32ma America's Cup.
a cura di Pietro Lucadei
Grazie Trapani!
- Alinghi vince l'Act 9 e il Campionato. I team: “Grazie Trapani!”
“Siete voi il vero spettacolo. Grazie, Trapani”. Con questo striscione
appeso sulla fiancata della barca, Team Shosholoza ha espresso la sua gratitudine
per la meravigliosa accoglienza che la città siciliana ha riservato all’America’s
Cup. Non è stato il solo: anche l’equipaggio spagnolo, vincitore
di giornata, è sfilato nel porto con la scritta “Grazie Trapani”
sulle magliette. Migliaia di persone hanno atteso il rientro delle barche e
la cerimonia di premiazione stipate lungo i frangiflutti e dietro le transenne.
Centinaia anche le barche spettatori sul campo di regata per assistere alla
finalissima dei Trapani Louis Vuitton Acts, nonostante il tempo incerto e il
mare molto mosso.
Chiusura spettacolare, con vento da NW 15-18 nodi e tantissima azione sull’acqua.
Per quanto riguarda il Campionato Louis Vuitton Classe America’s Cup,
il vincitore indiscusso è Alinghi, che si aggiudica, quindi, il quinto
Act su sei disputati nella stagione 2005. Il Difensore svizzero dell’America’s
Cup è stato doppiamente premiato, per la vittoria del Campionato e per
quella del Louis Vuitton Act 9.
Al termine della cerimonia, di fronte ad una folla compatta, Michel Bonnefous,
CEO della società organizzatrice della 32ma America’s Cup, ha salutato
la stagione 2005 e Trapani, dando appuntamento a tutti per il prossimo anno
a Valencia: “Sono emozionato, perché questo è il discorso
conclusivo di una stagione eccezionale. Abbiamo avvicinato la Coppa alla gente,
uno dei nostri principali obiettivi. Ringrazio Trapani, i Trapanesi ed i team
per l’emozione che ci hanno regalato”.
REGATA 5
La giornata non prometteva troppo bene, con minacciosi nuvoloni carichi di pioggia
che si avvicinavano sul campo di regata. Invece, il Comitato ha dato la partenza
alle 12.40 con un vento da NW 16 nodi che è andato aumentando nel corso
della giornata, saltanto a destra.
Onda molto formata, vento e corrente, hanno messo a dura prova gli equipaggi.
K-Challenge non è partito per un problema al boma mentre Mascalzone Latino
Capitalia Team, dando prova di grande sportività, decide di continuare
la regata anche se un’avaria al genoa aveva ormai compromesso il suo risultato.
Che i Louis Vuitton Acts non siano regate di rappresentanza lo hanno dimostrato
gli yacht oggi sull’acqua: Chris Dickson, al timone di USA 76 spinge Emirates
Team New Zealand e China Team sulla linea in anticipo, assicurandosi così,
un eccellente start sulla sinistra mentre Alinghi si dirige sul lato opposto.
Bella la mossa tattica di Desafío Español 2007 all’avvicinarsi
alla boa al vento: essendo in vantaggio, infatti, vira mure a dritta costringendo
in layline BMW ORACLE e Alinghi a virargli dietro. Grande manovra per + 39 Challenge
che si infila, aggressivo e con diritto di rotta, davanti ad Alinghi. Stessa
tattica per Luna Rossa che arriva solitaria dal lato di sinistra e gira la boa
in quarta posizione. Alinghi è quinto.
Nella prima poppa, Jablonski mantiene il vantaggio mentre Alinghi tenta una
strada alternativa sulla sinistra ma non ottiene il risultato sperato. Al cancello
saranno sempre gli spagnoli a condurre la flotta. Nella seconda bolina, Alinghi
e BMW ORACLE Racing fanno un match race privato sulla destra estrema del campo.
Il resto della flotta si dirige al centro, mentre Luna Rossa e + 39 Challenge
puntano sulla sinistra dell’area.
L’ultima poppa è stata veramente emozionante con gli spagnoli e
gli americani in lotta per la vittoria e subito dietro Alinghi e Luna Rossa.
Per la gioia dei tifosi spagnoli la vittoria va a ESP 67 per un solo secondo
su BMW ORACLE Racing. Da dietro, potenti, arrivano Alinghi e Luna Rossa e la
barca italiana chiude in quarta posizione mentre + 39 Challenge è quinto.
Alinghi vince lo spareggio contro BMW ORACLE Racing e si aggiudica, quindi,
l’Act 9.
- Dichiarazioni dell'ultimo giorno
Francesco De Angelis, Luna Rossa Challenge: “Il bilancio
è positivo per quel che riguarda i progressi tecnici e organizzativi.
Dal punto di vista sportivo, le prove di flotta appena terminate ci lasciano
l’amaro in bocca perchè abbiamo regatato al di sotto delle nostre
possibilità. So su cosa dobbiamo lavorare. Tuttavia, nei primi posti
siamo sempre gli stessi e sono contento che il nostro team è fra quelli
che se la gioca, come abbiamo dimostrato nei match race, quando siamo stati
in lotta per la vittoria fino all’ultimo”.
Luca Devoti, +39 Challenge: “Il bilancio della stagione è molto
positivo. Abbiamo ottenuto risultati che non avremmo mai immaginato all’inizio
dell’anno. I traguardi raggiunti dimostrano che le scelte delle persone
dell’equipaggio sono state giuste e sono orgoglioso di tutti i ragazzi.
La continuità nel lavoro paga sempre e molti di noi lo hanno imparato
nelle classi olimpiche. E’ stato un anno duro, siamo partiti da zero,
ma alla fine abbiamo ridotto molto lo svantaggio. Ora aspetto con ansia la nuova
barca. Giovanni Ceccarelli e il design team hanno già svolto un ottimo
lavoro rendendo competitiva la vecchia imbarcazione che abbiamo utilizzato quest’anno”.
Vincenzo Onorato, Mascalzone Latino Capitalia Team: “Chiudiamo la stagione
con un equipaggio che sa finalmente manovrare molto bene. Sappiamo che nei prossimi
due anni dovremo lavorare duramente, ma questo lo sapevamo anche prima. Durante
queste regate di Trapani abbiamo esagerato con le sperimentazioni di soluzioni
che volevamo verificare per la prossima barca. Quella che stiamo utilizzando
ora è proprio arrivata. Quando tutti i team avranno le nuove imbarcazioni
il gap diminuirà. Onestamente, la nostra posizione in classifica è
al di sotto delle nostre aspettative, ma la causa principale sono le avarie”.
Bertrand Pacè, BMW ORACLE Racing: “Abbiamo perso la regata e il
Louis Vuitton Act durante la prima bolina, quando siamo arrivati troppo bassi
rispetto alla boa. Il secondo di differenza con gli spagnoli sulla linea d’arrivo
è la conseguenza di questo errore”.
Ernesto Bertarelli, Alinghi: “Qui in Italia, di domenica, abbiamo attirato
più tifosi del calcio. Le regate disputate in località differenti
sono un ottimo formato, possiamo dimostrare alla gente che cosa è l’America’s
Cup”.
Terry Hutchinson, Emirates Team New Zealand: “Oggi sulla nostra barca
eravamo tutti molto rilassati e ci sentivamo in forma. Siamo dispiaciuti di
terminare la stagione in questo modo”.
Thierry Peponnet, K-Challenge: “Durante la stagione siamo migliorati un
po’ in tutte le aree: manovre, conduzione e, soprattutto, nelle partenze.
Le nostre basi sono solide e da queste cercheremo di costruire il nostro futuro”.
Jesper Bank, United Internet Team Germany: “Abbiamo rotto la mura del
genoa, ma siamo riusciti a ripararla senza perdere posizioni. L’equipaggio
ha fatto un ottimo lavoro, ma poi siamo andati a sbattere contro un muro. Non
ci sono mai stati grandi salti di vento e la regata si è risolta con
la velocità delle barche. Noi abbiamo il mezzo che abbiamo…”.
Magnus Holmberg, Victory Challenge: “Tutto sommato siamo contenti dei
nostri risultati durante questa stagione, soprattutto se consideriamo il poco
tempo che abbiamo avuto per allenarci e per preparare le barche”.
Pierre Mas, China Team: “Oggi è andato tutto bene, ad eccezione
della partenza durante la quale siamo stati troppo aggeressivi e siamo partiti
in anticipo. A parte questo contrattempo, abbiamo disputato la nostra migliore
regata dei Trapani Louis Vuitton Acts”.
Solomon Dipeere, Team Shosholoza: “Ovviamente siamo molto contenti e soddisfatti.
Ci aspettavamo di finire in quinta o sesta posizione. Usiamo questa barca da
solo quattro mesi, non siamo mai stati così veloci quanto volevamo, ma
sapevamo che potevamo andare meglio”.
Luis Doreste, Desafio Español 2007: “Abbiamo raggiunto i nostri
obiettivi. La nuova barca sarà pronta prima del primo Louis Vuitton Act
del 2006, ma di sicuro non la useremo subito in regata”.
-Vincenzo Onorato: ho visto l’equipaggio crescere
Tempo di bilanci per Mascalzone Latino-Capitalia Team che, terminati i Louis
Vuitton Acts 8&9, si appresta a tornare al lavoro a Valencia.
Ecco i primi commenti “a caldo” di Vincenzo Onorato
sulle ultime giornate di Trapani e sulla stagione agonistica 2005.
“Ci sono cose positive e cose negative- sottolinea Onorato. Fra quelle positive ritengo che l’equipaggio sia cresciuto moltissimo e che in queste regate di Trapani abbia manovrato ad altissimo livello. Certamente c’è ancora un gran lavoro da fare, ma noi abbiamo in programma di distribuirlo da oggi al 2007. La validità di questi due atti è di portarci, con un lungo periodo di preparazione, verso la Coppa…”.
ML: Questa formula tutto sommato sembra aiutare i team che devono crescere. Ma allora Alinghi perché l’ha organizzata?
VO: “Perché gli uomini di Alinghi sono intelligentissimi. Ci sono due requisiti nella formula che gli servono. Prima di tutto la spettacolarità: loro sono gli eroi, quindi è chiaro che tirano su tutta l’immagine della manifestazione. In secondo luogo perché, non dimenticatelo, la distanza fra i vari team e fra le varie barche -con la nuova generazione- si andrà sempre più chiudendo. Quindi Alinghi partecipa e vede quello che succede, compete con gli altri e sa come regolarsi”.
ML: Si parte per Valencia pensando alla nuova barca… Cosa ne farete di
Ita 77?
VO: “Ci servirà ancora come test. Chiaramente è una barca ormai fisicamente arrivata. Con un albero che è la parte ci ha penalizzato maggiormente. Però ci servirà ancora”.
ML: Avete concluso faticosamente, ma rendendo grande onore soprattutto alla
gente di Trapani …
VO: “Come in tutte le circostanze, bisogna vedere i lati positivi e i
lati negativi. Il lato negativo è che un pezzo che volevamo collaudare
per la barca nuova è esploso oggi e questo ci ha fatto perdere l’ultima
regata in un momento in cui eravamo in rimonta…
“Il lato positivo è che comunque ne abbiamo visto i limiti... Certo,
speravamo di fare meglio però, nel percorso che stiamo percorrendo, si
è evidenziato che l’equipaggio si sta muovendo bene, è reattivo
e le manovre stanno venendo benissimo rispetto ai primi atti, dove c’era
una sorta di incertezza a bordo. Anche in condizioni di emergenza, dove emerge
il valore dell’equipaggio, mi sembra che la reattività sia stata
incredibile”.
ML: Speravate di ottenere risultati più costanti?
VO: “Francamente sì, ci troviamo al di sotto di quelle che erano le nostre aspettative. Però ne conosciamo anche le ragioni, quindi, con umiltà, ci rimetteremo al lavoro e vedremo di lavorare proprio sulle aree nelle quali siamo stati più deboli. In particolare, qui a Trapani abbiamo avuto molte rotture. È però anche vero che il più delle volte abbiamo fatto delle regate con un vento molto molto sostenuto”.
ML: Quali sono gli aspetti positivi di questa stagione?
VO: “Ho visto un equipaggio crescere da Valencia a oggi. Le incertezze, la poca conoscenza del mezzo nei primi giorni, si sono tradotte in manovre fatte in maniera eccellente, specialmente nelle condizioni di emergenza. Perché un equipaggio non va mai visto in condizioni normali: un equipaggio emerge in condizioni di crisi…”.
ML: Quali sono i programmi immediati dei Mascalzoni?
VO: “Si incomincia a fare un lungo de-briefing. Dobbiamo analizzare esattamente l’esperienza di Malmo e Trapani, in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi. Ci servirà per focalizzarci subito. Abbiamo avuto troppe rotture. Nella mia esperienza da velista, posso dire che di solito le sperimentazioni negli allenamenti funzionano sempre… Su tutte le barche in cui sono stato, le rotture sono avvenute in regata: c’è l’adrenalina, il pathos della gara, che spingono le strutture e gli uomini…”.
-Conclusa la stagione 2005.
Luna Rossa è terza nella classifica riservata agli sfidanti.
Con un quarto posto nella regata di oggi Luna Rossa Challenge conclude il Trapani
Louis Vuitton Act 9 in sesta posizione.
Il defender Alinghi vince il campionato America’s Cup Class 2005.
Luna Rossa è terza tra gli undici sfidanti alla 32ma America’s
Cup del 2007.
L’ultimo appuntamento della stagione ha inizio alle 12.40 con 16 nodi
di vento da nord ovest e mare formato.
Luna Rossa attraversa la linea con BMW Oracle Racing sopravvento mentre sottovento
Shosholoza e United Internet Team Germany la separano dalla boa. China Team
e Emirates Team New Zealand sono fuori prima dello zero e devono rientrare per
ripetere la partenza.
ITA 74 prosegue verso la sinistra del campo con USA 76, al comando, distante
una cinquantina di metri sopravvento. Dieci minuti dopo lo start ITA 74 è
in quarta posizione e a metà della bolina vira per riportarsi al centro
del campo. Ai tre quarti del lato Alinghi passa al comando ma in boa è
forzata a proseguire da BMW Oracle Racing che le fa perdere alcune posizioni.
Desafio Español è prima dopo il disimpegno seguita da USA 76.
Luna Rossa è quarta con 44 secondi di ritardo dai primi.
A causa di un cambio della direzione del vento il Comitato di regata sposta
il cancello di poppa 15 gradi a sinistra.
Luna Rossa mantiene il quarto posto navigando tra i 12 e i 14 nodi. Al cancello
Desafio Español gira la boa destra seguita a qualche lunghezza da USA
76. Luna Rossa punta la boa opposta che passa in quarta posizione a 52 secondi
dagli spagnoli.
James Spithill al timone continua a navigare sulla sinistra, mentre i leader
si dirigono verso la destra. All’incrocio con +39 ITA 74 passa dietro
e continua, più estrema di tutta la flotta, verso la sinistra del campo,
portandosi in seconda posizione dietro Desafio Español. Con il vento
a 15 nodi il Team di Francesco de Angelis si porta sulla layline di sinistra,
120 metri separano Luna Rossa da ESP 67 al comando quando ITA 74 vira per andare
in boa.
Luna Rossa è terza alla boa di disimpegno e si porta nella scia di BMW
Oracle Racing navigando mura a sinistra al centro del campo. A metà lato
dalla fine dell'ultima regata del 2005, Alinghi si riporta in terza posizione
navigando sulla sinistra. Quattro imbarcazioni in meno di cento metri a pochi
minuti dalla fine si sfidano in un duello di strambate e il fotofinish tra ESP
67 e USA 76 vede prevalere gli spagnoli di Desafio Español.
Luna Rossa conclude la regata con un quarto posto e la serie di Trapani in sesta
posizione.
Il parimerito in classifica tra BMW Oracle Racing e Team Alinghi vede prevalere
gli elvetici che si aggiudicano il Louis Vuitton Act 9 in virtù dei tre
primi posti ottenuti nella serie.
Equipaggio
1. Prodiere - Andersen Fethers
2. Aiuto prodiere - Massimiliano Sirena
3. Albero - Simone de Mari
4. Pit - Thomas Burnham
5. Grinder sinistra - Romolo Ranieri
6. Grinder dritta - Emanuele Marino
7. Trimmer - Joey Newton
8. Trimmer - Tatsuya Wakinaga
9. Grinder randa - Magnus Augustson
10. Trimmer randa - Jonathan McKee
11. Trasto randa - Ben Durham
12. Timoniere - James Spithill
13. Tattico - Charlie McKee
14. Runner / Stratega - Francesco de Angelis
15. Navigatore - Michele Ivaldi
16. Meteo - Gilberto Nobili
17. Grinder Runner - Daniele Bresciano
Risultati di oggi
“Trapani Louis Vuitton Act 9” - Turno 5
1 - Desafío Español 2007 (ESP 67) in 1:09:49
2 - BMW Oracle Racing (USA 76) a 00:00
3 - Alinghi (SUI 75) a 00:12
4 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) a 00:19
5 - +39 Challenge (ITA 59) a 00:34
5 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) a 00:51
7 - Victory Challenge (SWE 63) a 01:57
8 - Team Shosholoza (RSA 83) a 02:36
9 - United Internet Team Germany (GER 72) a 02:51
10 - China Team (CHN 69) a 03:31
11 - Mascalzone Latino - Capitalia Team (ITA 77) a 12:40
12 - K-Challenge (FRA 60) - DNS
Classifica finale “Trapani Louis Vuitton Act 9”
(Posizione - Team - Punti)
1 - Alinghi (SUI 75) - 56
2 - BMW Oracle Racing (USA 76) - 56
3 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) - 46
4 - Desafío Español 2007 (ESP 67) - 40
5 - Team Shosholoza (RSA 83) - 37
6 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) - 34
7 - +39 Challenge (ITA 59) - 26
8 - Victory Challenge (SWE 63) - 24
9 - United Internet Team Germany (GER 72) - 22
10 - Mascalzone Latino - Capitalia Team (ITA 77) - 19
11 - China Team (CHN 69) - 16
12 - K-Challenge (FRA 60) - 12
Formato e punteggi
Il “Trapani Louis Vuitton Act 9”, in programma dal 7 al 9 ottobre,
prevede lo svolgimento di 5 regate di flotta. Il vincitore della regata guadagna
12 punti, un punto per ogni barca iscritta, il secondo un punto in meno
e così via. Il vincitore sarà quello che al termine avrà
realizzato il punteggio più alto.
-Storie di coppamerica: Ritorno a Valencia
Oggi si chiude la stagione 2005 della 32ma America’s Cup. Il tour europeo,
che ha attraversato in lungo ed in largo l’Europa, è stato un incredibile
successo.
In poco più di un anno, i team dell’America’s Cup hanno
corso 9 Louis Vuitton Acts in quattro località diverse, Marsiglia, Valencia,
Malmö e Trapani – attirando oltre un milione di fan nell’America’s
Cup Park.
Le regate trapanesi sono in chiusura e già si guarda a Valencia, dove
due navi cargo arriveranno a metà ottobre con il loro carico di America’s
Cup: oltre 2 tonnellate di materiale (per 10mila metri cubi di volume) composto
da scafi, alberi, container e gommoni.
Dal momento che per i prossimi sei mesi non ci saranno Louis Vuitton Act, i
team si dedicheranno alla ricerca e allo sviluppo delle nuove barche e agli
allenamenti.
+39 Challenge si concede qualche settimana di riposo prima di ritrovarsi a Valencia
per l’inverno mentre in un cantiere di Palermo prende forma e vita la
nuova ITA 85.
“Le condizioni in inverno non sono ideali ma ogni giorno è utile
per imparare qualcosa di nuovo”, dice Iain Percy, skipper del Sindacato
gardesano. “Forse i team più grandi hanno bisogno di un break più
che di pratica, ma per noi è esattamente il contrario e quindi approfitteremo
di ogni giorno utile per andare in mare”.
Anche Mascalzone Latino-Capitalia Team dovrebbe tornare a navigare a Valencia
prima della fine di ottobre. “Speriamo di avere la barca pronta a marzo
per utilizzarla nei prossimi Act”, dice il prodiere Alberto Barovier.
I velisti di Luna Rossa Challenge si sparpaglieranno nei vari circuiti internazionali
mentre i progettisti proseguiranno il loro lavoro alla ricerca della barca ideale.
Il team si raggrupperà a Valencia a febbraio.
Dall’altra parte del mondo
Altri due team lavoreranno nei prossimi mesi con il vantaggio di trovarsi nell’estate
australe:Team Shosholoza ed Emirates Team New Zealand. Gli africani faranno
un po’ di lavoro promozionale e anche di allenamento in mare.
Progetti diversi per i kiwi: “Aspettiamo con ansia la nuova barca per
metterla a confronto con NZL 82”, ha detto lo skipper Dean Barker. “Siamo
contenti di aver fatto passi avanti ma adesso è ora di mandare in pensione
NZL 82. C’è un rapporto di odio/amore con questa barca. La prossima
sarà NZL 84 e sarebbe bello se fosse veloce in tutte le condizioni. Alinghi
ha stabilito un record che tutti cercheranno di abbassare. Per vincere la prossima
Coppa bisogna essere bravi sia bolina sia in poppa”.
Guardando al 2006
Che cosa succederà il prossimo anno? Gli organizzatori, il Defender e
la Challenger Commission hanno comunicato il calendario per il 2006. Sono in
programma tre Louis Vuitton Acts – tutti a Valencia. I primi due apriranno
la stagione dall’11 al 21 maggio secondo il formato standard: Act 10 match
racing e Act 11 Regate di flotta. Poi, dopo una pausa, inizierà il Valencia
Louis Vuitton Act 12 composto da un round robin, semifinali e finale.
-guida in breve
--Che cosa fa l’uomo sull’albero?
La persona in cima all’albero approfitta dell’altezza per individuare
la brezza sul mare. Soprattutto in condizioni di vento instabile e debole, è
necessario poter anticipare il prossimo salto o buco d’aria. La “vedetta
del vento”, spesso lo stratega, fornisce le sue informazioni al timoniere
e al tattico i quali sceglieranno la tattica di regata più appropriata.
--Che cosa ‘macinano’ i Grinder?
I Grinder sono i muscoli di una barca. La parola inglese deriva da coffe grinder,
macinino del caffé, e indica gli uomini che stanno ai verricelli e che
ne girano le maniglie. Con la loro forza si issano velocemente le vele, si recuperano
le scotte, e si portano in testa d’albero le vedette del vento o i prodieri,
nel caso fosse necessario intervenire su qualche manovra ‘incattivita’.
--Perché si fa il ‘circling’?
I cinque minuti prima della partenza sono di fondamentale importanza in un match
race e spesso decidono l’esito della regata. Le barche cercheranno di
mettersi in difficoltà a vicenda, con manovre aggressive e al limite
della penalità. Il circling è un’ottima strategia per ‘ammazzare
il tempo’, misurandosi con la barca avversaria.
--Che cosa fa l’uomo a prua?
Avvicinandosi alla linea di partenza, il prodiere comunica al timoniere le ‘lunghezze’,
cioè la distanza, dalla linea. I segnali si fanno con gesti delle mani
o via radio. Si tratta di una grande responsabilità perché dall’esperienza
del prodiere dipende una buona partenza. Il prodiere comunica anche la posizione
e la distanza della barca avversaria quando è necessario fare delle manovre
rischiose.
( da: americascup.com, mascalzonelatino.com, lunarossachallenge.com, piu39challenge.it)
Sport, 2005-10-09