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Basket, C2 Maschile
Ascoli P. - Perdue e Koldeengard superano a pieni voti l’esame Universitario: 84-73

Perdue e Koldeengard superano a pieni voti l’esame Universitario
ASCOLI BASKET – CUS URBINO: 84-73
Campionato Italiano Serie C2 Maschile

ASCOLI: Perdue 30, Di Silvestro 2, Speranza, Montaguti 14, Mattei, Colonnelli, Sacripanti, Koldeengard 26, Rossoli 9, Bassi 2. All. Caponi.

CUS URBINO: Migliori 3, Marciani 7, Sabato 18, Agostinelli 14, Piccitto 7, Bocci, Falcone 19, Spadoni, Petrina 5, Gatto. All. Paolucci.

ARBITRI: Ciaccafava di Chiaravalle e Balletti di Jesi.
NOTE – Parziali: 23-10; 25-22; 14-17; 22-24.

Passa tutto sull’asse Islanda-Danimarca, Perdue-Koldeengard, questo secondo consecutivo successo dell’Ascoli Basket, che davanti al proprio pubblica supera 84 a 73 il Cus Urbino. I due stranieri del team del coach Maurizio Caponi impongono la loro legge per tutti i 40 minuti del confronto concedendo anche più di qualcosa allo spettacolo. Grazie ad un primo tempo particolarmente accorto i Bianconeri del presidente Luigi Prevignano hanno evidenziato subito quel margine che li ha divisi dagli ospiti per pressoché l’intero arco della gara. In questo felice inizio un contributo determinante è stato anche quello offerto sotto le plance da un Montaguti dominante capace di chiudere ogni varco in difesa, recuperare ceste di rimbalzi ed innescare fulminei contropiedi con l’italo-americano Mike Speranza.
Nel secondo quarto, nonostante gli sforzi del tecnico ospite Sauro Paolucci, la musica cambia poco o niente, con gli ascolani che riescono, seppur di poco, anche ad incrementare il distacco sugli Universitari. Bisogna attendere il rientro sul parquet dopo i primi 20 minuti di gioco per assistere ad un tentativo di rimonta degli ospiti grazie alle iniziative dei singoli Sabato e Falcone. Velleità quelle degli uomini di Paolucci prontamente soffocate dalle contromosse del coach Caponi che gestiva abilmente tutto l’organico a sua disposizione ottenendo le cose più buon in primis dall’abruzzese Sandro Rossoli, da un buon Pietro Bassi ma soprattutto dall’emergente baby Fabrizio Di Silvestro, prodotto di punta di un settore giovanile magnificamente diretto dsl sangiorgese Stefano Carducci.
“Abbiamo giocato un buon basket – ha commentato il coach ascolano Caponi – contro una squadra, che seppur priva di due elementi fondamentali come il pivot ex Scavolini, Verderame, ed il playmaker Menciassi, è apparsa ben altra cosa dalla Cenerentola che ci si poteva aspettate dopo i risultati ottenuti dagli Universitari nelle prime quattro giornate di campionato. Per quel che riguarda strettamente i miei ragazzi mi posso ritenere abbastanza soddisfatto soprattutto dell’impegno che stanno profondendo negli allenamenti per migliore consci che il nostro cammino in questa insidiosissima stagione è solo appena iniziato. Sebbene abbiamo portato a casa due vittorie consecutive, di cui la prima addirittura esterna con una delle formazioni più attrezzate del girone, non ci dobbiamo nella maniera più assoluta montare minimamente la testa”.
( nelle foto: la squadra dell’Ascoli Basket, Perdue e Koldeengard)

Sport, 2005-10-30