32ma America's Cup.


MagliaMascalzona.

a cura di Pietro Lucadei

 

 

-MagliaMascalzona.
Fabrizio Marabini è uno dei tecnici italiani che hanno partecipato a più sfide all’America’s Cup. Già nel 1992 aveva lavorato per il Moro di Venezia. Poi, nelle due ultime edizioni, ha fatto parte del Design Team del Prada Challenge. Con Luna Rossa è stato responsabile delle analisi/dati. Fabrizio ha conseguito un master in Ingegneria Aerospaziale all’Università di Milano. Ora per Mascalzone Latino- Capitalia Team è responsabile dell’acquisizione e dell'analisi dei dati. La sua figura include anche il ruolo di collegamento tra il design team e il sailing team, oltre a quello di programmatore e ingegnere del software. Fabrizio ha iniziato ad andare a vela nel 1997 “per conoscere tutti i segreti delle barche della Classe”. Descrive il suo ruolo come “quello che deve spiegare ai progettisti che la vela non è una scienza esatta”. E, ancora, come “quello che deve spiegare ai velisti che la scienza si applica anche alla vela”. Il suo soprannome è “breezer” . Per anni ha praticato l’atletica leggera nei 400 metri. Oggi pratica anche lo sci, lo snowboard, il surf. Segue il basket ed il rugby. Da bambino sognava di diventare “o ingegnere, o pilota”.
( nella foto di Margherita Bottini: Fabrizio Marabini sfoggia a Trapani una delle nuove "magliemascalzone" che stanno facendo impazzire le giovani locali).  

-Couscous Festival & America's Cup.
Quale occasione migliore del festival internazionale del couscous per presentare la 32ma America's Cup alla Sicilia?

A San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani si tiene, ogni anno, una singolare manifestazione, il festival internazionale del couscous. Data la vicinanza con il Nord Africa non stupisce che questo piatto sia diventato, nel corso dei secoli, il simbolo culinario di Trapani ma il festival di fine estate è qualcosa di più di una gara di cucina. Per una settimana paesi come Italia, Marocco, Senegal, Israele, Palestina, Algeria, Costa d'Avorio... ritrovano le proprie origini comuni nella musica, nel cibo, nell'artigianato e nello spettacolo e fanno, di questa deliziosa cittadina sul mare, il simbolo dell'integrazione e della tolleranza.

Gli organizzatori della 32ma America's Cup hanno scelto questa vetrina internazionale, che attira decine di migliaia di persone da tutto il bacino mediterraneo, per presentare i Trapani Louis Vuitton Acts. Sul palco, affiancati da rappresentanti dei tre team italiani in gara, + 39 Challenge, Luna Rossa Challenge e Mascalzone Latino Capitalia Team, c'erano il Senatore Antonio d'Ali, promotore delle regate siciliane, Girolamo Fazio, Sindaco di Trapani e Daniel Herrera, Direttore Comunicazione per la 32ma America's Cup.

L'AC Park, cuore dell'evento

"Non voglio parlare solo di quello che succederà in acqua", ha esordito Herrera "ma anche di quello che accadrà a terra. Il nostro obiettivo era quello di avvicinare l'America's Cup alla gente per diffonderne i valori, le tradizioni e la modernità. Ci siamo riusciti, a giudicare dal successo di questo formato itinerante. L'America's Cup attraversa l'Europa e oggi, dopo la Spagna e la Svezia arriva a Trapani, dove si concluderà la stagione 2005. Siamo felici dell'ospitalità e del caloroso benvenuto che questa terra e la città di Trapani ci hanno riservato. Vogliamo ricambiare invitando tutti a condividere con noi l'esperienza dell'America's Cup, sia a mare sia a terra. Venite a trovarci nell'area pubblica. È gratis ed è ricca di attività per grandi e bambini. Potrete anche seguire tutte le regate in diretta su un maxi schermo con commento dal vivo in italiano ".

Trapani Louis Vuitton Acts - vetrina sul mondo Il Senatore Antonio d'Alì ha sottolineato che i Trapani Louis Vuitton Acts sono un'importantissima vetrina per la Sicilia ed un'occasione unica per il recupero storico naturalistico di una delle più belle zone d'Italia.

Il Sindaco di Trapani si è rivolto direttamente ai cittadini, ringraziandoli per aver compreso la portata dell'evento e per aver sopportato alcuni disagi, inevitabili ma funzionali al restauro e alla rinascita della loro città.

-Domenica di festa e lavoro a Trapani.
Domenica di lavoro per la maggior parte dei team impegnata nei Trapani Louis Vuitton Acts 8&9. I trapanesi dal canto loro, hanno approfittato della bella giornata di sole per riversarsi nell’area pubblica e curiosare al di là delle transenne. Gli operai sono in piena attività per ultimare l’AC Park, il Foredeck e il palco per il concerto.

Scaricate le barche dalla nave cargo, che le aveva trasportate dalla Svezia, i team hanno subito organizzato le basi e cominciato gli allenamenti, in vista delle regate. I primi ad assaggiare le acque di Trapani sono stati gli svedesi di Victory Challenge, che correranno con SWE 63. La rottura dell’albero, avvenuta venerdì mattina, non ha impedito all’equipaggio di ripresentarsi in mare questa mattina. Magnus Holmberg è sembrato assolutamente a proprio agio con il nuovo rig. “L’umore del team è alto nonostante l’incidente. Abbiamo provato diverse partenze in condizioni ottime. Spero che riusciremo ad allenarci anche con Desafío Español 2007 nella giornata di lunedì”.
 
I campi di regata sono tre (uno è di riserva), due tra le isole di Levanzo e Favignana ed uno più Nord. Il Comitato deciderà di volta in volta quale utilizzare. Il Campo a Nord è molto profondo e questo può causare dei problemi per posizionare le boe. Dall’altro lato, i campi tra le isole sono particolarmente impegnativi dal punto di vista tattico.
 
Il Comitato di Regata ha fatto oggi le prove generali con tutti i volontari dedicati alle operazioni a mare. “Eravamo al gran completo per la prima volta”, ha detto Peter Reggio, Principal Race Officer. “E’ andato tutto molto bene e abbiamo avuto delle ottime condizioni di vento, soprattutto nel pomeriggio. Se il tempo rimane così anche nei prossimi giorni, state tranquilli che saranno tutti molto, molto contenti”.
 
Tranne K-Challenge e Alinghi, che comunque erano già usciti nel corso della settimana, tutti erano in mare. Mascalzone Latino Capitalia Team e + 39 Challenge si sono allenati insieme, così come Luna Rossa Challenge e BMW ORACLE Racing, United Internet Team Germany e Desafío Español 2007. Emirates Team New Zealand ha preferito testare da sola vele e manovre.
 
Roberto Ferrarese, coach di + 39 Challenge ha commentato così la giornata: “Ci siamo allenati con Mascalzone Latino Capitalia Team in una serie di partenze e poi in una breve ma molto combattuta regata. Sono molto soddisfatto del mio team e dei progressi fatti fino ad oggi. Il campo di gara era abbastanza bello ma il vento era troppo ballerino”.
 
Andrea Mocchetto, all’albero di ITA 77, commenta: “Il campo di regata è sostanzialmente differente da quello di Malmo. In Svezia c’era poca onda – anzi era proprio assente – e il vento era steso. Qui ci siamo trovati in uno scenario totalmente diverso. Le due isole di fronte a Trapani, infatti, convogliano il vento e lo fanno aumentare di velocità. Il salto di direzione può essere di una ventina di gradi, circa. La cosa che ci impensierisce di più è l’onda, perché comporterà un lavoro un pochino differente dei trimmer per quanto riguarda la regolazione delle vele”.


-Velai volanti per i Trapani Louis Vuitton Acts.
Il formato itinerante della 32ma America’s Cup comporta, come già sappiamo, un enorme sforzo logistico. I team portano con loro tutto il necessario per far fronte a qualsiasi emergenza ma a qualcosa devono rinunciare.

Uno dei settori più delicati è quello delle vele, anima e motore di una barca di ACC. A Valencia ogni team ha, all’interno della base, una zona molto grande dedicata alla veleria. Durante le trasferte, però, sarebbe impossibile ricreare 12 capannoni di 35X15, allora ci si serve di una veleria locale che, divisa in due, funge da centro assistenza per tutti i team e da sala stazza per le vele nuove.
 
Per le regate trapanesi è stata selezionata la Doyle Italia di Palermo. I responsabili in loco sono Vivienne Nuccio e Francesco Macaluso, che ci raccontano come funziona il loro lavoro.
 
“Il capannone si trova all’interno dell’area team e misura 70 X 15”, spiega Francesco. “Ogni sindacato ha i propri velai e alcune macchine in grado di riparare uno strappo fino a 2-3 metri. Oltre quella dimensione, si rivolgono a noi per motivi di spazio e perché sanno di trovare colleghi specializzati, macchinari all’avanguardia, tutti i tessuti e pezzi di ricambio per qualsiasi necessità. Inoltre, il nostro capannone serve agli stazzatori per misurare le vele utilizzate in regata”.
 
Effettuate i lavori in maniera indipendente o sotto la supervisione dei velai dei team?
“Dipende da loro, alcuni vengono ad effettuare le loro riparazioni presso di noi; altri ci affidano il lavoro in toto”.
 
Quante persone lavorano per i Trapani Louis Vuitton Acts?
“Sei a pieno regime, quando iniziano le regate. Faremo turni per lavorare 24 ore/24. Le regate si svolgono di giorno ma il nostro lavoro quasi sempre inizia alla sera, quando le barche rientrano. Non dimentichiamo, poi, che per sollevare una randa di ACC ci vogliono 5 persone forti”.
 
Come si affrontano le emergenze?
Vivienne: “Non esistono emergenze perché quando si rompe una vela lo sappiamo in tempo reale e il team prenota subito la veleria per le riparazioni. Seguiamo una tabella di marcia molto precisa. Nel caso si verificasse una situazione davvero critica, possiamo sempre contare sul loft centrale di Palermo. In ogni caso per le ore 12.00 tutti i team avranno le loro vele pronte”.
 
A causa dell’uragano Katrina le vele di alcuni team sono arrivate in ritardo dalla Norths Sails - Nevada, perché gli aerei sono stati utilizzati per evacuare le persone. Come affrontate la situazione?
“I team in questione hanno già prenotato la veleria per risolvere il problema. Abbiamo ricevuto direttamente dal Nevada i pannelli in 3DL grezzi delle vele”, spiega Francesco. “Tocca a noi rifinirli, fare i bordi e completarli, un lavoro molto interessante”.
 
Nessun conflitto o rischio di plagio?
“Non ci sono segreti da nascondere”, spiega Vivienne. “Tra noi e gli altri velai c’è un ottimo rapporto e anche i team si sono trovati bene e ci hanno fatto i complimenti per la pulizia e l’efficienza”.
 
Avete notato qualcosa di rivoluzionario?
“Non possiamo ovviamente rivelare i dettagli ma non mi sembra di aver visto l’idea del secolo”, dice Francesco. “C’è molta attenzione, invece, alla regolazione delle vele e alla posizione delle stecche nei genoa che cambia in continuazione, probabilmente alla ricerca dell’assetto ideale”.
 
Sono state stazzate molte vele nuove?
“Alcuni team hanno stazzato anche 10 vele nuove, mentre altri non hanno fatto neanche la domanda, è sempre lo stesso discorso tra i team che hanno budget illimitati e quelli che devono guardare alle spese”.
-"+39" PRONTO PER LE REGATE DI TRAPANI: è un ritorno a casa.

"+39" è sbarcato con tutta la flotta di Coppa America in Sicilia. E' un ritorno a casa: a Palermo, infatti, ha sede la base degli allenamenti e sempre qui nei prossimi mesi prenderà forma la nuova imbarcazione che sarà varata verso la fine di febbraio del 2006. "+39" porta poi sulle sue vele (con Fondiaria Sai e Sergio Tacchini) il marchio della Sicilia – Assessorato al Turismo, Comunicazione e Trasporti, il primo partner di questa avventura che vede coinvolte nel consorzio realtà che vanno dalla grande isola italiana al Circolo Vela Gargnano idealmente unite dai colori arancio (Sicilia) e blu (lago di Garda).
A Trapani a bordo di "+39", sul boma, "salirà" il marchio "Yamamay", azienda leader del settore intimo e moda mare con 250 negozi distribuiti su tutta la Penisola. Per quanto riguarda la formazione che il team manager Cesare Pasotti, il crew leader Luca Devoti e il coach Roberto Ferrarese, manderanno in campo non ci dovrebbero essere grandi novità rispetto agli uomini già impegnati nei Match-Race di Malmo in Svezia. Al timone ci sarà il campione dell'olimpica Star, Iain Percy, alla tattica Ian Walker, come runner e strateghi Andrew "Bart" Simpson e Gabriele "Ganga" Bruni, uno dei siciliani dell'equipaggio. Alle scotte sono a loro volta confermati il friulano Stefano Rizzi (fiocco) con lo svizzero Christian Scherrer, alla randa l'iberico Rafael Trujillo, fresco reduce dal Campionato del mondo del singolo olimpico del Finn in Russia, dove ha chiuso con un più che onorevole 7' posto. Il programma delle regate di Trapani proporrà la solita serie di Match-Race nelle prime giornate e le ultime tre con le spettacolari prove in flotta, il tutto dal 29 settembre al 9 ottobre.
"Dipenderà molto dalle condizioni che il mare della Sicilia saprà proporci - spiega il presidente di "+39" Lorenzo Rizzardi - Le prove in Svezia hanno messo in mostra l'ottimo lavoro di preparazione svolto dal nostro equipaggio. La barca resta sempre la più vecchia del gruppo, non certo l'ideale per le brezze leggere. Speriamo che il vento di casa ci sia amico e il Team sappia sfruttare ogni possibile occasione". Nella prima giornata, giovedì 29 settembre, "+39" affronterà gli svedesi di "Victory" e nella seconda regata sarà già derby contro "Luna Rossa" dello Yacht Club Italiano di Genova.
( da: americascup.com, mascalzonelatino.com, piu39challenge.it)

Sport, 2005-09-26