JUDO
Londra – 2 marchigiani d’argento agli Europei di Kata.

JUDO, 2 MARCHIGIANI MEDAGLIA D´ARGENTO AGLI EUROPEI DI KATA
La Rappresentativa nazionale italiana ha primeggiato ai Campionati europei di Kata di Judo, svoltisi a Londra lo scorso 4 novembre, organizzati  dalla European judo union in collaborazione con la Federazione britannica di judo.
Gli azzurri hanno collezionato ben 3 ori con Alberto e Nicola Grandi nel Nage no kata, Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini nel Ju no kata e Daniele Mainenti e Andrea Faccioli nel Kodokan goshin jitsu), ma anche 1 argento con Giuseppe de Berardinis e Roberto Paniccia del Judo Cento Torri Ascoli nel Kime no kata ed un bronzo con Maurizio Calderini e Nicola Ripandelli nel Katame no kata.
La prossima edizione 2006 sarà organizzata in Italia in una sede ancora da definire nei giorni 14 e 15 ottobre 2006 ed è già stata confermata la partecipazione di tutti i "medagliati".
"Malgrado l´indubbio successo - ha sottolineato l´istruttore di judo, Giuseppe de Berardinis - è doveroso rimarcare che in primo luogo molti di noi hanno avuto la sensazione di essere stati lasciati soli. I giudici-arbitri, sempre molto seri e appassionati sono ancora in fase di preparazione e ci auguriamo che una maggiore professionalità non richieda tempi lunghissimi. Inoltre la formula di gara mi sembra debba essere rivista poiché è apparso a tutti evidente che, come è accaduto, coppie di nazioni diverse che eseguono lo stesso esercizio vengono in contemporanea giudicate da altrettante diverse commissioni giudicanti, così fino alla fine. Poi, dovendo stilare una unica graduatoria di merito è apparso subito chiaro che quel modo di giudicare non era il migliore per avere un giudizio uniforme, prestazioni eccellenti sono infatti rimaste fuori dal giro medaglie".
A ciò si aggiunge - ha proseguito de Berardinis - il mancato rispetto delle procedure di gara; una volta stabilito un turno di esecuzione per le coppie, deve necessariamente essere rispettato, da tutti, ciò non è accaduto quando la nostra coppia ha dovuto eseguire la prova della finale per prima, mentre avrebbe dovuto eseguirla per terza ed ultima. Ci auguriamo che in futuro ci sia da parte della nostra Federazione un maggiore interesse a salvaguardare la figura degli atleti sia in gara sia in corso di preparazione; è pur sempre vero che una rappresentativa ufficiale non rappresenta solo se stessa ma il movimento sportivo di una intera Nazione. Gli atleti, hanno dato il massimo e si è visto, indipendentemente dalla valutazione arbitrale, tutti hanno avuto ottime performance. L´età minima degli italiani erano molto al di sopra dei 35 anni. I Kata di judo che si eseguono sempre in coppia non sono semplici esercizi più o meno complessi,  debbono sempre rappresentare una realtà, seppure conosciuta da entrambi, di un particolare momento di un vero confronto, dove il più verosimilmente possibile si deve dimostrare tecnica e principi in essa contenuti. Per questo si ha tanto bisogno di esperienza di vita, di cuore, di energia, sensibilità, la prestazione superiore infatti non può essere espressa da coppie troppo giovani, acerbe, poco sensibili, e con limitata esperienza".
"Per creare una coppia valida - ha concluso il maestro ascolano - si ha bisogno di anni ed anni di duro lavoro, ripetitivo, di revisioni continue, alla lunga la tenuta è assicurata solo dalla maturità; le tensioni e gli incidenti di percorso non sono pochi; modi a volte differenti di vedere la stessa cosa debbono essere sempre limati, sviscerati, adattati sempre per ricercare la massima armonia ed efficienza nell´unità della  coppia, la performance non è più individuale ma è    " un qualcosa di più" espresso dalla coppia nel suo insieme, e solo così si può ricercare la performance superiore, "provocare un´emozione", poi subito dopo si ricomincia ed ogni volta è sempre diverso, perché si cresce, si cambia dentro; per questo forse, in Giappone si dice che i Kata di judo sono come una scultura di ghiaccio, anche se bellissima, appena terminata inizia a sciogliersi e, quando vai a rifarla di nuovo verrà ogni volta diversa".

Sport, 2005-11-24