BASKET, C2 Maschile.
Ascoli Basket-Virtus88 Basket Jesi: 92-99
( dopo un tempo suppl.).
Campionato Italiano Serie C2 Maschile
ASCOLI BASKET – VIRTUS 88 BASKET JESI: 92-99 dopo 1 tempo supplementare
ASCOLI: Perdue 26, Di Silvestro 2, Speranza 8, Montaguti 23, Mattei, Colonnelli, Sacripanti 2, Marozzi 6, Koldeengard 15, Rossoli 10. All. Caponi.
JESI: Di Tizio 16, Peloni 12, Cittadini 2, Gennaretti, Sabbatici 25, Raffaelli, Bianchi 6, Pirani 7, Rossetti 16, Grosso 16. All. Paolasini.
ARBITRI: Bitocchi di Recanati e Monaco di Senigallia.
PARZIALI: 19-31; 20-17; 30-18; 13-16; supplementare 10-18.
È ancora un tempo supplementare a negare la gioia della prima vittoria
nel campionato di C2 all’Ascoli Basket di coach Caponi. I Bianconeri purtroppo
a 18’’ dalla sirena dei tempi regolamentari sull’83 pari non
sono riusciti a far tesoro di 2 tiri liberi scoccati dalle mani del danese Koldeengard,
fino a quel momento molto prezioso nell’economia di gioco dei Piceni.
Nel supplementare a pesare in maniera immane è stata la situazione falli
che ha costretto il coach Caponi a disputare quei 5 minuti di roulette russa
totalmente privo dei suoi due playmaker, Speranza e Di Silvestro. Si è
ripetuto insomma il finale di Fabriano quasi a confermare la sfortuna che perseguita
Perdue e soci. Per il resto la gara aveva visto una partenza tutta di marca
ospite con percentuali da capogiro da tre punti da parte da Di Tizio e Sabatini,
irriconoscibile, invece Raffaelli. Solo dopo lo “shampoo” all’intervallo
di Caponi, che tirava anche fuori dal cilindro una delle sue mirabili difese
a zona, gli Ascolani riuscivano a risalire la china e colmare con un parziale
di 11 a 2 i nove punti di disavanzo accumulati prima della pausa.
Riprese in mano le sorti dell’incontro l’andamento rispecchiava
totalmente quello di un elastico con piccole fughe da una parte e dall’altro
immediatamente ricucite. Si arrivava così al temine dei 4 tempi regolamentari
con Koldeengard che purtroppo, nonostante le sue educate mani, non riusciva
a mettere dentro nemmeno uno dei 2 liberi a sua disposizione. A giocare un brutto
scherzo al danese è stata sicuramente la giovane età e l’emozione
di poter firmare il primo successo bianconero che a questo punto, vista la vivacità
dei secondi due quarti di gioco, è solo rimandato a prestissimo.
Il giudizio su quest’Ascoli Basket di Maurizio Caponi non può,
infatti, che essere positivo. Una squadra che, pur perseguitata dalla sfortuna,
risulta essere assolutamente viva soprattutto nei suoi uomini più rappresentativi,
ovvero il pivot Tiziano Montaguti, assolutamente incontenibile sotto le plance,
ed il funambolo isaldese Leon Perdue, che pur essendo ormai l’osservato
speciale di ogni squadra avversaria, a tratti è autori di veri e propri
sprazzi di gran classe, dimostrazioni inconfutabili di un trascorso importante
nel basket che conta. Per il resto è da apprezzare un po’ la prova
dell0intero organico dove un po’ a distinguersi in bene, come a Fabriano
è ancora l’abruzzese Rossoli.
Sport, 2005-10-17