32ma America's Cup.


FAQ

 

-Perché si chiama America’s Cup?

Nel 1851, una barca chiamata America vinse la “Coppa delle 100 Ghinee”, una regata che prevedeva il periplo dell’Isola di Wight, UK. I vincitori, membri New York Yacht Club, donarono il trofeo al Circolo con l’impegno che diventasse una Coppa perpetua. Così nasce l’America’s Cup, che prende il nome dalla barca vincitrice, e non dal paese.

-La competizione è già iniziata?
Sì. Gli attuali Louis Vuitton Acts, la Louis Vuitton Cup e il Match di America’s Cup fanno tutti parte dell’evento 32ma America’s Cup.
PROGRAMMA:

2004
Marseille Louis Vuitton Act 1, 04 - 11 Settembre
Valencia Louis Vuitton Act 2, 04 - 12 Ottobre
Valencia Louis Vuitton Act 3, 14 - 17 Ottobre

2005
Valencia Louis Vuitton Act 4, 16 – 22 Giugno
Valencia Louis Vuitton Act 5, 24 – 26 Giugno
Malmö-Skåne Louis Vuitton Act 6, 25 – 31 Agosto
Malmö-Skåne Louis Vuitton Act 7, 02 – 04 Settembre
Trapani Louis Vuitton Act 8, 29 Settembre – 05 Ottobre
Trapani Louis Vuitton Act 9, 07 – 09 Ottobre

2006*
Valencia Louis Vuitton Act 10, 04 – 15 Maggio
Valencia Louis Vuitton Act 11, 18 – 21 Maggio
Valencia Louis Vuitton Act 12, 15 – 25 Giugno

2007*
Valencia Louis Vuitton Act 14, 3 – 7 Aprile
La Regata di Flotta si chiamerà Act 14, per evitare di usare il numero “13”.
Louis Vuitton Cup
18 Aprile –12 Giugno (Finale Louis Vuitton Cup: 1 – 12 Giugno)
32nd America’s Cup Match
23 Giugno – 7 Luglio (inclusi 3 giorni off e 3 giorni di riserva)

* Le date per il 2006 ed il 2007 non sono definitive

-I punti e la classifica attuali hanno qualche valore?

Sì. I Challenger guadagnano ‘Punti Bonus’ sulla base del loro posizionamento all’interno dei Louis Vuitton Acts. Questi ‘Bonus Points’ saranno poi consegnati ad ogni challenger all’inizio della Louis Vuitton Cup, aumentando le chance di avanzare verso il match finale contro il Defender.

--Breve guida per comprendere il formato di regata ed il sistema di punteggio della 32ma America’s Cup

A partire dal Valencia Louis Vuitton Act 4, i 12 team partecipanti alla 32ma America’s Cup inizieranno a guadagnare dei punti. Questi punti avranno un peso reale sia per decidere il vincitore del Campionato annuale Louis Vuitton America’s Cup Class sia, per gli 11 challenger, per stabilire il numero di ‘Bonus Points’ che riceveranno al momento dell’inizio della Louis Vuitton Cup – regate di selezione sfidanti – del 2007.

Ognuno dei Louis Vuitton Act è una regata a sé che vede un vincitore, seguito in ordine, da 11 altri team. I team guadagnano punti negli Atti, secondo un punteggio che va dal più alto al più basso: il primo guadagnerà 12 punti mentre il team all’ultimo posto in classifica ne guadagna 1 (uno).

Al termine della stagione agonistica 2005 e di quella 2006, il team che avrà guadagnato più punti negli Atti sarà il Campione Louis Vuitton America’s Cup Class dell’anno. Nel 2004 il titolo è andato ad Emirates Team New Zealand.

Ma per gli 11 challenger questi punti guadagnati durante i Louis Vuitton Acts hanno anche un secondo scopo: determinare dei ‘bonus points’ che saranno loro assegnati appena prima dell’inizio della Louis Vuitton Cup. Ecco come funziona. Al termine di ogni atto, l’influenza del Defender Team Alinghi sarà annullata rispetto ai risultati. Ai challenger vengono quindi assegnati dei Louis Vuitton Ranking Points secondo un sistema che premia il più alto in tabellone (es. il team al primo posto prende 11 punti, il secondo ne prende 10 e cosi via fino all’ultimo che ne prende soltanto uno).

I Louis Vuitton Ranking points sono poi strutturati in modo da dare maggior peso agli ultimi Atti in programma. I Ranking Points 2005 saranno moltiplicati per 1, quelli del 2006 per 2 e nell’ultimo, il Louis Vuitton Act 14, (la regata di flotta del 2007) i Ranking Points guadagnati saranno moltiplicati per 3.

A questo punto i team saranno ordinati secondo il numero di Louis Vuitton Ranking Points guadagnati e secondo quello dei ‘bonus points’ assegnati. Questi punti sono estremamente importanti perché accompagnano i rispettivi team all’ingresso nei due Round Robin della Louis Vuitton Cup. Il team al primo posto guadagna 4 punti bonus, il secondo, il terzo e il quarto ne guadagnano 3 ciascuno. Il quinto, il sesto e il settimo ne guadagnano 2 a testa e i rimanenti team (ottavo, nono, decimo e undicesimo) ne guadagnano 1 a testa. Alla fine dei due Round Robin (in ogni Round Robin ogni team incontra uno per volta tutti gli altri), i primi quattro team avanzano alle semifinali. Gli altri saranno eliminati dalla competizione.

La posizione nella Louis Vuitton Ranking servirà anche per risolvere delle eventuali parità, per determinare le coppie e i lati di ingresso in partenza e altro.

La cosa importante è che i Louis Vuitton Acts che inizieranno nel 2005 avranno un peso reale sulla 32ma America’s Cup, per challenger e Defender. In un certo senso, possiamo dire che la competizione è già iniziata!

-Che cosa significa essere Challenger/Defender?

Il Defender è lo Yacht Club detentore dell’America’s Cup, in questo caso la Société Nautique de Genève (SNG), ed il suo team velico Alinghi. I Challenger sono i team che rappresentano gli Yacht Club che hanno sfidato la SNG nel tentativo di vincere la Coppa.

--TEAM
I team che parteciperanno alla 32ma America's Cup sono composti dai migliori velisti, progettisti, ingegneri nautici, velai e costruttori al mondo. Anche se è l'equipaggio a raccogliere la gloria della vittoria, il successo di una Campagna dipende dagli sforzi di tutti; centinaia di persone che lavorano con la stessa passione allo stesso obiettivo: vincere l'America's Cup ( di seguito brevi cenni su Alinghi, Mascalzone Latino, Luna Rossa e +39).

---Alinghi
Alinghi nasce nell'estate del 2000, con l'obiettivo di sfidare e vincere l'America's Cup. Il 2 marzo 2003 Alinghi raggiunge il suo scopo, battendo Team New Zealand 5 - 0 e aggiudicandosi la 31ma America's Cup. Grazie a questa storica vittoria Alinghi difenderà l'America's Cup in Europa, per la prima volta in 152 anni.

Alinghi è una squadra internazionale con sede in Svizzera. Corre con i colori dello Yacht Club che rappresenta, la Société Nautique de Genève.

L'obiettivo di Alinghi è "vincere l'America's Cup del 2007" e consolidare, attraverso la passione per la vela, il rispetto e la considerazione che il mondo gli tributa, in quanto team sportivo di prima classe". Il team parteciperà a molti degli eventi che precederanno la 32 America's Cup.

Alinghi si è ben strutturato per affrontare, con serenità, la difesa al titolo nel 2007. I personaggi chiave hanno già firmato il contratto, ma non mancheranno alcuni volti nuovi, che serviranno a tenere la 'vecchia guardia' sempre all'erta.

Ernesto Bertarelli, CEO di Serono Intl. SA, non è soltanto il principale sostenitore di Alinghi, ma anche un fondamentale membro dell'equipaggio, dal momento cha a bordo, ricopre il delicato ruolo di navigatore.

Il veterano di America's Cup, Grant Simmer, è General Manager del Team e supervisore del pool progettuale.

Il sailing team è guidato dal campione olimpico, Jochen Shuemann. Direttore Sportivo di Alinghi, Schuemann può contare su alcuni tra i migliori velisti al mondo, inclusi Brad Butterworth, e Peter Holmberg, solo per nominare alcuni degli straordinari membri di Team Alinghi.

---Mascalzone Latino – Capitalia Team
Caratterizzato da un equipaggio quasi interamente italiano e supportato dal Gruppo Bancario Capitalia, quale sponsor principale, il team ha grandi aspettative per questa campagna di Coppa.

Si tratta della seconda sfida consecutiva per il team guidato da Vincenzo Onorato, armatore e presidente di "Moby", società nei trasporti marittimi. Mascalzone Latino – Capitalia Team, che corre con i colori del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, ha acquistato le due barche Stars & Stripes USA-66 e USA-77 da Team Dennis Conner.

Ad Auckland, sebbene debuttante nel teatro dell'America' Cup, Mascalzone Latino ha avuto diverse soddisfazioni, come una combattuta regata contro Luna Rossa o la vittoria sui francesi.

Sebbene eliminato presto dalla competizione, Onorato non si è demoralizzato perché considerava la sua partecipazione alla Louis Vuitton Cup come una magnifica esperienza per il futuro. Fedele alla sua promessa è ritornato con una campagna più matura, più strutturata e anche economicamente più solida.

Il nuovo team avrà come skipper e tattico Vasco Vascotto, uno dei più noti velisti italiani, al suo esordio in America's Cup; timoniere sarà Flavio Favini, che ricopriva il ruolo di tattico per Mascalzone Latino, durante la partecipazione 2002/2003. A rinforzare il pozzetto, ci sarà anche il neozelandese Hamish Pepper.

Il programma progettuale sarà coordinato da Harry Dunning, ex senior designer presso Reichel and Pugh. Nel 1999 Dunning ha fatto parte del team che ha realizzato le barche di Young America. Nel 2002 Dunning è stato senior designer del gruppo che ha progettato le barche Stars & Stripes di Dennis Conner (USA 66 e 77), che Mascalzone ha recentemente acquistato.

---Luna Rossa Challenge
Quello del 2007 non sarà semplicemente il terzo tentativo di Luna Rossa, ma una sfida completamente nuova, nata dall'esperienza del progetto Prada che debuttò in America's Cup nel 1999. Il primo tentativo ebbe grande successo e il 6 febbraio 2000, Luna Rossa, timonata da Francesco de Angelis, vinse la Louis Vuitton Cup, dopo una regata mozzafiato contro AmericaOne, portata da Paul Cayard.

Ma nel Match finale la barca italiana poté poco, contro la superiorità del Defender neozelandese La campagna 2002 – 2003 non fu altrettanto brillante. All'inizio della Louis Vuitton Cup le barche subirono diverse modifiche nel tentativo di diventare più veloci e competitive, ma invano. Luna Rossa fu eliminata nelle semifinali della Louis Vuitton Cup.

Lo skipper Francesco de Angelis si è guadagnato la stima dell'intero mondo velico quando vinse le due regate conclusive (al meglio di nove prove) contro AmericaOne, aggiudicandosi la Louis Vuitton Cup 2000. La sua determinazione, unita ad un atteggiamento di disponibilità e di classe, lo ha presto fatto diventare una sorta di eroe, sia in Nuova Zelanda, sia in Italia. De Angelis ha vinto cinque titoli mondiali con tre differenti tipologie di barche.

Questa volta de Angelis può contare anche James Spithill, giovane ma sufficientemente esperto e aggressivo per non lasciarsi intimorire sulla linea di partenza.

Sebbene il team si sia ufficialmente iscritto soltanto nell'agosto 2004, è stato il primo ad allestire la base a Valencia e a cominciare gli allenamenti in mare. Luna Rossa Challenge ha iniziato la sua scalata alla 32ma America's Cup con gli Atti II e III di Valencia. Il team ha concluso l'Act 2 in seconda posizione e l'Act 3 in quarta posizione. Nel tabellone del Campionato del Mondo ACC 2004 Luna Rossa Challenge è quarta.

---+39 Challenge
Il team italiano +39 Challenge (ex Clan Des Team), che ha lanciato, attraverso il Circolo Vela Gargnano (CVG) la sua sfida alla 32ma America's Cup, è stato il primo Challenger ufficiale ad unirsi a BMW ORACLE Racing team, nel tentativo di strappare l'America's Cup ad Alinghi. Lo Yacht Club Difensore, la Société Nautique de Genève, ha accettato formalmente la sfida del CVG il 25 marzo 2004.

Lorenzo Rizzardi è Presidente dello Yacht Club sfidante e Capo del Sindacato di + 39 Challenge. Sebbene +39 sia al suo debutto nel teatro dell'America's Cup, può contare sull'esperienza di velisti di fama internazionale. A capo del team velico c'è, infatti, l'italiano Luca Devoti, medaglia d'argento nella Classe Finn ai giochi olimpici del 2000. Al timone Devoti ha voluto che ci andasse il suo amico/rivale Ian Percy, che sul podio di Sydney lo aveva preceduto, aggiudicandosi l'oro. Il fuoriclasse inglese e il noto campione italiano rappresentano una solida base di partenza per il team. Per garantire una retrovia eccellente, alla tattica ci saranno Tommaso Chieffi e Andrew Simpson.

Il progettista Giovanni Ceccarelli è uno degli yacht designer più noti in Italia e ha partecipato all'edizione 2002/2003 di America's Cup, firmando la barca Mascalzone Latino. Ceccarelli, che ha deciso di avere un team progettuale composto da italiani e stranieri, si avvarrà della collaborazione del Professor Giovanni Lombardi, docente di ingegneria aerospaziale presso l'Università di Pisa.

+ 39 Challenge ha acquistato uno scafo del 1999 utilizzato come barca test da Alinghi per la vittoriosa campagna del 2003. + 39 Challenge non ha partecipato al Marseille Louis Vuitton Acts perché la maggior parte del suo equipaggio era coinvolta nelle Olimpiadi. Quello di Valencia è stato il suo debutto come Challenger.

Il team ha concluso il Valencia Louis Vuitton Acts 2 in settima posizione e il Valencia Louis Vuitton Acts 3 in ottava posizione. + 39 Challenge è arrivato ottavo nel tabellone del Campionato del Mondo Classe AC 2004

-Qual è la differenza tra gli “Acts” e la Louis Vuitton Cup?

Tutti i team (Challenger e Defender) partecipano ai Louis Vuitton Acts, per allenarsi fino all’ultimo Act in programma, quello di aprile 2007.

Alla Louis Vuitton Cup del 2007 partecipano unicamente i challenger.

Lo sfidante che vince la Louis Vuitton Cup affronterà il Defender Alinghi nel 32mo Match di America’s Cup.


-Perché dovrei seguire l’America’s Cup?
Conosciuta come il più antico trofeo sportivo al mondo, l’America’s Cup è diventata nei secoli una sorta di ossessione per i più famosi, eccentrici, leggendari personaggi del mondo. L’America’s Cup travalica il concetto di sport per assurgere a simbolo della sfida, dell’avventura, della creatività, del genio e della tecnologia.

Un velista kiwi, Tom Schnackenberg, l’ha descritta con queste parole:
"L’America's Cup è un mondo in miniatura. È reale e lo si può vivere a vari livelli: manageriale perchè è decisamente complesso o sportivo, perché ti obbliga a misurarti con la natura, con il vento e con le onde e a comprendere la fisica di una barca. È come il gioco del Risiko e le barche sono stupende”.

-Che cosa fa l’uomo sull’albero?

La persona in cima all’albero approfitta dell’altezza per individuare la brezza sul mare. Soprattutto in condizioni di vento instabile e debole, è necessario poter anticipare il prossimo salto o buco d’aria. La “vedetta del vento”, spesso lo stratega, fornisce le sue informazioni al timoniere e al tattico i quali sceglieranno la tattica di regata più appropriata.

-Che cosa ‘macinano’ i Grinder?

I Grinder sono i muscoli di una barca. La parola inglese deriva da coffe grinder, macinino del caffé, e indica gli uomini che stanno ai verricelli e che ne girano le maniglie. Con la loro forza si issano velocemente le vele, si recuperano le scotte, e si portano in testa d’albero le vedette del vento o i prodieri, nel caso fosse necessario intervenire su qualche manovra ‘incattivita’.

-Perché si fa il ‘circling’?

I cinque minuti prima della partenza sono di fondamentale importanza in un match race e spesso decidono l’esito della regata. Le barche cercheranno di mettersi in difficoltà a vicenda, con manovre aggressive e al limite della penalità. Il circling è un’ottima strategia per ‘ammazzare il tempo’, misurandosi con la barca avversaria.

-Che cosa fa l’uomo a prua?

Avvicinandosi alla linea di partenza, il prodiere comunica al timoniere le ‘lunghezze’, cioè la distanza, dalla linea. I segnali si fanno con gesti delle mani o via radio. Si tratta di una grande responsabilità perché dall’esperienza del prodiere dipende una buona partenza. Il prodiere comunica anche la posizione e la distanza della barca avversaria quando è necessario fare delle manovre rischiose.

da: americascup.com

Sport, 2005-09-14