====== NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI ====== Notiziario quattordicinale sulle politiche per la clonazione terapeutica Edito dall'Aduc - Associazione per i diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel. 055.290606 - Fax 055.2302452 URL: http://staminali.aduc.it - Email: staminali@aduc.it Anno 2007 Numero 147 31-08-2007 la prossima edizione: 14-09-2007 EDITORIALE Gli interessi dietro ai divieti sulla raccolta delle staminali cordonali di Donatella Poretti ARTICOLI - Al neonato la titolarita' del cordone ombelicale? L'attuale scandalo di Donatella Poretti - Usa. Missouri. Nuova iniziativa per criminalizzare la clonazione terapeutica di Pietro Yates Moretti NOTIZIE - Gb. Ricercatori del King's College ad un passo dalle creazione di embrioni chimera - Italia. Marini (Cnb): il cordone appartiene al neonato, non alla mamma - Usa. Staminali astellite per 'pompare' i muscoli - Italia. Puglia. Riconoscimento d'onore a Carlo Foresta per ricerca anche con staminali - San Marino. Valentino Rossi partecipa a partita benefica per ricerca con staminali - Australia. Cellule staminali adulte per curare malattie cardiache - Italia. Roma. Corsi gratuiti per la conservazione delle staminali cordonali - Usa. Studio: virus responsabile dell'obesita' fa "ingrassare" le staminali del tessuto adiposo - Usa. Studio: le cellule staminali embrionali possono riparare il cuore - Argentina. Polemiche sull'uso di cellule staminali per curare malattie - Usa. Cavallo nuovamente in pista grazie a iniezioni di staminali - Usa. Banca lancia campagna per convincere ispanici a conservare il cordone ombelicale - Usa. Connecticut. Nuove linee di staminali embrionali grazie a fondi statali - Usa. Michigan. Il Governatore toglie dal proprio sito petizione pro ricerca - Usa. Fra i primi centro scienziati piu' influenti anche Robert Lanza per studio con staminali embrionali - Australia. Tasmania. Proposta di legge del ministro della Salute sulla clonazione terapeutica - Usa. Illinois. Governatore promulga legge per la ricerca con le staminali embrionali - Iran. Ahmadinejad: quando una dittatura religiosa fa la liberale nella scienza - Spagna. Staminali per curare le malattie dei cavalli - Cina. Inviate nella Corea del Nord cellule staminali ematopoietiche - Spagna. Nuovo metodo per coltivare cellule staminali della cornea -------------------------------------- EDITORIALE - Gli interessi dietro ai divieti sulla raccolta delle staminali cordonali "Gratta, gratta... c'e' la roba!" denunciava Ernesto Rossi riferendosi ad alcune posizioni della Chiesa cattolica romana. Cosi' potremmo dire per i divieti posti in Italia in materia di conservazione del cordone ombelicale: dietro a grandi enunciazioni a favore del pubblico e dell'atto altruistico della donazione, a ben vedere ci sono gli interessi delle associazioni no-profit che in assoluto monopolio gestiscono l'affare dopo essere state perfino esentate dalle tasse! In pratica oggi grazie alla legge 219/2005 sul sangue, dovrebbe esserci una rete di strutture pubbliche e private per la conservazione dei cordoni e delle cellule staminali emopoietiche. La legge prevedeva con l'articolo 10 la creazione di questa rete entro il luglio scorso, ma ancora non e' stata attuata. Ad oggi in piu', e contro lo spirito di quella legge, si e' aggiunta un'ordinanza che vieta la nascita di biobanche private. Si e' stilato lo schema di recepimento di una direttiva europea con un decreto ministeriale che, oltre a armonizzare i criteri per la donazione e la conservazione di cellule e tessuti, rinnova il divieto per le biobanche private, ma solo per quelle che fanno profitto, autorizzando le no-profit, cioe' le stesse che grazie alla legge 219 venivano esentate dal prelievo fiscale. In particolare, con l'articolo 6 si stabilisce che le associazioni concorrono a individuare le tariffe che verranno loro rimborsate dal SSN per i servizi resi, con l'articolo 7 si specifica che possono organizzare la raccolta e con l'articolo 9 si dispone che le loro attivita' non sono soggette ad imposizione fiscale. Di che cifre parliamo? “Per conservare per un anno presso una banca specializzata un’unita' di sangue placentare, la spesa e' di oltre 2000 euro”, dichiarazione di Maria Cristina Tirindelli, Presidente Adisco del Lazio -Fonte: Cordis (06/04/2005). Mentre in America o in Germania il kit per analisi, catalogazione e conservazione costa mediamente 1000 Usd (774 euro, spesa unica iniziale) e, sempre mediamente, 100 Usd (77 euro) all’anno. E sono biobanche private che dopo aver pagato le tasse devono anche farci profitti. Insomma un bell'affare, gestito in assoluto regime di monopolio, dove la concorrenza privata e' stata bandita per legge, in una situazione dove il pubblico, per carenza di fondi, garantisce il prelievo del cordone a malapena nel 10% dei punti nascita e, al contempo, vieta la conservazione a proprie spese nel territorio italiano (la conservazione autologa e' ammessa solo in biobanche all'estero). Un affare in cui a rimetterci e' lo Stato, che autorizza solo alcune associazioni a rendergli un servizio in monopolio che paga due volte: con la tariffa determinata dalla stessa associazione (comunque in mancanza di concorrenza) e con il mancato introito delle tasse. Ha ancora senso parlare di gesto altruistico della donazione quando alla donna non e' possibile esercitarlo, e chi gestisce le donazioni ha tutti gli interessi a mantenere lo status quo? di Donatella Poretti -------------------------------------- ARTICOLI - Al neonato la titolarita' del cordone ombelicale? L'attuale scandalo Luca Marini, vice presidente del Comitato Nazionale di Bioetica (Cnb) fa sapere che "sarebbe auspicabile, in materia di cellule staminali cordonali, l'allineamento delle scelte normative alle prevalenti opinioni scientifiche che attribuiscono al neonato, e non alla madre, la titolarita' del cordone ombelicale". Una questione che potra' appassionare i bioeticisti, ma che nella pratica e' superata dalle leggi italiane che impediscono l'esercizio della titolarita' sia alla madre che al bambino, limitando di fatto la scelta del destino del cordone: rifiuti biologici o donazione pubblica. L'ordinanza del ministero della Salute che disciplina la conservazione, impedisce infatti la conservazione autologa in Italia, consentendola solo in biobanche all'estero dopo il rilascio di autorizzazione del Centro Nazionale Trapianti. Ma anche la scelta cosi' limitata e' comunque teorica: neppure il 10% dei punti nascita e' infatti attrezzato per il prelievo del cordone ai fini della donazione. La pratica quotidiana percio' e' quella della titolarita' della spazzatura! Lascio aperta l'appassionante questione bioetica di stabilire la titolarita' del cordone (se della mamma o del bambino), titolarita' che comunque potra' esercitare la mamma. Un domani auspico che la mamma possa decidere se donarlo, conservarlo per il figlio o buttarlo. Cio' che non vorrei, invece, e' che sia lo Stato, come avviene oggi, a decidere per entrambi! di Donatella Poretti ------------------- - Usa. Missouri. Nuova iniziativa per criminalizzare la clonazione terapeutica La battaglia sulle cellule staminali embrionali nel Missouri si e' fatta ancora piu' intensa dopo che un gruppo di attivisti ha proposto un referendum per proibire la ricerca che utilizza gli embrioni. L'associazione Cures Without Cloning (Cure senza clonazione) ha lanciato una campagna di raccolta firme su un emendamento costituzionale che metterebbe al bando la clonazione terapeutica. La proposta arriva dopo nove mesi dall'approvazione di un altra modifica costituzionale che invece protegge ogni tipo di ricerca per la quale e' ammesso il finanziamento federale, e quindi anche quella con le staminali embrionali estratte prima del 2001. Senza menzionare direttamente l'emendamento costituzionale gia' in vigore, il nuovo quesito cerca di ridefinire, estendendolo, il concetto di "attivita' di clonazione umana vietata". "A causa dell'emendamento costituzionale del 2006, la Costituzione del Missouri contiene oggi norme con un linguaggio ambiguo, che permette la stessa tecnica di clonazione con cui e' stata creata la pecora Dolly", ha dichiarato Lori Buffa, pediatra e presidente di Cures Without Cloning. "L'iniziativa di Cures Without Cloning vuole solo chiarire che la clonazione riproduttiva e' vietata nello Stato del Missouri". Ma i sostenitori dell'emendamento del 2006, Missouri Coalition for Lifesaving Cures (Colazione per le cure salvavita) ha annunciato che difendera' la Costituzione da una iniziativa "fondamentalmente ingannevole". "Questa iniziativa e' contro i pazienti, contro la speranza, contro la medicina e completamente inutile", ha detto Donn Rubin, presidente della Missouri Coalition for Lifesaving Cures. "Questi bigotti anti-medicina si travestono da sostenitori della ricerca con le staminali e promuovono la messa al bando delle tecniche piu' promettenti ". Il nodo della questione e' la clonazione terapeutica (trasferimento nucleare di staminali autologhe). L'emendamento costituzionale, infatti, vieta solo la "clonazione umana", ma ammette quella terapeutica sempre che gli embrioni creati non vengano impiantati in utero. Il nuovo quesito referendario, invece, vuole estendere la definizione di "clonazione umana", punibile con 15 anni di carcere e 250mila dollari di multa, anche alla clonazione terapeutica. E pochi giorni dopo la presentazione della nuova campagna, e' chiaro che dietro l'associazione contro la clonazione c'e' la potentissima Chiesa Battista, una fra le forze piu' conservatrici negli Stati Uniti. "Vogliamo che i cittadini sappiano che la Chiesa Battista sostiene pienamente la coalizione Cures Without Cloning", ha fatto sapere David Tolliver, presidente della Conferenza battista del Missouri. di Pietro Yates Moretti ------------------- -------------------------------------- NOTIZIE - Gb. Ricercatori del King's College ad un passo dalle creazione di embrioni chimera Pubblichiamo integralmente questo articolo di Deborah Bonetti, tratto dal Corriere della Sera online del 26 agosto 2007 Gli scienziati inglesi del King's College di Londra sono ad un passo dalla creazione -legalizzata- dei primi e controversi embrioni ibridi, ovvero mezzi umani e mezzi animali, in laboratorio. Questi embrioni, condannati come "mostruose chimere" dagli oppositori delle modifiche del Dna, sarebbero fondamentali per la ricerca di malattie neurologiche e genetiche come l'Alzheimer, l'atrofia muscolare, il morbo di Parkinson e diversi disturbi neurodegenerativi che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo. La licenza dovrebbe essere accordata nei prossimi giorni, quando si riunirà l'Autorità britannica sull'embriologia e la fertilizzazione umana (HFEA), che inizialmente aveva vietato questa sperimentazione per motivi etici. La tecnica genetica, che è violentemente osteggiata da gruppi religiosi, prevede l'utilizzo di ovuli prelevati da mucche uccise al macello, da cui verrebbe rimosso il tessuto genetico animale sostituendolo con Dna umano. CELLULE MODIFICATE - Il Professor Stephen Minger, a capo del dipartimento di studi sulle cellule staminali del King's College, uno dei fondatori dell'utilizzo di cellule staminali a scopo terapeutico, ha spiegato il perché questa tecnica sarebbe necessaria: "Ha senso, a nostro parere, usare cellule staminali da embrioni ibridi piuttosto che da embrioni umani perché quelli umani richiedono ovuli umani fertilizzati da sperma, mentre quelli animali possiamo ottenerli in grosse quantità tutti i giorni dai macelli". Minger ha aggiunto: "Quando spiego alle persone che cosa vogliamo fare, spesso reagiscono in modo schifato, perché pensano che sia strambo quello che proponiamo. Ma una volta che spiego come funziona e perché lo facciamo, allora generalmente pensano che si tratti di una buona idea. Sono cautamente ottimista sui permessi. Spero di aver spiegato chiaramente che, grazie a questa licenza, potremmo studiare una serie di malattie genetiche in modo molto più chiaro. Le scoperte che faremo aiuteranno a sviluppare terapie per curare malattie come il morbo di Alzheimer, che colpisce così tanta gente (circa 26 milioni di persone all'anno, secondo recenti stime, ndr) e per il quale non c'è alcuna terapia esistente". CHIESA CONTRARIA - Anche il capo del dipartimento di genetica all'istituto nazionale di ricerche mediche, il Professor Robin Lovell-Bage si è dimostrato interessato ad uno dei permessi, dichiarando: "Non vedo assolutamente alcuna ragione per cui questi esperimenti non dovrebbero procedere". La Chiesa cattolica ha invece manifestato la sua piena opposizione, dicendosi contraria alla creazione di embrioni solo a scopo di ricerche e ricordando che la vita inizia al concepimento. - Italia. Marini (Cnb): il cordone appartiene al neonato, non alla mamma Secondo Luca Marini, vice presidente del Comitato Nazionale di Bioetica (Cnb) e presidente del Centro di Studi Biogiuridici Ecsel, 'sarebbe auspicabile, in materia di cellule staminali cordonali, l'allineamento delle scelte normative alle prevalenti opinioni scientifiche che attribuiscono al neonato, e non alla madre, la titolarita' del cordone ombelicale'. Marini ha cosi' ribadito la sua posizione espressa in seno al Cnb in vista del prossimo avvio delle audizioni parlamentari sull'argomento. - Usa. Staminali astellite per 'pompare' i muscoli Un topolino supermuscoloso con 'bicipidi e tricipidi' quattro volte piu' grossi dei suoi 'parenti' normali, potrebbe aiutare i ricercatori nella lotta alla distrofia muscolare. Il nuovo 'muscle mouse' e' nato alla Johns Hopkins University di Baltimora e il suo segreto e' la presenza di un eccesso di una proteina, la follistatina. Gli esperti hanno scoperto che la molecola stimola la crescita della fibra muscolare e contemporaneamente blocca una seconda molecola ben nota agli scienziati che si occupano di muscoli, la miostatina, la cui eliminaizone finora aveva permesso di creare animali supermuscolosi ma non quanto 'muscle mouse'. Reso noto sulla rivista PLoS ONE, il lieto evento e' merito di un veterano di questi studi, Se-Jin Lee, colui che per primo ha scoperto il segreto della miostatina. Questa e' una molecola che controlla le cellule rigeneratrici dei muscoli, staminali dette cellule astellite. La miostatina tiene a bada queste cellule impedendo che la massa muscolare cresca troppo. Senza miostatina i topolini sviluppano una muscolatura doppia rispetto a topi normali. Inoltre sempre Lee aveva scoperto che e' nel gene della miostatina il segreto di 'ercolino', un bimbo tedesco che all'eta' di cinque anni aveva gia' muscoli grandi il doppio rispetto ai suoi coetanei. Su queste basi i ricercatori stanno sperimentando su pazienti colpiti da distrofia muscolare farmaci che controllano la miostatina per vedere se si riesce a liberare il blocco imposto dalla miostatina alla crescita muscolare. Ma adesso i ricercatori hanno scoperto che la miostatina non e' l'unico attore in gioco e che per 'pompare' i muscoli e' importante anche un'altra molecola, la follistatina. All'inizio infatti i ricercatori hanno scoperto che, somministrando un eccesso di follistatina a topolini normali, questi sviluppano il doppio della muscolatura normale come se fossero privi della miostatina. In seguito Lee ha creato topolini transgenici che, oltre ad essere privi del gene per la miostatina, producono un eccesso di follistatina, ottenendo degli animali veramente super-muscolosi, con una muscolatura quattro volte piu' sviluppata del normale, un aumento del 117% nelle dimensioni delle fibre muscolari e del 73% nella quantita' di fibre. - Italia. Puglia. Riconoscimento d'onore a Carlo Foresta per ricerca anche con staminali La Commissione preposta al vaglio e alla selezione dei candidati individuati dal Comitato organizzatore ha conferito il Riconoscimento d'Onore de Il Salernitano 2007 per la ricerca scientifica a Carlo Foresta, Professore straordinario di Patologia clinica presso l'Università di Padova, Medico Chirurgo, Specialista in Andrologia ed Endocrinologia, Presidente della Società Italiana di Fisiopatologia della Riproduzione e della Commissione Scientifica della Società Italiana di Andrologia Medica, Direttore del Centro di Crioconservazione dei Gameti Maschili dell'Azienda Ospedale - Università di Padova. E' membro dell'Accademia Europea e Americana delle Scienze, Autore di oltre 300 pubblicazioni internazionali, Vincitore di numerosi premi scientifici (Amsterdam, Boston, Londra), Autore di brevetti medico-farmacologici internazionali. Il prestigioso riconoscimento viene annualmente assegnato salentini che sicuramente e particolarmente si distinguono in ogni campo di attività o anche non salentini che abbiano, comunque, proposto la "Cultura Salento" all'attenzione nazionale ed internazionale promuovendo il territorio con le sue espressioni di eccellente positività. Fondamentale il contributo del Professore Foresta alla conoscenza e al trattamento di numerose patologie, fra queste: ha scoperto le cause genetiche dell'infertilità maschile, le cause ormonali della osteoporosi, il ruolo delle cellule staminali nella ricostruzione dei vasi, ha avuto un ruolo importante nelle tecniche di fecondazione assistita. L'ambito e meritato Premio sarà consegnato a Carlo Foresta nel corso della serata d'onore che concluderà la quarta edizione dell'Evento e che si svolgerà domenica 9 settembre nella location dell'ex convento dei Teatini a Lecce. - San Marino. Valentino Rossi partecipa a partita benefica per ricerca con staminali Valentino Rossi prendera' parte a a MotoGWeek, la settimana di eventi, mostre e spettacoli dedicati al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, tredicesima prova del Motomondiale di Velocita' in programma domenica 2 settembre. Il pilota del Fiat Yamaha Team arrivera' allo stadio di San Marino insieme al Segretario di Stato per il Turismo Paride Andreoli per assistere da "tifoso" al triangolare del Trofeo Bosch, evento di solidarieta' che vedra' impegnate la Nazionale Piloti, il Grande Fratello Team e il Team Bosch. Con la sua presenza, Valentino Rossi dimostra ancora una volta la sua attenzione per le iniziative di solidarieta', cui e' solito dedicarsi con passione e altruismo. Il ricavato della partita, infatti, sara' interamente devoluto in beneficenza. Le associazioni coinvolte nell'iniziativa saranno Neurothon, associazione onlus che finanzia, promuove e sostiene la ricerca sulle cellule staminali per la cura delle malattie neurodegenerative e delle lesioni midollari, l'AGESCI - Scout delle zone di Rimini, San Marino e Verucchio, la UISP di Rimini e Riccione, A.S.L.E.M. > Associazione Sammarinese Leucemie ed Empatie Maligne, e la Comunita' di San Patrignano. L'appuntamento e' dunque per domani sera alle 20.30, presso lo Stadio Olimpico di Serravalle. I biglietti avranno un prezzo che varia dai due euro in tribuna coperta (fino ai 18 anni) ai cinque (intero, tribuna coperta) e dieci euro (tribuna numerata). - Australia. Cellule staminali adulte per curare malattie cardiache Scienziati australiani hanno sperimentato con successo un nuovo trattamento di gravi malattie cardiache, con l'iniezione di cellule staminali estratte dal midollo spinale del paziente stesso e coltivate. Nella sperimentazione guidata dal cardiologo Suku Thambar dell'ospedale John Hunter di Newcastle, a nord di Sydney, i sei pazienti dopo un periodo di sei mesi dal trattamento registravano funzioni cardiache migliorate, subivano meno attacchi di angina e usavano meno farmaci. Nel trattamento sono state usate cellule formative mesenchimali, che sono state isolate e coltivate per circa otto settimane in laboratorio usando una tecnologia messa a punto dalla compagnia biotech di Melbourne, Mesoblast. Circa 100 milioni di cellule staminali sono state iniettate sotto anestesia locale nelle parti danneggiate del cuore di ciascun paziente, ottenendo la crescita di nuovo tessuto. Il dott. Thambar ha riferito oggi che tutti i pazienti hanno registrato un recupero del muscolo cardiaco, quattro dei sei una riduzione dell'infarto, tre hanno mostrato un miglioramento significativo nella funzione cardiaca, mentre cinque hanno accusato meno dolori al torace e hanno avuto bisogno di meno farmaci. Nella prossima fase, la sperimentazione si concentrera' sulle cellule allogeniche, cioe' di donatori, che permetterebbero di rendere disponibile il trattamento ad un numero piu' largo di pazienti. 'Il midollo spinale delle persone anziane non e' della migliore qualita', e di solito sono loro ad aver bisogno di cure coronarie, quindi sara' importante studiare i risultati di sperimentazioni con cellule di donatori sani', ha detto lo studioso. - Italia. Roma. Corsi gratuiti per la conservazione delle staminali cordonali Cosa sono e a cosa servono le cellule staminali del cordone ombelicale. Ma anche come prelevarle al momento del parto, e dove stoccarle per donarle a chi ne ha bisogno o nella speranza di poterle utilizzare un giorno per il proprio bebe' in caso di malattia. Queste le 'materie' protagoniste del primo corso gratuito per genitori sul tema 'Le cellule staminali del cordone ombelicale. Prelievo, conservazione, utilita', in programma a Roma dal 29 agosto alle 19. Una vera e propria 'scuola' per mamme e papa', che si ripetera' con altri due incontri il 19 settembre e il 10 ottobre sempre nella Capitale. Con l'idea di toccare in futuro altre citta'. L'iniziativa e' targata Smart Bank, societa' di origine inglese che ha aperto da alcuni anni una sua sede a Roma (via Alessandro Torlonia 16), e che proprio nei suoi uffici ospitera' gli speciali corsi. "E' la nostra risposta a una sempre crescente richiesta di informazione che viene dai genitori", spiegano gli organizzatori in una nota, sottolineando che "mentre il Parlamento e il Governo discutono su cosa fare delle cellule staminali da cordone ombelicale, c'e' chi aiuta le neomamme a informarsi adeguatamente prima di decidere se conservare o meno le cellule cordonali". Attualmente, infatti, in Italia le staminali da cordone ombelicale si possono conservare in banche pubbliche solo per uso allogenico (a disposizione di chiunque), mentre la conservazione per eventuale uso autologo e' consentita solo alle famiglie ad alto rischio di avere altri figli affetti da malattie geneticamente determinate. Vincoli che oggi e' possibile 'aggirare' solo inviando le cellule in banche estere, previa specifica autorizzazione del Centro nazionale trapianti. Ad oggi "l'informazione sulla possibilita' di conservare al momento del parto le cellule cordonali passa soprattutto attraverso Internet -afferma Irene Martini, responsabile scientifica di Smart Bank- La nostra esperienza rivela che c'e' una domanda sempre crescente da parte dei futuri genitori e degli operatori sanitari per conservare le cellule staminali cordonali a partire dall'uso autologo, anche a prescindere dal fatto che in famiglia siano gia' presenti patologie gravi. Per questo si e' deciso di inaugurare a partire da Roma una serie di incontri pubblici e gratuiti", rivolti a "future mamme e futuri papa' che vogliono essere responsabilmente consapevoli di una nuova possibilita' offerta dal progresso medico-scientifico". Gli incontri romani, "presto estesi ad altre citta' sono il frutto di un primo laboratorio informativo che ha riscontrato un grande interesse. Se Internet serve a dare una mappa dei centri attraverso cui e' possibile oggi conservare le cellule cordonali, i nostri incontri servono a dare le risposte a quelle domande che vengono da una scarsa informazione sul tema. Chi teme, soprattutto a livello politico, l'intervento del privato in questo settore dovrebbe partecipare a uno dei nostri incontri", e' l'invito rivolto alle Istituzioni. "Ben venga il servizio pubblico ma che sia funzionante su tutto il territorio nazionale e che garantisca una reale possibilita' di cura attraverso la conservazione di un congruo numero di cellule, e non solamente il 20% come si ipotizza oggi. Ma soprattutto che tuteli la inalienabile liberta' di ciascuno di decidere se accedere alla donazione o alla conservazione privata, oltre che la liberta' per i privati di operare con correttezza accanto al sistema sanitario pubblico, nell'ambito di un sistema certificativo serio ed efficiente allineato alla normativa comunitaria", conclude l'esperta. Gli incontri dureranno circa un'ora. Per informazioni e adesioni, telefonare al numero 06-44.24.33.28. - Usa. Studio: virus responsabile dell'obesita' fa "ingrassare" le staminali del tessuto adiposo Un comune virus potrebbe essere tra le cause dell'obesita'. Lo sostiene uno studio dell'universita' americana di Louisiana State, presentato lo scorso 20 agosto al congresso dell'American Chemical Society, secondo cui l'adenovirus-36 (Ad-36) e' coinvolto nell'accumulo di grassi nell'organismo. La prima conferma della teoria dei ricercatori statunitensi viene dall'osservazione che il 30% delle persone obese e' stata infettata da questo virus, che colpisce di norma le vie respiratorie e gli occhi, mentre fra le persone di peso normale questa percentuale scende all'11%. Per cercare di capire il possibile meccanismo con cui l'infezione influisce sul peso di alcune cellule staminali adulte prelevate dal tessuto adiposo sono state esposte all'Ad-36. Il risultato e' stato che il virus trasforma le staminali in cellule adipose, mentre le cellule non esposte all'agente infettivo non si sono trasformate. 'Non stiamo dicendo che un virus sia l'unica causa dell'obesita' -spiega Magdalena Pasarica, che ha coordinato lo studio- ma questo studio ha messo in evidenza che qualche caso puo' essere provocato da un'infezione. Non tutte le persone infette diventano obese, stiamo cercando quali sono gli altri fattori che scatenano l'aumento di peso associati all'Ad-36'. Il meccanismo preciso di azione del virus non e' stato ancora trovato, ma secondo i ricercatori uno specifico gene dell'Ad-36 potrebbe essere coinvolto nell'accumulo dei grassi. 'E' proprio su questo gene che si potrebbero concentrare gli sforzi per un vaccino o per un farmaco antivirale'. - Usa. Studio: le cellule staminali embrionali possono riparare il cuore Le cellule staminali embrionali possono riparare un cuore danneggiato da un attacco cardiaco. Lo sostiene uno studio, per ora effettuato solo su topi, dell'università di Seattle e della Geron, una industria privata americana, pubblicato da Nature Biotechnology. I ricercatori hanno impiantato in topi che avevano subito un infarto alcune cellule di muscolo cardiaco umano ricavate da staminali embrionali, ottenendo nel 100% dei casi sia l'attecchimento dell'impianto sia un miglioramento nello spessore delle pareti e nella funzionalità cardiaca. "I tentativi precedenti di trattare gli infarti con cellule staminali sono promettenti -spiega Chuck Murry- ma si sono scontrati con due grossi problemi: la creazione solo di cellule muscolari cardiache, e non di altro tipo, e la loro sopravvivenza una volta impiantate. Il metodo che abbiamo sviluppato li risolve entrambi". Per riuscire ad ottenere una buona percentuale di cardiomiociti, vale a dire cellule muscolari cardiache, i ricercatori hanno utilizzato nelle colture di staminali due fattori di crescita diversi. Una volta purificate, le cellule cercate erano il 90% del totale, mentre con i metodi tradizionali non si otteneva più dell'1%. Le cellule poi sono state impiantate utilizzando una matrice solida e un cocktail di quattro diversi farmaci che impediscono la morte cellulare, ottenendo una percentuale di successo del 100%. Ad un mese dall'impianto i topi hanno mostrato un "ispessimento" della parete cardiaca danneggiata dall'infarto, e una migliore contrazione del cuore. "Questo è molto importante perché uno dei problemi principali per chi ha sofferto di infarto è che il cuore non pompa il sangue efficacemente". "Questo trattamento potrebbe aiutare il cuore a riprendere le sue funzioni". La sperimentazione proseguirà su animali più grandi, e secondo i ricercatori i primi test sugli uomini potrebbero avvenire entro due o tre anni. A questo proposito, Marco Cappato, segretario dell'associazione Luca Coscioni, ha dichiarato: La ricerca sulle cellule staminali embrionali registra l'ennesima scoperta di cura per i malati. A beneficiarne sono questa volta i malati di cuore, che potrebbero sottoporsi nel giro di pochi anni a una terapia contro gli attacchi cardiaci. [...] Accanto alle congratulazioni per il team di scienziati di Washington, dobbiamo purtroppo constatare come una scoperta del genere non si sarebbe mai potuta verificare in Italia. La legge 40, infatti, proibisce la ricerca sulle cellule staminali derivate da embrioni sovrannumerari, con la conseguenza che anziché utilizzare gli embrioni per la ricerca, questi vengono lasciati marcire nella Biobanca di Milano. Il divieto di utilizzare le staminali embrionali costituisce un grave handicap per gli scienziati italiani e una speranza di cura in meno per i malati. - Argentina. Polemiche sull'uso di cellule staminali per curare malattie Claudio Chillik, consulente scientifico della prima banca argentina di cellule staminali da cordone ombelicale per uso autologo, Matercell, sostiene che non esiste nessun problema riguardo all'utilizzo di queste cellule per trapianti di midollo osseo, ma riconosce che e' in discussione il loro uso nella cura di malattie neurologiche. Lo specialista ha spiegato a Radio 10 che le cellule staminali sono presenti nel sangue del cordone ombelicale, e che da oltre trent'anni si utilizzano per trapianti di midollo osseo. Ha aggiunto che negli ultimi anni si e' cominciato a usarle per curare malattie come il diabete o disturbi del cuore, per rigenerare i tessuti cardiaci. Ha poi sostenuto che nel Paese esistono delle cliniche che le impiegano per trattare malattie neurologiche, ma ha puntualizzato che, fino a questo momento, la loro utilita' non e' stata dimostrata. "Le critiche sorgono per le banche che curano una persona affette da una malattia per la quale non e' stata dimostrata l'utilita' delle cellule", ha commentato. "La questione non e' se siano buone o cattive, cio' di cui si discute e' se sia etico l'uso che se ne fa". Alcuni giorni fa, una commissione di esperti della Secreteria de Ciencia, Tecnologia e Innovacion Productiva ha segnalato che in Argentina ci sono delle istituzioni mediche private che offrono "terapie con cellule staminali" che non dispongono dell'approvazione ufficiale ne' della prova della loro efficacia. - Usa. Cavallo nuovamente in pista grazie a iniezioni di staminali Un cavallo da corsa potra' tornare a gareggiare grazie ad un trattamento con le cellule staminali. All'eta' di quattro anni il cavallo aveva riportato lesioni al tendine della gamba sinistra anteriore, un infortunio che solitamente stronca la carriera agonistica dell'animale. Invece di un'operazione chirurgica, il padrone ha deciso di trattare il cavallo con iniezioni di cellule staminali, che hanno permesso la rigenerazione del tendine. Dopo un anno di cure, sostiene il padrone, il cavallo e' gia' al 90% della forma e presto sara' tornera' al suo vecchio splendore. Guarda il servizio sul sito della Cnn: http://www.cnn.com/video/#/video/us/2007/08/19/gleeson.horse.stem.kgtv - Usa. Banca lancia campagna per convincere ispanici a conservare il cordone ombelicale Una banca di raccolta del sangue cordonale intende sconfiggere i tabu' e promuovere la conservazione del cordone ombelicale tra gli ispanici, una minoranza etnica che potrebbe giovarsi di cellule staminali compatibili per curare malattie come il cancro. Cryo Cell, con sede a Oldsmar (Florida), prepara una campagna rivolta soprattutto ai genitori ispanici. "La nostra missione e' d'informarli sull'importanza di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale non tanto per il bambino ma anche per un membro della famiglia", ha detto in un'intervista telefonica la portavoce di Cryo Cell per gli ispanici, l'infermiera Cindia Reyes. Ha spiegato che con queste cellule, come con quelle estratte dal midollo osseo, si possono combattere settanta malattie mortali quali leucemia, anemia e linfomi, grazie alla loro capacita' di svilupparsi e trasformarsi in diversi tipi di cellule e di sostituire i tessuti danneggiati. Percio' "e' importante" che gli ispanici conoscano questa possibilita' e siano in grado di decidere in caso di necessita' sanitaria. Se per il bambino le cellule staminali del cordone ombelicale sono "al cento per cento compatibili", essendo le sue proprie cellule, tra fratelli la compatibilita' e' del 25%. Per questo motivo, la Reyes sostiene la conservazione del sangue cordonale del neonato in banche private e non pubbliche, di cui segnala che la quota di compatibilita' oggi e' del 5%. "Perche' siano compatibili bisogna conservarle", spiega l'infermiera, che aggiunge: le cellule staminali cordonali conservate in banche private sono di uso esclusivo della famiglia, la quale, se necessario, puo' utilizzarle senza mettersi in lista d'attesa, un problema frequente tra i latinos. "Essendo una minoranza etnica, le probabilita' d'incontrare una persona compatibile sono molto scarse", ha segnalato la portavoce, aggiungendo che conservare il cordone ombelicale in strutture private e' "un'opzione vitale" per questi gruppi. Secondo dati della FDA statunitense, uno studio dell'anno 2000 sul trapianto di cordone ombelicale rivelava che il 56% dei donatori apparteneva a gruppi minoritari, e di questi i latinos erano la quota maggiore (21%). Reyes ha espresso preoccupazione per l'assenza d'informazione su un tema che per molti ispanici e' ancora un "tabu'". "Quando nasce un bambino, c'e' l'abitudine di buttare il cordone dietro casa o di seccarlo per metterlo nell'album delle fotografie". Tuttavia, negli ultimi tre anni c'e' stato un incremento del 30% di ispanici che hanno deciso d'affidare il cordone ombelicale a questa societa'. Tra loro anche Lorena Arenas, residente a Chicago e di genitori messicani, che affidera' alla banca il sangue cordonale del secondo figlio che sta per nascere. "Lo faccio per tutti i benefici che si possono ottenere a breve o lungo termine, come certe malattie che potrebbero colpire i miei figli, Dio non voglia", ha commentato questa madre che, nella prima gravidanza, non era a conoscenza di questa possibilita'. Ha ammesso che e' un'operazione costosa (nel Cryo Cell la procedura e i campioni da conservare costano 1.595 dollari, e ogni anno bisogna aggiungerne 125 per la loro conservazione). Ma ha commentato che per lei si tratta di un "investimento e non di una spesa". Prima del compimento della maggiore eta', spetta ai genitori o ai tutori decidere dell'uso delle cellule cordonali. La loro disponibilita', a differenza delle staminali adulte estratte dal midollo osseo, e' immediata; la procedura per raccogliere il sangue cordonale e' indolore e, in piu', ci sono meno possibilita' di rigetto e di agenti infettivi come i virus. D'altro canto, le cellule staminali embrionali che provengono da ovuli fertilizzati o da feti oggi non si utilizzano nei trapianti umani per le controversie morali che suscitano. Il presidente Usa, George W.Bush, ha posto il veto su un progetto approvato dal Congresso che avrebbe facilitato il finanziamento federale per questo tipo di ricerche dichiarando che il suo rifiuto e' limitato alle cellule staminali embrionali, e non a quelle adulte, che non implicano "la distruzione di vite umane". In Usa ci sono 24 compagnie che offrono la custodia del sangue del cordone ombelicale in banche private e 84 ospedali che accettano donazioni pubbliche, secondo Cryo Cell. In concreto, questa clinica, attiva dal 1989, gestisce 135.000 clienti in tutto il mondo nei suoi centri siti in Usa e Porto Rico e nelle sue filiali in Paesi di lingua spagnola come Messico, Ecuador, Guatemala, Honduras, El Salvador e Panama. Con la sua prossima campagna dara' informazioni in spagnolo per promuovere la conservazione del sangue cordonale, mediante la sua pagina web, volantini e moduli d'iscrizione, oltre che attraverso i mezzi di comunicazione e un numero di telefono. - Usa. Connecticut. Nuove linee di staminali embrionali grazie a fondi statali Nei prossimi sei mesi, il laboratorio di Ren-He Xu presso l'Universita' del Connecticut diventera' uno dei pochi a poter estrarre cellule staminali embrionali da embrioni donati, una procedura proibita per tutti quei laboratori che ricevono finanziamenti federali. La creazione di staminali embrionali costituisce la fase d'arrivo della "ribellione" del Parlamento del Connecticut contro la politica dell'Amministrazione Bush, che proibisce l'uso di finanziamenti federali su linee di staminali prodotte dopo il 2001. All'Universita' del Connecticut, come a Yale e a Wesleyan, i ricercatori cominciano a toccare con mano i risultati della nuova politica statale. Nel 2005, il Connecticut ha autorizzato uno stanziamento di 100 milioni di dollari in dieci anni per la ricerca biomedica, cercando di compensare la mancanza di fondi federali. E lo scorso anno, una commissione statale ha assegnato 20 milioni di dollari ad hoc per la ricerca con le staminali embrionali. "Questa e' l'area in cui i finanziamenti sono davvero necessari", ha detto la ricercatrice Laura Grabel dell'Universita' di Wesleyan. Questo mese Yale sta per aprire un nuovo laboratorio per la ricerca con le staminali costruito senza un centesimo di finanziamenti federali. In questo modo, i ricercatori sono liberi da ogni vincolo posto dal Presidente Bush alla ricerca. Ma l'Universita' del Connecticut e' l'unica che produrra' nuove linee di staminali embrionali per poi distribuirle a centri di ricerca negli Stati Uniti. Sul territorio federale, infatti, sono pochissimi i centri che producono nuove linee, fra cui Harvard (con fondi privati), l'Universita' del Wisconsin ed il WiCell Research Institute. Nel laboratorio di Xu, i tecnici estrarranno staminali da embrioni di cinque giorni della grandezza di un puntino sulla "i". L'estrazione di nuove cellule e' necessaria in quanto le linee vecchio, pre-2001, su cui e' autorizzato il finanziamento federale, sono ormai contaminate ed inutilizzabili nei test clinici. Ora anche Yale sta pensando di produrre nuove linee; una commissione esplorativa e' gia' al lavoro ed il prossimo anno presentera' un progetto per raggiungere questo obiettivo. Almeno una decina di laboratori a Yale impiegano gia' cellule staminali embrionali. - Usa. Michigan. Il Governatore toglie dal proprio sito petizione pro ricerca Una petizione a sostegno della ricerca con le cellule staminali embrionali e' stata tolta dal sito ufficiale del Governatore del Michigan Jennifer Granholm. Il link alla petizione e' stato eliminato a seguito della causa fatta al Governatore da un gruppo di legali conservatori, in quanto Granholm avrebbe agito in maniera discriminatoria nei confronti dei cittadini contrari alla ricerca con le staminali embrionali, impedendo loro di raccogliere firme per una petizione su un sito pagato con denaro pubblico. Il Thomas More Law Center aveva fatto sapere lo scorso 9 agosto di aver depositato una citazione in una corte federale a nome dell'associazione dei medici cattolici di Lansing, delle associazioni "per la vita" Flint-Area Right To Life e Right To Life-Lifespan. Granholm, che da tempo chiede che vengano eliminate le restrizioni contro la ricerca con le staminali embrionali, ha messo un link sul suo sito con cui invita i cittadini a firmare una petizione rivolta al Parlamento per legalizzare la ricerca. I legali hanno spiegato che il Governatore si e' rifiutato di aggiungere al sito il link ad un'altra petizione contraria alla ricerca. La richiesta e' stata fatta sia verbalmente, sia per iscritto. La legge dello Stato proibisce l'utilizzo di embrioni sovrannumerari per la ricerca. Gli scienziati possono utilizzare le linee di staminali prodotte altrove, ad esempio quelle della California, dell'Illinois e di altri Stati con leggi piu' liberali. - Usa. Fra i primi centro scienziati piu' influenti anche Robert Lanza per studio con staminali embrionali In un comunicato, la Advanced Cell Techology, Inc., una societa' che fa ricerca con le staminali, ha fatto sapere che il proprio ricercatore di punta, Robert Lanza, vicepresidente del settore Ricerca e Sviluppo scientifico, e' stato riconosciuto quale uno dei piu' importanti ricercatori nella storia dalla rivista scientifica PharmaVOICE per il suo lavoro sulle staminali. "Anche se i suoi studi sono stati attaccati dall'establishment politico e religioso, Robert Lanza continua a fare ricerca basandosi su cio' che e' scientificamente giustificato. Lanza sta guidando una squadra di scienziati per far avanzare la tecnologia delle staminali embrionali e per portare beneficio in tutto il mondo a decine di milioni di persone affette da malattie degenerative ed altre patologie". Nel comunicato, Advanced Cell ha anche fatto sapere che presto partiranno i primi test clinici sull'uomo con cellule staminali embrionali. - Australia. Tasmania. Proposta di legge del ministro della Salute sulla clonazione terapeutica Il ministro della Salute della Tasmania, Lara Giddings, ha presentato una proposta di legge al Parlamento statale per legalizzare la clonazione terapeutica. Giddings ha spiegato che il testo e' simile a quelli gia' approvati dai parlamenti federale e del Victoria, ed in procinto di essere votato dal legislatore del New South Wales e del Queensland. Per il ministro, se il testo diverra' legge, i ricercatori avranno un'arma in piu' per combattere malattie come il Parkinson, lesioni spinali e diabete. "[La mia iniziativa] e' finalizzata a permettere la ricerca con le staminali embrionali, ma anche a dettare linee guida severe contro la clonazione umana di tipo riproduttivo", ha detto Giddings. - Usa. Illinois. Governatore promulga legge per la ricerca con le staminali embrionali Il Governatore dell'Illinois Rod Blagojevich ha firmato lo scorso 28 agosto una legge inviatagli dal Parlamento statale sulla ricerca con le staminali embrionali. Il Senate Bill 4, approvato dopo numerosi tentativi falliti negli scorsi anni, e' ora legge dello Stato. La nuova normativa istituisce una commissione per l'assegnazione di finanziamenti ai ricercatori e legalizza la clonazione terapeutica per fini di ricerca. Negli ultimi due anni, il Governatore aveva gia' stanziato 15 milioni di dollari con ordinanze esecutive senza l'approvazione del Parlamento. - Iran. Ahmadinejad: quando una dittatura religiosa fa la liberale nella scienza "Il futuro del mondo appartiene ai pensatori; oggi gli avvenimenti si succedono con rapidita' e questi portano il mondo verso grandi cambiamenti". Cosi' Mahmoud Ahmadinejad, il presidente dell'Iran in visita al Centro di Ricerche di Ruyán a Teheran lo scorso 9 agosto. Davanti ad una platea di ricercatori ha spiegato come dietro questo movimento ci sia la stessa mano che ha reso possibile la Rivoluzione del 1979, e che "al contrario delle apparenze, quando alcuni pensano che sia il potere politico ed economico a provocare il mantenimento di uno Stato o di una civilta', oggi la corsa principale nel mondo e' nel campo della scienza, della conoscenza e della cultura". Dopo aver ricordato come la terra persiana abbia dato la luce a tanti pensatori e nomi che brillano nel mondo della cultura, ha sottolineato che il suo Governo e' intenzionato a sostenere la scienza e combattere contro i prepotenti che vogliono impedire alle altre nazioni di accedere alle scoperte scientifiche, anche a rischio di trovarsi a sostenere un vero e proprio attacco mediatico. Il Centro di Ricerche di Ruyán lavora da 16 anni in campi quali l'embriologia, la sterilita' maschile e femminile, la genetica, l'epidemilogia, la salute in gravidanza e la ricerca sulle cellule staminali. . Quella iraniana non sarebbe l'unica dittatura ad investire in ricerca, basti ricordare Singapore, la Citta'-Stato dove sono proibiti pure i chewing gum ma che ha aperto le porte e steso tappeti rossi agli scienziati concedendo loro quella liberta' negata invece ai sudditi. - Spagna. Staminali per curare le malattie dei cavalli Si chiama La Equina, ha sede a Manilva ed e' l'unico in Spagna e Portogallo a fare ricerca con le cellule staminali per curare lesioni e malattie dei cavalli. In seguito i risultati potrebbero essere utili anche per l'uomo, dato che il cavallo e' un buon modello. La ricerca iniziera' a dicembre e durera' fino al 2010 e si concentrera' su tendiniti e artriti, ma anche fratture. Saranno sempre interventi non chirurgici e quindi senza anestesia generale. Con questi interventi si cerchera' di verificare la reazione delle cellule staminali iniettate direttamente nelle vene e nelle arterie, spiega il dottor Miguel Ángel Vázquez, direttore del centro. La prima fase dell'esperimento prevede l'estrazione delle staminali dall'animale ferito, la loro coltivazione in laboratorio e quindi il successivo trapianto. La seconda fase prevede, per accorciare di tempi di attesa e fare interventi piu' tempestivi, il trapianto di cellule di altri animali. La ricerca sara' fatta in collaborazione con il Collegio dei Veterinari di Londra e grazie ad un investimento di 1,4 milioni di euro, di cui 410 della Junta andalusa. - Cina. Inviate nella Corea del Nord cellule staminali ematopoietiche Cellule staminali ematopoietiche donate da due cinesi nell'ospedale Daopei di Beijing sono state trasportate con un volo speciale nella Repubblica Popolare della Corea per trattare due pazienti di leucemia. E' stata la banca dati cinesi a trovare la compatibilita' con i due nordcoreani, e dopo aver prelevato le staminali dal midollo osseo le hanno messe a disposizione. - Spagna. Nuovo metodo per coltivare cellule staminali della cornea Con una nota stampa diffusa dal reparto di Terapia Celular della Clinica Universitaria di Navarra, si informa di un nuovo metodo per coltivare cellule staminali della cornea e dell'efficacia del loro successivo trapianto per riparare lesioni. L'oftalmologa Ana Fernández Hortelano ha applicato con successo questa tecnica -dalla coltivazione al trattamento delle malattie della cornea con cellule staminali- su 70 conigli di laboratorio con l'obbiettivo d recuperare l'epitelio danneggiato e ripristinare la trasparenza della cornea. Il metodo consiste nell'ottenere un piccolo campione delle staminali corneali mediante una biopsia nella cornea dell'occhio sano del coniglio senza che l'operazione comporti alcun pericolo, queste vengono quindi coltivate e aumentate nella loro quantita' grazie alla membrana amniotica. Le staminali cosi' ottenute vengono impiantate nell'occhio malato andando a rigenerare il limbo, che di conseguenza porta a recuperare la trasparenza della cornea. ----------------------------- Il Notiziario e' gratuito, ma i contributi sono graditi. 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