AVVERTENZE ON LINE Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori (il numero integrale si trova nel file di testo allegato) Avvertenze numero 2008-2 del 15 Gennaio 2008 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452 URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc@aduc.it A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc In questo numero: - Editoriale. Riforma tv e polemiche politiche: gioco delle parti sulla pelle di utenti e contribuenti http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=232 - Le petizioni dell'Aduc - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=232 - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=232 - La scheda. RESTAURARE UN IMMOBILE DETRAENDO IL 36% DALLE TASSE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40695 - La pulce nell'orecchio. LA MORATORIA DELLA PENA DI MORTE, UNA VICENDA ESEMPLARE - Contributo di Rosa a Marca http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php - MediCare? Le Energie Sottili. L'uomo parlante sente con gli occhi vede con le orecchie http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php - Osservatorio Legale. CLASS ACTION ITALIANA ALL'AMATRICIANA. DUBBI E PERPLESSITA'. COME AGIRE http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php - MacroMicro Economia. Eroga et impera: come la casta dei partiti mantiene i fiancheggiatori http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php ------------------------------------------- Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani, un Quattordicinale, un sito di consulenza finanziaria, un sito sulle tematiche dell'eutanasia e della liberta' terapeutica, un sito per i diritti degli immigrati in Italia e un sito sulla liberalizzazione di Internet e della telefonia editi dall'Aduc: - Usi&Consumi-quotidiani http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi - Notiziario Droghe-quotidiano http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale http://staminali.aduc.it Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Vivere&Morire – eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica http://www.aduc.it/dyn/eutanasia Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Immigrazione – per i diritti degli stranieri in Italia http://www.aduc.it/dyn/immigrazione Con aggiornamenti quotidiani; news, lettere, articoli, documenti. - Ultimomiglio.news - liberalizzare Internet e telefonia http://www.aduc.it/dyn/tlc Con aggiornamenti quotidiani: news, lettere, articoli, documenti, iniziative ------------------------------------------- EDITORIALE Riforma tv e polemiche politiche: gioco delle parti sulla pelle di utenti e contribuenti Dopo che l'on. Silvio Berlusconi ha esternato sulla legge per la riforma del sistema televisivo (non si tocca oppure saltano le riforme istituzionali 'condivise'), con abituali smentite e precisazioni dopo il tradizionale polverone di consensi, dissensi, anatemi e atti di fede... abbiamo l'impressione che ci siano sempre i soliti soggetti che rimangano col cosiddetto cerino in mano: l'utente e il contribuente. Le reazioni da parte di chi oggi si straccia le vesti in nome di "riforma tv o guerra", sono quanto di piu' ipocrita e politichese ci si potesse attendere. L'utente che e' costretto a pagare il canone/tassa alla Rai per il solo possesso di un computer con cui tiene la contabilita' familiare o il contribuente che passivamente registra uno sperpero di miliardi tra soldi alla Rai e contributi all'editoria televisiva, quali vantaggi avrebbe se questo apparente scontro tra titani proseguisse nei termini paventati? Nessuno!! Rottura del duopolio Rai/Mediaset e apertura del mercato? Ma figurati.... Ogni privato si paga la propria tv senza i soldi dello Stato e quest'ultimo recupera i miliardi di evasione da canone volutamente non riscosso dalle aziende che possiedono un computer? Ma figurati, il ministero non risponde neanche a specifiche interrogazioni parlamentari in merito (1).... Come sempre accade nel nostro Paese e soprattutto a livello istituzionale, la pelle e le tasche degli utenti e dei contribuenti esistono solo come merce fissa di scambio per la politica. Quest'ultima non e' il metodo con cui rendere la vita piu' semplice, piu' facile e piu' economica per i cittadini, ma il grimaldello per il mantenimento degli assetti di potere che ci governano o che sono all'opposizione. Sulle tv e sulla Rai, come sul finanziamento pubblico ai partiti, non ci sono margini di confronto, ma solo giochi delle parti dove, alla fine, qualunque sia il risultato, entrambe queste parti sono appagate non modificando nulla per utenti e contribuenti. Siamo amareggiati e un po' acidi, ce ne rendiamo conto, ma se una riforma, qualunque essa sia, non prevede vantaggi per questi soggetti ma solo cambi di timoniere per il medesimo brigantino, che riforma e' se non di regime? E se un regime si alimenta coi soliti sudditi, perche' questi ultimi dovrebbero plaudere ad un timoniere piuttosto che ad un altro? Gli scontri ideologici sono roba da politici, non da cittadini. (1) www.aduc.it/dyn/rai (Vincenzo Donvito) ------------------------------------------- LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono cinque, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486 SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/petizione.html PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai PER LA LIBERALIZZAZIONE DEI FARMACI DA BANCO La petizione chiede al Presidente della Camera di sollecitare i presidenti delle competenti commissioni parlamentari affinche' la proposta di legge stilata dall'Aduc sia inserita quanto prima al loro ordine del giorno e sia avviata la discussione http://www.aduc.it/dyn/farmaci ------------------------------------------- USI & CONSUMI Notizie dal mondo USA / Depositata class action contro American Airlines per ritardo di nove ore Due passeggeri rimasti rinchiusi nel 2006 in un aereo della American Airlines per piu' di nove ore in attesa di decollare, hanno depositato una class action contro la compagnia aerea. Nell'atto di citazione, i passeggeri affermano che durante quelle ore hanno sofferto fame, sete, febbre, stress emotivo grazie al fatto che la compagnia non aveva rifornito l'aeromobile con cibo ed acqua e non aveva svuotato gli scarichi dei bagni. Se la causa sara' confermata come class action dal tribunale di Napa, California, migliaia di passeggeri, rimasti bloccati in decine di voli quel giorno, potrebbero essere risarciti. Non e' la prima volta che una compagnia aerea viene colpita da una class action per i ritardi. Nel 2001, la Northwestern Airlines ha conciliato una class action risarcendo 8.000 passeggeri, rimasti nei suoi aerei per otto ore, una cifra pari a 7,1 milioni di dollari. USA / Fda lancia l'allarme contro supplementi dietetici cinesi al viagra L'Agenzia per la sicurezza degli alimenti e dei medicinali (Fda) ha invitato i consumatori a non acquistare od utilizzare supplementi dietetici cinesi importati dal Portorico. I supplementi, commercializzati col nome Super Shangai, Strong Testis, Shangai Ultra, Shangai Ultra X, Lady Shangai, e Shangai Regular sono normalmente utilizzati per chi ha problemi di erezione. I prodotti sono illegali in quanto contengono lo stesso ingrediente attivo del Viagra, senza che pero' questo venga riportato sulla confezione. Cosi' come il viagra, questi prodotti potrebbero causare conseguenze gravi per chi li assume, ad esempio per chi soffre di diabete, ipertensione, colesterolo alto o malattie cardiocircolatorie e che assume gia' farmaci con nitrati. U.E. / Orari commerciali: liberalizzazione avanti adagio Con l'inizio dell'anno, qualcosa si muove nel rigido panorama degli orari commerciali austriaci. I negozi saranno autorizzati a rimanere aperti 72 ore la settimana anziche' 66 come finora, e la cornice d'apertura e chiusura non dipendera' piu' dai singoli Laender ma sara' unitaria. Cosi', dal lunedi' al sabato, i negozianti potranno scegliere di restare aperti in un arco che va dalle 6.00 alle 21.00, mentre il sabato potranno arrivare fino alle 18.00. Resta il tabu' domenicale, con poche deroghe regionali per le zone turistiche o per degli eventi particolari. GERMANIA / Piu' cari elettricita' e gas Gli aumenti di prezzo su gas ed elettricita', in vigore dal primo gennaio, peseranno per un miliardo di euro sulle famiglie tedesche, secondo il sito dei consumatori Verivox. L'elettricita' succhiera' dai bilanci domestici 637 milioni aggiuntivi, calcolando un aumento medio del 7,5% per 10,5 milioni di utenze. Il gas incassera' una fattura potenziata di 500 milioni di euro, con i 250 fornitori che pretenderanno il 5,8% in piu' da chi riscalda la casa col gas. Negli ultimi mesi molti utenti hanno reagito ai rincari cambiando fornitore. In effetti, la differenza tra l'azienda elettrica piu' cara e quella piu' conveniente puo' arrivare a 400 euro l'anno. Non cosi' per il gas, dove l'assenza pressoche' totale di concorrenza non offre margini di contrattazione. MYANMAR / Il regime moltiplica di 166 volte il canone tv La giunta militare al potere in Birmania ha ordinato un aumento esorbitante del canone annuale sulla tv satellitare, presumibilmente per impedire ai cittadini di seguire i programmi delle reti dissidenti o internazionali. L'aumento non e' stato annunciato pubblicamente; i proprietari di parabola lo hanno saputo solo al momento di pagare il canone. La tassa e' passata da 6.000 kyat (3,20 euro) a un milione (530 euro), che e' il triplo del salario medio annuale. L'aumento e' stato confermato da un responsabile dei servizi postali e delle Tlc, che ha preteso l'anonimato. Le maggiori fonti d'informazione non governative sono Al Djazira e la tv dissidente Democratic Voice of Burma (Dvb) con sede in Norvegia. G.BRETAGNA / Inchiesta: il Big Mac infarcito di additivi Il quotidiano inglese, l'Indipendent, ha fatto le pulci agli ingredienti dei panini di MacDonald's nel Regno Unito. Il risultato sono un totale di 78 additivi artificiali aggiunti per migliorare il colore e il sapore di cibi e bevande. Il solo Big Mac ne conterrebbe 18, il cheeseburger 17, il milkshake 8. Secondo il quotidiano gli additivi possono provocare mal di testa e attacchi d'asma, mentre il formaggio del cheeseburger conterrebbe un conservante che peggiora l'iperattivita' dei bambini. G.BRETAGNA / Niente pubblicita' per le merendine prima delle 21 Scatta il divieto di pubblicita' dei cibi spazzatura prima delle 21 e si sollevano i canali televisivi tematici, che temono di perdere i lauti incassi degli spot che pubblicizzano merendine e snack ricchi di grassi, zucchero e sale. I bambini inglesi di 10 anni vedono circa 10 mila spot ogni anno e riconoscono gia' a quell'eta' 400 marchi, tra questi anche quelli delle merendine incriminate. Il provvedimento, infatti, punta a porre freno all'obesita' infantile, che Oltremanica e' un problema molto serio. L'Ofcom, l'autorita' britannica per le tlc, prevede di introdurre presto anche il divieto di utilizzare personaggi famosi come testimonial di 'cibo spazzatura', junk food. ITALIA / Il caro-rata fa 'soffrire' il 2% delle famiglie con un mutuo Secondo l'Ance, l'associazione dei costruttori edili, il 2% delle famiglie indebitate con i mutui e' in difficolta', a causa della crescita delle rate. A soffrire di piu' e' la fascia di popolazione che vive al di sotto dei 12 mila euro all'anno. L'Ance, prendendo come esempio un mutuo che si ammortizza in 15 anni, stima che la rata pesa per il 44,2% del reddito, l'11% in piu' rispetto al 2004. USA / Industria farmaceutica: investimenti in pubblicita' doppi rispetto a quelli in ricerca Nel 2004, le aziende farmaceutiche Usa hanno investito 57,5 miliardi di dollari per promuovere i loro prodotti e 31,5 miliardi in ricerca e sviluppo, praticamente la meta'. Lo scrivono Marc-Andre' Gagnon e Joel Lexchin della York-University di Toronto su "PLoS Medicine". Il risultato conferma l'impressione comune, secondo cui l'industria farmaceutica e' molto orientata al mercato. I 57 miliardi comprendono la distribuzione di campioni gratuiti, annunci, lettere ed e-mail, consulenze ai medici, seminari dove si promuovono determinati farmaci. I due esperti si sono basati sulle cifre della Fondazione scientifica nazionale. SVIZZERA / Tariffe cellulari. Utenti pigri, 'regalano' miliardi di franchi all'ex monopolista Gli utenti di telefonia mobile potrebbero risparmiare complessivamente 2,8 miliardi di franchi l'anno (1.660.000 euro) se scegliessero le offerte piu' convenienti. Lo ha calcolato il servizio online "Comparis.ch", in base a un sondaggio condotto tra 5.000 utenti. E' una cifra quasi doppia rispetto a un anno fa, quando i soldi "regalati" agli operatori furono 1,5 miliardi di franchi. Il motivo del potenziale e mancato risparmio risiede nel fatto che i prezzi della dominatrice Swisscom (ex monopolista) sono rimasti invariati, mentre Sunrise e altri operatori delle tessere prepagate hanno immesso sul mercato alcune offerte molto convenienti. A cio' s'aggiunga che la meta' dei clienti telefona con un abbonamento che ha costi quasi sempre superiori a quelli delle offerte del "prepaid". USA / Sanita': la terapia cambia a seconda del colore della pelle Negli ospedali statunitensi e' piu' facile farsi prescrivere degli antidolorifici se si e' di razza bianca, secondo uno studio pubblicato il primo gennaio da "Journal of the American Medical Association" (Jama). Un'indagine, condotta tra il 1993 e il 2005 su 374.981 visite d'urgenza, mostra che i medici prescrivono piu' volentieri analgesici oppiacei efficaci ai malati bianchi (31%) che ai neri (23%), agli ispanici (24%), agli asiatici (28%). Viceversa, vengono somministrati piu' facilmente analgesici semplici, come l'aspirina, ai pazienti neri che non ai bianchi. Un paziente ispanico, che si presenti con una frattura in un reparto d'urgenza rischia due volte di piu' di un bianco di non ricevere degli antidolorifici, riassume lo studio condotto da Mark Pletcher dell'Universita' di California a San Francisco. ITALIA / Circolano 35 milioni di vetture: e' record In Italia circolano 35 milioni di vetture, vent'anni fa erano 11 milioni in meno. In media ci sono tre auto ogni cinque abitanti. Molte sono vecchie. E' la fotografia poco rassicurante che viene fuori dai dati Aci-Pra. Solo nel 2007 l'incremento e' stato di 200 mila vetture. E lo spazio per contenerle tutte scarseggia sempre di piu': si stima che per contenerle tutte occorre una superficie di 248 chilometri quadrati. ITALIA / Nel 2007 immatricolate 2 milioni e mezzo di auto, piu' 7% Quasi 2,5 milioni di nuove immatricolazione nel 2007. Si chiude con questo bilancio, (piu' 7,07%) l'anno degli incentivi alla rottamazione, che ha riportato, fra l'altro la quota di mercato di Fiat sopra il 30%. L'auto piu' venduta e' stata la Punto di Fiat, con 224 mila unita'. Segue un'altra Fiat, la Panda, con 168 mila. A distanza la prima straniera, la Ford Fiesta con 94 mila unita'. ITALIA / Bolletta elettrica: consumatori rimborsati, ma non se ne accorgeranno L'Autorita' per l'energia ha scoperto impianti di produzione elettrica che illegittimamente percepivano incentivi perche' utilizzavano, in teoria, fonti rinnovabili. A pagare erano gli utenti che con una 'para-tassa' erano obbligati a riconoscere al gestore la supertariffa Cip6. I controlli effettuati dall'Autorita' su 97 impianti, ha evidenziato che ben il 54% dell'energia prodotta era da fonti 'assimilate'. Il totale pagato dagli utenti e recuperato e' di 91 milioni di euro, di questi 27 sono stati gia' restituiti. Difficilmente il singolo utente si accorgera' del rimborso (e' minimo). EGITTO / Divorziare via sms? "Voglio divorziare", ha scritto un marito del Cairo a sua moglie via sms. Ora la donna vuole sapere dal giudice se questo tipo di comunicazione sia giuridicamente valido. Anche perche' lei non ha risposto ai due precedenti avvisi del marito. Secondo il Diritto islamico, gli uomini non sono obbligati a rivolgersi a un tribunale per chiedere il divorzio; basta che comunichino per tre volte alla moglie la loro intenzione di separarsi. Se il giudice dovesse ritenere valida la comunicazione fatta in precedenza per due volte e sempre via sms, sarebbe il primo caso, in Egitto, di divorzio fatto con questa modalita'. Nel mondo musulmano i divorzi via sms sono fortemente contestati, e in alcuni Paesi, come la Malaysia, sono stati vietati. R.CECA / Fine della sanita' gratuita Dal primo gennaio, i cittadini cechi non godono piu' della Sanita' gratuita. Finita l'epoca in cui la gente andava spesso dal medico, almeno una volta al mese, che e' praticamente il doppio della media austriaca e anche la frequenza piu' alta nell'Ue. Quest'assiduita' aveva finito per squilibrare finanziariamente il sistema, e cosi' e' stata necessaria una riforma. Lo strumento piu' importante di cui essa s'avvale sono i distributori automatici di certificati da 30 o 90 corone, situati negli ospedali, indispensabili per poter accedere alle visite mediche. ITALIA / I baristi vogliono recuperare l'inflazione: tazzina di caffe' verso i 90 centesimi Un'indagine della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) rileva che il costo della tazzina di caffe' nel 2008 potrebbe subire un rincaro, arrivando a 90 centesimi. L'indagine e' stata condotta su 390 bar, in 27 capoluoghi di provincia. Tra il 2000 e meta' 2007 il prezzo medio dell'espresso era passato da 0,73 euro a 0,82 euro. Un incremento del 12,3%, inferiore pero' all'inflazione dell'intero paniere che e' stata del 16,3%. Cio' significa, secondo l'associazione, che il prezzo reale della tazzina e' sceso del 4% in 7 anni, ora i baristi intendono recuperare la differenza. Ma in alcune citta' gia' nel 2007 si sono registrati aumenti: il piu' rilevante a Varese, piu' 3,87%. ITALIA / Continua incessante il cambio da lire a euro Cinque anni non sono bastati agli italiani per disfarsi di tutte le 'vecchie' lire. E' dal 2002 che circola l'euro ma, spiega un funzionario di Banca d'Italia, nella sede di Trieste continuano ad arrivare ogni giorno non meno di una decina di persone con sacchetti di monete o mazzette di banconote che chiedono e ottengono di cambiare in euro. Uno sportello della filiale triestina della Banca centrale e' destinato a questo unico scopo. CINA / Hong Kong. Produttori giocattoli: nuovi controlli sulla qualita' troppo onerosi Centinaia di fabbriche cinesi appartenenti ad imprenditori di Hong Kong potrebbero essere costretti a chiudere a causa dei numerosi allarmi e ritiri dal mercato di giocattoli. Lo afferma Lawrence Chan, presidente del Consiglio sui giocattoli di Hong Kong, a seguito anche dei severi controlli sulla qualita' imposti dal Governo di Pechino dopo gli allarmi in Europa e negli Usa sulla loro pericolosita'. I costi per attuare tutte le procedure di controllo, secondo Lawrence, sono aumentati del 500%, imponendo agli imprenditori una spesa esosa. Saranno soprattutto i piccoli e medi produttori ad incontrare difficolta' con le nuove regole, mettendo a rischio anche la concorrenza, sostiene Lawrence. La Cina produce il 60% dei giocattoli venduti in tutto il mondo. USA / Produttore cibi per cani sborsa 3 milioni per evitare class action Il produttore di cibi per cani e gatti Diamond Pet Foods ha pattuito un risarcimento di 3,1 milioni di dollari per evitare una class action presentata nel 2005 a seguito di confezioni immesse sul mercato con sostanze pericolose e a volte mortali. Il denaro sara' distribuito fra coloro che hanno un cane che ha subito danni alla salute a causa del cibo contenente melamina, un agente chimico per fabbricare plastica e pesticidi. L'ingrediente nocivo era contenuto in un ingrediente alimentare prodotto in Cina. La Diamond Pet Foods, pur non riconoscendo una propria responsabilita' diretta, ha deciso di rimborsare tutti i consumatori non solo dei soldi pagati per il cibo, ma anche di tutte le spese veterinarie sostenute a causa del prodotto. ITALIA / Spamming? Si possono chiedere i danni Il garante della Privacy ha ricordato con una sentenza che lo spamming (cartaceo o elettronico) e' punibile anche richiedendo dei danni. Il principio della necessita' del previo consenso dell'interessato, non e' una novita', ma in questo caso il Garante ha voluto sottolineare che l'illecito non comporta solo una censura amministrativa ma anche conseguenze di natura civilistica (newletter del Garante dello scorso 4 gennaio 2008). G.BRETAGNA / Vaccino universale contro l'influenza Un nuovo vaccino antinfluenzale universale, che funziona per tutti i ceppi indistintamente, ha prodotto una risposta immunitaria nel 90% dei 79 pazienti su cui e' stato testato, e si e' rilevato efficace contro ceppi di influenza aviaria. La notizia viene dall'azienda farmaceutica britannica Acambis. Il vaccino non e' tossico. ISRAEL / Le donne depresse hanno meno olfatto e usano piu' profumo I ricercatori della Tel Aviv University sostengono che la depressione scateni un meccanismo biologico a danno dell'olfatto. Le donne depresse iniziano a perdere il senso dell'olfatto e cercano di compensarci usando piu' profumo. Anche l'appetito ne risente: le depresse sono piu' inclini a perdere peso. "La depressione ha legami biologici, potrebbe cioe' essere una risposta del sistema immunitario a determinati stimoli fisiologici", dice Yehuda Shoenfeld della Sackler Faculty of Medicine. G.BRETAGNA / Fattorini ciclisti rilevatori di Co2 I ricercatori dell'Universita' di Cambridge stanno sperimentando un nuovo metodo per misurare le emissioni di anidride carbonica nella citta' universitaria. Hanno dotato i corrieri che si spostano in bici per le loro consegne di sensori sensibili allo smog e di sistema Gps, i quali trasmettono i dati via Bluetooth al telefonino mobile. Come scrive la rivista "New Scientist", il cellulare invia poi le informazioni al server del laboratorio universitario, dove vengono elaborati. Il metodo ha il merito di far risparmiare tempo e soldi, e' affidabile poiche' i fattorini si spostano per tutta la citta' e consente all'amministrazione d'avere il controllo dei punti critici. Uno dei responsabili del progetto, Eiman Kanjo, spiega che si potrebbero impiegare anche i vigili o i pedoni. FRANCIA / Vecchi franchi, una manna per lo Stato A sei anni dal passaggio all'euro i francesi possiedono ancora molti franchi, ma lo ignorano. Invece la Banca di Francia vigila sul patrimonio nascosto e ne tiene minuziosamente conto. Nell'ultimo censimento del 30 novembre 2007, ha registrato almeno 3,85 milioni di biglietti da 500 franchi "Pierre e Marie Curie"; 3,74 milioni di banconote da 200 franchi o "Montesquieu"; 8,08 milioni di "Gustave Eiffel" sempre di 200 franchi; 6,31 milioni di "Cezanne", e via via... In tutto, le banconote in circolazione valgono 6,558 miliardi di franchi, equivalenti a 1 miliardo di euro. Ma mentre in Germania non esiste data di scadenza per la conversione dei marchi in euro, in Francia il corso legale scade dopo dieci anni. E poiche' i 200 franchi del "Montesquieu" sono fuori corso dal 1998, cesseranno d'essere convertibili il 31 marzo 2008. I francesi distratti sappiano che il "Pascal" (500 franchi), scaduto il 28 febbraio 2007, ha fatto recuperare allo Stato l'equivalente di 400 milioni di euro. GERMANIA / Privacy: contestata legge che impone a gestori tlc conservazione dati Non era mai accaduto nella storia della Repubblica federale tedesca. Il 31 dicembre, quasi 30.000 persone hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale per bloccare la conservazione dei dati personali in virtu' della legge che ha recepito la direttiva europea del 2006 contro la criminalita' e il terrorismo. Essa impone ai fornitori di telefonia e d'Internet di registrare i dati delle comunicazioni per sei mesi. La legge, votata dal Bundestag il 9 novembre 2007, prevede la conservazione dei numeri di telefono, degli indirizzi di posta elettronica, data e ora degli scambi telefonici o elettronici (ma non il loro contenuto), per essere messi a disposizione di polizia, tribunali e servizi. La misura suscita molte proteste in Germania perche' il controllo della sfera privata risente del passato nazista e comunista. Se i giudici di Karlsruhe accoglieranno la denuncia, l'entrata in vigore della legge sara' bloccata fino alla sentenza. U.E. / La truffa dell'elettricita' "verde" Uwe Leprich, dell'Istituto superiore di Tecnica ed Economia del Saarland, parla di "inganno del consumatore". E' cosi' che qualifica il modo d'agire di molti fornitori elettrici europei, i quali vendono come elettricita' "pulita" quella che in realta' proviene da fonte nucleare o carbone. Secondo le informazioni del settimanale Spiegel, la truffa funziona cosi': un'azienda compra elettricita' alla Borsa, ad esempio da Akw Kruemmel per 7 centesimi al kilowattora e poi la nobilita con un certificato ecologico fornito da un impianto idroelettrico norvegese; l'etichettatura gli costa 0,05 cent aggiuntivi per kwh, ma le consente di spacciare elettricita' grigia per verde. Quest'operazione poco trasparente ai danni degli ignari utenti europei e' resa possibile dal "Renewable Energy Certificate System" (Recs). Consiglio: si esigano spiegazioni dal fornitore. ITALIA / I giovani sono i 'peggiori' pagatori I debitori piu' a rischio insolvenza sono i giovani tra i 25 e i 34. Al contrario i piu' affidabili sono le donne e gli ultrasessantenni. E' la fotografia scattata da Intrum Justitia. Tra i motivi di ritardato pagamento spiccano irreperibilita' del cliente e la trascuratezza nel rispettare le scadenze. La regione che ha il maggior tasso di insolvenze e' la Campania. In generale il Nord e' piu' affidabile del Sud. ITALIA / Polizia stradale: in aumento le multe per eccesso di velocita' Gli autovelox della Polizia stradale nel 2007 hanno fatto registrare un nuovo record di multe per eccesso di velocita'. In totale 1.057.237, il 3,8% in piu' rispetto al 2006. Di queste 566.843 in autostrada (piu' 6,2%) e 490.394 sulle altre strade (piu' 1,3%). E' cresciuto pure il totale generale delle infrazioni rilevate dalla stradale: nel 2007 sono state 2.531.604 (piu' 7,5% sul 2006). ITALIA / Sigarette piu' care di 10 centesimi a pacchetto Aumenta anche il prezzo delle sigarette. Per 24 marche (tra cui Ms) e' scattato un rincaro di 10 centesimi a pacchetto. Ieri e' stato pubblicato il decreto dei Monopoli sulla Gazzetta ufficiale. CANADA / Tribunale federale: si' a class action contro dipartimento Immigrazione per costo visti d'ingresso Il dipartimento dell'Immigrazione dovra' affrontare una class action in cui e' accusata di aver illegittimamente aumentato le tariffe per ottenere visti d'ingresso. Potrebbero essere coinvolti quasi 3 milioni di immigrati e turisti, per un danno erariale di svariate centinaia di milioni di dollari. La Corte federale ha infatti deciso di garantire lo status di class action ad una causa presentata da un cittadino canadese che nel 2001 aveva pagato 75 dollari per consentire l'ingresso della moglie russa. Per il tribunale, potranno partecipare alla class action tutti gli stranieri che hanno fatto richiesta di un visto dal 1 aprile 1994 fino a 31 marzo 2004. In Italia una tale class action non sarebbe ammessa, in quanto solo i consumatori ed utenti -e non altre categorie di cittadini, dai dipendenti ai contribuenti, dagli immigrati ai turisti- hanno la facolta' di partecipare collettivamente ad una causa. USA / Contro l'influenza, meglio baciarsi che stringersi la mano La parola d'ordine e': lavarsi le mani. In questo periodo i virus dell'influenza circolano in abbondanza e, diversamente da quanto si crede, e' piu' probabile che ce li trasmettiamo stringendoci la mano al momento di salutarci che non attraverso i classici due baci sulle guance. In uno studio pubblicato da "American Journal of Infection Control", esperti d'igiene statunitensi e britannici spiegano che per evitare di prendere o trasmettere l'influenza, la prima cosa da fare e' lavarsi spesso e accuratamente le mani. I virus del raffreddore e della grippe possono infatti passare dalle mani, e in seguito le persone s'ammalano toccandosi gli occhi o le narici. La ricerca spiega che anche alcuni dei germi responsabili delle infezioni gastriche passano da un individuo all'altro tramite la stretta di mano. ITALIA / Esenzione canone Rai: per ora anche i 'poveri' settantacinquenni devono pagare Sempre meno allettante l'esenzione dal canone Rai, previsto in Finanziaria, per i settantacinquenni a bassissimo reddito. In attesa dell'emanazione di un decreto ministeriale, tutti devono pagare la tassa. La Rai sottolinea che e' necessario pagare e che per il momento e' inutile inviare una richiesta di esenzione, perche' solo il futuro decreto dettera' le norme in base al quale saranno accolte o respinte le domande di esenzione. Si', perche' non e' detto che un'anziana signora con meno di 516 euro di reddito mensile possa beneficiarne. Infatti, i fondi stanziati dal Governo per questa operazione, che si profila sempre piu' come un'esenzione di carta, solo 500 mila euro e se i potenziali beneficiari saranno supereranno i 5 mila, qualcuno rimarra' fuori. MONDO / 30% di analfabeti nei Paesi arabi Secondo Alesco -Organizzazione araba per la formazione, la cultura e la scienza-, nel mondo arabo sono quasi 100 milioni le persone sopra i 15 anni che non sanno ne' scrivere ne' leggere. Si tratta del 30% della popolazione di cui si compongono i 21 Paesi arabi, e il fenomeno riguarda soprattutto gli Stati piu' popolosi come Egitto, Sudan, Algeria, Marocco, Jemen. In occasione della Giornata mondiale per l'alfabetizzazione, Alesco chiede ai Governi e alle Ong di considerare prioritaria la lotta all'analfabetismo nel mondo arabo. Secondo stime dell'Unicef, gli analfabeti sono 770 milioni nel mondo, di cui due terzi donne. GERMANIA / Multa 'simbolica' per intesa sui prezzi dei farmaci L'Antitrust tedesca ha multato farmacie, associazioni di categoria e produttori farmaceutici per violazione della concorrenza nel mercato delle medicine senz'obbligo di ricetta, un mercato liberalizzato all'inizio del 2004. Secondo l'Autorita' garante, nove associazioni regionali di categoria (Lav) e l'associazione federale dei produttori di farmaci (Bah) hanno fatto pressione sulle farmacie perche' si attenessero ai prezzi consigliati dai produttori, anche organizzando incontri informativi in 24 citta'. La multa e' di complessivi 465.000 euro. L'importo, relativamente modesto, si giustifica con il tempo trascorso dai fatti accertati, ossia a ridosso della liberalizzazione; dunque, secondo l'Antitrust, deve servire soprattutto da monito. Le aziende hanno due settimane di tempo per opporsi alla decisione. CINA / Bando ai sacchetti di plastica gratuiti Il Governo cinese ha deciso di limitare l'uso dei sacchetti di plastica, vietandone la distribuzione gratuita nei negozi. Cio' avverra' dal primo giugno, ed e' una decisione volta a ridurre sprechi e inquinamento. In una circolare pubblicata l'8 gennaio, le autorita' hanno inoltre comunicato di voler bandire i sacchetti di spessore inferiore a 0,025 millimetri, molto diffusi, ma troppo fragili per poter essere riutilizzati. Secondo le statistiche comunali citate dall'agenzia Nuova Cina, nel Paese vengono utilizzati 1,75 miliardi di sacchetti di plastica all'anno. G.BRETAGNA / Un comune propone: calore prodotto dalla cremazione utilizzato per scaldare i parenti dell'estinto Una proposta 'indecente' viene dal comune inglese di Tameside, nei pressi di Manchester: usare il calore prodotto dalla cremazione per riscaldare le sale di attesa dove piangere il caro estinto. Un funzionario del comune si dice consapevole della delicatezza della questione, ma aggiunge "tecnicamente si tratta di calore che va perso". MONDO / Malattie: in futuro le allergie saranno piu' diffuse delle infezioni In futuro dovremo preoccuparci piu' delle allergie che delle malattie infettive. Lo dice uno studio pubblicato sul Journal of Allergy and clinical immunology, condotto su circa 500 mila bambini allergici. Negli ultimi 5-10 anni sono aumentati drasticamente i casi di eczema infantile. GLi esperti dicono che il problema e' di natura ambientale, mentre meno rilevante sono gli elementi genetici. Messico, Cile, Algeria e Kenia sono i Paesi che hanno registrato gli incrementi maggiori. In Italia di allergia oggi soffre circa il 25% della popolazione. USA / PeoplePC evita causa per pubblicita' ingannevole PeoplePC, una sussidiaria del gestore di Internet Earthlink, ha accettato di fare a meno di alcuni spot pubblicitari, ritenuti ingannevoli, pur di evitare una causa. "Questa risoluzione stragiudiziale offre sollievo ai consumatori ingannati nell'acquistare il servizio tramite informazioni false e pubblicita' ingannevole", ha spiegato il Procuratore dello Stato di New York, Andrew Cuomo. L'indagine della procura aveva riscontrato che PeoplePC pubblicizzava la connessione dial-up "senza limiti e a basso costo", con collegamenti illimitati per 5,47 dollari per i primi tre mesi. Ma molti utenti hanno poi ricevuto bollette da oltre 500 dollari. L'accordo obbliga il gestore a cessare la pubblicita' ingannevole e a risarcire tutti i cittadini di New York caduti nella trappola. ISRAEL / Sonnellino pomeridiano per migliorare la memoria Un pisolino pomeridiano di circa 90 minuti potrebbe aiutare la memoria a lungo termine. Queste le conclusioni di uno studio israeliano pubblicato sulla rivista scientifica 'Nature Neuroscience'. "E' possibile accelerare il processo di consolidazione della memoria, ed in futuro, dovremmo poterlo fare artificialmente", ha spiegato Avi Karni, docente presso l'Universita' di Haifa. Lo studio ha esaminato due gruppi di persone, tutte sottoposte ad una attivita' fisica ripetitiva, come ad esempio unire il pollice e le altre dita in specifiche sequenze. Solo ad uno dei due gruppi era permessa la siesta. Ed e' proprio questo gruppo che ha mostrato una capacita' notevolmente piu' elevata di memorizzazione e rapida esecuzione di giochi di memoria. Dopo la dormita notturna, invece, i due gruppi mostrano risultati simili. BRASILE / Iniziative contro la febbre gialla, il Governo vuole evitare la fuga dei turisti Il Governo brasiliano ha lanciato una campagna contro la febbre gialla, in seguito alla conferma di due morti, una a Brasilia e un'altra nello Stato di Goias. Il Governo di Lula da Silva invita tutti coloro che sono in procinto di visitare il Brasile a vaccinarsi prima di partire. Preoccupato per l'impatto che la notizia potrebbe avere sul turismo, il ministero della Sanita' ha spiegato che la zona piu' sicura comprende "la maggior parte delle citta' del litorale", mentre le piu' a rischio sono le zone del centro e centro-est del Paese. SVEZIA / Piscina per donne a seno nudo Per molti mesi, la rete femminista "Bara Broest" (seno nudo) ha lottato contro l'obbligo imposto alle donne d'indossare il reggiseno del bikini nelle piscine pubbliche. Oggi, canta vittoria. Nella cittadina portuale di Sundsvall, una piscina ha dato il via libera al seno scoperto anche per clienti donne, come riferisce "Svenska Dagbladet". Secondo il gruppo femminista l'imposizione del reggiseno viola la parita' uomo-donna, ed e' bene "de-sessualizzare" il seno. I ripetuti atti di disobbedienza avevano trovato larga eco nella stampa svedese, ma l'ombudsman per la parita' dei diritti aveva sempre respinto le denunce. SVEZIA / Sta per finire il monopolio delle farmacie statali La Svezia e' l'unico Stato Ue a mantenere ancora il monopolio assoluto delle farmacie. Cio' comporta che, sia le medicine con ricetta, sia quelle in libera vendita, possono essere acquisite solo nelle 950 filiali della farmacia statale AB. E se i cittadini sono piuttosto soddisfatti delle informazioni che ricevono, le loro lamentele riguardano la scarsa densita' di farmacie e gli orari d'apertura insufficienti che causano lunghe file d'attesa. Ma tra un anno le cose dovrebbero cambiare. Il Governo intende infatti liberalizzare il sistema, con i privati che, da gennaio 2009, potranno entrare nel mercato dei farmaci. La concorrenza consentirebbe d'aumentare il numero delle farmacie e di ridurre i prezzi. USA / Indiana. Procede iter legge per obiezione coscienza farmacisti I farmacisti potrebbero presto obiettare alla vendita di medicinali impiegati per abortire o per suicidarsi senza il timore di dover incorrere in sanzioni e denunce. E' questo il senso di una proposta di legge, il Senate Bill 3, passata dalla commissione Salute del Senato dello Stato dell'Indiana. Per il repubblicano Jeff Drozda, sponsor del testo, ai farmacisti sara' quindi riconosciuto il diritto di obiezione, come gia' concesso anche ai medici. Ma per i critici, il testo introduce la possibilita' per un farmacista di obiettare alla vendita anche di farmaci non abortivi, come la pillola contraccettiva o la pillola del giorno dopo. La proposta ammette l'obiezione nel caso di "farmaci che interrompono la gravidanza", dove il termine "gravidanza" assume significati diversi a seconda dell'importanza che hanno scienza e religione in ciascun farmacista. Per molti gruppi ultrareligiosi, tra cui gli Evangelici e i Cattolici, la vita inizia con la fecondazione dell'ovulo piuttosto che con il suo attaccamento intrauterino, e quindi la pillola contraccettiva costituisce un abortivo. Alle critiche di associazioni di pazienti, di donne e organizzazioni di assistenza sociale, Drodze risponde che il termine contraccezione non e' contemplato dalla sua legge, ed ammette che a seconda della interpretazione data alla parola "gravidanza", una donna potrebbe vedersi negato qualsiasi contraccettivo. Lo stesso potrebbe accadere per farmaci antidolorifici, come la morfina, che hanno la potenzialita' di accelerare il decorso di una malattia terminale. USA / De Beers patteggia class action per prezzi diamanti gonfiati Se si e' acquistato diamanti negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti, si potrebbe aver diritto ad un risarcimento. Il gigante dei diamanti De Beers ha infatti accettato di sborsare 295 milioni di dollari per evitare il proseguimento di una class action. De Beers e' accusata di aver monopolizzato e controllato i prezzi ed il mercato dei diamanti dal 1994 fino a marzo 2006. L'ammontare del risarcimento dipendera' dal costo e dalla qualita' originale dei diamanti venduti. Potranno accedere ad un risarcimento gli acquirenti diretti (professionisti, distributori, gioiellerie) e indiretti (consumatori). Questo l'indirizzo web dove informarsi e partecipare al risarcimento: www.diamondsclassaction.com. SPAGNA / Niente musica o film nei bus scolastici: troppo costoso Inserire un dvd o trasmettere canzoni all'interno di un autobus scolastico ha un prezzo. E' di almeno 1.197,73 euro l'importo richiesto dalla Societa' degli autori ed editori (Sgae) alle aziende di trasporto collettivo. Ma questa somma, da versare all'atto d'immatricolazione del veicolo, induce un crescente numero di aziende a scollegare gli apparecchi e a lasciare i passeggeri senza musica ne' film. Anche perche' Sgae ricorre ormai con frequenza ai tribunali per farsi pagare i diritti d'autore. AUSTRALIA / Via i sacchetti di plastica L'Australia ha annunciato di rinunciare ai sacchetti di plastica. "Vogliamo iniziare gia' da quest'anno", ha detto il ministro dell'Ambiente, Peter Garrett, ex cantante del gruppo rock Midnight Oil. Per i suoi concittadini, non particolarmente sensibili all'ecologia, fare la spesa con una borsa di stoffa sara' una novita'. L'Australia e' il Paese che contribuisce di piu' a inquinare l'atmosfera in proporzione al numero degli abitanti, soprattutto a causa dell'industria del carbone. Ma secondo il ministro, bisogna in tutti i modi liberarsi dei 4 miliardi di sacchetti che ogni anno finiscono nei bidoni della spazzatura, minacciano la selvaggina e sporcano le spiagge. A soffrirne di piu' e' la fauna marina, che scambia la plastica per cibo; ogni anno muoiono per questo motivo decine di migliaia di cetacei, foche, tartarughe. G.BRETAGNA / Rilancio del nucleare Dopo un lungo dibattito pubblico, il Governo di Gordon Brown ha ufficialmente comunicato il rilancio della costruzione di centrali nucleari nel Paese che possiede il piu' vecchio parco nucleare dell'Europa occidentale. E' stato precisato che la costruzione dei nuovi impianti non ricevera' nessun aiuto di Stato. Come previsto nel rapporto sull'energia, pubblicato nel luglio 2007, il costo di smantellamento dei vecchi impianti, di costruzione di nuove centrali e per l'eliminazione delle scorie, ossia 75 miliardi di sterline (100 miliardi di euro), saranno interamente coperti dal settore privato. Per attirare gli investitori, che dovranno comunque aspettare una decina d'anni prima di vedere i primi guadagni, non e' stato fissato alcun limite alla quantita' d'energia prodotta. Le 14 centrali oggi in attivita' forniscono il 20% dell'elettricita' contro il 40% delle centrali a gas e il 33% di quelle a carbone. Per sostituire i vecchi impianti, in vent'anni la Gran Bretagna dovra' costruire 10.000 Mw di capacita' (il 18% dell'elettricita' consumata). Nove reattori devono essere chiusi gia' entro il 2015. Nel 2020, se non si provvede con la nuova generazione di centrali, resterebbe in funzione un unico sito, Sizewell B, nella contea di Suffolk. U.E. / Dentisti: inglesi i piu' cari, italiani secondi Il primo studio paneuropeo sui dentisti mette in luce che quelli inglesi sono i piu' cari, seguiti da quelli italiani. L'universita' Erarmus di Rotterdam insieme all'University of technology di Berlino hanno preso come parametro di valutazione l'otturazione di un molare per un bambino di 12 anni. Si spazia dai 156 euro della Gran Bretagna agli 8 euro dell'Ungheria. Italia seconda con 135 euro. ITALIA / A 'monnezza' e' una ricchezza: basta trasformarla in Cdr-Q Altro che problema, i rifiuti se utilmente trattati potrebbero portare guadagni fino a 650 milioni di euro all'anno. Lo dice uno studio Nomisma Energia. Basterebbe trasformare a 'monnezza' in combustibile di qualita' (Cdr-Q) da impiegare nella co-combustione in centrali elettriche o nei cementifici. Il risultata sarebbe un risparmio medio per famiglia di 100 euro sulla bolletta dei rifiuti. U.E. / Carne da animali clonati: nessuna controindicazione L'Autorithy per la sicurezza alimentare nell'Ue (Efsa) ha concluso: carne e latte provenienti da animali clonati sono sostanzialmente identici a quelli ottenuti da capi allevati tradizionalmente. Dopo queste conclusioni del Comitato scientifico, incaricato dall'autorita', partira' una consultazione pubblica sulla clonazione animale. Nessun particolare rischio, quindi in futuro non e' esclusa la commercializzazione. Le conclusioni collimano con il parere della Food and drug administration (l'autorita' statunitense). Allarme invece tra i produttori italiani. Il ministro dell'Agricoltura, Paolo De Castro, si dice contrario alla clonazione, ma assicura che "nulla verra' commercializzato senza ogni totale garanzia". FRANCIA / In calo il consumo di antibiotici "Les antibiotiques, c'est pas automatique". Lo slogan dell'assicurazione malattia (Cnam) e' stato premiante, se in cinque anni il consumo di antibiotici e' diminuito del 23,4%. Complessivamente il calo equivale a 27 milioni di trattamenti, ossia a 850 milioni di euro risparmiati da quando e' partita la campagna. I bambini sotto i cinque anni, tradizionalmente grandi consumatori di antibiotici, sono i primi beneficiari della riduzione: in quella fascia d'eta' il calo supera il 34%, pari a 6,4 milioni di trattamenti evitati in cinque anni. La media nazionale di prescrizioni per l'inverno 2006-2007 e' stata di 5,1 ricette per 10 abitanti contro 6,7 di prima dell'avvio del programma. Ma la situazione resta "preoccupante", secondo Hubert Allemand della Cnam: la Francia e' ancora al secondo posto per consumo pro capite di antibiotici, dietro alla Grecia. ITALIA / Portabilita' mutui: ancora ostacoli Ancora ostacoli alla portabilita' dei mutui. Dopo l'estensione in Finanziaria delle previsioni della legge 40-2007 (surrogazione senza particolari adempimenti e costi) anche ai mutui frazionati e una sorta di vademecum dell'Abi sulla procedura da seguire, l'ostacolo sembra arrivare dall'Agenzia del territorio, che non pubblica le istruzioni. Cosi' in quei casi in cui il cliente procede lo fa solo pagando, come accadeva prima del decreto Bersani. RUSSIA / Campagna pro procreazione La famiglia. A questa causa il presidente Vladimir Putin e il suo "delfino" Dmitri Medvedev, ambedue cristiano ortodossi, dedicano il 2008; il loro obiettivo e' quello d'incrementare la natalita' e migliorare la situazione demografica. All'inizio di novembre 2007 la Russia contava 142 milioni di abitanti, 6,6 milioni in meno rispetto al 1993, e da gennaio a novembre del 2007 il calo e' stato di 207.600 persone -una diminuzione un po' piu' lenta rispetto agli anni precedenti, secondo le cifre ufficiali. Il 7 gennaio, circondati da bambini, genitori, nonni, pope ortodossi, i due politici hanno inaugurato l'Anno della Famiglia durante una festa al Cremlino, cui sono state invitate famiglie di tutto il Paese, 'distintesi per comportamento esemplare o per la numerosa prole'. Medvedev dirigera' il comitato organizzativo dell'Anno della Famiglia, un programma di attivita' che coinvolge autorita' centrali e periferiche, e anche i media in funzione di stimolo. E' una campagna all'insegna della "propaganda dei valori famigliari, la maternita' e l'infanzia". Gia' l'anno scorso furono attivati in Russia incentivi alla natalita': 250.000 rubli (7.900 euro legati a determinate spese) per il secondo figlio e assegni di maternita' piu' cospicui. G.BRETAGNA / Espianto d'organi: vale il silenzio assenso Il premier britannico ha proposto un piano per 'favorire' la donazione di organi. Il consenso alla donazione si presume. In pratica, in caso di decesso gli organi saranno espiantati salvo esplicito diniego in vita. Nel Regno Unito ogni anno muoiono mille persone in attesa di trapianto e i donatori sono 14,9 ogni milione di abitanti, in Spagna dove gia' vige il silenzio assenso sono 35 ogni milione. Da qui l'azione di Brown. Non mancano ovviamente le critiche. ----------------------------------------------------------------- LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA RISPARMIO GESTITO: ANCHE NEL 2007 BRUCIATI CIRCA 20 MILIARDI DI EURO! Finito il 2007 possiamo fare i conti di quanto e' costato ai risparmiatori italiani mantenere la cosi' detta industria del risparmio gestito (come pomposamente amano definirsi). Facciamo quattro conti approssimati per difetto. Il complesso dei soldi investiti in fondi comuni italiani (di qualunque categoria e natura) nel 2007 ha reso la bellezza dell'1,36%.(1) In sostanza, nel 2007, i soldi affidati ai gestori italiani, nel loro complesso, non hanno neppure mantenuto il potere di acquisto. Quindi, nel 2007, sostanzialmente gli italiani hanno rimesso soldi, in termini reali, affidandosi ai gestori. Approfondendo l'argomento, come ogni anno, c'e' da rimanere basiti. A fronte di questo magro risultato, il rendimento dei titoli di stato nel 2007 e' stato del 4,09% (2). L'indice relativo ai semplicissimi CCT ha reso il 3,95% (3). Il mercato azionario mondiale e' stato, seppur di poco, positivo: l'1,185% (4). Gia' conosciamo la risposta dei "professionisti del risparmio gestito". Il risultato dei fondi deve essere apprezzato nel medio/lungo termine. Allora vediamo il rendimento generale dei fondi nei passati 5 anni: 16,45% (1) mentre l'indice RENDISTATO dei titoli di stato ha reso il 19,91% e l'indice azionario mondiale il 69,85%! (4) Se scendiamo nel dettaglio delle singole categorie di fondi comuni d'investimento le cose peggiorano. I fondi obbligazionari nell'ultimo anno hanno reso l'1,34%, meno dell'inflazione, molto meno dei CCT e dell'indice RENDISTATO. Negli ultimi 5 anni, i fondi obbligazionari hanno reso l'8,76%, meno della meta' dell'indice RENDISTATO. Una categoria interessante e' quella dei fondi cosi' detti "Flessibili". Sono quei fondi che offrono un'ampia possibilita' ai gestori di passare dalla componente rischiosa a quello meno rischiosa in base alle loro attese sull'andamento dei mercati. Ebbene, anche nel 2007, per l'ennesima volta, i gestori hanno utilizzato malissimo questa loro "liberta' d'azione". Il complesso dei fondi flessibili italiani, nel 2007 ha reso l'1,07%, meno della media stessa dei fondi! Come si puo' vedere, quindi, anche quest'anno si e' confermata la "regola" che vede il complesso dei fondi fare peggio della media del mercato di circa il 2%. Questo non e' dovuto all'incapacita' dei gestori, tutt'altro! E' dovuto alla capacita' del sistema di fare quello per cui e' progettato: tosare i risparmiatori con i costi che sono, per l'appunto tra il 2% ed il 4% all'anno (a seconda dei prodotti, i fondi comuni sono fra quelli piu' "economici"). A fronte di questo costo non esiste nessun reale servizio. L'unico servizio concreto che offrono questi prodotti (al di la' della favola della gestione professionale) e' la diversificazione degli investimenti, che pero', puo' essere acquistata ad un decimo del costo attraverso dei semplici ETF. Ad esempio, il complesso dei fondi comuni azionari specializzati nell'area EURO nel 2007 ha reso 1,62%, l'indice di riferimento, ovvero MSCI Euro ha reso il 10,38%, l'ETF SPDR EURO ha reso l'8,52%! I maggiori costi dell'industria del risparmio gestito sono dovuti solo all'ignoranza dei risparmiatori che viene abilmente sfruttata dalla banche. Quanto costa, in soldoni, questa ignoranza? Molto di piu' di una finanziaria di quelle super-pesanti! Secondo i dati Assogestione, il sistema gestisce circa mille miliardi di euro! Il 2% di questa cifra fa la bellezza di 20 miliardi di euro! Questo e' il costo dell'inefficienza della gestione del risparmio degli italiani. (1) Indice Generale Fideuram. Si consideri che il dato e' al netto della tassazione, mentre gli altri dati sono lordi. (2) Indice RENDISTATO (3) Indice MTS cap. Lordo CCT (4) Indice MSCI AC World in euro ABORTO. VATICANO E CONVERTITI AUSPICANO IL RITORNO AL CLANDESTINO. MENO ABORTI SOLO SE CI SARANNO PIU' DIRITTI E NORME PIU' SEMPLICI Disgressioni cultural-istituzionali per negare il diritto ad abortire da parte di alcuni convertiti, il giornalista Giuliano Ferrara e il politico Sandro Bondi, logicamente sostenuti dal Vaticano, che svolge la propria professione di fede, ruolo e potere. Il tutto si regge su un impossibile quanto illogico parallelo tra moratoria sulla pena di morte e una proposta di moratoria sull'interruzione legale della gravidanza. A quando la proposta di moratoria sull'uso del preservativo e degli anticoncezionali? Differenza non ne vediamo, visto che un rapporto sessuale non finalizzato alla procreazione presuppone la distruzione di cellule vitali e il blocco della trasformazione delle stesse in processi vitali; politica, tra l'altro, che il Vaticano gia' pratica nel proibire l'uso del preservativo e contribuendo, cosi', alla diffusione dell'Hiv/Aids (1). Crediamo che tutto finira' presto anche perche' probabilmente gli attori che hanno portato in primo piano questo loro problema, fra qualche giorno metteranno altro al primo posto delle rispettive agende politiche. Ma visto anche che tra breve l'Aifa (agenzia italiana del farmaco) dovrebbe autorizzare l'uso della pillola abortiva Ru486 per rendere meno problematico questo tipo di intervento (2), sara' meglio mettere alcuni punti fermi per i prossimi mesi e anni. Non stiamo parlando della sterile ed ideologica polemica su "aborto si'" "aborto no": crediamo che tutti –noi inclusi- non abbiano intenzione di incentivare l'aborto, ma nel contempo siamo convinti che se questa pratica fosse vietata, quella clandestina ne sarebbe incentivata. L'iniziativa dei convertiti di oggi potrebbe portare a questo? Purtroppo -per loro, che sono in buona fede ma galvanizzati da furore ideologico- crediamo di si': e per chi fa politica non-confessionale, come i nostri convertiti sostengono, la questione puo' diventare dilaniante del senso civico e della convivenza tra diversi. A questo imbarazzante metodismo apostolico crediamo ci sia solo una possibile risposta: la semplificazione delle attuali norme, si' da far uscire l'aborto dalle problematiche istituzionali e normative, lasciandolo alle singole e libere coscienze individuali. Gli ostacoli principali da rimuovere, non considerando l'introduzione della Ru486 che orami e' alle porte e se non lo e' ci pensera' in modo impositivo l'Unione Europea, sono due: il divieto di aborto nelle strutture private e l'obbligo di ricetta medica che certifichi la condizione psicologica della donna per l'intervento . Il ministro della Salute Livia Turco, pero', non ci fa sperare: i suoi divieti sulle diagnosi pre-impianto nella fecondazione assistita, favoriscono l'aborto per chi non si rassegna a dover partorire un bimbo malato. Il nostro ministro non ha una serenita' politica che gli faccia vedere la questione dalla parte delle persone direttamente coinvolte, e sacrifica la salute delle persone agli equilibri –e presunti consensi- della sua politica. Quindi non ci aspettiamo nulla da questo ministro, ma il problema esiste e va posto in agenda quando avremo qualcuno senza le orecchie tappate e gli occhi bendati. (1) Qui una nostra iniziativa in sede Onu contro questa politica del Vaticano: http://www.aduc.it/dyn/holy (2) http://www.aduc.it/dyn/ru486 PILLOLA DEL GIORNO DOPO. IL MEDICO CHE NON LA PRESCRIVE COMMETTE UN'OMISSIONE. NON ESISTE L'OBIEZIONE DI COSCIENZA. LE COLPE DEL MINISTRO Un medico di guardia di Porto Empedocle (Agrigento) ha negato la prescrizione della pillola del giorno dopo, farmaco per la contraccezione d'urgenza, dichiarandosi obiettore di coscienza. La persona che l'aveva richiesta lo ha aggredito ed ha ottenuto cosi' la ricetta ma, nel contempo, si e' beccata una denuncia per minacce, lesioni e violenza ad un incaricato di pubblico servizio. Ovviamente il medico ha fatto bene a denunciare questa persona che, pero', avrebbe fatto meglio a denunciare questo medico per omissione di atti d'ufficio e soccorso. Infatti, non esiste il diritto all'obiezione di coscienza per la prescrizione di un farmaco e il rifiuto, da parte di un persona in pubblico servizio, e' un reato penale in quanto commesso al fine di realizzare un proprio interesse traendone un utile. Purtroppo dobbiamo registrare episodi del genere, che, se non sono accettabili per la reazione violenta che c'e' stata, pur rilevando il reato del medico, la responsabilita' e' del ministro della Salute, da sempre sordo alle svariate richieste di non condizionare l'acquisto di questo contraccettivo d'urgenza alla ricetta medica, cosi' come avviene in quasi tutti gli altri Paesi d'Europa, anche per le minorenni, da anni, senza che questo abbia provocato chissa' quale corsa all'uso o imbarbarimento civile. ABORTO. LA CONTRACCEZIONE E' L'UNICA MORATORIA. PETIZIONE PER L'ABOLIZIONE DELLA RICETTA MEDICA PER LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rnp, segretaria della Commissione Affari Sociali, membro della Giunta dell'Associazione Coscioni. Mentre si dibatte di moratoria per l'aborto, la contraccezione risulta ancora difficoltosa. E' di ieri una notizia inquietante sull'ostracismo di un medico nella prescrizione della pillola del giorno dopo, farmaco per la contraccezione d'urgenza. Un medico di guardia di Porto Empedocle (Agrigento) ne ha negato la prescrizione dichiarandosi obiettore di coscienza. La persona che l'aveva richiesta lo ha aggredito ed ha ottenuto cosi' la ricetta ma, nel contempo, si e' beccata una denuncia per minacce, lesioni e violenza ad un incaricato di pubblico servizio. Invece che fare ricorso alla violenza, questa persona avrebbe potuto fare ricorso alla magistratura e denunciare il medico per omissione di atti d'ufficio e soccorso: non esiste il diritto all'obiezione di coscienza per la prescrizione di un farmaco e il rifiuto, da parte di un persona in pubblico servizio, e' un reato penale in quanto commesso al fine di realizzare un proprio interesse traendone un utile (1). E' bene ricordare che la pillola del giorno dopo e' un metodo di contraccezione d'urgenza che potrebbe comportare un ulteriore diminuzione degli aborti, rappresentando –questa' si'- una vera e propria moratoria in tema di aborto. Moratoria che sarebbe realmente tale se, chi come la Chiesa vaticana, non facesse costantemente propaganda contro qualunque forma di contraccezione. Soprattutto per quelle due categorie che, a differenza del trend generale di diminuzione, il fenomeno e' in aumento: minorenni e immigrate. Per questo con un'interpellanza, un'interrogazione e con un emendamento nella precedente Finanziaria (2) avevo chiesto e cercato di introdurre anche in Italia quello che ormai avviene in quasi tutti i Paesi d'Europa: l'acquisto in farmacia senza ricetta medica, per chiunque in forma anonima e in distribuzione gratuita per le minorenni. La stessa proposta e' divenuta una petizione dell'Associazione Coscioni per chiedere al ministro della salute Livia Turco di abolire l'obbligo di ricetta medica per la pillola del giorno dopo, ed e' possibile sottoscriverla on line al seguente link: http://www.lucacoscioni.it/petizione_per_labolizione_della_ricetta_della_pillola_del_giorno_dopo (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=205522 (2) - il testo dell'interpellanza: http://www.donatellaporetti.it/intp.php?id=27 - il testo dell'interrogazione: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=453 - il testo dell'emendamento: http://www.donatellaporetti.it/comu.php?id=130 GESTORI ADSL. ILLEGALE BLOCCARE SISTEMATICAMENTE P2P, SKYPE ED ALTRI PROGRAMMI Ci giungono sempre piu' segnalazioni su come alcuni gestori telefonici stiano bloccando l'accesso ad alcuni protocolli Internet, come ad esempio il Peer-to-Peer (P2P). In altre parole, durante parte della giornata, per gli utenti e' impossibile accedere a specifici siti e programmi. Per i gestori, questa pratica e' necessaria per evitare un eccessivo intasamento della rete nelle ore di punta, intasamento causato da pochi ma che colpisce tutti gli utenti. Se porre limiti alla banda e' legittimo per gestire problemi di traffico della rete (sempre che non si violi il minimo garantito dal contratto), bloccare specificamente un particolare software/sito e’ illegale. Ad esempio, guardare un programma RaiTv in streaming puo' richiede molta piu' banda di quella necessaria a diverse modalita' d'uso di P2P. Se lo scopo e' davvero quello di limitare la banda per tutti affinche' sempre tutti ne possano usufruire, perche' non limitare anche l'accesso al sito Internet della Rai o a qualsiasi altro sito/programma pesante? In breve, il gestore ha il diritto ed anche il dovere di gestire il traffico, ma lo deve fare secondo criteri di obiettivita', trasparenza, non discriminazione e proporzionalita'.Altrimenti, si e’ di fronte ad una triplice violazione: 1. Violazione del Codice delle comunicazioni elettroniche. I gestori di Adsl non dovrebbero avere la facolta' di limitare l'accesso a particolari siti o programmi -proprio come i gestori telefonici non possono imporci chi e quando chiamare, o i benzinai non possono dirci quale strada si puo' o non puo' percorrere. Offrire al gestore la possibilita' di censurare quello specifico software/sito/utente e' un principio pericoloso che mette a rischio il diritto alla liberta' di pensiero e alla sua diffusione protetto dalla Costituzione, nonche' dal Codice delle comunicazioni elettroniche (d.lgs. 259/2003). (1) 2. Violazione contrattuale. E' illegittima la pratica se le condizioni generali di contratto non prevedono specificamente il blocco del P2P o di altri programmi. Anche ove il contratto genericamente prevedesse una limitazione della banda in caso di intenso traffico sulla rete, il blocco esclusivo e mirato di P2P -certamente non l'unico protocollo a pesare sulla rete (si pensi alle videoconferenze tramite Voip, voice over Internet Protocol)- costituirebbe comunque violazione della legge. 3. Violazione della concorrenza. Un esempio su tutti. Negli Usa, Comcast -il secondo maggior gestore di Adsl- sta limitando l'accesso a programmi P2P, proprio come Tele2 ed altri gestori qui in Italia. Poiche' molte TV online usano il protocollo P2P, il comportamento di Comcast –che e' anche il piu' grande gestore di Tv via cavo- colpisce direttamente la concorrenza. Tale scenario potrebbe presto verificarsi anche in Italia. Con la scusa del troppo traffico, per esempio, Telecom Italia potrebbe rendere difficoltoso agli abbonati Alice Adsl l'utilizzo del protocollo Voip per telefonare ed effettuare videoconferenze tramite Internet, danneggiando cosi' altri operatori come Skype o Eutelia Voip. Cosa fare. Consigliamo di intimare al gestore l'eliminazione dei filtri e fare richiesta di risarcimento del danno tramite raccomandata a/r di messa in mora: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051 E' consigliabile fare anche una segnalazione alle autorita' garanti della Concorrenza e del Mercato (http://www.agcm.it) e delle Comunicazioni (http://www.agcom.it). Note: (1) Codice delle Comunicazioni elettroniche (art. 4, comma 1): "La disciplina delle reti e servizi di comunicazione elettronica e' volta a salvaguardare, nel rispetto del principio della libera circolazione delle persone e delle cose, i diritti costituzionalmente garantiti di: a) liberta' di comunicazione; b) segretezza delle comunicazioni, anche attraverso il mantenimento dell'integrita' e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica; c) liberta' di iniziativa economica e suo esercizio in regime di concorrenza, garantendo un accesso al mercato delle reti e servizi di comunicazione elettronica secondo criteri di obiettivita', trasparenza, non discriminazione e proporzionalita'." CLASS ACTION. LA DEMAGOGIA SFASCISTA DI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E DI CONSUMATORI: PROPORRE L'IMPROPONIBILE SOLO PER MOSTRARE IL GRUGNO? Questa la notizia battuta oggi (3 gennaio) dall'agenzia stampa AdnKronos: "Le associazioni di imprese del commercio Confcommercio, Confesercenti e quelle dei consumatori Federconsumatori, Codacons, Movimento difesa del consumatore e Cittadinanza attiva di Ascoli Piceno si avvarranno della 'class action', lo strumento di azione collettiva di risarcimento, per chiedere il risarcimento per i danni che hanno subito bar, ristoranti e consumatori del territorio della Vallata del Tronto a causa della rottura dell'acquedotto Pescara, avvenuta a Tallacano, frazione di Acquasanta Terme (Ap), gestito dal Consorzio idrico intercomunale del Piceno, che ha interrotto l'erogazione dell'acqua nel capoluogo ascolano e in 16 Comuni del territorio interessando 100 mila abitanti.". Bene -direbbe il lettore disinformato- e' giunta l'ora della resa dei conti!! Ma cosi' non e', perche' si tratta di una presa in giro, giocando sull'effetto mediatico del preannuncio, che queste associazioni stanno facendo ai consumatori e alle aziende coinvolte in questi problemi dell'acquedotto. La legge che queste associazioni hanno fortemente voluto e sostenuto, votata di recente dal Parlamento e che entrera' in vigore solo il prossimo luglio, non consente di fare class action a soggetti diversi dai consumatori, cioe' chi, come una qualunque azienda piccola, grande o individuale, abbia ricevuto un danno da qualcuno (l'acquedotto di Pescara nella fattispecie). Questa legge l'abbiamo fortemente osteggiata (1), in perfetto isolamento, anche per questo motivo... ed ecco i risultati. I maggiori sponsor della legge oggi 'giocano sporco' sulla pelle dei danneggiati (consumatori e non) per cercare gloria a se stessi creando illusioni di cause e giustizia. Probabilmente credono di ricavarne vantaggi, ma noi siamo vigili e pronti a denunciare la schifezza che hanno perpetrato durante il dibattito/voto in Parlamento e in questa strumentalizzazione odierna. C'e' solo un metodo per passare dalla denuncia alla proposta e –se hanno intenzione di farlo- lo offriamo anche a queste associazioni: mobilitatevi per una modifica della legge appena approvata dal Parlamento, che' impraticabile non solo nella fase di definizione dei soggetti abilitati ad agire in giudizio, ma anche nella fase di raccolta dei frutti in caso di vittoria: il giudice emette solo una sentenza indicativa che, per il risarcimento del maltolto, potra' essere onorata solo dopo un tentativo di conciliazione fra le parti che, se fallisce, sara' solo l'anticamera a lunghi e costosi processi ordinari in sede civile. Se qualcuno ci contesta questa tempestivita' perche' sarebbe eccessiva per contestare una legge approvata da poco e non ancora operativa, rispondiamo di 'farci un fischio' quando piangeranno (ammesso che abbiano lacrime e siano quindi sinceri) di aver fatto perdere una importante opportunita' a milioni di vessatti/fregati. (1) http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=class+action&tipo=comu TERAPIE DEL DOLORE. FARMACI CANNABINOIDI: URGE UN INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA SALUTE PER LA RIMBORSABILITA' Interrogazione dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rnp, segretaria della Commissione Affari Sociali Prendendo spunto da una lettera giunta all'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) di un malato di sclerosi multipla (1) costretto a pagare oltre 600 euro al mese per ottenere un farmaco antidolorifico cannabinoide a base di dronabinol (Delta-9-tetraidrocannabinolo), insieme ai deputati radicali della Rnp (2) abbiamo sollecitato l'intervento del ministero della Salute con una interrogazione parlamentare. In Italia, chi intenda utilizzare i farmaci cannabinoidi, in attesa che l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ne autorizzi la loro commercializzazione, deve richiedere al Ministero l’autorizzazione alla loro importazione da un Paese estero dove sono regolarmente registrati. Una modalita' prevista per farmaci da impiegare una tantum, e non farmaci antidolorifici da usare in maniera continuativa. Quello che non e' assicurato, e che spesso manca, e' pero' il rimborso. Gia' lo scorso ottobre, in risposta ad una mia interrogazione in cui chiedevo spiegazioni riguardo una vicenda simile e capitato ad un fiorentino affetto da Hiv (3), il ministero preciso' che questi farmaci sono rimborsabili solo nei casi in cui le richieste arrivino direttamente dagli ospedali, o nei casi in cui le Asl abbiano deciso di farsene carico come i pregevoli, ma purtroppo pochi, casi delle Asl trentine-altoatesine, di quelle di Bolzano, Crotone (Asl 5Kr) e Roma (Asl RmA e RmE). Questa situazione si verifica nonostante siano molti gli studi che attestino l'efficacia del dronabinol (Delta-9-tetraidrocannabinolo) - principio attivo contenuto in medicinali utilizzati come adiuvanti nella terapia del dolore - anche al fine di contenere i dosaggi dei farmaci oppiacei. Se a cio' si aggiunge che il SSN si fa carico per la stessa malattia di seguire altre strade farmaceutiche, come interferone, a costi piu' che doppi, circa 2.000,00 che non sono specifici per la patologia, risulta incomprensibile l'attuale situazione. Il ministro della Salute Livia Turco aveva avuto il coraggio di dire che se erano farmaci necessari allora il sistema sanitario avrebbe dovuto rimborsarli, a fronte delle denunce dei pazienti che non riescono ad avere alcun rimborso, pur sottoponendosi a lunghe pratiche e percorsi burocratici, ha l'occasione di intervenire. Con questa interrogazione si chiede al Ministro della Salute se non intenda, con urgenza, modificare la legge per permettere il rimborso dei farmaci cannabinoidi importati dall’estero, oppure, in attesa che tali farmaci ricevano l’autorizzazione alla commercializzazione, promuovere un decreto legge per permettere almeno temporaneamente l’autocoltivazione della cannabis sativa a fini terapeutici. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17377 (2) Marco Beltrandi, Sergio D'Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco (3) http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=575 il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=205631 EROINA CESSEREBBE DI ESSERE 'KILLER' SE LEGALIZZATA E CONTROLLATA Nei giorni scorsi, tre persone hanno perso la vita a Roma dopo essersi iniettati eroina troppo pura o "killer" (1). Le autorita' nel frattempo hanno fatto alcuni arresti, senza dubbio di piccoli spacciatori che poco o nulla hanno a che fare con chi questa sostanza l'ha prodotta, importata, tagliata, distribuita, venduta, ovvero le grandi organizzazioni criminali nazionali ed internazionali. Non vi e' dubbio che chiamarla "eroina killer" a qualcuno toglie un gran peso dalla coscienza. Il mostro, l'omicida, diventa infatti la sostanza chimica, e non quella scelta scellerata di lasciare che sia la criminalita' organizzata a gestirne il commercio. Chi proibisce la tossicodipendenza e' la vera causa del problema: invece di chimici, medici e operatori sanitari, la distribuzione di eroina e' in mano ad irresponsabili alchimisti, boss mafiosi e spacciatori. Ed e' proprio cosi' che l'eroina diventa "killer", perche' incontrollata ed incontrollabile fino a quando non giunge su un letto della rianimazione o un tavolo del medico-legale. L'unica risposta alle emergenze quotidiane, alle overdosi, alle droghe "killer" e' strappare il commercio di queste sostanze dalle mani della criminalita'. Sia lo Stato, con il suoi sistema sanitario, a farsi carico dei tossicodipendenti, che cosi' avrebbero di fronte un interlocutore fidato ed interessato ad aiutarli. Nessun guadagno per le mafie, niente piu' overdosi accidentali o sostanze "killer", niente piu' piccola delinquenza per procurarsi la dose, niente piu' miliardi di euro in armi e personale di polizia impegnati in una guerra che non puo' essere vinta. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17447 P2P, divieti e Rai Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=205643 NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI - RICERCA, STAMINALI, TESTAMENTO BIOLOGICO, LOTTA AL DOLORE, ABORTO E PROCREAZIONE ASSISTITA. L'AGENDA PARLAMENTARE E' uscito il numero centocinquantasei, anno VI, del "Notiziario Cellule Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle politiche per la clonazione terapeutica. Ecco il numero odierno: http://staminali.aduc.it/php_index_156.html SALDI. ISTRUZIONI PER L'USO Da qualche giorno e per le prossime settimane sara' possibile acquistare con prezzi a saldo. Certamente nelle numerose offerte che hanno caratterizzato questi mesi, gli sconti non sono un novita'. Per fortuna e meno male. Perche' vuol dire che i consumatori, con il comportamento del non-acquisto, hanno cominciato a far valer il loro potere, convincendo i commercianti che, se vogliono vendere, devono prima di tutto avere prezzi concorrenziali. I saldi comunque rappresentano un punto di riferimento, in modo particolare per l'abbigliamento. Il decalogo che segue e' in una serie di accorgimenti -prima, durante e dopo l 'acquisto- che possono aiutare, vista la frenesia che spesso attanaglia il consumatore desideroso di "fare l'affare", a non prendere la tradizionale fregatura: PRIMA DI SCEGLIERE L'ACQUISTO 1) non fare acquisti, se non indispensabili, prima dell'avvio dei saldi. Nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato; DURANTE L'ACQUISTO - PREZZI 2) non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualita' della merce di riferimento (dopo non si potra' rivendicare il cambio di un prodotto perche' il negozio a cento metri piu' in la' vende lo stesso ad un prezzo dimezzato); 3) non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale. Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da se' e che nella determinazione del prezzo ha margini e logiche piu' ampie; 4) ricordarsi che prezzi tipo "49,90" euro vuole dire "50,00" e non "49,00", anche se il prezzo indicato induce a pensare piu' a 40,00 che a 50,00; DURANTE L'ACQUISTO - PAGAMENTI 5) le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche' siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat. Si puo' chiedere di usufruire di questa forma di pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all'istituto di credito, che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante. DURANTE L'ACQUISTO - QUALITA' 6) guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno. La percentuale di composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale; 7) i capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalita' di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di cio' che e' indicato: la sua esperienza puo' servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si e' portato il capo d'abbigliamento in lavanderia; 8) essere pignoli. Di un capo verificare se e' di pura lana vergine o di lana. La seconda lana puo' essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie; 9) diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: e' molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato; DURANTE E DOPO L'ACQUISTO 10) diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perche' difettosa. Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si e' sbagliata la taglia o si e' semplicemente cambiato idea, e' solo la disponibilita' del commerciante che puo' ovviare al problema, ma non c'e' un diritto del consumatore. AUMENTO INFLAZIONE. CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA. IL PREZZO DELLE FINTE E DELLE NON-LIBERALIZZAZIONI L'Istat ha diffuso i primi dati provvisori sull'inflazione del mese di dicembre: +2,8% annuo e +0,3% mensile. Al top il settore energetico con +6,5% (non a caso uno degli ambiti piu' tassati; coi carburanti al 70% del prezzo al dettaglio). Gli incrementi piu' elevati sono per i trasporti (+4,8%), i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,1%) e i mobili, articoli e servizi per la casa (+2,9%). Una variazione negativa del 7,5% si e' avuta invece per le comunicazioni. Sono dati che, al di la' di facili allarmismi di cui non troviamo giustificazione, devono far fare piu' che una riflessione. Non e' un caso, appunto, che il settore piu' in controtendenza e che sostanzialmente impedisce numeri piu' grossi in generale, e' quello delle comunicazioni, uno degli ambiti in cui c'e' piu' mercato e concorrenza. Ma siccome non viviamo solo di 'telefonini', e' evidente che stiamo raccogliendo la tempesta del vento seminato dai Governi degli ultimi anni e di quest'ultimo in particolare: cioe' stiamo pagando il prezzo delle finte e delle non-liberalizzazioni: mercati drogati dal contributo pubblico come quello dei mezzi privati; societa' di gestione di servizi di pubblica utilita' che continuano ad essere in mano al capitale pubblico (l'ambito rifiuti e' solo il top condito da episodi penali e di incapacita' istituzionale); licenze commerciali controllate dai poteri regionali in dispregio alle norme nazionali; voracita' diffusa del fisco, etc.. Noi osserviamo questo sfascismo istituzionale, ma ci auguriamo che chi dovrebbe invece decidere faccia tesoro di queste amare constatazioni. PEDOFILIA E VATICANO. PIU' CHE PREGHIERE MONDIALI E GIUSTIZIA DIVINA, E' NECESSARIA LA GIUSTIZIA DEI TRIBUNALI PENALI E CIVILI Oggi il Vaticano ha annunciato una preghiera su scala mondiale per "le vittime delle gravi situazioni di condotta morale e sessuale di una piccolissima parte del clero", ovvero per le vittime di abusi perpetrati da sacerdoti pedofili. Il Cardinale Claudio Hummes, illustrando la proposta, ha detto: "Ovviamente si deve sempre ricordare che solo una minima parte del clero e' coinvolta in situazioni gravi, neppure l'uno per cento ha a che fare con problemi di condotta morale e sessuale." In queste parole e' evidente che la Chiesa non ha alcuna intenzione di cambiare strada: "una preghiera" per porre rimedio a 40 anni di abusi sessuali con migliaia e migliaia di vittime e' cosa abbastanza ridicola. L'unico modo per avere giustizia e', appunto, portare i colpevoli dinnanzi alla giustizia terrena, quella dei tribunali penali. Altro che preghiera. Soprattutto, le parole di Hummes denotano la totale assenza di riflessione sulle gravissime colpe delle gerarchie ecclesiastiche. La cosa che ha fatto scandalo non e' tanto l'impressionante numero di preti pedofili (oltre 4mila solo negli Stati Uniti), ma il fatto che le gerarchie li hanno protetti, nascosti, trasferiti (talvolta anche all'estero), scoraggiando le vittime dal denunciare il tutto alla giustizia civile. E' per questo motivo che la Chiesa Cattolica -e non i singoli preti pedofili- e' stata condannata gia' diverse volte negli Usa a risarcimenti di centinaia e centinaia di milioni di dollari alle proprie vittime. Ridurre la questione ad "una minima parte del clero" e' quindi offensivo, e dimostra che questo annuncio e' mera operazione mediatica per pulirsi la coscienza. Vergogna. L'ADUC DA' I NUMERI. IL PORTALE INTERNET NEL 2007 HA AVUTO QUASI 10 MILIONI DI VISITE INDIVIDUALI (+72% SUL 2006) Gia' dal 1998 il sito e' il cuore della nostra attivita' di informazione per i consumatori. Una scelta per rispondere in tempi rapidi alle esigenze dei cittadini-utenti. Siamo passati da 5.610.527 visite uniche del 2006 ai 9.651.187 nel 2007, quasi dieci milioni, con una crescita di oltre il 72%. Numeri che confermano il portale come riferimento per chi vuol conoscere i propri diritti e agire per tutelarli. La forza sono i contenuti. A cominciare da "Cara Aduc", la sezione del sito che pubblica molte delle lettere che quotidianamente riceviamo con relative risposte. Un archivio che nel 2007 e' arrivato a 180.000 lettere/risposte pubblicate. Nell'ultimo anno abbiamo risposto a circa 250 lettere al giorno. I tempi di risposta sono in media di 24/48 ore. Non e' richiesto nessun pagamento per accedere ai vari servizi, ma i contributi e le iscrizioni all'associazione sono graditi, in quanto fonte di autofinanziamento. Contrariamente a quasi tutte le altre associazioni, infatti, siamo contrari a qualsiasi forma di finanziamento pubblico -ad esempio, partecipare a tavoli di conciliazione con le aziende, prendere parte al Consiglio nazionale consumatori e utenti presso il ministero dello Sviluppo Economico, ricevere il 5 per mille, contributi alla stampa, etc. Oltre al portale generale, ci sono specifici siti su specifici argomenti: - "Investire Informati" (quotidiano sulla tutela finanziaria dei risparmiatori). - "Cellule staminali" (quattordicinale sulle politiche della clonazione terapeutica). - "Notiziario Droghe quotidiano" (sulle politiche in materia con particolare attenzione a quelle internazionali). - "Aduc Immigrazione" (quotidiano per la difesa dei diritti degli stranieri in Italia). - "Vivere&Morire" (quotidiano sulla liberta’ terapeutica). - "UltimoMiglio.news" (quotidiano su telefonia e Internet). Una speciale menzione va fatta a "Usi&Consumi" il notiziario quotidiano che riporta informazioni sui consumi da tutti i continenti, che nel 2008 entra nel suo diciottesimo anno di pubblicazione. Inoltre, sono state pubblicate 148 rubriche quindicinali: - La Pulce nell'Orecchio (riflessioni per mettere il dubbio sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi). - "MediCare?" (sulle politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali). - "MacroMicro Economia" (come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche). - "Osservatorio Legale" (quindicinale di approfondimento giuridico su leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori). Le novita' del 2007: - 910 comunicati stampa; - 24 numeri di "Avvertenze", la rivista quindicinale con oltre 93mila abbonati; - 36 schede pratiche (in totale 186); - 18 moduli Sos (in totale 73); - 104 vignette satiriche. Da segnalare il forum di discussione fra i frequentatori del portale "Di' la tua", non moderato, con una media di oltre 5mila interventi al mese. Attualmente, attraverso il portale, si possono firmale le seguenti petizioni: Abolizione del canone Rai; Legalizzazione della Ru486; Liberalizzazione farmaci da banco; Per una giustizia piu' accessibile; Modifica dello status del Vaticano all'Onu; Spot indesiderati al cinema. Per concludere, ecco i nomi: Presidente: Vincenzo Donvito; Segretario: Primo Mastrantoni; Coordinatori iniziative tutela del risparmio: Alessandro Pedone, Giuseppe D'Orta; Consiglieri: Domenico Murrone (resp. ufficio stampa), Pietro Yates Moretti (direttore editoriale); Studio legale: Pietro Adami (class action in Usa), Emmanuela Bertucci (Immigrazione), Annamaria Fasulo, Elisa Fontanelli, Claudia Moretti (Immigrazione), Massimo Morettoni; Aggiornamento normativo: Rita Sabelli; Rubriche e collaborazione giornalistica: Rosa a Marca, Marco Bazzichi, Alessandra Impallazzo, Annapaola Laldi, Marcello La Spina, Giuseppe Parisi, Katia Moscano, Edoardo Quaquini, Roberto Rogai, Filippo Sgherri, Carlo Valdisalici e -per le vignette- Joshua Held e Giannino (Gianluigi Corinto); Aduc-Parlamento: Lorenzo Donvito, Donatella Poretti; Delegati territoriali: Andrea Ansalone, Franco Laruccia, Maria Grazia Lucchiari, Gianfranco Mannini, Umberto Poretti, Giulio Signorelli, Antonio Valente; Amministrazione e gestione web: Francesca Melucci, Marco Pieraccioli, Paolo Bianchi, Leonardo Serni. VOLI IN RITARDO. I DIRITTI DEL PASSEGGERO Sono la bestia nera dei viaggiatori, quella che fa irritare e non consente una programmazione razionale delle nostre attivita': i ritardi. Abbiamo orologi che spaccano il secondo che non servono se tutto quello che ci circonda si muove al ritmo delle ore. Gli "indennizzi" sono, ovviamente, in relazione alla durata del ritardo. Vediamo i vari casi. Il passeggero ha diritto pasti e bevande e ad effettuare gratuitamente due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica, se il volo sara' ritardato, rispetto all'orario di partenza previsto: * di due o piu' ore per tutte le tratte aeree pari o inferiori a 1500 km; * di tre o piu' ore per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 km e per tutte le altre tratte aeree comprese tra 1500 e 3500 km; * di quattro o piu' ore per tutte le altre tratte aeree. Qualora l'orario di partenza e' rinviato di un giorno il passeggero ha diritto anche al pernottamento in albergo. Inoltre, nel caso in cui il ritardo e' di almeno 5 ore il viaggiatore ha diritto al rimborso del biglietto. Quest'ultimo caso e' quello che rende particolarmente nervosi perche' dopo aver aspettato 5 ore avere solo il rimborso del biglietto, senza indennizzo economico, ci pare vessatorio. Comunque resta la facolta' del passeggero di rivolgersi all'Autorita' giudiziaria nel caso in cui subisse un danno (per esempio un affare non concluso) dovuto al ritardo del volo. Ma (c'e' sempre un ma) se la causa del ritardo non e' imputabile alla compagnia aerea tutti i diritti elencati vengono meno. Con buona pace del viaggiatore! (1) Per approfondimenti si veda: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897 CANONE/TASSA RAI. L'ESENZIONE PER GLI ANZIANI E' UNA PRESA PER I FONDELLI? L'ultima Finanziaria ha approvato l'esenzione del canone/tassa della Rai per gi ultra settantacinquenni con un reddito non superiore a 516,46 euro complessivi per 13 mensilita'. Una esenzione ridicola perche' si tratta di microscopiche briciole (1) che, fra l'altro, la Rai –complice la norma- sta bracando per non concedere. La campagna pubblicitaria della Rai per far pagare questa tassa e' gia' partita e, continuando a prenderci in giro lessicalmente (pur se con l'imprimatur dell'Antitrust [2]), ci chiedono di "rinnovare l'abbonamento" entro la fine di gennaio. Le persone che dovrebbero rientrare in questa esenzione si informano per come ottenerla e, tra sedi regionali Rai che dicono di nono conoscere la norma e chiedono ai contribuenti di portargliela, e la tipica arroganza/furbizia della Tv di Stato, l'impressione che ci troviamo di fronte ad una presa per i fondelli sta divenendo realta'. Perche' l'esenzione sia applicata occorre l'approvazione di uno specifico decreto del ministero dell'Economia, approvazione che la norma non indica nessuna data entro cui deve essere emanato. Inoltre la norma prevede un tetto massimo di 500 mila euro, superato il quale, chi resta fuori, pur avendone le prerogative, non potra' usufruire dell'esenzione. Cosa accade allora? La Rai fa sapere che intanto il canone/tassa va pagato integralmente da chiunque entro la scadenza di fine gennaio. Se qualcuno con le prerogative per l'esenzione vuole fare richiesta la puo' fare, ma questo non significa nulla, perche' solo quando ci sara' il decreto si sapranno le modalita' di accesso per rientrare nel tetto di 500.000 euro (3). Non abbiamo piu' parole per commentare e descrivere questo modo di comportarsi e di agire da parte di una istituzione. Siamo indignati, anche perche' a differenza dei dirigenti Rai e dei nostri governanti, abbiamo ancora la capacita' e la faccia di farlo. Possiamo solo alzare la voce ancora piu' forte per chiedere la soppressione di questo canone/tassa (una petizione e' in corso sul nostro sito), nonche' la privatizzazione della Rai e che il Governo abbia la cortesia istituzionale di rispondere alle numerose interrogazioni che l'on. Donatella Poretti ha presentato con la nostra collaborazione (4). (1) http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=199928 (2) http://www.aduc.it/dyn/documenti/docu_mostra.php?id=49149 (3) http://www.abbonamenti.rai.it/generici/PaginaJ1.asp (4) http://www.aduc.it/dyn/rai CAFFE' AUMENTANO I COSTI. FACCIAMOCELO A CASA. AL BAR COSTA IL 1233% IN PIU' Aumenta il prezzo del caffe' al bar? Prendiamolo a casa, ci costa una infinita' in meno. Il conto e' presto fatto: un buon caffe' lo paghiamo al supermercato 10 euro al kg, per una tazzina ne servono 6 grammi, quindi il costo del caffe' casalingo e' di 0,06 euro a fronte di un costo medio del caffe' al bar di 0,80 euro. Insomma il nostro caffe' al bar ci costa il 1233% in piu'!!! Gli interessi dei bar italiani sono enormi: solo di caffe' il giro di affari ammonta a piu' di 3 miliardi di euro l'anno (si capisce, allora, perche' prosperano tanti bar, anche uno accanto all'altro). Il costo medio di una tazzina al bar per l'esercente si aggira su 0,20 euro e viene venduta a 0,80, con un ricarico del 300%. La risposta dei consumatori all'aumento del prezzo del caffe' al bar dovrebbe essere quella dell'astensione dal consumo e di privilegiare il caffe' casalingo. E' l'unico modo che ha il consumatore per far sentire la propria voce, altrimenti dovremmo arrenderci all'annunciato aumento. LEGALIZZAZIONE CANNABIS? FACCIAMO COME GLI SVIZZERI... QUANTOMENO PARLIAMONE SENZA IDEOLOGIE I quattordici esperti della Commissione federale elvetica sulle questioni droga, hanno raccomandato di non punire piu' i consumatori di spinelli, perche' successi fino ad oggi non ci sono stati mentre, come per alcool e tabacco, se ne potrebbero ottenere con una regolamentazione (1). Un esempio, a nostro avviso, di come andrebbe affrontato il problema, cioe' scevri di preconcetti che portano a bendarsi gli occhi ed a valutare il fenomeno solo come funzionale ad una propria impostazione ideologica: i giovani si fanno gli spinelli anche se la proibizione e' palese e piu' si proibisce piu' aumentano i consumi, quindi vuol dire che i messaggi trasmessi fino ad oggi non erano efficaci. Si impone, quindi, quantomeno il tentativo di modificare la politica perseguita fino ad oggi e poi, sempre con serenita' razionale, valutarne gli effetti rispetto alla situazione precedente. Un discorso che potrebbe non fare un grinza ma che, trasportato nel nostro quotidiano istituzionale, non solo deve confrontarsi con gli ostracismi ideologici, ma essenzialmente con gli equilibri di potere dell'attuale maggioranza di governo. Equilibri per i quali siamo al paradosso: la legge voluta dal Governo Berlusconi e fortemente osteggiata dall'opposizione dell'epoca, quando quest'ultima e' diventata maggioranza e' stata la principale responsabile dell'attuazione di questa legge, lasciando alle dichiarazioni delle feste di partito la propria volonta' di modificarla. Purtroppo (per lui) il maggiore responsabile di questa situazione e' il ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, che sta passando nella storia di questo Paese come colui che preannuncia sempre una proposta di riforma del Governo, con l'unica funzione di ritardare il confronto su quelle gia' depositate. Ci auguriamo che cio' che accade a Berna possa servire da lezione e da stimolo, quatomeno per cominciare a parlare di riforma li' dove la stessa deve essere messa in atto, il Parlamento. Il prezzo che stiamo continuando a pagare per questo immobilismo e' altissimo: forze di polizia che corrono dietro a giovani che si fanno spinelli invece di potersi dedicare piu' intensamente contro i narcotrafficanti; delinquenti che immettono su un mercato sostanze per loro piu' lucrative possibili che, come sta accadendo questi giorni a Roma, Firenze e Torino, fanno schizzare in alto il numero di morti per eroina tagliata in modo letale per gli assuntori. Continuiamo a farci male? (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=17459 RIFIUTI, CAMPANIA,GOVERNO. TUTTO QUI? Tutto qui? E' la domanda che ci poniamo di fronte ai provvedimenti governativi in relazione all'emergenza rifiuti della regione Campania. In sostanza si e' ripreso il programma del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, gia' commissario per i rifiuti nella regione, che fu messo nella condizione di presentare le dimissioni. Novita' non ce ne sono: il commissario c'era gia', gli impianti di termovalorizzazione sono quelli gia' previsti e anche i nuovi siti erano gia' stati individuati. L'unica novita' e' l'intervento dell'esercito che non sappiamo bene a cosa possa servire (porta i rifiuti in caserma?) e l'allocazione delle ecoballe in altre regioni. Tanto rumore per nulla, potremmo dire, parafrasando William Shakespeare. RENDITE FINANZIARIE, IL PROBLEMA NON E' SOLO L'ALIQUOTA: BASTA COL PAGARE TASSE SULLE PERDITE! Ogni tanto si torna a parlare della "armonizzazione" della tassazione sulle rendite finanziarie, un eufemismo per non dire 'aumento delle tasse', che suona sempre male... L'argomento e' tornato di moda in queste ore perche' servono soldi per la questione dei salari. Cio' che solitamente non si dice e' che oggi le regole attraverso le quali si pagano le tasse sulle attivita' finanziarie sono del tutto illogiche e portano, troppo spesso, a pagare tasse sulle perdite. A causa del cervellotico sistema fiscale italiano, le rendite finanziarie sono suddivise in "redditi di capitale" (cedole, dividendi ed altro...) e "redditi diversi" (il plus/minus valore generato dalla differenza fra vendita a acquisto). Uno stesso investimento puo' generare (e di solito genera) sia redditi di capitale che redditi diversi. Tutte le volte che l'investimento genera un reddito da capitale (ad esempio un dividendo) ma anche una minusvalenza (cioe' quando si vende, si vende ad un prezzo inferiore al prezzo di acquisto), l'investitore si trova a pagare una tassa su un guadagno che, di fatto, non ha avuto. Questo e' l'aspetto piu' macroscopico, ma la distinzione fra redditi diversi e redditi di capitale genera delle storture e delle complessita' tali che perfino le banche, quando agiscono come sostituti d'imposta, talvolta sbagliano nel calcolare la tassa da pagare. I redditi da capitale non sono soltanto le cedole ed i dividendi. Inspiegabilmente sono redditi da capitale anche i guadagni effettuati sui fondi comuni che non siano italiani (quelli, hanno gia' il loro "fardello" dovuto all'assurdita' del sistema che si chiama "tassazione sul maturato": cioe' lo stato prende i soldi sul guadagno ipotetico, quando si dice "mangiare l'uovo...."). La plusvalenza realizzata su un fondo estero, ad esempio, non si compensa con una minusvalenza realizzata sullo stesso fondo. L'ennesimo caso nel quale il risparmiatore italiano viene tassato anche sulla perdita! Ma siccome all'assurdo non c'e' mai fine, c'e' anche di peggio: si pensi al calcolo della tassazione di un ETF (gli ETF sono dei fondi quotati in borsa). Quando si vende un ETF - grazie alle regole cervellotiche del sistema fiscale italiano - si genera contemporaneamente sia un reddito da capitale (la parte preponderante) che un reddito da diverso (1). Puo' succedere, in casi non infrequenti, che si venda un ETF ad un prezzo inferiore a quello di acquisto ma si debba pagare un'imposta! Il primo problema delle imposte sulle rendite finanziarie in Italia, quindi, non e' la misura dell'aliquota, ma la determinazione della base imponibile. Il 12,5% - obiettivamente – non e' un'aliquota alta, ma qualunque innalzamento dell'aliquota non puo' prescindere da una razionalizzazione della metodologia di tassazione. Due provvedimenti ci sembrano urgenti: 1- abolizione della distinzione fra redditi di capitale e redditi diversi e 2- abolizione della tassazione sul maturato dei fondi comuni d'investimento italiani che tante storture al sistema finanziario ha generato e genera. Se il prezzo da pagare per questa razionalizzazione della tassazione delle rendite finanziarie e l'innalzamento dell'aliquota, ben venga questo innalzamento. Se – come sembra – l'innalzamento dell'aliquota e' solo un mezzo per racimolare soldi proprio non ci siamo! (1) Il prezzo di un ETF non rispecchia mai l'effettivo valore dei titoli contenuti nel fondo (che prende il nome di NAV: net asset value). La differenza fra il NAV al momento della vendita e quello al momento dell'acquisto genera reddito da capitale. La differenza fra prezzo di vendita e prezzo di acquisto meno il NAV al momento della vendita ed NAV al momento dell'acquisto genera un "reddito diverso". Se si vende in perdita ma il NAV e' cresciuto, l'investitore paga un'imposta sul presunto "reddito di capitale". LA TV PUBBLICA DI SARKOZY E QUELLA DI GENTILONI. UN DISASTRO ECONOMICO A SPESE DEI SUDDITI Il presidente della Repubblica di Francia ha esternato per meglio garantirsi una tv di Stato come servizio pubblico: no alla pubblicita' e facciamoci pagare dalle tv private. Siccome quando Nicolas Sarkozy parla, per molti italiani col complesso di inferiorita' nazionale, e' una sorta di oracolo, ecco che in tanti si sono sentiti in dovere di intervenire e, ovviamente, fare i paralleli con la situazione italiana. Il provincialismo e' cosi'! Noi interveniamo sulle preoccupanti dichiarazioni al quotidiano La Repubblica che, stimolato dal presidente francese, ha rilasciato il nostro ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, in considerazione del fatto che la Rai e' la tv pubblica, in tutta Europa, col tetto piu' alto di pubblicita': "Penso che la pubblicita' in Rai vada ridotta distinguendo le attivita' finanziate dal canone da quelle dalla pubblicita'".... che e' quello che dicono da sempre tutti i ministri che lo hanno preceduto, mai realizzandolo e continuando a vessare col canone/tassa le famiglie italiane per il solo possesso di un apparecchio tv o anche di un computer. L'unica politica che continua ad essere applicata e' la persecuzione di chiunque abbia una residenza anagrafica perche' paghi il canone/tassa anche sul videocitofono, mentre si consente che milioni di aziende (95,8% del totale) continuino a non pagare questa tassa (1). Noi crediamo che l'unica soluzione, per un servizio pubblico al di sopra delle fazioni e che non incentivi il mantenimento dell'attuale duopolio, sia l'abolizione del canone/tassa e la privatizzazione della Rai (cosi' come hanno anche chiesto gli italiani con un referendum). Non sembra che il nostro Governo vada in questa direzione, anzi, come oggi col ministro Gentiloni, coglie qualunque occasione per ribadire il proprio monopolio e il perpetuarsi della beffa sul canone/tassa. Noi, a sostegno di cio' che auspichiamo possiamo solo ricordare che, in Italia come in Francia, la tv pubblica duopolista e' un disastro economico per le casse dello Stato e per la credibilita' dello stesso verso chi, pur contribuente e' trattato da suddito. (1) www.aduc.it/dyn/rai RIFIUTI IN CAMPANIA: UN ESEMPIO DELL'ITALIA DEL NON FARE L'emergenza rifiuti in Campania ripropone il dilemma dell'Italia del non fare. Si possono smaltire i rifiuti? Certamente si' a patto di avere le idee chiare e di decidere di attuarle. I rifiuti vanno inceneriti. Si', servono gli inceneritori, che oggi vengono chiamati termovalorizzatori (come i bidelli sono diventati operatori scolastici). Il problema della diossina e' risolto con i post-combustori e i rifiuti solidi urbani, previa selezione del materiale riciclabile, sono una preziosa fonte di energia. Nel 1993 e' stato calcolato che la sola Regione Lazio poteva ricavare energia dai rifiuti per un valore di 500 miliardi l'anno. Qualcuno fa l'ingenuo, pensa che l'Italia (300mila kmq) sia l'Australia (7,6 milioni di kmq) e la "monnezza" possa essere scaricata in una buca e ricoperta di terra, altri piu' furbi hanno pensato di farne un affare, piu' o meno lecito: 1,2 kg di rifiuti giornalieri a testa, per 58 milioni di italiani, per 0,050 euro medie al kg, sono un bel guadagno. Ma le discarica non sono infinite, si esauriscono e occorre trovarne altre. Cosi' invece di decidere di costruire gli impianti di incenerimento, si scelgono soluzioni "urgenti e contingibili", che servono solo a rinviare il problema. La responsabilita' primaria e' delle Regioni che alla prova dei fatti hanno dimostrato tutta la loro incapacita'. TIM E ATTIVAZIONE SERVIZI NON RICHIESTI. CONTINUANO IMPERTERRITI ANCHE ALL'ADUC... Stamane abbiamo ricevuto su uno dei telefonini dell'associazione un messaggio da Tim che testualmente riporta: "Tim: complimenti hai attivato Prova Tim 300 MMS, videomessaggi e MAXXI MAIL e MAXXI ALICE MESSENGER per30 giorni Info al 119 o su www.tim.it". Abbiamo provveduto a mettere in mora il gestore telefonico e, pur consapevoli che e' una "rottura" di non poco conto, invitiamo chiunque si sia trovato nelle medesime condizioni a fare altrettanto perche' e' proprio su questo che si sviluppa e si incrementa la costante illegalita' dei servizi di questo gestore. Segue un estratto della messa in mora. Il medesimo messaggio era giunto gia' una settimana fa e, come in quella occasione, ho provveduto alla presunta disattivazione tramite il call center al numero 119. Dico presunta, perche', oltre alla ulteriore disattivazione a cui avevo gia' provveduto una settimana fa, sia nella prima occasione che in quella odierna, l'anonimo risponditore del call center si e' rifiutato di fornire i propri dati richiamando la legge sulla privacy. Richiamo bizzarro e illecito. Lui conosce tutto di chi lo chiama attraverso la visualizzazione informatica del contratto, ma altrettanto non e' consentito a me chiamante anche per un riferimento alla presunta disattivazione, dovendomi fidare solo della parola di uno sconosciuto che, tra l'altro, non gode di mia fiducia in quanto voce di un gestore telefonico che, senza chiedere il mio consenso, mi ha attivato un servizio spacciandolo come una mia richiesta: il messaggio ricevuto dice "hai attivato" e non, come teoricamente parrebbe piu' giusto, "abbiamo attivato". Sia oggi che la volta scorsa, l'anonimo risponditore ha concluso la telefonata sbattendo in faccia la cornetta alla mia ulteriore e pressante richiesta di conoscere i suoi dati identificativi. Nel secondo caso, quello odierno, sono pero' riuscito a farmi dare un numero (1-4004266407) che per me non vuol dire nulla perche' non supportato dall'identificativo (credibile) di chi me lo ha fornito. Tutto questo ha provocato una perdita di tempo di circa un'ora per le telefonate, altrettanto tempo per la stesura di questo testo e un tempo al momento non quantificabile per la spedizione della raccomandata A/R in oggetto. Tutto questo e' accaduto dovendo interrompere la mia attivita' lavorativa, molto intensa nelle ore mattutine, dovendo distrarre parte del mio tempo e di quello dell'associazione a rimediare ad una intrusione illecita e probabilmente penalmente rilevante. Per questo intimo - conferma scritta della disattivazione del servizio indebitamente attivato; - l'invio della somma, per ora, di 39.950 (trentanovemilanovecentocinquanta) euro a rimborso. Se questo non avverra', entro 15 giorni dal ricevimento della presente, mi rivolgero' alle autorita' competenti per farmi valere con beneplacito di ulteriori spese e danni. INCENTIVI FINANZIARIA 2008. E' PRONTA LA SCHEDA PRATICA DELL'ADUC. ATTENTI ALLE BUFALE E AD INUTILI ASPETTATIVE... Anche quest'anno la Finanziaria e' piena di incentivi per consumi e servizi e, purtroppo, non sempre le cose sono chiare. Anzi, sembra che alcune norme siano scritte appositamente per non essere comprese dagli utenti e consumatori finali. Non solo, ma alcune sono solo un libro dei sogni o vere e proprie prese in giro, sia perche' mancano regolamenti e decreti attuativi i cui tempi di emanazione non sono indicati e sia perche' impraticabili e limitate ad un numero bassissimo di contribuenti. Facciamo due esempi significativi. 1 - Se alla rottamazione dell'automobile non segue un riacquisto e' possibile ottenere -qualora non si sia intestatari di alcun veicolo registrato- il rimborso dell'abbonamento al trasporto pubblico locale nell'ambito del Comune di residenza per tre anni oppure, in alternativa, un contributo di 800 euro per aderire alla fruizione dei servizi di "car-sharing" (condivisione degli autoveicoli), ambedue usufruibili secondo modalita' che dovranno essere stabilite da decreti interministeriali. Ma, se le modalita' attuative del rimborso dell'abbonamento al trasporto pubblico, previsto fin dal Gennaio 2007, non sono in realta' mai state emanate (1), cosa accadra' questa volta? 2 – Per i soggetti di eta' pari o superiore a 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilita', senza conviventi, e' abolito il pagamento del canone RAI limitatamente all'apparecchio detenuto nel luogo di residenza. Cio' nel limite di 500.000 euro annui a decorrere dal 2008. Le modalita' applicative dovranno essere emanate dal Ministro dell'economia e delle finanze, ma la RAI consiglia di pagare ugualmente in attesa dei chiarimenti del Ministero, e per chi fa gia' domanda non garantisce nulla, anche perche', grazie al tetto di 500.000 euro di questa agevolazione ne potranno usufruire poco meno di 5.000 persone sui quasi 5.000.000 di anziani di questa eta' (l'1%!!!) (2) Comunque, la nostra scheda, a cura di Rita Sabelli, puo' aiutare a districarsi fra bufale dello Stato e inutili aspettative. Qui il testo completo: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=206239 Questi gli argomenti trattati: Rottamazione auto e moto; Acquisto veicoli ecologici; Interventi sulla casa: ristrutturazione, risparmio energetico; Acquisto frigoriferi, motori elettrici ed inverter; Detrazioni Ici; Detrazione affitto; Canone/tassa Rai: esenzione sopra i 75 anni; Rette asili nido; Abbonamento annuale trasporto pubblico; Interessi mutui; Acquisto farmaci; Ici, aliquote ridotte a zero per chi affitta a canone convenzionato; Sospensione rate mutuo per la casa di abitazione; Bonus incapienti; (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=205204 (2) http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=206093 BOLLETTE TELEFONICHE GONFIATE. ORA L'SMS TRUFFALDINO CHE INVITA A TELEFONARE AD UN 899 (ASSEGNATO A BT ITALIA) ARRIVA DALLE FILIPPINE. GENTILONI SI SVEGLI!! "Ci sono messaggi per te in segreteria! Chiama da fisso 89-99-00-059. Per info e costi www.messaggiforyou.biz." E' il testo di un sms segnalatoci da un utente. Una delle tante varianti che stanno raggiungendo i telefonini degli italiani. E' una truffa. Il numero che si invita a chiamare infatti e' un 899 con un costo in bolletta di 15 euro. Cosa c'e' dietro. Innanzitutto, e non e' una novita' [1], il 'mittente', lo 00639 17000017, e' un numero esotico, il prefisso e' delle Filippine. Poi, l'899 in questione e' di BT Italia (la filiale di British Telecom), come risulta dall'elenco pubblicato dal ministero delle Comunicazioni, che da' in concessione tali numerazioni, in cambio di un contributo annuo, per un blocco da 100 numeri, di soli 50 euro. E' presumibile che a sua volta BT Italia abbia venduto il numero ad altro soggetto che evidentemente lo utilizza, sfruttando l'ingenuita' di chi riceve l'sms, per incassare quattrini facili facili. Tali pratiche si stanno diffondendo sempre di piu' senza che vi venga posto un argine dalle diverse istituzione coinvolte. A cominciare dal ministero di Paolo Gentiloni che, come abbiamo gia' denunciato, assegna le numerazioni speciali senza che effettui controlli sull'uso che effettivamente ne viene fatto [2]; per non parlare dell'ignavia dell'Agcom che sulle bollette gonfiate dai numeri speciali persegue da anni una 'politica burocratica', limitandosi a fare sempre nuovi regolamenti ingarbugliati che mai prevedono una norma facile facile: i numeri con un costo potenziale superiore ad un euro al minuto non devono essere abilitati, se non dietro esplicita richiesta dell'utente. Per il caso specifico, comunque, nei prossimi giorni presenteremo una formale denuncia al Garante della privacy, all'Antitrust e un'interrogazione parlamentare al ministero delle Comunicazioni. [1] L'ultima frontiera delle truffe telefoniche: un sms dalla Namibia invita a telefonare ad un numero 899. e parte l'addebito di 15 euro. L'autorita' intervenga! http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=184107 [2] Bollette telefoniche gonfiate. il ministero e' consapevole ma non fa nulla? http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=203469 Rifiuti Vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=206345 REGIONE LAZIO: ALLARME POVERTA'. L'ADUC SCRIVE AI PRESIDENTI DI GIUNTA E CONSIGLIO Sul problema della poverta' nel Lazio, il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni, ha inviato una nota al Presidente della Giunta, Piero Marrazzo, e al Presidente del Consiglio Regionale, Guido Milana. Ecco il testo. Signori, in un recente studio patrocinato dal ministero del Lavoro, e dagli assessorati alla Scuola e alla Tutela dei Consumatori della Regione Lazio, sono stati messi in evidenza alcuni dati relativi alla poverta' nella nostra Regione. I risultati evidenziano che il 46,4% dei 69 Comuni interessati dall'indagine sono definiti in situazione di poverta' mentre si sente povero il 50,5% della popolazione laziale. In una situazione nella quale gli stipendi sono i piu' bassi tra i Paesi europei ad analoga economia e la tassazione nazionale e locale ha raggiunto indici elevatissimi, occorre predisporre progetti a sostegno dei cittadini e delle famiglie che con difficolta' arrivano alla fine del mese. Le iniziative potrebbero riguardare l'abbattimento delle rette per gli asili nido, convenzioni con le aziende dei trasporti, energetiche, della grande distribuzione e con le farmacie, la promozione dei gruppi di acquisto solidale, ecc. Occorre, insomma, passare dalla fase di studio e analisi a quella dei progetti e della loro attuazione, altrimenti la situazione di allarme si aggravera' sempre di piu' con esiti sociali devastanti. Chiediamo, quindi, un incontro al fine di definire le iniziative da assumere concretamente nelle prossime settimane. In attesa REGIONE LAZIO: SANITA' E LOTTIZZAZIONI. NELLA PROVINCIA DI ROMA BEN 15 ASL E AZIENDE OSPEDALIERE. LETTERA DELL'ADUC A MARRAZZO Sulle lottizzazioni (spoil-system) nel sistema sanitario regionale della Regione Lazio, il segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni, ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Piero Marrazzo. Ecco il testo. Signor Presidente, una recente indagine del quotidiano "La Stampa" sulle lottizzazioni nella sanita' della Regione Piemonte, ha messo in evidenza la "mappa del potere", vale a dire la distribuzione degli incarichi di direttore generale, primari, capi dipartimento o di struttura, ecc. Come si evince dall'articolo, la logica con la quale sono stati assegnati i posti non attiene alle competenze e capacita' dei singoli operatori, ma a quella dell'appartenenza a questo o quel partito (Pd, Rifondazione, Comunisti italiani e formazioni di centro-destra). Il suo programma elettorale e' stato scandito dallo slogan "Un altro modo di governare" e nel suo discorso di insediamento in Consiglio regionale, ha sottolineato la necessita' di porre "La centralita' del cittadino sopra di tutti". Come lei sa, nella sola provincia di Roma esistono ben 15 tra Asl e Aziende ospedaliere, ognuna con il proprio direttore generale, sanitario e amministrativo, ecc. Difficile credere che tutto cio' crei servizi adeguati per il cittadino mentre e' piu' facile pensare che la lottizzazione partitica l'abbia fatta e la fa da padrona. Le chiediamo, innanzitutto, un atto di trasparenza nell'informazione: chi ha sponsorizzato chi? Il secondo atto che le chiediamo e' quello di avviare la razionalizzazione del sistema accorpando Asl e Aziende. A nostro parere ne basterebbero un paio, ma ci rimettiamo ad una sua valutazione per migliorare e ottimizzare le strutture sanitarie. Certi della sua sensibilita', rimaniamo in attesa di un cenno di riscontro. Cordialmente RIFORMA TV E POLEMICHE POLITICHE. IL GIOCO DELLE PARTI SULLA PELLE DI UTENTI E CONTRIBUENTI Dopo che l'on. Silvio Berlusconi ha esternato sulla legge per la riforma del sistema televisivo (non si tocca oppure l'attuale maggioranza si fa le riforme istituzionali per conto proprio), con abituali smentite e precisazioni dopo il tradizionale polverone di consensi, dissensi, anatemi e atti di fede... abbiamo l'impressione che ci siano sempre i soliti soggetti che rimangano col cosiddetto cerino in mano: l'utente e il contribuente. Le reazioni da parte di chi oggi si straccia le vesti in nome di "riforma tv o guerra", sono quanto di piu' ipocrita e politichese ci si potesse attendere. L'utente che e' costretto a pagare il canone/tassa alla Rai per il solo possesso di un computer con cui tiene la contabilita' familiare o il contribuente che passivamente registra uno sperpero di miliardi tra soldi alla Rai e contributi all'editoria televisiva, quali vantaggi avrebbe se questo apparente scontro tra titani proseguisse nei termini paventati? Nessuno!! Rottura del duopolio Rai/Mediaset e apertura del mercato? Ma figurati.... Ogni privato si paga la propria tv senza i soldi dello Stato e quest'ultimo recupera i miliardi di evasione da canone volutamente non riscosso dalle aziende che possiedono un computer? Ma figurati, il ministero non risponde neanche a specifiche interrogazioni parlamentari in merito (1).... Come sempre accade nel nostro Paese e soprattutto a livello istituzionale, la pelle e le tasche degli utenti e dei contribuenti esistono solo come merce fissa di scambio per la politica. Quest'ultima non e' il metodo con cui rendere la vita piu' semplice, piu' facile e piu' economica per i cittadini, ma il grimaldello per il mantenimento degli assetti di potere che ci governano o che sono all'opposizione. Sulle tv e sulla Rai, come sul finanziamento pubblico ai partiti, non ci sono margini di confronto, ma solo giochi delle parti dove, alla fine, qualunque sia il risultato, entrambe queste parti sono appagate non modificando nulla per utenti e contribuenti. Siamo amareggiati e un po' acidi, ce ne rendiamo conto, ma se una riforma, qualunque essa sia, non prevede vantaggi per questi soggetti ma solo cambi di timoniere per il medesimo brigantino, che riforma e' se non di regime? E se un regime si alimenta coi soliti sudditi, perche' questi ultimi dovrebbero plaudere ad un timoniere piuttosto che ad un altro? Gli scontri ideologici sono roba da politici, non da cittadini. TELE2 E BLOCCO P2P. DENUNCIA ALL'ANTITRUST: IL GESTORE NON INFORMA GLI UTENTI Abbiamo denunciato all'Antitrust l'ingannevolezza delle informazioni fornite da Tele2 a proposito del servizio Adsl e presenti sul sito alla sezione "Domande & Risposte", dove il gestore afferma che "l'accesso ad Internet e' senza limiti di traffico e di consumo" e che "Le nostre offerte Adsl non pongono comunque alcuna limitazione al traffico." Queste affermazioni sono in netto contrasto con quanto pubblicamente dichiarato in diverse interviste al quotidiano onine Punto-Informatico da dirigenti della societa'. Il 12 marzo scorso Filippo Galbiati, business manager voce e Adsl di Tele2 Italia, dichiarava "Le connessioni P2P non vengono bloccate, ma solo limitate in particolari momenti della giornata" e il 26 ottobre2007 Andrea Filippetti, l'amministratore delegato della societa' confermava l'uso dei filtri per il peer to peer. La tecnologia P2P (peer to peer), con programmi come BitTorrent o eMule, e' utilizzata dagli utenti per scambiarsi file. Spesso il contratto Adsl e' attivato solo per poter utilizzare il P2P. Il gestore che per sua prassi, piu' o meno giustificata dal volume di traffico, blocca o limita la connessione, deve informarne il potenziale cliente in modo puntuale, e non scrivere che la loro Adsl non ha "alcuna limitazione al traffico". Inoltre, stando alle segnalazioni che ci giungono dagli utenti, il filtraggio e' generalizzato e non limitato a particolari situazioni e orari. A questo link il testo inviato all'Antitrust con documentazione relativa: http://www.aduc.it/dyn/tlc/Antitrust_Tele2_denuncia.pdf Il blocco del P2P non ha conseguenze solo contrattuali, ha risvolti che hanno a che fare con la net-neutrality, sulla quale il dibattito negli Usa e' aperto con l'Autorita' tlc che sta gia' indagando sul comportamento del gestore Comcast: http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=206353 LATTE E BISTECCHE DI ANIMALI CLONATI. LA COMMISSIONE UE DECIDERA' GRAZIE AI SONDAGGI? La portavoce del commissario Ue alla Salute, fa sapere che la Commissione Europea ha intenzione di lanciare un sondaggio Eurobarometro per sentire l'opinione dei cittadini sui prodotti da animali clonati. Questo in attesa del rapporto definitivo dell'Efsa (agenzia europea per la sicurezza alimentare) atteso per il mese di maggio e del pronunciamento del Comitato europeo di etica. Tutto questo mentre in Usa la Fda (Food and drugs administration) ha gia' dato il via libera a questi prodotti e mentre in Italia gli allarmi di Coldiretti e partito dei Verdi sono all'ordine del giorno. Dovremmo per questo sentirci tranquilli? No. Anzi. Le decisioni in cui la scientificita' viene sostituita dalla presunta democrazia proprio non ci piacciono. Che cosa se ne fara' la Commissione di un sondaggio in cui le risposte molto probabilmente saranno influenzate dagli allarmi di chi riesce a far sentire maggiormente la propria voce? Oppure il commissario Nina Papadoulaki ha previsto una massiccia campagna di informazione sulla scientifica sicurezza alimentare di questi prodotti, e anche se l'avesse prevista, se la sente di sottoporre una valutazione scientifica al passaggio di un sondaggio d'opinione? E se questo sondaggio dicesse che gli europei non vogliono i prodotti di animali clonati, con un colpo di "democrazia" decidera' di fare a meno della scienza? Siamo perplessi e non possiamo che invitare il nostro commissario a non "cedere" al populismo salutista. ------------------------------------------- LA PULCE NELL'ORECCHIO Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo di: Annapaola Laldi LA MORATORIA DELLA PENA DI MORTE, UNA VICENDA ESEMPLARE - Contributo di Rosa a Marca Premessa Devo alle note su Danilo Dolci pubblicate in questo spazio il primo gennaio scorso (http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=205324) un bellissimo regalo, cioe' lo scritto dell'amica Rosa a Marca sulla Moratoria della pena di morte che si puo' leggere di seguito. A Rosa invio quasi sempre la "pulce" in anteprima; questa volta, nella sua risposta ha aggiunto una riflessione sul tema "comunicazione". Rosa mi scriveva: "In quanto alla comunicazione, ti diro' che in questi giorni provo una particolare sofferenza per come non e' stata spiegata la lunga vicenda della MORATORIA della pena di morte: le intuizioni, i protagonisti, la perseveranza di pochi, i tremendi digiuni, la duttilita' che finalmente hanno portato al risultato. Sono convinta che potrebbe essere letto come un buon capitolo di Storia, e piu' ancora la conferma di un metodo, se vuoi proprio alla Danilo Dolci, che ha in se' tanto da dire... alla persona, non solo alla collettivita'. Resta in me la soddisfazione d'aver contribuito per un minimo a un tassello di Futuro migliore […]". Sono sempre piu' convinta che quando si avverte un disagio o un bisogno, quello e' il segno che dobbiamo muoverci con le nostre forze, senza pretendere che lo facciano gli altri. Percio' le risposi cosi': "Credo di capire cosa dici a proposito della moratoria della pena di morte, che e' un grande traguardo. Non so se c'e' qualcuno che ha gia' fatto o sta facendo cio' di cui tu senti il bisogno. E' possibile e, se cosi' fosse, segnalarlo sarebbe importante. Ma certamente non dara' la tua speciale angolazione, e allora io ti dico: perche' non butti giu' degli appunti sull'onda del tuo ricordo, come testimonianza personale? […] Potrebbe trovare spazio sulla 'pulce' […]". Pochi giorni dopo un laconico "Vedremo", mi e' arrivata la sorpresa di questa sua nitida testimonianza che mi ha rivelato un mondo sconosciuto, visto che, pur (o forse proprio) condividendo l'abolizione della pena di morte, ero sempre rimasta spettatrice marginale e ignorante del "lavoro certosino" (e dei certosini che lo hanno svolto e lo vanno svolgendo), di cui parla Rosa. Ecco dunque la testimonianza di Rosa a Marca, a cui fa seguito una nota con indicazioni e link per chi, ignorante come me, vuole adesso saperne ancora di piu' su questa vicenda attuale (le sottolineature nel testo sono mie). La Moratoria della pena di morte, una vicenda esemplare di Rosa a Marca Il 18 dicembre 2007 l'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la moratoria della pena di morte: 104 Si', 54 No, 29 Astensioni. Moratoria, ossia sospensione, ossia "Fermi tutti!", in attesa che maturino i tempi per far cessare la vendetta di Stato ovunque nel mondo. Il documento delle Nazioni Unite non vincola gli Stati, ma ha grande forza persuasiva, come si e' visto gia' prima di questa data, con la Cina, che ha quanto meno ridotto la possibilita' di comminare la pena capitale, o il New Jersey che l'ha abrogata il 17 dicembre 2007 (lo scorso primo gennaio e' stata la volta dell'Uzbekistan). Perche' parlarne ancora e in questa sede? Perche' se n'e' parlato troppo poco nelle sedi opportune. Grazie ad Annapaola, che mi ha offerto ospitalita' in questo spazio, posso ricordare almeno una delle persone protagoniste di questa lunga sofferta e alla fine vincente storia politica. Si chiama Mariateresa Di Lascia. E' morta a quarant'anni nel 1994 e ci ha lasciato anche un romanzo intitolato Passaggio in ombra. Fu lei a reinventare la frase biblica "Il Signore pose su Caino un segno perche' non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato" (Gen 4,15b). La adatto' in "Nessuno tocchi Caino", il nome dato all'associazione per l'abolizione della pena di morte, fondata a Bruxelles nel 1993. Grazie, Mariateresa, ovunque tu sia, per l'idea-forza di questa campagna che dura da quattordici anni e che dovra' proseguire perche' ora bisogna vigilare sul risultato, dare linfa ai buoni propositi, sensibilizzare ancora e ancora. 1993-2007 e' stato un tempo d'impegno per persone note e sconosciute, costellato da piccole tappe progressive passate sotto silenzio e da sconfitte amarissime, fatto di lavoro certosino e accelerazioni drammatiche come i lunghi scioperi della fame e persino della sete. Ma il risultato alla fine e' venuto. E qui posso parlare della seconda cosa che mi sta a cuore, il metodo seguito. All'origine c'e' il concetto "Nessuno tocchi Caino"; ha fascino e capacita' aggregante. La via e' tracciata e prosegue con tenacia e con tutti gli strumenti che si possono immaginare in una situazione come questa. A un certo punto entra in scena il terzo elemento, la duttilita', che suggerisce di convertire "L'abolizione della pena di morte entro il 2000" in "Moratoria". Forse e' la carta vincente, comunque importante perche' permette d'ampliare l'area del consenso, di far aderire i Paesi che, pur mantendo la pena capitale nel loro ordinamento, di fatto non l'applicano piu'. Idea-forza; perseveranza; duttilita'. Oltre a un pizzico di buona sorte, anche, alla fine. Sono gli ingredienti di questa bella storia. Mi dico che lo sarebbero anche per altre storie e persino per le nostre private. Partire con uno scopo; scegliere gli strumenti adatti; procedere per la nostra strada, magari stringendo i denti, ma aperti a cio' che si muove intorno a noi; pronti, se necessario, ad aggiustare il tiro; guardare ancora avanti... Come un augurio per il 2008. Rosa a Marca NOTA: 1) Il testo della Moratoria della pena di morte votata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007 si trova nell'Allegato 1; 2) Notizie sull'Associazione "Nessuno tocchi Caino" e le sue attivita' passate e presenti si possono leggere a questo indirizzo: http://www.nessunotocchicaino.it 3) Mariateresa Di Lascia nacque a Rocchetta Sant'Antonio (Foggia) il 3 gennaio 1954 e mori' a Roma il 10 settembre 1994 a seguito di una repentina e incurabile malattia. Iscrittasi alla Facolta' di medicina dell'Universita' di Napoli con l'intenzione di diventare missionaria laica, lascio' in seguito gli studi per dedicarsi completamente all'impegno nel Partito Radicale, a cui aderi' nel 1975. Nel 1982 divenne vicesegretaria nazionale del PR e si dedico' in particolare alla battaglia contro lo sterminio per fame; fu anche deputata nella IX legislatura. Prima della caduta del muro di Berlino partecipo' a numerose manifestazioni per il rispetto dei diritti umani svoltesi nei Paesi dell'Europa orientale. Fra le molte attivita' politiche intraprese si possono ricordare il coordinamento della campagna contro il nucleare per il referendum del 1987, la campagna "Io digiuno" (in tandem con Adriano Sofri) per le vittime della guerra nella ex Jugoslavia nel 1993, anno in cui partecipo' anche alla Conferenza sui Diritti Umani a Vienna per chiedere la liberazione del Tibet, e fondo', insieme con Sergio d'Elia, che sposo' in quel periodo, l'associazione "Nessuno tocchi Caino". Sostenitrice della medicina omeopatica hahnemanniana elaboro' una proposta di legge per il suo riconoscimento e fondo' nel 1991 l'Associazione Pazienti Omeopatici (APO) con sede a Napoli, tuttora attiva http://www.apoitalia.it. Accanto alla sua intensa attivita' politica si segnala attivita' letteraria altrettanto intensa. In pochi anni scrisse almeno cinque fra racconti e romanzi, lasciandone uno incompiuto, e raccogliendo immediati consensi di pubblico e critica. Per Passaggio in ombra, pubblicato da Feltrinelli nel 1994, l'anno della sua morte, le fu assegnato (postumo) il "premio Strega" del 1995. Un ritratto a tutto tondo di questa donna si trova nel commosso ricordo del marito Sergio D'Elia, intitolato L'angelo della mia rinascita, pubblicato sul "Corriere del Sud" del 20 settembre 1994 (Allegato 2). Per ulteriori approfondimenti in rete su Mariateresa Di Lascia: http://it.wikipedia.org/wiki/Mariateresa_Di_Lascia (contiene anche una ricca bibliografia di e su Mariateresa Di Lascia) http://www.radicalparty.org/dilascia/prima.htm (contiene scritti di Raffaele La Capria, Adriano Sofri, Goffredo Fofi, Generoso Picone) http://www.feltrinellieditore.it/SchedaLibro?id_volume=673903. ------------------------------------------- MEDICARE? Politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Le Energie Sottili. L'uomo parlante sente con gli occhi vede con le orecchie "Ascoltare è una cosa magnetica e speciale, una forza creativa. Gli amici che ci ascoltano sono quelli cui ci avviciniamo. Essere ascoltati ci crea, ci fa aprire ed espandere." (Karl Menninge) L'uomo e' l'essere eletto e superiore, l'unico a poter comunicare attraverso il linguaggio. Successivamente fu l'uomo superiore alla donna, ed e' stato il pensiero preponderante, sull'onda lunga dell'influenza clericale pervasa di retorica umanistica. Fu un grande imbroglio, tanto dannoso per l'umanita' che la stessa ne risentira' ancora per tempo. L'uomo moderno, imbottito di tecnologia avanzata, soffre nell'acquisizione di una consapevolezza che gli possa permettere di interiorizzare il suo ambiente circostante, in una fluida dinamicita' inclinata al rispetto del suo equilibrio. Uno degli esempi piu' evidenti , al di la' delle rivoluzioni tecnologiche e scientifiche, e' il mezzo della "comunicazione" umana, che non e' semplicisticamente il linguaggio ne' i media, ma la comprensione ed il rispetto delle esigenze altrui. Il Linguaggio quale mezzo di comunicazione? Il linguaggio, che l'uomo possiede a differenza degli altri primati, primordialmente si sviluppo' grazie ad una predisposizione anatomica delle strutture annesse, ma ando' proprio cosi'? L'essere umano primitivo non aveva il linguaggio, se non in una serie di rudimentali rumori fonetici, codificati da madre natura, che offrivano la possibilita' di una rudimentale trasmissione di pensiero, sufficiente alla cosa piu' importante, la sopravvivenza della specie. Un brillante esempio di comunicazione rudimentale dell'uomo si ha con i nostri neonati. Il loro pianto, gli ulteriori rumori fonetici, sono espressione della comunicazione rudimentale, che il neonato riserva al suo nuovo mondo. La Biotipologia Umana, una disciplina medica Olistica nata con Ippocrate, valuta il "temperamento" del nuovo arrivato, da particolari sfumature dei rumori fonetici e da caratteristiche del pianto. Quindi il medico esperto, attraverso l'osservazione della gestualita' del neonato, lo studio del pianto e dei rumori fonetici, puo' delineare con grande precisione l'aspetto del "temperamento" del neonato, la traccia genetica caratteriale che non abbandonera' l'individuo per tutto il resto della esistenza. Sono ancora gli animali a conservare quella forma di comunicazione primordiale composta da "energie sottili", una comunicazione profonda nella quale esprimono anche il loro temperamento, figlio del corredo genetico caratteriale, codificabile dai comportamenti che assumono soprattutto quando neonati. Alcuni studiosi hanno tentato di ridurre la comunicazione animale in un possibile "linguaggio" dei gatti, arrivando a ipotizzare una struttura lessicale costruita sulle varianti rumorose degli striduli felini. Anche i cani (e chi non piu' di loro) hanno il loro linguaggio di energie sottili, oltre ai timbri fonetici che variano di tonalita', intensita' e ampiezza . Gli animali, attraverso le energie sottili, comunicano avvertendosi, comprendendosi, trasmettendosi, anche nel raggio di distanze di decine di chilometri. Ne sono anche un esempio le Api. L'umano linguaggio attuale e' dovuto ad una lenta evoluzione e ad un perfezionamento delle aree anatomiche predisposte, nonche' ad un adattamento delle aree cerebrali che la sostengono. Ma perche' l'uomo ha avuto tale possibilita'? Tale situazione non sarebbe stata, viceversa, l'assenza di una piu' ampia, articolata, profonda capacita' comunicativa, presente negli animali? La necessita' per la comprensione tra due umani o la trasmissione di "elementi" comunicativi estranei al perfezionato linguaggio, ovvero la trasmissione di elementi vissuti allo stato subliminale, "energeticamente sottili", presenti nelle specie viventi, di cui gli animali ne sono largo esempio? Parlando delle specie viventi, si intendono sia la flora che la fauna, il mondo vegetale e quello animale, considerando non per ultimo il mondo minerale, che necessita di un capitolo proprio, ma anch'esso con un "linguaggio subliminale" evidenziato attraverso le "energie" che esprimono nei propri contenuti, i quali entrano in rapporto relazionale con gli animali e con l'uomo. Il linguaggio umano fu acquisito lentamente nei millenni, giostrato da una necessita' dovuta alla incapacita' di perfezionare altre forme di comunicazione. Per cui non deve sbalordirci che oggi gli umani continuano a non comprendersi. Questo perche' il linguaggio non fu l'elemento dello sviluppo comunicativo che sorreggeva la comunicazione profonda, ma fu un rudimentale primitivo mezzo che forniva la logistica per le necessita' primarie tra le esigenze umane, cosi' come accade ancora oggi, non illuminate dalla comprensione profonda degli altri e del mondo circostante. Elementi riduttivi, "informativi", che, non potendo evolversi si sono arginati alla rudimentalita' del mero linguaggio, privi di quei contenuti che io qui chiamo "energie sottili". Il risultato finale fu quello dell'egoismo e del non rispetto degli equilibri naturali e della natura, proprio perche' non avvertiti quali parti del proprio essere. La comunicazione tra gli esseri, e quella con se stessi (pensiero), espressa nel linguaggio, comportava rimaneggiamenti che nel tempo potevano anche stravolgere il simbolismo che la parola suscitava sulla emozione (energia sottile). Ad esempio, la parola "liberta'" oggi, in occidente, fa assumere un certo tipo di atteggiamento mentale, differente da come avveniva uno, due o piu' secoli or sono. Il pensiero emotivo che muoveva le parole "morte", "vita", "destino", nel tempo hanno variato significato, valore, simbolismo, essenza. Il pensiero genetico La natura biologica dell'uomo, il suo pensiero, la sua azione, l'adattamento al mondo circostante, continuano ad essere un dinamico evolversi. Se esistono coloro i quali la storia la fanno, e gli altri che la subiscono, puo' anche essere intuibile l'esatto contrario, cioe' che e' proprio il pensiero collettivo a muovere la storia in una certa direzione, e condizionare coloro i quali credono di farla. Se e' vero che la politica condiziona la vita dei cittadini, il "pensiero collettivo" ne e' motore trainante. Il pensiero di un popolo e' il risultato di scambi subliminali, energie che sono veicolate in profondita' con chi sta intorno e che, piu' che un'influenza esterna, subiscono un'influenza genetica. In altre parole, un popolo ha il senso del significato di "liberta'" non come lo spiegano i politici di turno e/o i media, ma dalle influenze genetiche dei precedessori e dalla quantita' di scambi energetici tra i soggetti di un ambito territoriale. Cosi' il significato di comunita' assume realta' palpabile e spiega perche' esistono ambiti sociali super-degradati come quello di Napoli, e altre ralta' migliori, a prescindere dalla politica e dai media. Ma Napoli, l'Italia puo' risorgere, se solo le comuunita' dei singoli cittadini sapessero comunicare piu' primordialmente: geneticamente ne siamo capaci, lo spiega la nostra storia. Studiosi del comportamento umano, tuttavia asseriscono che il pensiero comune e' equiparabile ad un sistema di "sottili interrelazioni energetiche" che risultano, almeno attualmente, inquantificabili da un punto di vista scientifico. In altri termini, ed in parole piu' povere, sembra che il nostro cervello sia capace di lavorare con sistemi ancora non molto conosciuti -meccanismi di "trasmissione" di "energie sottili"- con i suoi simili, che tali rimangono allo stato subliminale e sono primitivamente nati con noi. Essi generano comportamenti generali di "massa", che diventano superficiali e avvertiti come consapevolezza in una piu' larga scala di popolazione. Questo giustifica come l'Italia abbia avuto una suprema difficolta' nel far nascere un pensiero comune, se non quell'ultimo impresso secolarmente dal Vaticano. Giustifica anche l'assenza di sentimento patriottico, se non nel momento dei mondiali di calcio. Quindi il nazionalismo di un popolo, non e' meramente un fatto politico (questo puo' migliorarlo o peggiorarlo), ma dipende dalle caratteristiche intrinseche di un popolo. Cosi' il nazionalismo non e' il disegno di speculazioni, di logiche di enfatizzazioni mediatiche di tipo politico, ma la capacita' di un popolo di entrare in relazione con il proprio simile. Studiosi sono alla ricerca di tali "energie sottili", e possiamo immaginare quale pericolosa manipolazione potrebbe capitare se qualche scienziato trovasse la chiave di lettura di tali fenomeni. Addirittura, potrebbe essere una fortuna se la scienza avvilita da una logica "riduzionista" dovra' faticare non poco tempo prima di acquisire scientificamente la comprensione di fenomeni che, invece, gli animali conservano da millenni. L'unica cosa buona che si puo' addebitare alla scienza, e' di intuire e riconoscere che del "cervello" si sa solo il 5% e il 95% rimane sfortunatamente (fortunatamente?) sconosciuto. Le "energie sottili" non sono cresciute con la tecnologia, sono nate con l'uomo perche' fanno parte del suo essere, pertanto non hanno mai avuto ne' territorialita' ne' tempo. Un esempio di energia sottile e' la liquificazione del sangue di San Gennaro, impressa dalle energie di massa. Altro esempio e' l'intuizione del futuro, la capacita' di "visualizzare" quello che ancora non c'e'. Pensiamo allo scrittore francese Giulio Verne che, nei suoi racconti, scriveva con estrema e sorprendente precisione tutto quello che poi, in effetti, avvenne. Questa disciplina, inquadrata nella riduzionistica concettualita' del "futurologo", invece, non e' altro che una percezione delle "energie sottili". Ormai siamo abbastanza avanti per conoscere il nostro immediato futuro, cioe' quello che accadra' per l'umanita' nei prossimi 40-50 anni. Di questo ne disserteremo la prossima volta. Conclusioni Le energie sottili non sono estranee alla ricerca scientifica, soprattutto quella per scopi bellici . Per vincere una guerra non servirebbero piu' armi di distruzione, sarebbe mezzo piu' efficace e veloce qualcosa che trasmettesse saldamente una emozione contraria, ad esempio che il dittatore di turno vuole il male dei cittadini. E tutti, sulla medesima frequenza d'onda, riconoscerebbero il dittatore come il proprio principale nemico. Studi scientifici effettuati sugli animali, hanno riscontrato la grande capacita' di questi ultimi a trasmettersi ogni tipo di informazione attraverso il pensiero, anche a grandi distanze. Sono molti gli studiosi che attualmente si cimentano in tecniche di comunicazione non-verbale, ma chiaramente tali tecniche non sviluppano la sopita capacita' dell'essere umano. Interessante e' che le energie sottili rimangono impresse geneticamente, di generazione in generazione. Probabilmente e' questa la spiegazione dei comportamenti sociali tipici di un popolo, arginate dalle limitazioni dei confini. Bibliografia - Abbagnano N., Storia della filosofia, vol. VI, TEA, 1995. - Robert A. Hinde. Biological bases of human social behaviour. Edizione Mc Graw Hill, Londra, 1984. - Corrado Bornoroni. Biotipologia– La scienza dell'individualita' Umana. Casa Editrice Ambrosiana – 1999 ------------------------------------------- OSSERVATORIO LEGALE Osservatorio quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Emmanuela Bertucci, Claudia Moretti CLASS ACTION ITALIANA ALL'AMATRICIANA. DUBBI E PERPLESSITA'. COME AGIRE Cosa e' una class action? Con la finanziaria 2008 e' stata introdotta nell'ordinamento italiano una azione giudiziaria che consente ad associazioni e comitati di chiedere al giudice l'accertamento di un diritto alla restituzione di somme o al risarcimento del danno in alcune materie (vedi dopo). La peculiarita' di quest'azione consiste nel fatto che, diversamente dalle "normali" cause in tribunale, questo accertamento non varra' solo fra le parti nel processo, ma anche nei confronti di tutti coloro i quali, pur non prendendo parte al giudizio, vi abbiano aderito. Su che cosa si puo' fare una class action? Non si puo' proporre una class action per far valere qualsiasi diritto ma solo nei casi previsti: - contratti stipulati mediante l'uso di formulari, o comunque contratti le cui clausole non sono state oggetto di negoziazione fra i contraenti (ad esempio, tutti i contratti di telefonia, servizi, assicurazioni, bancari); - danni da fatti illeciti extracontrattuali (ad esempio, danni da prodotto difettoso); - danni derivanti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali. In tutti i casi occorre che sussista l'interesse collettivo dei consumatori o utenti. Ci pare ovvio che il legislatore non abbia inteso "interesse collettivo" in senso tecnico giuridico (ossia interesse che fa capo ad un ente esponenziale di un gruppo non occasionale), ma vi abbia ricompreso piu' genericamente ogni interesse leso che faccia capo ad una pluralita' di soggetti. In caso contrario, sarebbe pressoche' impossibile proporre class action in Italia. Chi puo' iniziare una class action? Una class action puo' essere intrapresa solo da associazioni e comitati che siano adeguetamente rappresentativi di interessi collettivi fatti valere in giudizio. Non potranno dunque proporre class action i singoli consumatori, o gruppi di consumatori che non siano organizzati in comitati o associazioni. Ma cosa vuol dire "adeguatamente rappresentative"? In assenza di specificazioni normative, sara' compito del giudice valutare la legittimazione dell'associazione ad agire in giudizio. In passato, con riferimento ad azioni giudiziali sotto questo profilo analoghe (azione inibitoria ex art. 1469 sexies c.c.), la giurisprudenza ha valutato la sussistenza di una adeguata rappresentativita' sulla base dei seguenti criteri: i contenuti e le finalita' di tutela dei consumatori presenti nello statuto dell'associazione; l'aver preso parte a organismi pubblici; il riconoscimento della rappresentativita' da parte di altri giudici. Il problema della rappresentatività' a nostro avviso operera' in modo differenziato per le associazioni che si occupano di tutela dei consumatori e comitati preesistenti che si sono occupati del problema, da una parte, e dall'altra i comitati creati appositamente per promuovere la class action. In relazione ai primi sara' molto piu' semplice per il giudice valutarne la rappresentatività', poiche' potra' analizzarne l'operato nel passato, la storia, la diffusione e pubblicizzazione del proprio operato fra la gente, la possibilita' di raggiungere con i propri mezzi ampie fette di popolazione. I comitati costituiti ad hoc dovranno invece provare, a nostro avviso, in maniera piu' pregnante la propria rappresentativita'. Se ad esempio porteranno in giudizio un problema locale, la valutazione potra' vertere anche su come hanno coinvolto l'utenza (sui quotidiani locali ad esempio) o sulla portata del problema fra l'utenza. Quando un interesse collettivo puo' essere fatto valere con una class action? La legge prevede come ammissibili solo le azioni che riguardino interessi suscettibili di "adeguata tutela" tramite lo strumento della class action. Cosa vuol dire? A nostro avviso, questo criterio atterra': - la diffusione dell'interesse collettivo che si intende tutelare (secondo questo criterio non si potrebbero proporre class action che riguardino un numero di consumatori troppo esiguo); - la "non generalizzabilita'" del caso portato all'attenzione del giudice. Secondo questo criterio non si potrebbe proporre una class action quando la modalita' con cui la lesione del diritto (o la violazione del contratto) si e' verificata e la responsabilita' che ne consegue non possono che esser valutate caso per caso. Ad esempio, viene iniziata una class action contro l'inefficienza dei call center di un gestore telefonico; non crediamo che questo, che pure e' un inadempimento contrattuale, sia giudicabile con la class action poiche' puo' riguardare inefficienze troppo diverse fra loro per poterne astrarre una categoria di inadempimento. Diverso se l'azienda pratica una tecnica pratica commerciale scorretta "uniforme" (pubblicita' ingannevole sul sito dell'azienda). In quale tribunale va proposta la class action? La legge prevede che debba essere proposta davanti al Tribunale in cui ha sede l'azienda (ad esempio, una azione contro Telecom andra' proposta a Milano). Riteniamo pero' che come "sede" non si debba intendere esclusivamente la sede legale (altrimenti il legislatore lo avrebbe specificato), ma anche (come prevede l'art. 19 c.p.c.) il luogo in cui l'impresa ha uno stabilimento e un rappresentante autorizzato a stare in giudizio. Rimane aperto il problema per citare quelle aziende straniere che non hanno in Italia sedi con un rappresentante autorizzato a stare in giudizio. Si possono proporre piu' class action da parte di soggetti diversi per lo stesso problema? La legge non specifica nulla; ben potrebbero dunque esistere davanti al tribunale di Milano due distinte class action presentate da due diverse associazioni contro, ad esempio, gli 899 di Telecom. Riteniamo che in questi casi molto probabilmente il giudice, per evitare che sullo stesso problema ci siano pronunce contrastanti, riunira' le due cause in una unica. Chi puo' aderire ad una class action? Uno dei piu' grandi difetti di questa legge, che ne limita fortemente il campo di azione, e' che potra' aderire alla class action solo il "consumatore" cosi' come definito nel codice del consumo, cioe' "la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attivita' imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta". Ne consegue che non potranno partecipare ad una class action soggetti diversi dai consumatori, cioe' chi, come una qualunque azienda piccola, grande o individuale, abbia subito un danno nell'esecuzione di un contratto di adesione. Per fare un esempio, in caso di class action contro l'inadempimento di un gestore telefonico, potranno partecipare i singoli consumatori che abbiano una utenza residenziale, non anche le utenze classificate come "business", seppure il danno che ne ricevono, ma soprattutto l'illecito contrattuale che ne e' a monte, sono identici. Il singolo consumatore: azione individuale o class action? Nel caso in cui sia gia' stata iniziata una class action, il singolo consumatore che intenda far valere in giudizio il proprio diritto al risarcimento per il medesimo problema potra': - promuovere una azione individuale contro l'impresa davanti al giudice competente per la propria residenza; - aderire alla class action. In quest'ultimo caso, che la class action sia vittoriosa o sia perdente, egli sara' vincolato a quella decisione del giudice e non potra', a sentenza emessa, promuovere una propria azione individuale; - intervenire nella causa di class action non come "aderente" ma con una propria azione giudiziale. Il consumatore potra' infatti portare in giudizio le proprie ragioni (con un proprio avvocato) e le proprie prove a sostegno della causa comune. In ogni caso –riteniamo– il consumatore non potra' aderire a diverse class action aventi lo stesso oggetto proposte da due diverse associazioni. Infatti "aderire" alla class action significa comunque agire in giudizio, e per i principi del diritto processuale italiano non si puo' agire nei confronti dello stesso soggetto e per lo stesso motivo con due cause contemporaneamente. L'aderente potra' comunque sempre ritirarsi dalla class action fino al momento della precisazione delle conclusioni. Chi, e come, fa sapere che e' in corso una class action? Una volta che il giudice ha ritenuto ammissibile la class action, dispone che sia data, a cura del proponente, adeguata informazione sulla stessa. La legge non spiega altro e dunque, molto probabilmente, sara' lo stesso giudice a decidere come andra' pubblicizzata l'azione. Ma per avere una pubblicita' idonea a raggiunger il maggior numero di possibili aderenti, soprattutto nelle cause di rilievo nazionale, servirebbero all'associazione che ha proposto l'azione ingenti fondi (si pensi alla pubblicazione su quotidiani nazionali, ad esempio). Cio' di sicuro inibirebbe molte associazioni con limitate disponibilita' economiche a promuovere class action. Del resto e' fondamentale che i consumatori siano ben informati sulle class action esistenti ed e' indispensabile che chiunque ne possa avere facilmente conoscenza tramite un unico mezzo di informazione istituzionale di base. Pertanto proponiamo/auspichiamo che (in fase di applicazione della normativa) sia predisposto un sito Internet gestito dal Ministero di Grazie e Giustizia all'interno del quale ogni proponente, la cui azione sia stata ammessa dal giudice, possa comunicare l'esistenza della class action e l'oggetto della stessa. In questo modo chiunque potra' in qualsiasi momento consultare l'elenco delle class action attive in Italia. L’idonea pubblicita’ a garanzia dell’utenza, se interpretata in modo eccessivamente oneroso e non proporzionale alle forze del proponente, rischia di essere paralizzante per il meccanismo stesso. L'adesione del consumatore alla class action La legge prevede che il consumatore che intende aderire alla class action lo comunichi per iscritto all'associazione proponente, senza pero' specificare nel dettaglio come cio' debba avvenire. Sembrerebbe dunque sufficiente anche l'invio di una email o di una raccomandata AR, ma un simile meccanismo cozza con l'esigenza di certezza del diritto propria del nostro ordinamento processuale. Infatti una mail, seppur con nome e cognome puo' non essere sufficiente ad identificare con certezza il soggetto che aderisce; similmente per la raccomandata. Dal ricevimento della comunicazione si producono effetti giuridici che vincoleranno l'aderente, e l'impresa ben potrebbe contestare l'adesione stessa, creando incertezza e caos applicativo. Seppur appaia un "appesantimento burocratico" riteniamo estremamente utile che l’aderente provveda a far autenticare la propria firma e fotocopia del documento presso il Comune di residenza o domicilio, e solo cosi’ spedire l’adesione al proponente per raccomandata AR. La sentenza Al termine della causa se il giudice ritiene di accogliere la domanda giudiziale, si pronuncia accertando l'esistenza del diritto al risarcimento del danno o alla restituzione, senza pero' quantificare gli stessi, ma limitandosi ad individuare i criteri da utilizzare nella quantificazione del loro ammontare. Inoltre, qualora sia possibile allo stato degli atti, il giudice determina una somma minima che deve comunque essere corrisposta ai singoli consumatori che hanno aderito all'azione. Rimane il dubbio sulla immediata esecutivita' di questa parte della sentenza: se cioe' nel caso in cui l'impresa non corrisponda questa somma il consumatore possa iniziare subito una esecuzione forzata. Cio' perche' la sentenza emessa dal giudice dovrebbe essere di accertamento del diritto, e non gia' anche di condanna dell'azienda, rinviando alle successive fasi (conciliativa o giudiziale (!!!)) la liquidazione degli importi. A nostro avviso, a prescindere dalle definizioni giuridiche e dottrinali, dovrebbe esser possibile eseguirla anche solo per quegli importi minimi senza dover attendere gli ulteriori sviluppi. La proposta transattiva dell'azienda, l'accettazione, la conciliazione. La beffa del legislatore - E dopo la sentenza? Tutto e' rimesso alla "buona volonta' dell'azienda". Vediamo come. In caso di vittoria della class action, l'impresa chiamata in causa potra' proporre ai singoli consumatori una transazione, mediante il pagamento di una somma a liquidazione del danno. La proposta dovra' essere fatta entro sessanta giorni dalla notificazione della sentenza e, se accettata, diventera' titolo esecutivo (con il quale il singolo potra' attivare una procedura di esecuzione forzata). Nel caso in cui la proposta non venga fatta, o non venga accettata, si apre una ulteriore fase di conciliazione. - Un dubbio: chi accetta la proposta? I singoli o il proponente? La legge non e' chiara e, da una lettura sistematica parrebbe che qualora anche un solo consumatore non abbia accettato l'eventuale proposta dell'azienda, il presidente del Tribunale dovra' costituire una "camera di conciliazione", ossia un tavolo di trattativa, sulla liquidazione dei danni patiti da ogni consumatore che non abbia gia' transatto. Questa camera sara' composta da un avvocato scelto dal proponente, uno scelto dall'impresa e presieduta da un avvocato cassazionista. I consumatori che hanno gia' aderito alla class action (e solo loro), se intendono partecipare alla fase conciliativa, dovranno espressamente farne domanda. - E cosa accade nella "camera di conciliazione"? Questi gli scenari possibili: - gli avvocati si accordano sui risarcimenti da pagare ai singoli consumatori; - non c'e' accordo, o c'e' solo per alcune posizioni, o ancora l'impresa non partecipa nemmeno, e la camera va deserta. In quest'ultimo caso, i singoli consumatori pur avendo una pronuncia che accerta il loro diritto al risarcimento, dovranno nuovamente intentare causa, e questa volta da soli, contro l'impresa per ottenere la quantificazione e liquidazione del proprio danno. Attenzione: non e' l'America. Una class action pensata per non funzionare Il legislatore ce l'ha messa tutta e c'e' riuscito: far finta di potenziare la tutela dei diritti, lasciando la situazione sostanzialmente invariata. Come abbiamo gia' detto questa class action si applica, sostanzialmente, solo ai contratti dei consumatori lasciando inspiegabilmente fuori moltissimi altri campi dove, come dimostrano le esperienze straniere, la class action si dimostra un ottimo strumento (contratti conclusi da chi ha partita IVA, contratti di lavoro, rapporti con la pubblica amministrazione). Esiste all'interno della legge una pericolosissima disposizione che, se non adeguatamente interpretata, rischia di vanificare la class action. L'art. 140 bis, comma 3, prevede infatti che il giudice possa "differire la pronuncia sull'ammissibilita' della domanda quando sul medesimo oggetto e' in corso un'istruttoria davanti ad una autorita' indipendente". Cio' vuol dire che ogniqualvolta un'autorita' quale l'Agcom o l'Agcm abbia aperto un procedimento su quel tema, il giudice potrebbe sospendere il giudizio. Seppur si tratta di una mera possibilita' lasciata al vaglio del giudice, rappresenta comunque una pericolosa dilazione per altro insensata posto che un'istruttoria amministrativa non dovrebbe avere alcuna interferenza con una causa civile. Ma la vera beffa si ha nel fatto che una azione nata per dare un risarcimento si possa concludere con una mera statuizione di principio. Infatti, se scopo finale della class action e' di garantire il risarcimento dei danni ai singoli aderenti, questa class action e' inutile. Gia' il fatto che dopo una sentenza che accerta un diritto e perfino, laddove possibile, una somma minima da corrispondere, sia previsto un tavolo di conciliazione facoltativo per l'azienda (!!!), per liquidare le somme, dimostra chiaramente l'intento del legislatore: creare uno strumento giudiziale vuoto e infruttuoso. Che interesse avrebbe mai l'impresa a partecipare alle fasi successive alla sentenza? Nessuno. Puo' non fare alcuna proposta; puo' disertare la camera di conciliazione (tanto non la punisce nessuno); puo', solo per una questione di immagine, proporre una transazione minima per "salvare la faccia". Rimane comunque consapevole del fatto che senza il suo consenso il singolo sara' costretto, dopo aver gia' fatto -E VINTO- un giudizio (e pagate le relative spese) farne un'altro, questa volta per quantificare il suo risarcimento; e probabilmente dopo, un altro ancora, per eseguire la seconda sentenza che avra' ottenuto (esecuzione forzata). Arriviamo cosi' a ben tre cause per l'ottenimento di quanto gli spetta!!! Ma allora perche' fare una class action? Nonostante il legislatore abbia fatto di tutto (e vi sia riuscito) per creare uno strumento dalle armi spuntate, crediamo che sia importante utilizzarlo e spingere contemporaneamente per una sua radicale riforma. Infatti, se dal quadro che ne abbiamo prospettato emerge chiaramente che alla maggior parte dei consumatori converra', per celerita', proporre azioni individuali piuttosto che aderire alla class action, ci sono una serie di casi in cui questo strumento potra' essere utile: ci riferiamo in particolare a quelle situazioni in cui il diritto al risarcimento non e' certo, o non e' evidente, o il cui accertamento comporta una istruttoria particolarmente complessa e costosa. In questi casi, fara' buon gioco al consumatore procedere collettivamente e dividere con il proponente e gli altri aderenti i costi della propria tutela. Ad esempio, in caso di azione giudiziaria per l'illegittima modifica delle condizioni di un contratto di telefonia, sara' a nostro avviso piu' utile per il singolo aderire alla class action piuttosto che proporre una propria azione individuale. Cio' perche' la questione e' normativamente complessa e la modesta entita' del danno non la renderebbe conveniente. Nel frattempo, fin dalla sua entrata in vigore torneremo a chiederne la modifica, conformemente alla nostra proposta di legge: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=149901 ------------------------------------------- MACROMICRO ECONOMIA Come macro e micro economia incidono sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Eroga et impera: come la casta dei partiti mantiene i fiancheggiatori La casta ha bisogno di fiancheggiatori piu' o meno consapevoli per perpetuarsi, per annacquare i potenziali oppositori, per evitare il ricambio nelle istituzioni, per farsi amici. Le strategie per ottenere l'obiettivo sono varie, con una costante: pagano i cittadini. Un soggetto riconducibile alla partitocrazia individua un nobile obiettivo (come si sa, le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni) e crea un meccanismo per erogare soldi pubblici ad una determinata categoria. L'efficacia aumenta quando i soldi hanno una destinazione 'obbligata', cioe' quando l'istituzione partitocratica decide anche dove spendere i soldi. In questo modo si imbrigliano ben due tipologie di fiancheggiatori. Un plastico esempio. Il Comitato regionale per le comunicazioni della Toscana (Corecom*) eroghera' finanziamenti a favore di 30 associazioni regionali che operano nei settori culturale, artistico, assistenziale, educativo, professionale, sportivo ... La giustificazione e' l'autopromozione delle associazioni, il mezzo sono spot televisivi e radiofonici i cui costi di produzione (fino a 800 euro) e di messa in onda sono a carico del Corecom, quindi della Regione Toscana, quindi dei contribuenti. Le associazioni presentano la domanda per accedere ai finanziamenti, le radio e tv dichiarano la loro disponibilita' a trasmettere gli spot. "Grande adesione delle emittenti toscane al progetto: 37 televisioni e 33 radio", annuncia lo stesso Corecom. L'operazione si chiama Programmi della partecipazione (sic!) e il bando scade il 21 gennaio 2007. Eroga et impera: il guinzaglio dei finanziamenti pubblici. Grazie al meccanismo "eroga et impera", nell'immediato si ottengono gratitudine e servizi giornalistici elogiativi. Inoltre, eroga oggi, eroga domani, associazioni ed emittenti si abituano a soldi facili. Perche' sforzarsi di essere bravi ed efficienti se basta inclinarsi un po'? Non rinunciando apertamente agli obiettivi. Ma, in nome della sopravvivenza, associazioni di consumatori o ambientaliste faranno critiche meno feroci alle scelte del governo regionale e l'informazione locale evitera' di realizzare un'inchiesta sugli sperperi o sull'inutilita' di comitati ed enti regionali. Insomma, si trasformeranno in fiancheggiatori della casta, inconsapevoli forse, ma la sostanza non cambia: il sistema di potere coi soldi dei cittadini si autoalimenta. * I Corecom http://www.agcom.it/par_condicio/comitati.htm sono organi regionali di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale. Hanno diverse competenze tra cui la conciliazione delle controversie in materia di telecomunicazioni. I costi e le nomine sono a carico delle regioni. Solo negli ultimi mesi le nomine hanno provocato polemiche tra i partiti in Piemonte, Campania, Calabria (il caso piu' controverso), ecc. Le polemiche sui costi della politica hanno spinto una regione come l'Emilia-Romagna a ridurre i commissari da nove a tre. ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA INCENTIVI 2008: ROTTAMAZIONE AUTO, INTERVENTI SULLA CASA E 'BONUS' FISCALI Per quest'anno i riferimenti riguardo agli incentivi fiscali, sulla rottamazione delle auto e sulla ristrutturazione edilizia sono -oltre che la legge finanziaria 2008 (legge 244/07) e il decreto fiscale collegato (d.l.159/07 convertito nella legge 222/07), anche il cosiddetto "decreto milleproroghe" (d.l.248/07) che nello specifico si e' occupato degli incentivi sulle rottamazioni auto. In alcuni casi (lo specifichiamo) le norme sono ''sospese'' in attesa di chiarimenti pratici da parte del Governo. La scheda sara' aggiornata via via che tali chiarimenti giungeranno nonche' in conseguenza della conversione in legge del decreto milleproroghe. Per approfondire consigliamo di riferirsi agli uffici dell'Agenzia delle entrate od alle guide da essa emesse che, quando possibile, riportiamo nella scheda. AUTO E MOTO: AGEVOLAZIONI PER LA ROTTAMAZIONE E L'ACQUISTO (decreto milleproroghe, d.l.248/07, art.29) Sono state prorogate al 2008 tutte le agevolazioni previste per l'anno 2007, con alcune integrazioni e modifiche. Ecco i dettagli, chiariti anche dalla circolare ACI n.4/08 del 2/1/2008: AUTO, ROTTAMAZIONE E' previsto un contributo pari al costo della demolizione -e comunque di massimo 150 euro- per ciascun veicolo per trasporto promiscuo (*) rottamato nel corso del 2008 di categoria '"euro 0", ''euro 1'' od "euro 2" (questi ultimi immatricolati entro il 31/12/98). Il contributo e' anticipato dal centro autorizzato che ha effettuato la rottamazione che poi potra' detrarlo dalle proprie tasse. Il centro autorizzato deve fornire anche il certificato di avvenuta rottamazione. Il decreto Bersani Bis (d.l.7/07 convertito nella legge 40/07): - ha esteso il contributo anche alle autovetture adibite al solo trasporto di persone. - ha precisato che questo contributo, unito eventualmente alla fruizione del rimborso dell'abbonamento annuale al servizio di trasporto pubblico (vedi sotto), e' applicabile solo in caso di rottamazione senza sostituzione, e non spetta nel caso di acquisto di un veicolo nuovo od usato entro tre anni dalla rottamazione stessa. (*) Nota: la distinzione tra "trasporto promiscuo" e "trasporto di persone" oggi non esiste piu', ma per i veicoli immatricolati prima del 1/10/98 -praticamente tutti gli euro 0 ed euro 1- e' ancora valida. Da tale data, infatti, e' cambiato il sistema di immatricolazione per effetto del D.M. 4/8/98 attuativo della direttiva 98/14/CE, sistema che ha unificato in un'unica categoria tutti gli autoveicoli (M1). Se alla rottamazione non segue un riacquisto e' possibile ottenere -qualora non si sia intestatari di alcun veicolo registrato- il rimborso dell'abbonamento al trasporto pubblico locale nell'ambito del Comune di residenza per tre anni oppure, in alternativa, un contributo di 800 euro per aderire alla fruizione dei servizi di "car-sharing" (condivisione degli autoveicoli), ambedue usufruibili secondo modalita' che dovranno essere stabilite da decreti interministeriali. Nota sull'applicazione: Le modalita' attuative del rimborso dell'abbonamento al trasporto pubblico, previsto fin dal Gennaio 2007 , non sono in realta' mai state emanate. Le uniche precisazioni sono quelle del decreto Bersani Bis (d.l.7/07 convertito nella legge 40/07) che ha chiarito che e' rimborsabile sia l'abbonamento di trasporto pubblico nell'ambito del comune di residenza o domicilio sia quello nell'ambito del comune ove e' ubicata la sede di lavoro nonche' quelle generiche della nota del Ministero dell'economia e delle finanze del 13/2/07, nota la cui validita' non e' stata pero' confermata dal decreto Milleproroghe. Si attende quindi un definitivo chiarimento, che ci auguriamo arrivi a breve. AUTO, ROTTAMAZIONE CON RIACQUISTO Se il veicolo rottamato -di categoria euro 0, euro 1 od euro 2 (questi ultimi immatricolati entro il 31/12/96)- viene sostituito con uno nuovo di categoria ''euro 4'' o ''euro 5'' sono previsti questi contributi: - 700 euro nei casi in cui il veicolo acquistato emetta non oltre 140 grammi di CO2 al km (per i diesel 130 grammi di CO2 al Km); - 800 euro nei casi in cui il veicolo acquistato emetta non oltre 120 grammi di CO2 al km; - ulteriori 500 euro nei casi in cui i veicoli demoliti siano due, appartenenti a persone conviventi facenti parte dello stesso nucleo familiare (fa fede lo stato di famiglia); A cio' si aggiunge ulteriormente: * esenzione dal bollo per tre anni se il veicolo rottamato e' un "euro 0"; * esenzione dal bollo per un anno in tutti gli altri casi. Queste agevolazioni valgono per contratti di acquisto stipulati dal 1/1/2008 al 31/12/2008 con immatricolazione del veicolo nuovo entro il 31/3/2009. Anche in questo caso si attendono chiarimenti dal Ministero dell'economia e delle finanze, dato che non e' stata confermata la validita' della nota chiarificatrice riguardante le agevolazioni per il 2007 (nota del 13/2/07). AUTOCARRI, VEICOLI SPECIALI E AUTOCARAVAN: ROTTAMAZIONE CON RIACQUISTO Nel caso di rottamazione di autocarri, autoveicoli per trasporto promiscuo, autoveicoli per trasporti specifici, autoveicoli per uso speciale o autocaravan (le cui caratteristiche sono specificate all'art.54 del codice della strada) di categoria "euro 0'' o ''euro 1'' immatricolati entro il 31/12/98 e di peso complessivo non superiore a 3,5 t., con riacquisto di un veicolo nuovo (della medesima tipologia ed entro il medesimo limite di massa) immatricolato come ''euro 4'' , e' concesso un contributo di: - euro 1.500 se il veicolo e' di massa massima inferiore a 3 t.; - euro 2.500 se lo stesso ha massa massima da 3 a 3,5 t.. Queste agevolazioni valgono per contratti di acquisto stipulati dal 1/1/2008 al 31/12/2008 con immatricolazione del veicolo nuovo entro il 31/3/2009. Anche in questo caso si attendono chiarimenti dal Ministero dell'economia e delle finanze, dato che non e' stata confermata la validita' della nota chiarificatrice riguardante le agevolazioni per il 2007 (nota del 13/2/07). VEICOLI ECOLOGICI, ACQUISTO In caso di acquisto di autovetture e/o autocarri nuovi ed omologati dal costruttore per la circolazione mediante alimentazione -esclusiva o doppia- a gas metano, GPL, elettricita' od idrogeno, e' concesso un contributo di: ** 2.000 euro per veicoli con immissioni inferiori ai 120 gr di CO2 per km. Il Ministero dell'economia e delle finanze, con nota del 13/2/07, chiarisce che il limite a cui fare riferimento e' quello relativo al tipo di alimentazione meno inquinante riportato sulla carta di circolazione. Per i veicoli ad alimentazione ibrida (elettrico-benzina o idrogeno-benzina) vale il dato di emissione di CO2 specificato sulla stessa carta. Per i veicoli esclusivamente alimentati ad elettricita' od idrogeno il beneficio si applica sempre nella misura piena di 2.000 euro; ** 1.500 euro negli altri casi. Queste agevolazioni valgono per contratti di acquisto stipulati 3/10/2006 al 31/12/2009, per mezzi immatricolati non oltre il 31/3/2010. Anche in questo caso si attendono chiarimenti dal Ministero dell'economia e delle finanze, dato che non e' stata confermata la validita' della nota chiarificatrice riguardante le agevolazioni per il 2007 (nota del 13/2/07). Crediamo tuttavia, anche per quanto precisato dall'ACI, che sia confermabile la cumulabilita' di dette agevolazioni con quelle previste per la rottamazione con riacquisto di autovetture od autocarri euro 4 ed euro 5, dette sopra. E' auspicabile, in merito, un celere chiarimento del Ministero. MOTOCICLI, ROTTAMAZIONE CON RIACQUISTO Se si acquista un motociclo nuovo di categoria ''euro 3'' rottamando nel contempo un motociclo ''euro 0'' e' concesso un contributo per la rottamazione fino a 80 euro e l'esenzione del pagamento del bollo per cinque anni. Il contributo e' anticipato dal venditore che poi provvedera' a detrarlo dalle proprie tasse. Questa agevolazione vale per contratti di acquisto stipulati dal 1/1/2008 al 31/12/2008 con immatricolazione del veicolo nuovo entro il 31/3/2009. COME OTTENERE I BENEFICI Come per l'anno scorso, le pratiche per usufruire dei benefici relativi all'acquisto sono a carico del venditore, che deve integrare la documentazione da presentare al PRA per la prima immatricolazione con una dichiarazione sostitutiva di notorieta' (autocertificazione) in cui devono essere indicati: - la conformita' del veicolo acquistato ai requisiti prescritti per l'ottenimento dei benefici; - la targa del veicolo ritirato per la consegna ai centri autorizzati per la demolizione e la conformita' dello stesso ai requisiti stabiliti dalla legge; Alla dichiarazione vanno allegati: - una copia del certificato di rottamazione rilasciato da centri autorizzati (o, se questo e' in ritardo una copia del certificato di proprieta' con annotata la cessazione dalla circolazione del veicolo); - una copia del contratto di acquisto o di qualsiasi altro documento commerciale che identifichi le parti e comprovi l'acquisto del veicolo (una fattura dettagliata, per esempio); - una copia dello stato di famiglia dell'acquirente con data non anteriore a sei mesi, qualora sia richiesta; - altri eventuali documenti necessari. Le richieste di formalita' al PRA debbono essere presentate entro 60 giorni dall'immatricolazione del veicolo -ai sensi dell'art.93 del c.d.s.- pena la decadenza di tutte le agevolazioni. Il venditore deve, ulteriormente: - consegnare il veicolo ritirato al demolitore e cancellarne i dati al PRA (direttamente o per delega) entro 15gg dalla consegna del nuovo mezzo (i veicoli usati, dice la legge, non possono essere rimessi in circolazione); - inviare le documentazioni inerenti la vendita e la rottamazione al produttore, che deve conservarle per cinque anni. I contributi ''in denaro'' sono anticipati dai venditori come detrazione dal prezzo. I Concessionari-venditori vengono poi rimborsati dai centri autorizzati che hanno effettuato la rottamazione oppure dalle imprese costruttrici o importatrici del veicolo. Questi, da parte loro, recuperano il contributo detraendolo dalle proprie tasse. Per quanto riguarda l'esenzione del bollo, la notizia, una volta giunta al PRA tramite invio della dichiarazione del venditore di cui sopra, viene trasmessa in tempo reale all'archivio nazionale delle tasse automobilistiche ed al Dipartimento per i trasporti terrestri (ex motorizzazione), i quali provvedono alla sua memorizzazione. L'ACI ha specificato, a livello pratico, che le annualita' esenti devono partire dalla data di immatricolazione del veicolo nuovo. Alla scadenza dell'esenzione viene calcolata la periodicita' dei versamenti secondo la normativa vigente. Nota: Le dichiarazioni sostitutive gia' previste nel 2007 sono valide tuttora per le agevolazioni relative ad acquisti fatti entro il 31/12/07 (usufruendo dei benefici della finanziaria 2007) con immatricolazione del veicolo nuovo entro il 31/3/08. UN CASO A PARTE: installazione di impianti a metano o a gpl su veicoli gia' circolanti Il decreto milleproroghe precisa che i contributi per l'installazione di impianti GPL e a gas metano su veicoli gia' in circolazione sono -rispettivamente- di euro 350 e 500 euro. Ricordiamo che si tratta degli incentivi concessi gia' da qualche anno dal Ministero per lo sviluppo economico, che per il 2007 prevedevano 650 euro per la conversione a gas e gpl entro tre anni dall'immatricolazione, e 350 euro per la trasformazione di veicoli "euro 0" ed "euro 1", concessi come sconto al momento della trasformazione. Attualmente la situazione e' ferma, per il 2008 infatti si attendono ancora le nuove disposizioni del Ministero dello sviluppo economico, che dovra' chiarire le modalita' di fruizione. Informazioni possono essere trovate sul sito del consorzio organizzatore, l'Ecogas: http://www.ecogas.it Nota: i suddetti incentivi sono statali. Per informazioni su eventuali ulteriori incentivi previsti a livello locale si deve far riferimento al proprio comune, provincia o regione. INTERVENTI SULLA CASA: DETRAZIONI FISCALI (Finanziaria 2008, legge 244/07) BONUS 36% RISTRUTTURAZIONI (art.1 commi 17/18/19) E' prorogata al 2008, 2009 e 2010 la detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per la ristrutturazione della casa, con tetto massimo di 48.000 euro per unita' immobiliare. Le condizioni per usufruirne sono rimaste invariate rispetto a quelle valide per il 2007, con la novita' che e' stata reintrodotta la possibilita' di utilizzare il bonus anche in caso di acquisto di un edificio ristrutturato o in corso di ristrutturazione. Questa agevolazione, del 36% calcolato sul 25% del prezzo dell'immobile, e' usufruibile per ristrutturazioni eseguite dal 1/1/2008 al 31/12/2010 con vendita o assegnazione entro il 30/6/2011 (fa fede l'atto di rogito). Maggiori approfondimenti sula scheda RESTAURARE UN IMMOBILE DETRAENDO IL 36% DALLE TASSE, al link: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40695 INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO (art.1 commi 20/21/22/23/24) Sono prorogati a tutto il 2010 i benefici introdotti dalla Finanziaria 2007 per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Ricordiamo che queste detrazioni si applicano in sede di dichiarazione dei redditi sull'irpef lorda dovuta. 1) SPESE DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per interventi che consentano un risparmio energetico annuale -sull'energia primaria per il riscaldamento- di almeno il 20% rispetto ai valori di legge (d.lgs.192/2005 allegato C, numero 1, tabella 1): Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 100.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. Nota: La finanziaria 2007 (art.1 comma 351) aveva previsto che questa agevolazione fosse applicabile anche agli interventi di realizzazione di nuovi edifici o complessi di edifici di volumetria complessiva superiore ai 10.000 metri cubi, avviati entro il 31/12/2007 e terminati nei 3 anni successivi, e che consentano un risparmio di fabbisogno energetico primario annuo per metro quadro almeno del 50% rispetto ai valori di legge (allegato C, numero 1, tabella 1 d.lgs.192/05). La quota di detrazione del 55% era calcolabile sugli extra costi sostenuti per il raggiungimento di tale obiettivo, incluse le spese di progettazione. Questa detrazione NON e' stata prorogata al 2008, per il momento. 2) SPESE PER STRUTTURE OPACHE VERTICALI (PARETI), ORIZZONTALI (TETTI E PAVIMENTI) E FINESTRE COMPRENSIVE DI INFISSI sostenute entro il 31/12/2010, documentate, relative ad interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unita' immobiliari, consistenti nella coibentazione (isolamento termico). La condizione per usufruire del beneficio e' che siano rispettati i "requisiti di trasmittanza termica U" , che dipendono dalla zona climatica del comune e dal tipo di struttura, fissati nella tabella 3 allegata alla finanziaria 2007 (corretta e sostituita dalla finanziaria 2008, all'art.1 comma 23). Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 60.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. Nota su queste due detrazioni: I valori annui-limite di fabbisogno di energia nonche' quelli di trasmittanza termica saranno definiti con decreto del Ministero dello sviluppo economico entro il 28/02/2008. 3) SPESE PER INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA PER USI DOMESTICI ED INDUSTRIALI sostenute entro il 31/12/2010 e documentate. Sono comprese anche le spese per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e universita'. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 60.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. 4) SPESE PER LA SOSTITUZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE CON IMPIANTI DOTATI DI CALDAIE A CONDENSAZIONE sostenute entro il 31/12/2010, documentate. Sono comprese le spese di messa a punto del sistema di distribuzione. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 55% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 30.000 euro, da ripartire in quote annuali di pari importo in numero variabile da tre a dieci, a scelta del contribuente. Attenzione, la finanziaria 2008 ha esteso questa detrazione anche alle spese per la - sostituzione di impianti non a condensazione sostenute entro il 31/12/2009, fino ad un tetto limite massimo di spesa (fondo statale) di 2 milioni di euro l'anno. Il Ministero dell'economia e delle finanze emettera' istruzioni operative; -sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia, sostenute fino al 31/12/2010 (art.1 comma 286). COME USUFRUIRE DEI BENEFICI I dettagli sono stati stabiliti con decreto del Ministero dell'economia del 19/2/07 (la cui validita' e' stata confermata anche dalla Finanziaria 2008) modificato in parte dal decreto interministeriale del 26/10/07 e con la successiva circolare dell'Agenzia delle entrante n.36 del 31/5/07. Queste, in breve, le istruzioni che possono essere approfondite leggendosi direttamente i testi di questi provvedimenti riportati piu' avanti, tra i link utili: Soggetti ammessi alla detrazione: Possono usufruire delle detrazioni le persone fisiche o giuridiche che sostengono le spese per lavori su edifici esistenti da loro posseduti o detenuti. Tra le persone fisiche sono ammessi, oltre ai proprietari, i titolari di un diritto reale sul bene (usufrutto, etc.), gli inquilini o i comodatari e i condomini nel caso di lavori sulle parti condominiali. Le spese detraibili sono quelle sostenute -e rimaste a proprio carico- fino al 31/12/2010. Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il possessore o detentore dell'immobile, che abbiano sostenuto le spese. Edifici interessati: Le agevolazioni riguardano sia gli edifici residenziali che quelli strumentali, di qualsiasi categoria catastale, anche rurale, a patto che siano "esistenti". Sono quindi esclusi tutti gli edifici di nuova costruzione, ovvero gli interventi effettuati in fase di edificazione. La prova dell'esistenza dell'edificio puo' essere prodotta esibendo l'iscrizione al catasto e/o i pagamenti dell'ICI. Per quanto riguarda tutti gli interventi agevolabili, inoltre, gli edifici devono essere gia' dotati di impianto di riscaldamento. Unica eccezione e' l'installazione di pannelli solari, per la quale non e' necessario tale requisito. Per le ristrutturazioni che prevedano il frazionamento dell'unita' immobiliare, il beneficio e' compatibile solo con la realizzazione di un impianto termico centralizzato che serva tutte le nuove unita' realizzate. Se invece gli interventi prevedono la demolizione con successiva ricostruzione, le detrazioni sono godibili solo nei casi di "fedele ricostruzione". Sono esclusi, quindi, i lavori di ampliamento. Gli interventi agevolati: Sono inclusi gli interventi che comportano una riduzione della trasmittanza termica degli elementi opachi costituenti l'involucro dell'edificio e delle finestre, e gli interventi impiantistici concernenti la climatizzazione invernale e/o la produzione di acqua calda. Sono incluse inoltre le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonche' inerenti la redazione degli attestati. Sia il decreto ministeriale che la circolare dell'Agenzia delle entrate sono molto dettagliate nel definire i tipi di interventi per i quali si puo' beneficiare della detrazione. Per i dettagli rimandiamo alla lettura degli stessi, disponibili piu' avanti, tra i link utili. Adempimenti: - affidarsi ad un tecnico abilitato che attesti la corrispondenza degli interventi ai requisiti previsti dalla legge. In alcuni casi puo' eseguire queste funzioni il direttore dei lavori; - acquisire tutta la documentazione necessaria, ovvero la copia dell'attestato di certificazione energetica o dell'attestato di qualificazione energetica (a seconda del tipo di intervento) emesso da un tecnico abilitato e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati con determinati dati specificati dal decreto ministeriale (nell'allegato E) (**); - inviare detta documentazione, entro 60gg dal termine dei lavori, all'ENEA attraverso il sito www.acs.enea.it oppure per raccomandata a/r all'indirizzo: Enea Dipartimento Ambiente Via Anguillarese 301 - 00123 Santa Maria di Galeria ROMA, specificando il riferimento "finanziaria 2007-riqualificazione energetica". - pagare gli interventi tramite bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il proprio codice fiscale e la partita IVA (o il codice fiscale) del beneficiario. - conservare tutta la documentazione (attestati, fatture, bonifici, etc.) per almeno cinque anni ed esibirla su richiesta dell'amministrazione finanziaria. (**) La certificazione energetica dell'edificio non e' necessaria in caso di sostituzione di finestre comprensive di infissi e di installazione di pannelli solari, ovvero le detrazioni gia' viste ai punti 2) e 3). NOTE PARTICOLARI: Trasferimento dell'immobile oggetto di intervento La variazione del possesso dell'immobile comporta il trasferimento delle quote di detrazione residue in capo al nuovo titolare. Tale traslazione riguarda, in particolare, i casi di vendita o donazione della proprieta' o di un diritto reale (usufrutto, etc.). I benefici rimangono invece in capo al conduttore (inquilino) o al comodatario quando questi abbiamo sostenuto le spese di ristrutturazione anche nei casi in cui cessi nel frattempo il contratto di affitto o di comodato. Cumulabilita' delle detrazioni Le suddette detrazioni non sono cumulabili con quelle previste da altre disposizioni di legge, come per esempio la detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie da tempo in vigore. Dato che le opere agevolate del 55% rientrano tra quelle per le quali e' usufruibile la detrazione del 36%, e' ovvio che va fatta una scelta tra le due soluzioni. La nuova detrazione e' molto vantaggiosa perche' si puo' "spalmare" in tre anni invece che in dieci ed i tetti di spesa sono, in molti casi, piu' alti di quelli della "vecchia" agevolazione del 36%. Una valutazione e' comunque soggettiva e complessa, e va fatta, semmai, con l'aiuto di un esperto fiscale. Iva applicabile Non essendo state emanate particolari norme relative all'Iva applicabile sulle operazioni di riqualificazione energetica, il regime da utilizzare e' quello relativo alle opere di recupero del patrimonio immobiliare (manutenzione, ristrutturazione, etc.). In particolare c'e' da tener conto che e' stata prorogata al 2010 l'Iva ridotta al 10% sugli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su immobili residenziali. Essa quindi e' applicabile anche sulle fatture emesse dopo il 1/1/2008. LINK UTILI: - Testo del decreto del ministero dell'economia del 19/2/07: www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/energia_clima/index.html - Testo della circolare dell'Agenzia delle entrate n.36: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebc4650e2f3d829/circ_36.pdf ALTRE DETRAZIONI ACQUISTO FRIGORIFERI, MOTORI ELETTRICI ED INVERTER (Finanziaria 2008, art.1 commi 20/21/22) Sono state prorogate al 2010 anche le seguenti detrazioni, da applicarsi in sede di dichiarazione dei redditi sull'irpef lorda dovuta -in questi casi- per l'anno in cui si effettua l'acquisto. - Le spese sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 20% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 200 euro per ciascun apparecchio, in un'unica rata. Per usufruire di questa detrazione e' necessario documentare sia l'acquisto -con una fattura o uno scontrino "parlante" recanti i dati identificativi dell'acquirente, la classe energetica non inferiore ad A+ del frigorifero acquistato e la data di acquisto- sia l'avvenuta sostituzione del vecchio elettrodomestico. A tal scopo e' possibile redigere un'autodichiarazione riportante il tipo di apparecchio sostituito (frigorifero, congelatore, etc.) e le modalita' utilizzate per la dismissione dello stesso con indicazione dell'impresa o dell'ente che si e' occupato del ritiro e dello smaltimento. Questa autocertificazione non va allegata alla dichiarazione dei redditi ma solo conservata ed esibita a richiesta. Possono essere inclusi, nell'importo portato a detrazione, tutti i costi inerenti la sostituzione, a partire da quelli di trasporto del nuovo elettrodomestico fino ad arrivare a alle spese eventualmente sostenute per lo smaltimento (tutte documentate con fattura o scontrino "parlante"). Questi chiarimenti sono stati emessi dall'Agenzia delle entrate il 27/4/07, nella circolare n.24/E, che ha precisato che gli stessi adempimenti devono essere presi anche da chi avesse gia' provveduto alla sostituzione del frigo prima di tale data. - Le spese sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per l'acquisto e l'installazione di motori ad elevata efficienza di potenza elettrica, compresa tra 5 e 90 kW, nonche' per la sostituzione di motori esistenti con motori ad elevata efficienza di potenza elettrica, compresa tra 5 e 90 kW. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 20% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 1.500 euro per motore, in un'unica rata. - Le spese sostenute entro il 31/12/2010, documentate, per l'acquisto e l'installazione di variatori di velocita' (inverter) su impianti con potenza elettrica compresa tra 7,5 e 90 kw. Quota di detrazione dall'imposta lorda: 20% degli importi rimasti a carico del contribuente. Importo massimo detraibile: 1.500 euro per intervento, in un'unica rata. Chiarimenti sull'applicazione: Per quanto riguarda queste ultime due agevolazioni rimangono valide le disposizioni attuative emanate nel 2007 dal Ministero dell'economia, inerenti i soggetti che possono beneficiarne, le caratteristiche dei motori e dei variatori, la spesa massima ammissibile (variabile a seconda della potenza in kw) e le modalita' di utilizzo, etc. Per i dettagli puo' essere letto direttamente il testo del decreto disponibile a questo link: www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/energia_clima/index.html DETRAZIONI ICI Ulteriore detrazione per l'abitazione principale (Finanziaria 2008, art. 1 comma 5) Introdotta un'ulteriore detrazione sull'ICI relativamente all'abitazione principale (quella di abitazione) dell'1,33 per mille del valore catastale dell'immobile, per un massimo di 200 euro. Questa detrazione va calcolata rapportandola al periodo dell'anno nel quale la casa e' destinata ad abitazione principale e dev'essere proporzionalmente divisa tra i soggetti passivi (se sono piu' di uno). Essa si somma alla detrazione gia' prevista dalla legge in un massimo di 103,29 euro ed e' applicabile sull'imposta dovuta per il 2008, calcolata riferendosi al regolamento del proprio Comune. Sono esclusi gli edifici di categoria catastale A1, A8 e A9 (abitazioni di lusso, castelli, ville). Detrazione per chi installa impianti per la produzione di energia (Finanziaria 2008, art.1 comma 6a) A partire dal 2009 i Comuni possono fissare un'aliquota agevolata inferiore al 4 per mille per i soggetti passivi che installino impianti a fonte rinnovabile per la produzione dell'energia elettrica o termica per uso domestico. Cio' limitatamente alle unita' immobiliari oggetto dei suddetti interventi e per la durata massima di tre anni per gli impianti solari e cinque anni per gli altri impianti. La detrazione dovra' essere resa esecutiva dai singoli Comuni con specifici regolamenti. Detrazione per i soggetti passivi separati o divorziati (Finanziaria 2008, art.1 comma 6b) I soggetti passivi che, a seguito di separazione, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non risultino assegnatari della casa coniugale, possono applicare -per determinare l'ICI dovuta sulla propria quota di proprieta'- l'aliquota deliberata dal comune per l'abitazione principale con le relative detrazioni. Cio' a patto che non posseggano un'abitazione di proprieta' o altri diritti reali su un immobile posto nello stesso comune ove si trova quello coniugale. DETRAZIONI AFFITTO Nuove detrazioni per gli inquilini di case adibite ad abitazione principale (Finanziaria 2008, art.1 comma 9 a,b,c) Agli inquilini di qualsiasi tipo di contratto di affitto stipulato o rinnovato per la casa adibita ad abitazione principale ai sensi della legge 431/98 spettano queste detrazioni: - euro 300, se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71; - euro 150, se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41. Nuove detrazioni per i giovani inquilini (Finanziaria 2008, art.1 comma 9d) Ai giovani di eta' compresa tra i 20 ed i 30 anni che stipulano un contratto di locazione ai sensi della legge 431/98 per una casa da adibire ad abitazione principale diversa da quella dei genitori o di coloro a cui sono affidati, spetta una detrazione per i primi tre anni di locazione di: - euro 991,60 se il reddito complessivo non supera lire euro 15.496,71. Ricordiamo -a titolo di promemoria- le detrazioni gia' previste dalla legge (d.p.r.917/86 art.13 ter), che rimangono valide: * Detrazione per i contratti di affitto a canone convenzionato, con esclusione dei contratti stipulati con gli enti pubblici: - euro 495,80 se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71; - euro 247,90 se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41. * Detrazione per i contratti di affitto di case adibite ad abitazione principale da parte di lavoratori dipendenti che abbiano trasferito o trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro o in uno di quelli limitrofi nei tre anni antecedenti quello di richiesta della detrazione, a condizione che l'abitazione sia situata nel nuovo comune di residenza, a non meno di 100 chilometri di distanza dal precedente e comunque al di fuori della propria regione. A questi spetta una detrazione per i primi tre anni di: - euro 991,60 se il reddito complessivo non supera lire euro 15.496,71; - euro 495,80 se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41. Note sull'applicazione: - Queste detrazioni riguardano l'irpef dovuta per l'anno 2007 e sono applicabili in sede di dichiarazione dei redditi; - tutte le detrazioni suddette non sono cumulabili (chi avesse diritto a piu' di una deve scegliere quella piu' favorevole) e devono essere ripartite proporzionalmente tra gli aventi diritto se gli stessi sono piu' di uno; - tutte le detrazioni suddette debbono essere rapportate al periodo dell'anno durante il quale la casa e' adibita ad abitazione principale, intendendo con essa quella nel quale il soggetto titolare del contratto di locazione (e i suoi familiari) dimorano abitualmente. - Se la detrazione e' superiore all'imposta dovuta, la parte eccedente rimane a credito del soggetto. Il Ministero dell'economia e delle finanze dovra' emanare un decreto per stabilire le modalita' di attribuzione e gestione di questo credito. Detrazioni affitti per studenti fuori sede (Finanziaria 2008, art.1 comma 208) Relativamente alla detrazione gia' prevista per gli studenti che frequentano universita' in un comune diverso da quello di residenza (distante da quest'ultimo almeno 100 km e comunque in una provincia diversa) relativamente ai canoni di locazione di abitazioni poste nel comune ove ha sede l'universita' stessa, viene aggiunto che essa si applica -oltre che ai classici contratti di affitto stipulati ai sensi della legge 431/98- anche ai contratti di ospitalita' e agli atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, universita', collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative. Nota sull'applicazione:La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi dell'anno 2007 per una quota del 19% dei canoni, con un massimo detraibile di 500 euro l'anno. DETRAZIONE FAMIGLIE NUMEROSE (Finanziaria 2008, art.1 comma 15) Per le famiglie con almeno quattro figli a carico e' introdotta una detrazione aggiuntiva di 1.200 euro, da ripartirsi al 50% tra i genitori non separati. In caso di separazione o divorzio la detrazione spetta a ciascun genitore in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. Se un genitore e' a carico dell'altro la detrazione spetta tutta intera a quest'ultimo. Note sull'applicazione: - Questa detrazione e' applicabile in sede di dichiarazione dei redditi sull'irpef dovuta per l'anno 2007 ed e' cumulabile con le altre -relative ai familiari a carico- previste dall'art.13 del dpr 917/86. - Se la detrazione e' superiore all'imposta dovuta, la cifra in eccedenza rimane a credito del soggetto. Il Ministero dell'economia e delle finanze dovra' emanare un decreto per stabilire le modalita' di attribuzione e gestione di questo credito. - Ai fini del calcolo delle detrazioni il reddito imponibile e' quello al netto del reddito relativo alla prima casa. ESENZIONE CANONE RAI SOPRA I 75 ANNI (Finanziaria 2008, art.1 comma 132) Per i soggetti di eta' pari o superiore a 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilita', senza conviventi, e' abolito il pagamento del canone RAI limitatamente all'apparecchio detenuto nel luogo di residenza. Cio' nel limite di 500.000 euro annui a decorrere dal 2008. Per l'abuso e' prevista una sanzione compresa tra euro 500 ed euro 2.000 per ciascuna annualità evasa. Nota sull'applicazione: Le modalita' applicative dovranno essere emanate dal Ministro dell'economia e delle finanze, ma la RAI ha gia' stabilito alcuni "principi", secondo i quali per usufruire dell'esenzione occorrera' inviare una domanda ma che essa non esentera' dal pagamento del canone per il 2008. Per farla breve, la RAI consiglia di pagare ugualmente in attesa dei chiarimenti del Ministero, che dovrebbero quindi prevedere modalita' di rimborso. Maggiori informazioni a questo link: http://www.abbonamenti.rai.it/generici/PaginaJ1.asp DETRAZIONE RETTE ASILI NIDO (Finanziaria 2008, art.1 comma 201) Sono detraibili le spese sostenute nel corso del 2007 dai genitori, documentate, per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido (sia comunali che privati) di bambini di eta' compresa tra i tre mesi e i tre anni. Il meccanismo e' lo stesso dello scorso anno (l'agevolazione e' stata prorogata), ovvero potranno beneficiare della detrazione solo i genitori, per ogni figlio naturale od adottato, affiliato o affidato. Nota sull'applicazione: La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi dell'anno 2007 per una quota del 19% delle spese per un massimo di 632 euro annui per ogni figlio (quota detraibile 120 euro). NUOVA DETRAZIONE ABBONAMENTO ANNUALE TRASPORTO PUBBLICO (Finanziaria 2008, art.1 comma 309) Sono detraibili dall'irpef le spese sostenute nel 2008 per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La detrazione spetta anche se la spesa e' stata sostenuta dai familiari a carico. Nota sull'applicazione: La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi 2008 per una quota del 19% delle spese per un massimo di 250 euro (quota detraibile 47,5 euro). DETRAZIONE INTERESSI MUTUI Aumento tetto di detrazione interessi mutui per acquisto "casa di abitazione" (Finanziaria 2008, art.1 comma 202) Aumenta a 4.000 euro (prima era di 3.615,20) la quota massima di interessi passivi ed oneri accessori sulla quale calcolare la detrazione del 19% per mutui garantiti da ipoteca su immobili contratti per l'acquisto dell'unita' immobiliare da adibire ad abitazione principale. Rimangono invariati i requisiti previsti dalla legge (dpr 917/86) per usufruire della detrazione. I due principali, lo ricordiamo, prevedono che l'acquisto dell'immobile debba essere effettuato nei 12 mesi antecedenti o successivi alla data di stipula del contratto di mutuo (termine non preso in considerazione nei casi in cui il contratto venga estinto per stipularne uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare) e che l'immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto. Per gli immobili locati, invece, deve risultare notificato l'atto di sfratto entro tre mesi dall'acquisto (stante la condizione ulteriore che l'immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dal rilascio). Nota sull'applicazione: La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi dell'anno 2007 per una quota del 19% degli interessi ed oneri per un massimo detraibile di 760 euro annui (19% di 4.000). Nuove limitazioni per la detrazione interessi mutui per costruzione casa di abitazione (Decreto fiscale -d.l.159/07 diventato legge 222/07- art.44 comma 4 ter) La detrazione fiscale del 19% degli interessi ed oneri sui mutui aperti per la costruzione della casa adibita ad abitazione principale (con tetto massimo di 2.582,28 euro) -prevista e disciplinata dal dpr 917/86- e' da oggi ammessa a condizione che il contratto di mutuo intestato al proprietario dell'immobile sia stato stipulato nei sei mesi antecedenti -o nei diciotto mesi successivi- all'inizio dei lavori di costruzione. Ci pare opportuno aggiungere anche che una recente risoluzione dell'agenzia delle entrate (n.390/E del 21/12/07) ha stabilito che tale detrazione si applica anche in caso di estinzione e successiva stipula di un nuovo contratto di mutuo. Nota sull'applicazione:La detrazione si applica in sede di dichiarazione dei redditi dell'anno 2007 per una quota del 19% degli interessi ed oneri per un massimo detraibile di 491 euro annui (19% di 2.582,28). DETRAZIONE ACQUISTO FARMACI: occorre lo scontrino "parlante" (Decreto fiscale -d.l.159/07 diventato legge 222/07- art. 39 comma 3) Dal 1/1/2008 non sara' piu' possibile, per certificare la spesa sanitaria relativa all'acquisto di medicinali, usufruire della modalita' semplificata consistente nell'allegare allo scontrino fiscale la dichiarazione del farmacista che specifica natura, qualita' e quantita' dei medicinali acquistati. Come gia' previsto da Luglio 2007, sara' obbligatorio munirsi di una fattura od uno scontrino che riportino la natura, qualita' e quantita' dei medicinali acquistati, oltre che il codice fiscale dell'acquirente (che, fino a Dicembre 2007, poteva essere riportato a mano). Di queste novita' dovra' essere data comunicazione ai contribuenti tramite affissione di avvisi ben visibili in farmacia. Ricordiamo, riguardo ai farmaci, l'ulteriore novita' introdotta dal decreto fiscale suddetto (articolo 5, comma 5-quater) che prevede l'obbligo, per i medici che prescrivono farmaci equivalenti, di specificare in ricetta o il nome della specialita' medicinale o il nome del generico. ALTRE AGEVOLAZIONI ICI, ALIQUOTE RIDOTTE FINO A ZERO PER CHI AFFITTA A CANONE CONVENZIONATO (Finanziaria 2008, articolo 2 comma 288) I comuni possono prevedere, dal 2008, aliquote ridotte fino a zero per i proprietari che affittano a titolo di abitazione principale con contratti a canone convenzionato (frutto degli accordi tra organizzazioni di proprietari e di inquilini). In pratica la legge che gia' prevedeva questa possibilita' (legge 431/98), si interpreta nel senso che tali aliquote possono arrivare fino all'esenzione dell'imposta. La fonte di informazione al riguardo continua ad essere il proprio comune, ovvero il regolamento dell'ICI. SOSPENSIONE RATE MUTUO PER LA CASA DI ABITAZIONE (Finanziaria 2008, art.2 commi al 475 al 480) Viene istituito un fondo di solidarieta' per i mutui "casa di abitazione" di 10 milioni di euro per il 2008 e il 2009. In pratica per i contratti di mutuo riferiti all'acquisto della casa di abitazione principale il soggetto mutuatario puo' chiedere la sospensione del pagamento delle rate per non piu' di due volte e per un periodo massimo complessivo non superiore a 18 mesi nel corso dell'esecuzione del contratto. Per ottenere tale sospensione egli deve dimostrare di non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate per le quali chiede la sospensione. Per mutui concessi da banche e finanziarie il fondo -a cui si accede attraverso una richiesta presentata direttamente alla banca o alla finanziaria- provvede al pagamento dei costi delle procedure bancarie e degli oneri notarili necessari alla sospensione del pagamento. Nel caso in cui la sospensione venga concessa la durata del contratto e quella delle garanzie e' prorogata per un periodo uguale alla sospensione. Al termine della sospensione riprende il pagamento delle rate secondo gli accordi originari, salvo diverso patto di rinegoziazione eventualmente sottoscritto nel frattempo. La sospensione non puo' essere chiesta dopo che sia iniziato l'eventuale procedimento esecutivo inerente le garanzie. Tutte le modalita' attuative per beneficiare di questo fondo dovranno essere emesse dal Ministero dell'Economia e delle finanze. BONUS INCAPIENTI (Decreto fiscale -d.l.159/07 diventato legge 222/07- art. 44) I soggetti la cui irpef dovuta per l'anno 2006 risulti pari a zero -e che per lo stesso anno non risultino a carico di altri soggetti e non abbiano un reddito complessivo superiore ai 50.000 euro- possono usufruire, per l'anno 2007, di una detrazione fiscale di 150 euro personale ed un'ulteriore detrazione (sempre di 150 euro) per ogni familiare a carico. Nota sull'applicazione: L'applicazione e' stata chiarita dal decreto del Ministero dell'economia dell'8/11/07. Il bonus spetta ai soggetti lavoratori (o collaboratori o pensionati) residenti in Italia, e viene erogato direttamente dal datore di lavoro (o committente o istituto previdenziale) se questi, a Dicembre 2007, risultavano essere gli stessi soggetti che hanno rilasciato il Cud per l'anno 2006. Serve invece una specifica domanda al datore di lavoro (o committente o istituto previdenziale) con cui il soggetto e' in rapporto nel mese di Dicembre 2007 nei casi in cui risultino diversi i soggetti che hanno rilasciato il Cud per l'anno 2006. L'agenzia delle entrate ha precisato inoltre, con comunicato stampa del 4/1/08, che i datori di lavoro (o committenti o istituti previdenziali) che non hanno erogato il bonus nelle buste di Dicembre 2007 possono farlo in quelle di Gennaio 2008, senza applicazione di sanzioni. LINK UTILI Informazioni sulle agevolazioni per il 2007 si trovano sulla scheda INCENTIVI FINANZIARIA 2007. ROTTAMAZIONE AUTO, INTERVENTI SULLA CASA PER IL RISPARMIO ENERGETICO: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=166595 (Rita Sabelli) ------------------------------------------- La rivista Avvertenze e' gratuita, ma i contributi sono graditi. 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