32ma America's Cup.

a cura di Pietro Lucadei

Alinghi e l'arte del Match Racing.

-Alinghi e l'arte del Match Racing
Vento 12 -16 nodi molto instabile sul campo ed un cielo incerto hanno accompagnato gli equipaggi impegnati oggi nei Trapani Louis Vuitton Acts. Il numero di persone che hanno seguito le regate, sia in mare sia a terra è stato davvero alto. Come da previsioni, nessun match è stato scontato anche se, a volte, lo sono stati i risultati finali. I team in gara non si sono risparmiati e hanno dato come sempre il massimo per portare a casa i punti, vitali in vista della classifica finale.
 
Alinghi ha dato ancora una volta prova della sua superiorità e dell’assoluto controllo del mezzo, proseguendo indisturbato nella sua corsa verso la vittoria del Campionato del Mondo Louis Vuitton Classe AC 2005.
 
FLIGHT 6
Team Shosholoza e Desafío Español 2007 regalano un bellissimo match, aperto sino alla fine. Partita bene e avanti in boa, Shosholoza si dimostra veloce e aggressiva ma non riesce a superare Desafío Español 2007 anche se i delta non sono mai troppo alti. L’equipaggio sudafricano non molla e costringe Desafío Español 2007 a una serie di virate (13) nell’ultima bolina. È qui che, approfittando di un salto di vento meglio gestito, Team Shosholoza si avvicina da sinistra. Alla seconda boa al vento, il vantaggio per Jablonski scende a soli 8 secondi. La poppa finale è molto serrata ma Ian Ainsle non trova occasioni per il sorpasso. Bravo Jablonski a non perdere il controllo e a gestire il suo vantaggio sino all’arrivo.
 
Peccato per + 39 Challenge, che chiude malamente un match molto interessante. Dopo una partenza quasi pari, K-Challenge sceglie la destra del campo ma un salto di vento aiuta + 39 a recuperare sulla sinistra. Il vantaggio francese in boa sarà di soli 7 secondi. Ne approfitta Percy per sferrare un attacco in poppa. Avvicinandosi al cancello di poppa, lo spi francese esplode ma Percy non sarà in grado di approfittarne strappando anche, lui, la stessa vela qualche secondo dopo. A conferma che le disgrazie non arrivano mai da sole, il genoa dei francesi ha dei problemi e la barca si appresta a girare il ‘gate’ con la sola randa. Mentre Peponnet ordina di issare un’altra vela di prua, lo spi di + 39 si avvolge sotto la chiglia di ITA 59. Un errore che costa il match al team gardesano.
 
Chris Dickson non ha vita facile in prepartenza contro Pierre Mas, ma alla fine riesce a tagliare in boa, assicurandosi subito il lato favorito del campo. Il vantaggio per USA 76 è netto alla prima boa (27”) ma la situazione peggiora ulteriormente per China Team quando, un uomo caduto in mare, viene recuperato dagli umpire e la barca prende una penalità.
 
Poco gioco anche nel match tra Mascalzone Latino Capitalia Team e Alinghi, chiuso in partenza in favore del Defender. Anche gli svedesi di Victory Challenge non riescono a tenere testa a lungo ad Emirates Team New Zealand, che si allunga subito sulla sinistra.
 
Luna Rossa regala l’unica soddisfazione di questo Flight ai tifosi italiani, con un brivido in partenza. Jesper Bank, infatti, riesce ad assegnare una penalità a Luna Rossa che, da sopravvento, non si era tenuta discosta come previsto dalle regole. Partiti bene sulla sinistra, i tedeschi subiranno il sorpasso già alla prima bolina. Luna Rossa paga la penalità nella metà della seconda bolina ma i tedeschi sono troppo lontani per approfittare dell’occasione. Luna Rossa vince il match con un comodo vantaggio.


FLIGHT 7
Lezione di altissima vela da parte di Alinghi. Nel match con United Internet Team Germany, il Defender della 32ma America’s Cup rompe il moschettone della drizza della randa subito dopo la partenza e la vela scende di qualche metro. Jesper Bank, ripresosi dalla sorpresa, calca il piede sull’acceleratore, sapendo che soltanto un grande distacco può diventare significativo. Non sbaglia. Sull’albero di SUI 75 sale il prodiere come un gatto e con uno ‘stroppo’ di cima risolleva la vela maestra. Già alla prima boa il distacco con i tedeschi è sceso a soli 10 secondi. Nella poppa Alinghi attacca e, pressato dall’enorme responsabilità l’equipaggio di FER 72 strappa lo spi, abbandonando qualsiasi sogno di gloria. Un incidente che avrebbe gettato nel panico molti altri equipaggi, è stato gestito con estrema calma e controllo da parte di Alinghi: tutti sapevano cosa e come fare e mentre Ed Baird pensava a condurre la barca, gli uomini di prua risolvevano il problema.
 
Bella ed emozionante regata quella di Mascalzone Latino Capitalia Team contro Desafío Español 2007, ricca di sorprese e di cambi di leadership. In prepartenza ITA 77 prende una penalità (non aveva rispettato la precedenza all’uscita di una virata). Favini inizia quindi un serrato tack duel (16) nella prima bolina nella speranza di portare anche Jablonski in errore e pareggiare i conti. Niente da fare, la barca spagnola gestisce bene le manovre. Il distacco è comunque di soli 14 secondi alla prima boa. La poppa è bellissima e le barche si sorpassano a vicenda ma sarà ITA 77 a girare per primo con 8 secondi di vantaggio. Il resto della regata è una battaglia feroce ma l’ultima poppa è davvero emozionante. I ‘Mascalzoni’, che erano in testa anche all’ultima boa al vento, tentano in tutti i modi di sorpassare gli spagnoli e di conservare, contemporaneamente, un margine di distacco tale da poter pagare la penalità. Purtroppo per la barca italiana, Jablonski non lascia porte aperte e chiude la regata vittorioso.
 
Luna Rossa schiaccia Shosholoza in partenza, tagliando con ben 11 secondi di vantaggio in barca comitato. Da quel momento la barca italiana conduce un’ottima regata in controllo dell’avversario fino all’arrivo. Poca tensione nel match tra Victory Challenge e BMW ORACLE Racing. Il team americano subisce la superiorità di Holmberg in partenza (10 secondi) ma recupera in fretta ristabilendo l’ordine in classifica già alla prima boa.
 
K Challenge vince su China Team dopo una bella partenza e una regata corsa sempre in vantaggio.
 
Molta azione, invece, nel match tra + 39 Challenge e Emirates Team New Zealand. Dopo una partenza molto concitata in boa, Percy forza Barker in un serrato tack duel (23) ma non riesce ad evitare il distacco di 18 secondi a favore di ETNZ. L’equipaggio italiano non si arrende e insiste nel tentativo di portare i kiwi in errore. Regata faticosa per entrambi ma, nonostante le belle prestazioni di + 39, il match andrà a NZL 82 per 19 secondi.

-La decima volta

Il Defender svizzero Alinghi ha già il record di 29 vittorie consecutive nei match race di quest’anno. Oggi incontra il suo antico rivale Emirates Team New Zealand. È la decima volta che questi due team si affrontano in uno scontro diretto dal 2003. Alinghi ha vinto sette match, ETNZ ne ha vinti due soltanto.
 
Se Alinghi è ancora imbattuto, il team kiwi è stato sconfitto, nella stagione 2005 da Alinghi, da BMW ORACLE Racing e, a sorpresa, anche da + 39 Challenge e da K-Challenge. Colpa della poca velocità della barca, certamente, ma è chiaro che Dean Barker deve dare il massimo nel suo primo faccia a faccia con Ed Baird nel teatro di America’s Cup.
 
Non mancherà certamente l’azione nei piani bassi del cartellone. Il derby tra Mascalzone Latino Capitalia Team e + 39 Challenge sarà da non mancare; entrambi i team, infatti, hanno un solo punto in cartellone e quella di oggi sarà una giornata decisiva. Stesso discorso per United Internet Team Germany e China Team, a rischio di ‘postazione di coda’.
 
K-Challenge e Victory Challenge sono invece in lizza per il quinto posto e la regata odierna sarà certamente eccitante.

-Dichiarazioni del quarto giorno

Patrizio Bertelli, Luna Rossa Challenge: “La cosa più bella che ho visto oggi è stata il finale di regata tra Mascalzone Latino e Desafìo. Alinghi l’avrei voluta incontrare oggi, ma senza la rottura della randa. Luna Rossa, infatti, riesce a dare il meglio con le condizioni di vento come quelle di oggi. Per i match contro BMW ORACLE e i neozelandesi vorrei avere circa dodici nodi di vento. Devo ricredermi sulla validità dei Louis Vuitton Acts. Erano nati come un’operazione commerciale e, invece, si stanno dimostrando molto validi e interessanti dal punto di vista tecnico. ”.
 
Stefano Rizzi, +39 Challenge: “La gente si sarà divertita vedendoci perdere lo spi in acqua per il secondo giorno consecutivo. Le cause dell’incidente di oggi, però, sono totalmente differenti. Ieri si è trattato di un errore di manovra, oggi di una rottura. Queste barche sono ormai vecchie e l’attrezzatura è usurata. L’equipaggio non è ancora esperto e quando capitano questi incidenti improvvisi non ha ancora una reazione coordinata. Non dimentichiamo che molti dei nostri ragazzi stanno regatando contro gente che ha già disputato più di un’America’s Cup. Il bello del nostro gruppo è che non si butta mai giù e ha il morale sempre alto”.
 
Flavio Favini, Mascalzone Latino Capitalia Team: “Nell’ultima poppa eravamo davanti agli spagnoli, ma abbiamo calcolato che ci sarebbero serviti quaranta secondi per eseguire la manovra per scontare la penalità. A quel punto abbiamo pensato di aspettarli e provare a restituirgliela per pareggiare il conto. Siamo contenti della prestazione della barca e di come manovriamo ma siamo arrabbiati perchè non raccogliamo punti”.
 
Paul Westlake, BMW ORACLE Racing: “Gli svedesi hanno una buona barca, che offre ottime prestazioni con vento sotto i tredici nodi, e ci hanno messo realmente sotto pressione. Ci hanno impressionato per la loro aggressività di bolina”.
 
Peter Holmberg, Alinghi: “Abbiamo una procedura programmata per riparare immediatamente i cedimenti dell’attrezzatura, quali la rottura di un tangone o di un boma. Proprio due settimane fa avevamo discusso sull’eventualità di un problema al meccanismo di aggancio della randa. Così, oggi, quando Pieter van Neiuwenhuyzen é salito in testa d’albero, sapeva esattamente cosa fare”.
 
Terry Hutchinson, Emirates Team New Zealand: “Sapevamo che con queste condizioni di vento i ragazzi di +39 Challenge potessero essere pericolosi. Ci hanno costretti a regatare al meglio delle nostre possibilità per ottenere la vittoria”.
 
Christophe André, K-Challenge: “Ci sentiamo meglio. Ogni giorno che passa diventiamo sempre di più una squadra e la conduzione della barca migliora”.
 
Jesper Bank, United Internet Team Germany: “Alinghi ha una marcia in più. E’ pauroso quanta velocità abbiano a disposizione e come la utilizzino quando gli serve”.
 
Stefan Rahm, Victory Challenge: “Oggi tutti i nostri ragazzi sono contenti perché si sono divertiti a mettere sotto pressione quelli forti. Dopo le regate di Valencia avevamo sentito alcuni uomini di BMW ORACLE Racing dire che Victory Challenge era debole. Oggi si sranno ricreduti. Con il vento leggero abbiamo un’ottima velocità”.
 
Fei Zhao, China Team: “Prima di regatare con China Team, ho timonato un 470 per dieci anni. E’ una barca molto diversa da una dell’America’s Cup! Sulla classe olimpica prenedevo le decisioni da solo, mentre qui ci sono tante persone a bordo, ognuno con il proprio ruolo. Questa é la regata più importante al mondo e per me esserci è un sogno”.

-Trapani stregata dalla Coppa
Che la Sicilia fosse un paese caldo e ospitale lo sapevano tutti ma l’accoglienza che Trapani e i trapanesi hanno riservato all’America’s Cup è andata oltre le più rosee aspettative. I Trapani Louis Vuitton Acts sono diventati l’evento di cui tutti parleranno purché si possa premettere: io c’ero. L’America’s Cup Park è stato preso letteralmente d’assalto, costringendo la sicurezza a scaglionare le entrate, con attese che superavano i 15 minuti.
I team italiani hanno dovuto riassortire la merce in vendita all’AC Store, ambulanti vendono binocoli e la gente assiste alle regate con gli sportelli delle auto aperti per ascoltare la radio! Inoltre, moltissime barche spettatori hanno accompagnato i team a mare sostenendo, con un tifo ‘da stadio’, i tre Sindacati tricolore.
 
I numeri dicono più di mille parole: 100mila persone hanno attraversato domenica  i cancelli dell’AC Park per vedere le regate trasmesse sul maxi schermo, giocare con i verricelli, farsi una foto ricordo con l’America’s Cup o soltanto per trascorrere una giornata diversa. Velisti, appassionati, famiglie con bambini e persone anziane si sono riversate nell’area pubblica, attirati anche dalla maestosa nave scuola Amerigo Vespucci che ha voluto, con la sua presenza, confermare l’importanza dell’evento.
 
La gente è curiosa, chiede autografi per la strada, vuole sapere, vuole conoscere, ringrazia. Una signora commossa, dopo aver lasciato ‘la Vespucci’, domanda: “Ma come mai questa Coppa ha scelto proprio noi?” Si guardi attorno, Signora la risposta è semplice: perché ve la meritate!

-Continuano gli incontri ravvicinati
Un’altra giornata di grandi duelli per Mascalzone Latino-Capitalia Team impegnato nelle acque di Trapani prima contro Alinghi poi con Desafio Espanol. Nel match contro il Defender- ancora imbattuto- l’equipaggio di Ita 77 ha dovuto lottare contro la barca più veloce della flotta ma Flavio Favini è ugualmente riuscito a non farsi staccare da Ed Baird sino a metà gara. 

Decisamente più eccitante -ed equilibrato in termini di prestazioni- il secondo volo disputato contro gli spagnoli, durante il quale cui i Mascalzoni hanno dovuto dare oltre il cento per cento per tentare di guadagnare terreno e compensare la penalità subita in partenza. È stato un bellissimo match nel quale i due equipaggi si sono guardati sempre da vicino. Nella seconda bolina Mascalzone Latino è riuscita a conquistare un vantaggio importante e, nella seconda poppa, navigava con un vantaggio sempre superiore alle 5 lunghezze, con punte del virtual a oltre 150 metri dagli spagnoli. E poi con vento calante un finale ad altissima tensione, in cui le scelte del pozzetto diventavano determinanti per cercare di far prendere una penalità all’avversario. Ma nella discesa verso la boa i Mascalzoni non sono riusciti a restituire la penalità a Jablonski così, dopo aver dominato tutta la regata e aver raggiunto la linea di arrivo sulla poppa degli spagnoli, una volta effettuata la penalità Ita 77 ha tagliato il traguardo con un ritardo di 1:09.


Ecco i commenti di Flavio Favini al termina della giornata:

ML: Alinghi continua ad avere una marcia in più…voi comunque avete fatto una bella regata e avete dimostrato di essere rodati….

FF: “Oggi abbiamo giocato bene ma non abbiamo fatto punti, per cui bisognerà cercare di sbloccare un po’ la situazione. Sappiamo di aver navigato bene: in cuor nostro sappiamo di non aver sbagliato una virgola. Ma Alinghi può anche fare mezza bolina senza randa che tanto è lo stesso ”.


ML: La seconda regata è stata fantastica… Un derby Milan-Inter non sarebbe stato così divertente da vedere, soprattutto sul finale…

FF: “La seconda regata è iniziata con la penalità che abbiamo preso: se gli arbitri l’hanno vista, ci sarà stata. Gli spagnoli sembravano andare un pochino meglio durante la prima bolina e poi li abbiamo attaccati e sorpassati in poppa. Nella seconda bolina li abbiamo staccati molto e nell’ultimo lato abbiamo guadagnato ancora un po’… Peccato perché senza la penalità avremmo vinto noi”.


ML: Difficile in quei momenti valutare se allungare o tentare di ripagare la penalità…

FF: “Non eravamo sicuri di farcela in tempo, pensavamo che il distacco non fosse sufficiente… Così abbiamo provato a ridargli la penalità aspettandolo. Certo, guardando come è andata, non è poi sembrata l’idea giusta… ma era quello che sembrava più realistico provare a fare. Loro sono stati molto bravi a tenersi puliti… hanno rallentato e non si sono fatti fregare. Quello che dovevamo tentare noi era di farcelo venire molto vicino e faro girare controvento”.

ML: D’altra parte non aveva senso amministrare un distacco di 30 secondi…

FF: “Certo, ci sarebbero voluti dai 45 ai 60 secondi. Peccato perché mi hanno detto che il Virtual Eye mostrava sino a 7 lunghezze di nostro vantaggio. Ma in mare la distanza non sembrava davvero sufficiente…”.

-Luna Rossa batte United Internet Team Germany e Team Shosholoza confermandosi al secondo posto in classifica
 
Nel quarto giorno di regata del Trapani Louis Vuitton Act 8 Luna Rossa ha battuto Internet Team Germany e Team Shosholoza, confermandosi al secondo posto in classifica.
A pochi minuti dalla prima partenza il campo di regata “Juliet” vede venti da sud a 8-12 nodi, cielo parzialmente nuvoloso e mare piatto. Alle 12.55 Luna Rossa entra da destra e impegna United Internet Team Germany al dial-up per un minuto e mezzo circa. Spithill poggia per primo e si allunga verso destra per poi prendere la poppa di GER 72 con un circling. Le due barche sono molto vicine e gli umpires assegnano una penalità a Luna Rossa prima dello start. James Spithill e Jesper Bank iniziano il primo lato mura a dritta con ITA 74 sopravvento ai tedeschi. I due si impegnano su rotte parallele in un lungo bordo verso sinistra restando separati da una decina di metri a favore dei tedeschi. In prossimità della layline GER 72 vira per prima, ma Spithill è davanti e vira sulle vele di United Internet Team Germany. Dopo alcuni incroci Luna Rossa è posizionata 85 metri avanti a GER 72 e in poco più di ventuno minuti ITA 74 raggiunge la prima boa al vento con un vantaggio di 39 secondi. Durante la prima parte della poppa Luna Rossa scende verso la boa con una rotta più diretta rispetto a quella seguita dai tedeschi. Il distacco è di 225 metri. Per il passaggio al cancello il pozzetto di ITA 74 sceglie la boa a sinistra. I tedeschi sono su quella opposta e passano a 53 secondi da Luna Rossa. A metà del secondo lato di bolina ITA 74 ha un vantaggio di 220 metri e decide di scontare la penalità inflitta prima della partenza mantenendo al temine oltre 80 metri di vantaggio sui tedeschi. Dopo un serrato botta e risposta di virate in prossimità della boa, Luna Rossa incrementa il margine su GER 72 e sotto un cielo scuro che promette pioggia, ITA transita all'ultima boa tenendo gli avversari a 38 secondi. 235 metri continuano a separare Luna Rossa da GER a metà dell'ultimo lato della regata. In poco più di un'ora e un quarto Luna Rossa si aggiudica il confronto con i tedeschi di United Internet Team Germany che tagliano il traguardo staccati di 41 secondi.
La seconda regata contro Team Shosholoza prende il via alle 15:45 dopo un posticipo iniziale dovuto all’instabilità del vento. Dopo un confronto prue al vento, Luna Rossa inizia a inseguire Shosholoza diretta a destra del box pre-partenza. A 1minuto e 15 secondi dal via le due imbarcazioni invertono la rotta e iniziano l'avvicinamento alla linea. Spithill controlla Ainslie tenendolo dietro e spostato sull'esterno sotto il comitato. ITA 74 precede RSA 83 di una lunghezza sulla linea e Luna Rossa allunga verso la destra lasciando la sinistra del campo agli avversari. Nel corso della prima bolina ITA 74 continua a essere al comando e al termine del lato 80 metri separano Luna Rossa da Team Shosholoza. Il vantaggio in boa si concretizza in 24 secondi. All'approccio al cancello al termine della prima poppa Luna Rossa conta su un margine di 160 metri circa rispetto ai sudafricani  e passa la boa di destra. RSA 83 sceglie invece la sinistra in ritardo di 37 secondi. ITA 74 aumenta il vantaggio nell’ultima bolina e in boa è avanti di 45 secondi. Mantenendo un vantaggio su RSA 83 di circa 200 metri durante tutta la poppa finale,  in un'ora e un quarto Luna Rossa vince la sua sesta regata con un distacco finale di 52 secondi e mantiene la seconda posizione in classifica generale.
Le previsioni per domani danno venti da sud, che poi girano a ovest nord ovest, a 10 nodi, cielo nuvoloso e probabile pioggia.
 
Equipaggio
1. Prodiere - Paolo Bassani
2. Aiuto prodiere - Massimiliano Sirena
3. Albero - Shannon Falcone
4. Pit - Simone de Mari
5. Grinder sinistra - Romolo Ranieri
6. Grinder dritta - Emanuele Marino
7. Trimmer - Joey Newton
8. Trimmer - Tatsuya Wakinaga
9. Grinder randa - Gilberto Nobili
10. Trimmer randa - Jonathan McKee
11. Trasto randa - Manuel Modena
12. Timoniere - James Spithill
13. Tattico - Charlie McKee
14. Runner / Stratega - Philippe Presti
15. Navigatore - Matteo Plazzi
16. Meteo - Francesco Bruni
17. Grinder Runner - Daniele Bresciano
 
Altri risultati
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 6
BMW Oracle Racing (USA 76) vince contro China Team (CHN 69)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) vince contro Victory Challenge (SWE 63)
K-Challenge (FRA 60) vince contro +39 Challenge (ITA 59)
Alinghi (SUI 75) vince contro Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77)
Desafio Español 2007 (ESP 67) vince contro Team Shosholoza (RSA 83)
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” – Turno 7
Alinghi (SUI 75) vince contro United Internet Team Germany (GER 72)
Desafio Español 2007 (ESP 67) vince contro Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77)
BMW Oracle Racing (USA 76) vince contro Victory Challenge (SWE 63)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) vince contro +39 Challenge (ITA 59)
K-Challenge (FRA 60) vince contro China Team (CHN 69)
 
Classifica provvisoria “Trapani Louis Vuitton Act 8”
(Posizione - Team - Regate vinte/Regate disputate - Punti)
1 - Alinghi (SUI 75) - 7/7 - 7
2 - BMW Oracle Racing (USA 76) - 6/7 - 6
2 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) - 6/7 - 6
2 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) - 6/7 - 6
5 - K-Challenge (FRA 60) - 5/7 - 5
6 - Victory Challenge (SWE 63) - 3/7 - 3
7 - Desafío Español (ESP 67) - 3/7 - 3
8 - Team Shosholoza (RSA 83) - 2/7 - 2
9 - +39 Challenge (ITA 59) - 1/7 - 1
9 - Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) - 1/7 - 1
9 - United Internet Team Germany (GER 72) - 1/7 - 1
9 - China Team (CHN 69) - 1/7 – 1
 
Programma di domani, lunedì 3 ottobre
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 8
Alinghi (SUI 75) contro Team Shosholoza (RSA 83)
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) contro Luna Rossa Challenge (ITA 74)
Desafio Español 2007 (ESP 67) contro United Internet Team Germany (GER 72)
BMW Oracle Racing (USA 76) contro +39 Challenge (ITA 59)
Victory Challenge (SWE 63) contro K-Challenge (FRA 60)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) contro China Team (CHN 69)
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 9
+39 Challenge (ITA 59) contro Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77)
Team Shosholoza (RSA 83) contro Victory Challenge (SWE 63)
China Team (CHN 69) contro United Internet Team Germany (GER 72)
K-Challenge (FRA 60) contro Luna Rossa Challenge (ITA 74)
Desafio Español 2007 (ESP 67) contro BMW Oracle Racing (USA 76)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) contro Alinghi (SUI 75)
 
Formato e punteggi
Il “Trapani Louis Vuitton Act 8”, in programma dal 29 settembre al 6 ottobre, prevede lo svolgimento di 66 incontri diretti (match race). Per ogni regata vinta viene assegnato un punto in classifica. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.
Il “Trapani Louis Vuitton Act 9”, in programma dal 7 al 9 ottobre, prevede lo svolgimento di 5 regate di flotta. Il vincitore della regata guadagna 12 punti, un punto per ogni barca  iscritta, il secondo un punto in meno e così via. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.

-ENNESIMA GIORNATA NO DI “+39”: per "+39" due sconfitte che lasciano l’amaro in bocca
K-Challenge e New Zealand le due avversarie, per "+39" due sconfitte che lasciano l’amaro in bocca soprattutto per la prima persa per un'avaria allo spinnaker (finito in acqua) proprio nel momento in cui Percy ed i suoi uomini avevano superato i francesi. Bella e combattuta è stata la seconda regata contro i neozelandesi, una battaglia a breve distanza. Con alla fine un distacco che è stato di soli 19 secondi.
A bordo, nella regata contro i francesi, come 18' c'era Giulia Ligresti, Vicepresidente di Fondiaria Sai, e nella seconda il comandate generale delle Capitanerie di porto, il gardesano (di Riva del Garda-Trento) Ammiraglio Luciano Dassatti. Combattutissima è stata la fase di pre partenza tra le due barche della flotta datate anno 2000. "Ita 59" che allora correva per i colori svizzeri (classificandosi ultima) e "Fra 60", l'ex "Black Magic" che vinse l'edizione di quella Coppa con un netto 5-0 contro la prima "Luna Rossa". Le due "vecchiette" della flotta vengono esaltate dai rispettivi timonieri, entrambi oro olimpico, Thierry Pepponet a Seoul nel 1988 (con il 4.70) e Iain Percy (a Sydney con il singolo Finn). Avvincente la fase di pre partenza. Entrambi gli skipper non vogliono mollare nulla. La differenza è di soli 2 secondi a favore dei francesi che riescono nel primo tratto a guadagnare il lato più favorevole. Il risultato è un paio di lunghezze in una bolina bellissima, tra le isole Egadi a fare da scenografia. Tutto sembra essere rimandato al lato in poppa. I francesi navigano con lo spinnaker, Percy, Walker e i siciliani di "+39" (Bruni e Leonardi) ad inseguire. Sembra essere tutto tranquillo quando lo spi dei transalpini si rompe. E' sorpasso per "+39". Ma sulla boa succede nuovamente di tutto: "+39" rompe l’overdrive (il sistema per velocizzare l’ammaina dello spinnaker) e K-Challenge ri-sorpassa navigando solo con la randa e inizia la bolina senza il fiocco. Prima del traguardo +39 subisce la rottura del tangone.
A commentare i fatti è nuovamente Lorenzo Rizzardi, presidente di "+39": "Come ho già detto più volte sono errori che vanno analizzati a mente fredda. E' chiaro che c'è qualche problema nelle manovre con un po' di vento e con le andature in poppa - dice Rizzardi - è anche vero che le condizioni incontrate nei vari allenamenti sono sempre state caratterizzate dai venti leggeri di Palermo e Valencia. Poi sono arrivate le regate in Spagna e poi in Svezia, troppo poco tempo per testare con le condizioni più estreme. Credo siano queste la maggiori difficoltà per il team esordienti in Coppa America. Trovarsi a navigare con barche lunghissime, pensanti, con carichi impressionanti, pochi parametri, in più con il nostro gruppo tutto di giovani che arrivano dalle classi olimpiche. Risolte le problematiche del pozzetto che conduce restano queste manovre da affinare, forse anche da capire meglio".
Bella e combattuta è stata la prova con "New Zealand". I "Kiwi" scattano con 2 secondi di vantaggio. "+39" duella per tutti i lati. Il distacco va da due a tre lunghezze. Sulla prima boa lo svantaggio è di soli 18' secondi. Saliranno a 32' nella poppa dove "New Zealand" mostra tutta la sua potenza. Si riavvicinano i nostri con una serie di bellissime virate. 21' secondi al termine della bolina e soli 19 secondi nell'ultima poppa con le due barche che arrivano sulla boa senza spinnaker per il vento leggermente girato al traverso. "Una bella regata - dice Rizzardi - a conferma che quando non si commettono errori si può battagliare al meglio ed in modo egregio anche con i top team".

-Storie di Coppamerica: a Trapani un gioiello della Marina
Due “ospiti” illustri all’America’s Cup. Sono le navi-scuola “Palinuro” e “Amerigo Vespucci”, veri gioielli della Marina militare italiana sulle quali gli allievi ufficiali e sottoufficiali imparano la vita di bordo.
La “Palinuro”, un veliero di 70 metri che pesa 1340 tonnellate, è ripartita venerdì dal porto di Trapani, dove è stata visitata da centinaia di curiosi. Ha tre alberi di 34 metri e il suo equipaggio è composto da circa cento persone.
Il veliero è stato costruito in Francia dove veniva utilizzato per il trasporto del pesce. Dal 1955 è una nave scuola per sottoufficiali. Ogni estate ne ospita circa 40. Quest’anno la nave, che proviene da La Spezia come l’”Amerigo Vespucci”, ha toccato diversi porti italiani e stranieri, Creta, Croazia, Spagna e Tunisia.
L’”Amerigo Vespucci” venerdì ha preso il posto della “Palinuro” in banchina ed è pronta per essere ammirata. Con i suoi 101 metri di lunghezza e le sue 4000 tonnellate è un vero gigante del mare. Ha tre alberi (cui si deve aggiungere quello orizzontale a prua) e il più maestoso è alto 54 metri.

Il veliero, che prende il nome dal famoso esploratore del 15esimo secolo, è stata costruita nel 1931 a Castellammare di Stabia ed è sempre stata utilizzata come nave scuola. D’estate ospita a bordo circa 150 allievi. Si può visitare sabato dalle 14.30 alle 17 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30.

( da: americascup.com, mascalzonelatino.com, lunarossachallenge.com, piu39challenge.it)

Sport, 2005-10-02