32ma America's Cup.

a cura di Pietro Lucadei

Trapani: primo punto per Mascalzone Latino.

-Spettacolo puro nei match race dei Trapani Louis Vuitton Acts
‘Play within a Play’, spettacolo nello spettacolo, avrebbe detto Shakespeare, se avesse assistito oggi ai Trapani Louis Vuitton Acts della 32ma America’s Cup: in acqua, nonostante la meteo capricciosa e la brezza ritardataria, c’era talmente tanta azione che girava la testa a voler seguire tutto.
 
Centinaia le persone che lungo la banchina hanno salutato le barche italiane che si dirigevano sul campo di regata. Il bel tempo e la giornata festiva hanno ulteriormente contribuito al successo di questo straordinario appuntamento con la grande vela. La lista dei Vip arrivati oggi o attesi per domani conferma che l’importante è poter dire: io c’ero!
 
Vento da NW 12-14 nodi, in aumento nel pomeriggio e mare incrociato, hanno reso impegnative le regate. Il Comitato è stato costretto a ritardare la partenza sul Campo Juliet (Sud). Shosholoza ed Emirates Team New Zealand rockstar del giorno dopo due vittorie da batticuore ma l’azione non è certamente mancata anche negli altri match.
 
FLIGHT 4
Quanta azione nel match tra Team Shosholoza e United Internet Team Germany (che aveva come 18mo uomo Ralph Dummermuth, suo principale finanziatore): Dee Smith alla tattica su RSA 83, riesce a bloccare Jesper Bank in barca comitato e costringe i tedeschi a virare subito dopo lo start. Shosholoza gira in testa alla prima boa ma il distacco (11 secondi) non è tale da potersi rilassare. Infatti, non appena iniziata la poppa, RSA 83 rompe il tangone in due. Bank ne approfitta subito per avvicinarsi da sottovento ma anche lui rompe la scotta spi. Le barche proseguono vicine verso il cancello ma sarà Shosholoza ad avere la meglio. RSA 83 riesce a mantenere la leadership dopo una seconda bolina molto combattuta. In boa, l’equipaggio sudafricano compie un impeccabile gybe set mentre i tedeschi ritardano nell’esecuzione della manovra. Le sorprese non sono finite: mentre le due barche procedono vicine senza tangone nell’ultima poppa, a Shosholoza si sgancia la drizza spi. Tanta agitazione a bordo per non perdere il vantaggio già conquistato. Pressati dall’idea del sorpasso i tedeschi, dall’altro lato, strappano lo spinnaker ma non si arrendono. Finale al cardiopalma e vittoria, meritatissima per Team Shosholoza.
 
Delusione per i tifosi italiani quando Mascalzone Latino Capitalia Team è stato costretto ad abbandonare il match con Emirates Team New Zealand per un’avaria al carrello del genoa. Il match tra BMW ORACLE Racing e K-Challenge si decide in partenza in favore del Challenger of Record americano. Victory Challenge fa una partenza anticipata e chiude subito la partita con Alinghi.
 
I fan locali si sono ‘rifatti’ con la bella vittoria di Luna Rossa su Desafío Español 2007. Luna Rossa (con Marco Tronchetti Provera come 18mo uomo) domina la fase di prepartenza e appare più veloce e meglio condotta. Spithill si lascia Jablonski sei secondi dietro al momento dello start tagliando, potente in barca comitato. La barca italiana naviga perfettamente sui salti di vento, esegue manovre impeccabili e conduce sino all’arrivo.
 
China Team si aggiudica il match su + 39 Challenge. Il team italiano, che correva con un boma nuovo, montato poco prima dello start, perde un uomo a mare nell’ammainata di spi. Il recupero di Andrew Simpson e la penalità in cui la barca incorre (l’uomo è stato recuperato dagli umpire che lo hanno consegnato alla barca assistenza e da lì a bordo) hanno compromesso irrimediabilmente il match.
 
FLIGHT 5
Assolutamente non per i ‘deboli di cuore’ il match tra BMW ORACLE Racing ed Emirates Team New Zealand! Dopo una partenza molto aggressiva, in cui Dickson vince la destra, le barche si separano sul campo ma rimangono vicinissime come distanza verticale. Alla prima boa sarà Dickson davanti per 15 secondi ma in poppa c’è il sorpasso kiwi. L’arrivo al cancello di poppa è ‘da manuale’ e i due equipaggi hanno dato una lezione di alta vela, proseguendo con lo spinnaker fino a 100 metri dalla boa di sinistra. Sarà NZL 82, interno, a girare con sei secondi di vantaggio, costringendo Dickson a virare sulla destra del campo. Sono diciassette le virate nella seconda bolina, dove i due team tentano disperatamente di portarsi reciprocamente in errore, cosa non difficile, date le condizioni impegnative. Dopo un dial up sarà Dickson, interno in boa, a girare per primo ma la seconda poppa, combattuta a suon di strambate, vede nuovamente il sorpasso kiwi. Barker, una volta in vantaggio, non commetterà alcun errore e, dopo un arrivo mozzafiato, la vittoria andrà ad Emirates Team New Zealand per soli tre secondi.
 
Per niente demoralizzati dalla precedente sconfitta, i ragazzi di + 39 Challenge si presentano carichi e aggressivi nel match contro Desafío Español 2007. Karol Jablonski vira cattivo sulla barca italiana ma Percy non si lascia intimorire e, a qualche secondo dallo start, puggia violentemente per liberarsi dalla morsa spagnola. La manovra riesce e le barche partono entrambe sulla destra con + 39 sopravvento. Il team gardesano riesce a sopravvivere in quella scomoda posizione e a girare in testa alla prima boa. Da quel momento, l’accoppiata Percy/Walker funziona perfettamente mentre gli spagnoli, sotto pressione, esplodono lo spi (e in seguito la drizza genoa). + 39 vince il match.
 
K-Challenge ritrova lo sprint dei primi giorni per recuperare una partenza non eccellente (4 secondi dietro Bank) e per battere United Internet Team Germany. Regata difficile ma vinta su un salto di vento a sinistra intuito, per primo, dal pozzetto francese.
 
Mascalzone Latino Capitalia Team (con Matteo Arpe -CEO Capitalia- come 18mo uomo) si aggiudica una bella e meritata vittoria su Team Shosholoza, dopo aver condotto in testa sin dalla partenza. Eccellente la tattica di Vascotto che naviga perfettamente sulle macchie di vento. Favini non concede nulla all’avversario e rimane in copertura fino al traguardo.
 
Victory Challenge si aggiudica il match contro China Team a tavolino perchè la barca cinese non parte (rottura della prima crocetta). Poco spettacolo nel match tra Alinghi e Luna Rossa Challenge, nonostante la bella partenza di James Spithill. Il Defender della 32ma America’s Cup conduce in testa sin dall’inizio. L’equipaggio italiano non molla e cerca ogni occasione per accorciare le distanze. Un’avaria alla randa mette, però, fine ai sogni di rimonta italiani e la barca è costretta a ritirarsi.

-Dichiarazioni del terzo giorno
Claudio Novi, Luna Rossa Challenge: “Oggi la regata più interessante per noi era quella contro Alinghi, perché è da un po’ di tempo che proviamo a batterla ma non ci riusciamo, anche se e a Malmö ci eravamo andati vicini. Tuttavia, anche il punto conquistato con gli spagnoli è importante, perché loro sono forti e quella con Desafio Espanol 2007 era una regata che dovevamo vincere. Certo, devo ammettere che una vittoria contro Alinghi avrebbe tutto un altro sapore”.
 
Iain Percy, +39 Challenge: “Oggi, Andrew ‘Bart’ Simpson è entrato a fare parte della nostra squadra di nuoto. Avere perso la regata contro China Team é dura da mandare giù, ma siamo stati stupidi noi”.
 
Lars Borgstrom, Mascalzone Latino Capitalia Team: “Nella regata contro Emirates Team New Zealand ci siamo dovuti ritirare a causa della rottura del carrello di sinistra del genoa. Queste sono barche molto tirate e l’attrezzatura è leggera, quindi un incidente del genere è da mettere in conto. Purtroppo, ritirarsi da una regata è la cosa peggiore che può capitare a un velista. Il match, fino a quel momento era in loro favore, ma con sedici nodi di vento una regata è sempre aperta, qualunque sia l’avversario, e poteva ancora succedere di tutto. Siamo contenti della vittoria contro Team Shosholoza, perché finalmente abbiamo rotto il ghiaccio e portato a casa il primo punto in queste regate di Trapani che per noi erano cominciate male. Inoltre, abbiamo vinto con il vento forte, una condizione per la quale siamo generalmente poco allenati”.
 
Craig Monk, BMW ORACLE Racing: “Abbiamo capito come portare la barca al meglio, di poppa e con vento fresco e mare mosso, verso la metà dell’ultimo lato, ma era ovviamente troppo tardi. Stavamo raggiungendo i neozelandesi abbastanza velocemente, ma all’improvviso è comparsa la linea dell’arrivo”.
 
Lorenzo Mazza, Alinghi: “La maggiore difficoltà del campo di regata di Trapani è la direzione instabile del vento. Le onde rendono la regata molto impegnativa di bolina e stressano l’attrezzatura all’estremo. Noi per fortuna non abbiamo quasi mai nessun problema. Le ultime cose che abbiamo rotto sono un paio si spinnaker la scorsa stagione e un tangone, quest’anno, a Valencia, nel match contro Emirates Team New Zealand. Oggi, Luna Rossa Challenge, effettivamente non ci ha mai messo in difficoltà. Noi siamo partiti meglio e dopo pochi minuti della prima bolina li tenevamo già sotto controllo. Non credo che stiamo diventando antipatici perchè vinciamo sempre, dopo tutto non stiamo facendo un torto a nessuno.”
 
Terry Hutchinson, Emirates Team New Zealand: “Siamo riusciti a passare BMW ORACLE Racing durante il lato di poppa solo grazie a un grande lavoro di tutto l’equipaggio. E’ bello vincere una regata basata sull’abilità tra equipaggi”.
 
Comandante Sarno, Team Shosholoza: “Ormai ero convinto che nelle regate contro i tedeschi fossimo colpiti da una stregoneria. A Valencia, dopo avere condotto la regata fino alla fine, avevamo perso per un banale errore del nostro navigatore. A Malmö avevamo rotto il boma poco prima della partenza. Oggi, quando eravamo in testa e abbiamo spezzato il tangone, ho pensato che la maledizione continuasse. Invece, finalmente è terminata”.
 
Luis Doreste, Desafio Español 2007: “Nella partenza con +39 Challenge siamo stati troppo aggressivi. Abbiamo cercato di dare una penalità alla barca italiana, invece, abbiamo perso il controllo e compromesso la nostra partenza. Successivamente, durante la regata, abbiamo subito troppe rotture”.
 
Fred Lemaistre, K-Challenge: “Non avevamo mai battuto i tedeschi prima di oggi, quindi questa vittoria è molto importante per noi, anche perché li consideriamo un team al nostro livello, anche se la classifica li fa sembrare meno forti di noi”.
 
Jesper Bank, United Internet Team Germany: “Abbiamo impiegato tre quarti del percorso prima di iniziare un ingaggio serio contro K Challenge. Troppo ”.
 
Mattias Rahm, Victory Challenge: “Una delle cose che volevamo fare oggi, era provare una nuova randa. L’abbiamo utilizzata, ma con queste condizioni di vento instabile e mare mosso non abbiamo potuto capire se è effettivamente migliore di quelle che abbiamo sempre usato in precedenza”.
 
Philippe Mourniac, China Team: “A causa della barca vecchia e del nostro poco allenamento, siamo sempre preparati a tornare a terra con zero punti. Quindi, oggi siamo molto sollevati per la nostra vittoria contro +39 Challenge e andiamo a dormire un po’ più rilassati”.

-Shosholoza settimo in classifica.
L’incantesimo è finito!
“Ci siamo liberati di una sorta di maledizione”, dice un esultante Comandante Sarno, a proposito della vittoria di Team Shosholoza sul Sindacato tedesco. “Ogni volta che incontravamo Jesper Bank ci succedeva qualcosa. Anche oggi, quando abbiamo rotto il tangone, ho pensato, ecco, ci risiamo. E invece è andata come è andata”. L’equipaggio di Cape Town può davvero andare davvero orgoglioso delle sue prestazioni durante le regate trapanesi: due prede ambite come K-Challenge e United Internet Team Germany sono già nel suo ‘carniere’ e la caccia non è ancora finita.... Shosholoza sta dimostrando maturità e competenza e raccoglie i frutti di un intenso allenamento condotto con umiltà e determinazione. Per la prima volta dal loro ingresso in America’s Cup, i ragazzi di Cape Town possono finalmente ‘togliersi un sassolino dalla scarpa’ e, affacciandosi dal settimo posto in classifica provvisoria, gridare a chi sta di sotto: Underdog!!!

-Trapani: primo punto per Mascalzone Latino-Capitalia Team
--Lars Borgstrom, trimmer a bordo di Mascalzone Latino Ita 77.
Primo punto per Mascalzone Latino-Capitalia Team sull’impegnativo campo di regata delle Isole Egadi. L’equipaggio guidato da Vasco Vascotto tira un sospiro di sollievo, con la soddisfazione di aver navigato finalmente molto bene nonostante abbia dovuto confrontarsi con una giornata di vento teso e grandi tensioni.
 
Nella prima bolina della regata, una rottura al carrello del genoa ha infatti costretto Ita 77 al ritiro nel match contro Emirates Team New Zealand.
 
È andata molto meglio la seconda prova contro Shosholoza, partita molto tardi –alle 16.15- e con una fase di pre-partenza accesissima. E se i sudafricani sono riusciti a tagliare la linea in vantaggio di mezza lunghezza, la leadership è durata molto poco, perché i Mascalzoni hanno colmato il gap con grinta -portandosi in testa in pochi metri- e da lì si è vista una gara quasi senza storia, dominata dal primo bordo e conclusa con un confortevole vantaggio di 1 minuto e 30 secondi.

A raccontare questa giornata è Lars Borgstrom, trimmer a bordo di Mascalzone Latino Ita 77.

ML: Finalmente la prima vittoria di Mascalzone a Trapani.
 
LB: “Un punto portato a casa: per il morale è molto buono. La seconda prova di oggi ci ha permesso di riprenderci anche dalla delusione delle avarie che non ci hanno permesso di affrontare la regata contro i neozelandesi, che poteva essere interessante”.
 
ML: Che difficoltà vi hanno dato oggi le condizioni meteo?
 
LB: “Il nostro meteorologo Miguel stamattina ci ha dato una previsione che ci ha quasi sconvolti. A tutti è venuta naturale la battuta che ognuno sarebbe stato in grado di fare la sua stessa valutazione, perché Miguel ci aveva detto che probabilmente l’intensità del vento avrebbe oscillato fra 6 e 26 nodi. Con una situazione del genere chiaramente la prima reazione è un sorriso, la seconda un bel mal di testa perché devi pensare a quali vele portare fuori. Alla fine quello che è successo realmente è che in barca o nei gommoni appoggio avevamo quasi tutti il nostro “guardaroba”. È stato un grande e continuo lavoro di squadra. Sono stati molto bravi i ragazzi sui gommoni che ci hanno consentito di portare a bordo continuamente le vele giuste. In effetti prima della partenza c’è stato un continuo avvicendarsi di attrezzature in relazione alla condizione e previsione meteorologica del momento. Grazie a loro e a Miguel siamo riusciti a non essere mai impreparati”.
 
ML: Perché non siete riusciti a portare a termine la prima regata?
LB: “Purtroppo abbiamo avuto subito dei problemi di attrezzatura: dopo pochi minuti di bolina abbiamo spaccato la rotaia del carrello del fiocco sul lato sinistro. Il motivo è stato il cedimento di due perni. Purtroppo sono materiali sempre tirati al limite e può succedere anche questo”.
 
ML: Nella seconda gara c’è stata una partenza molto intensa in cui i sudafricani vi hanno preceduto di poco, ma li avete ripresi presto e avete dimostrato il vostro potenziale.
 
LB: “Erano davanti, ma solo di dieci metri. E Flavio è riuscito a prendere il lato che voleva. A mio avviso siamo partiti benissimo e fortunatamente non abbiamo avuto mai un attimo di esitazione in tutta la regata. È stato un crescendo inarrestabile: il vento è andato a destra e noi eravamo a destra, quindi tutto quello che è stato pianificato è successo. È stata proprio una gran regata: bella a vedersi, divertente per noi e, finalmente, il primo punto portato a casa”.

--Alberto Barovier, prodiere di Mascalzone Latino-Capitalia Team.
Ventiquattro nodi di vento e due- e più- metri di onda: condizioni decisamente impegnative per la seconda giornata di match races a Trapani. Anzi, talmente impegnative che è stato difficile già solo posizionare uno dei due campi di regata, cosa che ha portato a un notevole ritardo nella sequenza delle partenze.
Il programma per Ita 77 prevedeva due match: il primo contro BMW Oracle Racing -nel quale gli americani si sono imposti con un vantaggio di 1’ 53”- e il secondo contro Emirates Team New Zealand, che è stato rinviato.

“Condizioni incredibili oggi, un po’ troppo forti per questo tipo di imbarcazioni” -ha confermato Alberto Barovier, prodiere di Mascalzone Latino-Capitalia Team. “Difficili, quasi al limite. Non solo quando si naviga, ma anche quando si aspetta così tanto è pesante... Abbiamo atteso per più di due ore fuori in mare, solamente con la randa. Con tanta onda la barca sbatteva. Non è certo buono per l’albero né per l’attrezzatura. E non è buono dopo tre ore di mare, a secco, affrontare le regate. Da lì può succedere tutto”.

ML: Siete partiti abbastanza bene...

AB: “Diciamo che il pre-partenza, con questo vento, è sempre abbastanza un “optional”. Abbiamo fatto due giri ed entrambi siamo rimasti dal lato della linea che ci interessava di più. Con un pizzico di velocità in più forse saremmo riusciti a chiuderli. Eravamo contenti della posizione perché abbiamo tagliato per primi la linea e infatti lo stratega diceva che stavamo guadagnando in altezza e velocità. Diciamo che è stata una bella soddisfazione fare una bella partenza.  E anche il primo bordo di bolina è stato interessante”.

ML: Fino alla seconda metà della seconda bolina avevate un distacco di meno di un minuto…

AB: “Vero, ma la verità è che si può sperare in un riavvicinamento tra le due barche solo con condizioni molto leggere, cioè quando il vento salta tanto… Ma con 18-20 nodi gli angoli con lo spi sono molto vicini ed è difficilissimo raggiungere la barca che ti precede”.

ML: Oracle sembra molto veloce in queste condizioni…

AB: “ BMW Oracle ha una velocità collaudata da tempo… hanno una barca veloce, non c’è niente da dire E noi dobbiamo lavorare ancora molto sulla velocità della barca, perché comunque nelle virate abbiamo sempre mantenuto quello svantaggio di cui eravamo consapevoli”.

ML: Quindi siete abbastanza soddisfatti. A questo punto c’è forse solo il rimpianto per ieri.

AB: “I rimpianti sono per quelli che sono autocritici. Noi non ne abbiamo perché sappiamo che ieri abbiamo regatato male. Abbiamo chiuso un capitolo ieri, l’abbiamo chiuso oggi e lo riapriamo domani”.

ML: Come sono le tue giornate  a prua con questa onda?

AB: “Per me la giornata è cominciata con un paio di giretti su in testa d’albero che con l’onda -vi posso assicurare- non sono facili né piacevoli. Giornata lunga: freddo onda, mare”. 

ML: Che giornata vi aspettate domani?

AB: “L’aria è prevista in diminuzione ma l’onda rimarrà. Per cui sarà ancora più difficile, perché con onda e poco vento sono condizioni senza dubbio dolorose. Poi, per noi, le giornate non sono mai leggere. Dobbiamo lavorare il doppio di quello che lavorano gli altri per metterci allo stesso passo. Domani sarà un’altra giornata difficile, dura. Speriamo con qualche punto”.

-Dopo una vittoria contro Desafio Español Luna Rossa è sconfitta da Alinghi, Defender della 32ma America’s Cup
Nel terzo giorno di regata del Trapani Louis Vuitton Act 8 Luna Rossa ha battuto Desafio Español nella prima prova ed è stata sconfitta da Team Alinghi nella seconda.
Ospiti a bordo di ITA 74, Marco Tronchetti Provera, Presidente di Telecom Italia (durante la prima prova) e Pietro Lunardi, Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti (durante la seconda).
L’instabilità del vento costringe il Comitato di regata a un imprevisto cambio di campo.
Il confronto tra Luna Rossa e Desafio Español inizia alle 15.30 con vento tra i 14 e i 17 nodi da nord e mare mosso.
Subito dopo l'ingresso nel box Spithill poggia dopo la barca comitato e scende allontanandosi dalla linea con mura a sinistra. Il dial up avviene ai tre minuti, a qualche centinaio di metri dal via. Con buona velocità ITA 74 gira attorno a Desafio quasi fermo. Luna Rossa può cominciare ad accelerare da lontano per tagliare la linea puntuale. Jablonsky segue in scia staccato di una lunghezza.
Al secondo incrocio, esattamente in asse sul campo, l'equipaggio di Francesco de Angelis è posizionato 135 metri avanti a ESP 67. Con un'attenta navigazione, Spithill incrementa il vantaggio sugli spagnoli e alla prima boa di bolina Luna Rossa ha 30 secondi di vantaggio.
Durante la discesa verso il cancello le distanze restano pressoché immutate. ITA 74 mantiene la testa e il controllo dell'avversario, passando la boa di sinistra 30 secondi prima di ESP 67 che invece sceglie la destra.
Cinquanta minuti circa dopo la partenza, Luna Rossa raggiunge l'ultima boa di bolina. Il vantaggio sugli spagnoli di Desafio è di 210 metri (54 secondi). Durante l’ultima poppa Luna Rossa continua ad allungare il passo aumentando il distacco a più di 500 metri. Spinta da 16 nodi di vento da nord, ITA 74 taglia il traguardo con un vantaggio di 1 minuto e 36 secondi.
La seconda regata prende il via alle 17.15. James Spithill evita il dial up e si allontana da Alinghi e dalla linea di partenza. Dopo alcuni tentativi di controllo le due barche partono da lontano per accelerare. Leggermente in anticipo, Spithill è costretto a poggiare prima della linea per evitare una partenza anticipata.
Sulla destra di ITA 74 Alinghi sembra avere subito qualche metro in più, le due imbarcazioni iniziano un lungo bordo mura a destra verso la parte sinistra del campo. Raggiunta la layline il Defender vira ed è avanti di circa 80 metri. 23 secondi separano le imbarcazioni alla boa.
SUI 75 stramba subito in gybe set, dirigendosi verso la sinistra, mentre Luna Rossa si allontana verso la destra. Dopo tre quarti del secondo lato tra Alinghi e Luna Rossa ci sono 220 metri.
SUI 75 inizia la risalita dopo il passaggio alla boa di destra. Luna Rossa segue a 26 secondi. Alla fine del secondo lato di bolina l'equipaggio di ITA 74 è costretto a proseguire oltre la boa e ad ammainare la randa per un problema tecnico.
Alinghi vince la regata.
Per domani sono previsti venti da ovest sud ovest a 10 nodi e cielo sereno.
 

Equipaggio
1. Prodiere - Andrew Fethers
2. Aiuto prodiere - Claudio Novi
3. Albero - Simone de Mari
4. Pit - Thomas Burnham
5. Grinder sinistra - Shannon Falcone - Andrew Taylor (turno 5)
6. Grinder dritta - Emanuele Marino
7. Trimmer - Joey Newton
8. Trimmer - Tatsuya Wakinaga
9. Grinder randa - Magnus Augustson
10. Trimmer randa - Jonathan McKee
11. Trasto randa - Benjamin Durham
12. Timoniere - James Spithill
13. Tattico - Andrew Horton
14. Runner / Stratega - Francesco de Angelis
15. Navigatore - Michele Ivaldi
16. Meteo - Francesco Bruni
17. Grinder Runner - Massimo Gherarducci
18. Diciottesimo – Marco Tronchetti Provera, Presidente di Telecom Italia – Pietro Lunardi, Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti (turno 5)
 
Altri risultati
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” – Turno 4
Emirates Team New Zealand (NZL 82) vince contro Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77)
Team Shosholoza (RSA 83) vince contro United Internet Team Germany (GER 72)
BMW Oracle Racing (USA 76) vince contro K-Challenge (FRA 60)
Alinghi (SUI 75) vince contro Victory Challenge (SWE 63)
China Team (CHN 69) vince contro +39 Challenge (ITA 59)
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” – Turno 5
+39 Challenge (ITA 59) vince contro Desafio Español 2007 (ESP 67)
Victory Challenge (SWE 63) vince contro China Team (CHN 69)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) vince contro BMW Oracle Racing (USA 76)
K-Challenge (FRA 60) vince contro United Internet Team Germany (GER 72)
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) vince contro Team Shosholoza (RSA 83)
 
Classifica provvisoria “Trapani Louis Vuitton Act 8”
(Posizione - Team - Regate vinte/Regate disputate - Punti)
1 - Alinghi (SUI 75) - 5/5 - 5
2 - BMW Oracle Racing (USA 76) - 4/5 - 4
2 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) - 4/5 - 4
2 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) - 4/5 - 4
5 - K-Challenge (FRA 60) - 3/5 - 3
5 - Victory Challenge (SWE 63) - 3/5 - 3
7 - Team Shosholoza (RSA 83) - 2/5 - 2
8 - +39 Challenge (ITA 59) - 1/5 - 1
8 - Desafío Español (ESP 67) - 1/5 - 1
8 - Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) - 1/5 - 1
8 - United Internet Team Germany (GER 72) - 1/5 - 1
8 - China Team (CHN 69) - 1/5 – 1
 
Programma di domani, domenica 2 ottobre
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” – Turno 6
BMW Oracle Racing (USA 76) contro China Team (CHN 69)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) contro Victory Challenge (SWE 63)
+39 Challenge (ITA 59) contro K-Challenge (FRA 60)
United Internet Team Germany (GER 72) contro Luna Rossa Challenge (ITA 74)
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) contro Alinghi (SUI 75)
Team Shosholoza (RSA 83) contro Desafio Español 2007 (ESP 67)
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 7
Luna Rossa Challenge (ITA 74) contro Team Shosholoza (RSA 83)
Alinghi (SUI 75) contro United Internet Team Germany (GER 72)
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) contro Desafio Español 2007 (ESP 67)
Victory Challenge (SWE 63) contro BMW Oracle Racing (USA 76)
+39 Challenge (ITA 59) contro Emirates Team New Zealand (NZL 82)
K-Challenge (FRA 60) contro China Team (CHN 69)
 
Formato e punteggi
Il “Trapani Louis Vuitton Act 8”, in programma dal 29 settembre al 6 ottobre, prevede lo svolgimento di 66 incontri diretti (match race). Per ogni regata vinta viene assegnato un punto in classifica. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.
Il “Trapani Louis Vuitton Act 9”, in programma dal 7 al 9 ottobre, prevede lo svolgimento di 5 regate di flotta. Il vincitore della regata guadagna 12 punti, un punto per ogni barca  iscritta, il secondo un punto in meno e così via. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.


-CADE UN UOMO IN ACQUA E LA CINA BATTE “+39”
+39 VINCE UN’ APPASSIONANTE SFIDA CON “DESAFIO”
Terza giornata di regate dopo lo stop forzato per il programma che vedeva coinvolta "+39", l'imbarcazione italiana che porta sulle vele i marchi della Regione Sicilia, Fondiaria-Sai, Sergio Tacchini, sul boma Yamamay, Saporiti Italia e Provincia di Palermo. Una giornata che ha riservato sorprese a non finire. Prima "+39" ha perso (per un uomo caduto in mare) contro "China Team" per poi vincere un'appassionante sfida con gli spagnoli di "Desafio. Ospite nella regata il Ministro della Giustizia Roberto Castelli, che poi ha commentato le regate dai microfoni di "La 7" in compagnia di Massimo D'Alema.
Per il team guidato da Cesare Pasotti c'era prima stata la notte dei lunghi lavori, al boma, rotto con il vento forte di venerdì, all'albero, alle vele e alla prua dell'imbarcazione. Lo "Shore Team", la squadra dei meccanici, velai e tecnici hanno riparato ogni cosa. Dopo una serie infinita di rinvii la regata che vedeva "+39" opposto ai franco-cinesi di "China Team" è partita con un discreto vento di circa 12-15 nodi ed onda discreta. Buona la partenza di Iain Percy e del tattico Ian Walker che hanno manovrato benissimo nella fase di pre-partenza guadagnando subito una lunghezza sulla barca "Rosso-Gialla" dei cinesi. In bolina sono andati via senza problemi. Sulla prima boa il vantaggio era di 46 secondi con quasi 380 metri in poppa. Sembrava tutto archiviato. Invece nulla sembra essere scontato nella vela e in particolare in regate così agguerrite come quelle della Coppa America. Alla fine del lato in poppa, nell'ammainata dello spinnaker vola un uomo in mare (l'inglese Andrew "Bart" Simpson). Insomma è il peggio del peggio. I cinesi hanno tutto il tempo per iniziare il nuovo tratto senza nessun problema con "+39" praticamente fermo sulla boa. Alla fine della seconda bolina hanno ben 2 minuti e 13 secondi di vantaggio. Diventeranno più di 3 sul traguardo con "+39" costretto ad effettuare una penalità per l'uomo caduto in mare e recuperato dal gommone appoggio. Il commento dell'accaduto è affidato a Lorenzo Rizzardi, presidente del gruppo di "+39": "Bisognerà fare tesoro dell'esperienza anche perchè l'errore è capitato quando avevamo quasi 2 minuti di vantaggio, non certo con l'equipaggio sotto pressione. Bisognerà analizzare il tutto a mente fredda e capire cosa non ha funzionato. Poi c'è stata l'appassionate sfida con gli spagnoli che fino ad oggi ci avevano sempre battuti, le sorprese che ci sta offrendo il mare di Sicilia non finiranno certo oggi e tutto questo mi fa molto piacere sia per il fatto che la Sicilia è uno dei nostri partner, sia per la passione che stiamo vedendo qui a Trapani al seguito delle regate. Una giornata comunque buona con un errore di troppo e poi la bella vittoria con gli spagnoli".
Seconda prova dunque contro gli spagnoli di"Desafio". Iain Percy si infila molto bene in partenza tra gli avversari e la barca Giuria (comitato). Va via dalla parte giusta controllando il temibile avversario. In poppa c'è l'ennesima emozione con una manovra sul finire della poppa che sembra ricordare quella con "China". Stavolta va invece tutto bene e la prua blu-arancio può iniziare a saltare nelle onde e nelle raffiche di quasi 25 nodi. Questa volta è "Desafio" ad avere problemi, prima con uno spinnaker poi con il fiocco. Il vantaggio sulla penultima boa è di 2 minuti e 40 secondi. Si va nuovamente in poppa. Domani "+39" affronterà i francesi di K-Challenge e New Zealand.

-Storie di Coppamerica: La Luna che verrà
Tra i dodici sindacati dell’America’s Cup, Luna Rossa Challenge è considerato uno dei “Big Four” (uno dei Grandi Quattro), insieme ad Alinghi, BMW Oracle ed Emirates Team New Zealand. Ha ereditato l’esperienza delle due campagne precedenti di Prada Challenge e lo skipper Francesco de Angelis ha sensibilmente rafforzato l’equipaggio, affidando la ruota del timone a James Spithill. Insieme al giovane talento australiano, sono stati ingaggiati anche alcuni uomini chiave che erano a bordo di One World, ad Auckland, nel 2003.
Tuttavia, Luna Rossa Challenge, pur mostrando una netta superiorità con gran parte della lista degli sfidanti nei match race di quest’anno, non è ancora riuscita a battere nessuno dei tre suoi grandi rivali. Spithill crede che il suo equipaggio diventerà certamente più competitivo con la prossima generazione di barche, che saranno costruite da un progetto completamente nuovo e non saranno dei vecchi scafi modificati per la Versione 5 (come quelli di ora).
 
Commentando l’attuale flotta di imbarcazioni, Spithill non nasconde la sua ammirazione per Alinghi: “E’ una macchina impressionante. A differenza di tante altre barche è addirittura migliorata quando è stata trasformata per la Versione 5. Per tanti altri, noi compresi, le modifiche imposte dal nuovo regolamento hanno compromesso le prestazioni dei disegni originali”.
 
Nessuno è imbattibile
Luna Rossa Challenge non ha perso l’idea di battere uno dei tre team più forti durante il Trapani Louis Vuitton Act 8. “Sappiamo che non sono imbattibili”, racconta il navigatore Michele Ivaldi. “Lo sappiamo perché, in alcune regate di allenamento, gli siamo stati davanti. Però, siamo consapevoli che, per vincere contro di loro durante un match ufficiale, dobbiamo regatare al meglio delle nostre possibilità. Possiamo battere BMW ORACLE Racing ed Emirates Team New Zealand”. Alla viglia del match contro la barca svizzera, disputato ieri, aveva aggiunto: “Per arrivare davanti ad Alinghi, dovremo fare una regata perfetta”. Purtroppo, un’avaria alla randa ha messo fuori gioco i ragazzi di Francesco De Angelis.
 
I Louis Vuitton Acts di questa stagione hanno offerto diverse occasioni per osservare le soluzioni adottate dagli altri team. “Ci guardiamo molto attorno”, ammette Ivaldi. “Osserviamo cosa fanno un po’ tutti i team, da BMW ORACLE Racing a Emirates Team New Zealand, ma in modo particolare Alinghi. Tuttavia, non perdiamo d’occhio i team più piccoli, perchè anche sindacati come Mascalzone Latino Capitalia Team e +39 Challenge possono tirare fuori idee interessanti. Noi cercheremo di adottare tutte le migliori soluzioni per la progettazione della barca nuova. Poi, quando avremo a disposizione il nuovo mezzo, sperando che sia veloce almeno quanto gli altri, ce la potremo finalmente giocare con tutti”.
 
Luna Rossa Challenge è un sindacato a cui non manca certo l’esperienza. Nel 2006, con la barca nuova, tornerà certamente a ricoprire il ruolo di candidato principale a leader degli sfidanti.

( da: americascup.com, mascalzonelatino.com, lunarossachallenge.com, piu39challenge.it)

Sport, 2005-10-01