32ma America's Cup.
dalla…Bonaccia alla…Tempesta.

a cura di Pietro Lucadei

-SHOSHOLOZA BATTE K-CHALLENGE. SI CORRE UN SOLO FLIGHT PER AVVERSE CONDIZIONI METEO
"Boat handling", controllo dell'imbarcazione. È stata questa la parola d'ordine oggi, nella seconda giornata dei Trapani Louis Vuitton Acts. Venti nodi di vento non sono un'enormità per le barche di Coppa America ma un'onda di due metri può essere pericolosissima per yacht estremi e fragili come questi.

Dopo giorni e giorni di sole e debole brezza di mare, Trapani si è svegliata oggi sotto un cielo coperto e ventoso. Il Comitato di Regata è riuscito a far correre soltanto il Flight 3, il primo in programma per la giornata. Nel pomeriggio, infatti, il vento è andato aumentando e così ha fatto il mare, al passaggio di un fronte che sta attraversando la Sicilia occidentale proprio in queste ore. "Abbiamo avuto tra i 18 e i 21 nodi e i miei ragazzi sono stati in ballo in queste condizioni per due ore prima ancora di cominciare a regatare. Credo che sia inutile spingere troppo in questa fase iniziale dell'evento", ha detto Peter Reggio, Principal Race Officer della 32ma America's Cup.

La sorpresa più grande del giorno è stata la vittoria di Team Shosholoza su K- Challenge, che mette i ragazzi di Cape Town in una comoda posizione per il resto delle regate trapanesi.

FLIGHT 3
Non è stato un grande match, dal momento che K-Challenge si è ritirata poco dopo lo start per un problema allo strallo di prua ma la vittoria di Shosholoza ci sarebbe stata, probabilmente, lo stesso. Dee Smith nel pozzetto di RSA 83, infatti, ha spinto Thierry Peponnet a compiere una strambata troppo pericolosa e quindi immediatamente penalizzata. Inoltre, al primo incrocio, la barca sudafricana era davanti. Peccato per K-Challenge che non è riuscita a sfruttare, emotivamente, la vittoria sui kiwi di ieri.

Per il resto, non ci sono state grandi sorprese ma lo spettacolo è stato comunque assicurato. Vedere i Coppa America navigare in queste condizioni dà i brividi, perché bisogna non solo, coprire l'avversario e seguire 'il manuale' di tattica e strategia, ma anche cercare di proteggere barca, uomini e attrezzatura da sforzi eccessivi e da pericolose situazioni.

Il Match tra Alinghi e + 39 Challenge si è risolto con la vittoria del Defender ma Percy può essere orgoglioso della sua partenza. Subito dopo lo start, Ed Baird resiste nella scomoda posizione di sopravvento ma poi, approfittando della maggiore velocità, si distacca. Momenti di grande tensione su + 39 Challenge quando lo spinnaker si è aggrovigliato sullo strallo di prua dopo una strambata nel bordo finale.

Poco gioco nel match tra China Team e Desafío Español 2007, risolto a metà regata in favore di Karol Jablonski dopo il ritiro di China Team per problemi all'attrezzatura. Dopo aver strenuamente resistito 'neck to neck' con Dean Barker per la prima parte della bolina iniziale, Jesper Bank cede il passo all'equipaggio kiwi che conduce un'impeccabile regata. Mascalzone Latino Capitalia Team ha vinto la partenza su BMW ORACLE Racing ma il Challenger of Record si è distaccato presto dall'inseguitore ed ha vinto, nonostante un problema al tangone.

Più combattuta la regata tra Victory Challenge e Luna Rossa Challenge. Magnus Holmberg non fa una bella partenza, costretto ad una virata di troppo per non essere oltre la boa. Ne approfitta Luna Rossa, che non solo taglia con 15 secondi di vantaggio su SWE 63, ma si mette anche immediatamente in controllo dell'avversario. Victory Challenge tenta, con ben 16 virate, di mettere Spithill in difficoltà ma un minimo recupero non è sufficiente per impensierire il team italiano che vince con un comodo margine di 1 minuto e 33 secondi.


Flight 3
1 Emirates Team New Zealand BATTE United Internet Team Germany DELTA 01.51
2 BMW ORACLE Racing BATTE Mascalzone Latino Capitalia Team DELTA 01.53
3 K-Challenge BATTE Team Shosholoza FRA 60 DNF
4. Alinghi BATTE + 39 Challenge DELTA 02.51
5 Luna Rossa BATTE Victory Challenge DELTA 01.33
6 Desafío Español 2007 BATTE Cina Team CHN 69 DNF

Le regate dei Trapani Louis Vuitton Acts 8&9 proseguiranno domani, sabato 1 ottobre con i Flight 4 e 5.

-Dichiarazioni del secondo giorno
--Michele Ivaldi, Luna Rossa Challenge: “Per qualsiasi velista, navigare con le condizioni come quelle di oggi, é il massimo. Soprattutto di poppa, si sono viste delle belle surfate. Victory Challenge per noi è sempre stato un osso duro, ma questa volta siamo riusciti a fare un’ottima partenza e durante il resto della regata siamo stati attenti a non rompere nulla.”.
 
--Ian Walker, +39 Challenge: “Al rientro in porto abbiamo rotto un pezzo della prua con la cima che usiamo solitamente per il traino. E’ un’operazione che eseguiamo diverse volte ogni giorno e un incidente del genere non dovrebbe succedere. Tuttavia, anche se il buco sembra grande, ci metteremo poco a riparare il danno ”.
 
--Flavio Grassi, Mascalzone Latino-Capitalia Team: “Con le condizioni di oggi era veramente difficile battere BMW ORACLE Racing. Loro hanno una barca che è sicuramente più adatta per regatare con vento forte. Tuttavia, siamo contenti della nostra partenza e della prima parte della bolina, durante la quale siamo stati vicini a loro. Poi, ci hanno staccato grazie a una migliore prua e una maggiore velocità”.
 
--Lorenzo Mazza, Alinghi: “Abbiamo tre ottimi timonieri e tutti i velisti del nostro team sono di ottimo livello. La barca è molto buona e se non le succede nulla va tutto bene. L’affidabilità del mezzo è molto importante perché in una giornata di regata come quella di oggi, con condizioni così impegnative, ogni piccolo problema si trasforma facilmente in un grosso problema. I progettisti hanno la responsabilità di fornire al team una barca che non si rompa, l’equipaggio ha la responsabilità delle manovre e della sua conduzione”.
 
--Bertrand Pacé, BMW ORACLE Racing: “Le condizioni di oggi erano fastidiose. Il vento era forte e cambiava di direzione. In questi casi è difficile sentire la barca e metterla a punto per farla andare veloce. Bisogna stare anche attenti a non rompere nulla, ma purtroppo noi abbiamo spezzato il nostro tangone nuovo”.
 
--Terry Hutchinson, Emirates Team New Zealand: “Le barche dell’America’s Cup non sono progettate per le condizioni meteo di oggi. Quando il vento è così forte io sono sempre un po’ nervoso”.
 
--Tim Kreuger, Team Shosholoza: “Il punto guadagnato oggi é molto importante per noi. Oggi le condizioni erano dure, ma per noi era come essere a Città del Capo. Ricordo che quando sono uscito per la prima volta su una barca di America’s Cup, con la vecchia RSA-48, c’erano 28 nodi. Oggi la bolina era un po’ faticosa, ma la poppa era divertente”.
 
--Laureano Wizner, Desafio Español 2007: “Abbiamo davanti a noi un numero sufficiente di match da affrontare, per pensare di fare un grande passo avanti in classifica ed entrare a fare parte dei migliori quattro team. Karol Jablonski è davvero molto ispirato ed eseguiamo sempre delle ottime partenze”.
 
--Sébastien Col, K-Challenge: “Abbiamo rotto il cunningham e di conseguenza il genoa è uscito dal tuff luff. La vela é uno sport che si disputa con dei mezzi meccanici, come l’automobilismo, e bisogna sapere accettare questo tipo di incidenti”.
 
--Jesper Bank, United Internet Team Germany: “Ci sarebbe piaciuto disputare due regate oggi. Sapendo che avremmo dovuto affrontare due match, contro i neozelandesi abbiamo regatato pensando più che altro a conservare la barca per la seconda prova”.
 
--German Frers, Victory Challenge: “Non ci sono tante differenze tra le nostre due barche, ma quella che stiamo utilizzando qui a Trapani ha risposto meglio alle modifiche della nuova Versione 5. L’equipaggio si trova più a suo agio con questa e, per il momento, i risultati lo stanno confermando. Al momento il sindacato ha confermato l’intenzione di costruire due nuove barche. Se, alla fine, avrà la possibilità di realizzarne una sola, per il design team non sarà un problema”.
 
--Thierry Barot, China Team: “C’era molto vento e il mare era mosso. Le barche non sono adatte a queste condizioni. Noi oggi abbiamo rotto le stecche della randa, poi il genoa e un winch”.

-Dalla bonaccia alla tempesta
Ventiquattro nodi di vento e due- e più- metri di onda: condizioni decisamente impegnative per la seconda giornata di match races a Trapani. Anzi, talmente impegnative che è stato difficile già solo posizionare uno dei due campi di regata, cosa che ha portato a un notevole ritardo nella sequenza delle partenze.
Il programma per Ita 77 prevedeva due match: il primo contro BMW Oracle Racing -nel quale gli americani si sono imposti con un vantaggio di 1’ 53”- e il secondo contro Emirates Team New Zealand, che è stato rinviato.

“Condizioni incredibili oggi, un po’ troppo forti per questo tipo di imbarcazioni” -ha confermato Alberto Barovier, prodiere di Mascalzone Latino-Capitalia Team. “Difficili, quasi al limite. Non solo quando si naviga, ma anche quando si aspetta così tanto è pesante... Abbiamo atteso per più di due ore fuori in mare, solamente con la randa. Con tanta onda la barca sbatteva. Non è certo buono per l’albero né per l’attrezzatura. E non è buono dopo tre ore di mare, a secco, affrontare le regate. Da lì può succedere tutto”.


ML: Siete partiti abbastanza bene...

AB: “Diciamo che il pre-partenza, con questo vento, è sempre abbastanza un “optional”. Abbiamo fatto due giri ed entrambi siamo rimasti dal lato della linea che ci interessava di più. Con un pizzico di velocità in più forse saremmo riusciti a chiuderli. Eravamo contenti della posizione perché abbiamo tagliato per primi la linea e infatti lo stratega diceva che stavamo guadagnando in altezza e velocità. Diciamo che è stata una bella soddisfazione fare una bella partenza.  E anche il primo bordo di bolina è stato interessante”.


ML: Fino alla seconda metà della seconda bolina avevate un distacco di meno di un minuto…

AB: “Vero, ma la verità è che si può sperare in un riavvicinamento tra le due barche solo con condizioni molto leggere, cioè quando il vento salta tanto… Ma con 18-20 nodi gli angoli con lo spi sono molto vicini ed è difficilissimo raggiungere la barca che ti precede”.


ML: Oracle sembra molto veloce in queste condizioni…

AB: “ BMW Oracle ha una velocità collaudata da tempo… hanno una barca veloce, non c’è niente da dire E noi dobbiamo lavorare ancora molto sulla velocità della barca, perché comunque nelle virate abbiamo sempre mantenuto quello svantaggio di cui eravamo consapevoli”.


ML: Quindi siete abbastanza soddisfatti. A questo punto c’è forse solo il rimpianto per ieri.

AB: “I rimpianti sono per quelli che sono autocritici. Noi non ne abbiamo perché sappiamo che ieri abbiamo regatato male. Abbiamo chiuso un capitolo ieri, l’abbiamo chiuso oggi e lo riapriamo domani”.


ML: Come sono le tue giornate  a prua con questa onda?

AB: “Per me la giornata è cominciata con un paio di giretti su in testa d’albero che con l’onda -vi posso assicurare- non sono facili né piacevoli. Giornata lunga: freddo onda, mare”. 


ML: Che giornata vi aspettate domani?

AB: “L’aria è prevista in diminuzione ma l’onda rimarrà. Per cui sarà ancora più difficile, perché con onda e poco vento sono condizioni senza dubbio dolorose. Poi, per noi, le giornate non sono mai leggere. Dobbiamo lavorare il doppio di quello che lavorano gli altri per metterci allo stesso passo. Domani sarà un’altra giornata difficile, dura. Speriamo con qualche punto”.

-Luna Rossa batte Victory Challenge, conquista la terza vittoria e mantiene la testa della classifica
Nel secondo giorno di regata del Trapani Louis Vuitton Act 8, Luna Rossa ha vinto contro gli svedesi di Victory Challenge.
Il quarto turno di regate in programma oggi è stato annullato a causa dell’intensità del vento e del mare e sarà recuperato domani.
Alla partenza contro SWE 63, vento da ovest a 18-20 nodi con raffiche a 27, mare mosso e cielo parzialmente nuvoloso.
Ai cinque minuti ITA 74 è puntuale all'ingresso, mura a dritta in comitato. Le due barche si allontanano dalla linea scendendo mura a sinistra. Spithill cerca di forzare Holmberg da sottovento prima di tornare a dirigersi verso lo start. In controllo a due minuti dal via, ITA 74 punta la destra da lontano tenendo SWE 63 sottovento. Buono il tempo sulla linea per Luna Rossa che taglia tre lunghezze davanti a Victory.
Dall’inizio Francesco de Angelis e il suo equipaggio controllano gli svedesi e si presentano al primo incrocio con 90 metri di vantaggio. Il vento gira leggermente a destra premiando la scelta del pozzetto di ITA 74 che continua a mantenere il comando difendendo la destra del campo. Dopo 13 virate, Luna Rossa raggiunge la layline di sinistra e vira per portarsi alla boa. Al termine della prima bolina il vantaggio di ITA 74 si concretizza in 37 secondi.
Nel lato di poppa Victory dimostra buona velocità e riduce il distacco da ITA 74. Ammainati gli spinnaker con anticipo prima della boa, Luna Rossa e Victory tornano a salire passando la boa destra separate da 29 secondi.
Ancora una volta Spithill si dirige verso la destra del percorso, scegliendo inizialmente di non coprire SWE 63. La scelta premia ancora la barca italiana in vantaggio al primo incrocio di 170 metri. Alla boa Luna Rossa ha un margine di 1 minuto.
Prima a poter accelerare dopo l’issata di spinnaker, ITA 74 inizia la poppa finale sfiorando i 18 nodi e punta il traguardo con gli svedesi a 560 metri di distanza. Luna Rossa vince la regata con un delta finale di 1 minuto e 33 secondi e resta prima in classifica a punteggio pieno.
Per domani sono previsti venti da nord ovest a 10-12 nodi e cielo coperto.
 
Equipaggio
1. Prodiere - Paolo Bassani
2. Aiuto prodiere - Claudio Novi
3. Albero - Simone de Mari
4. Pit - Tom Burnham
5. Grinder sinistra - Andrew Taylor
6. Grinder dritta - Emanuele Marino
7. Trimmer bolina - Joe Newton
8. Trimmer poppa - Tatsuya Wakinaga
9. Grinder randa - Magnus Augustsson
10. Trimmer randa - Jonathan McKee
11. Trasto randa - Ben Durnham
12. Timoniere - James Spithill
13. Tattico - Charlie McKee
14. Runner / Stratega - Francesco de Angelis
15. Navigatore - Michele Ivaldi
16. Meteo - Francesco Bruni
17. Grinder Runner - Daniele Bresciano
18. Diciottesimo - Edoardo Donati
 
Altri risultati
“Trapani Louis Vuitton Act 8” – Turno 3
Emirates Team New Zealand (NZL 82) vince contro United Internet Team Germany (GER 72)
BMW Oracle Racing (USA 76) vince contro Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77)
Team Shosholoza (RSA 83) vince contro K-Challenge (FRA 60)
Alinghi (SUI 75) vince contro +39 Challenge (ITA 59)
Desafio Español 2007 (ESP 67) vince contro China Team (CHN 69)
 
Classifica provvisoria “Trapani Louis Vuitton Act 8”
(Posizione - Team - Regate vinte/Regate disputate - Punti)
1 - Alinghi (SUI 75) - 3/3 - 3
1 - BMW Oracle Racing (USA 76) - 3/3 - 3
1 - Luna Rossa Challenge (ITA 74) - 3/3 - 3
4 - Emirates Team New Zealand (NZL 82) - 2/3 - 2
4 - K-Challenge (FRA 60) - 2/3 - 2
4 - Victory Challenge (SWE 63) - 2/3 - 2
7 - Team Shosholoza (RSA 83) - 1/3 - 1
7 - Desafío Español (ESP 67) - 1/3 - 1
7 - United Internet Team Germany (GER 72) - 1/3 - 1
10 - +39 Challenge (ITA 59) - 0/3 - 0
10 - Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) - 0/3 - 0
10 - China Team (CHN 69) - 0/3 - 0
 
Programma di domani, sabato 1 ottobre
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” – Turno 4
Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77) contro Emirates Team New Zealand (NZL 82)
Team Shosholoza (RSA 83) contro United Internet Team Germany (GER 72)
BMW Oracle Racing (USA 76) contro K-Challenge (FRA 60)
Victory Challenge (SWE 63) contro Alinghi (SUI 75)
China Team (CHN 69) contro +39 Challenge (ITA 59)
Desafio Español 2007 (ESP 67) contro Luna Rossa Challenge (ITA 74)
 
“Trapani Louis Vuitton Act 8” - Turno 5
Luna Rossa Challenge (ITA 74) contro Alinghi (SUI 75)
+39 Challenge (ITA 59) contro Desafio Español 2007 (ESP 67)
China Team (CHN 69) contro Victory Challenge (SWE 63)
Emirates Team New Zealand (NZL 82) contro BMW Oracle Racing (USA 76)
K-Challenge (FRA 60) contro United Internet Team Germany (GER 72)
Team Shosholoza (RSA 83) contro Mascalzone Latino-Capitalia Team (ITA 77)
 
Formato e punteggi
Il “Trapani Louis Vuitton Act 8”, in programma dal 29 settembre al 6 ottobre, prevede lo svolgimento di 66 incontri diretti (match race). Per ogni regata vinta viene assegnato un punto in classifica. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.
Il “Trapani Louis Vuitton Act 9”, in programma dal 7 al 9 ottobre, prevede lo svolgimento di 5 regate di flotta. Il vincitore della regata guadagna 12 punti, un punto per ogni barca  iscritta, il secondo un punto in meno e così via. Il vincitore sarà quello che al termine avrà realizzato il punteggio più alto.

-"+39", STOP CON I CAMPIONI SVIZZERI DI ALINGHI PRIMA DI TORNARE IN PORTO PER IL TROPPO VENTO
Il vento è arrivato. E' stato un grande spettacolo di vela tra le isole della Sicilia, raffiche di oltre 25 nodi (e soprattutto un'onda formata), ma che ha costretto tutti in porto nelle seconda parte della giornata. La prima regata vedeva "+39" affrontare i detentori della Coppa America, gli svizzeri di "Alinghi" che in questa tappa della Louis Vuitton Cup si presentano in gara con il loro terzo timoniere, lo statunitense Ed Baird, tre volte mondiale nel Match-Race con i monotipi. Il pozzetto di "+39" battaglia molto bene nella fase di pre partenza. Iain Percy scatta in leggero vantaggio anche se la partenza viene assegnata per soli 2 secondi ad "Alinghi". Già nei primi metri si è vista la differenza di prestazioni delle due imbarcazioni: 50 secondi sulla prima boa in bolina, saliti a 1 minuto e 42 secondi alla fine della poppa con qualche problema con lo spinnaker di "+39", al traguardo 2 minuti e 51 secondi.
Appena dopo l'arrivo c'è stata un'avaria al boma. Tutto era pronto per la sostituzione quando il Comitato di Regata ha rimandato tutti in porto: "Anche in questa occasione si è vista l'efficienza del nostro shore team - ha detto il team manager Cesare Pasotti - tutto era pronto per la sostituzione e la possibilità quindi di regatare contro "China Team", tra l'altro anch'esso con qualche problema alle attrezzature e nel frattempo già tornato in porto. La crescita di un gruppo si vede anche dalle piccole cose, dalle riparazioni, dalle emergenze". Domani "+39", barca che porta sulle sue vele Regione Sicilia, Fondiaria Sai, Sergio Tacchini, sul boma Yamamay, Provincia di Palermo e Saporiti Italia tornerà in mare dopo una notte di lungo lavoro per lo "Shore Team".

-se vi siete persi qualcosa…
Alinghi vince la 31ma America's Cup
Il 2 marzo 2003 Team Alinghi scrive una pagina di storia, battendo il Defender Team New Zealand e vincendo l'America's Cup. Per la prima volta in 152 anni, la Old Mug arriva in Europa.

Nasce AC Management per gestire la 32ma America's Cup
Il 3 marzo 2003, Team Alinghi e la Société Nautique de Genève annunciano la nascita di AC Management, una nuova compagnia, sorta nel rispetto delle regole del Protocollo, quale organo responsabile della 32ma America's Cup.

Valencia è scelta quale città ospite
Al termine di un lungo e severo processo di selezione, il 26 novembre 2003, AC Management annuncia l'identità della città che ospiterà la 32ma America's Cup: Valencia, Spagna. Uno dei motivi che hanno fatto pendere la bilancia verso la città spagnola è stata l'affidabilità delle sue condizioni meteo, che garantiranno regate regolari e puntuali. La città è in fase di ristrutturazione per trasformare il porto commerciale in un'area dedicata alle regate. Inoltre, la sua posizione, al centro del bacino mediterraneo, avvicinerà oltre 300 milioni di europei all'evento.

I Partner supportano la 32 ma America's Cup
Il 26 novembre 2003, Louis Vuitton è confermato quale partner principale della 32ma America's Cup. Proseguendo in un sodalizio ormai ventennale, Louis Vuitton è una presenza ormai storica a fianco dell'America's Cup. Louis Vuitton è stato presto raggiunto da alcuni partner ufficiali, come Endesa, Grupo Santander e Alcatel e anche dai supporter Nespresso, Dockwise. Adecco e Ford.

Sfide lanciate e accettate
Il Golden Gate Yacht Club e il suo team velico, BMW ORACLE Racing, sono stati accettati come Challenger of Record, e hanno lavorato insieme con Team Alinghi e con la Société Nautique de Genève per redigere il Protocollo. L'italiano +39 team è il secondo team ad iscriversi, seguito dal sudafricano Team Shosholoza e poi da Emirates Team New Zealand. Luna Rossa e K-Challenge hanno ufficializzato la loro sfida prima dell’inizio del Marseille Louis Vuitton Act.

Il primo meeting per i team
In aprile 2004, tutti i team ufficiali, più i potenziali challenger e i partner, si sono dati appuntamento a Valencia per un incontro con AC Management e le autorità cittadine, per scambiarsi idee e opinioni sul modo di gestire la 32ma America's Cup a Valencia.

Atto I della 32ma America’s Cup
Il Marseille Louis Vuitton Act è stato l’evento inaugurale della 32ma America’s Cup. Nelle acque di Marsiglia hanno partecipato sei team (Team Alinghi, BMW ORACLE Racing, Emirates Team New Zealand, LE DEFI, K-Challenge e Team Shosholoza), rappresentanti cinque paesi. Il vincitore, dopo una settimana di regate di flotta e di match race, è stato BMW ORACLE Racing.

Valencia Louis Vuitton Act 2 e 3 della 32ma America’s Cup
Due team italiani, Luna Rossa Challenge e +39 Challenge, raggiungono la flotta degli sfidanti e debuttano nelle acque di Valencia. Emirates Team New Zealand si riprende dal danno subito a Marsiglia e vince, con una barca fatta arrivare in fretta dalla Nuova Zelanda, l’Atto II; l’unica regata persa dall’ex Defender in questa serie è quella contro Luna Rossa, che conquista quindi un eccellente secondo posto. BMW ORACLE Racing conclude l’Atto II in terza posizione mentre il Defender Team Alinghi esce dalla rosa dei primi quattro.

Nelle regate di flotta dell’Atto III, Alinghi ritorna ad essere la temibile squadra che tutti conosciamo e mantiene la sua posizione fino alla vittoria finale dell’Act 3. I kiwi in realtà hanno vinto più regate (3) di Alinghi in questa serie ma due risultati scadenti, dovuti alle condizioni di vento debole e instabile, li hanno fatti retrocedere al secondo posto.

Il titolo di Campione del Mondo ACC 2004 va ad Emirates Team New Zealand, che riscatta così la deludente difesa del 2003. BMW ORACLE Racing vince lo spareggio contro Team Alinghi e termina in seconda posizione. Il Defender è terzo mentre Luna Rossa conclude il campionato con un’onorevole quarta posizione.

Due nuovi team accettati prima della scadenza
Il team spagnolo El Reto, rappresentante la Real Federación Española de Vela – la Federazione Spagnola di Vela, e quello svedese di Victory Challenge, rappresentante il Gamla Stans Yacht Sällskap, sono stati accettati come challenger ufficiali prima dello scadere del termine previsto per l’iscrizione (17 dicembre 2004). Questi due team si uniscono a BMW ORACLE Racing, +39 Challenge, Team Shosholoza, Emirates Team New Zealand, Luna Rossa e K-Challenge nel tentativo di sfidare il Defender Team Alinghi nel 32mo Match di America’s Cup. Il termine ultimo entro cui presentare le sfide è il 29 aprile 2005.

La Germania e la Cina per la prima volta all'America's Cup
Il 23 marzo è stata accettata la sfida di un terzo sindacato italiano: Mascalzone Latino - Capitalia Team, in rappresentanza del Reale Yacht Club Canottieri Savoia. Successivamente, il 29 aprile, si sono aggiunti altri due sfidanti: United Internet Team Germany e Team China. La 32ma America's Cup sarà la più diversa della storia: 12 team, 10 nazioni, 5 continenti.
Con la lista definitiva degli sfidanti e il sistema di punteggio dei Louis Vuitton Acts che si protrarrà fino al 2007, l'America's Cup è cominciata.

( da: americascup.com, mascalzonelatino.com, lunarossachallenge.com, piu39challenge.it)

Sport, 2005-09-30