32ma America's Cup.
a cura di Pietro Lucadei
Trapani: gli scherzi della bonaccia.
-K-CHALLENGE VINCE I KIWI NELLA PRIMA GIORNATA DEI TRAPANI LOUIS VUITTON ACTS
Trapani, 29 settembre 2005 - Iniziano alla grande i Trapani Louis Vuitton Acts
8&9, che celebrano il debutto dell'America's Cup in Italia. Moltissime le
barche spettatori che, nonostante il giorno feriale, hanno accompagnato gli
yacht sui campi di regata. Ieri oltre 20mila persone si sono riversate nel porto
per partecipare alla festa di apertura. La giornata è iniziata sotto
un cielo leggermente velato ma per fortuna, le previsioni sono state disattese.
L'alta pressione non ha impedito, infatti, alla brezza termica di distendersi
sui due campi di gara.
Tanta azione e alcune sorprese: China Team vive il suo momento di gloria conducendo per metà della prima bolina sul Defender Alinghi mentre Victory Challenge si riscatta dalle deludenti prestazioni di Malmö. Ma la vera 'rockstar' della giornata è certamente K Challenge, capace di battere Emirates Team New Zealand. Luna Rossa fa il pieno di applausi mentre + 39 Challenge perde i due match in programma, ma sarà Mascalzone Latino Capitalia Team a subire la sconfitta più pesante della giornata.
FLIGHT 1
Combattuto il match tra + 39 Challenge e Victory Challenge; il team italiano,
sostenuto da un 'tifo da stadio', ha dato filo da torcere alla barca svedese
per tutta la regata e, nonostante lo scafo obsoleto, ha costretto i 'vichinghi'
a difendere la loro leadership con ben 20 virate nella seconda bolina. Nonostante
le ottime prestazioni di Percy, il match andrà comunque a favore di Magnus
Holmberg.
Mascalzone Latino Capitalia Team fatica nella prima bolina contro K-Challenge ma recupera in poppa grazie ad un'ottima tattica che lo porta sulla sinistra del campo. Peponnet ritarda nella strambata di copertura e Favini ne approfitta immediatamente girando la boa di sinistra (favorita) al cancello. In soccorso dei francesi arriva però un salto di vento che permette loro di allungarsi definitivamente su ITA 77. Mascalzone Latino Capitalia Team recupera ancora nella poppa finale ma non abbastanza per ribaltare la situazione. La vittoria andrà a K-Challenge.
Bravo Karol Jablonski a mettere in imbarazzo Ed Baird in partenza ma è l'unica soddisfazione consentita al team spagnolo che cederà presto il passo al Defender dell'America's Cup. Poche sorprese nel match tra Emirates Team New Zealand e Team Shosholoza dove la presenza dell'aggressivo Dee Smith nel pozzetto di RSA 83 non è bastata a impensierire Dean Barker.
Nella fase di prepartenza tra BMW ORACLE Racing e United Internet Tem Germany. Dickson effettua una manovra troppo aggressiva e rallenta la barca ma Bank non è capace di approfittare dell'occasione, arrivando in anticipo sulla partenza e giocandosi, così, tutta la regata. Luna Rossa, con Gustav Thoeni a bordo come 18mo uomo, ha vita facile su China Team che subisce un'avaria al genoa nella prima bolina, perdendo tempo prezioso.
FLIGHT 2
Il vento diventa molto variabile come direzione e come intensità. Lo
impara subito a proprie spese Dean Barker, che rimane fermo in una bolla di
vento sulla destra del campo. Invece di tentare immediatamente una strada alternativa,
Barker insiste nella sua posizione nella speranza, vana, di veder ritornare
l'aria. Alla fine, i kiwi si dovranno rassegnare a vedere la poppa di K-Challenge
tagliare la linea di arrivo con quasi due minuti di vantaggio. Grande Peponnet
che, dopo + 39 Challenge, è l'unico della seconda divisione ad evere
nel 'carniere' una preda così ambita.
Lo stesso errore strategico dei kiwi lo commette Mascalzone Latino Capitalia Team (senza Hamish Pepper a bordo) che non riesce a rimontare una scelta di campo sbagliata e subisce una pesante sconfitta da parte di Jesper Bank, tagliando con oltre nove minuti di ritardo.
Pierre Mas si concede il lusso di incrociare davanti ad Alinghi nella prima bolina ma i sogni di gloria durano poco per l'equipaggio cino-francese che dalla prima boa ritorna ad inseguire.
Victory Challenge bissa il successo del primo flight, dimostrando di aver brillantemente superato lo shock dell'incidente all'albero avvenuto qualche giorno fa e le deludenti prestazioni degli Acts svedesi. Holmberg si avvantaggia su un aggressivo Jablonski sin dalla prima bolina, grazie ad un salto sulla sinistra del campo e da quel momento conduce in testa la regata.
Nel derby italiano c'è molta aggressività in prepartenza ed è bravo Iain Percy a tagliare per primo (con ben 12 secondi di vantaggio) scegliendo anche il lato giusto. Luna Rossa (con Lapo Elkann come 18mo uomo a bordo) aspetta pazientemente il salto di vento a suo favore che arriva, come il pozzetto aveva previsto. Da quel momento sarà Spithill a gestire il gioco sino all'arrivo.
Flight 1
1 Alinghi BATTE Desafío Español 2007 DELTA 00.50
2 Luna Rossa BATTE China Team DELTA 03.45
3 Victory Challenge BATTE + 39 Challenge DELTA 01.13
4 BMW ORACLE Racing BATTE United Internet Team Germany DELTA 02.12
5 K-Challenge BATTE Mascalzone Latino Capitalia Team DELTA 00.13
6 Emirates Team New Zealand BATTE Team Shosholoza DELTA 01.49
Flight 2
1 Alinghi BATTE China Team DELTA 02.47
2 Victory Challenge BATTE Desafío Español 2007 DELTA 01.01
3 Luna Rossa BATTE + 39 Challenge DELTA 01.47
4 United Internet Team Germany BATTE Mascalzone Latino Capitalia Team DELTA
09.46
5 K-Challenge BATTE Emirates Team New Zealand DELTA 01.45
6 BMW ORACLE Racing BATTE Team Shosholoza DELTA 01.40
-Trapani: gli scherzi della bonaccia
Primi confronti di match racing per la giornata che ha segnato l’inizio del Louis Vuitton Act 8 a Trapani. Due regate tatticamente molto complesse che hanno dimostrato quanto può essere insidioso e difficile da interpretare il campo di Trapani.
Nel primo incontro della giornata Mascalzone Latino- Capitalia Team ha impegnato l’avversario francese K-Challenge in un durissimo duello, sempre ravvicinato, che è terminato a favore dei francesi con un vantaggio di soli 13 secondi. Una regata che i Mascalzoni hanno combattuto fino in fondo -continuando ad attaccare- e che gli osservatori hanno definito “una delle più belle della prima giornata”.
Nel pomeriggio -in condizioni decisamente più leggere e irregolari- Ita 77 ha poi incontrato United Internet Team Germany ed è stata severamente penalizzata dall’instabilità in direzione e intensità del vento, bloccandosi in una zona di bonaccia. E così alla fine ha accumulato un distacco di 9.46 minuti.
“Nella prima prova abbiamo regatato abbastanza bene -ha commentato Flavio
Favini- abbiamo tenuto il gioco aperto sempre e, fino all’ultimo, siamo
riusciti a restare in una posizione dalla quale potevamo attaccare…. Abbiamo
manovrato sempre bene… e abbiamo anche avuto l’impressione che,
rispetto a confronti precedenti, ci siamo avvicinati molto in termini
di velocità…
“Quindi, se anche non abbiamo fatto il punto il bilancio del primo match
poteva dirsi positivo… Nella seconda parte della giornata invece la bonaccia
non ci ha certo aiutati…
“Noi avevamo delle previsioni che il vento doveva andare a 280-300, ma
invece è stato a 190 tutto il giorno. Stavamo aspettando questo salto.
Di solito i salti vengono preceduti da un “buco di vento” prima.
In realtà questo zona di bonaccia ci ha un po’ incastrato e, nel
momento in cui siamo venuti fuori, gli altri erano avanti già quasi di
un paio di minuti…”
“Vento e siori, fan quel che von lori, si dice a Trieste” -ha commentato Vasco Vascotto- “Ed è la verità. Oggi non è andata assolutamente bene: abbiamo fatto una gran bella regata contro K-Challenge, ma non siamo stati fortunati neanche là. Siamo arrivato a 13 secondi, veramente attaccati. Abbiamo perso la gara quando a un certo punto c’è stato un grandissimo split. Alla boa di bolina saremmo stati avanti 50 secondi, ma all’incrocio il vento è venuto da 200 gradi e i francesi sono riusciti a passare davanti. È stata quasi al fotofinish. Tutto sommato un match degno di nota”.
ML: E nella seconda cosa è successo?
VV: “La seconda regata non è stata un granché tecnicamente
e non era degna di essere chiamata tale. Non siamo partiti benissimo, ma all’inizio
siamo rimasti attaccati ai tedeschi. Poi siamo caduti in un buco di vento che
definire imbarazzante è dir poco: ci siamo caduti come dei polli e siamo
rimasti spennati. Paghiamo caro questa giornata anche perché -con un
vento un po’ più normale- un punto con i tedeschi dovevamo farlo”.
ML: A detta di quelli che a Trapani ci vivono, la giornata di oggi è stata abbastanza particolare…
VV: “Intanto noi la giornata di vento ballerino ce la siamo presa… e adesso ci troviamo nella situazione di tentare di portare via due punti da due match proibitivi in questo momento, perché affrontiamo delle barche molto molto veloci...”.
-Luna Rossa vince due volte all’esordio a Trapani
Nel primo giorno di regata del Trapani Louis Vuitton Act 8, Luna Rossa ha battuto
China Team e +39 Challenge, con vento leggero e instabile.
Presenti oggi a Trapani per assistere alle regate, ospiti a bordo di ITA 74,
Gustav Thoeni (durante la prima prova) e Lapo Elkann, Responsabile Brand Promotion
FIAT Auto.
Dopo un posticipo dovuto all’instabilità del vento, il confronto
tra Luna Rossa e China Team inizia alle 13.40 con una brezza di 8 nodi da sud
ovest. Luna Rossa entra nel box pre-partenza da sinistra e dopo un breve dial
up, Spithill al timone ottiene il controllo e si avvia al seguito di CHN 69
che scende verso la destra oltre la barca comitato. ITA 74 taglia la linea di
partenza mura a dritta in vantaggio su China Team, al primo incrocio è
avanti di una cinquantina di metri e dimostra di voler difendere la sinistra
del campo di regata. A metà della bolina un problema a bordo di CHN 69
obbliga per alcuni minuti l'equipaggio a proseguire con la sola randa a riva.
Alla boa ITA 74 passa con un vantaggio di 1 minuto e 22 secondi. Nella prima
discesa Luna Rossa difende sempre la sinistra senza rinunciare a controllare
l'avversario e incrementa il margine di sicurezza a 400 metri. Al cancello il
pozzetto di de Angelis sceglie la boa di sinistra, girando 1 minuto e 34 secondi
prima di China Team che si dirige a destra. Al termine del terzo lato Luna Rossa
continua a mantenere il comando e gira la boa con un delta di 2 minuti e 11
secondi. ITA 74 vince la sua prima regata in Italia tagliando la linea con un
vantaggio di 3 minuti e 45 secondi su China Team.
La seconda regata parte alle 16.10, con vento a 9 nodi da ovest sud-ovest. A
Luna Rossa spetta entrare da destra. Percy cerca una soluzione verso la boa
ma Spithill ottiene il controllo. Un minuto e mezzo prima del via, un altro
dial up per Luna Rossa e +39 che tentano di assicurarsi la prossimità
alla boa. Allo start ITA 74 è attardata rispetto a ITA 59 ma riesce a
ottenere la sinistra della linea. Le due imbarcazioni si impegnano in un lungo
bordo verso la layline di destra, alla virata di Percy risponde prontamente
Spithill. Le barche sono appaiate. +39 vira e torna verso destra per evitare
le turbolenze della vicinissima randa di Luna Rossa. Le due virate in più
costano due lunghezze a ITA 59 che si rimette in rotta parallela con ITA 74
staccato di 50 metri. Alla prima boa di bolina Luna Rossa passa con un vantaggio
di 36 secondi (140 metri). Il vento ruota decisamente a destra con Spithill
e Percy che si dirigono direttamente verso il cancello di poppa mura a sinistra.
Luna Rossa punta la boa più a destra del cancello, +39 è dietro
di 240 metri e passa il cancello a sinistra con un distacco di 1 minuto e 32
secondi da ITA 74. La direzione del vento continua a cambiare. Il pozzetto di
Luna Rossa mantiene ITA 74 in linea tra la boa e +39, continuando ad allungare
sugli avversari, ora staccati di 14 lunghezze. Al terzo passaggio in boa prima
dell'ultimo lato Luna Rossa e +39 sono separate da 2 minuti e 59 secondi. L'intensità
del vento è scesa a 6 nodi. Ancora una volta è rotta diretta senza
strambare verso il traguardo. Luna Rossa vince la seconda regata della giornata
con un distacco finale di 1 minuto e 47 secondi su +39.
Le previsioni meteo per domani danno venti da nord ovest a 12-15 nodi, cielo
parzialmente coperto e mare mosso.
Equipaggio
1. Prodiere - Paolo Bassani
2. Aiuto prodiere - Massimiliano Sirena
3. Albero - Simone de Mari
4. Pit - Thomas Burnham
5. Grinder sinistra - Andrew Taylor
6. Grinder dritta - Shannon Falcone
7. Trimmer - Joey Newton
8. Trimmer - Manuel Modena
9. Grinder randa - Gilberto Nobili
10. Trimmer randa - Jonathan McKee
11. Trasto randa - Benjamin Durham
12. Timoniere - James Spithill
13. Tattico - Andrew Horton
14. Runner / Stratega - Francesco de Angelis
15. Navigatore - Michele Ivaldi
16. Meteo - Francesco Bruni
17. Grinder Runner - Massimo Gherarducci
18. Diciottesimo - Gustav Thoeni - Lapo Elkann (turno 2)
Classifica provvisoria “Trapani Louis Vuitton Act 8”
(Posizione - Team - Regate vinte/Regate disputate - Punti)
1 - Alinghi (SUI 75) - 2/2 - 2
1 - BMW Oracle Racing (USA 76) - 2/2 - 2
1 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) - 2/2 - 2
1 - K-Challenge (FRA 60) - 2/2 - 2
1 - Victory Challenge (SWE 63) - 2/2 - 2
6 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) - 1/2 - 1
6 - United Internet Team Germany (GER 72) - 1/2 - 1
8 - Desafío Español (ESP 67) - 0/2 - 0
8 - +39 Challenge (ITA 59) - 0/2 - 0
8 - Team Shosholoza (RSA 83) - 0/2 - 0
8 - Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) - 0/2 - 0
8 - China Team (CHN 69) - 0/2 - 0
Programma di domani, venerdì 30 settembre
“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 3
United Internet Team Germany (GER 72) contro Emirates Team New Zealand (NZL
82)
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) contro BMW Oracle Racing (USA 76)
Team Shosholoza (RSA 83) contro K-Challenge (FRA 60)
Alinghi (SUI 75) contro +39 Challenge (ITA 59)
Victory Challenge (SWE 63) contro Luna Rossa Challenge (ITA 74)
Desafio Español 2007 (ESP 67) contro China Team (CHN 69)
“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 4
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) contro Emirates Team New Zealand (NZL
82)
Team Shosholoza (RSA 83) contro United Internet Team Germany (GER 72)
BMW Oracle Racing (USA 76) contro K-Challenge (FRA 60)
Victory Challenge (SWE 63) contro Alinghi (SUI 75)
China Team (CHN 69) contro +39 Challenge (ITA 59)
Desafio Español 2007 (ESP 67) contro Luna Rossa Challenge (ITA 74)
Formato e punteggi
Il “Trapani Louis Vuitton Act 8”, in programma dal 29 settembre
al 6 ottobre, prevede lo svolgimento di 66 incontri diretti (match race). Per
ogni regata vinta viene assegnato un punto in classifica. Il vincitore sarà
quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.
Il “Trapani Louis Vuitton Act 9”, in programma dal 7 al 9 ottobre,
prevede lo svolgimento di 5 regate di flotta. Il vincitore della regata guadagna
12 punti, un punto per ogni barca iscritta, il secondo un punto in meno
e così via. Il vincitore sarà quello che al termine avrà
realizzato il punteggio più alto.
-Storie di Coppamerica: dove sono adesso?
1983 - Azzurra - I 4
La storia di Azzurra ebbe inizio grazie all'impegno del famoso navigatore italiano
Vincenzo 'Cino' Ricci e di alcuni membri dello YCCS nell'autunno del 1980, al
termine della Sardinia Cup. Fu allora, infatti, che si decise di lanciare una
sfida all'America's Cup del 1983. Il 31 marzo 1981 il Consorzio 'Sfida Italiana
America Cup 83' si presentò al NYYC. Il Sindacato italiano era supportato
dal Principe Karim Aga Khan e da Gianni Agnelli oltre che da 17 compagnie italiane.
Cino formò immediatamente un team, aiutato dal francese Laurent Cordelle
- avevano navigato insieme per oltre 20 anni - e, all'inizio del 1982, Enterprise
US 27 (1977 Sparkman & Stephen, candidato senza successo alla difesa della
Coppa nel 1977) era a disposizione per gli allenamenti nel Marina di Ravenna.
Nell'ottobre 1981, l'architetto navale Andrea Vallicelli, con Vittorio Mariani, Nicola Sironi e Patrizia Ferri si misero al lavoro per disegnare la nuova barca. Si pensò anche di ingaggiare l'italo americano Mario Tarabocchia, co-designer con Olin Stephens, il quale aveva seguito il progetto di Intrepid US 22, ma Tarabocchia rifiutò, preferendo rimanere negli USA:
Lo studio Vallicelli realizzò in breve tempo due modelli che furono testati contro quello di Enterprise nella vasca navale INSEAN a Roma. I computer analizzarono i risultati e, nel gennaio 1982, i disegni di Azzurra passarono in mano di Marco Cobau, Direttore del cantiere Yachts Officine Pesaro. Dopo cinque mesi di intenso lavoro, con particolare attenzione alla lavorazione in alluminio dello scafo, il lo yacht azzurro fu varato (19 luglio 1982). Gli allenamenti con Enterprise iniziarono immediatamente e, dopo che Guido Cavalazzi, della veleria Nord Italia (North Sails US), terminò il corredo di vele, lo yacht italiano sembrava davvero in gran forma.
"Affronteremo queste regate meravigliose e affascinanti con l'umiltà degli ultimi arrivati ma con la convinzione di essere degni di partecipare a questo evento".
Con queste parole il Principe Karim Aga Khan accompagnò il varo di Azzurra. E furono parole profetiche: gli italiani vinsero, infatti, 24 regate su 49 disputate nella Louis Vuitton Cup del 1983. La vittoria più eclatante rimane quella contro Australia II KA 6, in seguito vincitrice dell'America's Cup (decima regata del secondo Round Robin). Azzurra avanzò senza difficoltà alle semifinali della Louis Vuitton Cup e terminò terza, dietro Australia II e l'inglese Victory ' 83 K 22, ma davanti a Canada One KC 1. Gli australiani di Advance e di Challenge 12 e i francesi di France 3 non si qualificarono nelle semifinali.
Azzurra ed il suo equipaggio fecero un trionfale rientro in Italia. Nel 1986-7, Azzurra fece da barca lepre ad Azzurra II, III e IV rimanendo sempre in possesso dello Yacht Club Costa Smeralda. Attualmente a terra a Porto Cervo, Sardegna, è ancora una delle barche simbolo della vela italiana.
J.T./ba
AZZURRA
1983
Numero velico: I 4
Italia
Yacht Club Costa Smeralda, Porto Cervo, Sardegna, Italia
Challenger a Newport, RI, USA, challenger nella prima Louis Vuitton Cup, creata
per selezionare il Challenger Ufficiale per la 25ma America's Cup, nel 1983.
Terzo su sette challenger nella Louis Vuitton Cup.
Proprietà originale: Consorzio 'Sfida Italiana America's Cup 83', H.H. Prince Karim Aga Khan, Gianni Agnelli.
12-metre International Rule, sloop
Cantiere: Marco Cobau, Yachts Officine Pesaro, Pesaro, Italia.
Veleria: Guido Cavalazzi, Nord Italia (North Sails), Carasco (GE). Bianchi e
Migliori, Fiumicino. Eiffel, Verona.
Progettista: Andrea Vallicelli & C.
Design team: Andrea Vallicelli, Vittorio Mariani, Nicola Sironi e Patrizia Ferri.
Vasca Navale: Italian Navy, INSEAN, Roma.
Costruzione: da Febbraio a Luglio 1982 (cinque mesi).
Varo: 19 luglio 1982 Pesaro, Italia.
Madrina: H.H. Begum Salimah, moglie del Principe Karim Aga Khan.
Skipper (team manager e tattico): Vincenzo 'Cino' Ricci
Timoniere: Mauro Pelaschier
Navigatore: Tiziano Nava
Equipaggio: 11.
Specifiche Tecniche:
Materiale scafo: lega di alluminio
Albero: lega di alluminio, realizzato da Sparcraft USA su disegno di Andrea
Vallicelli.
Boma: alluminio
Tessuto vele: laminato Kevlar Mylar-USA
Chiglia: piombo
Timoneria: SOLIMAR
Winch: Lewmar UK
Elettronica: Aethera, Ancona.
Dimensioni:
L.O.A.: 19.98 m
L.W.L.: 13.87 m
Baglio: 3.81 m
Pescaggio: 2.71 m
Superficie velica: 166.85 m2
Spinnaker: 280 m2
Altezza albero: 25.18 m
Dislocamento: 25.650 tonnellate
Rating: 12 Meter
Azzurra era costruita molto bene. Gli slanci abbastanza lunghi e le linee dello scafo, che si prolungavano oltre la poppa, erano molto armoniche. La chiglia relativamente corta si collegava in maniera elegante allo scafo azzurro.
1987: Azzurra II barca lepre
Lo Yacht Club Costa Smeralda in Porto Cervo, Sardegna, possiede attualmente Azzurra. La barca è visibile presso il centro sportivo dello YCCS.
A luglio 2006 saranno celebrati a Porto Cervo i 25 anni del varo.
( da: americascup.com, mascalzonelatino.com, lunarossachallenge.com)
Sport, 2005-09-29