna elettorale che porto', nel gennaio 2007, Rafael Correa alla presidenza dell'Ecuador. Inoltre, un articolo della nuova costituzione, voluta dal capo dello Stato e approvata la settimana scorsa, proibisce la presenza di basi straniere nel territorio del paese. L'accordo di cooperazione Ecuador-Usa era stato firmato dall'allora presidente Jamil Mahuad tra le polemiche di settori della societa' che vedevano nella presenza di militari stranieri una perdita di sovranita'. Circa le prospettive di trasferire in un altro paese latinoamericano le operazioni militari finora realizzate a partire da Manta, fonti militari di Washington hanno indicato che per il momento non esistono piani di nuove basi in Peru' o Colombia. 31-07-2008 Italia. Interrogazione parlamentare sulle cyber-droghe "Cosa hanno intenzione di fare i ministri Maroni e Sacconi in merito alle nuove 'cyber-droghe', alla luce di quanto riportato dal Nucleo speciale della Guardia di Finanza e, soprattutto, in seguito all'esperienza diretta del giornalista Marco Salvia, pubblicata oggi (ieri, ndr) sulle pagine dell'Unita'". È quanto chiedono in due interrogazioni alla Camera e al Senato i parlamentari di Italia dei valori. "Dopo l'iniziativa intrapresa dal gruppo di Palazzo Madama, guidato dal senatore Elio Lannutti, le rivelazioni apparse ieri sull'Unita' hanno reso ancora piu' stringente la necessita' di sapere dai ministri competenti le modalita' e i tempi con cui vogliono intervenire per contrastare la diffusione dei file audio incriminati di influenzare l'attivita' cerebrale con il medesimo effetto dell'assunzione di stupefacenti". Lo dichiara nella nota il presidente vicario dei deputati Idv Fabio Evangelisti. "Qualora risultasse che l'uso di particolari frequenze in file audio puo' davvero procurare i sintomi propri dell'assunzione di droghe, l'azione del governo e delle istituzioni dovra' essere tempestiva ed efficace. Nessun tipo di traffico e di uso di stupefacenti finora conosciuto, infatti, sarebbe analogo a quello delle 'i-doser', cosi' come e' stata definita la nuova generazione di droghe cibernetiche. Droghe che non invasive, facili da trovare on line, riutilizzabili e, soprattutto, di costo relativamente basso, rappresenterebbero nella sostanza un male estremamente difficile da debellare"."Per questo- conclude la nota di Evangelisti - chiediamo ai Ministri di intervenire con attenzione per evitare che si inneschi, come gia' risulta successo in Spagna, una nuova spirale di cyber tossicodipendenza nel Paese". 31-07-2008 Messico. Il Governo fa un'eccezione e distribuisce metadone alla conferenza sull'Aids Per evitare le crisi di astinenza legate all'assunzione di droghe come l'eroina, le autorita' messicane hanno iniziato ieri a distribuire gratuitamente metadone ai partecipanti in fase di disintossicazione alla 17/a Conferenza internazionale sull'Aids che si svolgera' fra il 3 e l'8 agosto a Citta' del Messico. Nei sei giorni di riunione la Conferenza, che ospitera' studiosi di fama mondiale, offrira' l'opportunita' di presentare nuove ricerche scientifiche e di intavolare un dialogo produttivo riguardante le sfide che affronta la lotta all'Aids. Gli organizzatori dell'evento offrono, in accordo con il governo messicano e solo fino all'11 agosto, un approvvigionamento gratuito di metadone nel centro specializzato che dipende dal ministero della Sanita'. Gli organizzatori dell'evento hanno poi avvertito i partecipanti di non portare all'interno del paese alcuna sostanza, neanche lo stesso metadone, perche' cio' andrebbe contro le leggi messicane che lo considerano una droga illegale. 01-08-2008 Messico. Si dimette alto magistrato antidroga Il vice procuratore della repubblica messicano Noe' Ramirez Mandujano, titolare dell'Unita' di indagini specializzate nella criminalita' organizzata (Siedo) Noe Ramirez Mandujano si e' dimesso ieri, dopo 20 mesi di attivita' nell'incarico, convinto di non aver ottenuto risultati concreti. L'ondata di violenza che da mesi colpisce il paese e' continuata nelle ultime ore con il ritrovamento, che ha avuto grande risalto nei media, di sei cadaveri, fra cui tre bambini, giustiziati con un colpo alla nuca a Ciudad Guzman (Stato di Jalisco) nella casa di proprieta' del Ministro dell'agricoltura Alberto Cardenas. Lo stesso Cardenas ha smentito che le vittime fossero suoi familiari, come in un primo tempo ipotizzato, ma ha ammesso che si trattava di 'persone a lui molto vicine'. Due giorni fa, inoltre, in due soli Stati (Chihuaha e Sinaloa), scontri fra bande criminali hanno causato la morte di 22 persone tra cui un'agente di polizia, mentre a San Francisco Coacalco (nord di Citta' del Messico) e' stato sequestrato un comandante della polizia municipale. Un altro episodio che ha colpito fortemente l'opinione pubblica e' infine avvenuto nello Stato di Mexico, dove Pantera Padrino Endoque, esponente della Confraternita della Santa Muerte, e' stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre si trovava a bordo del suo furgone con due donne. La Santa Muerte e' un'immagine sacra potrettrice venerata e creata dai narcotrafficanti messicani, con una veste sontuosa identica a quella della Vergine di Guadalupe, con l'unico macabro particolare che, al posto del corpo della Madonna c'e' uno scheletro minaccioso. 01-08-2008 Italia. Garante detenuti: troppo difficile accedere a servizi Sert Possibilita', per il personale del Sert, di accedere in carcere una sola volta a settimana per la terapia farmacologia, spazi per i colloqui psicologici e sociali ad di fuori del circuito carcerario, locali inadeguati utilizzati per l'attivita' medico-infermieristica e di erogazione dei farmaci. Sono questi i problemi che il Garante regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni ha segnalato ad Irma Civitareale, direttrice del carcere di Cassino, provincia di Frosinone, chiedendone l'immediata soluzione. Ad evidenziare le problematiche, la direzione generale della Asl di Frosinone, cui il Garante si era rivolto, nelle scorse settimane, per segnalare le difficolta' incontrate dai detenuti tossicodipendenti del carcere di Cassino per accedere ai servizi erogati dal Sert. "In particolare i detenuti "lamentavano lunghe liste di attesa per sostenere i colloqui preliminari, disponibilita' ridotte di personale sanitario a fronte di carichi di lavoro in aumento, difficolta' legate alla turnazione delle equipes e al monte ore mensile ridotto a fronte di una popolazione detenuta tossicodipendente pari quasi ad un terzo dei presenti nel carcere, circa 170 unita'". Nella sua lettera di risposta al Garante, il direttore generale della Asl di Frosinone Giancarlo Zotti scrive che 'il lavoro dell'equipe Sert non e' mai stato di facile attuazione nel carcere di Cassino, in considerazioni dei vincoli e delle difficolta' poste negli anni dalla direzione dell'istituto. "I detenuti e il personale del trattamento del carcere di Cassino hanno segnalato al mio ufficio queste difficolta' nell'accedere ai servizi del Sert. Si tratta di un problema da risolvere velocemente non solo perche' siamo in un momento delicato, legato al passaggio delle competenze sanitarie in carcere dal ministero della Giustizia alle Asl, ma soprattutto perche' i reclusi hanno diritto all'assistenza sanitaria come tutti i cittadini. Il fatto che ci si trovi in carcere non vuol dire aver perso la titolarita' di diritti fondamentali, come quello alla salute". 01-08-2008 Italia. Giovanardi: la guerra alla droga si combatta anche su Internet Si e' svolto ieri mattina, a Palazzo Chigi, presso gli Uffici del Sottosegretario di Stato con delega alla famiglia, alla droga e al servizio civile, Carlo Giovanardi, una visita di cortesia del Generale di Corpo d'Armata Edoardo Esposito, Comandante dei Reparti Speciali della Guardia di Finanza, cui ha partecipato anche il Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni. Nel corso dell'incontro - si legge in una nota - e' stata particolarmente apprezzata l'attivita' che la Guardia di Finanza svolge per il contrasto al traffico di sostanze psicotrope e stupefacenti non solo con i Reparti territoriali ma anche con la componente specialistica del Nucleo Speciale Frodi Telematiche. Al termine, e' emerso l'auspicio che le reti telematiche siano sempre piu' e meglio monitorate anche per contrastare il fenomeno delle cosiddette 'farmacie on-line' cosi' come della distribuzione delle sostanze 'smart drugs', che pur non essendo droghe in senso legale lo sono spesso sotto il profilo farmacologico. Giovanardi auspica, altresi', un'azione decisa di contrasto della propaganda pubblicitaria attraverso i siti web delle sostanze stupefacenti e delle loro modalita' di produzione, coltivazione, somministrazione e vendita. 01-08-2008 Spagna. Primato europeo per presenza cocaina sulle banconote Sugli euro spagnoli 'gira' cocaina: le tracce di droga ritrovate sulle banconote europee circolanti in Spagna superano infatti in quantita' quelle degli altri paesi europei, ammontando mediamente a 155 microgrammi. Lo rivela uno studio di Miguel de la Guardia del dipartimento di chimica analitica dell'Universita' di Valencia. E' probabile che, oltre a forti consumi, questo sia il risultato del fatto che la Spagna e' il punto di ingresso europeo per la cocaina, ha spiegato il chimico sul magazine Trends in Analytical Chemistry. Su alcune banconote spagnole prese a campione e' risultata una concentrazione di cocaina addirittura di 889 microgrammi, cioe' quasi un grammo. Solo sui dollari americani 'circola' cosi' tanta cocaina o anche di piu'. Gli esperti hanno usato dei metodi avanzati di chimica, dalla spettrometria alla cromatografia, per rintracciare la droga sui soldi. Confrontando i riusltati delle loro analisi con altre ricerche analoghe fatte in altri paesi europei e' emerso che e' proprio sull'euro spagnolo che viaggia di piu' la polvere bianca. Su quelli tedeschi, ad esempio, la 'coca' si ritrova in quantita' cinque volte minori, quasi assente su quelli irlandesi. Da studi di comparazione, ha detto de la Guardia, e' emerso che la cocaina sui soldi e' proporzionale all'uso della droga nel paese, infatti la cocaina e' diffusissima in Spagna come negli Usa. 'I piu' avanzati strumenti di analisi ci hanno permesso di constatare che la cocaina e' su tutte le banconote - ha detto de la Guardia - non solo su quelle direttamente venute a contatto con la droga, questo per via della contaminazione incrociata che avviene anche nelle banche quando i soldi passano nei conta-banconote automatici'. 'Trovo profondamente imbarazzante che noi tutti abbiamo cocaina nei portafogli'. 02-08-2008 Italia. Ddl Meloni contro la 'cultura dello sballo' L'Italia e' un paese che ha bisogno dei giovani, ai quali pero' vanno dati nuovi strumenti e, soprattutto, nuovi spazi di aggregazione, lontani dalla cultura dello 'sballo', che mettano al bando alcol, droga e violenza. Questo il senso del Ddl di riconoscimento e sostegno alle comunita' giovanili, approvato ieri dal Consiglio dei ministri su proposta di Giorgia Meloni, che prevede anche la creazione di un 'fondo' ad hoc da 5 milioni all'anno e di un 'Osservatorio' nazionale e di un registro delle comunita' giovanili. Iniziativa che ha avuto l'avvallo del premier Silvio Berlusconi, che ha parlato di 'proposte che hanno tutte il marchio dell'innovazione': 'c'e' bisogno in tante citta' di questo, spero che ci sia una risposta entusiastica'. 'Le comunita' - ha spiegato il ministro della Gioventu' - sono spazi di aggregazione dedicati ai giovani e organizzati da giovani che non abbiano superato i 35 anni. Luoghi reali nei quali sia possibile navigare in internet, leggere giornali, fare musica, teatro, cinema, sport, pittura, fotografia, poesia, ma anche riscoprire i saperi tradizionali. Spazi nei quali organizzare convegni, corsi, laboratori e dove maturare relazioni, attitudini personali e vocazioni'. Il Ddl, composto da nove articoli, e' finalizzato a promuovere la nascita di nuove comunita' nonche' a consolidare quelle gia' esistenti, anche attraverso scambi altre realta' nazionali e internazionali, con particolare riguardo allo sviluppo della comune identita' culturale italiana e europea. I requisiti essenziali sono: perfetta democraticita' nell'accesso alle cariche, la trasparenza del bilancio, assenza di qualunque discriminazione al loro interno. Nello statuto, inoltre, deve essere espressamente previsto 'l'impegno degli associati a impedire, all'interno della comunita' giovanile o in prossimita' di essa, ogni forma di discriminazione o violenza, ovvero di promozione o esercizio di attivita' illegali nonche' l'uso di sostanze stupefacenti o l'abuso di alcool'. 'Le Comunita' - ha spiegato Meloni - vengono promosse con pochi vincoli statutari, in particolare assenza di qualunque tipo di discriminazione. Vincoli essenziali per iscriversi al registro nazionale istituito presso il dipartimento della Gioventu' e conseguentemente per usufruire dei contributi del fondo comunita' giovanili, la cui dotazione e' di 5 milioni di euro l'anno'. 'Il Ddl prevede anche la nascita dell'Osservatorio nazionale sulle Comunita' giovanili, istituito presso la presidenza del Consiglio, che ha il compito di promuovere e valorizzare il ruolo di sviluppo e integrazione sociale svolto dalle comunita'. L'obiettivo e' offrire alle giovani generazioni degli spazi che rappresentino un'alternativa alla noia e al disimpegno, che spesso sono alla base di fenomeni di disagio, soprattutto nelle periferie delle grandi citta' metropolitane e in alcune realta' del meridione'. Sul provvedimento sara' acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni. (Ansa) 02-08-2008 Colombia. Chavez snobba vertice latino-americano contro il narcotraffico Personalita' di Stato e di governo di oltre 15 paesi latinoamericani sono riuniti oggi a Cartagena de Indias (Colombia settentrionale) per un vertice regionale sui problemi mondiali delle droghe a cui, a sorpresa, non partecipera' il presidente venezuelano Hugo Chavez. Il vertice, blindato da oltre mille agenti che pattugliano la citta' con elicotteri e imbarcazioni della Marina, si propone di pianificare meccanismi di cooperazione e coordinazione nell'ambito della lotta regionale al narcotraffico. Oltre al padrone di casa, il presidente Alvaro Uribe, sono presenti i primi cittadini di Messico (Felipe Calderon), Repubblica dominicana (Leonel Fernandez), Guatemala (Alvaro Colom), Panama' (Martin Torrijos) e El Salvador (Antonio Saca). Chavez, che soltanto ieri aveva detto che sarebbe andato a Cartagena 'per portare qualche idea', sara' invece rappresentato dal ministro degli Esteri, Nicolas Maduro. Una nota polemica e' stata introdotta dal ministro dell'Interno del Nicaragua, Isabel Morales, secondo cui gli Usa, principale paese consumatore, non fanno gli sforzi necessari per controllare il flagello della droga sul loro territorio. L'incontro e' stato aperto dal viceministro colombiano per gli Affari multilaterali, Adriana Mejia, che ha indicato tra le misure al vaglio 'il rafforzamento dei canali di comunicazione, il coordinamento nel controllo di porti aeroporti e frontiere e lo scambio di informazioni in tempo reale'. La dichiarazione finale del vertice sara' accompagnata da un calendario dettagliato di misure che adotteranno i paesi per combattere il traffico e il consumo di stupefacenti. Per fornire argomenti di attualita' all'appuntamento, le autorita' colombiane hanno annunciato il sequestro di due tonnellate di cocaina, nascoste sotto terra al riparo da acqua e umidita', nello Stato di Narino nel sud del paese. 02-08-2008 Italia. Torino. Radicali a Chiamparino: aprire tavolo per interventi socio-sanitari Dichiarazione di Domenico Massano (giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (giunta di segreteria di Radicali Italiani): Il Sindaco Chiamparino ha dichiarato che l'intervento dei miltari è 'un'operazione demagogica' che non risolverà il problema sicurezza. Pur condividendo questa dichiarazione, dobbiamo ricordargli come l'immobilismo della sua amministrazione abbia di fatto posto i presupposti del crescente degrado di alcune zone della città (in particolare Parco Stura), e dell'esasperazione dei cittadini residenti. Se la nuova dichiarazione del Sindaco è accompagnata da una consapevolezza reale della situazione e non rappresenta l'ulteriore spot demagogico, lo invitiamo ad attivarsi immediatamente perchè l'intervento dei militari sia quantomeno integrato e coordinato con quello dei servizi socio-sanitari. Signor Sindaco convochi immediatamente un tavolo di lavoro a cui oltre al Prefetto ed ai responsabili delle forze dell'ordine si siedano anche i responsabili dei servizi socio-sanitari operanti sul territorio ed i rappresentanti dei cittadini, per definire una strategia di intervento realmente efficace, capace di definire le diverse misure da adottare urgentemente e di prevedere le possibili evoluzioni degli scenari cittadini. Basta parlare di emergenze e piangere morti diversamente evitabili. 03-08-2008 Usa. Storie di proibizionismo: arrestati poliziotti messicani legati al narcotraffico Un ufficiale della polizia federale messicana, Carlos Alberto Cedano Filippini, e' stato arrestato nell'aeroporto statunitense di Los Angeles dove e' stato trovato in possesso di 500.000 dollari in contanti. Lo scrive la stampa messicana. L'ufficiale, si e' appreso, lavorava alle dipendenza della Procura generale dello Stato di Baja California ed e' stato accusato dalle autorita' americane di 'cospirazione per realizzare attivita' legate al crimine organizzato'. La stampa, che cita resoconti della Dea statunitense, indica anche che Filippini e' stato arrestato con la moglie ed altri due membri della sua famiglia. Intanto in Chiapas (Messico sud-orientale) il ministro della Giustizia dello Stato, Amador Rodriguez, ha reso noto che sono stati arrestati un gruppo di agenti di polizia e di ex agenti legati al narcotraffico del Cartello del Golfo. 04-08-2008 Colombia. Pedine Farc anche in Italia Una 'Italian Connection': e' quanto denunciano le autorita' della Colombia che hanno redatto un documento riguardante le complicita' di cui godrebbero in Europa, e fra l'altro in Italia, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), da decenni attive in una guerriglia nella selva colombiana. Da tempo il presidente Alvaro Uribe e' impegnato nel contrastare una immagine delle Farc come di 'novelli Robin Hood' a difesa dei poveri mentre, ha dichiarato l'ambasciatore colombiano a Roma Sabas Pretelt de la Vega, si tratta di 'terroristi che si finanziano con sequestri e narcotraffico'. Nel nuovo documento governativo realizzato anche grazie a materiale estratto dal pc del 'numero due' delle Farc Raul Reyes ucciso l'1 marzo, e di cui si occupa il quotidiano El Tiempo, si sostiene che le principali 'pedine' delle Farc all'estero sono quattro spagnoli, due italiani, un danese ed un australiano. Per quanto riguarda la presenza in Italia le 'pedine', di cui si conosce la vera identita', mantenuta pero' riservata, hanno i nomi di battaglia di Ramon e Consolo. Il giornale aggiunge che i due hanno formato un gruppo a cui appartengono, secondo documenti forniti dai carabinieri italiani, persone conosciute con il soprannome di Fausto, Pablo, Federico e Camila, che sarebbero di nazionalita' colombiana. Il giornale sostiene infine che 'la polizia italiana ha consegnato documentazione fotografica dei membri di questi nuclei'. 04-08-2008 Italia. Torino. Emergenza sanitaria a Parco Stura, arrivano le truppe I servizi di pattugliamento dei militari inviati a Torino cominceranno oggi pomeriggio, alle 14, al Parco Stura, meglio noto come Tossic Park a causa dell'intensa attivita' di spaccio di droga. E' invece gia' iniziata, alle ore 8, l'attivita' di vigilanza all'interno ed all'esterno del Cie (Centro identificazione ed espulsione), l'ex Cpt in corso Brunelleschi, dove sono in servizio 76 alpini. Nel parco Stura, alla periferia nord della citta', saranno impegnati, in pattuglie miste con le forze dell'ordine, 20 militari del 1/o Reggimento artiglieria da montagna, ma il numero dei militari schierati sul territorio di Torino crescera' nel corso della settimana, fino ad 80. A pieno regime, oltre a potenziare il controllo di Tossic Park i servizi di pattugliamento saranno estesi ad altre zone ritenute 'a rischio' nella citta', in particolare San Salvario, Borgo Aurora, e la stazione ferroviaria di Porta Nuova. Al Cie gli alpini sostituiscono le forze dell'ordine e, oltre all'attivita' all'interno del centro, sorveglieranno il perimetro esterno a bordo di mezzi dell'Esercito. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. Se ci credi utili, sostienici con l'adesione di euro 25,00 o un contributo a tua scelta: - cc postale 10411502 - cc bancario 7977, ABI 06160, CAB 02817 codice IBAN: IT11O0616002817000007977C00 - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ -----------------------------