32ma America's Cup.

a cura di Pietro Lucadei

Tripletta italiana.


-Alinghi vince l'Act 8 ma perde il record. Luna Rossa terza, + 39 settimo, 'Mascalzoni' noni.
Non si sarebbe potuta organizzare una giornata più spettacolare per la chiusura dei match race dei Trapani Louis Vuitton Acts. Cielo sereno e vento da NW 8-10 nodi hanno regalato una bellissima giornata, anche se la brezza sull’acqua è stata molto ballerina. Alinghi interrompe il suo filone ma vince l’Act 8 in virtù dei risultati accumulati sino ad ora.

A sorpresa, è stato K-Challenge a bloccare la sua corsa. Grandissima Luna Rossa che vince su BMW ORACLE Racing dopo una regata mozzafiato e, per la prima volta nel 2005, chiude i match race in terza posizione. Grande doppietta per Mascalzone Latino Capitalia Team e + 39 Challenge, che vincono entrambi i match di oggi per la gioia dei tifosi italiani.

ALINGHI PERDE DUE MATCH E IN CLASSIFICA SI VERIFICANO QUATTRO PARITA’
Al termine della giornata quella che è venuta fuori era una classifica difficile, con ben quattro team con nove punti ciascuno in lizza per i primi posti: Alinghi, BMW ORACLE Racing, Luna Rossa Challenge e Emirates Team New Zealand. Per risolvere la parità, si è esaminato il team che aveva il miglior record nei confronti degli altri tre. È risultato che sia Alinghi sia ETNZ avevano due vittorie ciascuno. Si sono quindi ‘isolati’ questi due team per decidere il primo ed il secondo posto. Dal momento che Alinghi aveva battuto i kiwi, lo spareggio è andato a suo favore. La stessa procedura si è effettuata per decidere il terzo posto tra Luna Rossa Challenge e BMW Oracle Racing. La procedura per risolvere le parità è spiegata nelle Racing Rules of Sailing (Appendice C-11). K-Challenge dopo la straordinaria vittoria su Alinghi di oggi non ha rivali per la quinta posizione.

FLIGHT 10
Il match tra Luna Rossa Challenge e BMW ORACLE Racing non ha deluso le aspettative. James Spithill parte sottovento a Chris Dickson, costringendolo a virare. Luna Rossa prende subito un buon vantaggio, girando 24 secondi avanti a Dickson alla prima boa e continuando a tener testa anche al cancello. Nella seconda bolina, però, Spithill sbaglia a non coprire l’avversario che si allunga, da solo, sulla destra del campo. Come risultato, alla seconda boa, USA 76 si presenta avanti. Al termine di una poppa combattuta a suon di strambate, la barca italiana supera nuovamente, grazie ad una maggiore velocità e taglia in testa il traguardo tra gli applausi dei tifosi. Dieci nodi di vento, dopo tutto, erano quelli che Patrizio Bertelli, capo del Sindacato Luna Rossa Challenge, si era augurato di trovare nei match contro i big team.

Anche +39 Challenge, dopo una regata molto combattuta contro Team Shosholoza, giocata anche sulle ‘false’ strambate, porta a casa un punto importante, il terzo nel Trapani Louis Vuitton Act 8.

Mascalzone Latino Capitalia Team, invece, comanda su China Team sin dalla partenza (condotta da Cameron Dunn, che lascia poi la ruota a Flavio Favini per il resto della regata) e ottiene il secondo punto dall’inizio delle regate siciliane.

Nel frattempo, il vento instabile mette in difficoltà Alinghi, con alla ruota Ed Baird, che si trova a fronteggiare la grinta dell’equipaggio di K-Challenge. La barca francese, timonata da Thierry Peponnet, riesce a sorpassare Alinghi nell’ultima poppa e a tagliare, clamorosamente avanti, tra il delirio del pubblico francese.

Molto faticosa anche la vittoria di Emirates Team New Zealand su Desafio Espanol 2007, al termine di una regata molto bella.

FLIGHT 11
I riflettori erano puntati sul match tra Luna Rossa e Emirates Team New Zealand, e non a torto! Spithill parte in boa e Barker scegie la boa. La leadership cambia spesso tra le due barche che rimangono comunque molto vicine nella prima bolina. Alla boa al vento, Luna Rossa è avanti ma ETNZ riesce ad infilarsi tra la boa e la barca italiana girando avanti per 8 secondi. Nella poppa, Luna Rossa cerca di sorpassare i kiwi che incaramellano lo spi nella strambata. Al cancello le barche sono vicinissime e sarà Luna Rossa a girare la boa (destra) avanti per 11 secondi. I kiwi virano subito sulla sinistra mentre Luna Rossa prosegue sulla dritta. La scelta kiwi paga e NZL 82 si presenta avanti alla seconda boa al vento con 39 secondi di vantaggio. Nella poppa finale, Luna Rossa rompe lo spi e mette la parola fine a qualsiasi speranza.

Fondamentale anche il match tra Alinghi e BMW ORACLE Racing. Il Defender, evidentemente ancora scioccato dalla sconfitta subita per mano di K-Challenge, non dà il meglio di sé in questo match. Chris Dickson si allunga sulla destra e riesce a girare la boa al vento per primo. Alinghi tenta il sorpasso nella poppa ma anche al cancello il vantaggio sarà per il Challenger of Record americano, che chiuderà il match con oltre un minuto di vantaggio.

Molto bello anche il match tra K-Challenge e Desafío Español 2007, gestito da Peponnet sin dalla partenza. Partita in barca 4 secondi avanti, K-Challenge costringe ESP 67 a virare e ad inseguire. Grande Peponnet che vince un’altra grande regata e conquista il meritato quinto posto in classifica generale.

Shosholoza riscatta la sconfitta precedente e vince su China Team. Naviga bene Ian Ainsle e alla prima boa sarà l’equipaggio sudafricano a girare in testa con 19 secondi di vantaggio. Abbastanza per non preoccuparsi della rottura dello spinnaker nella poppa successiva. Il match andrà a Team Shosholoza per oltre 4 minuti.

Iain Percy parte molto bene contro Jesper Bank, che subisce una penalità alla fine di un circling. Gli italiani tagliano in boa, allungandosi subito sulla sinistra. United Internet Team Germany recupera sulla destra del campo, grazie ad un salto del vento. Alla prima boa + 39 è costretto a cedere il passo ai tedeschi che sono interni ma il distacco è pochissimo (10 secondi). Nella poppa successiva, infatti, Percy riesce ad effettuare il sorpasso e a vincere la seconda regata del giorno.

Dopo un dial up è bravo Cameron Dunn alla ruota di Mascalzone Latino Capitalia Team a conquistare la sinistra del campo, favorita. Già al primo incrocio, Mascalzone Latino Capitalia Team è in vantaggio e a Favini non resta che concentrarsi sulla barca per poratre a casa il secondo punto della giornata.

- K-Challenge interrompe l'imbattibilita' di Alinghi. Tripletta italiana.
Mentre Alinghi perde clamorosamente il suo primo match race dell’anno per mano della francese K-Challenge, le barche italiane realizzano una bella tripletta nel Flight 10 del Louis Vuitton Act 8.
Giornata spettacolare (calda, con sole e vento intorno ai dieci nodi ma ballerino) sui campi di regata di Trapani. Non per questo meno faticosa per gli equipaggi, stressati al massimo delle proprie risorse psicofisiche, impegnati nelle prove determinanti per la loro posizione nella classifica finale. A essere messi in discussione sono addirittura i vertici della graduatoria finale.
Il match più atteso del Flight 10, quello tra Luna Rossa Challenge e BMW ORACLE Racing, non ha deluso le aspettative. James Spithill parte sottovento a Chris Dickson, ma così vicino da costringerlo a virare per evitare i rifiuti di vento della barca italiana. I tattici devono compiere un gran lavoro per interpretare al meglio il campo di regata, caratterizzato dai soliti salti di vento. Luna Rossa Challenge prende subito un buon vantaggio nel primo tratto di bolina, ma BMW ORACLE Racing azzera lo svantaggio poco prima del passaggio della prima boa. All’ultima virata, con una manovra da matc racer “navigato”, Spithill costringe Dickson a restare per alcuni istanti con la prua al vento, prima di prendere la rincorsa verso il secondo lato. Durante la poppa, Luna Rossa Challenge aumenta il suo vantaggio, ma nella bolina successiva è costretta ancora una volta a controllare la barca statunitense che passa di nuovo in testa. Al termine di un entusiasmante attacco a suon di strambate, però, la barca italiana riesce a superare nuovamente l’equipaggio di Dickson. Dieci nodi di vento, dopo tutto, erano quelli che Patrizio Bertelli si era augurato di avere negli ultimi due match contro i big team e, infatti, con queste condizioni, Francesco De Angelis e il suo equipaggio ottengono la prima vittoria di quest’anno contro BMW ORACLE Rracing (che coincide anche con il primo successo contro uno dei tre grandi rivali nei Louis Vuitton Acts del 2005).
Anche +39 Challenge, dopo una regata combattuta con Team Shosholoza, con le barche che si alternano al comando del match, porta a casa un punto importante, il terzo nel Trapani Louis Vuitton Act 8. Mascalzone Latino Capitalia Team, invece, regola China Team sin dalla partenza (condotta da Cameron Dunn, che lascia poi la ruota a Flavio Ffavini per il resto della regata) e ottiene il secondo punto.
Nel frattempo, le condizioni di vento instabile mettono in difficoltà Alinghi, con alla ruota Ed Baird, che si trova a fronteggiare la grinta dell’equipaggio di K-Challenge, concentrato nella lotta per il quinto posto in classifica. La barca francese, timonata da Thierry Peponnet, giunge clamorosamente prima sulla linea del traguardo e pone fine ai sogni d’imbattibilità del sindacato svizzero, fino a oggi ancora imbattuto nei match race della stagione 2005.
Con Emirates Team New Zealand che batte Desafio Espanol 2007, è necessario aspettare l’ultimo Flight prima di stabilire l’ordine di classifica definitivo del Trapani Louis Vuitton Act 8.

- Le dichiarazioni del sesto giorno
Francesco De Angelis, Luna Rossa Challenge: “Quando il vento salta tanto come oggi, le regate hanno molti momenti decisivi. Nella seconda bolina, contro i neozelandesi, abbiamo deciso di andare a destra lasciando loro sulla sinistra. Aspettavamo un salto favorevole da quella parte che, però, è arrivato più tardi del previsto. Il rischio della separazione lo hanno preso anche loro, sparandosi un angolo lungo. Con queste decisioni, chi vince sembra un genio e chi perde… Anche se ora sono arrabbiato perché non abbiamo vinto il Louis Vuitton Act, devo dire che il nostro bilancio è comunque positivo. Abbiamo finito a pari punti con gli altri tre team migliori e abbiamo avuto finalmente l’occasione di giocarcela. Ognuno ha la sua lista di errori sulla quale riflettere. A questo punto, mi sembra chiaro che essuno è perfetto, ma siamo tutti forti.Per fortuna, fra tre giorni, iniziano le regate di flotta, così ci facciamo passare prima l’arrabbiatura.”.

Stefano Rizzi, +39 Challenge: “Per fortuna abbiamo chiuso in bellezza, con due vittorie che ci lasceranno un bel sapore in bocca per tutto l’inverno, fino al prossimo Louis Vuitton Act. Quelle di oggi sono state due regate per persone con i nervi saldi: quando vedo che l’anemometro indica un vento sopra i 15 nodi mi sento più felice. Tuttavia, sono i punti che abbiamo perso che mi hanno fatto capire che la strada è ancora lunga. Tra le vittorie che abbiamo ottenuto, mi piace di più quella contro gli spagnoli, con vento forte. Da questo Act ho imparato che nessun team, per quanto possa essere più avanti degli altri, è imbattibile. Con il gruppo che abbiamo, il nostro obiettivo è vincere la Louis Vuitton Cup per poi giocarcela con Alinghi”.

Flavio Favini, Mascalzone Latino-Capitalia Team : “Dopo la brutta giornata di ieri, oggi abbiamo dimostrato di sapere reagire. Cameron Dunn ha fatto due belle partenze, prima di cedermi il timone per il resto della regata, e Vasco Vascotto ci ha sempre portati dalla parte giusta del campo di regata. La scelta di far fare le partenze a Cameron, oggi per la prima volta, l’abbiamo presa tutti insieme, di comune accordo, dopo che nei giorni scorsi io non ero stato troppo brillante”.

Thierry Peponnet, K-Challenge: “Per noi è un momento incredibile! Non capita tutti I giorni di battere Alinghi. Hanno dominato per tutto l’anno, ma oggi noi abbiamo avuto la nostra occasione e l’abbiamo colta al volo”.

Chris Dickson, BMW ORACLE Racing: “La vittoria contro Alinghi è molto importante per il nostro team. E’ stato un confronto difficile, al termine del quale siamo riusciti a mettere la nostra prua davanti alla loro. Non ci siamo mai voltati indietro e questo successo è la giusta ricompensa per il nostro team. E’ confortante vedere che, alla fine della stagione, gli sfidanti si siano avvicinati ad Alinghi”.

Brad Butterworth, Alinghi: “Credetemi, anche se abbiamo perso contro K-Challenge, siamo ancora molto motivati e affrontiamo qualsiasi regata con il massimo impegno. Certe volte, le cose possono andare storte. Quella che si è appena conclusa è stata una settimana di regate molto faticosa. Abbiamo avuto onde grandi e vento forte che ha toccato punte di 28 nodi”.

Dean Barker, Emirates Team New Zealand: “Dopo la giornata di oggi, posso dire che questo è stato il Louis Vuitton Act più duro, soprattutto dal punto di vista psicologico. Quando siamo usciti in mare, sapevamo che avremmo potuto classificarci al secondo posto se tutto fosse andato per il verso giusto. Certo, avremmo preferito vincere, ma per come sono andate le cose, siamo contenti così”.

Golden Mgedeza, Team Shosholoza: “Siamo un equipaggio che arriva da Città del Capo, quindi le dure condizioni meteorologiche con le quali abbiamo regatato in questi giorni non ci hanno messo in difficoltà. Da Malmö abbiamo imparato molte cose nuove sulla nostra barca, che non ha più tutti quei problemi di prima”.

Luis Doreste, Desafio Español 2007: “Non abbiamo disputato un buon Act. Il prossimo inverno dovremo lavorare duro per conoscere più a fondo la barca e imparare a metterla meglio in assetto.”.

Jesper Bank, United Internet Team Germany: “Ci sono dei cambiamenti ai vertici del nostro sindacato dei quali sicuramente risentiamo, ma non mi sento di dire che abbiano influenzato i nostri risultati”.

Magnus Holmberg, Victory Challenge: “Anche se siamo contenti per la nostra prestazione ripetto ai risultati di Malmö, siamo dispiaciuti per non esserci classificati al quinto posto. Tuttavia, il cambio di barca si è rivelata una scelta giusta e l’equipaggio ha sempre regatato bene”.

Pierre Mas, China Team: “Abbiamo migliorato le partenza e la velocità, ma ancora non abbiamo imparato a conquistare punti. E’ spiacevole e frustrante”.

- Parità!
Una giornata spettacolare, quella di martedì, che si è conclusa con una ancora più incredibile situazione in classifica. La doppia sconfitta di Alinghi, infatti, ha completamente scompigliato il tabellone, generando una parità tra quattro team.

Alinghi, BMW ORACLE Racing, Luna Rossa Challenge e Emirates Team New Zealand erano in lizza per il primo posto con 9 punti ciascuno. Secondo quanto stabilito dalle Racing Rules of Sailing (Appendice C-11) per risolvere la parità, si esamina il team che ha il miglior record nei confronti degli altri tre.

È risultato che sia Alinghi sia ETNZ avevano due vittorie ciascuno. Si sono quindi ‘isolati’ questi due team per decidere il primo ed il secondo posto. Dal momento che Alinghi aveva battuto i kiwi, lo spareggio è andato a suo favore. La stessa procedura si è effettuata per decidere il terzo posto tra Luna Rossa Challenge e BMW Oracle Racing.
Alla luce di questa formula, però BMW ORACLE Racing si deve accontentare di un quarto posto nei Trapani Louis Vuitton Act 8.

Certo, è una regola dura da mandar giù per gli americani di USA 76 gli unici, tra i ‘Big Four’, ad aver vinto Alinghi nei match race del 2005.

“Purtroppo non siamo stati artefici del nostro destino”, ha commentato filosoficamente Chris Dickson, skipper of BMW ORACLE Racing. “Tutto quello che dovevamo fare era battere Alinghi e aspettare i risultati degli altri match. Abbiamo battuto Alinghi, abbiamo fatto una grande regata e abbiamo raggiunto la parità. Non è stata una brutta giornata, dopotutto

-Grande rimonta per Mascalzone Latino-Capitalia Team
Grande giornata conclusiva del Louis Vuitton Act 8 per Mascalzone Latino-Capitalia Team: l’equipaggio di Vasco Vascotto e Flavio Favini conclude la fase di match races a Trapani conquistando due vittorie nelle regate contro China Team e Victory Challenge.
Due punti in un giorno e due belle prove, corse con ariette leggere e un cielo terso. Due regate che i Mascalzoni hanno dominato dall’inizio fino all’ultimo metro. Al timone, in entrambe le partenze, Cameron Dunn.

Nel primo volo contro China Team, dopo aver vinto la partenza, i Mascalzoni hanno subito iniziato a controllare, aumentando poi il vantaggio con una progressione costante e hanno infine tagliato il traguardo con un delta di 1 minuto e 22 secondi.

Vento ancora più tenue e instabile per la seconda prova del pomeriggio contro Victory Challenge. Una volta acquistata la leadership, Ita 77 ha girato la prima boa al vento con un confortevole vantaggio che, nel resto della regata, ha sapientemente gestito, tagliando infine il traguardo con un distacco di 44 secondi.


Ecco i commenti di Flavio Favini.

ML: Cameron Dunn in partenza al timone E poi di nuovo tu per tutta la regata. Una scelta tattica?

FF: “Si, una scelta del team. È come se in una squadra di calcio il primo rigorista non riuscisse più a buttarla dentro. Oggi abbiamo fatto provare a tirare Cameron e ha fatto molto bene. Abbiamo iniziato entrambe le regate con una bella partenza e dopo siamo stati bravi a star davanti”.

ML: Due su due, alla fine avete recuperato un po’ il gap iniziale.

FF: “Abbiamo recuperato un pochino e concluso con una buona giornata, regatando come si doveva”.


ML: Era una giornata con qualche salto di vento….

FF: “Direi una giornata di aria medio-leggera, ma globalmente delle condizioni che abbiamo incontrato a Trapani non ci possiamo lamentare. Abbiamo avuto da poco vento, a medio, a molto forte”.


ML: Adesso sicuramente conoscete meglio Ita 77.

FF: “Credo che la nostra barca prediliga le medie condizioni e soffra un po’ il mare grosso. Noi abbiamo navigato meglio a Malmo, dove anche con vento forte non andavamo male perché c’era sempre acqua liscia. Qua c’era mare grosso e Ita 77 lo soffre di più”.


ML: Un bilancio generale a questo punto….

FF: “Che c’è tantissimo da fare lo sapevamo già… anche senza fare le regate… Peccato per i risultati ottenuti finora e ora speriamo di migliorare nelle regate di flotta. Tutto sommato sono comunque abbastanza incoraggianti: abbiamo visto che lavorando bene possiamo fare bella figura. Abbiamo davanti un anno e mezzo di lavoro e, se saremo bravi a usare bene questo tempo che abbiamo, speriamo di arrivare al livello dei più bravi”.


ML: A parte la grande accoglienza del pubblico siciliano, come tirerete le somme dopo questo Act 8?

FF: “Il bilancio finale non è un granchè perché avevamo fatto meglio sia a Valencia che a Malmo. Qui abbiamo fatto dei miglioramenti in alcuni settori: ad esempio abbiamo manovrato benissimo, migliorando tanto il livello. È cresciuta anche un pochino la velocità con vele migliori e un po’ più di mano. Però non abbiamo fatto delle gran regate: abbiamo perso delle regate che potevamo vincere”.

-Luna Rossa terza a Trapani
Nove vittorie in undici regate per i primi quattro Team in classifica rendono necessario il ricorso ai confronti diretti che vede Alinghi prevalere su Emirates Team New Zealand e Luna Rossa Challenge al terzo posto.
Dopo un’iniziale posticipo dovuto a venti molto leggeri e instabili, la prima partenza sul campo di regata “Romeo” prende il via alle 13.30 con venti da nord a 6-8 nodi e cielo soleggiato.
Luna Rossa entra nel pre-start da sinistra, Dickson attacca Spithill e prende il controllo navigando subito dietro la poppa di ITA 74. Con una efficace manovra Luna Rossa inverte la posizione e prende la scia di USA 76. A un minuto e mezzo dal via Luna Rossa è sottovento a USA 76 che sembra più veloce. Partenza in boa con Luna Rossa a sinistra, separata da meno di una lunghezza da BMW Oracle Racing, sopravvento.
Un minuto dopo la partenza Chris Dickson vira verso la destra del percorso, mentre James Spithill continua a navigare sulla sinistra.
Luna Rossa va a incrociare USA 76 che naviga con mura a dritta e passa pochi centimetri davanti alla prua di Dickson accumulando in breve un vantaggio di 70 metri sugli americani. La destra è vantaggiosa, il distacco di Luna Rossa aumenta fino a 180 metri. Un forte salto di vento a sinistra riporta USA 76 a ridosso di ITA 74 e a poche centinaia di metri dalla boa BMW Oracle Racing è avanti. Mura a dritta, Luna Rossa impedisce a USA 76 il passaggio in boa ed è prima a 24 secondi dagli americani.
Dickson stramba verso la sinistra, Spithill prosegue senza coprire a 200 metri di distanza. A un quarto del secondo lato, Luna Rossa naviga sulla destra del campo, USA 76 sulla sinistra, quando le rotte tornano a incrociarsi ITA 74 è in vantaggio di oltre 300 metri. Al cancello Luna Rossa sceglie la sinistra e inizia la bolina finale, BMW Oracle Racing va a destra attardata di 1 minuto e 30 secondi.
Più vento e migliore angolo a destra per USA 76 che torna vicinissima e si riporta a 50 metri da Luna Rossa. ITA 74 prosegue verso la sinistra senza coprire. Francesco Bruni sull’albero ha visto bene, l’indicazione è buona, Luna Rossa torna avanti a un centinaio di metri da USA 76 che però continua a restare ben separata sulla destra. Un salto di vento e USA 76 passa al comando. Un'ora di regata, fine della seconda bolina, Luna Rossa e USA 76 navigano parallele mura a dritta verso la layline sinistra. ITA 74 risulta avanti di una ventina di metri. BMW è più veloce e passa l'ultima boa con 39 secondi di vantaggio.
ITA 74 segue una rotta più diretta, riesce a ridurre il distacco a poco più di due lunghezze e passa all’attacco. Luna Rossa e BMW Oracle scendono l'ultimo lato testa a testa e strambano per puntare il cancello. Nel corso del duello USA 76 cerca la sinistra ma Luna Rossa, più veloce, ha alcune decine di metri di vantaggio. Duecento metri all'arrivo, ITA 74 stramba avanti a USA 76 per tagliare il traguardo prima e vincere con un delta finale di 28 secondi.
Nell'ultimo match del Trapani Louis Vuitton Act 8 Luna Rossa, con la bandiera blu sulla poppa, entra da sinistra alle 16.40. Dean Barker su Emirates Team New Zealand impone il dial up all'australiano James Spithill al timone della barca italiana. ITA 74 indietreggia e guadagna la scia di NZL 82 che parte verso destra. Barker si smarca con un cerchio e inverte i ruoli. Luna Rossa ed Emirates Team New Zealand sono nell'angolo lontano a destra del box pre partenza quando iniziano ad accelerare verso la linea con ITA 74 sottovento agli avversari. Spithill al centro e Barker in comitato, buona velocità per entrambi.
12 nodi di vento accompagnano il primo bordo di Luna Rossa e NZL 82. Una rotazione del vento a destra spinge i neozelandesi a virare per primi. ITA 74 continua mura a dritta, navigando verso la sinistra del campo. Quando dopo 7 minuti e mezzo di regata le rotte si incrociano l'imbarcazione di Francesco de Angelis ha un vantaggio di 75 metri. Ai due terzi del primo lato ITA 74 è mura a sinistra sul lato destro del campo con i neozelandesi dalla parte opposta e mantiene un margine di alcune decine di metri di vantaggio. A meno di un quarto di lato dalla boa, Luna Rossa, mura a dritta, respinge NZL 82 all'incrocio e mantiene la destra e il diritto di rotta. Dean Barker infila Luna Rossa all'interno al passaggio in boa e inizia la poppa in prima posizione.
Spithill riporta Luna Rossa al fianco degli avversari che nella strambata incaramellano lo spinnaker perdendo velocità. Il pozzetto di ITA 74 decide di prolungare il bordo a sinistra per consolidare il vantaggio su Emirates Team New Zealand. Quando le due imbarcazioni si trovano al centro del campo Luna Rossa mantiene un vantaggio di circa due lunghezze. ITA 74 passa per prima alla boa destra del cancello e inizia l'ultima bolina seguita 11 secondi dopo da Emirates Team New Zealand.
Grande separazione tra le imbarcazioni, ITA 74 sceglie la destra, Barker e i suoi a sinistra guadagnano metri. La zona dove naviga NZL 82 ha vento più intenso da migliore direzione e in breve Luna Rossa si ritrova dietro di 150 metri. Entrambe si avvicinano alla boa mura a dritta.
Luna Rossa passa la boa 39 secondi dopo Emirates Team New Zealand ma qualche decina di metri più avanti lo spinnaker della barca italiana si lacera costringendo l'equipaggio a sostituirlo e rallentando la velocità di Luna Rossa. A metà del lato di poppa ci sono oltre 500 metri tra Emirates Team New Zealand al comando e ITA 74. Nell’ultimo tratto Luna Rossa dimezza il distacco ma sul traguardo è staccata di un minuto e trenta secondi da Emirates Team New Zealand.

Equipaggio
1. Prodiere - Andrew Fethers
2. Aiuto prodiere - Massimiliano Sirena
3. Albero - Simone de Mari
4. Pit - Thomas Burnham
5. Grinder sinistra - Andrew Taylor
6. Grinder dritta - Romolo Ranieri
7. Trimmer - Joey Newton
8. Trimmer - Tatsuya Wakinaga
9. Grinder randa - Magnus Augustson - Gilberto Nobili (turno 11)
10. Trimmer randa - Jonathan McKee
11. Trasto randa - Charlie McKee
12. Timoniere - James Spithill
13. Tattico - Andrew Horton
14. Runner / Stratega - Francesco de Angelis
15. Navigatore - Matteo Plazzi
16. Meteo - Francesco Bruni
17. Grinder Runner - Massimo Gherarducci
18. Diciottesimo – Gabriele Quadranti (Pinza)

Altri risultati

“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 10
+39 Challenge (ITA 59) vince contro Team Shosholoza (RSA 83)
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) vince contro China Team (CHN 69)
Victory Challenge (SWE 63) vince contro United Internet Team Germany (GER 72)
K-Challenge (FRA 60) vince contro Alinghi (SUI 75)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) vince contro Desafio Español 2007 (ESP 67)

“Trapani Louis Vuitton Act 8” – Turno 11
K-Challenge (FRA 60) vince contro Desafio Español 2007 (ESP 67)
BMW Oracle Racing (USA 76) vince contro Alinghi (SUI 75)
Team Shosholoza (RSA 83) vince contro China Team (CHN 69)
+39 Challenge (ITA 59) vince contro United Internet Team Germany (GER 72)
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) vince contro Victory Challenge (SWE 63)

Classifica finale “Trapani Louis Vuitton Act 8”
(Posizione - Team - Regate vinte/Regate disputate - Punti)
1 - Alinghi (SUI 75) - 9/11 - 9
2 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) - 9/11 - 9
3 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) - 9/11 - 9
4 - BMW Oracle Racing (USA 76) - 9/11 - 9
5 - K-Challenge (FRA 60) - 7/11 - 7
6 - Victory Challenge (SWE 63) - 6/11 - 6
7 - +39 Challenge (ITA 59) - 4/11 - 4
8 - Desafío Español (ESP 67) - 4/11 - 4
9 - Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) - 3/11 - 3
10 - Team Shosholoza (RSA 83) - 3/11 - 3
11 - United Internet Team Germany (GER 72) - 2/11 - 2
12 - China Team (CHN 69) - 1/11 – 1

Programma di venerdì 7 ottobre
“Trapani Louis Vuitton Act 9” - 2 regate di flotta

Formato e punteggi
Il “Trapani Louis Vuitton Act 8”, in programma dal 29 settembre al 6 ottobre, prevede lo svolgimento di 66 incontri diretti (match race). Per ogni regata vinta viene assegnato un punto in classifica. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.
Il “Trapani Louis Vuitton Act 9”, in programma dal 7 al 9 ottobre, prevede lo svolgimento di 5 regate di flotta. Il vincitore della regata guadagna 12 punti, un punto per ogni barca iscritta, il secondo un punto in meno e così via. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.

-+39 ARRIVA SETTIMO: vittoria contro Shosholoza e Team Germany.
Tornano il sole e le brezze leggere per l'ultima giornata dei Match-race in Sicilia. "+39" affronta i sudafricani di "Shosholoza", l'unica barca della nuova generazione, in costante miglioramento grazie all'inserimento di molti talenti nel duello a due. Iain Percy sa cosa fare e segue le indicazioni del suo tattico Ian Walker. Scatta davanti agli avversari di una lunghezza. La posizione gli permette di impostare come vuole la gara. In verità la marcatura sui rivali si alterna con il gioco a zona per un vento decisamente ballerino. Verso la boa l'attimo giusto per arrivare con 10 secondi di vantaggio. Il gennaker sale in modo perfetto e lo stratega dall'albero da via libera per la rotta migliore. Alla fine del lato di poppa il vantaggio di "+39" salirà a 54 secondi. La nuova bolina vede "+39" andare a controllare da vicino i giovani del Sud Africa. Il vantaggio si riduce a 24 secondi, ma era importate non perdere il contatto causa una brezza che saltava da una parte all'altra del campo di gara. Percy, Walker e Bruni fanno salire nuovamente il gennaker. Ci si controlla a distanza, 100 metri preziosi. Non sembrano esserci più sorprese. Su "+39" si naviga tranquilli. All'arrivo scattano gli applausi. E' un terzo importante punto: 43 secondi il vantaggio in una regata dal risultato non certo scontato, sempre e comunque combattuta.
Battaglia in partenza nel secondo match che vedeva "+39" affrontare i tedeschi di "United Internet", l'ex scafo di "Mascalzone Latino" firmato dal padre del nuovo "+39" Giovanni Ceccarelli. Bank cerca il corpo a corpo con Iain Percy, ma calcola male il passaggio sulla poppa di "+39" e di fatto lo "tampona". I giudici danno ragione a "+39" che può impostare la regata sulla penalità che gli avversari tedeschi dovranno scontare con un giro su se stessi prima dell’arrivo. Team Germany ha solo la possibilità di allungarsi mentre "+39" deve solo mantenersi vicino. Percy e Walker hanno tutta la possibilità di giocare in un piacevole inseguimento nei confronti degli avversari. La bolina vede le due barche navigare distanziate di un paio di lunghezze. Sulla boa Germany ha solo 10' di vantaggio. Le due barche vicinissime issano i rispettivi gennaker. Sorpassa "+39". Ripassa Germany, prima della fine del lato nuovamente "+39" che può andare ad impostare la bolina successiva con un paio di lunghezze di vantaggio. Percy e Walker con la complicità dello stratega "Ganga" Bruni si divertono sapendo di poter contare sul vantaggio della penalità. Navigano in scioltezza tanto da arrivare sulla boa di bolina con 54 secondi di vantaggio. Sembrano scatenati ed in poppa saranno 2 i minuti di distacco con la penalità scontata dai tedeschi.
Il commento di Luca Devoti - Skipper

"Un po' di rammarico per due punti lasciati agli avversari e che potevano confermare l'ottima prestazione ottenuta da +39 nella tappa in Svezia a Malmo. Purtroppo sono stati due errori banali che ci hanno fatto perdere due regate di fatto già vinte, quella con Cina e con K-Challenge. Devo dire che oggi l'equipaggio ha gareggiato molto bene, soprattutto contro Shosholoza che aveva una barca sicuramente più veloce della nostra. Bravi ma ...un po' d'amaro in bocca rimane".

- Interviste:
Patrizio Bertelli, Parla il capo di Luna Rossa Challenge.
Patrizio Bertelli, il capo di Luna Rossa Challenge, è a Trapani per seguire da vicino i “suoi ragazzi”. Gli piace il nuovo formato dell’America’s Cup, non ha paura di Alinghi ed è sicuro della forza del suo team.
Che cosa ne pensa di questi Louis Vuitton Acts?
Sono molto belli e mi devo ricredere. Inizialmente avevo pensato che potessero essere d'impiccio alla preparazione della campagna. Adesso, invece, penso che questi Acts, organizzati in diverse località, non solo sono piacevoli, ma effettivamente aiutano i team minori a crescere, perché hanno l'opportunità di fare delle regate vere, invece di allenarsi ‘in casa’ sempre con le stesse due barche. Molti di loro stanno facendo dei grandi passi avanti, come Team Shosholoza che ha una barca molto migliorata. Gli Acts erano stati ideati come un'operazione di comunicazione, invece si sono rivelati interessanti dal punto di vista sportivo.

Che impressione ha dei Louis Vuitton Acts organizzati in Sicilia?
Gli Acts di Trapani sono fantastici, ma devo dire che anche a Malmö sono stati altrettanto bravi a organizzarli e in mare c'erano sempre tante barche di spettatori. Era bello vedere imbarcazioni cone le tre divese bandiere della Svezia, Danimarca e Norvegia. A Valencia non ho ancora visto tanta gente uscire in mare a vedere le regate, mentre qui a Trapani ce n'è davvero tanta. Comunque, il nuovo formato, anche se impegnativo, è davvero interessante e credo che in futuro si continueranno a fare regate in tre o quattro ‘location’ differenti.

Parliamo di regate. Luna Rossa Challenge la fa arrabbiare in questi giorni?
Per quale motivo? Sta regatando bene…

Alinghi è imprendibile?
Con venti nodi di vento non ha rivali, è una barca potente e più stabile delle altre, ma la differenza è tutta lì. Al posto dei tedeschi avrei voluto che ci fossimo stati noi, ma non perché in quella regata Alinghi ha rotto la randa, piuttosto perché quella era una regata con le condizioni ideali per noi.

C'è una caratteristica della barca o dell'equipaggio del team svizzero che le piacerebbe trasferire su Luna Rossa?
Alinghi non ha segreti particolari. La vela è molto più semplice di quello che si pensa. Il problema è mettere insieme i vari elementi in un modo corretto per essere vincenti. Loro in questo momento hanno tutto a posto.

Secondo lei Alinghi si sta un po' ‘nascondendo’?
Spero di no.

In che condizioni si augura di incontrare Emirates Team New Zealand e BMW ORACLE Racing in questi match race di Trapani?
Luna Rossa è una barca che offre le migliori prestazioni con un vento di circa dieci nodi. Basta ricordarsi che, con queste condizioni, a Malmö eravamo davanti ad Alinghi prima di rompere la drizza del genoa e, a Valencia, stavamo battendo BMW ORACLE Racing quando è successo il fattaccio dello spinnaker finito in acqua.

Riuscirà a fare il prossimo anno una barca capace di battere Alinghi?
Ci proveremo noi e ci proveranno tutti. Questo è l'obiettivo dei challenger. Bisognerà stare solo attenti a non ripetere certi errori del passato, fare in modo che i progettisti facciano le barche per vincere e non pensando a se stessi.

Quando sarà pronta la nuova Luna Rossa?
In tempo per il prossimo Act.

L'equipaggio di Luna Rossa Challenge è definitivo, oppure prevedete l'arrivo o la partenza di qualcuno?
Torben Grael si unirà a noi, l'anno prossimo, quando avrà terminato il giro del mondo. Altrimenti il gruppo è definito e non si muoverà nessuno. Abbiamo abbastanza esperienza per fare le cose per bene.

E' un po' che non la vediamo più a poppa nel ruolo di diciottesimo uomo. Come mai?
Quest'anno ho già fatto due regate. Tuttavia, dal gommone posso osservare meglio i dettagli tecnici che non stando a bordo della barca stessa, dove comunque non potrei parlare. Da fuori si ha una visione migliore delle partenze e di tutta la regata.

A questo punto, gli sfidanti più forti di Alinghi saranno sempre gli stessi tre, o potrebbe saltare fuori qualche sorpresa?
Adesso, i risultati delle regate riflettono i valori delle barche e degli equipaggi. Possiamo girare la frittata come ci pare; ogni tanto uno può perdere una regata per una rottura, ma alla fine, in testa alla classifica, siamo sempre gli stessi quattro. Con le barche nuove ricomincerà tutto da capo e, quindi, potrebbero anche esserci delle novità. Basta che qualcuno dei team minori indovini una barca buona e che, qualche altro, impari a perdere meno spinnaker in acqua.

( da: americascup.com, mascalzonelatino.it, lunarossachallenge.com, piu39challenge.it)

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