32ma America's Cup.
a cura di Pietro Lucadei
Un altro demolition derby.
- Partono le regate di flotta. ORACLE comanda la classifica
Inizio difficile per la prima giornata delle regate di flotta del Trapani Louis
Vuitton Act 9: ancora groppi di vento, pioggia e fulmini che hanno reso complessa
la tattica mettendo a dura prova uomini e barche. Il comitato di regata ritarda
la partenza per far stendere la brezza sul campo ma già alla prima bolina,
i nuvoloni all’orizzonte diventano minacciosi e poco dopo le barche si
trovano a navigare in condizioni molto impegnative.
Nonostante il tempo cattivo, erano centinaia le barche spettatori che hanno
‘stoicamente’ resistito pur di sostenere gli yacht in mare. Grande
spettacolo soprattutto nella prima prova, corsa con raffiche violentissime di
vento.
Bravo Chris ‘Dicko’ Dickson capace non solo di guadagnare subito
la testa della classifica, ma anche di mantenere la barca in assetto con 28
nodi di vento sotto spinnaker. Non è un caso che oggi, in classifica
generale, le prime cinque barche siano quelle con a bordo esperti di regate
oceaniche: Dickson ha alle spalle due Giri del Mondo e diverse Sydney Hobart
(compresa l’edizione tragica del 1998). Dean Barker era alla barra di
un Mumm 36 durante il Fastnet del 1999, Grand Dalton è un veterano di
regate d’altura così come lo sono Paul Stanbridge (Team Shosholoza)
e Jonathan McKee (Luna Rossa Challenge). Butterworth (Alinghi) ha fatto una
Withbread, la Sydney Hobart del ’99 e altro ancora.
Complimenti a Team Shosholoza che chiude entrambe le prove in quinta posizione.
Brutta giornata per i team italiani, decisamente sottotono.
REGATA 1
Regata in crescendo, emozionante sino al traguardo. Se all’inizio sono
stati i tattici a decidere le prime posizioni, alla fine chi ha saputo controllare
meglio la barca con raffiche superiori ai 25 nodi, ha fatto la differenza.
La regata è iniziata con poco vento da SW variabile sul campo. Bello
start per + 39 Challenge che, come d’abitudine, parte sottovento in boa.
La flotta si divide e BMW ORACLE Racing sceglie l’estremità destra
del campo. La scelta paga e la barca americana si allunga bene ma, alla prima
boa, sarà Victory Challenge a girare per primo, seguito da USA 76, Emirates
Team New Zealand e Alinghi.
Peccato per la barca svedese che non riesce ad issare lo spi e viene superata
da tutti. La flotta scende sulla sinistra del campo mentre Luna Rossa, impaziente
di recuperare il distacco, stramba ma la scelta non paga.
Al cancello di poppa + 39 Challenge raccoglie i frutti di una scelta tattica
giusta e arriva quarto, davanti ad Alinghi. I leader scelgono il lato destro
del campo, adesso favorito. Nella seconda bolina, Dickson si allunga e fa un
match race privato con Dean Barker, che sarà costretto a girare per secondo.
Bravissimo Percy ad infilarsi subito dietro, girando terzo. Seconda poppa spettacolare
con raffiche vicine ai 30 nodi. BMW ORACLE Racing vola a 19 nodi di velocità,
perfettamente in controllo e con lo spi a segno. La vittoria della prima regata
della giornata va ad un eccellente Chris Dickson seguito da Emirates Team New
Zealand e da Alinghi. Bravi i tedeschi a chiudere in quarta posizione. Grande
Shosholoza che chiude quinto.
Brutta regata per Luna Rossa e Mascalzone Latino Capitalia Team, che chiudono
in penultima e ultima posizione, rispettivamente, dopo una sequenza di problemi
allo spinnaker. + 39 Challenge scivola in ottava posizione.
REGATA 2
Le condizioni migliorano e il vento diminuisce anche se rimane rafficato e instabile
a causa della situazione temporalesca che attraversa Trapani. K- Challenge si
ritira avendo un membro dell’equipaggio leggermente infortunato ad un
braccio. Mascalzone Latino Capitalia Team non è nelle corde giuste, oggi,
ed è costretto a ripetere lo start per partenza anticipata.
Luna Rossa, con l’americano Charlie McKee alla tattica, fa un’ottima
partenza e naviga bene nel vento, girando per prima la boa al vento. Spithill
comanda la flotta ma Alinghi, che ha rischiato sulla sinistra, la sorpassa appena
prima di girare il cancello. Luna Rossa sceglie la destra estrema ma un salto
del vento a sinistra la penalizzerà. Più centrale si allunga Alinghi
che gira in testa alla seconda boa, seguito da USA 76 e da NZL 82. L’ultima
poppa è poco aggressiva perché nessuno degli inseguitori attacca
Alinghi. BMW ORACLE Racing si tiene stretta la sua seconda posizione evitando
rischi inutili.
Un vero peccato per Luna Rossa, che si deve accontentare di un quarto posto.
+ 39 Challenge recupera sulla sinistra e chiude ottavo. Mascalzone Latino Capitalia
Team è decimo. Victory Challenge riceve doppia penalità alla seconda
boa al vento (tocca la boa e costringe ITA 74 ad orzare per evitarlo) e compromette
la sua regata.
- Dichiarazioni del giorno - Primo giorno
Michele Ivaldi, Luna Rossa Challenge: “Capita a tutti una giornata storta.
Purtroppo oggi l’abbiamo avuta tutti e diciassette. Avevamo delle informazioni
non accurate e abbiamo sbagliato ogni cosa: tattica e approcci alle boe. Poi
ci si è messa anche qualche rottura. E’ stato un peccato arrivare
così lontano dai primi quattro, perchè abbiamo pregiudicato il
risultato finale. Domani è un altro giorno e dovremo metterci sotto per
recuperare lo svantaggio in classifica”.
Iain Percy, +39 Challenge: “Eravamo terzi alla boa di bolina, ma siamo
giunti ottavi sulla linea del traguardo. Purtroppo abbiamo rotto la drizza dello
spi”.
Alberto Barovier, Mascalzone Latino-Capitalia Team : “Nella prima regata
stavamo andando bene. Poi abbiamo esploso lo spi e rotto un carrello del genoa.
A quel punto abbiamo pensato solo a terminare la prova senza rompere altro in
vista della seconda regata. Secondo me il Comitato ha concesso poco tempo di
riposo tra le due regate. Molti dovevano effettuare delle riparazioni o avevano
gente che si era fatta male. Ci hanno messo fretta e abbiamo iniziato a prepararci
in ritardo per il via. Siamo andati in confusione e così abbiamo sbagliato
la partenza”.
George Skuodas, K-Challenge: “Nella prima regata, dopo la partenza anticipata,
abbiamo recuperato sui nostri avversari durante ogni lato del percorso. Nell’ultima
poppa abbiamo deciso di usare lo spinnaker simmetrico, perchè avevamo
previsto che ci sarebbero stati più di venti nodi. Ne sono arrivati 29
e andavamo a 19 nodi di velocità, sicuramente più di quanto queste
barche sono in grado di affrontare. C’erano pezzi di barche che volavano
dappertutto e noi siamo passati proprio nel bel mezzo di tutto”.
Peter Isler, BMW ORACLE Racing: “Siamo stati ripagati per la nostra pazienza.
A volte era buona la sinistra del campo di regata, altre volte la destra. Altre
ancora, se avevi la pazienza di aspettare, erano buoni tutte e due i lati”.
Claudio Celon, Alinghi: “Vento forte, temporale, rotture. Credo che viste
da fuori le regate di flotta di oggi siano state molto spettacolari. Per noi
un po’ meno. Il rischio di fare danni e buttare via il lavoro di tanti
mesi è alto. Stiamo sempre molto attenti agli incroci e non spingiamo
mai più di tanto”.
Dean Barker, Emirates Team New Zealand: “Nell’ultima poppa abbiamo
avuto 28 nodi di vento e abbiamo raggiunto la più alta velocità
di sempre con questa barca: 19,5 nodi”.
Paul Standbridge, Team Shosholoza: “Mi aspettavo di essere sesto in classifica
generale. Ogni tanto serve una buona giornata, nel caso se ne abbia una cattiva”.
Laureano Wizner, Desafio Español 2007: “L’ultima poppa della
prima regata è stata fantastica: abbiamo toccato 20,8 nodi di velocità!
Non mi era mai capitato prima con queste barche, nonostante sia alla terza campagna
in America’s Cup”.
Jesper Bank, United Internet Team Germany: “Siamo molto contenti di come
siamo andati oggi. Specialmente della prima regata, quando a un certo punto
avevamo solo due barche davanti”.
Magnus Holmberg, Victory Challenge: “Ho dovuto virare all’improvviso
e sono uscito lento. La barca spagnola ci ha superato, abbiamo toccato la boa
e poi non abbiamo dato precedenza a Mascalzone che arrivava con le mure a dritta.
In un minuto abbiamo rimediato due penalità”.
Pierre Mas, China Team: “Non abbiamo ottenuto buoni risultati, ma siamo
felici di come ci siamo comportati con le condizioni di oggi”.
-Un altro demolition derby
Una Trapani già quasi invernale? A vedere le condizioni che hanno caratterizzato
l’inizio delle regate di flotta sul campo siciliano si sarebbe potuto
dire di sì… Sotto un cielo cupo con piovaschi, mare in aumento
e un vento che è passato dagli 8 ai 28 nodi di intensità, si è
infatti corsa la prima drammatica regata di flotta del LV Act 9 -in pratica
un altro “demolition derby”- che ha messo a durissima prova uomini,
vele ed attrezzature.
Una regata che Mascalzone Latino aveva iniziato a metà classifica e che
ha concluso in ultima posizione con uno spi e un gennaker “scoppiati”
in sequenza, uno dopo l’altro, sotto raffiche che spingevano la barca
a superare i 18 nodi di velocità…
Poi, dopo un’ora di attesa il Comitato ha dato il secondo via della giornata sotto un cielo che andava schiarendo, il vento si era ridotto sui 18 nodi e ha continuato a calare per tutta la durata della prova. Ma Ita 77 si è ritrovata fuori in partenza per una frazione di secondo, ed è stata quindi costretta a rientrare sulla linea, cominciando così una lunga rincorsa degli avversari che si è conclusa con un decimo posto.
“È stata una giornata abbastanza dura -ha commentato Alberto Barovier- quanto fossero impegnative le condizioni hanno potuto vederlo tutti… Noi nella prima regata abbiamo fatto una buona partenza, ma dopo le prime tre o quattro virate siamo finiti in uno scarso senza la possibilità di virare. Ci siamo ritrovati in boa a metà del gruppo e da lì la situazione è diventata pesante. Il vento si è alzato e ha toccato i 28 nodi, dopodichè abbiamo cominciato ad andare giù a bomba…. Era anche divertente, almeno all’inizio, ma purtroppo abbiamo rotto lo spi e, dopo aver messo il backup, abbiamo rotto anche quello lì. In seguito abbiamo cercato di essere conservativi perché ci aspettava la seconda regata, così abbiamo scelto di finire la regata con il fiocco”.
ML: Una prima prova che avete pagato con due rotture…
AB: “Con trenta nodi purtroppo questa barche soffrono… E purtroppo con loro soffrono anche gennaker e spinnaker. D’altronde non siamo stati gli unici ad avere dei danni. È una cosa che succede proprio per la grande pressione del vento, la grande tensione sulle vele. La vela che abbiamo scelto per la prima poppa all’inizio era una 2, un asimmetrico, poi abbiamo messo uno spi perché si vedeva che stava arrivando vento. Abbiamo messo la vela giusta ma purtroppo il vento era troppo forte anche per quella…”.
ML: Nella seconda le condizioni sono un po’ migliorate…
AB: “Ci siamo leccati un po’ le ferite. Purtroppo siamo partiti fuori, spinti dal team cinese. In queste condizioni ti devi togliere dal gruppo e andare dalla parte opposta, cercando un salto di vento che possa portarti in una posizione favorevole. A prescindere da questo, il lavoro a bordo è stato fantastico. Tutti i ragazzi a bordo hanno lavorato benissimo e non è stato fatto nessun tipo di errore di manovra”.
ML: Una giornata difficile comunque…
AB: “La prima regata, nonostante il risultato, è stata un banco di prova per tutti importante. Sia dal punto di vista velistico sia dal punto di vista dei materiali. Abbiamo anche oggi imparato altre cose nuove. Abbiamo migliorato il nostro modo di cambiare velocemente gli spi. Ne abbiamo rotto uno e rimesso subito un altro abbastanza velocemente. Questo è un passo in avanti, un punto che mettiamo a nostro favore nonostante il risultato non certo brillante”.
-ITA 74 settima in classifica provvisoria
Il Trapani Louis Vuitton Act 9 inizia alle 14.00 con 10 nodi di vento da nord
ovest e cielo parzialmente coperto.
Al via Luna Rossa taglia quasi al centro della linea mura a dritta. Tre imbarcazioni
sottovento la separano dalla boa.
Una rotazione trascina USA 76, più a destra di tutti gli altri, in prima
posizione. Quando il vento riprende il suo corso iniziale Alinghi è prima
e Luna Rossa terza, separata da 20 metri. Altra rotazione a destra e USA 76,
già in layline destra, si riporta in prima posizione con un centinaio
di metri sugli svedesi al secondo posto. A tre quarti del primo lato Victory
Challenge guida la flotta dopo aver incrociato davanti NZL 82. Le imbarcazioni
raggiungono la layline destra per virare e puntare verso la boa in fila indiana.
SWE 63, USA 76, NZL 82 sono i primi a passare alla boa. Luna Rossa transita
in decima posizione.
Poco dopo il disimpegno Victory Challenge ha problemi con lo spinnaker e viene
risucchiata dal gruppo. Luna Rossa stramba per scendere verso la destra del
campo. Dopo aver mantenuto il comando durante il lato in poppa, BMW Oracle Racing
è prima al cancello, seguita da Emirates Team New Zealand. ITA 74 ha
un distacco di 1 e 25 dai primi.
Durante la seconda bolina Luna Rossa, in ottava posizione, è l'imbarcazione
che naviga più a destra di tutta la flotta. Con 45 secondi di vantaggio
su Emirates Team New Zealand, USA 76 guida la flotta alla seconda boa di bolina.
Inizia a piovere, il vento aumenta oltre le previsioni, le raffiche raggiungono
i 26 nodi. A bordo di ITA 74 ci sono problemi con lo spinnaker. Dopo l’ammainata
Luna Rossa prosegue a lungo con randa e genoa, per issare poi un gennaker e
concludere la prova all’undicesimo posto.
Alle 16.00 ha inizio la seconda regata. ITA 74 parte in comitato mura a dritta
e prosegue con un bordo che a un quarto di lato la colloca in prima posizione.
Con condizioni di vento rientrate nelle previsioni iniziali, Luna Rossa naviga
seconda dietro Alinghi leggermente sopravvento. Le due imbarcazioni proseguono
verso la sinistra affiancate e a due terzi del primo lato virano per andare
a incrociare il resto della flotta. Ancora non in layline Spithill forza la
bolina per riuscire a prendere la boa senza altre virate. Luna Rossa gira per
prima e si avvia verso il disimpegno seguita da Alinghi e BMW Oracle Racing.
Si scende sulla sinistra del campo di regata, ITA 74 è al comando inseguita
da Alinghi e USA 76. Un lungo secondo bordo verso la destra accompagna Luna
Rossa fin quasi al cancello di poppa. SUI 75 dalla sinistra, incrocia davanti
USA 76 e ITA 74 nell'ordine, prima di riprendere la bolina dalla boa destra.
12 secondi separano Luna Rossa da Alinghi e ITA 74 allunga verso la destra mentre
SUI 75 vira con una ventina di metri di vantaggio. La direzione del vento si
sposta a sinistra, ITA 74 si ritrova in quarta posizione ai tre quarti del secondo
lato.
All'ultima boa Alinghi è prima, seguita da BMW Oracle Racing, Emirates
Team New Zealand e Luna Rossa in quarta posizione. Il vento cala a 10 nodi e
la flotta si avvia a concludere la poppa finale. In un'ora e undici minuti Alinghi
si aggiudica la seconda prova della giornata. Luna Rossa chiude in quarta posizione
a 2 minuti e 7 secondi, dietro a USA 76 e NZL 82.
Equipaggio
1. Prodiere – Andrew Fethers
2. Aiuto prodiere - Claudio Novi
3. Albero – Simone de Mari
4. Pit – Thomas Burnham
5. Grinder sinistra - Romolo Ranieri
6. Grinder dritta - Andrew Taylor – Emanuele Marino (turno 2)
7. Trimmer - Joey Newton
8. Trimmer - Tatsuya Wakinaga
9. Grinder randa – Gilberto Nobili
10. Trimmer randa - Jonathan McKee
11. Trasto randa - Ben Durham
12. Timoniere - James Spithill
13. Tattico – Charlie McKee
14. Runner / Stratega - Francesco de Angelis
15. Navigatore - Michele Ivaldi
16. Meteo – Francesco Bruni
17. Grinder Runner - Daniele Bresciano
18. Diciottesimo – Andrea Lo Cicero, pilone della nazionale italiana di
Rugby
Risultati di oggi
1 - BMW Oracle Racing (USA 76) in 1:00:13
2 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) a 00:45
3 - Alinghi (SUI 75) a 01:32
4 - United Internet Team Germany (GER 72) a 01:36
5 - Team Shosholoza (RSA 83) a 01:50
6 - Desafío Español 2007 (ESP 67) a 01:57
7 - K-Challenge (FRA 60) a 02:09
8 - +39 Challenge (ITA 59) a 02:14
9 - China Team (CHN 69) a 02:21
10 - Victory Challenge (SWE 63) a 02:50
11 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) a 03:55
12 - Mascalzone Latino - Capitalia Team (ITA 77) a 04:11
“Trapani Louis Vuitton Act 9” - Turno 2
1 - Alinghi (SUI 75) in 1:11:12
2 - BMW Oracle Racing (USA 76) a 00:17
3 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) a 01:13
4 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) a 02:07
5 - Team Shosholoza (RSA 83) a 02:51
6 - Desafío Español 2007 (ESP 67) a 03:59
7 - United Internet Team Germany (GER 72) a 04:14
8 - +39 Challenge (ITA 59) a 04:21
9 - China Team (CHN 69) a 04:27
10 - Mascalzone Latino - Capitalia Team (ITA 77) a 05:05
11 - Victory Challenge (SWE 63) a 07:30
12 - K-Challenge (FRA 60) - DNF
Classifica provvisoria “Trapani Louis Vuitton Act 9”
(Posizione - Team - Punti)
1 - BMW Oracle Racing (USA 76) - 23
2 - Alinghi (SUI 75) - 22
3 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) - 21
4 - Team Shosholoza (RSA 83) - 16
5 - United Internet Team Germany (GER 72) - 15
6 - Desafío Español 2007 (ESP 67) - 14
7 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) - 11
8 - +39 Challenge (ITA 59) - 10
9 - China Team (CHN 69) - 8
10 - K-Challenge (FRA 60) - 6
11 - Victory Challenge (SWE 63) - 5
12 - Mascalzone Latino - Capitalia Team (ITA 77) - 4
Programma di domani, sabato 8 ottobre
2 regate di flotta
Formato e punteggi
Il “Trapani Louis Vuitton Act 9”, in programma dal 7 al 9 ottobre,
prevede lo svolgimento di 5 regate di flotta. Il vincitore della regata guadagna
12 punti, un punto per ogni barca iscritta, il secondo un punto in meno e così
via. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il
punteggio più alto.
-DUE OTTAVI POSTI NELLE REGATE DI FLOTTA PER "+39”: Un ottavo posto
anche nella classifica provvisoria
Due ottavi posti per "+39" nelle due manches di flotta, la prima caratterizzata
da un vento in crescendo, la seconda da brezze medie. E un ottavo posto anche
nella classifica provvisoria. Prima regata con vento iniziale sui 15-18 nodi
e nella parte finale con raffiche fino a 28 nodi. Partenza da “derivista”
olimpico sulla boa per Iain Percy che inizia una buona bolina, subito dietro
i giganti di Bmw-Oracle ed Alinghi. I tattici giocano a zona. Sulla prima boa
di bolina è un 6' posto che diventa subito un 5' posto per un'avaria
degli svedesi di Victory. Nel lato "+39" passa Shosholoza nelle varie
manovre. Inizia la bolina in terza posizione, ma poi nell'ultima poppa - come
detto- succede un po' di tutto. "+39" vede il suo spinnaker cadere
dall'albero. Va peggio a chi lo rompe. Alla fine arriva un 8' posto, non certo
esaltante per come erano andate le cose fino alla penultima boa. A bordo come
18' in questa regata c'era il Ministro del Welfare Roberto Maroni.
Partenza meno cattiva nella seconda regata per “+39” che porta sulle
sue vele Regione Sicilia, Fondiaria-Sai e Sergio Tacchini, sul boma Yamamay,
Provincia di Palermo, Saporiti Italia. In bolina naviga costantemente tra la
7' e la 6' posizione. Sarà questa la posizione del passaggio sulla doppia
boa di bolina. Vento più leggero, cielo coperto, un po' di pioggia, sono
i colori delle barche a ravvivare il mare di Sicilia in versione bianco e nero.
La regata sembra una passeggiata rispetto alle raffiche della prima manche.
"Una nuova preziosa serie di indicazioni anche nella gara di flotta - dice
lo staff dirigenziale di "+39" - peccato per l'ultimo tratto nella
prima regata quando in poppa è andato un po' in fumo tutto quello che
di buono avevamo costruito con una partenza perfetta e una tattica altrettanto
aggressiva nelle andature di bolina e su questo mare certamente fantastico".
Domani si torna in acqua per altre due prove in flotta in attesa del gran finale
di domenica con la prova conclusiva che assegnerà il titolo di Campione
del Mondo Acc per il 2005.
- Interviste: Alessandra Sensini, un'olimpionica in America's Cup
Tre medaglie olimpiche, di cui una d’oro che fa ancora brillare d’orgoglio
tutti gli italiani, svariati titoli del mondo, europei e nazionali: Alessandra
Sensini è la velista più premiata in Italia, capace di stravincere
e di mantenere, da vera campionessa, la freschezza e la semplicità della
‘ragazza della porta accanto’.
In attesa di provare la nuova tavola a vela (Neil Pryde RSX) che dovrebbe accompagnarla
alle Olimpiadi cinesi del 2008, Alessandra sperimenta nuove strade sempre e
comunque, legate al mare. Dopo aver partecipato con successo a diversi circuiti
di regata in barca a vela, segue i Louis Vuitton Acts in veste di inviata per
la TV Sailing Channel.
Qual è la differenza palpabile tra l’America’s Cup e le tue
sfide olimpiche sul windsurf?
Sulla tavola sei da sola. A decidere, a vincere e a sbagliare. Qui è
tutto un lavoro di squadra, di team. L’errore di uno lo pagano tutti e
viceversa. Il giro economico che sta dietro i due eventi è anche molto
diverso.
Quali sono le similitudini, allora?
La professionalità, la preparazione a terra, l’impegno costante
nel tempo, la dedizione, l’allenamento. Cambia l’ambiente ma gli
scopi sono uguali.
Per un velista è più importante vincere una medaglia d’oro
o l’America’s Cup?
Credo che le Olimpiadi, come l’America’s Cup, rappresentino l’apice
per un velista, sono entrambi simbolo dell’eccellenza anche se un oro
olimpico ha forse un sapore più dolce.
Più tensione qui o alle Olimpiadi?
Certamente alle Olimpiadi. Non dimentichiamo che qui ci sono anche dei team
che arrivano per fare esperienza mentre alle Olimpiadi si va solo e soltanto
per vincere. La pressione è fortissima.
I rapporti umani tra colleghi/rivali sono diversi?
Nel villaggio olimpico si è molto liberi. Non siamo obbligati a condividere
il nostro tempo con nessuno. Dall’altro lato, non ci sono segreti né
misteri da custodire e quindi ci sono meno vincoli e più interscambio.
Da atleta/giornalista che atteggiamento hai quando commenti gli errori di altri
atleti?
Conflittuale. Non è facile: quando vedo un errore clamoroso non posso
fare a mano di farlo notare ma dall’altro lato mi metto nei panni di chi
sta in mare. Giudicare da una poltrona è sempre molto diverso. Io so
che cosa significa sbagliare e sentirsi attaccati, per questo rispetto sempre
l’atleta e le sue scelte anche se sbagliate.
Quale team ti ha colpito di più?
Alinghi ma non soltanto perché è fortissimo. Mi piace il suo approccio
scientifico con la regata, la professionalità e anche il rispetto che
dimostra nei confronti dei tem più piccoli. Anche quando la regata è
scontata, loro sono concentrati e danno sempre il massimo. Un bel gesto nei
confronti dei rivali.
Ti piacerebbe far parte di un equipaggio di America’s Cup? Su K-Challenge
ci sono due donne...
Mi piacerebbe molto ma dovrei prepararmi. Sono arrivata adesso in questo mondo
e non sono mai stata dentro un team.
Che ruolo ti piacerebbe avere?
Potendo scegliere vorrei timonare! Scherzo, so che non ho la preparazione e
credo che il tattico o lo stratega siano i ruoli a me più congeniali.
Mi piacerebbe anche fare la prua ma non credo di avere la forza necessaria.
Per determinati ruoli credo che gli uomini siano più adatti, ma solo
per un problema di ‘forza’. Ovvio, Dawn Riley o altre come lei hanno
lo stesso livello di prestanza fisica di un uomo ma non ce ne sono tante così
in giro, almeno nel nostro paese.
Che cosa ne pensi dei campioni olimpionici che arrivano in Coppa come Iain Percy?
Mi piace Percy e il suo modo molto fisico di gestire la barca; è istinto
puro e credo che farà bene.
Hai visto tre 'location': Valencia, Malmö e Trapani. Ti aspettavi quest’accoglienza
in Sicilia?
Si e non mi sorprende. Quando facciamo il Windsurf Festival a Mondello (Palermo
ndr) siamo abituati a questo genere di accoglienza e alla completa disponibilità
delle autorità, della gente, del pubblico. Di Trapani mi piace anche
il campo di regata perché è difficile e, soprattutto, perché
è sempre diverso. La brezza stabile e puntuale di Valencia la trovo un
po’ noiosa.
Parlami dei tuoi hobby
Amo qualsiasi cosa abbia a che fare con l’acqua e provare nuove esperienze.
In assoluto la cosa che mi diverte di più è il surf da onda.
Che cosa farai dopo Trapani?
Terminerò un corso di Management dello Sport che sto seguendo al CONI
e poi aspetto di provare la tavola nuova...
( da: americascup.com, mascalzonelatino.com, lunarossachallenge.com, piu39challenge.it)
Sport, 2005-10-07